shaolin - i segreti del sacro tempio

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    SHAOLIN

    I SEGRETI DEL SACRO TEMPIO

    Al mio amato Maestro

    INDICE GENERALE1. DA CUORE A CUORE

    2. DEDICA ALL’AUTORE

    3. INTRODUZIONE

    4. L’ADDESTRAMENTO DEI MONACI

    5. IL GIOVANE SMARRITO

    6. L’ABATE DEL TEMPIO

    7. I DISCEPOLI YOGI SHAOLIN

    8. LA MENTE COME L’ACQUA

    9. IL TAO DEL TAI CHI

    10. IL VECCHIO GATTO

    11. IL RUGGITO DELLA TIGRE

    12. LE 18 MANI DEL BUDDHA

    13. CELEBRAZIONE DEL RESPIRO

    14. LE QUATTRO DIMORE CELESTIALI

    15. AWALOKITESWARA – ESSERE LUCE

    16. ILLUMINAZIONE IN CAMMINO

    17. I 10 ESERCIZI PREZIOSI

    18. LA CAMICIA ENERGETICA

    19. LA LEGGIADRIA DELLA MANTIDE

    20. LA GRU BIANCA

    21. LA POTENZA DEL DRAGO

    22. LA SINUOSITA’ DEL SERPENTE

    23. LA MEDITAZIONE BODHIDHARMA

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    PARTE SECONDA

    24. I 10 ESERCIZI PREZIOSI

    25. LA CAMICIA ENERGETICA

    26. LA LEGGIADRIA DELLA MANTIDE

    27. LA GRU BIANCA

    28. LA POTENZA DEL DRAGO

    29. LA SINUOSITA’ DEL SERPENTE

    30. LA MEDITAZIONE BODHIDHARMA

    DA CUORE A CUORE

    Prima che nascessi io vidi quel meraviglioso sorriso.

    Non so come, non so dove, ma lo vidi.

    Fu lunga e faticosa la ricerca, non scevra da pericoli, errori e illusioni.

    Ma quando i miei occhi furono in grado di vedere, quando le mie orecchie furono in grado di sentire,

    quando la mia mente fu in grado di tacere; quando al di là dei cinque sensi fui in grado di percepire, io lo

    vidi.

    Vidi quel sorriso sul tuo viso – mi rivolgo a Te che stai leggendo questo libro - , ed è lo stesso sorriso del

    Buddha, lo stesso sorriso di Gesù.

    Che queste pagine siano per Te di aiuto nel trovare il tuo “VERO VOLTO”.

    DAL MIO CUORE AL TUO CUORE!

    A. ABBRUZZO

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    DEDICA ALL’AUTORE

    Questo scritto è dedicato al nostro Maestro Angelo Abbruzzo che ci ha trasmesso con grande amore e

    pazienza la disciplina dell’EQUILIBRIO, dell’ARMONIA, della LUCE.

    Donandoci una tecnica, una visuale e soprattutto un pezzetto della sua vita.

    Abbiamo visto, udito, assorbito e fatto nostro tutto questo che sarà per noi la coltivazione di un seme

    prezioso.

    Cosa è stato per noi la pratica dello SHAOLIN ? Innanzi tutto unione, centro e luce, immersione nelle cose

    più estese e più grandi: nestra sulla vita.

    Gli incontri sono stati sempre uno scambio di idee, di percezioni, di angolazioni e di sfaccettature, ma

    soprattutto di silenzi, dove il cuore si tuffava per espandersi.

    Poi, a casa, davanti al lavello e nelle più semplici e banali mosse quotidiane, ecco nascere la riessione e

    l’assimilazione di ciò.

    L’arricchimento diveniva entusiasmante ed era così legato alla pratica quotidiana da desiderare subito il

    gradino successivo !

    Vi era poi un settore particolare che accompagnava gli incontri che consisteva nei sogni: sì, proprio i sogni,

    cioè quel lavoro notturno che continuava nel subconscio, fatto quando la mente forse tace e lo Shaolin

    agisce.

    Visioni legate all’azione di questa potente energia mossa che iniziava il suo lavoro sotterraneo.

    Come nei movimenti della vita, ecco che si avanza e ci si ritira continuamente, si prendono chiare direzioni

    verso tutti i punti della conoscenza per poi ritornare sempre alla base, al centro, al punto zero, al punto

    dove yin e yang si incontrano e nasce la quiete.

    Si dice nella Bhagavad Gita: “… combatti Arjuna, combatti…”.

    Ma con quali mezzi ?

    Eccone uno a portata di mano per il XX secolo e per i secoli a venire, riesumato, si direbbe, dal cassetto

    della nonna: Semplice, Sicuro, Vigoroso, che racchiude in sé il tutto.

    Per ciascuna di noi sicuramente lo Shaolin ha operato un cambiamento, ci ha fatto scoprire “la Vena d’Oro”,

    il nostro timbro speciale, la nostra caratteristica, la nostra unicità nell’universo e non continuiamo oltre per

    non scoprire anche il senso di onnipotenza che a volte ti fa volare via, dimenticando la più docile delle virtù:

    l’UMILTA’.

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    Siamo parte del Tutto ed ognuno ha un proprio ruolo nel tutto. Nessuno è uguale all’altro e ci vogliono molti

    pezzi diversi per comporre l’insieme, esattamente come un orologio smontato dove ci sono svariati

    ingranaggi che, visti sparsi, divisi, ci si chiede come possano riuscire a formare uno strumento per l’esatta

    misurazione del tempo. Ma quando un orologiaio prende ogni pezzo, lo mette al suo posto, non solo ci si

    accorge che l’orologio funziona, ma che segna anche l’ora esatta.

    Finché ogni più piccolo elemento rimane al suo posto e fa il proprio lavoro tutto funziona bene.

    Fatto questo ora non ci resta che dare il meglio di noi !

    Pensiamo sempre di essere gli arteci mentali delle nostre scelte ma può essere che siano altre vibrazioni,

    forse quelle dello Shaolin, ad operare.

    Forse è stata sufciente una frazione di silenzio perché lo Shaolin ci facesse pervenire il suo richiamo.

    Perciò non servono diserzioni né scientiche né losoche. E’ solo una questione di silenzio e di ascolto, è

    solo l’aver percepito che nel Respiro Cosmico esiste anche il respiro dello Shaolin, con il suo ritmo, le sue

    energie in movimento, la sua danza ancestrale e così in quella frazione di secondo si è creato un feeling che

    va coltivato, amato, assecondato non con la sola contemplazione, ma con l’azione e l’esercizio. L’allievo

    deve trovare dentro di sé la “sua” forma con costante esercizio e dopo lungo lavoro di imitazione.

    Quindi per un buon apprendimento occorre che si veda il “modello” nella pratica della forma, nella pratica

    della vita.

    Non solo il maestro è importante, ma anche l’armonia di una classe è elemento fondamentale che va

    ricercato continuamente.

    Sappiamo che ognuno di noi stabilisce rapporti affettivi a carattere positivo nei confronti di coloro che vede

    come persone che hanno contribuito o contribuiscono ad ampliare il suo spazio di movimento cognitivo.

    L’aver avuto esperienza di Hatha Yoga, di Meditazione e di amicizia con le persone di un gruppo

    antecedente l’apprendimento dello Shaolin è stato un elemento importante, anche se la conoscenza a volte

    scatena processi psicologici o pulsioni inconsce, fenomeno di rimozioni precedenti.

    Ma non solo la mente rispecchia il vissuto, ma anche il nostro corpo è un’immagine della vita passata; si sa,

    per esempio, che traumi psichici ed emotivi tendono ad irrigidire i tessuti muscolari del corpo.

    Perciò è necessario un accurato lavoro sul nostro sico, sulla mente e sullo spirito, un lavoro di unità legato

    dal respiro.

    Le applicazioni non sono semplici da apprendere, ma sono utili per contrapporre il vuoto al pieno e sono un

    valido articio mentale per memorizzare le posizioni.

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    L’Equilibrio, l’Armonia, la Creatività che ognuno apporta alla forma, sono già dentro di noi, ma il lavoro per

    farle emergere è lungo e faticoso.

    Michelangelo, di fronte ad un blocco di marmo, dice: “Basta togliere il superuo e tutto è già lì.”

    Siamo consapevoli che per te, Maestro, sia stato un grande lavoro, tuttavia pensiamo che anche tu, vicino a

    noi, ritempravi le forze prendendo, forse, un po’ di ossigeno per il compito gravoso che ti aspettava in città.

    Le nostre vibrazioni di Bene, Amicizia, Fratellanza, Unità li si moltiplicavano e formavano un tutt’uno a cui

    attingere.

    CARO MAESTRO Grazie Grazie Grazie

    Marisa

    Elena

    Cristina

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    “SE UN UOMO COMPIE IL BENE

    LO COMPIA RIPETUTAMENTE,

    LO COMPIA INTENZIONALMENTE;

    LA GIOIA SI ACCUMULA COL BENE.”

    Dhammapada: V.118

    INTRODUZIONE

    Immaginate di essere all’interno del Sacro Tempio Shaolin: in una sala soffusa di luce c’è un uomo vestito di

    nero, è un Monaco dallo sguardo fermo, vivo ed intenso.

    Osservatelo con l’immaginazione, con l’occhio della vostra mente:

    Il suo respiro naturale e profondo lo unisce alle forze del cielo ed a quelle della terra. Tutto il suo essere è in

    uno stato di concentrazione totale nella posizione del PALO IMMOBILE (CHING TSO) mentre la sua energia

    si irradia sino a riempire lo spazio attorno.

    Dopo questo esercizio, apparentemente statico, ora le sue braccia, le mani, la testa, le gambe e tutto il suo

    corpo compongono nello spazio le gure dei cinque mitici animali: la GRU, il SERPENTE, il DRAGO, il

    LEOPARDO e la TIGRE.

    - Eccolo spiegare le ali nella GRU (HO) muovendosi con grande leggerezza, armonia ed equilibrio.

    - Eccolo assumere le movenze sinuose e ondeggianti del COBRA (SHE), le sue mani colpiscono col suo

    micidiale morso.

    - Ora la sua respirazione diviene più intensa nelle movenze del DRAGO (LUNG) uide, circolari e potenti.

    - Ora il suo corpo assume l’aspetto di un LEOPARDO (PAO) che con la sua tipica felinità balza e azzanna

    la preda alla gola.

    - Da leopardo si trasforma in una TIGRE (HU) che ruggisce.

    Il respiro del Monaco, sempre profondo e consapevole, attiva l’ENERGIA COSMICA (CHI). Questa energia

    lo pone in collegamento con tutto ciò che vive e pulsa, poiché tutto l’universo è manifestazione – sottile o

    grossolana – della stessa energia.

    Il Monaco lo sa, non per sentito dire, ma perché ha sperimentato direttamente e tutto il suo essere è in uno

    stato di armonia e di unità.

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    Ora il Monaco, girando 3 volte su se stesso in senso orario, saluta il sole nascente – simbolo dell’Assoluto -

    e si siede su un cuscino nella postura triangolare per meditare. Mentre il Monaco è assorto in meditazione,

    nella sala profumata di incenso, sembra riecheggino le parole del grande Yogi NAGARJUNA:

    “CH’IO POSSA ANNUNCIARE SENZA TURBAMENTO LA VERITA’ (DHARMA)

    A TUTTI GLI ESSERI, CH’IO POSSA DARE LORO GIOIA, SERVIZIO, CONOSCENZA.”

    Dopo l’immobilità il movimento (YANG),

    dopo il movimento l’immobilità (YIN).

    Al di là del movimento e dell’immobilità vi è uno stato di vuoto (WU CHI) non sottoposto alla LEGGE DEI

    CONTRARI.

    In questo vuoto scompare ogni dualismo e sorge l’AMORE INCONDIZIONATO per tutte le creature che, in

    varie sfaccettature, si manifesta essenzialmente come:

    - COMPASSIONE (KARUNA)

    - BENEVOLENZA (MAITRI)

    - GIOIA ALTRUISTICA (MUDITA)

    Sul Monaco meditante si posa la mano benedicente del Risvegliato (BUDDHA). Egli ripete all’assemblea

    degli esseri di Luce presenti nella sala le parole che già disse 2.500 anni fa:

    “Ecco, o Amici, un uomo con la mente rivolta alla benevolenza vive irradiandola verso una regione, verso

    una seconda, versa una terza regione, con il cuore pieno di amore grande, abbondante, accresciuto senza

    misura, libero da odio e da afizione.

    Possano tutti essere felici, tutti gli esseri deboli e forti senza eccezione; nelle sfere superiori, medie, inferiori

    dell’esistenza; piccoli o grandi, visibili o nascosti, vicini o lontani, nati o non ancora nati. Possano tutti star

    bene ed essere felici.”

    (METTA SUTTA)

    Ora il Monaco, uscendo dallo stato meditativo, prende alcune respirazioni profonde.

    Prima di continuare con la pratica del SOLO EXERCISE (TAI CHI CHUAN) ricorda alcuni versi dei SACRI

    VEDA:

    “…Il Saggio perseverante nella gnosi acquisita non disperda la mente nelle molte parole, futile risonanza di

    voce.”

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    “NON FARE IL MALE, ESERCITARSI NEGLI ELEMENTI SALUTARI, PURIFICARE LA MENTE, QUESTA E’ L’ESSENZA DELLA DOTTRINA.” Dhammapada: V.183

    L’ADDESTRAMENTO DEI MONACI

    Lo scopo, quindi, dell’insegnamento dei grandi Maestri del Sacro Tempio Shaolin, non era quello di creare

    combattenti invincibili, ma bensì GUERRIERI SPIRITUALI, uomini del cuore compassionevole, uomini veri.

    Questi uomini, questi monaci, venivano forgiati nel corpo e nello spirito attraverso allenamenti durissimi che

    si svolgevano giornalmente in una delle sale del Tempio.

    La pratica era sempre condotta da un Maestro che insegnava più con l’esempio che con la parola afnché

    gli allievi potessero sperimentare direttamente la verità di ciò che veniva trasmesso senza l’intervento del

    mentale che assai spesso distorce la percezione del reale.

    Oltre alla meditazione i monaci venivano addestrati con la pratica dei 5 ANIMALI (WU HSING CHUAN), la

    MANTIDE RELIGIOSA (TAN LANG), le 18 MANI DEL BUDDHA (SHO PA LO HAN SHOU), esercizi respiratori

    (CHI KUNG), sacre formule (MANTRAS) e tecniche di guarigione.

    Raggiunto un certo livello, poi, ogni aspirante monaco riceveva l’INIZIAZIONE a pratiche speciche miranti

    al raggiungimento dello stato di illuminazione (BUDDHITA’).

    Naturalmente non tutti i praticanti divenivano MONACI (BIKKSHU), poiché le pratiche molto severe

    portavano ad una selezione tanto spontanea quanto spietata.

    Quelli che riuscivano a superare le difcoltà, oltre ad essere illuminati, divenivano MONACI GUARITORI.

    Le pratiche di guarigione andavano dalla imposizione delle mani (PRANOTERAPIA), all’attivazione dei vortici

    di energia (CHAKRAS), dall’uso di pozioni medicinali a formule magiche che conferivano al Monaco il potere

    di guarire, allontanare interferenze esterne ed orientare eventuali spiriti ossessori dalla persona malata.

    Gli INIZIATI, raggiunto un alto livello di pratica e la padronanza del TAI CHI, ovvero la danza cosmica

    celebrativa dei contrari (YIN-YANG), si dedicavano solamente alla pratica meditativa ed alla preghiera per il

    bene, la pace e l’illuminazione di tutti gli esseri senzienti.

    A questo punto un monaco diveniva BODHISATTWA, vale a dire un uomo che pulsa d’Amore e che aiuta

    vibrazionalmente tutti gli esseri dei 3 Mondi:

    - MATERIALE

    - ASTRALE

    - MENTALE

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    Quello del Bodhisattwa è un operare costante, giorno e notte, un aiuto invisibile, un dono senza volto.

    E in questo dono possiamo anche vedere il signicato sostanziale delle parole del CRISTO:

    “Nessuno ha amore più grande di colui che dona la vita per salvare i suoi fratelli.”

    “CHI CERCA LA SUA GIOIA

    INFLIGGENDO AD ALTRI DOLORE,

    CONFUSO ED INTESSUTO DI OSTILITA’,

    MAI SI LIBERA DALLE OSTILITA’.”

    Dhammapada: V.291

    IL GIOVANE SMARRITO

    In attesa di impartire gli insegnamenti Shaolin ai suoi discepoli, il monaco riceve la visita di un giovane dallo

    sguardo smarrito.

    “Perché sei venuto a me gliolo ?“

    “Sono venuto da te perché ho delle grosse perplessità. Ci sono cose che vorrei capire e non capisco. Tante

    cose a cui vorrei credere e tante cose che vorrei vedere.

    Ma a chi devo credere ?

    Che cosa devo vedere ?

    Che cosa devo capire ?

    Maestro, mi hanno indicato tante strade, mi hanno raccontato tante cose ed ora non capisco più nulla.

    Avevo un grande entusiasmo ed ora ho perso anche quello. Ho provato il male, ho provato il bene. Ho

    provato l’amore ed il dolore. Ho vissuto da ricco e da povero. Tutto ho provato. Sono arrivato ad un punto

    in cui non mi interessa più vivere così.

    Solo una volta ero così vicino alla soluzione del problema del nascere e del morire che credevo di scoprirlo

    da un momento all’altro.

    Ero in preghiera.

    Mi ero avvicinato così tanto a quella emissione di forza che il cervello si era fatto aiutare da ogni cellula del

    corpo. Ero vicino a quella luce, anzi vicinissimo; quella luce che trascende le forme, le forze e le simmetrie.

    Ma poi dopo un po’ di tempo, di nuovo l’ottundimento ed il caos.”

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    “Chissà com’è – disse il monaco – passare il tempo tra un ore e l’altro come fanno le farfalle.”

    “Perdonami maestro se ti sto annoiando con le mie chiacchiere.”

    Il monaco lo guardò, gli poggiò le mani sulle spalle e gli diede un bacio sulla fronte. Attraverso i rami, le

    foglie, la vegetazione passò una leggera brezza di santità e fu come un momento di grande festa per tutta

    la natura.

    “Figliolo – disse il maestro – tu vuoi capire un universo dove tutto è capito. Ragionare dove tutto è lume. Far

    entrare nella tua mente l’immenso con parole. Lascia i loso e le religioni e prendi la strada della saggezza.

    Attraverso la meditazione e la conoscenza interiore, tutto ti parlerà, e capirai la losoa e la religione,

    perché nulla fa luce senza la comprensione di te stesso. Solo per questa via la vita si fa comprensibile.

    Ora gliolo recati alla sala del Buddha dove potrai ascoltare il discorso dell’Abate del Tempio."

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    “SE UN UOMO CHIARAMENTE PARLA

    O AGISCE LA GIOIA LO SEGUE,

    COME OMBRA CHE NON ABBANDONA.”

    Dhammapada: V.2

    L’ABATE DEL TEMPIO

    L’abate del tempio, monaco anziano e grande saggio, inizia il discorso sulla conoscenza delle 4 NOBILI

    VERITA’ (ARYA SACCA):

    “Ecco, o amici, un monaco che secondo realtà conosce:

    - QUESTO E’ DOLORE

    - QUESTA E’ L’ORIGINE DEL DOLORE

    - QUESTA E’ LA CESSAZIONE DEL DOLORE

    - LA VIA CHE PORTA ALLA CESSAZIONE DEL DOLORE E’ L’OTTUPLICE SENITERO (ARYA MARGA)

    Ecco, o amici, la prima nobile verità:

    - nascita è dolore,

    - morte è dolore,

    - vecchiaia è dolore,

    - la perdita di ciò che si crede di possedere è dolore,

    - non ottenere ciò che si desidera è dolore.

    Ecco, o amici, la seconda nobile verità:

    - tutto ciò che è attaccamento o avversione nei confronti dei 5 punti precedenti è dolore.

    Ecco, o amici, la terza nobile verità:

    - essa è costituita dalla cessazione dell’ignoranza (AVIDHYA) e dai suoi due precedenti poli opposti

    (ATTACCAMENTO e AVVERSIONE).

    Ecco, o amici, la quarta nobile verità dell’ottuplice sentiero:

    1. retta visione

    2. retta intenzione

    3. retta parola

    4. retta azione

    5. retta vita

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    6. retto sforzo

    7. retta concentrazione

    8. retta meditazione

    Ecco, o amici, un monaco che così conoscendo la via che porta all’annientamento del dolore giorno e notte

    si applica:

    - egli si adopera, tende lo spirito, si esercita con il proposito di aiutare tutti gli esseri;

    - egli si adopera, tende lo spirito , si esercita con il proposito di astenersi dal dire parole aspre, dal

    discorso calunnioso, dal vuoto cicaleccio;

    - egli si adopera, tende lo spirito, si esercita con il proposito di non togliere la vita ad alcun essere

    vivente;

    - egli si adopera, tende lo spirito, si esercita con il proposito di astenersi dal prendere il non dato;

    - egli si adopera, tende lo spirito, si esercita con il proposito di cercare in sé la volontà alla stabilizzazione

    di cose buone sorte, accrescerle, svilupparle, completarle.

    E così, o amici sorge nel monaco la chiara comprensione delle 4 DIMORE DIVINE (BRAHAMA VIHARA):

    - il monaco solerte, consapevole, perspicace si diletta nel soggiornare nella benevolenza;

    - il monaco solerte, consapevole, perspicace si diletta nel soggiornare nella compassione;

    - il monaco solerte, consapevole, perspicace si diletta nel soggiornare nella gioia simpatetica;

    - il monaco solerte, consapevole, perspicace si diletta nel soggiornare nell’equanimità.

    “Chi consapevole – disse il Risvegliato (BUDDHA) – coltiva simpatia smisurata verso tutte le creature;

    chi consapevole offre rifugio e protezione a tutti gli esseri senzienti;

    chi consapevole si rallegra per la felicità altrui osserva la disciplina;

    chi osserva la disciplina ha conoscenza e chi ha conoscenza osserva la disciplina.”

    Ora l’Abate ed i monaci Shaolin intonano un sacro mantra:

    “NAMU TASSA BHAGAVATU ARAHATU SAMMASAMBUDDHASSA”

    (Gloria a Lui, al sublime, al venerabile, al perfetto Risvegliato.)

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    “ECCELSO E’ L’OTTUPLICE SENTIERO,

    VIA ALLE QUATTRO NOBILI VERITA’.

    LA LIBERAZIONE DALLA BRAMA E’ IL

    PIU’ ALTO ELEMENTO PER COLORO

    CHE HANNO DUE PIEDI E OCCHI”.

    Dhammapada: V. 273

    I DISCEPOLI SHAOLIN

    Ora il Monaco, predisponendosi interiormente a ricevere i suoi quattro discepoli, si rammenta le parole del

    Maestro:

    “Ciascuno istruisca prima se stesso poi istruisca gli altri.”

    “Ciascuno guidi prima se stesso poi guidi gli altri… .”

    I quattro discepoli entrano nella sala a MANI GIUNTE, con attenzione, gratitudine e rispetto.

    Essi intuiscono quanto siano fortunati per il fatto di poter apprendere lo Shaolin nel Sacro Tempio e i loro

    occhi duciosi guardano il monaco che li accoglie amorevolmente.

    “COME UN GROSSO MASSO

    NON E’ MOSSO DAL VENTO,

    COSI’ DA BIASIMO O DA LODE

    NON E’ MOSSO IL SAGGIO.”

    Dhammapada: V. 81

    LA MENTE COME L’ACQUA

    “L’acqua, o miei diletti, scorre sempre per raggiungere un livello armonioso, non ha forma propria ma

    prende quella del recipiente che la contiene. Può, così, assumere qualsiasi forma senza perdere la sua

    identità e vincere ogni battaglia senza combattere, infatti nella sua natura di acqua non c’è sforzo ma

    uidità.

    Osservatela con l’occhio mentale:

    - turbinante nelle cascate

    - calma nella supercie di un lago

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    - minacciosa in un torrente

    - dissetante in una fresca sorgente.

    Essa ad ogni spinta, ad ogni impedimento risponde con un movimento complementare, senza opporre

    resistenza, lasciandosi uire, come la vita, nella continua trasformazione naturale.

    Trasformazione secondo natura, vuol dire muoversi in armonia con le leggi della vita universale.

    Tutto ciò che viene manipolato con la prevaricazione, tutto ciò che viene represso; tutto ciò che viene

    contratto; tutto quello che ha connotazione mentale negativa si trasforma in ghiaccio e in questo non uire

    con la vita ecco il freddo e il gelo, la paura che attanaglia e paralizza.

    Sia, perciò, la vostra mente come l’acqua: libera, fresca e pura, o miei diletti, sappiate che non vi sono

    nemici da combattere se non quelli che sono in voi, nella vostra mente.

    Allora vincere veramente vuol dire conoscere se stessi, osservare i fantasmi mentali che, a volte, assumono

    l’apparenza di mostri e integrarli nella chiara consapevolezza della natura di Buddha, cioè la nostra vera

    natura.

    Così, in questa osservazione senza giudizio o condanna, in questa consapevolezza amichevole, calda e

    accettante i mostri che assumono l’aspetto dell’ignoranza con i suoi 5 parenti stretti costituiti da:

    - Attaccamento

    - Avversione

    - Indolenza

    - Dubbio

    - Confusione

    vengono trasformati come il ghiaccio che sciogliendosi ritorna a uire. Come disse un grande saggio:

    “Senza impurità nell’acqua

    Dello Spirito

    Chiara è la luna

    Anche le onde vi si infrangono

    E sono trasformate in Luce.”

    Ora meditiamo, o miei diletti, iniziando con una proposizione:

    CHE IO POSSA ESSERE IN PACE

    CHE IO POSSA ESSERE LIBERO

    CHE IO POSSA ESSERE FELICE.

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    Non sia questa proposizione una vana ripetizione, un inutile chiacchiericcio mentale, bensì una totale

    identicazione con le qualità evocate sapendo che esse sono da risvegliare, non da acquisire, giacché sono

    già dentro di noi. Ecco perché quando le sentiamo risuonare in tutto il nostro essere ci sentiamo a casa,

    nella nostra “VERA CASA”.

    I 4 discepoli seduti in CERCHIO assieme al monaco meditano a lungo, immobili come statue esternamente

    ma interiormente vivi, vibranti, consapevoli.

    Ora il monaco intona un sacro mantra di guarigione spirituale rivolto ai suoi discepoli e, nel contempo, a

    tutti gli esseri senzienti:

    “OM TARE TUTTARE TURE SOHA”

  • 8/20/2019 Shaolin - I Segreti Del Sacro Tempio

    17/62

    “LO STOLTO CHE RICONOSCE

    LA SUA STOLTEZZA E’ SAGGIO,

    MA LO STOLTO CHE SI REPUTA

    SAGGIO DA SE STESSO,

    GIUSTAMENTE E’ CHIAMATO STOLTO.”

    Dhammapada: V.63

    IL TAO DEL TAI CHI

    “Ecco la danza cosmica celebrativa dei contrari, o miei diletti.

    Essa racchiude un mondo di sottigliezza, di bellezza e di armonia, giacché è l’ARTE SUPREMA da

    padroneggiare prima di accedere allo stato di boddhisattwa.

    Dunque, o diletti, immergendovi nel TAO, uite liberi e freschi come l’acqua; sia rilassato il corpo, sia

    rilassata la mente, sia rilassato tutto il vostro essere.

    Questa immersione nel TAO, è una immersione nel tutto, immersione nel mare dell’energia cosmica.

    Il TAO – come è detto nelle antiche scritture – è pienezza senza inizio e senza ne. Dalla pienezza si attinge

    pienezza, attinta la pienezza dalla pienezza, la pienezza rimane tale.

    In questa immersione nell’eterno TAO, in questo uire come l’acqua, siete nell’innito continuo presente, o

    miei diletti.

    A conclusione della forma, dopo aver disegnato nello spazio le 108 gure del TAO, vi troverete in uno stato

    d’essere nel quale cadono i veli che coprono la luce; allora spontaneamente si produce l’esperienza

    benedetta, simile ad uno stato di grazia.”

    Guidati dal monaco precettore, i discepoli si muovono con una leggerezza e armonia tale da sembrare

    uttuanti nello spazio nella sequenza dell’ULTIMA ARTE.

  • 8/20/2019 Shaolin - I Segreti Del Sacro Tempio

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    “COME LA PIOGGIA PENETRA

    IN UNA CASA DAL TETTO SCONNESSO,

    COSI’ LA BRAMA PENETRA

    NELLA MENTE NON BENE ESERCITATA,

    NON ESPERTA, NON EQUILIBRATA.”

    Dhammapada: V.13

    IL VECCHIO GATTO

    Molti anni fa viveva un esperto nell’arte della spada di nome Shoken. Un giorno un grosso topo entrò nella

    sua casa infastidendolo continuamente senza che egli riuscisse a catturarlo.

    Shoken acquistò allora un gatto che subito balzò sul topo, ma fu morso ferocemente sul naso e messo in

    fuga.

    Shoken sorpreso, si fece prestare dei suoi vicini alcuni gatti esperti cacciatori. Li rinchiuse in casa, ma tutti

    furono feriti e messi in fuga dal terribile topo.

    Shoken disse allora al suo servo: “Mi hanno detto che nel paese vicino vive un gatto molto famoso. Và a

    fartelo prestare dal suo proprietario.”

    Il domestico tornò con un gatto vecchio, malandato, dall’aria pacica e sonnolente, che non sembrava

    assolutamente in grado di far fronte all’avversario. Lo stesso topo vedendolo si rassicurò e sottovalutandolo

    non gli prestò soverchia attenzione, ma il vecchio gatto con un balzo gli fu sopra e lo uccise.

    La sera stessa tutti i gatti si riunirono nel granaio di Shoken e messo al posto d’onore l’eroe del giorno gli

    dissero: “Finora noi pensavamo di essere degli ottimi cacciatori di topi e ci siamo allenati per anni a

    catturarli, tuttavia siamo stati tutti battuti dal topo che tu sei riuscito con facilità ad uccidere. Qual è il tuo

    segreto?”

    Il vecchio gatto sorrise e disse: “siete degli ingenui; vi siete abituati a combattere un solo tipo di avversario

    e quindi non sapete come cavarvela quando incontrate un topo diverso dagli altri; ma ora raccontatemi

    piuttosto come vi allenate.”

    Un gatto nero prese per primo la parola: “Sono nato da una nobile famiglia di cacciatori di topi e mi alleno a

    fare i balzi più lunghi, più alti e più veloci di tutti.”

    Il vecchio gatto così replicò: ”Nella difcile arte della cattura del topo tu ti sei specializzato solo nel salto. Tu

    non applichi che una sola tecnica e quindi sei stato battuto.”

  • 8/20/2019 Shaolin - I Segreti Del Sacro Tempio

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    Un grosso gatto tigrato intervenne con tono sicuro: “Io avevo già compreso ciò che ora tu dici e riuscivo a

    catturare i topi o con una zampata o con qualsiasi altra tecnica. Sempre avevo trionfato e nessun topo era

    sfuggito ai miei colpi; tuttavia in questo caso sono stato battuto pure io. Perché ?”

    Il vecchio gatto rispose: “Tu manchi di modestia e hai l’orgoglio di essere il più forte e di vincere sempre;

    ma ricorda che se tu combatti il nemico egli ti combatterà, se ti sforzi di ucciderlo egli fa lo stesso. E’ vana

    illusione pensare che il tuo nemico sia sempre più debole. Non si può paragonare la corrente normale del

    ume ad un gorgo improvviso. Un topo che sta per morire può talvolta attaccare con la furia della

    disperazione. Per salvare la sua vita egli dimentica di essere topo e tutto il resto. Tu non riuscirai mai a

    battere un simile topo.”

    Prese quindi la parola un piccolo gatto grigio: “Io mi sono allenato severamente dando importanza

    soprattutto all’aspetto mentale. Non sono orgoglioso e non mi piace combattere. Se incontro un avversario

    più forte di me cerco di farmelo amico.”

    Il vecchio gatto disse allora: “Il termine “amico” come tu lo usi non è naturale. Se tu decidi di non attaccare,

    l’avversario ne sarà subito cosciente. Supponiamo tuttavia che tu ottenga la sua amicizia e che egli poi ti

    attacchi a tradimento. Ti troveresti senza difesa. Ciò che ti hanno insegnato è del tutto inutile.”

    Il vecchio gatto continuò: “Molti anni fa ho conosciuto un gatto che dormiva tutto il giorno. Dovunque lo

    portassero, sparivano i topi anche se nessuno lo aveva mai visto cacciarli. Gli chiesi il suo segreto. Egli non

    rispose. Gli ripetei quattro volte la domanda. Invano, io non l’ho mai potuto uguagliare.”

    L’attenzione inconsapevole del gatto …

    La disattenzione inconsapevole dell’uomo …

  • 8/20/2019 Shaolin - I Segreti Del Sacro Tempio

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    “TRA COLORO CHE IN COMBATTIMENTO

    MILLE VOLTE VINSERO MILLE NEMICI,

    COLUI CHE VINSE SE STESSO

    E’ IL VERO VINCITORE.”

    BUDDHA

    IL RUGGITO DELLA TIGRE – HU CHUAN

    “Prendendo spunto dalla storiella del “VECCHIO GATTO” e sapendo che la vera forza è dentro di noi,

    andiamo a praticare la forma denominata “TIGRE”.

    Per prima cosa ponetevi in sintonia col momento presente ancorandovi al respiro; osservate il usso

    naturale e spontaneo attraverso le narici; osservate il petto, l’addome; osservate il usso delle sensazioni

    che il corpo mente vi comunica.

    Siate consapevoli di tutto ciò che è in voi e attorno a voi.

    Ora visualizzate la tigre, osservatela con l’occhio mentale: mentre si muove o si acquatta, mentre corre o

    riposa, mentre accudisce i suoi cuccioli, mentre balza e azzanna la preda o mentre si riposa.

    Identicandovi con essa, con la sua caratteristica felinità, con la sua forza, con la potenza che sprigiona

    unitamente a elasticità e morbidezza, siate perfettamente consapevoli, evitando di scivolare in stati alterati

    di coscienza.

    Quando percepite il contatto con le sue qualità, lasciate che il corpo si muova da se stesso; lasciatevi uire

    totalmente evitando di mettere in azione il mentale.”

    Il monaco lascia che i suoi 4 discepoli entrino in questo stato di “TRANCE” consapevole; lascia che

    divengano un tutt’uno con le qualità che la tigre manifesta in perfetta sintonia con la natura e l’ordine

    cosmico.

    Soggettivamente ognuno dei quattro discepoli manifesta le caratteristiche oggettive della tigre:

    caratteristiche archetipiche, collegate con l’energia ancestrale.

    Dopo un certo tempo, vigilando su ognuno dei suoi discepoli – gli spirituali – li invita a riprendere contatto

    col respiro, ad essere coscienti, ad ascoltare il usso delle sensazioni, ad essere consapevoli alle

    modicazioni energetiche prodotte dalla pratica, ad osservare come “TESTIMONI” un’eventuale emersione

    di contenuti mentali.

  • 8/20/2019 Shaolin - I Segreti Del Sacro Tempio

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    Conclusa la pratica, i discepoli sostano a lungo eretti, a MANI GIUNTE esprimendo con questo antico gesto

    gratitudine, rispetto, unione, non violenza, armonia, connessione con la linea dei grandi maestri YOGHI-

    SHAOLIN.

  • 8/20/2019 Shaolin - I Segreti Del Sacro Tempio

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    “SU CHI OFFENDE UN UOMO RETTO,

    UN UOMO SINCERO, SENZA MACCHIA,

    SU COSTUI STOLTO RICADE IL MALE,

    COME POLVERE GETTATA CONTRO VENTO.”

    Dhammapada: V.125

    LE 18 MANI DEL BUDDHA

    I monaci iniziati sono nella sala del Buddha per la pratica delle 18 MANI diretta dall’Abate del tempio

    THAYE DORJE.

    L’insegnamento orale del Maestro è, secondo la tradizione, ripetitivo. Questo sta a signicare che il Dharma

    enunciato deve entrare in profondità. Solo così può essere digerito e ben assimilato dai discepoli che

    devono trasmettere quanto appreso – per via di diretta esperienza – agli aspiranti monaci che potranno, a

    loro volta, sperimentare.

    Ora l’Abate del tempio THAYE DORJE inizia il suo discorso sul Dharma inerente le 18 MANI DEL BUDDHA,

    mentre i discepoli seduti in cerchio attorno a lui si predispongono all’ascolto in stato di grande ricettività.

    “Ecco, o Amici, l’antica pratica delle 18 Mani del Buddha :perfetta all’inizio, perfetta nel mezzo, perfetta alla

    ne.

    Perché perfetta, o Amici ?

    Perché perfeziona, afna, apre, disingombra, libera e illumina colui che rettamente pratica; rettamente si

    sforza, rettamente si applica; ovvero colui che si adopera, tende lo spirito, si esercita con il proposito di

    creare in se la volontà alla stabilizzazione di cose buone sorte, accrescerle, svilupparle, completarle.

    Il 18, come già sapete, o Amici, è un numero sacro giacché la somma è il 9, vale a dire potenza triplicata

    (3x3).

    Questa pratica è perfetta all’inizio, perfetta nel mezzo, perfetta alla ne.

    Essa vi potenzia nel corpo, vi potenzia nella mente, vi potenzia nello spirito rendendovi forti e puri come il

    diamante.

    A che serve questa potenza triplicata, o Amici ?

    ! non per nuocere

    !

    non per prevaricare! non per sottomettere il più debole

  • 8/20/2019 Shaolin - I Segreti Del Sacro Tempio

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    ! non per dimostrare la propria forza

    ! non per vantarsi

    ! non per vendicarsi

    ! non per alimentare l’ego

    ! non per prendere il non dato

    ! non per uccidere

    E se è così, o Amici, siano allora le vostre mani uno strumento visibile, tangibile e concreto dell’Amore

    sconnato che un Boddhisattwa nutre, coltiva, alimenta, estrinseca nei confronti di tutti gli esseri senzienti.

    Accendendovi di gioia davanti ad ogni persona che incontrate, siano pronte le vostre mani a lenire,

    riscaldare, risanare.

    - La vostra mano può uccidere

    - la vostra mano può accarezzare.

    Ma non per imparare ad uccidere siete qui, o Amici, bensì per imparare ad amare senza misura; giacché

    l’amore non ha limiti né conni. Non si ritragga la vostra mano quando percepite un doloroso lamento, ma

    sia pronta ad una calda e amorevole carezza, sia pronta a prendere la mano tesa del fratello sofferente,

    mentre dal vostro cuore scaturisce l’invocazione accorata:

    - sia pace e luce in te fratello mio

    - possa la gioia essere il tuo nutrimento

    - possa tu essere perfettamente sano nel corpo e nella mente

    - possa tu essere libero e felice.

    - Per il potere della verità che sia così ed è così!

    La sacre formule apprese, o Amici, i suoni di potere, allontanino le ombre oscure con un gesto benedicente

    della mano (MUDRA), giacché sono anch’esse creature come me e come voi. Creature che vivono

    nell’errore e nella prevaricazione, creature che si muovono per il possesso in fase discensionale, poiché

    spogliarsi di tutto ciò signicherebbe evolvere, salire, muoversi in fase ascensionale dove ad attenderli c’è il

    fuori moto ove, prima o poi, dovranno immettersi per espiare il karma. E allora, come disse il Cristo: “IVI

    SARA’ IL PIANTO E LO STRIDORE DI DENTI.”

    Ecco il signicato della pratica delle 18 mani del Buddha rettamente trasmessa, rettamente appresa,

    perfetta all’inizio, perfetta nel mezzo, perfetta alla ne. Essa sintetizza e attua il Nobile Ottuplice Sentiero:

  • 8/20/2019 Shaolin - I Segreti Del Sacro Tempio

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    Oltre alla gestualità rituale, all’attivazione dell’energia pranica tramite il respiro; oltre alle tecniche di difesa e

    di attacco, essa contiene la ripetizione di un sacro mantra di guarigione spirituale, per la pace interiore e per

    la pace nel mondo: OM MUNI MUNI MAHA MUNI SAKYAMUNI SOHA

    Allora, o amici, quando sarete pronti la luce della verità (buddhità) si rileverà da se stessa in voi e tramite

    voi, diradando le tenebre dell’ignoranza che vincolano al ciclo delle rinascite (SAMSARA)”.

    Dopo la pratica delle 18 mani del Buddha, della durata di 3 ore, l’Abate Thaye Dorje ed i monaci intonano

    per 3 volte il sutra del cuore della grande conoscenza (MAHA PRAJNA PARAMITA HRIDAYA SUTRA).

    Ora l’Abate ed i monaci si sintonizzano vibrazionalmente sulla sacra formula contenuta nella parte nale del

    sutra.

    Mentre i monaci ripetono la sacra formula mentalmente, raggi di luce dorata si dipartono dai loro cuori

    irradiandosi nelle 10 direzioni dello spazio e beneciando tutti gli esseri senzienti.

    “Pertanto si dovrebbe conoscere la sacra formula come il grande mantra,

    il mantra della conoscenza,

    il supremo mantra,

    l’ineguagliato mantra,

    dissipatore di ogni sofferenza, in verità.

    Difatti cosa potrebbe esservi di errato ?

    Dal sutra del cuore della grande conoscenza, questa magica formula vi è stata donata.

    Essa suona così: “TAYATA OM GATE GATE PARAGATE PARASAMGATE BODHI SOHA.”

  • 8/20/2019 Shaolin - I Segreti Del Sacro Tempio

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    “A MILLE PAROLE PRIVE DI SENSO

    E’ PREFERIBILE UNA PAROLA SENSATA

    CHE, UDITA, MENI ALLA CALMA.”

    Dhammapada: V. 100

    CELEBRAZIONE DEL RESPIRO (ANAPANASATI)

    Prima di iniziare a meditare i monaci si dispongono in cerchio attorno all’Abate Thaye Dorje che inizia il

    discorso sulla CELEBRAZIONE DEL RESPIRO (ANAPANASATI).

    “In che modo, o monaci, dimora un monaco nel corpo, praticando la contemplazione del corpo ?

    Ecco: un monaco, recatosi nella foresta, ai piedi di un albero, in luogo deserto, siede con le gambe

    incrociate, il corpo eretto, in uno stato di vigile presenza mentale. Con piena consapevolezza egli inspira ed

    altrettanto consapevolmente egli espira.

    Se fa una lunga inspirazione, egli consapevolmente riconosce: “io sto facendo una inspirazione lunga”; se

    fa una lunga espirazione, egli consapevolmente riconosce: “io sto facendo una espirazione lunga”. Se fa

    una breve inspirazione, egli consapevolmente riconosce: “io sto facendo una inspirazione breve”; se fa una

    breve espirazione, egli consapevolmente riconosce: “io sto facendo una espirazione breve”.

    E si esercita così: “Io inspirerò nella consapevolezza della intera estensione della inspirazione”. Ed ancora:

    “Io inspirerò calmando il movimento corporeo della inspirazione; io espirerò calmando il movimento

    corporeo della espirazione.”

    Così egli dall’interno del corpo dimora, osservando il corpo, dall’esterno del corpo dimora, osservando il

    corpo dall’interno e dall’esterno del corpo dimora, osservando il corpo.

    Egli dimora osservando il sorgere degli elementi nel corpo, dimora osservando il sorgere e il dissolversi

    degli elementi nel corpo.

    “Così è il corpo”, e pertanto in lui questa consapevolezza è di fondamento, perché a lui è base di sapere, è

    base di più alta consapevolezza. Ed egli vive libero e nulla brama nel mondo.

    Così, o monaci, un monaco nel corpo dimora osservando il corpo.”

    SATIPATTHANA SUTTA

  • 8/20/2019 Shaolin - I Segreti Del Sacro Tempio

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    “INVANO CI SI AFFANNA IN OSCURI

    RITI: IN NON CHIARE CONDIZIONI

    DI PUREZZA MENTALE NON VI E’

    GRAN FRUTTO.”

    Dhammapada: V. 312

    LE 4 DIMORE CELESTIALI (BRAHMAVIHARA)

    “Al crepuscolo di questo giorno – dice l’Abate del Tempio – desidero parlarvi delle quattro Dimore Celestiali,

    o amici.

    Esse sono:

    ! MAITRI – Benevolenza

    ! KARUNA – Compassione

    ! MUDITA – Gioia compartecipe

    ! UPEKKHA – Equanimità

    Tali stati d’essere, o qualità intrinseche, sono il corpo, la parola, la mente del BODHISATTWA.

    La prima delle Dimore Celestiali è la BENEVOLENZA – o gentilezza amorevole – ed è la qualità del cuore più

    importante e potente della pratica spirituale.

    Chiunque, indipendentemente dal credo religioso, manifesti questa qualità è un essere spirituale, un

    Bodhisattwa.

    Vediamo, in proposito, le parole di S. Paolo:

    “Qand’io parlassi le lingue degli uomini e degli angeli,

    se non ho Amore caritatevole, divento un rame risonante

    o uno squillante cembalo.

    E quando avessi il dono di profezia

    e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza,

    e avessi la fede in modo da trasportare i monti,

    se non ho Amore caritatevole, non so nulla.

    E quando distribuissi tutte le mie facoltà per nutrire i poveri,

    e quando dessi il mio corpo ad essere arso,

    se non ho Amore caritatevole, ciò niente mi giova.

  • 8/20/2019 Shaolin - I Segreti Del Sacro Tempio

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    L’Amore caritatevole è paziente, benigno;

    l’Amore caritatevole non invidia;

    l’Amore caritatevole non si vanta, non si gona, non si comporta in modo sconveniente,

    non cerca il proprio interesse, non s’inasprisce, non sospetta il male, non gode dell’ingiustizia,

    ma gioisce con la verità; soffre ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa.”

    Ecco perché, o Amici, è denita Dimora Celestiale ed ecco, anche, perché è facile riconoscerla:

    - essa non causa dolore

    - non causa sofferenza

    - non dipende da condizioni

    - non pone condizioni.

    Ora, o Amici, andate a praticare la meditazione all’aperto camminando con passo lento e consapevole.

    Ad ogni passo sentite il sostegno della Madre Terra.

    Siate assorti in questo incedere nobile;

    siate assorti in questo incedere pacico;

    siate assorti in questo incedere maestoso.

    Mentre mantenete una verticalità perfetta, percepite di essere un tramite tra le forze del cielo e quelle della

    terra.

    Fra un’ora ci troviamo qui, o Amici. Portate i vostri discepoli per la meditazione da me guidata ed il discorso

    conclusivo della giornata inerente il GRANDE BODHISATTWA AWALOKITESWARA.

    Dopo la meditazione camminando, i monaci si ritrovano nella sala assieme a tutti i discepoli.

    Ecco o Amici, la Nobile Dimora Celestiale di MAITRI. vi prego di applicarvi, in questa pratica, con tutto il

    vostro corpo, con tutta la vostra mente e con tutto il vostro cuore.

    La Benevolenza, la gentilezza amorevole, inizia col PERDONO.

    Ripetete mentalmente quanto vado ad enunciare in prima persona:

    - Se consciamente o inconsciamente ho causato a qualcuno danno o sofferenza, io chiedo perdono !

    - Se qualcuno consciamente o inconsciamente mi ha recato danno o causato sofferenza, io perdono !

    - Se ho recato danno a me stesso per ignoranza paura, incoscienza o altro, io mi perdono !

    - Ora ponete la vostra attenzione sul respiro che entra ed esce dalle narici. Immaginate di inspirare pace

    da tutto ciò che vi circonda: dall’aria, dalle nuvole, dalle stelle, dagli alberi, dal canto degli uccelli, dal

    ruscello d’acqua pura.

  • 8/20/2019 Shaolin - I Segreti Del Sacro Tempio

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    - Quando espirate, espirate l’Amore che avete nel cuore, lasciate che l’Amore si irradi come RAGGI DI

    LUCE DORATA nelle 10 direzioni dello spazio.”

    A conclusione della meditazione, l’Abate, i monaci iniziati, i discepoli aspiranti monaci, intonano il DOLCE

    CANTO DI MAITRI.

    IL CANTO DI MAITRI

    Con questa pratica

    in accordo col vero dharma

    onoro il Guru..

    Con questa pratica

    in accordo col vero dharma

    onoro il Dharma.

    Con questa pratica

    in accordo col vero dharma

    onoro il Sangha.

    Con questa pratica

    in accordo col vero dharma

    onoro mio padre e mia madre.

    Con questa pratica

    in accordo col vero dharma

    onoro i miei insegnanti.

    Possano tutti gli esseri,

    tutte le cose viventi,

    tutte le creature,

    tutti gli individui,

    tutte le personalità,

    tutte le femmine,

    tutti i maschi,

    tutti coloro che sono nobili,

    tutti coloro che non lo sono,

    tutti gli esseri angelici,

  • 8/20/2019 Shaolin - I Segreti Del Sacro Tempio

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    tutti gli umani,

    tutti coloro che si trovano in condizioni infelici,

    possano essi essere liberi dall’inimicizia,

    essere liberi dalla sofferenza mentale

    liberi dalla sofferenza sica,

    possano prendersi cura di se stessi felicemente

    possano essere liberi dalla sofferenza,

    possano godere di sicurezza e di abbondanza,

    avere il karma come loro vero possedimento

    possano tutti gli esseri senzienti essere felici e liberati.

  • 8/20/2019 Shaolin - I Segreti Del Sacro Tempio

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    “NON LE ALTRUI CATTIVE AZIONI.

    NON CIO’ CHE GLI ALTRI FANNO O NON FANNO,

    OGNUNO GUARDI CIO’ CHE LUI

    STESSO FA O NON FA.”

    Dhammapada: V. 50

    AWALOKITESWARA – ESSERE LUCE

    BODHISATTWA BODHISATTWA MAHABODHISATTWA

    AWALOKITA MAHA PRAJNA PARAMITA MAHASATTWA:

    Essere Luce, Luce innita, perfetta conoscenza che attua le sei azioni trascendenti (PARAMITA), grande

    Essere Compassionevole che offre rifugio e protezione a tutti gli esseri sofferenti.

    “Ecco, o Amici, L’ARCHETIPO dello YOGHI SHAOLIN, vale a dire il modello di vita da imitare, il perfetto

    modello verso cui tendere, il signore della Compassione, ovvero il BODHISATTWA di tutti i BODHISATTWA:

    AWALOKITESWARA.

    Appena nato Awalokiteswara, Signore dei 3 mondi e personicazione dell’Amore incondizionato, mormorò il

    Sacro Mantra:

    “OM MANI PADME HUM”

    E’ possibile contare le particelle esistenti nell’universo, ma è difcile contare i meriti creati dalla recitazione

    di questo mantra, o Amici.

    E’ possibile contare le gocce che compongono l’oceano, ma è difcile calcolare l’energia positiva

    sviluppata dalla recitazione del mantra di Awalokiteswara (CENRESIG in tibetano), o Amici.

    Questa Sacra Formula deve essere:

    1) giustamente trasmessa

    2) giustamente appresa

    3) giustamente recitata

    - Essa porta al superamento delle interferenze interne ed esterne che possono essere di ostacolo alla vita

    spirituale;

    - essa sviluppa i poteri paranormali (SIDDHI);

    - essa diviene la causa dell’attuazione delle 6 azioni trascendenti (PARAMITA).

  • 8/20/2019 Shaolin - I Segreti Del Sacro Tempio

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    Qualunque cosa chiederete, o Amici, vi sarà concessa per i meriti di questa sacra formula. Tramite la sua

    recitazione corretta e costante, quando sarete pronti, riceverete l’INIZIAZIONE SEGRETA. In questa

    iniziazione un MAHASATTWA (Essere di Luce angelica) vi sussurrerà all’orecchio un mantra personale e

    segreto. Perciò, o diletti, l’iniziazione segreta è la vera iniziazione.”

    SIATE FELICI !

  • 8/20/2019 Shaolin - I Segreti Del Sacro Tempio

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    ILLUMINAZIONE IN CAMMINO

    Il giovane smarrito, accettato come discepolo dal monaco TAOGEN, si rende conto che c’è una atmosfera

    particolare quando è luna piena al tempio Shaolin. L’incenso spandeva il suo profumo con leggere folate e

    tutt’intorno si avvertiva una chiara, limpida pace.

    Il giovane discepolo osservava attraverso la nestra il giardino: i cerchi concentrici tracciati nella sabbia che

    circonda i massi gli davano una sensazione di movimento nella immobilità.

    Sembrava che tutto parlasse di pace quella sera: la luna, i muri, gli alberi, i viali, la campana, la statua del

    Buddha.

    I giorni trascorrevano lieti e attivi al tempio. I suoi dubbi si andavano via via sciogliendo come neve al sole e

    sentiva la mente sempre meno vacillante.

    La presenza del monaco TAOGEN lo rassicurava, lo aiutava a superare quei momento in cui la pratica dello

    Shaolin gli sembrava essere troppo difcile e impegnativa.

    Parlava poco, il monaco TAOGEN, non si metteva in mostra, non saliva in cattedra, non faceva nulla per

    “ESSERE IN QUEL MODO”.

    E questo lo capiva.

    Non capiva, invece, le risposte alle sue domande. Quella che gli poneva più sovente concerneva

    l’illuminazione.

    Con queste considerazioni, si accinse ad andare a dormire sdraiato sul anco destro, nella posizione del

    Buddha, con folate di benevolenza per tutti gli esseri.

    Come ogni mattina, prima dell’alba, al termine della seduta di meditazione, il monaco TAOGEN dava dei

    suggerimenti e spiegava il programma ai suoi quattro discepoli.

    Quel giorno, dopo la meditazione camminando e la colazione, il programma della giornata comprendeva:

    - i 10 esercizi preziosi

    - la camicia energetica

    - la leggiadria della mantide

    - la gru bianca

    - la potenza del drago

    - la sinuosità del serpente

    - la meditazione Bodhi-Dharma.

  • 8/20/2019 Shaolin - I Segreti Del Sacro Tempio

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    Quella stessa mattina deciso a seguire i consigli del monaco TAOGEN, il giovane discepolo si mise a

    camminare lentamente, consapevolmente. Si sentiva tranquillo mentre il passo si era naturalmente

    sincronizzato col respiro. Percepiva la natura, il profumo dei ori e dei pini, il gioioso cinguettio degli uccelli,

    il ciottolato sotto i piedi senza essere disturbato da nulla.

    A mano a mano che camminava, si sentiva sempre più centrato in se stesso. Notò, così, che stava

    avvenendo in lui un cambiamento, che stava scendendo dall’alto e emergendo dal profondo qualcosa di

    vibrante, di luminoso, di stabile: uno stato d’essere che non aveva mai provato prima, ma che tuttavia, non

    gli era sconosciuto.

    Improvvisamente si sentì totalmente immerso, come un pesce nell’acqua, in un caldo mare, immoto e in

    moto allo stesso tempo, vibrante luce, pace e Amore; in uno stato in cui tutte le distinzioni di ogni genere

    scomparvero e nel quale percepiva di essere in interrelazione con tutti gli esseri viventi, con tutte le creature

    dell’universo.

    Dopo questa esperienza, il giovane discepolo comprese che “QUESTO STATO D’ESSERE” viene da se

    stesso e da se stesso va (non senza lasciare tracce indelebili) e che non poteva fare altro che tenere le mani

    aperte, rendersi vuoto, umile, disponibile e presente.

    Felice corse a raccontare l’accaduto al suo Precettore spirituale – il monaco TAOGEN – il quale, dopo averlo

    ascoltato con amorevolezza paterna, gli disse:

    “Bene, ma non attaccarti a questa esperienza, non esaltarti, così non ti deprimerai quando avrai dei periodi

    di apparente aridità.

    Ora, andando a mangiare, ringrazia per il nutrimento quotidiano, ricordano che il come si mangia è

    altrettanto importante di quello che si mangia, o diletto.

    Tra un’ora ci troviamo nella sale del Buddha assieme ai tuoi compagni di pratica.”

  • 8/20/2019 Shaolin - I Segreti Del Sacro Tempio

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    PARTE SECONDA

    CHI KUNG

    I 10 ESERCIZI PREZIOSI

    “Non esiste pratica più elevata

    del controllo del respiro.

    Esso elimina ogni impurità

    e accende la amma della Conoscenza.”

    (VYASA)

    “Ecco, o diletti, i 10 esercizi preziosi.

    Preziosi perché attraverso vari tipi di respirazione, suoni e movimenti, andiamo a puricare, preparare,

    dinamizzare, e potenziare il corpo sico, il doppio eterico costituito da 72.000 vene eteriche (NADIS), sette

    vortici di energia e tre canali centrali.

    Il canale sinistro è quello lunare (IDA NADI). Il canale destro è quello solare (PINGALA NADI). Il canale

    centrale (SUSHUMNA NADI) si attiva allorquando i due canali – il lunare e il solare – si fondono all’unisono.

  • 8/20/2019 Shaolin - I Segreti Del Sacro Tempio

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    Quando questo avviene la dea addormentata, chiamata KUNDALINI, localizzata nel 1.o vortice

    (MULADHARA) inizia a risvegliarsi e, trovando il canale adatto per il suo passaggio, ascende sino al 7.o

    vortice (SAHASHRARA) collegando il polo umano al polo supremo unicando il corpo materiale e i corpi

    sottili nella luce innita.

    Il risveglio della KUNDALINI spiritualizza il corpo, o diletti. In questo modo lo YOGHI SHAOLIN ottiene la

    supremazia sugli elementi della natura.

    Ora andiamo a praticare la respirazione sui 7 CHAKRA.

    1. ESERCIZIO

    Ponetevi nella posizione eretta, con i piedi paralleli alla stessa larghezza delle spalle, gli occhi semichiusi e

    le mani rivolte verso il basso ventre, che è il centro di forza per eccellenza (g. 1).

    Inspirando sollevate le braccia lateralmente sino a giungere le mani al di sopra della testa (g. 2 – 3).

    Espirando toccate con le mani giunte il coronale (7.o chakra) e scendendo con le braccia completate

    l’espirazione. Fate lo stesso con gli altri vortici di energia.

    Siate assorti in questo esercizio, o diletti !

    2. ESERCIZIO

    Ora andiamo a praticare la respirazione di puricazione.

    Ponetevi seduti con le gambe aperte, afferrate le punte dei .piedi e serrate il mento allo sterno (g. 4).

    Concentrate la vostra attenzione sul diaframma. In questo esercizio l’espirazione è attiva mentre

    l’inspirazione è passiva. Attraverso una leggera contrazione del diaframma avviene l’espirazione dal naso

    con il suono HEE; l’inspirazione avviene automaticamente in seguito al naturale rilassamento del

    diaframma.

    Siate assorti in questo esercizio, o diletti !

    3. ESERCIZIO

    Ora andiamo a praticare la respirazione del gatto.

    Ponetevi sulle ginocchia e sui pugni.

    Mantenete le ginocchia alla stessa larghezza del bacino ed i pugni alla stessa larghezza delle spalle. Sia le

    braccia che le cosce sono in verticale (g. 5).

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    Mentre espirate dalla bocca col suono sofato FFFF spingete il dorso in alto; alla ne dell’espirazione tirate

    l’ombelico verso la colonna vertebrale (g. 6).

    L’inspirazione avviene spontaneamente ritornando nella posizione iniziale (g. 5).

    Siate assorti in questo esercizio, o diletti !

    4. ESERCIZIO

    Ora andiamo a praticare la respirazione del cammello.

    Ponete le mani sui talloni, chiudete le natiche e, sollevandovi, spingete il bacino in avanti (g. 7).

    Mantenendo il mento allo sterno e la chiusura delle natiche, iniziate a respirare.

    Tenendo la postura ferma e gli occhi semichiusi, fate la respirazione a mantice attraverso la bocca.

    Siate assorti in questo esercizio, o diletti !

    5. ESERCIZIO

    Ora andiamo a praticare la respirazione del leone.

    Appoggiandovi sulle mani, col busto un po’ inclinato in avanti, spalancate la bocca verso il suolo col suono

    RAAM, contemporaneamente spalancate le dita delle mani, contraete i muscoli delle braccia, delle spalle e

    della gola. Ad ogni esecuzione intensicate suono e respirazione.

    Siate assorti in questo esercizio, o diletti !

    6. ESERCIZIO

    Ora andiamo a praticare la respirazione del serpente.

    Sollevatevi sulle cosce ponendo il busto e la testa in verticale, tenete le braccia aperte all’altezza delle

    spalle con gli avambracci un po’ piegati (g. 9).

    Fate delle circonduzioni del busto lente e ampie snodando tutta la colonna vertebrale.

    In fase di espirazione emettete un suono sibilante SSS attraverso la bocca.

    Per tre volte fate 5 circonduzioni a sinistra e 5 a destra.

    Siate assorti in questo esercizio, o diletti !

    7. ESERCIZIO

    Ora andiamo a praticare la respirazione dell’airone.

  • 8/20/2019 Shaolin - I Segreti Del Sacro Tempio

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    In questo esercizio la respirazione si fa attraverso la bocca in modo circolare e senza pause.

    In fase di inspirazione sollevatevi sulle gambe aprendo le braccia come fossero delle ali (g. 10).

    In fase di espirazione chiudete il corpo a uovo (g. 11).

    Intensicate gradualmente movimento e respirazione.

    Siate assorti in questo esercizio o diletti !

    8. ESERCIZIO

    Ora andiamo a praticare la respirazione solare. Ponete le vostre mani sulle natiche, tenete il mento in

    contatto con lo sterno (g. 12). Concentratevi sul 3.o vortice di energia (MANIPURA), conosciuto come la

    ruota dei mille raggi e centro ripartitore di energia, assumete la posizione ad arco. Mantenendo la postura

    statica respirate in maniera veloce, leggera e superciale col naso.

    Siate assorti in questo esercizio o diletti !

    9. ESERCIZIO

    Ora andiamo a praticare la respirazione sonora. Appoggiatevi sugli avambracci con i palmi delle mani verso

    l’alto (g. 13). Prendete coscienza del corpo, del respiro e del 5.o vortice di energia (VISHUDDA).

    In fase di espirazione stringete i pugni, contraete tutto il corpo, mentre dalla gola esce il suono HUU.

    Completando l’espirazione, rilassatevi completamente lasciando che l’inspirazione avvenga poi in maniera

    naturale.

    Siate assorti in questo esercizio o diletti !

    10. ESERCIZIO

    Ora andiamo a praticare la respirazione bi-polare (YIN-YANG).

    Ponetevi in posizione eretta con le braccia alzate e le mani in ricezione di energia con i palmi verso l’alto

    (g. 14).

    In fase di espirazione scendete sulle gambe col suono HAA, abbassate le braccia avvicinando i gomiti.

    Restate per alcuni secondi in questa posizione di chiusura (YIN).

    Inspirando tornate lentamente nella posizione iniziale col suono HENG. Restate alcuni secondi in questa

    posizione di espansione (YANG).

  • 8/20/2019 Shaolin - I Segreti Del Sacro Tempio

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    Continuando in questo processo di chiusura ed apertura, di contrazione ed espansione, cercate di

    percepire nel vostro corpo la pulsazione cosmica.

    Siate assorti in questo esercizio o diletti !”

    PAO KANG

    LA CAMICIA ENERGETICA

    “Un buon vincitore non dà battaglia.”

    (LAO TSE)

    “Ecco, o diletti, la camicia energetica.

    Il termine “CAMICIA”, sta ad indicare l’aura, vale a dire la radianza energetica dei corpi sottili che si estende

    oltre il corpo sico.

  • 8/20/2019 Shaolin - I Segreti Del Sacro Tempio

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    1. ESERCIZIO

    In posizione eretta, con i piedi paralleli, gli occhi semichiusi, il corpo rilassato, le mani rivolte verso il ventre

    (g. 1) iniziate a respirare con l’addome in maniera lenta, profonda e regolare attraverso il naso.

    Siate totalmente assorti nella respirazione, o diletti !

    2. ESERCIZIO

    Mantenendo la postura precedente, portate le braccia in apertura laterale con i palmi delle mani rivolti verso

    l’alto (g. 2). Mentre continuate a respirare profondamente con l’addome, ponetevi in uno stato mentale di

    ricezione, di captazione di energia pranica.

    Siate totalmente assorti in questo stato, o diletti !

    3. ESERCIZIO

    Dalla posizione precedente spostate lateralmente la gamba destra, ancoratevi saldamente al suolo con i

    piedi mentre la sommità del capo si protende verso l’alto.

    Chiudete i glutei, mantenete la schiena bene eretta, gli occhi semiaperti, la lingua sul palato. Ora

    immaginate di abbracciare un albero di pino, tenete le braccia a cerchio con il dito medio di ambedue le

    mani quasi in contatto all’altezza del cuore (g. 3). Percepite lo scheletro, percepite i muscoli, percepite gli

    organi, percepite nervi e tendini. Immaginate di respirare attraverso tutti i pori della pelle, mentre l’energia

    vitale penetra sino alle ossa.

    Siate assorti in questo esercizio e in quelli che seguono, o diletti !

    4. ESERCIZIO

    Ora, muovendovi lentamente, portate le braccia a cerchio sopra il capo (g. 4) mantenendo la stessa

    attitudine interiore.

    5. ESERCIZIO

    Fate lo stesso portando le braccia a cerchio in basso (g. 5).

    6. ESERCIZIO

    Riportate le braccia a cerchio in alto sopra la testa mentre vi accucciate sulle gambe (g. 6).

  • 8/20/2019 Shaolin - I Segreti Del Sacro Tempio

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    7. ESERCIZIO

    Ora portatevi distesi al suolo con le gambe incrociate e le braccia a cerchio all’altezza della gola (g. 7).

    8. ESERCIZIO

    Portatevi lentamente seduti a gambe incrociate con le braccia a cerchio all’altezza del plesso solare (g. 8).

    9. ESERCIZIO

    Ora, portandovi in piedi, aprite lateralmente le braccia con i palmi delle mani verso l’alto (g. 10). Sentite

    tutta la vostra sostanza: carne, sangue, ossa, muscoli, nervi, organi, saturata di energia pranica, o diletti !

    10. ESERCIZIO

    Concludendo la sequenza della camicia energetica, riportate le mani rivolte verso il basso ventre (g. 11),

    restando in ascolto del respiro, delle sensazioni e delle variazioni energetiche che il corpo vi comunica.

    Mangiando, bevendo, camminando, lavorando, praticando, leggendo, meditando, curando e anche

    dormendo, sappiate di essere luce, o diletti !”

  • 8/20/2019 Shaolin - I Segreti Del Sacro Tempio

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    TAN LANG

    LA LEGGIADRIA DELLA MANTIDE

    “I praticanti di livello superiore

    arrivano a sentire l’energia di

    un avversario senza toccarlo.”

    (CH’EN WEI MING)

    “Ecco, o diletti, la pratica della mantide religiosa.

    Anche se leggiadra, cioè leggera e graziosa, la mantide ha una particolarità che la distingue dagli altri

    animali. Questa particolarità la rende micidiale nei confronti di eventuali nemici, poiché essa percepisce i

  • 8/20/2019 Shaolin - I Segreti Del Sacro Tempio

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    loro movimenti come se fossero al rallentatore. Perciò la costante pratica della mantide religiosa e la

    identicazione con le sue qualità rendono lo Yoghi Shaolin imbattibile. Raggiunta questa padronanza, un

    eventuale combattimento, termina ancora prima di iniziare.

    Ora andiamo a praticare le varie forme della mantide:

    Iniziando con un atteggiamento di religiosità, ponetevi eretti con i piedi uniti, gli occhi semichiusi e le mani

    giunte all’altezza della gola.

    Come già sapete, all’inizio dello studio degli animali, occorre collegarsi con le forze della terra e le forze del

    cielo.

    Ora lasciate scivolare naturalmente le braccia lungo i anchi. Affondando sulle gambe, spostate

    lateralmente il piede sinistro, portando i piedi paralleli alla stessa larghezza delle spalle. Fatto questo,

    spingete la sommità del capo verso l’alto, mentre le gambe, prima un po’ esse, si tendono lentamente.

    Percepite la verticalità, il baricentro, l’asse centrale. Siate coscienti di essere un tramite tra le forze del cielo

    e quelle della terra.

    Andate ad esplorare coscientemente tutto il corpo dalla testa ai piedi. Durante questa esplorazione notate

    eventuali tensioni, contratture dolorose, blocchi energetici.

    Ascoltate tutte le sensazioni e le variazioni energetiche che il corpo vi comunica. Ponetevi in sintonia col

    respiro. Osservatelo mentre uisce naturale, libero e spontaneo.

    Ora date via all’energia. Inspirando sollevate le braccia in avanti sino all’altezza delle spalle con i palmi

    verso l’alto. Espirando girate i palmi verso il basso e scendete lentamente con le braccia in avanti.

    1. ESERCIZIO

    Passando al 1. esercizio, inspirate sollevando le braccia lateralmente sino a portarle alla stessa larghezza

    delle spalle (g. 1).

    Tenendo le mani vicine, iniziate a muoverle con leggiadria, curando il rilassamento dei polsi.

    Andando con il dorso della mano verso l’alto ed il palmo verso il basso, scendete in avanti con le mani

    all’altezza dell’ombelico e poi riportatele di nuovo in alto al di sopra del capo (g. 2).

    Siate concentrati in questo esercizio, o diletti !

  • 8/20/2019 Shaolin - I Segreti Del Sacro Tempio

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    2. ESERCIZIO

    Curando costantemente il rilassamento dei polsi – peculiarità della mantide – e portando le braccia in avanti

    all’altezza delle spalle, muovete il dorso della mano verso il corpo e il palmo dell’altra mano in avanti

    all’altezza del viso (g. 3).

    Siate concentrati i questo esercizio, o diletti !

    3. ESERCIZIO

    Portando ancora le braccia all’altezza delle spalle (g. 4), spostate la gamba destra lateralmente, affondate i

    piedi al suolo e chiudete le natiche. Muovete le mani verticalmente col dorso verso l’alto ed il palmo verso il

    basso, alternativamente.

    Mentre continuate a muovere le mani con graziosità, ruotate lateralmente a sinistra, ritornate lentamente al

    centro, poi ruotate lentamente a destra.

    Siate concentrati in questo esercizio, o diletti !

    4. ESERCIZIO

    Partendo con le mani sovrapposte all’altezza del cuore (g. 5), portate le braccia in apertura laterale col

    dorso delle mani verso l’esterno (g. 6).

    Ad ogni movimento di chiusura invertite l’incrocio delle mani.

    Continuando con questo movimento di apertura e chiusura, intensicate gradualmente movimento e

    respirazione.

    Siate concentrati in questo esercizio, o diletti !

    5. ESERCIZIO

    Partendo con le braccia all’altezza delle spalle, muovete le mani verticalmente con il dorso verso l’alto ed il

    palmo verso il basso alternativamente. Spostando lentamente il peso del corpo sulla gamba destra, andate

    in essione sino a sedervi sul tallone, mentre le mani continuano a muoversi (g.. 7).

    Mantenendo il baricentro basso, spostate lentamente il peso del corpo sulla gamba sinistra.

    Continuate così ettendo alternativamente le gambe, mentre le braccia si muovono con leggerezza ed in

    perfetta sintonia..

    Siate concentrati in questo esercizio, o diletti !

  • 8/20/2019 Shaolin - I Segreti Del Sacro Tempio

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    6. ESERCIZIO

    Partendo con i piedi paralleli alla stessa larghezza delle spalle, inspirando portate il dorso delle mani verso

    l’alto, sollevandovi sulle punte dei piedi (g. 8). Espirando portate i palmi delle mani verso il suolo,

    lasciandovi cadere naturalmente sui talloni. (g. 9).

    Intensicate gradualmente il movimento e la respirazione.

    Siate concentrati in questo esercizio, o diletti !

    7. ESERCIZIO

    Partendo dalla posizione laterale sinistra, in passo vuoto – vale a dire col 60 % del peso del corpo sulla

    gamba posteriore ed il 40 % su quella anteriore – con la mano destra sovrapposta alla sinistra, muovete le

    braccia verticalmente col dorso delle mani verso l’alto ed il palmo verso il basso. Fate lo stesso in guardia

    destra (g. 10 – 11).

    Siate concentrati in questo esercizio, o diletti !

    8. ESERCIZIO

    Partendo dalla posizione a gambe larghe e le mani sovrapposte (g. 12), ruotando di 180 gradi, portate un

    colpo con il dorso della mano destra all’altezza della tempia, poi passando dalla posizione iniziale, portate

    un colpo col dorso della mano sinistra alla stessa altezza, prendendo il vostro corpo come riferimento (g.

    13).

    Fate partire il movimento dal baricentro con scioltezza e coordinazione.

    Siate concentrati in questo esercizio, o diletti !

    9. ESERCIZIO

    Mantenendo la posizione a gambe larghe, ancoratevi saldamente al suolo, come se i piedi avessero delle

    radici. Tenete la schiena ben eretta e chiudete le natiche. Ora muovete le braccia verticalmente col palmo

    della mano destra verso l’alto ed il palmo della mano sinistra verso il basso.

    Continuate invertendo la posizione delle mani, vale a dire con il palmo della mano sinistra verso l’alto ed il

    palmo della mano destra verso il basso.

    Intensicate il movimento e la respirazione (g. 14).

    Siate concentrati in questo esercizio, o diletti !

  • 8/20/2019 Shaolin - I Segreti Del Sacro Tempio

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    10. ESERCIZIO

    Rimanendo nella stessa postura, aprite le braccia lateralmente con i palmi delle mani verso l’alto. con gli

    occhi semichiusi, respirate liberamente, profondamente e gioiosamente attraverso il naso (g. 15).

    Tutto il vostro corpo sia in uno stato di ricezione e captazione dell’energia prancia.

    Siate concentrati in questo esercizio, o diletti !

    11. ESERCIZIO

    Restando con i piedi ben ancorati al suolo e mantenendo la chiusura delle natiche, avvicinate il dito medio

    al pollice di ambedue le mani. Lentamente e con attenzione portate le braccia a cerchio con le mani

    all’altezza del cuore (g. 16).

    Mantenete gli occhi semichiusi e continuate a respirare profondamente.

    Siate concentrati in questo esercizio, o diletti !

    12. ESERCIZIO

    Avvicinando la gamba destra alla sinistra, portatevi con i piedi alla stessa larghezza delle spalle, e con le

    dita delle mani verso il primo vortice di energia. Ora descrivete dei piccoli movimenti con le mani lungo

    l’asse centrale in corrispondenza dei sette chakra.- prima dal basso verso l’alto, poi dall’alto verso il basso

    (g. 17).

    Siate concentrati in questo esercizio, o diletti !

    A conclusione della mantide religiosa, portate le mani con i palmi verso il basso ventre, sintonizzandovi con

    la respirazione addominale.

    Ora ricomponente l’energia.

    Inspirando sollevate lateralmente le braccia (g. 18) sino a portare le mani al di sopra del coronale.

    Espirando scendete con le mani frontalmente lungo l’asse cerebro-spinale.

    Grazie per il vostro impegno e la vostra attenzione e diletti !

    Prima di continuare con gli altri esercizi, andiamo a bere una buona tazza di thè .”

  • 8/20/2019 Shaolin - I Segreti Del Sacro Tempio

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    HO CHUAN

    LA GRU BIANCA

    “La cedevolezza prevale sulla forza.,

    la morbidezza batte la durezza.”

    (LAO TSE)

    “Ora andiamo a spiegare le ali nell’esercizio della gru bianca nella sua caratteristica giocosità e gioiosità.

    Per prima cosa ponetevi seduti sulle ginocchia socchiudete gli occhi e osservate il usso del respiro.

    Il usso del respiro vi porta in sintonia con la vita universale.

    Ora partendo dallo stato di vuoto mentale, visualizzate la gru. Osservatela con l’occhio interiore:

  • 8/20/2019 Shaolin - I Segreti Del Sacro Tempio

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    - mentre si muove con leggerezza, armonia, equilibrio;

    - mentre dorme o riposa in equilibrio su una gamba;

    - mentre spicca il volo;

    - mentre spiega le sue bianche e candide ali.

    In questa osservazione consapevole cercate di captare le sue qualità intrinseche e di identicarvi con esse.

    1. ESERCIZIO

    In questo primo esercizio chiamato “IL RESPIRO DELLA GRU”, prendete coscienza dei vortici di energia

    accingendovi a dinamizzarli.

    Inspirate attraverso il naso in fase di apertura (g. 1) ed espirate in fase di chiusura (g. 2).

    Siate consapevoli, o diletti !

    2. ESERCIZIO

    Rimanendo seduti sulle ginocchia ruotate alternativamente le spalle (g. 3). Mentre il respiro uisce libero

    curate il rilassamento:

    - spalle sciolte e morbide;

    - scapole, clavicole e giunture completamente rilassate;

    - distendete anche i 58 muscoli facciali.

    Siate consapevoli, o diletti !

    3. ESERCIZIO

    Dalla posizione seduta, muovendovi con attenzione, portatevi eretti con i piedi uniti, le gambe leggermente

    esse, le braccia aperte ai lati del corpo con i gomiti rivolti verso il basso e i polsi rilassati.

    Ora portandovi in equilibrio su una gamba (g. 4) muovete le braccia come se fossero delle ali, mentre

    affondate e vi elevate – come per spiccare il volo – sulla gamba d’appoggio.

    Dopo un po’ invertite la posizione delle gambe.

    Siate consapevoli, o diletti !

  • 8/20/2019 Shaolin - I Segreti Del Sacro Tempio

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    4. ESERCIZIO

    Portatevi in passo pieno con la gamba sinistra in avanti, vale a dire col 65 % del peso del corpo sulla

    gamba anteriore ed il 35 % su quella posteriore, mentre le braccia aperte lateralmente si chiudono un po’ in

    avanti (g. 5).

    Ora portate il calcio diretto con la gamba posteriore in fase di espirazione (g. 6) con un suono un po’

    sofato (FHOO). Calciate velocemente con la gamba sciolta mentre la vostra energia esplode nel momento

    in cui il piede tocca il bersaglio.

    Ora passate al calcio rovesciato. Con la gamba completamente sciolta e la caviglia in estensione,

    descrivete un ampio cerchio (g. 7) dall’interno verso l’esterno in fase di espirazione e con lo stesso suono.

    Dopo un certo numero di ripetizioni alternate la posizione portando il calcio rovesciato con l’altra gamba.

    Siate consapevoli, o diletti !

    5. ESERCIZIO

    Portatevi a gambe larghe, con il peso del corpo equamente distribuito, punte dei piedi verso l’esterno.

    Tenete le braccia ad ali aperte con i gomiti verso il basso ed i polsi completamente rilassati. Da questa

    posizione spostate un po’ il peso del corpo sugli avampiedi e spiccate il volo leggeri come la gru.

    Percepite la forza degli alluci, sia in fase di volo sia in fase di atterraggio, usando la espirazione un po’

    sofata (g. 8)

    Siate consapevoli, o diletti !

    6. ESERCIZIO

    Portatevi con i piedi uniti, le braccia in avanti alla stessa larghezza delle spalle con i palmi rivolti in avanti.

    Restando in equilibrio sulla gamba sinistra, sollevate lentamente la gamba destra piegata (g. 9) portando il

    ginocchio più in alto dell’anca e la punta del piede verso il basso. Sollevate il braccio destro sopra il capo,

    mentre il sinistro rimane in avanti all’altezza del cuore.

    Percepite la centratura, l’equilibrio e la connessione con la natura armoniosa della gru.

    Lentamente e con molta attenzione, invertite la posizione delle gambe e delle braccia.

    Tenete gli occhi aperti e lo sguardo posato verso il suolo a circa 3 m davanti a voi.

    Siate consapevoli, o diletti !

  • 8/20/2019 Shaolin - I Segreti Del Sacro Tempio

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    A conclusione dell’esercizio della gru bianca portatevi seduti sulle ginocchia, le mani posate sulle cosce, il

    busto bene eretto, il mento leggermente retratto e gli occhi semichiusi.

    Ripetete, come all’inizio, il “IL RESPIRO DELLA GRU”.

    Dopo l’ultima esecuzione, portate le mani sovrapposte, la destra sopra la sinistra, i pollici in contratto (g.

    10), mentre le punte delle dita di entrambe le mani esercitano una leggera pressione sul punto chiamato

    “TANTIEN” centro della forza e oceano di energia (CHI HAI).

    Siate intensamente consapevoli, o diletti, dimorando nel presente con carne e ossa, mente e cuore !”

  • 8/20/2019 Shaolin - I Segreti Del Sacro Tempio

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    CHI LUNG

    LA POTENZA DEL DRAGO

    "Non appena la forza dell'avversario mi sora,

    il mio pensiero è già penetrato nelle sue ossa."

    (Li Hi Yu)

    "Ecco, o diletti, la sequenza del drago.

    La caratteristica di questo mitico animale è la potenza che esprime attraverso il respiro, il suono e gli

    artigli."

    (Inizio e conclusione della sequenza come la mantide).

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    1. ESERCIZIO

    Partendo con le braccia in alto (g. 1), spalancate le dita delle mani ponendo in esse la vostra energia

    interna. Mentre respirate profondamente con il suono HIII in fase di espirazione, le dita delle mani si

    trasformano in potenti artigli.

    Ora ponete l'artiglio della mano sinistra all'altezza del gomito del braccio destro (g. 2).

    Muovete l'artiglio della mano destra in modo circolare, espirate in fase di discesa (g. 3) ed inspirate in fase

    di salita.

    Intensicate gradualmente respiro, movimento e suono mentre percepite la potenza del drago, o diletti!

    2. ESERCIZIO

    Dopo l'ultima esecuzione del primo esercizio, sorate il viso con le mani (g. 4), portate le braccia all'altezza

    delle spalle e, in fase di espirazione, spingete gli artigli delle mani lateralmente (g. 5).

    Intensicate gradualmente respiro, movimento e suono mentre percepite la forza del drago, o diletti!

    3. ESERCIZIO

    Dopo l'ultima esecuzione del secondo esercizio portate gli artigli delle mani in avanti all'altezza del viso e, in

    fase di espirazione, portate gomiti e artigli verso il basso (g. 6).

    Intensicate gradualmente respiro, movimento e suono mentre percepite la forza del drago, o diletti!

    4. ESERCIZIO

    Dopo l'ultima esecuzione del terzo esercizio ruotate lateralmente a sinistra portandovi in passo vuoto,

    rivolgete i palmi delle mani verso l'alto in fase di inspirazione, poi ruotando le mani, artigliate verso il basso

    in fase di espirazione (g 7).

    Dopo 36 esecuzioni ruotate lateralmente a destra (g. 8) ripetendo l'esercizio per altre 36 volte.

    Intensicate gradualmente respiro, movimento e suono mentre percepite la forza del drago, o diletti!

    5. ESERCIZIO

    Dopo l'ultima esecuzione del quarto esercizio assumete la posizione di guardia del drago.

    In posizione frontale, portate l'artiglio della mano sinistra in avanti all'altezza del viso - prendendo il vostro

    corpo come riferimento - e l'artiglio della mano destra al di sopra della testa (g. 9).

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    Ora usando la vostra energia interna, artigliate con un movimento fulmineo e potente diagonalmente verso il

    basso (g. 10).

    Dopo 36 esecuzioni invertite la posizione delle mani (g. 11), artigliando con la mano sinistra ancora per 36

    volte.

    Intensicate gradualmente respiro, movimento e suono mentre percepite la forza del drago, o diletti!

    6. ESERCIZIO

    Dopo l'ultima esecuzione del quinto esercizio, tornate in guardia destra (g. 9). Ora, facendo appello alla

    vostra energia interna, artigliate lateralmente con la mano destra mentre l'artiglio della mano sinistra si porta

    in contatto esterno con il gomito destro (g. 12). Ambedue gli artigli delle mani sono rivolti verso l'esterno.

    Dopo 36 esecuzioni, invertite la posizione di guardia e ripetete l'esercizio facendo attenzione al numero

    delle ripetizioni.

    Intensicate gradualmente respiro, movimento e suono mentre percepite la forza del drago, o diletti!

    7. ESERCIZIO

    Dopo l'ultima esecuzione, ripetete il primo esercizio con la posizione delle braccia invertita (g. 13).

    Spalancate le dita delle mani ponendo in essi tutta la vostra energia interna. Ora muovete l'artiglio della

    mano sinistra in modo circolare (g. 14) mentre espirate col suono HIII che, ad ogni ripetizione, diviene

    sempre più potente. Dopo l'ultima esecuzione, sorate il viso con le mani - come nel secondo esercizio -

    (g. 15) poi, in fase di espirazione, portate i palmi delle mani in basso.

    Mentre ricomponete l'energia, col respiro ed il movimento delle braccia (g. 16 - 17 - 18), accertatevi che la

    testa sia libera ed il torace sgono.

    A conclusione dell'esercizio portatevi supini in posizione di rilassamento con le gambe leggermente

    divaricate, le braccia ai lati del corpo e gli occhi chiusi. Osservate il corpo, il respiro, le sensazioni, le

    variazioni energetiche e i contenuti mentali.

    Sentite il vostro corpo eterico e la vostra aura, o diletti, lasciandovi pervadere tutte le direzioni lontane e

    vicine!"

  • 8/20/2019 Shaolin - I Segreti Del Sacro Tempio

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    SHE CHUAN

    LA SINUOSITA' DEL SERPENTE

    "Quando l'avversario si prepara ad usare la sua forza interna,

    ma non l'ha ancora emessa, in questo preciso istante,

    il mio CHI deve penetrare nel suo."

    (Li Hi Yu)

    "Ecco, nell'attuazione pratica, la sequenza sinuosa del serpente.

    Per prima cosa ponetevi nella posizione eretta di meditazione, con i piedi paralleli alla stessa larghezza delle

    spalle, le braccia ai lati del corpo con i palmi delle mani rivolti in basso (g. 1).

    Prendete coscienza del movimento ascensionale e discensionale dell'energia lungo l'asse cerebro-spinale.

  • 8/20/2019 Shaolin - I Segreti Del Sacro Tempio

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    Ora inspirate consapevolmente dai genitali alla cavità orale e, viceversa, espirate dalla cavità orale ai

    genitali.

    La spina dorsale, in corrispondenza eterica col canale centrale (SUSHUMNA NADI), è la via dello spirito.

    Perciò siate consapevoli, o diletti!

    1. ESERCIZIO

    Dopo la respirazione lungo l'asse centrale che aiuta a risvegliare Kundalini - simbolicamente rappresentato

    da un serpente attorcigliato alla base della spina dorsale - ponetevi con le gambe divaricate (g. 1) e le

    mani con i palmi rivolti avanti all'altezza dello stomaco.

    Prima di partire con questo movimento sinuoso ed ondeggiante, caratteristico del serpente, rilassate la

    mente ed il corpo.

    Ora facendo partire l'impulso sinuoso dal baricentro muovete le mani davanti a voi in modo ampio, circolare

    ed anti-orario (g. 2).

    Dopo 108 movimenti in senso anti-orario fate altri 108 movimenti in senso orario mentre, in fase di

    espirazione, emettete un suono sibillino (SSS).

    Siate consapevoli e lasciatevi uire, o diletti!

    2. ESERCIZIO

    Portatevi nella posizione della "FRUSTA" in passo pieno frontale (g. 3). Ora, similmente al serpente, fate il

    vuoto su un ipotetico attacco frontale (g. 4) mentre espirate col suono sibilante.

    Siate totalmente immersi in questa alternanza di vuoto e pieno ripetendo l'esercizio per 108 volte prima

    nella posizione sinistra poi in quella destra.

    Siate consapevoli e lasciatevi uire, o diletti!

    3. ESERCIZIO

    Ponetevi a gambe larghe - la distanza tra i piedi è il doppio della larghezza delle spalle -, ancorate i piedi al

    suolo e chiudete le natiche. Mobilizzando l'energia interna portate 108 colpi con la punta delle dita

    all'altezza della gola.

    Ripete per 10 volte questa sequenza di 108 colpi.

    Siate consapevoli e lasciatevi uire, o diletti!

  • 8/20/2019 Shaolin - I Segreti Del Sacro Tempio

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    4. ESERCIZIO

    Mantenendo la posizione del precedente esercizio, le braccia nella posizione "SOLLEVARE LE MANI" (g.

    7), vale a dire la mano sinistra all'altezza della gola e la mano destra vicina al gomito sinistro, partendo dal

    baricentro e trasmettendo l'impulso sinuoso alla colonna vertebrale, muovete ambedue le mani dall'interno

    verso l'esterno con un movimento a spirale discendente ed ascendente (g. 8) per 108 volte.

    Invertendo la posizione delle mani ed il movimento a spirale fate altre 108 ripetizioni.

    Siate consapevoli e lasciatevi uire, o diletti!

    5. ESERCIZIO

    Partendo dalla medesima posizione con le braccia un po' piegate, i gomiti verso il basso e le mani

    all'altezza del cuore, arrotolate il serpente a sinistra con un movimento sciolto e uido (g. 9). Dalla

    posizione arrotolata verso il suolo, facendo partire l'impulso energetico dal baricentro, scattate con moto

    ascendente e colpite col taglio interno della mano all'altezza della tempia (g. 10) per 108 volte. Lo stesso

    movimento viene eseguito a destra con altre 108 ripetizioni.

    Siate consapevoli e lasciatevi uire, o diletti!

    6. ESERCIZIO

    In quest'ultimo esercizio andate a colpire l'ipotetico bersaglio col micidiale "MORSO DEL COBRA".

    Portatevi in guardia sinistra nella posizione a passo vuoto, col 95% del peso del corpo sulla gamba

    posteriore ed il restante 5% sul piede avanzato (g. 11). Con la rapidità del cobra, scattate in avanti

    sollevando il ginocchio destro e portando il morso all'altezza della gola (g .12) per 108 volte. Invertendo la

    posizione portate il morso del cobra ancora per 108 volte.

    A conclusione della sequenza, come per gli altri animali, andate a ricomporre l'energia (g. 13).

    Ora, prima della meditazione BODHIDHARMA, che conclude il programma della giornata, dedicate un po'

    di tempo per la pulizia del corpo, degli indumenti, della stanza e dei vostri oggetti.

    In qualsiasi momento della giornata siate ininterrottamente consapevoli, o diletti!"

  • 8/20/2019 Shaolin - I Segreti Del Sacro Tempio

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    CHAN

    LA MEDITAZIONE BODHIDHARMA

    "In quiete siate come una montagna,

    in moto siate come un ume."

    (Wu Yu Hsiang)

    Dopo il lavoro manuale ed il pasto seguito da un po' di riposo, i discepoli si recano alla sala del Buddha ove

    ad attenderli c'è il monaco TAOGEN.

    "Il termine cinese CHAN, o diletti, proviene dalla radice sanscrita DHYANA.

    Il presso di DHY signica:

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    - rischiarare

    - fare giorno

    - fare luce

    - illuminare.

    Perciò l'illuminazione è già nella giusta pratica.

    La giusta pratica della meditazione è l'essenza e l'espressione del Dharma.

    Come già sapete, o diletti, l'insegnamento del nostro Tempio proviene dal grande Maestro BODHIDHARMA.

    Egli, così come altri uomini geniali del suo tempo, tralasciando l'aspetto storico, si rivolse a quella che si

    chiama NATURA DEL BUDDHA, cioè non s'interessò al Buddha o alle sue parole, ma al contenuto della sua

    esperienza, un'esperienza viva e diretta