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Scheda di Dati di Sicurezza secondo l’Allegato II del Regolamento 1907/2006 (REACh) p-nitroanilina Versione: 1.1.2 Data di emissione: 27/06/2015 Data di revisione: 09/08/2018 N. CAS 100-01-6 Pagina 1 di 18 Questa SDS non ha alcun valore legale ma è un MODELLO DI SCHEDA DI DATI DI SICUREZZA da utilizzare, modificare e integrare adattandolo alle proprie esigenze e assumendone la piena responsabilità. Istituto Superiore di Sanità, Centro Nazionale Sostanze Chimiche STRUTTURA DELLA SCHEDA SEZIONE 1: Identificazione della sostanza o della miscela e della società/impresa 1.1. Identificatore del prodotto Nome della sostanza p-nitroanilina Nota alla denominazione 1 Denominazione IUPAC 4-nitroanilina Numero d’Indice Numero CE Numero CAS 612-012-00-9 201-810-1 100-01-6 Numero di registrazione REACh Altri mezzi di identificazione Denominazione secondo l’allegato VI del Reg. 1272/2008 p-Nitroanilina; p-nitroaniline Nome CAS 4-Nitrobenzenammina Nome CE 4-nitroanilina Altro 1-Ammino-4-nitrobenzene; 4-ammino-1-nitrobenzene; 4-amminonitrobenzene; 4-nitro-1-amminobenzene; 4-nitrofenilammina; C.I. 37035; C.I. Azoic Diazo Component 37; C.I. Developer 17; p-amminonitrobenzene; p-nitranilina; p-nitrofenilammina; PNA; Red 2G Base; Fast Red GG Base; Azoamine Red Zh; Developer P; Naphtoelan Red GG Base; Shinnippon Fast Red GG Base; para-nitroanilina Formula Bruta C6 H6 N2 O2 Nota 1.2. Usi pertinenti identificati della sostanza o miscela e usi sconsigliati Sottosezione da compilare a cura dell'utente. 1.3. Informazioni sul fornitore della scheda di dati di sicurezza Sottosezione da compilare a cura dell'utente. Fornitore (fabbricante/importatore/rappresentante esclusivo/utilizzatore a valle/distributore): Indirizzo/Casella postale: ID paese/Codice di avviamento postale/Luogo: Numero di telefono: Indirizzo di posta elettronica della persona competente in materia di SDS: Contatto nazionale: 1 Sostanze correlate nome chimico numero CAS numero CE numero d’Indice m-Nitroanilina; o-nitroanilina 99-09-2; 88-74-4 202-729-1; 201-855-4 612-012-00-9; 612-012-00-9

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Scheda di Dati di Sicurezza

secondo l’Allegato II del Regolamento 1907/2006 (REACh)

p-nitroanilina Versione: 1.1.2

Data di emissione: 27/06/2015

Data di revisione: 09/08/2018

N. CAS 100-01-6 Pagina 1 di 18

Questa SDS non ha alcun valore legale ma è un MODELLO DI SCHEDA DI DATI DI SICUREZZA da utilizzare, modificare e integrare adattandolo

alle proprie esigenze e assumendone la piena responsabilità.

Istituto Superiore di Sanità, Centro Nazionale Sostanze Chimiche

STRUTTURA DELLA SCHEDA

SEZIONE 1: Identificazione della sostanza o della miscela e della società/impresa 1.1. Identificatore del prodotto Nome della sostanza

p-nitroanilina

Nota alla denominazione

1

Denominazione IUPAC

4-nitroanilina

Numero d’Indice Numero CE Numero CAS

612-012-00-9 201-810-1 100-01-6

Numero di registrazione REACh

Altri mezzi di identificazione Denominazione secondo l’allegato VI del Reg. 1272/2008 p-Nitroanilina; p-nitroaniline

Nome CAS 4-Nitrobenzenammina

Nome CE 4-nitroanilina

Altro 1-Ammino-4-nitrobenzene; 4-ammino-1-nitrobenzene; 4-amminonitrobenzene; 4-nitro-1-amminobenzene;

4-nitrofenilammina; C.I. 37035; C.I. Azoic Diazo Component 37; C.I. Developer 17; p-amminonitrobenzene;

p-nitranilina; p-nitrofenilammina; PNA; Red 2G Base; Fast Red GG Base; Azoamine Red Zh; Developer P; Naphtoelan Red GG Base; Shinnippon Fast Red GG Base; para-nitroanilina

Formula Bruta C6 H6 N2 O2

Nota

1.2. Usi pertinenti identificati della sostanza o miscela e usi sconsigliati Sottosezione da compilare a cura dell'utente.

1.3. Informazioni sul fornitore della scheda di dati di sicurezza Sottosezione da compilare a cura dell'utente. Fornitore (fabbricante/importatore/rappresentante esclusivo/utilizzatore a valle/distributore): Indirizzo/Casella postale: ID paese/Codice di avviamento postale/Luogo: Numero di telefono: Indirizzo di posta elettronica della persona competente in materia di SDS: Contatto nazionale:

1 Sostanze correlate nome chimico numero CAS numero CE numero d’Indice

m-Nitroanilina; o-nitroanilina

99-09-2; 88-74-4

202-729-1; 201-855-4

612-012-00-9; 612-012-00-9

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1.4. Numero telefonico di emergenza Sottosezione da compilare a cura dell'utente

Indicare il numero telefonico dei CAV autorizzati ad accedere direttamente alla consultazione dell’Archivio Preparati Pericolosi (lista disponibile sul sito web https://preparatipericolosi.iss.it/cav.aspx).

L’attuale orientamento, in attesa della emanazione del Decreto sulla rete dei CAV, è quello di inserire i

numeri telefonici di tutti i CAV che hanno accesso all’Archivio Preparati Pericolosi. Quanto precede è anche in linea con quanto precisato nell’articolo 13 della Circolare del Ministero della Salute del 7 gennaio 2004,

ancora in vigore.

La guida ECHA Orientamenti sulla compilazione delle Schede di Dati di Sicurezza

(http://echa.europa.eu/documents/10162/13643/sds_it.pdf), suggerisce che il CAV o i CAV possano essere contattati preventivamente e direttamente prima dell’inserimento del proprio numero di telefono. Si

rammenta che, come specificato nell’Avviso legale, le informazioni contenute nei documenti di

Orientamento predisposti da ECHA non costituiscono un parere legale. Si sottolinea, come peraltro ribadito dal Ministero della Salute nel corso di convegni pubblici, che i numeri

telefonici dei CAV devono essere inseriti senza alcun onere per le aziende.

Infine si ribadisce che l’Istituto Superiore di Sanità non agisce come CAV pertanto non è possibile inserire in

questa sezione il numero di telefono dell’ISS.

SEZIONE 2: Identificazione dei pericoli 2.1. Classificazione della sostanza o della miscela Classificazione della sostanza secondo il Reg. 1272/2008.(Allegato VI tab. 3.1)

Acute Tox. 3*; H301 Tossico se ingerito. Acute Tox. 3*; H311 Tossico per contatto con la pelle.

Acute Tox. 3*; H331 Tossico se inalato.

STOT RE 2*; H373** Può provocare danni agli organi <o indicare tutti gli organi interessati, se noti> in caso di esposizione prolungata o ripetuta <indicare la via di esposizione se è accertato che nessun'altra via di

esposizione comporta il medesimo peri

Aquatic Chronic 3; H412 Nocivo per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.

Limiti di concentrazione specifici: -

Fattore M: -

Note: C

NOTA Classificazione riferita al N. d'Indice 612-012-00-9 comprendente le voci:

[1] p-nitroanilina (N. CAS = 100-01-6);

[2] o-nitroanilina (N. CAS = 88-74-4); [3] m-nitroanilia (N. CAS = 99-09-2).

Principali effetti avversi per la salute umana

Vedere sezione 4.2.

2.2. Elementi dell'etichetta (Reg. 1272/2008) Pittogrammi di pericolo

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Avvertenza

Pericolo (Dgr)

Indicazioni di pericolo H331 Tossico se inalato.

H311 Tossico per contatto con la pelle.

H301 Tossico se ingerito.

H373 ** Può provocare danni agli organi <o indicare tutti gli organi interessati, se noti> in caso di esposizione prolungata o ripetuta <indicare la via di esposizione se è accertato che nessun'altra via di

esposizione comporta il medesimo pericolo>.

H412 Nocivo per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.

Consigli di prudenza Sottosezione da compilare a cura dell'utente.

Secondo il Reg. 1272/2008 e s.m.i., art. 28, paragrafo 3:“Sull’etichetta non figurano più di sei consigli di

prudenza, se non qualora lo richiedano la natura e la gravità dei pericoli”.

Informazioni di pericolo supplementari Non presente.

Numero di autorizzazione ai sensi del Reg. REACh Non applicabile

2.3. Altri pericoli La sostanza può provocare effetti sul sangue e formare metaemoglobina. Gli effetti possono essere ritardati.

SEZIONE 3: Composizione/informazione sugli ingredienti 3.1. Sostanze

*

Nome Numero

d’indice Numero CE Numero CAS

Numero di

registrazione

REACh

Contenuto

% (p/p)*

Costituente

principale p-nitroanilina 612-012-00-9 201-810-1 100-01-6

XX-

XXXXXXXXXX-

XX-XXXX

additivo

stabilizzante

Impurezza * Questo modello di SDS si riferisce alla sostanza pura. L’identità chimica di eventuali impurezze, additivi stabilizzanti o singole sostanze

costituenti diverse dalla sostanza, costituente principale, a loro volta classificati e che contribuiscono alla classificazione della sostanza, è da

compilare a carico dell’utente.

3.2. Miscele

Sezione non pertinente per le sostanze.

SEZIONE 4: Misure di primo soccorso 4.1. Descrizione delle misure di primo soccorso

Via di

esposizione

intervento immediato*

intervento successivo

manovre o sostanze da evitare

Inalatoria

Proteggere i soccorritori Aerare l’ambiente

Allontanare il paziente dal luogo dell’infortunio

Somministrare ossigeno Ventilazione con ambu

Nessuna

Cutanea Rimuovere gli indumenti Indossare guanti protettivi

Intossicazione che può evolvere per

Lavare le parti esposte con acqua e sapone

Se sono presenti sintomi, Non usare solventi

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contatto cutaneo consultare il medico

Per contatto con gli occhi

Irrigare con acqua Se sono presenti sintomi,

consultare il medico Nessuna

Per contatto per

ingestione

Rimuovere il materiale dalla faringe (dalla bocca) senza stimolare il

vomito

Somministrare carbone attivato

Non provocare il vomito Non somministrare nulla per os se presente difficoltà respiratoria o

incoscienza * Per quanto non previsto in questo punto, fare riferimento ai dispositivi di protezione consigliati al punto 8 della presente scheda.

4.2. Principali sintomi ed effetti, sia acuti che ritardati Effetti acuti dose-dipendenti.

Cute: irritazione

Sistema Nervoso: cefalea, astenia Occhi: irritazione, lesione corneale

Naso: irritazione

Prime vie aeree: irritazione

Polmoni: irritazione Sangue: metaemoglobinemia

Effetti cronici.

Sangue: metaemoglobinemia Fegato: danno epatico

4.3. Indicazione dell’eventuale necessità di consultare immediatamente un medico e di trattamenti

speciali

Ospedalizzare con urgenza il paziente Antidoto utile: somministrare Ossigeno 100%

Antidoto utile: somministrare Blu di metilene 1-2 mg/Kg ev se presente metemoglobinemia

SEZIONE 5: Misure antincendio

Rimuovere i contenitori dall'area di incendio se ciò è possibile senza rischi.

Contenere e raccogliere l'acqua di spegnimento per il successivo smaltimento. In caso di incendio che coinvolga i contenitori, raffreddare i medesimi con acqua anche successivamente allo

spegnimento dell'incendio.

Le polveri della sostanza possono determinare esplosioni in ambiente confinato.

5.1. Mezzi di estinzione Mezzi di estinzione idonei

La sostanza può bruciare solo se direttamente coinvolta in un incendio. In tali casi, lo spegnimento della

sostanza può essere difficoltoso. Utilizzare i seguenti mezzi:

- anidride carbonica

- schiumogeni adatti per solventi polari - acqua

- acqua nebulizzata

- polveri chimiche

Mezzi di estinzione non idonei Dato non applicabile.

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5.2. Pericoli speciali derivanti dalla sostanza o dalla miscela Allontanare se possibile i contenitori della sostanza dal luogo dell'incendio o raffreddare, poiché se esposta

ad irraggiamento termico o se direttamente coinvolta essa può dare origine a fumi tossici. Allontanare se possibile i contenitori della sostanza dal luogo dell'incendio o raffreddare, poiché se esposta

ad irraggiamento termico o se direttamente coinvolta essa può decomporsi e/o dare origine ad esplosioni.

I vapori possono causare vertigine, svenimento o soffocamento. La dispersione della sostanza nell'ambiente può essere causa di inquinamento.

Le operazioni antincendio devono tenere conto del rischio di esplosione; il personale addetto allo

spegnimento degli incendi deve pertanto agire da posizione protetta.

I contenitori possono esplodere se esposti ad incendio.

5.3. Raccomandazioni per gli addetti all'estinzione degli incendi Indossare: - maschera antigas con autorespiratore

- equipaggiamento completo composto da elmetto a visiera e protezione del collo, giacca e pantaloni

ignifughi con fasce intorno a braccia, gambe e vita.

Per quanto non previsto in questo punto, fare riferimento ai dispositivi di protezione consigliati al punto 8 della presente scheda.

SEZIONE 6: Misure in caso di rilascio accidentale

6.1. Precauzioni personali, dispositivi di protezione e procedure in caso di emergenza Per chi non interviene direttamente

Indossare maschera con autorespiratore prima di avvicinarsi all'area interessata dallo spandimento. Arrestare la perdita se l'operazione non comporta rischi.

Allontanare dalla zona interessata allo spandimento le persone non addette all'intervento di emergenza.

Qualora possibile operare sopra vento. Per quanto non previsto in questo punto, fare riferimento ai dispositivi di protezione consigliati al punto 8

della presente scheda.

Per chi interviene direttamente

6.2. Precauzioni ambientali Abbattere le polveri con acqua nebulizzata.

Devono essere utilizzati sistemi impiantistici e procedure operative per evitare che il prodotto giunga nella

rete fognaria, in pozzi o in corsi d'acqua.

6.3. Metodi e materiali per il contenimento e per la bonifica Raccogliere meccanicamente il materiale versato.

Lavare il pavimento con acqua dopo aver raccolto lo spanto.

Introdurre il materiale raccolto in recipienti puliti ed etichettati. Se necessario, avviare la procedura di bonifica prevista ai sensi del D.Lgs 152/2006, parte IV, titolo V.

Non usare prodotti acidi per pulire.

Non devono essere utilizzati prodotti per pulire a base di ossidanti forti.

6.4. Riferimento ad altre sezioni Per quanto non previsto in questo punto, fare riferimento ai dispositivi di protezione consigliati al punto 8,

nonché alle modalità di gestione dei rifiuti indicate al punto 13 della presente scheda.

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SEZIONE 7: Manipolazione e immagazzinamento

7.1. Precauzioni per la manipolazione sicura Maneggiare con cura i contenitori.

Qualora possibile operare sopra vento. Evitare:

- il contatto con la pelle e con gli occhi

- la formazione di polveri

- di respirare le polveri - l'inalazione dei vapori e dei fumi

Manipolare in luogo ben ventilato.

Non fare uso di bevande alcoliche se si prevede la manipolazione della sostanza. Non riutilizzare mai i contenitori vuoti prima che siano stati sottoposti a pulizia industriale o

ricondizionamento.

Prima di eseguire operazioni di travaso assicurarsi che all'interno dei contenitori non siano presenti residui di sostanze incompatibili.

Durante il trasporto pneumatico assicurare il collegamento a terra delle linee e dei contenitori.

Assicurarsi che le linee di trasporto siano perfettamente pulite e non contengano sostanze acide o ossidanti

prima di utilizzare la sostanza.

D.Lgs. 81/08 e s.m.i.: ambienti di lavoro e presenza nei luoghi di lavoro di agenti nocivi

Ricordare l'applicabilità dell' allegato IV sezioni 2.1 e 2.2

7.2. Condizioni per l'immagazzinamento sicuro, comprese eventuali incompatibilità Proteggere i contenitori dal danneggiamento. Stoccare in luogo ben ventilato, asciutto e fresco.

Conservare in recipienti chiusi ed etichettati.

Proteggere dall'irraggiamento solare diretto. Minimizzare attraverso adeguati interventi di tipo procedurale e impiantistico tutte le possibili sorgenti di

perdita di sostanza.

Mantenere lontano da alimenti, mangimi o bevande.

Stoccare lontano da materiali incompatibili quali tra l'altro forti ossidanti e riducenti, acidi forti, tetraossido di diazoto e sostanze organiche in generale.

Conservare soltanto nel recipiente originale.

La sistemazione dell'area di stoccaggio deve essere tale da impedire la percolazione nel suolo delle fuoriuscite accidentali.

Mantenere separati i contenitori da ossidanti forti.

Non utilizzare recipienti in plastica o gomma. Note: la presenza di sostanze organiche può comportare la nitrazione.

7.3. Usi finali specifici Raccomandazioni riferite ad impieghi particolari devono essere valutate caso per caso, anche in relazione

all’eventuale composizione del preparato commerciale che contenga la sostanza, alla luce del comparto di attività cui la sostanza o il preparato sono destinati e del ciclo tecnologico e produttivo d'impiego.

SEZIONE 8: Controllo dell’esposizione/protezione individuale 8.1. Parametri di controllo

Valori Limite di Esposizione Professionale:

Valori Limite italiani Dato non disponibile.

Valori Limite comunitari

Dato non disponibile.

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Altri Valori Limite:

US ACGIH – TLV TLV-TWA (8 ore): 3 mg/m3; (effetti critici su cui si basa il TLV: metemoglobinemia; danno epatico;

irritazione oculare).

Nota: cute (possibilità di assorbimento significativo attraverso la cute); A4 - Non classificabile come cancerogeno per l'uomo.

DFG – MAK

La DFG non assegna alcun valore MAK e considera la p-nitroanilina come sostanza cancerogena di Categoria 3A (Sostanze che destano preoccupazione in quanto potrebbero essere cancerogene per l’uomo ma

che non possono essere valutate definitivamente a causa della mancanza di dati).

Nota: cute (possibilità di assorbimento significativo attraverso la cute).

Valori Limite biologici

Italiani

Altri Valori

US ACGIH

Contaminanti atmosferici

Considerare l'applicabilità dell'art. 223, comma 1, lett. d, del D.Lgs. 81/08 e s.m.i.

8.2. Controlli dell’esposizione

Controlli tecnici idonei Sottosezione da compilare a cura dell'utente.

La descrizione delle idonee misure di controllo dell’esposizione deve riferirsi agli usi identificati della

sostanza di cui alla sottosezione 1.2.

Dispositivi di protezione individuale:

Protezione di occhi/volto

Dato non disponibile.

Protezione della cute La scelta di un idoneo DPI, sia esso per la cute o per le vie respiratorie, in assenza di indicazioni specifiche,

deve essere effettuata scegliendo tra quelli disponibili per categoria di sostanze e/o preparati sulla base delle

proprietà dello stesso quali ad es. idrosolubilità, liposolubilità, corrosività, volatilità ecc.

Protezione delle vie respiratorie Secondo D.Lgs. 475/92 - Norme UNI.

Filtri secondo la classificazione Europea:

- Filtro P 3: per polveri tossiche e nebbie Supporti:

- Maschera a pieno facciale

Controlli dell'esposizione ambientale

In materia di protezione ambientale considerare l'applicabilità dell'art. 225, comma 2, del D.Lgs. 81/08 e s.m.i.

Quando è prescritta una relazione sulla sicurezza chimica deve essere fornita una sintesi delle misure di

gestione del rischio atte a controllare adeguatamente l’esposizione dell’ambiente alla sostanza per lo o gli scenari di esposizione indicati nell’allegato alla SDS o, se del caso, un riferimento allo o agli scenari di

esposizione nei quale sono fornite.

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Pericoli termici

Indossare guanti anticalore in caso di pericoli termici.

Sorveglianza sanitaria Periodismo visite: In attesa della definizione di rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei

lavoratori, si applica quanto previsto dal Titolo IX, Capo I del D.Lgs. 81/08 e s.m.i.

Indicatori di esposizione: Metaemoglobinemia.

Indicatori di effetto: Test di funzionalità respiratoria.

SEZIONE 9: Proprietà fisiche e chimiche 9.1. Informazioni sulle proprietà fisiche e chimiche fondamentali

Aspetto

Stato Fisico: Solido, polvere.

Colore: Giallo brillante.

Odore Leggermente pungente, di ammoniaca.

Soglia olfattiva

Dato non disponibile.

pH 6,7

pKa = 1,01

Punto di fusione/punto di congelamento

Punto di fusione: 146 °C (O’Neil, 2013; HSDB, 2015; NTP, 1993; US EPA, 2004).

Punto di ebollizione iniziale e intervallo di ebollizione (a pressione atmosferica)

332 °C (valore calcolato) (HSDB, 2014; IPCS, 2001; O’Neil, 2013; US EPA, 2004).

Punto di infiammabilità

198,9 °C (vaso chiuso). 165 °C (vaso aperto).

Tasso di evaporazione 22,6 (butilacetato= 1) (HSDB, 2015).

Infiammabilità (solidi, gas)

Dato non disponibile.

Limite di esplosività o di infiammabilità (in % di volume di aria):

limite inferiore: Dato non disponibile.

limite superiore: Dato non disponibile.

Tensione di vapore 0,2 Pa a 20 °C (IPCS, 2000).

Densità di vapore (aria = 1)

4,77

Densità relativa 1,4 g/cm3 a 20°C (CRC, 2014-2015; IPCS, 2001).

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La solubilità/le solubilità

Idrosolubilità: 0,8 g/l a 18,5 °C (ACGIH, 2014; IPCS, 2001; Verschueren, 2009).

Solubilità nei grassi e/o nei solventi organici: Molto solubile in metanolo, solubile in etanolo (4,61 g/100 ml a 20 °C), acetone, cloroformio, toluene, etere (4,39 g/100 ml a 20 °C);

leggermente solubile in benzene e in DMSO deuterato.

Coefficiente di ripartizione n-ottanolo/acqua

1,39 (valore misurato) (HSDB, 2015; Verschueren, 2009; US EPA, 2004).

Temperatura di autoaccensione

> 450 °C (GESTIS, 2015).

Temperatura di decomposizione

> 310 °C (GESTIS 2015).

Viscosità

Dato non disponibile.

Proprietà esplosive

La sostanza non è classificata come tale sebbene contenga gruppi associati all’esplosività (Nite, 2015).

Proprietà ossidanti La sostanza non è classificata come tale sebbene contenga gruppi associati a proprietà ossidanti (contiene

ossigeno) (Nite, 2015).

9.2. Altre informazioni Valore della costante della legge di Henry = 1,27 x 10 -4 Pa x m3/mol a 25 °C (HSDB, 2015).

Fattore di conversione tra ppm e mg/m3: 1 ppm = 5,649 mg/m3

1 mg/m3 = 0,1770 ppm

Peso Molecolare: 138,125

SEZIONE 10: Stabilità e reattività 10.1. Reattività Combustibile, può esplodere per riscaldamento.

Attacca alcune plastiche, gomme e rivestimenti (Pohanish, 2009).

10.2. Stabilità chimica Può essere sensibile all’esposizione prolungata all’aria e alla luce. Sensibile all’umidità.

10.3. Possibilità di reazioni pericolose Particelle finemente disperse e vapori possono formare miscele esplosive con l’aria (Pohanish, 2009).

Reagisce violentemente con ossidanti forti, agenti riducenti forti (metalli alcalini, idruri, nitruri e solfuri), acidi forti, (acido solforico > 199 °C), anidridi acide, cloruri acidi (Pohanish, 2009).

Sotto pressione o a contatto con esanitroetano forma un composto esplosivo (Pohanish, 2009).

In alcune condizioni può formare esplosivo con sodio idrossido (Pohanish, 2009).

10.4. Condizioni da evitare L’umidità può causare riscaldamento spontaneo (Pohanish, 2009).

Riscaldamento sopra il punto di fusione.

Fiamme libere. Il moviemento o l’agitazione può provocare cariche elettrostatiche (Pohanish, 2009).

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p-nitroanilina Versione: 1.1.2

Data di emissione: 27/06/2015

Data di revisione: 09/08/2018

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10.5. Materiali incompatibili Forti ossidanti, forti riducenti, acidi forti, anidridi acide e cloruri acidi.

Esanitroetano, acido nitroso, acido solforico e sodio idrato. Sostanze organiche.

10.6. Prodotti di decomposizione pericolosi Scaldata a decomposizione, sviluppa fumi tossici di ossidi di azoto.

Temperature superiori al punto di fusione possono causare lo sviluppo di vapori tossici e decomposizione esplosiva (Pohanish, 2009).

SEZIONE 11: Informazioni tossicologiche 11.1. Informazione sugli effetti tossicologici

Metabolismo, cinetica, meccanismo di azione e altre informazioni

La sostanza può essere assorbita per inalazione dei vapori o delle poveri e può essere prontamente assorbita per via cutanea.

Studi di metabolismo in ratti ai quali è stata somministrata p-nitroanilina marcata per via orale (gavaggio) e

per via e.v., dimostrano che la sostanza è rapidamente assorbita e completamente distribuita nei tessuti. Circa il 64% della dose somministrata era presente nelle urine entro 7 ore dal dosaggio, dopo 3 giorni il 77% era

presente nelle urine e dal 12% al 14 % nelle feci (NTP, 1993).

Tossicità acuta

Ratto DL50 (orale): 750 mg/kg (ChemID, 2015, HSDB, 2015). Ratto DL50 (cutanea): > 2500 mg/kg (HSDB, 2015).

Ratto CL50-4 ore (inalatoria): dato non disponibile.

Corrosione/irritazione cutanea

Sotto forma solida é irritante per la cute (HSDB, 2015).

Corrosione per le vie respiratorie

Dato non disponibile.

Lesioni oculari gravi/irritazioni oculari gravi

La sostanza è lievemente irritante per gli occhi e può causare danno corneale (ACGIH, 2014). Sia per via i.p. che per via orale, ha causato lievi anomalie dell’istologia della retina. Il danno era limitato

all’epitelio pigmentato ed è stato evidenziato mediante elettroretinogramma (Grant, 1993).

Sensibilizzazione respiratoria

Dato non disponibile.

Sensibilizzazione cutanea

Per la p-niroanilina non sono disponibili dati ma il suo analogo o-nitroanilina non ha mostrato potere

sensibilizzante sulla cavia (OECD, 2001).

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Mutagenicità delle cellule germinali

La p-Nitroanilina è risultata mutagena in alcuni saggi “in vitro” (ha causato mutazioni frame-shift sia in

presenza che in assenza di sistemi metabolici esogeni). Tuttavia, altri saggi “in vitro” sono risultati negativi. Ha indotto aberrazioni cromosomiche in cellule di mammifero sia in presenza che in assenza di sistemi

metabolici esogeni, nel saggio degli scambi tra cromatiti fratelli si è avuto sia un risultato positivo che

risultati dubbi o negativi. I saggi “in vivo” non sono sufficienti. Risultati negativi si sono avuti nel saggio dei letali recessivi legati al

sesso in D. melanogaster e inoltre la p-nitroanilina non ha aumentato la frequenza di sintesi non

programmata del DNA in cellule epatiche di ratti F344 m.. Riguardo agli effetti clastogeni non è stata

osservata aumentata frequenza di micronuclei in cellule di midollo osseo di topi CD-1 trattati con la sostanza. In topi (CBAxBALB/c) F1 l’iniezione i.p. di p-nitroanilina non ha aumentato l’incidenza di

anomalie della testa degli spermatozoi. (Health Council, 2008; NTP. 2003).

La tossicità della p-Nitroanilina può essere legata alla presenza di gruppi nitro aromatici e amino aromatici che sono caratteristiche molecolari che fanno prevedere una potenziale reattività con il DNA (Tennant and

Ashby, 1991 su NTP, 1993). La p-nitroanilina ha fornito risultati positivi in studi in vitro di tossicità genetica

e i suoi metaboliti (1,4-benzendiammina e 2-ammino-5-nitrofenolo) sono risultati anche essi mutageni in

Salmonella (NTP, 1993).

Cancerogenicità

Non sono disponibili dati sulla cancerogenicità di p-nitroanilina nell'uomo. In uno studio di cancerogenesi

della durata di due anni la somministrazione di p-nitroanilina a topi B6C3Fl mediante gavaggio ha mostrato dubbia evidenza di attività cancerogena nei topi m. per aumentata incidenza di emangiosarcomi del fegato ed

emangiomi o emangiosarcomi (combinati) in altre sedi. Nei topi f. non si è osservata alcuna evidenza di

attività cancerogena (NTP, 1993; Health Council, 2008).

Tossicità per la riproduzione: - Effetti avversi su funzione sessuale e fertilità:

Il potenziale riproduttivo è stato valutato mediante somministrazione orale di 0, 0,25, 1,5 o 9 mg/kg-

giorno di p-nitroanilina a gruppi di ratti Sprague Dawley (F0) maschi (15) e femmine (30) per 14 settimane prima dell'accoppiamento e durante l'accoppiamento, durante la gestazione e durante

l'allattamento. I ratti della generazione F1 hanno ricevuto gli stessi livelli di dose di p-nitroanilina per

18 settimane fino allattamento; cuccioli F2 sono stati osservati durante lo svezzamento. Nel gruppo F0

alla dose più alta è stata osservata una leggera riduzione del tasso di gravidanza. Non sono state osservate altre differenze tra il gruppo F0 e F1 (Nair et al., 1990 in ACGIH, 2014).

- Effetti avversi sullo sviluppo:

Studi di tossicità riproduttiva per via orale (con 25, 85, 250 mg/kg di p-nitroanilina) eseguiti su ratte Sprague Dawley gravide dal 6° al 19° giorno di gestazione hanno evidenziato a 85 mg/kg fetotossicità

(ma non teratogenicità) associata ad aumento di peso della milza nelle madri e, alla dose più alta,

embriotossicità (compresi riassorbimenti, diminuito peso fetale e terata) associata a significativa

tossicità materna. A 25 mg/kg non è stato osservato alcun effetto (Nair et al., 1985 in ACGIH, 2014; NTP, 1993).

- Effetti su allattamento o attraverso allattamento:

Dato non disponibile.

Tossicità specifica per organi bersaglio (STOT) - esposizione singola

La p-Nitroanilina è un potente agente che induce metaemoglobina e, somministrata a dosi sufficientemente

alte, può provocare emolisi (ACGIH, 2014).

Potenziali sintomi di intossicazione sono irritazione del naso e della gola, cianosi, atassia, tachicardia e tachipnea, dispnea, irritabilità, vomito, diarrea, convulsioni, arresto respiratorio, anemia, metaemoglobinemia

ed ittero (HSDB, 2015).

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Tossicità specifica per organi bersaglio (STOT) - esposizione ripetuta

L'esposizione ripetuta o prolungata può causare metaemoglobinemia ed emolisi, anemia ed ittero (HSDB,

2015). Si può avere anche danno epatico (ACGIH, 2014). In studi di durata precronica gruppi di topi B6C3F1 maschi e femmine hanno ricevuto p-nitroanilina in olio

di mais mediante sonda gastrica, per 5 giorni/settimana a dosi di 0, 10, 30, 100, 300, o 1000 mg/kg di peso

corporeo per 14 giorni o a 0, 1, 3, 10, 30, o 100 mg/kg/giorno per 13 settimane. Non si sono osservate lesioni macroscopiche associate alla somministrazione di p-nitrotoluidina. Negli studi di 13 settimane sono stati

osservati aumento di emopoiesi extramidollare nei m. e nelle f. e nei corpi di Heinz, l’unico cambiamento

istopatologico associato all’esposizione è stata aumentata pigmentazione delle cellule di Kuppfer. Negli studi

di 13 settimane i valori ematologi erano coerenti con quelli degli studi di 14 giorni; si sono verificati cambiamenti istopatologici associati alla somministrazione di p-nitroanilina nella milza (emopoiesi e

pigmentazione), nel fegato (pigmento bruno-dorato in cellule di Kuppfer dei topi maschi) e nelle ossa

(iperplasia dell'osso nei topi maschi, ma non nelle femmine) (NTP, 2003 su ACGIH, 2014).

Pericolo in caso di aspirazione Dato non disponibile.

Vie probabili di esposizione

Le principali vie di esposizione potenziale sono inalazione e contatto cutaneo.

Effetti immediati, ritardati e cronici derivanti da esposizione a breve e lungo termine La sostanza può causare metaemoglobinemia a seguito di somministrazione per via cutanea ed inalatoria.

Può essere nociva se assorbita attraverso la pelle o inalata. Sintomi di sovraesposizione includono irritabilità,

vomito, diarrea, cianosi, atassia, tachicardia, convulsioni, arresto respiratorio, e anemia.

Effetti interattivi Dato non disponibile.

SEZIONE 12: Informazioni ecologiche

12.1. Tossicità

Effetti a breve termine

Pesci (Leuciscus idus) CL50-48 ore: 35 mg/l (HSDB, 2015; Verschueren, 2009); Crostacei (Daphnia magna) CE50-48 ore: 22 mg/l (saggio condotto dal Ministero dell’Ambiente Giapponese,

2011) (NITE, 2015);

Alghe CrE50-72 ore: 43 mg/l (saggio condotto dal Ministero dell’Ambiente Giapponese, 2011) (NITE, 2015);

Alghe (Scenedesmus quadricauda) CE50-96 ore: 20 mg/l (inibizione della moltiplicazione cellulare) (US

EPA, 2004; Verschueren, 2009).

Effetti a lungo termine Alghe NOEC-72 ore: 0,94 mg/l (saggio condotto dal Ministero dell’Ambiente Giapponese, 2011) (NITE,

2015).

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12.2. Persistenza e degradabilità Rilasciata in atmosfera la p-nitroanilina esiste sia in fase vapore che in fase particolato.

La fase vapore degrada prontamente per reazione con radicali ossidrilici prodotti fotochimicamente (emivita di reazione di circa 29 ore) mentre il particolato viene rimosso dall'atmosfera con deposizioni umide o

secche.

È resistente all’idrolisi in quanto priva di gruppi funzionali idrolizzabili in condizioni ambientali (per le nitroaniline sono state stimate emivite in acqua > 1 anno) (US EPA, 2004); può essere suscettibile di fotolisi

diretta a opera della radiazione solare in quanto non assorbe nello spettro UV ambientale (> 290 nm).

Diversi saggi mostrano che la sostanza è in generale resistente alla biodegradazione (HSDB, 2015; US EPA,

2004). Non è stata riscontrata alcuna biodegradazione della p-nitroanilina a una concentrazione di 25-30 ppm in

incubazione con fanghi attivi adattati per 20 giorni.

Il BOD teorico misurato è dello 0% nel saggio della bottiglia chiusa di 2 settimane usando 100 mg/l dI p-nitroanilina con 30 mg/l di fanghi. In acqua di fiume è stata misurata una velocità di biodegradazione di

0,025 ore con un tempo di dimezzamento di 31 ore (HSDB, 2015).

Forma Sali solubili in acqua con acidi minerali.

12.3. Potenziale di bioaccumulo Ha basso potenziale di bioconcentrazione come risulta dai dati sperimentali in organismi acquatici (HSDB,

2015).

BCF sperimentale su pesce (Danio rerio) di 4,4 con una concentrazione di p-nitroanilina di 0,21 umol/l

(HSDB, 2015)

In un altro saggio di 6 settimane, il BCF sperimentale su pesce (Cyprinus carpio) è 2,9-3,6 a una conc. di

0,5 mg/l e < 10 a 0,05 mg/l (HSDB, 2015; Envichem 2015).

Coefficiente di ripartizione n-ottanolo/acqua vedi sez. 9.1

12.4. Mobilità nel suolo Sulla base di valori di Koc nell’intervallo di 54-87 si prevede alta mobilità al suolo e non si prevede che la p-nitroanilina si adsorba a sedimenti e solidi sospesi (HSDB, 2015).

In generale, è noto che le aniline formano legami covalenti con composti umici. Si presume, quindi, un

assorbimento irreversibile a suoli e sedimenti, ciò comporta che tali sostanze non siano biodisponibili come tali. Per tale motivo non è previsto accumulo negli organismi viventi (OECD, 2001).

Non si prevede volatilizzazione da superfici di suolo umido e asciutto sulla base rispettivamente della

costante della legge di Henry e della tensione di vapore.

Non si prevede rapida volatilizzazione da superfici acquose. Nella colonna d’acqua, la p-nitroanilina può degradare alla luce del sole per fotolisi e fotoossidazione per

reazione con radicali ossidrilici e alcossi prodotti fotochimicamente.

12.5. Risultati della valutazione PBT e vPvB Sottosezione da compilare a cura dell'utente qualora sia prescritta una relazione sulla sicurezza chimica.

12.6. Altri effetti avversi Dato non disponibile.

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SEZIONE 13: Considerazioni sullo smaltimento

La sostanza, in caso di smaltimento tal quale, ai sensi della Direttiva 91/689/CEE, deve essere classificata

come rifiuto pericoloso:

- H 6 - "Tossico": sostanza che, per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea, può comportare rischi per la salute gravi, acuti o cronici e anche la morte.

- H 14 - "Ecotossico": sostanza che presenta o può presentare rischi immediati o differiti per uno o più settori

dell'ambiente.

13.1. Metodi di trattamento dei rifiuti Le modalità di gestione dei rifiuti devono essere valutate caso per caso, in relazione alla composizione del

rifiuto stesso, alla luce di quanto disposto dalla normativa comunitaria e nazionale vigente.

Per la manipolazione ed i provvedimenti in caso di dispersione accidentale del rifiuto, valgono in generale le

indicazioni fornite ai punti 6 e 7; cautele ed azioni specifiche debbono tuttavia essere valutate in relazione

alla composizione del rifiuto.

Ricorrere allo smaltimento del rifiuto costituito dalla sostanza dopo aver valutato le possibilità di riutilizzo o

reimpiego nello stesso o in altro ciclo produttivo, o di avvio a recupero presso aziende autorizzate ai sensi del

D.Lgs. 152/2006. I rifiuti costituiti dai contenitori svuotati devono essere sistemati in un'area appositamente individuata per la

loro raccolta in attesa dell'avvio a smaltimento. L'area deve essere pavimentata e dotata di copertura al fine di

evitare il dilavamento ad opera delle precipitazioni atmosferiche.

I contenitori della sostanza tal quale, debitamente svuotati, possono essere smaltiti in discariche per rifiuti speciali autorizzate, ai sensi del D.Lgs. 36/2003, a ritirare il codice rifiuto ad essi attribuito, purché rispettino

i limiti e le condizioni per l'accettabilità stabiliti dallo stesso D.Lgs. 36/2003 e dal D.M. 27/09/2010.

La sostanza, in caso di smaltimento tal quale, ai sensi della Direttiva 2008/98/CE, può essere smaltita in

impianti di trattamento chimico-fisico autorizzati, ai sensi del D.Lgs. 152/2006, a ritirare il codice rifiuto

attribuito alla sostanza.

Non è consentito lo smaltimento attraverso lo scarico delle acque reflue.

SEZIONE 14: Informazioni sul trasporto La sostanza è classificata direttamente nelle Raccomandazioni ONU.

14.1. Numero ONU 1661

14.2. Nome di spedizione proprio dell'ONU NITROANILINE (o-, m-, p-)

14.3. Classi di pericolo connesso al trasporto 6.1

Codice di classificazione

T2

Rischi sussidiari

Nessuno

14.4. Gruppo di imballaggio II

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Numero di identificazione del pericolo

60

Prescrizioni particolari ONU 279 - Questa materia deve essere classificata, o assegnata ad un gruppo d’imballaggio, in base agli effetti

conosciuti sull’uomo piuttosto che dalla rigida applicazione dei criteri di classificazione definiti in questo

Regolamento.

Etichette 6.1

Prescrizioni modali

IMO: la designazione della sostanza è NITROANILINE. Si applica la prescrizione particolare ONU 279.

ICAO, ADR e RID: si applica la prescrizione particolare ONU 279

14.5. Pericoli per l'ambiente

14.6. Precauzioni speciali per gli utilizzatori Il trasporto delle merci pericolose, compreso il carico e lo scarico, deve essere effettuato da persone che

hanno ricevuto la necessaria formazione prevista dalle regolamentazioni modali.

14.7. Trasporto di rinfuse secondo l'allegato II di MARPOL 73/78 e il codice IBC

Altre informazioni

Nessuna

SEZIONE 15: Informazioni sulla regolamentazione 15.1. Norme e legislazione su salute, sicurezza e ambiente specifiche per la sostanza o la miscela

Regolamenti UE Autorizzazioni e/o Restrizioni d’uso:

Autorizzazioni: Non applicabile

Restrizioni d’uso: - Non applicabile Lista SVHC: Non applicabile

Altri Regolamenti UE Nella direttiva 96/82/CE (Direttiva Seveso), sul controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con

determinate sostanze pericolose, quantità limite sono definite per le sostanze tossiche. La quantità limite per l’applicazione degli articoli 6 [Notifica] e 7 [Politica di prevenzione degli incidenti rilevanti] è 50 tonnellate

e per l’articolo 9 [Rapporto di sicurezza] è 200 tonnellate (Dir. 96/82/CE Allegato I, parte 2).

Norme Italiane Restrizioni professionali: Legge 17 ottobre 1967, n. 977, recante disposizioni in materia di tutela del lavoro dei bambini e degli

adolescenti modificata dall'art. 3 del D.Lgs. 15 febbraio 2016, n. 39 (GU n.61 del 14/03/2016, in vigore dal

29/03/2016).

15.2. Valutazione della sicurezza chimica Considerare la valutazione della sicurezza chimica tenendo conto soprattutto delle proprietà chimico-fisiche,

del modo e le circostanze di utilizzo della sostanza o del preparato.

SEZIONE 16: Altre informazioni Data di revisione: 09/08/2018

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Abbreviazioni e acronimi

ACGIH American Conference of Governmental Industrial Hygienist.

ADN Accordo europeo concernente il trasporto internazionale di merci pericolose per vie navigabili interne allegato alla risoluzione n. 223 del Comitato dei trasporti interni della Commissione economica per l’Europa

ADR Accordo europeo concernente il trasporto internazionale di merci pericolose su strada nel quadro della

direttiva 94/55/CE. BCF Fattore di Bioconcentrazione

BEI Limite esposizione biologico

BOD Domanda biochimica di ossigeno (g); è la quantità di ossigeno consumato dai microorganismi nella

metabolizzazione di un composto in esame; espressa anche come grammi di ossigeno consumato per grammo di composto in esame.

CE50 Concentrazione efficace mediana: rappresenta la concentrazione in gradi di provocare nel 50% degli

individui un effetto diverso dalla morte (immobilizzazione, arresto della crescita ecc.) in saggi sia acuti che cronici. Deve essere riferita al tempo di esposizione

CL50 Concentrazione letale media: è la concentrazione di una sostanza capace di uccidere il 50% di un

gruppo di animali entro un periodo continuo di esposizione, la cui durata deve essere precisata.

CrE50 Concentrazione efficace media: rappresenta la concentrazione di sostanza che provoca una riduzione del 50% del tasso di crescita (CrE50) rispetto al controllo (median effective concentration on growth rate)

(Reg. 440/2008).

DFG Deutsche Forschuhgsgemeinschaft. Commissione tedesca per lo studio dei pericoli per la salute di composti chimici negli ambienti di lavoro

DL50 Dose mediana: dose singola di sostanza, valutata statisticamente, che si prevede causi la morte del

50% degli animali trattati. DPI Dispositivi di protezione individuale.

f. femmine

i.p. intraperitoneale

IBC International Bulk Chemical Code: codice internazionale per costruzione ed equipaggiamento navi adibite al trasporto di rinfuse di sostanze chimiche pericolose.

ICAO “International Civil Aviation Organisation”, Organizzazione internazionale per l’aviazione civile; fa

riferimento all’allegato 18 della Convenzione sull’aviazione civile internazionale “Sicurezza del trasporto aereo di merci pericolose”.

IMDG Codice marittimo internazionale delle merci pericolose per il trasporto di merci pericolose per mare.

IMO Organizzazione Marittima Internazionale Koc Coefficiente di ripartizione tra carbonio organico ed acqua. Misura l’adsorbimento dei composti

chimici alla parte organica del suolo e quindi fornisce informazioni sulla mobilità della sostanza.

Kow Coefficiente di ripartizione tra n-ottanolo e acqua (Kow). Viene definito come il rapporto tra le conc.

all’equilibrio di una sostanza disciolta in un sistema costituito da n-ottanolo e acqua. E’ una misura della lipofilicità della sostanza.

m. maschi

MAK Maximale arbeitsplatz-Konzentration: massima concentrazione nell’aria in ambiente di lavoro alla quale una sostanza chimica (come gas, vapore o particolato) generalmente non provoca effetti avversi sulla

salute dei lavoratori né causa fastidi nemmeno se l

MARPOL Protocollo relativo al trasporto di rinfuse secondo IMO.

NOEC No Observed Effect Concentration – Concentrazione senza effetto osservato OCSE Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico o Organisation for Economic Co-

operation and Development (OECD)

ONU Organizzazione Nazioni Unite. RID “Regolamento concernente il trasporto internazionale di merci per ferrovia” .

SNC Sistema Nervoso Centrale

TLV Valore limite di soglia stabilito dall'ACGIH TWA Valore limite di soglia - media ponderata nel tempo (TLV-TWA);

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Scheda di Dati di Sicurezza

secondo l’Allegato II del Regolamento 1907/2006 (REACh)

p-nitroanilina Versione: 1.1.2

Data di emissione: 27/06/2015

Data di revisione: 09/08/2018

N. CAS 100-01-6 Pagina 17 di 18

Questa SDS non ha alcun valore legale ma è un MODELLO DI SCHEDA DI DATI DI SICUREZZA da utilizzare, modificare e integrare adattandolo

alle proprie esigenze e assumendone la piena responsabilità.

Istituto Superiore di Sanità, Centro Nazionale Sostanze Chimiche

Principali riferimenti bibliografici e fonti di dati

- ACGIH (American Conference of Government Industrial Hygienists). 2017 TLVs and BEIs. Threshold

Limit Values (TLVs) for chemical substances and physical agents and Biological Exposure Indices (BEIs) with Seventh Edition documentation. 2017 ACGIH, Cincinnati OH

- BUA (1987). GDCh-Advisory Committee on Existing Chemicals of Environmental Relevance (BUA).

VCH Publisher (BUA Report, N° 19) - BUA (2007). GDCh-Advisory Committee on Existing Chemicals of Environmental Relevance (BUA).

VCH Publisher (Supplementary Reports XIII), (BUA Report, N° 268)

- Chemical Abstracts Service (CAS) of American Chemical Society - Registry file on line

- ChemIDplus Advanced (2015). Specialized Information Services, U.S. National Library of Medicine Bethesda, National Institutes of Health, Health & Human Services

http://chem.sis.nlm.nih.gov/chemidplus/

- CRC - Handbook of Chemistry and Physics. W.M. Haynes. 95th edition. 2014-2015 – CRC Press - DFG (Deutsche Forschungsgemeinschaft), 2017. List of MAK and BAT Values 2017. Permanent Senate

Commission for the Investigation of Health Hazards of Chemical Compounds in the Work Area. Report No.

53. Wiley–VCH.

- EnviChem Data bank of Environmental Properties of Chemicals – maintained by the Finnish Environment Institute

- GESTIS-database on hazardous substances - Institut für Arbeitsschutz der Deutschen Gesetzlichen

Unfallversicherung (IFA, Institute for Occupational Safety and Health of the German Social Accident Insurance).

- Grant W.M. 1993. Toxicology of the eye. 4th Edition. Thomas Springfield, IL.

- Health Council of the Netherlands. p-Nitroaniline; Evaluation of the carcinogenicity and genotoxicity. The Hague: Health Council of the Netherlands, 2008; publication no. 2008/08OSH.

- HSDB (2015) Hazardous Substances Data Bank. Bethesda, MD: National Library of Medicine File on-line

http://toxnet.nlm.nih.gov/

- IPCS (2001) International Chemical Safety Cards. Commission of the European Communities & International Programme on Chemical Safety. Luxembourg, World Health Organization, International

Programme on Chemical Safety (N° 308). (Peer-Review Status: 03.12.2001 Validated)

- Micromedex – Poisindex Toxicologic Managements – Banca Dati Informatizzata - NITE; Chemical Risk Information Platform (CHRIP), 2015

- NTP (1993). Toxicology and Carcinogenesis Studies of p-Nitroaniline (CAS N. = 100-01-6). Research

Triangle Park, NC, National Toxicology Program (Technical Report Series N° 418). U.S. Department of Health and Human Services, National Institutes of Health.

- O' Neil, ED (2013) The Merck Index: An Encyclopedia of Chemicals Drugs and Biologicals. 15th Ed. The

Royal Society of Chemistry. Inc., Whitehouse Station, New Jersey, U.S.A.

- Patty’s Toxicology 5th edition; Edited by: Bingham, Eula; Cohrssen, Barbara; Powell, Charles H. 2001 John Wiley & Sons

- Pohanish Richard P. - Wiley guide to chemical incompatibilities - Richard P. Pohanish, Stanley A. Greene

- 3rd ed., 2009. A John Wiley & Sons, Inc., Publication - PREVENT Prevent, Chemical Substances database, file on line (interrogato nel 2015)

- RTECS (2015) Registry of Toxic Effects of Chemical Substances by National Institute for Occupational

Safety and Health (NIOSH) file on-line http://www.cdc.gov/niosh-rtecs/

- US Environmental Protection Agency HPV Challenge Program 201-15173A, Mononitroaniline category. Revised April, 2004.

- Verschueren, K. (2009) Handbook of Environmental Data on Organic Chemicals, Fifth Edition, Publisher:

John Wiley & Son

Frasi R e indicazioni di pericolo: testo integrale

Vedi sezione 2.1

Disposizioni particolari relative agli elementi supplementari dell’etichetta per talune miscele

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Scheda di Dati di Sicurezza

secondo l’Allegato II del Regolamento 1907/2006 (REACh)

p-nitroanilina Versione: 1.1.2

Data di emissione: 27/06/2015

Data di revisione: 09/08/2018

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Disposizioni particolari relative all’imballaggio

Gli imballaggi di qualunque capienza contenenti la sostanza tal quale o in miscela forniti al pubblico devono

essere muniti di chiusura di sicurezza per bambini. Gli imballaggi di qualunque capienza contenenti la sostanza tal quale o in miscela forniti al pubblico devono

recare un'avvertenza di pericolo riconoscibile al tatto.

NOTA

Indicazioni sulla formazione Ricordare l'applicabilità dell' art. 227 (D.Lgs. 81/08 e s.m.i.)

Generali o varie

Le informazioni riportate nella presente scheda base sicurezza sono basate sulle migliori conoscenze

scientifiche e tossicologiche alla data sopra indicata, ricavata dalla bibliografia internazionale citata, alla data riportata nel documento.

I dati riportati si riferiscono esclusivamente alla sostanza pura.

L'utilizzatore deve conformarsi alle normative vigenti, ed assicurarsi dell'aggiornamento, dell'idoneità e completezza delle informazioni contenute; ciò in relazione all'utilizzo specifico che deve essere fatto della

sostanza nel proprio ciclo produttivo.

Questa scheda annulla e sostituisce ogni edizione precedente.