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album s p a g i n e Periodico culturale dell’Associazione Fondo Verri Un omaggio alla scrittura infinita di F.S. Dòdaro e A.Verri di Santa Scioscio Lecce, ottobre 2013 - anno I Spagine n°0 - Album 01 il tempo La copertina del libro/film di Caterina Gerardi edito da Milella e ad illustrare un frame del film: l’isola di Saseno vista dalla motovedetta Cucire Cucire

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L'Isola di Rina letto e re-interpretato da Santa Scioscio

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album

spagine Periodico

culturaledell’AssociazioneFondo Verri

Un omaggioalla scritturainfinitadi F.S. Dòdaroe A.Verri

di Santa Scioscio

Lecce, ottobre 2013 - anno I Spagine n°0 - Album 01

il tempoLa copertina del libro/film di Caterina Gerardi edito da Milella e ad illustrare un frame del film: l’isola di Saseno vista dalla motovedetta

CucireCucire

Un viaggio può essere unadichiarazione di veraamicizia e testimonianzadella ricerca di sé attra-verso l’altro. Ripercor-rerlo attraverso il libro

“L’isola di Rina, ritorno a Saseno” è rive-lare l’esistenza di una relazione come po-che, duratura, virtuosa, complice. Tuttal’opera, libro e video, evidenzia un attonecessario da parte dell’autrice, nel qualele immagini identificano un rapporto sim-biotico.

Nella visione chiara e immediata dellosguardo fotografico di Caterina Gerardi ri-trovo la cifra stilistica della scrittura di Ri-na Durante; attraversare le immagini vis-sute - quelle dell’infanzia di Rina e quelleattuali dell’isola riprese da Caterina - e lascrittura, è verificarne la concettualità, fi-no ad approdare nell’intreccio delle due

personalità unite da un gemellaggio difrontiere, da una potente amicizia e condi-visione di intenti e caratteri.

Il gusto della lettura delle loro opere miporta a sentirne il senso, il sapore, nellacomprensibilità del contenuto, mai sfug-gente, ma sempre dimensionato nella chia-rezza del qui e ora, dello “spirito del tem-po”, documentato nella penna dell’una enella macchina da presa dell’altra.

La mia intrusione nel loro rapporto enell’unisono del loro sguardo, nella pre-sentazione e rappresentazione del “lorotempo”, mi ha esposta alla luce di una rac-colta proficua, cogliendo, sul filo trasver-sale della discrezione, il “valore”, le quali-tà morali e intellettuali di questo rapporto,gli ideali storici e culturali del tempo e deitempi, l’opus operandi professionale dellavoce singola e della sua eco, il concreto eil vero del tempo collettivo condiviso.

Ho raccolto la dote patrimoniale del rap-porto “rina-caterina”.

Un contributo esperienziale che nell’as-saporarlo gratifica e rende sostanza. Inquesto presente mi sono sentita di restitui-re il contenuto in maniera estetica e per-cettiva.

L’atto operativo che ne è derivato non èsostitutivo ma identificazione simbolicadel presente nel tempo “rina-caterina”.

Non è personalizzazione delle loro ope-re, non un’interpretazione dei loro volti,piuttosto una traduzione immaginaria deltempo insito nel libro “Ritorno a Saseno”:un ritratto del tempo nell’oggettività di untempo che non è durata, trascorrere, non èazione misurabile, non ha scadenza, ma ètempo di valore, di qualità, virtù, che insostanza è anche elegante filo di nostalgia.

Santa Scioscio

Spagine n°0 - Album 01/pagina 2

Caterina Gerardi e Rina Durante

Fondo Verri, 23 - 27 ottobre 2013

Gran Bazar, banco degli editori,

degli autori e della poesia salentina.

Leggendo “L’isola di Rina” di Caterina Gerardi

edito da Milella, i collage cuciti di Santa Scioscio

raccontano il rapporto “rina-caterina”

Lecce, ottobre 2013 - anno I pagina 3

Spagine n°0 - Album 01 / pagina 4

Lecce, ottobre 2013 - anno I pagina 5

Spagine n°0 - Album 01/ pagina 6

Lecce, ottobre 2013 - anno I pagina 7

Spagine n°0 - Album 01 / pagina 8

Lecce, ottobre 2013 - anno I pagina 9

Spagine n°0 - Album 01 / pagina 10

Le impronte dei viaggiatori lasciano

segni, come quelli che hanno con-

dotto Caterina Gerardi a Saseno,

sulle orme di Rina Durante, alla ri-

cerca di un’amica, della sua infanzia

e in fondo di anche se stessa. Un

viaggio che è diventato un libro e che continua a

lasciare segni come quelli rintracciabili nei lavori

di Santa Scioscio, che “cuce il tempo” con una

serie di collage dedicati a Rina e Caterina. Sono

una campionatura di stati d’animo, riempiti di og-

getti effimeri: parole, fotografie, illustrazioni, ri-

camate e intessute con fili leggeri, capaci di

trasformare i materiali ritrovati in piccole poesie

visive. Il cucire sembra mettere in azione una vi-

sione distante e i legami affettivi, i ricordi a volte

slabbrati, si traducono in un piccolo immaginario

libero e personale che va alla ricerca di echi e ri-

sonanze e ricompone con delicatezza un tempo

dai contorni strappati. Questa cartografia della

memoria si dispone tra una sfera intima e sogget-

tiva e una riflessione più ampia sulla natura e sul-

l’identità dei legami femminili fatti, in questo

caso, soprattutto di affinità elettive e di valori

condivisi.

I segni, le improntedi Marinilde Giannandrea

Lecce, ottobre 2013 - anno I pagina 11

Spagine n°0 - Album 01 / pagina 12

Lecce, ottobre 2013 - anno I

Quando arrivai nel Salento, Saseno, dove

avevo trascorso l’infanzia, era divenuta già

un mito. Questa nuova terra aridissima di-

stesa all’infinito senza alcun ostacolo che ne

interrompesse la teoria delle pianure, brulle,

questa nuova variazione della crosta terrestre così ostina-

tamente incolore, sfornita e povera d’ombra s’accampò

come un triste emblema nello spazio del mio spirito.

M’impegnai ad odiarla fino alla morte e, nella mia osti-

nazione infantile, durai finché potei. Ma quando giungeva

primavera, una commossa animazione, mi scioglieva il

nodo del petto: ripensavo ai pascoli azzurri dell’isola, le

vette aguzze dell’Albania, l’antro verde delle argentarie,

umido di frescura.

Le immagini dell’infanzia, legate ai luoghi che affiora-

vano, mi consumavano di angoscia. […]

Rina DuranteDa “Le parole di Rina”, L’isola di Rina, ritorno a Saseno“

La bella moglie del comandante”,

p. 152 (da Quotidiano di Lecce, 15 giugno 1980)

pagina 13

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culturaledell’AssociazioneFondo Verri

Un omaggioalla scritturainfinitadi F.S. Dòdaroe A.Verri

album

Spagine n°0 - Album 01 / pagina 14 Lecce, ottobre 2013 - anno I

Santa Scioscio e ad illustrare il particolare di un suo collage