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Storm Aritmico in paziente affetto da cardiomiopatia dilatativa idiopatica

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  • Storm Aritmico in paziente affetto da cardiomiopatia

    dilatativa idiopatica

  • Note anamnestiche e cliniche

    • Maschio 55 anni

    • Da 2 anni circa seguito da centro cardiologico per cardiomiopatia dilatativa idiopatica

    • FE 40%

    • Episodio sincopale

    • Trasportato in Ospedale, presenta Tachicardia Ventricolare Rapida 180 bpm

  • Note anamnestiche e cliniche

    • Viene sottoposto a DC shock in Pronto soccorso con ripristino di RS

    • Dopo alcuni minuti ricomparsa dell’aritmia

    • Viene pertanto trasferito in cardiologia dove inizia trattamento infusionale con Amiodarone, Metoprololo e Lidocaina

    • Durante trattamento farmacologico viene cardiovertito elettricamente ogni 2-3 minuti (ripristino del RS e ricomparsa dopo pochi minuti di TVS)

  • Note anamnestiche e cliniche

    • Viene pertanto trasferito in rianimazione dove viene sedato profondamente, intubato e trattato con la medesima terapia infusionale della cardiologia

    • Viene inoltre sottoposto ad infusione di Magnesio e Potassio

    • Dopo alcune ore di questo trattamento si è arrivati a superare 100 DC shocks

    • Viene pertanto inviato in urgenza in sala di elettrofisiologia

  • Procedura di studio elettrofisiologico ed ablazione trans catetere

    • Si procede al mappaggio endocardico di entrambi i ventricoli

    • La tachicardia si presenta con morfologia di Blocco di branca destra e deviazione assiale destra con AVF isodifasica

    • Il mappaggio di entrambi i ventricolo per via venosa ed arteriosa femorale depone per un origine dell’aritmia dal ventricolo sinistro

  • Procedura di studio elettrofisiologico ed ablazione trans catetere

  • Procedura di studio elettrofisiologico ed ablazione trans catetere

    • Il mappaggio del ventricolo sinistro evidenzia l’area di maggior anticipo in sede apicale latero-posteriore

    • In tale sede si reperiscono però potenziali sani e non estremamente anticipati

    • La radiofrequenza infatti anche prolungata e ad elevata energia (45Wcon catetere irrigato) non determina rallentamento del ciclo o ripristino del ritmo sinusale

  • Procedura di studio elettrofisiologico ed ablazione trans catetere

    • Si procede quindi dopo numerosi tentativi endocardici infruttuosi all’approccio epicardico

    • Si procede alla puntura subxifoidea ed all’inserimento di introduttore deflettibile nello spazio pericardico

  • Mappaggio epicardico (per visualizzare il video su You Tube: http://www.youtube.com/watch?v=SLH91H8tHC4)

    http://www.youtube.com/watch?v=SLH91H8tHC4http://www.youtube.com/watch?v=SLH91H8tHC4http://www.youtube.com/watch?v=SLH91H8tHC4

  • Mappaggio epicardico

    • Il mappaggio epicardico mediante catetere irrigato evidenzia circoscritta area cicatriziale in sede apicale postero lateralmente del ventricolo sx specularmente alla sede di maggiore anticipo endocardica

  • Mappaggio epicardico

  • Mappaggio epicardico

    • L’erogazione di RF in questa sede 40 W mediante catetere irrigato rallenta e quindi interrompe l’aritmia con ripristino del ritmo sinusale

  • Mappaggio epicardico

  • Mappaggio epicardico (per visualizzare il video su You Tube: http://www.youtube.com/watch?v=YDvWAOSt6Ok)

    http://www.youtube.com/watch?v=YDvWAOSt6Okhttp://www.youtube.com/watch?v=YDvWAOSt6Okhttp://www.youtube.com/watch?v=YDvWAOSt6Ok

  • Completamento ablazione

    • Dopo ripristino del ritmo sinusale si abbattono epicardicamente attorno all’area target tutti i potenziali patologici rinvenuti

  • conclusione

    • Il protocollo di stimolazione ventricolare programmata fino a tre extrastimoli da più sedi ventricolari, sia endocardiche che epicardiche, non induce più alcuna aritmia