skan magazine n.18

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-1- S S k k a a n n A A M M A A Z Z I I N N G G M M A A G G A A Z Z I I N N E E Anno 2 Numero 18 Febbraio 2014 La rivista multicanale di narrativa fantastica liofilizzata istantanea Lilith di Diego Capani di Jackie de Ripper Bright Side Mauro Saracino, l'editore del mistero Luigi Milani, un'intervista da brivido Silvio Sosio: l'uomo che sussurra alle stelle Concorso letterario: Morte a 666 giri Intervista ad Alessandro Napolitano Qualcosa che ho mangiato Una lettera anonima E vissero tutti felici e morti Il gioco NASF Le Tre Lune 8 Scelta vitale L'invasione dei vampiri Il pozzo dei mondi Il mestiere dell'avvoltoio Coyote Xenopath Epidemia Zombi Evelyn Starr Ritorno alla Mary Celeste Locus Animae

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Il numero 18 di Skan Magazine (febbraio 2014(

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  • -- 11 --

    SSkkaannAAMMAAZZIINNGG

    MMAAGGAAZZIINNEE

    AAnnnnoo 22 NNuummeerroo 1188 FFeebbbbrraaiioo 22001144

    LLaa rriivviissttaammuullttiiccaannaallee ddii

    nnaarrrraattiivvaa ffaannttaassttiiccaalliiooffiilliizzzzaattaa iissttaannttaanneeaa

    LLiilliitthhddii DDiieeggoo CCaappaannii

    ddii JJaacckkiiee ddee RRiippppeerr

    Bright Side

    MMaauurroo SSaarraacciinnoo,,ll''eeddiittoorree ddeell mmiisstteerroo

    LLuuiiggii MMiillaannii,,uunn''iinntteerrvviissttaa ddaa bbrriivviiddoo

    SSiillvviioo SSoossiioo:: ll''uuoommoo cchheessuussssuurrrraa aallllee sstteellllee

    CCoonnccoorrssoo lleetttteerraarriioo::MMoorrttee aa 666666 ggiirrii

    IInntteerrvviissttaa aadd AlessandroAAlleessssaannddrroo NNaappoolliittaannoo

    QQuuaallccoossaa cchhee hhoo mmaannggiiaattoo

    UUnnaa lleetttteerraa aannoonniimmaa

    EE vviisssseerroo ttuuttttii ffeelliiccii ee mmoorrttii

    IIll ggiiooccooNNAASSFF LLee TTrree LLuunnee 88SScceellttaa vviittaallee

    LL''iinnvvaassiioonnee ddeeii vvaammppiirrii

    IIll ppoozzzzoo ddeeii mmoonnddiiIIll mmeessttiieerree ddeellll''aavvvvoollttooiiooCCooyyoottee

    XXeennooppaatthh

    EEppiiddeemmiiaa ZZoommbbiiEEvveellyynn SSttaarrrrRRiittoorrnnoo aallllaa MMaarryy CCeelleesstteeLLooccuuss AAnniimmaaee

  • NNoonn ppeerrddeetteeiill nnuummeerroo ddiiMMaarrzzoo22001144

    LL''aallttrroo LLaattoo

  • -- 33 --

    L'editoriale ............................. 5di Jackie de Ripper

    OLTREMONDOIncontra

    Incontriamo Mauro Saracino,l'editore del Mistero

    di Max Gobbo .............. 6Un'intervista da brividocon Luigi Milani

    di Max Gobbo .............. 11Silvio Sosio, l'uomo chesussurra alle stelle

    di Max Gobbo .............. 14Anteprima

    Z.A. Recht,"Epidemia Zombi" ......... 19Azzolini e Falcone,"Evelyn Starr" ............... 22

    Concorsi letterariMorte a 666 giri ................ 23

    Una voce da MaltaIntervista ad Alessandro

    Napolitano ...................... 24di Roberto Bommarito

    L'eBook nell'eReaderA. Defilippi,

    "Locus Animae" ............. 28Being Piscu

    "Qualcosa cheho mangiato" ................. 29di Andrea Viscusi

    Guest Star"Una lettera anonima"..... 34

    di Mirko Giacchetti

    Poscritti di futuro ordinario"E vissero tutti felici

    e morti" ........................... 40di Luigi Bonaro

    ... e alla fine arriva Polly"Il gioco" ............................ 44

    di Polly RussellOltre lo Skannatoio

    Le Tre Lune 8"Scelta vitale" ................... 48

    di Arianna BiavatiNella pancia del Drago

    "L'invasione dei vampiri"di Andrea Atzori .......... 50

    I libri da rileggereH. Kuttner, "Il pozzo dei mondi".52R.A. Heinlein,

    "Il mestiere dell'avvoltoio" ..... 54A. Steele, "Coyote" ....................... 56

    di Massimo LucianiIl libro da tradurre

    E. Brown, "Xenopath"di Massimo Luciani ..... 58

    Il venditore di pensieri usatiD. Picciuti, "Ritorno

    alla Mary Celeste"di Riccardo Sartori ...... 60

    Vale pi di mille parole"Venusian Lady" ............... 62"Lilith" ............................... 63

    di Diego Capani

    DARK SIDE ........................... 64

    J a c k i e d e R i p p e reMax Gob b oRo b e r t o Bommar i t oAndr e a V i s c u s iM i r k o G i a c c h e t t iLu i g i Bonar oPo l l y Ru s s e l lA r i anna B i a v a t iAndr e a A t z o r iMa s s imo Lu c i an iR i c c a rdo Sa r t o r iD i e g o Capan i

    Hanno collaborato

    Sommario del BBrriigghhtt SSiiddee

  • -- 44 --

    Il Lato Oscuro"Nel Teatro della Morte"

    di Arianna Koerner .......64

    Skannatoio edizione XXVINel segno di una nuova era

    Le specifiche ..................... 66

    "La runa bianca"di Lavinia Blackrow ... 67

    "Come una nave nella tempesta"di Leonardo Boselli ..... 75

    "Pace"di Alessandro Renna ... 80

    "Passeggiata primaverile"di LeggeEri .................... 85

    Risultati e classificheSkannatoio 5 e mezzo ...... 88

    Al b e r t in e( A r i anna Ko e rn e r )

    La v in i a B l a c k r owTETRACTYS

    ( L e ona rdo Bo s e l l i )Rov i gn on

    ( A l e s s andr o R enna )L e g gE r i

    Hanno collaborato

    Sommario del DDaarrkk SSiiddee

  • -- 55 --

    Nel segno di una nuova era il sottoti-

    tolo dello Skannatoio 5 e mezzo di

    gennaio. E si tratta davvero di una nuova

    era: le iniziative ideate da Marco Lomo-

    naco, il moderatore del forum del

    concorso, hanno attratto numerosi autori

    ispirati da specifiche originali. Le storie

    che sono nate da questo connubio di

    vincoli e ispirazione sono in parte

    raccolte nel "dark side" della rivista,

    mentre altre saranno pubblicate in e-book

    editi da La Tela Nera. In ogni caso, i

    lettori di Skan Magazine avranno

    sempre un posto privilegiato dal quale

    assistere alle gare e leggere le storie pi

    interessanti e avvincenti.

    Ma passiamo ai contenuti di questo nu-

    mero. La rubrica Oltremondo, curata da

    Max Gobbo, ci propone ben tre intervi-

    ste con autori ed editori di narrativa

    fantastica. Si comincia con Mauro Sara-

    cino di Dunwich Edizioni, per poi parla-

    re di horror con Luigi Milani e passare a

    Silvio Sosio di Delos Digital. Seguono

    quindi succose anteprime delle pubblica-

    zioni delle due case editrici citate, oltre

    che diMultiplayer.it. Infine potrete

    leggere il bando del concorso letterario

    "Morte a 666 giri" indetto da Dunwich

    Edizioni. Un'occasione in pi per farsi

    conoscere a disposizione degli autori di

    narrativa fantastica.

    Anche Roberto Bommarito propone

    un'intervista, come nel precedente nume-

    ro. Questa volta si parla di fumetti con

    Alessandro Napolitano del gruppo ESC

    (Electric Sheep Comics) di cui ci siamo

    gi occupati in numeri precedenti e i cui

    autori hanno dato bella prova di s nelle

    eccellenti copertine che abbiamo pubbli-

    cato.

    Inutile dire che gli autori ospiti si sono

    come sempre superati. Anche in questo

    numero sono presenti:

    Nei prossimi mesi, poi, ospiteremo i mi-

    gliori classificati del concorso "Le Tre

    Lune 8", che tratta di "animaletti spazia-

    li".

    Immancabile l'appuntamento con i saggi

    sul genere fantasy di Andrea Atzori,

    oltre ai consueti consigli per le vostre

    letture fantascientifiche redatti daMas-

    simo Luciani.

    Riccardo Sartori, invece, nella rubrica

    "il venditore di pensieri usati", ci pre-

    senta le sue impressioni su "Il ritorno

    della Mary Celeste" di Daniele Picciuti.

    Infine, il "bright side" si chiude con le

    illustrazioni di Diego Capani: ritratti

    dall'impostazione classica di creature

    fantastiche.

    Cosa vi aspetta, quindi, nel "dark side"?

    Si apre con una novit: Sol Weintraub,

    da perfetto cavaliere qual , per questo

    mese ha dato spazio adArianna

    Koerner, gi nota ai lettori della rivista

    come Albertine.

    Seguono il racconto d'apertura, quattro

    altri racconti tratti dall'ultimo Skannato-

    io, ispirati a vari simboli esoterici. Li

    presentiamo nella loro forma "da gara",

    ovvero la forma che i giudici del

    concorso hanno valutato. Tenete conto,

    perci, che queste storie sono il frutto del

    lavoro di ideazione e scrittura svolto al

    massimo in una settimana, in alcuni casi

    molto meno, senza interventi di editing,

    ed stupefacente constatare quale forma

    gi matura abbia assunto la storia, oltre

    alla solidit della scrittura che presenta,

    in alcuni casi, davvero pochissime

    imprecisioni.

    Dopo questa veloce carrellata dei conte-

    nuti, cosa mi resta da fare?

    Augurarvi, come sempre, buona lettura!

    Jackie de Ripper

    SSkkaannAAMMAAZZIINNGG

    MMAAGGAAZZIINNEE

    Nel segnodi una

    nuova era

  • -- 66 --

    SSkkaannIInnccoonnttrraa

    Oltremondo

  • -- 77 --

  • -- 88 --

  • -- 99 --

    info@

    dunwichedizioni.it

  • -- 1010 --

  • -- 1111 --

    Luigi Milani vive e lavora a Ro-

    ma, citt dov nato poco dopo la

    morte di John Kennedy. Tra i soci

    fondatori di Edizioni XII, cura la

    collana eTales per Graphe. it Edi-

    zioni e collabora con Kipple

    Officina Libraria. Ha pubblicato

    racconti e romanzi per vari edito-

    ri e su diverse riviste letterarie,

    cartacee e on line. Ultimi libri

    pubblicati come autore: Nessun

    Futuro (Casini Editore, 2011),

    Seasons, Ci sono stati dei disordi-

    ni e Lestate del diavolo (Deli-

    rium Edizioni, 2011-2012). Assie-

    me alla coautrice Alexia

    Bianchini ha da poco pubblicato

    un nuovo romanzo, un thriller ve-

    nato di paranormale intitolato

    Eventi Bizzarri (La Mela Avvele-

    nata, 2013). Il suo blog

    http://luigimilani.com

    Benvenuto Luigi, i nostri lettori

    sono veri estimatori dellhorror, e

    pertanto andranno in visibilio per

    un tipo come te.

    Anzitutto come e quando nasce

    la tua passione per la letteratu-

    ra?

    Credo sia merito o colpa, fate

    voi. . . di mio padre, lettore onni-

    voro dalla curiosit inesausta.

    lui che mi ha trasmesso, gi in te-

    nera et, il terribile virus.

    Ci racconti dei tuoi esordi nel

    mondo della scrittura?

    Risalgono a una dozzina d'anni

    fa, quando una mia amica, attrice

    cinematografica, mi spinse a scri-

    vere la sceneggiatura di un

    corto. Cominciai poi a lavorare

    ai miei primi racconti, all'insegna

    del grottesco e della denuncia so-

    ciale, ed ebbi poi la fortuna di

    esordire con un'antologia perso-

    nale nell'estate del 2009. Un paio

    d'anni dopo usc il mio primo ro-

    manzo, Nessun Futuro, per i tipi

    di Casini Editore, che per mia

    fortuna riusc a mettere abba-

    stanza d'accordo critica e pubbli-

    co. Il resto storia recente, che

    mi ha visto attivo soprattutto sul

    fronte digitale, con racconti e ro-

    manzi brevi, per vari editori.

    Vorresti parlarci un poco dei

    tuoi ultimi lavori?

    Volentieri. Ultimamente mi sono

    dedicato soprattutto alla scrittura

    di novelle, spesso in coppia con

    l'amica e collega scrittrice Alexia

    Bianchini. Ho partecipato a di-

    verse antologie a tema, come Si-

    ne Tempore, una raccolta di

    racconti incentrati sul tema

    dell'ucronia, con il racconto Il

    sogno di Marlene e 50 Sfumature

    di Sci-Fi, con il racconto Secondo

    Avvento. Lo scorso autunno, per i

    tipi di Dunwich Edizioni, ho

    pubblicato la novella La notte che

    uccisi Jim Morrison e un ro-

    manzo breve firmato assieme ad

    Alexia Bianchini, Eventi Bizzarri

    (Edizioni La Mela Avvelenata). Il

    personaggio protagonista di que-

    sto romanzo, lo scrittore male-

    SSkkaannIInnccoonnttrraa

    Oltremondo

  • -- 1212 --

    detto Daniele Bizzarri, poi

    tornato alla ribalta nellambito

    dello Sherlock Holmes Project,

    con la novella Uno Studio in

    verde, scritto di nuovo in coppia

    con la bravissima Alexia.

    Perch una commistione (inve-

    ro singolare), tra musica e

    horror?

    La musica e l'horror vantano le-

    gami molto saldi. Larga parte

    della stessa iconografia rock si

    rif ampiamente a tematiche

    horror: pensiamo a band storiche

    come i Black Sabbath, i primi

    Led Zeppelin, i Rolling Stones

    della celeberrima Sympathy for

    the devil, ma anche Quorthon,

    Trent Reznor, Rage Against the

    Machine. Penso anche al goth-

    rock, ai Damned di Dave Vanian

    e ai Misfits di Glenn Danzig, e

    naturalmente a Marilyn Manson,

    ai Metallica e ai Megadeth.

    Insomma, horror e rock vanno

    decisamente a braccetto. . .

    Secondo te perch la gente ama

    cos tanto le storie dellorrore?

    Senza voler fare della psicologia

    a buon mercato, l'horror in fondo

    rappresenta una possibile chiave

    di lettura di questi nostri tempi

    quelli, s, davvero horror e

    allora in tal senso questa forma

    di narrativa pu rivelarsi, chiss,

    in qualche modo perfino tera-

    peutica. . .

    Qual il segreto di una buona

    storia horror?

    Al di l dei generi letterari, credo

    che il segreto sia innanzitutto

    disporre di una buona idea di

    partenza, tale da poter essere svi-

    luppata nelle varie fasi della

    narrazione. Bisogna inoltre

    sforzarsi di non cadere troppo nei

    luoghi comuni, evitando quanto

    pi possibile il ricorso ad

    ambientazioni e descrizioni

    troppo di maniera. D'altro canto

    innegabile che gli spunti offerti

    dalla cronaca siano molteplici e

    non di rado gi sufficientemente

    orrorifici da costituire sicura

    fonte d'ispirazione per l'aspirante

    scrittore horror. . .

    Spesso si dice che questo gene-

    re di narrativa sia figlia del go-

    tico: qual il tuo pensiero in

    proposito.

    Non c' dubbio. da quella pri-

    ma, grande corrente artistica che

    ha preso le mosse l'horror mo-

    derno, sia pur oggi declinato in

    pi.. . rivoli!

    Restando in tema gotico: chi

    preferisci?

    - Bram Stoker

    - Mary Shelley

    - Edgar Allan Poe

    Il mio preferito senz'altro Bram

    Stoker: il suo Dracula rimane a

    tutt'oggi il romanzo capolavoro

    della narrativa gotica, riferi-

    mento ideale e inarrivabile per

    tante generazioni di autori.

    Edgar Allan Poe considerato

    uno dei padri del genere:

    condividi questa idea?

    Certamente, un maestro inarri-

    vabile, soprattutto nel creare sto-

    rie di grande atmosfera. Oggi

    forse pu risultare un po' distante

    dalla sensibilit di alcuni lettori,

    abituati come sono a un

    linguaggio pi moderno e a una

    narrazione pi veloce, ma ogni

    buon appassionato di letteratura

    horror o meno non pu pre-

    scindere dalla grande lezione di

    E.A.P.

    Che rapporto pu esserci tra

    fantascienza e horror?

    Molto proficuo. I due generi pos-

    sono spesso tracimare l'uno

    nell'altro con risultati spesso

    interessantissimi. Un esempio

    per tutti il vasto e terribile

    Pantheon di antichi dei partorito

    dal genio prolifico e multiforme

    del grande H.P. Lovecraft. Ma

    pensiamo anche alla saga cine-

    matografica di Alien, altro

    esempio luminoso di riuscita

    contaminazione di generi.

    Se dico H.P. Lovecraft, a cosa

    pensi?

    Penso al padre dellhorror mo-

    derno, al modello di riferimento

    per tante generazioni di scrittori

    che a lui e alle sue cosmogonie

    malate si sono richiamati e alle

    quali ancora attingono a piene

    mani.

    Tra le pellicole ispirate alla

    creatura della Shelley, che po-

    sto daresti a Frankenstein Ju-

    nior?

    Nel suo genere senz'altro il posto

    d'onore, per la sua carica di folle

    e scatenata comicit, all'insegna

    della dissacrazione pi divertente

    e irriverente.

    Il brivido corre pi forte in:

    Uccelli di Alfred Hitchcock, o

    in Shining?

    Personalmente ho provato pi

    brividi con il raggelante film del

    grande Kubrick, probabilmente

    in virt dell'innegabile fascina-

    zione visiva, pur senza nulla to-

    gliere alla magia della pellicola

    di Hitchcock.

    Ma per spaventare occorre

    proprio il sangue (come oggi si

    tende a fare), o contano di pi

  • -- 1313 --

    le atmosfere?

    Sono dell'avviso che il sangue

    non sia strettamente necessario,

    o almeno questo il mio perso-

    nale approccio. Preferisco che

    sia il lettore a immaginare e ve-

    dere attraverso le mie parole

    l'orrore in agguato, pronto a

    ghermirlo pagina dopo pagina.

    Pensi che debba esistere

    unestetica, o meglio una ri-

    cerca artistica nellhorror di

    qualit?

    Credo, o meglio auspico, che do-

    vrebbe sempre esserci una ri-

    cerca artistica, e non solo nella

    narrativa di genere, ma pi in

    generale in tutta la narrativa. Il

    lettore non pu essere ingannato

    o, peggio, sottovalutato, e credo

    anzi che la qualit sia l'unico va-

    lido discrimine oggi tra la buona

    e la cattiva letteratura.

    Parliamo di cinema: che cosa

    pensi dellopera dun maestro

    del genere come Dario

    Argento?

    Molto interessante, soprattutto

    nel suo primo periodo. Penso

    alla potenza di certe sequenze in

    Profondo Rosso ad esempio, o

    alle atmosfere morbose e malate

    di Suspiria e Inferno. Certa-

    mente uno dei nostri pi grandi

    registi, forse un poco messo da

    parte in questi ultimi anni.

    Il tuo film preferito?

    Sentieri selvaggi di John Ford,

    per l'equilibrio pressoch

    perfetto tra dramma, ironia e

    messaggio sociale. Se a questo

    aggiungi la magia dei panorami

    di Ford e la vigorosa fisicit di

    John Wayne, il perch di questa

    mia scelta credo apparir evi-

    dente a tutti.

    Libro che pi hai amato?

    La terra sotto i suoi piedi di

    Salman Rushdie, da affiancare

    per a Underworld di Don De-

    Lillo. Si tratta di testi per me

    fondamentali.

    Dopo aver scritto un capitolo

    del tuo ultimo libro, mettendo-

    ti a letto lasci la luce accesa,

    vero?

    Ti confesso che la spengo. In ge-

    nere riesco a convivere discreta-

    mente con i miei fantasmi.. .

    Cosa consiglieresti ad un gio-

    vane emergente che voglia ci-

    mentarsi nella scrittura

    horror?

    Raccomando soprattutto di

    leggere molto e dedicarsi alla

    scrittura con assiduit, cercando

    di trovare la propria voce senza

    mai cedere alla tentazione

    dell'autocompiacimento.

    Trovi pi affascinante la figura

    del:

    - Vampiro

    - Licantropo

    - Zombie

    Del vampiro senz'altro, per la

    intrinseca ricchezza del topos

    letterario.

    Ti ispira di pi:

    - Un cimitero al chiar di luna

    - Un antico maniero

    - Una chiesa sconsacrata

    Un antico maniero: chiss quanti

    volti e storie avr ospitato nella

    sua lunga vita!

    Cosa pensi di tutte quelle

    commistioni, tra generi diffe-

    renti (horror, fantasy, romanti-

    co ecc.) oggi tanto di moda?

    Le vedo vincenti e stimolanti, a

    patto che siano ben realizzate.

    Tanto pi che il pubblico dei

    lettori oggi, anche sulla scorta di

    certo cinema e certe produzioni

    televisive, sembra apprezzare

    particolarmente le contaminazio-

    ni.

    Ma tu, come li vedi i licantropi

    griffati e i vampiri sdolcinati

    della Meyer?

    Non li amo particolarmente, ma

    nutro grande rispetto per il gene-

    re, pur oggi in fase calante.

    Una storia famosa che avresti

    voluto scrivere?

    Dagon, di H.P.L.

    Cosa scriveresti sulla lapide

    del conte Dracula?

    Adoro il sangue fresco!

    Ti piacerebbe parlarci dei tuoi

    progetti futuri?

    Lavoro a un nuovo romanzo, un

    noir ambientato nel mondo del

    cinema, e mi accingo a mettere

    mano a un romanzo cyberpunk

    che porter, oltre alla mia firma,

    quella della mia consueta

    compagna di scrittura Alexia.

    Sono poi coinvolto come curato-

    re in diversi altri progetti lettera-

    ri, ma non vorrei annoiare i no-

    stri lettori con troppi dettagli. . .

    Bene, collauspicio di averti

    ancora come ospite, desidero

    ringraziarti anche a nome dei

    nostri lettori.

    Grazie a voi per la generosa

    ospitalit. A presto!

    Max Gobbo

  • -- 1414 --

    Silvio Sosio uno dei personaggi

    pi attivi e nella diffusione e

    nello sviluppo delleditoria

    elettronica e che soccupa del

    fantastico.

    Ha fondato la casa editrice Delos

    Books, di cui presidente. E co-

    fondatore della prima rivista di sf

    online italiana, Delos Science

    Fiction, e di riviste elettroniche

    come Fantascienza.com.

    Sosio anche curatore dellormai

    storica rivista Robot, e della

    collana Odissea Fantascienza.

    Alla sua penna si devono diversi

    racconti interessanti, tra essi ri-

    cordiamo Uno Nessuno Centomi-

    la, che gli valse il premio

    Courmayeur 1996.

    Suoi scritti sono comparsi su

    Urania: mentre la sua attivit di

    saggista, ha riscosso unanimi

    consensi.

    Benvenuto. I nostri lettori ama-

    no tutto ci che riguarda il

    mondo dellimmaginario, e di

    certo saranno felicissimi della

    tua presenza.

    Grazie, speriamo che non dicano

    oh no ancora quello che dice

    sempre che la fantascienza in

    crisi, vado a suicidarmi subito o

    aspetto di aver finito di legge-

    re?. . .

    Partiamo colla tua attivit di

    editore: che differenze esistono

    nel pubblicare un libro in

    formato cartaceo e uno in digi-

    tale?

    Farei prima a elencare le cose si-

    mili. . . C in effetti molta diffe-

    renza. Ovviamente tutto il lavoro

    di selezione e di cura del testo

    lo stesso, ma ci si ferma l. Ledi-

    toria cartacea un complesso si-

    stema industriale che richiede

    rapporti con fornitori di diverso

    tipo, dallo stampatore al distribu-

    tore, ha tempi molto precisi che

    non si possono sgarrare - devi

    presentare le schede ai promotori

    circa sei mesi prima, consegnare

    le copie stampate quasi un mese

    prima delluscita, eccetera.

    Comporta ingenti giri di denaro

    con scarsa consapevolezza di

    quanto te ne rester alla fine in

    tasca, perch anche dopo un anno

    il libraio pu deciderti di renderti

    le copie che non ha venduto. E

    comporta dover lavorare con cose

    pesanti, scatoloni che in un modo

    o nellaltro ti trovi sempre a do-

    ver portare in giro, che sia una

    fiera o una presentazione. I libri

    elettronici sono una brezza. Li fai

    uscire quando vuoi, non hai quasi

    costi di produzione, se li vendi

    sono venduti e non tornano

    indietro. E il peso lo misuri in ki-

    lobyte, non in kilogrammi, e la

    schiena ringrazia. Lunico pro-

    blema che, al momento, gira

    SSkkaannIInnccoonnttrraa

    Oltremondo

  • -- 1515 --

    molto meno denaro, perch costa-

    no poco e se ne vendono molti

    meno dei libri.

    Certi prevedono (esagerando),

    la fine dei libri tradizionali per

    causa dellavvento dei libri

    elettronici: tu che ne pensi?

    No, no. La fine dei libri di carta

    tradizionali ha ben altre cause. I

    libri elettronici sono lopportunit

    per i libri di scampare alla fine

    dei libri cartacei.

    Catastrofismi a parte, i libri

    stampati non finiranno, ma certo

    sono destinati a un drammatico

    ridimensionamento. Forse in Ita-

    lia ci vorr di pi: ho sempre avu-

    to l impressione che una bella

    fetta del mercato librario in Italia

    non riguardasse davvero la lettu-

    ra. Arredamento, o regali. Nei

    paesi dove si legge molto sono

    molto pi diffusi i tascabili e gli

    ebook hanno un grande successo.

    Prova ad arredarti la parete con

    gli ebook. Non funziona.

    Quali vantaggi apporta ledito-

    ria elettronica rispetto a quella

    convenzionale per i lettori?

    Benefici per lapparato muscolare

    quando tieni in mano duecento

    grammi di lettore contro i cinque-

    cento del tomo da mille pagine

    del bestseller del momento. Be-

    nefici per la spina dorsale quando

    trasporti la valigia con dentro i

    soliti duecento grammi con tutti i

    libri che vuoi leggerti in vacanza

    invece di cinque chili di carta.

    Benefici oculari, perch puoi

    ingrandirti il font e non sforzare

    la vista anche se hai passato i 40

    e il tuo cristallino comincia a irri-

    gidirsi. Benefici al sistema respi-

    ratorio quando devi cercare

    quella frase che diceva il perso-

    naggio di quel libro, o forse era

    quellaltro, e devi soltanto fare

    qualche click sul tuo computer

    invece di arrampicarti e tirare

    fuori dalla libreria volumi coperti

    di polvere.

    Alcuni editori italiani sembra-

    no poco inclini, e comunque in

    ritardo, nello sviluppo e nella

    diffusione di libri elettronici:

    qual il tuo pensiero a ri-

    guardo?

    Con gli ebook si guadagna ancora

    troppo poco. Costano poco e so-

    no gravati dall iva al 22%, al

    contrario dei libri che pagano il

    4%. Quando lUnione Europea

    decider (sempre troppo tardi) di

    autorizzare l iva agevolata sugli

    ebook forse le cose comince-

    ranno a cambiare.

    Una piccola provocazione: D-

    3BO leggerebbe pi volentieri

    Lattacco dei cloni, in digitale o

    in cartaceo?

    Non mi pare di aver mai visto li-

    bri cartacei nei sei film di Star

    Wars, quindi non credo abbia

    scelta. In ogni caso lui compati-

    bile con ogni forma di comunica-

    zione, quindi non avrebbe proble-

    mi.

    Parliamo di Science Fiction: in

    un mondo iper tecnologico co-

    me il nostro, v ancora spazio

    per la fantascienza?

    Ribalto la domanda. In un mondo

    iper tecnologico come il nostro,

    c ancora spazio per narrativa

    diversa dalla fantascienza? Pare

    di s, effettivamente, ma vero

    che la fantascienza un genere

    fondamentale proprio per capire

    tempi come quelli che viviamo.

    La gente ne legge troppo poca, e

    infatti raramente capisce il pro-

    prio tempo.

    Tra gli addetti ai lavori, spesso

    si parla di stanchezza, o di stasi

    del genere: che idea ti sei fatto

    di ci?

    Probabilmente il motivo per cui

    la fantascienza interessa meno

    oggi ha a che fare con un analogo

    distacco del pubblico dalla

    scienza. Da molti fattori si nota

    un disinteresse, se non addirittura

    un rifiuto. Un buon esempio

    osservare quante persone affida-

    no la propria stessa salute a cu-

    re che non hanno nessuna base

    scientifica. Puoi spiegare loro per

    filo e per segno come funziona la

    preparazione di un farmaco

    omeopatico, ma incontri solo

    disinteresse: lassurdit implicita

    delle teoria non arriva a destina-

    zione, conta di pi magari il

    rapporto umano col medico

    omeopata che ti ascolta, ti fa un

    sacco di domande e alla fine ti

    prepara una cura personalizzata,

    mentre il medico magari non ti

    riceve neppure e ti prescrive i

    farmaci per telefono. La scienza

  • -- 1616 --

    diventata noiosa, quotidiana, fa-

    stidiosa, ha perso ogni fascino.

    Non vale per tutti ovviamente;

    ma vale per molti. Eppure vivia-

    mo immersi in un mondo al quale

    la scienza ha fatto regali meravi-

    gliosi. Non abbiamo una base

    sulla Luna o su Marte, ma abbia-

    mo qualcosa che vale molto di

    pi: una conoscenza quasi infini-

    ta alla portata di tutti, raggiungi-

    bile in ogni momento con dispo-

    sitivi portatili. Quali cambiamenti

    sta portando alla societ, al no-

    stro modo di vivere? E quanto

    cambier il mondo entro cinque,

    dieci anni? La fantascienza po-

    trebbe dare risposte.

    Molti scrittori contemporanei

    di fantascienza tendono ad una

    sorta di pessimismo tecnologi-

    co, che prende le forme dun

    millenarismo del fantastico: tu

    che ne pensi?

    Be , una delle regole della fanta-

    scienza che deve essere credibi-

    le. Tu guardando al futuro prossi-

    mo riesci a essere ottimista?

    Dubito. Non certo la tecnologia

    il problema del mondo, sono

    piuttosto questioni sociali ed eco-

    nomiche. Ma in periodi di crisi

    come questo lumanit mostra i

    suoi lati peggiori. Non siamo in

    unepoca di ottimismo illumini-

    sta, non unepoca da Star Trek.

    unepoca cyberpunk.

    Qui da noi si parla spesso di

    crisi della fantascienza, e gli

    editori diffidano degli autori

    che la propongono. Un fenome-

    no tutto italiano o cosa?

    No, la fantascienza vende meno

    ovunque. Tuttavia, considera che

    in Italia sempre stato comunque

    un genere di nicchia. Inoltre in

    Italia in generale tutti i libri

    vendono meno, la gente so-

    prattutto gli uomini, che sono la

    maggioranza dei lettori di fanta-

    scienza in Italia leggono

    sempre meno, quindi hai una se-

    rie di effetti che riducono la sf in

    Italia al lumicino. Un peccato,

    anche perch in Italia al momento

    abbiamo ottimi autori. Va detto,

    comunque, che basta una leggera

    passata di trucco e la fantascienza

    diventa thriller tecnologico o

    altre etichette similari, e magari

    ha anche successo.

    Comunemente si dice che la ge-

    nesi del genere da attribuirsi

    a scrittori come Wells e Verne.

    Tuttavia non tutti sanno che in

    Italia, esistita una schiera di

    autori coevi che soccup di te-

    mi similari. A tuo modo di ve-

    dere perch qui da noi questa

    narrativa ebbe minor fortuna?

    Lo stesso padre della narrativa

    popolare italiana, Salgari, ha

    scritto diversi libri di fanta-

    scienza. Ma in generale credo si

    possa dire che in Italia la narrati-

    va popolare ha avuto vita diffici-

    le. Siamo il paese della grande

    cultura, dei grandi poeti, e anche

    il paese occidentale in cui la

    gente legge meno. Che ci sia un

    collegamento?

    Oggi fra mille effetti speciali, la

    realt virtuale, il 3D, e le altre

    diavolerie della computer gra-

    fica, v ancora spazio per

    loriginario e un po romantico

    sense ofwonder?

    Se non ci credessi mi occuperei

    di cinema, non di libri.

    La fantascienza letteratura

    danticipazione: a tuo avviso,

    chi ha avuto locchio pi lungo:

    G. Orwell o P. K. Dick?

    La fantascienza non ha mai lo

    scopo di predire il futuro.

    Quando parla del futuro lo fa

    estrapolando il presente, lo fa per

    farti osservare aspetti della tua

    vita quotidiana da un punto di vi-

    sta diverso. Non che Orwell

    stesse tirando a indovinare come

    avrebbe potuto essere il mondo

    quarantanni dopo, tant che

    1984 lo ha ottenuto girando

    semplicemente le ultime due cifre

    dellanno in cui stava scrivendo.

    Anche cos, comunque, alcuni

    autori sono riusciti a vedere cose

    nel loro tempo che altri non ave-

    vano osservato, e che hanno

    portato a conseguenze simili a

    quelle che avevano immaginato o

    temuto. Nel 1984 Apple ha

    pubblicizzato il suo nuovo

    computer Macintosh con lo slo-

    gan il 1 984 non sar come

    1984. Questanno il Mac compie

    trentanni in un mondo in cui le

    telecamere sono dappertutto, la

    NSA spia email e telefonate, esi-

    ste o sta per esistere la tecnologia

    che permette un controllo almeno

  • -- 1717 --

    superficiale di tutta la comunica-

    zione in transito, il leggendario

    Echelon. Ma ci che Orwell non

    aveva previsto - ma altri scrittori

    s - che i veri padroni del piane-

    ta non saranno governi o partiti

    unici, ma aziende.

    Condividi lidea di Isaac Asi-

    mov secondo cui la fantascienza

    ha spesso illuminato e ispirato

    la scienza?

    Non c dubbio. Molti scienziati

    lo hanno ammesso. Un peccato

    che ora ci siano molti meno letto-

    ri di fantascienza: le prossime ge-

    nerazioni avranno meno

    scienziati. Dovranno

    accontentarsi di una generazione

    di allevatori di draghi.

    Che futuro prevedi per la

    fantascienza italiana?

    Un futuro di grandi successi.

    Allestero.

    Parliamo di retro futuro: lo

    Steampunk pu considerarsi

    sempre fantascienza, o vanno

    fatti dei distinguo?

    Lo Steampunk un fenomeno

    molto largo e trasversale, che

    coinvolge estetica, socialit, arte,

    letteratura. Anche parlando di

    letteratura ci troviamo di fronte a

    un ampio raggio di tematiche che

    coprono tutto lo spettro, dal

    fantasy alla fantascienza, pas-

    sando per il fantastico. Tra i libri

    seminali del genere ci sono le

    opere di Paul Di Filippo, Bruce

    Sterling, William Gibson, K.W.

    Jeter che sono autori di fanta-

    scienza, ma anche Tim Powers e

    soprattutto Philip Pullman che

    sono sul versante fantasy. O

    ancora diversi film di Miyazaki,

    abbastanza difficili da etichettare.

    In realt allo steampunk manca in

    generale il realismo e la verosi-

    miglianza, la tecnologia basata

    sul vapore che viene spesso de-

    scritta non semplicemente pos-

    sibile, ma compensato dal fasci-

    no delle ambientazioni e molto

    spesso dai gustosi riferimenti

    letterari, che richiamano spesso e

    volentieri Wells o Lovecraft. Poi

    la fantasia e le variabili sono

    innumerevoli. Nel romanzo che

    sta uscendo in questi giorni, De

    Bello Alieno di Davide Del Popo-

    lo Riolo, abbiamo uno steampunk

    con riferimenti wellsiani

    ambientato allepoca di un Giulio

    Cesare che ha dedicato il suo ge-

    nio non alla carriera militare ma

    alla tecnologia. Tra le nostre serie

    di ebook c Il circolo dellarca

    di Roberto Guarnieri che combi-

    na un fantastico del mistero

    allambientazione vittoriana, con

    rocambolesche avventure degne

    di un film di James Bond. E

    ancora in un ciclo che avremo tra

    non molto, Trainville di Alain

    Voud, troviamo unambientazio-

    ne western, la sfida della ferrovia

    che conquista la frontiera come

    nel film d Sergio Leone Cera

    una volta il west. Solo che questa

    volta i treni sono giganteschi.

    Il tuo autore preferito?

    Ci ho pensato venti secondi e

    avevo gi una lista di nomi lunga

    da qui alla luna.. . Me ne piaccio-

    no molti e molto diversi tra loro,

    da Jack Vance a Kurt Vonnegut,

    da Valerio Evangelisti a Dario

    Tonani, da Nancy Kress a Ted

    Chiang.

    Il tuo film preferito?

    Blade Runner.

    Come editore, quali caratteri-

    stiche deve possedere una storia

    per destare il tuo interesse?

    Avere una trama ben costruita e

    personaggi credibili. E ovvia-

    mente deve essere scritta in ita-

    liano corretto. Se poi l idea

    anche originale c tutto quel che

    serve.

    Quale consiglio ti senti di dare

    ad uno scrittore esordiente?

    Non pensare mai di essere un ge-

    nio incompreso. Accettare

    sempre le critiche, imparare, la-

    vorare per migliorare. Nonostante

    quello che pu averti fatto crede-

    re la madre o lamico che ha letto

    la prima cosa che hai scritto e si

    sperticato in lodi, non hai un ta-

    lento innato, e anche se ce lhai

    non basta. C un sacco da impa-

    rare.

    Puoi parlarci un poco dei tuoi

    progetti futuri?

    Pi che futuri, presenti: la grande

    iniziativa sulla quale stiamo la-

    vorando da qualche mese, le

    collane di ebook Bus Stop. L idea

  • -- 1818 --

    quella di una linea di opere

    pubblicate direttamente in ebook,

    ma con la caratteristica di essere

    opere brevi, da leggere rapida-

    mente, anche nello spazio di un

    viaggio in autobus. Da qui il no-

    me del progetto, Bus Stop. Il

    lettore moderno, abituato alla ve-

    locit della rete, ha sempre pi

    difficolt con i testi lunghi. Il

    racconto a mio avviso guadagne-

    r sempre pi terreno nei prossi-

    mi anni, e a me l idea piace

    perch ricco di possibilit e di

    creativit. Alle librerie fisiche

    piene di tomi da mille pagine

    vuoti di idee contrapponiamo fa-

    scicoletti elettronici ogni volta

    nuovi e originali. Ma collane di

    racconti le pubblicano molti edi-

    tori: la nostra novit l idea

    dellebook seriale. Vorremmo che

    i nostri titoli stessero al romanzo

    come la serie TV sta al film. Per

    questo siamo interessati a valuta-

    re proposte soprattutto in tal

    senso. Con questo in mente curia-

    mo molto anche la periodicit:

    alcune serie escono tutte le setti-

    mane, altre una volta al mese.

    Comunque i nostri lettori sanno

    che ogni marted saranno online

    su delosstore.it, Amazon e tutti

    gli altri store con diverse novit

    tutte da scoprire

    Bene, non mi rimane che

    ringraziarti anche a nome dei

    lettori di Skan Magazine

    Grazie a voi!

    Max Gobbo

    La giovane Naila non morta, solo

    prigioniera di un Mechardionico che

    lha vincolata a s con un artificio

    meccanico da cui non potrebbe mai li-

    berarsi se non a prezzo della vita Ma

    dove stanno andando i due? Cosa sta

    cercando lo Strappacuori che

    laccompagna e la tiene al guinzaglio

    come un animale? E perch marciano da

    giorni alla volta di un luogo misterioso

    immerso nella giungla pluviale, in uno

    degli angoli pi ostili e remoti di

    Mondo9? C qualcosa laggi, inca-

    strato tra le pareti a picco di un canyon

    di roccia. Un inferno sospeso a oltre sei-

    cento metri di altezza, dove non saranno

    n i primi n i soli a voler arrivare, ma

    che li unir molto di pi della catena che

    tiene vincolati i loro corpi.Abbandonati

    i deserti tossici costellati di relitti,

    Mondo9 si apre a barlumi di struggente

    umanit e a una nuova intrigante

    ambientazione, che riporta il pianeta di

    ruggine indietro nel tempo, quando le

    grandi navi solcavano piste impossibili

    trasportando carichi pregiati e innomi-

    nabili segreti. Machardionici e umani,

    navi e uccelli tornano sulle rotte del loro

    passato alla ricerca della chiave per la

    loro sopravvivenza futura. Dopo Me-

    chardionica e Abradabad, il terzo capi-

    tolo delle nuove storie di Mondo9,

    campione di vendite su carta e in ebook.

    Con la splendida cover di Franco

    Brambilla.

    Dario Tonani, milanese, classe 1959,

    laureato allUniversit Bocconi in Eco-

    nomia Politica, ma ha scelto di dedicarsi

    a tempo pieno alla scrittura. Lavora co-

    me giornalista nella redazione di

    importanti testate motoristiche: pri-

    ma Quattroruote, poiRuoteclassiche.

    Appassionato di science fiction, horror e

    noir pubblica i suoi primi lavori negli

    anni Ottanta. Nel 2007 il suo libro di

    maggior successo, Infect@, su Urania,

    al quale seguono altri due volumi ancora

    su Urania (Lalgoritmo bianco e To-

    xic@).

    Pubblica unottantina di racconti su va-

    rie testate (Giallo Mondadori, Segretis-

    simo, Millemondi, Robot) e in antologie

    (Bietti, Stampa Alternativa, Addiction,

    Puntozero, Delos Books).

    Nel 2011 esce la sua raccolta persona-

    le Infected Files (Delos Books). Nel

    2008 su Robot compare il

    racconto Cardanica, che viene poi

    pubblicato in ebook da 40k Books e,

    tradotto in inglese, portato anche in Usa.

    Seguono le altre tre novelette che

    completano il ciclo diMondo9, pubbli-

    cato in volume da Delos Books, che

    vince i premi Italia e Cassiopea e ri-

    scuote grande successo. gi in corso

    di pubblicazione la traduzione giappo-

    nese. Questo libro il seguito di quella

    storia. Di s dice: Scrivo per ritrovare

    la via di casa, raccogliendo un sassolino

    alla volta, una parola dopo laltra.

  • -- 1919 --

    AAnntteepprriimmaaOltremondoSSkkaann

  • -- 2020 --

  • -- 2121 --

  • -- 2222 --

    Una saga avventurosa che si snoda tra la

    realt e la fantasia. Una nuova eroina

    fantasy, alla quale non possibile non affe-

    zionarsi, creata da due tra le nuove firme

    pi promettenti della narrativa fantasy ita-

    liana.

    Evelyn ha tredici anni e vive a Ithil Runa con la

    madre e la nonna. Una mattina al risveglio

    guarda fuori dalla finestra e scopre con terrore

    che una nebbia densa e livida avanza sul paese,

    inghiottendo ogni cosa. Inoltre una misteriosa

    lettera la avverte che il padre, scomparso quando

    lei aveva cinque anni, ancora vivo ed tenuto

    prigioniero dal Signore delle Nebbie. Per

    salvarlo Evelyn, con laiuto del suo amico Zak,

    dovr varcare lArco dAvorio ed entrare nel

    Mullagh Maat, il Regno Grigio. Nel loro viaggio

    i due ragazzi subiranno una misteriosa tra-

    sformazione ed Evelyn scoprir di essere lulti-

    ma discendente della Stirpe dei Guardiani delle

    Nebbie, il cui compito custodire proprio

    lArco dAvorio. Ma qualcuno sta tramando per

    catturare gli ultimi Guardiani e aprire la strada al

    ritorno della perfida Regina dei Senzastelle. . .

    Luca Azzolini

    Nato a Ostiglia nel 1983, laureato in Beni

    Culturali e in Storia dellArte. Ha pubblicato il

    romanzo

    Il Fuoco della Fenice (2009) e curato lantologia

    Sanctuary. redattore di Fantasy Magazine,

    per cui cura la sezione Racconti.

    Francesco Falconi

    Ingegnere e scrittore, nato a Grosseto e vive a

    Roma.

    Ha pubblicato diversi romanzi e saghe fantasy,

    tra cui Estasia (Curcio), Prodigium (Asengard),

    Gothica (Edizioni Ambiente), Nemesis (Ca-

    stelvecchi).

    EEvveellyynn SSTTAARRRR

    IIll ddiiaarriioo ddeellllee dduuee lluunneeddii LL.. AAzzzzoolliinnii ee FF.. FFaallccoonnii

    SSkkaannAAnntteepprriimmaaOltremondo

  • -- 2323 --

    CCoonnccoorrssii LLeetttteerraarriiSSkkaann&

    Presentano

    Concorso Letterario

    "Morte a 666 Giri"

    Parte Morte a 666 giri nuovo contest per racconti

    lunghi i nediti su horror e musica indetto da Dunwi-

    ch Edizioni, Skan Magazine e LetteraturaHorror.it.

    I l connubio tra la musica, la letteratura e l 'horror

    sempre stato molto forte e, a questo proposito, la casa

    editrice Dunwich Edizioni, in col laborazione con la rivi-

    sta special izzata, Skan Magazine, e i l portale Letteratu-

    raHorror. it, primo e unico portale ital iano dedicato esclu-

    sivamente alla letteratura di genere horror, thri l ler e

    fantascienza, ha deciso di indire un concorso letterario

    dove l'unica traccia e vincolo per gl i autori sar il misce-

    lare al meglio la musica e l 'orrore.

    MORTE A 666 GIRI I l contest si chiamer Morte a 666

    Giri e sar dedicato a racconti lunghi e inediti compresi

    tra le 5000 e le 1 0000 parole.

    A valutare gl i elaborati che arriveranno in redazione sa-

    r una giuria composta dallo scrittore ed editore Mauro

    Saracino (Dunwich Edizioni) e dalle redazioni di Skan

    Magazine e LetteraturaHorror. it.

    PREMI Al vincitore sar riservato un premio interes-

    santissimo ed esclusivo, ovvero l 'inserimento del proprio

    racconto all 'interno della versione cartacea del romanzo

    La notte che uccisi Jim Morrison di Luigi Milani edito da

    Dunwich Edizioni. Al vincitore, ovviamente, verr rico-

    nosciuta una royalty del 1 0% sul prezzo di copertina del

    l ibro,oltre che a due copie omaggio del l ibro cartaceo de

    La notte che uccisi Jim Morrison con il proprio racconto

    pubblicato.

    I dieci migl iori racconti, inoltre, saranno inseriti in un

    ebook creato ad hoc e intitolato proprio Morte a 666 Gi-

    ri, edito sempre dall 'etichetta di Mauro Saracino e rice-

    veranno in regalo un l ibro a testa scelto dal catalogo

    Dunwich Edizioni.

    INVIO RACCONTI Per far pervenire i racconti al la

    commissione (massimo un elaborato ad autore) baster

    inviare una mail a [email protected] Que-

    sto indirizzo email protetto dagli spambots. E' neces-

    sario abil itare JavaScript per vederlo. rispettando la se-

    guente modalit (i racconti che non rispetteranno tal i

    regole saranno esclusi automaticamente):

    Oggetto della mail : Morte a 666 giri

    Corpo della mail : nome dell 'autore (a parte scrivere

    anche eventuale pseudonimo che si vuole uti l izzare), ti-

    tolo del l 'elaborato e recapiti val idi telefonico, email e

    postale

    Allegati : i l proprio racconto e una breve biografia (max 5

    righe). Gli al legati dovranno essere necessariamente

    con estensione .doc, .dox, .dot

    Periodicamente sul portale LetteraturaHorror. it nel la se-

    zione dedicata sar sti lata la l ista dei racconti arrivati in

    redazione e, quindi, pervenuti al la giuria dove gli autori

    potranno verificare l 'effettiva consegna ed eventuale

    accettazione del racconto.

    TEMPISTICA E' possibi le inviare i racconti da marted

    4 febbraio, sino alle ore 1 2 del 4 apri le 201 4, l imite

    massimo e improrogabile.

    SSkkaannAAMMAAZZIINNGG

    MMAAGGAAZZIINNEE

    EL PROSSIMO

    NUMERO

    OOLLTTRREEMMOONNDDOOOSPITERA

    LUCA AZZOLINI

    PROTAGONISTA

    DELL'UURRBBAANNFFAANNTTAASSYYIITTAALLIIAANNOOLA RECENSIONE DI

    DUE OPERE DI

    GIANFRANCO

    DE TURRIS

    E ALTRO ANCORA!

  • -- 2424 --

    RRoobbeerrttoo BBoommmmaarriittoo

    Territori d'oltremareUna voce da Malta

    I n t e r v i s t a a dA l e s s a n d r oN a p o l i t a n o

    Il passato, il presente

    e il futuro del fumetto

    (e non solo): intervista

    al cofondatore di

    Electric Sheep Comics

    Intervista originariamente

    apparsa sul blog di Kipple

    Officina Libraria:

    http://kippleblog.blogspot.com/

    Ciao Alessandro. un pia-

    cere averti ospite nella ru-

    brica. Ti andrebbe di pre-

    sentarti per chi non ti

    conoscesse ancora?

    Ciao Roberto, lasciami

    ringraziare te, Kipple Offi-

    cina Libraria e quanti

    vorranno leggere la nostra

    chiacchierata. Presentarsi e

    farlo in modo che non risulti

    noioso difficile. Mi sento

    di dire che sono una persona

    molto curiosa, forse pro-

    prio questo aspetto che mi

    ha portato ad amare i libri.

    Molti pensano che mi senta

    a mio agio in mezzo alla

    gente, forse perch vedono

    la facilit che ho nel mettere

    in contatto persone, ali-

    mentare collaborazioni e co-

    se di questo tipo. In realt

    sono una persona introversa

    e schiva per certi aspetti.

    Chi mi frequenta stenta a

    crederlo, ma assoluta-

    mente cos. Per fortuna non

    sono qui per parlare solo di

    me, ma ho lonore di

    rappresentare un gruppo

    fantastico di ragazzi che

    sotto il nome di Electric

    Sheep Comics (ESC per gli

    amici) hanno dato vita a un

    laboratorio virtuale, un pro-

    getto incentrato sulla pro-

    duzione e selezione di Gra-

    phic Novel. E non solo!

    Com' nato Electric Sheep

    Comics?

    ESC nasce da un fitto giro

    di Email, scambiate durante

    la pasqua del 2012, tra me,

    Roberta Guardascione,

    Riccardo Iacono e Claudio

    Fallani. Mi ricordo che

    pensammo di creare un

    gruppo ispirato alle band

    SSkkaann

  • -- 2525 --

    rock, allenergia e alla

    complicit che queste realt

    sanno scatenare e alimentare.

    Con questa voglia sfrenata

    avremmo percorso le vie del

    web mostrando le nostre gra-

    phic novel. In quattro sarebbe

    stato pi facile digerire i no

    che inevitabilmente si sa-

    rebbero accumulati quando si

    ha a che fare con editori e

    pubblicazioni, ma sarebbe

    stato anche pi soddisfacente

    festeggiare insieme i s,

    frutto di piccoli e meritati

    successi. Muoverci in gruppo

    ci avrebbe garantito maggiore

    visibilit perch ognuno di noi

    si sarebbe impegnato a fare

    conoscere la nostra iniziativa.

    E cos stato. La graphic no-

    vel era il giusto strumento da

    usare, visto che io e Claudio

    abbiamo fatto qualche espe-

    rienza editoriale con dei

    racconti, mentre Riccardo e

    Roberta sono degli artisti del

    disegno. Ok, mi cazzieranno.

    Diranno che ho esagerato con

    artisti, ma tu lascia scritto

    cos perch la verit.

    Ancora una cosa: ESC nata

    anche grazie allesperienza

    che abbiamo fatto sul sito

    letterario BraviAutori.it e alle

    capacit del suo webmaster,

    Massimo Baglione, di concedere

    a tutti gli utenti gli strumenti per

    crescere e migliorarsi.

    Prendendo in considerazio-

    ne anche le nuove tecnolo-

    gie, come vedi il futuro del

    fumetto in Italia?

    Il futuro del fumetto in Italia

    verr stabilito dai suoi lettori.

    Uno zoccolo duro, affezionato

    allodore delle copertine pla-

    stificate e a quello della carta,

    tra cui me, non rinuncer mai

    alla soddisfazione di sfogliare

    un libro. Le innovazioni,

    faccio riferimento soprattutto

    a quelle virtuali, ci conce-

    deranno sempre maggiori

    strumenti per usufruire del

    prodotto fumetto. I nostri figli

    me li immagino a leggere gra-

    phic novel mentre queste si

    animano e parlano dagli

    schermi di un tablet. Cosa che

    in parte gi accade. Nulla di

    sbagliato, si tratta pur sempre

    di progresso. Io per mi tengo

    stretto lodore della carta,

    insieme a quello della colla

    dietro le figurine, il cofanetto

    di Happy Days e una sana no-

    stalgia del Subbuteo.

    Quali sono a tuo parere i fu-

    metti pi importanti che

    hanno marcato la storia del

    genere e perch?

    Ho girato la domanda ad alcu-

    ni collaboratori di ESC,

    affinch la risposta possa es-

    sere pi completa possibile.

    Ecco cosa ne uscito: Ro-

    berta Guardascione mette

    laccento su Crepax e Pratt,

    capaci di rivoluzionare il mo-

    do di concepire i fumetti. Pri-

    ma di questi autori i comics

    erano destinati solo

    all'intrattenimento giovanile,

    poi, con "Una ballata del mare

    salato, il fumetto si

    innalzato a letteratura ed di-

    ventato intellettuale e per

    adulti. Tiziano Sclavi stato il

    genio che attraverso il cita-

    zionismo di Dylan Dog ha

    reso ogni albo della serie una

    piccola enciclopedia, capace

    di aprire nuovi mondi in fatto

    di libri, film e musica. Forse

    ha permesso a unintera ge-

    nerazione di diventare pi

    interessante, e magari lha

    anche migliorata. Roberto

    Napolitano ci ricorda la serie

    Splatter, pubblicata alla fine

    degli anni 80 e conclusa po-

    chi anni pi tardi a causa di

    alcune censure. Splatter ha

    visto autori emergenti come

    Brindisi, De Angelis,

  • -- 2626 --

    Ferrandino, Mari e Soldi; ha

    contribuito allo sviluppo di un

    genere che in seguito, con toni

    pi soft e senza rischiare de-

    nunce, si radicato nella

    cultura italiana attraverso

    personaggi come Dylan Dog.

    Importante sono stati Spi-

    derman e Topolino; il primo

    per avere divulgato l idea/so-

    gno di unAmerica dove tutto

    possibile e il secondo per

    avere ceduto a una narrazione

    semplice e lineare, definendo

    stereotipi di personaggi molto

    caratteristici come l'avaro,

    l'attaccabrighe ecc. Ancora

    Mc Farlain e il suo Spawn,

    dove la generazione degli anni

    90 ha scoperto i disegni goti-

    ci con i suoi caratteristici tratti

    schizofrenici. Roberto mette

    laccento su James O' Barr. Il

    Corvo ha evidenziato le po-

    tenzialit che una Graphic

    Novel ha di esprimere gli

    orrori intimi del proprio auto-

    re. Impossibile non citare The

    Walking Dead, dove per la

    prima volta la parte centrale

    di un fumetto stata il

    rapporto tra i personaggi e le

    dinamiche del gruppo, a pre-

    scindere dai protagonisti stes-

    si. Valerio Mezzanotte ha

    sottolineato larte di Sin City

    di Miller, Conan di Bushema,

    The Kingdom Come di Alex

    Ross, Il Gioco di Manara,

    Ken Parker di Milazzo, Corto

    Maltese di Pratt e Blueberry

    di Giraud; mentre Filippo

    Ferrucci ci invita a non di-

    menticare l importanza e la

    diffusione che caratterizza il

    genere Manga: Dragon Ball,

    Akira e Berserk.

    Quali errori dovrebbe evita-

    re il fumettista esordiente?

    Vogliamo proprio specificare

    fumettista? Per me possia-

    mo lasciare la sola parola

    esordiente. In qualsiasi

    campo. Io ho 42 anni (42, gi,

    la risposta fondamentale sulla

    vita), lavoro da quando ne

    ho 19 e unidea me la sono

    fatta. Qualsiasi esordiente do-

    vrebbe evitare di essere pre-

    tenzioso e imparare come

    lumilt capace di essere

    unarma micidiale se ben

    usata. E bisognerebbe tenersi

    lontano dalla fretta, cosa che

    un ragazzo giovane, spesso,

    proprio non riesce a fare. Per

    lesperienza personale che ho

    maturato, tenere a debita

    distanza questi due flagelli la

    considero gi la met

    dellopera.

    Mi sembra di capire che

    ESC non si limiter esclusi-

    vamente ai fumetti. In quali

    altri aree si espanderanno le

    attivit del laboratorio

    virtuale?

    Grazie a Claudio Fallani e

    Riccardo Iacono, ESC si

    aperto alla cinematografia e

    alle serie televisive. Claudio

    ci ha permesso di produrre

    insieme allassociazione

    culturale ESSI GIRANO il

    corto La lunga notte di

    Victor Kowalsky, tratto da

    un racconto dello stesso

    Claudio. Victor stato pre-

    sentato il 1 2 dicembre nella

    sua prima nazionale allUci

    Cinema di Campi Bisenzio

    (FI), ottenendo la soddisfa-

    zione di vedere la sala stra-

    colma! Il corto iscritto alla

    selezione per il Film Festival

    di Berlino e nelle prossime

    settimane sapremo se potr

    partecipare all importante

    kermesse. Riccardo ha

    permesso a ESC di diventare

    partner della serie Funk-azzi-

    sti prodotta da Icaroff ed

    Ecoframes. La serie, scritta tra

    laltro anche da Riccardo, ve-

    dr un montaggio di 12 epi-

    sodi per la tv e un adatta-

    mento per il web.

    Cosa ha fatto fino a oggi

    Electric Sheep Comics per le

    graphic novel e fumetti in

    genere?

    Insieme alle Edizioni Il Foglio

    abbiamo dato vita a una

    collana interamente dedicata

    alle graphic novel. Si chiama

    ESC Collection e prevede

    solo lavori in bianco e nero.

    Per la collana selezionano

    anche le graphic novel che

    arrivano dallesterno. Non ci

    sono preclusione per alcun

    genere narrativo, guardiamo

    alla qualit dei disegni e alla

  • -- 2727 --

    profondit della storia. Sono

    due i titoli pubblicati: Touch &

    Splat, scritto da Alessandro

    Cascio con i disegni di Ales-

    sandro Buffa e la prefazione di

    Ernesto Gastaldi; Blood Wa-

    shing, scritto da Claudio Falla-

    ni, Alessio Ottaviani e Ales-

    sandro Napolitano con i

    disegni di Roberta Guardascio-

    ne, Sascha Ciantelli, Riccardo

    Iacono, Valerio Mezzanotte e

    Andrea Palloni. Blood Wa-

    shing, con le oltre 250 copie

    vendute nei primi dieci giorni

    di pubblicazione, ci ha aiutato

    a dare impulso al nostro pro-

    getto.

    ESC impegnato anche nella

    selezione di fumetti per la rivi-

    sta bimestrale del fantastico

    Terre di Confine. Siamo al se-

    condo numero e la risposta dei

    lettori soddisfacente. Per

    quanto il tempo ce lo permette,

    cerchiamo di partecipare con i

    nostri contribuiti ad altre rivi-

    ste che ospitano graphic novel.

    successo per POLVERE,

    pubblicata sul N 6 di Knife

    (Nero Press) e LUNARIS

    (vincitore del Premio Cometa

    2013), apparso sul N12 di

    Skan Magazine.

    Ti andrebbe di parlarci dei

    progetti futuri di ESC?

    Apriamo un mondo. Ri-

    spondendo a questa domanda

    ci accorgiamo di come il pro-

    getto ESC stia ingranando. Per

    il 2014 sono in lavorazione tre

    graphic novel, tutte per le Edi-

    zioni Il Foglio. Si tratta di uno

    Steampunk nato dalla fantasia

    di Polly Russell e disegnato

    dalle matite di Roberta

    Guardascione per un connubio

    tutto al femminile e al vapore!

    La seconda una Sci-Fi scritta

    da un certo Roberto Bommari-

    to (autore di dubbie qualit al

    quale giusto dare una

    chance Rido a crepapelle) e

    disegnato da Marzio Mareggia.

    La terza una graphic novel in

    collaborazione con la collana

    Demian (sempre Il Foglio)

    scritta e pensata dal mitico Fe-

    derico Guerri e Alessandro

    Napolitano (questultimo auto-

    re di ancora pi dubbia qualit,

    per le quali le chance sono fi-

    nite Ti ho anticipato la

    battuta! ) e disegnata da Clau-

    dia Giuliani, una giovane arti-

    sta di cui sentiremo parlare i

    futuro. Continuer la collabo-

    razione con Terre di Confine,

    dove proporremo fumetti di

    disegnatori emergenti, capaci

    da subito di sbalordire per il

    loro stile. Lavoreremo con la

    neonata rivista Cronache di

    un sole lontano diretta da due

    guru come Sandro Pergameno

    e Tiziano Cremonini. In

    cantiere ci sono il prequel di

    Blood Washing e una collabo-

    razione con gli amici di Nero

    Press che far saltare sulle se-

    die tutti gli amanti di Non

    ve lo dico.

    In giugno inizieranno le ripre-

    se di un film, Ritratto di fami-

    glia, genere horror, nato dalla

    sceneggiatura di Claudio

    Fallani e Alessandro Napolita-

    no con la regia di Tommaso

    Sacchini. Ancora un progetto,

    forse il pi importante di tutti:

    resteremo vigili e con gli occhi

    bene aperti, pronti a cogliere

    loccasione giusta per aiutare il

    nostro movimento a crescere.

    Prima di lasciarci ti

    andrebbe di segnalarci i siti

    attraverso i quali possibile

    seguire le attivit di ESC?

    La nostra casa nel web si trova

    all indirizzo www.esco-

    mics.com. Siete tutti invitati a

    prendere un caff in nostra

    compagnia. Abbiamo una pagina

    facebook a cui teniamo molto e

    facciamo in modo di aggiornare

    con anticipazioni, tavole in ante-

    prima e notizie dal mondo dei fu-

    metti. Ci trovate su www.face-

    book.com/ElectricSheepComic

    s venite a lasciare il vostro MI

    PIACE, sar pi che gradito.

    Chiunque volesse mettersi in

    contatto con noi pu farlo scri-

    vendo a: electricsheepco-

    mics[at] .com

    Grazie mille per l'intervista,

    Alessandro, e un grosso in

    bocca al lupo per tutti i tuoi e

    vostri progetti!

    Crepi il lupo! Grazie a te e a

    Kipple per averci concesso

    questo spazio.

    Buon ELETTRICO 2014!

  • -- 2828 --

    Prefazione di Alan D. AltieriIllustrazione di copertina di Les EdwardsMezzotints Ebook Collana OmbrePagine: 160 - Lingua: Italiano

    Un thriller metafisico che affronta lo sconosciuto, le verit se-polte, la dannazione, arrivando fino in fondo, come suggeriscelo stello titolo. Prefazione di Alan D. Altieri e cover di LesEdwards. Prima edizione digitale dellopera.

    I l Libro: Riccardo Gribaudi, stimato medico ginecologo coninteressi scientifici trasversali, decide di scrivere un saggio sullaoscura vita di Irving Kastner, allievo di Freud e impegnato nellaricerca di connessioni tra cervello e coscienza. Si applica nel re-cupero di fonti sulla vita di Kastner, il cui violento suicidio loimpressiona: si reca quindi in una biblioteca, dove sonoconservati importanti documenti. Trova molto pi di quanto siaspettasse: vetrini con campioni biologici, un mazzo di chiavi, equattro quadernetti neri sui quali Kastner stesso ha scrittoappunti scientifici e biografici. I diari rivelano anche strani epi-sodi persecutori allucinatori? di cui Kastner sarebbe vittima.I vetrini rappresentano una scoperta altrettanto inquietante:conservano campioni encefalici, sui quali Kastner cercavaconferme della sede dellanima il locus animae, che ancheCartesio aveva collocato nella ghiandola dellepifisi. Tuttavianon si tratta di campioni di cervello di scimmia, come nei suoistudi noti, ma di tessuti di cervello umano. Disorientato da que-ste scoperte, Riccardo una notte si reca nellabitazione romanadi Kastner, incontra Rosa, lassistente-amante di Kastner, dallaquale ottiene una messe di sconcertanti informazioni e gli stru-menti originali utilizzati da Kastner, insieme allultimo dei suoidiari. Riccardo rientra in albergo e riceve la inquietante visitanotturna di uno sconosciuto, vestito dabiti blu, con il quale hauna surreale conversazione sul lavoro che deve svolgere. Coscom apparso, luomo scompare.

    Dalla Prefazione di Alan D. Altieri

    Con questo suo esplosivo Locus Animae - che Mezzotintspresenta per la prima volta in assoluto sulla scena del narrativadigitale - Alessandro Defilippi, psichiatra tra i pi importanti delmomento, si riconferma come uno degli autori pi cruciali disempre. Al fondo dell'inquietante odissea di Riccardo Gribaudi -tra domande che vanno lasciate senza risposta, avversari che vo-gliono rimanere sconosciuti, verit che devono restare sepolte - in attesa il fulcro stesso di quella inquietudine dell'essere chepervade pressoch ognuno di noi a ogni singolo snodo del no-

    stro percorso su questa terra. Al tempo stesso gorgo dell'intro-spezione e viatico della dannazione, con Locus Animae,Alessandro Defilippi riesce a scavalcare tutti i parametri diquello che pu essere definito come thriller metafisico,allargandosi a creare un intero nuovo genere: il noir filosofico.Locus Animae un'esperienza non solo di eccezionaleconcezione dell'intrigo, ma soprattutto di prodigioso livelloletterario.

    LAutore

    Alessandro Defilippi Scrittore e psicanalista, nato il 29 aprile1956 a Torino, dove vive. Il suo esordio letterario del 1994,con la pubblicazione della raccolta di racconti Una lungaconsuetudine (Sellerio), seguito dal suo primo romanzo, Lo-cus Animae (Passigli, 1999 e Giallo Mondadori, 2007). Nel2002 ha pubblicato il romanzo gotico Angeli , e nel 2006 laraccolta di racconti Cuori bui, usanze ignote (Antigone Edi-zioni) seguita da Le perdute tracce degli dei (Passigli 2008).Nel 2010 ha pubblicato per Einaudi il romanzo di formazioneManca sempre una piccola cosa e nel 2011 uscito nellacollana Omnibus di Mondadori il suo romanzo storico Danu-bio Rosso. L'alba dei barbari. Il suo ultimo libro il thrillerLa paziente n9 (Mondadori, 2012). Molti suoi racconti earticoli sono stati pubblicati in antologie e riviste. Nel 2003 stato coautore della sceneggiatura del film Prendimi l 'anima,diretto da Roberto Faenza.

    LLooccuuss AAnniimmaaee

    ddii AAlleessssaannddrroo DDeeffiilliippppii

    L'e-Book nell'e-READER SSkkaann

  • -- 2929 --

    cominciato tutto con un

    singhiozzo. Uno di quelli ina-

    spettati, che ti colgono quando

    stai parlando e ti scuotono

    tutto, facendoti perdere il filo

    del discorso.

    Una situazione piuttosto

    imbarazzante. Ero in visita da

    un cliente, il primo appunta-

    mento del pomeriggio, cercavo

    di convincere i due responsa-

    bili seduti davanti a me di

    quanto avessero bisogno del

    nostro software. Ci ero quasi

    riuscito, quando quel rantolo

    improvviso salito dal profondo

    della gola ha spezzato

    l incantesimo in cui ero riusci-

    to a intrappolarli.

    Scusate mi sono giustifi-

    cato, terribilmente mortificato.

    Ho sentito la pelle delle

    guance bruciare e il sudore

    inziare a fiorire sulla fronte.

    I due hanno sorriso,

    lanciandosi di traverso uno

    sguardo divertito. Tutto be-

    ne? ha chiesto il direttore

    commerciale.

    Certo che va tutto bene, ho

    solo singhiozzato, stronzo!

    avrei voluto rispondere. Ma la

    mia credibilit era gi abba-

    stanza compromessa senza che

    li insultassi. Nessun proble-

    ma ho detto. Devessere

    qualcosa che ho mangiato.

    In effetti, dietro ripetute

    insistenze di un collega, avevo

    pranzato in un ristorante mes-

    sicano che non si era rivelato

    troppo adatto alle mie capacit

    digestive. Venti minuti dopo

    aver finito di mangiare ero gi

    al cesso, e dopo una breve ma

    intensa sessione di scossoni

    intestinali mi ero sentito in do-

    vere di lasciare un biglietto

    sulla porta del bagno: RESPI-

    RATE SOLO SE NECESSA-

    RIO.

    Quindi qualcosa che avevo

    mangiato mi aveva davvero

    fatto male, ma il singhiozzo

    non era un inconveniente a cui

    ero preparato. Avrei preferito

    un attacco di flatulenza

    incontrollabile, che avrei potu-

    to mascherare meglio. Daltra

    parte eravamo in tre nella

    stanza.

    Ho sistemato il nodo della

    cravatta del mio completo gri-

    gio fum da venditore reliable

    e self-confident, due caratteri-

    stiche sentivo velocemente

    abbandonarmi. Stavo di-

    cendo ho ripreso che una

    delle applicazioni pi interess-

    HHRRIIIH!

    Di nuovo. Improvviso e

    sconvolgente.

    Scusate ancora ho insi-

    stito, mentre sentivo la sgrade-

    vole sensazione di umido sotto

    le ascelle. Probabilm-

    HHRIIARH!

    I due hanno riso. Un

    bicchiere dacqua?

    S, grazie. Credo che-

    HHIRRHH!

    Sono corso in bagno. Mi so-

    no sciacquato la faccia, ho be-

    vuto un sorso dal rubinetto, e

    per buona norma ho pisciato.

    Ho tratto un respiro pro-

    fondo subito interrotto da un

    altro singhiozzo.

    Dieci minuti pi tardi, dopo

    essere riuscito a balbettare

    qualche sillaba di scusa tra un

    singulto e laltro, ho lasciato

    quellufficio.

    Il singhiozzo non mi era

    ancora passato quando sono

    rientrato a casa quella sera.

    Avevo gi tentato tutti i metodi

    pi comuni: trattenere il respi-

    ro, tendere i muscoli della go-

    la, bere sorsi d'acqua in numeri

    multipli di sette. Alcuni colle-

    ghi si erano anche presi l'inca-

    rico di spaventarmi, riuscendo

    solo a farmi sobbalzare sulla

    sedia.

    Il singhiozzo c'era ancora

    due giorni dopo. Avcvo co-

    Q u a l c o s a c h eh o m a n g i a t o

    SSkkaannAAnnddrreeaa VViissccuussii

    Being Piscu

  • -- 3030 --

    minciato a pensare di poter

    concorrere al Guinness per

    l'attacco pi lungo, ma

    quando ho scoperto che il re-

    cord di sessantotto anni

    ininterrotti, l'entusiasmo

    scemato per lasciare il posto

    alla frustrazione.

    Nonostante l'inconveniente

    riuscivo a compiere le norma-

    li attivit quotidiane. In uffi-

    cio si stavano abituando alla

    mia parlata saltellata, e stavo

    imparando a pronunciare le

    parole anche durante i

    singulti. I miei amici avevano

    accolto la novit con mode-

    rata curiosit, per poi ignora-

    re del tutto la faccenda pochi

    minuti dopo averla appresa.

    Dopo una settimana, avevo

    cominciato a pensare che

    quella fosse ormai la mia ri-

    dicolmente triste condizione

    di vita.

    Per un'inaspettata grazia di-

    vina, durante il sonno il

    singhiozzo non mi disturba-

    va.

    stato cos fino a quando,

    la notte del decimo giorno

    dopo l'inizio dell'attacco, mi

    sono svegliato di soprassalto,

    colpito da una terribile sensa-

    zione di risucchio all'interno

    della gola. Ho sentito come

    se un cavatappi largo quanto

    l'esofago mi fosse stato tirato

    via dallo stomaco. Non era

    doloroso, ma monopolizzava

    interamente il mio corpo e la

    mia attenzione: durato solo

    una decina di secondi, ma

    quella sensazione stata

    l'unica cosa che esisteva.

    Il singhiozzo, ho scoperto

    subito dopo, era passato.

    Sono tornato a dormire,

    convinendomi di essere fi-

    nalmente guarito.

    Messo a terra il primo pie-

    de la mattina dopo, un conato

    di vomito mi ha fatto piegare

    su me stesso, riuscendo a sve-

    gliarmi del tutto. A bocca

    aperta e lingua penzoloni, ho

    lasciato che la nausea passas-

    se, mentre qualche rivolo di

    bava colava sul piumone.

    Con passo traballante sono

    andato in bagno, inchinando-

    mi davanti al water.

    Sentivo di avere qualcosa

    in gola, come un boccone ri-

    masto di traverso, ma non

    riuscivo a smuoverlo n de-

    glutendo n sputando. Sono

    rimasto dieci minuti fermo in

    quella posizione, continuado

    a raschiare la gola e

    cacciando fuori grumi di sali-

    va opachi. Poi mi sono fatto

    forza e mi sono rimesso in

    piedi: non potevo perdere

    altro tempo.

    Il normale appetito mattuti-

    no era scomparso, ma la

    macchinetta programmata

    aveva gi preparato il caff.

    Ne ho versato una tazzina

    abbondante e l'ho buttata gi

    tutta d'un fiato, amara e

    bollente. Insolitamente, il

    fluire del liquido gi per la

    gola ha alleviato la nausea.

    Ho sentito come se un pezzo

    troppo grande di carne

    scendesse gi, per poi la-

    sciarmi libero di respirare e

    ingoiare.

    Sollevato, mi sono messo

    in macchina per dirigermi in

    ufficio. Quel giorno era pre-

    vista una riunione col capoa-

    rea e due appuntamenti per il

    rinnovo di contratti, il che si-

    gnificava il completo blu su

    camicia arancione dell'agente

    friendly e available.

    Guidavo cantando Crime of

    Passion, quando ho sentito

    qualcosa salire su per la gola,

    come se un bolo di cibo ma-

    sticato tentasse l'avventurosa

    arrampicata dell'esofago.

    Forse a causa di quel pensie-

    ro, la nausea mi ha colto di

    nuovo, facendomi lacrimare

    mentre cercavo di re-

    spingerla.

    Ho accostato e mi sono

    fermato per respirare,

    aprendo il finestrino per

    attingere all'aria fresca.

    Inutile.

    Espirando in forti soffi, ho

    recuperato con la mano tre-

    mante una caramella dal vano

    accanto al cambio, e l'ho infi-

    lata in bocca sperando in un

    sollievo. Era una di quelle

    balsamiche, con il ripieno li-

    quido all'eucalipto che avevo

    liberato subito masticando

    freneticamente. Com'era

    successo con il caff, l'afflus-

    so di quel sapore forte ha

    spinto indietro il boccone ri-

  • -- 3131 --

    belle.

    Sono ripartito, deciso ad

    arrivare al lavoro in tempo

    per la riunione.

    L'effetto dell'eucalipto si

    esaurito nel giro di un quarto

    d'ora, quando ho cominciato

    a sentire di nuovo qualcosa

    risalire per la gola. Senza esi-

    tare, ho ingerito un'altra di

    quelle caramelle, garantendo-

    mi quindici minuti ulteriori di

    sollievo.

    Prima di entrare in ufficio,

    mi sono fermato al bar per

    comprare sei pacchetti di

    balsamiche.

    Quella mattina ho ingerito

    pi di trenta caramelle e

    almeno otto caff bollenti.

    Riuscivo ogni volta a

    rallentare la nausea, ma

    l'effetto sembrava durare me-

    no ogni volta. L'ultima cara-

    mella del quarto pacchetto ha

    respinto il qualcosa giusto il

    tempo che ci ho messo per

    ingoiarla.

    Il capoarea stava illu-

    strando a me e ai miei colle-

    ghi la strategia che avremmo

    dovuto applicare ai nuovi

    clienti nel prossimo mese.

    . . .quando poi avrete intro-

    dotto il prodotto di fascia

    due, potrete iniziare a pro-

    porre gli applicativi accesso-

    ri, come.. . tutto bene?

    Ci ho messo un po' a capire

    che quella domanda era ri-

    volta a me.

    Perch?

    Sei. . . pallido. Stai bene?

    In effetti ero impegnato a

    reprimere con tutte le mie

    forze il corpo estraneo che

    stava ancora cercando l'uscita

    del mio esofago, ma non mi

    ero reso conto che la battaglia

    in corso fosse cos evidente.

    Stavo per fornire una giu-

    stificazione plausibile, ma

    non appena ho aperto la

    bocca ho sentito il qualcosa

    accelerare la sua arrampicata,

    facendo percepire distinta-

    mente le sue zampe che face-

    vano presa nelle pareti della

    mia gola, per poi spingere

    sulle tonsille da dietro, come

    un ariete che cercasse di

    abbattere una palizzata.

    Invece delle parole, dalla

    bocca mi uscito un suono

    strozzato, seguito da un fiotto

    di vomito scuro, composto da

    caff e tanti piccoli cristalli di

    caramelle sbriciolate. La vista

    e l'odore acre di quel rigurgi-

    to ha suscitato lo sdegno dei

    miei colleghi, che si sono

    alzati dal tavolo con esclama-

    zioni di disgusto.

    Vai a casa! mi hanno

    esortato tutti.

    Sto bene ho risposto,

    ma la voce raschaita e i resi-

    dui di vomito che ancora

    pendevano dalle labbra basta-

    vano a far capire che stavo

    mentendo. stato solo. . .

    qualcosa che ho mang-

    La sostanza che ha

    interrotto le mie parole non

    era pi marrone, ma di un

    preoccupante colore rosato

    che ironicamente si abbinava

    alla perfezione con la mia

    giacca.

    In qualche modo sono riu-

    scito a tornare a casa. Quello

    che mi portavo in gola, e che

    stava cercando di uscire,

    sembrava adesso essersi

    calmato. Stabilitosi appena

    dietro il mio palato, forse

    aspettava l'occasione giusta

    per trovare la libert.

    Terrorizzato, ho tenuto la

    bocca serrata, i denti tanto

    stretti da sentire dolore alle

    gengive, finch non mi sono

    trovato in bagno. Ho acceso

    tutte le luci e preso la torcia

    che uso per andare a riattiva-

    re il contatore gi in cantina,

    quando salta la corrente. Mi

    sono liberato della giacca, la-

    sciandola cadere a terra, e so-

    no rimasto con la camicia

    arancione a fissarmi allo

    specchio.

    Ho cercato di regolare il

    respiro, inspirando ed espi-

    rando profondamente dal na-

    so.

    Poi, con cautela, ho aperto

    la bocca.

    Un centimetro per volta, ho

    spalancato il pi possibile la

    mandibola, mantenendo lo

    sguardo sullo specchio in

    modo da scorgere l'interno.

    passato un minuto prima

    che iniziassi a vedere qualco-

    sa, ma gi prima ho iniziato a

    sentirlo.

    La cosa ha mosso dei passi

    timidi, facendo presa sul pa-

    lato, sulle guance, sulla

  • -- 3232 --

    lingua.

    Piano, molto piano, si

    mossa oltre i denti,

    affacciandosi fuori dalle

    labbra.

    Ho cercato di sopprimere il

    ribrezzo, mentre osservavo

    quella creatura che si era svi-

    luppata dentro di me.

    Sembrava un gambero, ma

    non aveva lo stesso aspetto

    segmentato. Nessun guscio,

    ma un corpo affusolato che

    terminava in una testa ovale,

    se quella era effettivamente la

    sua testa. Non c'erano occhi o

    altri organi di senso sulla ci-

    ma del corpo. La cosa pi

    orribile era il colore: un

    bianco sporco, morto, il colo-

    re di una pianta cresciuta al

    buio, o di un pesce seccato

    dal sole.

    Poi la creatura ha esteso

    due filamenti che potevano

    essere antenne o appendici

    prensili, che dai lati del suo

    corpo si sono allungati per

    quasi dieci centimetri fuori

    dalla mia bocca, ondeggiando

    alla ricerca di qualcosa.

    Quasi affascinato da quella

    vista, ho preso la torcia e l'ho

    puntata sull'essere, per cerca-

    re di capire meglio la sua

    anatomia.

    Immediatamente, quello ha

    ritratto le due appendici ed

    tornato indietro, tanto in

    fretta che ho avvertito calore

    per l'attrito che il suo corpo

    ha provocato all'interno della

    mia bocca.

    Nel tentativo di fermarlo,

    ho chiuso di scatto i denti, in

    una morsa che riuscita a

    catturare soltanto la punta

    della mia lingua, procurando-

    mi un taglio profondo che ha

    iniziato subito a sanguinare

    copiosamente.

    Mi sono piegato sul la-

    vandino per sputare e

    sciacquarmi la bocca, fa-

    cendo scendere nel tubo di

    scarico sangue e lacrime.

    Non so quanto tempo ho

    passato immobile in bagno,

    appoggiato sul bordo del la-

    vandino come sulla statua di

    un santo, in cerca di conforto

    o rivelazioni. Ma poi mi sono

    sollevato, deciso a combatte-

    re la mia battaglia fino in

    fondo.

    Senza nemmeno

    cambiarmi, sono uscito. Era

    quasi buio, e l'idea che a bre-

    ve sarei stato nascosto

    dall'oscurit mi faceva sentire

    pi sicuro, come se fossi io

    stesso il mostro che non vole-

    vo venisse scoperto.

    Il mio ospite invece

    sembrava tranquillo, forse

    ancora spaventato dall'espe-

    rienza di poco prima. Non

    riuscivo a capire dove fosse,

    doveva essere tornato

    nell'ambiente oscuro e umido

    dello stomaco, dove proba-

    bilmente era nato.

    Nel giro di mezz'ora avevo

    comprato tutta l'attrezzatura

    necessaria, recuperata tra me-

    sticherie e sexy-shop.

    Quando sono rientrato, i

    lampioni della strada stavano

    iniziando ad accendersi in se-

    quenza.

    Di nuovo in bagno, mi so-

    no spogliato. Ho acceso solo

    la luce della specchiera, e po-

    sizianto tutti gli acquisti a

    portata di mano. Ho aperto la

    bocca, e atteso.

    La creatura deve aver

    avvertito la corrente d'aria,

    che le ha fatto capire che una

    via d'uscita si era aperta di

    nuovo. L'ho sentita risalire

    come ormai ero abituato, un

    passo per volta. Un conato

    accompagnava ogni suo pas-

    so mentre strisciava verso

    l'alto, ma con la massima

    concentrazione riuscivo a

    sopprimerli. Non volevo spa-

    ventarla di nuovo.

    Ho preso il divaricatore

    comprato al sexy-shop, l'uni-

    co posto in cui ero sicuro di

    poter trovare un oggetto del

    genere, e l'ho posizionato in

    modo da mantenere la bocca

    spalancata al massimo, i denti

    e le labbra coperti dalla

    gomma rigida. Solo la lingua

    rimaneva libera, ma presto

    l'ospite ha raggiunto la parte

    iniziale del mio apparato di-

    gerente, intenzionato ancora a

    cercare una strada verso

    l'esterno.

    Il gambero si sporto oltre

    il bordo del divaricatore, pi

    avanti di quanto aveva fatto

    in precedenza. Ha estratto

    quattro filamenti fluttuanti,

    uno dei quali si infilato

    nella mia narice destra, solle-

  • -- 3333 --

    ticandomi la peluria.

    Non sapevo quanto sarebbe

    rimasto fuori. Ho agito subi-

    to.

    Afferate le pinze piatte, ho

    catturato velocemente la testa

    della creatura, stringendo

    forte per non perdere la presa.

    Nel pi completo silenzio,

    l'essere ha iniziato a manife-

    stare il panico, agitando

    ovunque le appendici esterne

    e cercando di arretrare con le

    sue zampe all'interno delle

    mie guance, che sentivo

    punzecchiate in continuazio-

    ne.

    I conati hanno cominciato a

    farsi pi intensi, quasi

    insopportabili, e ho co-

    minciato a tossire. Ma senza

    lasciar andare il mostro.

    Con gli occhi bene aperti,

    ho cominciato a tirare.

    Il dolore stato immediato,

    e intenso. Era come se mi

    stessi praticando una ceretta

    all'interno dell'esofago,

    strappando contemporanea-

    mente centinaia di strisce

    adesive.

    Tossendo, sbavando,

    piangendo, ho tirato ancora.

    Il corpo della creatura

    continaua ad emergere, nono-

    stante la resistenza che essa

    opponeva, rivelando una su-

    perficie bitorzoluta e rico-

    perta di numerose piccole

    ventose. Il corpo sporgeva

    tanto che riuscivo a os-

    servarlo direttamente al di

    sotto del mio naso, quando ho

    deciso di attaccare.

    Preso il punteruolo con la

    mano libera, ho inferto un

    colpo laterale alla bestia, tra-

    passandola da parte a parte.

    Un liquido nero spruzzato

    fuori quando la punta

    emersa dall'altro lato.

    E io ho sentito dolore.

    Un dolore lancinante, deva-

    stante, migliaia di aghi che

    mi trapassavano le carni

    lungo tutta la gola, impe-

    dendomi di resprirare.

    Era troppo

    Sono caduto a terra.

    Prima di perdere i sensi, ho

    visto l'essere che sporgeva

    dalla mia bocca, sul pavi-

    mento, impossibilitato a

    tornare al sicuro per il punte-

    ruolo ancora infilzato nel

    corpo, che zampettava con

    una decina di appendici in

    cerca di rifugio.

    Mi sono svegliato in came-

    ra da letto.

    Non ricordo di aver

    camminato fin qui. C' una

    scia di sangue, saliva e liqui-

    do nerastro che segna un

    percorso che dal bagno porta

    a dove sono adesso. La mia

    guancia sporca dello stesso

    miscuglio di sostanze, come

    se fossi stato trascinato,

    centimetro per centimetro,

    con la creatura che sporgendo

    dalla mia bocca tirava tutto il

    mio corpo dietro di s.

    Il punteruolo ai piedi del

    lavandino, il divaricatore era

    ancora nella mia bocca e

    quando l'ho rimosso ho senti-

    to formicolare la mandibola e

    le labbra, intorpidite per la

    lunga immobilit.

    Continuo a sputare sangue,

    che sembra provenire dallo

    stomaco, dall'esofago, dal pa-

    lato, dalla lingua.

    Non riesco a parlare.

    Quello che l'ospite mi ha

    fatto, o che mi sono fatto da

    solo, deve avermi

    danneggiato qualche muscolo

    importante della trachea o

    della lingua. So solo che non

    riesco a emettere altro che

    suoni disarticolati, come una

    scimmia incazzata. Per que-

    sto ho dovuto scrivere questo

    resoconto, per spiegare cosa

    successo a chi vorr saperlo,

    quando mi troveranno o io

    andr in cerca d'aiuto.

    Non so dove sia la creatura.

    Non la sento pi dentro di

    me, ma potrebbe essere

    tornata al sicuro, cullata dai

    succhi gastrici.

    O potrebbe essere uscita.

    Ho chiuso tutte le porte e le

    finestre. Ho spento tutte le

    luci. Se quel mostro in que-

    sta casa, lo trover.

    E lo uccider.

    In una mano tengo la

    torcia, nell'altra la pinza. Ho

    intenzione di schiacciarla a

    piedi nudi.

    Sentir il suo corpo

    molliccio spiaccicarsi sotto il

    mio peso, e godr, oh se go-

    dr.

    La caccia inizier appena

    mi sar passato questo

    attacco di singhiozzo.

  • -- 3434 --

    U n a l e t t e r aa n o n i m a

    SSkkaannMMiirrkkoo GGiiaacccchheettttii

    Guest Star

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    LLuuiiggii BBoonnaarrooPoscritti di futuro ordinario

    E v i s s e r o t u t t if e l i c i e m o r t i

    SSkkaann

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  • -- 4242 --

  • -- 4343 --

  • -- 4444 --

    La stanza ottagonale ha tre

    pareti prive di mobili, solo

    ampi cuscini damascati e

    lunghi tendaggi rosso fuoco

    che drappeggiano dal soffitto.

    sempre stata cos. Da che

    ho memoria, da che esisto.

    La mia bellissima sorella mi

    invita a entrare con un gesto

    gentile delle sue mani

    bianche.

    Sorride, adagiata sui cuscini

    in fondo, le gambe incrociate

    si intravedono sotto la veste

    candida.

    La raggiungo, attraversando

    l'anticamera in penombra.

    Sfioro una delle mensole fa-

    cendo scorrere le dita sul le-

    gno caldo. Le rifiniture in oro

    di una roulette brillano alla

    fioca luce delle candele e ra-

    piscono la mia attenzione per

    qualche istante.

    Una vasta collezione di carte

    nella mensola successiva,

    francesi, piacentine, napoleta-

    ne. Dal mazzo aperto dei ta-

    rocchi il Bagatto sembra

    scrutarmi, beffardo. Tocco tre

    dadi in avorio, i miei polpa-

    strelli indugiano nei solchi

    delle facce superiori. Sei,

    quattro, uno. Quanti destini

    avete scelto? Di quante vite

    deciso?

    Li soppeso tra le dita, li la-

    scio rotolare nel palmo poi li

    stringo.

    La mia mano sembra vibrare,

    sono caldi, poi bollenti. Li ri-

    pongo sulla mensola e urto

    un pugno di rune, li guardo:

    sei, quattro, uno.

    Mia sorella ha gi preso po-

    sto, una scacchiera in pietra

    policroma le aleggia davanti,

    a pochi centimetri dal pavi-

    mento. Ha scelto il suo gioco,

    quello che preferisce e ha

    mosso. Mi sorride e il suo

    sorriso illumina tutta la

    stanza.

    Accomodati. Con un gesto

    elegante indica due cuscini

    damascati.

    D7 in D5. Dico tra i denti.

    Lo scacco ebano scivola sulla

    pietra, e un brivido mi drizza

    la schiena.

    Milioni di piedi si muovono

    all'unisono marciando come

    un sol uomo verso il fronte

    nemico, calpestando erba,

    terra, corpi. Il gracchiante ru-

    more dei crani fracassati

    duetta con l'incedere ritmato

    degli stivali. Sono i miei uo-

    mini.

    E2 in E4. Sussurra lei. Un

    esercito di madri, mogli, fi-

    glie. Una fiumana di donne

    chiama, echeggiando nella

    mia testa. Cantano, comme-

    morano, piangono.

    Le vedo sollevare i corpi dei

    compagni caduti, gridare e

    disperarsi. Si rialzano per,

    forti come solo le madri

    sanno essere, crescono i loro

    figli da sole, lavorano, lotta-

    no, sudano, amano. Le vedo

    sorridere infine, gonfie

    d'amore.

    Muovo il cavallo e il terreno

    trema sotto i miei piedi nudi.

    Gli zoccoli di antiche ca-

    vallerie sollevano nubi di

    polvere nei terreni sabbiosi,

    rovesciano intere zolle tra i

    prati ancora incontaminati,

    mentre l'eco dei loro nitriti si

    perde nell'aria e nel tempo.

    Galoppano ciechi, guidati dal

    furore dei loro cavalieri e

    della guerra. Dal mio.

    Chiudo gli occhi, solo un

    instante mentre il mondo mu-

    ta ed evolve. Gli sbuffi dei

    cavalli scompaiono,

    soppiantati da quelli dei mo-

    tori. Le gigantesche ruote di

    ferro affondano nel fango

    sotto al peso dei cannoni, lo-

    ro fardello. Le camionette

    ruggiscono come bestie ferite

    ma continuano ad avanzare. I

    cingolati subito dopo:

    schiacciano, calpestano. La

    terra torchiata e sanguinante

    pare reggerne appena il peso,

    PPoollllyy RRuusssseellll... e alla fine arriva Polly

    I l g i o c o

    SSkkaann

  • -- 4545 --

    quando il tuono artificiale la

    squassa. Un colpo, un altro e

    un altro ancora. Finch

    null'altro si ode oltre l'ululato

    dei cannoni.

    Lei pare incerta, ti ho sorpre-

    sa sorella? Muove con dita

    tremanti e lo faccio anche io,

    ma con mano ferma.

    a