settimana della scienza

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SCUOLA PRIMARIA “G. MERLO (VALROVINA)” A.S. 2013- 2014

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Education


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SETTIMANA DELLA SCIENZA, CLASSE V (A.S. 2013-'14), VALROVINA.

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Page 1: Settimana della scienza

SCUOLA PRIMARIA “G. MERLO (VALROVINA)” A.S. 2013-2014

Page 2: Settimana della scienza

L’associazione ʺIl castagnoʺ ha messo a disposizione della scuola un fondo, ricavato dai proventi della ʺFesta del Maronʺ, per finanziare un progetto a favore a favore degli alunni della scuola G. Merlo. Grazie ad esso gli esperti del gruppo ʺLa fucina delle scienzeʺ, dal 7 all’1 aprile 2014, hanno organizzato con gli insegnanti, una settimana scientifica, ricca di esperimenti che hanno fatto crescere e divertire i ragazzi.

Le classi prima, seconda e terza hanno lavorato insieme, a gruppi misti, e così anche è avvenuto per le classi quarta e quinta. Tante sono state le attività proposte: perlustrazione dell’Oasi Gemma, microscopia, orienteering, esperimenti sull’acqua e sull’aria, assaggi di strani miscugli, paleontologia, esperienze con luci e ombre.

La settimana scientifica è risultata molto istruttiva.

Le attività si sono svolte principalmente presso la scuola di Valrovina, ma anche nella sala civica adiacente e nel territorio circostante.

Questo progetto è stato molto coinvolgente e gli alunni della scuola vorrebbero riproporla per i futuri anni scolastici.

Si ringrazia ancora tutti quelli che hanno contribuito per la buona riuscita di questa settimana molto speciale.

GLI ALUNNI DI CLASSE QUINTA

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Perché alcuni corpi galleggiano e altri no?

Più acqua viene spostata da un oggetto durante l’immersione, maggiore è la spinta che questo riceve verso l’alto.

La pallina di pongo sposta poca acqua, perché la parte che si immerge è ridotta: la spinta che riceve non basta a farla galleggiare.

La barchetta di pongo appoggia sull’acqua un’ampia superficie sposta quindi molta acqua, ricevendo una spinta verso l’alto sufficiente a tenerla a galla.

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Prove di densità

Che cosa serve?

• Recipiente trasparente• Olio• Sciroppo alla menta • Sciroppo al cedro• Acqua• Detersivo lavapiatti

colorato

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Come procedere?

• Per prima cosa abbiamo versato gli sciroppi e successivamente il detersivo;

• poi abbiamo aggiunto l’acqua ed infine l’olio.

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Che cosa succede?

I liquidi non si mescolano, ma si dispongono a strati:

• l’olio galleggia sull’acqua;• l’acqua galleggia sul detersivo;• Il detersivo galleggia sugli

sciroppi;• gli sciroppi invece affondano.

Perché?

I liquidi hanno densità differenti:• l’olio che ha la densità minore

galleggia su tutti gli altri liquidi. • Lo sciroppo resta sul fondo

perché ha densità maggiore.

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Acqua frizzante

Che cosa serve?

• Recipiente trasparente• Un fico (di piccole

dimensioni)• Due viti• Acqua frizzante

Come procedere?

Prima abbiamo versato l’acqua frizzante nel recipiente. Successivamente abbiamo infilato le viti nel fico in modo che in acqua affondasse.

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Che cosa succede?

Inizialmente il fico va a fondo. Dopo un po’ alcune bollicine si attaccano alla superficie del fico e iniziano a farlo salire verso l’alto.

Perché?

L’anidride carbonica, come tutti i gas è più leggera dell’acqua e galleggia, portandosi dietro il fico.

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Effetto salamoia

Che cosa serve?

• Due recipienti trasparenti• Due uova• Sale fino• Un cucchiaio• Acqua

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Effetto salamoia

Come procedere?

1. Prima abbiamo versato l’acqua nei contenitori, aggiungendo successivamente ad uno dei recipienti 11 cucchiaini di sale. In seguito abbiamo immerso le uova nei contenitori.2. Poi abbiamo tolto l’uovo dall’acqua salata e abbiamo aggiunto l’acqua non salata molto lentamente. Lo step successivo ha previsto l’immersione dell’uovo in acqua.

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Che cosa succede?

1. L’uovo nell’acqua salata galleggia, mentre nell’acqua non salata affonda.

2. L’uovo rimane sospeso a metà del bicchiere.

Perché?

L’uovo è più denso dell’acqua quindi affonda, ma l’acqua salata è più densa di quella dolce e perciò permette all’uovo di galleggiare. Nell’ultima fase l’acqua dolce galleggia sulla salamoia perché ha una densità minore. L’uovo si ferma a metà essendo più denso dell’acqua dolce, ma meno denso di quella salata.

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Sospeso sull’acqua

Che cosa serve?

• Acqua• Un bicchiere di vetro• Fermagli

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Che cosa succede?

Il fermaglio galleggia (può succedere che l’ago vada a fondo: riprova, è molto importante appoggiarlo lentamente e in orizzontale).

Come procedere?

Prima abbiamo riempito il bicchiere d’acqua fino all’orlo.Poi abbiamo preso i fermagli cercando di adagiarli molto delicatamente sulla superficie dell’acqua

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Perché?

Le molecole dell’acqua in superficie, formano come una pellicola che è in grado si sostenere un corpo leggero. La forza che tiene unite le molecole si chiama tensione superficiale.

Quando riempi il bicchiere fino all’orlo osserva da vicino la superficie dell’acqua: se supera l’orlo s’incurva. La tensione superficiale, infatti, tende a racchiudere l’acqua come in un sacchetto e se l’acqua è poca la chiude in una forma rotonda: la goccia.

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Bolle che rimbalzano

Che cosa serve?

• Un indumento di lana• Liquido per bolle di sapone• Una cannuccia• Una racchetta da ping-pong

Come procedere?

1. Abbiamo steso l’indumento di lana sulla racchetta;

2. La maestra Giulia ha fatto alcune bolle

3. Marta e Irene hanno delicatamente fatto rimbalzare le bolle

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Che cosa succede?

La bolla si adagia sulla lana, senza cambiare forma né scoppiare, e rimbalza

Perché?

La superficie della bolla, costituita di acqua e sapone, è sufficientemente elastica da appoggiarsi sulla peluria della lana rimanendo sospesa su di essa, senza rompersi.

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Buchi nell’acqua

Che cosa serve?

• Borotalco• Acqua• Sapone liquido• Un recipiente

Come procedere?

1. Abbiamo riempito il recipiente d’acqua e cosparso di borotalco la superficie

2. Abbiamo immerso la punta di un dito qua e là, come per bucherellare l’acqua

3. Successivamente abbiamo riprovato a bucherellare l’acqua mettendo del sapone nel dito prima di immergerlo.

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Che cosa succede?

Nel primo caso, appena togli il dito la pellicola superficiale,

si richiude.

Nel secondo caso, alla prima immersione del dito

insaponato di talco si allontana di colpo da quel

punto.

Perché?

Nel primo caso la tensione superficiale è una forza intensa, che si interrompe solo momentaneamente quando immergi il dito.

Nel secondo caso il sapone diminuisce la tensione nel punto in cui il dito si immerge, sul resto della superficie la tensione risulta maggiore e attira e trattiene il borotalco. I buchi lasciati dal dito insaponato non si richiudono

perché in quei punti il sapone non permette che le molecole si attraggano tra loro e ricompongano la pellicola superficiale.

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Barca a sapone

Che cosa serve?

• Acqua• Un recipiente • Cartoncino• Forbici • Sapone liquido

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Come procedere?

1.Abbiamo riempito d’acqua il recipiente. 2.Successivamente abbiamo ritagliato dal cartoncino una sagoma triangolare e, quando l’acqua era ferma, l’ abbiamo appoggiato in un angolo del recipiente con la punta rivolta al centro. 3.La maestra Giulia ha messo un po’ di sapone liquido sul dito di Sofia, che ha immerso il dito nell’acqua nella parte posteriore del triangolo.

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Perché?

Il sapone riduce la tensione dietro il triangolo, che quindi è attirato in avanti, nella zona dove la tensione è ancora forte.

Che cosa succede?

La barca parte di scatto verso il lato opposto del recipiente.

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Che cosa si nasconde dentro una goccia di acqua stagnante? Un mondo di microrganismi animali e vegetali; forme viventi infinitamente piccole ci appariranno come esseri giganteschi dalle strane forme e movimenti. Solo con l’uso del microscopio si potrà effettuare un fantastico viaggio nel microcosmo.

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Grazie alla guida naturalistica Jacopo Longo abbiamo imparato ad usare la bussola, ad interpretare la mappa di un territorio, ad utilizzare i punti di riferimento astronomici e fisici-territoriali e identificare correttamente le coordinate di un luogo sulla mappa tramite l’uscita di orienteering.

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