starebene messina - dicembre 2015

Starebenea Messina

Omeopatia e medicina naturale

Qualità della vitaed ambiente

La salute passa dalla palestra

Nuove frontiere della pediatria

Alimentazione edintolleranze

Anno I° | Numero 1 | Messina 11.06.2014

all'interno

la naturale bellezza di ogni età

Omeopatia, omotossicologia e idrocolonterapia

L’Importanza dell'osteopatia nel nascituro

Dieta alcalina

Osteopatia: una nuova frontiera non invasiva nel trattamento delle

patologie vertebrali.

Anno II° | Numero 9 | Dicembre'15 - Gennaio 16www.starebeneinsicilia.it

LA FLORA INTESTINALE E LA SUA FUNZIONE

La sindrome del tunnel carpale

il magazine della salute

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BUONE FESTE!

Starebene a Messina | Dicembre '15 | Gennaio '16 3

DICEMBRE 2015 | GENNAIO 2016IN QUESTO NUMERO

Editoriale:a cura di Wolly Cammareri

Ausili tecnologici per una migliore integrazionescolastica dei ragazzi con disabilità visiva.

L’AIDS negli animalia cura del dott. Franco Mesanoni La naturale bellezza di ogni etàa cura della dott.ssa Isabella Pia Palmieri

La flora intestinale e la sua funzionea cura della dott.ssa Jessica Giusti

La sindrome del tunnel carpalea cura del dott. Giovanni Caminiti

Dieta alcalina. Benessere o solo operazione commerciale?a cura del dott. Mario Cammareri

Osteopatia: una nuova frontiera non invasiva nel trattamento delle patologie vertebrali.a cura del dott. Giuseppe A. Papa

Pedagogia e sporta cura del dott. Mario Cammareri

La Scoliosi dell'adultoa cura del dott. Matteo Pennisi

L’Importanza dell'osteopatia nel nascituroa cura del dott. Filippo di Blasi

Omeopatia, omotossicologia e idrocolonterapia. Obiettivi di benessere. a cura del dott. Francesco G. Messineo

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4 Starebene a Messina | Dicembre '15 | Gennaio '16

EDITORIALE

BUON NATALE CON STAREBENEEditoriale a cura di Wolly Cammareri

Starebenea Messina

Omeopatia e medicina naturale

Qualità della vitaed ambiente

La salute passa dalla palestra

Nuove frontiere della pediatria

Alimentazione edintolleranze

Anno I° | Numero 1 | Messina 11.06.2014

all'interno

Periodico gratuito di informazione - Supplemento a Trapanipiù del 01/12/2015 Redazione di Messina|| Via Ghibellina 59, 98123 Messina Concessionaria Pubblicità || Mediaweb, 090.8961170 - 3319367902web: www.pubblicitamessina.it - www.starebeneinsicilia.it mail: [email protected] Grafico e Impaginazione || Subversiva, Viale Boccetta, 36 - MessinaStampa || Grafiser – Troina (EN)reg. tribunale di trapani n.350 del 13/03/2013

Ben trovati!É il secondo natale passato insieme con il nostro magazine della salute.Le festività natalizie hanno per noi un ulteriore motivo di festeggiamen-

to, riproporremo infatti “grazie a chi si è preso cura del no-stro starebene”, giunto alla sua seconda edizione.Anche quest’anno nel salone di rappresentanza dell’ASP, alla cit-tadella della salute, verranno consegnati in collaborazione con l’ASP e l’Ordine dei Medici, riconoscimenti a profes-sionisti che operano o hanno operato nel mondo della sanità e per questo abbiamo deciso di dire loro grazie.

In questo numero avrete modo di trovare un inserto spe-ciale dedicato al fitness e allo starebene in movimento.Non mancheranno le consuete rubriche così come la consueta attenzione viene riservata alla prevenzione, da quella posturale a quella dentaria, con consigli su una ali-mentazione consapevole e un corretto stile di vita.

Buona lettura e BUON NATALE.

24 pagine ricche di articoli e consigli su salute, benesse, fitness, medicina e bellezza curate da medici ed esperti del settore.

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Le Tecnologie Assistive nascono per facilitare e mi-gliorare la vita delle persone con disabilità, grazie all’utilizzo di strumenti tecnologici si possono su-

perare o ridurre le situazioni di svantaggio o di inac-cessibilità che si presentano spesso per tali soggetti.Questi dispositivi hanno un ruolo compensativo di primissimo piano anche nella scuola, per facilitare l’apprendimento degli studenti, che presentano delle “difficoltà” dovute alla propria condizione di “svan-taggio”.I supporti o ausili tecnologici, se correttamente indivi-duati e impiegati, possono dare allo studente disabi-le, l’opportunità di avere un ruolo attivo nella scuola, di essere coinvolto nell’apprendimento con la conse-guente autonomia che da tutto ciò ne deriva.Esistono anche per la scuola ausili hardware e softwa-re, di cui dovrebbero essere dotati tutti gli studenti con disabilità. Tali dispositivi non sono applicabili in egual modo ad ogni situazione di disabilità, ma sono invece legati alla singola persona in relazione a mol-teplici fattori, da sottoporre ad un’attenta valutazione (età, età scolare, potenzialità residue, abilità, accetta-zione della tecnologia, contesto sociale e scolastico, ecc.).L’attenzione non deve essere focalizzata solo sulla qualità e sulla quantità delle tecnologie presenti nelle scuole, ma si deve mettere in primo piano anche la formazione dei docenti all’uso delle tecnologie.

Tecnologie per ipovedenti/non vedenti a scuolaPer chi ha un problema di ipovisione, in rapporto all’età scolare e alle difficoltà visive, è possibile sce-gliere supporti da applicare al PC, quali software in-grandenti o OCR specifici, per l’accesso facilitato al mondo informatico ed ai testi scolastici stampati, spesso troppo piccoli per poter essere accessibili.

Videoingranditori da tavolo con sintesi vocale ad alta definizione, permettono, di affiancare all’ingran-dimento dei testi anche l’ascolto dei testi stampati, altri aggiungono a queste caratteristiche la possibi-lità di vedere sul uno schermo anche la lavagna a di-stanza o prendere appunti in classe.

Tastiere a caratteri ingranditi con vari contrasti da applicare alle postazioni informatiche.

Per gli studenti non vedenti, esistono altre soluzio-ni, che vanno dai display braille che permettono di leggere in braille quanto è visualizzato sugli schermi di PC, tablet o smartphone, ai palmari dedicati per poter prendere appunti, leggere libri o usare la calco-latrice in totale autonomia.

Esistono poi i software per l’accesso facilitato al PC e OCR che rendono i testi in nero consultabili e rielabo-rabili dallo studente non vedente in totale autonomia e Multiplayer tascabili con OCR che memorizzano su SD-Card

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Ausili tecnologici per una migliore integrazione scolastica dei ragazzi con disabilità visiva

10 anni di attività


a cura di:Dott.Franco MesanoDirettore Sanitario Clinica Veterinaria MaesanoTel. 090 675009Via Tommaso Cannizaro n° 23 - Messina

Argomento, questo, difficile da trattare , se non quasi impossibile qualche anno fa, ma molto più chiaro oggi, visto il materiale esaminato, le

indagine epidemiologiche e le ricerche svolte da vari Istituti ed organi competenti .Il virus dell’immunodeficienza felina – FIV- è un agente eziologico responsabile di numerose e gravi forme morbose che colpiscono gatti domestici ed alcuni felini selvaggi.Isolato in America prima, poi in Giappone ed in Europa, compresa l’Italia, si è visto avere una ultrastruttura che permette di classificarlo nella sotto famiglia “Lentivirinae” “famiglia Retroviridae”.Il FIV determina, principalmente, distruzione dei linfociti T, e quindi immunosoppressione e predisposizione alla irruzione di agenti esterni secondari (micosi, batteri,ecc). Occorre precisare che la scoperta del virus Immunodeficienza felina, per la prima volta effettuata da studiosi californiani, ha avuto una grande importanza nell’avanzamento delle conoscenze scientifiche in quanto il F.I.V. ultrastrutturalmente è simile all’ H.I.V. che provoca l’A.I.D.S. dell’uomo. I due virus sono molto simili per caratteristiche fisico- chimiche biologiche e patogenetiche. Il F.I.V. per la similarità dell’ H.I.V. rappresenta un eccellente modello animale per lo studio delle sindromi da immunodeficienza da Lentivirus e in particolare per lo studio dell’immuno- profilassi ed il trattamento chemioterapico dell’A.I.D.S. Comunque occorre sfatare ogni inopportuno allarmismo di tipo pubblicitario e giornalistico poiché questo virus pur simile all’H.I.V. non comporta alcun rischio per la salute dell’uomo.Gli isterismi che occasionalmente trovano spazio sulla stampa sono, pertanto, del tutto infondati ed

L’AIDS NEGLI ANIMALIIl virus del’immunodeficienza acquisita felina, stesso virus dell’AIDS umano

ingiustificati, frutto di disinformazione e di errata interpretazione delle ricerche scientifiche.Il F.I.V. è antigenicamente diverso dall’H.I.V. è sembra essere altamente specifico; del resto appartenendo ai lentivirus si adatta solo ad un determinato ospite Le ultime ricerche escludono che un ‘infezione da Lentivirus possa trasferirsi da un animale all’uomo.Quindi anche senza aver basi mediche è facile intuire come questo virus porti una patologia polimorfa, con un interessamento più o meno vario di organi, tessuti e sintomi vari e differenziatiCon i dati in possesso (tratti da studi recenti effettuati presso il Dipartimento di patologia Animale dell’Università di Torino e dell’Istituto Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle D’Aosta) si può affermare che tra gatti sottoposti ad indagine sierologica circa il 9% sono risultati positivi alla prova anticorpale Anti FIV. I segni clinici della malattia si riflettono principalmente a livello dell’apparato digerente, respiratorio, sistemi n.c., apparato urinario, occhio ed alterazione ematochimiche.Su tali alterazioni sarebbe lungo il discorso da fare ma per brevità si può dire che il decorso clinico deve essere suddistinto in quattro stadi.Nella prima fase che dura da pochi giorni a diverse settimane si presenta febbre, linfadenopatia, leucopenia. Nella seconda e terza fase si manifesta la sindrome da immunodeficienza (AIDS) mentre nel quarto stadio si evidenziano un vasto numero di infezioni acute e/o croniche con esito finale e letale.

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a cura di:Dr.ssa Isabella Pia PalmieriSpec. Chirurgia Plastica | Professore a Contratto Master Chirurgia Estetica Università di PadovaDocente C.P.M.A. VALET BolognaSudio: via Ghibellina,131 MessinaTel.090671604 mob. 349/6718986Mail: [email protected]

Non basta eliminare le rughe per riportare indie-tro il tempo, anzi. Un viso troppo liscio dopo una certa età diventa poco credibile: si rischia l’effet-

to bambola, insomma di sembrare ‘rifatta’ e poco na-turale. Per ottenere un ringiovanimento che sia il più possibile verosimile bisogna cercare di rimodellare il viso ripristinando l idratazione e quei volumi che, a causa della fisiologica atrofia dei tessuti, si sono persi con gli anni e danno al viso un aspetto stanco e sciu-pato. Se il corretto apporto idrico viene a mancare, uno dei primi indicatori è proprio la pelle, che per-de elasticità, si secca fino a screpolarsi e diventa più soggetta a rughe e grinze. Con gli anni la pelle perde progressivamente la capacità di trattenere l'acqua al suo interno. La sostanza deputata a trattenere l'acqua all’interno della pelle è l'acido ialuronico, una grossa molecola igroscopica, fisiologicamente presente nel-la cute, capace di legare acqua sino a 500/1000 volte l’equivalente del suo peso molecolare. Con il passare del tempo però la quantità di acido ialuronico dimi-nuisce progressivamente e la pelle perde il suo nor-male turgore e la sua sofficità, contribuendo all'invec-chiamento cutaneo. Per rallentare questo processo è importante idratare la pelle dall’interno, con liquidi e cibi ‘idratanti’, cioè ricchi d’acqua, come frutta fresca e verdure crude. Una straordinaria cura di idratazio-ne intensiva e profonda, è il trattamento di ringiovani-mento cutaneo con particolari formulazioni iniettive di acido ialuronico NASHA, Vital e Vital Light, chiama-ti così perché studiati per far funzionare meglio quei meccanismi che mantengono la pelle sana e vitale nel tempo. Destinati a zone diverse e a diversi tipi di pel-le, Vital e Vital Light bilanciano l’idratazione in profon-dità, prevenendo l’aging dermico e proteggendo dai danni dei radicali liberi che possono danneggiare le cellule e accelerare i processi di invecchiamento. Non biorivitalizzazione, ma molto di più: un efficacissimo trattamento di prevenzione e cura del crono e photo-aging. Gli effetti sulla pelle sono evidenti da subito e migliorano nei giorni successivi: si riducono grinze e rugosità superficiali, la pelle riacquista elasticità, tono, luminosità. Il trattamento di idratazione profonda è un’ottima cura di bellezza per la pelle di tutte le età tutte le volte che è necessario un surplus di idratazio-ne, dai 30-35 anni sino a…80! Per ripristinare i volumi il segreto è non limitarsi a riempire, come si faceva un tempo. Oggi è possibile lavorare sull’armonia plastica

la naturale bellezza di ogni età

del viso grazie alle proprietà dei gel di acido ialuronico più nuovi e tecnologicamente avanzati. Come gli aci-di ialuronici di nuova generazione dotati dell’esclusi-va tecnologia OBT- Optimal Balance Technology, i più adatti al rimodellamento dei contorni del viso perché, pur essendo morbidi e plasmabili, hanno le caratteri-stiche di consistenza e di forza necessarie per solleva-re e dare tono ai tessuti dove sono iniettati. Secondo l’inestetismo e il risultato che si vuole ottenere, l’aci-do ialuronico a tecnologia OBT può enfatizzare tutti i volumi nelle zone del volto deficitarie e dare supporto ai tessuti e definizione ai profili, producendo anche un deciso effetto ‘liftante’ quando la cute denota qual-che inizio di cedimento. Ma anche riempire le guance assecondandone armoniosamente la linea, enfatizza-re i volumi di zigomi piatti, modellare il mento. Il filler si inietta in profondità, nel derma profondo o nel sot-tocute, a seconda dell'area da trattare, con l’ago tra-dizionale o con un ago-cannula. Il risultato estetico è immediato, molto armonioso e, soprattutto, naturale. Anche le labbra invecchiano. E’ pensiero comune che per essere belle e sensuali, le labbra devono essere carnose. Non è sempre vero. Le labbra piene sono si-curamente accattivanti e seduttive, ma anche quelle sottili, se curate e valorizzate nel modo giusto, posso-no essere altrettanto attraenti. Non esistono standard

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di bellezza da imitare: il fascino più autentico è quello che si esprime mettendo in luce la naturale bellezza che caratterizza ogni donna. Per le labbra, passati gli eccessi degli anni 2000, l’attenzione oggi si sposta sempre di più su trattamenti mirati e i ‘ritocchi’, quan-do necessari, devono garantire risultati ‘leggeri’, per-sonalizzati e naturali. Oltre a labbra rugose e svuotate dal tempo, ci sono anche inestetismi che non dipen-dono dall’età: è il caso di labbra costituzionalmente troppo sottili, poco disegnate, asimmetriche. Casi che la Medicina Estetica può correggere e migliorare nettamente con i filler di acido ialuronico, nel rispet-to delle proporzioni e dell’armonia dell’intero viso. Infatti un contorno labbra ben delineato ne migliora la definizione e il disegno. E’ importante ridefinire il filtro labiale che con il passare degli anni si appiatti-sce. L’ aumento volumetrico equilibrato delle labbra da un aspetto sano e simmetrico e il trattamento delle commissure orali conferiscono un’espressione del viso positiva. Perché il risultato sia il più naturale possibile, diventa fondamentale la scelta del filler, che deve avere una consistenza morbidissima e una pla-smabilità estrema, in grado di assecondare la mimica della bocca con naturalezza assoluta. I più innovativi sono specifici per la mucosa labiale: creano un volu-me dinamico, verosimile, non eccessivo, conferendo alle labbra un aspetto finale che non ha nulla di arti-ficioso. Tra questi l’Acido Ialuronico 20 mg/ml - OBT (Optimal Balance Technology)è un gel formulato per ottenere un ottimale bilanciamento tra morbidezza e consistenza studiato appositamente per consentire al gel di integrarsi perfettamente nella sede, dove viene iniettato, permettendo così una correzione plastica, naturale e morbida delle labbra rugose e svuotate. E’ concepito specificatamente per l’inserimento nella mucosa labiale ed è caratterizzato da una plasmabi-lità estrema. Una volta iniettato nel vermiglio, forma

un tappeto molecolare coeso ma elastico e flessibile in grado di assecondare la mimica labiale: volume non eccessivo e l’aspetto non ha nulla di artificioso. Inoltre non edemizza. Questo, insieme alla picco-la percentuale di anestetico che contiene, rende il trattamento meno traumatico e i tempi di recupero ancora più veloci.L’ Acido Ialuronico NASHA® 20 mg/ml Lip Volume con anestetico è un gel di forza inter-media perfetto per donare un aumento di volume sia al corpo principale delle labbra che al contorno del vermiglio, l’aggiunta di lidocaina rende l’iniezio-ne più confortevole. Morbido ed elastico, condizione indispensabile perché il risultato estetico sia il più possibile naturale. Il volume che conferisce è este-ticamente verosimile e non artificiale. Lip Volume è indicato per donne e uomini che vogliano labbra na-turali ma con un visibile aumento di volume.

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La flora intestinale è costituita da tutti i microrganismi presenti all'interno dell'apparato digerente, identifi-cata come “Microflora” e “Microbiota”.

Questi microrganismi appartengono a diverse classi e costituiscono un complesso ecosistema che si pone in diretto rapporto con le cellule dell'ospite e che contiene geni e metaboliti biologicamente rilevanti e subisce tut-te le dinamiche tipiche delle popolazioni, quali accresci-mento, morte, variazioni di numero e di tipologie. In un intestino in buono stato di salute la flora batteri-ca si trova in un equilibrio dinamico che viene regolato da diversi fattori quali la velocità di riproduzione, il tasso di mortalità, la quantità di microrganismi espulsi con le feci, la quantità di microrganismi assunti con l'alimenta-zione ed anche mediante la produzione di acido lattico e perossido d'idrogeno (acqua ossigenata) oltre alla sin-tesi di proteine particolari, le batteriocine, che bloccano la crescita di batteri di specie diversa, favorendo così la crescita dei batteri produttori. La flora intestinale, inol-tre, viene influenzata da altri fattori quali la secrezione acido-gastrica, la motilità intestinale, la secrezione biliare e pancreatica, l'immunità locale, l'utilizzo di antibiotici, l'alimentazione, lo strato di muco, e da altri ancora che attivano meccanismi di feedback (o retroazione) negativi e positivi.Il feedback negativo aiuta a mantenere la stabilità di un sistema contrastando i cambiamenti dell'ambiente esterno, quello positivo, invece, amplifica la possibilità di divergenza e, quindi, di evoluzione, permettendo la cre-scita ed il cambiamento, dando al sistema la capacità di raggiungere nuovi livelli d'equilibrio.Tutto ciò controlla e condiziona lo sviluppo della mucosa dell'ospite e l'omeostasi, cioè la capacità di mantenere un equilibrio interno pur nel variare delle condizioni esterne.La microflora enterica comprende un grande numero di specie di microrganismi diversi che possono instaurare con l'ospite rapporti di COMMENSALISMO e di SIMBIOSI.

Nel Commensalismo esiste una interazione tra due mi-crorganismi in cui solo uno approfitta del nutrimento o degli scarti dell'altro senza arrecargli alcun danno. Nella Simbiosi, invece, c'è un'associazione tale per cui i micror-ganismi traggono reciproco vantaggio gli uni dagli altri, concorrendo ciascuno al benessere dell'altro. Assieme ai microrganismi innocui sono presenti anche quelli po-tenzialmente patogeni che, normalmente, che vengono tenuti a bada sia da quelli buoni, sia dal nostro sistema immunitario, come da altri fattori, ma che possono costi-tuire una fonte d'infezione o sepsi in circostanze diverse, come, ad esempio, nel caso in cui venga meno l'integrità fisica o funzionale da parte della parete intestinale.Oggi è dimostrato che i generi microbici più rappresentati siano oltre 1800, contro i 400-500 che si riteneva fossero fino a pochi anni fa. Questa nuova scoperta è stata resa possibile grazie alla capacità di sequenziamento del DNA batterico, che ha dimostrato la presenza di oltre 1000 sequenze geniche differenti, cosa che fa pensare che la composizione della microflora intestinale risulti superio-re ai 1800 generi ed ad oltre 40.000 specie microbiche.Inoltre, recenti studi hanno dimostrato che i Virus rap-presentino una ulteriore importante costituente, fino ad oggi sconosciuta, di questa microflora con oltre 1200 ge-notipi virali identificati, la cui funzione è ancora oggetto di studio. Resta il fatto che i generi microbici più rappre-sentati siano i batteri e che a livello del tratto gastrointe-stinale ne esista una differente distribuzione: nello sto-maco, grazie al suo pH molto basso, la loro crescita, in condizioni fisiologiche, è inibita. Via via che si procede lungo l'intestino tenue, con l'au-mentare del pH, la crescita aumenta fino ad arrivare ad alte concetrazioni oltre la valvola ileo-cecale. Nel colon il 98% del microbiota è anaerobio e costituisce il 35-50% del volume del colon stesso. La sua costituzione è per il 95% data da batteri anaerobi, che vivono in assenza di ossigeno e dal 5% di batteri aerobi, quelli che necessitano

a cura di:Prof. Giuseppe CrisafulliBiologo NutrizionistaSpecialista in Microbiologia applicataGià Docente di Biologia e GeneticaFacoltà di MedicinaUniversità degli Studi di Messina

LA FLORA INTESTINALE E LA SUA FUNZIONE LA FLORA INTESTINALE


di ossigeno per vivere. Tra gli anaerobi si ricordano vari tipi di Escherichia Coli, enterococchi, batterioidi, bifido-batteri, clostridi (facoltativi) ed altre specie di minore im-portanza. Gli aerobi più comuni invece sono i lattobacilli e stafilococchi (aerobi facoltativi), proteus, lieviti, clostridi ed altre specie minori. In condizioni di buona salute tali batteri sono presenti in quantità diverse e ben radicate, a seconda del tratto intestinale che colonizzano. Il colon prossimale, grazie ad alte quantità di substrato glucidico, presenta un'alta concentrazione di batteri saccarolitici, che utilizzano zuccheri da degradare per il loro nutrimen-to, con un pH di 5-6 ed una rapida crescita batterica.Il colon distale, con scarsa concentrazione di substrato glucidico e notevole aumento di quello proteico, presen-ta, quindi, anche un aumento di batteri proteolitici che utilizzano proteine per la crescita, un pH intorno alla neu-tralità e scarsa crescita batterica.Per quanto riguarda l'impianto del microbiota all'interno del nostro apparato digerente, vediamo che il neonato, alla nascita, presenta un intestino sterile che via via viene colonizzato prima da batteri utilizzanti il latte (diversi se latte materno o artificiale) e poi, man mano che si pro-cede allo svezzamento e, quindi, all'introduzione di cibi nuovi e diversi, si ha una diversificazione della flora mi-crobica fino alla complessa ed abbondante flora dell'a-dulto, influenzata in massima parte dalle sue abitudini alimentari; un'alimentazione squilibrata e molto ricca di proteine favorisce la proliferazione dei batteri prote-olitici a scapito dei saccarolitici e viceversa.

FUNZIONE DELLA FLORA INTESTINALELa flora intestinale è responsabile di una grande varietà di reazioni metaboliche che indirettamente o direttamente influiscono sulla vita dell'ospite, mantenendo, in una si-tuazione di buona salute, la normale struttura fisiologica della parete intestinale e agendo, quindi, come adiuvan-te istologico. La riduzione , o peggio, la mancanza della flora simbionte porta ad assottigliamento delle pareti intestinali, riduzione del numero dei linfociti, dilatazione del cieco, appiattimento dell'intestino tenue, con conse-guenze più o meno gravi per la nostra salute, a seconda del grado di depauperazione della flora stessa.Le funzioni metaboliche della Microflora intestinale sono:- Digestione di alimenti e loro parti non digeribili, special-mente grandi polisaccaridi quali cellulosa, emicellulosa, pectine e gomme con produzione di energia utile.- Digestione del muco endogeno.- Accumulo di energia sotto forma di acidi grassi a catena corta.- Produzione di vitamine del gruppo B (B1,B2,B6,B12), P1, H, K, Acido Pantotenico e Acido Folico.- Promozione dell'assorbimento intestinale di ioni Ferro, Calcio, Magnesio.

- Deconiugazione degli Acidi Biliari.- Metabolismo di Ormoni Steroidei (Androgeni, Estrogeni e Corticosteroidi).- Aumento delle difese immunitarie attraverso attivazio-ne dei macrofagi con aumento della loro attività fagocita-ria, stimolazione dei linfociti e incremento del dosaggio delle IgA seriche.Inoltre, si ha anche una funzione immunoadiuvante sui vaccini orali (es. Vaccino antipolio di Sabin).L'acidità gastrica, grazie al pH molto basso, costituisce la prima linea di difesa dai batteri esogeni mentre il micro-biota intestinale che è quello che, mediante meccanismi di competizione, agisce contro i patogeni per occupazio-ne delle nicchie ecologiche, costituite dai siti di adesione epiteliale, e per i nutrienti disponibili e, inoltre, produce specifiche sostanze proteiche, quali le batteriocine, ed acidi grassi a corta catena, quali ac. acetico, ac.propionico ed ac. butirrico.Riassumendo, il microbiota deve essere considerato come un vero e proprio organo. Infatti costituisce un ecosiste-ma complesso che contribuisce alla salute dell'organismo umano: contiene geni e metaboliti biologicamente rile-vanti che condizionano lo sviluppo della mucosa dell'o-spite e l'omeostasi, in uno stato definito di “EUBIOSI”; la perdita di questi equilibri, o “DISBIOSI” può condizionare la patogenesi di un ampio numero di patologie, tra cui figurano affezioni sistemiche e metaboliche, con danni per il nostro organismo di rilevanza diversa, dal semplice gonfiore addominale con meteorismo alla produzione di fattori altamente predisponenti per il cancro.Nella prossima pubblicazione saranno trattati argo-menti riguardanti la diagnostica e i possibili inter-venti di cura per le sempre più diffuse patologie da DISBIOSI.

SI PREGIA DI FORNIRE SERVIZI DIAGNOSTICI INNOVATIVI E SOFISTICATI ATTI A DARE INFORMAZIONI CLINICHE E GENETICHE ANCHE SU PATOLOGIE RARE E COMPLESSE, CHE A VOLTE, DIVENTANO SALVAVITA

Si occupa di ogni problema ine-rente la DISBIOSI INTESTINALE che sarà trattata nel prossimo numero di Starebene.

Si ringraziano il Prof. G. Pagliaro ed il Dott. C. Caruso della Casa Farmaceutica Biogroup, per la bibliografia fornita.


MASINO

Dal 1939.....il Pane ....e altro!


Le origini dell’attuale forno risalgono al lontano 1939, a cura delle sapienti mani di Nonna Teresa che iniziò l'attività in un piccolo panificio sito nel villaggio Curcuraci.

Nel 1970, Masino, volendo continuare la tradizione di famiglia, prende le redini dell'azienda e a distanza di qualche anno, trasferisce il Panificio in Riviera, creandone un punto di riferimento per clienti ed amici. Il prestigio dell’Attività cresce e nel 1998 gli si affianca il figlio Francesco, che tuttora ne perpetua la tradizione.

Oggi l'azienda è una realtà nella città di Messina, si avvale di un pool di 8 dipendenti che giornalmen-te produce prodotti eccellenti come pane, focacce, biscotti, grissini con farine da grani antichi sicilia-ni e lievito madre nel rispetto delle antiche tradizioni e coadiuvati da attrezzature tecnologicamente avanzate.

La nostra produzione prevede anche i dolci della tradizione, panettoni, colombe, ed i nostri unicipanini di cena.

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La priorità dell'azienda tutt'oggi è la soddisfazione del cliente che può trovare da noi un ambientefamiliare ed accogliente con uno staff preparato, pronto a soddisfare qualsiasi esigenza e richiesta.

Negli ultimi anni Francesco, sempre più attento alle esigenze dei clienti e alle tendenze del mercato stravolge completamente la produzione, puntando sull'utilizzo di materie prime di altissima qualità, farine non raffinate e prodotti a km 0 e biologici.


Bruciori al palmo della mano, formicolii, sensazione di addormentamento al palmo ed alle dita (specie pollice indice e medio). Possono

essere i primi segni di una sindrome del tunnel carpale. La sintomatologia risulta essere progressiva ed evolve con il manifestarsi di difficoltà (apparente o reale) all'uso delle dita e perfino diminuzione della forza con deficit di prensione. Può anche manifestarsi momentanea sintomatologia dolorosa alla mano ed al braccio.La sindrome del tunnel carpale non è un problema autonomo del nervo ma si genera quando il "nervo mediano" viene compresso, all'interno del "tunnel carpale", stretto passaggio a livello del polso. Le strutture tra le quali si trova il nervo sono il "legamento trasverso del carpo", le ossa del polso e i tendini flessori delle dita che attraversano questa zona.Un fenomeno infiammatorio o l' ipertrofia di una di queste strutture provoca la compressione del nervo e la conseguente sintomatologia. Questa quindi si manifesta nelle aree innervate dal "mediano" e quindi palmo della mano, prime tre dita e parte del quarto dito.Le cause possono essere diverse ed una può essere un tunnel particolarmente ristretto. Frequentemente però, a generare la sindrome, sono fattori esterni o disfunzioni ormonali.Si è potuto notare infatti che la sindrome si manifesta, senza altre cause apparenti in pazienti affetti da alterazioni dell'attività ipofisaria, in diabetici, in ipotiroidei ed in donne in menopausa. Si è manifestata

sindrome del tunnel carpale anche in alcuni casi di artrite reumatoide Le principali cause peraltro sono legate a traumi e microtraumi della regione del polso,e soprattutto per causa di lavoro. Distorsioni, fratture, lesioni di ligamenti del polso e simili eventi che provocano "gonfiore" al polso sono possibili cause di restringimento del tunnel carpale.Nel corso dell'attività lavorativa i più esposti sono principalmente i lavoratori sottoposti all'uso di

a cura di:Dott. Giovanni CaminitiSpecialista in Medicina del LavoroVia 24 Maggio n. 21Cell. 347 1847484

strumenti vibranti. Anche i movimenti ripetitivi e lo sforzo del polso potrebbero essere causa dello svilupparsi di una sindrome del tunnel carpale per il fato che in questi casi possono svilupparsi "borsiti" che restringono il tunnel.I lavoratori più esposti sono quindi gli edili, gli addetti alle pulizie, i manufatturieri (cucitori, addetti alla catene di montaggio ...)Non è raro che si manifesti S.T.C. in utilizzatori di videoterminale, specie per gli addetti al data-entry ed i grafici. In ogni caso il rischio aumenta quando sono errate le posture sia del corpo che del sistema braccio-polso e della mano che utilizza il mouse. Essenziale per questi lavoratori diventa la formazione del lavoratore. Questo deve essere istruito, ed un ruolo può averlo il "medico competente" sia sulla postura da assumere alla postazione di lavoro che sul modo di gestire il mouse.

la sindrome del tunnel carpale

a cura di:Dott. Mario Cammareri



Se proprio volete ingerire qualche cosa di alcalino sciogliete uncucchiaino di bicarbonato in un bicchiere d'acqua. Non morirete. Rutterete un

po' ma almeno non butterete soldi per quella truffa dell'acqua alcalina venduta a peso d'oro.Ma allora perché seguire una «dieta alcalina» o voler «alcalinizzare il corpo»? A cosa serve? Sarebbe davvero un beneficio per la salute? Sono tanti i siti pseudoscientifici e i «naturopati» che consigliano una dieta ricca di alcali per migliorare la condizione del nostro organismo ed evitare spiacevoli disturbi; molti fanno risalire l’origine di questa teoria alle idee di Robert Young, autore di un libro sull’argomento. Mangiando in particolare frutta (non tutti i tipi), alcuni legumi, ma soprattutto evitando cibi acidi quali la carne, i grassi, i fritti, il nostro corpo ne risulterebbe «alcalinizzato», con un risultato eccezionale sulla salute.La scoperta dell’acqua calda dalle nostre parti si chiama dieta mediterranea assunta al ruolo di patrimonio dell’umanità.Ecco qualche consiglio per alcalinizzare il nostro corpo a costo zero.Quando ci svegliamo la mattina possiamo provare a iniziare la giornata semplicemente con una tazza di acqua tiepida e limone, prima di fare colazione. Questo semplice mix corrisponde ad una “doccia interna” per il nostro corpo.Vediamo i benefici che porta all’organismo nei dettagli:1. Rafforza il sistema immunitario: I limoni sono ricchi di vitamina C e di potassio, che stimola le funzioni cerebrali e nervose. Il potassio aiuta anche il controllo della pressione arteriosa.2. Bilancia il PH: Bere acqua di limone ogni giorno riduce l’acidità totale del vostro corpo. Il limone è uno degli alimenti più alcalini. Sì, il limone ha acido citrico, ma non crea acidità nel corpo una volta metabolizzato.3. Aiuta la perdita di peso: I limoni sono ricchi di fibre di pectina, che aiutano a combattere la fame. È stato anche dimostrato che le persone che hanno una dieta più alcalina perdono peso più velocemente.4. Aiuta la digestione: Incoraggia il fegato a produrre la bile, che è un acido che è richiesto per la digestione. La digestione risulta efficiente e si riducono il bruciore di stomaco e la costipazione.5. È un diuretico: limoni aumentano il tasso di minzione nel corpo, che aiuta a purificare. Le tossine sono, pertanto, rilasciate in modo più veloce per aiutare a mantenere la salute del tratto urinario.

6. Pulire la pelle: Il componente di vitamina C aiuta a diminuire le rughe e imperfezioni. Acqua di limone elimina le tossine dal sangue e aiuta a mantenere la pelle chiara. In realtà, può essere applicato direttamente sulle cicatrici per ridurre il loro aspetto.7. Rinfresca l’alito: Non solo questo, ma può aiutare ad alleviare il dolore e gengiviti. L’acido citrico può erodere lo smalto dei denti, quindi questo deve essere controllato molto bene. Consigliamo quindi di risciacquare a fondo con acqua dopo averlo bevuto o di lavare i denti.8. Allevia i problemi respiratori: acqua calda limone aiuta a sbarazzarsi di infezioni polmonari e fermare la fastidiosa tosse.9. Aiuta contro la disidratazione: Una tazza di acqua e limone al mattino previene la disidratazione e la cosiddetta fatica cronica o fatica surrenale. Quando il corpo è disidratato, o profondamente disidratato (fatica surrenale) non può svolgere tutte le sue funzioni in modo appropriato, e questo porta ad accumuli di tossine, stress, costipazione, e tutta una serie di altri disturbi.10. Aiuto a eliminare il caffè: Dopo aver preso un bicchiere di acqua calda limone, la maggior parte delle persone suggeriscono che non hanno alcun desiderio di caffè al mattino. ”

Come abbiamo visto basta una buona e semplice abitudine per ottenere risultati strabilianti , non c’è bisogno di particolari diete o di costosissime macchine per produrre acqua alcalina.

dieta alcalina benessere o solo operazione commerciale?


a cura di:Dott. Mario Cammareria cura di:

Dott. Giuseppe A. PapaOsteopata D.O.BSc.Ost. (Hons) - GB -Via Oratorio Della Pace n. 46MESSINAcell. 347 3507508

Un innovativo metodo olistico esclusivamente manuale nel trattamento di molte patologie posturali vertebrali e più in generale del sistema

neuro-muscoloscheletrico,cranio sacrale e viscerale. Oltre a dare un valido contributo nella cura di molte patologie (ernie discali cervicali e lombari, cefalee muscolo tensive, sindromi vertiginose, ecc.), l'osteopatia si dimostra efficace anche nella prevenzione e nel mantenimento dello stato di salute.Attraverso una scrupolosa valutazione palpatoria e posturale si individuano i disequilibri responsabili del disturbo e del quadro sintomatologico, quindi attraverso delle tecniche esclusivamente manuali si interviene nella correzione (tecniche trust, tecniche fasciali, tecniche somato-emozionali, ecc.) con il

ripristino delle condizioni fisiologiche del movimento e dello stato di salute.Il valore terapeutico di questa nuova disciplina è testimoniato dai pazienti, dalle evidenze emerse dalle ricerche scientifiche e dal numero sempre crescente di popolazione che si rivolge all'osteopatia. Secondo recenti dati ISTAT risulta essere la medicina non convenzionale più usata dagli italiani.L'osteopatia nasce in America nel 1874 ad opera di Andrew Taylor Still a Kirksville, Missouri. E' durante la presidenza Roosevelt (quale testimone diretto dell'efficacia curativa dei trattamenti) che l'osteopatia fu ufficialmente riconosciuta negli USA. In Europa l'osteopatia fu riconosciuta dapprima in Inghilterra (1993 ove è inserita nel Sistema Sanitario nazionale) e successivamente in Finlandia (1994), Belgio (1998), Francia 2004, Portogallo (2015). Una regolamentazione parziale invece in Danimarca, Germania, Svizzera, Lussemburgo e Olanda. In Italia (come in Spagna) seppur presente sin dagli anni 80 le associazioni di categoria di concerto con delegati governativi stanno lavorando soltanto da qualche anno al fine di redigere una legge che regolamenti il settore e offra così garanzia di qualità per il servizio offerto. In Italia operano oggi circa 5000 osteopati di cui soltanto 1900 iscritti al ROI (Registro OsteopatiItaliani).

OSTEOPATIA: UNA NUOVA FRONTIERA NON INVASIVA NEL TRATTAMENTO DELLE PATOLOGIE VERTEBRALI

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Quando parliamo di pedagogia dello sport facciamo riferimento a quella branca della pedagogia che si occupa di studiare e

analizzare l'azione educativa nello sport, e quella della riflessione teorica su questa pratica. Ma prima di parlare di pedagogia in ambito sportivo, bisogna analizzare e capire il significato e l'etimologia della parola pedagogia, ed il suo campo d'azione.La pedagogia come scienza studia la formazione della persona nella sua totalità, ma anche i metodi, i

problemi e le finalità inerenti all'educazione dell'uomo in generale. Smentiamo con questa definizione i luoghi comuni che portano a pensare che il ruolo del pedagogista o il campo d'azione di questa scienza, sia esclusivamente quello riguardante l'infanzia, infatti, la pedagogia studia e analizza ogni fase della vita. Il termine pedagogo nasce nell'antica Grecia, dove con questa parola si indicava il servo o la persona incaricata a fornire un educazione al fanciullo.Ad oggi la pedagogia è stata accostata ed utilizzata per l'analisi di diversi ambiti sociali, che possono essere quello familiare, lavorativo, sportivo e così via. Per quel che riguarda l'ambito sportivo possiamo dire che, l'avvicinamento della pedagogia a questo tipo di contesto ha permesso a l'uomo di vedere lo sport non solo come una formazione dal punto di vista meramente tecnico o atletico, ma è riuscita a rendere comprensibile e a spiegare l'importanza dello sport in chiave formativa.

Pedagogia e sport

Secondo Piaget le metodologie didattiche specifiche applicabili all’ambito motorio sono l'autoscoperta e l'apprendimento attivo attraverso la manipolazione di oggetti e la realizzazione di esperienze di problem solving motorio da vivere anche in gruppo.

Una sana educazione allo sport va curata non solo in giovane età.

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La scoliosi idiopatica è una malattia tipica dell’accrescimento puberale, ma anche in età adulta è possibile che una curva scoliotica

possa peggiorare o che compaia una deviazione sul piano frontale non presente in fase pubertaria, la cosiddetta “scoliosi de novo”. Molti Autori (Ascani e Bartolozzi, Edgar e Metha, Weinstein e Zavola, Ponesti) riferiscono di un peggioramento medio nell’adulto della scoliosi idiopatica di circa mezzo grado prima dei 50 anni e di circa un grado dopo i 50 anni (Biot e Laroyenne). In alcuni casi è stata riferita una evolutività potenziale solo delle curve lombari maggiori di 30° e delle curve toraciche maggiori dei 50°, mentre altri autori (Scott, Piggot) riferiscono di una evolutività potenziale generale. Al di sotto dei trenta anni le curve toraciche sembrano peggiorare più delle curve lombari, mentre tra i 30 ed 50 anni l’evoluzione delle due tipologie di curva appare simile. Le scoliosi superiori a 60° comportano una alterazione della capacità vitale che diventa marcata per le curve al di sopra dei 100 gradi. In una discreta percentuale di casi dopo i 65 anni circa la scoliosi, specie quella lombare di un certa gravità può diventare dolorosa. Il dolore in questi casi è espressione di un sovraccarico biomeccanico della curva e di una sostanziale instabilità che può interessare sia la componente ossea per un cedimento meccanico della resistenza

La scoliosi dell'adulto

a cura di:Dott.Matteo PennisiSpecialista in Ortopedia e Traumatologia, Specialista in Terapia Fisica e Riabilitazione,Specialista in Medicina dello SportCorso Cavour 179, MessinaTel. 090361063Mail: [email protected]

dell’osso o il disco intervertebrale. Il cedimento del disco intervertebrale causa una dislocazione rotatoria che secondo il tipo di meccanismo può essere chiusa od aperta e che porta, se non contenuta, ad un progressivo peggioramento della curva associato a fenomenologia dolorosa spesso invalidante. La sede abituale è quella lombare. Peggioramento nell’adulto di una pregressa scoliosiDiventa quindi estremamente importante la corretta informazione del paziente portatore di scoliosi in modo che possa mettere in atto nell’arco della sua vita tutti i provvedimenti di carattere ergonomico e preventivo che, associati ad una monitorizzazione medica specialistica, si prefiggono il compito di prevenire il potenziale evolutivo della curva.In particolare l’esercizio fisico (adattato ai singoli casi) può essere molto utile nell’aiutare il trofismo osseo e nel proteggere, sostenere e stabilizzare la colonna

Rx di scoliosi idiopatica e della correzione della stessa scoliosi in corsetto ortopedico.


attraverso una più efficiente attività muscolare.Una regolare sorveglianza periodica da incrementare in età peripuberale permette di identificare per tempo una scoliosi idiopatica evolutiva e quindi di iniziare un trattamento specifico (riabilitazione, corsetto ortopedico). Il trattamento ortopedico conservativo (con corsetto ortopedico di tipo variabile rispetto alla tipologia di curva ed all’età del paziente, nei casi più gravi e selezionati preceduto da un gesso correttore) in età di accrescimento si prefigge come massimo obiettivo di migliorare la curva scoliotica e l’aspetto estetico del tronco, e comunque in media di mantenere la curva stessa (che normalmente tende decisamente ad evolvere in fase pubertaria) all’interno di valori con i quali si possa prevedere una buona stabilità in età adulta, mentre nei casi di scoliosi de novo o di cedimento strutturale in età adulta di una pregressa scoliosi idiopatica un trattamento riabilitativo specifico associato alla terapia ortesica personalizzata si prefigge di controllare meglio la tendenza evolutiva e quindi il dolore, spesso altamente invalidante.Il trattamento ortopedico conservatore nella scoliosi dolorosa dell’adulto consiste nella confezione di una ortesi di tronco personalizzata in polietilene o polimetilmetacrilato realizzata su calco elettronico con CAD CAM in posizione ortostatica corretta o nella confezione di un corsetto lombare in resina confezionato direttamente sul paziente badando a creare durante la realizzazione un sostegno della curva scoliotica. Il tempo di utilizzo è a tempo pieno in fase iniziale (da 2 a 3 mesi) per poi passare ad un periodo di 6 ore circa al giorno. Naturalmente tali tempi vanno di volta in volta adattati sulla risposta al dolore e le esigenze del paziente. E’ sempre utile associare la rieducazione motoria specifica e fisioterapia manuale e strumentale come usuale in questi casi.In questo modo è possibile ottenere nella maggior parte dei casi una diminuzione del dolore lombare ed un miglioramento dello squilibrio dell’asse occipito-sacrale e quindi consentire al soggetto una ripresa delle attività quotidiane limitando al minimo l’utilizzo di farmaci. Nei casi in cui il trattamento incruento non riesca ad ottenere risultati soddisfacenti può essere indicata la chirurgia con l’obiettivo di ottenere una stabilizzazione artificiale della curva e quindi un miglioramento della sintomatologia dolorosa e della qualità della vita.

Scoliosi scoperta a 9 anni di età e situazione dopo 4 anni di trattamento con corsetto ortopedico.

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Uno dei ruoli più importanti e riconosciuti dell’osteopatia e che la rende il caso più reale di medicina preventiva, si

rivolge al nascituro e a tutta l’età evolutiva. Sin dalla vita intrauterina il neonato può andare incontro a sollecitazioni importanti dovute alla restrizione di spazio nella vita fetale, l'utero dovrebbe accogliere l'embrione in un ambiente più confortevole possibile ma per diverse cause questo spesso non avviene. Il bacino materno può presentare asimmetrie strutturali legate al sistema muscolo scheletrico, causate delle pareti addominali, forti aderenze cicatriziali in esiti di interventi chirurgici, anomalie della forma dell'utero ed ipertono delle pareti. Durante il travaglio l'utero spinge il nascituro contro le pareti del canale vaginale, il bambino ruota sul proprio asse mentre viene compresso tra le ossa pelviche per poi procedere alla fase di espulsione. L'impegno cranico è tale che lo stesso deve per forza avere una grossa capacità di modellamento per potersi adattare al canale del parto. Questo modellamento spesso può portare a pressioni o tensioni craniche che non si risolvono spontaneamente. A volte infatti in presenza di un parto difficile si può andare incontro ad un modellaggio craniale eccessivo, ove le forti compressioni deformano il cranio, dando a molti neonati una forma alterata del cranio, non fisiologica (cranio allungato, deformato, naso più schiacciato, un occhio più chiuso dell’altro ecc.) o al contrario andare incontro ad un’assenza di modellaggio, come in caso di parto cesareo, e la pressione subita dal cranio al momento della nascita può rappresentare un fattore determinante per l'ossificazione delle ossa craniche.

L’IMPORTANZA DELL’OSTEOPATIA NEL NASCITURO

Nel parto cesario si possono inoltre riscontrare problemi, a causa del gioco di pressioni, Il feto durante il passaggio diretto dall'ambiente fetale al mondo esterno, è sottoposto ad una forza di trazione del cranio in senso trasversale ed a una successiva difficoltà di adattamento alle nuove pressioni esterne che risultano pressochè nulle rispetto a quelle interne della pancia.Le ossa parietali sono quelle che subiscono la pressione più importante producendo un accavallamento. L'osso frontale viene più frequentemente compresso contro il sacro appiattendosi contro il promontorio sacrale. La squama occipitale si verticalizza in caso di parti troppo lunghi dovuto alla lunga permanenza nel canale del parto. I temporali subiscono delle pressioni e degli stiramenti considerevoli con la possibilità di produrre lesioni intraossee che possono portare nel bambino problemi di udito, di otiti ricorrenti ect, le lesioni intraossee possono verificarsi anche a carico dei condili occipitali, creando asimmetrie del foro occipitale che si ripercuotono sulle zone d'inserzione delle fasce e muscoli sotto-occipitali. Un occipite inclinato può essere la causa di quelle scoliosi ideopatiche dell’adolescenza, è facile da capire come alterando il punto di inizio della colonna vertebrale possa durante la crescita svilupparsi una colonna con deviazioni scoliotiche. E qui l’osteopata può senza dubbio intervenire riposizionando l’occipite in maniera fisiologica prevenendo una scoliosi futura. Le disfunzioni possono essere a carico anche delle membrane interne alle ossa e che lo collegano alla colonna. La normalizzazione delle tensioni membranose è essenziale nel neonato e nel bambino, per evitare contrazioni del sistema nervoso. Ed inoltre allergie, asma, faringiti, riniti, sinusiti, otiti, adenoiditi, difficoltà respiratoria e disturbi del sonno, possono essere legati ad un'alterazione del movimento delle ossa del cranio o di una scorretta mobilità del diaframma toracico. Molti neonati durante la poppata mostrano un'alimentazione difficoltosa, spesso I nervi della lingua s'irritano nella porzione che fuoriesce dal cranio, rendendo così la suzione difficoltosa e dolorosa, l’errore che si fa è di pensare che sia il latte materno a non andare bene, e

a cura di:Dott. Filippo Di Blasi - Osteopata, Centro medico specialistico Amedeo D'Aosta via Garibaldi n 337 98121 Messinatel. 3317488992 email [email protected].


sbagliando si smette di allattare al seno sostituendo il latte con quello artificiale. Rigurgiti di latte tra le poppate, attacchi di pianto prolungato possono essere causati dall'irritazione del nervo vago che dalla base del cranio va allo stomaco, rendendo difficoltosa la digestione. Le alterazioni a carico della colonna e del sacro possono dare luogo a manifestazioni posturali che si evidenzieranno durante la crescita come la già citata scoliosi, le dismetrie e i dimorfismi degli arti inferiori (ginocchia vare, valghe, alterazioni dell'arco plantare), il torcicollo miogeno che nella maggior parte dei casi è provocato dallo schiacciamento di alcuni nervi, in particolare XI nervo cranico, nel suo passaggio attraverso il forame giugulare, insieme al IX e X ed alla giugulare. La presenza di emicranie, cefalee, strabismo, cattive occlusioni possono essere legate a lesioni o tensioni delle membrane intracraniche o cranio-sacrali. Alla luce di quanto detto diventa di fondamentale importanza, sia il controllo del nascituro entro i primi mesi di vita, in quanto le fontanelle, sono ancora aperte (l’ultima si chiude normalmente entro il 24° mese), e ciò rende possibile, attraverso tecniche dolci di modellaggio, il riequilibrio del cranio e

l’eliminazione delle deformità, sia della mamma. La madre andrebbe trattata sia nella fase pre-parto per ridurre al massimo le alterazioni esistenti del bacino, dovute anche all’aumento del peso, e rendere così il parto meno doloroso possibile e meno traumatico per il neonato, sia nella fase post-parto per riequilibrare le alterazioni causate dal trauma del parto ed evitare così problemi futuri.

16 Starebene a Messina | Luglio | Agosto 2014

La prenotazione delle visite mediche specialisti-che nelle strutture ospedaliere Messinesi, da oggi, può essere effettuata anche in farmacia. Il

servizio, prima svolto solo dal Centro Unico di Preno-tazione, mediante un centralino, oggi viene offerto all’utenza con metodi pratici e veloci. La convenzione siglata tra Asp e Federfarma, velocizza la procedura di registrazione venendo incontro alle esigenze degli utenti attraverso il portale Farmaprenota, che funge da collegamento tra l’Azienda Sanitaria Provinciale e le farmacie aderenti al progetto. Presentando un

documento di riconoscimento correlato dalla tessera sanitaria e l’impegnativa del medico nella farmacia più vicina, si può effettuare la prenotazione. Il farma-cista, in contatto telematico con il Sovracup, comuni-ca le date disponibili per l’esame specialistico nei vari nosocomi: Papardo – Piemonte, Policlinico, Centro Neurolesi e l’Azienda Sanitaria Provinciale, compresi i nosocomi siti tra Taormina e Sant’Agata di Militello. Il cittadino ha la possibilità di scegliere il giorno e la struttura ospedaliera più conveniente, confermando la propria registrazione. Evoluzione tecnologica e digitale, anche in ambito sanitario, hanno consentito la realizzazione di questo innovativo servizio. L’elenco delle farmacie convenzionate, delle strutture ospedaliere e della tipologia di esami specialistici è consultabile sul sito www.farmaprenota.it

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LA MEDICINA OMEOPATICA (da Omoios = Simile) rappresenta una prospettiva originale rispetto alla scienza ufficiale. La differenza più manifesta tra questa medicina e quella ufficiale consiste nel fatto che quest'ultima cerca di ottenere un effetto terapeutico attraverso sostanze che si oppongono ai diversi sintomi.

L'OMOTOSSICOLOGIA E’ una concezione innovativa dell'omeopatia, tutte le patologie si prestano ad essere trattate con la terapia omotossicologica, ottenendo nella maggior parte dei casi risultati efficaci in tempi brevi. Accanto o eventualmente in sostituzione dei farmaci classici, risulta utile utilizzare farmaci omeopatico- omotossicologici. Il medico Omotossicologo utilizza tanto le acquisizioni della medicina omeopatica quanto quelle della medicina convenzionale, lo scopo principale di tale iniziativa terapeutica, è quello di alleviare quanto più possibile i disturbi del paziente evitando di danneggiare altri organi o funzioni biologiche. La terapia viene programmata in modo tale che sia l'organismo stesso a difendersi stimolando i processi di riequilibrio e autoguarigione in modo biologico, incrementando la risposta immunitaria specifica e favorendo così il miglioramento della qualità della vita. Sono inoltre, se correttamente prescritti dal medico esperto, privi di effetti collaterali, al punto da poter essere usati sin dalla prima infanzia.

IDROCOLONTERAPIAIl lavaggio del colon è pratica antichissima e viene citata per la prima volta nel 1500 a.c. in un documento egizio. La purificazione dell’intestino è essenziale

OMEOPATIA, OMOTOSSICOLOGIA E IDROCOLONTERAPIA OBIETTIVI DI BENESSERE

a cura di:Dott. Francesco G. MessineoSpec. in Cardiologia - Medico diplomato e Docentein Omeopatia, Omotossicologia e discipline integrate.Membro Commiss. Medicine non convenzionali Ordine dei Medici di Messina Messina, via Oratorio d. Pace 42 – 090.345504 Furci Siculo, via F.Crispi 26 – 0942.792197 Patti mar. v.Cap. Zuccarello 5 – 0941.362015 - Cell. 339.6515.630 - [email protected]

se vogliamo mantenerci in salute e l’utilizzo di tecniche, quali l’Idrocolonterapia, possono aiutarci in questo compito. L’IDROCOLONTERAPIA rappresenta l’evoluzione tecnologica degli antichi clisteri, e diversamente da quest’ultimi, il lavaggio mediante non si limita all’ampolla rettale, ma risale fino al cieco, rendendo così possibile la pulizia di tutto il colon, annullando i fenomeni di autointossicazione e favorendo la ricostituzione di una flora intestinale eubiotica.

L’IDROCOLONTERAPIA è una tecnica indolore, inodore, pulita, poco invasiva, rilassante e molto efficace. Essa esplica i suoi effetti benefici non solo a livello intestinale, ma anche verso altri organi di cui favorisce il risolversi di disfunzioni e disturbi. Inoltre, migliora il funzionamento e la condizione di salute dell’intestino e di conseguenza lo stato di salute e di benessere generale della persona. Oltre a lavare l’intestino, l’acqua stimolando e decongestionando la mucosa, tonifica i tratti meno vitali, favorisce la peristalsi delle strutture muscolari intestinali favorendo il meccanismo di evacuazione e, nei casi di atonia muscolare, migliorando il tono muscolare colico. Svolge inoltre un’azione riflessa su altre zone del corpo, stimolandole e apportando benefici anche ad altre aree. La ricolonizzazione del colon è un momento fondamentale che chiude ogni trattamento, va effettuata subito per via orale e a cicli successivi utilizzando farmaci che oltre a contenere lactobacilli è molto utile che contengano anche Acido Butirrico, sostanza che ha un ruolo fondamentale nella integrità e nella riparazione della mucosa intestinale.

L’IDROCOLONTERAPIA lascia un senso di benessere sia fisico che emotivo.L’IDROCOLONTERAPIA è indicata nei casi di:Stitichezza cronicaColon irritabileDiverticolosiGonfiore e meteorismo cronicoDisbiosi intestinaleCandidosi e ParassitosiIntolleranze alimentariDisintossicazione e Pulizia dell’intestinoPreparazione alla Colonscopia


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I problemi di udito si avverto-no quando sentiamo che le

parole degli altri non sono ben scandite ed occorre essere costantemente concentrati per non perdere il filo del discorso.Oggi questi problemi possono essere affrontati e risolti con la nuova tecnologia Speech Guard, un sofisticato sistema brevettato dalla Oticon che, progettato per rimettere elettro-nicamente a fuoco la voce, è particolarmente utile nel far capire meglio le parole, risol-vendo così il problema tipico di chi ha una difficoltà di udito.

Grazie alle piccolissime dimen-sioni del chip Speech Guard,

gli apparecchi acustici Oticon che lo contengono sono così piccoli che scompaiono quando indossati.

Collegabili senza fili a televisione e telefonoMa non basta, i nuovi apparec-chi acustici con tecnologia Speech Guard sono in grado di collegarsi senza fili a televisori, telefoni fissi, cellulari, portando i loro suoni nitidi e chiari diret-tamente al timpano.Gli apparecchi divengono degli autentici auricolari, "invisibili" e personalizzati.

Oggi sappiamo che tra difficoltà uditive e declino cognitivo esi-

ste una comprovata relazione. Un grave deficit uditivo è in grado di aumentare fino a 5 volte il rischio di sviluppare con l'età deficit cognitivi importanti. Dobbiamo quindi inter-venire molto tempestivamente sul danno uditivo attraverso precoci test dell'udito e moderni apparec-chi acustici in modo da contrastare il più possibile il decadimento delle funzioni celebrali.

Avere episodi di smemoratezza sempre più frequenti, fare fatica ad assimilare concetti nuovi, essere mentalmente meno reattivi, in pre-senza di una perdita uditiva, sono oggi tutti possibili indicatori di un “impigrimento” del cervello.Occorre porvi rimedio mantenendo la mente allenata grazie all'uso di moderni apparecchi acustici, che sono di fatto invisibili e disponibili a tutti i livelli di prezzo.

Chi ha problemi di udito spesso sente, ma non distingue bene le parole, che gli arrivano poco scandite, come se fossero sfocate

Sentire bene previene l'invecchiamento del cervello

NOVITÀQuesto è il campanello d'allarme dei problemi dell'udito

Come non distinguere alcune lettere compromette la visione chiara, così la perdita di alcune parole compromette la capacità di seguire il filo del discorso. Chi ha una riduzione dell'udito, ha difficoltà a distinguere soprattutto le parole che contengono alcune consonanti, come la s, la t, la d, la v. Compito della nuova tec-nologia Speech Guard (lette-ralmente "guardia della voce") è proteggere le parole dal rumore e schiarirle. Il risultato desidera-to è un udito più a fuoco con parole che diventano scandite, agevolando così la comprensio-ne del discorso.

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I problemi di udito si avvertono quando sentiamo che le parole degli altri non sono ben scandite ed occorre essere costantemente concentrati per non

perdere il filo del discorso. Oggi questi problemi pos-sono essere affrontati e risolti con la nuova tecnolo-gia Speech Guard, un sofisticato sistema brevettato dalla Oticon che, progettato per rimettere elettroni-camente a fuoco la voce, è particolarmente utile nel far capire meglio le parole, risolvendo così il proble-ma tipico di chi ha una difficoltà di udito. Grazie alle piccolissime dimensioni del chip Speech Guard, gli apparecchi acustici Oticon che lo contengono sono così piccoli che scompaiono quando indossati.

«Sento, ma “non capisco" le parole»Questo è il campanello d'allarme dei problemi dell'udito

Chi ha problemi di udito spesso sente, ma non distin-gue bene le parole, che gli arrivano poco scandite, come se fossero sfocate

Collegabili senza fili a televisione e telefonoMa non basta, i nuovi apparecchi acustici con tecno-logia Speech Guard sono in grado di collegarsi senza fili a televisori, telefoni fissi, cellulari, portando i loro suoni nitidi e chiari direttamente al timpano.Gli apparecchi divengono degli autentici auricolari, "invisibili" e personalizzati.

O ggi sappiamo che tra difficoltà uditive e declino cognitivo esiste una comprovata relazione. Un grave deficit uditivo è in grado di aumentare

fino a 5 volte il rischio di sviluppare con l'età deficit cognitivi importanti. Dobbiamo quindi intervenire molto tempestivamente sul danno uditivo attraverso precoci test dell'udito e moderni apparecchi acustici in modo da contrastare il più possibile il decadimento delle funzioni celebrali. Avere episodi di smemoratez-za sempre più frequenti, fare fatica ad assimilare con-cetti nuovi, essere mentalmente meno reattivi, in pre-senza di una perdita uditiva, sono oggi tutti possibili indicatori di un "impigrimento" del cervello. Occorre porvi rimedio mantenendo la mente allenata grazie all'uso di moderni apparecchi acustici, che sono di fat-to invisibili e disponibili a tutti i livelli di prezzo


MESSINA Viale S. Martino, is. Provinciale MESSINA class Via G. Bruno, 75/F is. 137SANTA TERESA DI RIVA Via Francesco Crispi, 221/FMILAZZO Via Umberto 1°, 52PATTI Via N. G. Ceraolo, 100 S. AGATA DI MILITELLO Via Medici, 129CAPO D’ORLANDO XXVII Settembre, 23/d















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Come funziona lo Speech GuardCome non distinguere alcune lettere compromette la visione chiara, così la perdita di alcune parole compromette la capa-cità di seguire il filo del discorso.Chi ha una riduzione dell'udito, ha difficoltà a distinguere so-prattutto le parole che contengono alcune consonanti, come la s, la t, la d, la v. Compito della nuova tecnologia Speech Guard (letteralmente "guardia della voce") è proteggere le

parole dal rumore e schiarirle. Il risultato desiderato è un udito più a fuoco con parole che diventano scandite, agevolando così la com-prensione del discorso.

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starebene messina - dicembre 2015

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