settore programmazione controllo e statistica i prezzi in ... · la benzina e +20,4% per il gasolio...
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L’estate è abitualmente una stagione “calda”per il prezzo dei carburanti, in particolarequelli da autotrazione. Ricordiamo lafortissima impennata dell’estate del 2008 (aluglio Padova +18,8%, Italia +17,8% rispettoa luglio dell’anno precedente), nel corso dellaquale anche il tasso di inflazione generale hatoccato livelli non più eguagliati (Padova+4,3% Italia +4,1%). Successivamente ilprezzo dei carburanti è di nuovo fortementediminuito (28,1% a Padova da luglio 2008 agennaio 2009) per poi riprendere un trendcrescente da febbraio 2009, con picchi positivima più moderati nei mesi estivi. L’apice, però,è stato raggiunto ad aprile 2012 (+20,5% perla benzina e +20,4% per il gasolio rispetto ad aprile 2011), a cui è seguita una flessione nei mesi dimaggio e giugno e una nuova decisa risalita nei mesi di luglio e agosto. Chi ha usato l’auto per levacanze estive, ha dovuto sborsare a Padova il 19,6% in più, rispetto allo scorso anno, per la benzina,
meno comunque che a livello medio nazionale(+20,1%). Il prezzo del gasolio è aumentatoancora più velocemente di quello della benzina,sia a livello locale che nazionale, mentrel’aumento su base annuale è decisamente piùcontenuto per chi usa il più economico GPL.La determinante essenziale del prezzo deicarburanti alla pompa è ovviamente il prezzo delgreggio sul mercato. Nell'ultimo decennio laforte crescita della domanda di greggio, inparticolare da parte dei Paesi emergenti, non èstata soddisfatta da un adeguato aumento
Comune di PadovaSettore ProgrammazioneControllo e Statistica
La rilevazione dei prezzi al consumo viene effettuata mensilmente dai comuni capoluogo di provincia per iprodotti inseriti nel “paniere” definito dall’Istat e composto da oltre un migliaio di beni e servizi. Per ciascunodi essi viene raccolta a livello locale una pluralità di quotazioni di prezzo che tiene conto delle caratteristichedel prodotto, della rete distributiva, delle abitudini di spesa. Fra i vari indici calcolati, il principale è il NIC(indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività) che misura le variazioni dei prezzi nel tempo dibeni e servizi destinati al consumo finale delle famiglie presenti sul territorio nazionale e viene assunto comestrumento per misurare l’inflazione in Italia e nelle varie città. Alla fine di ogni anno l’Istat ridefinisce ilpaniere, sulla base della verifica della rappresentatività dei prodotti rilevati, sostituendo quelli la cui diffusionerisulta in declino con altri di più largo consumo.
IL PIENO SVUOTA IL PORTAFOGLIO
L'inflazione del meseSet 2012 Set 2012Set 2011 Ago 2012
Padova +3,1% +0,1%Italia +3,2% +0,0%
Settembre 2012 I PREZZI IN CITTA'
Indice dei prezzi al consumo dei carburanti Padova(NIC base 2010=100) gennaio 2008 settembre 2012
dell'offerta. Nel corso del2011 si è assistito, inconcomitanza alrallentamento dell’economiamondiale, a un parzialeridimensionamento dellequotazioni del brent (dollari albarile) che permangonocomunque su valori elevati,risultati ancora piùpenalizzanti per i Paesidell’area euro, a causadell’indebolimento dell’eurosul dollaro, valutanormalmente utilizzata nelletransazioni petrolifere.E’ da considerare anche che l’andamento dell’ultimo anno e mezzo è stato condizionato da altri fattori,quali i ripetuti aumenti delle accise destinati a far fronte a specifiche esigenze (il fondo per lospettacolo, la crisi libica, il decreto SalvaItalia, l’alluvione in Liguria e Toscana e il terremoto in Emilia)e l’aumento dell’IVA (che grava anche sulle accise) dal 20% al 21%. Secondo i dati pubblicatisettimanalmente dal Ministero dello sviluppo economico, attualmente le accise ammontano a 0,728 €per un litro di benzina, 0,617 € per il gasolio e 0,147 € per il GPL. Dunque, il prezzo al netto delleimposte rappresenta circa il 44% del prezzo finale pagato mediamente da un consumatore per un litrodi benzina, il 48% di un litro di gasolio, e il 65% di un litro di GPL.Il prezzo dei carburanti non è omogeneo su tutto il territorio nazionale; la media delle quotazioni diprezzo rilevate nel campione ai fini della rilevazione Istat dei prezzi al consumo evidenzia tali disparitàterritoriali, dovute anche alla diversità delle addizionali regionali alle accise. Tra le città esaminate,Padova non è risultata fra le più care.
La rilevazione di questi prodotti avviene, a cura dell'Ufficio Prezzi, presso un campione di 15 unità di rilevazione,interessando tutte le tipologie distributive presenti. Il numero totale di quotazioni raccolte in un anno a Padova è di1032.
Media delle quotazioni di prezzo dei carburanti rilevate in alcune città italiane settembre 2012
Prezzo del petrolio Brent ($/barile)e cambio dollaroeuro
gennaio 2008 settembre 2012
Settore ProgrammazioneControllo e Statisticavia del Municipio, 135122 Padova (PD)tel. 049 820 5083fax 049 820 5403
Responsabile Controllo di Gestione e Statistica Manuela Mattiazzo
Realizzazione: Piera Belluardo Ufficio Prezzi
Grafica: Valentina Paradiso UfficioPrezzi
Il consumo di alimenti surgelati nella quotidianità ha raggiunto livelli decisamente alti; secondo l’IIAS (Istituto Italiano Alimenti Surgelati) il 67% degli italiani li consuma abitualmente e il 44% dei singles li
utilizza per entrambi i pasti principali. Il diffondersi di famiglie unipersonali (che a Padova nel 2009 sono arrivate al 42% del totale), il minor tempo disponibile per cucinare e il minor numero di pasti consumati in casa orientano le abitudini alimentari verso la praticità e la minor deperibilità della spesa.Proprio per questi motivi, nel paniere Istat per la rilevazione dei prezzi al consumo gli alimenti surgelati sono rappresentati da una varietà di prodotti ittici, verdure e piatti pronti. Il gruppo dei pesci surgelati a Padova è aumentato mediamente di prezzo del +7,1% dal 2005 ad oggi (leggermente inferiore al +7,2% nazionale), mentre per crostacei e molluschi la differenza è notevole: a Padova l’aumento ad ottobre risulta piuttosto contenuto (+1,2%) mentre a livello nazionale dell’8,6%; gli ortaggi e i legumi surgelati, invece, sono aumentati del +4,6% a Padova dal 2005 contro il +6,8% a livello nazionale.A dispetto della poca deperibilità, gli andamenti dei singoli prodotti ittici però sono piuttosto oscillanti e diversificati: i filetti di platessa e i bastoncini di pesce, ad esempio, hanno avuto un andamento variabile ma tendenzialmente crescente fino ad aprile 2009 e una successiva parziale discesa dalla fine del 2009; il prezzo medio del nasello invece risulta molto più altalenante. I molluschi surgelati (seppie e calamari) hanno visto un repentino aumento a giugno del 2006, un brusco calo a settembre del 2007 e un altro calo ad aprile di quest’anno. Ad oggi risultano ad un prezzo medio inferiore del -1,6% rispetto ad un anno fa. Anche le vongole hanno avuto un andamento di prezzo oscillante ma, al contrario, nell'ultimo anno hanno registrato un aumento del +2,7%.
Comune di PadovaSettore ProgrammazioneControllo e Statistica
La rilevazione dei prezzi al consumo viene effettuata mensilmente dai comuni capoluogo di provincia per i
prodotti inseriti nel “paniere” definito dall’Istat e composto da oltre un migliaio di beni e servizi. Per
ciascuno di essi viene raccolta a livello locale una pluralità di quotazioni di prezzo che tiene conto delle
caratteristiche del prodotto, della rete distributiva, delle abitudini di spesa. Fra i vari indici calcolati, il
principale è il NIC (indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività) che misura le variazioni
dei prezzi nel tempo di beni e servizi destinati al consumo finale delle famiglie presenti sul territorio
nazionale e viene assunto come strumento per misurare l’inflazione in Italia e nelle varie città. Alla fine di
ogni anno l’Istat ridefinisce il paniere, sulla base della verifica della rappresentatività dei prodotti rilevati,
sostituendo quelli la cui diffusione risulta in declino con altri di più largo consumo.
IL FREDDO A TAVOLA
L'inflazione del mese
Ott 2010 Ott 2010 Ott 2009 Set 2010
Padova +1,8% +0,1%Italia +1,7% +0,2%
Novembre 2010 I PREZZI IN CITTA'
Variazioni % dell'indice NIC di alcuni gruppi di prodotti surgelati
Gennaio 2005 - Ottobre 2010
Fra le verdure surgelate, i piselli hanno subìto gli aumenti più consistenti: dopo alcune oscillazioni, a Padova da ottobre 2007 ad oggi sono sostanzialmente sempre aumentati di prezzo (+13,4%). Il prezzo medio del minestrone surgelato si colloca adesso al +7,3% rispetto a cinque anni fa, mentre le patate da friggere, che avevano raggiunto livelli molto alti di prezzo nella seconda parte del 2007, successivamente hanno subìto molte oscillazioni: da gennaio 2009 ad oggi sono diminuite del –9,7%. Un altro
prodotto che ultimamente è molto calato di prezzo è la confezione di spinaci surgelati che, dopo un lungo periodo di aumenti (+9,1% da ottobre 2006 a gennaio 2009), ha subìto un successivo decremento del –14,8%.Nei banchi dei surgelati ormai uno spazio consistente è occupato dai più svariati tipi di piatti pronti e pizze surgelate, che sempre più incontrano i favori di quei consumatori che cercano la rapidità di preparazione e l’appetibilità del prodotto. I piatti pronti hanno un andamento piuttosto stabile e registrano a ottobre un aumento del +3,3% rispetto a gennaio 2005. Le confezioni di pizza surgelata hanno invece un prezzo molto variabile, attribuibile molte volte a strategie di mercato quali cambi di grammatura o di numero di pezzi: la variazione rispetto a 5 anni fa è del -2,6%.
La rilevazione di questi prodotti avviene presso un campione di 16 unità di rilevazione, interessando tutte le tipologie distributive presenti. Il numero totale di quotazioni raccolte in un anno a Padova è di 1608.
Indice dei prezzi al consumo di alcuni pesci surgelati - Padova
(NIC, base dic04=100) Gennaio 2005 - Ottobre 2010
Indice dei prezzi al consumo di alcuni ortaggi surgelati - Padova
(NIC, base dic04=100) Gennaio 2005 - Ottobre 2010
Settore Programmazione Controllo e Statisticavia del Municipio, 135122 Padova (PD)
tel. 049 820 5083fax 049 820 5403
Responsabile: Manuela Mattiazzo - Dirigente Controllo di Gestione e Statistica
Coordinamento: Piera Belluardo - Ufficio Prezzi
Realizzazione: Francesco Centamore, Valentina Paradiso, Giuseppe Maria Siciliano
Collaborazione: Ketty Boscaro, Claudia Gerotto, Stefania Peron, Chiara Strazzacappa
Con l’arrivo della calura estiva ciascuno di noi avverte l’esigenza di trascorrere buona parte del proprio tempo libero e delle ferie cercando luoghi che possano offrire refrigerio e relax.Storicamente, nelle preferenze degli
italiani, le località marittime rappresentano la meta di maggior frequentazione, anche se tale abitudine è in costante decremento; secondo uno studio dell’Assoturismo tale preferenza è passata dal 73% del 2006 al 47% del 2010 e ciò, verosimilmente, anche a causa di una maggiore diversificazione dell’offerta turistica.Osservando l’andamento del prezzo d’ingresso agli stabilimenti turistici balneari nel nostro Paese (rilevazione effettuata a livello centrale dall’Istat su un campione stratificato di 92 stabilimenti balneari sparsi su tutto il territorio nazionale), si possono osservare aumenti consistenti in corrispondenza dei mesi di alta stagione (+10,0% da giugno a luglio 2007 e +9,0% da giugno a luglio 2008 per citarne alcuni). E’ interessante notare come la forbice dei prezzi fra i mesi di bassa e alta stagione si sia progressivamente allargata, con punte d’incremento rilevanti nell’estate del 2009: +6,1% da maggio a giugno, +12,6% da giugno a luglio e un aumento più contenuto del +3,3% tra luglio e agosto. Nel 2010, invece, la differenza risulta meno marcata: i prezzi degli stabilimenti balneari sono cresciuti del +2,4% da maggio a giugno, del +7,7% da giugno a luglio e dello 0,5% da luglio ad agosto, tanto che sono risultati mediamente più bassi che nel 2009. Complessivamente, da agosto del 2005 ad oggi, si registra un aumento del +28,1%.Per chi rimane in città, invece, uno dei possibili rimedi al solleone è quello di trascorrere qualche ora presso le piscine presenti nel territorio comunale. Il costo dell’ingresso, a Padova, è rimasto costante
Comune di PadovaSettore ProgrammazioneControllo e Statistica
La rilevazione dei prezzi al consumo viene effettuata mensilmente dai comuni capoluogo di provincia per i
prodotti inseriti nel “paniere” definito dall’Istat e composto da oltre un migliaio di beni e servizi. Per
ciascuno di essi viene raccolta a livello locale una pluralità di quotazioni di prezzo che tiene conto delle
caratteristiche del prodotto, della rete distributiva, delle abitudini di spesa. Fra i vari indici calcolati, il
principale è il NIC (indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività) che misura le variazioni
dei prezzi nel tempo di beni e servizi destinati al consumo finale delle famiglie presenti sul territorio
nazionale e viene assunto come strumento per misurare l’inflazione in Italia e nelle varie città. Alla fine di
ogni anno l’Istat ridefinisce il paniere, sulla base della verifica della rappresentatività dei prodotti rilevati,
sostituendo quelli la cui diffusione risulta in declino con altri di più largo consumo.
L'estate sta finendo
L'inflazione del mese
Ago 2010 Ago 2010 Ago 2009 Lug 2010
Padova +1,7% +0,2%Italia +1,6% +0,2%
Settembre 2010 I PREZZI IN CITTA'
Indice dei prezzi al consumo degli stabilimenti balneari - Padova
(NIC, base dic04=100) Gennaio 2005 - Agosto 2010
solo negli anni 2005 e 2009, registrando, invece, aumenti negli altri anni in corrispondenza della stagione estiva (+3,0% a giugno 2010).Il "necessaire" per il mare e la piscina è rappresentato all'in-terno del paniere Istat da costume, occhialini, maschera subacquea e dagli immancabili occhiali da sole. Per il costume, il prezzo ha un trend diversificato a seconda che sia per uomo o per donna. Per entrambi si registrano aumenti molto contenuti fino alla fine del 2009; dai primi mesi del 2010,
invece, a fronte di aumenti minimi per il costume da uomo, si assiste ad un'impennata per quello femminile (+7,5% da febbraio ad aprile), che porta ad un aumento complessivo del 12,8% nel periodo oggetto di osservazione (gennaio 2005 - agosto 2010).Passando agli accessori, il grafico evidenzia come gli indici degli occhialini da piscina e quello della maschera subacquea fluttuino in un range limitato nel periodo 2005-2010, a differenza degli occhiali da sole, il cui indice risulta costante nella prima parte del periodo considerato, per poi registrare un rilevante incremento (+8,9% nel solo mese di novembre 2008). Gli occhiali da sole, d'altra parte, sono un accessorio che da diversi anni è sempre più di tendenza, per cui si indossa anche nelle stagioni fredde e la crescente richiesta influisce sulle dinamiche di prezzo.
La rilevazione di questi prodotti avviene presso un campione di 17 unità di rilevazione, interessando tutte le tipologie distributive presenti. Il numero totale di quotazioni raccolte in un anno a Padova è di 372. Gli stabilimenti balneari sono rilevati centralmente dall’Istat su un campione di 92 stabilimenti su tutto il territorio nazionale.
Indice dei prezzi al consumo dei costumi da bagno - Padova
(NIC, base dic04=100) Gennaio 2005 - Agosto 2010
Indice dei prezzi al consumo di alcune voci rappresentative - Padova (NIC, base dic04=100)
Gennaio 2005 - Agosto 2010
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Coordinamento: Piera Belluardo - Ufficio Prezzi
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Collaborazione: Ketty Boscaro, Claudia Gerotto, Valentina Paradiso, Stefania Peron, Chiara Strazzacappa
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La rilevazione dei prezzi al consumo viene effettuata mensilmente dai comuni capoluogo di provincia per i
prodotti inseriti nel “paniere” definito dall’Istat e composto da oltre un migliaio di beni e servizi. Per
ciascuno di essi viene raccolta a livello locale una pluralità di quotazioni di prezzo che tiene conto delle
caratteristiche del prodotto, della rete distributiva, delle abitudini di spesa. Fra i vari indici calcolati, il
principale è il NIC (indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività) che misura le variazioni
dei prezzi nel tempo di beni e servizi destinati al consumo finale delle famiglie presenti sul territorio
nazionale e viene assunto come strumento per misurare l’inflazione in Italia e nelle varie città. Alla fine di
ogni anno l’Istat ridefinisce il paniere, sulla base della verifica della rappresentatività dei prodotti rilevati,
sostituendo quelli la cui diffusione risulta in declino con altri di più largo consumo.
Questo numero de “I prezzi in città” è dedicato a tutti gli amanti delle pulizie di casa e analizza l'andamento dei prezzi dei prodotti di uso più comune per il bucato, le stoviglie e l'igiene della casa da gennaio 2004 a giugno 2010.
Tutti i detersivi presi in considerazione, contenuti nella voce "Prodotti per la pulizia della casa" del paniere Istat, crescono di prezzo in questo periodo e nel loro insieme più a Padova che in Italia, con un aumento del +10,6% contro un +8,1% a livello nazionale. Approfondendo l'analisi dei singoli prodotti, si possono osservare in città andamenti molto differenti a seconda della tipologia di utilizzo a cui essi appartengono. Per chi "ama fare i piatti" segnaliamo un repentino aumento del costo del detersivo per stoviglie a mano, che segna un balzo del +18,8% tra settembre 2006 e febbraio 2007, per poi stabilizzarsi al livello più alto nei tre anni successivi. Questo ha coinciso con la scelta di riconfezionamento (packaging) di una delle più note marche di detersivi liquidi in commercio, che è passata da 1,250 a 1 litro. Simile, sebbene di segno inverso, è il caso del detersivo per lavastoviglie, dove la forte concorrenza e l'entrata sul mercato di nuovi prodotti più attraenti e pratici, quali le pastiglie, porta spesso il produttore a promozioni con percentuali di prodotto in omaggio. E’ questa la principale causa della sua tendenziale diminuzione di prezzo, -8,8% dalla rilevazione di gennaio 2007 a quella di gennaio 2010, anche se nell'ultimo semestre se ne osserva un leggero incremento. Nel mercato dei detersivi è frequente la tendenza a cambi di confezione, con diminuzioni o aumenti di grammature che spesso significano contemporanei o imminenti variazioni di prezzo. Le politiche di packaging sembrano essere ifluenzate, quindi, da un lato dall'importanza data alla fedeltà del consumatore e dall'altro dalla presenza di forti marchi concorrenti con cui spartirsi le quote di
Questione di packaging
L'inflazione del mese
Giu 2010 Giu 2010 Giu 2009 Mag 2010
Padova +1,7% +0,0%Italia +1,3% +0,1%
Giugno 2010 I PREZZI IN CITTA'
Indice dei prezzi al consumo di alcune voci rappresentative - Padova (NIC, base dic98=100)
Gennaio 2004 - Giugno 2010
mercato. Per chi “preferisce fare il bucato” l'analisi non è poi tanto differente e, nonostante le frequenti innovazioni di prodotto che spaziano dalle nuove profumazioni a formule di diversa concentrazione, si osserva una situazione stabile tra il 2004 e il 2008, con significativi aumenti solo nel corso dell'ultimo anno. Il detersivo in polvere per lavatrice deve il suo aumento di prezzo (+21,7% tra maggio e ottobre 2009) a formule più concentrate e più attive di alcune marche molto note, che non hanno affiancato il vecchio prodotto, ma lo hanno completamente sostituito.Un altro prodotto degno di nota è la candeggina, detergente largamente usato sia per il bucato sia per la pulizia
della casa che, pur essendo tuttora molto economico, è aumentato notevolmente negli ultimi anni: si segnala un +21,8% da gennaio 2007 a giugno 2010.Tra gli strumenti indispensabili per le pulizie di casa ricordiamo guanti di gomma e scope, con andamenti molto simili che sembrano quasi rincorrersi verso un aumento rispettivamente del +17,6% e del +16,4% dall'inizio del 2004 ad oggi. In controtendenza invece è il detergente per la pulizia del WC, che pur rimanendo abbastanza costante fino ai primi mesi del 2009, ha cominciato poi una discesa che dura tutt'ora: nell'ultimo anno il calo percentuale del prezzo di questo prodotto è stato del -11,4%.Buon lavoro a tutti!
La rilevazione di questi prodotti avviene presso un campione di 18 punti vendita dislocati su tutto il territorio comunale, interessando tutte le tipologie distributive presenti. Il numero totale di quotazioni di prezzo raccolte in un anno è 1.152.
Indice dei prezzi al consumo di alcune voci rappresentative - Padova (NIC, base dic98=100)
Gennaio 2004 - Giugno 2010
Indice dei prezzi al consumo di alcune voci rappresentative - Padova (NIC, base dic98=100)
Gennaio 2004 - Giugno 2010
Settore Programmazione Controllo e Statisticavia del Municipio, 135122 Padova (PD)
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Realizzazione: Ketty Boscaro, Piera Belluardo, Valentina Paradiso
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La rilevazione dei prezzi al consumo viene effettuata mensilmente dai comuni capoluogo di provincia per i
prodotti inseriti nel “paniere” definito dall’Istat e composto da oltre un migliaio di beni e servizi. Per
ciascuno di essi viene raccolta a livello locale una pluralità di quotazioni di prezzo che tiene conto delle
caratteristiche del prodotto, della rete distributiva, delle abitudini di spesa. Fra i vari indici calcolati, il
principale è il NIC (indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività) che misura le variazioni
dei prezzi nel tempo di beni e servizi destinati al consumo finale delle famiglie presenti sul territorio
nazionale e viene assunto come strumento per misurare l’inflazione in Italia e nelle varie città. Alla fine di
ogni anno l’Istat ridefinisce il paniere, sulla base della verifica della rappresentatività dei prodotti rilevati,
sostituendo quelli la cui diffusione risulta in declino con altri di più largo consumo.
Mantenere un’automobile o una moto incide notevolmente sul bilancio familiare: nel paniere Istat per la rilevazione dei prezzi al consumo le spese di esercizio dei mezzi di trasporto, che comprendono
principalmente carburanti, riparazioni, pezzi di ricambio, parcheggi e pedaggi autostradali, pesano per circa l’8%. Negli ultimi anni l’ammontare di queste spese è complessivamente aumentato con delle forti oscillazioni legate essenzialmente alle variazioni dei prezzi dei carburanti registrate da metà del 2007 ad oggi. La quota di spese di esercizio non legata ai carburanti registra anch’essa progressivi aumenti, ma più regolari. Questo tipo di andamento caratterizza non solo l’Italia, ma tutto il mercato europeo.Da gennaio 2004 ad oggi le spese di esercizio dei mezzi di trasporto hanno subìto aumenti del 27,7% nella nostra città, percentuale di poco superiore al valore nazionale, pari al 27,4%; se ci si concentra sul periodo più recente, da gennaio 2009, tali aumenti sono pari al 10% per Padova e al 9,3% a livello nazionale. In quest’ultimo periodo gli aumenti più consistenti si registrano nei carburanti e nei costi di manutenzioni e riparazioni.Le riparazioni, ovvero le spese di meccanico, gommista e carrozziere, hanno subìto nella nostra città aumenti del 27,1% dall’inizio del 2004, contro il 27,8% a livello nazionale, mentre per le spese di manutenzione (lavaggio dell’auto) la differenza tra Padova ed Italia risulta leggermente più marcata (11,7% per Padova contro 14,3% per l’Italia). Interessante notare però che a Padova questa tendenza sembra invertirsi: da gennaio 2009 in città si registra una diminuzione del –3,4% contro il +2,6% a livello nazionale. L’alto numero di veicoli in circolazione contribuisce all’aumento della richiesta di autorimesse e
Sì, viaggiare!
L'inflazione del mese
Mag 2010 Mag 2010 Mag 2009 Apr 2010
Padova +1,9% +0,2%Italia +1,4% +0,1%
Maggio 2010 I PREZZI IN CITTA'
Spese di esercizio dei mezzi di trasporto per gruppi di prodotto
variazioni % dell'indice NIC Padova - ItaliaGennaio 2004 - Maggio 2010
parcheggi. Il costo di questi servizi è aumentato a Padova del 17,9% da gennaio 2004, contro il 12,9% a livello nazionale, con notevoli differenze tra le tariffe dei parcheggi (+33,5%) e quelle delle autorimesse (+17,7%). Da gennaio 2009, invece, la tendenza si inverte: si riscontrano delle variazioni in aumento maggiori per le autorimesse (+3,9%) piuttosto che per i parcheggi (+1,5%). Chi affronta lunghi viaggi col mezzo privato deve fare i conti, oltre che con il costo dei carburanti, anche con l’aumento dei pedaggi autostradali, il cui prezzo nel territorio italiano è aumentato del 22,2% dal 2004, mentre nello stesso
periodo l’aumento dell’inflazione generale è stato del 13,4%. Da gennaio 2009 i pedaggi autostradali sono aumentati del 7%. Per quanto riguarda i pezzi di ricambio, il paniere Istat comprende l’acquisto di batterie auto e pneumatici. L’aumento più consistente nella nostra città si è osservato per la batteria (+50,7% dall’inizio del 2004 e +12,5% da gennaio 2009), mentre per gli pneumatici dal 2004 si osserva un +14,1%; da gennaio 2009 invece i prezzi sono in calo (-2,7%).Un'altra spesa importante, che ha subìto notevoli rincari nel tempo, è quella delle assicurazioni sui mezzi di trasporto, il cui peso nel paniere Istat è dell’1,2%. Dall’analisi del dato nazionale si evince che dal 2004 la crescita di questi premi tariffari è stata del 18,7% (8,7% da gennaio 2009). A Padova, nonostante dal 2004 il rincaro sia minore di quello nazionale (14,6%), a partire da gennaio dell’anno scorso le assicurazioni sono aumentate del 16,2%. Questi rincari sono molto più elevati per motocicli (+59,7%) e ciclomotori (+63,1%) di quanto lo siano per le automobili (+7%).
La rilevazione di questi prodotti avviene presso un campione di 50 punti vendita dislocati su tutto il territorio comunale, interessando tutte le tipologie distributive presenti. Il numero totale di quotazioni di prezzo raccolte in un anno è 1.752. I pedaggi autostradali sono rilevati a livello nazionale dall'Istat.
Manutenzione mezzi di trasporto Padova - Italia(NIC base dic. '98 = 100)
Gennaio 2004 - Maggio 2010
Assicurazioni sui mezzi di trasporto Padova - Italia(NIC base dic. '98 = 100)
Gennaio 2004 - Maggio 2010
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prodotti inseriti nel “paniere” definito dall’Istat e composto da oltre un migliaio di beni e servizi. Per
ciascuno di essi viene raccolta a livello locale una pluralità di quotazioni di prezzo che tiene conto delle
caratteristiche del prodotto, della rete distributiva, delle abitudini di spesa. Fra i vari indici calcolati, il
principale è il NIC (indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività) che misura le variazioni
dei prezzi nel tempo di beni e servizi destinati al consumo finale delle famiglie presenti sul territorio
nazionale e viene assunto come strumento per misurare l’inflazione in Italia e nelle varie città. Alla fine di
ogni anno l’Istat ridefinisce il paniere, sulla base della verifica della rappresentatività dei prodotti rilevati,
sostituendo quelli la cui diffusione risulta in declino con altri di più largo consumo.
La pizza è senz’altro la pietanza italiana più conosciuta al mondo e, aldilà degli stereotipi, resta uno degli alimenti preferiti sulla tavola di casa oltre che nelle numerose pizzerie, tradizionali o per asporto.
Proprio perché così presente nelle abitudini degli italiani, la pizza nelle sue varie forme è inserita nel paniere Istat per la rilevazione dei prezzi al consumo ed è quindi possibile valutarne l’evoluzione dei prezzi negli ultimi anni.Andare al ristorante o in pizzeria, in famiglia o con gli amici, comporta una spesa che è cresciuta negli anni: a Padova, ad aprile del 2010 si spende, per un pasto fuori casa, il 16,1% in più rispetto a gennaio del 2004, mentre a livello nazionale quest’aumento è stato del 19,6%. Si consideri che nello stesso periodo l’inflazione complessiva è stata del 12,1% nella nostra
città e del 13,1% nella media nazionale. Scendendo nel dettaglio del pasto in pizzeria, composto da una pizza, una birra o una bibita e l’eventuale coperto, osserviamo che l’aumento è stato, nella nostra città, del 15,9%. Per cercare di risparmiare i consumatori si orientano sempre di più su modi di consumare la pietanza preferita meno formali, ad esempio una bella fetta di pizza al taglio; anche questa è però aumentata parecchio
La pizza: a casa o al ristorante, una tradizione tutta italiana
Mangiare fuori casa Variazioni % dell'indice NIC. Gennaio 2004 - Aprile 2010
L'inflazione del mese
Apr 2010 Apr 2010 Apr 2009 Mar 2010
Padova +1,6% +0,2%Italia +1,5% +0,4%
Aprile 2010 I PREZZI IN CITTA'
Indice dei prezzi al consumo di alcune referenze relative alla pizza
(NIC base dic. '98 = 100)Gennaio 2004 - Aprile 2010
di prezzo, facendo registrare il +20% dall’inizio del 2004.Per ragioni di economicità e di praticità allora si ricorre spesso alla pizza surgelata, che negli ultimi anni è sempre più presente negli scaffali dei supermercati, con i più svariati condimenti. Forse sarà anche l’aumento della concorrenza ad aver contenuto il prezzo di questo prodotto che, seppur con andamento altalenante, oggi a Padova costa meno di 6 anni fa: registriamo infatti un –4,8%. Se si decide di optare per una pizza fatta in casa, bisogna fare i conti con l’aumento dei costi della materia prima ed in particolare della farina. Il mercato ha visto infatti negli ultimi anni l’accelerazione dell’andamento delle quotazioni dei cereali, condizionata da fattori
climatici poco favorevoli, dallo sviluppo di carburanti di origine vegetale e dal forte aumento della domanda da parte dei paesi emergenti. L’impennata delle quotazioni dei cereali si è indubbiamente trasmessa lungo la filiera dei derivati: la comune farina ha visto innalzarsi il suo prezzo in maniera vertiginosa fra il 2007 e il 2008. A ottobre del 2008 costava infatti il 44,5% in più rispetto all’inizio del 2004 ed ha poi cominciato una cauta discesa nel 2009 ed in questa prima parte del 2010. Nel corso del 2008 e nella prima parte del 2009, si è osservata un’impennata anche del prezzo della passata di pomodoro che a luglio del 2009 costava il 16% in più rispetto all’inizio dell’anno precedente, per poi rientrare parzialmente nei mesi successivi. Il prezzo della mozzarella ha un avuto un andamento più altalenante e si assesta a +4,1% rispetto a gennaio del 2004. Naturalmente la pizza va accompagnata con una buona birra, bevanda che come tutti gli alcolici, negli anni ha subìto continui e pressoché costanti aumenti: se a livello nazionale i prezzi delle birre sono aumentati, dall’inizio del 2004, del 23,4%, a Padova ci si limita ad un 15,9%, più marcato per le birre estere (18,8%), che per quelle nazionali (13,9%).
La rilevazione di questi prodotti avviene presso un campione di 47 punti vendita dislocati su tutto il territorio comunale, interessando tutte le tipologie distributive presenti. Il numero totale di quotazioni di prezzo raccolte in un anno è 1.152.
Indice dei prezzi al consumo di alcuni ingredienti di base della pizza
(NIC base dic. '98 = 100)Gennaio 2004 - Aprile 2010
Indice dei prezzi al consumo della birra(NIC base dic. '98 = 100)
Gennaio 2004 - Aprile 2010
Settore Programmazione Controllo e Statisticavia del Municipio, 135122 Padova (PD)
tel. 049 820 5083fax 049 820 5403
Responsabile: Manuela Mattiazzo - Dirigente Controllo di Gestione e Statistica
Coordinamento: Piera Belluardo - Ufficio Prezzi
Realizzazione: Piera Belluardo, Valentina Paradiso - Ufficio Prezzi
Collaborazione: Ketty Boscaro, Francesco Centamore, Claudia Gerotto, Stefania Peron, Giuseppe Maria Siciliano, Chiara Strazzacappa
Comune di PadovaIIIIIIII PPPPPPPPRRRRRRRREEEEEEEEZZZZZZZZZZZZZZZZIIIIIIII IIIIIIIINNNNNNNN CCCCCCCCIIIIIIIITTTTTTTTTTTTTTTTAAAAAAAA’’’’’’’’
L’inflazione del mese
Nov 2009 Nov 2009 Nov 2008 Ott 2009
Padova +0,6 +0,2Italia +0,7 0,0
Natale alle porte: quest’anno si cambia il televisore
Quest’anno cosa troveremo sotto l’albero? Una parte delle preferenze degli italiani, in vista delle prossime
festività natalizie, sarà probabilmente rivolta a regali tecnologici come telefoni cellulari, TV a schermo piatto e
console per i videogiochi. Babbo Natale porterà
molto hi-tech, facilitato anche dal fatto che per
questi prodotti ormai si può contenere la spesa
mantenendo comunque un livello tecnologico
elevato.
Nel paniere di prodotti considerati dall’Istat per il
calcolo dell’inflazione, che viene aggiornato ogni
anno con le nuove abitudini di consumo, sono via
via entrati molti prodotti tecnologici il cui prezzo
viene seguito nel tempo tenendo conto anche
degli inevitabili cambiamenti nelle loro
caratteristiche qualitative.
Dall’inizio del 2004 osserviamo essenzialmente
solo diminuzioni di prezzo, un andamento
anomalo rispetto alla maggior parte degli altri
beni di consumo, come ad esempio gli alimentari,
che hanno conosciuto lunghe stagioni di aumenti
e solo negli ultimi mesi dei cali di prezzo. I
telefoni cellulari sono scesi in media nazionale del
66,9%, i prezzi delle macchine fotografiche
digitali sono scesi mediamente a Padova del
74,8%, quelli dei televisori del 58,6% mentre
quelli dei lettori MP del 58,1%, con un crollo dei
prezzi del 49,6% negli ultimi due anni.
Se infatti concentriamo l’osservazione solo agli
ultimi due anni, possiamo spaziare anche su altri
prodotti, entrati nel paniere Istat solo di recente,
man mano che ne è cresciuta la loro diffusione
nei consumi delle famiglie, e molto più
Settore ProgrammazioneControllo e Statistica Novembre 2009 Novembre 2009 Novembre 2009 Novembre 2009
La rilevazione dei prezzi al consumo viene effettuata mensilmente dai comuni capoluogo diprovincia per i prodotti inseriti nel “paniere” definito dall’Istat e composto da oltre un migliaio dibeni e servizi. Per ciascuno di essi viene raccolta a livello locale una pluralità di quotazioni di prezzoche tiene conto delle caratteristiche del prodotto, della rete distributiva, delle abitudini di spesa. Frai vari indici calcolati, il principale è il NIC (indice nazionale dei prezzi al consumo per l’interacollettività) che misura le variazioni dei prezzi nel tempo di beni e servizi destinati al consumofinale delle famiglie presenti sul territorio nazionale e viene assunto come strumento per misurarel’inflazione in Italia e nelle varie città. Alla fine di ogni anno l’Istat ridefinisce il paniere, sulla basedella verifica della rappresentatività dei prodotti rilevati, sostituendo quelli la cui diffusione risultain declino con altri di più largo consumo.
Indice dei prezzi al consumo di alcune referenze tecnologiche
(NIC, base dic98=100)Gennaio 2004 - Novembre 2009
37,1
89,7
25,2
100
39,4
94,1
24,5
74,1
20
0
40
50
60
70
80
90
100
110
2004 2005 2006 2007 2008 2009
Televisore Macchina fotografica digitaleLettore MP Telefoni cellulari
Variazioni percentuali di alcune referenze tecnologiche
Gennaio 2008 - Novembre 2009
-27,1
-36
-20,7
-31
-13,4
-49,6
-14,2
-3,9
-2,8
-15,8
-60 -50 -40 - 0 -20 -10 0
Videocamera
TV color
Telefoni cellulari
Navigatore satellitare
Macchina fotografica digitale
Lettore MP
Lettore DVD/DVX
Impianto HIFI compact
Giochi elettronici
Console per giochi
confrontabili fra di loro per caratteristiche
tecnologiche (ci basti pensare alla differenza
tra un televisore LCD di oggi ed uno a tubo
catodico di cinque anni fa). Oltre al già citato
lettore MP , ad esempio, il navigatore
satellitare ha visto un crollo dei prezzi in
questo periodo del 1%, la console per i giochi
elettronici del 15,8% e gli stessi giochi
elettronici del 2,8%.
Per questi ultimi due prodotti, la dinamica delle
variazioni degli indici merita qualche ulteriore
precisazione. Per la console si è assistito ad un
aumento dei prezzi a cavallo fra agosto 2008 e
maggio 2009, in concomitanza con l’entrata nel
mercato di modelli più potenti o più innovativi
che, dopo il boom iniziale, sono stati poi
riproposti a prezzi più contenuti. Per quanto
riguarda i giochi elettronici, invece, ci si
riferisce al prezzo medio dei titoli più venduti
per qualunque piattaforma, secondo una
graduatoria comune a livello nazionale, ed è
pertanto molto oscillante.
Data la peculiarità dei singoli prodotti, il
confronto con la media nazionale è possibile
solo a livello di “gruppi di prodotto”. A Padova
la discesa dei prezzi degli apparecchi per la
ricezione e riproduzione è stata più marcata
rispetto all’Italia, con un calo del 48, % dal
2004 contro il 25,7% a livello nazionale,
mentre quella degli apparecchi fotografici e
cinematografici ha fatto registrare la diminuzione del 71, % nella nostra città contro il 4, % della media
nazionale.
Prodotti inclusi nel paniere Istat 2009
Apparecchi di ricezione, registrazione e riproduzione Apparecchi per il trattamento dell’informazioneRiproduttore audio digitale Navigatore satellitareLettore DVD/DVX Giochi e giocattoliImpianto HIFI mini compatto Console per giochi elettroniciTV color Giochi elettronici per console
Apparecchi fotografici e cinematografici Apparecchiature e materiale telefonico Videocamera Apparecchi per la telefonia mobile
Macchina fotografica digitale
La rilevazione di questi prodotti avviene presso un campione di 4 punti vendita dislocati su tutto il territorio comunale, interessandotutte le tipologie distributive presenti e in particolar modo la grande distribuzione. Il numero totale di quotazioni di prezzo raccoltelocalmente in un anno è 6 2, mentre i prezzi dei telefoni cellulari sono rilevati centralmente dall’Istat.
Responsabile: Manuela Mattiazzo – Dirigente Controllo di Gestione e StatisticaCoordinamento: Piera Belluardo – Ufficio PrezziRealizzazione: Ketty Boscaro, Valentina Paradiso– Ufficio PrezziCollaborazione: z Claudia Gerotto, Giuseppe Maria Siciliano, Chiara Strazzacappa, Sara Cusin, Franco Crosato – Ufficio Prezzi
Settore Programmazione Controllo e Statistica – Via del Municipio – 35 22 Padova – tel. 049 820 5083 fax 049 820 5403
[email protected] – www.padovanet.it
Comune di Padova
Indice dei prezzi al consumo di alcuni gruppi - Confronto Padova - Italia
(NIC, base dic98=100)Gennaio 2004 - Novembre 2009
45,6
88,2
25,3
88,3
68,6
92,3
64,3
97,8
200
405060708090
100110
2004 2005 2006 2007 2008 2009
apparecchi ricezioneapparecchi fotograficiItalia - Apparecchi per la ricezioneItalia - Apparecchi fotografici
Indice dei prezzi al consumo per la console ed i giochi elettronici a Padova
(NIC, base dic07=100)Gennaio 2007 - Novembre 2009
97,2
100
77,1
109,1
70
75
80
85
90
95
100
105
110
115
2007 2008 2009
Giochi elettronici Console
Comune di Padova II PPRREEZZZZII IINN CCIITTTTAA’’
L’inflazione del mese
Ott 2009 Ott 2009Ott 2008 Set 2009
Padova +0,1% +0,1%
Italia +0,3% +0,1%
CENA DI PESCE… MA QUANTO MI COSTI?
Un prodotto molto importante nei consumi della popolazione italiana è
indubbiamente il pesce, tanto che all’interno del gruppo di prodotti, “pesce e
prodotti ittici”, del
paniere Istat, sono
compresi: pesce
fresco di mare sia di pescata sia di allevamento,
pesce fresco di acqua dolce, molluschi e
crostacei freschi, prodotti surgelati, secchi
(baccalà) e sott’olio (tonno e acciughe).
Il pesce fresco e il tonno sott’olio costituiscono a
Padova il 74,31% del peso dell’intero gruppo di
prodotti, che ha visto complessivamente da
gennaio 2006 ad oggi un aumento dell’indice del
+14,6% a Padova e del +11,3% in Italia.
L’andamento dei prezzi del pesce fresco a
Padova è molto caratteristico, con una variabilità
mensile marcata dovuta sia a condizioni meteorologiche che stagionali. Quest’ultimo fattore ha determinato
negli anni un trend crescente con
oscillazioni più o meno regolari legate alle
diverse stagioni di pesca: si notano dal
grafico a fianco dei picchi ciclici, in salita
durante il periodo estivo di fermo-pesca,
seguiti da una repentina discesa, dovuta ad
un aumento dell’offerta dopo il suddetto
periodo di ripopolamento.
Successivamente i prezzi si impennano
nuovamente a cavallo delle festività
natalizie, probabilmente per l’aumento
della domanda da parte dei consumatori.
Proprio in ragione delle forti fluttuazioni
Settore ProgrammazioneControllo e Statistica Ottobre 2009
La rilevazione dei prezzi al consumo viene effettuata mensilmente dai comuni capoluogo diprovincia per i prodotti inseriti nel “paniere” definito dall’Istat e composto da oltre un migliaiodi beni e servizi. Per ciascuno di essi viene raccolta a livello locale una pluralità di quotazionidi prezzo che tiene conto delle caratteristiche del prodotto, della rete distributiva, delleabitudini di spesa. Fra i vari indici calcolati, il principale è il NIC (indice nazionale dei prezzi alconsumo per l’intera collettività) che misura le variazioni dei prezzi nel tempo di beni eservizi destinati al consumo finale delle famiglie presenti sul territorio nazionale e vieneassunto come strumento per misurare l’inflazione in Italia e nelle varie città. Alla fine di ognianno l’Istat ridefinisce il paniere, sulla base della verifica della rappresentatività dei prodottirilevati, sostituendo quelli la cui diffusione risulta in declino con altri di più largo consumo.
In d ice d e i p rezz i a l co n su m o N IC (d ic9 8 = 1 0 0 )d e l p esce fresco - P a do v a e I ta lia
G en n a io 2 0 0 4 - o ttob re 2 0 0 9
134 ,1
d ic -04o tt-05
nov-06
d ic -07 nov-08148 ,5
138 ,6
119 ,6115
120
125
130
135
140
145
150
155
160
2004 2005 2006 2007 2008 2009
Padova Ita lia
Indice dei prezzi al consumo NIc (dic98=100)di pesci e prodotti ittici - Padova e Italia
Gennaio 2004 - ottobre 2009
123,8
143,4
138,9
121,2
115
120
125
130
135
140
145
150
2004 2005 2006 2007 2008 2009
Padova Italia
delle referenze ittiche, il prezzo del prodotto fresco (paniere formato da varie tipologie di pesce reperibili sul
mercato locale) viene rilevato due volte al mese, in
giorni prefissati (1 e 12 di ogni mese) e uguali su
tutto il territorio nazionale.
Da gennaio 2006 ad ottobre 2009, l’indice del pesce
fresco ha segnato un aumento del +8,8% a Padova,
con la differenza di un solo punto percentuale in più
rispetto all’Italia.
Passando ai prodotti surgelati, mentre il prezzo del
pesce subisce dal 2006 ad oggi un aumento del
+5,0% a Padova e del +6,6% in Italia, molluschi e
crostacei si presentano localmente in controtendenza
(-0,1%) e in linea con il resto del surgelato in Italia
(+5,2%).
L’indice del pesce secco o salato (baccalà) ha subìto,
nel periodo di riferimento, un aumento maggiore a
Padova (+11,7%) rispetto al valore nazionale (+8,8%).
Nell’arco di tempo considerato gli aumenti più consistenti si sono registrati nella voce di prodotto “altri prodotti
della pesca”, ossia per i pesci sott’olio d’oliva, sia per Padova (+22,3%) che per l’Italia (+18,2%). Questi forti
aumenti possono in parte essere giustificati con lo stallo dei prezzi di tonno e filetti di acciuga in olio d’oliva
registrato nel biennio precedente (2004 e 2005); indubbiamente hanno però inciso in maniera determinante
sull’andamento i forti aumenti subiti dall’olio d’oliva nel 2006.
Prodotti inclusi nel paniere Istat 2009
Pesce fresco Crostacei e molluschi freschi
Pesce fresco di mare di pescata Molluschi freschi
Pesce fresco di mare di allevamento Crostacei freschi
Pesce fresco di acqua dolce Crostacei e molluschi surgelati
Pesce surgelato Molluschi surgelati
Filetti di platessa surgelati Vongole sgusciate surgelate
Bastoncini di pesce surgelati Altri prodotti della pesca
Nasello surgelato Tonno in olio d’oliva
Pesce secco o salato Filetti di acciuga sott’olio di oliva
Baccalà o stoccafisso
La rilevazione del pesce fresco avviene in 11 punti vendita su tutto il territorio comunale a cadenza bimensile, mentre gli altri
prodotti vengono rilevati presso 21 punti vendita a cadenza mensile. Il numero totale di quotazioni di prezzo raccolte in un
anno è 6.948.
Responsabile: Manuela Mattiazzo – Dirigente Controllo di Gestione e Statistica
Coordinamento: Piera Belluardo – Ufficio Prezzi
Realizzazione: Valentina Paradiso – Ufficio Prezzi
Collaborazione: Ketty Boscaro, Sara Cusin, Claudia Gerotto, Giuseppe Maria Siciliano, Chiara Strazzacappa – Ufficio Prezzi
Settore Programmazione Controllo e Statistica – Via del Municipio 1 – 35122 Padova – tel. 049 820 5083 fax 049 820 5403
[email protected] - www.padovanet.it
Comune di Padova
Indice dei prezzi al consumo NIC (dic98=100)di altri prodotti della pesca - Padova e Italia
Gennaio 2004 - ottobre 2009
137,5
109,2
109,1
131,5
105
110
115
120
125
130
135
140
145
2004 2005 2006 2007 2008 2009
Padova Italia
Variazione % delle voci di prodotto di pesci e prodotti ittici - Padova e Italia
Gennaio 2006 - ottobre 2009
8,8%
11,7%
22,3%
1,4%
-0,1%
5,0%
7,8%
6,6%
18,2%
6,7%
8,8%
5,2%
Pesc
efr
esco
Pes
cisu
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Pesc
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i
Altri
pro
dott
idel
lapes
ca
Padova Italia
QUANTO COSTA IMPARARE
Anche quest’anno, a settembre, mamme e papà si sono ritrovati alle prese con le spese per l’istruzione e
l’acquisto di tutta l’attrezzatura necessaria ai propri figli per affrontare i prossimi nove mesi sui banchi di scuola.
Libri di testo, rette scolastiche, zaino, diario, quaderni, penne e matite sono una spesa necessaria ed
indispensabile per la maggior parte delle
famiglie. Secondo i dati dell’ultima indagine
sui consumi condotta dall’Istat, la quota di
spesa media mensile familiare per l’istruzione
si aggira intorno all’1%: in valore assoluto, al
Nord è maggiore rispetto alla media nazionale
e al resto dell’Italia. Nel paniere Istat della
rilevazione dei prezzi al consumo sono
presenti alcuni prodotti e servizi legati
all’istruzione: i libri scolastici, gli articoli di
cartoleria, la retta della scuola elementare
privata e le tasse e contributi per la scuola secondaria pubblica.
A Padova, dal 2003 ad oggi, la retta della scuola elementare privata è aumentata del +23%, mentre la tassa di
iscrizione alla scuola secondaria è cresciuta maggiormente: l’aumento è stato del +39,2%. E’ importante
sottolineare che i prezzi di questi servizi variano
solitamente nel mese di settembre, in coincidenza con
l’inizio dell’anno scolastico. In particolare a settembre
di quest’anno si sono avute delle variazioni
rispettivamente del +3,2% e del +2,7%, rispetto a
settembre 2008.
Una delle voci di spesa, in tema d’istruzione, di
maggiore rilevanza per le famiglie italiane è
indubbiamente rappresentata dall’acquisto dei libri di
testo per le scuole medie inferiori e superiori, mentre
la spesa per l’acquisto dei testi per le scuole primarie è
interamente a carico dello Stato. A partire dal 2004, la
rilevazione dei prezzi dei libri scolastici viene
effettuata centralmente dall’Istat sulla base di un paniere di circa 240 mila testi scolastici e di un sistema di
ponderazione basato sulle adozioni in circa 18 mila classi di 1.200 scuole medie statali, inferiori e superiori di
Comune di PadovaSettore ProgrammazioneControllo e Statistica
IIIIIIII PPPPPPPPRRRRRRRREEEEEEEEZZZZZZZZZZZZZZZZIIIIIIII IIIIIIIINNNNNNNN CCCCCCCCIIIIIIIITTTTTTTTTTTTTTTTAAAAAAAA’’’’’’’’Settembre 2009Settembre 2009Settembre 2009Settembre 2009
L’inflazione del mese
Set 2009 Set 2009Set 2008 Ago 2009
Padova -0,1% -0,4%
Italia +0,2% -0,2%
La rilevazione dei prezzi al consumo viene effettuata mensilmente dai comuni capoluogo diprovincia per i prodotti inseriti nel “paniere” definito dall’Istat e composto da oltre un migliaiodi beni e servizi. Per ciascuno di essi viene raccolta a livello locale una pluralità di quotazionidi prezzo che tiene conto delle caratteristiche del prodotto, della rete distributiva, delleabitudini di spesa. Fra i vari indici calcolati, il principale è il NIC (indice nazionale dei prezzi alconsumo per l’intera collettività) che misura le variazioni dei prezzi nel tempo di beni eservizi destinati al consumo finale delle famiglie presenti sul territorio nazionale e vieneassunto come strumento per misurare l’inflazione in Italia e nelle varie città. Alla fine di ognianno l’Istat ridefinisce il paniere, sulla base della verifica della rappresentatività dei prodottirilevati, sostituendo quelli la cui diffusione risulta in declino con altri di più largo consumo.
Libri scolastici.Indici dei prezzi al consumo (NIC, base dic04=100).
Italia, gennaio 2005 – settembre 2009.
100
102
104
106
108
110
112
2005 2006 2007 2008 2009
Libri scolasticiLibri scuola media superiore
Libri scuola dell'obbligo
€ 20
€ 22
€ 24
€ 26
€ 28
€ 30
€ 32
Italia Nord Centro Sud2006 2007 2008
Spesa media mensile delle famiglie per l’istruzione.Anni 2006-2008 (valori in euro).
tutta Italia. Le variazioni vengono osservate una volta all’anno, nel mese di settembre, quando si concentra
buona parte della spesa delle famiglie per questa tipologia di consumo. Negli ultimi sette anni, i prezzi dei libri
scolastici hanno registrato a livello nazionale complessivamente una variazione del +15,9% e da gennaio 2005
del +10,4%.
Iscritto il ragazzo a scuola e comprati i libri scolastici, inizia la parte più dura per il genitore: conciliare denaro
con mode e gusti dell’amato figlio per l’acquisto di zaino scolastico, diario, quadernone e articoli per la
cancelleria. Secondo i dati rilevati, per portare a casa uno zaino quest’anno si spende mediamente solo il
+2,7% in più rispetto al 2005. Ma questa percentuale può oscillare molto se ci si orienta sugli ultimi modelli.
Complessivamente la variazione di prezzo degli
articoli di cartoleria registrata a Padova negli
ultimi cinque anni è stata del +11,7%; in Italia di
poco superiore: +11,9%. Vediamo più nel
dettaglio le variazioni di questi ultimi cinque anni:
il prezzo del quadernone ha subìto una flessione
da metà del 2005 a metà del 2007, con una
variazione complessiva del +7,3%; variazione
positiva anche per la risma di carta (+6,7%)
anche se risulta stabile da due anni a questa
parte. Aumenti più decisi invece per l’agenda
scolastica con un +14,6%, mentre penne, matite
e evidenziatori sono aumentati di ben il +8,5%
dall’inizio del 2008 a oggi.
Ma allora come risparmiare? Alcune scuole si fanno carico di acquistare i libri per tutta la classe, in modo da
ottenere uno sconto grazie al grande quantitativo. Molte famiglie invece riciclano libri di amici e parenti, o si
rivolgono al mercato dell’usato, altre fanno scorta di quaderni, penne e matite approfittando delle offerte che si
presentano in questo periodo dell'anno nei supermercati e nelle cartolibrerie, confrontando i prezzi applicati in
diversi punti vendita e scegliendo quello più conveniente. E ancora, perché no, convincono il pargolo che uno
zaino, anche se non all’ultima moda, assolve perfettamente il suo compito: trasportare libri, astuccio e diario da
casa a scuola.
Prodotti inclusi nel paniere Istat 2009
Articoli sportivi Articoli per la cancelleria
Zaino Quadernone
Libri scolastici Diario agenda
Libri per la scuola dell’obbligo Istruzione primaria
Libri per la scuola media superiore Scuola elementare privata
Articoli di cartoleria Istruzione secondaria
Carta Istruzione secondaria superiore
La rilevazione delle rette d’iscrizione alle scuole avviene presso un campione di 10 istituti. La rilevazione dei prezzi dei libri
scolastici viene invece effettuata centralmente da Istat. Infine, la rilevazione degli altri prodotti è svolta presso un campione
di 10 punti vendita dislocati su tutto il territorio, interessando tutte le tipologie distributive presenti. Il numero totale di
quotazioni di prezzo raccolte in un anno è 624.
Responsabile: Manuela Mattiazzo – Dirigente Controllo di Gestione e Statistica
Coordinamento: Piera Belluardo – Ufficio Prezzi
Realizzazione: Sara Cusin – Ufficio Prezzi
Collaborazione: Ketty Boscaro, Claudia Gerotto, Valentina Paradiso, Giuseppe Maria Siciliano, Chiara Strazzacappa – Ufficio Prezzi
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Comune di Padova
Articoli di cartoleria.Indici dei prezzi al consumo (NIC, base dic04=100).
Padova, gennaio 2005 – settembre 2009.
95
100
105
110
115
2005 2006 2007 2008 2009
Articoli di cartoleria CartaQuadernone Diario agenda
Comune di Padova II PPRREEZZZZII IINN CCIITTTTAA’’
L’inflazione del mese
Ago 2009 Ago 2009 Ago 2008 Lug 2009
Padova +0,0% +0,3%
Italia +0,1% +0,3%
Agosto bollente anche per i carburanti
L’estate ha segnato anche quest’anno una fase
calda per i prezzi dei carburanti per
autotrazione, in decisa crescita in tutto il
secondo trimestre dell’anno. Anche se agosto è
mese di ferie, l’aumento non è passato
inosservato: quasi il 70% degli italiani che
vanno in vacanza sceglie infatti l’auto come
mezzo di trasporto per raggiungere le località di
villeggiatura e deve quindi fare i conti con il
“caro benzina”.
Le oscillazioni dei prezzi dei carburanti sono di solito piuttosto omogenee su tutto il territorio nazionale; a
Padova, dopo una leggera flessione a luglio, osserviamo un consistente aumento ad agosto (+2,2% rispetto al
mese precedente).
In particolare, la benzina verde è aumentata
ad agosto del +2,1% rispetto a luglio; più
marcato il rincaro del gasolio, pari a +3,0%
sul mese scorso. Al contrario, il prezzo del
gas gpl sembra avere un andamento
autonomo: da oltre un anno continua a
diminuire e anche ad agosto, si è
ulteriormente ridimensionato (-0,6% su
luglio).
Per avere un quadro più completo della
situazione non si può dimenticare quanto era
accaduto nel 2008: fino a luglio il prezzo del
petrolio, e quindi dei suoi derivati, era salito
notevolmente, fino ad un livello mai
raggiunto in precedenza. Da agosto, e per
l’intero semestre successivo, invece, i prezzi
hanno conosciuto un crollo ancora più rapido,
Settore ProgrammazioneControllo e Statistica Agosto 2009
La rilevazione dei prezzi al consumo viene effettuata mensilmente dai comuni capoluogo diprovincia per i prodotti inseriti nel “paniere” definito dall’Istat e composto da oltre un migliaiodi beni e servizi. Per ciascuno di essi viene raccolta a livello locale una pluralità di quotazionidi prezzo che tiene conto delle caratteristiche del prodotto, della rete distributiva, delleabitudini di spesa. Fra i vari indici calcolati, il principale è il NIC (indice nazionale dei prezzi alconsumo per l’intera collettività) che misura le variazioni dei prezzi nel tempo di beni eservizi destinati al consumo finale delle famiglie presenti sul territorio nazionale e vieneassunto come strumento per misurare l’inflazione in Italia e nelle varie città. Alla fine di ognianno l’Istat ridefinisce il paniere, sulla base della verifica della rappresentatività dei prodottirilevati, sostituendo quelli la cui diffusione risulta in declino con altri di più largo consumo.
Carburanti – Variazioni % indice NIC
TendenzialeAgo’09 / Ago’08
CongiunturaleAgo’09 / Lug’09
Padova -10,8% +2,1% Benzina
Italia -11,0% +1,8%
Padova -22,2% +3,0% Gasolio
Italia -22,6% +2,8%
Indici dei prezzi al consumo NIC (dicembre 1998=100)Carburanti e indice generale - Padova, 2003-2009
13 8 ,4
173 ,7
100
105110
115
120
125130
135
140
145150
155
160
165170
175
2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009
indice generale indice carburanti
che ha portato l’indice dei carburanti ai
livelli dell’inizio del 2006.
Se si confrontano i prezzi attuali dei
carburanti con quelli di un anno fa,
risultano tuttora molto più bassi perché,
nonostante la recente ripresa, si è ancora
lontani dai picchi raggiunti nell’estate
scorsa: la benzina verde costa oggi a
Padova il 10,8% in meno rispetto ad
agosto 2008 e il gasolio ben il 22,2% in
meno. E se un anno fa il prezzo del gasolio
era aumentato fino a raggiungere quello
della benzina, ora torna ad esserci il
tradizionale distacco tra i due carburanti,
con il diesel mediamente più economico di
17 centesimi di euro per litro. Per quanto
riguarda le due modalità di rifornimento, “fai da te” e “servito”, va sottolineato come i prezzi, ovviamente
differenziati, abbiano tuttavia un andamento nel tempo del tutto similare, con aumenti e diminuzioni
percentuali molto vicini tra loro.
Il prezzo del gas gpl, pur non registrando variazioni mensili particolarmente eclatanti, non ha mai arrestato la
sua discesa, che nell’ultimo anno è stata del -22,7%.
L’andamento dei prezzi dei carburanti è stato decisivo nella dinamica generale dell’inflazione, che ha toccato a
luglio dell’anno scorso il suo massimo sia a Padova (+4,3% rispetto a un anno prima) sia a livello nazionale
(+4,1%); il successivo periodo di
decrescita ha contribuito fortemen-
te all’abbattimento dell’inflazione
tanto che per la prima volta negli
ultimi cinquant’anni, a luglio del
2009, a livello nazionale l’inflazione
è stata uguale a zero e a Padova è
stata addirittura negativa: –0,4%.
Anche la leggera ripresa dell’infla-
zione ad agosto si deve soprattutto alla significativa crescita congiunturale dei prezzi dei beni energetici; non
si esclude tuttavia che in autunno si verifichi un’inversione di tendenza nell’andamento dei prezzi dei
carburanti, come è avvenuto negli anni scorsi.
La rilevazione di questi prodotti avviene due volte al mese presso un campione di 16 distributori dislocati su tutto il territoriocomunale, interessando tutte le compagnie petrolifere presenti. Il numero totale di quotazioni di prezzo raccolte in un annoè 1.032.
Responsabile: Manuela Mattiazzo – Dirigente Controllo di Gestione e Statistica
Coordinamento: Piera Belluardo – Ufficio Prezzi
Realizzazione: Giuseppe Maria Siciliano – Ufficio Prezzi
Collaborazione: Ketty Boscaro, Sara Cusin, Claudia Gerotto, Valentina Paradiso, Chiara Strazzacappa – Ufficio Prezzi
Settore Programmazione Controllo e Statistica – Via del Municipio 1 – 35122 Padova – tel. 049 820 5083 fax 049 820 5403
[email protected] – www.padovanet.it
Comune di Padova
Media delle quotazioni rilevate – Prezzo per litro (€)
Luglio ‘08 Gennaio ‘09 Agosto ‘09
Benzina verde – servito 1,530 1,109 1,301
Benzina verde – fai da te 1,516 1,100 1,297
Gasolio per auto – servito 1,530 1,051 1,127
Gasolio per auto – fai da te 1,516 1,042 1,122
Gas GPL 0,678 0,586 0,523
Indici dei prezzi al consumo NIC (dicembre 1998=100)Benzina verde, gasolio, gas gpl – Padova, 2003-2009
14 4 ,3
16 9 ,416 2 ,9
2 2 0 ,9
116 ,9
153 ,7
100
110
120
130
140
150
160
170
180
190
200
210
220
230
2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009
benzina verde gasolio per auto gas GPL
Comune di PadovaIIIIIIII PPPPPPPPRRRRRRRREEEEEEEEZZZZZZZZZZZZZZZZIIIIIIII IIIIIIIINNNNNNNN CCCCCCCCIIIIIIIITTTTTTTTTTTTTTTTAAAAAAAA’’’’’’’’
L’inflazione del mese
Giu 2009 Giu 2009 Giu 2008 Mag 2009
Padova -0,1 +0,2
Italia +0,5 +0,1
Olio o burro? L’andamento dei prezzi di oli e grassi a Padova
I grassi, parte integrante dell’alimentazione quotidiana e ingredienti indispensabili in cucina, sono quotidiana-
mente nel nostro carrello della spesa. I prezzi di questi prodotti alimentari hanno evidenziato andamenti alta-
lenanti e diversificati; a Padova nel complesso il
gruppo degli oli e grassi, da gennaio 2004 a giu-
gno 2009 ha subìto un aumento del +10,2%, in-
feriore rispetto al valore nazionale del 20,3%. A
livello nazionale, infatti, ai periodi di forte acce-
lerazione dei prezzi non sono seguite decelera-
zioni altrettanto intense; nella nostra città, inve-
ce, si è registrata una brusca impennata da giu-
gno 2005 a giugno 2006 (+15,1%), cui poi è se-
guìto un anno di consistenti diminuzioni fino a
giugno 2007 e una successiva ripresa degli au-
menti che ha toccato il suo massimo nell’autunno
del 2008, per poi ridiscendere nuovamente.
D’altra parte, nella seconda parte del 2007 e per
quasi tutto il 2008, l’agricoltura ha assistito ad
una forte crescita dei costi e dei prezzi a livello
nazionale: i prezzi dei prodotti acquistati dagli
agricoltori sono cresciuti da gennaio del 2007 a
luglio del 2008 del 17,4% ed in particolare con-
cimi e ammendanti (+76,7%), energia e lubrifi-
canti (+35,7%), sementi (+24,3%) e mangimi
(+22,1%); questo andamento si è ripercosso,
anche se solo parzialmente, sui prezzi dei pro-
dotti venduti dagli agricoltori con un aumento
medio dei prezzi alla produzione nello stesso pe-
riodo del 16,4%, molto marcato per i cereali
(+36,8%), su cui si basano gli oli di semi, e
molto moderato per l’olio di oliva.
Settore ProgrammazioneControllo e Statistica Giugno 2009Giugno 2009Giugno 2009Giugno 2009
La rilevazione dei prezzi al consumo viene effettuata mensilmente dai comuni capoluogo di provin-cia per i prodotti inseriti nel “paniere” definito dall’Istat e composto da oltre un migliaio di beni eservizi. Per ciascuno di essi viene raccolta a livello locale una pluralità di quotazioni di prezzo chetiene conto delle caratteristiche del prodotto, della rete distributiva, delle abitudini di spesa. Fra ivari indici calcolati, il principale è il NIC (indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera colletti-vità) che misura le variazioni dei prezzi nel tempo di beni e servizi destinati al consumo finale dellefamiglie presenti sul territorio nazionale e viene assunto come strumento per misurare l’inflazionein Italia e nelle varie città. Alla fine di ogni anno l’Istat ridefinisce il paniere, sulla base della verificadella rappresentatività dei prodotti rilevati, sostituendo quelli la cui diffusione risulta in declino conaltri di più largo consumo.
BurroIndici dei prezzi al consumo (NIC, base dic98=100)
Padova e Italia, gennaio 2004 - giugno 2009
12 8 ,2
10 6 ,9
12 4 ,012 2 ,7
10 3 ,1
10 8 ,5
95
100
105
110
115
120
125
130
2004 2005 2006 2007 2008 2009
Italia Padova
Oli e grassiIndici dei prezzi al consumo (NIC, base dic98=100)
Padova e Italia, gennaio 2004 - giugno 2009
13 4 ,6
13 1,6
10 9 ,4 115,1
12 2 ,5
10 4 ,4
100
105
110
115
120
125
130
135
140
2004 2005 2006 2007 2008 2009
Italia Padova
Se osserviamo nel dettaglio l’andamento dei prezzi al consumo di oli e grassi, vi è una forte diversificazione a
seconda del gruppo di appartenenza: il burro, unico grasso animale incluso nel paniere Istat, ha avuto a Pado-
va una brusca accelerata di prezzo da maggio
2007 a marzo 2008 (+22%), e una successiva
discesa che ha riportato il livello di prezzo attuale
prossimo a quello di settembre 2007; a livello na-
zionale invece i prezzi sono continuati a salire fino
a settembre 2008, per conoscere solo negli ultimi
mesi una moderata decelerazione. La margarina
ha invece avuto un trend in ascesa pressoché
continuo, registrando da gennaio 2004 a giugno
2009 il +18,9% a livello nazionale e il +16,4% a
Padova.
Andamento molto marcato per il complesso degli
oli d’oliva, aumentati vertiginosamente nel corso
del 2006 (a Padova +22,1% da giugno 2005 a
giugno 2006), e altrettanto bruscamente ridisce-
si, fino a toccare, nello scorso giugno, livelli di
prezzo visti nell’inverno del 2005. I maggiori au-
menti, e le più consistenti diminuzioni si sono re-
gistrate a Padova per l’olio d’oliva, mentre
l’extravergine ha sbalzi di prezzo più modesti.
Anche qui il livello nazionale mostra una discesa
molto più contenuta.
L’aumento del costo delle materie prime agricole
e in particolare dei cereali si è fatto sentire su
tutto il territorio nazionale anche per quello che
riguarda gli oli di semi, aumentati di prezzo a Pa-
dova del 33% da settembre 2007 a ottobre 2008,
con l’olio di semi di girasole che ha toccato il
+40% e l’olio di mais il +27,6%; successiva-
mente i prezzi hanno cominciato un periodo di brusca discesa, che attualmente li porta ai livelli della prima-
vera dell’anno scorso.
Prodotti inclusi nel paniere Istat 2009 – Gruppo oli e grassi
Burro Olio di semi
Burro Olio di semi di girasole
Olio di oliva Olio di mais
Olio extravergine di oliva Altri grassi
Olio di oliva Margarina
La rilevazione di questi prodotti avviene presso un campione di 21 punti vendita dislocati su tutto il territorio comunale, in-teressando tutte le tipologie distributive presenti. Il numero totale di quotazioni di prezzo raccolte in un anno è 9.
Responsabile: Manuela Mattiazzo – Dirigente Controllo di Gestione e Statistica
Coordinamento: Piera Belluardo – Ufficio Prezzi
Realizzazione: Piera Belluardo – Ufficio Prezzi
Collaborazione: Ketty Boscaro, Sara Cusin, Claudia Gerotto, Valentina Paradiso, Giuseppe Maria Siciliano, Chiara Strazzacappa – Ufficio Prezzi
Settore Programmazione Controllo e Statistica – Via del Municipio 1 – 3122 Padova – tel. 49 82 83 fax 49 82 43
[email protected] – www.padovanet.it
Comune di Padova
Oli di semiIndici dei prezzi al consumo (NIC, base dic98=100)
Padova, gennaio 2004 - giugno 2009
Oli di olivaIndici dei prezzi al consumo (NIC, base dic98=100)
Padova, gennaio 2004 - giugno 2009
111,5
13 4 ,9
153
14 2 ,2
116 ,3
16 6 ,1
10 9 ,4
13 0 ,9
14 5,3
100
110
120
130
140
150
160
170
2004 2005 2006 2007 2008 2009
Oli di semi Olio di semi di girasole Olio di mais
12 4 ,5
10 8 ,9
10 1,2
14 3 ,9
10 2
12 0 ,1
100
105
110
115
120
125
130
135
140
145
150
2004 2005 2006 2007 2008 2009
Olio extravergine Olio di o liva
Comune di PadovaIIIIIIII PPPPPPPPRRRRRRRREEEEEEEEZZZZZZZZZZZZZZZZIIIIIIII IIIIIIIINNNNNNNN CCCCCCCCIIIIIIIITTTTTTTTTTTTTTTTAAAAAAAA’’’’’’’’
L’inflazione del mese
Mag 2009 Mag 2009 Mag 2008 Apr 2009
Padova +0,3 +0,0
Italia +0,9 +0,2
Abitare a Padova: l’andamento delle tariffe
L’inflazione generale degli ultimi 12 mesi ha registrato l’andamento più altalenante della storia recente, pas-
sando al valore minimo di maggio 2009
(+0,3%) dal picco di luglio 2008 (a Padova
+4,3%). Buona parte di questo andamento
è attribuibile all’andamento dei prezzi dei
beni energetici, che si ripercuote sulle ta-
riffe di alcuni servizi indispensabili. Oggetto
di questo numero de “I prezzi in città” è
l’andamento delle tariffe legate
all’abitazione, quali l’energia elettrica e al-
tre tariffe e prezzi specifici del nostro co-
mune relative a spese per riscaldamento,
smaltimento dei rifiuti e distribuzione
dell’acqua.
Complessivamente, il capitolo di spesa re-
lativo all’abitazione, contenente le tariffe
oggetto della nostra analisi, ha registrato dall’inizio del 2008 forti aumenti fino al mese di luglio, più consi-
stenti a Padova (+9,7%) rispetto alla media nazionale del 5%. Anche la fase di calo è stata più marcata nella
nostra città, tanto che a maggio 2009 l’indice di Padova è di poco superiore a quello nazionale essendo sceso
di circa il 5,7% in 10 mesi.
L’impennata del prezzo del petrolio e del
gas naturale della scorsa estate, e la sua
successiva repentina discesa, hanno avuto
evidenti ripercussioni sulle bollette dei con-
sumatori italiani, ulteriormente svantaggiati
rispetto alla situazione europea a causa
della forte dipendenza energetica: dalle sti-
me Eurostat, il tasso di dipendenza petroli-
fera della nostra nazione si aggira intorno al
90%.
Settore ProgrammazioneControllo e Statistica Maggio 2009Maggio 2009Maggio 2009Maggio 2009
La rilevazione dei prezzi al consumo viene effettuata mensilmente dai comuni capoluogo di provin-cia per i prodotti inseriti nel “paniere” definito dall’Istat e composto da oltre un migliaio di beni eservizi. Per ciascuno di essi viene raccolta a livello locale una pluralità di quotazioni di prezzo chetiene conto delle caratteristiche del prodotto, della rete distributiva, delle abitudini di spesa. Fra ivari indici calcolati, il principale è il NIC (indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera colletti-vità) che misura le variazioni dei prezzi nel tempo di beni e servizi destinati al consumo finale dellefamiglie presenti sul territorio nazionale e viene assunto come strumento per misurare l’inflazionein Italia e nelle varie città. Alla fine di ogni anno l’Istat ridefinisce il paniere, sulla base della verificadella rappresentatività dei prodotti rilevati, sostituendo quelli la cui diffusione risulta in declino conaltri di più largo consumo.
Abitazione, acqua, elettricità e combustibiliIndice dei prezzi al consumo Gennaio 2008 - Maggio2009
(NIC, base dic98=100)Confronto Padova-Italia
150,8
142,2
137,5
144,7145,4
141,4138,5
144,8
135
137
139
141
143
145
147
149
151
153
gen-0
8
feb-0
8
mar-
08
apr-
08
mag
-08
giu
-08
lug-0
8
ago-0
8
set-
08
ott
-08
nov-
08
dic
-08
gen-0
9
feb-0
9
mar-
09
apr-
09
mag
-09
Padova Italia
Indice dei prezzi al consumo di elettricità, gas e gasolio dariscaldamento
(NIC, base dic98=100)Gennaio 2004 – Maggio 2009
138
108
155,3
123,9
202,7
136,4
116,3
100
120
140
160
180
200
220
2004 2005 2006 2007 2008 2009
elettricità gas gasolio
La ripercussione più evidente si osserva nel prezzo del gasolio da riscaldamento che nel luglio 2008 ha fatto
registrare a Padova un aumento del 34,7%, contro il 32,7% nazionale, rispetto a luglio del 2007, e che è suc-
cessivamente precipitato fino a raggiungere a maggio 2009 livelli che non si osservavano dalla primavera del
2005. Si tratta di un bene energetico non regolamentato, il cui prezzo oscilla molto velocemente: diversa-
mente accade per i beni regolamentati, come ad esempio il gas di rete, le cui variazioni tariffarie sono regolate
dalle delibere dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas. Gli scossoni del mercato petrolifero si sono ripercossi
su questa tariffa in maniera più contenuta e più dilazionata nel tempo; dopo i graduali aumenti del 2008, negli
ultimi mesi il prezzo del gas di rete ha iniziato a scendere, con una diminuzione consistente nell’ultima varia-
zione tariffaria, mediamente del –7,4% rispetto all’inizio dell’anno. L’energia elettrica ha iniziato la sua ascesa
già nell’ottobre del 2007 e ha raggiunto il suo livello massimo dopo un anno con un aumento del 6,9% a otto-
bre 2008. Dall’inizio di quest’anno la bolletta dell’energia elettrica ha iniziato la sua discesa, e adesso costa
l’1,8% in meno rispetto all’anno scorso. D’altro canto, poiché buona parte dell’energia elettrica fornita in Italia
è prodotta mediante la combustione di metano, l’andamento delle due bollette non potrà che essere forte-
mente legato.
Altri servizi essenziali sono quelli dello smaltimento dei rifiuti, soggetto alla tariffa di igiene ambientale (TIA), e
dell’erogazione di acqua potabile. Dal 2004 ad oggi Padova presenta per la TIA aumenti molto più contenuti
rispetto all’andamento nazionale (+33,6% mentre a Padova +10,2%) diversamente da quanto accade invece
per la tariffa dell’acqua, che ha subìto aumenti più consistenti. Vale la pena sottolineare come gli indici dei
prezzi al consumo siano indicativi solo degli andamenti delle tariffe e quindi della loro inflazione ma nulla ci di-
cono del livello di prezzo effettivo delle tariffe stesse.
Prodotti inclusi nel paniere Istat 2009
Elettricità, gas e altri combustibili Altri servizi per l’abitazione
Energia elettrica Acqua potabile
Gas di rete per uso domestico Tariffa rifiuti solidi
Gasolio per riscaldamento
La rilevazione delle tariffe viene effettuata direttamente dall’Istat per quanto riguarda l’energia elettrica e dall’Ufficio Prezzi del Co-mune di Padova, presso i gestori dei singoli servizi, per gli altri prodotti.
Responsabile: Manuela Mattiazzo – Dirigente Controllo di Gestione e Statistica
Coordinamento: Piera Belluardo – Ufficio Prezzi
Realizzazione: Piera Belluardo – Ufficio Prezzi
Collaborazione: Ketty Boscaro, Sara Cusin, Claudia Gerotto, Valentina Paradiso, Giuseppe Maria Siciliano, Chiara Strazzacappa – Ufficio Prezzi
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[email protected] - www.padovanet.it
Comune di Padova
Indice dei prezzi al consumodell’acqua potabile
(NIC, base dic98=100)Gennaio 2004 – Maggio 2009
156,6
122,8
212,9
129,2
100
120
140
160
180
200
220
2004 2005 2006 2007 2008 2009
Italia Padova
Indice dei prezzi al consumodella tariffa rifiuti urbani (TIA)
(NIC, base dic98=100)Gennaio 2004 – Maggio 2009
121,2
155,6
109,1
120,2
100
110
120
130
140
150
160
2004 2005 2006 2007 2008 2009
Italia Padova
Comune di Padova II PPRREEZZZZII IINN CCIITTTTAA’’
L’inflazione del mese
Apr 2009 Apr 2009 Apr 2008 Mar 2009
Padova +0,9 +0,3
Italia +1,2 +0,2
Dissetarsi & dintorni: i prezzi delle bevande a Padova
L’ampia varietà di bevande che il mercato ci offre, prima di tutto come
risposta a uno dei bisogni fondamentali dell’uomo, senza dubbio vuole
anche soddisfare le molteplici esigenze del gusto e degli stili di vita.
La bevanda per eccellenza resta sempre l’acqua minerale, che in Italia
si consuma più che in ogni altro Paese europeo; in qualche misura
anch’essa, gassata o leggermente frizzante, non trascura l’aspetto del
piacere, conciliandosi nel contempo con quelle abitudini alimentari che
privilegiano consumi salutistici e naturali. Questo non basta tuttavia a
giustificare un uso pro capite di acqua minerale così elevato nel nostro
Paese: la sua possibile alternativa, cioè l’acqua del rubinetto, non
sembra farle concorrenza, nonostante sia generalmente sicura, più
economica e in molte zone anche gradevole al gusto.
Per le bevande alcoliche l’aspetto voluttuario si accentua, anche per-
ché il loro consumo ha spesso scopi conviviali o ragioni di socializzazione, specialmente tra le giovani genera-
zioni. Infatti, secondo l’indagine dell’Istat “L’uso e l’abuso di alcol in Italia”, è sempre più alta la percentuale di
giovani che bevono alcolici ed è proprio il Nord-Est la zona d’Italia in cui l’uso di alcol risulta più diffuso.
Negli ultimi anni i prezzi al consumo delle bevan-
de analcoliche acquistate in negozi e supermer-
cati hanno avuto frequenti oscillazioni e nel com-
plesso una crescita più contenuta rispetto a quelli
delle alcoliche: dal 2003 ad oggi, infatti, per le
prime si è registrato a Padova un rialzo del 6%,
per le altre invece del 15,3%; in particolare il
2008, anno di forti tensioni nei prezzi del settore
alimentare - bevande comprese - ha confermato
questo gap, con un’inflazione media annua del
2,7% per le analcoliche (in linea con il dato na-
zionale, pari a 2,8%) e del 4,5% per gli alcolici,
contro una variazione nazionale del 3,9%. I dati
di aprile 2009 indicano un rincaro, rispetto ad
Settore ProgrammazioneControllo e Statistica Aprile 2009
La rilevazione dei prezzi al consumo viene effettuata mensilmente dai comuni capoluogo diprovincia per i prodotti inseriti nel “paniere” definito dall’Istat e composto da oltre un migliaiodi beni e servizi. Per ciascuno di essi viene raccolta a livello locale una pluralità di quotazionidi prezzo che tiene conto delle caratteristiche del prodotto, della rete distributiva, delle abi-tudini di spesa. Fra i vari indici calcolati, il principale è il NIC (indice nazionale dei prezzi alconsumo per l’intera collettività) che misura le variazioni dei prezzi nel tempo di beni e servi-zi destinati al consumo finale delle famiglie presenti sul territorio nazionale e viene assuntocome strumento per misurare l’inflazione in Italia e nelle varie città. Alla fine di ogni annol’Istat ridefinisce il paniere, sulla base della verifica della rappresentatività dei prodotti rile-vati, sostituendo quelli la cui diffusione risulta in declino con altri di più largo consumo.
10 7,4
119 ,2
115,6
100
102
104
106
108
110
112
114
116
118
120
2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009
Acque minerali Succhi di frutta Altre bevande analco liche
Acque minerali e altre bevande analcolicheIndici dei prezzi al consumo (NIC, base dic98=100)
Padova, gennaio 2003 - aprile 2009
Bevande analcoliche e alcolicheIndici dei prezzi al consumo NIC,
variazioni % - Padova e Italia
2 ,2 3 ,62 ,0 3 ,8
4 ,5
2 ,72 ,8
3 ,9
0,00,51,01,5
2,02,53,03,5
4,04,55,0
bevandeanalco liche
bevande alco liche
Padova apr09/apr08 Italia apr09/apr08Padova media08 Italia media08
aprile 2008, del 2,0% per le analcoliche e del 3,8% per le alcoliche. Tra le bevande analcoliche però gli anda-
menti sono significativamente differenziati: l’acqua minerale (–0,6% da gennaio 2003 ad aprile 2009) ha
contenuto l’inflazione dell’intera categoria, principalmente per i cali dei prezzi verificatisi tra giugno del 2004 e
giugno del 2006; al contrario, pur alternando rialzi e rientri, nel lungo periodo risultano in crescita i prezzi dei
succhi di frutta, con un +9,5% dal 2003 ad oggi, della bibita gassata a base di cola (+11,7%) e dell’aranciata
(+4,2%). Il tè freddo in bottiglia, invece, si mantiene su livelli di prezzo di poco superiori a quelli di sei anni fa
(appena +1,3% sul 2003). Prepararsi in casa una bevanda calda costa sempre di più: il tè in bustina è au-
mentato del 9% dal 2003 e del 5% da aprile dell’anno scorso; anche il caffè tostato, seppure con frequenti
oscillazioni, ha registrato un rincaro rilevante (+10,2% dal 2003 e +3,6% nell’ultimo anno), ma è il cacao ad
aver subìto l’inflazione più consistente, tanto da costare il 21,4% in più dall’inizio del 2003.
Passando ai prezzi delle bevande alcoli-
che, i liquori hanno conosciuto una de-
cisa crescita, portandosi a +16,8% dal
2003 e +5,6% rispetto ad un anno fa;
ancor più le birre, con un rialzo del
+20,5% nel periodo considerato, ma
appena dell’1,1% nell’ultimo anno. I vi-
ni, colpiti da un’inflazione del 13,9% dal
2003, hanno attraversato in realtà una
prolungata fase di stabilità dal 2004 al
2006 e un rientro dei prezzi nel 2007,
concentrando la maggior parte degli
aumenti nel 2003 e nel 2008; il dato
definitivo di aprile segna un aumento
del 3,9% nell’ultimo anno.
Prodotti inclusi nel paniere Istat 2009
Bevande analcoliche Bevande alcoliche
Caffè, tè e cacao Liquori
Caffè decaffeinato Aperitivo
Caffè tostato Liquore dolce
Tè Superalcolico
Cacao amaro Vini
Acque minerali e bevande analcoliche Vino comune
Acqua minerale Vino D.O.C.
Succo di frutta Vino spumante
Tè in bottiglia Birre
Bevanda gassata Birra nazionale
Aranciata Birra di marca estera
La rilevazione di questi prodotti avviene presso un campione di 26 puntivendita dislocati su tutto il territorio comunale, interessando tutte letipologie distributive presenti. Il numero totale di quotazioni di prezzoraccolte in un anno è 2.724.
Responsabile: Manuela Mattiazzo – Dirigente Controllo di Gestione e Statistica
Coordinamento: Piera Belluardo – Ufficio Prezzi
Realizzazione: Chiara Strazzacappa – Ufficio Prezzi
Collaborazione: Ketty Boscaro, Sara Cusin, Claudia Gerotto, Valentina Paradiso, Giuseppe Maria Siciliano – Ufficio Prezzi
Settore Programmazione Controllo e Statistica – Via del Municipio 1 – 35122 Padova – tel. 049 820 5083 fax 049 820 5403
[email protected] - www.padovanet.it
Comune di Padova
Assessorato al Bilancio, Programmazione e Controllo, Statistica, Servizi Demografici e Cimiteriali, Partecipazione, Decentramento
Liquori, vini, birreIndici dei prezzi al consumo (NIC, base dic98=100)
Padova, gennaio 2003 - aprile 2009
Bevande calde nervineIndici dei prezzi al consumo (NIC, base dic98=100)
Padova, gennaio 2003 - aprile 2009
12 3 ,0
117,3
12 7,2
100
105
110
115
120
125
130
2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009
Bev. alco liche Liquori Vini B irre
117,1
113 ,2
13 1,2
100
105
110
115
120
125
130
135
2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009
Caffè tostato Tè Cacao amaro
Comune di PadovaIIIIIIII PPPPPPPPRRRRRRRREEEEEEEEZZZZZZZZZZZZZZZZIIIIIIII IIIIIIIINNNNNNNN CCCCCCCCIIIIIIIITTTTTTTTTTTTTTTTAAAAAAAA’’’’’’’’
L’inflazione del mese
Mar 2009 Mar 2009 Mar 2008 Feb 2009
Padova +0,7 - 0,1
Italia +1,2 +0,1
Le dolcezze del paniere: l’andamento dei prezzi dizucchero, miele e dolciumi
In periodo pasquale come non parlare di cioccolato e dolciumi? Nelle nostre case difficilmente mancano
caramelle o cioccolatini e sicuramente tutti acquistiamo prodotti come zucchero, miele e confetture. Il paniere
Istat non trascura tali abitudini alimentari, tanto che all’interno del capitolo Prodotti alimentari e bevande
alcoliche vi è un intero gruppo di monitoraggio prezzi chiamato “Zucchero, confetture, cioccolata e dolciumi”.
Padova Italia
Zucchero, confetture, cioccolata edolciumi
10,5 % 10,1%
Zucchero e dolcificanti -4,1% -0,4%
Confetture, marmellate e miele 12,6% 11,5%
Cioccolato 14,4% 14,9%
Confetteria 8,5% 8,9%
Gelati al supermercato 11,0% 6,6%
Altre voci di prodotto
Gelati al bar 13,8% 17,2%
Pasticceria 11,7% 11,2%
Fonte: Istat e Comune di Padova
Osservandone l’andamento dal 2004 ad oggi, per
Padova e Italia si scoprono risultati molto simili;
scendendo invece nelle singole voci di prodotto si
notano significative differenze per zucchero,
confetture, miele e gelati.
Un andamento al ribasso che trova spiegazione
forse nelle recenti politiche di incentivi e di quote di
produzione adottate a livello comunitario si
evidenzia per il prezzo di zucchero e dolcificanti. E’
sorprendente come, pur essendo rimasto
pressoché invariato in Italia, lo zucchero a Padova
continui a diminuire segnando un –4,8% rispetto al
1998, diminuzione accentuatasi soprattutto negli
ultimi cinque anni con il –4,1%.
Diversamente accade per miele e confetture che
nello stesso arco temporale crescono, a Padova,
più rapidamente che nel resto dell’Italia,
recuperando e guadagnando distacco soprattutto
nell’ultimo biennio (nell’insieme +15,6% a Padova
contro +8,7% Italia).
I prezzi di prodotti come cioccolato e gelati sono
invece altamente stagionali e registrano gli
aumenti più significativi al loro ricomparire sul
mercato: settembre-ottobre per il cioccolato, marzo-aprile per i gelati. Nel caso del cioccolato, localmente i
Settore ProgrammazioneControllo e Statistica Numero tre – marzo 2009Numero tre – marzo 2009Numero tre – marzo 2009Numero tre – marzo 2009
La rilevazione dei prezzi al consumo viene effettuata mensilmente dai comuni capoluogo diprovincia per i prodotti inseriti nel “paniere” definito dall’Istat e composto da oltre un migliaio dibeni e servizi. Per ciascuno di essi viene raccolta a livello locale una pluralità di quotazioni di prezzoche tiene conto delle caratteristiche del prodotto, della rete distributiva, delle abitudini di spesa. Frai vari indici calcolati, il principale è il NIC (indice nazionale dei prezzi al consumo per l’interacollettività) che misura le variazioni dei prezzi nel tempo di beni e servizi destinati al consumofinale delle famiglie presenti sul territorio nazionale e viene assunto come strumento per misurarel’inflazione in Italia e nelle varie città. Alla fine di ogni anno l’Istat ridefinisce il paniere, sulla basedella verifica della rappresentatività dei prodotti rilevati, sostituendo quelli la cui diffusione risultain declino con altri di più largo consumo.
Variazioni % degli indici dei prezzi al consumoper alcuni prodotti dolciari.
Padova e Italia. Marzo 2004 – Marzo 2009
Indice dei prezzi al consumo di zucchero, miele e confetture
NIC, base dic98=100)Padova-Italia, Marzo 2004 - Marzo 2009
95,299,3
105,0
122,2
121,1
127,8
9095
100105110115120125130
2004 2005 2006 2007 2008 2009
Zucchero Italia Zucchero PadovaConfettura di frutta Miele
prezzi dei prodotti vengono rilevati
prevalentemente nei supermercati e
mostrano incrementi costanti,
sempre nell’ultimo quinquennio, ma
di proporzione nettamente
differente a seconda dell’articolo:
aumenti relativamente modesti per
cioccolatini (+9,6%) e tavolette di
cioccolata (+6,1%), importanti per
crema da spalmare (+20,7%) e
ovetto di cioccolata (+43,7%).
Questi forti aumenti, forse vengono
percepiti poco dal consumatore, perché i prezzi di
base del singolo prodotto sono relativamente bassi.
Per il prezzo del gelato, viene rilevato il prodotto
alimentare acquistato nei supermercati (gelati
multipack, vaschetta di gelato) e la consumazione al
ristorante, bar o simili (gelato artigianale e
confezionato). Mentre il gelato “da passeggio”, di
stagione in stagione, segnala a Padova un +13,8%
nell’ultimo quinquennio, il gelato acquistato al
supermercato balza a +11% registrando un forte
aumento soprattutto a cavallo del 2008 in
corrispondenza degli aumenti del latte. Per l’Italia si
registrano rispettivamente aumenti maggiori
(+17,2%) per il gelato al bar e aumenti meno
marcati (+6,6%) per il gelato acquistato al
supermercato.
Variazioni positive, in linea con quelle riscontrate a livello nazionale si registrano invece, per confetteria e
pasticceria che nell’ultimo anno crescono del 3,5% la prima e del 2,8% la seconda, registrando aumenti
rispettivamente dell’ 8,5% e dell’ 11,7% nel quinquennio.
Prodotti inclusi nel paniere Istat 2009
Pasticceria Cioccolato Gelati
Merenda preconfezionata Cioccolato in tavolette Gelati multipack
Prodotto di pasticceria fresca Ovetto di cioccolata Vaschetta di gelato
Zucchero e dolcificanti Cioccolatini Cacao
Zucchero Crema da spalmare al cacao Cacao amaro
Confetture, marmellate e miele Confetteria Altre consumazioni
Confettura di frutta Caramelle Gelato artigianale
Miele Chewing gum Gelato confezionato
La rilevazione di questi prodotti avviene presso un campione di 52 punti vendita dislocati su tutto il territorio comunale, interessandotutte le tipologie distributive presenti. Il numero totale di quotazioni di prezzo raccolte in un anno è 2004.
Responsabile: Manuela Mattiazzo – Dirigente Controllo di Gestione e Statistica
Coordinamento: Piera Belluardo – Ufficio Prezzi
Realizzazione: Ketty Boscaro – Ufficio Prezzi
Collaborazione: Sara Cusin, Claudia Gerotto, Valentina Paradiso, Giuseppe Maria Siciliano, Chiara Strazzacappa – Ufficio Prezzi
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Comune di Padova
Assessorato al Bilancio, Programmazione e Controllo, Statistica, Servizi Demografici e Cimiteriali, Partecipazione, Decentramento
Indice dei prezzi al consumo dei prodotti al cioccolato
NIC, base dic98=100)Padova, Marzo 2004 - Marzo 2009
107,2
129,4
115,4
122,4
165,4
115,1
101,3 111,0
100
110
120
130
140
150
160
170
2004 2005 2006 2007 2008 2009
crema da spalmare tavoletta di cioccolataovetto cioccolatini
Indice dei prezzi al consumo dei gelati NIC, base dic98=100)
Padova, Marzo 2004 - Marzo 2009
110,0
122,1
128,5
112,9
100
105
110
115
120
125
130
2004 2005 2006 2007 2008 2009
gelati al supermercato gelati al bar
Comune di PadovaIIIIIIII PPPPPPPPRRRRRRRREEEEEEEEZZZZZZZZZZZZZZZZIIIIIIII IIIIIIIINNNNNNNN CCCCCCCCIIIIIIIITTTTTTTTTTTTTTTTAAAAAAAA’’’’’’’’
L’inflazione del mese
Feb 2009 Feb 2009 Feb 2008 Gen 2009
Padova +1,2 +0,3
Italia +1,6 +0,2
Dal biberon ai seggiolini: mantenere un neonato a Padova
Si sentono spesso notizie dai media sui tassi di natalità in Italia, sul calo delle nascite e sull’invecchiamento
della popolazione che ne deriva, ma meno frequentemente la discussione è stata portata su quanto costa
mantenere un neonato: rispetto all’inflazione generale, quanto è aumentato nel corso degli ultimi anni il
prezzo di prodotti di base quali omogeneizzati, latte in polvere, biberon o abbigliamento per neonati?
All’interno del paniere Istat vi sono prodotti per l’infanzia contenuti in diversi capitoli di spesa: andremo ad
analizzare quelli più significativi, nel particolare alcuni alimenti (crema di riso, biscotti, omogeneizzati, latte in
polvere), prodotti di abbigliamento (body e pigiama neonato), accessori (lettino e passeggino) e altri prodotti
generici (pannolino, biberon, pasta decongestionante e giochi per neonati)
Per quanto riguarda i prodotti
alimentari per l’infanzia, a Padova
nell’ultimo quinquennio si è verificato
un calo del livello medio dei prezzi, più
marcato per gli omogeneizzati (-
14,5%) e un po’ meno per la crema di
riso (-4,7%), ma entrambi
nettamente in discesa Unica
eccezione i biscotti per l’infanzia, che
hanno subito un aumento del 9% sulla
scia del generale incremento dei
prezzi dei prodotti cerealicoli Il latte
in polvere, importante alimento per
l’infanzia, è entrato a far parte del
paniere Istat solo a partire dal 2006:
l’andamento del livello del prezzo di
questo alimento si è mostrato
piuttosto costante, registrando nel triennio un aumento del 2,5%, ben al di sotto del livello medio di inflazione
annua, e concentrato soprattutto nell’ultimo trimestre del 2008 Negli anni passati spesso si è polemizzato sul
prezzo del latte in polvere per neonati, denunciando il fatto che il prezzo di questo alimento in Italia è uno dei
più alti in Europa; potrebbe essere questo uno dei motivi della relativa stabilità di prezzo di questo prodotto
Settore ProgrammazioneControllo e Statistica Numero due – febbraio 2009Numero due – febbraio 2009Numero due – febbraio 2009Numero due – febbraio 2009
La rilevazione dei prezzi al consumo viene effettuata mensilmente dai comuni capoluogo diprovincia per i prodotti inseriti nel “paniere” definito dall’Istat e composto da oltre un migliaio dibeni e servizi. Per ciascuno di essi viene raccolta a livello locale una pluralità di quotazioni di prezzoche tiene conto delle caratteristiche del prodotto, della rete distributiva, delle abitudini di spesa. Frai vari indici calcolati, il principale è il NIC (indice nazionale dei prezzi al consumo per l’interacollettività) che misura le variazioni dei prezzi nel tempo di beni e servizi destinati al consumofinale delle famiglie presenti sul territorio nazionale e viene assunto come strumento per misurarel’inflazione in Italia e nelle varie città. Alla fine di ogni anno l’Istat ridefinisce il paniere, sulla basedella verifica della rappresentatività dei prodotti rilevati, sostituendo quelli la cui diffusione risultain declino con altri di più largo consumo.
Indice dei prezzi al consumo di beni e servizi per alcuni alimenti per l'infanzia
(NIC, base dic98=100)Febbraio 2004 - febbraio 2009
105,6
100,6
109,5
100,5
92,9
108,6
85
90
95
100
105
110
115
2004 2005 2006 2007 2008 2009
Crema di riso prima infanzia
Biscotti prima infanzia
Omogeneizzati di carne
Anche i prodotti di abbigliamento
registrano una variazione moderata: il
pigiama per neonato ha visto un
aumento a partire dall’inizio del 2007,
per poi subire un calo a metà 2008
tornando pressoché al livello iniziale; il
body invece ha subito un incremento
leggermente maggiore, assestandosi
ad un +4% dal 2004 ad oggi
Come si può vedere dal grafico,
l’aumento dei prezzi degli ultimi 5 anni
risulta decisamente moderato anche
per altri beni primari quali pannolini
(+5,0%), biberon (+7,9%), pasta
decongestionante (+8,7%) e
giocattoli per neonati (+0,2%)
Un’analisi dei beni durevoli per
l’infanzia rivela che, mentre il
passeggino si mantiene in linea con gli
aumenti dei prodotti visti
precedentemente (+8%), il lettino in
legno registra un ben più marcato
22% I sedili porta bambini per auto,
entrati a far parte dei prodotti in
rilevazione solo dal 2007, hanno
subito in questi due anni un calo
dell’11%, concentrato soprattutto
nell’ultimo anno
Prodotti per l’infanzia inclusi nel paniere Istat 2009
Prodotti alimentari e bevande analcoliche Body neonato Ricreazione, spettacolo e cultura
Crema di riso prima infanzia Servizi sanitari e spese per la salute Giochi per neonato
Biscotti prima infanzia Pasta protettiva per neonato Altri beni e servizi
Omogeneizzati di carne Biberon Pannolino per bambino
Latte in polvere per neonati Mobili, articoli e servizi per la casa Passeggino
Abbigliamento e calzature Lettino in legno per bambino Sedili porta bambini
Pigiama neonato
La rilevazione di questi prodotti avviene presso un campione di 36 punti vendita dislocati su tutto il territorio comunale, interessandotutte le tipologie distributive presenti. Il numero totale di quotazioni di prezzo raccolte in un anno è 1.228.
Settore Programmazione Controllo e StatisticaVia del Municipio 1 – 35122 Padovasegreteriastatisticacomunepadovaitwwwpadovanetittel 049 820 5083 fax 049 820 5403
Responsabile: Manuela Mattiazzo – irigente Controllo di Gestione e StatisticaCoordinamento: Piera Belluardo – Ufficio PrezziRealizzazione: Valentina Paradiso – Ufficio PrezziCollaborazione: Ketty Boscaro, Sara Cusin, Claudia Gerotto, Giuseppe Maria
Siciliano, Chiara Strazzacappa – Ufficio Prezzi
Comune di PadovaAssessorato al Bilancio, Programmazione Controllo e Statistica, Servizi Demografici e Cimiteriali
Indice dei prezzi al consumo di beni e servizi per alcuni prodotti sanitari per l'infanzia
(NIC, base dic98=100)Febbraio 2004 - febbraio 2009
102,8107,9
125,8
115,7 118,7
110
96,496,6
9095
100105110115120125130
2004 2005 2006 2007 2008 2009
Pannolino per bambino Pasta decongestionante
Biberon Giochi per neonati
Indice dei prezzi al consumo di beni e servizi per alcuni prodotti d'abbigliamento per l'infanzia
(NIC, base dic98=100)Febbraio 2004 - febbraio 2009
100,6100,1
104
108,2
85
90
95
100
105
110
2004 2005 2006 2007 2008 2009
Pigiama neonato
Body neonato
Comune di PadovaIIIIIIII PPPPPPPPRRRRRRRREEEEEEEEZZZZZZZZZZZZZZZZIIIIIIII IIIIIIIINNNNNNNN CCCCCCCCIIIIIIIITTTTTTTTTTTTTTTTAAAAAAAA’’’’’’’’
L’inflazione del mese
Gen 2009 Gen 2009 Gen 2008 Dic 2008
Padova +1,5 -0,3
Italia +1,6 -0,1
Cura e igiene personale: l’andamento dei prezzi a Padova
Prendersi cura di sé e del proprio corpo è ormai un gesto naturale e comune a tutta la popolazione. L’era
dell’igiene personale nasce nei primi decenni del 1900, anni in cui aumenta la percentuale di abitazioni servite
da sistemi idrici "sicuri". A partire da
questo periodo, la produzione del
sapone, la costruzione di bagni e
lavanderie e l’abitudine all’igiene si
radicano talmente nelle popolazioni
che persino negli anni della Grande
Depressione americana l’unico genere
di consumo non necessario che
aumentò le proprie vendite fu la
cosmesi. Anche nell’odierna delicata
fase economica, in cui l’individuo
tende a risparmiare su tutte le voci di
consumo, la spesa per igiene e
bellezza sembra non risentirne.
Secondo recenti studi di categoria
infatti, nel 2008 il settore della
cosmesi ha registrato un +0,5% delle
vendite e gli italiani hanno speso in
cosmetici oltre nove miliardi di euro,
di cui un miliardo e 200 milioni circa
in creme per il viso e un miliardo e
250 milioni in prodotti per il corpo.
Analizzando l’andamento dei prezzi da
gennaio 2004 ad oggi, i beni e i servizi per l’igiene personale hanno visto un aumento del 9,4% in Italia e del
4,9% a Padova.
I beni e i servizi per l’igiene personale sono suddivisi nel paniere Istat in tre gruppi di prodotto: servizi per
l’igiene personale, apparecchi elettrici per la cura della persona e articoli per l’igiene personale. In particolare
si può notare che, negli ultimi cinque anni, sono stati i prezzi dei servizi per l’igiene personale a subire gli
Settore ProgrammazioneControllo e Statistica Numero uno – gennaio 2009Numero uno – gennaio 2009Numero uno – gennaio 2009Numero uno – gennaio 2009
La rilevazione dei prezzi al consumo viene effettuata mensilmente dai comuni capoluogo diprovincia per i prodotti inseriti nel “paniere” definito dall’Istat e composto da oltre un migliaio dibeni e servizi. Per ciascuno di essi viene raccolta a livello locale una pluralità di quotazioni di prezzoche tiene conto delle caratteristiche del prodotto, della rete distributiva, delle abitudini di spesa. Frai vari indici calcolati, il principale è il NIC (indice nazionale dei prezzi al consumo per l’interacollettività) che misura le variazioni dei prezzi nel tempo di beni e servizi destinati al consumofinale delle famiglie presenti sul territorio nazionale e viene assunto come strumento per misurarel’inflazione in Italia e nelle varie città. Alla fine di ogni anno l’Istat ridefinisce il paniere, sulla basedella verifica della rappresentatività dei prodotti rilevati, sostituendo quelli la cui diffusione risultain declino con altri di più largo consumo.
Indice dei prezzi al consumo di beni e servizi per l'igiene personale (NIC, base dic98=100)
Gennaio 2004 - gennaio 2009
127,9
113,2
105,8
105,0
117,6
111,0
100
105
110
115
120
125
130
2004 2005 2006 2007 2008
124,8
113,6
104,4105,7
109,4108,5
100
105
110
115
120
125
130
2004 2005 2006 2007 2008
Servizi per l'igiene personaleApparecchi elettrici per la cura della personaArticoli per l'igiene personale
Italia
Padova
aumenti più considerevoli, ossia +9,9% a Padova e +13,0% in Italia: in questo gruppo rientrano la messa in
piega, il taglio e la tintura dei capelli ed i servizi dell’estetista.
Al contrario, gli apparecchi elettrici per la cura della persona, negli ultimi cinque anni, a Padova hanno
diminuito il loro prezzo dell’1,2%, mentre in Italia sono aumentati di appena lo 0,8%.
Il livello dei prezzi degli articoli per
l’igiene personale, infine,
complessivamente non ha subìto
importanti variazioni a Padova
(+0,8%), mentre a livello nazionale i
prezzi sono saliti del 5,9%.
All’interno di quest’ultimo gruppo di
prodotti, nel contesto padovano si
osserva che da gennaio 2004 a oggi,
gli articoli per la cura della persona
(spazzolino, pettine, ecc.) sono
diminuiti del 2,0%; i prodotti per
l’igiene personale (sapone,
dentifricio, ecc.) sono aumentati di
appena lo 0,4%, i prodotti di bellezza (profumi, deodoranti, cosmetici, ecc.) sono aumentati di ben il 6,5%,
mentre fazzoletti, pannolini, ecc., raggruppati nella voce degli altri articoli per l’igiene personale, hanno subìto
una variazione del -2,3%.
Dando uno sguardo ai prodotti che hanno subìto gli aumenti e le diminuzioni di prezzo più considerevoli negli
ultimi cinque anni, si segnalano: il cotone idrofilo (+12,5%), il dopobarba (+11,2%), il profumo (+9,6%), la
schiuma da barba (+9,3%), il latte detergente (+8,9%), il pettine (+8,6%), lo spazzolino da denti (-6,3%) e
gli assorbenti igienici per signora (-14,6%).
Si osserva infine che nell’ultimo anno i prezzi dei cosmetici a Padova sono aumentati del 5,2%.
Prodotti inclusi nel paniere Istat 2009
Servizi per l’igiene personale Pettine Deodorante per la persona
Estetista Prodotti per l’igiene personale Dopobarba
Taglio capelli uomo Sapone toletta Latte detergente
Taglio capelli donna Schiuma da barba Profumo (diverse concentrazioni)
Messa in piega Sapone liquido per l’igiene intima Prodotti per la cura dei capelli
Tintura capelli Dentifricio Altri articoli per l’igiene personale
Apparecchi elettrici per la cura della persona Shampoo Fazzoletti di carta
Asciugacapelli Bagno/doccia schiuma Pannolino per bambino
Articoli per la cura della persona Sapone liquido Carta igienica
Filo interdentale Prodotti di bellezza, profumi, deodoranti Cotone idrofilo
Rasoi da barba e lame rasoio Creme idratanti Assorbenti igienici per signora
Spazzolino da denti Cosmetici
La rilevazione di questi prodotti avviene presso un campione di 4 punti vendita dislocati su tutto il territorio comunale, interessandotutte le tipologie distributive presenti. Il numero totale di quotazioni di prezzo raccolte in un anno è 3.228.
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Maria Siciliano, Chiara Strazzacappa – Ufficio Prezzi
Comune di PadovaAssessorato al Bilancio, Programmazione Controllo e Statistica, Servizi Demografici e Cimiteriali
Indice dei prezzi al consumo(NIC, base dicembre 1998=100)
Padova, gennaio 2004-gennaio 2009
105,9108,5
109,3108,9
119,6
112,3
103,5105,9
90
95
100
105
110
115
120
125
2004 2005 2006 2007 2008
Articoli per la cura della personaProdotti per igiene personaleProdotti di bellezza, profumi, deodorantiAltri articoli per l'igiene personale