sintesi percorso nascita - asl 6 · il progetto “percorso nascita” presentato dalla asl 6, in...
TRANSCRIPT
Asl n° 6 Sanluri - Percorso Nascita - Programmazione 2008-2010
1
PERCORSO NASCITA
Gustav Klimt. 1905 - ol io su tela 180 x 180 cm (stralcio) Galleria Nazionale d'Arte Moderna, Roma
Asl n° 6 Sanluri - Percorso Nascita - Programmazione 2008-2010
2
A cura di
Dr.ssa Marina Manca – Responsabile dei Consultori - Asl 6 Sanluri Responsabile del Progetto Percorso Nascita Dr. Paolo Cannas – Responsabile Ufficio Controllo di Gestione - Asl 6 Sanluri Responsabile della Progettazione e della Programmazione Dr.ssa Cinzia Porceddu – Sociologa Ufficio Controllo di Gestione - Asl 6 Sanluri Supporto alla Progettazione e alla Programmazione Dr.ssa Claudia Collu – Coordinatrice delle ostetriche - Asl 6 Sanluri Referente dei dati CeDAP e della continuità ospedale - consultorio
Le sementi migliori e i campi più cari
sono i nostri figli
Cheikh hamidou kane
Asl n° 6 Sanluri - Percorso Nascita - Programmazione 2008-2010
3
PRESENTAZIONE
Il Percorso Nascita nella Asl 6 di Sanluri
Il progetto “Percorso Nascita” presentato dalla Asl 6, in coerenza con quanto delineato nel piano
sanitario regionale, programma interventi che coinvolgono la donna, la coppia, il bambino e la famiglia in un
periodo compreso fra il pre-concepimento e il primo anno di vita del bambino. Durante tutto il percorso, la
famiglia interagisce con l’ambiente e può ottenere supporto dai servizi ospedalieri, consultoriali e territoriali, i
quali attraverso un sistema integrato di interventi mirano al soddisfacimento dei bisogni della persona che
nello specifico non si centrano più solo sulla risoluzione dell’evento nascita ma sono attenti al recupero della
dimensione soggettiva dell’esperienza del parto e alla valorizzazione delle risorse funzionanti della madre e
della famiglia che scelgono consapevolmente di essere parte attiva della nascita dei propri figli.
Il progetto rivalorizza la nascita nell’ottica di un evento naturale da affrontare con piena
consapevolezza e responsabilità da parte di tutti i soggetti coinvolti e porta ad una progressiva
demedicalizzazione dell’evento tramite modalità di assistenza tese alla facilitazione e alla umanizzazione del
parto e ad una favorevole accoglienza alla vita.
Particolare attenzione sarà prestata alle donne e alle coppie con maggiore difficoltà d’accesso ai
servizi sia pubblici che privati, alle donne nomadi o extracomunitarie.
Nel rispetto del diritto della gravida alla scelta sia della struttura, territoriale od ospedaliera, che della
figura professionale a cui affidarsi nel percorso nascita, gli interventi potranno essere effettuati prima del
concepimento, durante la gravidanza, durante il parto, durante il puerperio e nel primo anno di vita del
bambino.
Imprescindibile sarà l’integrazione ospedale-territorio e preziosa la collaborazione delle associazioni
di volontariato di settore per la realizzazione della fase esecutiva dei progetti.
Asl n° 6 Sanluri - Percorso Nascita - Programmazione 2008-2010
4
Il progetto “Percorso nascita” intende raggiungere i seguenti obiettivi:
• OB. 1 - UMANIZZAZIONE DEL PERCORSO NASCITA
• OB. 2 - RIDUZIONE DEL RICORSO AL TAGLIO CESAREO
• OB. 3 - RIDUZIONE DELLA DEGENZA OSPEDALIERA
Finalità
Il raggiungimento degli obiettivi sopradescritti è finalizzato a favorire il benessere e le relazioni madre
- coppia - bambino, a prevenire le situazioni di rischio per la madre e il nascituro, a promuovere
l’allattamento al seno, a ridurre l’incidenza di tagli cesarei, a garantire continuità assistenziale.
Da un punto di vista organizzativo e qualitativo il progetto mira ad ottenere:
una piena umanizzazione delle cure e dell’assistenza relativamente al percorso nascita, rendendo la
gravidanza, il parto e il puerperio un evento fisiologico - naturale;
una riqualificazione e potenziamento dei consultori familiari;
un miglioramento del reparto di ostetricia e ginecologia con lavori strutturali e implementazione degli
arredi per favorire l’ospitalità della madre, e della triade madre -padre - figlio/a e creare un ambiente
sempre più vicino a quello familiare e domestico;
una integrazione dei servizi territoriali con i servizi ospedalieri;
una condivisione di linee-guida di diagnosi e cura aziendali con percorsi formativi rivolti a tutti gli
operatori coinvolti, compresi i medici di medicina generale, e i pediatri di libera scelta, per
promuovere la medicina basata sull’evidenza;
una condivisione di un modello aziendale di corsi di preparazione al parto e di promozione
all’allattamento al seno, con formazione specifica rivolta agli operatori dei consultori e del reparto di
ostetricia e ginecologia;
una maggiore continuità assistenziale ospedale-territorio con attivazione dell’ADIP entro le 48 ore
dalla dimissione;
una diminuzione della medicalizzazione, riqualificando tutte le attività territoriali;
un avvio di uno studio sulle modalità per favorire il parto a domicilio;
una procedura assistenziale che permetta il riconoscimento da parte dell’UNICEF dell’ospedale della
Asl 6 di “Ospedale amico dei bambini”.
Asl n° 6 Sanluri - Percorso Nascita - Programmazione 2008-2010
5
LO STUDIO DEI DATI
L’Azienda USL n° 6 di Sanluri è formata da 28 comuni distribuiti su una superficie territoriale di
1516,2 Kmq con una densità abitativa di 68,6 abitanti/Kmq. I dati ISTAT del 2006 registrano una popolazione
residente pari a circa 103.727 abitanti di cui circa il 49,5 % rappresenta la fascia maschile e il 50,4 % la parte
femminile. La popolazione risulta distribuita in maniera disomogenea nei due Distretti: il Distretto di Guspini è
quello con il maggior numero di abitanti, infatti ne conta 57.534 (pari al 55% circa dell’intero territorio).
Bassa natalità
La situazione dell’Asl n° 6 di Sanluri, in linea con il trend regionale e nazionale , si caratterizza per
un costante declino della popolazione e per bassi tassi di natalità a fronte invece di tassi di mortalità più
elevati.
Tasso di natalità 2002 2003 2004 2005 2006Medio Campidano (Asl 6) 7,2 7 7,1 7,1 7,1Sardegna 8 8,3 8 7,98 7,98Italia 9,4 9,4 9,7 9,42 9,47
Fonte: Istat. Bilanci 2002-2006
Il tasso di natalità risulta bassissimo sia al livello nazionale che regionale, ma è proprio nel territorio
della ASL 6 che si registrano dati inferiori sia rispetto a quelli regionali sia rispetto a quelli nazionali. Infatti in
ambito provinciale si contano solo circa 7 nati ogni 1000 donne.
La riduzione della natalità, che sin dalla fine degli anni ‘70, ha interessato tutte le regioni italiane,
inclusa la nostra, sta modificando la struttura della popolazione nonché l’ordine, la frequenza e la cadenza
delle nascite, ossia le caratteristiche strutturali del comportamento riproduttivo umano.
Innalzamento dell’età media delle madri al momento del parto
L’ Istat registra anche un innalzamento dell’età media delle madri al momento del parto, delineando
sia la tendenza a posticipare l’inizio della vita riproduttiva ma anche un recupero di fecondità in età matura.
Asl n° 6 Sanluri - Percorso Nascita - Programmazione 2008-2010
6
In linea con il dato regionale e nazionale, l’età media al parto delle donne del territorio della Asl 6 è di
32 anni (età minima 15 anni, età massima 50 anni). Ne consegue una maggiore attenzione alla gravidanza
ed al parto, in particolare ai fattori di rischio per la salute della madre, del feto e del neonato.
La tutela della maternità va affrontata attraverso l’adozione di tutti quei provvedimenti che
garantiscano alle donne di essere opportunamente salvaguardate sia nel momento in cui affrontano lo stato
di gravidanza, sia nel momento in cui si accingono ad affrontare problemi comunque connessi ad esigenze
di tutela del loro diritto ad una maternità serena e responsabile. Il supporto deve avvenire in tutte quelle
patologie preesistenti la gravidanza o insorte nel corso della stessa, che configurano situazioni di rischio
elevato come ad esempio l’abortività ripetuta, l’ipertensione preesistente, il diabete preesistente e
gestazionale, infezioni prenatali e perinatali1.
Le tabelle che seguono mostrano il trend di alcune delle componenti della salute riproduttiva
registrato nell’ultimo triennio (2004-2006) nella Asl 6 di Sanluri.
ETÀ MEDIA DELLA MADRE AL PARTO NELLA ASL 6 DI SANLURI
2006 2005 2004
età media madre parto vaginale Asl 6 32,0 31,6 31,4 età media madre parto cesareo Asl 6 33,4 33,4 33,0 età media madre Asl 6 32,4 32,2 31,9
Fonte: rielaborazione dati CedAp Asl 6 Sanluri. 2007
Nella Asl 6 di Sanluri, l’età delle madri al parto aumenta progressivamente passando da 31,9 anni
nel 2004 a 32,4 nel 2006. Il fenomeno si allinea con la tendenza regionale e nazionale.
Scolarità della madre
Nel territorio della Asl 6, risulta alta la percentuale di donne non istruite anche se la situazione pare
comunque migliorare nel tempo. Su 13.751 alfabeti privi di titolo di studio, il 40 % è di sesso maschile mentre
ben il 60 % è di sesso femminile.
Nel dettaglio si nota che la quota di residenti che in ambito provinciale possiede un titolo di studio si
aggira intorno al 83,5 % della popolazione, una percentuale al di sotto della media regionale (86,8 %) che si
assottiglia ulteriormente se ad essere preso in considerazione è un elevato grado di istruzione. Solamente il
1 Ibidem
Età media al parto (Cedap 2004)
Italia: 31,8
Asl n° 6 Sanluri - Percorso Nascita - Programmazione 2008-2010
7
22,0% dei residenti (a fronte del 28,7% in ambito regionale) possiede una laurea o un diploma di scuola
secondaria superiore.
Stato occupazionale femminile
Nessuna municipalità presenta un tasso di attività femminile superiore al dato medio regionale.
A fronte comunque di un graduale aumento della propensione della donna ad entrare nel mondo del
lavoro è da tener presente lo scarso supporto, a vantaggio della categoria, da parte delle politiche sociali e in
particolare emerge una scarsità di servizi ed interventi che permettano la conciliazione tra vita familiare e
lavorativa e quindi una scelta di vita riproduttiva serena e sana.
Asl n° 6 Sanluri - Percorso Nascita - Programmazione 2008-2010
8
Nascite nell’ospedale di San Gavino
Analizzando le SDO dell’ospedale di N. Signora di Bonaria di San Gavino si rileva che, nell’anno
2006, sono stati dimessi 582 nati di cui 477 sani, 105 patologici, 0 deceduti e 29 trasferiti.
NEONATI 2006 % val. ass.
neonati totali 100,00 582sani 81,95 477con patologia 18,04 105deceduti 0 0trasferiti 4,98 29
Fonte: rielaborazione dati SDO P.O Asl 6 Sanluri. 2007
Visite di controllo
Nell’ultimo anno di riferimento, 551 donne hanno effettuato più di 4 visite, 2 donne non ne hanno
effettuato e, 61 di loro solo 2. Nel caso specifico, emerge che, nel 2006, circa l’89% delle gravide ha
effettuato più di 4 visite di controllo. In un ottica temporale, il dato però appare in diminuzione.
NUMERO VISITE DI CONTROLLO 2006 2005 2004 casistica % casistica % casistica %
nessuna 2 0,35 6 0,95 5 0,78fino a 4 visite 61 10,63 6 0,95 8 1,25più di 4 visite 511 89,02 622 98,11 628 97,97 Totale visite 574 100,00 634 100,00 641 100,00
Fonte: rielaborazione dati CedAp Asl 6 Sanluri. 2007
In generale, il numero di visite di controllo, dal 2004 al 2006, diminuisce in quasi tutte le fasce di età.
Un andamento discontinuo nel corso del triennio considerato lo si può notare in particolare per le fasce di età
40-45 anni e 16-21 anni.
In relazione al titolo di studio si registra che le donne che si sottopongono a più di 4 visite di controllo
sono quelle in possesso di diploma media superiore e inferiore. Anche in questo caso il numero di visite nel
complesso risulta diminuire nel tempo.
Asl n° 6 Sanluri - Percorso Nascita - Programmazione 2008-2010
9
Parti cesarei
L’analisi del CedAp ha evidenziato che nel 2006 nella Asl 6, sono stati effettuati 574 parti, di cui i
parti vaginali sono stati pari al 70,91% ed i parti cesarei (TC) sono stati pari al 29,09%, a fronte di un
68,80% di parti vaginali e un 31,20% di parti cesarei registrati nel 2004.
E’ utile ricordare che il Dipartimento di programmazione Sanitaria del Ministero della Salute ha
previsto tra gli obiettivi del Piano Sanitario Nazionale di diminuire la frequenza dei parti per taglio cesareo,
arrivando ad un valore medio pari al 20%, in linea con i valori degli altri Paesi Europei.
L’OMS raccomanda l’uso del taglio cesareo nel 10-15% dei casi, ponendo questa percentuale come
uno degli indicatori per misurare la qualità delle cure alla nascita.
Analizzando le
modalità del parto in relazione alla scolarità, nel 2006, si rileva che le donne con bassa scolarità sono
sottoposte a parto cesareo con maggiore frequenza (circa il 15%) rispetto a quelle con diploma di scuola
media superiore (11,32 %) e alle laureate (1,74 %). Il fatto si è presentato simile anche nell’anno
precedente.
Tasso di mortalità materna
Anche il tasso di mortalità materna (numero di decessi per complicazioni della gravidanza, parto e
puerperio per 10.000 nati vivi) rappresenta un indicatore molto importante per valutare lo stato
dell’assistenza socio-sanitaria nel settore materno-infantile e più in generale, il grado di sviluppo raggiunto
da un Paese. Nella Asl 6 nel 2006 l’indicatore risulta pari a 0.
TIPOLOGIA DEL PARTO
2006 2005 2004 val. % val. % val. %
parti vaginali 407 70,91 439 69,24 441 68,80parti cesarei 167 29,09 195 30,76 200 31,20Totale parti 574 100,00 634 100,00 641 100,00
Asl n° 6 Sanluri - Percorso Nascita - Programmazione 2008-2010
10
Mobilità attiva
Nel corso dell’ultimo triennio si è ridotto il numero delle donne che hanno partorito presso il Presidio
Ospedaliero della Asl 6, passando da 634 nel 2004 a 567 nel 2006.
L’analisi della banca dati del CedAp relativo al 2006 evidenzia che su 574 donne complessive
partorienti nell’Ospedale di San Gavino, 488 (85%) risultano residenti nel territorio dell’azienda, mentre 86
(15%) risultano non residenti nella Asl 6, di cui il 77% provengono dal territorio afferente alla Asl 5 di
Oristano e per il 13% dalle donne della Asl 8 di Cagliari.
Tabella: donne partorienti nel Presidio Ospedaliero N.S. di Bonaria per Asl di provenienza
Conteggio di numero scheda parto – anno 2006 ASL di residenza Italiane Straniere Totale complessivo
Nuoro ASL 3 2 2Oristano ASL 5 64 2 66Sanluri ASL 6 478 10 488Cagliari ASL 8 9 2 11Totale 553 14 567Extra regione 7 0 7
Asl n° 6 Sanluri - Percorso Nascita - Programmazione 2008-2010
11
Servizi e interventi offerti dalla Asl 6 a supporto della donna e del
bambino e della famiglia
In ambito territoriale il potenziamento del servizio consultoriale e il rafforzamento della rete ospedale-
territorio, risulta una strategia imprescindibile per garantire la continuità assistenziale e interventi efficaci che
rispondano al reale bisogno della persona.
Per quanto riguarda l’offerta dei servizi a sostegno dell’area materno-infantile, la situazione attuale
caratterizzante il territorio della Asl 6 è la seguente:
un reparto di ostetricia e ginecologia del Presidio Ospedaliero di San Gavino M. le della Asl
6 di Sanluri, comprendente il reparto di ostetricia e ginecologia e l’U.O. del nido;
i servizi offerti dai consultori della Asl 6 di Sanluri;
i servizi offerti dai poliambulatori e ambulatori della Asl 6 di Sanluri.
Di seguito i dati che descrivono le attività dei corsi di accompagnamento alla nascita dell’anno 2006.
Anno 2006/ Consultorio
N° corsi di accompagn. alla nascita
N° di incontri
N° donne che partecipano agli incontri
N° coppie agli incontri
N° di donne straniere ai corsi
N° visite domiciliari puerperio
N° corsi di aggiornamento operatori
N° visite guidate in ospedale
Sanluri aperto
67
53 2 0 8 0 1
Villacidro 5 46
67 34
0 0 0 5
Guspini 3 29
34 0 0 0 0 3
San Gavino 3 25
30 0 0 0 0 3
Villamar 1 8 5 0 0 10
0 0
Serramanna 0 0 0 0 0 0 0 0
Asl n° 6 Sanluri - Percorso Nascita - Programmazione 2008-2010
12
Alla luce dei dati sopraelencati si evidenzia la necessità di potenziare la rete dei servizi e degli interventi
mirati alle madri e ai bambini in tutte le fasi della gravidanza, del parto e del dopo parto. Tali dati hanno
rappresentato un occasione di discussione e confronto sulle pratiche assistenziali correnti e, da tale
confronto, è nata l’esigenza di potenziare l’offerta dei servizi a sostegno dell’area materno-infantile.
Asl n° 6 Sanluri - Percorso Nascita - Programmazione 2008-2010
13
LA PIANIFICAZIONE
L’idea di realizzare un primo studio sul percorso nascita è nato in
risposta all’esigenza di migliorare i nostri servizi ma soprattutto tutelare e
promuovere la salute e il benessere della donna e del bambino.
L’Azienda Sanitaria di Sanluri riconosce la necessità di sviluppare
un approccio umanizzato al Percorso Nascita, pertanto vuole porre prima
di tutto l’accento sul ruolo centrale della persona, in questo caso specifico della gravida, del bambino e dei
loro diritti.
Attraverso l’analisi del contesto di riferimento e la lettura dei dati socio-demografici e sanitari, sono
state identificate le aree strategie da presidiare, quelle cioè su cui intervenire per rendere l’offerta più vicina
ai bisogni dell’utente. Sulla base di queste informazioni e nell’intento di contribuire concretamente alla
realizzazione di un percorso nascita aziendale integrato ospedale-territorio vengono presentati gli obiettivi
che la Asl 6 si propone di raggiungere attraverso apposite procedure assistenziali.
Gli obiettivi generali da perseguire al fine di mettere in pratica un percorso nascita di qualità, come
già premesso, sono sintetizzabili nei tre seguenti punti:
Umanizzazione del parto.
Riduzione del ricorso al taglio cesareo.
Riduzione della degenza ospedaliera.
Di seguito le principali procedure da adottare per il raggiungimento di ogni singolo obiettivo.
Obiettivo 1 - umanizzazione del percorso
Per raggiungere una piena umanizzazione del percorso, si prevede:
1. un offerta attiva dei corsi di accompagnamento alla nascita. I corsi verranno tenuti principalmente
dall’ostetrica con la collaborazione di diverse figure professionali. Si svolgeranno secondo un modello
aziendale teso a garantire qualità ed efficacia, fornendo informazioni corrette ed aggiornate sulla gravidanza,
Asl n° 6 Sanluri - Percorso Nascita - Programmazione 2008-2010
14
sull’espletamento del travaglio e del parto, sulle cure al neonato, sull’acquisizione del ruolo genitoriale e del
nuovo status sociale. Garantendo un’offerta attiva dei corsi di accompagnamento alla nascita si intende
aumentare la capacità della donna di collaborare attivamente al travaglio e di controllare e gestire il dolore
durante il parto naturale e sostenere il senso di adeguatezza delle gestanti e dei loro partner nell’assumere i
propri ruoli, sia durante la gravidanza (in cui le profonde modificazioni segnano il corpo e la vita emotiva
della donna) sia dopo la nascita del neonato, come neo-genitori.
2. La divulgazione dell’informazione, durante gli incontri di accompagnamento alla nascita,
dell’importanza della lettura ad alta voce ai bambini fino ai 6 anni di età, con distribuzione di materiale
informativo. L’invito alla lettura si inquadra infatti, nell’ambito della promozione del benessere psico-fisico e
relazionale del bambino.
3. L’introduzione e l’utilizzo dell’ascolto della musica come strumento preventivo e terapeutico
durante i corsi di preparazione al parto presso i consultori e la continuità nella somministrazione degli stessi
stimoli musicali in ambito ospedaliero, in sala parto, in corsia e nel reparto neonatale. L’utilizzo della musica
ha lo scopo di ridurre lo stress nella partoriente e nel nascituro, di gestire stati emotivi spiacevoli e di
predisporre dei precursori per un migliore sviluppo dei potenziali intellettivi e affettivi nel bambino.
4. La promozione dell’allattamento al seno che fornisce gli strumenti conoscitivi che possono
incentivare questa pratica al fine di migliorare la qualità di vita del neonato e la relazione con la propria
madre. Il momento dell’allattamento al seno è anche un’occasione di socializzazione in quanto le donne
incontrandosi e vivendo insieme questa esperienza, hanno la possibilità di confrontarsi e condividere le
proprie emozioni, con lo scopo di trovare collaborazione e solidarietà femminile.
5. La condivisione del lavoro svolto dalle ostetriche in consultorio con il lavoro svolto dalle ostetriche
ospedaliere.
6. L’elaborazione di linee guida diagnostiche-terapeutiche condivise tra operatori del territorio e il
reparto di ostetricia e ginecologia, relativamente a controlli clinici, per verificare lo stato di buona salute della
donna e del prodotto del concepimento, contribuendo con una corretta educazione sanitaria alla prevenzione
delle più frequenti patologie. Importante la tempestiva identificazione dei fattori di rischio per la gravida per
poter indirizzare la donna verso le strutture di 1° e 2° livello (poliambulatorio e ospedale).
Asl n° 6 Sanluri - Percorso Nascita - Programmazione 2008-2010
15
7. L’intervento del Servizio Sociale Professionale (S.S.P.) del consultorio anche in collaborazione
con altri servizi ASL, Comuni, privato sociale, organi giudiziari, per particolari situazioni di tutela della donna
e del nascituro, nei casi di difficoltà e disagio sociale.
8. L’incontro con operatori dei servizi sociali comunali, del privato sociale e di altre agenzie per
l’attivazione e la promozione della rete sociale di supporto alla donna e famiglia, per favorire la costituzione
di “madri risorsa” e “famiglie risorsa” ed affiancare la donna priva di sufficienti reti familiari, prima e dopo la
nascita.
9. La comunicazione al personale del reparto ospedaliero, coinvolto nell’assistenza alla donna, di
informazioni necessarie a garantire sostegno alla donna già seguita dal S.S.P. del consultorio ed
eventualmente dal comune di residenza, affinché siano garantite le fasi di intervento previste dal progetto
personalizzato rivolto alla donna.
10. La distribuzione di materiale divulgativo, finalizzato ad informare le donne ricoverate in ospedale,
sulle attività svolte in consultorio relativamente al nuovo ruolo genitoriali, al sostegno all’allattamento al seno
e al sostegno del S.S.P. qualora necessario.
11. L’intervento di supporto psicologico alle neo-mamme nel reparto di ostetricia e ginecologia con
l’avvio di uno screening con scale di auto-compilazione, interventi di supporto alla coppia genitoriale e
colloqui individuali per le donne a rischio di depressione, con valutazione e invio ad altri servizi competenti.
Obiettivo 2 - riduzione del ricorso al taglio cesareo
La riduzione del ricorso al taglio cesareo è consequenziale alla realizzazione di una piena
umanizzazione dell’esperienza della nascita. Ulteriori elementi a favore del raggiungimento di tale obiettivo
sono:
l’attività di prevenzione primaria delle patologie ostetriche e la riduzione del rischio di
malattie in fase pre e post concezionale che si effettua tramite la prevenzione e
l’informazione;
l’offerta attiva dei corsi di accompagnamento alla nascita e di supporto alla genitorialità;
l’introduzione di procedure atte a controllare il dolore;
formazione e sensibilizzazione degli operatori.
Asl n° 6 Sanluri - Percorso Nascita - Programmazione 2008-2010
16
Obiettivo 3 - riduzione della degenza ospedaliera
La riduzione della degenza ospedaliera sarà possibile garantendo:
la continuità assistenziale tra Ospedale, Consultori Familiari e Servizi del Territorio
attraverso l’Assistenza Domiciliare Integrata in Puerperio (ADIP);
la formazione e sensibilizzazione degli operatori;
il rafforzamento del coordinamento tra gli operatori del reparto di ostetricia e ginecologia e
quelli territoriali.
Riqualificazione degli spazi e messa a punto della strumentazione
La nascita costituisce un momento della vita molto prezioso, unico e, in quanto, necessita di luoghi
idonei, accoglienti e rispondenti alle esigenze della persona. L’azienda a tal proposito pensa di riadattare gli
spazi, renderli più idonei per vivere l’evento nel modo più naturale possibile e garantire quell’equilibrio
dinamico fra elementi biologici e psichici della persona in interazione ed influenzati inevitabilmente
dall’ambiente circostante.
Si deve quindi garantire un tipo di assistenza umanizzata, in luoghi favorevoli e familiari, con la
disponibilità della professionalità ostetrica, di personale formato, di strumentazioni non invasive, e di
competenze mediche qualora necessarie.
Potenziamento dell’accompagnamento alla nascita
L’accompagnamento alla nascita , risulta un’azione fondamentale per il raggiungimento del
benessere e della salute psico-fisica sia della mamma che del nascituro. Proprio sulla base dello sviluppo di
una nuova coscienza ed una diversa idea della nascita, si da rilevanza a ridurre la medicalizzazione
dell’evento e vivere il parto in modo naturale. Per far ciò oltre alla introduzione di nuove tecniche, si
incoraggia l’espletamento del parto incentrato sulla maggiore consapevolezza della donna quale
protagonista nella gestione dell’evento.
Asl n° 6 Sanluri - Percorso Nascita - Programmazione 2008-2010
17
Attivazione dell’assistenza domiciliare integrata in puerperio (ADIP)
Offrire alle donne una assistenza domiciliare in puerperio nasce dall’ esigenza di rafforzare il legame
relazionale della coppia madre-figlio e della triade (madre-padre-figlio) onde facilitare il precoce contatto che
favorisce l’allattamento al seno.
Nel dettaglio sarà l'ostetrica, con la collaborazione di altri operatori, a seconda delle necessità, a
recarsi a casa della donna per offrirle un sostegno nel suo nuovo ruolo fornendole un supporto per un buon
accudimento del bambino (allattamento, bagnetto, igiene, ecc.).
Pubblicizzazione del percorso nascita
Risulta fondamentale informare le donne in stato di gravidanza sui servizi allocati nel territorio di
appartenenza (consultorio, poliambulatorio, ospedale, privati) e sugli interventi offerti a sostegno del
percorso nascita.
Si dovrebbe procedere a questo proposito nel produrre maggiore materiale informativo per
pubblicizzare il percorso nascita, incentivare attività di stampa di locandine, opuscoli, brochure, ecc.
contenenti i luoghi, i recapiti cui fare riferimento in caso di necessità, gli orari, gli operatori dei singoli servizi
preposti all’assistenza alla gravida e al neonato, le occasioni di incontro, gli interventi e i progetti in corso.
Asl n° 6 Sanluri - Percorso Nascita - Programmazione 2008-2010
18
LA PROGETTAZIONE
Obiettivo 1: umanizzazione del percorso
Progetto 1.1 – Incontri di accompagnamento alla nascita
La riorganizzazione dei corsi di accompagnamento alla nascita è stata pensata per garantire una
offerta più attiva e articolata nel territorio. I corsi saranno tenuti principalmente dall’ostetrica e vedranno
coinvolte le diverse figure professionali. Verranno svolti secondo un modello aziendale teso a garantire
qualità ed efficacia e a dare informazioni corrette ed aggiornate sulla gravidanza, sull’espletamento del
travaglio e del parto, sulle cure al neonato, sull’acquisizione del ruolo genitoriale e del nuovo status sociale.
La gravidanza è un processo dinamico, le trasformazioni psicofisiche a cui va incontro la donna sono
lente e globali, ma senza queste trasformazioni la donna non sarebbe in grado di partorire. La gestazione è
un percorso con tante tappe, dove l’impatto iniziale risulta per la donna come una strada senza via d’uscita e
questo la spaventa. La donna ha tutto il tempo per adattarsi e superare i timori e, quindi, affrontare con
responsabilità l’idea del parto e del divenire madre.
Il Consultorio Familiare affiancherà la donna e la coppia verso la propria competenza e
responsabilità, verso il raggiungimento di un equilibrio personale, quindi verso la salute attuando così
interventi preventivi. Il percorso proposto dai Consultori Familiari, evita una inutile medicalizzazione della
gravidanza, rivaluta il rapporto della triade madre-padre- figlio, salvaguarda la naturalità dell’evento nascita,
aiutando la donna a gestire il dolore del travaglio e del parto. Inoltre promuove l’allattamento al seno,
aumenta le competenze per la cura del neonato, promuove la salute psicologica della madre, del bambino e
della coppia.
Durante il percorso proposto le coppie, accompagnate dall’ostetrica consultoriale e dalla
coordinatrice per le attività assistenziali visiteranno il Reparto di ostetricia e ginecologia.
Progetto 1.2 – Accompagnamento alla genitorialità
Il percorso nascita, dopo gli incontri previsti durante la gravidanza, prevede la fase di
accompagnamento alla genitorialità attraverso incontri proposti alle mamme, o ad entrambi i genitori,
durante il primo anno di vita del bambino/a.
Asl n° 6 Sanluri - Percorso Nascita - Programmazione 2008-2010
19
Questi incontri hanno lo scopo di favorire l’aumento delle competenze genitoriali, di sostenere i genitori nel
loro compito di accudimento dei propri figli sin dai primi mesi di vita, di prevenire gli incidenti domestici, di
promuovere l’allattamento al seno, la lettura a voce alta per il bambino (“nati per leggere”), di promuovere
una maggiore espressività emotiva, verbale, creativa del bambino (“musicando”), di acquisire capacità di
ascolto (quando il bambino impara) e promuovere una futura procreazione responsabile (conoscenza dei
metodi contraccettivi).
Progetto 1.3 – Integrazione Territorio - Ospedale
L’esigenza di definire e condividere procedure operative comuni nasce dalla necessità di facilitare
l’integrazione tra i servizi e garantire un collegamento funzionale tra i consultori familiari, servizi territoriali e
reparto di ostetricia e ginecologia al fine di assicurare un’offerta attiva di supporto, assistenza alla
gravidanza, al travaglio, al parto e al puerperio.
È auspicabile proprio nell’ottica dell’integrazione territorio/ospedale, redigere linee guida e specifici
protocolli diagnostico-terapeutico condivisi che prevedano in modo dettagliato tutte le procedure da mettere
in atto per assicurare una migliore offerta assistenziale e una continuità tra i servizi del territorio e
dell’ospedale.
Progetto 1.4 - Progetto “Mamme informate ... Bimbi felici”
Il progetto nasce in risposta al crescente fenomeno della depressione post-partum, in quanto tale
depressione ha un effetto negativo sul rapporto madre-bambino, sul suo sviluppo emotivo, comportamentale
e cognitivo.
Partendo da questi risultati, gli Psicologi dei Consultori Familiari, nell'ambito del progetto percorso
nascita, intendono attivare interventi educativi per migliorare la capacità delle neo mamme e della coppia
genitoriale nel trovare soluzioni alle situazioni di difficoltà e nel cercare aiuto al momento del bisogno
segnalando ai servizi competenti il proprio problema.
La depressione post partum giunge all'osservazione dei servizi quando la sofferenza e le difficoltà
delle mamme sono già presenti da diverso tempo. Utile la sensibilizzazione degli operatori del settore e
della popolazione rispetto ai bisogni emotivi delle neomamme e promozione della nascita di una rete di
supporto sociale.
Asl n° 6 Sanluri - Percorso Nascita - Programmazione 2008-2010
20
Progetto 1.5 - Progetto “Musicando per la salute”
Il progetto nasce per agevolare il raggiungimento di uno stato di benessere psicofisico sia durante la
gravidanza sia nel momento del parto e post parto.In quest’ottica, varie ricerche e approfondimenti scientifici
e bibliografici riconoscono la musica come uno strumento di indiscussa utilità da affiancare nei corsi di
preparazione al parto.
Infatti, attraverso la musica si può favorire il rilassamento della gestante, il contenimento dell’ansia, il
raggiungimento dello stato generale di benessere, la regolazione del ritmo sonno-veglia del neonato, la
riduzione del dolore e di conseguenza la minore necessità di somministrare analgesici.
Il progetto si propone di contribuire alla concretizzazione dell’umanizzazione del percorso nascita
attraverso una maggiore attenzione degli aspetti emotivi delle partorienti e dei nascituri all’interno di un
ambiente più familiare e accogliente accompagnato dalla presenza della musica.
Progetto 1.6 - Progetto “Allattamento al seno: promozione e sostegno”
Il bambino allattato al seno raggiunge un maggior grado di protezione nei confronti delle infezioni e
delle allergie, un migliore sviluppo neurologico, intellettivo e relazionale e godrà di una maggiore salute a
lungo termine (es.: prevenzione di diabete insulino - dipendente, sclerosi a placche, linfomi e altri tumori,
morbo di Chron, rettocolite ulcerosa, obesità e ipertensione arteriosa).
Per la madre i vantaggi sono evidenti già nell’immediato post-partum con una diminuita incidenza di
emorragie, avrà un recupero fisico più veloce, una minore incidenza di carcinoma al seno e alle ovaie,
dell’osteoporosi e di fratture del collo femorale.
L’allattamento al seno comporta, inoltre, significativi vantaggi sociali ed economici sia per la famiglia
e sia per l’intera società legati alla riduzione dei costi per l’assistenza sanitaria ed alla riduzione
dell’assenteismo dei lavoratori per malattia.
Progetto 1.7 – Progetto “Nati per leggere”
Il progetto nasce con l’intento di promuovere il benessere psicofisico e relazionale del bambino e dei
genitori attraverso l’ invito alla lettura ad alta voce da parte dei genitori ai bambini dai 6 mesi ai 6 anni.
Asl n° 6 Sanluri - Percorso Nascita - Programmazione 2008-2010
21
“Nati per leggere” è un progetto internazionale pensato per favorire l’acquisizione della letto-scrittura
e prevenire l’insuccesso scolastico ed il disagio minorile nonché per incoraggiare il sostegno alla
genitorialità. Leggere ad alta voce con una certa continuità ai bambini in età prescolare ha non solo
un’influenza sul versante cognitivo, in quanto facilita l’apprendimento, ma anche una valenza relazionale, in
quanto rende più stretto il legame tra genitore e bambino e valorizza le capacità e le responsabilità
genitoriali.
Progetto 1.8 - Progetto “Sportello consultoriale per le donne e le famiglie degli stranieri”
Il progetto nasce per dare sostegno alle donne e alle famiglie di stranieri e nomadi, in quanto
negli ultimi anni si è assisto ad un aumento delle persone immigrate nel nostro territorio.
L’Istat nel 2004 ha registrato una popolazione di circa 360 stranieri regolarmente iscritti ai registri
anagrafici e in possesso di cittadinanza diversa da quella italiana ma altre sono le cifre se si tiene conto della
presenza dei non autorizzati al soggiorno.
Si prevede l’apertura di uno sportello informativo e di ascolto con la creazione di spazi per la prevenzione e
la promozione della salute e l’attivazione di un sistema di mediazione culturale in collaborazione con la
provincia e i servizi sociali dei comuni.
Progetto 1.9 – La Formazione degli operatori
La formazione risulta un’azione imprescindibile per attuare l’intero percorso e ottenere dei buoni
risultati.
Attraverso il percorso formativo proposto si vuole assicurare che dall’integrazione degli operatori dei
diversi servizi sul territorio che sono coinvolti nel “ Progetto Nascita” si sviluppi una presa in carico globale
della coppia, della famiglia, del bambino in un’ottica sia di un evento nascita quale evento naturale, sia di un
aumento delle capacità degli operatori di individuare itinerari per la prevenzione e la riduzione dei rischi.
Obiettivo 2: riduzione del ricorso al taglio cesareo
Progetto 2.1 - Corsi di accompagnamento alla nascita
Asl n° 6 Sanluri - Percorso Nascita - Programmazione 2008-2010
22
Progetto 2.2 - Il parto indolore
Il dolore del travaglio è una delle preoccupazioni più frequenti per le donne in gravidanza, quindi con questo
progetto si vuole permettere alle donne di affrontare e vivere il travaglio e il parto come un evento felice e
non traumatico, sia per se stessa che per il nascituro.
Diverse sono le tecniche adottabili per gestire un parto indolore, ancora pochi invece i “centri di parto
analgesia”. In Sardegna sono una decina di punti nascita in cui è possibile partorire con l'epidurale. Tra
questi c'è l'Ospedale di Bosa e il Brotzu, unici centri isolani che offrono il servizio gratuitamente.
La ASL 6 con questo progetto intende implementare la pratica dell’epidurale
Obiettivo 3: riduzione della degenza ospedaliera
Progetto 3.1 – Dimissione precoce
Il protocollo per la dimissione precoce delle puerpere e del neonato, entro le 48 ore dal parto,
prevede rigidi criteri di inclusione.
Il protocollo per la dimissione precoce del neonato, prevede inoltre l’applicazione del Rooming-in
(per un adeguato rapporto psico-affettivo materno/neonatale, per favorire l’allattamento al seno, per
aiutare la madre a raggiungere la tranquillità e la sicurezza nell’accudire il neonato).
Progetto 3.2 - L’assistenza domiciliare integrata in puerperio (ADIP)
L’ADIP nasce per rispondere ad uno degli obiettivi generali del percorso nascita: la riduzione della
degenza ospedaliera.
Attualmente si registra una degenza media pari a 3,9 giorni per parto naturale e 6,2 giorni per parto
cesareo mentre il target atteso è di circa 2,9 giorni per parto naturale e 5,2 giorni per parto cesareo.
Inoltre attraverso le prestazioni professionali dell’equipe dell’ADIP si vuole garantire continuità
assistenziale tra ospedale, consultori e territorio nonché offrire alla donna, al bambino e alla triade la
possibilità di vivere il periodo post parto nell’ambiente familiare.
Asl n° 6 Sanluri - Percorso Nascita - Programmazione 2008-2010
23
IL RIESAME
La Balanced Scorecard (BSC)
Il progetto “Pilota” di Balanced Scorecard (BSC) è stato pensato e strutturato per monitorare il
Percorso Nascita, dando alla Direzione Generale gli strumenti conoscitivi necessari per poterne governare i
processi decisionali. Partendo dallo studio dei dati dell’ultimo triennio, si è cercato di individuare le aree
critiche da presidiare, programmando interventi mirati al raggiungimento degli obiettivi strategici. Così
facendo sarà possibile effettuare la standardizzazione dei processi funzionali e contemporaneamente si
potrà procedere alla revisione di percorsi che presentano delle inefficienze.
QUADRO ECONOMICO COMPLESSIVO 2008 / 2010
INVESTIMENTI COMPLESSIVI PROGETTO PERCORSO NASCITA
Valori espressi in Euro
INVESTIMENTI Totale
Arredi 4.720,00 Altri beni materiali non sanitari 74.088,28 Beni materiali Sanitari 155.586,20 Beni immateriali Sanitari 2.000,00 Risorse Umane 972.600,00 Altri investimenti 384.330,00 TOTALE PERCORSO NASCITA 1.593.324,48