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zioni statisticamente probabili sul 70% della superfice nazionale, che in versione Atlas (a copertura del 100%) con una differenza di prezzo poco significativa. Eppure talora fatichiamo a convincere l’interlocu- C hi scrive ha visto con i suoi occhi gli effetti del terremoto dell’Emilia Romagna (maggio 2012) e soprattutto, accompagnato dai tecnici preposti a verificare cause e concause, scaffalature di ogni genere e dimensione letteralmente poggiate una sopra l’altra come tessere di un tragico domino. Perché uno scaffale, specie se di recente costruzione, si abbatte su persone e beni negando spesso anche il tempo necessario a mettersi in salvo? Giampaolo Bordini, Technical Di- rector di Ferretto Group, è manager di solida competenza, abituato a fare i conti tutti i giorni con progetti di nuova realizzazione o revamping all’interno di magazzini di vario genere e natura: “il terremoto è un mostro capace di rimanere silenzioso per anni - dice dopo un profondo respiro - e poi di esplodere all’im- provviso con tutta la sua ferocia. In tal caso uno scaffale è sottoposto a spinte tali da mettere a serio rischio la stabilità”. L’Italia, spesso ce lo dimentichiamo, è un Paese sismico. Ogni giorno l’INGV (Istituto Nazionale di Ge- ofisica e Vulcanologia – http://cnt. rm.ingv.it) registra un centinaio di scosse sull’intero territorio naziona- le, scosse inavvertite semplicemente perché al disotto della soglia di at- tenzione: “il dramma - dice Bordini - è che abbiamo tutti gli strumenti utili a minimizzare il rischio: norme, buone pratiche di progettazione, costruzione e manutenzione, com- petenze tali da rendere più sicuri i nostri magazzini. Proprio a 25 chilometri da Amatrice abbiamo l’esempio di un nostro impianto che, alla verifica post terremoto del 2016, si è presentato perfettamente integro: si erano solo allentati alcuni bulloni.” Un problema culturale Il problema è essenzialmente cul- turale: “quello che manca è una cultura della prevenzione - conferma il nostro interlocutore - un problema generalizzato nel nostro Paese, basti pensare al crollo del Ponte Morandi a Genova. E se talora, purtroppo, è una questione di soldi, altrettanto spesso semplicemente si preferisce affidarsi all’italico stellone, mettere la testa sotto la sabbia e sfidare la fortuna”. Bordini apre il PC di ordinanza e sulla videata appare un magazzino verticale a marchio Ferretto Group (il Vertimag EF - NdR): “per scelta aziendale - spiega In Ferretto Group opera un Ufficio Calcolo Strutturale forte di dieci ingegneri dotati della necessaria formazione, aggiornamento, strumentazione, software specifici. “Progettare in modalità anti-sismica richiede una competenza che non può essere improvvisata” – dice Mattia Solinas il manager - laddove necessario tutte le nostre soluzioni sono offerte solo in versione anti-sismica. Non solo: questo magazzino verticale è offerto sia in versione anti-sismica standard, in grado di resistere alle sollecita- Persone e beni possono essere messi in condizione di maggior sicurezza anche a fronte di eventi sismici im- portanti. A lato, da sinistra a destra, Mattia Solinas, Anna Chiara Boschieri e Giampaolo Bordini. Per Bordini, Technical Director di Ferretto Group, “quello che manca è una cultura della prevenzione” 62 TECNOLOGIA A cura della Redazione Magazzini verticali, autoportanti, scaffalature e soppalchi: in caso di evento sismico sono tra le prime strutture a rischio mettendo in perico- lo persone, merci, beni e attrezzature. Eppure un modo per proteggersi c’è La terra TREMA SOLUZIONI ANTI SISMICHE E MINIMIZZAZIONE DEL RISCHIO L’Italia è un Paese sismico. Ogni gior- no l’INGV registra un centinaio di scosse, inavverti- te perché al disotto della soglia di at- tenzione. Nell’im- magine la mappa del rischio sismico nazionale 062_064_La terra trema_P.indd 62 16/10/18 11:43

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zioni statisticamente probabili sul 70% della superfice nazionale, che in versione Atlas (a copertura del 100%) con una differenza di prezzo poco significativa. Eppure talora fatichiamo a convincere l’interlocu-

Chi scrive ha visto con i suoi occhi gli effetti del terremoto dell’Emilia Romagna (maggio

2012) e soprattutto, accompagnato dai tecnici preposti a verificare cause e concause, scaffalature di ogni genere e dimensione letteralmente poggiate una sopra l’altra come tessere di un tragico domino. Perché uno scaffale, specie se di recente costruzione, si abbatte su persone e beni negando spesso anche il tempo necessario a mettersi in salvo?Giampaolo Bordini, Technical Di-rector di Ferretto Group, è manager di solida competenza, abituato a fare i conti tutti i giorni con progetti di

nuova realizzazione o revamping all’interno di magazzini di vario genere e natura: “il terremoto è un mostro capace di rimanere silenzioso per anni - dice dopo un profondo respiro - e poi di esplodere all’im-provviso con tutta la sua ferocia. In tal caso uno scaffale è sottoposto a spinte tali da mettere a serio rischio la stabilità”.L’Italia, spesso ce lo dimentichiamo, è un Paese sismico. Ogni giorno l’INGV (Istituto Nazionale di Ge-ofisica e Vulcanologia – http://cnt.rm.ingv.it) registra un centinaio di scosse sull’intero territorio naziona-le, scosse inavvertite semplicemente

perché al disotto della soglia di at-tenzione: “il dramma - dice Bordini - è che abbiamo tutti gli strumenti utili a minimizzare il rischio: norme, buone pratiche di progettazione, costruzione e manutenzione, com-petenze tali da rendere più sicuri i nostri magazzini. Proprio a 25 chilometri da Amatrice abbiamo l’esempio di un nostro impianto che, alla verifica post terremoto del 2016, si è presentato perfettamente integro: si erano solo allentati alcuni bulloni.”

Un problema culturaleIl problema è essenzialmente cul-turale: “quello che manca è una cultura della prevenzione - conferma il nostro interlocutore - un problema generalizzato nel nostro Paese, basti pensare al crollo del Ponte Morandi a Genova. E se talora, purtroppo, è una questione di soldi, altrettanto spesso semplicemente si preferisce affidarsi all’italico stellone, mettere la testa sotto la sabbia e sfidare la fortuna”. Bordini apre il PC di ordinanza e sulla videata appare un magazzino verticale a marchio Ferretto Group (il Vertimag EF - NdR): “per scelta aziendale - spiega

In Ferretto Group opera un Ufficio Calcolo Strutturale forte di dieci ingegneri dotati della necessaria formazione, aggiornamento, strumentazione, software specifici. “Progettare in modalità anti-sismica richiede una competenza che non può essere improvvisata” – dice Mattia Solinas

il manager - laddove necessario tutte le nostre soluzioni sono offerte solo in versione anti-sismica. Non solo: questo magazzino verticale è offerto sia in versione anti-sismica standard, in grado di resistere alle sollecita-

Persone e beni possono essere messi in condizione di maggior sicurezza anche a fronte di eventi sismici im-portanti. A lato, da sinistra a destra, Mattia Solinas, Anna Chiara Boschieri e Giampaolo Bordini. Per Bordini, Technical Director di Ferretto Group, “quello che manca è una cultura della prevenzione”

62 TECNOLOGIA

A cura della Redazione

Magazzini verticali, autoportanti, scaffalature e soppalchi: in caso di evento sismico sono tra le prime strutture a rischio mettendo in perico-lo persone, merci, beni e attrezzature. Eppure un modo per proteggersi c’è

La terra tREMASoLUzioni Anti SiSMichE E MiniMizzAzionE dEL RiSchio

L’Italia è un Paese sismico. Ogni gior-no l’INGV registra un centinaio di scosse, inavverti-te perché al disotto della soglia di at-tenzione. Nell’im-magine la mappa del rischio sismico nazionale

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dell’Emilia Romagna taluni Pubblici Ministeri hanno contestato il reato di omicidio colposo “in quanto era dovere dell’imprenditore prevedere la possibilità di un evento sismico di rilevante portata e porre in essere quanto necessario per minimizzare il rischio conseguente”.“La norma è generica - taglia corto Bordini - limitandosi ad eviden-ziare un orientamento di caratte-re generale, ovviamente del tutto condivisibile, identificando nel datore di lavoro e nel costruttore i responsabili. Ma in pratica cosa vuol dire? Un imprenditore o un

manager armati delle migliori buone intenzioni cosa devono fare?” Dalla teoria alla pratica: “in certe zone del Paese, dove la popolazione è abituata a convivere con i terremoti ovvero ne conserva una severa memoria storica - spiega il Technical Director - la cultura della prevenzione è più diffusa. Al contrario, in aree dove questa memoria si è persa, il livello di attenzione si abbassa”.E non aiuta l’assenza di norme mirate a livello europeo: “nel Con-tinente i Paesi in area sismica sono solo due: l’Italia e la Grecia. È ovvio che gli altri 26 (ad oggi la Gran

Ferretto Group è uno dei principali operatori nel set-tore del magazzi-naggio e del ma-terial handling. Il portafoglio delle soluzioni propo-ne scaffalature metalliche e sop-palchi industriali, magazzini auto-matici a trasloe-levatore e magaz-zini verticali

tore ad effettuare un investimento che, un domani, si rivelerà decisivo per proteggere le persone e i beni”.Ma in un Paese “normale” non dovrebbero esserci buone norme e regolamenti tali da prescrivere in forma tassativa i migliori criteri di progettazione e costruzione? “Occorre fare una distinzione tra magazzini automatici autoportanti, magazzini verticali - spiega il mana-ger di Ferretto Group - e scaffalature installate all’interno di immobili pre-esistenti. Nel primo caso la struttura è equiparata ad un edificio e quindi, per il rilascio della licenza a costruire, è inderogabile una pro-gettazione anti-sismica suffragata dalla necessaria documentazione.

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Nel secondo caso si sta superando l’antiquata visione che equiparava un magazzino verticale ad una “mac-china” in quanto risulta essere a tutti gli effetti una struttura di stoccaggio

(mentre per i magazzini verticali da esterno valgono le prescrizioni dei magazzini autoportanti). Nel terzo caso, invece, questo obbligo, per il momento, non c’è, anche se parliamo di strutture di altezze importanti”.

taglia la testa al toroUna norma che taglia la testa al toro comunque esiste: si tratta della 81/2008, meglio nota quale Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro, che impone all’imprendito-re di assumere tutti i provvedimenti utili a garantire l’incolumità di dipendenti, collaboratori e ospiti. Proprio in occasione del citato sisma

Abbiamo tutti gli

strumenti utili a minimizzare

il rischio

• Ferretto Group, fondato a Vicenza nel 1956, è uno dei principali operatori nel settore del magazzinaggio e del material handling. Il portafoglio delle soluzioni propone scaffalature metalliche e soppalchi industriali, magazzini automatici a trasloelevatore e magazzini verticali (rotanti e compattabili). Ferretto Group garantisce inoltre tutti i servizi pre e post vendita, software di gestione magazzini sviluppati internamente ed un servizio di customer care per tutta la vita dell’impianto. Il quartier generale della società, giunta alla seconda generazione di imprenditori, si trova a Vicenza ma l’espansione internazio-nale l’ha portata a creare società e unità produttive in India e in Bosnia. Negli anni Ferretto Group ha consolidato la sua internazionalizzazione ed opera a livello worldwide tramite il proprio network.

Il sito di riferimento è: www.ferrettogroup.com

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Bretagna è a tutti gli effetti membro della Comunità - NdR) non abbiano maturato la medesima sensibilità e quindi in sede comunitaria emergo-no altre priorità”. A prevalere sono quindi la sensibilità e l’attenzione dell’imprenditore, la sua volontà di essere compliance alle norme pur generali di orientamento, quale appunto l’81/2008: “mettersi a tavolino, ragionare, spiegare, di-mostrare competenza ed esperienza è decisivo”. Una competenza che non deve limitarsi allo scaffale, ma coinvolgere l’intera struttura: “caratteristiche del terreno di ap-poggio, pavimento, collegamento al suolo, peso complessivo dell’in-sieme costituito da scaffale e ma-teriale stoccato in quanto, in sede di calcolo strutturale, va sempre

considerato l’insieme costituito da massa della scaffalatura, massa del portato e sue caratteristiche: un pallet di acqua minerale si comporta in modo molto diverso rispetto ad una paletta carica di carta assorbente”.

non affidarsi al casoNon è quindi un caso se, in Ferretto Group, sia attivo un Ufficio Calcolo Strutturale forte di dieci ingegneri dotati della necessaria formazione, aggiornamento, strumentazione, software specifici: “collaboriamo anche con realtà esterne - chiosa Mattia Solinas, marketing manager della società - al fine di garantire un solido know how e capacità di analisi ai massimi livelli”. Progettare

in modalità anti-sismica, infatti, richiede una competenza che non può essere improvvisata e che “va continuamente rinnovata”.Ma la fase di calcolo strutturale e progettazione, spesso personalizza-ta in funzione dei volumi e delle caratteristiche peso-volumetriche dei beni da gestire, è solo la parte iniziale di un lungo lavoro: “la fase di installazione e montaggio è altrettanto delicata - spiega Soli-nas - e per questo ci affidiamo ad una rete di partner certificati e, nei casi più complessi, attiviamo squadre interne che si recano sul posto gestendo e supervisionando tutte le operazioni”. Anche una corretta manutenzione si rivela fon-damentale e per questo “il richiamo è sempre al massimo rispetto delle norme, eseguendo correttamen-te i controlli periodici. È ovvio che tali interventi prevedono un costo, ma uno scaffale gestito in sicurezza è più affidabile, dura di più nel tempo, resiste meglio agli urti e, nel caso di eventi sismici, garantisce una maggiore resistenza e resilienza.” Una struttura ben realizzata e altrettanto ben manute-nuta, inoltre, permette di spuntare migliori condizioni economiche anche al momento di stipulare un contratto assicurativo (sul tema si veda: “Rischio sismico e continuità aziendale” - Il Giornale della Logi-stica - settembre 2017 - NdR).

La causa del cliente

Ma al di là dei plus d’ordine gene-rale, validi per qualunque (serio) costruttore, Solinas tiene ad evi-denziare un’ulteriore caratteristica dell’offerta Ferretto: “non sposia-mo nessuna causa se non quella del cliente. Il nostro catalogo di soluzioni, standard o su misura, contempla infatti tutte le tipologie: i nostri tecnici / commerciali non devono sponsorizzare una particola-re soluzione ma definiscono sempre la proposta migliore in funzione

delle necessità del cliente”. Un plus notevole che, chiosa Anna Chiara Boschieri, Marketing e Comunica-zione del Gruppo, “ci permette di spaziare dai magazzini automatici a trasloelevatore alle scaffalature me-talliche o soppalchi transitando dai magazzini verticali automatici a so-luzioni specifiche per barre e lastre”. Il minimo comune denominatore “è una scelta di qualità sia in fase di progetto che di produzione con il ricorso alle macchine di lavorazione lamiera più avanzate e alla scelta degli acciai di più elevata qualità. Il tutto corredato da software specifici per la gestione dei magazzini e da tutti i servizi pre e post vendita quali è lecito attendersi da un operatore primario del mercato”.Segue canonica visita dell’azienda, con particolare attenzione alla zona di lavorazione lamiere e alle aree di stoccaggio sia delle materie prime che dei prodotti finiti: “la nostra maggiore soddisfazione - dice Solinas - è dialogare con clienti che accettano, in nome dell’affidabilità e della sicurezza, di investire in qualità, di adottare standard che non solo rispettano tutte le direttive di riferimento ma sono anche in linea con i criteri delle prossime evoluzioni norma-tive nazionali e locali”.

Ferretto Group è associata ad AISEM (Associazione italiana si-stemi di sollevamento elevazione) ed in particolare nella sezione scaffalature CISI. L’associazione AISEM è una realtà facente parte del macro-settore Impiantistica e componentistica di ANIMA, la Federazione delle Associazioni Nazionali dell’Industria Meccani-ca Varia ed Affine appartenente a Confindustria. L’impresa vanta inoltre certificazioni specifiche per quanto concerne i processi di saldatura (UNI EN ISO 3834) e la realizzazione dei componenti strutturali in acciaio (EN 1090). Detiene inoltre la certificazione UNI EN ISO 9001 (qualità) e UNI EN ISO 14001 (ambiente) oltre che essere pienamente compliance per quanto concerne il D.Lgs 231/2001 ed essersi dotata di un codice etico interno, visionabile sul sito della società.

certificati si diventa

Queste le principali performance del Gruppo Ferretto:

62 gli anni di attività

50.000 in metri quadri. La superficie degli impianti di produzione nel mondo

85,7 milioni in Euro. Il turnover (dato 2017). Il turnover aggregato comprensivo delle partecipazioni estere: > 100 milioni 520 i dipendenti (in Italia: 240)

22.000 in tonnellate. Il volume di scaffalature prodotte in un anno

160.000 le installazioni di scaffalature

1.800 i magazzini verticali (rotanti e compattabili) installati

Fonte: Ferretto Group

numeri d’acciaio

“A 25 chilometri da Amatrice abbiamo l’esempio di un nostro impianto (foto) che, alla verifica post terremoto del 2016, si è presentato perfettamente integro: si erano solo allentati alcuni bulloni” – dice Bordini

“Laddove necessario tutte le nostre soluzioni sono offerte solo in versione anti-sismica. Per esempio il Vertimag EF (foto) è offerto sia in versione anti-sismica standard, in grado di resistere alle sollecitazioni statisticamente probabili sul 70% della superfice nazionale, che in versione Atlas (a copertura del 100%)”

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