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A. Di Falco 2013
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SERVIZIO PER LE PROFESSIONI SANITARIE
Dirigente Responsabile Dr. Achille Di Falco
10 GENNAIO 2013
2013 A. Di Falco
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A. Di Falco 2013
ARTT. 20 – 21 CCNL 7.4.99
POSIZIONI ORGANIZZATIVE
Incarichi per i quali è richiesto svolgimento di funzioni con assunzione diretta di elevata responsabilità
Ad esempio: • direzione di servizi, dipartimenti, uffici o unità organizzative di
particolare complessità, caratterizzate da un elevato grado di esperienza e autonomia gestionale ed organizzativa
• svolgimento di attività con contenuti di alta professionalità e specializzazione (quali ad es. i processi assistenziali)
• svolgimento di attività di staff e/o studio, di ricerca, ispettive di vigilanza e controllo, di coordinamento di attività didattica
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Conferimento:
! Dipendenti collocati nella cat. D
! Durata minima di 1 anno
! Criteri generali formulati preventivamente dall�Azienda
! Provvedimento scritto e motivato
! Indennità di funzione
! Graduazione delle funzioni
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INDENNITA� DI FUNZIONE
da € 3.098,74 a € 9.296,22
assorbe in sé: I compensi per lavoro straordinario
La pronta disponibilità
è cumulabile con: Fascia (art. 30 CCNL 7.4.99)
Indennità di coordinamento (artt. 8, comma 5 e 10 CCNL 20.9.01)
art. 36 In caso di soppressione della P.O. per riorganizzazione, 3 anni di valutazioni positive: fascia economica successiva o importo ad personam pari all�ultimo incremento di fascia ottenuto
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Job description
" Competenze
" Rapporti con la struttura sovraordinata
" Entità della rilevanza esterna
" Tipologia di atti adottabili
" Requisiti professionali specifici
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Il contratto fornisce qualche elemento a titolo esemplificativo: • livello di autonomia e responsabilità della posizione, anche in
relazione alla effettiva presenza di posizioni dirigenziali sovraordinate
• grado di specializzazione richiesta dai compiti affidati
• complessità delle competenze attribuite
• entità delle risorse umane, finanziarie, tecnologiche e strumentali direttamente gestite
• valenza strategica della posizione rispetto agli obiettivi aziendali
GRADUAZIONE DELLE FUNZIONI
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VALUTAZIONE
Soggetto valutato
Il titolare della P.O.
Soggetto valutatore
Servizio di controllo interno o Nucleo di valutazione (in II istanza). Diretto responsabile del valutato (in I istanza)
Criteri di valutazione
Determinati preventivamente dall�Azienda (parametri di valutazione misurabili)
Obiettivi specifici
Determinati preventivamente dal diretto responsabile e condivisi con il titolare della P.O..
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Esempio di criteri di valutazione utilizzabili e dei relativi indicatori
CRITERIO INDICATORE PUNTEGGIO
Autonomia funzionale
1. Capacità di trovare soluzioni a problemi e criticità 2. Adozione di decisioni autonome sulla base di direttive
di massima
1. = 2. =
Disponibilità 1. Attitudine alle innovazioni organizzative 2. Capacità di gestire il proprio tempo lavoro anche al di
là del debito orario
1. = 2. =
Capacità e competenze specifiche
1. Raggiungimento degli obiettivi specifici assegnati 2. Grado di conoscenze tecniche dimostrate
nell�espletamento dell�incarico
1. = 2. =
Rapporti con i terzi
1. Rapporti istituzionali e interpersonali con la Direzione aziendale e con i dirigenti
2. Rapporti istituzionali e interpersonali con il restante 3. Rapporti istituzionali e interpersonali con l�utenza
1. = 2. = 3. =
Attività di formazione
1. Svolgimento di formazione obbligatoria 2. Grado di iniziativa per la partecipazione ad iniziative
di aggiornamento facoltativo
1. = 2. =
TOTALE
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Analogie della P.O. con l�incarico dirigenziale
3. Temporaneità dell�incarico
1. Struttura della retribuzione (parte fissa – tabellare - + variabile (funzione e risultato)
2. Nessun compenso per lavoro straordinario (assorbiti nell�indennità di funzione)
4. Valutazione finale
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Relazioni sindacali
Valutazione P.O.
Conferimento incarichi
Graduazione funzioni
CONCERTAZIONE (ART. 6 CCNL 7.4.99)
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Valorizzare le figure professionali intermedie �QUADRI�
• Impegno • Alta motivazione • Condivisione obiettivi e mission aziendale • Creatività • Problem solving • Capacità di comunicare • Saper lavorare in team
P.O.= opportunità per l�Azienda di cambiamento organizzativo
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La disciplina dettata dal CCNL integrativo area dirigenza SPTA del 10.2.2004
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FONTI:
• L. 10.8.2000, n. 251 �Disciplina delle professioni sanitarie infermieristiche, tecniche, della riabilitazione, della prevenzione nonché della professione di ostetrica
• CCNL integrativo area dirigenza SPTA 10.2.2004, artt. 41 e 42
• Disposizioni regionali di istituzione della nuova qualifica unica di dirigente delle professioni sanitarie, operando con modifiche compensative delle piante organiche
• Regolamento ministeriale (DPR) di definizione della disciplina concorsuale
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Oneri per l’istituzione dei posti
A carico del bilancio aziendale
MODALITA’
Trasformazione posti di organico
dei dirigenti del ruolo sanitario
del personale del ruolo sanitario del comparto che conseguirà la nuova qualifica Incremento posti
di organico
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Norme applicabili alla nuova dirigenza
CCNL area SPTA 5.12.1996 e s.m.i.
CCNL area SPTA 8.6.2000 (in particolare artt. da 26 a 34 su graduazione funzioni e conferimento incarichi)
CCNL integrativo area SPTA 22.2.2001
CCNL integrativo area SPTA 10.2.2004
CCNL area SPTA 3.11.2005
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Attribuzioni dirigenza delle professioni sanitarie e regolazione rapporti funzionali e organizzativi con la dirigenza medica e SPTA
Previste dal regolamento ministeriale istitutivo della disciplina concorsuale
In mancanza
Atto di organizzazione dell’Azienda previa consultazione obbligatoria delle OO.SS. firmatarie CCNL 10.2.2004
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Disciplina provvisoria nelle more dell�entrata a regime dell�istituzione della nuova dirigenza e per due anni dal CCNL integrativo del 10.2.2004 (art. 42) (prorogato da ipotesi CCNL
9.3.2006) Per le Aziende che attuano la disciplina
transitoria della L. 251/2000
• trattamento economico dirigenti neo assunti • disciplina dei fondi e relative relazioni sindacali • ”congelamento� posti di organico • atto di organizzazione aziendale sulle attribuzioni • conferimento incarico ai sensi dell’art. 15 septies del D.Lgs. 502/92 e
s.m.i., per tre anni, rinnovabile • procedura selettiva: * DAI o diploma formazione manageriale * esperienza prof.le non inferiore a 5 anni di servizio a T.I. nella cat. D/DS
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Art. 42, comma 6
Conferimento in via provvisoria incarico dirigenza delle aree tecniche, riabilitative e della prevenzione ai sensi dell�art. 7, comma 2, L. 251/00.
Si applicano tutte le disposizioni sopra richiamate.
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L. 1.2.2006, n. 43, art. 6 Istituzione della funzione di coordinamento
1. Il personale laureato delle professioni infermieristiche, ostetrica, riabilitative, tecnico-sanitarie e della prevenzione è articolato:
a) Diploma di laurea o titolo universitario conseguito ante L. 42/99 -
professionisti b) Master I liv. (in management o per le funzioni di coordinamento) –
professionisti coordinatori c) Master di I liv. (per le funzioni specialistiche) – professionisti
specialisti d) Laurea specialistica + esperienza 5 anni (oppure laurea spec. + incarico
dirigenziale) – professionisti dirigenti
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Aspetti direttamente collegati alla dirigenza delle Professioni Sanitarie Legata al processo di aziendalizzazione dell’azienda Con finalità di: • Superamento della frammentazione assistenziale (aumento di
efficacia) • Realizzazione di risparmio di risorse (aumento di efficienza)
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Si comincia a parlare di logica dipartimentale alla fine degli anni 70 Prime realtà: DEA dipartimenti di Emergenza ed Accettazione Ancora oggi in progress
Principale motivo: setting culturale vs imposizione normativa
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Art 10 commi 2,3 �…strutture organizzative di tipo dipartimentale tra divisioni, sezioni e servizi complementari, al fine della loro migliore efficienza operativa, dell’economia di gestione e del progresso tecnico e scientifico Deliberata dal Consiglio di Amministrazione dell’Ente e la direzione è affidata ad un comitato ( Direttore Sanitario, primari, capi sezione e dei servizi autonomi)
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• Legge 18 aprile 1975 n. 148 �Disciplina sull’assunzione del personale sanitario ospedaliero e tirocinio pratico…�
• DM 8 novembre 1976 (disposizioni applicative) �Orientamenti per l’attuazione delle strutture dipartimentali….�
• Norme ancora oggi di riferimento.
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Convergenza di competenze delle diverse branche specialistiche nei campi dell’assistenza, della didattica e della ricerca Facilitazione dell’aggiornamento professionale Il collegamento delle strutture extraospedaliere Maggiore umanizzazione dell’assistenza ospedaliera
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Art 3 DM 1976: Utilizzazione in comune in base a schemi programmati di lavoro, di attrezzature specialistiche, di impianti tecnologici e servizi strumentali allo scopo di favorire l�efficienza tecnica e economie di gestione
Art 10 potranno essere costituiti: In relazione alla gradualità e intensità delle cure e di intervento Settori nosologici e gruppi di età In base a qualsiasi altra correlazione, purché i reparti e servizi siano finalizzati a obiettivi assistenziali, didattici e di ricerca comune
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Legge 23 dicembre 1978 n.833 �Istituzione del Servizio Sanitario Nazionale� Legge 23 ottobre 1985 n. 595 � norme per la programmazione sanitaria e per il piano sanitario 1986-1988�
Introduce l�area funzionale omogenea.
D.lgs 30 dicembre 1992 n. 502 �Riordino della disciplina in materia sanitaria…�
Art 4 comma 10 � Le regioni provvedono alla riorganizzazione di tutti i presidi ospedalieri…..organizzando gli stessi in dipartimenti Abbandono dell’organizzazione in divisioni, sezioni e servizi
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DM 9 gennaio 1992 � Razionalizzazione dell�organizzazione delle amministrazioni pubbliche e revisione delle disciplina del pubblico impiego…� Legge 28 dicembre 1995 n. 549 �Misure di razionalizzazione della finanza pubblica….� Finanziaria 1996 �….la coordinazione dipartimentale consente a servizi affini e complementari di operare in forma coordinata per evitare ritardi, disfunzioni e il distorto utilizzo delle risorse.
Documento ARSS Agenzia Regionale per i Servizi Sanitari Linee guida regionali 2013 - 2014
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Chirurgia generale e/o specialistica Medicina Generale e/o specialistica Cardiologia e Cardiochirurgia Neurologia e Neurochirurgia Prevenzione Medicina di laboratorio e anatomia patologica Diagnostica per immagini e radiologia interventistica Di raccordo ospedale territorio Emergenza e Accettazione Riabilitazione e Lungodegenza Salute Mentale
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Dipartimento Medico Chirurgico di cardiologia Ambulatorio di epidemiologia e prevenzione Unità operativa di Cardiologia Unità coronarica Ambulatorio di cardiologia Unità operativa di Cardiochirurgia Terapia intensiva di Cardiochirurgia Blocco operatorio di Cardiochirurgia Ambulatorio di Cardiochirurgia Servizio di diagnostica strumentale Unità operativa di riabilitazione Day hospital
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Assistenza Formazione e aggiornamento Didattica Ricerca Educazione e informazione sanitaria
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Comitato di dipartimento (organo deliberante e collegiale)
Capo di dipartimento (esecutivo ed individuale)
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• Stabilisce i modelli di organizzazione del dipartimento • Programma l’utilizzo delle risorse e ne prevede la mobilità
dipartimentale • Programma l’utilizzo e la gestione delle risorse strumentali • Indicazione sulla gestione del bilancio • Adotta LG per una corretta gestione dei processi dipartimentali • Stabilisce modelli di verifica e valutazione • Propone piani di aggiornamento e riqualificazione di tutto il
personale • Stabilisce obiettivi da realizzare • Programma fabbisogno di risorse siano esse umane o strumentali • Regolamenta l’attività libero professionale intramuraria • ………………………………….
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I responsabili di tutte le unità operative del dipartimento I responsabili di tutti i moduli organizzativi Il personale amministrativo assegnato dal direttore generale Dovrà essere individuato un coordinatore delle prof sanitarie di dipartimento tra quelli afferenti allo stesso
Possono essere altresi previsti:
Un caposala Vice direttore Due dirigenti sanitari di primo e secondo livello Ufficio amministrativo
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Assicura il funzionamento del dipartimento secondo modelli organizzativi stabiliti dal comitato di dipartimento Promuove le verifiche periodiche sulla qualità Controlla l�aderenza dei comportamenti con gli indirizzi generali rispetto ad assistenza, ricerca e didattica Rappresenta il dipartimento nelle relazioni con la direzione strategica Gestisce le risorse del dipartimento secondo le indicazione del comitato di dipartimento
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Del dipartimento Il personale delle professioni sanitarie Gli operatori tecnici Spazi operativi Spazi di degenza Spazi di supporto
Delle unità operative Personale medico e professionale laureato Spazi dedicati al personale sopracitato Le attrezzature utilizzate esclusivamente dall’unità operativa