speranze a collemaggio

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OTTOBRE 2012 / La nuova ecologia 69 storie tre anni e mezzo dal terremoto L’Aquila non supera la sensazione di essere stata privata del proprio bene comune più prezioso, il centro storico. Le lungaggini nella ricostruzione ge- nerano da una parte il timore che nulla possa tornare come prima e dall’altra che qualche speculatore senza scrupoli possa approfittare della situazione per accaparrar- si un patrimonio tanto prezioso. Questa la ragione che ha spinto, già dal settembre 2009, alcune realtà cittadine come il comitato “3 e 32” (nato subito dopo il si- sma) e l’associazione “180 amici” (costituita dal personale dell’ex- ospedale psichiatrico cittadino) ad occupare l’area del vecchio manicomio di Collemaggio, che la Asl 1 Abruzzo vorrebbe ven- dere, fondando il centro sociale Casematte. Un’esperienza che ha portato al recupero di quest’area verde ampia circa 19 ettari, si- tuata in prossimità del centro e precipitata nell’abbandono più totale dopo le scosse. Proprio qui la scorsa estate Legambiente ha organizzato un campo di volonta- riato che ha coinvolto, oltre agli attivisti del Cigno e ai giovani del centro sociale, anche sei ragazzi dell’Associazione italiana perso- ne down (Aipd) con l’obiettivo di contribuire alla riqualificazione di un luogo tanto significativo per la memoria della città. «Uno dei principali problemi che si ri- scontra nelle zone colpite dal si- sma è proprio l’assenza di spazi di aggregazione – spiega Luca Gallerano, responsabile del setto- re volontariato di Legambiente – La rottura dei legami persistenti tra le persone ed il territorio ha portato alla disgregazione del tes- suto sociale. Restituire un punto di ritrovo alla popolazione è fon- damentale e con questa iniziativa abbiamo voluto fare in modo che il parco di Collemaggio diventasse il simbolo della rinascita sociale abruzzese». Così il gruppo si è impegnato nella ripulitura degli spazi, ha co- struito un barbecue e risistemato un orto, installato della cartello- nistica. In più i volontari hanno partecipato ad un’esercitazione per la messa in sicurezza delle Speranze a Collemaggio A L’Aquila un campo di volontariato con Legambiente, Comitato 3e32 e Associazione italiana persone down. Per restituire un luogo d’incontro alla città A di Adriana Spera opere d’arte. Ma sta soprattutto nell’in- tegrazione uno dei valori aggiunti del campo: «Volevamo che i nostri ragazzi potessero ritrovar- si fianco a fianco con i volontari in un’esperienza utile e costruttiva, quando ci è stato proposto di lavorare a Collemag- gio abbiamo risposto con entusiasmo per- ché il ritorno alla normalità in quel luogo sarebbe passa- to anche attraverso il lavoro di persone diversamente abili» spiega Daniele Castigliani, che ha curato il progetto per l’Ai- pd. L’intero gruppo si è confron- tato inoltre con le conseguenze del sisma visitando il centro de L’Aquila e l’ecovillaggio di Pesco- maggiore, dove le case sono state ricostruite a tempo di record dagli stessi abitanti utilizzando un ma- teriale tanto antico quanto inno- vativo e antisismico, vale a dire la paglia. «È stato importante favo- rire la cooperazione fra realtà e percorsi diversi, le attività hanno aiutato molto i ragazzi a prendere coscienza dei problemi lasciati dal terremoto, per loro è stata un’im- portante occasione di crescita» conferma Enrica Trombetta, una delle operatrici che hanno accom- pagnato Caterina, Flavia, Italo, Monica, Jacopo e Simone. Ora la speranza è che l’area dell’ex mani- comio, dove sono stati ospitati dal 1915 al 1996 ben 10.840 pazienti, da luogo di sofferenza diventi un centro di partecipazione e di rina- scita per l’intera città. n In alto, le attività del campo. Qui sopra, Luca Gallerano, responsabile del settore volontariato di Legambiente In piazza il 14 ottobre L’Associazione italiana persone down è nata a Roma nel ‘79 grazie ad un gruppo di genitori, oggi conta 43 sezioni in altrettante città d’Italia. Il suo scopo è tutelare i diritti delle persone con questa sindrome, favorirne il pieno sviluppo fisico e mentale, contribuire al loro inserimento scolastico e sociale, sensibilizzare i cittadini sulle loro reali capacità. Un’occasione per conoscere da vicino l’Aipd è domenica 14 ottobre quando si organizza la “Giornata nazionale delle persone con sindrome di down” con banchetti e distribuzione di materiale informativo. i www.aipd.it, www.coordinamentodown.it

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A L'Aquila un campo di volontariato con Legambiente, Comitato 3e32 e Associazione italiana persone down. Per restituire un luogo d'incontro alla città

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Page 1: Speranze a Collemaggio

ottobre 2012 / La nuova ecologia 69

storie

tre anni e mezzo dal terremoto L’Aquila non supera la sensazione di essere stata privata del proprio bene comune

più prezioso, il centro storico. Le lungaggini nella ricostruzione ge-nerano da una parte il timore che nulla possa tornare come prima e dall’altra che qualche speculatore senza scrupoli possa approfittare della situazione per accaparrar-si un patrimonio tanto prezioso. Questa la ragione che ha spinto, già dal settembre 2009, alcune realtà cittadine come il comitato “3 e 32” (nato subito dopo il si-sma) e l’associazione “180 amici” (costituita dal personale dell’ex-ospedale psichiatrico cittadino) ad occupare l’area del vecchio manicomio di Collemaggio, che la Asl 1 Abruzzo vorrebbe ven-dere, fondando il centro sociale Casematte. Un’esperienza che ha portato al recupero di quest’area verde ampia circa 19 ettari, si-tuata in prossimità del centro e precipitata nell’abbandono più totale dopo le scosse. Proprio qui la scorsa estate Legambiente ha organizzato un campo di volonta-riato che ha coinvolto, oltre agli attivisti del Cigno e ai giovani del

centro sociale, anche sei ragazzi dell’Associazione italiana perso-ne down (Aipd) con l’obiettivo di contribuire alla riqualificazione di un luogo tanto significativo per la memoria della città. «Uno dei principali problemi che si ri-scontra nelle zone colpite dal si-sma è proprio l’assenza di spazi di aggregazione – spiega Luca Gallerano, responsabile del setto-re volontariato di Legambiente – La rottura dei legami persistenti tra le persone ed il territorio ha portato alla disgregazione del tes-suto sociale. Restituire un punto di ritrovo alla popolazione è fon-damentale e con questa iniziativa abbiamo voluto fare in modo che il parco di Collemaggio diventasse il simbolo della rinascita sociale abruzzese».

Così il gruppo si è impegnato nella ripulitura degli spazi, ha co-struito un barbecue e risistemato un orto, installato della cartello-nistica. In più i volontari hanno partecipato ad un’esercitazione per la messa in sicurezza delle

Speranze a CollemaggioA L’Aquila un campo di volontariato con Legambiente, Comitato 3e32 e Associazione italiana persone down. Per restituire un luogo d’incontro alla città

A di Adriana Spera

opere d’arte. Ma sta soprattutto nell’in-tegrazione uno dei valori aggiunti del campo: «Volevamo che i nostri ragazzi potessero ritrovar-si f ianco a f ianco con i volontari in un’esperienza utile e costruttiva, quando ci è stato proposto di lavorare a Collemag-gio abbiamo risposto con entusiasmo per-ché il ritorno alla normalità in quel luogo sarebbe passa-to anche attraverso

il lavoro di persone diversamente abili» spiega Daniele Castigliani, che ha curato il progetto per l’Ai-pd. L’intero gruppo si è confron-tato inoltre con le conseguenze del sisma visitando il centro de L’Aquila e l’ecovillaggio di Pesco-maggiore, dove le case sono state ricostruite a tempo di record dagli stessi abitanti utilizzando un ma-teriale tanto antico quanto inno-vativo e antisismico, vale a dire la paglia. «È stato importante favo-rire la cooperazione fra realtà e percorsi diversi, le attività hanno aiutato molto i ragazzi a prendere coscienza dei problemi lasciati dal terremoto, per loro è stata un’im-portante occasione di crescita» conferma Enrica Trombetta, una delle operatrici che hanno accom-pagnato Caterina, Flavia, Italo, Monica, Jacopo e Simone. Ora la speranza è che l’area dell’ex mani-comio, dove sono stati ospitati dal 1915 al 1996 ben 10.840 pazienti, da luogo di sofferenza diventi un centro di partecipazione e di rina-scita per l’intera città. n

In alto, le attività del campo. Qui sopra, Luca Gallerano, responsabile del settore volontariato di Legambiente

In piazza il 14 ottobre ✱ L’Associazione italiana persone down è nata a Roma

nel ‘79 grazie ad un gruppo di genitori, oggi conta 43 sezioni in altrettante città d’Italia. Il suo scopo è tutelare i diritti delle persone con questa sindrome, favorirne il pieno sviluppo fisico e mentale, contribuire al loro inserimento scolastico e sociale, sensibilizzare i cittadini sulle loro reali capacità. Un’occasione per conoscere da vicino l’Aipd è domenica 14 ottobre quando si organizza la “Giornata nazionale delle persone con sindrome di down” con banchetti e distribuzione di materiale informativo.i www.aipd.it, www.coordinamentodown.it