silsismi 2008/09 ix ciclo marisa oglio lessico e sviluppo della competenza semantico lessicale...
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SILSISMI 2008/09
IX CICLO
Marisa Oglio
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LESSICO E SVILUPPO DELLA COMPETENZA
SEMANTICO LESSICALE
SILSISMI 2008/09
IX ciclo
Marisa Oglio
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Introdurre i concetti di competenza semantica e competenza linguistica
Evidenziare le caratteristiche del lessico italiano in una prospettiva plurilingue L1,L2,LS
Evidenziare alcune linee cognitivo- metodologiche per l’acquisizione del lessico
Proporre possibili spunti per attività da svolgere in classe
Obiettivi
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TERMINOLOGIA DI BASE
Lessico: insieme delle parole di una lingua; anche il sistema complessivo delle forme delle parole e lo studio della formazione delle parole nelle lingue
lessico mentale: sistema interiorizzato di conoscenze del lessico,al quale si attinge per riconoscere o per utilizzare le parole sia in discorsi orali sia scritti
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Vocabolario: insieme delle parole di una lingua o parte di esso; insieme di parole che parlanti specifici di una lingua possiedono; nell’uso comune è l’opera che raccoglie il lessico; in questa accezione è sinonimo di dizionario
Lessicografia: tecnica di composizione dei dizionari
Semantica: settore del lessico relativo al significato e ai suoi meccanismi
Parola: definizione problematica. Spesso usata con il significato di voce,vocabolo.La definizione più diffusa di parola è “segmento della catena parlata o del testo scritto tale che non sia interrompibile da altri elementi, che sia mobile, che possa comparire da solo e che abbia un significato” (Beccaria, G. (1994). Dizionario di linguistica e di filologia, metrica, retorica. Torino, Einaudi)
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Termine: parola appartenente a un linguaggio settoriale, ad un ambito definito,avente un significato preciso e univoco (es. termine regionale, dialettale) Lessema: termine adoperato in lessicologia strutturale e “indica l’unità lessicale a due facce (significante e significato) appartenente al piano della langue, del sistema linguistico e come tale astratta “
Lemma: si adopera in linguistica applicata e indica “l’unità grafica che costituisce l’intestazione di un articolo o voce di dizionario o di enciclopedia”
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Corpus (pl. corpora ): qualsiasi raccolta che raccolga più di un testo;nella linguistica moderna significa una raccolta ben concepita di testi scritti e/o trascrizioni di testi orali in formato elettronico. Caratteristiche :
a) campionatura e rappresentativitàb) dimensioni finitec) formato leggibile dal pcd) riferimento standard(facilmente disponibile per i ricercatori)
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RAPPORTI LESSICO GRAMMATICA
La grammatica è un sistema chiuso, il lessico un sistema aperto
Piani di relazione : sincronico e diacronico
Sincronicoa)il lessico è organizzato in classi di parole secondo la
grammatica b) Il lessico non può essere studiato indipendentemente dalla
sua struttura grammaticalec) vi è uno stretto legame nella formazione delle parole (molte parole o locuzioni sono usate come elementi
grammaticali :es. a causa di)d) nel modello grammaticale generativista (ma non solo) vi
sono stretti legami tra sintassi e lessico
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RAPPORTI LESSICO GRAMMATICA
Diacronico: a)grammaticalizzazione: passaggio di elementi lessicali al
sistema grammaticale (es.ablativo mente del sost.lat. mens,mentis + agg. forte mente= con la mente forte ha dato origine al suffisso avverbiale –mente , da cui fortemente avv.)
b)lessicalizzazione: passaggio da elemento grammaticale a elemento lessicale (es. cantante verbo – sost; vaglia da valeat)
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COMPETENZA SEMANTICO- LESSICALE
(QCER)
Competenza lessicale: conoscenza e capacità di usare il lessico di una lingua
Competenza semantica: consapevolezza e controllo che chi apprende ha sull’organizzazione del significato (consapevolezza sulla natura del lessico)
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NATURA DEL LESSICO
• Composizione
• Struttura reticolare .Rapporti a livello
• semantico
• fonologico- ortografico
• formale morfologico
•sintagmatico e paradigmatico
•Sistema aperto e dinamico
•Spia della cultura
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COMPOSIZIONE
A)Lessemi: parole singole e sequenze lessicali complesse formate da più parole che costituiscono un insieme semantico unico e vengono usate e imparate in blocco
1. formule sociali e discorsive (Come sta? Buona notte)
2. proverbi, espressioni idiomatiche o strutture fisse memorizzate e usate come un insieme ( Mi permetta di..,mi consenta)
3.altre espressioni fisse quali locuzioni verbali(avere sete, prendere freddo,cercare casa)
4 collocazioni fisse ,cioè parole sistematicamente abbinate (tazza da te,a poco a poco,bianco e nero, NON nero e bianco);
5 locuzioni preposizionali ( fuori da , prima di ..)
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COMPOSIZIONE
B)Elementi grammaticali, detti anche
parole grammaticali o funzionali: parole che veicolano scarso o nessun significato,ma che contribuiscono alla struttura grammaticale- sintattica della lingua. Sono in numero limitato,ma assai frequenti
articoli, dimostrativi.,numerali, possessivi, indefiniti, pronomi,preposizioni,verbi ausiliari e modali, congiunzioni, interiezioni.
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STRUTTURA RETICOLARE
Rapporti a livello
• semantico: sinonimia, polisemia, antonimia, iperonimia, (campo semantico)
• fonologico- ortografico:omonimia, omografia
• formale morfologico: derivazione, composizione, conversione, riduzione, abbreviazione, alterazione(famiglie di parole )
• sintagmatico e paradigmatico:unità polirematiche
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STRUTTURA RETICOLARE
Rapporti a livello semantico:
sinonimia: rapporto che lega due parole con significante diverso e significato uguale
polisemia: rapporto tra una pluralità di significati e un solo significante; a) sincronica b) diacronica
antonimia: rapporto di opposizione tra significati;
a) bipolare b) graduale
Iperonimia/iponimia:rapporto tra un termine dal significato più ampio rispetto a uno con il significato più ristretto e viceversa
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STRUTTURA RETICOLARE
Rapporti a livello fonologico. ortografico:
Omonimia: stessa parola, ma con due etimologie diverse (es.diligenza che viene dal latino
diligentia e dal francese diligence).
a) omonimi grammaticali= se appartengono alla stessa categria grammaticale (es. pesca/pesca) in questo caso
omografia:parole scritte in modo uguale ,ma con pronuncia diversa (ancora/ancora)
omofonia : identità di grafia e pronuncia (es. lama)
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STRUTTURA RETICOLARE
Rapporti a livello formale, morfologico:
derivazione:meccanismo per cui si creano nuove parole da parole preesistenti attraverso l’aggiunta di elementi posti all’inizio della parola ( prefissi) o alla fine ( suffissi ). Prefissi +suffissi= affissi.
La derivazione con i prefissi non comporta cambiamento di categoria nella parola Prefissi più produttivi:
anti (anticrisi,antagonismo)-co ( cofinanziamento,cooperazione)-de( deburocratizzazione)-mega( megagalattico,megaprezzo )-mini (miniscooter,minicasa)-super (supermercato,superprezzo)-iper( ipermercato, ipermoderno)
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STRUTTURA RETICOLARE Rapporti a livello formale, morfologico: La derivazione con i suffissi può cambiare la categoria morfologica
della parola :• suffissati denominali ( scafo+ista)• deaggettivali ( stabile+izzare)• deverbali (confezionare+mento)
Suffissi più produttivi:• -ismo, ista ( leghista, razzista)• -izzazione (finanziarizzazione, demonizzazione)• -aro ,con coloritura regionale• -ità ,che indica un processo di astrazione ( paternità, genitorialità)• Tra gli aggettivali:• - ale (municipale, comunale) - ano( mondano )-ese (politichese)• -abile ( scannerizzabile) -are , izzare (computerizzare)
• Tra i verbali verbali: -are ,- izzare (computerizzare)
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STRUTTURA RETICOLARE Rapporti a livello formale, morfologico:
Alterazione: derivazione con particolari suffissi che aggiungono al significato di base modificazioni relative alla
quantità, qualità,giudizio del parlante
Composizione: unione di due o più parole per formare una parola nuova.In italiano è più frequente la
sequenza determinato+determinante; inglese il contrario (es.ferry boat, asciugamani.
Conversioneo derivazione diretta o derivazione 0 :caso particolare in cui l'affisso aggiunto alla parola coincide con la
desinenza : si ha un cambiamento di categoria senza che sia stato aggiunto alla parola base un affisso manifesto.Con la semplice aggiunta della desinenza, un sostantivo diventa così un nuovo verbo( nell’italiano lavorare da lavoro, o nell’inglese to water da water )
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STRUTTURA RETICOLARE Rapporti a livello formale, morfologico:
Si forma invece un nuovo sostantivo da
• l‘infinito di un verbo, a cui viene aggiungo l'articolo e che potrà anche essere messo al plurale (il dormire, i poteri), o che potrà subire alterazione ( esserino );
• un aggettivo usato come sostantivo (metropolitana, cellulare, vecchio);
• un participio presente usato come sostantivo (cantante, assistente);
• un participio passato usato come sostantivo (coperto);
• un gerundio (crescendo).
Allo stesso modo si può formare un nuovo aggettivo da un verbo:
• al participio presente( sorridente da sorridere);
• al participio passato(deciso da decidere).
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STRUTTURA RETICOLARE Rapporti a livello sintagmatico:
Unità lessicali superiori o unità polirematiche : accostamento di due o più parole a formare un’unità semantica( ferro da stiro, permesso di soggiorno). Sono caratterizzate da rigidità e compattezza
Sono molto diffuse, tra l’altro, in ambito politico( popolo di Seattle, politicamente corretto dall’inglese politically correct,no global etc.)
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NATURA DEL LESSICO
Sistema aperto e dinamico:
• Varietà
• Neologismi
• Prestiti
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NATURA DEL LESSICO
Sistema aperto e dinamico:
Varietà sincroniche
Fattore di variazione Tipi di varietà Si chiamano
spazio Italiano standard
Italiano neo standard
Italiani regionali (geosinonimi)
dialetti
diatopiche
situazione Registri
Gerghi
linguaggi professionali
diafasiche
classe sociale/cultura
età
Italiano popolare
Italiano colto
Linguaggio giovanile
diastratiche
canale comunicativo Scritto/parlato diamesiche
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NATURA DEL LESSICO
Sistema aperto e dinamico:
Varietà diacroniche
Fattore di variazione Tipi di varietà Si chiamano
tempo Latino /italiano Diacroniche
Prestiti: elementi lessicali assunti da un’altra lingua.Possono essere:a) non integrati b) integratic) calchi
Latinismi, arcaismi, grecismi, gallicismi, germanismi, arabismi, ispanismi
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NATURA DEL LESSICO
Sistema aperto e dinamico:
Varietà diacroniche
Neologismi: parola o locuzione nuova o anche accezione di una parola già esistente entrata da poco a far parte del lessico di una lingua (es. simpatia e sympathy in inglese dal lat. simpatia)anglolatinismo Questa variazione /non variazione asimmetrica del significato spesso dà origine ai falsi amici, cioè parole appartenenti a due lingue diverse ,simili per forma, ma diverse per significato(es. virtus latino o library ingl= biblioteca)
Neologismi semantici= voci preesistenti che possono acquisire nuovi significati(es. calcolatore)
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Leggibilitàhttp://www.corpora.unito.it/cgi-bin/lingue/ilvat/ilvat_index.p
Indice di Gulpease
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N
Word Freq. %
1 E 21.835 4,12
2 A 20.401 3,85
3 CHE 14.004 2,64
4 DI 11.905 2,24
5 B 10.155 1,91
6 LA 8.449 1,59
7 NON 8.233 1,55
8 SI 8.161 1,54
9 EH 7.613 1,44
10 UN 7.555 1,42
LIP
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LINEE COGNITIVO METODOLOGICHE
• Conoscere una parola-
• Modi e strategie per apprendere
• Metodi e strategie per insegnare
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Conoscere una parola
Conoscere un vocabolo significa essere in grado di percepire e/o produrne forma, significato e uso. Ognuna di queste componenti si acquisisce e si manifesta per effetto di processi inconsapevoli o consapevoli. Nel primo caso si parla di acquisizione e conoscenza implicita, nel secondo, invece, di apprendimento e conoscenza esplicita[ …]
La capacità di comprendere e produrre il significato di un vocabolo, in tutte le sue sfumature di senso e in considerazione dei limiti di utilizzo, si manifesta, invece, in seguito ad attività mentali che stabiliscono relazioni di vario tipo che possono, per l’appunto, essere rese esplicite: primo tra tutte il rapporto tra significante e significato (forma e referente), successivamente ciò che concerne i rapporti di significato (sinonimia, omonimia, iperonimia ecc.)
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Conoscenza linguistica implicita
Conoscenza linguistica esplicita
Conoscenza linguistica intuitiva
Conoscenza metalinguistica (sulla lingua)
Acquisita in modo incidentale ed inconscio (come risultato
della comunicazione)
Appresa intenzionalmente e consciamente (con impegno deliberato)
Applicazione automatica nell'uso linguistico non pianificato e spontaneo
Applicazione controllata nell'uso linguistico pianificato (monitoring)
Acquisita in contesti naturalistici (attraverso la
comunicazione)
Appresa in contesti strutturati
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MODI E STRATEGIE PER APPRENDERE
Modalità
Acquisizione/apprendimento incidentale :si riferisce all’apprendimento di vocabolo per effetto di attività non esplicitamente orientate all’apprendimento di nuovo vocabolario
Acquisizione/apprendimento intenzionale:ogni attività che ha lo scopo di strutturare l’informazione lessicale nella memoria
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METODI E STRATEGIE PER APPRENDERE
Apprendimento incidentale .Condizioni di efficacia:
1) l’elemento lessicale “nuovo” deve essere significativo per l’attività in cui il parlante è coinvolto (comprensione o produzione)
2) deve essere inserito in un contesto che consenta al parlante di formulare ipotesi circa il senso. (comprensione del 95% delle parole che compongono il testo)
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MODI E STRATEGIE PER APPRENDERE
Lessico mentale: sistema della memoria in cui è stata immagazzinata, attraverso il tempo, la conoscenza di un numero di parole più o meno vasto .E’ strutturato secondo reti di varia natura ed è dinamico
Tre operazioni1) acquisizione2) immagazzinamento/memorizzazione3) recupero
MBT MLT
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MODI E STRATEGIE PER APPRENDERE
Fasi
1) Tappa cognitiva: notare l’elemento lessicale
2) Tappa associativa: l’apprendente colloca la nuova parola all’interno del suo lexicon ma possiede ancora una conoscenza passiva.Sa dare una defnizione,ma non sa riutilizzarlo autonomamente (è utile il recupero ripetuto dell’elemento da apprendere,l’ incontro o utilizzo dell’elemento in modi diversi, in una diversa collocazione )
3) Tappa dell’autonomia: l’apprendente è in grado di richiamare la parola in modo automatico
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MODI E STRATEGIE PER APPRENDERE
Strategie per l’apprendimento:
1) di determinazione
2) sociali
Strategie per la memorizzazione
1)mnemoniche
2)cognitive
3)metacognitive
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Tipi di conoscenza lessicale e modi più efficaci per apprendere
Tipi di
apprendimento
Modi per
apprendere
Attività
Forma Conoscenza implicita E’ necessario aver notato il termine
Incontri reiterati con il termine
Significato Apprendimento esplicito
Attivazione di processi approfonditi attraverso l’uso di immagini, l’elaborazione dell’informazione, inferenza libera
Collocazione Conoscenza
implicita
Ripetizione
Uso Limiti
nell’uso
Conoscenza
esplicita
Indicazioni esplicite e feedback
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METODI E STRATEGIE PER INSEGNARE
Premessa: ruolo attivo degli studenti
•Presentazione del nuovo lessico :in contesto
•Testi scritti: sottolineatura;glosse (per L2 figura e corrispondente L1);abbinamento di nuove parole con definizioni, sinonimi o scelta del significato tra tre o quattro;conoscenza sulla formazione delle parole; conoscenze in L2;uso del dizionario.
Consolidamento del nuovo lessico: cloze; domande e risposte su un test;esercizi sulla formazione e il raggruppamento delle parole;costruzione di campi semantici attraverso diagrammi o mappe semantiche; costruzione di coppie in relazione semantica di quasi-sinonimia, opposizione, iponimia, reciprocità; raggruppamento di parole secondo vari criteri (affini/falsi amici; famiglie di parole; sistemi chiusi; prestiti; varietà geografiche; parole che presentano analogie ortografiche o fonologiche, ecc.
Principali criteri di lemmatizzazione
nei dizionari di italiano:•Per i nomi: il maschile/femminile singolare;
•Per gli aggettivi a quattro uscite: il maschile singolare;•Per gli aggettivi a due uscite: forma unica di maschile/femminile •Per le preposizioni: nella forma semplice.•Gli avverbi in –mente e le forme pronominali dei verbi sono trattate come sottolemmi o lemmi secondari •Per le politematiche: come lemmi o come sottolemmi (lemme lemme, tic tac)•Le locuzioni latine o straniere : come lemmi.
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(Housen 2002)
1. Non ricordo di aver visto prima questa parola; non presente in
memoria
2. Ho visto questa parola ma non so cosa significa; memoria
fonologica
3. Ho già visto questa parola e penso che
significhi_______________;
Conoscenza
esplicita ancora
incerta
4. Conosco questa parola.
Significa___________________;
conoscenza
esplicita
5. Sono in grado di usare questa parola in una
frase.______________________.
Competenza
d’uso
Possibile tabella di riscontro
Morfemi flessivi e derivativi•La prima sequenza presenta:
a)Un’unica categoria lessicale e cioè verbi;
b)parole distinte da morfemi flessivi;
•La seconda sequenza presenta:
a)diverse categorie lessicali (ci sono infatti sia nomi sia aggettivi);
b)Parole distinte da morfemi derivativi
Caratteristiche
Morfema flessivo serve a flettere un nome o un verbo e aggiunge informazioni relative a genere, numero, caso, tempo, modo, diatesi, persona allo stesso lemma
Ad es. bell-o bell-i
Morfema derivativo.Determina varianti di una radice e genera differenti lemmi (e lessemi) o sottolemmi.Ad es. lavorata lavorat-ina, lavor-etto, ecc.Lavorare lavor-abilecon cambio di classe di appartenenza della radice da verbo ad avverbio
Parole Scomposizione in morfemi Lessema di base (o radice)
Contraddire
Impossibile
Scoprire
Costruttore
Camionista
Cantautore
Infiammabile
Capostazione
Imporre
Contrabbando
Precampionato
Fermacarte
Alcuni lemmi sono tra loro in un rapporto di significato:•Sono sinonimi se hanno uguale significato;•Sono antonimi se sono di senso opposto;•Sono iperonimi se sono in rapporto di generalizzazione;•Sono iponimi se sono in un rapporto di inclusione/specializzazione (DT, 27);•Sono omonimi se hanno lo stesso suono e diverso significato;•Sono polisemici se hanno lo stesso suono e una pluralità di significati.
Rapporti di significato
La presentazione del lessico attraverso i rapporti semantici è fondamentale per ampliare il vocabolario dell’apprendente
I legami di significato aiutano infatti a definire la struttura del nostro lessico mentale
Nella sequenza 2: B esprime accordo con A e conferma attraverso l’uso di un sinonimo un parere favorevole
Nella sequenza 1: B esprime disaccordo con A. Attenua perciò la valutazione positiva di quell’interlocutore.
I significati di carino nei due contesti
Le due conversazioni si possono concludere perciò in modi diversi
A: Stupendo! un vero capolavoro! B: Carino. A: Non ti ha entusiasmato, vero?
C1
C2 A: Bellino, vero? B: Carino. A: Si vede proprio volentieri