statistica per l’analisi...

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21 settembre 2006 Bruno Scarpa Statistica per l’Analisi Organizzativa Università Commerciale L. Bocconi Anno Accademico 2006-2007

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21 settembre 2006

Bruno Scarpa

Statistica per l’Analisi Organizzativa

Università Commerciale L. BocconiAnno Accademico 2006-2007

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le aziende

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21 settembre 2006

Guida commerciale e tecnologica

Fare analisi e proporre idee: è il

motore delle azioni di

marketing

Supporto all’uomo di marketing:

aiuto quantitativo alle idee di marketing

Analisi di marketing: “reports” e statistiche

descrittive di base

Diversi livelli di coinvolgimento della statistica nel „fare business“

ReportsTabelle

Semplici indicatori

ReportsTabelle

Semplici indicatoriSemplici modelli

Tabelle Indicatori/tassi

ModelliData mining

Modelli StatisticiData mining

ReportsTabelleIndicatori

Strumenti:

focus sui prodotti

focus sul cliente

statistica in azienda

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Customer base: approccio strategico

Un unico obiettivo

Aumentare ilAumentare il Customer Lifetime ValueCustomer Lifetime Valueattraversoattraverso la la riduzioneriduzione del churn del churn

e e l’aumento dell’ARPUl’aumento dell’ARPU

PROFILING & PROFILING & SEGMENTATIONSEGMENTATION

Identificare i potenziali “Identificare i potenziali “churnerschurners””

Massimizzare la soddisfazione dei clientiMassimizzare la soddisfazione dei clienti

Focalizzarsi su target per cross e up sellFocalizzarsi su target per cross e up sell

Ridurre il Ridurre il churnchurn

Massimizzare ilMassimizzare ilvalore del clientevalore del cliente

… attraverso

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Customer Relationship Management

Identificare

Realizzare

Praticare

tutte le attività necessarie a garantire il processo di attenzione e fidelizzazionedell’individuo verso l’azienda e la sua

offerta di prodotti e servizi

e, conseguentemente

la massimizzazione delle opportunità di business attraverso la soddisfazione

costante dei bisogni

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Profiling

Identificare

Classificare

Acquisire

Gestire

tutte le informazioni che consentono la conoscenza e l’analisi del proprio target di

riferimento

e, conseguentemente

la realizzazione di prodotti e servizi ad elevata probabilità di soddisfazione dei suoi bisogni

sources analysis mgmnt

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21 settembre 2006

Customer base: segmentazione di base

0%

VALO

RE D

EL C

LIE

NTE 1

00%

0%

VALO

RE D

EL C

LIE

NTE 1

00%

0% FEDELTA’ DEL CLIENTE 100% FEDELTA’ DEL CLIENTE 100%0%

MASSIMIZZARE MASSIMIZZARE IL VALOREIL VALORE

�� OPERATORE CC PERSONALEOPERATORE CC PERSONALE�� NUOVI VASNUOVI VAS�� MEMBER GETS MEMBERMEMBER GETS MEMBER�� CURA & ATTENZIONECURA & ATTENZIONE

AZIONI A BASSO AZIONI A BASSO COSTO/ NO COSTO/ NO

PROMOZIONIPROMOZIONI

�� NON COSTI AGGIUNTIVI PER LA NON COSTI AGGIUNTIVI PER LA GESTIONE DEL CLIENTEGESTIONE DEL CLIENTE�� AZIONI DI “MASSA”AZIONI DI “MASSA”

AUMENTARE IL AUMENTARE IL VALOREVALORE

�� AZIONI DI UP / CROSS SELLAZIONI DI UP / CROSS SELL

�� INCENTIVARE L’USOINCENTIVARE L’USO

�� INCENTIVARE ATTIVAZIONE DI INCENTIVARE ATTIVAZIONE DI VASVAS

COSTRUIRE COSTRUIRE FELDELTA’FELDELTA’

�� DIFFERENZIAZIONE DEI SERVIZIDIFFERENZIAZIONE DEI SERVIZIINBOUND & OUTBOUNDINBOUND & OUTBOUND

�� SCHEMA DI LOYALTY (Incentivi)SCHEMA DI LOYALTY (Incentivi)�� BLOCCHI (Disincentivi alla fuga)BLOCCHI (Disincentivi alla fuga)

…ALLA CONCORRENZA!…ALLA CONCORRENZA!

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L’approccio di crm

Generazione di profitti attraverso l’acquisizione di clienti ad alto valore, la creazione di valore e un’attenta politica di “cost to serve”4Acquisizione di clienti (conversione di prospect in clienti)4Aumento del valore dei clienti attraverso azioni di cross-sell e di up-sell4“trattenere” i clienti (retention)4Attenzione al “cost to serve”

4Campagne4Programmi di “Loyalty”4Personalizzazione dei Servizi4Gestione dei canali di contatto4(sviluppo di nuovi prodotti)

4Analisi di dati sui clienti4Segmentazione & micro-segmentazione4Suggerimenti sui bisogni e le preferenze dei clienti

4Analisi delle propensioni sui “contatti”•Uso dei canali•Ragioni di contatto

4Esperienza del cliente per ogni canale (CC, Portale,chat, Messaging, Dealers)

4Efficienza del Customer Care

CUSTOMER DATA4ID (nome, indirizzo, num. di telefono, piano tariffario...)

4Dati Demografici (età, città, ...)

4Dati Socio-economici (reddito, professione, titolo distudio, classe di valore, ...)

4Dati Psicografici (ambiente, preferenze, hobbies, ...)

4Patterns d’uso (spesa telefonica, servizi usati e frequenza, ...)

4Storia dei contatti del cliente•Uso dei canali•Motivo di contatto•Numero di contatti

DATI SUI LIVELLI DI SERVIZIO DEI CANALI...

DATI “GREZZI”

ANALISI(PROFILING)

AZIONI

OBIETTIVI

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L’approccio di crm

Generazione di profitti attraverso l’acquisizione di clienti ad alto valore, la creazione di valore e un’attenta politica di “cost to serve”4Acquisizione di clienti (conversione di prospect in clienti)4Aumento del valore dei clienti attraverso azioni di cross-sell e di up-sell4“trattenere” i clienti (retention)4Attenzione al “cost to serve”

4Campagne4Programmi di “Loyalty”4Personalizzazione dei Servizi4Gestione dei canali di contatto4(sviluppo di nuovi prodotti)

4Analisi di dati sui clienti4Segmentazione & micro-segmentazione4Suggerimenti sui bisogni e le preferenze dei clienti

4Analisi delle propensioni sui “contatti”•Uso dei canali•Ragioni di contatto

4Esperienza del cliente per ogni canale (CC, Portale,chat, Messaging, Dealers)

4Efficienza del Customer Care

CUSTOMER DATA4ID (nome, indirizzo, num. di telefono, piano tariffario...)

4Dati Demografici (età, città, ...)

4Dati Socio-economici (reddito, professione, titolo distudio, classe di valore, ...)

4Dati Psicografici (ambiente, preferenze, hobbies, ...)

4Patterns d’uso (spesa telefonica, servizi usati e frequenza, ...)

4Storia dei contatti del cliente•Uso dei canali•Motivo di contatto•Numero di contatti

DATI SUI LIVELLI DI SERVIZIO DEI CANALI...

ANALISI(PROFILING)

AZIONI

OBIETTIVI

DATI “GREZZI”

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Contesti rilevanti:

* data-base aziendali (customer-base, CRM, ...) soprattutto per

telefoniche, banche e assicurazioni, grande distribuzione (cfr

carte fedeltà)

* ambito scientifico: microarrays, radiotelescopi, fisica delle

alte energie

* tecnologie varie: telerilevazione, riconoscimento vocale,

OCR, etc.

* dati non strutturati

- text-mining (motori di ricerca web)

*costa poco rilevare dati in modalità

automatica

*costa poco immagazzinare dati in data-base

sempre più grandi

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Il DWH

Esempio: TLC

DWH

Ricerce di mercato e dati esterni

Offerta dellapagine/ contenutiweb(es. page views, unique visitors, ...)

Dati di trafficoda web

Dati sulle attivazioni (e.g. Data di sottoscrizione del contratto, Tipo di contratto, Piano tariffario, ...)

Dati di Billing

Dati sul Campaign Management & storia dei contatti diMarketing

Dati sulle communities

Dati dal CRM operativo

Informazioni socio-demografiche

Dati di traffico telefonico

Dati sui VAS & Killer Applications

Dati raccolti attraverso il web (questionari, indagini e comportamenti dei visitatori)

Dati sulle e-mail

Altri dati sui servizi a valore aggiunto (internie sui siti “amici”)

Dati sui programmi diLoyalty

Dati e indici ottenuti dalle analisi della CB

Dati sui “gravi errori”che l’azienda compienella gestione di clienti(es. errori dibilling, ...)

Dati sui costi

...

...

...

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Ad esempio:

* Nel datamart per la previsione della disattivazione, è più utile tenere

l’informazione sugli errori di fatturazione rispetto ai dettagli socio-

demografici

* Campioni casuali di clienti possono essere molto utili

*il data-base disponibile è enorme!

è quindi opportuno:

- tener conto degli obiettivi delle analisi

- non concentrarsi solo su da dove e come

raccogliere informazioni

- utilizzare estrazioni di parti del data-base

diverse a seconda degli obiettivi

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L’approccio di crm

Generazione di profitti attraverso l’acquisizione di clienti ad alto valore, la creazione di valore e un’attenta politica di “cost to serve”4Acquisizione di clienti (conversione di prospect in clienti)4Aumento del valore dei clienti attraverso azioni di cross-sell e di up-sell4“trattenere” i clienti (retention)4Attenzione al “cost to serve”

4Campagne4Programmi di “Loyalty”4Personalizzazione dei Servizi4Gestione dei canali di contatto4(sviluppo di nuovi prodotti)

4Analisi di dati sui clienti4Segmentazione & micro-segmentazione4Suggerimenti sui bisogni e le preferenze dei clienti

4Analisi delle propensioni sui “contatti”•Uso dei canali•Ragioni di contatto

4Esperienza del cliente per ogni canale (CC, Portale,chat, Messaging, Dealers)

4Efficienza del Customer Care

CUSTOMER DATA4ID (nome, indirizzo, num. di telefono, piano tariffario...)

4Dati Demografici (età, città, ...)

4Dati Socio-economici (reddito, professione, titolo distudio, classe di valore, ...)

4Dati Psicografici (ambiente, preferenze, hobbies, ...)

4Patterns d’uso (spesa telefonica, servizi usati e frequenza, ...)

4Storia dei contatti del cliente•Uso dei canali•Motivo di contatto•Numero di contatti

DATI SUI LIVELLI DI SERVIZIO DEI CANALI...

ANALISI(PROFILING)

AZIONI

OBIETTIVI

DATI “GREZZI”

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Alcuni problemi

�acquisizione della clientela

�prospect

→Raggiungere una soglia minima di clienti ASAP

→Trovare e attrarre i clienti giusti: quanto spendere per ciascun diverso cliente

potenziale?

�Scoprire frodi di sottoscrizione

→determinare domande di sottoscrizione fraudolente

�profittabilità dei clienti

�valore del cliente

�„dormienti“ e share of wallet

�monitoraggio e management del rischio

→Determinare e ottimizzare i parametri di rischio

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Alcuni problemi

�fedeltà

�approccio predittivo→modelli di previsione del churn

�attrito e retention

→Modellazione e determinazione e delle

principali cause

�azioni: programmi di

loyalty/campagne/up sell-cross sell

�relazione col cliente

→Personalizzazione dell‘attenzione e del

contatto

�Customer profiling

�chi sono i clienti?

�cosa ciascun cliente vuole?

�come contattare ogni cliente?

�valutazione delle azioni

�Spesso non è possibile effettuare esperimenti caso-controllo

→I clienti sono autoselezionati

�Valutare a posteriori alcune azioni

→Stima gli effetti delle azioni condizionatamente all’effetto di tutte le altre variabili

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L’approccio di crm

Generazione di profitti attraverso l’acquisizione di clienti ad alto valore, la creazione di valore e un’attenta politica di “cost to serve”4Acquisizione di clienti (conversione di prospect in clienti)4Aumento del valore dei clienti attraverso azioni di cross-sell e di up-sell4“trattenere” i clienti (retention)4Attenzione al “cost to serve”

4Campagne4Programmi di “Loyalty”4Personalizzazione dei Servizi4Gestione dei canali di contatto4(sviluppo di nuovi prodotti)

4Analisi di dati sui clienti4Segmentazione & micro-segmentazione4Suggerimenti sui bisogni e le preferenze dei clienti

4Analisi delle propensioni sui “contatti”•Uso dei canali•Ragioni di contatto

4Esperienza del cliente per ogni canale (CC, Portale,chat, Messaging, Dealers)

4Efficienza del Customer Care

CUSTOMER DATA4ID (nome, indirizzo, num. di telefono, piano tariffario...)

4Dati Demografici (età, città, ...)

4Dati Socio-economici (reddito, professione, titolo distudio, classe di valore, ...)

4Dati Psicografici (ambiente, preferenze, hobbies, ...)

4Patterns d’uso (spesa telefonica, servizi usati e frequenza, ...)

4Storia dei contatti del cliente•Uso dei canali•Motivo di contatto•Numero di contatti

DATI SUI LIVELLI DI SERVIZIO DEI CANALI...

ANALISI(PROFILING)

AZIONI

OBIETTIVI

DATI “GREZZI”

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Modelli statistici e data mining

4Utilizzo di tecniche e metodologie statistiche di vario tipo e di diverso livello di complessità

4L’approccio è graduale: si parte da soluzioni e metodologie semplici e poi man mano ci si sposta su modelli e strumenti piùsofisticati (KISS = Keep It Simple. Sam!)

4È preferibile non affidarsi a soluzioni automatiche (black box) che propongono “schiaccia il bottone e il computer farà tutto da solo”(la proposta tipica dei tools in vendita)

4Data mining: Insieme di tecniche statistiche (e non) per la stima di modelli non-lineari per grosse quantità di dati, ma caratterizzate da ridotta complessità computazionale.

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Definizione abbastanza condivisa:

'Data mining' rappresenta l'attività di

elaborazione in forma grafica o numerica di

grandi raccolte o di flussi continui di dati con

lo scopo di estrarre informazione utile a chi

detiene i dati stessi.

*ma di fatto ognuno la vive in modo diverso

*soprattutto in aree disciplinari diverse

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Voci autorevoli:

Data mining is fundamentally an applied

discipline (...)

data mining requires an understanding of both

statistical and computational issues. (p. xxviii)

The most fundamental difference between classical

statistical applications and data mining is the

size of the data.

(p. 19)

[da Hand, Mannila & Smith, 2001]

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Aspetti salienti:

•la dimensione dei dati lievita

(qui n.righe ~ 103/106, n.colonne ~ 102/103)

* ambito osservazionale

* ma non esiste un "piano campionamento";

semplicemente i dati "esistono“

* dati raccolti per esigenze gestionali o simili,

non per scopi di analisi

* i dati sono sporchi, anzi luridi

* campioni o censimenti?

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Di cosa ci occuperemo?

� Gli interrogativi:come costruire l’informazione in azienda?come interpretarla?come utilizzarla?come analizzarla?

� Cosa studieremo: insieme di metodi e tecniche statistiche specificamente pertinenti per lo studio empirico-quantitativo dei fenomeni aziendali.

� Caratteristiche specifiche(a) In questo contesto non è, in generale, possibile la sperimentazione

controllata. Si ha invece osservazione in condizioni non sperimentali

(b) la ‘teoria’ disponibile sul comportamento economico o sociale può fornire informazioni a priori, che conviene utilizzare:• identità contabili [es. 1: reddito = consumo + risparmio];• specificazione di relazioni funzionali [es. 2: funzione di consumo:

consumo = f(reddito, ricchezza, …)];• restrizioni sui parametri e/o sulla distribuzione degli errori [es. 3:

consumo = αααα + ββββ reddito + εεεε, con 0<ββββ<1].

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Il target potenziale

•L’ufficio marketing di un’azienda italiana che offre servizi Internet è interessato a conoscere qual è la presenza attuale del suo prodotto (la connessione a internet) in Italia.

Target potenziale

•Interessa inoltre avere delle previsioni su quale sarà la percentuale di famiglie connesse alla rete nel prossimo anno.

•Qual è il target potenziale, il massimo numero di possibili clienti del prodotto? Qual è il margine su cui è possibile agire?

•Come si posiziona l’azienda tra i competitors? E’ conosciuta dai potenziali clienti?

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Esempio 2: la customer base

•Il direttore marketing di un’azienda di telecomunicazioni vuole avere ogni giorno sotto controllo l’andamento delle vendite del giorno precedente ma anche l’utilizzo medio del serivizio dei suoi clienti.

•Quando il numero dei clienti diventa grande è importante che siano bene identificati i clienti “migliori”, in modo da trattarli meglio. Come sceglierli?

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customer base: il churn

Modellare la disattivazione:Modellare la disattivazione:

costruire, validare, interpretare un modello che descriva il comportamento degli utenti in termini di disattivazione in relazione ad altre variabili note

Perché?Perché?

�Per descrivere il fenomeno

�Per prevedere i potenziali futuri disattivi

�Per predisporre azioni

�Per verificare l’efficacia di operazioni di marketing/Customer Operation

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customer base: il churn

Le fontiLe fonti

Aziendali: (“DWH”, database operazionali, …)

•Per tutti i clienti

•Informazioni su

traffico

servizi opzionali

comportamento del cliente

reclami-rapporti con customer care

azioni di marketing/customer care

fatture/ricariche

dati demografico/anagrafici

Altre fonti: Ricerche di mercato

•Per un piccolo campione “casuale” di clienti

•Informazioni su

comportamenti

stili di vita

motivi della disattivazione

tempi della scelta

•ottenuti tramite interviste

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il churn: gli obiettivi

� Determinare un indicatore di propensione alla disattivazione per

ogni cliente

� Prevedere i potenziali futuri disattivi

� Capire i motivi fondamentali che portano alla disattivazione e i

comportamenti che la precedono

� Individuare possibili azioni volte alla retention del cliente

� Verificare l’efficacia di operazioni di Marketing/Customer

Operation

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21 settembre 2006

il churn: gli obiettivi

�Caratteristiche demografiche�Usage

�Comportamenti di traffico�Contatti con l’azenda�Informazioni sul billing�Copertura della rete dei pop

Comportamento Comportamento dei clienti sul dei clienti sul churnchurn

Chi è a Chi è a rischio di rischio di abbandonoabbandono??

PerchéPerché sonosono a a rischiorischio didi

abbandonoabbandono??

QuandoQuando è è maggiore il maggiore il rischio di rischio di

abbandonoabbandono??

�Promozioni della concorrenza�Eventi della vita

�Offerte della concorrenza�convenienza dei prezzi�Prezzo dell’Hardware�Servizio al cliente�Programmi a premi

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21 settembre 2006

Il churn: l’analisi statistica

•Come si ottiene l’indice di propensione?

•Quali caratteristiche dei clienti hanno effetto sulla decisione di disattivare e qual è l’effetto di ogni “variabile” considerata tra le altre?

•Ma non ci potrebbe essere qualche effetto di “sovrapposizione” tra le variabili? Come tenerne conto?

•Avendo a che fare con stime come dare una misura di “affidabilità” di queste stime? Come ottenere misure di qualità di adattamento ai dati?

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Segmentazione e profiling

•Conoscere i clienti, per suddividerli in gruppi a seconda di interessi, propensioni all’utilizzo di uno o più prodotti o servizi offerti dall’azienda

•Tutto finalizzato a personalizzare ogni eventuale contatto, azione di marketing, relazione...

•Alcuni esperti della società italiana propongono di suddividere i clienti sulla base di due “assi” che descrivono le caratteristiche socio-culturali degli individui

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21 settembre 2006

Segmentazione e profiling

[12.0%]

CENTRALITÀ DEL CORPO E DEL

CONSUMO

[7.0%]

CULTURAPICCOLO

BORGHESE[21.7%]

TRADIZIONALISMO [11.6%]

IMPEGNO[10.3%]

RADICI [17.3%]

NUOVA FRONTIERA

[12.0%]

INTERIORITÀ [8.1%]

•L’altro asso Privato-Sociale è caratterizzato da una parte dal Privato, cioè la cultura intessuta di valori materiali ed aspirazioni individualistiche orientata ai valori del sé e del privato, dall’altra dal Sociale, indicante la cultura solidaristica impregnata di valori etici e spirituali orientata alla collettività e al sociale.

•Un asse di Apertura-Chiusuradove Apertura indica la cultura industriale e post-industriale, aperta al cambiamento, all’innovazione e alla complessità sociale, mentre Chiusura indica la cultura di stampo arcaico e preindustriale arroccata sui valori tradizionali e diffidente verso il nuovo.

•Ma come determinare questi assi (o altri)? •Come inserire ciascun cliente nel suo esatto punto della “mappa”? •Come assegnarlo a un gruppo definito?

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21 settembre 2006

La valutazione delle azioni

� L’analisi ex post è essenziale per identificare quale azione agisce meglio e su quale target

ACTION D

ESIGN

AC

TIO

N D

EP

LO

YM

EN

T

ACTIONMEASUREMENT

�Per misurare le azioni è necessario definire:

•I modelli di misura (indicatori/modelli di analisi e algoritmi)

•Gli strumenti di misurazione

Azioni: massimizzare la redemption

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21 settembre 2006

La valutazione delle azioni

Target: clienti “a rischio” con una determinata caratteristicaAzione: (1A) - Lettera con suggerimenti per l’utilizzo (DM)

(1B) - Lettera con suggerimenti per l’utilizzo + 1 regalo (DM)Disegno di indagine: Caso-controllo

Alcuni risultatiTest di significatività

Abbandoni

Azione casi controllo differenza t p-value

1A 61.30% 61.13% +0.17% +0.12 0.90

1B 59.21% 61.13% -1.92% -1.40 0.16

caso-controllo

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21 settembre 2006

La valutazione delle azioni

…ma, se l’azione dipende dalla scelta del cliente?

Target: Tutti i clienti

Azione: Sottoscrizione di un particolare servizio

Disegno di indagine: non è possibile confrontare i sottoscrittori con un analogo campione di non sottoscrittori del servizio (autoselezione)

Non è possibile disegnare a priori l'indagine!

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21 settembre 2006

Consumo di gas e prezzo

Per alcune città del Texas sono rilevati prezzo e consumo di gas

C’è una relazione?

È possibile prevedere il consumo di gas se si fissa un prezzo?

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21 settembre 2006

Il problema...

...è quello di capire la dinamica all’interno dei dati osservati.

Si tratta di•capire quali sono le strutture di relazione,

•individuare se eventuali relazioni evidenti sono attribuibili alcaso, o se sono davvero presenti nel fenomeno in esame

•scoprire eventuali relazioni nascoste dalla componente di “rumore” presente nei i dati

•avere degli elementi per capire la realtà

•predisporre una strumentazione che sia utile per fare previsioni

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Che cosa sviluppiamo in questo corso?

Ci concentreremo soprattutto su alcuni strumenti quantitativi utili per affrontare i diversi problemi che si incontrano nel mondo aziendale

Faremo dei richiami di alcuni aspetti di matematica che ci saranno utili per l’analisi statistica dei dati

Approfondiremo semplici modelli per studiare la relazione tra variabili.

Durante il corso utilizzeremo semplici strumenti informatici di supporto per le analisi

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L’approccio

•Una comprensione delle caratteristiche degli strumenti è essenziale per poter scegliere adeguatamente lo strumento adatto

•Lo stesso tipo di padronanza è richiesto per poter interpretare correttamente i risultati prodotti dagli algoritmi

•Una certa competenza sugli aspetti algoritmici e computazionali è di aiuto per meglio valutare l’output del calcolatore anche in termini della sua attendibilità

Quindi: cercheremo di combinare assieme metodologie aggiornate con una certa comprensione sia del problema operativo, sia delle caratteristiche dei metodi e modelli utilizzati

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Il Programma

•Lo studio delle relazioni tra i fenomeni.

•Richiami del modello lineare �Modello lineare semplice�Inferenza sui parametri del modello�Estensioni del modello�Modello lineare multiplo

•Le tecniche statistiche e l’approccio analitico alla soluzione dei problemi.�Contrasto tra aderenza ai dati e complessità del modello (contrasto tra distorsione e varianza)�tecniche generali per la selezione del modello

•Metodi di previsione di variabili quantitative.�Regressione lineare e metodi legati (GLM, …)�Cenni ai metodi di regressione non parametrica �Modelli di regressione strutturata (modelli additivi, alberi, reti neurali)

•Metodi di classificazione�Modelli lineari e generalizzazioni (regressione lineare e logistica, analisi discriminante lineare e quadratica)�Modelli strutturati (alberi, GAM, reti neurali)

•Cenni ai metodi di raggruppamento

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L’ambiente R

•Molti pacchetti statistici forniscono procedure che aiutano nel calcolo dei modelli e metodi che incontreremo in questo corso… È quindi possibile utilizzare un qualsiasi software statistico, purché sia in grado di effettuare icalcoli necessari; ogni inadeguatezza del software è responsabilità vostra.

•Noi, per le esercitazioni in aula, ne abbiamo scelto uno: l’ambiente RAlcuni motivi per la scelta:

�In termini di qualità, R costituisce uno dei migliori prodotti disponibili

�È un prodotto “open source”, e quindi gratuito

�Il fatto che sia gratuito non significa che valga poco: R è curato e aggiornato continuamente da esperti di massimo livello scientifico

�R è anche un linguaggio, si presta quindi facilmente alla programmazione di varianti di metodi esistenti

Sono inoltre disponibili un’amplissima gamma di moduli aggiuntivi predisposti, da esperti di vari ambiti. L’insieme delle tecniche utilizzabili copre l’intero panorama delle più aggiornate metodologie

�Essendo “open source” consente a ciunque di poter contribuire al progetto anche correggendo eventuali ‘bachi’

�La modalità di utilizzo di R è tale per cui l’utente è indotto a prendere consapevolezza del funzionamento dei metodi usati.

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Lo studio e l’esame

•La materia non è tra le più comuni•L’approccio è di tipo “operativo” Per cui

la frequenza è vivamente consigliata!

•Non ci sono grossi libri da studiare:�conviene riprendere ogni giorno quanto fatto a lezione�studiate insieme in piccoli gruppi�fatevi/fate domande �sfruttate il ricevimento

•Attività di lavoro personale/di gruppo bi-settimanale�Approfondimenti�Ricerche e Analisi�Attività per casa - Homeworks�Studi di Caso

•LaboratorioPer quasi la metà delle lezioni si utilizzerà direttamente il Computer->Aule Informatiche per il lavoro personale

•Valutazione

•Per i frequentanti la valutazione sarà basata su:

�Partecipazione attiva - domande

�Attività bisettimanali – “per casa”

�Attività (assegnata a metà corso)

�Prova Finale (I appello)

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Testi e altre fonti utili

Libro di testo: A. Azzalini, B. Scarpa (2004). Analisi dei dati e data mining. Springer.

Software: R http://www.r-project.org

Sui contenuti del corso:T. Hastie, R. Tibshirani, J. Friedman. The Element of Statistical Learning.

Springer-Verlag.

Sul programma R:S.M. Iacus, G. Masarotto (2003). Laboratorio di Statistica con R. McGraw-

Hill, Milano.P. Bortot, L. Ventura, A. Salvan (2000). Inferenza Statistica: Applicazioni

con S-PLUS e R. CEDAM, Padova

Altri libri:

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Notizie

Orario di ricevimento: Giovedì 16:30-17:30

email: [email protected]

Dipartimento di metodi quantitativi – Stanza 124Ufficio:

Orario delle lezioni: Giovedì 14:30-16:00 N21Venerdì 10:30-12:00 INFO4

Docente: Bruno Scarpa

url: http://www.unipv.it/dipstea/bruno

Dipartimento di metodi quantitativi – Stanza 110Ufficio:Collaboratore: Paola Cerchiello

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Buon Lavoro!