storie vere - prof. antonino di pietro · 2017. 4. 21. · psoriasi, le probabilità di averla...

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In Italia Euro 1,30 storie vere

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  • In Italia Euro 1,30

    storievere

  • SALUTEol >eiieNscA:r

    DERMATOLOGIA

    s.o.s.Psoriasi

    È una malattia infiammatoriacronica della pelle che si manifestacon antiestetiche lesioni.Un problema fastidioso, certo,ma con cui oggi si puòimparare a convivere

    dì Paola Tiscornia

    Etutt'altro che rara: solo in Italia, sono colpitedalla psoriasi circa 1 milione e 200 milapersone. Mal comune mezzo gaudio?In questo caso mica tanto, anche perché è unproblema cronico dì difficile soluzione. Vietatoscoraggiarsi, però: la medicina oggi anche in questocampo ha fatto enormi passi avanti ed esistono cureefficaci per tenere sotto controllo il problema. Ma vediamo di fare un po'di chiarezza sul pianeta psoriasi, con l'aiuto del professor AntoninoDi Pietro, dermatologo a Milano

    La psorìasi (che non è contagiosa) in genere fa la comparsain persone di età compresa fra i 10 e i 40 anni, anche se può riguardarei bambini più piccoli e gli anziani. La forma di gran lunga più diffusa vienechiamata psorìasi volgare in placche: sulla pelle fiorisconocaratteristiche lesioni eritematose e rossastre, di grandezza variabile(da pochi millìmetri a qualche centimetro) e ricoperte di piccole squameargentee e secche. In quel punto la pelle è ispessita e. talvolta, puòanche dare prurito. Le zone preferite dalla psoriasi sono, purtroppo,quelle più esposte e visibili, quali capigliatura, gomiti ^inocchiaMa potrà comparire anche su unghie, sopracciglia, ombelico ascelle.zona genitale, glutei o. anche, essere più generalizzata. Se colpisceil cuoio capelluto. per fortuna non si associa a perdita dei capelli.

    Perché ci si ammalaLe cause, a oggi, in realtà non sono

    ancora del tutto chiare. Sembra, comun-que, che vi possa essere coinvolta unacomponente di tipo immunologìa) a basegenetica. In sostanza, per una nostradisposizione genette^ (che, cioè, si ereditaattraverso i geni) vengono messe in azio-ne alcune cellule del sistema naturale didifesa dell'organismo che, con meccani-smi non ancora ben noti, si mettono a pro-

    durre particolari cellule dette chitochine,che scatenano la malattia. Il fattore fami-liare fa sì che chi ha almeno uno dei ge-nitori colpito da questo problema avràbuone probabilità di ammalarsi; mentre seaddirittura tutti e due i genitori soffrono dipsoriasi, le probabilità di averla ereditatasalgono al 50 per cento. Non è detto,però: perché tanti di noi, in realtà, la svi-luppano senza che alcun familiare ne siamai stato colpito.

    Al di là della familiarità, ci sono altri fat-tori scatenanti, per esempio un trauma fo-cale, oppure un'irritazione della pelle,una seria ustione da sole. Ancora, po-tremmo veder comparire la psoriasi a se-guito di una reazione allergica da farmacl:Fans, antinfiammatori non steroidei (tra iquali l'Aspirina), betabìoccanti (usati peridisturbi circolatori), salì di litio, cui si fa ri-corso per problemi psicologici o psichia-trici. Purtroppo, sulla nascita o il peggio-ramento di questo delicato problema puòincidere anche molto ii fattore emotivo:spesso il fattore scatenante della psoria-si è una condizione di >rte ansia o unevento stressante, in grado di abbassaretemporaneamente le difese immunitariedell'organismo.

    La caratteristica di questa malattia, chenon è seria ma senza dubbio fastidiosa, èquella di avere un'evoluzione assoluta-mente imprevedìbile: vedremo spesso unalternarsi di fasi acute (magari in conco-mitanza con l'arrivo della primavera odell'autunno) e di periodi di migiioramen-to o, anche, di remissione: purtroppo, èben raro che si possa verificare una gua-rigione definitiva.

    J. GLI

  • Eg^enesssere

    Tutte le cure...Sono, in genere, efficaci, in grado di dar-

    ci un rapido sollievo. Però, trattandosi diuna malattìa cronica, si può solo agire peralleviare i sintomi più fastidiosi per il mag-gior tempo possibile. La prima cosa da fa-re, se abbiamo il sospetto di essere am-malati, è quella di andare da uno speciali-sta dermatologo che confermi o meno l'esi-stenza del problema, proponendoci, poi, lacura più appropriata. Il medico potrà anchescegliere di associare cure diverse, dalmomento che l'evoluzione di questa ma-lattia e la risposta ai farmaci varia molto dapersona a persona. Teniamo presente, co-munque, che a oggi nessun rimedio può ri-solvere completamente il problema dellapsoriasi; però l'applicazione magari in con-temporanea di diverse soluzioni puòsenz'altro contribuire a renderlo meno fa-stidioso ed evidente. Vediamo quali sonole cure più usate.

    ...ad azione generale e...Puva terapia: ossia una combinazione

    fra l'azione dei raggi Uva e quella deglipsoraleni, che sono prodotti di origine ve-getale.

    Fototerapia: è una cura a base di rag-gi ultravioletti, che hanno un effetto an-tinfiammatorio e aiutano la crescita re-golare delle cellule della pelle. Viene pra-ticata in centri specializzati per mezzo dilampade speciali (ogni seduta dura pochiminuti). Naturalmente, sarà il dermato-logo a stabilire la durata e la frequenzadei cicli.

    ...ad azionelocale

    . . , , . - , .: le creme idra-

    tanti per viso e cor-po mantengono ela-stica la pelle e con-tribuiscono a elimi-nare o attenuare lemicrolesioni chespesso danno origi-ne a una nuovachiazza.

    Vaselina salicili-ca: si applica diret-tamente sullachiazza interessataper eliminare lesquame.

    ontrsmi vegeta-•'.: si tratta di pro-dotti in crema a ba-se di legno di pino,abete, lance, gine-pro, betulla, tiglio o

    faggio, ad azione antibatterica e contro ilprurito; diminuiscono, inoltre, l'infiamma-zione e l'entità della placca di psoriasi.

    Farmaci derivati dalla vitamina D: a ba-se di calcipotriolo, bloccano il proliferaredelle cellule di psoriasi.

    Cortisoni.. : si trovano in crema, gel o lo-zione, agiscono soprattutto sull'infiam-mazione e sul prurìto. Poiché, spesso,hanno notevoli effetti collaterali, come l'as-sottigliamento della cute, non vanno im-piegati per lungo tempo e mai su iniziativapersonale,

    Cosmet: : shampoo o detergenti perla pelle (per esempio a base di zinco piri-tione, catrami o antifungini) vengono usa-ti a supporto dei farmaci.

    Tazaroter : è un nuovo retinoide (sì trat-ta di prodotti derivati dalla vitamina A cheregolarizzano il ricambio delle cellule epi-dermiche) che si associa, in genere, aicortisonici.

    I rimedi dolciTempo e pazienza; se scegliete dì pro-

    vare un rimedio dolce a base di erbe do-vrete mettere in conto un impegno da por-tare avanti con costanza, perché si trattadi pratiche che andranno seguite per diversimesi. Ecco le soluzioni più efficaci.

    Elicr : è l'erba che si è rivelata senzadubbio più efficace nella cura della pso-riasi, dal momento che ha proprietà antin-fiammatorie e antiallergiche che aiutano aridurre le manifestazioni più evidenti dellamalattia. Potete provare a prenderla sottoforma di gocce, in infuso o anche decotto,

    facendovi consi-gliare dall'erbori-sta. In genere sialternano 3 setti-mane di cura e 2-3mesi di pausa.

    Bardana: è unaradice spesso im-piegata insiemead altre erbe perla sua efficacia de-purativa della pel-le. Si può prenderesotto forma di tin-tura madre o com-presse. Il dosag-gio e la concentra-tone sarà stabilitodall'erborista.

    Cedro del Liba-no, segak e

    : proprio per leloro virtù depurati-ve, sono impiegatinella lotta allapsoriasi.

    La parolaall'esperto

    Professar Di Pietro, è vero chela psoriasi è una malattiapsicosomatica che, cioè,interessa corpo e mente?

    «Indubbiamente lo stresse l'ansia favoriscono non solola comparsa del problema ma,anche, il suo riacutizzarsi:è un po' un circolo vizioso chepuò, in effetti, condizionareanche la vita di relazione dì chiè affetto da psoriasi. Infatti,l'ansia per l'andamento dellamalattia, per il dover mostrareagli altri gomiti e ginocchia,le sedi "predilette" dallechiazze, può andare apeggiorare il disturbo stesso».

    Cosa deve evitare chi ha

    "Innanzitutto, l'autocura,suggerita da amici o vicinidi casa. Si sceglie unospecialista di fiduciae sì seguono le sue indicazioni,evitando assolutamentedi variare farmaci e dosi in basealle convinzioni personali.Nelle situazioni piùcompromesse il dermatologopuò, eventualmente, ancheconsigliare un supportopsicologico».

    È vero che il sole può

    «Sì, ovviamente esponendoalla luce le zone interessatedai disturbo. Il sole non deveessere necessariamente quellodel mare, ma anche quellodel lago o della terrazza di casa.Per molti, poi, il solo fattodi potersene stare tranquillie in pieno relax costituisce giàuna cura. L'esposizione alla lucedeve essere, però, gradualee va evitata quando le macchiedi psoriasi sono moltoinfiammate».

    Qualche cautelada osservare?

    "Sarà bene non grattarcile placche ed evitare di metteredirettamente a contatto conle zone malate abiti sintetici,di lana o, comunque, ruvidi,perché il problema potrebbepeggiorare'^.

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