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Istituto di Istruzione Superiore “Piero Martinetti” Caluso(TO)
Settore Tecnologico
Indirizzo Chimica e Biotecnologie Ambientali
Classe 5
aB
Anno Scolastico 2017/2018
DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO 2018
Prot. n. 1614/05
1
Indice
Elenco docenti …………………………………………………………….. 2
Elenco allievi ……………………………………………………………… 3
Profilo dell’indirizzo ……………………………………………………… 4
Quadro orario Chimica e Biotecnologie ambientali ………………………. 5
Profilo della classe ………………………………………………………… 6
Attività integrative e uscite didattiche …………………………………….. 8
Percorsi di studio individualizzati …………………………………………. 10
Percorsi individuali di approfondimento ………………………………….. 11
Alternanza scuola lavoro ………………………………………………….. 12
Relazioni e programmi disciplinari ……………………………………….. 13
Scienze motorie ………………………………………………………… 14
Religione cattolica ……………………………………………………… 17
Matematica ……………………………………………………………... 20
Lingua Inglese ………………………………………………………….. 23
Italiano …………………………………………………………………. 26
Storia …………………………………………………………………… 30
Chimica analitica e Strumentale ………………………………………... 34
Biologia, microbiologia e tecnologia di controllo ambientale …………. 38
Chimica organica e Biochimica ………………………………………… 46
Fisica ambientale ……………………………………………………….. 52
Simulazioni di terza prova ………………………………………………… 55
Griglie di correzione ………………………………………………………. 66
2
ELENCO DOCENTI
DOCENTE MATERIA FIRMA
BIAVA Gianluca Scienze motorie e
sportive
CICCHINI Emanuela Religione cattolica
PASTRELLO Giovanna Matematica
ROSSI Antonietta Inglese
ZORZI Ferdinando Italiano e Storia
BIOTECNOLOGIE AMBIENTALI
ANDREOTTI Marzia Biologia, microbiologia e
tecnologia di controllo
ambientale ITP
BERTOLINO Davide Chimica analitica e
strumentale
BORDA Giovanni Biologia, microbiologia e
tecnologia di controllo
ambientale
BOTTERO Anna Chimica organica e
Biochimica
BRUNO Maurizio
Chimica analitica e
strumentale
Chimica organica e
Biochimica ITP
CESARI Laura Fisica ambientale
3
ELENCO ALLIEVI
BIOTECNOLOGIE AMBIENTALI
1. Amerio Alberto
2. Bersano Denise
3. Bianco Riccardo
4. Cordara Gaia
5. Cricca Chiara
6. Detillo Fabio
7. Durante Gabriele Alessio
8. Favaro Chiara
9. Gastaldi Ferragatta Riccardo
10. Mone Alessio
11. Sforza Federico
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PROFILO DELL’INDIRIZZO
L’identità degli istituti tecnici è connotata da una solida base culturale a carattere scientifico e
tecnologico in linea con le indicazioni dell’Unione Europea e costruita attraverso lo studio,
l’approfondimento e l’applicazione di linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico.
Il peso dell’area di istruzione generale è maggiore nel primo biennio ove, in raccordo con l’area di
indirizzo, esplica una funzione orientativa in vista delle scelte future, mentre decresce nel secondo
biennio e nel quinto anno, dove svolge una funzione formativa, più legata a contesti specialistici,
per consentire, nell’ultimo anno una scelta responsabile per l’inserimento nel mondo del lavoro o la
prosecuzione degli studi. Gli aspetti tecnologici e tecnici sono presenti fin dal primo biennio ove,
attraverso l’apprendimento di saperi-chiave, acquisiti soprattutto attraverso l’attività di laboratorio,
esplicano una funzione orientativa.
Nel secondo biennio, le discipline d’indirizzo assumono connotazioni specifiche relative al settore
di riferimento in una “dimensione politecnica” e grazie all’interazione tra le loro peculiarità,
promuovono l’acquisizione progressiva di abilità e competenze professionali. L’adozione di
metodologie condivise, l’evidenziazione del comune metodo scientifico di riferimento, l’attenzione
ai modelli e ai linguaggi specifici, il ricorso al ‘laboratorio’ come luogo elettivo per condurre
esperienze di individuazione e risoluzione di problemi, contribuiscono a far cogliere la concreta
interdipendenza tra scienza, tecnologia e tecniche operative in un quadro unitario della conoscenza.
Gli stage, effettuati al termine del secondo biennio, costituiscono uno strumento didattico
fondamentale per attivare un proficuo collegamento con il mondo del lavoro e delle professioni. Il
quinto anno si caratterizza per essere il segmento del percorso formativo in cui si compie
l'affinamento della preparazione culturale, tecnica e professionale di settore, che fornisce allo
studente gli strumenti idonei ad affrontare le scelte per il proprio futuro di studio o di lavoro.
Nel quinto anno è previsto l’insegnamento di una disciplina non linguistica in lingua inglese.
L’insegnamento è finalizzato, in particolare, a potenziare le conoscenze e abilità proprie della
disciplina da veicolare in lingua inglese attraverso la contemporanea acquisizione di diversi codici
linguistici. I risultati di apprendimento relativi al profilo educativo, culturale e professionale dello
studente prevedono una sempre più stretta integrazione culturale tra la dimensione umanistica delle
competenze e quella scientifico-tecnologica tipica delle vocazioni dell’Istruzione Tecnica.
Nell’articolazione “Biotecnologie ambientali” vengono acquisite ed approfondite le competenze
relative al controllo di progetti, processi e attività nel rispetto delle normative sulla protezione
ambientale e sulla sicurezza degli ambienti di vita e di lavoro e alle interazioni tra sistemi energetici
e ambiente.
L’organizzazione oraria, a livello d’Istituto, delle lezioni in unità da 50 minuti consente di
potenziare con moduli aggiuntivi distribuiti negli anni sia discipline di area generale che di indirizzo
contribuendo così a caratterizzare le scelte didattiche del percorso formativo.
L’attività laboratoriale, già significativa nel biennio, riveste un ruolo sempre più importante a
partire dal terzo anno di corso con un numero percentualmente elevato di ore di compresenza con
gli insegnanti tecnico-pratici, e consente agli allievi di sviluppare le proprie potenzialità rispetto alle
discipline di indirizzo.
Il profilo in uscita è quindi connotato da conoscenze teoriche e applicative spendibili in vari contesti
di vita e di lavoro e da abilità cognitive idonee per risolvere problemi e per muoversi, in autonomia
e con modalità di lavoro in team, in ambiti caratterizzati da innovazioni continue.
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Settore Tecnologico:
Indirizzo Chimica e Biotecnologie Ambientali
Piano di studi ORGANIZZAZIONE ORARIA
Moduli settimanali
Primo biennio Secondo biennio
Ultimo anno
Discipline 1° 2 ° 3° 4° 5°
Religione/Attività alternativa 1 1 1 1 1
Italiano 4+1 4 4+1 4 4
Inglese 3+1 3+1 3 3 3
Storia 2 2 2 2 2
Diritto ed economia 2 2
Matematica 4 4+1 4 4 3+1
Scienze integrate: Fisica e laboratorio*
3(1)
3*(1)
Scienze integrate: Scienze della Terra e Biologia
2+1 2
Scienze integrate: Chimica e laboratorio*
3 (1) 3(1)
Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica con Lab*
3(1)
3*(2)
Tecnologie informatiche 3(1)
Scienze e tecnologie applicate 3
Chimica organica e Biochimica
4(2) 4(3) 4+1(3)
Chimica analitica e strumentale
4(3) 4+1(3) 4(3)
Biologia, microbiologia e tecnologie di controllo ambientale
6(3) 6(3) 6(4)
Fisica ambientale 2+1 2+1 3
Educazione fisica 2 2 2 2 2
Totale moduli settimanali 35 35 34 34 34
Discipline per anno 12 12 10 10 10
* più un modulo settimanale ripartito nel corso dell’anno tra le due discipline asteriscate
() le ore indicate tra parentesi sono riferite alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici rispetto alle ore complessive.
6
PROFILO DELLA CLASSE
La classe 5aB, a indirizzo tecnico chimico, è una classe articolata composta di 25 allievi, 11 maschi
e 14 femmine, che si dividono nelle due articolazioni
Biotecnologie Ambientali: 11 allievi, 4 femmine e 7 maschi;
Biotecnologie Sanitarie: 14 allievi, 10 femmine e 4 maschi.
La classe si è formata nell’a.s.2015/16, quando è stata effettuata la scelta tra le due articolazioni. Gli
allievi erano 30, nell’articolazione biotecnologie ambientali 13, nell’articolazione biotecnologie
sanitarie 17. Al termine della classe terza ci sono state 2 allieve respinte nell’articolazione
biotecnologie sanitarie. La classe quarta era quindi composta di 28 allievi, 13 nell’indirizzo
biotecnologie ambientali e 15 in quello biotecnologie sanitarie. Allo scrutinio finale risultano 2
allievi respinti per articolazione. Nella classe quinta c’è stato l’inserimento di un’allieva ripetente.
Gli insegnanti che hanno seguito la classe durante tutto il triennio sono: la prof.ssa Cicchini
(Religione), la prof.ssa Rossi (Inglese), la prof.ssa Pastrello (Matematica), coordinatrice di classe.
Di Italiano e Storia si sono avvicendati due insegnanti, la prof.ssa Cinquanta in terza e, dalla quarta,
il prof. Zorzi, così anche per Scienze Motorie, il prof. Careggio, in terza e in quarta, il prof. Biava in
quinta.
Nell’articolazione Biotecnologie Ambientali c’è stata continuità triennale in Chimica Analitica con
il prof. Bertolino, in Chimica Organica e Biochimica con la prof.ssa Bottero e nei Laboratori di
Chimica Analitica e Organica con il prof. Bruno. È cambiata l’insegnante di Fisica Ambientale: la
prof.ssa Del Pozzo, in terza e, dalla classe quarta, la prof.ssa Cesari. Si sono avvicendati tre
insegnanti in Biologia, Microbiologia e Tecnologie di Controllo Ambientale, in terza la prof.ssa
Oberto, in quarta il prof. Sillo e in quinta il prof. Borda; così anche per il Laboratorio di questa
stessa disciplina, ci sono stati in terza il prof. Sillo, in quarta la prof.ssa Parisi e in quinta ben tre
insegnanti, da febbraio la prof.ssa Andreotti.
Nell’articolazione Biotecnologie Sanitarie c’è stata continuità triennale in Biologia, Microbiologia e
Tecnologie di Controllo Sanitario con la prof.ssa Actis Perino, in Chimica Organica e Biochimica
con la prof.ssa Bertuzzi e in Igiene, Anatomia, Fisiologia, Patologia con la prof.ssa Giughello. Gli
insegnanti dei diversi Laboratori sono cambiati invece ogni anno. Ci sono stati nella classe terza il
prof. Sillo (Lab. di Biologia, Microbiologia e Tecnologie di Controllo Sanitario), la prof.ssa
Gaglioti (Lab. di Chimica Organica e Biochimica), la prof.ssa Parisi (Lab. di Igiene, Anatomia,
Fisiologia, Patologia); nella classe quarta la prof.ssa Parisi (Lab. di Biologia, Microbiologia e
Tecnologie di Controllo Sanitario), la prof.ssa Gaglioti e poi la prof.ssa Andreotti (Lab. di Chimica
Organica e Biochimica), il prof. Sillo (Lab. di Igiene, Anatomia, Fisiologia, Patologia); nella classe
quinta la prof.ssa Babini (Lab. di Biologia, Microbiologia e Tecnologie di Controllo Sanitario), il
prof. Tutino (Lab. di Chimica Organica e Biochimica) e ben tre insegnanti, da febbraio la prof.ssa
Andreotti, per il Laboratorio di Igiene, Anatomia, Fisiologia, Patologia.
La classe, benché articolata, appare sufficientemente coesa. In quest’anno scolastico il
comportamento è diventato più serio e responsabile, anche se l’interesse verso le diverse discipline
non è sempre stato apprezzabile, talvolta è stato selettivo, privilegiando le materie di indirizzo.
Anche con i docenti il comportamento si può ritenere sostanzialmente corretto. La partecipazione
alle lezioni è stata più attiva da parte degli studenti dell’articolazione ambientale, gli interventi degli
altri allievi sono stati piuttosto sporadici.
Durante l’anno scolastico, gli studenti hanno svolto attività di ricerca su argomenti specifici di loro
interesse, oggetto dei loro percorsi di approfondimento; i risultati sono stati diversi relativamente al
grado di approfondimento e di spessore culturale, ma si può affermare che tale lavoro abbia
permesso loro di acquisire utili competenze. Considerando i risultati ottenuti, si evidenziano tre gruppi di studenti. Il primo composto di ragazzi
meritevoli che si sono impegnati costantemente in tutto il corso di studi, ottenendo un ottimo livello
di preparazione in tutte o quasi le discipline. Il secondo formato da studenti che, per la presenza di
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lacune pregresse o per la mancanza di stimoli e interessi, raggiungono un livello mediamente più
che sufficiente. Il terzo costituito da allievi che in alcune discipline non arrivano agli obiettivi
minimi previsti.
Articolazione Biotecnologie Ambientali Questa è la prima sezione di Tecnico Chimico Indirizzo Biotecnologie Ambientali dell’istituto che
arriva all’Esame di stato, e fa parte di una classe articolata assieme all’Indirizzo Biotecnologie
Sanitarie.
Nell’articolazione ambientale sono presenti 11 studenti: 4 femmine e 7 maschi.
La classe, normalmente dotata, ha avuto un percorso scolastico abbastanza regolare. Nel corso degli
anni sono stati persi due studenti, mentre ovviamente non ci sono stati nuovi ingressi.
La classe risulta abbastanza coesa negli aspetti relazionali tra studenti ed il comportamento verso i
docenti è generalmente corretto.
Durante le lezioni di laboratorio buona parte degli studenti ha avuto un atteggiamento positivo e
anche propositivo nell’affrontare le diverse attività, in alcune situazioni si evidenzia una certa
difficoltà nell’autonomia.
Il profitto nel suo insieme è variegato, con atteggiamenti verso lo studio e verso la scuola che sono
estremamente diversificati. Si potrebbe tentare di suddividere la classe in due sottogruppi principali,
il primo di studenti attenti e motivati ed un secondo che fatica a trovare motivazioni negli argomenti
svolti nel corso di studi. Al primo gruppo appartengono sia gli studenti più dotati, sia altri che,
sebbene meno dotati, raggiungono profitti più che sufficienti con uno studio regolare e con una
attenta partecipazione alle lezioni.
Al secondo gruppo appartengono studenti che non hanno trovato grandi motivazioni negli
argomenti trattati nel corso di studi e che studiano mediamente in modo più discontinuo.
Il profitto del primo gruppo raggiunge livelli elevati e comunque più che sufficienti.
Il profitto del secondo gruppo risulta discontinuo e non sempre raggiunge la piena sufficienza.
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ATTIVITÀ INTEGRATIVE E USCITE
DIDATTICHE
Si riporta l’elenco delle principali attività svolte durante il triennio con le quali si è arricchita
l’offerta culturale e professionale nel corso degli anni. Tali attività fanno parte dei percorsi di
formazione presenti nel progetto di Alternanza Scuola Lavoro. Gli alunni, hanno sempre
partecipato con entusiasmo e con impegno fattivo a tutte le iniziative.
Attività “Lezioni in laboratorio”
Gli allievi, nel terzo anno, si sono impegnati come tutor in attività di laboratorio nel progetto del
CESEDI effettuato con gli alunni delle scuole medie del territorio.
Nel corso del triennio molti alunni hanno partecipato alle attività di orientamento in sede e
all’esterno dell’istituto.
Uscite didattiche
- Stage di matematica a Bardonecchia
- Uscita a Ceresole-Noasca
- Visita ai laboratori dell'Azienda farmaceutica Bracco a Colleretto Giacosa
- Visita Azienda chimica A.Costantino a Favria
- Visita all’impianto di potabilizzazione SMAT a Torino
- Visita al CERN a Ginevra
Uscite didattiche Articolazione Biotecnologie Ambientali - Visita centrale idroelettrica di Valpelline in Valle d’Aosta
- Visita reattore nucleare “LENA” a Pavia
- Visita a impianto di depurazione SMAT a Castiglione Torinese
- Visita all’Acea a Pinerolo
Viaggi di istruzione - Val Troncea-Pragelato (Soggiorno in un rifugio e attività sulla neve)
- Viaggio di istruzione a Valencia (3-7 aprile 2017)
Viaggi di istruzione Articolazione Biotecnologie Ambientali - Uscita ambientalistica a Machaby
Rappresentazioni teatrali - “Antigone“ di Vittorio Alfieri per la regia di Marco Viecca
- “Indicazioni stradali sparse per terra” a cura della compagnia Doppel Traum Teatro
- “Cellule. Tempo. Immortalità. Quattro storie di colture” a cura della compagnia L’aquila
Signorina: teatro e scienza.
- “La Sfinge - Dialogo su Enrico Fermi” a cura della compagnia L’aquila Signorina: teatro e
scienza.
Laboratori professionalizzanti Attività di laboratorio in cui si seguono le procedure standard di riferimento.
Attività laboratoriale di Biotecnologie con esperti UNITO
Conferenze Letture e musica nella Giornata della Memoria
Lezioni di approfondimento di microbiologia: “matrice acqua”/”matrice aria”
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Conferenza sulla probabilità e sul gioco d’azzardo
Conferenze di sensibilizzazione e prevenzione
- Progetto BIP BIP: prevenzione ai traumi cronici e spinali
- Donazione sangue AVIS
- Prevenzione tumori femminili LILT (solo ragazze)
Attività di orientamento post diploma Tutti gli studenti hanno partecipato a diversi incontri di orientamento universitario presso le sedi di
Torino o in istituto, alcuni hanno preso parte al Progetto di Orientamento Formativo del Politecnico
con test di ammissione.
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PERCORSI DI STUDIO INDIVIDUALIZZATI
(TESINE)
L’Esame di Stato prevede, secondo l’O. M. n. 40, dell’8/04/09, che il colloquio orale abbia “inizio
con un argomento o con la presentazione di esperienze di ricerca e di progetto, anche in forma
multimediale, scelti dal candidato”. La prosecuzione del colloquio “deve vertere su argomenti di
interesse multidisciplinare […] con riferimento […] ai programmi e al lavoro didattico” del corrente
anno scolastico. In base alle indicazioni di tale articolo, gli allievi presentano percorsi
individualizzati di studio e di approfondimento (le “tesine”), secondo modalità che hanno sempre
caratterizzato l’orientamento pedagogico del nostro Istituto.
I “percorsi individuali” vengono impostati nei primi mesi del quinto anno con un lavoro che vede
coinvolti, in equipe, insegnanti e studenti. Il punto di partenza è rappresentato dalla scelta di un
argomento che ciascun alunno desidera approfondire, utilizzando metodologie e strumenti legati
allo specifico curriculare dell’indirizzo Tecnico Chimico e Biotecnologie Ambientali/Sanitarie;
quando è possibile, agli argomenti teorici vengono affiancate le esperienze pratiche maturate
durante il tirocinio frequentato nel corso dell’estate, tra le classi quarta e quinta.
Gli insegnanti, durante l’anno, guidano l’alunno a costruire percorsi di diverso spessore culturale e
di diversa ampiezza, a seconda delle competenze acquisite nel triennio e delle motivazioni emerse.
Per quanto riguarda la metodologia, gli allievi si basano su letture direttamente reperite con ricerca
personale presso biblioteche e/o consigliate dai docenti e, in alcuni casi, dai tutors del tirocinio;
sempre più spesso, inoltre, vengono usati gli strumenti multimediali, tra cui le ricerche effettuate in
Internet e l’uso delle fonti cinematografiche. Gli allievi, ovviamente con risultati individuali diversi,
acquisiscono gli strumenti essenziali per condurre una ricerca, corredata da bibliografia, sitografia
ed eventuale filmografia, strumenti che saranno utili per le loro future esperienze universitarie di
studio. In molti casi, le “tesine” possono rivelare gli interessi e l’ambito verso cui l’alunno è
orientato, per quanto riguarda gli studi e la futura attività lavorativa. Possono offrire, inoltre,
indicazioni per la valutazione finale degli studenti, poiché i percorsi generalmente trovano organici
collegamenti con le materie della classe quinta, soprattutto con le discipline fondamentali
dell’indirizzo. In sede d’esame, pertanto, nello spirito della normativa attuale, le”tesine” possono
offrire una traccia per la conduzione del colloquio orale, grazie ai possibili collegamenti con gli
argomenti specifici dei programmi.
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PERCORSI INDIVIDUALI DI
APPROFONDIMENTO
BIOTECNOLOGIE AMBIENTALI
Allievo Argomento
1. Amerio Alberto Fantozzi: la realtà dell’ironia
2. Bersano Denise L’allevamento intensivo
3. Bianco Riccardo Il mare
4. Cordara Gaia Il cacao
5. Cricca Chiara L’ecosostenibilità energetica
6. Detillo Fabio La canapa
7. Durante Gabriele
Alessio Il profumo
8. Favaro Chiara L’inquinamento radioattivo
9. Gastaldi Ferragatta
Riccardo La montagna, luogo incontaminato
10. Mone Alessio L’auto elettrica
11. Sforza Federico L’inquinamento prodotto dalla
combustione
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ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
L’attività di ASL, introdotta con decreto legislativo del 15 aprile 2005, n. 77, costituisce una
modalità di realizzazione dei corsi nel secondo ciclo del sistema d’istruzione e formazione, per
assicurare ai giovani l’acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro.
I percorsi di ASL, ai sensi della legge 13 luglio 2015 n.107, art.1, commi 33-43, sono stati
organicamente inseriti nel piano triennale dell’offerta formativa dell’Istituto e pianificati nel corso
del secondo biennio e del quinto anno, per un numero complessivo di 400 ore.
Al fine di incrementare le opportunità di lavoro e le capacità di orientamento degli studenti, i
percorsi di ASL sono stati strutturati tenendo conto delle specificità proprie di ciascun Indirizzo
attraverso l’elaborazione di appositi progetti che prevedono due fasi : attività di formazione svolte
in istituto e all’esterno e attività di tirocinio svolte dagli allievi in sedi all’esterno dell’istituto.
Le finalità individuate per l’indirizzo Chimica e Biotecnologie sono le seguenti:
Fornire agli allievi una serie di attività e percorsi a carattere formativo finalizzate ad
avvicinarli agli ambienti di lavoro e/o di studio
Offrire agli allievi la possibilità di venire a diretto contatto con diverse realtà lavorative del
territorio
Offrire agli allievi la possibilità di conseguire una formazione rispetto alla sicurezza negli
ambienti di lavoro, secondo quanto disposto dal decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81
Acquisire conoscenze e competenze specifiche per migliorare la preparazione rivolta ai
diversi ambiti lavorativi
Secondo quanto previsto dal PTOF di Istituto, i percorsi individuali di tirocinio aziendale sono stati
svolti presso le imprese e gli enti pubblici e privati con cui si è stipulata apposita convenzione,
prevalentemente nel periodo estivo giugno-settembre 2017, con alcune eccezioni anche durante il
periodo scolastico del quarto anno e del quinto anno.
Per quanto riguarda le attività di ASL rivolte all’intera classe, sono stati individuati, a livello di
Istituto, diversi percorsi di formazione svoltisi durante gli anni scolastici in corso, come si evince
dalla tabella.
Tali percorsi sono stati inseriti con le relative attività e il numero di ore svolte dai singoli allievi sul
portale SIDI:
Le relative tabelle si trovano allegate in un addenda.
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RELAZIONI
E
PROGRAMMI DISCIPLINARI
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SCIENZE MOTORIE
Docente: prof. Gianluca Biava LA CLASSE
La classe articolata ha conosciuto l’insegnante solamente nell’ultimo anno, ed è quindi stato
necessario un adattamento degli studenti alla didattica ed alla personalità del nuovo docente, e
viceversa. Gli alunni hanno dimostrato una discreta partecipazione al dialogo educativo, e le
lezioni si sono spesso svolte con armonia e impegno (anche se non da tutta la classe in toto),
nell’intento di sviluppare al meglio le proposte ricevute. Durante questo anno scolastico la maggior
parte degli alunni ha dimostrato attenzione, interesse e un impegno, frutto di un senso di
responsabilità e di una discreta motivazione degli allievi. Ciò ha contribuito a realizzare un
ambiente didattico positivo e costruttivo che alla fine ha permesso di valorizzare le qualità
personali.
PERCORSO FORMATIVO
Convinto che le Scienze Motorie debbano mirare ad un miglioramento delle conoscenze, capacità e
competenze motorie dello studente, rispetto alla propria situazione iniziale e che debba contribuire
allo sviluppo integrale della personalità attraverso l’educazione del corpo, intesa sia come sviluppo
e conservazione ottimale del medesimo, sia come atteggiamento positivo verso il corpo stesso, mi
sono posto le seguenti finalità (concordate con il dipartimento di riferimento):
Favorire l’armonico sviluppo dei ragazzi, agendo sull’area motoria e corporea della
personalità, tramite il miglioramento delle qualità fisiche e neuromuscolari
Rendere cosciente lo studente della propria corporeità sia come disponibilità e padronanza
motoria, sia come capacità relazionale.
Facilitare l’acquisizione di una cultura delle attività di moto e sportiva che tenda a
promuovere la pratica motoria come costume di vita
Favorire la scoperta e l’orientamento delle attitudini personali nei confronti di attività
specifiche e di attività motorie che possano tradursi in capacità trasferibili al campo
lavorativo e del tempo libero.
Introdurre la conoscenza della prevenzione e cura della salute, grazie al sano e corretto uso
del proprio corpo, del giusto movimento e di una corretta alimentazione
Scoprire l’aspetto artistico e creativo del movimento attraverso alcuni aspetti
dell’espressione corporea
Il programma annuale svolto è stato integralmente concordato nelle riunioni di programmazione
dipartimentali.
I presupposti didattici sono stati prevalentemente di carattere fisiologico, di conoscenza e
d'avviamento alla pratica sportiva, da attuare attraverso la rielaborazione di schemi motori acquisiti
negli anni precedenti. Inoltre le proposte didattiche di quest’anno hanno avuto come obiettivo il
superamento dei propri limiti e di situazioni emotivamente impegnative, affinché i ragazzi
prendessero atto di tutte le loro risorse e qualità da utilizzare nei momenti di difficoltà e acquisire
maggiore sicurezza e conoscenza delle proprie capacità.
15
Durante tutto l’anno scolastico, nella prima fase della lezione sono sempre stati fatti esercizi a corpo
libero con l’obiettivo di potenziare le capacità condizionali e coordinative, attraverso esercizi ed
allenamento specifico, potenziamento muscolare e stretching. La classe si è dimostrata abbastanza
precisa e attenta anche alle spiegazioni teoriche abbinate alla pratica richiesta.
La prima valutazione è stata la prova di Resistenza organica , con una misurazione sui 1000 metri.
Quindi è stato approntato un test per valutare la coordinazione generale comprendente capovolte,
funicella e caduta libera da 1,50m. Da sottolineare come praticamente tutta la classe si sia messa in
gioco nel provare a superare i propri limiti e le proprie insicurezze.
Nel secondo periodo la valutazione ha riguardato i fondamentali tecnici d’attacco della pallavolo
(bagehr, palleggio e servizio), nel quale la maggior parte della classe ha ottenuto una buona
valutazione e in seguito una serie di esercizi, sia statici che dinamici, ai grandi attrezzi (spalliera e
scala orizzontale): in questa sequenza non tutti gli allievi hanno raggiunto un buon livello esecutivo,
probabilmente frutto del poco impegno profuso durante le lezioni nelle quali è stato possibile
provare più volte le varie stazioni di lavoro.
Con l’arrivo delle giornate più belle è stata conclusa in maniera più specifica la preparazione per le
attività dell’atletica leggera lavorando sulle capacità condizionali (forza, resistenza e velocità)
proprie delle varie specialità della disciplina e valutandole con test prestativi..
L'attività ludica delle lezioni invece, si è sviluppata nell'ambito di vari giochi di squadra quali il
basket, tchoukball, la pallavolo, il calcetto, pallamano e giochi di situazione meno convenzionale
per stimolare la collaborazione e il rispetto delle regole.
Per tutto l’anno, durante la lezione sono stati forniti piccoli approfondimenti teorici affinché gli
studenti potessero comprendere meglio il significato e gli obiettivi della pratica effettuata negli
anni. Gli approfondimenti hanno interessato l’anatomia dell’apparato locomotore, la meccanica
della respirazione, l’allenamento delle capacità condizionali e coordinative, lo sport e salute, oltre
alla preparazione e le regole degli sport più praticati negli anni.
Si è inoltre proposto un lavoro a gruppi nel quale si doveva progettare una lezione di un’attività
motoria a scelta e poi guidare la classe all’esecuzione di tale attività.
VALUTAZIONE
Il conseguimento degli obiettivi è stato verificato con prove ed osservazioni intermedie e finali, allo
scopo di rilevare il miglioramento conseguito da ogni studente in relazione al suo punto di partenza.
Tali verifiche sono state il più possibile oggettive. Si fa notare anche che la prestazione motoria
umana appartiene alla categoria delle “produzioni complesse”, categoria per la quale è difficile
definire costantemente criteri oggettivi. Pertanto si è fatto ricorso a test motori noti per valutare il
miglioramento delle qualità fisiche, mentre per le altre qualità, soprattutto quelle neuromuscolari e
sportive, le valutazioni sono state più soggettive, sempre nel rispetto dei principi di validità,
affidabilità ed obiettività e secondo una serie di obbiettivi in parte elaborati dalla programmazione
per materie e in parte dall’insegnante. La valutazione si è sempre svolta dopo tre o quattro lezioni.
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PROGRAMMA SVOLTO
1. Potenziamento Fisiologico
- Il riscaldamento: finalità, metodi e tipologie
- Stretching: scopo, tempi e esercizi base per i vari distretti muscolari
- Mobilità articolare: finalità e esercizi per le principali articolazioni - Principali fondamenti dell’allenamento: fasi dell’allenamento, serie e ripetizioni.
-Coordinazione generale: significato e situazioni allenanti
- Capacità condizionali: Forza/Resistenza/Velocità (significato e principali attività allenanti le
suddette capacità)
- Attrezzistica: differenza tra grandi e piccoli attrezzi, appoggio e sospensione, nomenclatura e
principali traslocazioni su spalliere, scala e quadro svedese.
- Elementi preacrobatici: capovolte avanti/indietro, caduta libera,salto giro, trampolino elastico
2. Pratica delle attività sportive
Giochi di squadra
Pallavolo
- Fondamentali individuali (bagher, palleggio e servizio), rotazione in campo.
- Principali regole di gioco e concetti basilari di tattica
Basket
- Fondamentali individuali (palleggio, passaggio e tiro in corsa)
- Principali regole di gioco e tattiche di gioco in superiorità numerica
Pallamano
- Fondamentali individuali (palleggio, passaggio e tiro in corsa)
- Principali regole di gioco e tattiche di gioco in superiorità numerica
Tchoukball
- Fondamentali individuali (palleggio, passaggio e tiro)
- Principali regole di gioco e tattiche di gioco
Calcio a 5
- Fondamentali individuali (passaggio e tiro)
- Principali regole di gioco
Atletica:
-principali concetti e differenze tra le varie corse, i due salti ed i vari lanci che compongono la
totalità della disciplina
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RELIGIONE CATTOLICA
Docente: prof.ssa Emanuela Cicchini
RELAZIONE FINALE
Conosco il gruppo di alunni della 5B in parte dalla classe prima ed in parte dalla classe terza; fin da
subito ho cercato di uniformare la preparazione dei due gruppi, coniugando le caratteristiche di una
disciplina di area comune con le peculiarità e le esigenze di un indirizzo tecnico con due
articolazioni. Le lezioni si sono svolte non solo attraverso spiegazioni frontali, ma hanno richiesto la
collaborazione di ciascun allievo, al quale è stata richiesta una partecipazione attiva e personale,
finalizzata ad una formazione più completa, attraverso il raggiungimento degli obiettivi specifici
(competenze, abilità e conoscenze), così come illustrato nei piani di inizio anno.
La classe non ha risposto in modo uniforme: si è evidenziato un gruppo di alunni dalla
partecipazione vivace ma anche distratta e di disturbo, contrapposto ad un gruppo più attento ed
interessato, ma poco propositivo. Nel corso del presente anno scolastico, la situazione è risultata
migliore e maggiormente proficua.
L'insegnamento della Religione Cattolica è attuato in conformità alla Legge n. 121 del 25/03/1985 e
successiva Intesa tra M.P.I. e C.E.I (D.P.R. n. 751 del 06/12/1985), nel rispetto dei criteri stabiliti
a livello di programmazione disciplinare e indicati anche nel piano di lavoro individuale. Si colloca
nel quadro delle finalità della scuola e “contribuisce al processo di formazione dello studente con
particolare riferimento agli aspetti spirituali ed etici dell'esistenza, in vista di un inserimento
responsabile nella vita civile e sociale.” (DPR 20 agosto 2012, n. 176).
Attraverso le attività didattiche ed educative previste dal Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto e
l’utilizzo di strumenti quali fonti scritte e iconografiche, mezzi informatici e audiovisivi, l’IRC offre
una più ampia opportunità di crescita umana e culturale.
Le finalità dell'IRC nella scuola sono di natura esclusivamente culturale e non catechistica; la
valutazione espressa con un giudizio riguardante l’interesse con il quale l’alunno segue
l’insegnamento e il profitto che ne trae (art. 309 del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297 e sue
modificazioni), tiene conto dei criteri stabiliti a livello di Dipartimento Disciplinare volti a
valorizzare quanto più possibile ciascun alunno.
Tale valutazione è il frutto di una osservazione costante dell’allievo, nonché dei risultati verificati
attraverso prove scritte e/o orali, che comprendono in generale differenti tipologie:
1. interrogazioni orali;
2. produzioni scritte;
3. questionari a risposte aperte e/o a scelta multipla;
4. lettura e analisi di documenti scritti e iconografici;
5. lavori in power point e/o attraverso l'uso di altri strumenti multimediali;
6. lavori di ricerca e approfondimento.
Per la scelta delle prove, ho tenuto conto dei seguenti criteri:
1. caratteristiche del gruppo classe e dei singoli alunni;
2. specificità dell'indirizzo;
3. peculiarità del programma svolto;
4. eventuali percorsi interdisciplinari o per classi parallele stabiliti a livello di programmazione
collegiale e/o di dipartimento.
18
L’IRC è una disciplina caratterizzata da una particolare struttura oraria (1 modulo settimanale da 50
minuti); tuttavia, nonostante la coincidenza di alcune iniziative con le ore di lezione, non vi sono
stati rispetto a quanto previsto rallentamenti e modifiche nello svolgimento del programma.
PROGRAMMA SVOLTO
L’IRC garantisce, indipendentemente dal percorso che gli studenti hanno scelto, una preparazione
di base comune e, nello stesso tempo, offre la possibilità di approfondire molteplici percorsi,
coerentemente con la specificità di ciascun indirizzo e le caratteristiche proprie di ogni classe. Il
programma svolto fa riferimento ai piani di lavoro elaborati secondo le indicazioni del Dipartimento
Disciplinare, ed alle linee generali e competenze contenute nelle “Linee guida per l'insegnamento
della religione cattolica negli istituti tecnici”: “E' responsabilità del docente di religione cattolica
declinare queste indicazioni in adeguati percorsi di apprendimento, anche attraverso possibili
raccordi interdisciplinari, valorizzando le particolari sensibilità e le peculiari opportunità di
approfondimento legate ai diversi percorsi” (DPR 20 agosto 2012, n. 176).
Oltre al testo in adozione, è stata utilizzata anche la Bibbia, che costituisce uno dei cardini della
cultura occidentale a livello letterario, storico ed artistico.
MODULI:
Il lavoro nella Bibbia. Il valore del tempo e del riposo: evasione dalla realtà o
contemplazione? Umanizzare e santificare la vacanza.
L’attenzione ai poveri e agli ultimi. L’esempio dei Santi sociali: Don Bosco, Cottolengo,
Cafasso. Le esortazioni di Papa Francesco.
Giustizia, solidarietà e bene comune: la Rerum Novarum (1891 - Leone XIII) e il magistero
successivo.
I Patti Lateranensi, la revisione del Concordato e i rapporti della Chiesa con la modernità.
Il Concilio Vaticano II, il rapporto con le religioni non cristiane, la riforma liturgica, la
partecipazione dei laici, l’uso dei mezzi di comunicazione sociale.
Il desiderio di pace: Pacem in Terris (1963 - Giovanni XXIII);
L’enciclica Laudato si’ (2015 - Papa Francesco): il rapporto con il creato, relazione tra
ambiente e salute, qualità della vita umana, ecologia integrale e sviluppo sostenibile.
Alcuni argomenti approfonditi o elaborati con il contributo degli alunni sono stati pubblicati sul
blog dell’ora di religione all’I.I.S. “Piero Martinetti” di Caluso e sul canale YouTube ad esso
collegato:
o https://oradirc.blogspot.it/
o https://www.youtube.com/channel/UCkKSAqyZin9eXWYH6TPn8RQ
TESTO IN ADOZIONE:
BOCCHINI Sergio, Il nuovo Religione e religioni, Ed. Dehoniane, Bologna.
DOCUMENTI E SUSSIDI:
AA.VV., La Bibbia di Gerusalemme, Ed. Dehoniane, Bologna, 2010.
AA.VV., Le encicliche sociali, Edizioni Paoline, 1984.
AA.VV., Tutti i documenti del Concilio, Ed. Massimo, Milano, 1986.
TUNINETTI Giuseppe, Santi e beati piemontesi, Ed. Il Punto, 1998.
EUGENIO CERIA , Memorie Biografiche, 1933.
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Tra le risorse on-line:
http://w2.vatican.va/content/vatican/it.html
https://www.vaticannews.va/it.html
http://vaticaninsider.lastampa.it/
http://www.lastampa.it/archivio-storico/
http://www.governo.it/Presidenza/USRI/confessioni/index.html
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MATEMATICA
Docente: prof.ssa Giovanna Pastrello
Libro di testo: Re Fraschini, Grazzi, Melzani – Calcoli e Teoremi, vol. 4, 5 - Atlas
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE E RISULTATI
Conosco alcuni studenti fin dal primo anno e la classe così formata dal terzo. Non è sempre
stato facile far lezione in questo gruppo così numeroso, specialmente durante il terzo anno
quando gli allievi erano 30. Col passare del tempo la classe è maturata e non ci sono più stati
problemi di rumorosità e di caos in aula. L’atteggiamento durante le lezioni è parso positivo,
buona parte della classe ha mostrato interesse verso la disciplina, intervenendo
opportunamente e, talvolta cercando anche approfondimenti sugli argomenti affrontati. Alcuni
studenti hanno partecipato passivamente, limitandosi all’attenzione e a prendere appunti, altri
hanno mostrato poco interesse. Osservando la divisione della classe nelle due articolazioni, si
può ritenere la partecipazione attiva da parte degli studenti dell’indirizzo biotecnologie
ambientali, più passiva quella dell’indirizzo biotecnologie sanitarie. Per quel che riguarda
l’impegno e il lavoro a casa, la classe si è divisa in due, una parte, più diligente e studiosa, si è
impegnata con una certa costanza e regolarità, l’altra parte invece, ha lavorato esclusivamente
in prossimità delle verifiche.
Il programma, rispetto al piano di lavoro annuale, è stato svolto quasi completamente, soltanto
le unità di probabilità e statistica non sono state svolte per mancanza di tempo. Gli argomenti
sono stati svolti facendo sempre riferimento al concreto ed alla interpretazione grafica,
cercando di ottenere risultati positivi almeno in termini di comprensione, a scapito un po’ del
rigore e della precisione.
Nella classe è presente un buon numero di studenti che si sa orientare abbastanza bene su tutti
i temi svolti con buoni e anche ottimi risultati; mentre il perdurare di carenze algebriche e la
mancanza di impegno non ha permesso ad alcuni allievi di raggiungere gli obiettivi minimi
previsti. Mediamente, il livello di preparazione raggiunto si può ritenere discreto.
Per agevolare gli allievi con più difficoltà, gli argomenti del programma sono stati svolti
molto lentamente dando molto spazio agli esercizi specie in prossimità delle verifiche e
dedicando tempo al recupero in itinere.
METODOLOGIA E VALUTAZIONE
Il conseguimento di questi risultati è stato perseguito con la seguente strategia:
- presentazione degli argomenti per problemi e dal particolare al generale, per pervenire
induttivamente alla concettualizzazione;
- lezione dialogata per ottenere il massimo coinvolgimento della classe;
- ripartizione degli argomenti in unità di studio circoscritte, esplicitate nel contenuto, nelle
finalità e nelle richieste didattiche;
- risoluzione collettiva di molti esercizi e problemi, con giustificazione logica delle varie
fasi del processo risolutivo.
Il libro di testo è stato usato quasi esclusivamente per gli esercizi.
Sono stati valutati i livelli di apprendimento di ogni studente distinguendo tra
- conoscenza dei contenuti,
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- applicazione delle conoscenze alla soluzione dei problemi,
- elaborazione delle conoscenze,
- esposizione sia intesa come capacità argomentativa sia come competenza lessicale e
simbolica (è stato dato un peso minimo).
Le verifiche sono state effettuate
- all’inizio di ogni lezione con la puntualizzazione dei riferimenti necessari alla lezione stessa
- attraverso prove (50 - 100 min.) articolate sia in problemi (frazionamento dello studio di
funzioni) sia in semplici esercizi
- attraverso verifiche orali, atte a valutare la capacità di esposizione con un linguaggio
adeguato e la capacità di elaborazione dei contenuti.
PROGRAMMA SVOLTO
Le funzioni e le loro proprietà
Funzioni reali di variabile reale: classificazione, dominio e studio del segno
Proprietà delle funzioni: funzioni iniettive, suriettive e biiettive, funzioni crescenti, decrescenti e
monotone, funzioni periodiche, funzioni pari e dispari, funzione inversa
I limiti
Topologia della retta
Le definizioni dei limiti (solo intuitive)
Le funzioni continue e il calcolo dei limiti
Operazioni sui limiti
Forme indeterminate
Limiti notevoli
Infinitesimi, infiniti e loro confronto
Funzioni continue
Teoremi sulle funzioni continue: solo enunciati dei teoremi di Weierstrass, dei valori intermedi
e di esistenza degli zeri
Punti di discontinuità di una funzione: prima, seconda e terza specie
Asintoti orizzontali, verticali e obliqui
Grafico probabile di una funzione
La derivata di una funzione e i teoremi del calcolo differenziale
Derivata di una funzione: rapporto incrementale
Retta tangente al grafico di una funzione: punti stazionari e punti di non derivabilità
Continuità e derivabilità
Derivate fondamentali
Teoremi sul calcolo delle derivate (senza dimostrazione)
Derivata di una funzione composta
Retta tangente e retta normale
Derivate di ordine superiore al primo
Teoremi sulle funzioni derivabili: solo enunciati dei teoremi di Lagrange, di Rolle, di Cauchy e
di De L’Hospital
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Lo studio delle funzioni
Funzioni crescenti, decrescenti e derivate
Massimi, minimi e flessi
Studio di una funzione
Integrali
Integrale indefinito
Integrali immediati, integrali la cui primitiva è una funzione composta
Integrazione per sostituzione, per parti
Integrale definito, teorema della media, teorema fondamentale del calcolo integrale, calcolo
dell’integrale definito, calcolo delle aree di superfici piane
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LINGUA INGLESE
Docente: prof.ssa Antonietta Rossi
RELAZIONE FINALE
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe 5B è formata da 11 allievi dell'indirizzo Ambientale e 14 allievi dell' indirizzo
Sanitario.
Per quanto riguarda la lingua inglese la classe non ha una preparazione omogenea ed è
suddivisibile in due gruppi parzialmente corrispondente ai due indirizzi.
Il primo gruppo è composto da alunni con buone abilità di base e con una discreta padronanza
nell'utilizzo della lingua inglese.
Il secondo gruppo presenta una preparazione più approssimativa e difficoltà nella costruzione e
nell’utilizzo delle funzioni e strutture della lingua.
Il primo gruppo quindi aveva bisogno di un lavoro di perfezionamento e approfondimento
mentre il secondo necessitava di recupero e potenziamento.
Sebbene i due gruppi in alcuni casi si siano disturbati vicendevolmente nello svolgimento delle
lezioni, tutti gli studenti anche se con modalità diverse hanno studiato e si sono impegnati
nelle attività loro assegnate nel corso dell'anno scolastico
Di conseguenza un gruppo ha ottenuto buoni risultati e l’altro è stato premiato per la fatica e
l’impegno nello studio che ha permesso loro di raggiungere risultati più modesti ma giudicati
discreti.
Obiettivi
Gli obiettivi dell'insegnamento della lingua inglese per l'indirizzo chimico biologico sanitario e
ambientale consistono nel:
- comprendere testi scritti ed orali attraverso la lettura e quando possibile l’ascolto
- comprendere e tradurre testi specifici
- esprimersi in modo accettabile su argomenti di carattere letterario o scientifico con
una terminologia specifica rielaborando le informazioni
- schematizzare e sintetizzare le informazioni dedotte dai testi
Metodologia
Partendo dai brani ed articoli proposti dai testi si è proceduto seguendo un approccio di tipo
integrato. L’abilità di comprensione orale è stata sviluppata tramite attività di ascolto
,utilizzando cassette o parti di film e la tecnica del trasferimento d’informazione.
L’abilità di lettura, specifica del corso, è stata svolta tramite la tecnica della lettura orientativa e
della lettura per la ricerca di informazioni specifiche.
L’abilità di scrittura è stata sviluppata con:
- esercizi grammaticali di consolidamento e di trasformazione
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- produzione di riassunti mediante uno schema o griglia di riferimento
- risposte a questionari
Lo svolgimento delle lezioni è avvenuto tramite :
- Lezioni frontali al momento della presentazione dell’argomento
- Lezioni/applicazione cioè spiegazione seguita da esercizi
- Lettura o scoperta guidata con esercizi applicativi attraverso l’alternarsi di domande
e risposte.
Verifica e valutazione
La verifica degli obiettivi prefissati si è attuata tramite verifiche scritte ed orali . La valutazione
non si è limitata solo ad accertare il grado di acquisizione dei contenuti, ma ha coperto tutta
l’attività didattica considerando anche l’impegno dimostrato, l’attenzione e la partecipazione al
dialogo educativo.
Il recupero
E’ avvenuto con integrazioni e chiarimenti a richiesta, correzione di esercizi alla lavagna e ulteriori
spiegazione delle strutture e funzioni linguistiche più complesse.
PROGRAMMA SVOLTO
Grammatica
dal testo “The Burlington English grammar”, M.B. Nava- H. Downes - D. De Flaviis-
M.Muzzarelli,Mondadori for English 2009
Ripasso delle fondamentali strutture della lingua
English for specific purposes
Dal testo “New A Matter of life”, Paola Briano, Edizioni Edisco, Torino, 2013:
Module 4 Unit 2 - The benefits and uses of microbes
Microbial biotechnology page 116
The colors of biotechnology page 118
Microbes Building blocks for biotechnology page 121
Revision and Practice page 124
Genetic Engineering debates page 130
Module 5 Unit 1 - The Earth is in danger
Pollutionpage 136
Module 5 Unit 2 - For a cleaner and safer world
Air pollution control technologypage 146
Air sampling and analysispage 149
Potable water supplies page 153
Sewage treatment page 157
Sampling and analysis of soil page 161
Soil microbiology: the ecosystem page 163
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Module 6 Unit 2- Food risks
What is food safety page 194
Foodborne illness page 196
Foodborne pathogens page 198
HACCP: protection from foodborne diseases page 200
Microbiological aspects of milkpage 202
Dairies page 205
Module 6 Unit 4 - Not for teetotallers
How wine is made page 208
Beer: the brewing process page 211
Materiale fornito dall'insegnante:
Da “Into Science”, Elisabetta Grasso e Paola Melchiori, Clitt, Roma, 2012, I Edizione, proposti in
fotocopia agli studenti
"GMOs"
"Pollution: an introduction"
"Water pollution"
"Air pollution"
"Soil pollution"
"Noise pollution"
"What effects does pollution have on our health?"
"What are Stem Cells?"
Da "Witness to the time", Marinoni Salmoiraghi,Vol. D, Edizione Principato, Milano, 2005,
Edizione corretta, proposti in fotocopia agli studenti
"Aldous Huxley"
"Brave New World"
"Bokanovsky's process"
"George Orwell"
"Animal Farm"
"The final party"
"1984"
"The destruction of world"
proposto in fotocopia agli studenti
"Bertie"
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LINGUA E LETTERATURA ITALIANA
Docente: prof. Ferdinando Zorzi
RELAZIONE FINALE
PROFILO DELLA CLASSE
Sono subentrato all’inizio del quarto anno alla collega prof.ssa Monica Cinquanta, che ha insegnato
le discipline letterarie in terza, vale a dire il primo anno in cui la classe articolata così composta è
stata attiva.
Non avevo esperienze precedenti in classi articolate e nei primi tempi ho dovuto adattarmi a una
nuova organizzazione del lavoro. Ho instaurato un discreto rapporto di collaborazione con gli
studenti, anche se con il passare dei mesi è emersa la predilezione della classe per le rispettive
materie di indirizzo e di conseguenza il ruolo di secondo piano da loro attribuito alle materie
umanistiche che insegno.
I ragazzi hanno dimostrato un atteggiamento generalmente positivo, benché la partecipazione attiva,
fatta di domande e interventi, sia stata limitata ad alcuni elementi, mentre la gran parte degli
studenti ha mantenuto una condotta passiva per tutto l’anno.
I risultati attesi per la classe quinta, per quanto riguarda le competenze linguistiche e la padronanza
dell’Italiano scritto e orale, sono state raggiunti in maniera eterogenea: circa un quinto della classe
si attesta su un livello tra il buono e l’ottimo, i tre quinti hanno raggiunto un livello almeno
sufficiente, mentre i restanti hanno avuto un andamento altalenante, talvolta inferiore alla
sufficienza.
Pochi studenti hanno un’adeguata organizzazione del lavoro: la maggior parte della classe non
distribuisce regolarmente il carico didattico, ma lo intensifica moltissimo con l’approssimarsi delle
verifiche scritte e orali, mantenendo un ritmo blando negli altri periodi. La gran parte delle prove
valutate sono state scritte e pianificate con largo anticipo, per non creare sovrapposizioni con altre
discipline. Al fine di evitare uno studio meccanico e mnemonico della materia sono state
somministrate verifiche contenenti analisi di testi ignoti di autori noti e spiegati a lezione: i risultati
sono stati sufficienti. Le prove orali sono state svolte alla fine del primo periodo e alla fine
dell’anno scolastico, per simulare le condizioni dell’interrogazione d’esame.
Gli allievi sono stati preparati con cura allo svolgimento della prima prova dell’Esame di Stato,
tramite verifiche specifiche sulle quattro tipologie (A: analisi del testo; B: saggio breve o articolo di
giornale; C: tema storico; D: tema di ordine generale). È stata inoltre svolta una simulazione
comprendente le quattro tipologie, la cui griglia di valutazione si trova in allegato a questo
documento. La maggior parte della classe ha raggiunto un livello almeno sufficiente in ciascuna di
queste prove, ma alcuni ragazzi presentano ancora difficoltà a organizzare testi scritti sia sul piano
della coerenza e della coesione, sia perché incorrono in frequenti errori ortografici e sintattici, o
dispongono di un vocabolario limitato o imperfetto e non hanno colmato le lacune pregresse.
METODOLOGIA
I programmi di Lingua e Letteratura italiana e di Storia procedono in parallelo, per illustrare di volta
in volta lo sfondo storico, politico, sociale e culturale delle opere letterarie, permettendo agli
studenti di contestualizzare le conoscenze al fine di renderne efficace l’apprendimento.
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Sono stati affrontati gli argomenti di Letteratura italiana che hanno riguardato le correnti di pensiero
più significative e i maggiori autori della seconda metà dell’Ottocento e della prima metà del
Novecento, con cenni agli scrittori contemporanei. La trattazione ha curato, tramite l’esame dei
testi, l’analisi delle condizioni culturali, storiche, politiche, sociali riflesse nelle personalità e nelle
opere dei diversi autori, nonché l’evoluzione del pensiero, dello stile e della lingua. Di ogni autore
trattato è stata analizzata la poetica e ci si è soffermati sulle tematiche delle relative opere
considerate.
Nel corso dell’anno gli alunni sono stati guidati lungo il cammino didattico prestabilito, illustrando
loro con chiarezza gli obiettivi e offrendo stimoli e proposte operative che ne facilitassero il
raggiungimento. La presentazione degli argomenti è stata effettuata tracciando percorsi didattici che
tenessero sempre viva l’attenzione degli alunni, con costante riferimento all’attualità, per mostrare
come le lezioni di Italiano e Storia possano essere interpretate alla luce di ciò che accade nel mondo
contemporaneo.
La metodologia nella gestione del gruppo classe ha prediletto la lezione frontale, favorendo la
discussione, l’interpretazione collettiva e individuale. Sono state assegnate letture e filmati da
visionare per l’approfondimento individuale e di classe.
VERIFICHE, VALUTAZIONI E RECUPERO
Le valutazioni sono state espresse in decimi, come prevede la legge, ma in funzione della prima
prova dell’Esame di Stato sono state affiancate dalle valutazioni in quindicesimi, per permettere agli
studenti di costruirsi un’idea realistica del punteggio d’Esame, correggere gli errori e colmare le
lacune in quest’ottica.
Le griglie stabilite per la valutazione delle prove scritte e orali e per la prima prova dell’esame di
Stato sono quelle adottate dal Dipartimento di Lettere dell’IIS Piero Martinetti; tali griglie sono
state spiegate e discusse con gli studenti nelle prime lezioni dell’anno scolastico.
Sono state eseguite verifiche e assegnate valutazioni al termine di ciascuna unità didattica; per gli
alunni con insufficienza è stata prevista la possibilità di recupero.
LIBRO DI TESTO
G. Baldi, S. Giusso, M. Razetti, G. Zaccaria, Testi e Storia della Letteratura, vol. E-F, Paravia.
PROGRAMMA ANALITICO DELLA DISCIPLINA (IN ORDINE CRONOLOGICO)
Introduzione all'anno scolastico.
Spiegazione su G. Leopardi. Periodizzazione della vita, delle opere e del pensiero leopardiano (pp.
4-11).
G. Leopardi, "L'infinito" (T.2 p.30) analisi del testo, "La sera del dì di festa" (T.3 p.33), "A Silvia"
(T.6 p.50) analisi del testo, "La quiete dopo la tempesta" (T.8 p.64), "Dialogo della Natura e di un
Islandese" (T. 15 p. 108).
Tema di Italiano: tipologia A, analisi del testo, consegna e correzione.
L'età postunitaria: situazione politica ed economica, ideologie dominanti e autori principali; società,
cultura e letteratura.
La Scapigliatura. A. Boito, "Dualismo" (T.3 p. 179).
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Introduzione al Naturalismo e al Verismo: lettura della prefazione a "Germinie Lacerteux" dei f.lli
de Goncourt (T. 2 p. 212).
Periodizzazione della vita e delle opere di G. Verga (pp. 340-342), la poetica e l'ideologia.
G. Verga, "Rosso Malpelo" (T. 6 p. 368), "La lupa" (T. 7 p. 380), "La roba" (T. 14 p. 426), la
prefazione a "I Malavoglia" (T. 8 p. 384). Introduzione alle vicende del romanzo. Lavoro di gruppo
su cinque brani antologici tratti da "I Malavoglia" e interrogazioni. Breve introduzione ai temi di
"Mastro-don Gesualdo".
Vita, opere e temi di G. Carducci (pp. 300-305). G. Carducci, "San Martino" (T. 2 p. 309) e
"Pianto antico" (T. 3 p. 311), "Nella piazza di San Petronio" (T. 6 p. 323), "Alla stazione in una
mattina d'autunno" (T. 7 p. 326) dalle "Odi barbare".
La cultura e le idee, la poetica e il linguaggio, i temi, i personaggi e la Filosofia del Decadentismo.
Verifica: la Scapigliatura, G. Verga e G. Carducci, consegna e correzione.
La vita di C. Baudelaire. "L'albatro" (T. 2 p. 489), "Moesta et errabunda" (T. 3 p. 493), "Spleen"
(T. 4 p. 495) da "I fiori del male". Conclusioni sulle poesie di C. Baudelaire.
Brano sui principi dell'estetismo (T. 3 p. 553) tratto da "Il ritratto di Dorian Gray" di O. Wilde.
La vita di G. D'Annunzio. Analisi di alcuni concetti dell'estetismo attraverso due brani da "Il
piacere" (T. 1 p. 588 e T. 2 p. 591). Introduzione a le "Laudi del cielo del mare della terra e degli
eroi" di G. D'Annunzio, "La sera fiesolana" (T. 6 p. 622), analisi di "La pioggia nel pineto" (T. 8 p.
630) e "Meriggio" (prima e ultima strofa, T. 9 p. 635). "I pastori" (T. 12 p. 644); La prosa del
"Notturno (T. 13 p. 651).
Interrogazioni.
Ripasso: sintesi metodologica della Tipologia B.
Tema di Italiano, Tipologia B: saggio breve o articolo di giornale, consegna e commento.
Vita di G. Pascoli, cronologia delle opere, introduzione al pensiero (pp. 664-669).
La poetica di G. Pascoli (pp. 669-671), brano da "Il fanciullino" (T. 1 p. 672).
Temi e stile di G. Pascoli (pp. 685-694), breve introduzione a "Myricae". Analisi de "I puffini
dell'Adriatico" (T. 2 p. 695), inizio di "X Agosto" (T. 4 p. 700).
Approfondimento sulla scrittura delle Tipologie C e D.
G. Pascoli, analisi de "L'assiuolo" (T. 6 p. 704) e "Temporale" (T. 7 p. 708), analisi di "Digitale
purpurea" (T. 10 p. 721), analisi di "Italy" (T. 13 p. 739).
Tema storico (tipologia C) e tema di ordine generale (tipologia D). Consegna e commento.
G. Pascoli, analisi de "Il gelsomino notturno" dai "Canti di Castelvecchio" (T. 15 p. 748).
Definizione delle Avanguardie storiche. F. T. Marinetti, "Manifesto del Futurismo" (T. 1 p. 25),
"Manifesto tecnico della letteratura futurista" (T. 2 p. 28), "Bombardamento" (T. 3 p. 32).
A. Palazzeschi, "E lasciatemi divertire" (T. 5 p. 37).
Introduzione al crepuscolarismo e a G. Gozzano (pp. 70-79), "La signorina Felicita" (T. 2 p. 80),
"Totò Merumeni" (T. 3 p. 94).
La formazione e la poetica di I. Svevo (pp. 132-135). Confronto fra i romanzi di I. Svevo: "Una
vita", "Senilità" e "La coscienza di Zeno".
Verifica: G. Pascoli, le avanguardie, i crepuscolari, G. Gozzano, consegna e commento delle
verifiche.
I. Svevo: la trama di "Una vita" e di "Senilità". Brano "Le ali del gabbiano" da "Una vita" (T. 1 p.
139), "Il ritratto dell'inetto" (T. 2 p. 148) da "Senilità". Introduzione a "La coscienza di Zeno", la
prefazione del dottor S. e "La morte del padre" (T. 5 p. 169) da "La coscienza di Zeno", "La salute
malata di Augusta" (T. 6 p. 178).
Simulazione della prova di Italiano degli Esami di Stato.
I. Svevo, "La vita è originale" (T. 7 p. 184) e "La morte dell'antagonista" (T. 8 p. 190) da "La
coscienza di Zeno". Filmato da "I grandi della Letteratura italiana": I. Svevo.
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(in programma)
L. Pirandello: la vita, la poetica e la visione del mondo. Lettura e commento di "Un'arte che
scompone il reale" da "L'umorismo".
L. Pirandello: le novelle. Lettura, analisi e commento di "Il treno ha fischiato", "La trappola",
"Ciàula scopre la luna", "C’è qualcuno che ride". Teatro e metateatro: temi e opere.
Caratteristiche dell'Ermetismo.
S. Quasimodo: vita e opere. Lettura, analisi e commento di "Ed è subito sera", "Milano agosto
1943" e "Alle fronde dei salici".
G. Ungaretti: vita e opere. Lettura, analisi e commento di "Il porto sepolto", "Veglia", "I fiumi",
"San Martino del Carso", "Mattina", "Soldati" da "L’allegria". "L'isola" da "Sentimento del tempo"
e "Non gridate più" da "Il dolore".
Caratteristiche della lirica antinovecentista.
U. Saba: la vita e la "poesia onesta". Lettura, analisi e commento di "A mia moglie", "La capra",
"Città Vecchia", "Goal", "Teatro degli artigianelli" dal "Canzoniere".
E. Montale: la vita e la poetica. Lettura, analisi e commento di, "Non chiederci la parola",
"Meriggiare pallido e assorto", "Spesso il male di vivere ho incontrato" da "Ossi di Seppia"; "La
casa dei doganieri", "Non recidere forbice quel volto" da "Le occasioni"; "Caro piccolo insetto" da
"Xenia"; "Ho sceso dandoti il braccio" da "Satura".
Interrogazioni orali di simulazione del colloquio dell’esame di Stato.
N.B.: alcuni argomenti svolti dagli studenti nelle "tesine" non appartengono al programma, ma sono
il risultato di approfondimenti individuali sviluppati sotto la guida dell’insegnante.
30
STORIA
Docente: prof. Ferdinando Zorzi
RELAZIONE FINALE
PROFILO DELLA CLASSE
Sono subentrato all’inizio del quarto anno alla collega prof.ssa Monica Cinquanta, che ha insegnato
le discipline letterarie in terza, vale a dire il primo anno in cui la classe articolata così composta è
stata attiva.
Non avevo esperienze precedenti in classi articolate e nei primi tempi ho dovuto adattarmi a una
nuova organizzazione del lavoro. Ho instaurato un discreto rapporto di collaborazione con gli
studenti, anche se con il passare dei mesi è emersa la predilezione della classe per le rispettive
materie di indirizzo e di conseguenza il ruolo di secondo piano da loro attribuito alle materie
umanistiche che insegno.
I ragazzi hanno dimostrato un atteggiamento generalmente positivo, benché la partecipazione attiva,
fatta di domande e interventi, sia stata limitata ad alcuni elementi, mentre la gran parte degli
studenti ha mantenuto una condotta passiva per tutto l’anno.
I risultati attesi per la classe quinta, per quanto riguarda le competenze storiche e lo studio del
programma relativo al Novecento, sono state raggiunti in maniera eterogenea: circa un quinto della
classe si attesta su un livello tra il buono e l’ottimo, i tre quinti hanno raggiunto un livello almeno
sufficiente, mentre i restanti hanno avuto un andamento altalenante, talvolta inferiore alla
sufficienza.
Pochi studenti hanno un’adeguata organizzazione del lavoro: la maggior parte della classe non
distribuisce regolarmente il carico didattico, ma lo intensifica moltissimo con l’approssimarsi delle
verifiche scritte e orali, mantenendo un ritmo blando negli altri periodi. La gran parte delle prove
valutate sono state scritte e pianificate con largo anticipo, per evitare sovrapposizioni con altre
discipline. Pur essendo il voto di Storia qualificato come orale, per ragioni di tempo e opportunità
sono state svolte prove scritte, impostate sul modello della Terza Prova dell’Esame di Stato, vale a
dire con tre domande a risposta aperta e breve. Tale modalità ha sostituito adeguatamente parte
delle prove orali ed è stata ben appresa dagli studenti. Le prove orali sono state svolte alla fine del
primo periodo e alla fine dell’anno scolastico, per simulare le condizioni dell’interrogazione
d’esame.
METODOLOGIA
I programmi di Lingua e Letteratura italiana e di Storia procedono in parallelo, per illustrare di
volta in volta lo sfondo storico, politico, sociale e culturale delle opere letterarie, permettendo agli
studenti di contestualizzare le conoscenze al fine di renderne efficace l’apprendimento.
Sono stati affrontati gli argomenti di Storia della fine dell’Ottocento e della prima metà del
Novecento, con una descrizione a grandi linee della seconda metà del XX secolo. Nel corso
dell’anno gli alunni sono stati guidati lungo il cammino didattico prestabilito, illustrando loro con
chiarezza gli obiettivi e offrendo stimoli e proposte operative che ne facilitassero il raggiungimento.
La presentazione degli argomenti è stata effettuata tracciando percorsi didattici che tenessero
sempre viva l’attenzione degli alunni, con costante riferimento all’attualità, per mostrare come le
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lezioni di Italiano e Storia possano essere interpretate alla luce di ciò che accade nel mondo
contemporaneo.
La metodologia nella gestione del gruppo classe ha prediletto la lezione frontale, favorendo la
discussione, l’interpretazione collettiva e individuale. Questo metodo prevalente è stato integrato da
filmati di critica storica e letteraria, proposti e previsti nel libro di testo adottato.
La metodologia nella gestione del gruppo classe ha prediletto la lezione frontale, favorendo la
discussione, l’interpretazione collettiva e individuale. Sono state assegnate letture e filmati da
visionare per l’approfondimento individuale e di classe.
È stato condotto un percorso di approfondimento sulla storia dell’ex Jugoslavia, comprendente la
partecipazione alla rappresentazione teatrale “Indicazioni stradali sparse per terra” e una lezione
introduttiva sul tema.
L’articolazione sanitaria, che ha partecipato in gran parte al viaggio d’istruzione a Trieste e in
Slovenia, ha visitato luoghi della memoria storica come la il Sacrario di Redipuglia, la Risiera di
San Sabba, la Foiba di Basovizza e il villaggio profughi di Padriciano.
VERIFICHE, VALUTAZIONI E RECUPERO
Le valutazioni sono state espresse in decimi, come prevede la legge, ma in funzione della terza
prova dell’Esame di Stato sono state affiancate dalle valutazioni in quindicesimi, per permettere agli
studenti di costruirsi un’idea realistica del punteggio d’Esame, correggere gli errori e colmare le
lacune in quest’ottica.
Le griglie stabilite per la valutazione delle prove scritte e orali sono quelle adottate dal
Dipartimento di Lettere dell’IIS Piero Martinetti; tali griglie sono state spiegate e discusse con gli
studenti nelle prime lezioni dell’anno scolastico.
Sono state eseguite verifiche e assegnate valutazioni al termine di ciascuna unità didattica; per gli
alunni con insufficienza è stata prevista la possibilità di recupero.
LIBRO DI TESTO
M. Fossati, G. Luppi, E. Zanette, Storia. Concetti e connessioni, vol. 3, Pearson.
PROGRAMMA ANALITICO DELLA DISCIPLINA (IN ORDINE CRONOLOGICO)
Sintesi dei capitoli 15, 16, 19 e 20 del vol. 2
I concetti di Stato e Nazione, Gran Bretagna, Francia e Germania nell’Ottocento, l’espansione degli
Stati Uniti e il Sud America, caratteristiche della "società di massa", la questione sociale e
l’imperialismo.
Verifica: sintesi dei capp. 15-16-19-20 vol. 2.
Capitolo 1: scenario d’inizio secolo
Dal principio di nazionalità al nazionalismo, guerre prima della Guerra, l'età giolittiana (1901-
1914).
Capitolo 2: la Prima guerra mondiale
Le cause della Prima guerra mondiale, il primo anno di guerra (1914-15) e l'intervento dell'Italia, la
guerra di logoramento 1916-17, il crollo degli imperi centrali, selezione e visione di filmati di
approfondimento.
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Capitolo 3: le rivoluzioni russe
La rivoluzione di febbraio e la fine dello zarismo, i soviet, Lenin e le tesi di aprile, la Rivoluzione
d'ottobre e la guerra civile, il comunismo di guerra.
Verifica sui capitoli 1, 2 e 3, recupero per gli assenti e consegna delle valutazioni.
Capitolo 4: la Grande Guerra come svolta storica
L'Europa dopo la Prima guerra mondiale, la Grande Guerra come svolta storica, economica e
sociale, movimenti di massa e crisi delle istituzioni liberali.
Capitolo 5: vincitori e vinti
Il dopoguerra dei vinti, il dopoguerra dei vincitori, la nascita dell'Urss e la Nep.
Interrogazioni orali sui capitoli 4 e 5, recuperi e consegna delle valutazioni.
Capitolo 6: il dopoguerra italiano e l’avvento del fascismo
Il dopoguerra italiano e la vicenda di Fiume, la nascita del fascismo, l'ascesa del fascismo tra il
1922 e il 1925. Ripasso sui capitoli 5 e 6 mediante filmati.
Capitolo 7: la crisi del 1929 e il New Deal
La crisi del 1929, il "New Deal" (pp. 163-167) e le conseguenze delle crisi del '29 nell'Europa
democratica.
Capitolo 8: il fascismo
Il totalitarismo fascista, i patti lateranensi, la politica economica e sociale del fascismo, la società, la
guerra d'Etiopia e le leggi razziali, consenso e opposizione al fascismo.
Verifica sui capitoli 6, 7 e 8, recuperi e consegna delle valutazioni.
Capitolo 9: il nazismo
Gli esordi del nazismo (pp. 203-207), l'ascesa di Hitler e il totalitarismo, i gerarchi nazisti e la
violenza razziale.
Capitolo 10: lo stalinismo
Collettivizzazione e industrializzazione, le caratteristiche del totalitarismo stalinista.
Sintesi del Capitolo 11: le periferie e il mondo coloniale tra le due guerre
Verifica sui capitoli 9, 10, 11, recuperi e consegna delle valutazioni.
Capitolo 12: verso un nuovo conflitto
L'Europa degli autoritarismi e la guerra civile spagnola, trattative fallite e scoppio della Seconda
guerra mondiale.
Capitolo 13: la Seconda guerra mondiale
Le cause del conflitto e il primo anno di guerra, l’apogeo dell’Asse e la mondializzazione del
conflitto, la sconfitta dell’Asse.
Capitolo 14: l’Europa sotto il nazismo e la Resistenza
Il “nuovo ordine” nazista, la nascita della Resistenza italiana, la guerra di liberazione, la Shoah,
Auschwitz e la responsabilità.
Interrogazioni orali sui capitoli 12, 13 e 14 di simulazione del colloquio dell’esame di Stato.
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Spiegazione degli aspetti principali dei seguenti argomenti: il “lungo dopoguerra”, l’Italia
repubblicana, il mondo postcoloniale, il mondo contemporaneo.
N.B.: alcuni argomenti svolti dagli studenti nelle "tesine" non appartengono al programma, ma sono
il risultato di approfondimenti individuali sviluppati sotto la guida dell’insegnante.
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CHIMICA ANALITICA E STRUMENTALE
Docente: prof. Davide Bertolino
Docente ITP: prof. Maurizio Bruno
Questa è la prima quinta Chimico Ambientale che giunge all’esame di stato in questa scuola.
Nonostante i numerosi contatti con altre realtà analoghe, risente ovviamente delle difficoltà
strutturali che un nuovo indirizzo incontra nella sua genesi.
Il sottoscritto ha già insegnato questa materia, molti anni fa in contesti diversi, ma gli adattamenti e
le modifiche del programma che si riscontrano in questo corso di studi risultano comunque molto
importanti.
La classe è articolata ed è costituita da 11 studenti, 4 femmine e 7 maschi.
La classe si è dimostrata abbastanza attenta a lezione e nell’insieme impegnata nello studio. E nel
corso dell’anno non si sono avuti problemi disciplinari.
Il profitto finale è generalmente accettabile, con punte di risultati decisamente molto buoni,
eccettuati alcuni elementi, che non hanno avuto un impegno continuativo.
Qualcuno ha incontrato difficoltà nell’esposizione degli argomenti a causa di problematiche di tipo
emotivo, mentre altri ragazzi sono riusciti a dimostrare una comprensione degli argomenti adeguata.
Le problematiche relative al programma svolto sono già state accennate.
Il programma ministeriale risulta estremamente ampio e nel corso degli anni è stato ulteriormente
gravato da argomenti aggiuntivi, mentre il numero di ore è stato via via ridotto.
Questo ha portato alla necessità di effettuare scelte didattiche non facili.
Essendo cruciale la conoscenza degli argomenti, per poter avere uno sguardo di insieme nello studio
delle matrici reali, si è preferito dare più spazio al completamento degli argomenti (per quanto
possibile), prediligendo le metodiche più diffuse a discapito delle più innovative ed interessanti
(IPC, Spettrometria di massa, NMR).
Anche lo studio delle matrici risente di questa problematica, in quanto il loro studio richiede una
profonda conoscenza delle metodiche per poter effettuare le scelte più idonee in base alle
caratteristiche della matrice e delle concentrazioni delle specie che si intendono analizzare.
In questo corso di studi il laboratorio risulta assolutamente professionalizzante, per cui la scelta è
stata quella di massimizzare il lavoro di laboratorio e, per limitare le carenze rispetto al programma
di teoria, si è lavorato in modo sinergico fra docenti di teoria e di laboratorio per evitare la
ripetizione degli argomenti.
In questo modo il programma della materia deve essere considerato la somma dei due.
Dal punto di vista laboratoriale, la classe ha risposto sempre con interesse e entusiasmo alle attività
di laboratorio di volta in volta proposte consentendo lo svolgimento proficuo e piacevole delle
lezioni. Quasi tutti gli allievi hanno sviluppato ottime capacità tecnico-pratiche e altresì un buon
grado di autonomia. Per qualcun altro permangono invece alcune oggettive difficoltà, frutto in certi
casi di un impegno non sempre costante durante le ore di lavoro, in altri casi frutto invece di lacune
e insicurezze pregresse e mai del tutto sanate.
Al di là delle abilità puramente pratiche, la classe ha dimostrato di possedere le conoscenze teoriche
necessarie alla comprensione e allo svolgimento consapevole delle attività laboratoriali, essendo in
grado in alcuni casi di avanzare addirittura proposte efficaci di modifica e variazione delle
metodiche e delle tecniche adottate.
Per quanto concerne le competenze logico-matematiche, necessarie sia in fase di progettazione e
organizzazione delle attività sia in fase di elaborazione dei dati sperimentali, non si può che rilevare
un più che sufficiente grado di preparazione.
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PROGRAMMA SVOLTO
4 moduli alla settimana per totali 130 moduli
Introduzione ai metodi spettroscopici 2 ore
Livelli energetici, spettri di emissione, spettri di assorbimento, livelli energetici, rifrazione,
diffusione, diffrazione.
Assorbimento di atomi e di molecole.
Spettrofotometria UV- Vis. 7 ore
frequenze utilizzate, tipi di transizione, zone di
assorbimento. Trasmittanza, assorbanza, legge di Beer
strumentazione UV-VIS: sorgenti,
monocromatori, rivelatori
strumenti monoraggo, doppio raggio (statico,
dinamico), cuvette.
analisi quantitativa in UV-vis
deviazioni dalla legge di Beer
analisi uv vis
retta di taratura
verifica spettrofotometria UV-vis
Spettrofotometria in assorbimento atomico. 6 ore
campo di applicazione, tipo di analisi, legge di Beer
atomizzazione e spettri atomici
strumentazione AA mono e doppio raggio.
le sorgenti nell'assorbimento atomico
atomizzatore a fiamma, atomizzatore a
fornetto di grafite
monocromatori
rivelatori e sistemi di lettura
tecniche di analisi in AA: retta di taratura e
metodo delle aggiunte (analisi quantitativa)
verifica
Cromatografia: principi fondamentali. 6 ore
meccanismi chimico fisici della separazione
cromatografica
tecniche cromatografiche (tlc, colonna, hplc,
gascromatografia)
teoria: analisi qualitativa e quantitativa in
cromatografia; tempo di ritenzione e area del
picco
selettività ed efficienza
teoria: teoria dei piatti, teoria della velocità
teoria: cromatografia introduzione alle
tecniche, teoria della velocità e ottimizzazione
dei parametri
verifica
Cromatografia su strato sottile 4 ore
diretta, inversa, selettività, rf,
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saturazione camera.
tlc studio delle variabili sulla
separazione di clorofille e caroteni (problem
solving)
tlc materiali, fasi fisse, fasi mobili
Il tailing ed il fronting
Verifica
Gascromatografia 3 ore
strumentazione, carrier,
fase stazionaria, iniettore, colonne, rivelatore.
analisi qualitativa in gascromatografia
analisi quantitativa per confronto diretto
teoria: consegna e correzione dei compiti.
Analisi quantitativa con la gc
Hplc 3 ore
fasi stazionarie, faci mobili in HPLC
cromatografia di esclusione,
cromatografia ionica
Termodinamica dei sistemi ambientali 3 ore
principi termodinamici, stato di equilibrio, stato stazionario, bilanci energetici, bilanci di massa.
Matrice acqua 3 ore
Classificazione, inquinamento, controllo qualità. Analisi delle acque.
Attività di laboratorio
- Spettrofotometria qualitativa: introduzione.
- Spettrofotometria qualitativa: analisi degli spettri d’assorbimento di cromofori inorganici
- Spettrofotometria qualitativa: analisi degli spettri d’assorbimento UV di diversi composti
organici e studio degli effetti ipsocromo e batocromo da sostituente e da solvente
- Spettrofotometria quantitativa: Legge di Lambert-Beer e deviazioni; scelta della λmax più
adeguata per l’analisi quantitativa
- Spettrofotometria quantitativa: costruzione della retta di taratura per il KMnO4
- Spettrofotometria quantitativa: determinazione della conc. di KMnO4 con metodo diretto e
metodo della retta; confronto e discussione dei risultati
- Spettrofotometria quantitativa: determinazione del KMnO4 in matrice complessa con
metodo dell’aggiunta multipla
- Prova pratica di spettrofotometria quantitativa: determinazione della conc. di KMnO4
- Cromatografia TLC di pigmenti vegetali, recupero dei singoli pigmenti separati e
determinazione dei singoli spettri di assorbimento
- Cromatografia TLC bidimensionale dei pigmenti vegetali
- Studio delle tecniche di campionamento per matrici aeriformi, liquide e solide. Procedure di
trattamento del campione
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- Analisi della matrice ACQUA:
1. Determinazione turbidimetrica dei solfati
2. Determinazione spettrofotometrica dei nitrati
3. Determinazione spettrofotometrica dei nitriti
4. Determinazione spettrofotometrica dell’ammoniaca
5. Determinazione spettrofotometrica dei fosfati
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BIOLOGIA, MICROBIOLOGIA E TECNICHE DI
CONTROLLO AMBIETALE
Docente: prof. Giovanni Borda
Docente ITP: prof.ssa Marzia Andreotti
Libri di testo: Fabio Fanti “Biologia, microbiologia e biotecnologie Tecnologie di controllo
ambientale” Zanichelli.
RELAZIONE FINALE
OBIETTIVI DIDATTICI
Il corso prevede 6 ore settimanali di cui 4 in compresenza con l’insegnante tecnico pratico.
Il programma ministeriale di quinto anno prevede lo studio approfondito dei processi di
risanamento chimico, fisico e soprattutto biologico delle matrici ambientali.
E’ prevista una particolare attenzione agli elementi normativi, legislativi e alla sicurezza negli
ambienti di lavoro. Fondamentale risulta l’attività di laboratorio e la conoscenza e lo studio del
territorio.
Sono stati perseguiti i seguenti obiettivi disciplinari in termini di:
COMPETENZE
Acquisire i dati ed esprimere qualitativamente e quantitativamente i risultati delle osservazioni
di un fenomeno.
Individuare e gestire le informazioni per organizzare le attività sperimentali.
Elaborare progetti biotecnologici e gestire attività di laboratorio.
Controllare progetti e attività, applicando le normative sulla protezione ambientale e sulla
sicurezza.
Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni
professionali.
Analizzare le interazioni fra sistemi energetici e ambiente, specialmente riferite all’impatto
ambientale degli impianti e delle relative emissioni inquinanti.
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ABILITA’
Analizzare lo schema di processo di un impianto di depurazione biologico e i principali
parametri chimici, fisici e biologici.
Saper riconoscere le caratteristiche peculiari delle diverse matrici ambientali.
Conoscere le procedure di analisi di aria, acqua e suolo e la loro applicazione.
Saper confrontare i risultati con la normativa di riferimento.
Elaborazione dati, grafici e confronto.
Conoscere il ruolo delle piante nella fitodepurazione e i diversi modelli.
Tecnologie di biorisanamento in situ, ex situ dei suoli
Analizzare i principali processi di trattamento dei rifiuti gassosi.
Analisi degli indici biotici dei fanghi.
Analizzare le tecniche di compostaggio.
Stabilire quali sono le tecniche di smaltimento e di recupero dei rifiuti.
Individuare le tecniche di rimozione dei composti organici, dei composti di zolfo e azoto dai
fumi di scarico.
Principali tecniche di analisi dell’aria e dei fumi di scarico.
Individuare le tecniche di monitoraggio, per la protezione e tutela dell’ambiente e la sicurezza
negli ambienti di lavoro.
CONOSCENZE
Conoscere le principali tecnologie utilizzate per il trattamento chimico, fisico e biologico delle
acque, smaltimento dei fanghi e produzione di biogas.
Conoscere i trattamenti di fitodepurazione e il ruolo delle piante in questo processo.
Conoscere i processi di produzione del compost.
Conoscere i principali trattamenti chimici, fisici e biologici del suolo, biorisanamento e recupero
dei suoli contaminati.
Conoscere il ruolo dei microrganismi nel trattamento dei suoli contaminati e nella
biodegradazione degli idrocarburi e dei principali xenobiotici.
Conoscere la classificazione, smaltimento, recupero e riciclaggio dei rifiuti solidi.
Conoscere le principali tecniche di recupero energetico dei rifiuti.
Conoscere i principali trattamenti chimici, fisici e biologici dei rifiuti gassosi.
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METODOLOGIA DIDATTICA
L’attività di insegnamento-apprendimento è articolata in:
Spiegazione dell’insegnante
Discussione in aula
Interventi, quando possibile, di esperti
Uso del libro di testo come sussidio per comprensione e memorizzazione
Esercizi di controllo della comprensione
Lavoro in gruppo
Uso della LIM per la proiezione di documentari
STRUMENTI E CRITERI DI VALUTAZIONE
La valutazione dello studente si è basata sull’analisi dell’interesse per la disciplina, della
partecipazione, dell’impegno, dell’approfondimento, della capacità di sapere utilizzare un
linguaggio scientifico corretto e della capacità di analisi, di sintesi e di correlazione delle
conoscenze acquisite.
Per verificare il raggiungimento degli obiettivi sono state effettuate interrogazioni orali, verifiche
scritte e prove pratiche di laboratorio.
Inoltre nell’ultimo periodo dell’anno sono state effettuate due simulazioni della terza prova scritta
dell’esame di Stato comprendenti questa disciplina.
Sono state effettuate complessivamente tre prove di valutazione nel primo periodo (due di teoria e
una di laboratorio), e nove nel secondo periodo (cinque di teoria e quattro di laboratorio).
Strumenti impiegati:
Testo in adozione: Fabio Fanti “Biologia, microbiologia e biotecnologie Tecnologie di controllo
ambientale” Zanichelli
Fotocopie
Proiezione documentari su LIM
Protocolli sperimentali
ATTIVITA’ DI RECUPERO
L’attività di recupero è stata effettuata in itinere attraverso momenti di ripasso in classe delle
tematiche trattate.
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SITUAZIONE FINALE DELLA CLASSE
La classe 5B ramo Ambientale nella quale ho insegnato solamente in quest'ultimo anno scolastico è
costituita da 11 studenti.
A livello teorico, i principali obiettivi sopraelencati, sono stati raggiunti in modo più che sufficiente
dalla maggior parte della classe.
L'interesse per la disciplina e il profitto variano tra i diversi studenti, ma sono sempre risultati essere
almeno sufficienti; solo alcuni studenti si sono distinti per un buon interesse, dimostrato anche da
frequenti domande, accompagnato da un impegno adeguato, con risultati discreti; la restante parte
della classe ha invece dimostrato interesse ed impegno discontinui ed in alcuni casi scarsi.
L'atteggiamento collaborativo ha permesso di compensare in buona parte le difficoltà derivanti da
una penalizzante discontinuità didattica (tre insegnanti teorici differenti nei tre anni).
Nel corso dell'anno si sono susseguiti tre diversi insegnanti tecnico-pratici, con la presenza della
docente titolare da metà febbraio.
Durante le attività laboratoriali si è riscontrato un discreto coinvolgimento della classe, nonostante il
susseguirsi dei diversi docenti, nell'affrontare le attività proposte. I livelli di conoscenze e
competenze sperimentali, risultano per ciascun allievo, equiparabili a quelli teorici raggiunti.
PROGRAMMA SVOLTO
U.D. 1 CICLO INTEGRATO DELL’ACQUA
Ciclo naturale e ciclo integrato dell’acqua (pag. 20)
Le riserve naturali di acqua e la loro captazione (pag. 20-21)
- Captazione delle acque di falda
- Acque meteoriche
Captazione da corsi d’acqua e da bacini lacustri (pag. 21-22-23)
Adduzione delle acque captate, trattamenti di potabilizzazione e distribuzione (pag. 23-24)
Potabilizzazione delle acque telluriche di falda o sorgente (pag.24-25-26)
- Rimozione di ferro e manganese
- Rimozione dell’ammoniaca
- Rimozione dei nitrati
- Trattamenti chimici
- Correzione della durezza
Potabilizzazione delle acque dolci superficiali (pag. 27-28)
- Disinfezione e Filtrazione su carbone attivo
Desalinizzazione dell’acqua di mare (pag. 28-29)
Raccolta e depurazione delle acque (pag. 30)
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U.D. 2 TECNOLOGIE PER LA DEPURAZIONE DELLE ACQUE REFLUE
Gradi di inquinamento (pag. 31-32)
Le acque di rifiuto (pag. 32-33)
Autodepurazione delle acque (pag. 33-34)
Biodegradabilità dei reflui (pag. 34-35)
Indicatori di inquinamento organico e biodegradabilità (pag. 35-36)
- BOD, COD, TOD, TOC e TSC
Altri parametri chimico-fisici (pag. 36-37)
Riferimenti normatici (pag. 37)
- La “Legge Merli”
U.D. 3 IMPIANTI DI DEPURAZIONE DELLE ACQUE REFLUE
Depurazione dei liquami in singoli edifici (pag. 39-40)
Impianti di depurazione delle acque reflue (pag. 41)
Trattamento primario (pag. 41-42-43-44)
Trattamento secondario o biologico (pag. 44)
Fattori che influiscono sulla depurazione (pag. 45)
Sistemi a biomassa adesa (pag.45-46-47-48)
- Letti percolatori - Biodischi - Biofiltri
Sistemi a biomassa libera (pag. 48-49-50)
- Vasche di ossidazione
- Fanghi attivi
Monitoraggio biologico dei fanghi attivi (pag. 50-51-52)
- Bulking filamentoso
- Schiume biologiche
Trattamenti anaerobi (pag. 52-53-54)
Trattamento terziario o finale (pag. 54-55)
- Coagulazione chimica - Neutralizzazione - Eliminazione dei patogeni - Rimozione di azoto
e fosforo - Filtrazione su carboni attivi
Gestione dei prodotti dell’impianto (pag.55-56)
- Fanghi e Biogas
U.D. 4 TECNOLOGIE NATURALI PER LA DEPURAZIONE DEI REFLUI
Gli stagni biologici (lagunaggio) (pag. 58-59)
La fitodepurazione (pag. 59-60)
Sistemi a flusso superficiale (pag. 60)
Sistemi a flusso sommerso (pag. 61-62)
Ruolo delle piante nella fitodepurazione (pag. 62-63)
U.D. 5 COMPOST
Produzione di compost (pag. 65-66)
Schema del processo (pag. 66-67)
Microrganismi responsabili (pag. 67-68)
I fattori condizionanti (pag. 68-69)
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Tecnologie utilizzate (pag. 69-70)
U.D. 6 TRATTAMENTO DEI SUOLI INQUINATI E BIORISANAMENTO
Siti contaminati e biorisanamento (pag. 72-73-74)
Analisi dei rischi (pag. 74-75)
La fattibilità degli interventi di bonifica biologica (pag. 75-76)
Microrganismi e degradazione degli inquinanti (pag. 77)
Fattori di biodegradabilità (pag. 77-78)
Tecnologie di biorisanamento in situ (pag. 78-79-80-81-82)
- Biorisanamento passivo o intrinseco - Bioventilazione e biosparging - Bioaugmentation
- Biostimolazione - Barriere bioattive - Fitorisanamento
Tecnologie di biorisanamento ex situ (pag. 82-83-84)
- Landfarming - Impiego del compostaggio per il biorisanamento dei suoli - Soil windrow
composting o cumuli rivoltati - Soil biopiling o cumuli statici
Bioreattori (pag. 85)
U.D. 7 LE EMISSIONI INQUINANTI IN ATMOSFERA
Emissioni in atmosfera non inquinata (pag. 106-107)
Emissioni inquinanti in atmosfera: i macroinquinanti (pag. 107-108-109)
I Microinquinanti (pag.109- 110-111)
- Composti organici volatili
- Composti semivolatili o non volatili
COV, NOx, e smog fotochimico (pag. 111-112)
Reazioni che portano allo smog fotochimico (pag. 112-113)
U.D. 8 RIMOZIONE DELLE EMISSIONI INQUINANTI
Convertitori catalitici (pag. 115-116)
Emissioni industriali (pag. 116-117-118)
- Emissioni delle centrali termoelettriche - Composti dello zolfo e piogge acide
Rimozione per adsorbimento (pag. 118-119-120)
- Impianti a letto fisso
- Impianti a letto fluido
- Pannelli di filtri a carbonio attivi
Biofiltrazione (pag. 120-121)
Abbattimento per mezzo di condensazione (pag. 121)
Sistemi di rimozione a umido (pag. 121-122-123)
- Torri a piatti forati - Torri a corpi di riempimento - Torri a nebulizzazione - Sistemi
Venturi
Combustione (pag. 123-124-125)
- Le torce - Combustori termici - Combustori catalitici
Rimozione del particolato: filtri a tessuto (pag. 126-127)
Precipitazione elettrostatica (pag. 127-128)
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U.D. 9 RSU: RICICLO, RACCOLTA DIFFERENZIATA, SMALTIMENTO
RSU, normativa nazionale e direttiva CE (pag. 130-131-132)
Raccolta differenziata (pag. 132)
- Classificazione dei rifiuti
Il riciclo dei materiali (pag. 132-133-134-135-136-137)
- Riciclaggio dei metalli e del vetro
- Riciclaggio della carta
- Riciclaggio degli pneumatici
- Riciclaggio della plastica
U.D. 10 TECNOLOGIE DI SMALTIMENTO DEGLI RSU
Rifiuti differenziati e indifferenziati (pag. 139-140)
Smaltimento dei rifiuti: interramento in discarica controllata (pag. 140-141)
Processi di decomposizione dei rifiuti (pag. 141-142)
Smaltimento dei rifiuti: incenerimento (pag. 142-143)
Reazioni chimiche nel processo di incenerimento (pag. 143)
Tecnologie di incenerimento (pag. 143-144-145)
- Inceneritori a griglia
- Inceneritori a tamburo rotante (forno rotativo)
- Inceneritori a letto fluido
- Tecnologie innovative
Abbattimento delle emissioni (pag. 145-146-147)
- Rimozione degli ossidi di zolfo (SOx)
- Rimozione degli ossidi di azoto (NOx)
- Sistema SCR
- Sistema NSCR
- Diossine e furani
ATTIVITÀ DI LABORATORIO
1. Analisi microbiologica delle acque secondo il Dgl. n.31/2001 per acque destinate al consumo
umano.
– Carrellata sulle categorie di microrganismi ricercati secondo la legge e protocollo specifico
per tale analisi
– Semina del campione di acqua superficiale e potabile per la ricerca di coliformi totali e
fecali con tecnica MPN prova presuntiva e ricerca della CBT di origine animale e
ambientale
– Controllo dei campioni di acqua superficiale e potabile con interpretazione ed elaborazione
dei dati ottenuti per determinare la destinazione d'uso dell’acqua a livello normativo
2. Analisi microbiologica del suolo secondo DM Agricoltura 8 luglio 2002 (approvazione dei
metodi ufficiali di analisi microbiologica del suolo).
– Modalità di campionamento, preparazione e conservazione dei campioni di suolo da
sottoporre ad analisi
45
– Valutazione delle cariche microbiche: conta batterica aerobia ed anaerobia
– Ricerca dei microrganismi presenti: proteolitici, cellulosolitici, ammonificanti, nitrosanti e
nitrificanti
3. Analisi microbiologica dell'aria secondo il decreto n. 60 del 2/04/2002.
– Indice microbiologico dell'aria I.M.A.
– Controllo microbiologico dell'aria: campionamento passivo e attivo
– Campionatori per impatto
ATTIVITA' IN ISTITUTO E USCITE DIDATTICHE SPECIFICHE
Uscita didattica presso il Depuratore centrale SMAT di Castiglione Torinese
Uscita didattica presso ACEA di Pinerolo
Attività di biotecnologie con esperti del settore
46
CHIMICA ORGANICA E BIOCHIMICA
Docente: prof.ssa Anna Bottero
Docente ITP: prof. Maurizio Bruno
RELAZIONE FINALE
OBIETTIVI FORMATIVI:
- Utilizzare i concetti, i principi e i modelli della chimica organica e della biochimica per
interpretare la struttura dei sistemi e le loro trasformazioni
- Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie, nel contesto culturale e sociale
in cui sono applicate
- Acquisire e utilizzare un linguaggio scientifico adeguato
- Collegare e sintetizzare le tematiche affrontate anche in contesti pluridisciplinari
- Utilizzare le conoscenze acquisite per l’analisi e l’interpretazione autonoma di un testo scientifico
- Sviluppare la capacità di applicare nella pratica di laboratorio le conoscenze teoriche apprese in
aula ed elaborare in maniera corretta i risultati sperimentali ottenuti al termine delle attività così da
poterne ricavare le opportune conclusioni.
- Acquisire competenze tecniche sufficienti a organizzare e gestire in maniera autonoma un’attività
di laboratorio, dimostrando di saper individuare le metodiche, gli strumenti e le misure di sicurezza
di volta in volta più opportuni e adeguati.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO: - Rappresentare le strutture dei carboidrati, lipidi, proteine, acidi nucleici e correlarle alle funzioni
biologiche.
- Classificare gli enzimi in base alla cinetica di reazione.
- Comprendere in quale modo i diversi fattori regolano l’attività enzimatica.
- Comprendere l’importanza della specificità enzimatica
- Comprendere l’importanza dei nucleotidi fosfati, dei trasportatori di elettroni e dei principali tipi
di coenzimi per il metabolismo cellulare; correlare la struttura di tali biomolecole alla loro reattività
- Descrivere le principali vie metaboliche.
- Comprendere che le varie vie metaboliche coesistono e si influenzano reciprocamente.
- Comprendere i meccanismi di regolazione delle vie metaboliche
- Utilizzare correttamente le tecniche utilizzate nel laboratorio biochimico
METODOLOGIA DIDATTICA: - lezione frontale e dialogata, utilizzo di schemi
- esercizi applicativi
- esercitazioni di laboratorio
STRUMENTI E CRITERI DI VALUTAZIONE : Alla valutazione finale dei due diversi periodi dell’anno scolastico si è giunti con:
-prove scritte/orali a domande aperte e/o strutturate : minimo 2 complessive nel 1° periodo,
minimo 3 complessive nel 2° periodo oltre ad una simulazione di seconda prova scritta
-esecuzione pratica di protocolli sperimentali.
Per quanto riguarda i criteri di valutazione si è fatto riferimento a quanto stabilito durante le
programmazioni per indirizzo e per area disciplinare.
In particolare si è tenuto conto di:
47
- livello di raggiungimento degli obiettivi disciplinari (conoscenza, applicazione, elaborazione,
esposizione e competenze di laboratorio) e trasversali
- interesse e partecipazione alle lezioni
- progressione nell’apprendimento
SITUAZIONE DI PARTENZA E RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI:
Lo studio della chimica organica nel corso del terzo e quarto anno di corso ha consentito agli allievi
di giungere alle classe quinta con le competenze necessarie per affrontare lo studio della
biochimica. Certo coloro che avevano acquisito una solida preparazione hanno saputo affrontare
con maggiore facilità tematiche impegnative e complesse come quelle previste dalle linee guida.
A tal proposito, nella programmazione del lavoro, si è scelto di sviluppare soprattutto gli aspetti più
strettamente biochimici che riguardino anche organismi e microrganismi d’interesse ambientale .
Per ciò che riguarda agli aspetti più segnatamente microbiologici, questi vengono già affrontati, e
non solo al quinto anno di corso, nella disciplina d’indirizzo “Biologia, microbiologia e tecnologie
di controllo ambientale”
La classe, al cui interno sono presenti casi differenti per motivazione ed applicazione, comprende
un ristretto numero di allievi arrivati in quinta con una preparazione superficiale e frammentaria
frutto di un’applicazione nello studio poco adeguata e/o di difficoltà di apprendimento non superate.
Naturalmente il percorso disciplinare ha tenuto conto della situazione di partenza con l’obiettivo di
recuperare le competenze allo scopo di migliorare l’apprendimento.
Nel corso del triennio comunque la maggior parte della classe ha compiuto un apprezzabile
percorso di crescita in termini di competenze e di autonomia nel lavoro scolastico.
Lo svolgimento del programma ha risentito degli impegni extracurricolari, molti dei quali peraltro
previsti per l’alternanza scuola-lavoro, che hanno diminuito in modo abbastanza significativo il
numero di ore utili all’insegnamento della disciplina.
La classe ha accolto positivamente gli interventi didattici dimostrando curiosità e interesse,
sostenendo adeguatamente il ritmo di lavoro scolastico e rispettando le scadenze. Alcuni allievi
hanno dimostrato una particolare partecipazione attiva e capacità di approfondimento degli
argomenti.
All’interno della classe un gruppo ha evidenziato buone capacità di apprendimento e di
rielaborazione, accompagnate e sorrette da un metodo di studio organizzato e produttivo. Tutto ciò
ha portato a risultati molto buoni.
La maggior parte della classe ha dimostrato di avere discrete potenzialità per poter acquisire un
livello di preparazione soddisfacente. Nonostante ciò, alcuni di questi allievi si sono impegnati con
assiduità e serietà, mentre altri non hanno svolto un lavoro individuale costante e proficuo,
concentrando l’applicazione nello studio soprattutto a ridosso delle verifiche. I risultati sono quindi
diversificati.
Una parte della classe ha raggiunto in modo solo sufficiente o appena sufficiente gli obiettivi
prefissati ed ha dovuto superare difficoltà di apprendimento anche a causa di un metodo di studio
poco efficace, di un impegno non sempre adeguato e costante, e di lacune pregresse.
La classe ha risposto sempre con interesse alle proposte di attività laboratoriale che si sono
avvicendate nel corso dell’anno scolastico. Tuttavia, nonostante il generale entusiasmo, solo alcuni
allievi hanno potuto sviluppare buone capacità tecnico-pratiche che, in particolar modo nel corso di
quest’ultimo anno scolastico, hanno permesso la maturazione di una certa autonomia e capacità di
autogestione dei lavori di laboratorio. La restante porzione del gruppo classe, quasi certamente a
causa di lacune e incertezze teoriche e pratiche pregresse e di un impegno nello studio e nel lavoro
altalenanti, necessita ancora di una guida costante nella comprensione dei concetti più articolati e
nell’applicazione delle metodiche e delle tecniche più complesse.
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PROGRAMMA SVOLTO
Libri di testo: Harold Hart et alii, Chimica organica, Bologna, Zanichelli 2012
M.P. Boschi, P. Rizzoni, Biochimicamente. Le biomolecole, Bologna, Zanichelli 2013
M.P. Boschi, P. Rizzoni, Biochimicamente, L’energia e i metabolismi, Bologna, Zanichelli 2014
Moduli orario settimanali: 5 (3 di teoria, 2 di laboratorio)
PRIMO MODULO (glucidi)
Classificazione dei carboidrati, aldosi e chetosi, proprietà ottiche dei monosaccaridi, formule di
struttura dei principali monosaccaridi, ciclizzazione e formule di Haworth, mutarotazione
Reattività dei monosaccaridi(ossidazione e riduzione)
Legame glicosidico e principali disaccaridi
Omopolisaccaridi ed eteropolisaccaridi: amido, cellulosa, glicogeno, chitina, inulina, acido
ialuronico, eparina, agar, peptidoglicano
SECONDO MODULO (lipidi)
Definizione e classificazione dei lipidi
Lipidi semplici: struttura e proprietà chimiche e fisiche degli acidi grassi saturi ed insaturi
Struttura dell’unità isoprenica, struttura e funzioni di derivati terpenici( vit. A;D;E;K)
Struttura del nucleo steroideo e funzioni degli steroidi (colesterolo, acidi biliari, ormoni sessuali e
corticosteroidi).
Acido lipoico: struttura e funzioni
Lipidi complessi; struttura e funzioni, proprietà chimico-fisiche degli acilgliceroli e delle cere
Struttura e funzioni dei fosfolipidi: fosfogliceridi e sfingolipidi, lipidi etere
Lipoproteine di trasporto: struttura e funzioni
TERZO MODULO (amminoacidi e protidi)
Definizione di amminoacido e sue caratteristiche strutturali, proprietà chimico-fisiche, punto
isoelettrico e forma zwitterion di un a.a., amminoacidi essenziali
Legame peptidico.
Classificazione delle proteine in base alla composizione, alla conformazione e alla funzione.
Struttura primaria, secondaria, terziaria e quaternaria delle proteine, proteine coniugate
Folding delle proteine
Emoglobina: struttura e funzioni, meccanismo di ossigenazione e deossigenazione, forma T e forma
R, curva di saturazione e fattori che la influenzano
Denaturazione delle proteine
Modelli strutturali della membrana cellulare e trasporti di membrana
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QUARTO MODULO (enzimi ed energia)
Definizione e classificazione degli enzimi, sito attivo, meccanismi d’azione
Fattori che influenzano le reazioni catalizzate: concentrazione del substrato (equazione di
Michaelis-Menten, equazione dei doppi reciproci e relative curve, Km), concentrazione
dell’enzima, pH, cofattori, temperatura.
Regolazione dell’attività enzimatica: effetto degli inibitori irreversibili e reversibili( inibizione
competitiva, incompetitiva e mista), regolazione degli enzimi allosterici, regolazione a feedback,
regolazione tramite modificazione covalente, attivazione degli zimogeni.
QUINTO MODULO (acidi nucleici)
Struttura dei nucleosidi e dei nucleotidi, legame N-glicosidico, legame fosfoestereo, legame
anidridico tra gruppi fosfato
Polimerizzazione dei nucleotidi: meccanismo di reazione di polimerizzazione, il legame
fosfodiestereo.
DNA: strutture e funzioni, livelli strutturali
mRNA (sua maturazione), tRNA, rRNA: strutture e funzioni
Biosintesi delle proteine
SESTO MODULO (energia )
Aspetti termodinamici delle reazioni: entalpia ed entropia, energia libera e spontaneità di reazione.
Energia e sistemi biologici: reazioni accoppiate e trasportatori di energia.
Composti ad alta energia: ATP, creatina: struttura e funzioni
Trasportatori di elettroni e idrogeno: NAD, NADP, FAD, FMN
Coenzima A, Coenzima Q: struttura e funzioni, Citocromi
Fosforilazione ossidativa: catena respiratoria (complessi enzimatici, reazioni e formazione della
forza motrice protonica) e chemiosmosi (struttura e funzionamento dell’ATPsintasi, ATPsintasoma)
Sistemi navetta di trasporto del NADH+ H+
Fotosistemi, processo della fase luminosa della fotosintesi
SETTIMO MODULO (metabolismo glucidico anaerobico ed aerobico)
Glicolisi: tappe delle glicolisi, bilancio energetico, controllo enzimatico, fermentazione omolattica,
eterolattica ed alcolica
Glicolisi: ingresso di esosi alternativi al glucosio, Ciclo di Cori
Formazione dell’acetilCoA e struttura della piruvato deidrogenasi
Ciclo di Krebs: tappe, bilancio energetico della respirazione cellulare, regolazione del ciclo, vie
anaplerotiche e cataplerotiche, la piruvato carbossilasi.
Vie metaboliche secondarie: ciclo del gliossilato, via dei pentoso fosfati
Gluconeogenesi e glicogenolisi, glicogenosintesi: tappe, controllo enzimatico e ormonale
Ciclo di Calvin e fotorespirazione
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OTTAVO MODULO (metabolismo dei lipidi)
Trasporto e catabolismo dei gliceridi
Catabolismo dei gliceridi: destino del glicerolo, ingresso degli acidi grassi nei mitocondri, beta-
ossidazione degli acidi grassi saturi, insaturi ea n. dispari di atomi di carbonio.
Biosintesi degli acidi grassi, regolazione del metabolismo degli acidi grassi.
Biosintesi del colesterolo e corpi chetonici
NONO MODULO (metabolismo dei composti azotati)
Metabolismo degli a.a.: transaminazione, deamminazione ossidativa, decarbossilazione
Amminoacidi glucogenici e chetogenici
Regolazione del metabolismo degli a.a., ciclo glucosio-alanina
Ciclo dell’urea
ATTIVITÀ DI LABORATORIO:
Polarimetria: determinazione del valore e del segno del potere rotatorio di mono e disaccaridi;
Polarimetria: costruzione retta di taratura potere rotatorio-conc per il saccarosio;
Determinazione polarimetrica della concentrazione di una soluzione di saccarosio a titolo
incognito;
Analisi quantitativa della vitamina C (Attività professionalizzante valevole per l’ASL – 6
moduli) Titolazione ossidimetrica con soluzione previamente standardizzata di 2,6-
diclorofenoloindofenolo dell’acido ascorbico contenuto nel succo di arancia;
Determinazione della massa di amido e glucosio nella banana: metodo spettrofotometrico con
acido 3,5-dinitrosalicilico;
Analisi su oli e grassi: n° di acidità (Attività professionalizzante valevole per l’ASL – 4 moduli)
Determinazione del grado di acidità di campioni di olio di oliva di differente categoria
merceologica per mezzo di titolazione acido-base con soluzione standardizzata di idrossido
di potassio in presenza di fenolftaleina;
Analisi su oli e grassi: n° di iodio (Attività professionalizzante valevole per l’ASL – 3 moduli)
Determinazione del grado di insaturazione di oli e grassi di diversa natura per mezzo di
titolazione iodometrica di ritorno condotta in eccesso di reattivo di Wijs e con soluzione
standardizzata di tiosolfato di sodio in presenza di salda d’amido;
Analisi su oli e grassi: n° di perossidi (Attività professionalizzante valevole per l’ASL – 4
moduli)
Determinazione del grado di irrancidimento di oli di oliva extravergini conservati
opportunamente o lasciati esposti a luce, aria e calore. Titolazione Iodometrica con tiosolfato
di sodio in presenza di salda d’amido;
Analisi su oli e grassi: analisi spettrofotometrica dell’olio di oliva (Attività professionalizzante
valevole per l’ASL – 3 moduli)
Determinazione e studio dello spettro di assorbimento UV nell’intervallo 220-280 nm con
misura delle K230, K270 e ΔK;
Analisi quantititativa delle proteine (Attività professionalizzante valevole per l’ASL – 4
moduli)
Determinazione della concentrazione di proteine per via spettrofotometrica al reattivo del
Biureto e al reattivo di Bradfod;
51
Determinazione dei livelli ematici delle transaminasi ALT e AST (Attività professionalizzante
valevole per l’ASL – 4 moduli)
Analisi spettrofotometrica con kit diagnostici secondo metodo cinetico enzimatico: misura
dell’attività enzimatica per progressiva diminuzione del segnale di assorbanza legato al
consumo del coenzima NADH.
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FISICA AMBIENTALE
Docente: prof.ssa Laura Cesari
PROFILO DELLA CLASSE
La Classe è composta da 11 allievi di cui 4 femmine e 7 maschi. Gli alunni hanno mantenuto un
comportamento corretto ed una frequenza regolare. L’interesse e la partecipazione all’attività
didattica è risultata soddisfacente ed gli obiettivi programmati sono stati raggiunti con risultati per
la maggior parte buoni e in alcuni casi eccellenti. Nella classe si evidenzia un gruppo di alunni
autonomo e trainante, rispetto al resto dei compagni, che ha sviluppato una elevata capacità di
rielaborazione personale.
LIBRO DI TESTO
Luigi Mirri e Michele Parente, “ Fisica Ambientale”
Energie alternative e rinnovabili.
OBIETTIVI RAGGIUNTI IN TERMINI DI CONOSCENZE, ABILITA’, COMPETENZE
FINALI
COMPETENZE
o Acquisire i dati ed esprimere qualitativamente e quantitativamente i risultati delle
osservazioni di un fenomeno attraverso grandezze fondamentali e derivate.
o Individuare e gestire le informazioni per organizzare le attività sperimentali.
o Utilizzare i concetti, i principi e i modelli della chimica fisica per interpretare la struttura dei
sistemi e le loro trasformazioni.
o Elaborare progetti biotecnologici e gestire attività di laboratorio.
o Controllare progetti e attività, applicando le normative sulla protezione ambientale e sulla
sicurezza.
o Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca, approfondimento
disciplinare.
ABILITA’
o Elettromagnetismo o Inquinamento elettromagnetico o Classificazione dei campi elettromagnetici o Energia dal nucleo o Fissione e fusione nucleare: schema di una centrale nucleare o Radon
o Celle a idrigeno
TEMPI E METODI DI SVOLGIMENTO, STRUMENTI, SUSSIDI DIDATTICI
Didattica sviluppata per moduli secondo quanto indicato in programma.
METODOLOGIA E TIPOLOGIA DI PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE
Lezione frontale esplicativa e dialogata
Lezione multimediale
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Lezione attraverso presentazioni in PowerPoint
Ricerca guidata ed eventuali lavori di gruppo
Analisi guidata del testo
Attività di laboratorio
Brain storming
Correzione di esercizi
Elaborazione di schemi e mappe concettuali
Visione e analisi critica di riviste, filmati
Libri di consultazione
Lettura articoli di riviste scientifiche
Audiovisivi
Siti internet
Visite guidate
Laboratori
L’attività di verifica, formativa e sommativa, frequente e sistematica, ha avuto lo scopo di accertare
la situazione e i progressi relativi l‟apprendimento. Ciò anche in relazione alle difficoltà individuali
e agli eventuali ritardi al fine di modulare opportunamente l’attività didattica. Le verifiche sono
state realizzate attraverso i seguenti strumenti:
Colloqui individuali
Verifiche orali e sommative
Esecuzione pratica di protocolli sperimentali
Discussione aperta a tutta la classe
Lavori di gruppo
Correzione esercizi
Test semi-strutturati (con esercizi a risposte chiuse e aperte)
Relazioni tecniche
La valutazione ha tenuto conto della qualità di apprendimento degli studenti, anche in relazione ai
livelli di partenza, non omogenei, l’attenzione, il metodo di studio, l’impegno profuso, la
partecipazione e l’interesse dimostrati, nonché la correttezza in riferimento al rispetto degli orari e
delle regole condivise del gruppo classe. La quantificazione numerica dei risultati conseguiti dagli
studenti, attraverso i parametri suddetti, è espressa in decimi da 1 a 10.
CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
Si veda griglia di valutazione.
ATTIVITA’ DI RECUPERO, SOSTEGNO E INTEGRAZIONE
Svolte in itinere.
PROGRAMMA DISCIPLINARE FISICA AMBIENTALE
Svolto alla data del 15 maggio.
Unità 1 ELEMENTI DI ELETTROMAGNETISMO Forza e campo elettrico: legge di Coulomb, forza agente su una carica elettrica immersa in un campo. Energia Potenziale elettrica. Dofferenza di potenziale. Flusso del campo elettrico e Teorema di Gauss (celle a idrogeno).
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Unità 2 CAMPO MAGNETICO Induzione magnetica, campo magnetico, Forza di Lorentz. Forza agente su una corrente elettrica immersa in un campo magnetico (energie rinnovabili). Onde elettromagnetiche. Unità 3 RADIAZIONI NON IONIZZANTI Principali sorgenti dei campi elettromagnetici. Classificazione dei campi elettromagnetici. Effetti sulla salute umana. RAGGI ULTRAVIOLETTI:classificazione dei raggi UV, energia dei raggi UV e utilizzo medico e cosmetico. Unità 4 IL NUCLEO ATOMICO e FONDAMENTI DI DOSIMETRIA Struttura del nucleo atomico, difetto di massa, stabilità nucleare. Legge di decadimento radioattivo. Grandezze dosimetriche, effetti biologici delle radiazioni ionizzanti e principi di radioprotezione. Unità 5 LE CENTRALI NUCLEARI Fissione nucleare. Schema di una centrale nucleare. Problema delle scorie radioattive. La fusione nucleare. Unità 6 IL RADON Caratteristiche chimico-fisiche. La mappa dei Radon in Italia. Radon e terremoti. La misura del radon e la normative italiana. In programma dal 15 maggio fino al termine delle attività didattiche Unità 7 LE CELLE A IDROGENO Celle a combustion. Tipi di celle e applicazioni. Termodinamica di una cella e rendimento.
Sviluppi.
55
SIMULAZIONI DI TERZA PROVA
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I.I.S. “Piero Martinetti”
di Caluso Settore Tecnologico
Indirizzo: Chimica, Materiali e biotecnologie
articolazione “BIOTECNOLOGIE AMBIENTALI“ A.S 2017/2018
Simulazione Terza Prova
Disciplina: Fisica Ambientale Classe 5Bamb
Nome……………… Cognome…………… Data 17/03/2018
1. L’Uranio-238 è presente nella crosta terrestre con una concentrazione media di 2,7 ppm. Determina
l’attività di 1 kg di materiale, dovuto alla presenza di questo isotopo. (T1/2 = 4,5∙109 anni).
2. Dato il decadimento alfa 222
86Rn → 218
84Po + 4
2He. Determina l’energia associata alla reazione.
( Masse atomiche: 222
Rn = 222,0175705 u; 218
Po = 218,0089659 u; 4He = 4,0026032 u)
3. Quali sono i fattori che influenzano il livello raggiunto dai raggi UV sulla superficie terrestre?
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SIMULAZIONE DI TERZA PROVA
CHIMICA STRUMENTALE (AA + INTR ALLA CROMATOGRAFIA)
RISPONDI ALLE SEGUENTI DOMANDE APERTE (CIRCA 10-15 RIGHE)
1. Disegna e descrivi un assorbimento atomico doppio raggio
2. Descrivi la teoria delle velocità utilizzata nella cromatografia, approfondendo il parametro legato alla
diffusione longitudinale
3. Spiega le ragioni per cui si possono avere fenomeni di fronting e di tailing, in quali casi si manifesta
il primo fenomeno e in quali i secondo e come possono essere ridotti.
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Alunno _________________________________ Classe 5B data: 17 marzo 2018
Biologia, microbiologia e tecnologie di controllo ambientale
Simulazione terza prova d’esame
Rispondi ai seguenti quesiti in un massimo di 12 righe
1. Illustra i trattamenti per una corretta potabilizzazione delle acque telluriche di falda o sorgente
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2. In cosa consiste la tecnica dei “letti percolatori” nei sistemi a biomassa adesa
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3. Illustra le principali tecnologie di biorisanamento ex situ
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Name Surname Class Date
What were the applications of biotechnology in the past and how has it
developed nowadays? ____________________________________________________________________
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Write the plot of Animal Farm. ____________________________________________________________________
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State the main themes of Brave New World. ____________________________________________________________________
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SIMULAZIONE DI TERZA PROVA
CHIMICA STRUMENTALE (AA + CROMATOGRAFIA)
RISPONDI ALLE SEGUENTI DOMANDE APERTE (CIRCA 10-15 RIGHE)
1. Descrivi la teoria delle velocità approfondendo il parametro legato ai percorsi multipli
2. Quali sono le principali variabili utilizzate per la separazione con l’HPLC
3. Spiega come la legge di Beer è utilizzata per l’analisi quantitativa nell’UV Vis (formule e grafici).
62
Alunno ________________________________ Classe 5B data: 12 maggio 2018
Biologia, microbiologia e tecnologie di controllo ambientale
Simulazione terza prova d’esame
Rispondi ai seguenti quesiti in un massimo di 12 righe
1. Descrivi la categoria dei COV “Composti Organici Volatili”
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2. Spiega come funzionano i “sistemi di rimozione ad umido” per ridurre o abbattere le
emissioni industriali inquinanti allo stato gassoso, ed elenca i diversi sistemi
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3. Descrivi come può avvenire il riciclaggio delle materie plastiche
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Name Surname Class Date
Describe the main character of 1984 and his job. ____________________________________________________________________
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What are the main steps of beer brewing? ____________________________________________________________________
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What are the main forms of water pollution? ____________________________________________________________________
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SIMULAZIONE 3a PROVA Nome..................................................
CLASSE 5B
A.S. 2017/2018 12/05/2018
MATERIA: MATEMATICA
1. Definire il concetto di derivata di una funzione, avendo cura di specificarne il significato
geometrico.
2. Dopo avere determinato il dominio, trovare gli eventuali punti di massimo e minimo della
funzione1x
xy
2
3
.
3. Determinare l’area S della superficie delimitata dall’asse x e dal grafico della funzione
4xy 2 definita sull’intervallo [-1;2].
66
GRIGLIE DI CORREZIONE
67
ESAMI DI STATO 2017/2018
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE
“P.MARTINETTI” CALUSO
GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA
Materia: FISICA AMBIENTALE
CANDIDATO……………………………………. CLASSE 5Bamb
INDICATORI
PUNTEGGIO
MASSIMO
ATTRIBUIBILE
LIVELLI
PUNTEGGI
CORRISPONDENTI
Dom1 Dom2 Dom3
Comprensione
e/o applicazione
e/o elaborazione
7 punti
Gravemente insufficiente
Insufficiente
Quasi sufficiente
Sufficiente
Buono
Ottimo
2
3
4
5
6
7
2
3
4
5
6
7
2
3
4
5
6
7
Conoscenza dei
contenuti
5 punti
Gravemente insufficiente
Insufficiente
Sufficiente
Discreto
Buono
Ottimo
2
2.5
3
3.5
4
5
2
2.5
3
3.5
4
5
2
2.5
3
3.5
4
5
Esposizione 4 punti
Gravemente insufficiente
Insufficiente
Sufficiente
Buono
Ottimo
2
2.5
3
3.5
4
2
2.5
3
3.5
4
2
2.5
3
3.5
4
Totale /15 /15 /15
Totale Fisica
Ambientale /15
LA COMMISSIONE ESAMINATRICE
Presidente…………………………………
1. ………………………………………
2. ………………………………………
3. ………………………………………
4. ………………………………………
5. ………………………………………
6. ………………………………………
68
ESAME DI MATURITÀ 2017/2018
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE
“P.MARTINETTI” CALUSO
GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA
Materia: BIOLOGIA, MICROBIOLOGIA E TECNOLOGIE DI
CONTROLLO AMBIENTALE
CANDIDATO……………………………………. CLASSE 5B
INDICATORI
PUNTEGGIO
MASSIMO
ATTRIBUIBILE
LIVELLI
PUNTEGGI
CORRISPONDENTI
Dom1 Dom2 Dom3
Conoscenza dei
contenuti
9 punti
Gravemente insufficiente
Insufficiente
Quasi sufficiente
Sufficiente
Discreto
Buono
Quasi ottimo- ottimo
3
4
5
6
6,5-7
7,5-8
8,5-9
3
4
5
6
6,5-7
7,5-8
8,5-9
3
4
5
6
6,5-7
7,5-8
8,5-9
Comprensione
e/o applicazione
e/o
rielaborazione
3 punti
Gravemente insufficiente
Insufficiente
Sufficiente
Buono
Ottimo
1
1.5
2
2.5
3
1
1.5
2
2.5
3
1
1.5
2
2.5
3
Esposizione
3 punti
Non adeguata
Frammentaria
Abbastanza chiara ed adeguata
Chiara ed esauriente
1
1,5
2-2,5
3
1
1,5
2-2,5
3
1
1,5
2-2,5
3
Totale /15 /15 /15
TOT.PUNTI……/15
LA COMMISSIONE ESAMINATRICE
Presidente…………………………………
1. …………………………………………
2. …………………………………………
3. ………………………………………….
4. …………………………………………
5. …………………………………………
6. …………………………………………
69
ESAMI DI STATO 2016/2017
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE
“P.MARTINETTI” CALUSO
GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA
Materia: CHIMICA ANALITICA E STRUMENTALE
CANDIDATO……………………………………. CLASSE 5B
INDICATORI PUNTEGGIO MASSIMO
ATTRIBUIBILE
LIVELLI PUNTEGGI
CORRISPONDENTI
Conoscenza dei
contenuti
9 punti
Gravemente insufficiente
Insufficiente
Quasi sufficiente
Sufficiente
Discreto
Buono
Quasi ottimo- ottimo
3
4
5
6
6,5-7
7,5-8
8,5-9
Comprensione
e/o applicazione
e/o rielaborazione
3 punti
Gravemente insufficiente
Insufficiente
Sufficiente
Buono
Ottimo
1
1.5
2
2.5
3
Esposizione
3 punti
Non adeguata
Frammentaria
Abbastanza chiara ed adeguata
Chiara ed esauriente
1
1,5
2-2,5
3
TOT.PUNTI……/15
LA COMMISSIONE ESAMINATRICE
Presidente…………………………………
1. …………………………………………
2. …………………………………………
3. ………………………………………….
4. .………………………………………
5. …………………………………………
6. …………………………………………
70
ESAMI DI STATO 2017/2018
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE
“P.MARTINETTI” CALUSO
GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA
Materia: MATEMATICA
CANDIDATO……………………………………. CLASSE 5B
INDICATORI
PUNTEGGIO
MASSIMO
ATTRIBUIBILE
LIVELLI
PUNTEGGI
CORRISPONDENTI
Dom1 Dom2 Dom3
Risposta non data 1 punto 1 1 1
Conoscenza dei
contenuti
7 punti
Gravemente insufficiente
Insufficiente
Quasi sufficiente
Sufficiente
Buono
Ottimo
2
3
4
5
6
7
2
3
4
5
6
7
2
3
4
5
6
7
Comprensione
e/o applicazione
e/o elaborazione
5 punti
Gravemente insufficiente
Insufficiente
Sufficiente
Discreto
Buono
Ottimo
2
2.5
3
3.5
4
5
2
2.5
3
3.5
4
5
2
2.5
3
3.5
4
5
Esposizione 3 punti
Gravemente insufficiente
Insufficiente
Sufficiente
Buono
Ottimo
1
1.5
2
2.5
3
1
1.5
2
2.5
3
1
1.5
2
2.5
3
Totale /15 /15 /15
Totale Matematica /15
LA COMMISSIONE ESAMINATRICE
Presidente…………………………………
1. ………………………………………
2. ………………………………………
3. ………………………………………
4. ………………………………………
5. ………………………………………
6. ………………………………………
71
ESAMI DI STATO 2016/2017
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE
“P. MARTINETTI” CALUSO
GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA
Materia INGLESE
CANDIDATO …………………………………………………
CLASSE 5B
Indicatori Punteggio massimo
attribuibile Livelli
Punteggi corrispondenti Dom1 Dom2 Dom3
Conoscenza specifica
degli argomenti richiesti
6
Insufficiente Mediocre Sufficiente Buono Ottimo
2 3 4 5 6
2 3 4 5 6
2 3 4 5 6
Padronanza della lingua
e proprietà del
linguaggio disciplinare
5
Insufficiente Mediocre Sufficiente Buono Ottimo
1 2 3 4 5
1 2 3 4 5
1 2 3 4 5
Capacità di
argomentazione
utilizzazione delle
conoscenze
sintesi
4
Insufficiente Mediocre Sufficiente Buono Ottimo
2 2.5 3
3.5 4
2 2.5 3
3.5 4
2 2.5 3
3.5 4
Totale /15 /15 /15
TOTALE
/15
LA COMMISSIONE ESAMINATRICE
Presidente…………………………………
1. ………………………………………
2. ………………………………………
3. ………………………………………
4. ………………………………………
5. ………………………………………
6. ………………………………………
72
ESAMI DI STATO 20 /20
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE “P. MARTINETTI” CALUSO
COMMISSIONE
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA ITALIANO
CANDIDATO ………………………………………………….CLASSE 5
TIPOLOGIA……………………….
Obiettivi Punteggio Punti
assegnati
1 Organizzazione discorso (morfo-sintassi-punteggiatura) 0,5 - 2
2 Ortografia 0,5 - 2
3 Lessico 0,5 - 2
Tipologia A – testo narrativo
4 Svolgimento completo della traccia 0,5 - 1
5 Comprensione del testo 1 - 3
6 Analisi e commento del testo 1 - 3
7 Approfondimenti (contestualizzazione) 0,5 - 2
Tipologia A – testo poetico
8 Svolgimento completo della traccia 0,5 - 1
9 Comprensione del testo 1 - 3
10 Analisi e commento del testo 1 - 3
11 Approfondimenti 0,5 - 2
Tipologia B
12 Svolgimento completo della traccia 0,5 - 1
13 Comprensione documenti proposti e riferimenti coerenti 1 - 3
14 Ricchezza dei contenuti 1 - 3
15 Rielaborazione personale 0,5 - 2
Tipologia C
16 Adeguatezza alla traccia 0,5 – 2
17 Conoscenza argomento 1,5 – 4
18 Rielaborazione personale 1 - 3
Tipologia D
19 Adeguatezza alla traccia 0,5 - 2
20 Ricchezza dei contenuti 1,5 – 4
21 Rielaborazione personale 1 - 3
totale punti /15
LA COMMISSIONE ESAMINATRICE
…………………………………….……….. ……………………………………………
…………………………………….……….. ……………………………………………
…………………………………….……….. ……………………………………………
…………………………………….……….. ……………………………………………
73
ESAME DI STATO 2018 ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE
“P. MARTINETTI” - CALUSO (TO)
COMMISSIONE …….....
GRIGLIA DI VALUTAZIONE SECONDA PROVA
Materia: CHIMICA ORGANICA e BIOCHIMICA
CANDIDATO/A …………………………………………………
CLASSE 5^ Ba
INDICATORI PUNTEGGIO
MASSIMO
DESCRITTORI PRIMA PARTE
SECONDA PARTE
MEDIA DELLE DUE PARTI
Conoscenza e pertinenza
dei contenuti
7 punti - Conoscenze pressoché inesistenti - Conoscenze lacunose con errori - Conoscenze essenziali con eventuali errori - Conoscenze chiare e pertinenti - Conoscenze chiare, complete e approfondite
0-1 2-3 4-5
6-6,5 7
0-1 2-3 4-5
6-6,5 7
/
Capacità lessicali e di
rielaborazione
personale
4 punti - Gravemente insufficienti - Rielaborazione lacunosa e disorganica - Sufficienti con imprecisioni e/o errori - Sintesi coerente con parziale rielaborazione personale - Sintesi organica, rigorosa e completa
0-1 2
2,5 3-3,5
4
0-1 2
2,5 3-3,5
4
/
Competenze disciplinari e applicative
4 punti - Gravemente insufficienti - Frammentarie con errori - Sufficienti con eventuali errori - Buone con motivazioni personali - Ottime con collegamenti anche interdisciplinari
0-1 2
2,5 3-3,5
4
0-1 2
2,5 3-3,5
4
/
....../15 ....../15 ....../15
PUNTEGGIO
FINALE
IL PRESIDENTE LA COMMISSIONE ESAMINATRICE
……………………………………………. …………………………………………...
……………………………………………
……………………………………………
……………………………………………
……………………………………………
……………………………………………