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Sissis – Indirizzo2 – Classe 42A Catania 28/11/2002
DIQUATTRO EMANUELA
Modulo 1:Modulo 1:Problemi e ProgrammiProblemi e Programmi

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CARATTERISTICHECARATTERISTICHE
Modulo1: Dai Problemi ai Programmi
Modulo1: Dai Problemi ai Programmi
STUDENTI DELTERZO ANNO, DI UNA SCUOLASECONDARIA DI UN ISTITUTO INDUSTRIALEAD INDIRIZZO INFORMATICO
UN1: DAL PROBLEMA ALL’ALGORITMOUN2: DALL’ALGORITMO AL PROGRAMMA
FONDAMENTI D’INFORMATICA
TEMPOTEMPO 8 SETTIMANE

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CARATTERISTICHECARATTERISTICHE
Modulo2: Dai Problemi ai Programmi
Modulo2: Dai Problemi ai Programmi
STUDENTI DELTERZO ANNO, DI UNA SCUOLASECONDARIA DI UN ISTITUTO INDUSTRIALEAD INDIRIZZO INFORMATICO
UN1: DAL PROBLEMA ALL’ALGORITMOUN2: DALL’ALGORITMO AL PROGRAMMA
FONDAMENTI D’INFORMATICA
TEMPOTEMPO3 Settimane per la prima unità didattica
5 Settimane per la seconda unità didattica

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PREREQUISITIPREREQUISITI
Concetto di dato e d’informazione
Concetto di modello e di sistema
Concetto di Processo e Processore
Strategie per la risoluzione dei problemi,con un approccio sistematico

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COMPETENZECOMPETENZE

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COMPETENZECOMPETENZE
Saper distinguere all’interno di un problema: tra variabili e costanti tra dati e azioni

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COMPETENZECOMPETENZE
Saper distinguere all’interno di un problema: tra variabili e costanti tra dati e azioni
Riconoscere le caratteristiche fondamentali delle istruzioni che possono comporre un algoritmo

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COMPETENZECOMPETENZE
Saper distinguere all’interno di un problema: tra variabili e costanti tra dati e azioni
Riconoscere le caratteristiche fondamentali delle istruzioni che possono comporre un algoritmo
Saper distinguere tra i concetti algoritmo, processo istruzione, azione programmatore, processore processore, utente

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COMPETENZECOMPETENZE
Saper distinguere all’interno di un problema: tra variabili e costanti tra dati e azioni
Riconoscere le caratteristiche fondamentali delle istruzioni che possono comporre un algoritmo
Rappresentare con i diagrammi a blocchi e con la pseudocodifica semplici algoritmi
Saper distinguere tra i concetti algoritmo, processo istruzione, azione programmatore, processore processore, utente

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CONOSCENZE – ABILITA’CONOSCENZE – ABILITA’
ConoscenzeConoscenze
AbilitàAbilità
definizione di algoritmo e le caratteristiche fondamentali delle istruzioni lo compongono funzione delle operazioni di input e output operazioni fondamentali svolte da un generico esecutore e, in particolare, da un elaboratore elementi fondamentali delle tecniche di descrizione di un algoritmo
Definire semplici algoritmi di tipo sequenziale rappresentandoli secondo il seguente schema predefinito: individuazione dei dati di input e output individuazione delle variabili di lavoro individuazione della sequenza delle azioni da compiere

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STRUMENTI, ATTIVITA’ STRUMENTI, ATTIVITA’ DIDATTICHEDIDATTICHE
ATTIVITÀ DIDATTICHE
STRUMENTI
Lezioni frontale in classe Lezione dialogata Esercitazione di gruppo
Libri di testo Presentazioni multimediali Lavagna luminosa Video Proiettore

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TEMPITEMPI
TEMPITEMPI 3 SETTIMANE3 SETTIMANE

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TEMPITEMPI
TEMPITEMPI 18 ORE18 ORE
LEZIONE FRONTALE ESERCITAZIONI VERIFICHE
10 ORE 5 ORE 3 ORE

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VERIFICHE - VALUTAZIONEVERIFICHE - VALUTAZIONE
Verifica Diagnostica: test V/F e a scelta multipla per verificare l’apprendimento dei concetti e delle nozioni
• Verifica In Itinere: Esercizi sulla definizione di semplici algoritmi sequenziali
• Verifica Finale: Test a scelta multipla ed esercizi sulla formulazione di alcuni algoritmi per problemi dati
VALUTAZIONE FINALE (SOMMATIVA) con ausilio di griglia di valutazione

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VERIFICHE - VALUTAZIONEVERIFICHE - VALUTAZIONE
Verifica Diagnostica: test V/F e a scelta multipla per verificare l’apprendimento dei concetti e delle nozioni (1 ORA)
• Verifica In Itinere: Esercizi sulla definizione di semplici algoritmi sequenziali (1 ORA)
• Verifica Finale: Test a scelta multipla ed esercizi sulla formulazione di alcuni algoritmi per problemi dati (1 ORA)
VALUTAZIONE FINALE (SOMMATIVA) con ausilio di griglia di valutazione

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DAL PROGRAMMA DAL PROGRAMMA ALL’ALGORITMOALL’ALGORITMO
MODELLO: rappresentazione semplificata, schematica di una realtà osservata. In particolare un modello permette attraverso processi di formalizzazione, l’individuazione delle caratteristiche principali della realtà osservata. Queste caratteristiche rappresentano delle entità astratte.
MODELLO: rappresentazione semplificata, schematica di una realtà osservata. In particolare un modello permette attraverso processi di formalizzazione, l’individuazione delle caratteristiche principali della realtà osservata. Queste caratteristiche rappresentano delle entità astratte.
EntitàEntitàRegistrabili in memoria
Relazionabili tra di loro
Trasferimento di un problema su un sistema di elaborazione
Trasferimento di un problema su un sistema di elaborazione ImplementazioneImplementazione
UNITA’ DIDATTICA 1: DAL PROBLEMA ALL’ALGORITMO

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VARIABILI E COSTANTIVARIABILI E COSTANTI
Rappresentare la realtà osservata in modo semplificato attraverso un modello significa individuare le entità che sono caratteristiche.Ogni entità può essere presente con diversi esemplari, a cui associamo i diversi valori che possono essere assunti dall’entità.
Rappresentare la realtà osservata in modo semplificato attraverso un modello significa individuare le entità che sono caratteristiche.Ogni entità può essere presente con diversi esemplari, a cui associamo i diversi valori che possono essere assunti dall’entità.
Es. 1: ATTIVITA’ FATTURAZIONE
Entità
Il cliente a cui è intestata la fatturazione
Il prodotto che viene venduto
La fattura
ATTRIBUTI DELL’ENTITA’: elementi che rappresentano e specificano l’entità.Se questi elementi assumono valori diversi per entità, essi sono definiti VARIABILI.
ATTRIBUTI DELL’ENTITA’: elementi che rappresentano e specificano l’entità.Se questi elementi assumono valori diversi per entità, essi sono definiti VARIABILI.
Es. 1: ATTIVITA’ FATTURAZIONE
Entità cliente Il nome, l’indirizzo, la città dove risiede, il numero di partita IVA
UNITA’ DIDATTICA 1: DAL PROBLEMA ALL’ALGORITMO

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VARIABILI E COSTANTIVARIABILI E COSTANTI
h
bA= b h
Gli attributi che assumono sempre lo stesso valore vengono definiti COSTANTI
Gli attributi che assumono sempre lo stesso valore vengono definiti COSTANTI
I nomi che diamo alle variabili o alle costanti, per distinguerli all’interno del modello vengono detti IDENTIFICATORI
I nomi che diamo alle variabili o alle costanti, per distinguerli all’interno del modello vengono detti IDENTIFICATORI
A = r² r
UNITA’ DIDATTICA 1: DAL PROBLEMA ALL’ALGORITMO

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DATI E AZIONIDATI E AZIONI
I dati dono i valori assunti dagli attributi degli elementi che caratterizzano il problema, rappresentati con variabili e costanti.Le azioni sono le attività che mettendo i dati in relazione tra loro, consentono di ottenere i risultati desiderati.
I dati dono i valori assunti dagli attributi degli elementi che caratterizzano il problema, rappresentati con variabili e costanti.Le azioni sono le attività che mettendo i dati in relazione tra loro, consentono di ottenere i risultati desiderati.
I dati possono essere:a) Elementari numerici alfabetici alfanumerici (Stringhe)b) Non Elementari (insieme di
dati elementari
I dati possono essere:a) Elementari numerici alfabetici alfanumerici (Stringhe)b) Non Elementari (insieme di
dati elementari
Le azioni possono essere riconducibili ad operazioni:• tipo aritmetico• tipo logico
Le azioni possono essere riconducibili ad operazioni:• tipo aritmetico• tipo logico
UNITA’ DIDATTICA 1: DAL PROBLEMA ALL’ALGORITMO

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DATI E AZIONIDATI E AZIONIEsempio: Esaminare un elenco di presone, con nome e anno di nascita, contare le presone più di vent’anni di età, e fornire alla fine il risultato del conteggio
Nome Anno
DATI
• Nome• Anno di nascita• Età delle persone• Età minima(20 anni)• Risultato del conteggio
AZIONI
• Esaminare l’elenco• Contare le persone• Fornire il risultato• Calcolo dell’età Età = AnnoAttuale – Anno i Nascita
UNITA’ DIDATTICA 1: DAL PROBLEMA ALL’ALGORITMO

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DATI E AZIONIDATI E AZIONI
IdentificatoreVariabile o costante
Descrizione Tipo
Nome Variabile Nome della persona Alfabetico
Anno di nascita Variabile Anno di nascita della persona
Numerico
Età Variabile Età della persona Numerico
Età minima Costante Età minima per il controllo Numerico
Anno attuale Costante Anno in corso Numerico
Contatore Variabile Risultato del conteggio Numerico
UNITA’ DIDATTICA 1: DAL PROBLEMA ALL’ALGORITMO

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METODOLOGIA DI LAVOROMETODOLOGIA DI LAVORO
Risoluzione di un problemaRisoluzione di un problema
Prima fase:1) Definizione del problema2) Descrizione dei dati che sono
coinvolti, distinguendo quelli che abbiamo a disposizione
3) Risultati da ottenere4) Stabilire come rintracciare e
raccogliere tutte le risorse che possono essere utili
Prima fase:1) Definizione del problema2) Descrizione dei dati che sono
coinvolti, distinguendo quelli che abbiamo a disposizione
3) Risultati da ottenere4) Stabilire come rintracciare e
raccogliere tutte le risorse che possono essere utili
Seconda fase:1) Definizione delle azioni da
intraprendere2) Definizione dell’esatta sequenza
delle azioni da compiere per ottenere la soluzione
Seconda fase:1) Definizione delle azioni da
intraprendere2) Definizione dell’esatta sequenza
delle azioni da compiere per ottenere la soluzione
Esempio: Tenuta del bilancio familiareI dati iniziali sono costituiti dalla lista dettagliata delle entrate e delle uscite, i risultati attesi sono il rendiconto dei tipi di spesa effettuate e del tipo di entrate godute. Il criterio di calcolo e di aggregazione delle entrate e delle uscite costituisce il procedimento risolutivo del problema.
UNITA’ DIDATTICA 1: DAL PROBLEMA ALL’ALGORITMO

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METODOLOGIA DI LAVOROMETODOLOGIA DI LAVORO
Dati che servono, ovvero i dati iniziali.I dati iniziali sono detti dati d’ingresso o dati in input.Risultati da ottenere o dati in output.Risorse logiche e fisiche a disposizione.Le soluzioni adottate
Descrizione del problema
UNITA’ DIDATTICA 1: DAL PROBLEMA ALL’ALGORITMO

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METODOLOGIA DI LAVOROMETODOLOGIA DI LAVORO
L’individuazione di questi elementi costituisce l’analisi del problema.
Descrizione del problema
Stesura dell’algoritmo
La soluzione del problema deve essere organizzata e sviluppata in una serie di operazioni da attuare secondo un ben definito ordine, che permette di giungere ai risultati attesi a partire dai dati iniziali.
UNITA’ DIDATTICA 1: DAL PROBLEMA ALL’ALGORITMO

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METODOLOGIA DI LAVOROMETODOLOGIA DI LAVORO
L’individuazione di questi elementi costituisce l’analisi del problema.
Descrizione del problema
Stesura dell’algoritmo
La scomposizione del procedimento risolutivo di un problema, in una sequenza di operazioni elementari da seguire per ottenere i risultati attesi, costituisce la stesura dell’algoritmo
UNITA’ DIDATTICA 1: DAL PROBLEMA ALL’ALGORITMO

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ALGORITMIALGORITMI
Un algoritmo è una descrizione di un insieme finito di passi, che devono essere eseguite per portare a termine un dato compito e per raggiungere un risultato definito.
Un algoritmo è una descrizione di un insieme finito di passi, che devono essere eseguite per portare a termine un dato compito e per raggiungere un risultato definito.
Esempi di algoritmo possono essere:Le istruzioni per l’utilizzo di un elettrodomesticoLe regole per eseguire la divisione tra due numeri
ESECUTOREESECUTORE
UNITA’ DIDATTICA 1: DAL PROBLEMA ALL’ALGORITMO

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ALGORITMIALGORITMI
Ogni istruzione eseguita deve produrre un risultato osservabile
Ogni istruzione deve essere eseguita in un tempo finito
Un algoritmo è una descrizione completa, univoca e esaustiva di un insieme finito di operazioni elementari, interpretabili e riproducibili dal nostro esecutore, che permette di raggiungere lo scopo del processo in un tempo ragionevole.
Un algoritmo è una descrizione completa, univoca e esaustiva di un insieme finito di operazioni elementari, interpretabili e riproducibili dal nostro esecutore, che permette di raggiungere lo scopo del processo in un tempo ragionevole.
Ogni istruzione deve essere concretamente realizzabile dall’esecutore
Le istruzioni devono essere precise e non ambigue
Ogni istruzione deve avere un carattere deterministico
Le istruzioni devono essere elementari
UNITA’ DIDATTICA 1: DAL PROBLEMA ALL’ALGORITMO

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ESEMPIO DI ALGORITMOESEMPIO DI ALGORITMO
Contattare telefonicamente una serie di persone a cui deve lasciare un messaggio
L’elenco delle persone con il nome e il numero di telefono Il messaggio da comunicare
Deve
Dati che servono
Risultati L’elenco delle persone con l’indicazione per ciascuna dell’esito della telefonata
UNITA’ DIDATTICA 1: DAL PROBLEMA ALL’ALGORITMO

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ESEMPIO DI ALGORITMOESEMPIO DI ALGORITMO
Deve Contattare telefonicamente una serie di persone a cui deve lasciare un messaggio
Algoritmo
leggi il numero telefonico componi il numero a seconda della situazione che si presenta scrivi sull’elenco: ‘occupato’, ‘ numero errato’ o ‘OK’ ripeti le operazioni precedenti finchè le persone sono finite.
UNITA’ DIDATTICA 1: DAL PROBLEMA ALL’ALGORITMO

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GLI ELEMENTI DI UNA GLI ELEMENTI DI UNA APPLICAZIONEAPPLICAZIONE
Un ‘azione è un evento che si compie in un intervallo di tempo finito e che produce un risultato un effetto, previsto e ben determinato. Ogni azione modifica lo stato di qualche oggetto e questo e riconoscibile dal cambiamento di stato dell’oggetto. Per descrivere un’azione abbiamo bisogno di un Linguaggio e la descrizione di una azione è della Istruzione.
Un ‘azione è un evento che si compie in un intervallo di tempo finito e che produce un risultato un effetto, previsto e ben determinato. Ogni azione modifica lo stato di qualche oggetto e questo e riconoscibile dal cambiamento di stato dell’oggetto. Per descrivere un’azione abbiamo bisogno di un Linguaggio e la descrizione di una azione è della Istruzione.
Un’istruzione
ALGORITMO
Elementare
Composta
Azione Composta
Descrive
ESECUZIONE
Detta
Chiamata
UNITA’ DIDATTICA 1: DAL PROBLEMA ALL’ALGORITMO

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GLI ELEMENTI DI UNA GLI ELEMENTI DI UNA APPLICAZIONEAPPLICAZIONE
ALGORITMO
ISTRUZIONE
PROCESSO
AZIONE
UNITA’ DIDATTICA 1: DAL PROBLEMA ALL’ALGORITMO

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GLI ELEMENTI DI UNA GLI ELEMENTI DI UNA APPLICAZIONEAPPLICAZIONE
Il programmatore ovvero colui che organizza, prepara e scrive l’algoritmo
L’utente ovvero la persona che attiva l’esecuzione dell’algoritmo e che interagisce con l’esecutore per fornirgli i dati iniziali e per riutilizzare i risultati finali
UNITA’ DIDATTICA 1: DAL PROBLEMA ALL’ALGORITMO

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GLI ELEMENTI DI UNA GLI ELEMENTI DI UNA APPLICAZIONEAPPLICAZIONE
Programmatore
Scrive
algoritmo
Consegna a
Esecutore
Utente
UNITA’ DIDATTICA 1: DAL PROBLEMA ALL’ALGORITMO

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GLI ELEMENTI DI UNA GLI ELEMENTI DI UNA APPLICAZIONEAPPLICAZIONE
Carica nel
Scrive
Programmatore
programma
Computer
Utente
UNITA’ DIDATTICA 1: DAL PROBLEMA ALL’ALGORITMO

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ACQUISIRE E COMUNICARE I ACQUISIRE E COMUNICARE I DATIDATI
Dati inizialiDati iniziali
Input
Soluzione adottata
Soluzione adottata
Algoritmo
Risultati attesiRisultati attesi
Output
Dati inputDati input EsecutoreEsecutore Dati outputDati output
Ci possono essere delle variabili, che non sono nè di input nè di output, ma che sono necessarie all’elaborazione e che vengono dette Variabili di Lavoro.
UNITA’ DIDATTICA 1: DAL PROBLEMA ALL’ALGORITMO

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ACQUISIRE E COMUNICARE I ACQUISIRE E COMUNICARE I DATIDATI
Esempio: Date le misure dei due cateti di un triangolo rettangolo, si vuole calcolare la misura del perimetro del triangolo
Dati iniziali sono: Cateto 1 Cateto 2
Risultato finale: perimetro
Per il calcolo del perimetro abbiamo bisogno dell’ipotenusa, che possiamo calcolare a partire dai cateti, per cui è una variabile di lavoro
Per fare in modo che l’esecutore acquisisca i dati possiamo usare le istruzioni del tipo: leggi, acquisisci, accetta.
Per fare in modo che l’esecutore comunichi i dati possiamo usare le istruzioni del tipo: scrivi, comunica, mostra.
UNITA’ DIDATTICA 1: DAL PROBLEMA ALL’ALGORITMO

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CARATTERISTICHE FONDAMENTALE CARATTERISTICHE FONDAMENTALE DI UN ESECUTOREDI UN ESECUTORE
Un’azione fondamentale presente in un processo eseguito da un calcolatore è l’assegnamento.
V 9
V E
EEspressione, cioè una formula che specifica sempre un valore.Ogni espressione è composta da operandi e operatori
Gli operandi possono essere costanti, espressioni o variabili
Gli operatori possono essere di tre tipi: aritmetici, di relazione e logici
UNITA’ DIDATTICA 1: DAL PROBLEMA ALL’ALGORITMO

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CARATTERISTICHE FONDAMENTALE CARATTERISTICHE FONDAMENTALE DI UN ESECUTOREDI UN ESECUTORE
Operatori aritmetici
+ addizione
- sottrazione
* moltiplicazione
div Divisione tra numeri interi
/ Divisione tra numeri reali
mod Calcolo del resto della divisione tra interi
^ Elevamento a potenza
UNITA’ DIDATTICA 1: DAL PROBLEMA ALL’ALGORITMO

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CARATTERISTICHE FONDAMENTALE CARATTERISTICHE FONDAMENTALE DI UN ESECUTOREDI UN ESECUTORE
Operatori di relazione
< Minore di
<= Minore o uguale di
> Maggiore
>= Maggiore o uguale di
<> Diverso
UNITA’ DIDATTICA 1: DAL PROBLEMA ALL’ALGORITMO

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CARATTERISTICHE FONDAMENTALE CARATTERISTICHE FONDAMENTALE DI UN ESECUTOREDI UN ESECUTORE
Operatori logici
And Per il prodotto logico (congiunzione)
Or Per la somma logica (disgiunzione)
Not Per la negazione
Xor Per l’OR esclusivo
UNITA’ DIDATTICA 1: DAL PROBLEMA ALL’ALGORITMO

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DIAGRAMMA A BLOCCHIDIAGRAMMA A BLOCCHIIl metodo dei diagrammi a blocchi consiste in una descrizione grafica; esso permette un visione immediata dell’intero procedimento e dell’ordine di esecuzione delle varie istruzioni
I diagrammi a blocchi sono formati da simboli di forma diversa, ciascuna con un proprio significato; all’interno di ogni simbolo e presente un breve testo sintetico. Linee orientate con frecce, che uniscono fra loro i vari simboli, indicano il flusso delle operazioni.
Inizio Inizio
Fine Fine Condizione Condizione
commento
UNITA’ DIDATTICA 1: DAL PROBLEMA ALL’ALGORITMO

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LA PSEUDOCODIFICALA PSEUDOCODIFICALa pseudocodifica è la descrizione di un algoritmo ottenuta utilizzando termini e parole del linguaggio comune, ma applicando una serie di regole che permettono di organizzare un tipo di testo formalmente rigoroso e strettamente orientato alla stesura degli algoritmi.
La pseudocodifica utilizza delle regole per strutturare il testo: Le parole chiavi che aprono e chiudono il testo di un algoritmo sono INIZIO e FINE. Altre parole chiavi sono A, ALLORA, ALTRIMENTI, CASO, DA, DI, ESEGUI, FINCHE’, MENTRE, PASSO, PER, RIPETI, SE.
Ogni istruzione è indicata con una frase del linguaggio corrente e può contenere un’espressione di tipo aritmetico o logico
Le istruzioni leggi(lista di variabili) e scrivi(variabili e costanti) vengono utilizzate per descrivere le operazione di immissione ed emissione dei dati
La richiesta all’utente per acquisire i dati necessari all’elaborazione può essere indicata con chiedi(lista dei dati che servono) Le variabili, le costanti vengono indicate da parole in minuscolo dette identificatori
UNITA’ DIDATTICA 1: DAL PROBLEMA ALL’ALGORITMO

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ESEMPIOESEMPIO
h
bA= b h
Dati input
Base e altezza del rettangolo
Dati output Area del rettangolo
Algoritmo rettangolo
INIZIO
Chiedi(base, altezza)Leggi(base, altezza)Area base * altezzaScrivi area
FINE
UNITA’ DIDATTICA 1: DAL PROBLEMA ALL’ALGORITMO

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ESEMPIOESEMPIO
UNITA’ DIDATTICA 2: DAL PROBLEMA ALL’ALGORITMO
h
bA= b h
Dati input
Base e altezza del rettangolo
Dati output Area del rettangolo
Inizio Inizio
Fine Fine
Chiedi base, altezzaChiedi base, altezza
Leggi base altezzaLeggi base altezza
Scrivi areaScrivi area
Area base * altezzaArea base * altezza

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DIQUATTRO EMANUELAUNITA’ DIDATTICA 1: DAL PROGRAMMA ALL’ALGORITMO
FINE