selezione dei mercati di sbocco

15
Criteri di selezione BIALETT| NDUSTRIE mercoledì 4 novembre 2009

Upload: guestbe537b

Post on 18-Dec-2014

2.041 views

Category:

Business


1 download

DESCRIPTION

Strategie di Internazionalizzazione. Brand Management, Università Iulm, Milano.

TRANSCRIPT

Page 1: Selezione dei Mercati di Sbocco

Criteri di selezioneBIALETT|NDUSTRIE

mercoledì 4 novembre 2009

Page 2: Selezione dei Mercati di Sbocco

Criteri soggettiviConsumo di caffè Espresso Cappuccino

Europa Occidentale

Forte consumo. COERENTE COERENTE

USA Forte consumo. Il caffè accompagna anche i pasti.

COERENTE COERENTE

BrasileElevatissima propensione al consumo (primo produttore mondiale)

POSSIBILE POSSIBILE

RussiaConsumo costoso,quindi limitato ad una ristretta classe sociale

POSSIBILE COERENTE

India Consumo di caffè italiano come status, non abitudine.

POSSIBILE POSSIBILE

CinaForte l’aumento di consumo. Incalza lo stile di vita occidentale.

POSSIBILE POSSIBILE

Turchia Forte consumo del famoso caffè alla turca.

NON COERENTE NON COERENTE

Egitto Forte consumo del famoso caffè Arabo.

NON COERENTE NON COERENTE

Arabia Saudita Forte consumo del famoso caffè Arabo.

POSSIBILE POSSIBILE

CAPPUCCINOUniversalità di consumo, sia in termini geografici che di profilo del consumatore.Rientra nel mondo della prima colazione all’italiana ma per ciò che concerne l’estero il consumo del prodotto è diffuso più del caffè. La penetrazione di mercato si rivolge principalmente ai paesi in cui l’abitudine di consumo è già molto sviluppata come l’Europa e gli Stati Uniti. Qui, il consumo di cappuccino (che richiama l’immagine della colazione italiana) si pone come “status” tanto da connotare come “cappuccino people” le persone più snob che amano differenziarsi.

ESPRESSOForte il prodotto dal punto di vista dell’immagine che è strettamente legata a quella del prodotto italiano e della tipica modalità di consumo (colazione, pausa, momento di conversazione/relazione fra persone).In molti paesi apparentemente più lontani dal modello occidentale, come l’India, la Cina e la Russia, l’urbanizzazione si sta espandendo e sempre più persone hanno l’opportunità di bere caffè: man mano che questa cultura si amplia, le catene nazionali ed internazionali stanno predisponendo dei grossi piani di espansione in questi paesi. Ciò accade anche in Brasile, dove le difficoltà di penetrazione sono legate alla stratificazione del mercato (pochi consumatori con un modello di reddito vicino a quello occidentale) ma dove l’elevata presenza italiana costituisce un’opportunità (in termini di abitudini di consumo oltre che di vendite).

mercoledì 4 novembre 2009

Page 3: Selezione dei Mercati di Sbocco

Criteri oggettivi

BRASILE: Popolazione 186,9

milioniUrbana: 82% Rurale: 18% Densità

22,3 ab/km

PIL* 1.794PIL

(pro cap.) 9.400

Agricoltura 6,70% (PIL)

Industria 27.96% (PIL)

Servizi 65.34%(PIL)

RUSSIA: Popolazione 145 milioniDensità

8.3 ab/kmq

PIL1.985

PIL (pro cap.)

14.000

Agricoltura 3% (PIL)

Industria 7,4% (PIL)

Servizi 9,7%(PIL)

ECONOMIA: è la più vasta di tutta l’America Latina, in quanto dispone di immense risorse naturali e di un’ingente forza lavoro. Il tasso di sviluppo è limitato dal gravoso sistema fiscale che sostiene un settore pubblico sovradimensionato (scoraggiando un maggior livello di investimenti privati). La distribuzione del reddito, è assai iniqua e ciò contribuisce a mantenere un alto tasso di criminalità (ed anche occasionali episodi di proteste sociali su vasta scala).POLITICA: l’ambiente è assai frammentato e ciò incoraggia la corruzione ed ostacola le riforme.CLIMA/MORFOLOGIA: La grande estensione territoriale, insieme a fattori come temperatura, altitudine, pressione e prossimità all’Oceano, fanno si che il Paese presenti climi variegati: predominanza tropicale, fasce equatoriali e subtropicali (zone temperate) distribuite nell’8% del territorio.

Governo Federale: composto da 26 stati federati, più un distretto federale nel quale si trova la capitale, che è uno stato autonomo.. **Indice di sviluppo umano: 0,792 (MEDIO)

*PIL: Miliardi di dollari

**INDICE DI SVILUPPO UMANO: grado di benessere degli abitanti di un paese, misurato in base ad aspettativa di vita in buona salute, grado di istruzione, standard di vita in relazione al

reddito pro capite e potere d’acquisto

Repubblica Presidenziale Federale: 83 soggetti che comprendono regioni, repubbliche, territori autonomi e le due “città di importanza federale” di Mosca e San Pietroburgo. A queste ultime corrispondono le due regioni di Mosca e di Leningrado, che però sono soggetti autonomi e distinti.**Indice di sviluppo umano: 0,817 (ALTO)

ECONOMIA: sull’attuale fase di rallentamento economico pesano nodi strutturali quali la carenza di infrastrutture (porti, aeroporti, autostrade, ferrovie); la forte dipendenza dal settore energetico, che rappresenta due terzi del PIL la principale voce di esportazione; la limitata vocazione manifatturiera del Paese, che lo rende dipendente per circa il 65% dall’estero per soddisfare la domanda interna delle famiglie e degli utilizzatori finali industriali.POLITICA: fragile stabilità raggiunta dopo il collasso dell’Unione Sovietica.CLIMA/MORFOLOGIA: predominano i climi freddi e temperato-freddi; quasi ovunque il clima è soggetto a forte continentalità, con differenza stagionali molto marcate,

mercoledì 4 novembre 2009

Page 4: Selezione dei Mercati di Sbocco

CINA:

Popolazione(20%

mondiale)1.340.503

Densità: 138 ab/km

PIL*6,473PIL

(pro cap.) 4,900

Agricoltura 50 %(PIL)

Industria 20% (PIL)

Servizi 30%(PIL)

ECONOMIA: Dal 1979 il paese ha adottato la cosiddetta politica della porta aperta, ovvero di progressiva integrazione con le economie del resto del mondo, ed in particolare con quelle occidentali, che le hanno consentito di registrare surplus commerciali crescenti nel corso degli ultimi anni.A partire dal 1993 il governo ha adottato la formula di una economia socialista di mercato, nella quale è possibile distinguere tra imprese statali che operano sotto il controllo degli organi di governo, imprese collettive operanti sotto il controllo degli organi amministrativi locali, ed imprese a proprietà individuale. POLITICA: unico sistema di Partito (P. Comunista Cinese).CLIMA/MORFOLOGIA: Terzo paese del mondo per estensione. Molte differenze climatiche da una regiona all’altra.

Popolazione70 milioni

Densità: 90 ab/km

PILPIL

(pro cap.) 10.400$

Agricoltura 11,7% (PIL)

Industria 29,8% (PIL)

Servizi 58,5% (PIL)

TURCHIA: ECONOMIA: Se fino a 20 anni fa la Turchia era un paese rurale, fin dal 1982 nell'asserirsi come una nazione industriale anche se continua ad avere un grande bisogno di investimenti per modernizzare e ampliare le infrastrutture. Lo Stato, controlla settori chiave (ca.40%). Il turismo è un fattore trainante dell’economia.POLITICA: contrasti tra il partito al potere, che gode del supporto della classe proletaria ed ha poche credenziali islamiche, e l’establishment politico, che gode invece del supporto della classe media e secolare. CLIMA/MORFOLOGIA: il territorio si suddivide in tre zone climatiche, Mediterraneo, Tauro (clima umido) e nel resto del paese caldo e afoso.

Fonte: ICE Stato Socialista: ha una giurisdizione su 22 province, 5 regioni autonome, 4 comuni, 2 regioni amministrative speciali. Ruolo culturale: ad ogni territorio provinciale corrispondono determinati stereotipi riferiti alla popolazione.**Indice di sviluppo umano: 0,772 (MEDIO)

Repubblica ParlamentareSuddivisione amministrativa: 81 province raggruppate in 7 regioni.**Indice di sviluppo umano: 0,806 (ALTO)

Fonte: ICE

Criteri oggettivi

mercoledì 4 novembre 2009

Page 5: Selezione dei Mercati di Sbocco

EGITTO: Popolazione 65.257.000Densità: 65

ab/km

PIL*6,473PIL

(pro cap.) 4,900

Agricoltura 17,8 % (PIL)

Industria29,4% (PIL)

Servizi 52,8% (PIL)

ECONOMIA: L’economia sembra aver preso la strada di una solida crescita. Ciò è stato possibile anche grazie alla crescita nei consumi privati e negli investimenti. Gli investimenti sono sostenuti da un rafforzamento della fiducia nel mondo degli affari, poiché il governo va avanti con gli sforzi legislativi ed amministrativi per migliorare le condizioni dell’ambiente imprenditoriale ed affaristico e per accelerare le privatizzazioni. POLITICA: è un paese impegnato nel mantenimento della stabilità, assume un ruolo importante quale mediatore interno della regione. Un ruolo che viene riconosciuto a livello internazionale e che consente all'Egitto di distinguersi per la sua preminenza nelle relazioni mondiali rispetto ai Paesi vicini. La diplomazia egiziana continua così a tessere un'infinita trama di rapporti per ristabilire i legami all'interno della regioneCLIMA/MORFOLOGIA: Desertico, con temperature elevate durante il periodo estivo, di tipo mediterraneo durante l’inverno. La composizione di flora e fauna identifica due aree distinte: la striscia ricca d'acqua e fertile vicino al Nilo e la restante parte desertica e semidisabitata.

Popolazione 27milioniDensità: 10

ab/km

PIL 535

PIL (pro cap.) 19.800

Agricoltura 16% (PIL)

Industria 29,8% (PIL)

Servizi 58,5% (PIL)

ARABIA SAUDITA:

ECONOMIA: L’attività economica saudita segue le regole dell’economia di mercato, con apertura agli investimenti esteri ed ai processi di privatizzazione.Con l’entrata nel WTO (2005) si è sempre più impegnata ad aggiornare la propria regolamentazione interna per aderire ai principi dell’Organizzazione.POLITICA: Per quanto riguarda il problema della stabilità, il re ha emesso di recente un decreto che annunciava la costituzione dell’Istituzione della Fedeltà, un collegio di 19 figli e 13 nipoti. Il collegio avrà anche l’incarico di decidere con voto segreto l’idoneità dei futuri re e principi della corona. L’iniziativa formalizza il tradizionale metodo di successione.CLIMA/MORFOLOGIA: clima asciutto ma desertico con grandi sbalzi di temperature (condizioni climatiche difficili).

Fonte: ICE

Repubblica Presidenziale e impronta Socialista: Sistema semi-presidenziale multi-partitico con bicameralismo asimmetrico. Il Presidente della Repubblica è eletto ogni sei anni tramite consultazione popolare. 26 governatorati e 133 distretti.**Indice di sviluppo umano: 0,642 (MEDIO)

Monarchia: non esistono elezioni parlamentari nè partiti politici. Paese profondamente e storicamente legato a valori tribali e religiosi. Culla dell’Islam, non solo come religione di Stato ma come stile di vita. **Indice di sviluppo umano: 0,759 (MEDIO)

Fonte: ICE

Criteri oggettivi

mercoledì 4 novembre 2009

Page 6: Selezione dei Mercati di Sbocco

USA: Popolazione(2008) 303,9 milioni

Urbana 83,6% Rurale 16,4%

Densità: 31 ab/km

PIL*13,820

PIL (pro cap.) 46,300

Agricoltura 1.07%(PIL)

Industria 23.21%(PIL)

Servizi 75.72%(PIL)

ECONOMIA: la struttura è quella tipica di un’economia avanzata, con una base industriale che si è stabilizzata su un livello relativamente modesto, un comparto dei servizi molto ampio e articolato e un settore agricolo limitato ma molto produttivo. Esiste una forte delocalizzazione del potere statale nell’economia fatto di politiche industriali, occupazionali e si welfare diverse a livello di singoli stati. Il ruolo dello Stato nell’economia si estrinseca attraverso la politica fiscale.POLITICA: Il presidente rimane in carica 4 anniCLIMA/MORFOLOGIA: grande dimensione e varietà geografica, comprendono la maggior parte dei vari tipi di clima

Repubblica Federale: si compone degli ordinamenti propri dei 50 stati membri dell’Unione più il District of Columbia e dell’ordinamento del Governo Federale, ognuno con una propria giurisdizione (Federal e State Law). **Indice di sviluppo umano: 0,956 (MOLTO ALTO)

INDIA:

Popolazione 1 miliardo e 28 milioni

Urbana 83,6%

Rurale 16,4% Densità: 325 ab/km

PIL*2,816

PIL (pro cap.) 2,500

Agricoltura 17,8% (PIL)

Industria 29.4% (PIL)

Servizi 52.8%(PIL)

ECONOMIA: L’economia è assai variegata, comprende l’agricoltura tradizionale e quella moderna, l’artigianato, moderne industrie e servizi (il settore più dinamico). Dalla liberalizzazione a partire dal 2000 ha iniziato a crescere ad un tasso medio del 7% l’anno.POLITICA: L’India deve affrontare il grave problema dei limiti cronici delle infrastrutture, della povertà endemica, di una burocrazia inefficiente, della corruzione, delle ribellione etniche e di sinistra, nonché delle occasionali violenze urbane attribuite motivi politici.CLIMA/MORFOLOGIA: da fredde e rigide temperature del Nord, agli aridi deserti del Rajasthan.

Fonte: ICE

Fonte: ICE

Repubblica Parlamentare Federale di 26 Stati e 6 Territori dell’Unione suddivisi in distretti (secondo livello amministrativo).**Indice di sviluppo umano: 0,577 (MEDIO SVILUPPO)

Criteri oggettivi

mercoledì 4 novembre 2009

Page 7: Selezione dei Mercati di Sbocco

Rischio Paese

http://www.ipsoa.it/CommercioInternazionale/statici/graduatoria.pdf

Posizione Paese *Indice al 15.8.2008

4 USA 908 Francia 8912 UK 8816 Emirati Arabi 8017 Spagna 8019 Italia 7723 Arabia Saudita 7024 Cina 6930 India 6138 Russia 5139 Brasile 4866 Turchia 32

Criteri Generici

*Indice da 0 (rischio massimo) a 100 (rischio minimo).

Grado di affidabilità sotto il profilo politico commerciale.

FATTORI PIU’ A RISCHIO:ARABIA SAUDITA: Forti minacce di azioni terroristiche nel paese, volte a colpire lo stato, gli stranieri e gli idrocarburi. L’iinflazione, esacerbata dalla parità del riyal con il dollaro e le difficoltà che incontrano ancora gli IDE e gli investimenti di portafogli. Problema importante, la dipendenza dal petrolio (rappresenta quasi il 90% delle entrate del governo, oltre il 90% delle esportazioni e quasi il 55% del PIL), che rende l’economia sensibile alle fluttuazioni dei prezzi mondiali.INDIA: L’India deve ancora affrontare il grave problema dei limiti cronici delle infrastrutture (ben al di sotto di quello internazionale, inferiore persino a quello di Paesi in via di sviluppo meno avanzati), della povertà endemica, di una burocrazia inefficiente, della corruzione, delle ribellione etniche e di sinistra, nonché delle occasionali violenze urbane attribuite motivi politici.TURCHIA: Problemi di corruzione dell’esercito e del governo. Disordini sociali per l’Indipendenza curda.

mercoledì 4 novembre 2009

Page 8: Selezione dei Mercati di Sbocco

Infrastrutture

Russia

Brasile

Europa Occidentale

USA

Cina

India

Arabia Saudita

Egitto

Turchia

Deficit porti, aeroporti, autostrade, ferrovie. Il trasporto di merci si basa soprattutto sulle ferrovie (90%), in minima parte quello su strada.

Uno dei paesi con i maggiori volumi di trasporto ferroviario. Circuito portuale fra i primi 50 containers-ports del mondo (più di 100 milioni di tonnellate di merci ogni anno).

Infrastrutture pienamente sviluppate, pilastro dell’economia mondiale. Telecomunicazione: il 94% delle famiglie americane possiede almeno una linea tel. fissa e il 75% utilizza telefonia mobile. Aziende televisive private, 1 canale federale; abbonamenti a sistemi via cavo e satellitari 65%.

Trasporto stradale/autostradale 60%

Trasporto ferroviario 21%Trasporto marittimo 16%Trasporto aereo

Le infrastrutture di base del Paese sono adeguatamente sviluppate ed i relativi servizi sono moderni ed efficienti.

Anello tra Europa-Medio Oriente. Piuttosto sviluppato rispetto agli standard regionali. Porti e strasporti marittimi rappresentano l’87,6% del commercio estero turco (15 porti e scali 4 MarNero, 1 MarEgeo (Ismir),3 sul Mediterraneo e 1 sul Mar di Marmara). Il traffico aereo, 6 principali aeroporti (tra cui Istambul, Ankara, Izmir)

Nonostante l’estesa rete ferroviaria, tra le più estese al mondo, le merci sono trasportate prevalentemente su strada (che prevede il pagamento di una tassa statale nelle città di entrata e di destinazione). Paragonata alla Cina, soffre di un deficit di infrastrutture per competere nel mercato globale. L’India dispone di dodici porti principali, utilizzati nel trasporto merci ma non al livello degli altri concorrenti asiatici.

Nelle regioni costiere sono efficienti, all’interno non è di rilevante importanza. Comincia ad attivarsi quello aereo. Sistema moderno di telecomunicazioni (10milioni abbonamenti a Internet, 65milioni num.cellulari) soprattutto a Sud e Sud-Est.

Germania e Francia sono ai primi posti per le infrastrutture, Regno Unito che dipende soprattutto dal trasporto marittimo e aereo, si posiziona al 13 (l’Italia è al 51esimo posto).

La navigazione interna (Nilo e canali ad esso collegati) è molto intensa. Il Canale di Suez,costituisce una via di comunicazione di somma importanza strategica. I trasporti su gomma sono sviluppati solo nella zona della valle del Nilo.

mercoledì 4 novembre 2009

Page 9: Selezione dei Mercati di Sbocco

Stabilità di governo

Rischio [Indicatore DB]

UK Forte stabilità politica. Db2a = Basso

Germania Forte stabilità politica. Db2a = Basso

Francia Forte stabilità politica. Db2a = Basso

USA Forte stabilità. Db2a = Basso

Brasile Stabilità, garanzia per gli investitori internazionali. Db3d = Esiguo

Russia Precaria stabilità raggiunta da poco. Db5d = Alto

India Instabilità dovuta alle guerriglie interne. Db3d = Esiguo

Cina Forte stabilità politica. Problemi con il Tawain. Db2b = Basso

TurchiaIncertezza nella stabilità di politica interna ed estera.

Db4a = Moderato

EgittoStabilità dovuta al forte autoritarismo. Rischio politico medio.

Db3b = Esiguo

Arabia Saudita Forti minacce di azioni terroristiche Db2d = Basso

Stabilità e rischio nei rapporti con i principali interlocutori

*INDICATORE DB è composto dalle seguenti quattro maggiori categorie di rischio del paese:

Rischio politico – la situazione di sicurezza interna ed esterna, competenza e solidità della politica e quegli altri fattori che determinano se un paese incoraggia un contesto commerciale favorevole;

Rischio commerciale - l'inviolabilità contrattuale, la competenza giuridica, la trasparenza delle leggi, il grado di corruzione del sistema, e quegli altri fattori che determinano se il contesto commerciale facilità la conduzione di operazioni commerciali;

Rischio esterno - il saldo delle partite correnti, i flussi di capitale, le riserve in valuta estera, la dimensione del debito e tutti quegli altri fattori che determinano se un paese è in grado di generare valuta estera sufficiente a coprire le passività derivanti dagli investimenti commerciali ed esteri;

Rischio macroeconomico - il tasso d'inflazione, la bilancia statale, la crescita della disponibilità di capitali e tutti quegli altri fattori macroeconomici che determinano se un paese è in grado generare una crescita economica con un'espansione commisurata delle opportunità commerciali.

INDICATORI*:RISCHIO ALTOConsiderevole incertezza associata al ritorno dagli investimenti. Gli esportatori sono fortemente consigliati di selezionare con cura le trattative commerciali per ridurre il rischio da ritorno sugli investimenti e/o scegliere trattative con alto ritorno dall’investimento per coprire i rischi ed i costi dello stesso.RISCHIO MODERATO:Si testimonia una certa incertezza sul ritorno dagli investimenti. Agli esportatori con bassa propensione al rischio si consiglia di adottare cautele assicurative contro il rischio.RISCHIO ESIGUO:Qualche incertezza su garanzie di ritorno dagli investimenti da controllare attraverso un monitoring sulle variabili di rischio del paese. Gli esportatori devono saper ben dosare le loro esposizioni di rischio per questi paesi. RISCHIO BASSO:Basso grado di incertezza commerciale associato a ritorni di investimento. Comunque, fattori interni potrebbero contribuire ad un maggior grado di volatilità dei ritorni degli investimenti in un prossimo futuro.

mercoledì 4 novembre 2009

Page 10: Selezione dei Mercati di Sbocco

Distanze Culturali Amministrative Geografiche Economiche

ITALIA

USA

Cina

India

Medio OrienteEuropa

Brasile

Russia

ITALIA

mercoledì 4 novembre 2009

Page 11: Selezione dei Mercati di Sbocco

I. Potenziale di mercato

Accanto alla fascia top del consumo, anaelastica al prezzo e in cerca di novità ed esclusività, sta emergendo nelle grandi città (Mosca e S.Pietroburgo) una nuova fascia sociale classificata come “classe media” che dispone di reddito e cerca nuove soluzioni ai consumi.

Il mercato continua a essere dominato dal caffè solubile (85mila tonnellate) rispetto a quello naturale (18-20mila tonn). Secondo gli esperti internazionali il consumo del caffè naturale dovrebbe aumentare parallelamente alla crescita del benessere generale della popolazione. Il caffè naturale è un prodotto costoso (ad esempio una confezione da 250 grammi di caffè italiano, varia da 194 rubli (5,21 Euro) ai 250 rubli (6,72 Euro) che al momento possono permettersi soltanto i ceti più abbienti. Pochi possono vantarsi di conoscere la cultura del consumo del caffè: per scoprirla bisogna visitare ristoranti e coffè-house, il che richiede sempre una spesa notevole (una tazzina di caffè -18 grammi di miscela- a Mosca costa 100-140 rubli).

Segmentazione del mercato e domanda dei consumatori

Criteri Specifici: MERCATO DI SBOCCO

RUSSIA

Opportunità/minacce di sviluppo per il Made in Italy

La fase iniziale di conoscenza del Made in Italy (rapporto informativo con gli importatori-distributori) è esaurita: si apre la fase dell’informazione ai consumatori, cui veicolare proposte di consumo e pattern di comportamento lavorando sui contenuti dei prodotti e sugli stili i vita (dieta alimentare, gestione spazio e tempo libero).

I costi di ingresso sono elevati: importante andare nelle province, tuttavia il centro decisionale commerciale rimane a Mosca e iniziative autonome periferiche sono a rischio.

mercoledì 4 novembre 2009

Page 12: Selezione dei Mercati di Sbocco

- La percezione del “caffè made in Italy” nei consumatori locali è decisamente elevata e bere del caffè italiano è uno status piuttosto che un’abitudine quotidiana. - Il mercato indiano è più orientato a cappuccino/caffè in filtri rispetto al caffè espresso. Si dovrebbe insegnare ai consumatori la corretta preparazione di un buon caffè fatto in casa in quanto ciò è uno dei fattori che ostacola la crescita del caffè in India - I dazi doganali per i prodotti a base di caffè sono alquanto elevati (più del 110% del costo reale dell’item). Le società italiane devono quindi considerare tale fattore e considerare anche un’equa distribuzione dei costi di importazione.- Svantaggi competitivi in termini di prezzo rispetto alla concorrenza “low-end” dei Paesi emergenti.

Il boom economico indiano ha creato una classe media di un centinaio di milioni di persone, potenziali consumatori di prodotti d’importazione (consumatori in possesso di un potere d’acquisto comparabile a quello europeo).

Recentemente, il caffè ha iniziato a diventare sempre più popolare, soprattutto tra i giovani. L’attività di vendita al dettaglio di caffè vale oltre 140 milioni di euro ed il potenziale per le attività al dettaglio (che sono cresciute ad un tasso del 30% annuo) è pari a quasi 3.000 negozi.

Rispetto alla seconda meta’ degli anni ’90 la ricettivita’ del mercato per nuovi prodotti e’ cresciuta del 40%. A cio’ si aggiunga che il settore bancario si sta aprendo al finanziamento del consumo.

I. Potenziale di mercato

Segmentazione del mercato e domanda dei consumatori

INDIA

Opportunità/minacce di sviluppo per il Made in Italy

mercoledì 4 novembre 2009

Page 13: Selezione dei Mercati di Sbocco

Il mercato brasiliano presenta difficoltà di penetrazione legate, oltre che all’incidenza dei dazi doganali, alla particolare stratificazione: una piccola fascia di consumatori dal potere d’acquisto elevato ed elevatissimo, e una serie di fasce di consumatori con potere d’acquisto medio, basso, estremamente limitato. In tutte queste ultime sezioni di domanda un prodotto italiano, alle attuali condizioni di mercato, ha limitate possibilità di competere in termini di prezzo con la produzione locale, con quella degli altri Paesi Mercosur, o con Paesi asiatici tipo Cina.

I. Potenziale di mercato

Segmentazione del mercato e domanda dei consumatori

BRASILEOpportunità/minacce di sviluppo per il

Made in ItalyLe possibilità di mercato possono essere sviluppate prevalentemente, se non esclusivamente, puntando alle fasce “top” di consumatori, e sempre caratterizzando il prodotto italiano come manifestazione dei massimi livelli qualitativi e di immagine possibili, in sostanza in molti casi come “status symbol”. Questo approccio vale nel campo del design, ma anche in quello del prodotto agro-alimentare.

ARABIA SAUDITAIl mercato si caratterizza per un livello della domanda molto elevato, che orienta l’acquisto verso prodotti/servizi ad alto valore aggiunto e di qualità.

Tra i prodotti più importati dall’Italia ci sono gli apparecchi per uso domestico (la domanda è soddisfatta per l'85% dalle importazioni). Per questo settore il Made in Italy è apprezzato sia nella qualità che nel prezzo. Il design e la qualità sono elementi determinanti per il successo nell’export dei prodotti di questo sotto-comparto. Di rilevanza è anche l’esportazione italiana di prodotti tipici del Made in Italy, legati a design e moda.

mercoledì 4 novembre 2009

Page 14: Selezione dei Mercati di Sbocco

Mercato di sboccoMERCATO DI RIFERIMENTO POTENZIALE:

Consumatori/Reddito:

Consumatori con potere d’acquisto medio-alto (vicini allo standard europeo).

Valore/Prezzo:

Offerta prodotti di alta qualità fissando il prezzo ad un livello elevato in modo da recuperare i maggiori costi richiesti dalla produzione/esportazione e puntare su nicchie di mercato.

Concorrenti (prodotti sostitutivi) e mercati adiacenti:

The e altre bevande calde, catene globali (Starbucks), bevande a base di caffeina,

MERCATO TOTALE ESTERO:

•A CHI:

- Bevitori caffè (consumo domestico di caffè giornalmente da 2 a 3 tazzine al giorno)

- Viaggiatori

- Italiani residenti all’estero

•Bisogni affrontati

- Bere il caffè all’italiana come abitudine quotidiana non solo occasionale

- Trasferire il rito dell’espresso/cappuccino all’interno delle mura domestiche (generalmente limitato ai bar e ristoranti)

- Sensibilità all’Italian Style

mercoledì 4 novembre 2009

Page 15: Selezione dei Mercati di Sbocco

Allocazione del fatturato futuro:

31%

22%14%

14%

8%

7%

4%

Europa Brasile India USARussia Cina Medio Oriente

31% vendite programmate in Europa: L’area geografica culturalmente più vicina all’Italia dal punto di vista dei consumi e delle abitudini. Il cappuccino è un prodotto diffuso a tappeto, l’espresso diffuso anche se maggiormente nella modalità automatica, meno nella preparazione con la moka.

14% vendite programmate in USA: L’eclettismo e il cosmopolitismo, associati al crescere dell’ interesse per il design (Bialetti è presente al Moma di NYC), che caratterizzano questo paese, rendono il mercato appetibile.

7% vendite programmate in Cina: solo nei grandi centri come Shanghai il piccolo lusso dell’espresso attira la nuova classe nella società cinese che desidera assaporare il gusto dell’Italia, con i suoi usi quotidiani. Il prezzo elevato rispetto ai prodotti locali può costituire una barriera.

14% vendite programmate in India: la ricettivita’ del mercato per nuovi prodotti è cresciuta e attira i nuovi consumatori con potere d’acquisto simile a quello occidentale tra cui i prodotti di importazione hanno già riscosso successo. Tuttavia, l’elevata quota di dazi comporta svantaggi rispetto ai prodotti low-end.

8% vendite programmate in Russia: nascita della classe media in cerca di nuova soluzioni di mercato, possibilmente orientate al mae in italy (esibizionismo)

22% vendite programmate in Brasile: I prodotti hanno limitate possibilità di competere in termini di prezzo con la produzione locale, se non puntando alle fasce “top” dei consumatori dove il valore aggiunto del Made in Italy è una leva importante. La propensione all’acquisto è molto alta visto il consumo di caffè (91% della popolazione).

4% vendite programmate in Medio Oriente: il prodotto italiano può essere apprezzato sia nella qualità che nel

mercoledì 4 novembre 2009