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Spedizione in Abbonamento Postale Regime libero Modena tassa riscossa, Tax percue. Autorizzazione della Filiale di Modena Poste Italiane spa a soli € 0.50 in edicola 07 giugno 2013 ANNO XIV N. 22 ATTUALITà, CULTURA, SPETTACOLO, MUSICA, SPORT E APPUNTAMENTI Settimanale di CONCERTO PER L’EMILIA A CARPI L’EDIZIONE 2013 DEL CONCERTO PER L’EMILIA SI TERRà IL 25 GIUGNO IN PIAZZA MARTIRI A CARPI E VEDRà ANCORA UNA VOLTA RADIO BRUNO IN PRIMA LINEA. Concerto per l’Emilia - Ph Davide il fotografo

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Spedizione in Abbonamento Postale Regime libero Modena tassa riscossa, Tax percue. Autorizzazione della Filiale di Modena Poste Italiane spa

a soli € 0.50 in edicola

07 giugno 2013 ANNO XIV N. 22attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti

Settimanale di

concerto per l’emilia a carpiL’edizione 2013 deL ConCerto per L’emiLia si terrà iL 25 giugno in piazza martiri a Carpi e vedrà anCora una

voLta radio Bruno in prima Linea.

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2 07.06.2013 n° 22

effetto crisi

nemmeno un mese fa, una signora settantenne è stata avvicinata in via Fer-rari, laterale di via Manzoni, da un ragazzino in biciletta che ha allungato il braccio per afferrare la borsetta che stava dentro il cestino. La signora non è

caduta a terra perché aveva dimenticato di annodare i manici al manubrio e così il ladruncolo ha avuto vita facile e se n’è andato in tutta fretta. Peggio è andata all’anziana di 87 anni che, martedì 28 maggio, è stata spintonata, derubata e abbandonata a terra col volto insanguinato: è successo in via Don D. Al-bertario intorno alle 18. Mentre la signora passeggiava tranquilla, un uomo è sceso dall’auto e le ha chiesto informazioni stradali, poi l’ha imporvvisamente spinta a terra per strapparle la catenina d’oro che portava al collo del valore di 50 euro.Sabato mattina due donne hanno derubato un’anziana a Migliarina sfilandole la collana dal collo: le due hanno finto di conoscerla e l’hanno abbracciata sgancian-do la catenina d’oro che portava.Sempre sabato 1° giugno, intorno alle 13, una ragazza che percorreva in bici via Leopardi è stata avvicinata da due stranieri che dapprima l’hanno spintonata e poi si sono impadroniti della borsetta. E’ stata sventata invece la rapina alla tabaccheria di via Berengario all’angolo con via Fassi: Anna Paglia, la madre del titolare Gianluigi Ghirardelli, ha reagito pic-chiando il balordo che aveva una maschera antigas sul volto e un coltellaccio da cucina in mano.La gente non parla d’altro e cerca in ogni modo di equipaggiarsi per far fronte a tempi sempre più duri e a un inarrestabile aumento della microcriminalità: dispe-rati per la crisi, tanti si improvvisano scippatori e ladri pur di raggranellare qual-cosa. Altri si credono sceriffi e si affidano alla giustizia ‘fai da te’. Di questo passo, all’orizzonte, non si profila nulla di buono...

Sara Gelli

TrA le rIghe...

FrAse dellA seTTImANA...

Libri da non perdere!

Direttore responsaBile Gianni prandicaporeDattoresara GellireDaZioneJessica Bianchi, Francesca Desiderio, Enrico Gualtieri, Francesca Zanni, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli, Chiara Sorrentino.

impaGinaZione e GraFica Liliana Corradini

puBBlicita’Multiradio - 059698555 stampaCentro stampa delle Venezie - 049-8700713

reDaZione e amministraZioneVia Nuova Ponente, 24/A CARPITel. 059 645566 - Fax 059 [email protected]

attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti

COOPERATIVA RADIO BRUNO arlRegistrazione al Tribunale di Modena N. 1468 del 9 aprile 1999

Chiuso in redazione il 5 giugno 2013

La IenaIl graffio

FOTO dellA seTTImANA

Scivoloni - “A Carpi il terremoto non ha fatto vittime, perchè la Provvidenza ci ha protetti”, ha detto il vescovo. Ergo...

La cultura si mangia - di Bruno arpaia e pietro greco

“Gentile direttore, nel ringraziare per la citazione riportata nella rubrica “Frase della settimana” sull’ultimo numero del suo settimanale, faccio tuttavia presente che la stessa frase, avulsa dal contesto, può suonare come se il sottoscritto si fosse inventato un Santo Patrono e una Madonna asser-viti al potere comunista. In realtà, lo spunto l’aveva fornito un frequenta-tore della pagina Facebook di Voce

che, assistendo alla processione, aveva lamentato “Ieri sera sfilata del Patro-no. Non davanti al Duomo, ma davanti al Teatro. Mi domando se è il Patrono di Carpi o del Comune”. Comprenderà che, senza citare questo dato di par-tenza, il senso della citazione cambia, come diversi lettori ci hanno fatto osservare. Ringrazio per l’attenzione e porgo cordiali saluti”.

Florio magnanini

come sarà il futuro prossimo venturo? Da un lato avremo il mondo della conoscenza, con Paesi come la Corea del Sud, il Giappone, la Russia e il Canada, in cui 3 persone in età da lavoro su 5 avranno una laurea. In

questo mondo ci saranno una serie di Stati – dagli Usa alla Cina, dal Sudafrica al Brasile – che tenderanno a raggiungere performance analoghe. Dall’al-tro avremo gli esclusi dalla conoscenza, Paesi dove il numero dei laureati supererà, tra i ranghi della forza lavoro, appena il 10%. In cui i beni e i servizi prodotti saranno sempre meno e sempre meno importanti. E questa forbice siglerà la differenza tra nazioni ricche e nazioni povere. E’ questo il futuro dell’Italia che, grazie alla miopia dei nostri governanti, stiamo costruendo, secondo La cultura si mangia! (Guanda, 174 pp.) lo stimolante saggio di Bruno arpaia e pietro Greco che tenta l’impresa disperata di far compren-dere come puntare sulla cultura non contribuisca solo a formare cittadini più consapevoli e partecipi ma anche a generare punti di Pil. Il panorama delineato dai due esperti è quanto mai desolante: “se trent’anni fa i laureati nel mondo costituivano un’eccezione, fra trent’anni a essere rari saranno i non laureati. E l’Italia rischia di restare fuori da que-sto nuovo universo cognitivo”. L’Italia investe lo 0.9 del Pil in istruzione terziaria, contro l’1.5% della media dei Paesi più industrializzati, il 2.5 di Cile o Canada, il 2.7 della Corea del Sud e il 2.7 degli Stati Uniti. Lo Stivale spende poco anche in ricerca scientifica – appena l’1.2% del Pil, meno della metà rispetto alla Germania, un terzo rispetto al Giappone e un quarto di ciò che investe Israele – e questo in un pianeta in cui la competizione globale si gioca sempre più - e sempre più si giocherà - puntando sul cosiddetto Triangolo della Conoscenza, i cui vertici sono Istruzione, Ricerca e Innovazione. Ricor-dando la frase di un ex ministro dell’Economia il quale, pungolato dai giornalisti in merito ai tagli alla cultura, invitava a tentare di ‘farsi un panino con la Divina Commedia’, i due autori si domandano: “come si fa a dire che con la cultura non si mangia, se il mondo ormai mangia soprattutto grazie alla cultura?”. C’è però chi potrebbe rispondere evidenziando come il nostro Paese, negli anni del boom economico, sia entrato nel G8 esportando prodotti manifatturieri. Ed è questo il punto: “l’Italia è diventata un grande Paese industriale ritagliandosi una nicchia isolata nell’ambito dei prodotti a bas-sa innovazione tecnologica. Nella scelta di questo modello ha puntato su due fattori: il basso costo del lavoro rispetto a quello di economie concorrenti e la periodica svalutazione della sua moneta, la lira. Per due o tre decenni, quando eravamo ‘i più poveri tra i ricchi’, il modello ha funzionato. Ma dagli Anni ‘80 ha iniziato a mostrare i suoi limiti”. Da vent’anni almeno abbiamo perso quelle due leve: il costo del lavoro è di gran lunga più elevato rispetto a quello dei nuovi concorrenti a economia emergente, e non abbiamo più una liretta da svalutare. E questo processo di lentoma graduale sci-volamento nelle classifiche del benessere socio-economico è andato di pari passo con una rimozione: “non abbiamo preso atto che il mondo è cambiato”. Dunque è questo l’ultimo appello, il momento delle decisioni importanti che, se prese ora, potranno determinare un futuro di speranza per le future generazioni. E queste decisioni passano, secondo Arpaia e Greco, per gli investimenti in qualcosa in cui nessuno dei governi che si sono succeduti ha mai realmente creduto: la cultura. Di base e specia-listica. Nelle università e nelle piazze. Nel pubblico e nel privato. Umanistica e scientifica. Gli esempi virtuosi esistono già, basterebbe essere un po’ più ‘cinesi’, e copiare dagli altri, attingendo qua e là le idee e le decisioni migliori. Serve però una cosa che, come Manzoni fa dire a Don Abbondio, chi non ce l’ha non se la può dare: il coraggio.

marcello marchesini

307.06.2013 n° 22

sIsmA e rIcOsTruzIONe

Piazza Martiri, il prossi-mo 25 giugno, sarà la straordinaria cornice

del Concerto per l’Emilia. L’evento che vuole mantene-re accesi i riflettori sul nostro territorio colpito dal sisma del maggio scorso, vedrà ancora una volta in prima linea Radio Bruno: dal 29 maggio scorso, la radio non ha mai smesso di ‘tenere botta’ insieme a tutti voi. A dare l’annuncio ufficiale e a svelare la città prescelta per ospitare il concertone è stato il presidente della Regio-ne, Vasco Errani, durante l’incontro con il presidente del Consiglio, Enrico Letta, lo scorso 30 maggio in visita nei territori terremotati. Lo spettacolo è in programma esattamente un anno dopo il primo Concerto per l’Emi-lia che si tenne il 25 giugno 2012 allo Stadio Dall’Ara di Bologna, quando i grandi nomi della musica italiana risposero presente - a tempo di record - all’appello del leader dei Nomadi, Beppe Carletti. La macchina or-

L’edizione 2013 deL ConCerto per L’emiLia si terrà iL 25 giugno in piazza martiri e vedrà anCora una voLta radio Bruno in prima Linea: daL 29 maggio sCorso, La radio non ha mai smesso di ‘tenere Botta’ insieme agLi emiLiani

sarà la piazza di Carpi a ospitare il Concerto per l’emilia

Rai dell’evento, che l’anno scorso venne condotto in diretta da Fabrizio Frizzi. In uno dei luoghi simbolo del terremoto, dove le ferite inferte dal sisma sono ancora ben visibili sul patrimonio storico e artistico e negli animi della gente, la musica scalderà i cuori, ricordandoci che solo restando uniti e facen-do ognuno la propria parte potremo tornare, seppur lentamente, alla normalità. Più forti che mai. E, ne siam

certi, il calore della solidarie-tà sarà in grado di regalare, almeno per una sera, un poco di leggerezza a tutti coloro che, nel sisma del maggio scorso, hanno perduto qual-cosa.

Jessica Bianchi

ganizzativa si è già messa in moto per radunare un cast di altissimo livello. Secondo le prime indiscrezioni sul palco

allestito in Piazza Martiri dovrebbero arrivare An-drea Bocelli, Renato Zero, Francesco Guccini, Malika

Ayane, Stadio, Antonello Venditti e Caterina Caselli. E’ poi in corso l’organiz-zazione della trasmissione

I protagonisti di Radio Bruno durante la scorsa edizione del Concerto per l’Emilia al Dall’Ara

4 07.06.2013 n° 22

sIsmA e rIcOsTruzIONe

hanno dai 23 ai 40 anni e sono neo mamme. Le Carpigiane manueLa, neus, Cristina, paoLa, adeLe, daniLa e Cristina sono Le fondatriCi di un gruppo daL sapore deCisamente speCiaLe

il terremoto ha fatto anche questo...

sono sette. Hanno dai 23 ai 40 anni e sono neo mamme. Le

carpigiane Manuela, Neus, Cristina, Paola, Adele, Danila e Cristina sono le fondatrici di un gruppo dal sapore decisamente speciale: Il terremoto ha fatto anche questo, la vita. Tutte loro hanno portato avanti la propria gravidanza durante i mesi più difficili dello scorso anno, quelli delle scosse che hanno fatto tremare la nostra terra. “Ci siamo conosciute al corso preparatorio al parto - ci racconta la 29enne Ma-nuela Diacci - poi ci siamo perse di vista. Nelle scorse settimane però, con l’av-vicinarsi dell’anniversario del 29 maggio, ho deciso di riprendere i contatti con loro tramite Facebook e ci sono riuscita. Così merco-ledì 29, insieme ai nostri bimbi, ci siamo incontrate e abbiamo deciso di costituire un gruppo sul social net-

work per rintracciare tutte le donne che, come noi, nella

nostra città, erano in dolce attesa durante il terremoto”.

L’obiettivo? Condividere le emozioni, le paure e le gioie

legate alle loro gravidanze, vissute in un momento tanto

drammatico. “Ognuna di noi ha una storia diversa alle spalle. A parte il pancione - sorride Manuela - ciascuna ha vissuti completamente differenti. Il nostro gruppo nasce dalla volontà comune di lanciare un messaggio di gioia e di speranza, perché la vita, malgrado tutto, va avanti. Sempre”. Un mes-saggio positivo in mezzo a un mare magnum che non si è ancora quietato. Il terremoto, infatti, in molti animi ha demolito certezze, ha abbattuto speranze. A loro, queste mamme voglio-no lanciare un messaggio nella bottiglia: “la vita non si arresta. Non dobbiamo arrenderci alla paura che il terremoto ha scavato in noi. Ogni nuova vita ci regala forza, energia e positività”. E ci aiuta a guardare al futu-ro con rinnovata speranza.

Jessica Bianchi

inaugurati i nuovi allestimenti delle tre classi delle scuole medie inferiori dell’istituto sacro Cuore di Carpi donati dal Lions club Carpi host

il grande cuore del Lions

provare a dare un Buon sapore aL 29 maggio. era questo Lo spirito di Chef for Life, L’iniziativa organizzata da eLisaBetta gioCoLano deLL’agenzia viaggi voLervoLare di Carpi

tra gusto e solidarietà.

sabato 1° giugno, presso la struttura dei moduli scolastici di

via Curta Santa Chiara, 20 sono stati inaugurati i nuovi allestimenti delle tre classi delle Scuole Medie inferiori dell’istituto sacro cuore di carpi donati dal lions club carpi Host. Alla presenza dell’assessore alla scuola del Comune di Carpi, cleofe Filippi, del preside del Sacro Cuore Franco Bussadori, dell’attuale e dell’ex presi-dente del Carpi Host luigi Zanti e Gianpiero De Gia-comi, sono state presentate a un gruppo di alunni, inse-gnanti e genitori le quattro lavagne multimediali (l.i.m.) e la completa fornitura di

nuovi banchi e sedie. La scuola è ancora collocata nei container messi a dimora nel campo da calcio ma la speranza è quella di poter rientrare nell’edificio scola-

stico, quasi completamente recuperato dopo il sisma del maggio scorso, a settembre. “Ringrazio i soci del nostro club che hanno sposato questo progetto, il preside

che ha accolto la nostra richiesta di sostegno e con il quale abbiamo collaborato con entusiasmo. E, ancora, i genitori del Sacro Cuore: la loro dedizione per la scuola e l’impegno profuso per la ripartenza sono stati per noi di esempio. Ringrazio poi i

giovani studenti: immagina-re che il nostro piccolo aiuto fosse dedicato a loro e a far vivere le loro giornate in modo migliore e più effica-ce, ci ha dato forza e ci ha convinto della bontà della nostra scelta”, ha sottolinea-to Luigi Zanti.

Provare a dare un buon sapore al 29 maggio. Era questo lo spirito

di Chef for Life, l’iniziativa organizzata da Elisabetta Giocolano dell’agenzia viaggi Volervolare. Nella sede dell’azienda Angelo Po, Moreno Cedroni, chef pluristellato del ristorante la Madonnina del Pesca-tore, ha tenuto una lezione speciale svelando i suoi segreti: di fronte ai 130 partecipanti ha preparato tre piatti di pesce secondo le sue ricette che mesco-lano elementi tradizionali con grande creatività: il Brutto anatroccolo, Seppie ai mille colori e Carpaccio tiepido di branzino con purè al lime e salsa di ru-cola. Dopo di lui, Andrea Barbi ha dato vita a un coinvolgente mini show. Tutti insieme, i partecipan-ti hanno poi festeggiato con musica e buffet, curato dai Tre Porcellini e dallo chef Pierluigi Vanzolini, e così il primo anniversa-rio del sisma si è legato a una giornata divertente e unica, nei sapori e nello

mese fa.“Questa iniziativa ha avuto molto successo – ha raccontato poi Elisabetta Giocolano – grazie alla generosità dei carpigiani e di tutti coloro che l’hanno resa possibile con il loro contributo, ovvero: Voler-volare, Angelo Po, Banca Mediolanum, Giblors, Arte Pura, Bernini Art and Labels, Essent’ial, La Casalinga, Il 25, Lini 910 Vini, Il pane dell’an-gelo, Cantina di Carpi e Sorbara”.

spirito. I fondi raccolti sono stati poi consegnati

alla preside dell’asilo di Finale Emilia, Lucia Tassi,

per completare gli arredi della scuola, riaperta un

Da sinistra De Giacomi, Bussadori, Filippi e Zanti

507.06.2013 n° 22

sIsmA e rIcOsTruzIONe

inaugurato iL nuovo Comparto operatorio deLL’ospedaLe di Carpi Con dotazioni teCnoLogiChe aLL’avanguardia. oLtre tre i miLioni di euro investiti per Consegnare aL ramazzini 10 saLe operatorie Che garantisCono iL massimo LiveLLo assistenziaLe ai pazienti e i migLiori strumenti diagnostiCi e terapeutiCi agLi operatori

ospedale di Carpi in festa

la tromba del Silenzio suonata da un mu-sicista dell’istituto

Vecchi-tonelli ha spezzato l’aria di un gremito Cortile d’Onore, liberando la com-mozione. Le note lunghe, infinite, hanno accompagna-to un minuto di raccoglimen-to per ricordare le vittime del terremoto dello scorso anno e le loro famiglie. Domeni-ca 2 giugno, La Festa della Repubblica, a Carpi, è stata dedicata a chi, un anno fa, ha portato il proprio aiuto alla comunità colpita dal sisma. L’Amministrazione Comunale ha deciso di aprire le celebrazioni con la consegna di un pubblico encomio a coloro che si sono spesi durante l’emergenza (volontari, cittadini, associa-zioni, istituzioni, locali e di tutta Italia). “Abbiamo scelto questa data per ringraziare pubblicamente quanti ci hanno aiutato - ha dichiarato il sindaco enrico campe-delli - perchè la Festa della Repubblica incarna al meglio lo spirito del nostro Paese. Un Paese che, nelle difficoltà, è capace di rimboccarsi le maniche e correre in aiuto di chi ha bisogno, con spirito solidaristico. Durante le fasi più acute del sisma la co-munità si è stretta, ha fatto

Non mancava proprio nessuno del gotha della politica e della

sanità regionali, provinciali e comunali, all’inaugurazione del nuovo comparto operato-rio dell’Ospedale Ramazzini di Carpi, lo scorso 31 maggio: una struttura innovativa che garantisce il massimo livello assistenziale ai pazienti e i mi-gliori strumenti diagnostici e terapeutici agli operatori. “Un anno fa - ha commentato, tra la commozione generale, il di-rettore dell’Ospedale, Teresa Pesi - eravamo in tenda e il nostro ospedale era un gigante ferito. Vuoto. Oggi invece è un giorno importante per Carpi e l’intera sanità dell’Area Nord che può contare su una strut-tura ospedaliera non soltan-to tornata alla normalità, ma migliorata dal punto di vista strutturale, tecnologico e della qualità delle cure. Il sisma si è trasformato in un’opportu-nità e oggi il nostro ospedale è più vivo ed efficiente che mai”. Il Ramazzini può ora contare su dieci sale opera-torie (a Baggiovara sono 12): quattro realizzate ex novo e sei completamente rinnovate. L’intervento è stato reso pos-sibile grazie a un investimento complessivo di circa 3 milioni e 100mila euro, dei quali 2 mi-lioni e 100mila per interventi sul patrimonio immobiliare e 1 milione in tecnologie sani-tarie. Parte determinante delle risorse è stata messa - anco-

ra una volta - a disposizione dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi che ha elargito 400mila euro per acquisire l’intera dotazione tecnologica delle nuove sale. “La Fondazione è orgogliosa di sostenere l’alto profilo sa-nitario del Ramazzini - ha sot-tolineato il presidente Gian Fedele Ferrari - dotandolo delle migliori tecnologie, in modo da consentire ai tan-ti eccellenti professionisti che vi operano di avvalersi di strutture e strumentazio-ni adeguate per svolgere al meglio la loro missione di tutela della salute dei citta-dini. Dopo avere stanziato i 900mila euro per permettere la ristrutturazione del Pronto Soccorso, appena si è manife-stata la necessità di provvede-re al ripristino del comparto operatorio, danneggiato a seguito del sisma, abbiamo

stanziato ulteriori 400mi-la euro, grazie ai quali non solo è stato possibile riattivare l’eccellenza del servizio chi-rurgico ma anche elevarne le funzioni con queste quattro nuove sale, dotate di tecno-logie di ultima generazione e progettate per una piena polivalenza specialistica. Ma l’azione della Fondazione nei confronti dell’ospedale non

si è esaurita qui: sono state erogate altre risorse, per quasi 1 milione di euro, anche per il potenziamento di 13 repar-ti”. Nell’ultimo anno e mezzo, la Fondazione ha stanziato a favore del nosocomio oltre 2 milioni di euro ma, assicura Ferrari, “nel nostro bilancio ci sarà sempre un posto per l’Ospedale”. A festeggiare il nuovo volto del Ramazzini,

anche il presidente della Re-gione, Vasco Errani, secondo il quale il terremoto ci avrebbe impartito una grande lezione, ovvero che “il motore di una comunità è la solidarietà, senza la quale non avremmo raggiunto risultati così impor-tanti”. Parole a cui fanno eco quelle dell’assessore regiona-le alle Politiche per la Salute, Carlo Lusenti: “gli operatori, nell’emergenza, hanno dimo-strato di saper lavorare come un corpo solo e, senza mollare e senza protagonismi, hanno ottenuto risultati straordinari”. Ma alle parole di circostan-za della politica noi abbiamo preferito i volti emozionati di tutti coloro che, dentro a quell’ospedale ci lavorano ogni giorno. Persone che, in silenzio, hanno partecipato alla cerimonia, con gli occhi lucidi e brillanti, consci d’aver dato il massimo, malgrado la paura e le difficoltà legate all’aver perduto la casa o ai

disagi conseguenti il sisma. Un grazie di cuore va prima di tutto a loro. Come ha più vol-te ribadito, anche il direttore generale dell’Azienda Usl di Modena, Mariella Martini. “Un ringraziamento pubblico va rivolto a tutti gli operato-ri - sanitari, amministrativi e tecnici - che hanno, in ogni momento e in condizioni par-ticolarmente difficili, garanti-to assistenza di qualità anche quando i muri erano inagibili e collaborato fattivamente al ritorno alla normalità, perché senza di loro i risultati che oggi festeggiamo non sareb-bero stati possibili. Il sisma ha costruito una rete forte: tutti lavoravano insieme, facendo affidamento gli uni sugli altri, guidati dall’amore per il bene comune. Ed è proprio su quel sentimento che occorre conti-nuare a far leva, perchè il fu-turo della sanità che ci attende è tutt’altro che roseo”.

Jessica Bianchi

L’amministrazione Comunale ha consegnato un encomio a coloro che si sono spesi durante l’emergenza legata al sisma del maggio scorso. La Croce rossa italiana ha donato 431mila euro al Comune di Carpi

“grazie a tutti”

fronte comune e si è imme-diatamente mobilitata. Spero di non dover mai più rivivere questa esperienza nel corso della mia vita ma, questa prova ci ha uniti. Speriamo di poter far tesoro di tutto ciò. Forse avremo sbagliato - con-clude il primo cittadino - ma abbiamo lavorato con senso di responsabilità, cercando di far fronte ai problemi. Grazie a tutti voi per quanto fatto per il bene della nostra comunità”. Ai 753mila euro giunti sinora nelle casse comunali grazie alla genero-sità di donatori privati, dal 2 giugno, si aggiungono anche i 431mila euro donati dalla croce rossa italiana al Comune di Carpi.

J.B.

In prima fila da sinistra: Campedelli, Errani, Lusenti, Sabattini, Ferrari e Cavina

6 07.06.2013 n° 22

un convegno dedicato ai giovani e al mondo del lavoro coordinato dalla professoressa Lucia freda dell’istituto antonio meucci

Lavoro in via d’estinzione...

il 24 maggio si è tenuto presso la Sala Congressi un incontro coordinato dalla professoressa lucia Freda nel quale si è dato spazio ai giovani. Nella prima parte della giornata, gli

studenti dell’istituto meucci e gli studenti del Vallauri hanno avuto l’opportunità di guardare un film molto significativo per i giovani, Tutta la vita davanti, dove il celebre regista paolo Virzì ha affrontato il tema del lavoro precario. La pellicola racconta la storia di Marta, neolaureata con lode che trova un posto di lavoro presso un call center, pieno di giovani come lei. Tutto pare andare secondo i suoi piani, ma la realtà che si cela dietro un ambiente apparentemente dinamico è ben diversa... “Questo film vuole far riflettere i ragazzi e mostrare loro le difficoltà che occorre affrontare una volta entrati nel mondo del lavoro”. E’ così che Dario D’incerti, critico cinematografico, ha commentato il film, facendo ragionare gli studenti sulla situazione attuale. Nella seconda parte della giornata, due ragazzi dell’istituto Antonio Meucci, matteo cattini e riccardo Vincenzi, hanno presen-tato, attraverso slide, con dati e tabelle, la dura realtà lavorativa presente oggi sul nostro territorio. Inoltre, gli studenti hanno avuto l’occasione di ascoltare l’intervento di andrea Giuntini, docente di Storia del lavoro all’Università di Modena e Reggio Emilia, che ha voluto far riflettere gli allievi spiegando loro lo sviluppo economico dell’Italia Repubblicana rispetto ai secoli scorsi. Un altro intervento è stato quello di eugenio caperchio-ne, docente di Economia Aziendale all’Università di Modena e Reggio Emilia nonché membro del CTS del Meucci, che ha provato a suggerire alcuni spunti di riflessione. Infine è interve-nuto l’assessore provinciale al lavoro, Francesco ori, con il quale ragazzi e professori presenti hanno avuto modo di confrontarsi. L’incontro ha aiutato i giovani a inquadrare al meglio ciò che sta avvenendo e a comprendere quanto sia fondamentale essere sempre più creativi e disposti a mettersi in gioco per entrare nel mondo del lavoro.

Deborah D’adamo, iV° H meucci

CaLore, amiCizia e soLidarietà… questo iL CLima in Cui Le sCuoLe gasparotto di fossoLi e g. verdi di mioLa, frazione di BaseLga di pinè, si sono inContrate, in trentino, a Coronamento di un progetto di gemeLLaggio

Così lontani, così vicini...

si è concluso il progetto di promozione delvolontariato che ha visto coinvolti oltre 400 studenti delle scuole medie carpigiane

officine della solidarietà

Guido Fassi, Alberto Pio e Odoardo Focherini: sono queste le tre

scuole medie di Carpi i cui studenti – in totale 437 – hanno partecipato, dal 13 al 19 aprile, alle Officine della solidarietà – orga-nizzate da Fondazione cassa di risparmio di carpi, Fondazione casa del Volontariato e centro servizi Volontariato – il progetto di sensibilizzazione al mondo del volontariato svoltosi presso la Casa del Volontariato e culminato in un’assemblea pubblica presso la Sala congressi, sabato 1° giugno. Gli studenti hanno incontrato i volontari di 11 associazioni e, suddivisi in due gruppi di lavoro nelle sale riunioni del condominio di viale Peruzzi, hanno svolto attività e riflettuto intorno a tre tematiche: Cammino, Evoluzione/Cambiamento e Forza. Le attività di laboratorio, sulle quali i ragazzi hanno poi prodotto vario materiale come cartelloni e poster, erano accompagnate dagli attori del teatro dei Venti di Modena, che si sono occupati del riscaldamento emotivo dei partecipanti, attraverso la preparazione di varie scene legate alle tre parole chiave. “Sia le associazioni che gli studenti sono stati entusiasti delle attività svolte. Le giovani generazioni – spiega nadia Bonamici, coordinatrice, per il CSV, del progetto sociale Giovani Cittadini Responsabili – rappresentano sia il futuro della società che quello del volontariato, e la società non potrà fare a meno della ricchezza e del contributo che il Terzo Settore fornisce nel mantenimento del tessuto sociale”.

“Calore, amicizia, affetto, solidarietà… questo il clima in

cui finalmente le Scuole primarie Gasparotto di Fossoli e G. Verdi di Miola, frazione di Baselga di Pinè, si sono incontrate il 28 maggio, sull’Altopiano di Pinè, a coronamento di un Progetto di gemellaggio, iniziato lo scorso ottobre”, com-menta Simona Bavut-ti, inse-gnante referente del progetto. Ad accompagnare la massiccia comitiva - 250 tra bambini e adulti accompagnatori - ospitata gratuitamente, c’era anche il dirigente scolastico del 3° Circolo Didattico, Tiziano Man-tovani. “E’ passato un anno dal terremoto - sot-tolinea Mantovani - che ha scompaginato la nostra terra, scrostandone un po’ la faccia ma neppure un ettaro di fierezza. Nonostante le difficoltà e le prove di forza, quest’anno è passato velo-

ce, lasciandoci un messag-gio importante: più la vita si complica, più va affrontata in modo semplice. Il sisma ha consolidato i rapporti veri, sbriciolando i più frivoli. I momenti di paura e angoscia non potranno mai essere dimenticati, ma con le persone giuste intorno se ne può smitizzare il ricordo. Perché la vera forza della natura non è il terremoto, bensì la catena di solidarietà che il nostro territorio ha incontrato. E’ stato emozionante vedere

gli alunni di Fossoli lavora-re con i compagni di Miola e i docenti delle due scuole scambiarsi esperienze: due istituti territorialmente distanti ma che operano con sensibilità comuni. Sono convinto che l’esperienza di gemellaggio che abbia-mo avviato porterà stimoli per la crescita di tutti, nella consapevolezza che i valori che regolano la società sono universali ed è la scuola che deve esserne promotrice nei confronti dei ragazzi”. “La giornata è stata organizzata da tutta la comunità pineta-na, dagli enti locali e dalle associazioni di volontaria-to - continua Bavutti - che hanno dimostrato notevole impegno e generosità.

Siamo stati accolti calo-rosamente con un canto di benvenuto, poi è seguito il momento ufficiale dei saluti e dei ringraziamenti alla presenza delle autorità lo-cali. Il pranzo invece è stato organizzato dagli Alpini e offertoci nella loro sede. A partire dal primo pomerig-gio, ci sono state proposte attività didattiche, distinte per classi parallele. Non poteva poi mancare una visita allo Stadio del ghiac-cio Ice Rink Pinè, seguita da una merenda offertaci, a conclusione della me-morabile giornata. E’ stato davvero bello assistere alla graduale socializzazione dei nostri bambini con quelli di Miola: durante l’anno scola-stico, si sono corrisposti in più momenti e la curiosità di conoscersi dal vivo era tanta.Questi scambi cultu-rali sono significativi nel percorso di maturazione dei nostri bambini. E’ doveroso ringraziare l’Associazione Genitori delle Gasparotto per aver sostenuto e contri-buito alla realizzazione del progetto sin dall’inizio”.

si è svoLta, iL 4 giugno, La Cerimonia di intitoLazione deLLa saLa ConsiLiare deLL’itis Leonardo da vinCi a maria Capone, doCente di informatiCa per 26 anni e preside deLL’istituto da aLCuni mesi, prematuramente sComparsa iL 1° marzo sCorso

“maria, il tuo ricordo sarà sempre con noi”s

i è svolta, martedì 4 giugno, la cerimonia di intitolazione della

sala consiliare dell’Itis Leo-nardo da Vinci a Maria Capone, docente di Infor-matica per 26 anni e preside dell’istituto da alcuni mesi, prematu-ramente scomparsa il 1° marzo scorso. Un momento intimo. Semplice e sobrio, come sarebbe piaciuto a lei. Una donna di carattere. Schietta e poco incline ai forma-lismi. Palpabile la com-mozione tra i presenti che hanno voluto “consegnare” un abbraccio o una stretta di mano al marito, il professor

Giorgio Goldoni. La prima a ricordare “la Capone”, come tutti la chiamavamo, è stato il nuovo dirigente Gloria Cattani. “Io non l’ho conosciuta - ha am-messo - ma la dedizione che metteva nel suo lavoro io

l’ho ritrovata nell’eredità che mi ha la-sciato. Spero di esserne all’altezza”. “Una donna, una madre, un’insegnan-

te e una dirigente che non ha mai abdicato né evitato di assumersi le proprie respon-sabilità. Al contrario, Maria, malgrado la complessità di questa scuola e le gravi conseguenze causate dal terremoto, non si è mai per-

sa d’animo e i segni del suo lavoro sono evidenti”, ha sottolineato la professoressa Angela Mirotti. “Maria, collega e amica, è un esem-pio per tutti noi - ha aggiun-to la professoressa Simona Montorsi - e il suo lavoro lascia una traccia indelebile. La sua perdita ha provocato una ferita aperta nei nostri cuori. Nessuno dimentiche-rà il suo sorriso spontaneo. E la sua risata, quella con le lacrime agli occhi”. Ma

anche i ra-gazzi hanno voluto ricordarla: “lei crede-va in noi. La scuola era la sua seconda famiglia”

e, ancora, “era una donna perbene”, “una guida, auto-ritaria e decisa, ma sempre pronta ad ascoltarci”. Oltre a una targa che porta il suo nome, saranno istituite due borse di studio intitolate alla memoria di Maria, una per il biennio e una per le classe terze e quarte, per premia-re il merito e l’impegno dei “suoi” ragazzi. Anche questo le sarebbe piaciuto, perchè come ci ha ricor-dato Goldoni, “i ragazzi sono sempre stati al centro del suo lavoro”. E, noi ex studenti lo sappiamo bene, anche al centro del suo cuo-re. Grazie Maria. Per tutto quello che hai fatto per noi e per il sorriso azzurro col quale, ne siamo convinti, continui a vegliare su di noi.

Jessica Bianchi

Da sinistra Montorsi, Mirotti e Cattani

707.06.2013 n° 22

si è svoLta saBato 25 maggio La giornata ConCLusiva deLLe iniziative di nati per vinCere, iL progetto promosso daLL’assoCiazione genitori figLi Con handiCap iL tesoro nasCosto di Carpi per riaffermare La disaBiLità Come fonte di riCChezza per L’intera Comunità

vincere la sfida della vitas

abato 25 maggio presso le Scuole medie G. Fassi si

è tenuta la cerimonia di premiazione delle opere che hanno partecipato al concorso Nati per vincere?, promosso dall’associazio-ne Il Tesoro Nascosto e so-stenuto dall’Istituto Com-prensivo Carpi Nord, dall’Istituto Comprensivo Carpi 2 e dall’Ammini-strazione Comunale. 163 i concorrenti (44 ragazzi e 119 adulti) di cui 39 della provincia di Modena, 21 della provincia di Palermo e per il resto distribuiti uniformemente per tutt’Ita-lia. 203 le opere in gara: 19 nella sezione Racconto ragazzi, 26 nella sezione Poesia ragazzi, 76 nella sezione Racconto adulti

e 82 nella sezione Poesia adulti. La giuria era presie-duta dal professor Pietro Marmiroli e alla cerimonia

erano presenti i dirigenti scolastici Attilio Desiderio e Federico Giroldi insie-me al presidente Anmic

Ottorino Gelmini. Al primo posto nelle quattro sezioni si sono classificate le opere: Quando Chia-

ra è nata di Alessandro Gargano di Palermo; Un bambino in difficoltà della carpigiana Lia Bolognini;

Il mio alfabeto italiano di Valentina Vinogradova di Roma; C’è una luce di Vanes Ferlini di Imola.

La riduzione del Fondo d’istituto

costituisce un inquietante precedente e, anche il prossimo anno, lo Stato potrebbe decidere di attingere risorse da lì...

Enrica Malavasi

Federico Giroldi

Gian Michele Spaggiari

Rossana Rinaldini

si è svolta la cerimonia di consegna degli attestati di partecipazione ai laboratori di ricamo, maglia, uncinetto e meccanica

dall’alba al tramonto

La riduzione dei fondi d’istituto ha penaLizzato progetti e LaBoratori. iL grido d’aLLarme dei dirigenti sCoLastiCi aLLe prese Con un Costante e inarrestaBiLe CaLo deLLe risorse puBBLiChe: “i ContriButi esterni dei genitori o di enti privati garantiranno queLLa quaLità a Cui aBBiamo aBituato L’utenza?”.

ancora tagli alla scuola pubblicac

orsi di recupero, lezioni di italiano agli alunni stranieri, labo-

ratori artistici, progetti per studenti in difficoltà: ogni scuola ha dovuto rinunciare a qualcosa in conseguenza della riduzione del Fondo di istituto, che serve alle scuole per pagare i docenti nelle attività aggiuntive alla lezione. La riduzione è stata in media del 20% alle superiori e del 30-40% alle elementari e medie, ed è stata destinata al pagamento degli scatti di stipendio del 2011 per il personale scola-stico, attraverso un accordo fra il Ministero e una parte dei sindacati. Il preside del Liceo Scientifico M. Fanti Gian Michele Spaggiari ha spiegato le difficoltà di questa situazione: se lo Stato attingerà al Fondo d’istituto anche il prossimo anno, per pagare corsi, la-boratori e progetti - ha detto numeri alla mano - si potrà contare quasi esclusivamen-te sui contributi esterni dei genitori o di enti privati. E quella che dice Spaggiari è la verità confermata da

dirigenti e insegnanti di altre scuole. “Anche l’Istituto Comprensivo Carpi Cen-tro - ribadisce il dirigente Rossana Rinaldini - come tutte le scuole sul territo-rio nazionale, anche se in misura differente, ha subito una riduzione del Fondo d’istituto. Il tutto per noi si traduce in una riduzione del 40% circa! E’ il prezzo che abbiamo pagato per ripristi-nare e sanare la situazione del personale che aveva maturato gli scatti nell’anno 2011”. I tagli sono più o meno uguali in tutte le scuo-le dove sono stati ridotti in

maniera significativa il fon-do per gli stranieri, i labora-tori, i compensi aggiuntivi per i docenti che hanno fun-zioni strumentali, cioè che si occupano di prevenzione del disagio, integrazione e di alunni con disturbi specifici. “Come Collegio Docenti dell’Istituto Comprensivo Carpi 2 - spiega l’insegnante della scuola elementare G. Rodari, Enrica Malavasi - abbiamo stabilito alcune priorità per destinare ciò che rimaneva del Fondo d’istituto ridotto di quasi la metà: salvaguardare gli incarichi istituzionali per

garantire il funzionamento della scuola è stata la nostra prima preoccupazione. Il rischio era quello di piom-bare nel caos senza vicari e coordinatori di plesso. Pur dovendo rinunciare ad alcu-ni progetti, abbiamo selezio-nato quelli che interessano più classi o l’intera scuola e quelli pluriennali”. Abi-tuato a fare “con quello che c’è”, il dirigente scolastico del Comprensivo Carpi Nord, Federico Giroldi, per finanziare i progetti ha attivato risorse alter-native accedendo ai fondi stanziati in occasione del

sisma dall’istituto di credito Unicredit e avvalendosi del supporto della Coop Socia-le Nazareno per garantire il sostegno pomeridiano ai ragazzi con disagio scolasti-co. “Quest’anno - conclude il dirigente scolastico del Liceo Fanti Spaggiari - ce l’abbiamo fatta e, grazie alle economie del passato, abbiamo dato copertura finanziaria ai progetti ma come faremo a garantire in futuro quella qualità a cui abbiamo abituato l’utenza? La riduzione del Fondo d’istituto costituisce infatti un inquietante precedente

e, anche il prossimo anno, lo Stato potrebbe decidere di attingere risorse da lì. Il contributo delle famiglie a questo punto diventa fondamentale”. Il contribu-to volontario va dai trenta euro delle scuole medie ai 110 delle superiori e, oltre a coprire le spese assicurative e il libretto delle giustifica-zioni, viene utilizzato dalle scuole per garantire e poten-ziare l’offerta formativa.“Nella nostra scuola - con-ferma Enrica Malavasi - le dotazioni di maggior presti-gio (aula informatica, lim, video microscopi, home theater) sono state regalate dai genitori”.

Sara Gelli

il giorno 29 maggio, presso la scuola media G.Fassi, si è svolta la

cerimonia di consegna degli Attestati di Partecipazio-ne ai laboratori di ricamo, maglia, uncinetto e mecca-nica, organizzati nell’ambito del progetto Dall’alba al tramonto. Alla cerimonia erano presenti gli anziani del Centro Gorizia che hanno te-nuto i laboratori e il loro pre-sidente la signora Brienne, il dirigente scolastico attilio Desiderio, la professoressa Fabiana Vaccina ideatrice de Dall’alba al tramonto e le docenti maddalena na-tale ed elisabetta Gaspari-ni che hanno collaborato nei laboratori. I genitori hanno poi organizzato un rinfresco,

con piatti tipici del proprio Paese e l’evento ha quindi rappresentato anche un bel momento di integrazione, dal momento che erano presenti famiglie di varie

nazionalità. La serata é stata inoltre allietata dalle esibizio-ni di alcuni studenti che han-no suonato e cantato alcune canzoni apprezzatissime dai volontari del Gorizia.

8 07.06.2013 n° 22

14 maggio 2013

Quando penso al mio vissuto, delinquen-ziale (truffe, etc.),

oltre alla presa di coscienza di quanto dolore posso aver provocato ai miei cari, a me stessa e alla società, mi creo sensi di colpa, vergogna e disagio. Sentimenti che ho bisogno di elaborare per potermi un giorno reinserire in una società alla quale ho inde-bitamente “tolto” e verso la quale mi sentirò colpevole pur avendo “espiato in carcere la mia pena” perché non è da qui che potrò rendermi conto di cosa mi servirà, in tutta co-scienza, affinchè non perduri questo senso di estraneità e inadeguatezza. E’ questo il punto: sentirsi parte integran-te/integrata di una comunità, il ruolo sociale e la prospettiva di avere la responsabilità delle proprie azioni, una volta risolto il problema che mi ha portato qui, saranno di stimo-lo e sprone affinchè si realizzi il reinserimento e questa è la prerogativa per abbatte-re la “mia recidiva”. Fare i conti con quel che sei stato e riconoscere il danno causato, affrontare il proprio disagio e

Chi è e dov’è il nemicoprendersi le proprie respon-sabilità: questa è la parte che tocca a me e a chi, come me, ha commesso reati contro il patrimonio. D’altro canto, è plausibile, comprensibile che la paura, la diffidenza e la resistenza da parte di una società angosciata e impaurita dai mille fatti di cronaca quoti-diana, non sia poi così pronta a riaccogliere i propri figli “re-denti”. Perché ognuno di noi è figlio di qualcuno che, nella società, continua a viverci. La conoscenza del problema, l’informazione e la capacità di discernere fra i vari reati e le varie problematiche … E’ un lungo lavoro di integrazione e conoscenza reciproca quello che ci aspetta. E non sarà facile né scontata la riuscita. Io di risposte non ne ho, se non una comprensione maggiore di ciò che occorre per un buon reinserimento, la mia ritrovata trasparenza e onestà d’in-tenti, la quotidiana fatica per costruirmi, filo dopo filo, una rete sociale che, partendo dal “piccolo” e “vicino”, faccia nascere rapporti personali di rispetto reciproco. Passerò attraverso fasi di diffidenza fino a quando saprò farmi co-noscere come persona. Senza

tutti quegli ex (ex tossico, ex detenuto, ex ladro), che es-sendo appunto “passati” non mi apparterranno più.Dopo aver scritto d’impulso durante il laboratorio, una volta tornata in cella, come ogni sera, guardo il TG. Ascolto e ancora mi stupisco, sempre incredula, mi pongo la solita domanda: “Ma cosa sta succedendo?”. Una insensata stupida “follia”. Assenza di morale, di coscienza, di empatia, di pietà verso gli altri, verso se stessi. Non è delinquenza questa. E’ una società, un’umanità smarrita, persa fra solitudine e paure. Non riconoscere te stesso nei volti degli altri, dei tuoi vicini o dei tuoi amici, dei tuoi figli. Come può un fragile guscio in un mare in tempesta tenere la rotta? Io non lo so, ma il mare è fatto di tante gocce d’acqua ed è solo pensandolo così che lo si può affrontare. Anch’io a volte ho paura. Ho paura perché da qui dentro, in galera, dove stanno rinchiusi i delinquenti, mi rendo conto che non ci sono mostri (i mostri sono ovunque) e li con-fronto con quelli che hanno commesso crimini agghiac-cianti. Tutti risultavano essere,

nel quotidiano, mariti, padri, madri, figli esemplari. Persone normali ... NORMALI: più che la follia, ne uccide l’indiffe-renza.

s. – casa circondariale s. anna

24 maggio 2013

la sicurezza dei cittadini, il vivere quotidiano “si-curo” nelle nostre città,

così come la coesione sociale, la capacità di stare “bene” insieme e di avere relazioni tra le persone aperte e solidali è obiettivo riconosciuto e per-seguito dalle amministrazioni pubbliche più lungimiranti e attente.La criminalità e, ancor più, i “criminali”, visti come minacce alla sicurezza e alla conviven-za, tendono a essere allonta-nati, separati, da dimenticare. Nel pensiero dei più, il carcere ri-sponde a questa miope convin-zione. Lontani e chiusi non “disturbano”.Noi volontari, che conoscia-mo il carcere attraverso l’in-contro con gli autori del reato (i detenuti) e che nella città viviamo come cittadini, tra i cittadini, sappiamo che que-sta separatezza non produce più sicurezza (lo dimostrano le carceri sempre più piene e le città sempre più impaurite) e neppure di certo una società pacifica e riappacificata. Si tratta di pensare ad altre for-me di penalità più responsabi-lizzanti per la persona chiusa, ma anche per la società che, ad esempio, non ha saputo trovare altre risposte oltre il carcere, a problemi sociali quali la tossicodipendenza, il disagio sociale, la malattia mentale e il problema dell’im-migrazione. Queste, infatti, sono le categorie di detenuti che abitano per la maggior parte il carcere oggi.Pene pecuniarie, pene

interdittive, pene sostitutive, alternative e più legate al tipo di reato commesso, lavori socialmente utili. Pene per il condannato, non contro di lui; pene capaci di mettere in relazione la persona con la sua colpa e il disagio, il dolore che la sua azione ha prodotto in altri.E’ la funzione riabilitativa della pena, la sua funzione rieducativa prevista dalla nostra Costituzione, che ci interessa, perché l’ossessione della condanna esemplare per il colpevole porta il più delle volte verso una deriva di pena intesa come sola vendetta. E’ per questo che si continua a chiedere più car-

cere, più carcere duro, anche quando tutte le statistiche del Ministero, le analisi dei dati da più parti fornite, ci dicono con chiarezza che chi esce dal car-cere, con più facilità torna a commettere un reato, mentre chi sconta la pena in un modo alternativo, torna al reato in una percentuale minima. Non è quindi la durezza del carcere che ti convince a scegliere la regola anziché violarla, ma è il percorso che tu compi, con chi, con quale convinzione, con quale senso. Il reinseri-mento, il ritorno alla libertà che è ritorno nella società, ritorno tra noi va preparato, coltivato, condiviso e la soffe-renza in questo cammino può essere solo quella che arriva dalla consapevolezza intima di aver infranto una relazione e creato una vittima soffe-rente. La migliore risposta al delitto è la riparazione nei confronti della vittima, ripa-

razione sempre insufficiente quando si tratta di riparare delitti di sangue, riparazione tante volte simbolica quando si tratta di riparare delitti contro la proprietà.Riparare vuol dire ricucire, tessere nuove tele di convi-venza, annodare i fili strap-pati, ricostruire e rafforzare legami. La giustizia riparativa guarda al futuro, non si ferma al passato, all’atto compiuto che pure non viene cancella-to, ma guarda alla speranza di un cambiamento, si impegna per questo, alla ricerca di un maggiore benessere persona-le, relazionale e della società tutta che ne guadagna in sicurezza e coesione sociale.

Tutti abbiamo inte-resse che, finita la pena, il condannato abbia maturato la convinzione di non commettere più reati, che sia divenuto persona responsabile verso se stesso e verso il mondo che lo cir-conda. Tutti, però, abbiamo un ruolo responsabilizzante in questo percorso, non allontanando

o chiudendo in solitudine chi ci fa paura o rabbia, ma è incontrando l’altro, che meglio possiamo comprende-re le ragioni della sofferenza, del disagio e della paura che sono all’origine, spesso, di tanti risentimenti, di tante separazioni, di tanti errori.

p. – associazione Gruppo carcere-città di modena

il gruppo di lavoro della sezione femminile della

casa circondariale s. anna di modena (dal progetto di laboratorio

espressivo d’arte e di Danzamovimentoterapia proposto e realizzato da arservizi di carpi e pro-mosso dall’associazione Gruppo carcere-città di

modena) rinnova l’invito a partecipare a questa

rubrica con pensieri, arti-coli o lettere indirizzate a:

[email protected]

La trasversalità della follia, l’indifferenza

Le iene di itaLia 1, speCiaListe neLLo smasCherare truffe e raggiri, si sono interessate aLLa Catena di paLestre motus

il caso mutus sguinzaglia Le ieneA

nche Le iene di Italia 1, specialiste nello smascherare truffe

e raggiri, si interessano al caso della catena di pale-stre Motus. In un servizio andato in onda nella puntata di domenica scorsa infatti, l’inviato del programma Pablo Trincia è passato da Prato a Carpi per mostrare la curiosa strategia imprendito-riale della catena di palestre ‘low cost’ che sembrano condividere lo strano vizio di chiudere i battenti dall’oggi al domani e senza informare alcuno. Lasciando clienti, dipendenti e affittuari con stipendi non pagati, abbona-menti non più in grado di es-sere sfruttati, affitti insoluti e tanta rabbia. In molti ricor-dano come a Carpi la pale-stra cessò improvvisamente l’attività nel luglio scorso, comunicando la decisione attraverso un cartello affisso

sul cancello della sede di via Eraclito e chiamando in cau-sa il terremoto. “Causa noti eventi naturali siamo, nostro malgrado, costretti a sospen-dere l’attività. Ci scusiamo per il temporaneo disagio”. Il problema è che, come rile-vato dallo stesso Trincia, la perizia dell’ingegnere, effet-tuata a seguito delle scosse, attesta l’agibilità dei locali.

Ma Carpi non è l’unica vit-tima delle ‘palestre seriali’: anche a Prato, seppur senza la scusa del sisma, un’altra palestra della catena Motus si era volatilizzata, lascian-do dietro di sè una scia di debiti. A questo punto, dopo aver intervistato clienti, dipendenti e proprietari degli stabili, l’inviato de Le Iene è riuscito a risalire alla

fonte, ovvero a intervistare Stefano Gambaccini, legale rappresentante dell’attività il cui nome è corso più volte anche a Carpi. Alla richie-sta di fornire spiegazioni sul perché, mentre alcune palestre chiudono improvvi-samente, altre nascano come funghi – prevista una prossi-ma inaugurazione a Perugia - Gambaccini risponde in modo vago: “Carpi è stato un gran casino, era il mio fiore all’occhiello. Se non ci fosse stato il terremoto ce

l’avremmo fatta”. Ma com’è possibile che c’entrino le scosse, sottolinea La Iena, se la perizia dell’ingegnere non rileva danni strutturali? “Sono stato onesto – ha svi-colato Gambaccini – e non ho niente da restituire perché imprenditorialmente ci ho rimesso un sacco di soldi”. Certo, qualche ingenuo potrebbe pensare che, prima di aprire una nuova filiale sarebbe giusto, opportuno e onesto saldare i propri debiti. Ma si tratta, appunto, di anime belle. Sognatori. A riportare tutti i telespettatori a un po’ di sano realismo ci pensa, in chiusura di ser-vizio, proprio Gabaccini. “Oggi in Italia è così: non c’è nulla di strano. Ce ne sono centomila di casi come questo e non credo che tutti siano in cattiva fede. Così è l’Italia, così è il mondo”.

Marcello Marchesini

907.06.2013 n° 22

premio La faretra – il Lions Club Carpi host ha consegnato 7 borse di studio a giovani studenti

Quei bravi ragazzi...

fino aL 16 giugno è possiBiLe visitare La mostra di manufatti reaLizzati dagListudenti deL vaLLauri riCiCL’art esposta a paLazzo pio

L’arte del riciclol

o scorso 18 maggio, in Sala Mori, si è svolta la cerimonia di

inaugurazione della mostra Ricicl’art, alla presenza della direttrice dei Musei Manuela Rossi, dell’asses-sore alle Politiche culturali Alessia Ferrari, del patron Albano Ghizzoni della dit-ta Essent’ial e della dirigen-te dell’istituto G. Vallauri, Margherita Zanasi, insie-me a tutte le classi seconde accompagnate dai loro professori e dalle referenti del progetto, le professores-se Silvana Passarelli e Ro-berta Righi. L’inaugurazio-ne è stata seguita dalla visita guidata tenuta dagli stessi studenti del Vallauri che hanno realizzato gli oggetti esposti. Durante il percorso espositivo hanno spiegato come sono stati ideati i manufatti e la modalità in cui sono stati realizzati, sottolineando sempre come i materiali utilizzati siano di riciclo. L’inaugurazione ha rappresentato la conclusio-ne del percorso IeFP realiz-zato dalle classi seconde del Vallauri e promosso dalla Regione Emilia Romagna: questo progetto ha visto lavorare in stretta sinergia scuola, musei e l’azienda Essent’ial, specializzata nella produzione di oggetti e arredi naturali e ricicla-ti. Il nome del progetto, Ricicl’art contiene in sé la filosofia di base che ne ha dettato le finalità: riciclare gli oggetti che hanno per-duto lo scopo per cui erano stati realizzati, cercando di trasformarli in qualcosa di nuovo, attraverso la crea-tività e la maestria artigia-na, la cosiddetta “cultura delle mani”, che è capace di realizzare opere appa-rentemente semplici, ma in realtà vere e proprie opere d’arte. Il progetto Ricicl’art ha visto la trasformazione dei banner, manifesti in PVC utilizzati dai musei per la promozione delle mostre nel corso degli anni e che giacevano inutilizzati nei magazzini comunali, in oggetti nuovi, nati dalla creatività dei ragazzi, dalle loro idee. Questi banner infatti, portatori di cultura e di valori stampati sulla loro stessa superficie attraverso scritte e rappresentazioni iconografiche, sono stati fonte di ispirazione per gli studenti i quali hanno creato oggetti di uso comune, ma portatori di un sapere pro-fondo, dettato dall’unione di cultura, progettazione e capacità artigianale, che sono in grado di dialogare con le opere contenute nelle sale dei musei. Astucci, porta I- pad, custodie per cellulari, cestini, sacchi per il riciclo dei materiali, puff, lampade, poltrone hanno preso vita tra le mani degli studenti, diventando opere

uniche: come la Poltrona della Fortuna, lo Zaino delle Cose. Il progetto è stato realizzato grazie alla siner-gia tra scuola, enti locali e aziende private: ancora una volta la riuscita del percor-so dimostra come questa collaborazione sia indispen-sabile per poter investire sul futuro, nella formazione delle nuove generazioni. Solo così infatti è possibile rilanciare il Made in Italy e con esso ciò che da sempre lo caratterizza, ossia la cultura unita alla creatività e all’abilità artigianale. La mostra rimarrà aperta sino al 16 giugno e nei fine setti-mana sarà possibile effet-tuare la visita accompagnati dagli studenti del Vallauri che guideranno i visitatori nel percorso espositivo. Tutti gli oggetti presenti possono essere acquistati prenotandoli alla reception: il ricavato sarà devoluto all’Istituto Vallauri che lo utilizzerà per la realizzazio-ne dei progetti didattici del prossimo anno scolastico.

martedi 28 maggio si è tenuta una delle se-rate più importanti

dell’annata del lions club car-pi Host: La Faretra, premio giunto alla sua 11^ edizione. La serata è stata finalizzata alla consegna di 7 borse di studio, del valore di 500 euro ciascuna ad altrettanti meritevoli studen-ti delle scuole medie inferiori delle Terre d’Argine che hanno terminato il ciclo delle medie inferiori nell’anno scolastico 2011/12. Ospiti della serata, maria cleofe Filippi, assessore

alla scuola del Comune di Carpi e norma e roberto rizzoli, rispettivamente moglie e figlio di ruggero rizzoli, socio del Carpi Host, alla cui memoria è dedicato il premio. Erano poi presenti i presidi delle Scuole A.Pio, O. Focherini, G. Fassi e Sacro Cuore di Carpi, Gaspari-ni di Novi, S.Giovanni Bosco di Campogalliano e Sassi di Solie-ra accompagnati da numerosi insegnanti. I sette premiati, in-tervistati da romano pelloni, sono: Bianca Burani, Scuola media A. Pio di Carpi, pietro

contini, Scuola media Focheri-ni di Carpi, lisa Ferrari, Scuola media San Giovanni Bosco di Campogalliano, Vittoria Fer-rari, Suola media Gasparini di Novi, Greta ortalli ,Scuola me-dia G. Fassi di Soliera, Francesca tarabini, Scuola media Fassi di Carpi e sofia Weultjes, Sacro Cuore di Carpi. “Bravi ragazzi - ha commentato il presidente Lions, luigi Zanti - il vostro impegno, la vostra bravura e il vostro esempio sono di stimolo non solo ai vostri coetanei ma anche a tutti noi”.

10 07.06.2013 n° 22

iL ContraBBassista Carpigiano simone aLLegretti raCConta La sua passione per La musiCa Jazz: suona Con i midnight quartet e non rinunCereBBe mai aLLe esiBizioni Live

sulle note del jazzV

erso la fine del 2008 ha fondato i Mid-night Quartet, la

band di musica jazz in cui suona insieme agli altri tre componenti: Giuliano Nora (sax e soprano), Gio-vanni Tardini (pianoforte) e Francesco Zanarelli (batteria). Simone Alle-gretti, carpigiano classe 1980, commerciante ambu-lante con una irrefrenabile passione per la musica. Simone ha studiato al Con-servatorio uno strumento affascinante quanto partico-lare: il contrabbasso.“La mia passione per la musica - racconta Simone - è nata quando avevo 13 anni: mi esibii per la prima volta alla festa di fine anno scolastico, con una vera e propria rock band di cui ero il cantante.In seguito, mio padre, che suona il basso, mi ha fatto conoscere “il mondo delle quattro corde”, e da quel giorno è iniziata una bellissima avventura che si è evoluta fino a portarmi a suonare il contrabbasso. In questo percorso ho suonato vari generi musicali per ap-prodare infine, nell’ultimo decennio, al jazz”.Riguardo alla musica, Simone afferma: “non ne posso fare a meno. A volte è una passione che può costare molta fatica e anche qualche delusione, ma mi

fa sentire vivo, inducen-domi a creare sempre nuovi progetti, finaliz-zati principalmente alle esibizioni live. L’ultimo di questi è: The Par-ker’s Project, che nasce dalla collaborazione dei Midnight Quartet con la cantante Moni-ca Perboni e consiste nella rivisitazione dei brani più significativi del celebre sassofonista afroamericano Charlie Parker”.Come in molti ambiti, anche nella musica, l’affiatamento tra i compagni di una squa-dra è molto importante. “Suono con i Midnight Quartet - prosegue Simone Allegretti - da quasi cinque anni, e sono molto soddisfatto di fare musica con loro, in quanto mi permetto-no di crescere non solo musicalmente, ma anche umanamente. Tra noi si è creato un feeling spe-ciale e durante i nostri concerti ci divertiamo sempre tanto. Monica l’abbiamo conosciuta

per caso durante un live sotto casa sua in centro a Correggio, l’abbiamo invitata a cantare sul palco, ed è stata subito intesa. Infatti, lei è tecnicamente molto brava, oltre a essere una straordinaria interpre-te. Inoltre, come Midnight Quartet collaboriamo anche con tre ragazze che cantano musica Swing in stile Anni Trenta: Le Trecivettesul-comò. Con loro ci siamo esibiti di recente a Finale Emilia ottenendo riscontri molto positivi. Sempre con i Midnight Quartet si prospettano numerose date nel periodo estivo e, inoltre, abbiamo in previsione l’incisione di brani inediti jazz, anche se mi interessa di più l’attività live”. Sul suo futuro Simo-ne non si sbilancia troppo, ma ha le idee chiare: “spero di non perdere mai la voglia di caricare il mio contrab-basso in auto per andare a suonare in qualche locale e, soprattutto, desidero cerca-re di migliorarmi sempre. Non mi creo particolari aspettative. Ciò che più conta per me è divertirmi suonando, intrattenendo il pubblico.Se volete sentirci potete cercarci su Facebook, su youtube o in generale sul web digitando mid-nightquartet”.

Chiara Sorrentino

Simone Allegretti

1107.06.2013 n° 22

fotografo di moda, reporter ma sopratutto artista deLLa LuCe. è roCCo Bizzarri, iL fotografo Carpigiano i Cui sCatti hanno Conquistato anChe gLi states

il fotografo della luce. da Carpi agli usa

catturare l’istante, quell’attimo colmo di tutte le sue com-

ponenti esperienziali ed emozionali, uniche e irripe-tibili. La fotografia, per il carpigiano Rocco Bizzarri è allo stesso tempo uno sguardo attento e profondo sul mondo e sui suoi attori, e uno strumento di sublima-zione della realtà.“La passione per l’arte fotografica - racconta Bizzarri - è nata quando ero bambino e osservavo mio padre all’interno della camera oscura, intento a stampare le sue fotografie. In quella stanza, accadeva ai miei occhi l’incantesimo della fotografia, quando, improvvisamente, dai fogli bianchi immersi nei liquidi di sviluppo, apparivano le immagini. Era una magia ir-resistibile, da cui mi lasciai piacevolmente tentare. E così, a sei anni, cominciai a girare con la mia prima Minolta reflex, sottratta di nascosto a mio padre, per partecipare anch’io a quell’evento magico.In seguito, crebbi e comin-ciarono ad affascinarmi l’aspetto artistico e le potenzialità del mezzo. Le lezioni all’Accademia di Belle Arti di Bologna, tenute dai professori Claudio Marra e Roberto Daolio, le letture di Ro-land Barthes e le opere di

artisti come Bruce David-son, Jeff Wall, Gregory Crewdson, Richard Bil-lingham e il grande Luigi Ghirri, mi entusiasmarono a tal punto da decidere de-finitivamente di dedicare la mia vita alla fotografia. Ini-ziai ad allontanarmi dalla fotografia classica e, soprat-tutto, da quella di moda, ma ci finii dentro qualche anno più tardi, quasi casual-mente, dopo aver avuto la fortuna di lavorare per la

celebre fotografa statuni-tense Annie Leibovitz”.Negli scatti di Rocco Biz-zarri, c’è un leitmotiv che avvolge di fascino e mistero i suoi soggetti: la luce. “Non so se ci sto riuscendo, ma quando si parla di foto-grafia, l’obiettivo principa-le è cogliere quel momento perfetto che abbiamo davanti, anche se si dovesse trattare di una scatola di cartone trovata per caso sopra a un mobile in canti-

na. E, in questo senso, la luce può far tanto, avvol-gendo il sogget-to del ritratto di fascino e mistero. Anche quando si è in con-dizioni di lavoro critiche, è fonda-

mentale ricreare una luce perfetta e preferibilmente naturale. L’ispirazione deriva dai grandi direttori di fotografia del cinema, che spesso rimangono nell’om-bra degli altisonanti nomi di attori e registi, ma che con la loro abilità regalano alle scene suggestioni che contribuiscono moltissimo al successo della pellicola”.Nonostante la modestia, Rocco Bizzarri è riuscito a diventare nel giro di pochi

anni, un fotografo di grande fama, molto apprezzato e richiesto anche all’estero. Gli ultimi servizi di moda li ha infatti realizzati a New York e Miami. Nella Grande Mela ha realizzato la campagna pubblicitaria del prossimo autunno/in-verno del brand Terranova, mentre a Miami ha lavorato insieme alla redazione di A magazine (Anna), fotogra-fando la bellissima modella Bekah Jenkins, e ha inoltre realizzato la campagna in-ternazionale per la Kinder. Con una vita così intensa e ricca di viaggi e incon-tri, sono tanti gli aneddoti che possono capitare e che fa piacere ascoltare. “Nell’ambito di un progetto speciale - racconta Bizzar-ri - dovevo fare un ritratto al Premio Nobel per la pace, nonchè presidente di Isreale, Shimon Peres per una produzione israeliana di Tel Aviv.Tuttavia, la tensione era palpabile. Dovevamo lavorare in un bunker sotto terra nei pressi di Ashkelon,

e Shimon Peres non voleva essere fotografato.Mentre mi preparavo mi accorsi che nella scheda di memoria della macchina erano rimaste le foto che avevo fatto a un casting la settimana prima a Milano, e c’era, guarda caso, anche l’immagine di una famo-sa modella spagnola che reggeva un foglio con il suo nome: Shimon Perez! Così, per cercare di disten-dere i nervi, la feci vedere al presidente che si mise a ridere. Gli occhi gli si illu-minarono e fu un momento di grande intensità, che non scorderò mai”. Capi di stato, modelle stupende, marchi di notorietà mondia-le, ma per Bizzarri, i lavori a cui è più affezionato, sono quelli che hanno per protagonisti i bambini: “la luce che c’è negli occhi dei bimbi è impareggiabile. Mi diverto tantissimo a lavora-re con loro, poichè sono la quintessenza della natura-lezza e della spontaneità. A volte, sono persino loro a riprendermi e a dirmi di non scherzare troppo, perché bisogna lavorare”.E alla domanda: “qual è il tuo sogno nel cassetto come fotografo”, Rocco rispon-de: “poter cogliere i gesti quotidiani, 24 ore su 24, delle grandi rockstar che amo di più”.

Chiara Sorrentino

Rocco Bizzarri

12 07.06.2013 n° 22

1307.06.2013 n° 22

L’Angolo di Cesare Pradellanappa ricorda l’amico di Carpi, Little tony

Consiglio Comunale in pillole

a settembre via ai lavori in piscina

nel corso del Consi-glio Comunale del 30 maggio, è stata

discussa una interpellanza firmata dal Gruppo Alleanza per Carpi che chiedeva lumi sulla situazione dei lavori del-la nuova Piscina e sulla con-segna della nuova Scuola di Cibeno. L’assessore ai Lavori pubblici alberto D’addese ha spiegato che, riguardo alla Piscina, “si sono concluse le fasi di acquisizione dei pareri degli enti competenti, viste le migliorie avanzate al pro-getto dal raggruppamento cmb-unieco-coopernuo-to. A chiusura dell’iter abbia-mo ricevuto il benestare della Commissione di vigilanza. Le prossime fasi prevedono: la firma del contratto, la con-segna del progetto esecutivo entro 60 giorni, la validazione del progetto esecutivo e la consegna dei lavori. La data presunta dell’inizio del can-tiere è settembre”.Per quanto riguarda la nuova Scuola di Cibeno (secondaria di primo grado, con 12 classi) invece, ha assicurato D’Ad-dese, “l’impresa ha assunto l’impegno di consegnare per l’inizio del prossimo anno scolastico l’ala necessaria, in base alle esigenze avanzate dall’Ufficio scuola; a segui-re la seconda parte della struttura destinata a sede dei laboratori didattici”.

“La donzelletta vien dalla campagna...” di leopardiana memoria

costituisce la rappresenta-zione plastica della conside-razione in cui sono tenuti gli utenti della Modena-Carpi-Mantova. Con l’orario estivo che entra in vigore il 9 giugno vengono soppresse anche il sabato, oltre alla domenica, le 28 “corsette” ora previste. Prevedibile conseguenza la riduzione dei servizi di biglietteria di Carpi che al sabato verrà chiusa alle 13, una decisione già operativa.

treni - Con l’orario estivo che entra in vigore il 9 giugno vengono soppressi 28 treni. già operativa la chiusura della biglietteria di Carpi alle 13 del sabato

il sabato del villaggio della modena - CarpiLe promesse fatte pubbli-camente dal responsabile del Servizio Ferrovie della Regione maurizio tubertini e dallo stesso direttore gene-rale di Tper claudio Ferrari all’introduzione del servizio cadenzato trovano una ulteriore smentita dai fatti. Lo stesso direttore di Trenitalia Davide Diversi, dopo aver assicurato a Federconsuma-tori e al comitato utenti la documentazione sulle frequentazioni dei treni e il livello di gradimento del nuo-vo servizio, nella pratica le ha

poi negate e ora interviene “in camuffa” per tagliare le basi dello stesso servizio ca-denzato. Federconsumatori e il Comitato Utenti Ferrovia Modena-Carpi-Mantova denunciano questa incredi-bile e ingiustificata decisione di tagliare il 50% dei servizi del sabato senza la minima comunicazione preventiva e ne richiedono l’immediato ripristino. Utenti, Federcon-sumatori e Comitato Utenti dichiarano la loro mobilita-zione in difesa di un servizio di trasporto pubblico efficien-

te e realmente disponibile, tutto il contrario del servizio proposto, fatto con poco personale e materiale rotabile residuale. Aderiscono sin da

ora alle iniziative che met-terà in campo il comitato regionale utenti Ferrovie emilia romagna sulle stesse tematiche.

eccolo l’amico carpi-giano di Little Tony, al secolo Antonio

Ciacci, romano di Tivoli, morto a Roma il 27 maggio all’età di 72 anni, lasciando nel dolore e nello sconforto quanti lo avevano cono-sciuto e i tanti colleghi di lavoro che lo hanno sempre apprezzato sia dal punto di vista professionale che umano. “Perché Little Tony lascia un ricordo di sè carico di contenuti morali e umani in quanto persona buona, gentile e disponibi-le, che non si era lasciato condizionare dalle luci della ribalta, dalla bramosia del successo e dalle logiche spesso crude ed egoisti-che della carriera. Non si ricorda di lui nessun litigio con qualche collega perchè egli faceva prevalere sen-timenti di comprensione, di tolleranza e di amicizia sulle ragioni egoistiche della professione”. Questo il commento del suo ami-co carpigiano Vincenzo Nappa, imprenditore nel settore dell’abbigliamento, appassionato di musica italiana degli Anni ‘60 e

‘70, nonché cultore e sto-rico cinematografico, che ha accumulato nel tempo centinaia di pellicole con i più bei film degli ultimi cinquant’anni, italiani e hollywoodiani. Una col-lezione, la sua, da vero amante e appassionato del cinema, custodita gelosa-mente nella sua abitazione carpigiana. “Conobbi Little Tony 25 anni fa, a Pavul-lo, e da quel momento si è instaurata tra di noi una grande amicizia, coltiva-ta dapprima andandolo a

seguire nei concerti che te-neva in Emilia, poi forgiata con la frequentazione della mia famiglia nella mia casa carpigiana. Little Tony non mancava mai alle mie feste per compleanni o ricorrenze dove cantava gratuitamente e dove portava, spesso, can-tanti della sua generazione come Bobby Solo, Mal, Dino, Michele, i Dik Dik, i Nuovi Angeli o l’attore Massimo Boldi. E Little Tony doveva essere presen-te all’inaugurazione della nuova boutique di mia figlia

Rossella, insieme a Boldi, il 9 febbraio scorso, ma quel giorno era impegnato in Rai nella trasmissione di Carlo Conti, I migliori anni.Ma Nappa ha anche altri ricordi personali legati alla figura dell’uomo e del cantante, a seguito dei continui weekend nella villa di Carpi, soggiorni non legati a concerti ma, semplicemente, perché il cantante romano gradiva questi tuffi nella realtà della provincia modenese dove si rilassava e poteva mangia-re, il sabato sera, i tortel-lini in brodo di cui andava ghiotto, in compagnia dei tanti amici della famiglia Nappa. Che egli afferma-va essere diventata la sua seconda famiglia, dopo che era rimasto vedovo e visto che l’unica figlia era ormai grande. Un’altra rivelazio-ne di Nappa è quella della

sua profonda fede religiosa e della devozione a Padre Pio e alla Madonna. In onore di quest’ultima aveva contribuito alla ristruttu-razione del Santuario del Divino Amore, a Roma, nei pressi dell’ippodromo delle Capannelle, chiesa nella quale si sono svolti i solenni funerali alla presen-za di non meno di tremila persone, tra cui non pote-va mancare l’affezionato amico carpigiano. “E’ stato un funerale grandioso, in cui era palpabile l’emo-zione – aggiunge con voce rattristata Nappa – con tutta quella gente anche fuori del Santuario, che ha potuto seguire la funzione religiosa grazie a un maxi schermo posizionato sul piazzale. Presenti la figlia Cristiana e tanti cantanti, da Bobby Solo a Morandi, ad Al Bano. Presenti anche il sindaco Alemanno e i presentatori Mara Venier e Pippo Baudo, oltre al fra-tello Enrico Ciacci, famo-so paroliere delle canzoni di successo interpretate dal fratello. Incontenibile la commozione della gente accorsa, nell’udire le note dei suoi brani più celebri: 24 mila baci che lo fece conoscere al grande pub-blico a Sanremo in coppia con Celentano, Riderà (la sua canzone preferita) e Cuore matto. Poi il feretro è stato condotto al cimitero di Tivoli, dove vivono ancora gli anziani genitori, scorta-to da una decina di Ferrari (tra cui la sua California del 1960) perche è nota la passione che aveva per le rosse di Maranello”. l’ultima volta che l’ha sentito quando è stato?“Qualche settimana fa, quando era in ospedale. Abbiamo parlato di tutto, della sua malattia, dei miei tortellini, della squadra del-la Roma di cui era grande tifoso e della mia Fioren-tina. Ma avevo intuito che ben difficilmente l’avrei avuto nuovamente mio ospite a Carpi”, è il triste e commosso ricordo di Vin-cenzo Nappa.

14 07.06.2013 n° 22

Al via Ne vale la pena,

la rassegna di incontri pro-mossi da Radio Bruno, Comu-ne di Carpi, Libera, Libre-ria Mondadori, Anpi, con la collaborazione di Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, Fon-dazione Casa del Volonta-riato, Centro volontariato di Modena e Rock no war. Appuntamenti pensati per proporre soprattutto alle giovani generazioni spunti di riflessione da parte di chi (quando nel proprio percor-so esistenziale si è trovato davanti a un bivio) ha scelto la strada più difficile, piut-tosto che optare per la solu-zione più semplice. La ras-segna si compone di quattro appuntamenti: quattro storie di uomini che hanno creduto valesse la pena di

Pierluigi Senatore e Gianluigi Nuzzi - Ph Federico Spaggiari

torna in Città La rassegna ne vaLe La pena. in piazza gariBaLdi inContri Con enzo CiConte, giovanni tizian e pippo giordano

tra giustizia e legalità

impegnarsi nel campo della giustizia e della legalità. Il ciclo va braccetto con un’iniziativa targata Libera che consentirà ad alcuni ragazzi dell’Unione delle Terre d’Argine di appro-fondire con i relatori di Ne vale la pena alcuni aspetti della loro professione; una sorta di corso di formazio-ne che si concluderà con la partecipazione di una delegazione del nostro territorio a uno dei campi di lavoro che l’associazione presieduta da don Ciotti organizza nei mesi estivi in alcune località dove si trovano beni sequestrati

alla criminalità organiz-zata. Dopo l’incontro con il pubblico ministero alla Procura di Modena Marco Imperato e il magistrato e procuratore aggiunto della Repubblica presso il Tribunale di Milano, Ar-mando Spataro, martedì 11 giugno, il docente Enzo Ciconte porterà all’atten-zione della cittadinanza le considerazioni contenute nel suo testo Politici (e) malandrini. Sabato 8 giu-gno si preannuncia di gran-de interesse l’incontro che Giovanni Tizian - giornali-sta che vive sotto scorta per le minacce ricevute - avrà

a Carpi per presentare il suo ultimo libro La guerra non è mai finita. Conclude il ciclo, martedì 18 giu-gno, Pippo Giordano, ex ispettore della DIA di Palermo, già collaboratore di Giovanni Falcone, e autore del libro Il soprav-vissuto. A questo ultimo appuntamento parteciperà in veste di ospite speciale anche il Questore di Mo-dena, Oreste Capocasa. Tutti gli incontri si terran-no, a partire dalle 21, in Piazza Garibaldi e saranno condotti dal caporedattore di Radio Bruno, Pierluigi Senatore.

Da sinistra Tizian, Ciconte e Giordano

l’anioc, Associazione Nazionale Insigniti Onorificenze Cavalleresche Delegazione Provinciale e Comunale di Modena e Carpi, in occasione della Festa della Repubblica

del 2 giugno scorso, ha organizzato un pranzo di solidarietà, interamente gestito dai cavalieri e rivolto ad alcune persone in difficoltà, nei locali del circolo Guerzoni. In rete con il comu-ne e la caritas di carpi i cavalieri hanno donato a circa 150 persone una giornata all’insegna dei valori più alti della nostra Repubblica, come sottolinea il presidente di Anioc, cavalier nunzio massari: “noi abbiamo ricevuto questa prestigiosissi-ma onorificenza perché la Repubblica ci attribuisce un merito. Come ambasciatori e rappresentanti dei valori della Repubblica abbiamo pensato che il giorno della nostra festa dovevamo essere d’esempio a tutti, mettendoci al servizio dei più biso-gnosi”. Alla cerimonia erano presenti le autorità locali civili, militari e religiose. Tra loro il vescovo, Francesco cavina, che ha portato il proprio saluto e l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Carpi, alberto Bellelli. L’iniziativa è stata premiata con la Medaglia di Rappresentanza inviata dal Presidente della Repubblica, Giorgio napolitano.

anioc - delegazione provinciale e Comunale di modena e Carpi, in occasione della festa della repubblica del 2 giugno scorso, ha organizzato un pranzo di solidarietà per i meno fortunati al Circolo guerzoni

Cavalieri al serviziodella solidarieta

gianLuigi nuzzi, giornaLista e autore deL LiBro daL titoLo sCandaLo sua santità - Le Carte segrete di Benedetto Xvi,è stato a Carpi neLL’amBito deLLa rassegna ne vaLe La pena

La Chiesa degli scandalis

i è tenuto a Carpi giovedì 30 maggio l’incontro con Gian-

luigi Nuzzi - giornalista e autore di Vaticano S.p.A e Sua Santità. Le carte segrete di Benedetto XVI – ospite, in Auditorium Loria, della rassegna Ne vale la pena. Sollecitato dalle domande del caporedattore di Radio Bruno, Pierluigi Senatore, Nuzzi, che si è occupato dell’Istituto per le Opere di Religione, meglio noto come Ior, la banca del Vaticano, e della lotta di potere interna alla Curia, ha rivelato di essersi accorto ben presto di essere entrato in una storia ben più grande di lui. A questa convinzione Nuzzi è arrivato esaminando via via i documenti riservati che Paolo Gabriele, l’Aiutante di Camera di Papa Ratzinger gli forniva. “Ho percepito l’isolamento assoluto di Benedetto XVI dai centri di potere del Vaticano e ho sen-tito la distanza siderale tra i

fedeli e quei grumi di pote-re”. In realtà, ha continuato Nuzzi, i due libri sono uno il prosieguo dell’altro, ovvero è anche a partire dalla scarsa trasparenza che da sempre circonda le operazioni dello Ior che si originano quegli scontri interni che poco, anzi pochissimo, sembrano avere a che spartire con la salvez-za dell’anima. “Ci tengo a sottolineare che non sono anticlericale, mi limito a fare

il cronista: trovare le notizie e diffonderle”. In merito alla vicenda di Gabriele, Nuzzi solleva qualche perplessi-tà: “è stato arrestato in un Paese dove non finisce mai in galera nessuno, neppure i pedofili, ma un problema non si risolve spostandolo di 20 chilometri o metten-dolo a tacere”. Nuzzi si dice purtroppo convinto di aver svelato, con le sue inchieste, solo la parte migliore della

storia: “temo ve ne siano di peggiori; ma sono conten-to, perché credo che questi due libri abbiano accelerato i processi di conoscenza, rompendo equilibri e svelando segreti che potevano divenire fonti

di ricatto. Non penso che il nuovo Papa, sebbene con la sua semplicità stia riscaldan-do il cuore di molti fedeli, eliminerà lo Ior, perché non ho mai visto chiudere un cimitero pieno di scheletri. Una volta dissepolto, infatti, uno scheletro può appartene-re a chiunque”. Fare pulizia, insomma, potrebbe destare scandali: “tutti sanno benis-simo cos’ha fatto quella ban-ca dal dopoguerra a oggi – ha

continuato Nuzzi – essendo di fatto un istituto di credito offshore, in grado di garan-tire il completo anonimato e con in più la comodità di essere ubicato nel centro di Roma. Basti pensare che metà della tangente Eni-mont, la più grande mai versata, portata da Bisignani allo Ior, ancora non si sa a chi sia andata”. Anche su Papa Francesco il cronista invita alla prudenza, perché la rinnovata semplicità della Chiesa di Roma rischia di essere, magari involontaria-mente, nulla più che un’ope-razione di maquillage. “Non basta un nuovo pontefice per cambiare un potere che è abituato a imbrigliare ogni spinta al cambiamento, ed è troppo presto per giudicare quali siano le sue reali vo-lontà. Pensate che mi hanno raccontato che alcuni cardi-nali hanno lasciato in garage le auto blu e comprato delle Panda”. Un dato di speranza, però, c’è: “riconsegnando

alla Cei lo scettro del dialo-go politico che, per alcuni anni, Bertone aveva tenuto per sé, Bergoglio ha fatto un gesto importante. A differen-za di Ratzinger, che è stato lasciato volontariamente solo ed è arrivato al soglio di Pietro con alle spalle intere biblioteche, Francesco vi è giunto con i Gesuiti”. In ogni caso, più che sperare in un cambiamento dall’alto, viene da pensare sia compito degli stessi fedeli pretendere che polvere e scheletri non abitino più i sontuosi palaz-zi romani. D’altra parte la Chiesa è sempre stata divisa: da un lato Francesco d’Assi-si, Don Ciotti, Alex Zanotel-li, Madre Teresa; dall’altro i Borgia, Bonifacio VIII, Giulio II, il fuoco dell’In-quisizione e l’indice dei libri proibiti. Ad aiutare quanti sognano una Chiesa più vici-na ai poveri che al potere una guida insuperabile: le parole del Vangelo.

Marcello Marchesini

1507.06.2013 n° 22

L’Angelino... un carpigiano a Los Angelesdi Giacomo Giovanetti

“Non adagiamoci sugli allori”.Pensavo a quanto

la maggioranza di noi sia affetta dal processo dello “stereotipare” e lo faccia con una naturalezza che, a pensarci su, fa provare un brivido lungo la schiena. Uno di quei rari (purtroppo) momenti in cui si realizza di aver preso per scontata un’attitudine a dir poco sminuente se si è passati la quinta elementare. Ok, ok, ci sono ragioni culturali die-tro questa abitudine. Non voglio sembrare il classico hippy da chitarra e marcia-piede, filosofeggiante, stile “siamo tutti uguali”. Non lo sono. Non siamo tutti ugua-li. Anzi. Non lo devo certo scrivere io che in questo mondo esistono quelli più meritevoli e quelli meno, i capaci e gli incapaci, quelli che hanno e non dovreb-bero e viceversa. Insomma: non siamo tutti uguali: è una realtà. Non dobbiamo

pensieri solo per il gusto di farlo. Recentemente ho letto una citazione dello scrittore americano peter mcWilliams che riporto anche in lingua originale: “Be willing to be uncom-fortable. Be comfortable being uncomfortable. It may get tough, but it’s a small price to pay for living the dream”. (“Siate disposti a essere scomo-di - in accezione inglese, to be comfortable assume un significato di comodità mentale e fisica tendente all’estremo. Noi diremmo “adagiarsi sugli allori” - trovate la comodità nell’es-sere scomodi. Può diventare dura ma è un piccolo prezzo da pagare per vivere il pro-prio sogno”. A parer mio, questo aforisma offre ottimi spunti: per raggiungere il proprio sogno (qualunque

esso sia), nella maggior parte dei casi chiunque si trova a dover fare qualcosa di scomodo o pauroso (“Do the thing you fear most and the death of fear is certain” - Mark Twain. “Fai ciò di cui hai maggior paura e la morte della paura stessa è certa.”), a doversi superare in un qualche modo. Rari sono gli individui che raggiungono i propri obiettivi più grandi senza doversi mettere alla prova o “scomodare”.Adagiarsi è sicuramente una piacevole sensazione, ma dobbiamo ricordare che non ci muove. Non pensa-te anche voi quindi che il pre-giudizio, lo stereotipo, l’aspettativa infondata siano in qualche modo frutto di un ozio mentale, un sonno sugli allori, una comodità presa per scontata?

voler essere apprezzati da tutti (è utopico e razionalmen-te insensato). Detto ciò, è innegabile che la mag-gior parte di noi (me com-preso) nutra almeno un pregiudizio. Non vi dico quante volte i miei stereotipi mi abbiano sorpreso e contraddet-to qui a Los Angeles. Ho però capito che una delle cose che mi infastidicono maggiormente è l’ottusità. La limitatezza di visione e di

pensiero. La rassegnazione immediata, l’assenza di curiosità, e la conseguente

negligenza.Spero di non dare la sen-sazione di voler rigurgitare

16 07.06.2013 n° 22

Cristina zagaria, giornaLista de La repuBBLiCa, di origini Carpigiane, ha presentato iL suo nuovo LiBro neL quaLe raCConta iL dramma di taranto e deLL’iLva

una battaglia contro i veleni d’italiaN

ei giorni scorsi il Circolo Arci Fuori Orario di Taneto

di Gattatico, nel reggiano, ha ospitato la presentazione dell’ultimo libro di Cri-stina Zagaria, giornalista de la Repubblica, nata a Carpi, nonché scrittrice. Il suo nuovo libro racconta il dramma di Taranto e dell’Il-va: Veleno - La battaglia di una giovane donna nella città ostaggio dell’Ilva, edito da Sperling & Kupfer. Il veleno è quello dell’Ilva, colosso della siderurgia che ha la sua sede principale a Taranto (città d’origine della famiglia dell’autrice) e che dal 2012 è nell’occhio del ciclone per l’alto tasso di inquinamento. Il libro Ve-leno è la storia di una Erin Brockovich italiana contro la grande acciaieria che dà lavoro ma uccide. Cristina Zagarìa firma un reportage sotto forma di romanzo civile; una narrazione di attualità su Taranto vista at-traverso gli occhi di Danie-la Spera, giovane chimica che per anni ha raccolto le prove del disastro ambien-

tale e ha collaborato con la Magistratura. Nata a Carpi, nel 1975, dove ha vissuto per alcuni anni, la Zaga-rìa si è laureata in Lettere Moderne all’Università di Bari, ha lavorato a Berga-mo e nella sua Taranto. Dal 2007 vive a Napoli, dove lavora per il quotidiano la Repubblica occupandosi di cronaca nera e giudiziaria. Ospite della presentazione è stato Walter Ganapini, noto ricercatore reggiano, membro onorario perma-nente del Comitato scienti-fico dell’Agenzia Europea dell’Ambiente, nonché co-fondatore di Legambiente ed ex presidente di Green-peace Italia e quindi l’in-contro è stato anche l’occa-sione per fare il punto sulle altre emergenze ambientali italiane da Nord a Sud. E’ emerso che viviamo su una vera e propria polveriera e se non si modificheranno a breve le nostre politiche ambientali, sempre più spesso ci troveremo davanti a situazioni critiche come quella dell’Ilva.L’esordio letterario di Cri-

stina Zagaria risale al 2006 col romanzo Miserere: vita e morte di Armida Misere-re, seguito dal saggio sugli scandali universitari Pro-cesso all’Università. Cro-nache dagli atenei italiani (2007) e dalla storia vera di ’ndrangheta L’osso di Dio, miglior libro dell’anno per Umbrialibri 2009 e vincito-re del premio Zocca Giova-ni 2008. Quindi la Zagarìa ha pubblicato il romanzo breve Perché no e il libro Malanova, storia vera di Anna Maria Scarfò, prima donna in Italia sotto scorta poiché minacciata di morte, dopo aver denunciato i suoi stupratori.

Pierluigi Senatore

Viviamo su una vera e propria

polveriera, se non modificheremo le nostre politiche ambientali, ci troveremo davanti a molte situazioni come quella dell’Ilva.

Cristina Zagaria

1707.06.2013 n° 22

di clarissa [email protected]

i nuovi poveri di oggi sono il ceto medio di ieri

Da sinistra Ferrari, Veroni, Benincasa, Lugli, Ferrario e Ramella - Ph Federico Spaggiari

sabato 15 e domenica 16 giu-gno musica e danza saranno protagoniste indiscusse del-

la scena carpigiana: torna infatti, per la sua seconda edizione, Not-turno. Musica e Danza in festa, la rassegna ideata e diretta da Valen-tina Maddalena Lugli pensata per offrire a un pubblico di ogni età, l’opportunità di approfondire le proprie doti in questi due campi, attraverso seminari con professio-nisti di provata qualità e di assiste-re a spettacoli serali. La rassegna - organizzata in collaborazione con Centro sociale Loris Guerzoni, Arci e Anecscao, con il contributo di Fondazione Cassa di Rispar-mio di Carpi, San Rocco Arte & Cultura, Unipol Assicurazioni e Assicoop, con il patrocinio del Comune di Carpi e l’ausilio di Cefac - è anche una preziosa occa-sione per il Guerzoni di aprirsi ancor di più alla città, soprattutto, “per stabilire un contatto con le giovani generazioni; passaggio indispensabile considerate le oggettive difficoltà che abbiamo per assicurare il ricambio genera-zionale dei nostri volontari”, ha commentato il presidente del cir-colo Giancarlo Veroni. “Tolte le spese - prosegue Veroni - il denaro raccolto sarà donato in benefi-cenza, probabilmente a favore di progetti legati alla ricostruzione post sisma”. Ma la vera novità di Notturno è rappresentata dalla sua anima duplice, come spiega la direttrice artistica Valentina Maddalena Lugli. “Come artista credo fortemente nella necessità di promuovere l’arte in quanto professione: proprio per questo ho avvertito l’esigenza di costruire una rassegna che potesse vantare un programma del quale facessero parte artisti affermati, che però affiancassero, alle performance sul palco, veri e propri incontri e seminari con i ragazzi, in qualità di insegnanti. L’obiettivo è infatti quello di mostrare quanto lavoro si celi dietro all’arte. Nessun arti-sta si improvvisa: la sua professio-nalità è il frutto di anni di lavoro, disciplina, sacrificio e dedizione. Queste due giornate offriranno la

saBato 15 e domeniCa 16 giugno, aL CirCoLo Loris guerzoni di Carpi, torna notturno, musiCa e danza in festa. due giorni di seminari e spettaCoLi Con artisti di grande LiveLLo, per fare deLL’arte un patrimonio Condiviso

i retroscena dell’arte...

possibilità ai partecipanti di dare un assaggio all’arte e al lavoro che vi sta dietro. Troppo spesso, infatti, il percorso per giungere a una consapevole maturità artistica viene sottovalutato e banalizzato”. Un altro elemento fondante della rassegna è il suo carattere locale: “tutti i professionisti che ho invi-tato - conclude Lugli - sono talenti straordinari del nostro territorio. Artisti a tutto tondo non sempre valorizzati quanto meriterebbero”. Ad aprire le danze, sabato 15 giugno, dalle 15 alle 16.30, sarà Dumdum Lab, un laboratorio di musica e percus-sioni per genitori e bimbi – dai 4 ai 7 anni - curato dalla musicista, percus-sionista ed esperta di laboratori musicali nelle scuole Anna Palumbo; dalle 17 alle 18.30, una lezione di danza clas-sica a cura di Ecöle Klassique, tenuta dalla direttrice e ballerina Serena Marchetto, dedicata a danzatori a partire dai 15 anni, che abbiano già acquisito un livello di

tecnica avanzato; nel pomeriggio ci sarà spazio anche per la danza e la musica africana, dalle 18.30 alle 20, con il musicista e insegnante di danza Sourakhata Dioubate; non mancherà neppure A Gospel Experience, un seminario dedica-to al canto, dalle 16.30 alle 19, con la cantante jazz Sandra Cartolari e la pianista Alessandra Foglia-ni. Inizierà invece alle 21.30 lo spettacolo serale, con la partecipa-

zione del trio musicale Mi-nou Griots, dell’ensemble Gospel Expe-rience, della danza neoclas-sica di Ecole Klassique e della musica e danza africane Ginefare. Domenica

16 giugno si parte alle 10.30 con La risonanza del Sublime: l’idea della musica in Occidente, un seminario sull’evoluzione del rapporto tra parole e musica nella cultura occidentale condotto dal musicista, compositore e teorico della musica Alessandro Pivet-

ti, e rivolto a studenti di musica, appassionati di storia e filosofia, studenti universitari e insegnanti di tutti i livelli; dalle 11 alle 13 e dalle 14.30 alle 16.30 si potrà poi seguire il workshop di sassofono

Una giornata con Gianni Vancini, tenuto dallo stesso musicista, che vanta collaborazioni con artisti di fama nazionale e internaziona-le; dalle 16 alle 17.30 ci sarà poi la possibilità di approfondire le proprie abilità con il Laboratorio di danza espressiva tenuto dall’ar-tista Valentina Maddalena Lugli; chi ha la passione per le corde potrà invece seguire, dalle 17.30 alle 19, la Lezione concerto con il Bruskers Guitar Duo, composto dai chitarristi Eugenio Polacchini e Matteo Minozzi. Alle 21.30 inizierà il secondo spettacolo se-rale, tra repertorio classico e jazz, che vedrà protagonisti il Bruskers Guitar Duo e Gianni Vancini con Souls United. A condurre le se-rate sarà Andrea Barbi. Durante la manifestazione saranno allestiti stand gastronomici con distribu-zione di gnocco, birra, gelato e servizio bar, mentre all’interno dell’auditorium sarà visitabile una mostra fotografica dell’Associa-zione Culturale Il Monocolo. Tutti i seminari sono a partecipa-zione gratuita, mentre l’ingresso per un singolo spettacolo serale è di 12 euro (l’abbonamento per i due show è di 20 euro).

Da sinistra Ferrari, Veroni, Benincasa, Lugli, Ferrario e Ramella

cara clarissa, perché abbia-mo tutti meno soldi in tasca e più problemi occupazio-nali, ma le bollette invece di calare aumentano? perchè i politici, anche locali, ci sono tutti vicini a parole, ma non intervengono sui costi che le famiglie devono affrontare? io lavoro come impiegata e percepisco uno stipendio non elevato - ma meno male che ce l’ho - mio marito invece è in cassa integrazione (700 euro e finché dura è grasso che cola); abbiamo un figlio di 21 anni con un diploma in ragioneria che cerca lavoro (anche a raccogliere la frutta in campagna) e non lo trova e una figlia di 16 che frequenta ancora le superiori. la casa in cui viviamo è nostra (abbia-mo estinto 20 anni di mutuo e per pagarlo non abbiamo accumulato risparmi, è una casa degli anni ‘70 ristruttu-rata) e tanto basta per essere ricchi. come se mantenere

i costi di una casa (che non riusciremmo a vendere nem-meno volendo, dal momento che il mercato immobiliare è paralizzato) ci portasse dena-ro in tasca a fine mese. io mi domando se il sostegno alle famiglie siano solo gli assegni famigliari (che vanno soprat-tutto a famiglie monoreddito con molti figli e non serve che specifichi chi sono) o se si prenda in esame il fatto che, avanti così, forse tanti di noi, ex classe media, non potremo più permetterci l’acqua calda, il forno e il riscaldamento.

F.M.

la sua lettera racconta molte cose. Anche le tante frasi che ha scelto di mettere tra

parentesi. Vite normali che un giorno risultano stravolte, spese fisse esose rispetto alle entrate e nessuno a cui appellarsi per chiedere aiuto perché non si è ancora abbastanza “poveri”. Ho chiesto all’assessore alle Poli-tiche Sociali di Carpi, Alberto Bellelli, di leggere le sue parole. Ha risposto così: “Cara Clarissa, la lettera della signora racconta di una difficoltà crescente che, in seguito alla crisi economica mani-festatasi dal 2008, sta opprimen-do le famiglie anche nel nostro territorio. La mancanza di lavoro incide in modo determinante sulla distribuzione del reddito e a farne le spese sono, oltre ai nuclei già economicamente deboli, anche quelli appartenenti alla cosiddet-ta classe media o fascia grigia.

Negli ultimi anni i nostri sportelli hanno visto l’incremento delle richieste provenienti da questa parte di cittadini che fino a poco tempo fa mai avrebbe pensato di trovarsi in una tale situazione di difficoltà. Al fine di rispondere alla nuova dimensione del disagio, dalle politiche sociali dei Comuni del nostro territorio sono partiti progetti indirizzati al sostegno di quelle famiglie che non avrebbero trovato risposta negli strumenti classici dell’assistenza sociale, perchè tarati su livelli di indigenza più gravi. E’ il caso del progetto La casa nella rete, indirizzato a chi ha difficoltà legate all’affitto, o il Bando Anticrisi, promosso dall’Unione Terre d’Argi-ne e dalla Fondazione CRC. Quest’ultima iniziativa, indirizza-

ta ai nuclei che si trovano in diffi-coltà lavorativa (dalla disoccupa-zione alla cassa integrazione, dal lavoratore dipendente alla partita iva per livelli isee fino a 20000 euro) ha permesso di distribuire quasi 1 milione e 500mila euro a più di 900 famiglie. Si tratta di risposte importanti ma purtroppo non risolutive, poichè la risposta più efficace sta nella tanto attesa ripresa economica e la portata del fenomeno chiama in causa il siste-ma di welfare nazionale prima di quello locale.Come Amministra-zione ci siamo dati l’obiettivo di non toccare le tariffe e le rette di nostra competenza, preservando i servizi alla persona anche in un momento di grande incertezza che caratterizza i conti pubblici e i trasferimenti nazionali”.

18 07.06.2013 n° 22

l’AFOrIsmA dellA seTTImANA...

APPuNTAmeNTI APPuNTAmeNTI

“Una mente notevole possiede un regno”.Lucio Anneo Seneca

mostreCarpiFino all’ 8 giugnoIl grande viaggio della piccola AngelicaUn percorso tra arte e lettura in mostraA cura dei bambini delle Scuole Collodi, Da Vinci e GasparottoSala espositiva Biblioteca Falco Magico

Fino al 9 giugnoSi scambiavano i paesaggi OttoNovecento, tra letteratura e arte a ModenaLa mostra si sviluppa in due sedi:Loggia di primo ordine di Palazzo dei PioPalazzo Foresti

Fino al 16 giugnoRicicl’Art - La cultura delle mani Appartamento nobile di Palazzo Pio

Fino al 30 giugnoWhat if god was one of us Mostra degli artisti Emanuele Sferruzza Moszkowicz, Corn79 e Mr FijodorDark Room Silmar

Fino al 30 giugnoL’umorismo ai tuoi piedi Personale di Giuliano RossettiO&A Centro Affari

Fino al 20 luglioI Giusti tra le Nazioni I non Ebrei che salvarano gli Ebrei in Emilia Romagna (1943/1945)Casa del Volontariato

eventiCarpi Fino al 9 giugnoFesta dell’Azione CattolicaUn concilio per ringiovanire il mondoParrocchia di S. Agata

Fino al 9 giugno4ª Festa Comunale Anpi CarpiProgramma7 giugno - ore 20.30Ballo liscio con Enza & Harmonyci vuole della resistenza a ballare il liscioOre 21Gaetano Alessi presenta 2° Dossier sulle mafie in Emilia Romagnain collaborazione con Presidio Libera Peppe Tizian di Carpia seguire aperitivo con i prodotti di Libera Terra8 giugno - ore 17RicreArti!

Laboratori per bambini con materiali naturali e di recuperoOre 18.30Resistenza migranteProiezione del documentario La prigione degli altri Dei Fratelli LevrattiAl termine incontro con gli autoriOre 21.30Uochi Toki (hip hop)Criminal Jokers (folk rock)9 giugno - ore 10Biciclettata Resistentecon partenza dal Centro Sociale Cibeno PileOre 12.30Pranzo socialePer prenotazioni: 059.650600 348.7651786Ore 17RicreArti! Laboratori per bambini con materiali naturali e di recuperoOre 17Resistenze al femminileLe ragazze di Montefiorino di Anna ReiterA seguire testimonianze di Staffette e lavoratrici precariein collaborazione con Cgil, Udi e con il coordinamento Pari Opprtunità dell’Unione delle Terre d’ArgineOre 21Spettacolo IncantArci del Circolo Arci CabassiA seguire Spettacolo della Scuola di ballo Red Moon Dance del Circolo Rinascita di BudrioneCircolo Cibeno Pile

Fino al 4 luglio - ore 22Jazz e dintorni6 giugnoStefano Calzolari20 giugnoNico Menci4 luglioCarlo Atti Cookies Bar

7 giugno - ore 20.30 Un anno in famigliaSerata di confronto tra le coppie che hanno adottato nel corso del 2011 e 2012, per condividere il primo anno vissuto con i propri bambiniConducono:Valeria Lodi e Alessandra Piccioni, psicoterapeuteSede Nadia

Fino al 10 giugnoMercatino di vendita oggettiA cura di Vivere Donna onlusCentro Ascolto antiviolenzaSaletta espositiva Fondazione Cassa di Risparmio

8 giugno - ore 22Sempre Noi, quelli dell’89’ Tour in concertoSerata musicale e gastronomica per raccogliere fondi a favore diIl Tesoro Nascosto onlus -

in piazza martiri, iL 9 giugno, aLLe 18, arti vive festivaL presenta Lo spettaCoLo di armando punzo, merCuzio non vuoLe morire - La vera tragedia di romeo e giuLietta. Con gLi attori deLLa Compagnia deLLa fortezza

il sogno non deve morireun grande evento di teatro, un emozionante e originaLe spettaCoLo di massa, un grido straziante, divertente e poetiCo per La saLvezza deL sogno, deLLa BeLLezza e deLLa poesia…

la Leggerezza! La Leggerez-za! La Leggerezza pensosa! Urla gioioso Mercuzio ferito

a morte per le strade della bella Ve-rona. Nella morte di Mercuzio c’è la morte di un mondo, di una parte fondante e fondamentale senza la quale l’uomo scivola inevitabil-mente verso la tragedia. Gli artisti, i poeti, gli intellettuali, possono essere schiacciati, sacrificati come sotto un qualsiasi totalitarismo, anche in tempo di democrazia, e quest’ultima sa essere poco tenera alla stessa identica maniera. E a nulla serve l’illusione del potersi esprimere liberamente, quando sono tagliati e abbattuti “cultu-ralmente” tutti i ponti verso chi dovrebbe essere il destinatario ultimo e fruitore della libertà che solo la cultura può dare. Cambiano i tempi, le modalità, le stagioni po-litiche, ma non cambia il rapporto di sudditanza e marginalizzazione che da sempre il potere instaura, con i “suoi” uomini di cultura non allineati, l’utilizzo spregiudicato

e anestetizzante che di loro ne vorrebbe fare chi detiene i cordoni della borsa. Sono talmente tanti, troppi, gli esempi di artisti che testimoniano questa durissima storia della vita nell’arte, che di ciò, ormai, si è fatta regola disin-volta e abitudine. Nelle Lezioni Americane, Italo Calvino tratta, tra gli altri, il tema della legge-rezza di Mercuzio e questa stessa qualità straordinaria la riscontra in altri personaggi e autori come Perseo che gli capita di vivere in un mondo di mostri, taglia la testa alla Medusa e vola con i sandali alati, elementi sottilissimi contrap-posti da Montale a Lucifero dalle ali di bitume che cala sulle capitali d’Occidente, Milan Kundera con L’Insostenibile Leggerezza dell’Essere, il De rerum natura di Lucrezio, le Metamorfosi di Ovidio, il poeta Cavalcanti, Paul Valery, Emily Dickinson, Henry James, Don Quijote che infilza con la lancia una pala del mulino e viene trasportato in aria… Per-

sonaggi, solo personaggi frutto di una fantasia, per alcuni. Tutto ha inizio nello spazio del teatro. Spazio fuori dal tempo ordinario, tempo altro per Mercuzio che vivendo e rivivendo la sua inelut-tabile morte, giorno dopo giorno, replica dopo replica, ferito dalla banalità crudele del ruolo che gli è capitato, sfugge la trama della sua storia, svia l’incontro fatale, evoca altri luoghi, come un attore finge la morte di Mercuzio, lui finge fino in fondo, per contrasto, il suo deside-rio di vivere. Mercuzio non sta al suo ruolo, alle azioni, alle parole previste per lui. Vuole far capire a tutti quanto è importante la sua entità, la sua forma spirituale. Lui è lui, ma attraverso lui è la poesia che si manifesta, un’altra possibilità che è nell’essere umano. Lottare contro la negazione di questa possibilità è il senso della sua esi-stenza. L’evento che avuto inizio in quella parte della città detta reclusa è concepito come se fosse

un bozzetto, un crogiuolo dove si rifà il mondo. Mer-cuzio, ferito a morte, riscrive la sua storia. Ogni azione in scena, come per incanto, si riverbera nello spazio circo-stante fino a contagiarlo, ogni pensie-ro produce azioni, evoca fantasmi, che prendono for-ma nei luoghi circostanti.

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APPuNTAmeNTI APPuNTAmeNTI

Associazione Genitori Figli con DisabilitàPolisportiva San Marinese

8 giugno - ore 21Presentazione del libro La nostra guerra non è mai finitaDi Giovanni TizianDialola con l’autore Pierluigi Senatore di Radio BrunoPiazza Garibaldi

15 giugno - dalle 15 alle 3Freedom Pool Party All night longQuattro giornate dedicate ai giovani all’insegna di musica, buon cibo e divertimento senza eccessiTuffi e bagni in piscina a ritmo della musica di diverse band e dei dischi proposti dai DjTornei di calcio e beach volleySfilate, esibizioni di danzaCena a bordo vascaBallo con i Dj-setPiscina Comunale

8 e 9 giugnoMoto sotto le stelle1ª edizioneFree Camping, Ottima cucina, Birra a fiumi, Live musicArea Zanichelli

8 e 9 giugnoCampionato Italiano di Motocross d’epoca Pista di Motocross

9 giugno - ore 22.30Arti Vive Festival presenta:EquipaggioA Conrad-oriented dreamSpettacolo teatrale di Francesco RossettiIn scena: Francesco Rossetti, Glauco Zuppiroli, Elisabetta Di Terlizzi, Laura TondelliMusiche originali di Glauco Zuppirolicollaborazione al progetto: Roberta De Piccoli, Elisabetta Di TerlizziSpettacolo gratuitoCortile Biblioteca Loria

9 giugno - ore 18Arti Vive Festival presenta: Mercuzio non vuole morireLa vera tragedia di Romeo e GiuliettaRegia e conduzione dell’evento Armando PunzoMusiche originali eseguite dal vivo Andrea SalvadoriContraltista Maurizio RippaCon gli attori detenuti della Compagnia della Fortezza: Aniello Arena, Giuseppe Calarese, Abderrahim El Boustani, Francesco Felici, Gianluca Matera, Massimi-liano Mazzoni, Rosario Saiello, Massimo Terracciano, Giuseppe Venuto e con Yuri Punzo e Roberto Raspollini…portate un libro e una valigia/trolley…Spettacolo gratuitoPiazza Martiri

9 giugno - ore 9Arti Vive Festival presenta:

Maratona fotografica/concorso...12 temi / 12 scatti / 12 ore...Porta la tua macchina a pellicola, prenota il tuo rullino o la tua “usa e getta”Info e iscrizioni: cell. 346 0894767La maratona si svolgerà anche in caso di pioggiaPiazzale della Meridiana

9 giugno - ore 15.30Festa d’estate della Casa Protetta Tenente MarchiCiak si giraScene dai miti del cinema, dell’opera e dell’operettaCasa Protetta Tenente Marchi

10 giugno - ore 15Festival Internazionale VCL Voce Canto LiricoTappa di Semifinale del Festival canoroGiuria della TappaM° Angelo Valsiglio, direttore d’orchestraLaura Brioli, sopranoCarlo Colombara, bassoAlessandra Rossi, sopranoAl Pianoforte: M° Roberto RossettoCortile d’Onore

11 giugno - ore 21Presentazione del libro Politici e malandrini Di Enzo CiconteDialoga con l’autore Pierluigi Senatore di Radio BrunoPiazza Garibaldi

12 giugno - ore 20.30Extras cover showCena a buffet con musica live Circolo Guerzoni

13 giugno - ore 21Il bello di fare musica insiemeJunior Orchestra Vecchi - TonelliAlice Lombardi,sopranoM° Concertatore: Pietro ScalviniMusiche di: Vivaldi, Mozart, Beethoven, SchubertSala Mori

festa deLL’anpi daL 6 aL 9 giugno aL Centro soCiaLe di CiBeno

Festa resistente

Anche quest’anno l’An-pi di Carpi organizza in collaborazione con

il Centro Sociale Cibeno Pile quattro giornate di festa all’inse-gna dell’antifascismo ma anche del divertimento e della creatività. Dal 6 al 9 giugno presso il Centro sociale di Cibeno prenderà il via la manifestazione, intitolata Aldo dice 26x1, da un famoso messag-gio in codice del Comitato Nazio-nale di Liberazione Alta Italia che comunicava il giorno (26) e l’ora (1 di notte) in cui dare inizio all’insurrezione che avrebbe portato alla Liberazione. Si partirà il giovedì con l’inaugurazione e i saluti del presidente Anpi Fran-cesco Lioce, che afferma, “dopo lo sfortunato evento sismico dell’anno scorso che ci costrinse ad annullare un ricco calendario a pochi giorni dall’inizio della festa, abbiamo mantenuto l’entusiasmo e la voglia di comunicare con la cittadinanza le nostre idee di Re-sistenza di ieri e di oggi, e questa passione ci ha accompagnati fino alla definizione del programma di quest’anno”. Venerdì sera doppio appuntamento e doppia location:

presso il circolo si ballerà il liscio sulle note di Enza & Harmony mentre alle 21 nella centralissi-ma sede storica dell Anpi verrà ospitato Gaetano Alessi dell’As-sociazione AdEst che presenterà il secondo dossier sulle mafie in Emilia Romagna, in collaborazio-ne con il Presidio Libera Peppe Tizian di Carpi.Sabato sarà invece dedicato ai più giovani, alla musica e alla varietà dei generi, con i concerti della band Appaloosa e l’hip hop sperimentale del duo Uochi Toki, anche se non mancheranno temi spinosi come quello dei diritti, dell’immigrazione e delle carceri, grazie al documentario La prigio-ne degli altri, Carcere e Città di Giancarlo Ferrari.Domenica la giornata inizierà con una bella biciclettata con parten-za dal Centro Sociale di Cibeno alle 10, che si concluderà con il Pranzo Sociale sempre presso il Circolo. Nel pomeriggio, insieme a Cgil, Udi e Coordinamento Pari Opportunità delle Terre d’Argine, si parlerà di Resistenze al femminile con il documenta-rio Le ragazze di Montefiorino

di Anna Reiter, la presenza di Aude Pacchioni, presidente Anpi provinciale e con le testimonian-ze dirette di staffette, attiviste e lavoratrici, per riflettere su miglioramenti e peggioramenti della condizione delle donne dalla Liberazione a oggi, mentre la sera si esibirà la Scuola di canto del Circolo Cabassi con lo spettacolo incantARCI e la scuola di ballo Red Moon del Circolo la Rina-scita di Budrione.Durante le giornate della festa sarà possibile avere gnocco fritto e grigliate anche da asporto, e la festa vedrà la presenza dell’ottimo Birrificio Dada di Correggio, con le sue birre artigianali.L’arte sarà infine protagonista con varie mostre e banchetti, tra cui quello della storica Officina Typo di Modena e i bambini potranno giocare, creare e divertirsi con tan-ti materiali diversi presso lo spa-zio RicreARTI! allestito nel parco vicino al Centro Sociale dalle 17 di sabato 8 giugno e domenica 9 giugno e durante il quale avrà luo-go il laboratorio Resistente come un albero a cura dalla cooperativa Giravolta.

il 9 giugno, a partire dalle 9, il collettivo stuffa, in collaborazione con arti vive festival, presen-ta la maratona fotografica. ritrovo nel piazzale della meridiana

...12 temi / 12 scatti / 12 ore...il collettivo carpigiano stuffa, in collaborazione con arti Vive Festival di soliera, organizza

un concorso di fotografia intitolato Maratona Fotografica di Carpi, domenica 9 giugno. La maratona è un concorso di fotografia itinerante, al quale possono partecipare sia professionisti che amatori, realizzato su supporto analogico, utilizzando la propria macchina fotografica analogica o una usa e getta fornita dagli organizzatori. I partecipanti alla maratona scelgono il metodo per concorrere al momento dell’iscri-zione. Ogni partecipante ha a disposizione 12 ore per realizzare 12 foto su 12 differenti temi individuati dagli organizzatori. E’ concesso un solo scatto per tema ed è necessario mantenere l’ordine dei temi nello scatto delle fotografie. La maratona si svolgerà anche in caso di pioggia. Il concorso ha lo scopo di premiare le migliori foto realizzate durante le 12 ore della maratona. Le imma-gini saranno premiate ed esposte domenica 16 giugno presso il Nuovo Cinema Teatro Italia di Soliera. La maratona è aperta a tutte le persone maggiorenni o ai minorenni accompagnati da un genitore. La

pre-iscrizion potrà essere effettuata mandando una mail all’indirizzo [email protected] indican-do: nome e cognome, numero di telefono, indirizzo e-mail e supporto scelto (rullino o usa e getta). Le pre-iscrizioni si chiuderanno alle 12 di sabato 8 giugno. Il costo dell’iscri-zione è di 10 euro che serviranno per coprire i costi di sviluppo, stampa della mostra finale e i premi. A ogni

tappa verrà conse-gnato un foglio con i tre temi per quelle tre ore e tutte le indica-zioni utili al raggiun-gimento della tappa successiva, per un totale di 12 ore, 12 temi e 4 tappe. Per effettuare l’iscrizione vera e propria sarà invece necessario presentarsi la mattina stessa con un do-cumento di identità valido. Il numero di iscritti massimo è pari

a 100. La maratona inizierà domeni-ca 9 giugno, alle 10 e i partecipanti si dovranno presentare almeno un’ora prima dell’inizio della maratona, presso il piazzale della Meridiana di Carpi (parcheggio Poste centrali), con la propria macchina fotografica analogica e un documento, per completare l’iscrizione. I partecipanti riceveranno un rullino 200 asa a colori, oppure una macchina usa e

getta 400 asa a colori dotata di flash, una mappa della città con segnalata la tappa successiva e i primi tre temi. Le pellicole sono numerate e non potranno esserne utilizzate altre se non quelle consegnate dall’organiz-zazione. Necessario per il prosegui-mento della gara è che gli iscritti si presentino ogni tre ore nei luoghi segnalati, per ritirare i tre nuovi temi, pena l’eliminazione dalla marato-na, fino alla tappa finale in cui sarà possibile consegnare la propria pellicola. E’ possibile non completare l’intero percorso di 12 ore senza essere squalificati: è necessario però consegnare la pellicola agli organiz-zatori in uno dei luoghi di ritrovo. Il partecipante in questo caso potrà concorrere per i temi che avrà scatta-to a condizione che l’ordine degli stessi sia rispettato. Sarà una giuria a designare i vincitori della maratona. Ci saranno due categorie di vincitori: la miglior sequenza di fotografie, giudicato in base alla totalità della sua produzione e la migliore foto-grafia per ogni singolo tema.

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eccelleNzA – correggese avanti

CaLCio – iL Carpi supera indenne iL sudtiroL (2-2) e Conquista La finaLe Con iL LeCCe per La serie B. domeniCa gara-1 aL CaBassi (ore 15, diretta raisport)

davide contro goliai saLentini sono un gigante stanCo, ma strafavorito e oBBLigato a vinCere. i BianCorossi partono aLL’inseguimento Leggeri, per iL gusto di un’impresa storiCa. L’anaLisi deL Confronto per sComposizione.

A cura di Enrico Gualtieri

i BigLietti

distinti semi-riapertiingresso gratuito per gli under 8

si risolve momentaneamente, con un piccolo compromes-so all’italiana, l’annosa questione dei Distinti: domenica riapriranno al pubblico di casa, ma solo al 50%. Con la

deroga concessa dalla Prefettura, il Carpi può mettere in vendita altri 615 biglietti per i posti del semi-settore adiacente alla curva ovest. L’altro semi-settore, viceversa, rimarrà vuoto “per ragioni di sicurezza”.la preVenDita è attiva: giovedì 6 e venerdì 7 giugno, dalle ore 15 alle ore 19.30, presso la biglietteria di via Carlo Marx; Sabato 8 Giugno, dalle ore 10 alle ore 13, e dalle ore 14 alle ore 19, presso la biglietteria di via Ugo da Carpi; Domenica 9 Giugno (giorno della gara), dalle ore 10 fino all’inizio del secondo tempo, presso la biglietteria di via Ugo da Carpi.preZZi: Tribuna Centrale 32.00 euro ; Tribuna Azzurra 22 euro; Tribuna Biancorossa 18 euro; Curva Ovest 12 euro; Distinti 12 euro. Ingresso gratuito per i bambini di età inferiore agli 8 anni.

Carpi LeCCeiL momento

il richiamo della storia e dell’impossibileIl carpi recita la parte del debole. Per non soccombere deve battere anche la logica. O riesce a demolire la sicurezza di superiorità del lecce, oppure perderà secondo natura. Quindi può farcela solo attuando un piano di distruzione mentale e atletica. Per congegnarlo parte da cinque certezze fondamentali: 1) E’ sfavorito. Quindi non corre il rischio di venire schiacciato dall’evento. Può semplicemente accettare il diritto a un altro grande richiamo della Storia, il secondo consecutivo, il terzo in 16 anni. E’ abbondantemente a credito. Ma stavolta proverà ad assecondarlo prendendosi il gusto di sfidare l’impossibile. 2) Deve aggiudicarsi almeno una gara su due. Questo è un indubbio svan-taggio numerico. Ma non lo è necessariamente sul piano strategico. Quantomeno non per la squadra di Brini: quando ha speculato troppo sul risultato, è andata in sofferenza; quando invece ha aggredito le partite con leggerezza ed urgenza, ha saputo essere travolgente. 3) Sta meglio. Ha più fiato e gamba. A questo livello è la peggior squadra da incontrare qualora si tratti di rincorrerla. E’ dunque l’avversario più difficile per il Lecce. 4) L’eredità della semifinale. I biancorossi hanno valicato il sudtirol senza perdere. Sono cioè tornati indenni dal Mor-tirolo. Dominando al Sole, ma anche dimostrando di saper soffrire sui greppi più ripidi, in mezzo alla neve. Le tormente temprano: chi vi sopravvive, in genere, si scopre più forte. 5) L’ambiente. In regular season il Lecce ha battuto chiunque, tranne due eccezioni: una è l’Albinoleffe, l’altra appunto il Carpi. Che sul terreno di casa ha già vinto per sfinimento. Comincerà davanti al suo pubblico, spinto da un’attesa fin quasi liturgica. Sotto il suo cielo, dentro il suo stadio. Il Cabassi si vestirà a festa per incorniciare la partita più importante di tutte quelle che abbia ospitato in 85 anni di vita.

gLi uomini

tornano terigi e papiniI numeri della gestione Brini sono brillantissimi, quantificano un grande salto di personalità: sotto la sua guida, il Carpi ha sempre segnato e vinto più del 50% delle partite (7 su 12). In casa è andato sempre all’attacco. Soprattutto in trasferta è cresciuto per carattere e risolutezza. Ha perso solo con le pericolanti (Cuneo e Como), con le grandi non ha quasi mai subito l’iniziativa. Il guaio è nelle palle inattive: su situazioni generate da rimesse laterali, o punizioni dirette e indirette sportiello ha incassato 13 degli ultimi 15 gol. Non c’è dubbio che sia lui l’uomo più in difficoltà. E’ incerto sul primo passo, ha smarrito tempi decisionali e tempi d’uscita. A gioco fermo, gli av-versari gli mandano regolarmente un uomo addosso per confonderlo. Andrà recuperato nello spirito. E protetto con i centimetri e il peso dei saltatori migliori. Per questa ragione diventa importantissimo il rientro di terigi: Gagliolo ha stupito per coraggio e sicurezza, ma gli farà posto. L’uomo più in forma è Della rocca. Timbra il cartellino da tre gare consecutive, sta segnando gol semplici, a colpo sicuro. Li sente un attimo prima siano maturi. Vive cioè quel magic moment che prima o poi arriva per tutti i grandi centravanti. concas tornerà ad orbitargli intorno, per riceverne le sponde e valorizzarle in profon-dità. E in fase di non possesso, sceglierà di volta in volta il portatore da aggredire (Giacomazzi, o il suo acerrimo amico memushaj) In mediana, riprenderà posto papini per dettare i tempi del pressing e proteggere la regia di Bianco. L’unico dubbio è il ginocchio di melara. Se il dolore non passa, spazio a pasciuti.

Le Chiavi

“un bambino li guiderà”Prevedibilmente sarà una serie più elettrica che tattica. Si deciderà su piccoli particolari, ma saranno i nervi, la passione, la forza di volontà a determinarli. L’indicatore della bilancia è nel numero di possessi e di capovolgimenti. In una parola: ritmo. Il Lecce vorrà anestetizzarlo, perché è una massa informe di talento disorganizzato. E non ha gio-catori adatti a correre all’indietro. Terrà palla senza scoprirsi troppo, soprattutto sulle fasce, almeno all’andata. Il Carpi perciò deve shakerare la palude di passaggi che gli verrà opposta. Agitare i tangheri sudame-ricani (Giacomazzi, Bogliacino, Chevanton), mandargli continuamente uomini addosso. Senza farsi ipnotizzare dai loro arabeschi. E deve far valere tutto quello che il Lecce non sa e non può essere. Cioè grande spirito d’insieme e un’organizzazione profondamente all’italiana ma di qualità: difesa stretta, massima attenzione in fase d’aiuto-recupero-disimpegno, attaccanti aggressivi, ripartenze supersoniche, scambi veloci al limite dell’area. Più un massiccio investimento sull’uomo che è la metafora esatta della missione da compiere: Di Gaudio. Uno di quei minuscoli “signor nessuno” che a un certo punto si alzano sul predellino del calcio e cominciano a comandare. All’andata di regular fece saltare Giacomazzi in cinque minuti. Il Lecce è Golia. Ma il Carpi ha quantomeno le Scritture dalla sua, poiché possiede almeno un Davide. Che non più tardi di domenica scorsa ha spiegato come si fa. Quante chances avreste dato a un fantolino di 170 cm (a spingere) di segnare di testa dal limite dell’area? Poche, forse meno che a una goccia di rugiada all’inferno. Quante chances la Natura avrebbe concesso a un “Pudducinu” (dal siculo: pulcino) di guidare un branco di huskies fuori dalla tundra polare? Nessuna. Eppure tutto questo è già successo. Dal libro del profeta Isaia: “A child shall lead them”. “Un bambino li guiderà”.

iL momento

Condannato a vincereSe per il Carpi ne è l’apice, per il Lecce questa finale è nient’al-tro che un incidente della Storia. Non può affatto viverla come un premio. Anzi, si sente sostanzialmente nel posto sbagliato. Schiera una differenza misurabile in circa 800 partite di serie A rispetto all’avversario. E gli cresce di svariati milioni di Euro per monte-stipendi. Ha scontato Scommessopoli, e anche molti peccati durante la stagione, travagliata e innaturale, dentro un palcoscenico che è andato decisamente stretto a tutti. Special-mente alla città. Si è in parte sopravvalutato. Molto più spesso ha sottovalutato la Lega Pro. Ha vissuto la crisi dei supereroi che vedono per la prima volta il proprio sangue. E poi quella dei dittatori quando il popolo s’innamora della democrazia. Avrebbe dovuto uccidere il campionato, condurlo in solitaria. Invece si è ritrovato presto circondato e poi stecchito all’ultima giornata. Perdere l’appello per la Serie B, insomma, non sarebbe una semplice questione sportiva. Bensì un falli-mento. In primo luogo economico, ma non solo. E’ dunque condannato a vincere, come se fosse l’ultima tappa di un lungo percorso di espiazione. Arriva all’appuntamento con i gioca-tori migliori, i favori del pronostico, due risultati disponibili, e la possibilità di disputare il ritorno nel proprio catino bollente. Ma anche con molta pressione, poca condizione, e qualche acciacco importante (su tutti Foti: capocannoniere con 8 reti, da tempo alle prese con la lombagia).

gLi uomini

dubbi a centrocampoDifficile indovinare l’undici di Gustinetti. Ha sicuramente più angosce lui di noi che proviamo ad ipotizzarlo. Si è appe-na insediato, è obbligato a ragionare per prototipi, non per assoluti. I dubbi li ha a centrocampo, certamente il reparto più discusso e controverso lungo tutta la stagione. In semifinale ha ragionato in opposizione, schierando un rombo speculare a quello dell’Entella. Con un solo incontrista da vertice basso e la creatività spumeggiante di Bogliacino in trequarti, come collante ideale tra il calcio rock di memushaj e quello placido, rioplatense di Giacomazzi. Due opposti sovente inconciliabili. Ora però l’infortunio di Zappacosta accorcia la coperta: resta un solo mediano a disposizione, De rose (al rientro da squalifi-ca). E’ perciò presumibile che l’assetto cambi, con la rinuncia a una punta. Per infoltire le fasce, prevenire le sovrapposizioni di sperotto e letizia, e predisporre raddoppi su Di Gaudio. La prima opzione è il rigenerato Vanin (in gol domenica scorsa); l’altra è la staffetta mancina chiricò-Falco, ovvero le due schegge fenomenali del vivaio. La difesa invece è un punto di equilibrio. Si è abbastanza stabilizzata con grande esperienza al centro (esposito-martinez più Benassi tra i pali), e due terzini diversi sui lati (Diniz: di copertura; tomi: d’affondo).

Le Chiavi

“el hombre del pueblo”: il LeC-CHe L’avversario non c’entra nulla con quello appena battuto in semifinale. Se il calcio fosse una circonferenza, il Sudtirol e il Lecce starebbero su punti separati da un intero diametro. Se fossero musica: uno sarebbe l’opera, l’altro una jazz session. Non c’è coralità a memoria, non può esserci dopo 3 direttori d’orchestra cambiati nel giro di sei mesi. Non può avere avuto tempo Gustinetti di mettere armonia alla melodia. Sa oltretutto di avere poca benzina a disposizione. Punta quindi tutto sugli stimoli dei singoli, sui ticchi, gli estri, le geometrie, gli strumenti e le improvvisazioni individuali. Il Lecce è fondamentalmente una grande squadra mai nata. L’idea di dare uno spartito comu-ne a tutti i solisti è stata impraticabile. Troppo divisi, per passo, abitudini e attitudini di gioco. E pure troppo simili nel volersi prendere il proscenio senza accettare ombre o compromessi. E’ stato questo il suo limite. Adesso però, non c’è dubbio che dentro una serie di due partite senza domani, possa risultarne la principale forza. Ognuno dei primi violini può bastare perché può risolvere. Ce n’è uno però che più degli altri ne rappresenta l’anima, il senso trascinatore e semplificatore. E’ ernesto Javier chevanton. Il CHE, “el hombre del pueblo”. Un guerriero con due piume al posto dei piedi. In missione per conto della gente che lo ha adottato. L’estate scorsa fu richiamato in Uruguay. Risposta: “No grazie. Ho un debito nei confronti di Lecce. Firmo in bianco, me ne andrò quando mi diranno che non servo più”. E’ certamente l’unico dei grandi simboli in cui la città riesce ancora a riconoscersi. Quando lerda lo ha fatto fuori, si è di fatto precluso ogni possibilità di concludere la stagione in panchina. Poi toma si è abbandonato a lui, fino quasi a spremerlo del tutto. In semifinale, Gustinetti lo ha centellinato. A sensazione, non dispone di più di un’ora ad alto livello. Ma sa come farsela bastare: 4 degli ultimi 8 gol del Lecce sono suoi. Se il Carpi troverà il modo di disinnescarlo, si porterà molto avanti col lavoro.

avanza la correggese verso la D, spinta da un pubblico mai visto di là dal Tresinaro in epoca recente (circa 800 unità). Gli uomini di salmi conquistano il passaggio del

turno dimostrando grande solidità fisica e mentale al cospetto di un avversario difficilissimo. Resistono alla pressione, non scadono nella rissa. Il subasio tiene a lungo la partita sul cavo dell’alta tensione. Ma alla fine cede di nervi, chiude in dieci senza il leader della difesa e l’allenatore (entrambi espulsi). E non riesce a segna-re il gol che gli sarebbe servito. Lo 0-0, perciò, promuove napoli e soci che domenica inizieranno la serie decisiva con il terracina (secondo nel girone laziale). Gara-1 al “Borelli”, ore 16.30. Il ritorno, sette giorni più tardi, a campo invertito.

e.G.

si conclude amaramente la stagione della solierese battuta di risicatissima misura dalla Centese in finale di Coppa (0-1), dove perde anche capitan campedelli (rottura del

tendine d’Achille, carriera forse finita). Va dunque a Federico Farolfi l’ideale derby in panchina con claudio nannini: due “ragazzi di zio Tomeazzi”, nel primo Carpi a Zona di fine Anni ’80. La strada per il ripescaggio in Eccellenza è dunque sbarrata, ma non del tutto compromessa. La società gialloblu fa sapere che comunque inoltrerà la richiesta.

e.G.

PrOmOzIONe – solierese, finale amara

2107.06.2013 n° 22

E dopo Paola Cardullo alla L•J Volley arriva anche Samanta Fabris

ennesimo colpo di mercato per coach Chiappafreddog.s.m. mondial Città di Carpi alle finali nazionali under 16 conquista l’11° posto

tra le migliori formazioni italiane giovanili

si sono disputate al palazzetto monia franciosi di novi le finali del torneo memorial g.Bevini ragazze e Juniores femminile organizzate dal Comitato provinciale fipav

Festeggiata la fine dell’anno sportivo nel cuore della zona del cratere

si sono disputate al Palazzetto Monia Franciosi di Novi le

finali del Torneo Memo-rial G.Bevini Ragazze e Juniores Femminile or-ganizzate dal comitato provinciale Fipav per festeggiare la fine dell’an-no sportivo proprio nel cuore della zona del cra-tere a distanza di dodici mesi dai tragici eventi del 2012, grazie alla colla-borazione dell’associa-zione sportiva aneser e del comune di novi. All’inizio delle due gare è stato osservato un minuto di silenzio per ricordare le vittime del terremoto e tutti coloro che hanno subito danni e perdite a causa del sisma. La Fipav di Modena ha conferma-to il proprio impegno a favore di tutte le realtà pallavolistiche della zona del terremoto dopo quan-to già fatto nel corso di questi ultimi dodici mesi. Il campo ha dato i seguen-ti verdetti: la Finale del Torneo Memorial G.Bevini Ragazze è stata vinta dalla pallavolo VGm Blu (nella foto in alto) sull’as corlo per 3 a 0 mentre la Juniores Femminile ha visto il successo della pallavolo VGm rossa (nella seconda foto) per 3 a 0 sul Volley castelvetro. Alle pre-miazioni hanno presenziato Francesco pupo Dall’olio un mito della pallavolo modenese, luciano molinari allenatore della Cec Universal Carpi B1 Maschile, l’assessore alle Politiche Sociali del Co-mune di Novi Dario Zenoni, il vice-presidente del CP di Modena maurizio marinelli e il consigliere Giampaolo morandi. Sono stati infine consegnati dal Commissario Arbitri christian Gianaroli a tre arbitri che hanno subito danni dal terremoto le somme raccolte dai colleghi modenesi.

Fino allo scorso anno, prima dell’infortunio che l’ha tenuta fuori

per l’intera stagione, paola cardullo (in foto) era con-siderata il miglior libero del mondo. Ora, a tanti mesi di distanza, il peggio è final-mente alle spalle e la voglia di riprendersi questo titolo è tanta. La rinascita parte da Modena, dal nuovo progetto targato L•J Volley, di cui la giocatrice di Omegna è il pri-mo grande botto di mercato. “Stare fuori quest’ultimo anno è stato pesante per me – racconta Paola - mi è mancato il campo. Non vedo l’ora di rientrare e, soprattut-to, di farlo con una squadra come Modena che ha un progetto indubbiamente se-rio e ambizioso nel corso del tempo e degli anni. Si parte con basi ottime e non potevo desiderare società migliore per ricominciare, sono felice. Ho già conosciuto diverse persone dello staff e anche alcune future compagne, mi sono trovata molto bene con tutte. Mi aspetto un anno molto bello sia a livello spor-tivo che personale”. Non è stato semplice per una gran-de campionessa rimanere ai margini così a lungo. Ecco quindi che Cardullo vuole recuperare il tempo perduto e bruciare le tappe per farsi trovare pronta a fine estate quando inizierà davvero la nuova stagione. “Ho avuto l’ok per quanto riguarda la caviglia dal chirurgo, ma sono rimasta ferma tanto e per parecchio tempo anche usando le stampelle. Dal punto di vista fisico, quindi,

sto già cercan-do di rimetter-mi in pari così da arrivare al 100% alla ripre-sa della nuova stagione. E’ anche nel mio interesse curare l’aspetto fisico e muscolare che, inevi-tabilmente, non può essere al top dopo il lungo stop. Sto lavorando per farmi trovare pronta”.Con questo colpo di mercato la neonata L•J Volley si è garantita un valore aggiunto sul campo, ma anche sugli spalti dove, sicuramente, il pubblico accorrerà numeroso. L’inizio di settimana porta nuove im-portanti notizie per quanto riguarda la costruzione della squadra che sarà guidata dal coach mauro chiappa-freddo. Il general manager carmelo Borruto, infatti, ha concluso una nuova importante trattativa che va a riempire la quarta casella nel roster della L•J Volley che sarà occupata, dopo l’ottima annata con la maglia di Chieri Torino, dall’opposta croata samanta Fabris. Nata a Pola nel 1992, la giocatrice arriva a Modena con un contratto biennale, come le future compagne già ufficializzate, per con-sacrarsi definitivamente sul palcoscenico italiano, ma

anche interna-zionale dato che dal 2011 veste la maglia della nazionale del proprio paese. Braccio pesan-te, ma anche grande qualità per Samanta che può contare su doti fisiche non comuni. Tutte caratteristiche queste che l’hanno portata a essere ambita da

tanti grandi club negli ultimi mesi, prima che il general manager modenese riuscisse a operare lo scatto decisivo e a strapparla, appunto, alla folta concorrenza. Già ben rifornito, infine, il palmares per la Fabris che può contare quattro titoli nazionali e una coppa di Croazia vinti vestendo fin da ragazzina, dal 2008 al 2012, la casacca dello ZOK Rijeka. Mancano ancora diversi mesi all’inizio vero e proprio della stagione 2013-14, la prima per la neonata L•J Volley che, però, vuole già porsi al fianco della città e dei suoi futuri tifosi. Da qualche giorno, infatti, è aperto il primo canale interattivo con il mondo sui social network ovvero la pagina ufficiale Facebook che potrete trovare all’indi-rizzo http://www.facebook.com/LJVolley. Foto, notizie, curiosità, giochi e tanto altro vi accompagnerà con il pas-sare delle settimane in attesa di vedere e applaudire dopo l’estate la squadra impegna-ta sul campo.

Squadra: Alessia Capasso(K), Alessia Pucillo, Caterina Tagliavini, Cristina Corghi, Laura Boni, Laura Garcia, Silvia Bassoli, Erika Corsi, Camilla Guerzoni, Valentina Trevisani, Sara Fiorini, Silvia Dallari, Isabel Albinelli,

Giacomo Meschieri (1°), Gabriele Forghieri (2° allenatore) e Davide Filoni(fisioterapista)

Grande soddisfazione per l’ottimo com-portamento della

formazione Under 16 della coppia meschieri - For-ghieri, nella quattro giorni dei Campionati Italiani di Chioggia. Un 11° posto su 16 pretendenti che proietta la G.s.m. mondial città di carpi tra le migliori for-mazioni italiane giovanili. Non si poteva certamente pensare di arrivare tra le prime 8 considerato il diva-rio tecnico già con le prime formazioni incontrate nei gironi di qualificazione come l’orago Volley (formazione che ha vinto il titolo Italia-no) e il Volleyrò casal de

pazzi (arrivata anch’essa tra le prime), ma forse con un pizzico di malizia e di con-centrazione in più, un paio di posti in più si potevano scalare. Complimenti in ogni caso a tutte le ragazze e allo staff tecnico presenti per l’impegno dimostrato. Ora è il momento di un “rom-pete le righe generale” per permettere alle ragazze di concludere l’impegno scola-stico e, successivamente, di approfittare di un periodo di riposo per ricaricare le bat-terie in vista della prossima stagione alla quale lo staff dirigenziale, già da alcune settimane, si sta adoperan-do per allestire le formazioni

più omogenee possibili e pianificare una stagione di obiettivi che dia le maggiori soddisfazioni possibili alla Società e alle ragazze che amano questo sport.“Un doveroso e ultimo pen-siero è dovuto all’organizza-zione della manifestazione di Chioggia ed esattamente alla Fipav Veneto, alla Fipav Venezia e a tutti coloro che hanno lavorato da tempo per la riuscita di questo evento a cui abbiamo partecipato e di cui abbiamo apprezzato la serietà, l’or-ganizzazione e l’efficienza”, hanno dichiarato i dirigenti della G.S.M. Mondial Città di Carpi.

Durante la serata si sono avvicenda-ti gruppi di varie

discipline dalla danza al wushu kung fu, dalla musica d’insieme e chitarra al teatro per bambini. Gli insegnanti riccardo landini (musica d’insieme e chitarra), mirko Forghieri, Daniele mari e Giuseppe Vitale (wushu kung fu), m.Giulia campio-li, Gaia Davolio e claudio mariotti (teatro per bambi-ni), Valentina corradi (Dan-

za e Movimento Creativo) e nadia predella (tai ji quan) sotto la direzione artistica di erika Grassi (danza educati-va, propedeutica alla danza, danza classica e modern-contemporanea), hanno organizzato le esibizioni se-guendo un tema comune: Il confine. Tre sono stati i filoni principali in cui sono state raggruppate le idee raccolte con gli allievi: il confine tra la realtà e la fantasia, che ha coinvolto i bimbi più piccoli a

partire dai 3-4 anni; il confine in senso fisico e geografico; e il confine/non-confine del pensiero,come superamento dei propri preconcetti per ar-rivare a una capacità di rifles-sione personale più ampia e profonda. L’associazione, che ha sede a Carpi, in via Liguria 3, in uno spazio progettato appositamente per la danza e le arti, propone anche corsi di yoga, pilates e aikido.Per info: www.sparklin-gproject.it - 059.4731600.

Circa ottanta allievi dell’associazione sportiva dilettantistica sparkling project hanno calcato la scena del teatro pedrazzoli di fabbrico, domenica 2 giugno, per mettere in scena smart 2.13

Quando la danza diventa arte...

nuovi suc-cessi per i ragazzi

di cina, il gruppo di Kung Fu Wu-shu che ha sede presso la a.s.D. sparkling project in via Li-guria 3, a Carpi. A distanza di poche settimane dalle vittorie conseguite alla gara di Bologna, i ragazzi del

nuovi successi per il gruppo di Kung fu Wushu dell’a.s.d. sparkling project

il medagliere si arricchisce

gruppo e gli insegnanti mirko Forghieri, Giuseppe Vitale e Daniele mari hanno parteci-

pato, il 25 maggio scorso, a Fi-nale Emilia, al 1° Trofeo Fiwuk Emilia Romagna, dove hanno collezionato piazzamenti dal 1° al 3° posto nelle varie cate-gorie e specialità. Dalle forme prestabilite singole a quelle di gruppo, dalla specialità a mano nuda alle armi, i pre-agonisti e gli agonisti di Cina hanno dato prova di abilità tecnica, concentrazione e impeccabile qualità di esecuzione.

22 07.06.2013 n° 22

nuotatori ravennati - cabassi: 4 - 5

partita tiratissima su un campo difficile come quello di ravenna, la

sorte della gara è rimasta in equilibrio fino alla fine. Entram-be le difese sono riuscite ad ar-ginare la varie fasi d’attacco: a tre minuti dalla fine il Ravenna segna il gol del momentaneo vantaggio, a quel punto per l’under 15 della cabassi sembra-va ormai finita, ma i carpigiani hanno avuto la forza di reagire portandosi in pareggio prima e a trovare il gol della vittoria poi.

cabassi - pol. olimpia Vignola: 7 - 11

l’under 13 della cabassi gioca l’ultima partita di Campionato della Fase

Girone Emilia in casa contro la fortissima squadra di Vignola. I cabassini hanno giocato come sanno e sono andati a segno nel primo tempo lasciando ba-siti gli avversari che nel 1° tem-po vanno sotto di 3 a 0. Sul lungo termine però la maggiore prestanza fisica degli avversari si fa sentire e i vignolesi vincono. “Sono molto contento della prestazione dei ragazzi, abbiamo perso, è vero, ma abbiamo lottato su tutti i palloni e abbiamo fatto vedere il nostro gioco, che nelle precedenti tre partite non si era visto”, ha commentato l’allenatore roberto sgarbi.

adria nuoto - cabassi: 13 - 10

la posta in palio era altissima e la serie c della cabassi lo sapeva bene,

ma purtroppo non è riuscita a mettere in campo tutta la cat-tiveria che serviva per portare a casa i 3 punti.Nei primi due tempi l’equilibrio l’ha fatta da padrone, poi a metà del terzo parziale l’adria approfitta delle troppe incertezze carpigiane e si porta avanti di 5 gol, ma gli ospiti non ci stanno e sfruttando al meglio un paio di superiorità numeriche, si riportano sotto. Nel quarto tempo la Cabassi prova a dare il tutto per tutto, ma purtroppo non riesce ad agguantare il risultato.

PAllANuOTO cAbAssI - I rIsulTATI

Basket serie C2

spareggi salvezza di Casaattiva Carpicasaattiva carpi - Ghepard Bologna: 65-61(25-17, 38-30, 46-44)

Gara sulla sponda carpi-giana fino a metà, poi il rientro ospite con ma-

lagoli e compagni fermi sulle gambe. Poi nell’ultima frazione le bombe di compagnoni, losi e ancora Malagoli rispediscono indietro i bolognesi.

L’equipaggio del Carpi vela è arrivato in 11 ore in ottava posizione assoluta e a un passo dal risultato di categoria

il Carpi vela alla regata dei Cetacei

Bocce - mp filtri rinascita di Budrione

Buoni risultati per gli atleti di casa

In basso a destra: Stefano Boccolari prodiere, Massimo Artioli skipper e tattico, Mirco Benazzi randista. In alto da destra: Massimo Bellodi timoniere, Enrico Calvano tailer e Vittorio Casarini tailer.

Quest’anno al carpi Vela è andata me-glio, dopo il ritiro per

rottura gennaker dello scorso anno dell’Act1 della Regata dei Cetacei, il circolo velico carpigiano, il 31 maggio, ha partecipato all’ACT3 della Re-gata dei Cetacei da Viareggio all’isola di Capraia in notturna ottenendo un buon risultato. L’equipaggio guidato da mas-simo artioli a bordo di un first 36,7 ha ottenuto l’8 posto as-soluto su 40 iscritti alla regata e viste le condizioni avverse ar-rivati in 17. Partenza ore 20,30 di venerdì 31 maggio davanti Viareggio con navigazione in bolina diretta sull’isola di Ca-praia , 52 miglia con onda di 3 metri al traverso e vento teso a 18 nodi fino alle 3 del mattino, quando il vento si è fermato lasciando solo l’onda a tenere compagnia ai regatanti. Delle 9 ore previste, l’equipaggio del Carpi Vela è arrivato in 11 ore, in ottava posizione assoluta e a un passo dal risultato di ca-tegoria.

sabato 1° giugno, a Brescia, si è svolto il Memorial nazionale

Mensi Bonomi che ha visto schierate 127 coppie. Grande vittoria per la coppia della mp Filtri rinascita di Bu-drione composta da Viscusi e luraghi.classiFica Finale: 1° Viscusi - Luraghi ( Mp Filtri Rinascita) - 2° D’Alterio - Antonini (Alto Verbano) - 3° Leoni - Bergamelli (Casabella) - 4° Rizzardi - Leonini (Inox Macel) - 5° Bosio Molinari (Castelcovati).

Domenica 2 giugno si è svol-to, in provincia di Bergamo, il 50° Trofeo Città dei Mille,

rientrante nel Circuito Fib Nazionale. A contendersi il titolo, 136 individualisti della categoria A1 e A. Ottimo secondo posto del campione del mondo paolo signori-ni della Mp Filtri Rinascita. Quarto posto invece per il compagno di squadra luca Viscusi campione mondia-le Under 23. I due si sono affrontati in semifinale.classiFica Finale:1° Giuseppe D’Alterio (Alto Verbano) - 2° Paolo Signo-rini (Mp Filtri Rinascita) - 3° Silvano Lorenzi (Bergamo) - 4° Luca Viscusi (Mp Filtri Rinascita) - 5° Daniel Taranti-no (Rubierese).

Luca Viscusi

2307.06.2013 n° 22