stage ariosto fe
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Liceo classico L. AriostoIndirizzo di scienze sociali
Progetto di Stage formativoClasse 5R
PERCORSI NELLA SOCIETÀ COMPLESSA
La nascita nella società complessa
I nostri tutor
Interno
Prof.ssa Lucia Marchetti
Esterno
Dott.ssa Rosaria Cappadona
Tirocinanti
Ilaria Bovina
Anna Mantovani
“Con ogni uomo viene al mondo qualcosa di nuovo che non era mai esistito, qualcosa di primo e unico…”
Martin Buber
“Il mondo è il mio grembo, e il grembo di mia madre fu il mio primo mondo”
Ronald Laing
Indice fase teorica
Prima parte La nascita nella società complessa
La popolazione caratteristiche fondamentali modelli di crescita della popolazione
La demografia definizione e origini statistiche - Italia - Ferrara
Movimenti migratori
La natalità definizione e indici di natalità statistiche - Italia - Ferrara
La denatalità introduzione al fenomeno causa primaria del fenomeno
Seconda parte Prospettiva antropologica
Il reparto di ostetricia l’ostetricia nei secoliOspedale S. Anna di Ferrara - il reparto di maternità dell’ospedale
L’ostetricia l’assistenza ostetrica dalle origini ad oggi il ruolo dell’ostetrica
Le scuole di ostetricia
Controlli ecografici
Termini specifici (inglese)
Il parto il parto tra ieri e oggi le modalità di parto - naturale - cesareo - in acqua abortodichiarazione di nascita
Il parto nella cultura dello Yucatan rituali e caratteristiche
Confronto parto italiano con parto messicano
Il parto nell’arte cere ostetriche dipinti, sculture
Epidurale
Indice fase pratica Diari di bordo
Bibliografia
Fase teorica PRIMA PARTE
I problemi della natalità nella società complessa
Demografia
Popolazione
Natalità
Denatalità
Termini specifici
Insieme degli individui di una data specie che occupa una determinata area geografica. Questi individui dipendono dalle stesse risorse, sono influenzati da identici fattori e hanno
un’elevata probabilità di interagire ed eventualmente riprodursi l’un con l’altro
LA DENSITA’
I MODELLI DI DISPERSIONE
Numero di individui di una data specie per unità di area di volume
MODELLO AGGREGATO: gli individui sono distribuiti in gruppi
MODELLO UNIFORME: gli individui sono distribuiti in maniera uniforme sul territorio. Questa dispersione deriva dalle interazioni tra gli individui
MODELLO SPARSO: gli individui sono distanziati in maniera non uniforme e imprevedibile
Questi modelli consentono di tenere sotto controllo i cambiamenti che interessano una popolazione e
confrontano la crescita o la stabilità delle popolazioni che occupano differenti aree geografiche
Caratteristiche fondamentali
Definizione e caratteristiche fondamentali
Modo in cui gli individui sono disposti in una certa area
La crescita della popolazione è influenzata dal tasso di natalità, dal tasso di mortalità e dalle strutture per fasce di età. Su. La struttura per età di una popolazione è la proporzione di individui appartenenti alle varie fasce di
età e si può rappresentare su diagrammi come quelli della figura.
Modelli di crescita della popolazione
MODELLO DI CRESCITA ESPONENZIALE Ci da un quadro ipotetico della crescita incontrollata di una popolazione e si verifica
quando l’intera popolazione si moltiplica in base a un fattore costante per intervalli costanti di tempo
MA
Nessuna popolazione può accrescersi all’infinito in modo esponenziale
MODELLO DI CRESCITA LOGISTICA
G= rN
G= tasso di crescita della popolazione
r= tasso di incremento procapite
N= numero di individui presenti nella popolazione in un dato momento
Una popolazione può accrescersi in maniera esponenziale per un po’ di tempo ma ad un certo punto viene limitata da qualche fattore
ambientale; a questo punto la crescita si stabilizzerebbe e potrebbe anche arrestarsi
(K – N)
K
K= capacità portante (massima dimensione di popolazione che un
certo ambiente può sostenere)
I fattori ambientali che rallentano la crescita della popolazione vengono definiti fattori limitanti, i cui effetti dipendono dalla
densità di popolazione, sono chiamati fattori densità-dipendenti
SCARSITA’ DI CIBO
PREDAZIONE
COMPETIZIONE PER LO SPAZIO VITALE
INQUINAMENTO AMBIENTALE
Anche le condizioni meteorologiche, possono limitare oppure ridurre la dimensione di una popolazione ben prima che intervengano fattori densità-dipendenti
Dal greco domos, cioè popolo e graphia, cioè scrittura. È lo studio statistico dei fenomeni di stato e di movimento della popolazione. I primi riguardano la popolazione
di un dato territorio in un determinato momento; i secondi invece indicano i flussi migratori e il ricambio generazionale
Le sue origini risalgono al ‘700. Fu in Inghilterra che verso la metà di questo secolo, si svilupparono le prime teorie della popolazione usando metodologie
statistiche che furono in seguito riprese e perfezionate in Germania e Francia
Le indagini demografiche sono importanti per l’amministrazione pubblica, perché i dati
orientano le scelte economiche e politiche dei governi, in particolare per quanto riguarda le
previsioni di spesa o di investimento
Definizione e origini
La maggior parte delle statistiche demografiche avviene tramite censimento (dal latino censere = valutare) dal quale si ricavano informazioni sul numero di abitanti e su diverse caratteristiche della popolazione (come, ad esempio, il
numero di persone per nucleo famigliare …)
Statistica
In Italia il primo censimento ufficiale risale solo al 1861, cioè subito dopo l'unità d'Italia. Da quel momento sono state eseguite 14 rilevazioni con cadenza decennale a parte alcune eccezioni, l'ultima risale al 2005 e
da diversi decenni sono svolte dall'ISTAT.
L'ISTAT fu istituito come Istituto Centrale di Statistica nel 1926 (legge 9 luglio 1926, n.1162), durante il Fascismo, per raccogliere in forma organizzata
alcuni dati essenziali riguardanti lo Stato. Le sue attività comprendono: i censimenti sulla popolazione, sull'industri e i servizi e sull'agricoltura, indagini
campionarie sulle famiglie (consumi, forze di lavoro, aspetti della vita quotidiana, salute, sicurezza, tempo libero, famiglia e soggetti sociali, uso del
tempo...) e numerose indagini economiche (contabilità nazionale, prezzi, commercio estero, istituzioni, imprese, occupazione, ...)
Primo censimento 1861
Secondo il primo censimento fatto al 31 dicembre 1861, la popolazione senza contare il la regione del Veneto e la provincia di Roma, era di 21.777.334 abitanti. Il 31 dicembre 1871 era di 26.801.154
(compresi gli abitanti di Roma) e il 31 dicembre del 1881 era di 28.459.628
Dopo il 1881 non si sono fatti altri censimenti e per calcolare la popolazione, l’ufficio statistica partii dall’ipotesi che
l’aumento medio annuale della popolazione dal 31/12/1881 abbia continuato a verificarsi nella stessa misura osservata tra
il censimento del 1871 e quello del 1881
L'immagine mostra l'andamento tendenziale della popolazione nei passati decenni. Come mostra il grafico nella sezione l'ultimo decennio, in realtà la popolazione italiana,
a causa degli ingenti movimenti migratori in ingresso, sta crescendo con una progressione analoga a quella degli anni '60.
Andamento demografico dal 1961 al 2003
Fenomeno della Migrazione
Il termine può avere diversi significati, ma il più delle volte viene inteso come “spostamenti umani motivati soprattutto dalla
ricerca di un lavoro o i un miglior standard di vita”
Nel mondo vi sono circa 130 milioni di rifugiati e immigrati, l’Italia ne ospita
poco più di 1 milione
In Italia, negli ultimi anni la crescita è avvenuta con un
incremento del 5%
Le persone si spostano dal loro paese essenzialmente per i seguenti motivi:
motivazioni economiche (sfuggire alla povertà, cercare migliori condizioni di vita)
persecuzioni e oppressioni (evitare guerre, genocidi o la pulizia etnica)
disastri naturali (tsunami, alluvioni, terremoti)
motivazioni personali (scelta ideologica)
Nell’epoca della GLOBALIZZAZIONE lo spazio che conta è quello economico sociale, definito dallo
sviluppo dualistico del sistema economico mondiale. Inizialmente i flussi migratori erano diretti
dall’Europa all’America e all’Australia, di recente invece vanno da una realtà rurali molto popolate ad aree urbane ad intenso sviluppo tecnologico. Negli ultimi anni sono in aumento anche le migrazioni da
aree sviluppate ad altre analoghe.
La popolazione in Italia non si sta riducendo. A partire dal
2001, principalmente a causa delle sanatorie e delle recenti leggi sull'immigrazione, il
numero dei residenti regolari sul territorio italiano è
aumentato in modo esponenziale. Secondo gli
ultimi dati Istat disponibili, tra la fine del 2004 e la fine del 2005, il numero di immigrati
regolarmente residenti in Italia è aumentato di 302.618 unità. La popolazione è cresciuta di
circa 290.000 unità
Andamento demografico dal 1990 al 2005
Andamento demografico dal 1900 al 2005
Continua anche nel 2006 la leggera crescita dell'ammontare della popolazione iscritta nell'anagrafe del comune di Ferrara. La popolazione al 31/12/2006
ammonta a 133.214 abitanti, mentre era di 132.471 abitanti a dicembre 2005 e di 131.907 abitanti nel 2004.
Da natus, participio del verbo nasci, nascere. Indica la percentuale delle nascite che avvengono in un tempo e in un luogo determinati, calcolata in rapporto a tutta la popolazione o a una particolare classe di persone. Nel
linguaggio della statistica si parla di indici di natalità
Rapporto fra il numero dei bambini nati/vivi in un luogo, in
un certo periodo di tempo e il numero degli abitanti nell’istante centrale del periodo considerato
Questi indici permettono di calcolare la crescita o la
diminuzione della popolazione e il suo invecchiamento
Sapere quanti bambini nascono, significa essere in grado di prevedere quanti asili, scuole e università serviranno…
Definizione e indici di natalità
I dati sulla natalità sono indispensabili alla pubblica amministrazione per impostare la politica demografica.
Sulle basi statistiche si progettano interventi di incentivazione o disincentivazioni alla natalità
Statistica
Quozienti di natalità dal 1862 al 1985(nati per 1000 abitanti)
18621915-1920
I° Guerra Mondiale
1985Inizio calo dell’indice di natalità che
perseguirà fino ai giorni nostri
Andamento costante dell’indice di natalità
Nell'ultimo decennio la natalità in Italia ha registrato una crescita costante e consistente, da molti
attribuita al tasso di fecondità delle donne immigrate. Nel 2005, il
numero di bambini nati per donna (1,32) pare pressoché stabile rispetto
all'anno precedente (1,33). Trattandosi di una semplice stima, il
dato non è attendibile.
Andamento demografico dal 1995 al 2004
Nati vivi nella popolazione residente per sesso dal 1900 al 1944
Nati vivi nella popolazione residente per sesso dal 1945 al 1995
Nel corso di questi 15 anni si è verificata una progressiva diminuzione della natalità.
Tasso medio annuo è stato del 0,4% il più basso mai registrato
Vale per tutta la Nazione
Andamento della natalità dal 1994 al 2004
2006 Ferrara detiene il primato delle nascite
CAUSA IMMIGRAZIONE
Istogrammi sui nati da donne straniere
Negli ultimi dieci anni il numero di stranieri residenti nel Comune di Ferrara è quintuplicato. Risiedono oggi nel comune 5.875 stranieri (al 31/12/2006), oltre 800 in più
dell'anno precedente.
Madre
italiana Madre
straniera Totale nati % stranieri
2001 1242 35 1277 2.7
2002 1165 38 1203 3.2
2003 1238 44 1282 3.4
2004 1274 90 1364 6.6
2005 1123 219 1342 16.3
Diminuzione del numero delle nascite in rapporto alla popolazione.
Per molti anni il problema della denatalità è stato ignorato dai Testi programmatici della Unione Europea del Trattato di
Maastricht. Nell’ottobre del 2004 il Consiglio Europeo aveva cominciato ad interessarsene, ma solo dal punto di vista
economico. Si è dovuto attendere il marzo del 2005 perché finalmente la Commissione per il lavoro, compilasse un Green
paper sulla crisi demografica.
Introduzione al fenomeno
Il demografo, propone come rimedio un cambiamento radicale della struttura economica e sociale.
La strada principale per risolvere il crollo demografico è una revisione delle politiche famigliari, che non si sono
adeguate ai cambiamenti
Fare politiche famigliari che sostengano le famiglie
costituite e soprattutto le famiglie numerose, che spesso
vengono trascurate
POSSIBILE SOLUZIONE
Secondo il demografo francese Gerand-Francois Dumont, docente della Sorbona di Parigi, la causa
primaria del declino demografico è la profonda trasformazione subita dalla famiglia a partire dalla
fine degli anni sessanta
Legame tra le generazioni
Trasformazione ruolo donna
Durata dell’unione
Dimensione e composizione dei
nucleiRuolo dei genitori
Causa principale
La popolazione italiana ha una natalità tra le più basse del mondo, va accumulando un imponente “debito” demografico.
ITALIA E’ IL FANALINO DI CODA PER IL NUMERO DI
NASCITE
È difficile capire perché questo avvenga. Le motivazioni messe in campo sono le stesse
Crisi della coppia
Crisi della famiglia
Emancipazione femminile
Tendenza alla pianificazione e al controllo della propria esistenza
Aumento dei rischi di infertilità e aborti spontanei
Glossary
Demography: the study of the size, composition, distibution and changes in human populations.
Life span: the maximum length of life possible in a particular species.
Life expentancy: the number of years that the average newborn in a partuicular population can be expected to live.
Fecundity: the potential number of children that could be born to a woman of child-bearing age.
Fertility: the actual number of children that are born to women of child-bearing age. Crude
birth rate: the annual number of births per 1000 members of a population. Crude death
rate: the annual numbers of death per 1000 members of a population.
Tility rate: the annual of births per 1000 women of child-bearing age (ages 15-44).
Infant mortality rate: the number of children who die within the first year of life per 1000 members
of live births in a given year.
SECONDA PARTEProspettiva antropologica
Reparto di ostetricia
L’ostetrica
Il parto
Il parto nella cultura dello Yucatan
Confronto parto italiano e messicano
Il parto nell’arteFase praticaBibliografia
L’ostetricia nei secoli
Necessità della donna = aiuto nel momento del parto
SUMERI: (2000 a.C.) 25 tavolette con scene di parti
Origini umanità = ORIGINE OSTETRICIA
2000 a.C
400 a.C Medico greco Ippocrate: negazione dell’intervento divino nella malattia = uomo è al centro della medicina VS
Sumeri, Indiani, Egizi: il medico consultato solo nei casi di parti
difficili, perché invocasse l’aiuto della divinità
(carattere teologico che impedì il progresso dell’ostetricia per secoli)
LEX REGIA: documento che obbliga ad eseguire il taglio cesareo sulle donne morte in gravidanza o durante il parto (osservazione diretta sui cadaveri)
Epoca romana
Nozioni ostetriche tramandate nel Corpus Hippocraticum, il testo che Ippocrate
scrisse.Decadono gli studi sull’ostetricia (regresso della scienza medica)
Caduta Impero Romano
Sviluppo conoscenze ostetriche = istituzione prime Università
XIII
SCUOLA DI SALERNO: Trotula, donna medico autrice del testo De mulieribus passionibus in ante e post partum, studiava modificazioni femminili nel periodo precedente e successivo al parto
1213
Ostetricia come scienza = disciplina autonoma, staccata dalla chirurgia
XVI
=
Contatto diretto che porta all’osservazione e all’esperimento, rompendo i ponti con la magia e
l’aristotelismo: La gravidanza e il parto perdono l’aspetto magico e mistico
per acquisire i caratteri di fenomeno biologico.
1513 Primo libro di argomento ostetrico (Eucharius Roesslin): Il giardino delle rose per donne incinte e levatrici
1596 Primo trattato italiano di ostetricia: La comare o raccoglitrice, di Scipione Mercurio
Ragioni di pudore = assistenza ostetrica: privilegio delle donne
Il Cristianesimo, considerò “impura” la scienza ostetrica (poiché impuro era il corpo della donna)
e vietò agli uomini medici di assistere al parto.
= NASCITA = EVENTO RISERVATO ALLA COMPETENZA DELLE DONNE
1633 Un medico (Giuliano Clément) della corte di Luigi XIV,
assistì Madame de La Vallière durante un parto: da questo momento, la moda di ricorrere al medico uomo si diffuse tra l’aristocrazia francese per poi varcare i confini
Parigi, Francoise Moriceau: primo chirurgo ad esercitare esclusivamente
l’ostetricia, questa disciplina passò sempre più nelle mani dei chirurghi ostetrici =
uomo entra nella pratica professionale
‘700 Necessità di un’adeguata istruzione delle levatrici e della nascita di scuole per impartire nozioni necessarie di arte ostetrica
ITALIA: già nel 1580 Lucrezia d’Este aveva fatto erigere in Ferrara la Casa di S.Maria del Soccorso per le donne in stato di gravidanza
1728 Torino: apertura presso l’ospedale S.Giovanni, di una sala parto per l’abilitazione pratica alla professione di ostetrica
Italia: spezzettata in piccoli stati + mancanza di una legislazione (ostetrica) = difficile
diffusione degli istituti di istruzione.
Italia: si affermano le scuole pubbliche per levatrici = l’ostetricia perde i caratteri di arte manuale per divenire scienza (=SCUOLE).
Seconda metà ‘700
Primo insegnamento A Bologna nel 1757 (Giovan Antonio Galli)
Bologna, 1768: prima rivista di ostetricia italiana
‘800 • Possibilità di ascoltare il battito cardiaco (stetoscopio)• Lotta contro l’infezione puerperale (igiene personale del medico)
‘900 • Introduzione taglio cesareo basso (= no emorragie, rottura dell’utero)• Introduzione parto indolore (anestetici non tossici)• Diagnosi precoce di gravidanza• Nascita e sviluppo della chirurgia ginecologica
Le scuole di ostetricia
Antichità:- scuola di Sais (Egitto, VI sec. a.C)- scuola di Erofilo (Grecia IV sec. a.C)- insegnamento di Muscione (VI sec. d.C)- Trotula (XII sec.)- maestro Rosslin di Worms (Germania, 1500)- Madame Boursier (Francia, 1600)- Anna Morandi Mazzolini (Italia, 1700)- scuola Parigi, 1720- scuola Torino, 1728
UNIFICAZIONE D’ITALIA
Articolo 3 del Regio Decreto Legge 10 luglio 1937, n° 1520
Cambio di qualifica da “levatrice” a “ostetrica”
1. Regio Decreto del 10 febbraio 1876 relativo al «Regolamento delle
scuole di ostetricia per levatrici»
1861
Primi ordinamenti riguardanti le
istituzioni scolastiche
=
Durata del corso di studi fissata col Regio Decreto Legge n° 2128/1936 in tre anni col requisito per l'ammissione del diploma di scuola media inferiore.
Legge n° 1252/1957: durata ridotta a due anni con l'introduzione del requisito del diploma di infermiere professionale (biennale).
Inoltre, chi proveniva dalla Facoltà di Medicina e avesse superato gli esami dei primi tre anni, poteva direttamente accedere alla Scuola di
OstetriciaDonna; minimo 18 anni massimo 25; buona condotta morale, civile e politica; sana e robusta di costituzione fisica.
Metà ‘900 CHI?
Legge n° 339/1976: limite di età abolito
+Legge n° 903/1977: abolita
ogni discriminazione dei sessi in campo professionale
Federazione Nazionale dei Collegi delle Ostetriche = trasformazione delle Scuole di
Ostetricia in scuole universitarie dirette a fini speciali; ottenere corsi per il rilascio di diploma universitario (D.U. o "laurea
breve"). Fine ‘900
24 giugno 1996 è stato istituito il corso triennale di Diploma Universitario per ostetrica/o.
=
Decreto Ministeriale 2 aprile 2001, n° 136: attivazione il Corso di Laurea triennale in Ostetricia (CLO) all’interno della prima classe “Classe delle
lauree in professioni sanitarie infermieristiche e professione sanitaria ostetrica”.
1999: riordino della legislazione concernente la formazione in ambito universitario, con completa rivisitazione dei titoli rilasciati dalle
Università prevedendo in particolare titoli di 1° livello (“Corso di Laurea”) e titoli di 2° livello (“Corso di Laurea specialistica”).
Preparazione di titolari di “professioni definite” in quanto, per l’ingresso nel mondo
del lavoro, non richiedono un secondo percorso
Preparazione di titolari di “professioni di
elevata qualificazione”
OGGI
Ospedale S.Anna, Ferrara
8 Ottobre 1440 = Bolla Pontificia con la quale Papa Eugenio IV dà l’incarico al Vescovo Giovanni Tavelli da Tossignani di costruire
in Ferrara un ospedale al servizio degli infermi poveri
Niccolò III e Lionello, marchesi d’Este, vogliono dotare la loro città di un grande ospedale.
Il Vescovo di Ferrara si mise alla ricerca di una sito adatto ad accogliere un opera così importante.
=
Vi era, fuori della città allora abitata, il monastero dei frati Agostiniani di S.Basilio, venuti dall’Armenia. I frati armeni avevano occupato un piccolo convento fondato dai
Terziari Francescani Conventuali, costruito nel 1304, in cui i francescani avevano
dedicato un oratorio a S.Anna.
In seguito alla decadenza di questo monastero, il
Vescovo lo utilizzò per insediarvi il nuovo ospedale: • inizio costruzione: 1443
• consegna alla città: 1445
Il reparto maternità dell’ospedale S.Anna
-Diagnosi e terapia di: patologie infiammatorie disfunzionali organiche prenoplastiche/neoplastiche(apparato genitale femminile)
Attraverso: -Ecografia- Colposcopia- Isteroscopia- Celioscopia
- Osservazione e controllo della patologia della cervice uterina: colposcopia biopsia mirata eventuale conizzazione e successivo follow-up
- Attività chirurgica: interventi di tipo conservativi/demolitivi
(riguardo al trattamento della patologia neoplastica)
- Terapia medica e follow-up della patologia neoplastica maligna
- Assistenza all’ultima fase (9° mese) della gravidanza fisiologica (controlli settimanali)
- Diagnosi e terapia delle gravidanze a rischio
- Assistenza al parto e puerperio
- Attività di diagnosi prenatale: Villocentesi Amniocentesi Funicolocentesi
L’assistenza ostetrica dalle origini ad oggi
Nascita dell’assistenza ostetrica = fine del Neolitico: l’uomo passa dai rapporti promiscui ai
rapporti di coppia. E, con la coppia, l’uomo scopre finalmente che anche il bambino è frutto di un
seme: il suo.
Antico Egitto: testi di medicina = evoluzione nell’assistenza sanitaria
Levatrice: assisteva fino al settimo giorno dopo il parto quando, con una cerimonia importante, tornava a lavare puerpera e neonato.
Dea HEKET: divina ostetrica dell’antico Egitto, la protettrice della nuova vita. Le ostetriche erano definite “serve di Heket”
in onore del loro compito di dispensare la vita.
Disponevano di tipiche strutture organizzative e, tra queste, di una specifica figura della collettività deputata al parto: la levatrice, conosciuta col nome di “majelledeth”.
Della majelledeth viene data notizia nella Bibbia.
=Compiti majelledeth: assistere il parto, dare un
nome al neonato in mancanza della madre o individuare il primogenito.
Le levatrici greche dovevano esser anziane ed in fatti erano chiamate maiai, cioè: vecchie
Curavano il parto, la sterilità, l’isterismo e le altre malattie femminili
Potevano esercitare la professione solo le donne che avessero avuto figli ed avessero raggiunto il periodo della menopausa
Manuale scritto dal ginecologo Muscione = come si nasceva a Roma- Sala parto: sedia ostetrica + due letti, uno duro (fase del travaglio e del parto) e uno morbido (fase post-partum)- Materiale d’uso: olio caldo, analettici profumati, spugne umide, panni di lana, cuscini, guanciali- Ostetrica: grembiule resistente e pulito, davanti alla partoriente, doveva guardare negli occhi la partoriente e parlarle con “pia sollecitudine”.
Obstetrix: dopo il parto prestava assistenza in puerperio per cinque giorni poi procedeva alla cerimonia di purificazione; al termine girava intorno all’altare per affidare il neonato alla nutrice.
Antica Roma: levatrici chiamate OBSTETRICES = “cole che sta davanti”, da ob (davanti) e stare (stare)
OGGI = OSTERICA
Ruolo dell’ostetrica
L'ostetrica è una persona che, essendo stata regolarmente ammessa, a tempo debito, ad uno specifico programma formativo riconosciuto dalla giurisdizione in
cui è inserita, ha successivamente completato il prescritto corso di studi in scienze ostetriche ed ha acquisito la qualificazione necessaria per essere registrata e/o
legalmente autorizzata alla pratica ostetrica.Essa deve essere in grado di fornire la necessaria supervisione, assistenza e
consigli alla donna durante la gravidanza, il parto e il periodo post - parto, condurre parti sotto la propria responsabilità e prestare cure al neonato e al
bambino. Queste cure includono misure preventive, il rilievo di condizioni anomale a carico di madre e bambino, il ricorso all'assistenza medica e l'esecuzione di
misure d'emergenza in assenza di supporto medico.Essa ha un ruolo consultivo ed educativo importante, non soltanto per le donne, ma anche nella famiglia e nella comunità. Il suo intervento dovrebbe includere
l'educazione prenatale e la preparazione al ruolo genitoriale nonché estendersi ad alcune aree della ginecologia, della pianificazione familiare e delle cure
all'infanzia.Essa può esercitare in ospedali, cliniche, unità sanitarie, a domicilio o in
qualunque altro servizio.
Definizione internazionale di ostetrica/o(Adottata dall’I.C.M., dall’O.M.S. e dalla F.I.G.O. nel 1972, con
emendamenti nel 1991 e nel 1992)
E’ una specie di “angelo custode” che segue la donna durante la
gravidanza, il parto e il puerperio
Requisiti necessari:
Laurea in ostetricia
Capacità di analisi
Capacità di relazione con gli altri
Autonomia decisionale
Capacità di osservazione
Ottima manualità
Autocontrollo
Professione regolata da LEGGI Regio Decreto 27 luglio 1934, n° 1265
Rispondere alla domanda di salute della donna, con consulenze sia dal punto di vista fisico che da quello psicologico e sociale
I compiti dell’ostetrica
Segue in modo autonomo la gravidanza fisiologica, valutando il benessere della mamma e del bambino con controlli periodici
Può prescrivere esami necessari al controllo dell’evoluzione della gravidanza normale o quelli per le gravidanze comportanti rischi
Può eseguire controlli ecografici
Saper diagnosticare eventuali anomalie o fattori di rischio per chiedere la consulenza dello specialista
Tiene corsi di preparazione al parto
Ecografia ostetrica
ECOGRAFIA DEL PRIMO TRIMESTRE: - stabilire il numero di feti - datare con precisazione la gravidanza
- diagnosticare eventuali aborti interni o distacchi coriali od amnio-
coriali - diagnosticare anomalie fetali già riconoscibili a
quest’epoca
TRANSLUCENZA NUCALE: Rischio anomalia cromosomica
ECOGRAFIA DEL SECONDO TRIMESTRE: - biometria
(misurazione delle parti corporee fetali) -
esame della morfologia del feto = non più visione
globale ma singole porzioni corporee
ECOGRAFIA TERZO TRIMESTRE: - confronto con parametri rilevati
nel II trimestre al fine di escludere una patologia dell’accrescimento fetale sia nel senso di un ritardo sia nel senso di un eccesso
- non va persa di vista la morfologia fetaleVELOCIMETRIA DOPPLER:
- valuta le qualità di flusso ematico nei vasi sanguigni
Cursore che sta campionando i vasi ombelicali
Durante il travaglio l’ostetrica è la figura più vicina alla gestante
• Controlla ad intervalli regolari i parametri materni e fetali
• Controlla l’andamento delle contrazioni e le condizioni del nascituro, “seguendolo” nel canale del parto
• Consiglia quando e come spingere
• Tiene d’occhio la strumentazione
• Informa il medico sull’andamento del parto e lo assiste durante la fase conclusiva dello stesso
• Assistenza personalizzata alla partoriente, creando con la futura mamma un legame emotivo
Dopo la nascita
L’ostetrica assiste la puerpera favorendo l’allattamento con l’attacco del bebè al seno già in sala parto e il
controllo della poppata. Aiuta poi la mamma a riconoscere subito i bisogni del neonato e ad accudirlo con sicurezza.
OSTERICA = APPROCIO GLOBALE ALLA MADRE E AL BAMBINO, PRIMA, DURANTE
E DOPO LA NASCITA.
SEDIA DA PARTO
FORCIPE (inventato da famiglia londinese di ostetrici, i Chamberlain)
Grande tenaglia con due lame curve da adattare separatamente alla testa del bambino;
successivamente le lame vengono fissate l’una all’altra ed il medico incomincia a tirare.
XVI
XVIII
1581 TAGLIO CESAREO = Francois Rousset
Il parto tra ieri e oggi
Nascita in casa
diffusione forcipe in tutta Europa avvento medici nell’assistenza al parto
fine ‘800
GUANTI DI GOMMA, MASCHERINE, STERILIZZAZIONE STRUMENTI
XIXNascita negli ospedali: donne povere,
emarginate, cercavano nell’ospedale la possibilità di tenere segreta la nascita dei loro bambini
MA Mortalità alta a causa di infezioni
anni ’50
(‘900)
ITALIA = diffusione dei parti in ospedale
=
parto privo di rischio
Modalità di parto
Fasi principali del parto:
1. CONTRAZIONI: - Segnale più evidente dell’inizio del parto. - Preparano il collo dell’utero al passaggio del bambino. - Inizio: dolori sopportabili, poi diventano sempre più intensi e vicini- Muscolatura si irrigidisce e il bambino viene spinto verso il basso, mentre il collo dell’utero si appiattisce e si dilata fino a raggiungere i 10 cm di dilatazione necessari al passaggio del bambino. - Durante questa fase avviene anche la rottura del sacco amniotico (in cui sono presenti sostanze che provocano le contrazioni)
Parto fisiologico (naturale)
2. TRAVAGLIO -Contrazioni e appianamento completo della cervice uterina (canale cervicale incluso nella parte inferiore dell’utero) - Ogni due ore viene registrato il battito cardiaco del feto per 20-30 minuti e viene controllata la dilatazione dell’utero.
3. PERIODO DILATATIVO:
- Cervice uterina si dilatata di 10 cm. - Si rompono le acque. - A metà del periodo dilatante (collo dell’utero aperto di 3-4 cm) si può eseguire l’anestesia EPIDURALE. - Partoriente può assumere la posizione che più gradisce, non creando problemi al feto. 4. PERIODO ESPULSIVO:
- Inizia quando il collo dell’utero si è dilatato completamente e ha il compito di far procedere il nascituro verso il canale del parto. - I° fase: vagina non ancora distesa = partoriente non sente la necessità di spingere. - II° fase: testa del feto raggiunge il pavimento pelvico = con le spinte la testa scende e dilata la vulva. L’ostetrica, introduce un dito in vagina e determina la posizione della testa fetale = NASCITA
5. PERIODO DEL SECONDAMENTO:
- Dopo parto = utero si contrae e inizia a ridursi per ritornare alle sue dimensioni originarie. Nel giro di un’ora la placenta si stacca dalle pareti uterine e viene espulsa.
Epidurale
Elimina il dolore del parto e lascia al tempo stesso la mamma attiva e cosciente
Iniezioni di farmaci anestetici nella parte bassa della schiena, tra l’osso vertebrale e la membrana che ricopre il midollo spinale. Non sono pericolosi né per la mamma né per il bambino. E’ molto praticata in altri paesi ma il Italia interessa solo il 10% delle partorienti.
Perché se ne fanno poche? - pazienti non
sempre informate- paure degli inconvenienti provocati dall’epidurale
- diversi ospedali non l’affermano- non sempre a disposizione nei reparti
I disturbi, nella maggioranza dei casi sono di lieve entità: mal di testa, prurito alle gambe, dolori alla schiena.
Parto cesareo
Prima dell’operazione: addome depilato e preparato per l’intervento; Inserimento catetere e flebocitosi; aspettare che l’anestesia abbia effetto e praticare un taglio nei tessuti fino a raggiungere il sacco amniotico e il bambino; Bambino estratto + cordone ombelicale legato e tagliato; Parte uterina e addominale saturate con punti riassorbibili e pelle chiusa con punti metallici.
Quando effettuarlo? - Eccessiva dimensione del bambino rispetto al canale pelvico della madre
- Posizione del neonato che rende impraticabile un parto naturale- Segnali di sofferenza fetale- Eccessivo prolungamento del parto- Presenza di una gravidanza gemellare e di feti che si ostacolano a vicenda- Necessità di far nascere il bambino con urgenza- Vita della madre messa a repentaglio da una grave malattia della gravidanza che comporta edemi e pressione alta (gestosi) - Madre vittima di un emorragia
Parto in acqua
In vasca la mamma si rilassa e si muove più liberamente e il
bambino ritrova il calore dell’utero
= NATURALEZZA E DELICATEZZA
Vantaggi per la mamma: -
Rilassamento del pavimento pelvico provocato dall’acqua calda + diminuisce la produzione di ormoni dello stress e aumenta la
produzione di ormoni che alleviano la percezione dolorosa delle contrazioni - Si raggiunge la dilatazione
completa più velocemente Vantaggi per il bambino: - Acqua: elemento che risulta familiare al neonato (liquido amniotico) - Non corre il rischio di ingerire acqua perché appena nato non
respira ancora (comincia a respirare quando i recettori facciali sono a contatto con l’aria)
AbortoInterruzione prematura di una gravidanza che può avvenire per
cause naturali (aborto spontaneo) o essere provocata artificialmente (aborto provocato o interruzione volontaria della gravidanza).
Aborto: entro il 180° giorno dal concepimento
2. L'aborto spontaneo è l'interruzione di una gravidanza
non causata da un intervento esterno. Il periodo a maggior rischio è il primo trimestre.
1. L'Interruzione volontaria di gravidanza (IVG) o aborto
provocato consiste nell'interruzione dello sviluppo dell'embrione o del feto e nella sua rimozione dall'utero della
gestante.Dovuto da:
- Aberrazioni cromosomiche del prodotto del concepimento (embrione o feto)
-Problemi della gestante (incontinenza cervicale, malattie infettive malnutrizione, abuso di droga o alcool)
Dichiarazione di nascita
Per il nuovo nato è obbligatoria l’iscrizione nel registro comunale dello stato civile
Chi fa la dichiarazione: uno dei genitori; persona con procura speciale di uno dei genitori, medico,
ostetrica o persona che ha assistito al parto.
Dove: ospedale o casa di cura in cui è avvenuta la nascita, Comune nel cui territorio è avvenuta la nascita, Comune di residenza dei genitori, se diverso da quello di nascita.
Come: La dichiarazione deve essere fatta: oralmente, senza bisogno di testimoni entro il termine di tre giorni dalla nascita, se fatta presso un
ospedale o casa di cura, dieci giorni dalla nascita, se fatta presso un Comune.
Se ovunque i bambini nascono tutti allo stesso modo, molto diverso è lo
scenario che gli accoglie al loro ingresso nel mondo.
YUCATAN
L’ambiente della nascita
Il parto in genere avvienein casa o in cortile
CORTILE = spazio della vita privata della famiglia. All’interno
vi è una CASA principale.
Arredamento
Molto importante durante il parto per l’atmosfera che si viene a creare
Alle travi del soffitto sono appese le amache tessute a mano dove la donna partorirà
La prima visitaRaccoglie tutte le informazioni per valutare in quale misura la donna sarà capace di sopportare il dolore
La sabada (massaggio) è l’elemento più importante delle visite prenatali. La visita si svolge in tre momenti:
Saluti Massaggio Commiato (separazione)
Quando cominciano le doglie, l’area destinata al parto viene separata dallo spazio pubblico. Si proibisce a tutti di entrare, salvo la levatrice e le aiutanti
della madre in attesa. Inoltre si tira una tenda bianca come sipario.
Il parto
All’inizio del travaglio, la maggior parte del tempo lo passa sull’amaca, conversando con le sue
aiutanti.Inizio malessere della donna: un’aiutante si posiziona dietro
l’amaca e la sorregge, sollevandola ai culmini delle contrazioni.
NASCITA
Confronto parto italiano - parto messicano
ITALIA: realtà in cui viviamo Nascita dominata dalle TECNOLOGIE
(avvento Riv. Industriale)
+ Medicalizzazione = interviene il medico (uomo)
nel parto (atto da sempre riservato alla donna)
= GRANDE TRASFORMAZIONE
VS
YUCATAN: realtà opposta alla nostra
Parto dominato dalla SPIRITUALITÀ
= TRADIZIONE
Rinascimento =
Corpo della donna: si passa dalla figura stereotipata delle dame medievali ad una donna più umana, madre.
L’esempio migliore di questo modello di donna lo si ritrova nella ceroplastica settecentesca
Mezzo per diffondere l’anatomia tra coloro che medici non erano come le ostetriche. I ceroplasti più
importanti erano Giovan Battista Manfredini e Pietro Sandri.
A Firenze nel tardo ‘600 le cere
anatomiche acquistano un valore scientifico
Cere ostetriche
Il parto nell’arte
La Madonna del Parto (realizzato forse intorno al 1455) di Piero della Francesca
Dipinti - sculture - ritratti
Scena di parto del XVI secolo
Scena di parto- Bassorilievo del XVI secolo -
Raffigurazione di posizione assuntada una partoriente in vista del parto,
in una immagine di inizio del 1900
Bibliografia - AA.VV, Anuario demografico 1995, Tipo-litografia artigiana Ferrara, Dicembre 1996
- Annuario statistico italiano
- AA.VV, Per amore & per forza - L’infanzia tra ‘800 e ‘900 -, Edizione Panini, Modena 1987
- B. Jordan, La nascita in quattro culture, Emme edizioni, Milano 1983
- C. Reece, T. Simon, Immagini della biologia Volume D L’ecologia, Zanichelli. Bologna 2006
- C.Tosoratti, Our World, Calderini, Milano 2004
- Documenti forniti dalla Dott.ssa Elena Forini
Siti Internet
- WWW.camera.it
- WWW.comune.Fe.It
- WWW.catpres.com
- WWW.explora.it
- WWW.gazzettadisondro.it
- WWW.gineconline.net
- WWW.google.it
- WWW.gravidanzaonline.it
- WWW.magazine.it
- WWW.ospfe.it
- WWW.paginemediche.it
- WWW.salvadordalì.it
- WWW.volint.it
- WWW.wikipedia.it
Fase praticaDiari di bordo
Lunedi
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Ospedale S.Anna
CSD
Settimana dal 26 al 30 marzo 2007
Parole chiave…
Alle ore 9.00 siamo arrivate all’ospedale S.Anna e ci siamo dirette verso il reparto di ginecologia e ostetricia.
Al termine della visita, la nostra Tutor, ci ha dato la possibilità di scegliere in quale ambulatorio andare tra quello della diagnosi pre-natale e quello
cardiotocografico. Ilaria è andata nell’ambulatorio dove effettuano le diagnosi pre-natali, cioè dove si svolgono esami specifici quali,
ecografie, amniocentesi, villocentesi e funicolocentesi. Anna invece, ha trascorso la mattina nell’ambulatorio in cui, pochi giorni prima della data presunta del parto,
si analizzano i tracciati cardiaci dei feti. Attorno le 14 circa, finisce il nostro primo giorno di
stage e ci siamo dirette verso casa.
Arrivate siamo state accolte da una studentessa dl corso di laurea in ostetricia, che ci ha accompagnate
durante la visita dell’intero reparto.
“ Wow il primo giorno!!!l’impatto è stato molto positivo forse anche perché siamo state accolte molto
bene da tutto lo staff. Ho scelto di andare nell’ambulatorio dove oggi effettuavano le amiocentesi. All’inizio ero un po’ perplessa, ambiente nuovo, figure
professionali ma poi…ho trovato interesse e ho cominciato a fare domande su come avviene questo tipo
di esame etc… “
Ilaria
“ Beh…Che dire…Aspettavo con ansia questo giorno e finalmente è arrivato!! Questa mattina ho assistito alle analisi del tracciato cardiaco del
feto…Una miriade di emozioni mi travolgevano, emozioni impossibili da descrivere!!Un aspetto fondamentale di chi assiste le signore gravide, è
che ha il grande compito di saper ascoltare le loro ansie e perplessità e, di conseguenza saperle confortare nel momento del bisogno…Non è semplice, a volte ci si trova di fronte a situazioni drammatiche che
sconvolgono la vita di una donna e di un’ intera famiglia, ma… E’ IL MIO LAVORO!!!”
Anna
Anche oggi alle 9.30 eravamo già negli ambulatori. A differenza di ieri Anna è andata nell’ambulatorio della
diagnosi pre-natale e Ilaria nell’ambulatorio delle cardiotocografie.
“ Secondo giorno…oggi sono andata nell’ambulatorio dove effettuavano i tracciati fetali. All’inizio non ero molto convinta di rimanere, sentire quel rumore strano del bambino
che si muoveva, del suo cuore… ma poi pensare che era una piccola forma di vita che a poco sarebbe nata mi riempiva il cuore di gioia!!!Poi le mamme nonostante la tensione
per il risultato del tracciato, cercavano di sdrammatizzare il tutto con battute o raccontando piccoli episodi divertenti. Che ridere!!! “
Ilaria
“ Oggi sono stata affiancata ad un’infermiera addetta all’ambulatorio dove si effettuano analisi un po’ particolari… Ho assistito ad una villocentesi. E’ stato un momento particolare… Rilevare piccolissimi villi coriali, da cui capire se il
bambino può essere portatore di anomalie… Pensare a questo mi ha fatto riflettere sul continuo progresso della scienza… Ho avuto modo di fare molte
domande all’infermiera presente e ho imparato tante cose che prima ignoravo… interessante!!”
Anna
Oggi, come ultimo giorno in ospedale, siamo state nel reparto di ostetricia. Appena arrivate, la caposala ci ha accolte e portate nel suo
ufficio dove ci ha illustrato le attività e l’organizzazione del reparto. Terminato l’incontro abbiamo seguito le ostetriche in turno durante lo svolgimento del loro lavoro. Alla fine poi siamo riuscite a visitare il
nido o nursery, dove vengono portati i bambini appena nati, e dove rimangono fino alla dimissione.
“ Oggi abbiamo trascorso molta parte della mattinata con la caposala del reparto di ostetricia, che ci ha illustrato le attività e
l’organizzazione del reparto. Inoltre ci ha spiegato anche in cosa consiste concretamente il lavoro di chi opera
prevalentemente in questo reparto, cioè le ostetriche… E’ un lavoro di grande responsabilità e tenacia, ma allo stesso tempo è
un lavoro in cui si protegge e in cui si sostiene…RIPETO…E’IL MIO LAVORO!!”
Anna
“ L’incontro è stato molto interessante ma ho anche capito che fare l’ostetrica è un lavoro intenso, pieno di responsabilità. Il momento più bello della giornata è stato quando siamo andati al nido. Che
tenerezza che facevano, erano così piccoli!!!Al termine della visita era già giunta l’ora di andare a casa e così siamo scese in ufficio e abbiamo salutato la nostra toutor visto che domani saremo state al
cento salute donna “
Ilaria
Centro salute donnaVia boschetto, 29 Ferrara
In questo centro vengono programmati i Corsi di accompagnamento alla nascita, che si svolgono presso
l’area verde, al 1° piano, da personale specializzato. L’inizio del corso è stabilito dalla 27° alla 30°settimana di
gravidanza. Ogni corso prevede 11 incontri a cadenza settimanale, 10 prima del parto e 1 dopo la nascita dei bimbi.
Nel corso di accompagnamento alla nascita, attraverso l’informazione e il confronto nelle attività di gruppo, si intende
favorire sempre di più la capacità di sentirsi “parte attiva”, della gestante in questo particolare momento della vita
Il gruppo delle ostetriche al servizio ha individuato all’interno del corso tre modalità di lavoro
1. TEORICA, riguardante l’apprendimento di nozioni inerenti l’evoluzione della gravidanza, il parto, il puerperio e la cura del neonato con l’ausilio di
audiovisivi, plastici e cartelloni a “tema”
2. MOTORIA, per sperimentare alcune tecniche di fisiokinesi e acquisire modalità di respirazione da
utilizzare durante il travaglio
3. MOMENTO DI ARMONIZZAZIONE-SOCIALIZZAZIONE DEL GRUPPO, con realizzazione
di cartelloni, libri e altro da parte del gruppo
Il programma
PRIMO INCONTRO: conoscenza del gruppo, cosa mettere in valigia
SECONDO INCONTRO: gravidanza…quali modificazioni avvengono
TERZO INCONTRO: allattamento
QUARTO INCONTRO: travaglio e parto (partner invitato)
QUINTO INCONTRO: allattamento eventuali problematiche, cosa non dobbiamo dimenticarci di vere in casa
SESTO INCONTRO: puerperio, l’arrivo al domicilio
SETTIMO INCONTRO: accudimento del neonato
OTTAVO INCONTRO: da mamma a mamma
NONO INCONTRO: a casa in sicurezza, incontro con pediatra e assist. sanitario
DECIMO INCONTRO: cenni di contraccezione, riassumendo…
UNDICESIMO INCONTRO: mamme e bimbi…la nostra storia
Arrivate al CSD, ci siamo dirette subito al piano di ginecologia e ci siamo presentate all’ostetrica che avrebbe seguito il corso questa mattina. Di seguito, abbiamo indossato il camice e per
l’intera mattina abbiamo “partecipato” al corso.
“ Al primo impatto con la struttura sono rimasta perplessa,immaginavo un ambiente simili ed un ospedale, freddo,
poco accogliente e invece…tutto il contrario!!!Lungo le scale sono appesi tutti i lavori fatti dalle mamme dei diversi corsi. Lavori
stupendi, veramente! L’impatto dunque è stato subito positivo e la giornata è stata interessante“
Ilaria“La prima cosa che salta agli occhi - appena si entra - sono i colori che riempiono l’area in cui vengono svolti i corsi di accompagnamento alla
nascita. Infatti questo spazio è pieno dei lavori che le mamme producono per ogni corso, che sono veramente stupendi, pieni di colori e che
trasmettono tanta gioia e felicità!! Bene, questa giornata promette bene…”
Anna
Ultimo giorno di stage… Anche oggi al CSD, abbiamo seguito come ieri un corso di accompagnamento alla nascita insieme alle mamme e alle 14 circa abbiamo terminato.
E’ finita questa bellissima esperienza...ormai ci eravamo abituate a stare in mezzo ai
“pancioni”…
“ E’ si purtroppo è l’ultimo giorno…la giornata si è svolta come quella di ieri, presentazione con l’ostetrica che segue il corso (diversa da quella del giorno
precedente), presentazione con le mamme e osservazione delle attività. L’atmosfera che si respira è tranquilla e serena…avrei voluto fare anche io
volentieri gli esercizi che stavano facendo, erano cosi rilassanti!!!ah ah ah!!!“
Ilaria
“Oggi è l’ultimo giorno… che peccato… si stava tanto bene in mezzo a tutte le mamme… forse è una mia impressione, o forse è la realtà, ma in mezzo a
queste donne si respira un’aria di serenità, tranquillità, gioia e “ansia positiva” che hanno provocato un benessere particolare dentro me!! Un’esperienza positiva che ha confermato la mia grande voglia e passione di lavorare a
contatto con queste donne, in questo “particolare” periodo di vita!!!”
Anna
Ilaria
Polso
Novità
Dolcezza
Anna
Tre parole che sintetizzano questa esperienza
Responsabilità
Passione
Conferma