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1 Sport di strada Tutto iniziò così A differenza degli sport di antica tradizione, come l’atletica e la ginnastica, e di quelli ideati da brillanti tecnici per allenare gli atleti anche al coperto, come la pallacanestro e la pallavolo, alcu- ne attività sportive oggi molto in voga sono nate in modo spontaneo e al di fuori dei centri spor- tivi ufficiali. Per la loro origine popolare questi sport sono anche conosciuti come sport di stra- da. L’esatta data di inizio di tali sport resta incerta; si sa solo che a un certo punto in alcuni quartieri delle città dei Paesi industrializzati, in particolare negli USA, gruppi di giovani si incontra- no per sfidarsi in gare caratterizzate da velocità, ricerca del brivido ed evoluzioni acrobatiche con regole ridotte al minimo. La crescita e la diffusione di queste attività sono avvenute spontanea- mente per imitazione, finché la loro popolarità non ha consentito di organizzarle in federazioni sportive ufficiali. Il più conosciuto degli sport di strada è forse lo street basket, cioè il basket 3 contro 3 giocato con un solo canestro, mostrato in molti film americani e oggi diffuso anche in Europa, soprattutto nei mesi estivi. Dal surf e dal pattinaggio è nata l’idea della tavola a ruote usata nello skateboard, mentre con l’avvento dei pattini in linea, l’in-line skating si è molto diffuso anche nelle strade, oltre che come disciplina sportiva classica. Dalla bicicletta si è evoluta la BMX, un mezzo più adatto alle evoluzioni acro- batiche. Ultimo nato, questa volta di origine europea, è il parkour: si tratta di uno sport che consen- te di usare le strutture metropolitane come i muri, le scale e le ringhiere come se fossero attrezzi e ostacoli ginnici da superare all’interno di un percorso prestabilito. Con il tempo anche questi sport hanno superato la fase più improvvisata e spontanea, poiché per svolgere delle vere e proprie competizioni è stato necessario stabilire tecniche, tipi di gare e crite- ri di punteggio. La pratica originale esiste ancora a livello di semplice gioco tra coetanei, o come attrattiva turistica nei centri storici di alcune grandi città. M. Gottin - E. Degani, Valore sport, © SEI 2010

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Sport di strada

Tutto iniziò così

A differenza degli sport di antica tradizione, come l’atletica e la ginnastica, e di quelli ideati dabrillanti tecnici per allenare gli atleti anche al coperto, come la pallacanestro e la pallavolo, alcu-ne attività sportive oggi molto in voga sono nate in modo spontaneo e al di fuori dei centri spor-tivi ufficiali. Per la loro origine popolare questi sport sono anche conosciuti come sport di stra-da. L’esatta data di inizio di tali sport resta incerta; si sa solo che a un certo punto in alcuniquartieri delle città dei Paesi industrializzati, in particolare negli USA, gruppi di giovani si incontra-no per sfidarsi in gare caratterizzate da velocità, ricerca del brivido ed evoluzioni acrobatiche conregole ridotte al minimo. La crescita e la diffusione di queste attività sono avvenute spontanea-mente per imitazione, finché la loro popolarità non ha consentito di organizzarle in federazionisportive ufficiali.Il più conosciuto degli sport di strada è forse lo street basket, cioè il basket 3 contro 3 giocato conun solo canestro, mostrato in molti film americani e oggi diffuso anche in Europa, soprattutto nei mesiestivi. Dal surf e dal pattinaggio è nata l’idea della tavola a ruote usata nello skateboard, mentre conl’avvento dei pattini in linea, l’in-line skating si è molto diffuso anche nelle strade, oltre che comedisciplina sportiva classica. Dalla bicicletta si è evoluta la BMX, un mezzo più adatto alle evoluzioni acro-batiche. Ultimo nato, questa volta di origine europea, è il parkour: si tratta di uno sport che consen-te di usare le strutture metropolitane come i muri, le scale e le ringhiere come se fossero attrezzi eostacoli ginnici da superare all’interno di un percorso prestabilito. Con il tempo anche questi sport hanno superato la fase più improvvisata e spontanea, poiché persvolgere delle vere e proprie competizioni è stato necessario stabilire tecniche, tipi di gare e crite-ri di punteggio. La pratica originale esiste ancora a livello di semplice gioco tra coetanei, o comeattrattiva turistica nei centri storici di alcune grandi città.

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Street basket Lo street basket è un adattamen-to del basket a situazioni partico-lari, come la mancanza di spazioper un campo intero, la disponi-bilità di un solo canestro, un nu-mero ridotto di giocatori. Le squadre sono fatte da 4 o 5 gio-catori, di cui 3 in campo. Il campoè di solito la metà di un camponormale, ma in caso di necessitàpuò essere costituito solo dall’areadei tre secondi e da una fascia dicampo circostante. Dopo ogni canestro realizzato, la squadra che lo subisce inizia il gioco dalla lineadi fondo campo opposta a quella del canestro. Se la squadra in difesa conquistapalla, deve uscire dalla linea dei tre punti prima di iniziare l’azione di attacco. Il punteggio viene contato diversamente dal basket a tutto campo: ogni cane-stro vale 1 punto, mentre il tiro realizzato da oltre la linea dei 6,25 m (linea deitre punti, sempre che le dimensioni del campo la comprendano) vale 2 punti. Non si contano i falli personali, ma se il fallo è commesso su giocatore in azionedi tiro chi lo subisce ha diritto a 2 tiri liberi. Dal quinto fallo di squadra, la squa-dra avversaria guadagna per ogni fallo 1 punto e il possesso di palla. Le partitedurano 15 minuti: vince la squadra che al termine del tempo è in vantaggio dialmeno 2 punti, o che per prima raggiunge i 20 punti. Può non esserci l’arbi-tro, nel qual caso i giocatori si arbitrano autonomamente. Queste regole gene-rali possono parzialmente variare da torneo a torneo. Stanno nascendo tornei 3 contro 3 anche nella pallavolo e nel calcio, con rego-le di gioco e punteggio ispirati a quelle del basket.

Skateboard Lo skateboard fu ideato neglianni ‘50 del secolo scorso dai sur-fisti per potersi allenare anche aterra. L’attrezzo è costituito dauna piccola tavola di legno o altromateriale, dotata nella parte infe-riore di quattro rotelle. Per avan-zare si appoggia un piede sulla ta-vola e con l’altro ci si dà la spinta.Esistono tre principali tecniche,ciascuna con proprie gare: ildownhill, lo street e l’half pipe.

Downhill Consiste nell’uso delloskateboard come vero mezzo ditrasporto, affrontando percorsicon discese più o meno ripide.

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Lungo il percorso possono essere pre-senti ostacoli come scalini o asperitàdel terreno. Lo skateboard utilizzato hadimensioni maggiori rispetto alle altrespecialità.

Street Questa specialità, detta anchepark skating se svolta nei parchi pubblici,è simile alla precedente, ma non si svol-ge solo in discesa. Le varie tecniche usa-te per superare panchine, muriccioli oscalini sono dette trick (trucchi). Le piùcomuni sono le scivolate con bordi o

superfici dello skateboard (slide) e i salti, detti olly. Questa pratica è stata resa fa-mosa da molti film, tra cui Ritorno al futuro, in cui il protagonista compie sulloskateboard evoluzioni anche sulle normali strade in mezzo al traffico, cosa certonon raccomandabile nelle attuali città sovraffollate di autoveicoli.

Half pipe È la specialità che si svolge su speciali rampe, simili a quelle utiliz-zate per lo snowboard, dette half pipe (mezzo tubo). Partendo da un bordo,l’atleta acquista velocità in discesa, risale sul lato opposto e compie salti e acro-bazie per girarsi e scendere nuovamente all’interno della pista.

L’equipaggiamento dello skateboarder comprende, oltre alla tavola, il casco evarie protezioni per gomiti, ginocchia e polsi.

Concettualmente simile allo skateboard, ma usato soprattutto come attrezzo dapasseggio o per brevi spostamenti, è il monopattino. Consiste sempre in unatavola a ruote, più stretta dello skateboard, dotata anteriormente di un’asta ver-ticale con manubrio. Ci si spinge con il piede non in appoggio sulla tavola.

Pattini in linea L’avvento dei pattini in linea ha permesso di dare al pattino a rotelle la stessamaneggevolezza del pattino da ghiaccio. La tecnica di avanzamento e di cambiodi direzione è simile a quella del pattinaggio su ghiaccio, mentre per frenare è di-sponibile un rullo sulla parte posteriore di uno dei due pattini, che se appoggia-

to a terra fa attrito e rallenta l’attrezzo. Ipattini in linea, detti anche in-line o rol-ler sono ottimi sia come mezzo di tra-sporto, sia per effettuare acrobazie. An-che in questo caso si sono sviluppativari tipi di tecniche e di gare, come nelloskateboard, per esempio, street e rampe.Poiché i pattini sono calzati è possibileeseguire acrobazie davvero spettacolari.

Street Questa specialità si svolge perstrada o nei parchi. Tra le varie tecnichela più caratteristica del pattinaggio in li-nea è lo slalom. Si pongono in linea degliostacoli (sassi, birilli colorati) da supera-

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re procedendo in avanti, indietro, con i piedi appaiati o incrociandoli. La distanzatra gli ostacoli non è mai superiore ai 50-60 cm. La velocità con cui si affrontano ibirilli o l’inclinazione del percorso ne aumentano la difficoltà. Prendendo un’ade-guata rincorsa si possono invece spiccare salti da piccoli trampolini, da soli o ingruppo, compiendo acrobazie in volo prima di atterrare sui pattini.

Rampe È la specialità che si svolge sulle rampe, più piccole di quelle delloskateboard e a volte portatili. Con i pattini in linea è meno problematica l’in-versione del senso di marcia al bordo della pista, in quanto non c’è il pericolodi perdere l’attrezzo come nello skateboard.

Anche con i pattini in linea la facilità di caduta obbli-ga all’uso del casco e di protezioni per gomiti, gi-nocchia e polsi.

La bicicletta BMXLa BMX (sigla abbreviata di bicycle motocross), è una bi-cicletta modificata per facilitare l’esecuzione delle va-rie acrobazie. Le principali modifiche sono la presenzaai mozzi delle ruote di pedaline (peg) per appoggiare ipiedi quando non si pedala e la possibilità del manu-brio di ruotare di 360° rispetto al telaio. Anche in que-st’attività si distinguono diverse tecniche e gare.

Racing Si tratta di gare di velocità svolte su percorsida cross, in cui sono esaltate le tecniche di salto e lacapacità di mantenere il controllo del mezzo nellelunghe discese.

Freestyle È un tipo di gara o attività che ricorda moltola specialità motociclistica del trial. In essa si riproduco-no tutte le evoluzioni possibili che il mezzo e la creati-vità del ciclista consentono. Si passa quindi dai salti invelocità con o senza rampe, mentre il ciclista assume va-rie posizioni, alle tecniche di equilibrio da fermi o conparticolari movimenti, al superamento di ostacoli di va-rio genere senza mai appoggiare i piedi a terra. Un’evo-luzione tipica è sostenersi in equilibrio sulla ruota ante-riore facendo compiere al telaio un intero giro (360°).

La ricerca di prestazioni al limite determina un altopericolo di cadute, per cui come per le attività prece-denti c’è l’obbligo dell’uso di tutte le protezioni. Al-le quali si aggiungono speciali guanti per le mani.

Parkour È un’attività di origine europea, infatti la denomina-zione deriva dal francese parcours che significa “per-corso”. I praticanti sono denominati traceur, cioè co-

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loro che “tracciano” un percorso. Questo sport si svolgeall’interno di un percorso prestabilito, tracciato. I parte-cipanti devono superare varie strutture presenti nellecittà come muri, scale, ringhiere, oppure ostacoli natu-rali, se l’attività viene svolta in ambiente rurale. Trasfor-mando gli ostacoli in attrezzi ginnici, i partecipanticompiono acrobazie di varie difficoltà, come salti, capo-volte e ribaltamenti allo scopo di avanzare nel tracciato.La pratica di questa attività può aiutare a conoscere ilproprio territorio e sviluppa la fantasia personale perideare un modo che consenta di superarne gli ostacoli.Dal punto di vista psicofisico stimola l’autocontrollo, l’au-tostima, l’equilibrio, la potenza muscolare esplosiva.

Impariamo a giocareUn solo pattinoPer abituarsi all’uso dei pattini e dello skateboard sipuò iniziare calzando un solo pattino. In questa situa-zione si possono eseguire vari esercizi di difficoltà cre-scente:• mettiti in varie posizioni, seduto, disteso sulla pancia

o sulla schiena e drizzati in piedi;• spostati in varie direzioni spingendoti con il piede li-

bero;• gioca con una palla calciandola sia con il piede libero,

sia con quello con il pattino;• indossa il pattino nell’altro piede e ripeti tutti gli eser-

cizi precedenti.

Lo specchioQuesto è un gioco che si fa indossando tutti e due i pattini. Un tuo compagnoo l’insegnante fanno dei movimenti, che tu devi imitare. Inizia con cambi diposizione del corpo (seduto, rannicchiato, piegato da un lato, eretto) mante-nendoti in equilibrio sui pattini, poi prosegui con brevi scivolate in avanti, in-dietro, di lato.

La scossa È un gioco diviso in tre tempi di 5 minuti ciascuno. Traccia un cerchio, quindiincarica due compagni di fare i guardiani girando intorno al cerchio. Tu e altricompagni, rimanendo fuori dal cerchio, esternamente ai guardiani, dovete cer-care di entrare superando la riga con un salto a piedi uniti. Se i guardiani vitoccano, avete preso la scossa e siete eliminati per quella frazione di gioco; viviene assegnato un punteggio negativo di –1. Chi allo scadere dei 5 minuti èdentro il cerchio, conquista 2 punti, chi è fuori dal cerchio nessun punto. Allafine dei tre tempi chi ha più punti vince.

Palla di neveTu e i tuoi compagni pattinate liberamente per tutta la palestra. Un tuo compa-gno con una palla di gommapiuma vi deve colpire. Chi è colpito a sua volta ti-ra la palla. Vince chi alla fine non è mai stato colpito.

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PER PRATICARE GLI SPORT DI STRADATutti questi sport, almeno nella loro forma spontanea dipratica in strada, non prevedono molte regole: prevalela fantasia, la voglia di libertà e il desiderio di esibirsi.Per praticarli occorrono spirito di iniziativa, coraggio,spiccato senso dell’equilibrio e ottima coordinazionemotoria. Per lo street basket sono richieste le doti utiliper la pallacanestro, con la differenza che l’abilità tecni-ca e l’inventiva hanno maggiore importanza rispettoagli schemi e al gioco di squadra. Nel pattinaggio di stra-da e nella BMX viene richiesta anche una notevole forzamuscolare degli arti inferiori; nel pattinaggio ci sono ga-re di svariati chilometri, per cui diventano importanti an-che le doti aerobiche, mentre nella BMX gli sforzi sono in-tensi, ma di breve durata. Per praticare il parkour sononecessarie anche doti acrobatiche, simili a quelle di chi sidedica alla ginnastica. Negli sport di strada è molto im-portante ricordarsi di usare sempre le protezioni previsteed evitare prestazioni che vanno oltre le proprie capa-cità tecniche: le cadute sono frequenti e possono essererovinose.

PRATICA DEGLI SPORTStreet basket www.streetbasket.it

www.fip.itSkateboard www.skateboard.itBMX www.federciclismo.it

INFORMAZIONI SANITARIEIdoneità sportiva agonistica:• età di inizio 7 anni* M/F

(pattinaggio);• età di inizio 13 anni** M/F

(ciclismo).

Infortuni e malattie più frequenti: lussa-zioni e fratture della clavicola, distorsio-ni e fratture del polso, altri traumi dacaduta (traumi cranici, ferite, contusio-ni, escoriazioni), tendinopatie e infortu-ni muscolari agli arti inferiori.

* compiuti** compimento nell’arco dell’anno o della

stagione sportiva

LE PAROLE DEGLI SPORT DI STRADA

Bicycle Bicicletta.

Downhill Discesa.

Half pipe Mezzo tubo.

Ollie Tipo di salto.

Parkour Derivato dal francese parcours, percorso.

Skateboard Tavola a ruote (letteralmente: tavolacon pattini).

Slide Scivolata.

Street Strada; in questi sport: percorso stradale.

Traceur Tracciatore.

Trick Trucco.

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