settembre ottobre novembre 2019...fondazione onlus “longini-morelli-sironi” – la nostra voce:...
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Fondazione Onlus “Longini-Morelli-Sironi” – La nostra Voce: Set – Nov 2019
pag. 1
SETTEMBRE OTTOBRE NOVEMBRE 2019
CASA DI RIPOSO “LONGINI – MORELLI – SIRONI ” - PRALBOINO (BS)
Fondazione Onlus “Longini-Morelli-Sironi” – La nostra Voce: Set – Nov 2019
pag. 2
SOMMARIO
Ci siamo divertiti con… p. 2
Gli appuntamenti dell’animazione p. 6
I racconti dei nonni p. 7
L’angolo dei pensieri p. 9
Un attimo di svago p. 12
Presi per la gola p. 13
Buon compleanno a… p. 16
Diamo il benvenuto a… p. 18
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pag. 3
CI SIAMO DIVERTITI
CON……
Giochi della 3^ età
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pag. 4
Uscita parco Nocivelli
Di Verolanuova
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pag. 5
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pag. 6
I COMPLEANNI DI LUGLIO
E
107 DI TERESA PAPA!
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pag. 7
Gli appuntamenti dell’animazione da non
perdere…………………
15 SETTEMBRE: MOSTRA MERCATO, ore 9.00 – 18.00 mercatino di hobbistica varia, camminata con i nonni e al pomeriggio tombola per tutti. Settembre-Ottobre: festa dei compleanni; Settembre: ripresa dei gruppi di TAI – CHI ed ESPRESSIVO!!!! Ottobre: uscita in chiesa per visita a S. Flaviano (festa patronale).
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I RACCONTI PER I NONNI…
I LAVORI AUTUNNALI
A settembre, si raccoglieva a mano il granoturco; i contadini più ricchi usavano
la mieti lega, antenate dall’attuale mieti trebbia, che uscì in commercio nel
1964. Successivamente il raccolto veniva trasportato nella propria cascina e li
venivano tolte le brattee, cioè le foglie della pannocchia. Questa veniva
sgranata con la "minnia", che funzionava più o meno così: la pannocchia
veniva strofinata sull’asta di ferro e i chicchi cadevano nel recipiente di legno.
Questi, una volta tolti dalla minnia, venivano messi nel "val" grosso cesto di
paglia, che serviva per sporgerli alla superficie del cortile dove
successivamente si sarebbero seccati.
In autunno i contadini procedevano ai lavori per la semina del grano che veniva
effettuata con la seminatrice, che è un cassone montato su due ruote, forato
nella parte inferiore, per fare scendere i semi e che veniva trainato dai buoi. A
fine autunno i campi venivano preparati ad affrontare l’inverno, pertanto
venivano ricoperti da uno strato di letame. Piantavano i pioppi, pianticelle di
due o tre anni, che poi avrebbero abbattuto dopo dieci, dodici anni. Venivano
raccolti il granoturco, i fagioli, le mele e le pere. Raccoglievano le foglie secche
e le mettevano nelle stalle in sostituzione della paglia. Andavano nei boschi e
lungo le rive dei ruscelli per tagliare la legna. Oltre al grano venivano trapiantati
anche gli ortaggi invernali come il radicchio ecc…Verso novembre, invece,
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iniziava la raccolta della frutta, mele, pere ecc…, che era effettuata
manualmente. Le castagne, ormai mature, a novembre venivano raccolte a
mano, estratte dai ricci che cadevano dagli alberi, oppure venivano fatte
cadere con lunghe pertiche dai raccoglitori. Le noci venivano raccolte dall’
albero del noce avvolte dal malto, un involucro verde simile ad un frutto
attraverso l’ abbacchiatura, cioè con bacchio che era un bastone che veniva
utilizzato per fare cadere le noci dall’ albero. Lo stesso procedimento veniva
usato per le olive a fine autunno. Queste, una volta raccolte, venivano fatte
asciugare per qualche giorno e pulite da rami e foglie per poi essere portate ai
frantoi dove venivano schiacciate per ottenere l’olio.
Si "scognavano" (abbacchiavano) le noci, si privavano del mallo e si
essiccavano al sole, come si faceva in estate per i fichi. Nelle selve si
raccoglievano funghi, ma, soprattutto, castagne e chi le voleva più grosse
andava alla Falanga. A sera conversando nei posti di ritrovo, ognuno ne traeva
una bollita dalla tasca e la mangiava, come caramella.
Nei campi si seminava "il pascone" (semi di lupini, favette, rape ecc.) che,
cresciuto, veniva sotterrato e diventava un ottimo concime. Nel terreno
venivano fatte delle "conche" per trattenere ed arginare la forza dilavante
dell'acqua piovana.
Seguiva lo scavo, con pala e piccone, delle "fosse" (buche rettangolari
lunghe e profonde circa due metri e larghe mezzo metro) per la
piantagione delle nuove viti del tipo "forastera" e "biancolella".
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L’ANGOLO DEI PENSIERI
La filastrocca del ciabattino…
Un vecchio ciabattino, che aveva più di settant’anni,
tutto solo e pieno di malanni
si lamentava, masticando una mela
di aver perduto la clientela.
Eh, diceva al suo gatto di nome Rubicondo,
è proprio cambiato assai, oggi, il mondo;
con macchine e motori, si costruisce questo e quello
e di Gennino, non rimane che il ruscello
che scorre vicino a questa catapecchia mia
l’unica, insieme a te, a farmi un po’ di compagnia.
Il mio martello, i miei chiodi, il mio banco di lavoro,
ormai, come me, sono inutili anche loro.
Ora, più nessuno mi chiede zoccoli o ciabatte,
adesso tutti compran cose già fatte
e l’arte, chissà dove è andata a finire,
forse in un angolo, come me, ad aspettare di morire.
Un giorno però, alla vecchia casa del ciabattino,
si presentò un signore tutto vestito a puntino
e gli disse che una principessa, dai piedini delicati,
voleva un bel paio di zoccoli e li avrebbe ben pagati
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perché ahimé, in tutto il mondo intero,
non ce n’era un paio che le andasse bene davvero.
Questa principessa, è una piccola cinese
E ti assicuro, disse il signore, che non baderà a spese;
se poi lei sarà soddisfatta, io farò carriera,
gli zoccoli, però, li devi fare entro stasera.
Il viaggio è lungo e mi devo affrettare,
prima che qualcun altro glieli possa comperare.
Stia tranquillo, l’arte, non si compra in città
Dove la gente, di gran fretta, ora viene ora và,
gli rispose il ciabattino nella sua tranquillità;
vedrà che, entro stasera, gli zoccoli troverà.
Preparerò delle splendide piume di pavone
e legno bianco, lucidato a perfezione
quindi, una fodera di morbido agnello
inchiodando, man mano, ora questo ora quello.
Perché la principessa non dovesse scivolare,
sulla suola, una pelle di foca cominciò ad incollare
facendo attenzione che le piume colorate,
durante il lavoro non andassero sciupate.
Partì il signore, alla volta della Cina,
con quei bellissimi zoccoli per la principessina
domandandosi, un po’ perplesso e un po’ preoccupato,
se lei, proprio quelli avrebbe calzato.
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Inutile dirvi che la cinesina delicata,
da tanta morbidezza rimase incantata
e volle subito andare dal vecchio ciabattino,
trainata da due cinesi, su un dorato carrettino.
Vieni, disse al vecchietto, lavorerai solo per me
e se vuoi, porta pure il gatto con te;
ti darò denaro, ti darò quello che chiedi
e tu, farai altri zoccoli per i miei delicati piedi.
No, lui rispose, l’arte non ha prezzo davvero,
da che mondo è mondo, e in tutto il mondo intero;
rimango nella mia catapecchia, non me ne voglio andare
fosse l’ultimo paio di zoccoli che mi è stato chiesto di fare.
Non mi perdonerei mai, se mi venissero a raccontare
Che qualcun altro mi è venuto a cercare,
magari un po’ meno di fretta, magari un po’ meno impaziente,
qualcuno a cui, non importerà proprio niente
di aspettare, per i miei zoccoli, anche un paio d’anni
e di sorbirsi, nel frattempo, un po’ tutti i miei malanni.
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C’è in Inverno, Estate e Primavera, ma non in Autunno, cos’è???
(la lettera E)
Ti accorgi di essere in vacanza quando in 5 giorni ingrassi 3 chili.
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PRESI PER LA GOLA
PASTA E FAGIOLI
Lessate i fagioli in acqua bollente per 20’.Mondate la carota, il
sedano, la patata e 1/2 cipolla, riducete tutto a cubetti (oppure
tritateli) e soffriggeteli in una casseruola con un filo di olio, la
pancetta e uno spicchio di aglio per 8-10’.
Aggiungete la passata di pomodoro, un ciuffo di basilico e uno di
finocchietto (lasciateli interi per rimuoverli alla fine), dopo altri
10’ eliminate gli aromi e unite i fagioli scolati e la pasta.
Portate a cottura la pasta aggiungendo 3 o più mestoli di acqua
calda; salate e pepate.
Lasciate intiepidire la pasta e fagioli, poi distribuitela nei piatti,
completate con foglie di basilico fresche, un ciuffo di finocchietto
e una macinata di pepe e servite.
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CASONCELLI DI PORRI E PATATE
Impastate la farina e la semola con le uova fino a ottenere un
panetto omogeneo; lasciatelo riposare coperto in frigorifero per
almeno 1 ora.
Preparate intanto il ripieno: tagliate a dadini le patate pelate e a
rondelle il porro. Insaporite il porro in 2 cucchiai di olio caldo per
2-3, poi unite le patate, salate e pepate; bagnate con poca acqua
calda, coprite e cuocete per 15-20′.
Schiacciate le patate e i porri con un cucchiaio, ottenendo un
impasto; raffreddatelo in frigorifero per 1 ora, poi incorporate la
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ricotta, il grana, sale e pepe (ripieno). Stendete la pasta; cospargete
le sfoglie con prezzemolo e finocchietto tritati e stimmi di
zafferano, sovrapponetele e tiratele di nuovo, incorporando così
erbe e stimmi nell’impasto.
Disponete sulle sfoglie il ripieno in piccole noci distanziate, poi
ritagliate dei dischi di 7 cm; richiudeteli a mezza luna,
appoggiateli su un fianco, schiacciateli al centro e stringete tra le
dita le estremità, ottenendo i casoncelli (confezionatene almeno
64, 8 a testa; conservate i ritagli di pasta per preparare degli
straccetti).
Stendete 24 fettine di guanciale su una placca e infornatele a 200
°C per 6-7′. Lessate intanto i casoncelli in acqua bollente salata;
cuoceteli non troppo vivacemente per 3-4′. Sciogliete il burro in
padella con 80 g di acqua, poi scolatevi i ravioli e saltateli nel
condimento: si creerà un’emulsione cremosa e vellutata.
Servite i casoncelli con il guanciale croccante e le mandorle,
tostate in forno.
BUON APPETITO!!!
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SETTEMBRE
CATTANEO IDA 06/09/1924 ANNI 95
MARINI MARTA 10/09/1922 ANNI 97
ARDESI MARIA 12/09/1934 ANNI 85
BONI AGOSTINO 13/09/1925 ANNI 94
CORBELLINI BARBARA 19/09/1931 ANNI 88
SENIGA GIULIA 21/09/1944 ANNI 75
CAPRA ANGELA 22/09/1926 ANNI 93
ROCCHI MARIA LUISA 27/09/1947 ANNI 72
OTTOBRE
PAROLA FAUSTINO 16/10/1922 ANNI 97
MINGARDI LINA 19/10/1933 ANNI 86
PASSAGGIO CARLA 23/10/1931 ANNI 88
ZUCCHELLI BATTISTA 26/10/1926 ANNI 93
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pag. 18
MERIGO BARBARINA 26/10/1935 ANNI 84
BARIANI MARIA 27/10/1935 ANNI 84
MARCOLINI MARGHERITA 27/10/1926 ANNI 93
BODINI MARIA 30/10/1930 ANNI 89
NOVEMBRE
FAGGIANI GIOVANNA 06/10/1930 ANNI 89
BARBERA MARIA 09/10/1938 ANNI 88
ALLIO TERESA 15/10/1923 ANNI 96
MANTELLI GIULIA 16/10/1935 ANNI 84
MARTINI PAOLA 18/10/1928 ANNI 91
MOR DOMENICA 19/10/1934 ANNI 85
FARINA ANGELA 20/10/1920 ANNI 99
ACCORTI PAOLO 21/10/1935 ANNI 84
PIZZAMIGLIO GIUSEPPINA 22/10/1932 ANNI 87
DELLA TORRE PIERINA 22/10/1919 ANNI 100
FERRARI FLORA 22/10/1940 ANNI 79
SEBENELLO TERESA MARIA 30/10/1924 ANNI 95
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pag. 19
DIAMO IL BENVENUTO A…
ARRIGHINI MADDALENA MOR IRENE PIOVANI ANNA MARIA TIRONI MARIA
DIAMO L’ULTIMO SALUTO A…
ANTONIAZZI GINEVRA
BONELLI VITTORIO
MAGGI RACHELE
ZORZA FRANCESCA