Secondo la psicologia umanistica ogni organismo umano ha in sé una tendenza attualizzante che è una forza, una sorgente di energia la cui direzione è verso lo sviluppo di tutte quelle capacità utili a mantenere tale organismo

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La saggezza organismica è la capacità di mantenere la valutazione del nostro sentire all’interno di noi stessi.

Gli adolescenti possiedono molte risorse che danno loro forza e coraggio per fronteggiare crisi e difficoltà, ma hanno meno esperienza e competenza a disposizione rispetto ad un adulto

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… “Il modo in cui una persona guarda se stessa èil fattore più importante per predire il suocomportamento futuro, perché ad un concetto disé realistico (identità) si accompagna unapercezione realistica della realtà esterna e dellasituazione in cui la persona si trova”

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Rogers

Il compito dell’educatore, che lavora sull’adolescente, si fonda sul seguente presupposto:

guardare il ragazzo dal suo mondo interno, (reale interesse per la sua vita emotiva, affettiva, ideativa) aumentare il livello di autostima, rinforzare il senso dell’IDENTITA’.

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Il desiderio di ogni persona è riconoscersi ed essere riconoscibili. Per gli adolescenti questa spinta di riconoscimento, questa voglia di unicità, li porta pur di essere visibili agli occhi di qualcuno ed anche a se stessi ad assumere atteggiamenti forti e stravaganti oppure a rifugiarsi in una solitudine silenziosa

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Molti di loro per sfuggire a momenti di solitudine e di noia si espongono anche in spazi pubblici, come i social network, ma ahimé senza alcun filtro.Quasi tutti sanno usare benissimo menù e strumenti sui dispositivi ma la maggior parte di essi non riesce a schermarsi e a proteggersi. (perché la protezione avviene quando c’è la consapevolezza di quello che si fa)

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Gli adolescenti, per avere consapevolezza, hanno bisogno di capire ed armonizzarequello che biologicamente, psicologicamente e socialmente accade alla loro vita e questo non può avvenire solamente in ambito virtuale perché in tale contesto mancano figure di riferimento significative che li facilitano ad armonizzare, tradurre e capire il significato di tutto ciò che “gli arriva”

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Internet è in grado di dare emozioni ma non di stabilire dei legami e quindi è fuori dal dominio dei sentimenti che uniscono invece gli individui.L’uso degli strumenti digitali favorisce certamente il vissuto emotivo ma li allontana dai legami sentimentali

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Bisogna perciò saper individuare quando dentro di sé si attiva un’emozione o quando invece si è già consolidata una relazione di sentimento.

Occorre anche capire cos’è il pensiero la ragione e quali sono gli elementi che caratterizzano e li distinguono dal mondo dei sentimenti.

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Appariranno poco a poco così chiare le due logiche, quella razionale e quella affettiva.

Questi due elementi vanno integrati anche in profondità con un processo che organizzi l’esperienza di trasformazione individuale.

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Come è altrettanto importante accettare di integrare sul piano psicologico e sociale le trasformazioni fisiologiche del proprio corpo, trasformazioni che, insieme alla maturazione sessuale e alle sconosciute pulsioni da cui sono invasi, possono generare loro paura ed angoscia

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Le sensazioni e gli impulsi sono fisiologici, biologici e naturali (“dapprima gli uomini sentono senza avvertire”) se non c’è lo sviluppo emotivo gli uomini rimangono a questo livello istintuale, l’impulso si esprime a livello istintuale (ma il poeta ci ricorda “fatti non foste per viver come bruti”)

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Il passo successivo sono le emozioni.

Esse sono più emancipate rispetto all’impulso.

L’emozione riconosce la risonanza emotiva: Per cui l’individuo si accorge di quello che fa (“di far si accorge con animo perturbato e commosso”)

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Infine si arriva al sentimento.Nel sentimento non ci sono più solo le emozioni, ma c’è anche l’intenzione del valore personale (intelligenza emotiva) le persone si distanziano dall’aspetto sensazione, pulsione, emozione, per riflettere sul significato profondo di quello che provano (finalmente riflettono come mente pura)

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Questo passaggio, dalla pulsione gestuale all’emozione e commozione fino al sentimento personale, permetterà all’adolescente di sviluppare l’empatia, condizione necessaria per entrare in relazione con l’altro.Se nel rapporto con gli altri non c’è l’intenzione del valore personale, non c’è un vero interesse, al contrario ci sarà la svalutazione dell’altro e i primi segnali della psicopatia sono proprio l’indifferenza emotiva

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La psicopatia è una immaturità affettiva che nasconde una puerilità di fondo con conseguente indifferenza alle frustrazioni, incapacità di esprimere sentimenti positivi, vita sessuale, apatia morale, con mancanza di rimorso o di senso di colpa, mancanza di responsabilità e di condotta antisociale

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I tre fondamentali processi di cui abbiamo parlato, a cui bisogna aggiungere il contesto, la situazione ambientale e che andranno a definire il sé, non possono che avvenire se non all’interno di esperienze personali e in ambiti in cui i ragazzi vivono la loro vita.Famiglia – Scuola – Strada

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Mi sembra chiaro che solo noi adulti, con la nostra esemplarità, possiamo aiutare i nostri adolescenti a considerare ed accettare in modo positivo, le loro ombre, i loro conflitti, i loro turbamenti. I ragazzi fanno fatica a contenere le loro pulsioni e solo la consapevolezza di questi può farli passare dalla gestualità delle pulsioni alla consapevolezza delle emozioni e alla scelta di affetti, di valori e di idee di valore.

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Per fare in modo che gli adolescenti possano lavorare su questi punti è essenziale che gli educatori sappiano sostenere la rabbia, la paura, l’ansia, la gelosia e la noia.Eventi energetici prodotti dal nostro organismo bio-psico-sociale che nei ragazzi hanno bisogno di essere espressi e talvolta anche agiti.

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Noi adulti siamo in grado di contenere emozioni e pensieri negativi e ascoltarne la narrazione?I ragazzi hanno un disperato bisogno di essere ascoltati, di raccontarsi, di esprimersi.Noi adulti siamo in grado di sostenere, di contenere questa rabbia, questo dolore, questo rifiuto, o ce ne teniamo lontani per paura?

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E’ evidente che se non ci sono questi sani contenitori, l’adolescente potrà solo scegliere altre strade, o la fuga dalla realtà, con conseguenze patologiche, tipo depressione, dissociazione, oppure il rifugio nelle droghe o nell’alcool, forme di anestesia e stordimento o ancora la strada dove c’è la legge del branco, della forza comune, della violenza.

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Nelle gesta cattive si può manifestare tutto il loro patologico narcisismo, quello che non prevede la parte affettiva e protettiva di se stessi, ma che li porta invece ad esasperare il loro individualismo e la loro forza distruttiva. Il correttivo del narcisismo è la reciprocità empatica che trova spazio solo quando c’è un supporto educativo adeguato in cui i ragazzi possono sviluppare la loro affettività e la loro capacità di amare e di amarsi.

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I ragazzi hanno bisogno di adulti significativi che sappiano riconoscere la loro fragilità e li aiutino a trovare la forza e la bellezza della loro straordinaria unicità.

Il solo gruppo dei pari non può bastare poiché, anche se fornisce appartenenza, sostegno, compagnia e aiuto ad emanciparsi dalla famiglia, non sempre restituisce al ragazzo un riconoscimento adeguato sul piano puramente individuale.

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L’educazione affettiva è l’unica strada che può portare l’adolescente a contattare i propri sentimenti, ad entrare in relazione con il sé profondo, a provare anche il desiderio di conoscere l’altro e a stabilire relazioni non distruttive che lo aiutano ad affrontare le sfide della vita.Una buona percezione di sé e del proprio valore li potrà aiutare ad intravedere la propria genialità, i propri talenti.

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Per trovare la loro genialità i ragazzi hanno bisogno dell’approvazione, del riconoscimento, della considerazione positiva incondizionata e dell’esempio che gli offrono i padri e le madri.Ma ci sono ancora padri forti, madri esemplari e professori coraggiosi che guidano con il loro esempio?

I valori non possono essere trasmessi dalle sole, talvolta, inutili parole.

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E’ vero che siamo in una società conquistata dal nichilismo in cui molte delle cose dette hanno perso di significato e dove facciamo fatica a trovare valori che ci sostengono.Ma allora facciamoci una domanda davvero drammatica: Come può essere accaduto tutto questo? Come abbiamo potuto perdere il senso e il significato della vita stessa?

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Come può essere che la società ha sequestrato ai genitori tutto il loro tempo? Tutte le loro energie? Non più spendibili in investimenti compatibili con la crescita sana dei figli? C’è ancora un rimedio per aiutare i padri e le madri a ritrovare la propria forza di donne e uomini liberi? La libertà genera potenza, la libertà è poter sognare e poter restituire sogni, tempo e desideri ai propri figli ......

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