stragi italiane

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E-Book da Wikipedia sulle stragi italiane

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Stragi ItalianeDa Wikipedia

IndiceVoci

Lista delle stragi avvenute in Italia 1Portella della Ginestra 19Strage di piazza Fontana 23Strage di Piazza della Loggia 33Strage dell'Italicus 36Strage di Ustica 38Strage della stazione di Bologna 57Strage di Capaci 65Strage di via D'Amelio 68Strage di via dei Georgofili 72Bomba di via Palestro 73Strage del Cermis 74Strage di Castelvolturno 77

NoteFonti e autori delle voci 84Fonti, licenze e autori delle immagini 85

Licenze della voceLicenza 86

Lista delle stragi avvenute in Italia 1

Lista delle stragi avvenute in ItaliaCol termine strage si indica un omicidio di massa spesso rivolto verso civili. Quello che segue è un elenco in ordinecronologico di quelle che nella Storia d'Italia sono state definite stragi.

Regno d'Italia

Data Nome comune Vittime Luogo Responsabili Commenti

8 agosto1860

Eccidio diBronte

dopo la strage di16 brontesi permano di rivoltosi,Bixio ordinò lafucilazione di 5cittadini

Bronte alcuni briganti tra iquali CalogeroGasparazzocapeggiarono la rivoltae Nino Bixio capeggiòla repressione

Rivolta contadina repressa nel sangue dai garibaldini

agosto1861

Massacro diPontelandolfo

oltre 250 morti Pontelandolfo reazionari borbonici ecolonnello GaetanoNegri

massacri attuati nel contesto storico del conflitto cheinsanguinò il sud Italia.

16-22settembre1866

Rivolta del 7 emezzo

quasi 1.300 mortitra rivoltosi,soldati e poliziotti

Palermo rivoltosi palermitani emilitari italiani guidatidal generale RaffaeleCadorna

battaglia feroce tra palermitani di vario orientamentopolitico e soldati sabaudi, con bombardamento navaledella città.

8 maggio1898

Protesta dellostomaco

300? Milano Governo italiano,generale FiorenzoBava-Beccaris

l'esercito spara sulla folla che protesta per il forteaumento del prezzo del pane.

4settembre1904

Eccidio diBuggerru

3 Buggerru Carabinieri minatori in lotta per un aumento salariale, mentre sitrovavano dinanzi alla direzione della miniera insostegno della delegazione sindacale in trattativa,viene violentemente caricata dai carabinieri: uneccidio 3 morti e decine di feriti. La risposta delmovimento operaio a livello nazionale non si faattendere ed il 16. settembre si ha il primo scioperogenerale nazionale, con l’adesione di tutto il popololavoratore italiano.

10dicembre1920

Eccidio diCannetoSabino

11, tra cui 2 donne CannetoSabino(RI)

Reali Carabinieri I Carabinieri, si dice aizzati dagli agrari sparano sugliscioperanti che chiedono la ridefinizione dei patticolonici e aumento della paga giornaliera.

23 marzo1921

Kursaal Diana 21 morti e 80feriti

Milano militanti anarchici una banda di anarchici provocò una strage conesplosivi.

2 agosto1925

Strage di S.Giovanni inFiore

5 morti (tra cuidonna gravida al9° mese) e 18feriti, alcuni moltogravi

San Giovanniin Fiore(Cosenza)

Carabinieri, Miliziafascista, Squadristi

Imponente manifestazione popolare spontanea inpiazza contro l'imposizione del dazio sul grano daparte del commissario del governo. Le forzedell'ordine spararono sulla folla.

12 aprile1928

Strage diPiazzale GiulioCesare

14 morti e 30feriti

Milano ignoti Bomba esplosa prima del passaggio del corteo reale.

Lista delle stragi avvenute in Italia 2

Seconda guerra mondiale

Data Nome comune Vittime Luogo Responsabili Commenti

maggio-luglio1943

Bombardamentidi Foggia del1943

quasi 20.000cittadini foggianiuccisi

Foggia Aviazione alleata nove bombardamenti massacrarono un terzodei residenti foggiani

14 luglio1943

Massacro diBiscari in Sicilia

76 prigionieri diguerra tedeschi eitaliani

Biscari, oggi Acate Esercito alleato Soldati statunitensi uccidono 76 soldatiitaliani e tedeschi

14 luglio1943

Massacro diCanicattì dellaSaponeriaNarbone-Garilli

8 civili Canicattì, Agrigento Esercito alleato Un ufficiale americano uccide dei civilisiciliani dopo che i suoi soldati si eranorifiutati di fucilarli [1]

11 agosto1943

Strage diCastiglione

16 morti e 20feriti fra i civili

Castiglione di Sicilia Esercito tedesco Prima rappresaglia nazista contro lapopolazione italiana

14 agosto1943

Bombardamentodi Casarano

6 morti e 17 feritifra i civili

Casarano Aviazione inglese Si voleva colpire uno stanziamento di soldatipolacchi

7 settembre1943

Bombardamentodi Lauria

37 morti fra icivili

Lauria Aviazione alleata Bombardamento finalizzato alla distruzionedel comando tedesco sito nel centro dellacittà

9 settembre1943-1947?

Massacri dellefoibe

15.000-27.000cittadini italiani

Istria e Dalmazia Partigiani titoisti Pulizia etnica

11 settembre1943

Eccidio di Nola 11 militari, 2civili

Nola Esercito tedesco Uno dei primi episodi della resistenzaitaliana, la più grave strage nazista inCampania

12 settembre1943

Eccidio diBarletta

11 GuardieGiurate,dueNetturbini

Barletta Esercito tedesco uno dei primi massacri di civili per ritorsione

19 settembre1943

Eccidio di Boves 32 civili Boves Esercito tedesco Il primo massacro di civili durante laResistenza

19 settembre1943

Eccidiodell'Aldriga

10 militari Curtatone, Mantova Esercito tedesco Uno dei primi massacri di militaridell'Esercito italiano dopo l' Armistizio del 8settembre 1943

21 settembre1943

Strage di Matera 16 civili, 6militari

Matera Esercito tedesco Matera è la prima città del Mezzogiorno adinsorgere contro i nazi-fascisti.

22-23settembre1943

Strage di Meina 16 persone Meina SS tedesche Il primo eccidio di ebrei in Italia

23 settembre1943

Nove MartiriAquilani

9 Civili L'Aquila Esercito tedesco Nove giovani tutti non ancora ventennifuggono per sottrarsi al lavoro obbligatorio.Catturati e fucilati.

23 settembre1943

Torre di Palidoro 1 militare Palidoro Esercito tedesco Fucilazione del vice Brigadiere SalvoD'Acquisto autoaccusatosi di un attentato persalvare dalla rappresaglia dei tedeschi 22civili

2 ottobre1943

Strage di Acerra(NA)

110 civili Acerra Esercito tedesco È la strage nazista più importante inCampania (un esempio unico di resistenzanel Sud al pari delle giornate di Napoli)

Lista delle stragi avvenute in Italia 3

5-6 ottobre1943

Insurrezione diLanciano

23 civili Lanciano Nazisti Subito dopo l'occupazione nazista alcunigruppi di giovani lancianesi prendono le armicontro gli invasori e li impegnano in duegiorni di combattimenti (la rivolta deglimartiri ottobrini). Alla fine dell'insurrezionepersero la vita 11 ragazzi. Altri 12 civilisarebbero stati uccisi nelle rappresaglie dainazisti.

7 ottobre1943

Eccidio dei 54martiri diBellona

54 civili Bellona Esercito tedesco I tedeschi per ostacolare l'avanzata deglialleati, fecero saltare diverse case. In quelperiodo un giovane bellonese, accorso alladifesa della sorella, uccise un soldato tedescoe ne ferì un altro. Per ripicca, il 7 ottobre1943 i tedeschi fucilarono 54 Bellonesi neipressi di una cava di tufo.

15 novembre1943

Eccidio diFerrara

11 civili Ferrara Squadristi fascisti Rappresaglia in seguito all'uccisione delfederale fascista Igino Ghisellini. Fra gliuccisi, sei ebrei italiani. Lo stesso Mussoliniaffermò trattarsi di "un atto stupido ebrutale"[2]

21 novembre1943

Eccidio diPietransieri

128, di cui 34 aldi sotto dei 10anni, compresoun bambino di unmese

Pietransieri Esercito tedesco Rappresaglia contro la popolazione per ilsospetto che sostenesse le operazioni deipartigiani vicine alla linea Gustav

3 gennaio1944

Eccidio diValaperta diCasatenovo

4 partigiani Casatenovo Brigate Nerecomandate daEmilio Formigoni

Rappresaglia in seguito all'uccisione delmilite fascista Gaetano Chiarelli. I militidella G.N.R., sparsi per la cascina, sparanoall'impazzata nei cortili, incendiando le stallee i fienili, razziando le case, percuotendo lepersone inermi per tre giorni per ottenere inomi dei partigiani. Vengono fucilati 4partigiani.

21 gennaio1944

Eccidio diSant'Agata

42 persone Gessopalena (CH) Esercito tedesco Dopo un periodo di numerose razzie neipaesi della zona con sporadici omicidi di chicercava di opporsi, all'alba del 21 gennaio, imilitari tedeschi fecero stipare diverse decinedi civili in una casa e, dopo aver lanciatocontro di essi diverse bombe a mano esparato a chi cercava di fuggire, diederofuoco alla casa e ai corpi. Due soli superstiti:una ragazza di 16 anni e un bambino di 7.

11 marzo1944

Eccidio diScalvaia

10 civili Monticiano Guardia NazionaleRepubblicana

Alcuni giovani civili che da poco tempo sierano dati alla macchia furono circondati ecatturati dalla G.N.R.. Durante ilcombattimento due civili rimasero uccisimentre 10 furono fucilati subito dopo. Altri 4furono trasferiti a Siena e fucilati dopo duegiorni seguito di un processo sommario,presso la Caserma La Marmora di Siena.

Lista delle stragi avvenute in Italia 4

18 marzo1944

Strage diMonchio, Susanoe Costrignano

136 civilicompresi donne ebambini

Monchio, Susano eCostrignano diPalagano

Esercito tedesco Per rappresaglia contro la formazione delleprime fazioni partigiane, reparti tedeschiincendiarono le case ed uccisero le personeche incontravano senza eccezione di donne ebambini, delle frazioni di Monchio, Susano eCostrignano nell'allora comune diMontefiorino.

22 marzo1944

Eccidio diMontaltoCessapalombo

27 giovani classe23-24-25provenienti inmaggioranza daTolentino

Montalto diCessapalombo

Militi fascisti Fucilati nei pressi di una scarpata

24 marzo1944

Eccidio delleFosse Ardeatine

335 civili emilitari italiani

Roma Esercito tedesco Come atto di rappresaglia in seguito a unattentato partigiano contro le truppe tedescheavvenuto il giorno precedente in via Rasella,le SS fucilano 335 italiani, prelevati dalcarcere di Regina Coeli.

28 marzo1944

Eccidio diMontemaggio

19 giovanipartigiani fucilati

Monteriggioni Guardia NazionaleRepubblicana

Il 28 marzo 1944, in località la Porcareccia,sul Montemaggio, nel Comune diMonteriggioni, provincia di Siena, furonofucilati dalla Guardia NazionaleRepubblicana (G.N.R.) 19 partigiani membridelle formazioni partigiane della BrigataGaribaldi che agiva tra le province di Siena,Pisa e Grosseto. I giovani erano fuggiti persottrarsi alla leva e arruolarsi con le brigatepartigiane nascoste nella zona. Furono trovatie dopo la loro resa con la promessa di aversalva la vita, fucilati.

2 aprile 1944 Eccidio del Piandel Lot

27 giovani, tracivili e partigianirastrellati

Pian del Lot, Torino Esercito tedesco Strage perpetrata dai nazisti, su ordine delcomando tedesco di Torino, verso giovanirastrellati, come rappresaglia per l'uccisionedi un caporale tedesco da parte di uncommando gappista. Le vittime furonomitragliate con le mani legate a gruppi diquattro e gettate in una fossa comune. Alcunidi essi erano ancora in vita quando furonoseppelliti da altri prigionieri; ai testimoni fuimposto il silenzio. La riesumazione dellesalme avvenne soltanto a guerra finita.

3 aprile 1944 Strage diCumiana

50 civili e 1partigiano

Cumiana Ss italiane Il 3 aprile 1944, a Cumiana in provincia diTorino, furono fucilati dalle Ss italiane, alcomando di ufficiali tedeschi, 50 civili e 1partigiano, per rappresaglia dopo un'azionedelle formazioni Autonome della ValSangone. Il presunto responsabile, il tenentedelle Ss Anton Renninger, nato il 6 agosto1918 a Bad Kissingen, in Germania, fuchiamato a giudizio dal tribunale militare diTorino nel 1999 (prima udienza: 16novembre). Non si presentò mai alle pocheudienze svolte, adducendo motivi di salute, emorì alcuni mesi più tardi, il 6 aprile 2000.

Lista delle stragi avvenute in Italia 5

7-11 aprile1944

Eccidio dellaBenedicta

147 fucilati, piùquasi 400deportati, la metàdei quali moriràin Germania,oltre ad unnumeroimprecisato dicontadini dellazona uccisidurante gliscontri

Bosio Esercito tedesco eGuardia NazionaleRepubblicana

Tentativo di piegare l'appoggio popolare allanascente Resistenza e rastrellamento delleprime Brigate partigiane dell'arealigure-piemontese

30 aprile 1944 Strage di Lipa 269 civili Lipa (Provincia diFiume - oggi Rijeka inCroazia

Esercito tedescocoadiuvato dafascisti italiani

Rappresaglia a seguito dell'uccisione diquattro militari germanici durante l'azioneintrapresa per difendere il presidio militarefascista della località dell'entroterra di Fiume.L'eccidio venne eseguito in parte bruciandovivi i civili. Successivamente, per nasconderel'accaduto tedeschi e fascisti fecero esploderei corpi con la dinamite [3] .

4 maggio1944

Eccidio di MonteSant'Angelo

63 tra civili epartigiani

Monte Sant'Angelo,Arcevia (AN)

Esercito tedesco efascisti

Rappresaglia per le azioni partigiane cheavevano liberato la zona.

19 maggio1944

Eccidio delTurchino

59 prigionieri, dicui 17 risalenti airastrellamenti cheportaronoall'eccidio dellaBenedicta

località Fontanafreddapresso il passo delTurchino

Esercito tedesco eGuardia NazionaleRepubblicana

Rappresaglia per le azioni partigiane in zona,con un numero di fucilati superiore a quelloprevisto dal rapporto 1 a 10 del "bandoKesselring".

26 maggio1944

Eccidio dei 15Martiri

15 contadini,rallestrati tra iterritori diSubiaco, Agosta,Cervara di Roma,Canterano, RoccaCanterano.

Madonna della Pace Esercito tedesco Rappresaglia per l'uccisione di un soldatotedesco.

4 giugno 1944 Eccidio de LaStorta

Giustiziate 14persone: 12italiani, un ebreopolacco e uninglese

La Storta, sulla viaCassia, presso Roma

Esercito tedesco Presi dalla prigione di via Tasso, i 14 uominifurono portati al 14mo km della via Cassia,in una rimessa e ivi giustiziati.

11 giugno1944

Eccidio di Borga 17 personefucilate

Borga dei Martiri,frazione di RecoaroTerme (Vicenza)

Esercito tedesco Rappresaglia per l'uccisione di un sergentedell'esercito tedesco.

20 giugno1944

Eccidio diFondotoce

Fucilati 42 tracivilisimpatizzanti perla resistenza epartigiani e duemorti per letorture

Fondotoce (oraVerbania)

Esercito tedesco Dopo essere stati fatti sfilare con un cartellodenigratorio vengono fucilati 43 tra civilisimpatizzanti per la resistenza e partigiani,uno dei quali, colpito solo ad un braccio macreduto morto, si salverà. Altri due eranomorti per via delle torture durante gliinterrogatori che precedettero la fucilazione.Qualche informazione in Storia di Verbania

Lista delle stragi avvenute in Italia 6

22 giugno1944

Eccidio diGubbio (Stragedei 40 martiri)

40 civili frauomini, donne eragazzi

Gubbio, (Perugia) Esercito tedesco Dopo l'uccisione, nel pomeriggio del 20giugno, da parte dei Gap di un ufficialemedico nazista e il ferimento di un altro,l'esercito tedesco rastrella a più riprese lacittà, nonostante l'intervento del vescovo e leassicurazioni a quest'ultimo del comandantedella zona. Vengono presi uomini e donne,giovani e meno giovani. Di notte, alcuni diessi vengono costretti a scavare delle fosse eobbligati ad aspettare il loro "turno"; gli altrivengono legati, fucilati e infine finiti a colpidi pistola.

23 giugno1944

Eccidio dellaBettola

32 civili La Bettola di Vezzanosul Crostolo

Esercito tedesco Vengono trucidati 32 civili per rappresagliadall'esercito tedesco

25 giugno1944

Longarone 3 civili Longarone Belluno Ss. Durante un vasto rastrellamento con 300 Ss acaccia di partigiani sui monti di Longaronevengono uccisi tre pastori e le loro 400pecore.

27 giugno1944

Strage di Falzanodi Cortona

10 civili fattiesplodere più altrimorti uccisi conarmi da fuoco

Falzano, Cortona Esercito tedesco Il 26 giugno, dopo aver compito una razzia inuna fattoria della zona, un gruppo di soldatitedeschi viene bloccato da una formazione dipartigiani: due soldati muoiono e un terzo,ferito, raggiunge i compagni, intenti asupervisionare la riparazione di un ponte daparte di civili della zona. Il gruppo di soldaticerca di muoversi verso Falzano, uccidendoun giovane e bruciandone la casa durante ilpercorso, ma viene bloccato nuovamentedalla formazione partigiana. Il giornosuccessivo i tedeschi muovono nuovamenteverso Falzano, uccidendo tre persone lungo ilpercorso e arrestando cinque uomini.Rastrellate altre 6 persone nelle campagnecircostanti, vengono rinchiuse insieme agliarrestati in una casa già data alle fiamme ilgiorno prima e qui fatte saltare condell'esplosivo. Uno degli uomini nella casa,allora quindicenne, riesce miracolosamente asalvarsi grazie alla caduta di una trave che loprotegge dall'esplosione.

Lista delle stragi avvenute in Italia 7

29 giugno1944

Strage diCivitella

115 morti aCivitella, 58 aCornia e 71 a SanPancrazio. Tutticivili, tra cuimolte donne ebambini

Civitella in Val diChiana e frazionilimitrofe di Cornia eSan Pancrazio (Arezzo)

Esercito tedesco,Divisione HermanGöring

Il 18 giugno i partigiani sorprendono nelcircolo ricreativo di Civitella quattro giovanisoldati tedeschi. Si apre uno scontro a fuocoin cui cadono uccisi 2 dei militari; un terzomorirà di lì a poco per le gravi feriteriportate. Il locale comando tedesco chiedealla popolazione di fare i nomi dei colpevoli,lanciando un ultimatum di 24 ore. Nessunocollabora e molti civili lasciano il centroabitato per precauzione. Tuttavia i tedeschinon fanno nulla e, dopo alcune perquisizioni,assicurano che non sarà effettuata alcunarappresaglia. Invece, il mattino del 29giugno, la temuta strage si consuma. Itedeschi si dividono in tre squadroni,muovendo verso Civitella e le vicine frazionidi Cornia e San Pancrazio. Con estremaviolenza i militari entrano nelle case,uccidendo a bruciapelo diversi civili. Nellachiesa di Civitella si sta celebrando la messaper i SS. Pietro e Paolo: i tedeschi irrompononell'edificio sacro e aprono il fuoco,uccidendo anche il prete. Alla fine siconteranno 244 morti.

29 giugno1944

Strage diGuardistallo

46 morti civili. 11partigiani.

Guardistallo(Pisa) Esercito tedesco,Divisione HermanGöring

La mattina del 29 giugno 11 partigianivengono passati per le armi. Altri civiliinermi sorpresi in casa vengono fatti uscire etrucidati davanti ai parenti, altri vengonorastrellati portati ad un podere vicino al paesee uccisi. alla sera i morti saranno 57.

2 luglio 1944 Eccidio del Colledel Lys

26 partigiani Colle del Lys, Torino Esercito tedesco Dopo lunghi combattimenti i nazifascistiriescono a catturare 26 partigiani; questivengono prima torturati e poi trucidati sulposto. Molti dei partigiani uccisi provenivanoda Cremona.

4 luglio 1944 Strage diCavriglia

191 morti, tutticivili maschi fra i14 e gli 83 anni.

Castelnuovo deiSabbioni, Meleto, SanMartino, Massa, LeMatole. Tutte frazionidel comune diCavriglia (Arezzo)

Esercito tedesco,DivisioneHermann Göring

Strage a lungo occultata, probabilmenteeffettuata come vera e propria strategiaterrorista

11 luglio1944

Eccidio diPadulivo

15 civili fucilatidavanti alla gentedell'abitato

Padulivo di Vicchio(Mugello, Firenze)

Esercito tedesco Repressione contro la popolazione in seguitoal boicottaggio della raccolta del grano perimpedire l'approvvigionamento ai nazifascisti

Lista delle stragi avvenute in Italia 8

14 luglio1944

Strage di SanPolo di Arezzo

65 civili, di cui17 partigiani

San Polo di Arezzo Esercito tedesco A seguito di un'operazione dell'esercitotedesco per liberare una ventina dicommilitoni tenuti prigionieri dai partigianinel borgo di Pietramala, viene rastrellata tuttala zona circostante e catturati diversi civili.48 civili (tra cui una donna incinta di 8 mesie 3 bambini di 7 e 2 anni e 20 giorni) e 17partigiani verranno uccisi, alcuni lungo ilpercorso per arrivare a San Polo, altri unavolta arrivati a destinazione. Alcuni verrannofucilati ed altri verranno fatti esplodere dopoaver riempito loro di esplosivo le tasche.Alcune donne erano state violentate dopo ilrastrellamento. Alcuni prigionieri verrannofatti fuggire da un sottufficiale e da unsoldato tedesco, scampando quindi almassacro.

22 luglio1944

Eccidio diTavolicci

64 civili, in granparte arsi vivi

Tavolicci di Verghereto Militarinazifascistiappartenenti al "IVbattaglione diFreiwilligenPolizei BataillonItalia" -Battaglioniautonomi dellaPoliziarepubblicana.

I nazifascisti trucidarono 64 civili, di cui 19bambini di età inferiore ai 10 anni, e poidonne e anziani. Le vittime furono sorpreseall'alba e rinchiuse in una casa al centro delpaese, dove vennero arse vive. I capi famigliadopo essere stati costretti ad assistere almassacro dei familiari furono condotti in unacasa vicina dove furono torturati e poi uccisi.Nel tragitto i reparti operanti continuarono larappresaglia incendiando le case e uccidendole persone che trovarono.

25 luglio1944

Eccidio delCarnaio

27 civili, trucidatiper rappresaglia

Passo del Carnaio diBagno di Romagna

Militarinazifascisti|SSitaliane e naziste

I nazifascisti trucidarono 27 civili perrappresaglia, inermi cittadini furono rinchiusipresso il locale asilo e poi portati sul Colledel Carnaio per essere uccisi.Il più giovanedei rastrellati fu impiccato durante il tragittoa un palo del telegrafo. Il prete Don IlarioLazzeroni recatosi nel luogo della strage perchiedere pietà fu barbaramente trucidatoassieme agli altri. Alla richiesta di clemenzada parte di coloro che furono trucidati, unoriginario del luogo appartenente alla poliziafascista rispose: prima le donne poi i bambini

10 agosto1944

Strage diPiazzale Loreto

Fucilazione di 15partigiani eantifascisti aMilano evilipendio deiloro cadaveriesposti in piazza

Milano Il capitano SSTheodor Saeveckee fascisti dellaRepubblicaSociale Italiana

Rappresaglia per un presunto attentato subitoa Milano il 7 agosto 1944 da un camiontedesco che causò la morte di 6 civili italianie il ferimento di altri, senza causare vittimetedesche.

12 agosto1944

Eccidio di MalgaZonta

17 partigiani Malga Zonta, pressoFolgaria

Esercito tedesco Durante un rastrellamento nella zona diFolgaria-Passo Coe le truppe tedeschescovarono un nucleo partigiano a MalgaZonta e, dopo un conflitto a fuoco, fucilarono17 partigiani.

Lista delle stragi avvenute in Italia 9

12 agosto1944

Massacro diSant'Anna diStazzema

Eccidio di 560persone, inpratica l'interoborgo, di cui solo391 corpi incondizioni tali daessere identificati

Sant'Anna, frazione diStazzema, in provinciadi Lucca

16°PanzergrenadierSS Reichsfuhrer

Parte di un'operazione di rappresagliaeffettuata durante l'agosto 1944 nella zona,contro la popolazione locale accusata diappoggiare le operazioni dei partigiani.Durante l'eccidio furono bruciate vive diversedecine di persone (da qui la non completaidentificazione dei corpi).

13 agosto1944

Strage di BorgoTicino

12 giovani Borgo Ticino reparti delle SS,dell'esercitotedesco e della XªFlottiglia MAS

Come rappresaglia del ferimento di tresoldati tedeschi viene chiesto un risarcimento300.000 lire per non fucilare 13 giovani delluogo e dare fuoco al paese. Pagato ilrisarcimento i giovani verranno fucilatiugualmente dai tedeschi (il capitano tedescodurante un'udienza sulla strage dirà che ""iquattrini non bastano pel sangue-tedesco"),ma uno riuscirà a salvarsi. Successivamenteverranno fatti sgombrare con la forza iresidenti e razziato e bruciato il paese. Finoal giorno dopo fu impedito ai residenti dirientrare nel paese e di recuperare le salmeper dargli sepoltura.

19 agosto1944

Eccidio di SanQuirico

20 Pescia Esercito tedesco Il 17 agosto, furono assassinati due soldatitedeschi nei pressi del paese di San Quirico,sui monti di Pescia, da parte di un gruppo dimiliti compatrioti disertori. Il mattino del 19,il paese fu circondato da decine di soldati,saccheggiato e dato alle fiamme. Lapopolazione inerme si raccolse nella chiesaparrocchiale, unico edificio risparmiatodall'incendio. Alle ore 11, fu dato ordine alpievano Don Vincenzo Del Chiaro diradunare un gruppo di uomini del paese perfar scavare una fossa nel cimitero capace dicontenere 20 cadaveri. Alle 16, ilcomandante tedesco comunicò che sarebberostati fucilati venti uomini dei quarantasettefermati il giorno precedente nella stradasottostante il paese. Si trattava di personeprovenienti da tutta la Toscana, che eranostate messe in libertà dopo aver lavorato allefortificazioni della Linea Gotica, presso laLima.

23 agosto1944

Eccidio delPadule diFucecchio

175 civili province di Pistoia eFirenze

26° divisionecorazzata tedesca

Il 23 Agosto, con il pretesto di eliminarebande partigiane, supposte residenti nelpadule di Fucecchio,l'esercito tedesco aprefuoco indiscriminato su tutti i civili rifugiatinel padule, con lo scopo di sfuggire aibombardamenti dei paesi e città circostanti.Nella strage muoiono 175 vittime innocentitra cui donne vecchi e bambini.

4 settembre1944

Eccidio di SanDonato

7 Fiesso Umbertiano,Rovigo

partigianicomunisti

Uccisi sette componenti di una squadraannonaria alle dipendenze della localeAmministrazione Comunale. I resti venneroritrovati solo nel 1983

Lista delle stragi avvenute in Italia 10

14 settembre1944

Massacro dellaVeneggia

10 civili La Veneggia, Belluno Terzo reggimentoSs Polizei"Bozen".

Militari nazisti prelevano dieci persone acaso e le uccidono. Il Bellunese, un territorioin cui la Resistenza era molto attiva, il 13settembre 1943 fu annesso al III° Reichnell'ambito dell'Alpenvorland che includevaanche le province di Trento e Bolzano.

29 settembre1944

Strage diMarzabotto

770 Marzabotto, Bologna 16°PanzergrenadierReichsfuhrer(comandato daWalter Reder)

Vengono uccisi gli abitanti di un intero paese

15 ottobre1944

Eccidio diVillamarzana

43 Villamarzana, Rovigo 19° Brigata Nera etruppe tedesche

Rappresaglia per l'assassinio di quattro militidella G.N.R.

19 ottobre1944

Strage del pane oStrage di ViaMaqueda

24 Palermo Militaridell'esercitodell'Italia del Sud

sparano sulla folla, tra cui donne e bambini,che manifesta per la mancanza di pane e ilcarovita

20 ottobre1944

Strage di Gorla 480 Gorla, Milano I piloti di alcunibombardieriamericani)

Vengono uccisi quasi tutti i bambini ed ilpersonale scolastico della scuola elementareFrancesco Crispi

19 novembre1944

Eccidio diCavazzoli

4 PieveModolena-Cavazzoli,Reggio Emilia

Squadra fascistadetta Banda Ferri

Cinque uomini, abitanti di Pieve Modolena,sono torturati presso Villa Cucchi, sede dellamilizia fascista e luogo di interrogatori etorture. Quattro vengono uccisi, uno riesce afuggire durante il trasporto dei corpi che sonolasciati in un fosso in località Cavazzoli

26 novembre1944

La Strage dellaMissioneStrassera

5 partigiani e 2loro spose

Portula, Vercelli Brigata comunistaGaribaldi-Biella(comandata dalcapo partigianoGemisto)

Vengono uccisi 5 partigiani bianchi membridella missione Strassera e successivamente lemogli di due di loro

2-3 dicembre1944

L'eccidio diPortofino

22 civili Portofino SS sotto ilcomando diSiegfried Engel

Vengono uccisi senza che i motivi venganoresi pubblici 22 cittadini italiani detenuti nelcarcere genovese di Marassi, i loro corpizavorrati con pietre saranno legati col filospinato e scaricati in mare.

7 febbraio1945

Eccidio diPorzûs

17 partigianibianchi

Porzûs, Udine Brigata comunistaGaribaldi

Vengono uccisi 17 membri della Brigatapartigiana cattolica Osoppo, accusatifalsamente di collaborare con i nazifascisti,in realtà anti-titini

Lista delle stragi avvenute in Italia 11

23 marzo1945

Le fucilazioni diCravasco

17 partigiani Cravasco, frazione diCampomorone

SS sotto ilcomando diSiegfried Engel

15 partigiani detenuti e altri 5 partigiani chesi trovano nell'infermeria dove erano statiricoverati (ad uno era stata amputata unagamba) in seguito ad un fallito tentativo diliberare un compagno vengono prelevati dalcarcere genovese di Marassi e vengonoportati nei pressi del cimitero di Cravasco peressere fucilati come rappresaglia per unoscontro a fuoco del giorno prima tra unadecina di partigiani della Brigata "Balilla" euna pattuglia di militari tedeschi in cuimorirono otto soldati tedeschi. Due di lororiusciranno a fuggire dal camion che litrasportava durante il viaggio grazie all'aiutodei compagni, mentre un terzo, solo ferito alcollo ma creduto morto, riuscirà asopravvivere.

24 aprile-27aprile 1945

Strage di Cortiledi San Martino

27 persone Cortile di San Martino,Perugia

Tedeschi in ritirata Vengono uccise 27 persone

25-26aprile-27aprile 1945

Massacro diFrassené diFonzaso

10 persone Fonzaso, Provincia diBelluno

Tedeschi in ritirata Vengono uccisi dieci civili.

26 aprile 1945 Strage di Narzole 66 persone Narzole, Cuneo Tedeschi in ritirata Vengono uccise 66 persone

26 aprile 1945 Strage di Biviodi Moriglione

13 persone Bivio di Moriglione,Cuneo

Tedeschi in ritirata Vengono uccise 13 persone

27 aprile 1945 Strage diSaonara

50 persone Saonara, Padova Tedeschi in ritirata Vengono uccise 50 persone

27 aprile 1945 Strage diRodengo Saiano

9 persone Rodengo Saiano,Brescia

Tedeschi in ritirata Vengono uccise 9 persone

27 aprile 1945 Eccidio di SantaGiustina in Colle

23 persone Santa Giustina in Colle,Padova

Tedeschi in ritirata Vengono uccise 23 persone

29 aprile 1945 Strage diCastello diGodego

75 persone Castello di Godego,Treviso

Tedeschi in ritirata Vengono uccise 75 persone

29 aprile 1945 Strage di SanMartino diLupari

32 persone San Martino di Lupari,Padova

Tedeschi in ritirata Vengono uccise 32 persone

29 aprile 1945 Strage diCervignano delFriuli

22 persone Cervignano del Friuli,Udine

Tedeschi in ritirata Vengono uccise 22 persone

29 aprile 1945 Strage di Villadel Conte

14 persone Villa del Conte, Padova Tedeschi in ritirata Vengono uccise 14 persone

29 aprile 1945 Strage diAbbazia Pisani eS. Giorgio in B.

12 persone Abbazia Pisani e S.Giorgio in B., Padova

Tedeschi in ritirata Vengono uccise 12 persone

30 aprile 1945 Strage diGrugliasco

66 persone Grugliasco, Torino Tedeschi in ritirata Vengono uccise 66 persone

30 aprile-2maggio 1945

Strage diPedescala

82 persone Valdastico, Vicenza Tedeschi in ritirata Vengono uccise 82 persone

maggio 1945 Eccidio diValdobbiadene

50 persone Valdobbiadene,Treviso

Partigiani 50 prigionieri di guerra repubblichini

Lista delle stragi avvenute in Italia 12

1 maggio1945

Strage di Ciriè eMontanaro

8 persone Ciriè e Montanaro,Torino

Tedeschi in ritirata Vengono uccise 8 persone

1° maggio1945

Massacrodell'Oltrardo

11 persone Belluno, Tedeschi in ritirata Dopo uno scontro a Belluno in cui cadonosette partigiani a porte Feltre, una colonnacorazzata tedesca supera la città, massacrano11 cittadini dell’Oltrardo, e viene annientata aPonte nelle Alpi. Belluno è liberata primadell’arrivo delle truppe alleate.

2 maggio1945

Strage diAvasinis diTrasaghis

51 persone Avasinis di Trasaghis,Udine

Tedeschi in ritirata Vengono uccise 51 persone

2 maggio1945

Strage di Ovaro 22 persone Ovaro, Udine Tedeschi in ritirata Vengono uccise 22 persone

2 maggio1945

Strage di Val diFiemme

10 persone Val di Fiemme, Trento Tedeschi in ritirata Vengono uccise 10 persone

3 maggio1945

Strage diBolzano

15 persone Bolzano, Bolzano Tedeschi in ritirata Vengono uccise 15 persone

4 maggio1945

Eccidio diStramentizzo

27 persone: 11partigiani e 16civili

Stramentizzo/Molina diFiemme (Trento)

Tedeschi in ritirata Un'autocolonna di SS in ritirata, dopo unoscontro a fuoco attacca i villaggi diStramentizzo e Molina di Fiemme, dandolialle fiamme ed uccidendo rispettivamente 21e 6 persone. Tra i 21 di Stramentizzo ci sono11 partigiani, tra i quali Giorgio Marincola(M.O.V.M.)[4] [5] .

Dopoguerra

Data Nome comune Vittime Luogo Colpevoli Commenti

30 aprile-16maggio 1945

Strage di Oderzo 120-144 persone tra militaridella RSI e allievi ufficiali

Oderzo,Treviso

Partigiani di unabrigata Garibaldi

Vengono uccise 120/144 persone, moltea bastonate

4 maggio-5maggio 1945

Strage di Costad'Oneglia

26 persone tra militari dellaRSI e sospetti fascisti

Oneglia,Imperia

Partigiani di unabrigata Garibaldi

Vengono uccise 26 persone.

30 aprile-15maggio 1945

Eccidio diCodevigo

98-365 persone tra militaridella RSI e sospetti fascisti

Codevigo,Padova

PartigianiComunisti di unaBrigata Garibaldi

Vengono uccise 98/365 persone, sparitimolti corpi, una parte verranno ritrovatinegli anni '60

aprile-maggio1945

Strage cartieraMignagola

numero vittime incerto, stimeda un minimo di 183 a 900persone, persone fermate peraccertamenti ai posti diblocco, molte persone tramilitari della RSI, sospettifascisti, persone danarose

Carbonera,Treviso

Partigianicomunisti

Vengono uccise molte persone, stimateda un minimo di 183 a un massimo di900, spariti molti corpi, una partedistrutti, una parte gettati nei fiumi, unaparte interrati nella campagna.

aprile-maggio1945

Strage di MonteManfrei

numero vittime incerto, lestime di aggirano intorno ai200 uomini del reparto SanMarco che aveva pattuito laresa coi partigiani tramitel'Ufficiale in Comando.

MonteManfrei, Prov.di Savona

Partigianicomunisti

Lista delle stragi avvenute in Italia 13

11 maggio 1945 Eccidio diArgelato Ilmassacro deifratelli Govoni

17 Pieve diCento

Partigiani Vengono seviziati e uccisi i 7 fratelliGovoni (Dino, Emo, Augusto, Ida,Marino, Giuseppe, Primo), e con loroBonora Alberto, Bonora Cesarino,Bonora Ivo, Bonora Ugo, BonviciniAlberto, Caliceti Giovanni, MalagutiGiacomo, Mattioli Guido, PancaldiGuido, Testoni Vinicio.

11 maggio 1945 Eccidio diCadibona

38 Cadibona diQuiliano

Membri dellascorta o partigianilocali

12 maggio -giornisuccessivi-1945

Stragedell'OspedalePsichiatrico diVercelli

da 75 a 89 persone tra sospettifascisti e famigliari e personein stato di arresto per errore

Vercelli,Vercelli

Partigiani di unabrigata Garibaldi

Non si poté mai accertare il numerodelle vittime, né l'identità - Alcuni autorisaranno condannati nel processo del1948

6 luglio 1945 Eccidio di Schio 54 persone tra sospetti fascistie famigliari e persone in statodi arresto per errore

Schio,Vicenza

Partigiani di unabrigata Garibaldi edella connessapolizia ausiliariapartigiana

Alcuni autori condannati riparerannooltre la Cortina di ferro

7 luglio 1945 Eccidio dei contiManzoni

5 persone appartenenti almondo fascista e cattolico

Lugo diRomagna,Ravenna

Partigianicomunisti

Alcuni autori condannati usufruirannodella amnistie.

20 novembre1945

Strage diVillarbasse

10 persone CascinaSimonetto,Villarbasse,Torino

4 Banditi siciliani Ultime 3 condanne a morte in Italia, 1condannato in contumacia viene uccisodalla mafia di Mezzojuso (PA)

18 agosto 1946 Strage diVergarolla

Da 60 a 110 persone Vergarolla,Pola

Sconosciuto Fonti degli archivi britannici parlano diuna responsabilità dell' OZNA, ilservizio segreto jugoslavo.

1945-1949 Volante Rossa molte persone uccise, molticorpi spariti

Milano Partigiani di unabrigata

Alcuni autori condannati riparerannooltre la Cortina di ferro

Italia repubblicana

Data Nome comune Vittime Luogo Colpevoli Commenti

1 maggio1947

Strage diPortella dellaGinestra

11 (2bambini e 9adulti) più 27feriti

Piana degliAlbanesi, Palermo

Mandanti politici. Esecutori: la banda diSalvatore Giuliano / Stati Uniti (contattiaccertati tra Giuliano e Charles Poletti dellaCIA).

Gli uomini di Giulianospararono con un mitragliatoresulla folla.

21dicembre1947

Strage diCanicattì

4 (3contadini e 1carabiniere)più di 20feriti, tra cui3 carabinieri

Canicattì,Agrigento

Colpi di arma da fuoco verso icarabinieri dopo lamanifestazione regionaleindetta dalla CGIL perl'imponibile di manodopera.

29 ottobre1949

Strage diMelissa

3 contadini13 feriti

Melissa, Crotone In seguito all'occupazione delleterre incolte da parte deicontadini, furono uccise dallaCelere tre persone.

Lista delle stragi avvenute in Italia 14

9 gennaio1950

Eccidio delleFonderieRiunite diModena

6 Modena Polizia Sei operai rimangono uccisidalla polizia in unamanifestazione che chiedeva lariapertura della fabbrica.

5-6novembre1953

Rivolta diTrieste

6 Trieste Polizia e esercito britannico Sei persone rimangono uccisedalla polizia e dall'esercitobritannico in unamanifestazione che chiedeval'annessione di Trieste all'Italia.

7 luglio1960

Strage diReggio Emilia

5 Reggio Emilia Polizia Cinque operai iscritti al PCIrimangono uccisi nel corso diuna manifestazione sindacalerepressa dalla polizia

30 giugno1963

Strage diCiaculli

7 Palermo Mafia La strage avvenne nell'ambitodella Prima guerra di mafia. Levittime furono tutti membridelle forze dell'ordine chemorirono a seguitodell'esplosione di un'AlfaRomeo Giulietta imbottita diesplosivi.

25 giugno1967

Strage di CimaVallona

4 più unferito

Cima Vallona eSega Digon

BAS Befreiungsausschuss Südtirol - Comitatoper la liberazione del Sudtirolo

Il più cruento attentati compiutidalle BAS: dopo aver abbattutoun traliccio provocando unavittima, esse disseminarono ilterritorio di mine, una di questefu attivata dalla squadra inviataad indagare, provocando altri 3morti

10dicembre1969

Strage di VialeLazio

6 più 2 feriti Palermo Mafia La strage avvenne nell'ambitodella lotta tra i Corleonesi e lacosca del boss MicheleCavataio

12dicembre1969

Strage diPiazza Fontana

16 più 88feriti

Milano Ignoti - Attualmente, dopo 37 anni, non èancora stata emessa una condanna definitivaper la strage. Il 3 maggio 2005 sono stati assoltidefinitivamente gli ultimi indagati. Non vi èattualmente alcun provvedimento giudiziarioaperto. Franco Freda e Giovanni Ventura,neofascisti, sono stati accusati come esecutorimateriali della strage. Assolti per insufficienzadi prove in 3 processi (1981, 1984, 1985), sonodichiarati non più imputabili nel processo del1999 a causa delle assoluzioni precedentementeottenute. Delfo Zorzi, neofascista, ammetterà,nel 1990 di aver piazzato personalmente labomba nella banca. Fuggito in Giappone nel1974 ne acquisirà la cittadinanza che glipermetterà l'immunità da ogni vicendagiudiziaria. Il Giappone rifiuterà le richieste diestradizione dall'Italia.

Una bomba scoppia all'internodella Banca dell'Agricoltura,facendo 16 morti e 88 feriti.

Lista delle stragi avvenute in Italia 15

22 luglio1970

Strage di GioiaTauro

6 Gioia Tauro Ignoti (sospettati 'Ndrangheta ed eversionenera)

Un ordigno squassa le rotaie neipressi della stazione di GioiaTauro causando ilderagliamento del DirettissimoPT (Treno del Sole) dopo ladecisione di fissare Catanzarocome capoluogo di regione ascapito di Reggio Calabria.

31maggio1972

Strage diPeteano

3 Peteano diSagrado (Gorizia)

Vincenzo Vinciguerra, appartenente a OrdineNuovo

Una telefonata segnala aicarabinieri la presenza diun'auto sospetta. L'auto esplodedurante il sopralluogo effettuatoda tre carabinieri.

15 aprile1973

Rogo diPrimavalle

2 Roma Achille Lollo, Marino Clavo, Manlio Grillo,attivisti di Potere Operaio, incendiano, nellanotte, l'abitazione del segretario della localesezione del MSI. Saranno aiutati a espatriareall'estero da dirigenti dell'Organizzazione.

Muoiono due suoi figli, i fratelliMattei, il più piccolo aveva 11anni.

17maggio1973

Strage dellaQuestura diMilano

4 Milano Esecutore materiale Gianfranco Bertoli;mandanti ignoti

Durante il corteo in occasionedell'anniversario dell'omicidioCalabresi il Bertoli, seguacedelle teorie di Max Stirnerlancia una bomba a mano tra lafolla.

17dicembre1973

Strage diFiumicino1973

30 morti,oltre 15 feriti

Aeroporto diRoma Fiumicino

terrorismo palestinese-Abu Nidal Un commando di terroristipalestinesi fa irruzioneall'Aeroporto di Fiumicinogettando bombe su un aereodella Pam-Am. Sequestraronoun aereo della Lufthansa efuggirono a Kuwait City.

9 e 10maggio1974

Strage diAlessandria

7 Alessandria Carcerati Una rivolta interna al carcere diAlessandria provocò 7 morti e14 feriti.

28maggio1974

Strage diPiazza dellaLoggia

8 Brescia Delfo Zorzi, Carlo Maria Maggi e MaurizioTramonte, di Ordine Nuovo sono tuttoraindagati per "strage"

Una bomba scoppia, inadiacenza ai portici dellapiazza, durante unamanifestazione sindacale.

17 giugno1974

Attacco allasede MSI diPadova

2 Padova Roberto Ognibene, Fabrizio Pelli, SusannaRonconi, Giorgio Semeria, Martino Serafini,delle Brigate Rosse

Un gruppo di fuoco fa irruzionenella sede MSI di Padova egiustizia con un colpo alla testadue persone trovate nei locali.

4 agosto1974

Stragedell'Italicus

12 EspressoRoma-Brennero,presso SanBenedetto Val diSambro

Appartenenti a Ordine Nero per vendicare lamorte del militante Giancarlo Esposti

Una bomba esplode in unacarrozza del treno Italicusall'uscita della galleria delladirettissima Bologna-Firenze.

Lista delle stragi avvenute in Italia 16

7 gennaio1978

Strage di AccaLarentia

3 Roma Rivendicato dai Nuclei Armati per ilContropotere Territoriale

Un commando di fuoco uccidedue attivisti del MSI. Durante itafferugli che seguono, uncapitano dei Carabinieri uccideun terzo attivista. Durante unamanifestazione percommemorare il primoanniversario della strage, unpoliziotto uccide un quartoattivista.

16 marzo1978

Strage di viaFani

5 Via Mario Fani,Roma

Brigate Rosse/ma c'è l'ombra della CIA Un commando delle BR assaltal'auto di Aldo Moro, presidentedella Democrazia Cristiana,sequestrandolo e uccidendo duecarabinieri e tre poliziotti dellascorta

3 maggio1979

Attacco allasede regionaleDC per il Lazio

2 Roma, Roma Brigate Rosse 2 Agenti vengono trucidati edun terzo ferito

10novembre1979

Strage delcaselloautostradale

3 San Gregorio,Catania

Mafia 3 Carabinieri vengono trucidatiper far evadere il cassiere dellamafia di Catania

27 giugno1980

Strage diUstica

81 Ustica, Palermo Ignoti Un aereo DC-9 esplode sopra ilmare al largo di Ustica

2 agosto1980

Strage dellastazione diBologna

85 Bologna Ignoti

26 agosto1982

Strage diSalerno

3 Salerno Brigate Rosse Un gruppo di terroristi attaccauna pattuglia di militari perimpossessarsi delle loro armi.Due muoiono nel conflitto afuoco, un terzo pochi giornidopo per le ferite riportate.

3settembre1982

Strage di viaCarini

3 Palermo Mafia - Pino Greco, Antonino Madonia,Calogero Ganci

Rappresaglia contro la lotta allamafia in cui muoiono il PrefettoCarlo Alberto Dalla Chiesa, lamoglie Emanuela Setti Carraroe l'agente di scorta DomenicoRusso.

29 luglio1983

Strage Chinnici 4 morti, 15feriti

Via FedericoPipitone, Palermo

Mafia-Salvatore Riina, Bernardo Provenzano,Giovanni Brusca

La bomba esplode all'interno diun'autovettura imbottita ditritolo.Muoiono il magistratoRocco Chinnici, due agenti discorta e il portiere dello stabile.

26 agosto1984

Strage deipescatori

8 Circolo deiPescatori di TorreAnnunziata

Camorra episodio inserito nella guerra dicamorra per il controllo delVesuviano

23dicembre1984

Strage delRapido 904

17 morti, 250feriti

Rapido 904Napoli-Milano, ingalleria pressoSan Benedetto Valdi Sambro

Mafia-Pippo Calò, Guido Cercola La bomba esplode all'internodella Galleria dellaDirettissima, la stessa del trenoItalicus.

Lista delle stragi avvenute in Italia 17

2 aprile1985

Strage diPizzolungo

3 morti, 3feriti

Pizzolungo, Erice Mafia In un attentato al giudice CarloPalermo, muoiono Barbara Astae i due figli

27dicembre1985

Strage diFiumicino1985

13 morti, 77feriti

Aeroporto diRoma Fiumicino

terrorismo palestinese-Abu Nidal Un commando di quattroterroristi palestinesi fa irruzioneall'Aeroporto di Fiumicinosparando e gettando bombe amano sulla folla davanti aibanchi di check-in dellecompagnie El Al e TWA.Contemporaneamente, unattentato analogo all'aeroportoSchwechat di Vienna fa tremorti e quaranta feriti

4 gennaio1991

Strage delPilastro

3 Bologna Banda della Uno bianca tre carabinieri uccisi

23maggio1992

Strage diCapaci

5 Capaci, Palermo Mafia Tra le vittime c'era il giudiceGiovanni Falcone

19 luglio1992

Strage di viaD'Amelio

6 Palermo Mafia Tra le vittime c'era il giudicePaolo Borsellino

27maggio1993

Strage di viadei Georgofili

5 via dei Georgofili,Firenze

Mafia Un'autobomba esplode neipressi del museo degli Uffizi,uccidendo cinque persone eprovocando ingenti danni allaquattrocentesca Torre dei Pulci.

27 luglio1993

Bomba di viaPalestro

5 Milano Mafia Un'autobomba uccide due vigilidel fuoco, un vigile urbano e unimmigrato marocchino.Contemporaneamente, altre dueautobombe esplodono a Roma,in piazza San Giovanni inLaterano e davanti alla chiesa diSan Giorgio al Velabro,provocando in tutto una decinadi feriti.

3 febbraio1998

Strage delCermis

20 Cavalese United States Navy Un aereo militare USA tranciòdi netto i cavi della funivia delCermis provocando la cadutadella cabina con all'interno 19turisti e il manovratore.

28settembre2008

Strage diCastelvolturno

6 Castelvolturno Camorra Uccisi tre ghanesi, un italiano,un liberiano e un cittadino delTogo.

Lista delle stragi avvenute in Italia 18

Bibliografia• Maurizio Calvi, Alessandro Ceci, Angelo Sessa, Guilio Vasaturo. Le date del terrore. La genesi del terrorismo

italiano e il microclima dell'eversione dal 1945 al 2003. Roma, Luca Sossella Editore, 2003. ISBN88-87995-58-3.

• G. C. Marino, La Sicilia delle stragi, Roma, Newton & Compton, 2007.• Gianpaolo Pansa, Il sangue dei vinti, Milano, Sperling & Kupfer editore, 2003 pag. 153 - 178.• Pasquale Totaro, Memorie dimenticate, pag. 94, 2007, Torino, La Nuova Grafica, ([6])• Luca Telese, "Cuori Neri", S&K, 2006

Voci correlate• Vittime degli anni di piombo e della strategia della tensione• Lupara bianca

Collegamenti esterni• Centro di documentazione storico politica su stragismo, terrorismo e violenza politica [7]

• La strage del pane di Palermo [8]

• La strage di Biscari (13-14 luglio 1943) [9]

• La strage di Canicattì, 21 dicembre 1947 [10]

• Strage alleata di Canicattì (14 luglio 1943) [11]

• http:/ / www. eccidi1943-44. toscana. it/ azioni_tedesche_contro_civili. htm

Note[1] Si veda Tragici fatti del '43 a Canicattì (http:/ / www. solfano. it/ canicatti/ tragicifatti43. html) e en:Canicatti slaughter[2] Gli ebrei nella Ferrara fascista (http:/ / daniele. apicella. com/ novecento/ libro/ ferruzzi. htm)[3] A Lipa un crimine contro l'Umanità (http:/ / www. rigocamerano. org/ fiudecleva. htm)[4] Storia di Giorgio Marincola (http:/ / www. razzapartigiana. it/ index. php?code=1). www.razzapartigiana.it. URL consultato il 19-04-2010.[5] Eccidio di Stramentizzo (http:/ / www. valdifiemme. it/ parrocchia. molina/ eccidio. htm). www.valdifiemme.it. URL consultato il

19-04-2010.[6] http:/ / www. italiatibet. org/ fonti/ libri/ libro. pdf[7] http:/ / www. cedost. it/[8] http:/ / www. provincia. palermo. it/ pls/ provpalermo/ V3_S2EW_CONSULTAZIONE. mostra_pagina?id_pagina=1619[9] http:/ / www. corrieredigela. it/ leggi. asp?idn=CDG224242& idc=1[10] http:/ / www. perlasicilia. it/ canicattì/ storia/ strage_21. dicembre. 1947/ index. HTM[11] http:/ / www. solfano. it/ canicatti/ tragicifatti43. html

Portella della Ginestra 19

Portella della GinestraCoordinate geografiche: 37°58′34″N 13°15′20″E Portella della Ginestra è una località montana in provincia diPalermo, situata nei pressi del paese di Piana degli Albanesi. Prende il nome dai fiori selvatici che vi sbocciano inabbondanza in primavera, ed è nota per essere stata teatro della strage del 1º maggio 1947. Sul luogo della tragediaora sorge un memoriale, opera dell'artista Ettore de Conciliis, costituito da numerose iscrizioni incise su pietre localidi grandi dimensioni, poste attorno al "sasso di Barbato", che prende il nome dal chianoto Nicola Barbato, che fu frai fondatori dei Fasci siciliani.

La strage

Eccidio di Portella della Ginestra

Salvatore Giuliano fu identificato come il responsabile della strage di PortellaLuogo Portella della Ginestra

Obiettivo Piana degli Albanesi

Data 1º maggio 194710:15

Tipologia massacro

Morti 11

Feriti 27

Sospetti Salvatore Giuliano e la sua banda

Motivazione politica

Il 1° maggio 1947, nell'immediato dopoguerra, si tornava a festeggiare la festa dei lavoratori, spostata al 21 apriledurante il regime fascista. Circa duemila lavoratori della zona di Piana degli Albanesi, in prevalenza contadini, siriunirono nella vallata di Portella della Ginestra per manifestare contro il latifondismo, a favore dell'occupazionedelle terre incolte, e per festeggiare la vittoria del Blocco del Popolo nelle recenti elezioni per l'Assemblea RegionaleSiciliana, svoltesi il 20 aprile di quell'anno e nelle quali la coalizione PSI - PCI aveva conquistato 29 rappresentanti(con il 29% circa dei voti) contro i soli 21 della DC (crollata al 20% circa).Sulla gente in festa partirono dalle colline circostanti numerose raffiche di mitra che lasciarono sul terreno, secondole fonti ufficiali, 11 morti (9 adulti e 2 bambini) e 27 feriti, di cui alcuni morirono in seguito per le ferite riportate. LaCGIL proclamò lo sciopero generale, accusando i latifondisti siciliani di voler “soffocare nel sangue leorganizzazioni dei lavoratori”[1] .Solo quattro mesi dopo si seppe che a sparare materialmente erano stati gli uomini del bandito separatista SalvatoreGiuliano, colonnello dell'E.V.I.S.. Il rapporto dei carabinieri sulla strage faceva chiaramente riferimento ad "elementireazionari in combutta con i mafiosi locali".

Portella della Ginestra 20

Nel 1949 Giuliano scrisse una lettera ai giornali, in cui affermava lo scopo politico della strage. Questa tesi fusmentita dall'allora ministro degli Interni Mario Scelba. Nel 1950, il bandito Giuliano fu assassinato dal suoluogotenente Gaspare Pisciotta, il quale morì avvelenato in carcere quattro anni più tardi, dopo aver affermato divoler rivelare i nomi dei mandanti della strage. Attualmente vi sono forti dubbi sul fatto che Pisciotta fosse l'autoredell'omicidio, come è stato fatto osservare nella trasmissione Blu notte ed emerge dal lavoro di Alberto Di Pisa eSalvatore Parlagreco [2] .

Le vittimeQueste le vittime commemorate dalla lapide posta sul luogo del massacro:1. Margherita Clesceri2. Giorgio Cusenza3. Giovanni Megna (18 anni)4. Giovanni Grifò (12 anni)5. Vincenza La Fata (8 anni)6. Giuseppe Di Maggio (7 anni)7. Filippo Di Salvo8. Francesco Vicari9. Castrenze Intravaia (18 anni)10. Serafino Lascari (15 anni)11. Vito Allotta (19 anni)le vittime sono 14

Le prime ipotesiSul movente dell'eccidio furono formulate alcune ipotesi già all'indomani della tragedia. Il 2 maggio 1947 il ministroScelba intervenne all'Assemblea Costituente, affermando che dietro all'episodio non vi era alcuna finalità politica oterroristica, ma che doveva essere considerato un fatto circoscritto, e identificò in Salvatore Giuliano e nella suabanda gli unici responsabili. Il processo del 1951, dapprima istruito a Palermo, poi spostato a Viterbo per legittimasuspicione, si concluse con la conferma di questa tesi, con il riconoscimento della colpevolezza di Salvatore Giuliano(morto il 5 luglio 1950, ufficialmente per mano del capitano Antonio Perenze) e con la condanna all'ergastolo diGaspare Pisciotta e di altri componenti la banda. Pisciotta durante il processo, oltre ad attribuirsi l'assassinio diGiuliano, lanciò pesanti accuse sui presunti mandanti politici della strage.[3]

« Coloro che ci avevano fatto le promesse si chiamavano così: L'onorevole deputato democristiano on. BernardoMattarella,l'onorevole deputato regionale Giacomo Cusumano Geloso,il principe Giovanni Alliata di Montereale, l'onorevolemonarchico Tommaso Leone Marchesano e anche il signor Scelba… Furono Marchesano, il principe Alliata, l'onorevoleMattarella a ordinare la strage di Portella… Dopo le elezioni del 18 aprile 1948, Giuliano mi ha mandato a chiamare e cisiamo incontrati con Mattarella e Cusumano; l'incontro tra noi e i due mandanti è avvenuto in contrada Parrini, doveGiuliano ha chiesto che le promesse fatte prima del 18 aprile fossero mantenute. I due tornarono allora da Roma e ci hannofatto sapere che Scelba non era d'accordo con loro, che egli non voleva avere contatti con i banditi.  »

La seconda ipotesi fu quella sostenuta da Girolamo Li Causi in sede parlamentare, dalle forze di sinistra e dallaCGIL, secondo la quale il bandito Giuliano era solo l'esecutore del massacro: i mandanti, gli agrari e i mafiosi,avevano voluto lanciare un preciso messaggio politico all'indomani della vittoria del Blocco del Popolo alle elezioniregionali.[4]

In seguito ai riscontri emersi dal processo, diversi parlamentari socialisti e comunisti denunciarono i rapporti traesponenti delle istituzioni, mafia e banditi. Intervenendo alla seduta della Camera dei deputati del 26 ottobre 1951, lostesso Li Causi affermava:

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« Tutti sanno che i miei colloqui col bandito Giuliano sono stati pubblici e che preferivo parlargli da Portella della Ginestranell'anniversario della strage. Nel 1949 dissi al bandito: "ma lo capisci che Scelba ti farà ammazzare? Perché non ti affidialla giustizia, perché continui ad ammazzare i carabinieri che sono figli del popolo come te?". Risposta autografa diGiuliano, allegata agli atti del processo di Viterbo: "Lo so che Scelba vuol farmi uccidere perché lo tengo nell'incubo difargli gravare grandi responsabilità che possono distruggere la sua carriera politica e finirne la vita". È Giuliano che parla. Ilnome di Scelba circolava tra i banditi e Pisciotta ha preteso, per l'attestato di benemerenza, la firma di Scelba; questo nomedoveva essere smerciato fra i banditi, da quegli uomini politici che hanno dato malleverie a Giuliano. C'è chi ha detto aGiuliano: sta tranquillo perché Scelba è con noi; Tanto è vero che Luca portava seco Pisciotta a Roma, non a Partinico, e poimagari ammiccava: hai visto che a Roma sono d'accordo con noi? »

Opinioni recentiIn tempi più prossimi la tesi delle collusioni ad altissimo livello, fino al capolinea del Quirinale, è stata assunta erilanciata da Sandro Provvisionato, in Misteri d'Italia (Laterza 1994), e da Carlo Ruta, il quale nel prologo de Ilbinomio Giuliano Scelba (Rubbettino 1995) scrive:

« Sugli scenari che si aprirono con Portella della Ginestra, alcuni quesiti rimangono aperti ancora oggi: fino a che puntoquegli eventi tragici videro realmente delle correità di Stato? E quali furono al riguardo le effettive responsabilità, dirette eindirette, di taluni personaggi chiamati in causa per nome dai banditi e da altri? Fra l'oggi e quei lontani avvenimenti vige, aben vedere, un preciso nesso. Nel pianoro di Portella venne forgiato infatti un peculiare concetto della politica che giunge insostanza sino a noi. »

Una tesi recenteUna tesi più grave, recente, attribuisce invece la strage ad una coincidenza di interessi tra i post-fascisti legati alla XªFlottiglia MAS di Junio Valerio Borghese, i servizi segreti USA (preoccupati dell'avanzata socialista - comunista inItalia) ed i latifondisti siciliani.[5]

« I rapporti desecretati dell'Oss e del Cic (i servizi segreti statunitensi della Seconda guerra mondiale), che provanol'esistenza di un patto scellerato in Sicilia tra la cosiddetta “banda Giuliano” e le forze paramilitari del fascismo di Salò (inprimis, la Decima Mas di Junio Valerio Borghese e la rete eversiva del principe Pignatelli nel meridione) sono il risultato diuna ricerca promossa e realizzata negli ultimi anni da Nicola Tranfaglia [6] (Università di Torino), dal ricercatoreindipendente Mario J. Cereghino e da chi scrive[7] . »

( da Edscuola, Dossier a cura del prof. Giuseppe Casarrubea [8])

« Il Giuliano allora si è avvicinato a me chiedendomi dove fosse mio fratello. Ho risposto che si trovava in paese con unforuncolo. Egli allora mi ha detto: 'E' venuta la nostra liberazione'. Io ho chiesto: -E qual è?- Ed egli di rimando mi disse:'Bisogna fare un'azione contro i comunisti: bisogna andare a sparare contro di loro, il 1° maggio a Portella della Ginestra. Ioho risposto dicendo che era un'azione indegna, trattandosi di una festa popolare alla quale avrebbero preso parte donne ebambini ed aggiunsi: 'Non devi prendertela contro le donne ed i bambini, devi prendertela contro Li Causi[9] e gli altricapoccia' »(Dichiarazione di Gaspare Pisciotta)

Non fu mai possibile dimostrare la veridicità di questo scenario, tramite testimonianza diretta, perché Giuliano fuucciso nel 1950. Il probabile assassino, il suo luogotenente Gaspare Pisciotta, venne a sua volta ucciso nel 1954,avvelenato in carcere con della stricnina nel caffè, dopo aver preannunciato rivelazioni sulla strage. Sosteneva diaver ucciso Giuliano dietro istruzioni del Ministro dell'Interno Mario Scelba e di aver raggiunto un accordo con ilcolonnello Ugo Luca, comandante delle forze anti banditismo in Sicilia, di collaborare, a condizione che non fossecondannato e che Luca sarebbe intervenuto in suo favore qualora fosse stato arrestato.

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« Il nominato Gaspare Pisciotta di Salvatore e di Lombardo Rosalia, nato a Montelepre il 5 marzo 1924, raffigurato nellafotografia in calce al presente, si sta attivamente adoperando - come da formale assicurazione fornitami nel mio ufficio indata 24 giugno c. dal colonnello Luca - per restituire alla zona di Montelepre e comuni vicini la tranquillità e la concordia,cooperando per il totale ripristino della legge. »

(stralcio dell' attestato di benemerenza rilasciato al bandito Gaspare Pisciotta [10] a firma del ministro Mario Scelba)

Film sulla strage di Portella della Ginestra• Segreti di Stato• Salvatore Giuliano

Voci correlate• Esercito Volontario per l'Indipendenza della Sicilia• Gaspare Pisciotta• Movimento Indipendentista Siciliano• Salvatore Giuliano

Bibliografia• Giuseppe Casarrubea. Storia segreta della Sicilia. Dallo sbarco alleato a Portella della Ginestra. Bompiani• Giuseppe Casarrubea. Tango Connection. L'oro nazifascista, l'America Latina e la guerra al comunismo in Italia.

1943-1947 ". Bompiani• Giuseppe Casarrubea. Fra' Diavolo e il governo nero. «Doppio Stato» e stragi nella Sicilia del dopoguerra.

Franco Angeli editore• Giuseppe Casarrubea. Portella della Ginestra. Microstoria di una strage di Stato. Franco Angeli editore• Giuseppe Casarrubea e Mario J. Cereghino. Salvatore Giuliano. Morte di un capobanda e dei suoi luogotenenti.

Franco Angeli editore• Carlo Lucarelli. Il bandito Giuliano in Nuovi misteri d'Italia. I casi di Blu Notte. Torino, Einaudi, 2004. pp. 3-24.

ISBN 8806176405.• Carlo Ruta. Il binomio Giuliano-Scelba. Un mistero della Repubblica?. Rubbettino editore, Soveria Mannelli,

1995• Carlo Ruta. Giuliano e lo Stato. Documenti sul primo intrigo della Repubblica. Edi.bi.si., Messina 2004• Carlo Ruta. Il processo. Il tarlo della Repubblica. Eranuova, Perugia 1994• Francesco Petrotta. Portella della Ginestra. La ricerca della verità. Ediesse, 2007 (realizzato dalla Camera del

Lavoro di Palermo e dalla Fondazione Di Vittorio [11]) ISBN 8823012011

Collegamenti esterni• Portella sul sito Misteri d'Italia [12]

• Nonsoloportella.splinder.com [13]

• Edscuola.com [14]

• Rapporto sui legami fra Giuliano ed i fascisti [15]

• centro [[Peppino Impastato [16]]]• Le inchieste [17]

• stragi Dossier a cura di Giuseppe Casarrubea. Inchiesta di Giuseppe Casaribea [[Partinico [18]]]• L'attestato di benemerenza rilasciato al bandito Gaspare Pisciotta a firma del ministro Scelba [10]

• LE STRAGI DEL 47 NEI RAPPORTI DI POLIZIA [19]

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• Documenti statunitensi e italiani sulla banda Giuliano, la Decima Mas e il neofascismo in Sicilia di [[GiuseppeCasarrubea [18]]]

Note[1] Maria Gigliola Toniollo -Il Popolo di Portella della Ginestra (http:/ / www. cgil. it/ org. diritti/ documenti/ paesi_00007. htm), su cgil.it[2] Il grande intrigo. Parte prima (http:/ / www. parlagreco. it/ leggi. asp?tp=sc& idat=6& idsat=20& idarg=714& c=Le+ Storie& sc=Libri)[3] Archivio '900: 1950. Il bandito Giuliano (http:/ / www. archivio900. it/ it/ documenti/ doc. aspx?id=174)[4] Fabrizio Loreto, La memoria della strage di Portella della Ginestra (http:/ / www. fondazionedivittorio. it/ up/ docs/ Loreto_pdf. pdf)[5] Giuseppe Casarrubea; Mario J. Cereghino, Tango connection, Milano, Bompiani, 2007.[6] biografia di Nicola Tranfaglia (http:/ / www. mediamente. rai. it/ HOME/ BIBLIOTE/ biografi/ t/ tranfagl. htm)[7] Coordinamento delle ricerche presso gli Archivi Nazionali degli Stati Uniti (NARA, College Park, Maryland) e l'Archivio Centrale dello

Stato (Roma): Nicola Tranfaglia (Università di Torino), Giuseppe Casarrubea (Palermo), Mario J. Cereghino (San Paolo del Brasile)...[8] http:/ / www. edscuola. com/ archivio/ interlinea/ banda_giuliano. htm[9] Intervento di [[Girolamo Li Causi (http:/ / www. leinchieste. com/ guliano_documenti2. htm)] all'Assemblea Costituente relativo a Portella

della Ginestra nella seduta del 15 luglio 1947][10] http:/ / www. leinchieste. com/ scelba_portella. htm[11] http:/ / www. fondazionedivittorio. it/ news_view. php?id=2244[12] http:/ / www. misteriditalia. com/ giuliano/ strage-portella/[13] http:/ / nonsoloportella. splinder. com[14] http:/ / www. edscuola. com/ archivio/ interlinea/ interlinea13. html[15] http:/ / montagna-longa. noblogs. org/ post/ 2006/ 05/ 06/

il-fascista-giuliano-i-legami-tra-il-bandito-e-l-estrema-destra-di-attilio-bolzoni-tratto-da-la-repubblica-sabato-28-aprile-2007[16] http:/ / www. centroimpastato. it/ publ/ online/ portella_narcomafie. php3[17] http:/ / www. leinchieste. com[18] http:/ / www. leinchieste. com/ casarrubea_dossier_stragi. htm[19] http:/ / www. edscuola. com/ archivio/ interlinea/ stragi_47. htm

Strage di piazza FontanaCoordinate geografiche: 45°27′47″N 9°11′39″E

Strage di Piazza Fontana

L'interno della Banca Nazionale dell'Agricoltura dopo l'attentato.Luogo Milano

Obiettivo Sede della Banca Nazionale dell'Agricoltura

Data 12 dicembre 196916.37

Tipologia Esplosione

Morti 17

Feriti 88

Esecutori Ignoti

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Sospetti Terrorismo neofascista

Motivazione Eversione; Strategia della tensione

La strage di piazza Fontana fu conseguenza di un grave attentato terroristico avvenuto il 12 dicembre 1969 nelcentro di Milano, quando, alle 16:37[1] , una bomba esplose nella sede della Banca Nazionale dell'Agricoltura inpiazza Fontana, provocando la morte di diciassette persone ed il ferimento di altre ottantotto. Per la sua gravità erilevanza politica, tale strage ha assunto un rilievo storico primario venendo convenzionalmente indicata quale primoatto della strategia della tensione.Una seconda bomba fu rinvenuta inesplosa nella sede milanese della Banca Commerciale Italiana, in piazza dellaScala, furono fatti i rilievi previsti, e successivamente fu fatta brillare[2] distruggendo in tal modo elementi probatoridi possibile importanza per risalire all'origine dell'esplosivo e a chi avesse preparato gli ordigni. Una terza bombaesplose a Roma alle 16:55 dello stesso giorno nel passaggio sotterraneo che collegava l'entrata di via Veneto conquella di via di San Basilio della Banca Nazionale del Lavoro, facendo tredici feriti. Altre due bombe esplosero aRoma tra le 17:20 e le 17:30, una davanti all'Altare della Patria e l'altra all'ingresso del museo del Risorgimento, inpiazza Venezia, facendo quattro feriti.Si contarono dunque cinque attentati terroristici nel pomeriggio dello stesso giorno, concentrati, tra il primo el'ultimo, in un lasso di tempo di soli 53 minuti, a colpire contemporaneamente le due maggiori città d'Italia, Roma eMilano.Sebbene la vicenda sia tuttora oggetto di controversie, le responsabilità di questi attacchi possono essere ricondotte agruppi eversivi di estrema destra, che miravano a un inasprimento di politiche repressive e autoritarie tramitel'instaurazione di un clima di tensione nel paese.

Periodo storicoIl periodo storico è quello della contestazione studentesca e segna l'inizio della strategia della tensione: tra il 1968 eil 1974 verranno compiuti 140 attentati, quello di Piazza Fontana è uno dei più gravi; verrà ricordato insieme allastrage di Bologna come uno dei peggiori eventi della storia italiana del dopoguerra.Nella situazione politica precedente e culminante con questa strage sono state ravvisate molte similitudini con la fasepreparatoria in Grecia del colpo di stato del 1967.

Le indagini

Le indagini inizialiLe indagini vennero orientate inizialmente nei confronti di tutti i gruppi in cui potevano esserci possibili estremisti,furono fermate per accertamenti circa 80 persone[3] , in particolare degli anarchici del Circolo anarchico 22 marzo.Il 12 dicembre l'anarchico Giuseppe Pinelli (già fermato ed interrogato con altri anarchici nella primavera 1969 peralcuni attentati[4] , successivamente anche questi rivelatisi in realtà di matrice neofascista), viene fermato einterrogato a lungo in Questura ed il 15 dicembre, dopo tre giorni di interrogatori, Pinelli precipita dal quarto pianodella questura milanese e muore. L'inchiesta giudiziaria, coordinata dal sostituto Procuratore Gerardo D'Ambrosio,individuò la causa della morte in un "malore attivo", in seguito al quale l'uomo sarebbe caduto da solo, sporgendositroppo dalla ringhiera del balcone della stanza: fu accertato che il commissario Calabresi non era nella stanza almomento della caduta.Il 16 dicembre viene arrestato anche un altro anarchico, Pietro Valpreda, indicato dal tassista Rolandi come l'uomo che era sceso quel pomeriggio dal suo taxi in piazza Fontana recando con sé una grossa valigia: il giorno dopo il Corriere della sera titolò che "il mostro" era stato catturato, e il presidente della Repubblica Giuseppe Saragat indirizzò un assai discusso messaggio di congratulazioni al questore di Milano Guida avvalorando implicitamente la

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pista da lui seguita.Lo stesso PCI pare fosse convinto che l'attentato fosse stato opera degli anarchici; lo ricorderà Bettino Craxi nel1993, sostenendo che il principale teste d'accusa contro Valpreda, il tassista Rolandi, era iscritto al partito e questoavvalorò la sua deposizione tra molti esponenti del PCI. Sul punto, in realtà, c'è scarsa chiarezza. In data 19 dicembre1969, Sergio Camillo Segre ad una riunione del Pci, presente Berlinguer riferisce che Guido Calvi - allora avvocatod'ufficio di Valpreda ed iscritto allo Psiup, oggi senatore DS - aveva svolto una sua indagine tra gli anarchici; Segreriporta quanto dettogli da Calvi[5] : L'impressione è che Valpreda può averlo fatto benissimo. Gli amici hanno detto:dal nostro gruppo sono stati fatti attentati precedenti. Ci sono contatti internazionali. Valpreda ha fatto viaggi inFrancia, Inghilterra, Germania occidentale. Altri hanno fatto viaggi in Grecia. Alle spalle cosa c'è? L'esplosivocosta 800 mila lire e c'è uno che fornisce i quattrini. I nomi vengono fatti circolare. Eppure agli atti processualirisulta che Guido Calvi - chiamato a svolgere funzioni di avvocato d'ufficio di Valpreda a Roma nel confronto traValpreda ed il tassista Rolandi richiese se Rolandi avesse mai visto prima un'immagine dell'imputato, ed ebbe larisposta che una sua fotografia gli era stata mostrata alla Questura di Milano nel corso della sua deposizione delgiorno prima. La prassi prevede che nei casi di pluralità di persone possibili, attori del fatto indagato, eventualitestimoni, sfoglino le foto segnaletiche a disposizione delle forze dell'ordine; il codice di procedura penale attuale,(anno 2007), però, prevede che quando il sospetto assuma la veste di indagato - e Valpreda già lo era - egli abbia ildiritto di presenziare alla maturazione delle prove a suo carico, mediante il contraddittorio (cioè un confronto conl'accusatore), mentre procedere ad influenzare il testimone con una disamina "mirata" vìola il principio delcontraddittorio. Nel caso specifico l'eccezione difensiva era tuttavia infondata, poiché foto di Valpreda eranocomparse sin dai primissimi giorni su tutti i quotidiani, e dunque appariva ininfluente che Rolandi le avesse visteanche nel corso dell'interrogatorio. La circostanza dell'accoglimento della tesi dell'avvocato Calvi fu dunqueinterpretata come manifestazione di un atteggiamento innocentista verso Valpreda, che andava peraltrodiffondendosi nella pubblica opinione grazie al battage della stampa nazionale.

Successive indagini e processiLe indagini e i processi (sette) si susseguiranno nel corso degli anni, con imputazioni a carico di vari esponentianarchici e di destra; tuttavia alla fine tutti gli accusati saranno sempre assolti in sede giudiziaria (peraltro alcunivedranno condanne per altre stragi, e altri si gioveranno della prescrizione).Alcuni esponenti dei servizi segreti verranno condannati per depistaggi.In 38 anni, non è mai stata emessa una condanna definitiva per la strage, anche se Carlo Digilio, neofascista diOrdine Nuovo, ha confessato il proprio ruolo nella preparazione dell’attentato e ottenuto nel 2000 la prescrizione delreato per il prevalere delle attenuanti riconosciutegli, appunto, per il suo contributo.Il 3 maggio 2005 la Corte di Cassazione ha assolto definitivamente gli ultimi indagati (Delfo Zorzi, Carlo MariaMaggi e Giancarlo Rognoni, militanti di Ordine Nuovo condannati in primo grado all'ergastolo) scrivendo però nellasentenza che con le nuove prove - emerse nelle inchieste successive al processo milanese nel 1972 e alla definitivaassoluzione nel 1987 degli ordinovisti veneti Franco Freda e Giovanni Ventura - entrambi sarebbero stati condannati.Attualmente non vi è alcun procedimento giudiziario aperto.Dopo 38 anni, la morte di Pinelli è ancora oggetto di discussione, sebbene la Magistratura si sia pronunciata in modounivoco, nel senso della morte accidentale dell'anarchico.Delfo Zorzi, neofascista, ammetterà[6] nel 1990 di aver piazzato personalmente la bomba nella banca. Fuggito inGiappone nel 1974 ne acquisirà la cittadinanza che gli permetterà l'immunità da ogni vicenda giudiziaria. IlGiappone rifiuterà le richieste di estradizione dall'Italia.

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Il caso PinelliPer chiarire le circostanze nelle quali si svolse la morte di Giuseppe Pinelli venne avviata un'inchiesta.La Questura di Milano affermò in un primo tempo che Pinelli si suicidò perché era stato dimostrato ilcoinvolgimento nella strage, ma questa versione fu smentita nei giorni successivi.Il fermo di Pinelli era illegale perché egli era stato trattenuto troppo a lungo in questura: il 15 dicembre 1969 (la datadella sua morte) egli avrebbe dovuto essere libero, oppure in prigione, ma non in questura, infatti il fermo di poliziapoteva durare al massimo due giorni.In un primo momento lo stesso questore Marcello Guida dichiarò alla stampa che il "suicidio" di Pinelli era ladimostrazione della sua colpevolezza, ma questa versione fu poi ritrattata quando l'alibi di Pinelli si rivelòcredibile[7] [8] .La versione ufficiale della caduta venne fortemente criticata dagli ambienti anarchici e da parte della stampa, per viadi alcune incongruenze nella descrizione dei fatti e perché gli stessi agenti presenti diedero via via versionicontrastanti dell'accaduto.Il provvedimento di archiviazione dell'inchiesta sulla morte di Giuseppe Pinelli fu depositato il 25 ottobre 1975.Il PM Gerardo D'Ambrosio scrisse : "L'istruttoria lascia tranquillamente ritenere che il commissario Calabresi nonera nel suo ufficio al momento della morte di Pinelli".

Il caso CalabresiA seguito della tragica morte di Pinelli, il commissario Luigi Calabresi, incaricato delle indagini, pur non essendopresente nella stanza dove era interrogato Pinelli al momento della sua caduta dalla finestra, in circostanze nonancora chiarite, sarà oggetto di una dura campagna di stampa, petizioni e minacce da parte di gruppi di estremasinistra e di fiancheggiatori, che ebbero il risultato di isolarlo e renderlo vulnerabile.Oltre settecento tra intellettuali, scrittori, uomini di cinema e artisti (alcuni dissociatisi negli anni seguenti) firmaronouna celebre petizione pubblicata dall'Espresso il 27 giugno 1971, che iniziava così: "Il processo che doveva far lucesulla morte di Giuseppe Pinelli si è arrestato davanti alla bara del ferroviere ucciso senza colpa. Chi porta laresponsabilità della sua fine, Luigi Calabresi, ha trovato nella legge la possibilità di ricusare il suo giudice."La "petizione" contribuì ad isolare e colpevolizzare il commissario, già bersagliato da una ancor più ferocecampagna di stampa, con minacce esplicite di morte, da parte del giornale "Lotta Continua".Eppure il commissario Calabresi riteneva che la strage fosse frutto di "menti di destra, manovali di sinistra" con ilcoinvolgimento dunque in sede di ideazione della strage di movimenti ed apparati di destra[9] .Il 17 maggio 1972 Luigi Calabresi fu assassinato da militanti di estrema sinistra membri di Lotta Continua.Gli autori della campagna di stampa non saranno mai condannati (Camilla Cederna arrivò a scrivere su "LottaContinua" che un'eventuale inquisizione e condanna di Luigi Calabresi non sarebbe bastata: "noi per questi nemicidel popolo esigiamo la morte").Per l'omicidio Calabresi sono stati condannati in via definitiva Ovidio Bompressi e il pentito Leonardo Marino qualiautori materiali, Giorgio Pietrostefani e Adriano Sofri quali mandanti.L'assassinio del commissario creò una certa indecisione sulle direzione da dare alle indagini.[10]

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La contro-inchiesta delle Brigate RosseSulla strage anche le Brigate Rosse svolgeranno una loro inchiesta, che venne rinvenuta il 15 ottobre 1974 in un lorocovo a Robbiano di Mediglia, insieme ad altri materiali riguardanti gli avvenimenti politici e terroristici relativi aglianni '60 e '70.La parte del materiale sequestrato che riguardava Piazza Fontana fu messo a disposizione solo in minima parte aimagistrati che indagavano sulla strage, indebolendo così le loro indagini. Successivamente questo materialescomparve e venne forse parzialmente distrutto nel 1992.L'indagine delle BR è stata ricostruita grazie alle relazioni stilate dai carabinieri, a vario materiale ritrovato e e alletestimonianze di un brigatista pentito. Originariamente l'indagine comprendeva anche un'intervista a Liliano Paolucci(colui che aveva raccolto la testimonianza di Cornelio Rolandi e l'aveva convinto a parlare ai carabinieri) e delleinterviste di alcuni dirigenti del circolo anarchico Ponte della Ghisolfa.Le conclusioni di questa indagine sono in parte differenti dalle ricostruzioni che si faranno nella lunga storia deiprocessi: secondo l'indagine, l'attentato era stato organizzato materialmente dagli anarchici. Costoro avrebbero avutoin mente un atto dimostrativo, che solo per un errore nella valutazione dell'orario di chiusura della banca si trasformòin una strage. Esplosivo, timer e inneschi sarebbero stati forniti loro da un gruppo di estrema destra.Pinelli, sempre secondo questa ricostruzione, si sarebbe realmente suicidato perché sarebbe rimasto coinvoltoinvolontariamente nel traffico di esplosivo poi utilizzato per la strage.Le Brigate Rosse mantennero segreti i risultati della loro inchiesta, per motivi di opportunità politica.L'inchiesta delle BR ebbe una rinnovata notorietà durante i lavori della Commissione Stragi. La maggior parte deidocumenti dell'inchiesta condotta dalle Brigate Rosse su Piazza Fontana era divenuta intanto irreperibile,apparentemente persa nel 1980 nei trasferimenti tra le varie procure e tribunali e forse distrutta erroneamente nel1992, in quanto ritenuta non significativa.[11] [12]

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Affermazioni riferite ad Aldo Moro durante la prigionia da parte delle BrigateRosseNel Memoriale Moro compilato dalle Brigate Rosse deducendolo dall'interrogatorio cui lo sottoposero durante laprigionia, Aldo Moro avrebbe indicato come probabili responsabili della strage, così come in generale della strategiadella tensione, rami deviati del SID (il servizio segreto), in cui si erano insediati negli anni diversi esponenti legatialla destra, con possibili influenze dall'estero, mentre gli esecutori materiali erano da ricercarsi nella pista nera.[13]

Le vittime

Lapide commemorativa delle vittime dell'attentato,apposta nel decimo anniversario della strage.

I nomi degli assassinati dalla bomba di piazza Fontana sono:Giovanni Arnoldi, Giulio China, Eugenio Corsini, PietroDendena, Carlo Gaiani, Calogero Galatioto, Carlo Garavaglia,Paolo Gerli, Vittorio Mocchi, Luigi Meloni, Mario Pasi, CarloPerego, Oreste Sangalli, Angelo Scaglia, Carlo Silvia, AttilioValè, Gerolamo Papetti.

Le manifestazioni

Negli anni numerose manifestazioni si sono svolte e sisvolgeranno in ricordo della strage di piazza Fontana e diGiuseppe Pinelli, l'anarchico morto dopo un volo dal quarto pianoavvenuto in circostanze mai chiarite, durante un interrogatorio dipolizia nella stanza del commissario Calabresi, tre giorni dopo lastrage. Diverse di tali iniziative sono degenerate in scontri trapolizia e manifestanti. Ancora oggi è attiva la contestazione,motivo ricorrente negli ambienti di sinistra milanesi e non solo,ma anche la riflessione, della quale si è fatto interprete anche ilCapo dello Stato incontrando i familiari delle vittime il 7dicembre 2009: in questa circostanza Giorgio Napolitano haelogiato "la passione civile, l'impegno che mostrate per alimentarela memoria collettiva e la riflessione, due cose alle quali l'Italia ela coscienza nazionale non possono abdicare (...) quello che avetevissuto voi mi auguro diventi parte della coscienza nazionale (...)comprendo il peso che la verità negata rappresenta per ciascuno divoi, un peso che lo Stato italiano porta su di sé (...) La riflessioneè necessaria perché ciò che è avvenuto nella nostra società non è del tutto chiaro e limpido e non è del tutto statomaturato. Continuate a operare per recuperare ogni elemento di verità".

Le manifestazioni che si svolgono ogni 12 dicembre per ricordare la strage e il 15 dicembre per commemorarePinelli, sono diventate un appuntamento ricorrente per la città di Milano.

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La strage nella musicaMolti artisti hanno dimostrato sensibilità rispetto all'attentato e l'hanno ricordato nelle proprie canzoni:• Francesco De Gregori si riferisce alla strage ("Viva l'Italia del 12 dicembre") nella canzone "Viva l'Italia"

dall'omonimo album del 1979.• Giorgio Gaber fa riferimento alla strage di piazza Fontana nella canzone "Qualcuno era comunista" ("Qualcuno

era comunista perché Piazza Fontana, Brescia, la stazione di Bologna, l’Italicus, Ustica eccetera, eccetera,eccetera...")

• Il gruppo milanese Yu kung ha composto in memoria di questo evento la canzone Piazza Fontana. nel 1995 la skaband italiana Banda Bassotti ha reinciso la canzone intitolandola "Luna Rossa" nel loro album "Avanzo DeCantiere".

• I Litfiba in una versione live della canzone "Il Vento", contenuta nella raccolta "Lacio drom", citano l'evento:"Con il cuore in quella piazza/tiene a mente Piazza Fontana"

• I 99 Posse nella canzone "odio/rappresaglia" dell'album "NA 99 10" si riferisce all'evento con le parole: "penso al12 dicembre '69, allo stato delle stragi, allo stato delle trame" e in "Rafaniello" con le parole "...cumpagne aret' esbarre dint' e galere imperialiste, pe mezz' e gli interessi do Partito Comunista, e se sparteno e denar' càDemocrazia Cristiana, o partit' ca mettett' 'e bombe a Piazza Fontana" (...compagni dietro le sbarre dentro legalere imperialiste, a causa degli interessi del Partito Comunista, e si divisero i denari con la DemocraziaCristiana, il partito che mise le bombe a Piazza Fontana)

• I Modena City Ramblers citano la strage e la morte di Pinelli nella canzone "Quarant'anni", contenuta nell'album"Riportando tutto a casa" (1994): "Ho visto bombe di Stato scoppiare nelle piazze / e anarchici distratti caderegiù dalle finestre".

• Valerio Sanzotta ha partecipato al Festival di Sanremo 2008 con una canzone intitolata "Novecento" che cita lastrage dicendo: "E non fu solo un sogno e non ci credemmo poco / mettere il mondo a ferro e fuoco, / mentreun’altra stagione già suonava la campana / il primo rintocco fu a Piazza Fontana".

• Il cantautore Fausto Amodei nella canzone "Se non li conoscete", una satira sul Movimento Sociale Italiano e piùin generale sui fascisti, cita così la strage: "Se non li conoscete pensate alla lontana, / ai fatti di Milano e diPiazza Fontana..."

Bibliografia

Libri• Andrea Barberi e Marco Fini. Valpreda. Processo al processo, Feltrinelli, 1972.• Paolo Barbieri e Paolo Cucchiarelli. La strage con i capelli bianchi. La sentenza per Piazza Fontana. Roma,

Editori Riuniti, 2003.• Fulvio Bellini e Gianfranco Bellini. Il Segreto della Repubblica. La verità politica sulla strage di Piazza Fontana.

Selene, 2005. ISBN 88-86267-94-0.• Gianfranco Bettin e Maurizio Dianese. La strage. Piazza Fontana. Verità e memoria. Milano, Feltrinelli, 1999.

ISBN 88-07-81515-X.• Giorgio Boatti. Piazza Fontana. 12 dicembre 1969: il giorno dell'innocenza perduta. Torino, Einaudi, 1999.

ISBN 88-06-15358-7• Giorgio Bocca. Il filo nero. Milano, Mondadori, 1995.• Fabrizio Calvi e Laurent Frederic. Piazza Fontana. Milano, Mondadori, 1997.• Camilla Cederna. Una finestra sulla strage. Milano, Feltrinelli, 1971.• Mario Consani. Foto di gruppo da Piazza Fontana. Milano, Melampo, 2005. ISBN 978-88-89533-07-9.

Strage di piazza Fontana 30

• Pino Corrias. Seduto in Piazza Fontana, con la sola interferenza del traffico e della verità, in Luoghi comuni. DalVajont a Arcore, la geografia che ha cambiato l'Italia. Milano, Rizzoli, 2006. pp. 23-41. ISBN978-88-17-01080-1.

• Paolo Cucchiarelli. Il segreto di Piazza Fontana. Ponte alle Grazie, 2009.• Eduardo M. Di Giovanni, Marco Ligini, Edgardo Pellegrini. La strage di Stato. Controinchiesta. Odradek, 2006

(edizione originale: Samonà e Savelli, 1970). ISBN 978-88-86973-80-9.• Hans Magnus Enzensberger. Prospettive sulla guerra civile. Torino, Einaudi, 1994.• Giovanni Fasanella, Claudio Sestieri, Giovanni Pellegrino. Segreto di Stato. Torino, Einaudi, 2000.• Luciano Lanza. Bombe e segreti. Piazza Fontana: una strage senza colpevoli [14]. Eleuthera, 2005. ISBN

88-89490-12-8.• Carlo Lucarelli. Piazza Fontana (Con DVD). Einaudi Stile libero, 2007. ISBN 978-88-06-18524-4.• Marco Nozza. Il pistarolo. Da Piazza Fontana, trent'anni di storia raccontati da un grande cronista. Il

Saggiatore, 2006. ISBN 88-428-1429-6.• Sandro Provvisionato. Misteri d'Italia. Bari, Laterza, 1993.• Adriano Sofri (a cura di). Il malore attivo dell'anarchico Pinelli. Palermo, Sellerio, 1996.• Corrado Stajano e Marco Fini. La forza della democrazia. La strategia della tensione in Italia (1969-1976).

Torino, Einaudi, 1977.• Sergio Zavoli. La notte della Repubblica, Mondadori Oscar Bestsellers, 1995.• Fortunato Zinni. Piazza Fontana: nessuno è Stato. Bresso, Maingraf, 2007.

Articoli di giornale• "Strage di Piazza Fontana spunta un agente Usa" [15], La Repubblica, 11 febbraio 1998• La storia di Carlo Digilio, morto il 12 dicembre, anniversario della strage di piazza Fontana [16] articolo di

"Liberazione", del 8 gennaio 2006• L´ex procuratore di Milano: tanti anni di indagini fra ogni tipo di ostacoli [17], articolo de "La Repubblica", del 4

maggio 2005• La penna dell’oblio [18], articolo di "Diario", del 7 febbraio 2003• Morto l'ex 007 Antonio Labruna [19], articolo de "Quotidiano Nazionale", del 27 gennaio 2000

Trasmissioni televisive• La strage di Piazza Fontana [20], puntata della serie Blu notte sul sito Raiclick• La strage di Piazza Fontana [21], servizio tratto dalla trasmissione Tg della Storia 1965 - 1969 (dal sito La storia

siamo noi [22])• La strage di Piazza Fontana (12 dicembre 1969) [23], servizio tratto dalla trasmissione Tg della Storia 1965 -

1969 (dal sito La storia siamo noi [22])• La storia siamo noi ritrasmette un'inchiesta di Sergio Zavoli sulla strage di Piazza Fontana realizzata nel 1989 per

il programma La notte della Repubblica [24]

Strage di piazza Fontana 31

Cronologie delle indagini• Piazza Fontana. La strage impunita [25], cronologia delle inchieste, dal sito archivio900.it• L'ultima inchiesta sulla strage di Piazza Fontana [26], cronologia dal sito informagiovani.it• Piazza Fontana: cronologia [27], dal sito znet.it• I giorni delle bombe: cronologia essenziale [28], pubblicata sul sito della casa editrice Eleuthera

Voci correlate• Giuseppe Pinelli• Omicidio Calabresi• Anni di piombo• Commissione Stragi• Strategia della tensione• Operazione CHAOS• Lista delle stragi avvenute in Italia• Vittime degli anni di piombo e della strategia della tensione

Altri progetti

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Collegamenti esterni• - 164k 73'seduta commissione Stragi- deposizione Allegra - specifica sul clima nella squadra politica dopo

l'assassinio del Commissario Calabresi [29]

• Commissione Stragi Verbale seduta n. 736 dell'8/6/2000 : sui documenti scomparsi Inchiesta Brigate Rosse [30]

• Commissione Stragi - Verbale seduta n. 73 di Mercoledì 5 luglio 2000: interrogatorio Allegra [29]

• Dossier del Circolo Anarchico Ponte della Ghisolfa su Piazza Fontana [31]

• Piazza Fontana su Psicomed [32]

• Piazza Fontana e altre stragi: gli echi nella canzone italiana [33]

• La strage di stato. Controinchiesta: testo integrale del libro pubblicato nel 1970 da Di Giovanni Eduardo M.,Ligini Marco. Editore: Samonà e Savelli, Roma [34]

• Sentenza - ordinanza del Giudice Istruttore presso il Tribunale Civile e Penale di Milano, dr. Guido Salvini, nelprocedimento penale nei confronti di Rognoni Giancarlo ed altri [35]

• Dossier su Piazza Fontana [36], dal sito "Osservatorio su Neofascismo, terrorismo e razzismo"• audizione del generale Gian Adelio Maletti [37], Commissione parlamentare d'inchiesta sul terrorismo in Italia e

sulle cause della mancata individuazione dei responsabili delle stragi, 3 marzo 1997• intervista a Franca Dendena (Associazione familiari vittime della strage di Piazza Fontana) [38]

• Sito web ufficiale del libro di Fortunato Zinni "Piazza Fontana: nessuno è Stato" [39]

• Alcuni video e documentari su Piazza Fontana, dal sito arcoiris.tv [40]

• Premessa alla 2a edizione del libro Il Segreto della Repubblica. La verità politica sulla strage di Piazza Fontana,di Fulvio e Gianfranco Bellini. A cura di Paolo Cucchiarelli, Selene Edizioni, 2005 [41]

• Bombe e segreti. Piazza Fontana: una strage senza colpevoli: testo integrale del libro di Luciano Lanza. EditoreElèuthera [14]

• Piazza Fontana - Una strage di Stato? [42] La storia siamo noi - Rai Educational

Strage di piazza Fontana 32

Note[1] Da notare che alle 16:37 l'orario di chiusura della banca era già passato, ma tuttavia vi erano ancora molte persone all'interno, in attesa di

completare le loro incombenze.[2] A spiegazione per tale brillamento è stata addotta una direttiva generale emanata per risparmiare la vita degli agenti, dopo che a Verona

erano morti due agenti di pubblica sicurezza spostando una valigia contenente esplosivo (Commissione Stragi, seduta n.73 di mercoledì 5luglio 2000).

[3] (Commissione Stragi, seduta n.73 di mercoledì 5 luglio 2000)[4] Colpo di scena: un fermato si uccide in questura (http:/ / isole. ecn. org/ ponte/ doss12/ pinelli/ pinellicorriere. html), articolo del "Corriere

della Sera" del 16 dicembre 1969, riportato da isole.ecn.org[5] Istituto Gramsci, Prot. n. 2298[6] Piazza Fontana. La strage impunita (http:/ / www. archivio900. it/ it/ documenti/ doc. aspx?id=30)[7] Una finestra sulla storia (http:/ / web. archive. org/ web/ 20070927063241/ http:/ / www. temporis. org/ storia_giuseppepinelli. htm), articolo

di ricostruzione dei fatti del sito temporis[8] Dossier (http:/ / www. ecn. org/ ponte/ dossier. pdf) a cura del Circolo anarchico Ponte della Ghisolfa, contenente gli articoli Colpo di scena:

un fermato si uccide in questura del "Corriere della Sera", Clamoroso colpo di scena nelle indagini sui terroristi e Gesto rivelatore da "LaNotte" del 16 dicembre 1969 e l'articolo Improvviso dramma in questura: l'anarchico Pinelli si uccide del settimanale "Epoca"

[9] V. articolo di D'Avanzo su Repubblica (http:/ / www. repubblica. it/ online/ cronaca/ calabresi/ delitto/ delitto. html)[10] * 73'seduta commissione Stragi- deposizione Allegra - specifica sul clima all'interno della questura dopo l'assassinio del Commissario (http:/

/ www. parlamento. it/ bicam/ terror/ stenografici/ steno73. htm).[11] Commissione parlamentare d'inchiesta sul terrorismo in Italia e sulle cause della mancata individuazione dei responsabili delle stragi -

Settima relazione semestrale sullo stato dei lavori (http:/ / www. parlamento. it/ bicam/ terror/ relazioni/ rel7. htm), Comunicata allePresidenze il 12 ottobre 2000

[12] XIII Legilatura, Seduta n. 736 dell'8/6/2000 (http:/ / es. camera. it/ _dati/ leg13/ lavori/ stenografici/ sed736/ aurg05. htm), interrogazioneparlamentare relativa alla "Scomparsa di documenti relativi alla «Strage di piazza Fontana» ritrovati nel covo delle Brigate Rosse a Robbianodi Mediglia - Milano"

[13] Interrogatorio di Aldo Moro, II tema: La cosiddetta strategia della tensione e la strage di Piazza Fontana. (http:/ / clarence. dada. net/contents/ societa/ memoria/ moro/ tema2. html), estratti dei documenti della Commissione Moro e della Commissione Stragi, riportati dal sitoClarence.net

[14] http:/ / www. eleuthera. it/ files/ materiali/ Luciano_Lanza_Bombesegreti_NE. pdf[15] http:/ / www. repubblica. it/ online/ fatti/ fontana/ fontana/ fontana. html[16] http:/ / www. reti-invisibili. net/ piazzafontana/ articles/ art_5423. html[17] http:/ / www. archivio900. it/ it/ articoli/ art. aspx?id=5626[18] http:/ / www. societacivile. it/ memoria/ articoli_memoria/ bertoli. html[19] http:/ / quotidianonet. ilsole24ore. com/ 2000/ 01/ 27/ 486454-MORTO-L-EX-007-ANTONIO-LABRUNA. shtml[20] http:/ / www. raiclicktv. it/ raiclickpc/ secure/ folder. srv?id=1914[21] http:/ / www. lastoriasiamonoi. rai. it/ pop/ schedaVideo. aspx?id=86[22] http:/ / www. lastoriasiamonoi. rai. it/[23] http:/ / www. lastoriasiamonoi. rai. it/ pop/ schedaVideo. aspx?id=944[24] http:/ / it. youtube. com/ view_play_list?p=1717A4C3AFFB2B12[25] http:/ / www. archivio900. it/ it/ documenti/ doc. aspx?id=30[26] http:/ / www. informagiovani. it/ Terrorismo/ piazzafontana/ comm4. htm[27] http:/ / www. zmag. org/ italy/ aavv-cronologiapiazzafontana. htm[28] http:/ / www. eleuthera. it/ files/ materiali/ cronologia_giorni_delle_bombe. pdf[29] http:/ / www. parlamento. it/ bicam/ terror/ stenografici/ steno73. htm[30] http:/ / legxiv. camera. it/ _dati/ leg13/ lavori/ stenografici/ sed736/ aurg05. htm[31] http:/ / www. ecn. org/ ponte/ fontana/ index. php[32] http:/ / www. psicomed. it/ wiki/ index. php/ Piazza_Fontana[33] http:/ / www. prato. linux. it/ ~lmasetti/ canzonicontrolaguerra/ categoria. php?id=19& lang=it[34] http:/ / www. strano. net/ stragi/ tstragi/ pfontana/ index. html[35] http:/ / www. strano. net/ stragi/ tstragi/ salvini/ index. html[36] http:/ / web. tiscali. it/ locas/ pfont1. htm[37] http:/ / www. parlamento. it/ parlam/ bicam/ terror/ stenografici/ maletti1. htm[38] http:/ / www. reti-invisibili. net/ piazzafontana/ articles/ art_3567. html[39] http:/ / www. piazzafontana. it[40] http:/ / www. arcoiris. tv/ modules. php?name=Search& testo=piazza+ fontana& tipo=testo[41] http:/ / www. informationguerrilla. org/ Il_segreto_della_Repubblica. htm[42] http:/ / www. lastoriasiamonoi. rai. it/ puntata. aspx?id=703

Strage di Piazza della Loggia 33

Strage di Piazza della LoggiaCoordinate geografiche: 45°32′23″N 10°13′11″E

Strage di Piazza della Loggia (Brescia)

Lapide commemorativaLuogo Brescia

Data 28 maggio 197410:12

Tipologia Esplosione

Morti 8

Feriti 94

Esecutori Ignoti

Sospetti Terrorismo neofascista

Motivazione Eversione; Strategia della tensione

La Strage di Piazza della Loggia è stato un attentato terroristico compiuto da gruppi neofascisti il 28 maggio 1974 aBrescia, nella centrale Piazza della Loggia. Una bomba nascosta in un cestino portarifiuti fu fatta esplodere mentreera in corso una manifestazione contro il terrorismo neofascista indetta dai sindacati e dal Comitato Antifascista.L'attentato provocò la morte di otto persone e il ferimento di altre novantaquattro.

Le indagini e l'odissea giudiziaria

La prima istruttoriaLa prima istruttoria della magistratura portò alla condanna nel 1979 di alcuni esponenti dell'estrema destra bresciana.Uno di essi, Ermanno Buzzi, in carcere in attesa d'appello, fu strangolato il 13 aprile 1981 da Pierluigi Concutelli eMario Tuti. Nel giudizio di secondo grado, nel 1982, la condanne del giudizio di primo grado vennero commutate inassoluzioni, le quali a loro volta vennero confermate nel 1985 dalla Corte di Cassazione.

La seconda indagineUn secondo filone di indagine, sorto nel 1984 a seguito delle rivelazioni di alcuni pentiti, mise sotto accusa altrirappresentanti della destra eversiva e si protrasse fino alla fine degli anni '80; gli imputati furono assolti in primogrado nel 1987, per insufficienza di prove, e prosciolti in appello nel 1989 con formula piena. La Cassazione,qualche mese dopo, confermerà l'esito processuale di secondo grado.

Strage di Piazza della Loggia 34

I sospetti di coinvolgimento dei servizi segretiNel corso dei vari procedimenti giudiziari relativi alla strage si è costantemente fatta largo l'ipotesi delcoinvolgimento di rami dei servizi segreti e di apparati dello Stato nella vicenda.[1]

Una ricostruzione siffatta appare sostenuta da una lunga serie di inquietanti circostanze: su tutte, basti pensare inprimo luogo all'ordine - proveniente da ambienti istituzionali rimasti finora oscuri - impartito meno di due ore dopola strage affinché una squadra di pompieri ripulisse con le autopompe il luogo dell'esplosione, spazzando via indizi,reperti e tracce di esplosivo prima che alcun magistrato o perito potesse effettuare alcun sopralluogo o rilievo[2] ;secondariamente, la misteriosa scomparsa dell'insieme di reperti prelevati in ospedale dai corpi dei feriti e deicadaveri, anch'essi di fondamentale importanza ai fini dell'indagine; infine, va segnalata la recente periziaantropologica ordinata dalla Procura di Brescia su una fotografia di quel giorno [3] che comproverebbe la presenzasul luogo della strage di Maurizio Tramonte, militante di Ordine Nuovo e collaboratore del SID.[4]

Gli oscuri intralci di provenienza istituzionale manifestatisi anche durante il secondo troncone d'indagine verrannodefiniti dal giudice istruttore Zorzi quale ulteriore "riprova, se mai ve ne fosse bisogno, dell'esistenza e costanteoperatività di una rete di protezione pronta a scattare in qualunque momento e in qualunque luogo".[1]

La terza istruttoriaUna terza istruttoria è tuttora pendente presso la Procura di Brescia. Il 19 maggio 2005 la Corte di Cassazione haconfermato la richiesta di arresto per Delfo Zorzi (oggi cittadino giapponese, non estradabile, con il nome di HagenRoi) per il coinvolgimento nella strage di Piazza della Loggia.Il 15 maggio 2008 sono stati rinviati a giudizio i sei imputati principali: Delfo Zorzi, Carlo Maria Maggi, MaurizioTramonte, Pino Rauti, Francesco Delfino, Giovanni Maifredi.[5] I rinviati a giudizio Zorzi, Maggi e Tramonte eranoall'epoca militanti di spicco di Ordine Nuovo, gruppo neofascista fondato nel 1956 da Pino Rauti e più volte oggettodi indagini, pur senza successive risultanze processuali, in merito all'organizzazione ed al compimento di attentati estragi. Ordine Nuovo fu sciolto nel 1973 per disposizione del ministro dell'Interno Paolo Emilio Taviani con l'accusadi ricostituzione del Partito Fascista.Gli altri rinviati a giudizio sono l'ex generale dei carabinieri Francesco Delfino, all'epoca responsabile - con il gradodi capitano - del Nucleo investigativo dei Carabinieri di Brescia, e Giovanni Maifredi, ai tempi collaboratore delministro degli Interni Paolo Emilio Taviani. [6]

La prima udienza si è tenuta il 25 novembre 2008.

Le vittime• Giulietta Banzi Bazoli,• Livia Bottardi Milani• Euplo Natali• Luigi Pinto• Bartolomeo Talenti• Alberto Trebeschi• Clementina Calzari Trebeschi• Vittorio Zambarda[7]

Strage di Piazza della Loggia 35

Immagini

Lapidecommemorativa

Punto nel quale èesplosa la bomba

Manifesto cheriproduce ilmanifesto

originale dellamanifestazioneche si teneva in

Piazza dellaLoggia il 28maggio 1974

Piazza della Loggia

Voci correlate• Strategia della tensione• Lista delle stragi avvenute in Italia• Terrorismo Italiano• Anni di piombo

Bibliografia• Bianca Bardini, Stefania Noventa, 28 maggio 1974. Strage di piazza della Loggia. Le risposte della società

bresciana, Brescia, Casa della Memoria, 2003.• Giancarlo Feliziani, Lo Schiocco - Storie dalla Strage di Brescia - Limina, 2006• Giovanni Fasanella e Antonella Grippo, I silenzi degli innocenti - BUR, 2006• Paolo Pelizzari,La strage di Brescia tra risposta istituzionale e mobilitazione dal basso. Il punto di vista della

sinistra extraparlamentare, Brescia, Casa della Memoria, 2007.• Silvia Boffelli, Cristina Massentini, Marco Ugolini, Noi sfileremo in silenzio - Ediesse, 2007• Paolo Pelizzari, La strage di piazza Loggia e l’occhio statunitense, in «Storia e Futuro», n. 20, giugno 2009 (http:/

/ www. storiaefuturo. com/ it/ numero_20/ articoli/ 1_strage-loggia-usa~1245. html).

Collegamenti esterni• Brescia 28 maggio 1974: Associazione Casa della Memoria [8]

• La strage di Piazza Loggia: Dossier di Bresciaoggi.it [9]

• Intervista a Manlio Milani (Presidente Associazione dei caduti di Piazza della Loggia) [10]

• Verità e riconciliazione, di Manlio Milani in risposta a Sergio Segio [11]

• Frankie hi-nrg: Voci di piazza [12] Canzone tratta dall album "Ero un autarchico" contenente il discorsopronunciato dal sindacalista Cisl Franco Castrezzati in Piazza della Loggia a Brescia il 28 maggio 74 durante lamanifestazione antifascista organizzata contro il terrorismo nero che venne interrotto dallo scoppio di una bombain un cestino dei rifiuti che provocò la morte di otto persone.

Strage di Piazza della Loggia 36

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Note[1] Blu Notte - Piazza Della Loggia: Il Luogo Della Memoria (http:/ / it. youtube. com/ watch?v=52FBRia_DK8& feature=related)[2] Blu Notte - Piazza Della Loggia: Il Luogo Della Memoria (http:/ / it. youtube. com/ watch?v=yl9Ud8VCR2w)[3] http:/ / www. repubblica. it/ popup/ servizi/ 2008/ tramonte/ 1. html[4] Strage di piazza della Loggia, spunta la foto choc della strage - La Repubblica, 30 agosto 2008 (http:/ / www. repubblica. it/ 2008/ 08/

sezioni/ cronaca/ strage-loggia-foto/ strage-loggia-foto/ strage-loggia-foto. html)[5] Brescia, sei rinvii a giudizio per la strage di piazza della Loggia - Repubblica.it, 15 maggio 2008 (http:/ / www. repubblica. it/ 2008/ 05/

sezioni/ cronaca/ strage-loggia/ strage-loggia/ strage-loggia. html)[6] Piazza della Loggia: I nomi della strage - Senza Soste.it (http:/ / www. senzasoste. it/ per-non-dimenticare/

piazza-della-loggia-i-nomi-della-strage. html)[7] Le vittime (http:/ / www. 28maggio74. brescia. it/ index. php?pagina=4)[8] http:/ / www. 28maggio74. brescia. it/[9] http:/ / www. bresciaoggi. it/ dossiers/ Dossier/ 175/ 1/[10] http:/ / www. reti-invisibili. net/ piazzadellaloggia/ articles/ art_3072. html[11] http:/ / www. lastorianascosta. com/ news. php?extend. 36[12] http:/ / www. youtube. com/ watch?v=5YVz1byxHhU

Strage dell'ItalicusCoordinate geografiche: 44°12′29″N 11°11′23″E

Strage dell'Italicus

Il treno Italicus dilaniato dall'esplosioneLuogo San Benedetto Val di Sambro (BO)

Obiettivo Treno espresso Roma-Brennero

Data 4 agosto 1974

Tipologia Esplosione

Morti 12

Feriti 44

Esecutori Ordine Nero

Motivazione Eversione; Strategia della tensione

La Strage dell'Italicus fu un attentato terroristico compiuto nella notte del 4 agosto 1974 a San Benedetto Val diSambro, in provincia di Bologna.

Strage dell'Italicus 37

La strageUna bomba ad alto potenziale esplose alle 1:23 nella vettura 5 dell'espresso Roma-Monaco di Baviera via Brennero.Nell'attentato morirono 12 persone e altre 48 rimasero ferite.La strage avrebbe avuto conseguenze più gravi, si ipotizza anche nell'ordine di centinaia di morti, se l'ordigno fosseesploso all'interno della galleria di San Benedetto Val di Sambro, come avvenuto dieci anni dopo nella Strage delRapido 904.Aldo Moro si sarebbe dovuto trovare a bordo del treno, quella sera, in quanto doveva raggiungere la famiglia aBellamonte, ma lo perse poiché venne raggiunto da alcuni funzionari del Ministero e fatto scendere all'ultimomomento per firmare delle carte importanti[1] [2] .

Le indaginiL'attentato venne rivendicato dall'organizzazione Ordine Nero attraverso un volantino che dichiarava:

« Giancarlo Esposti è stato vendicato. Abbiamo voluto dimostrare alla nazione che siamo in grado di mettere le bombe dovevogliamo, in qualsiasi ora, in qualsiasi luogo, dove e come ci pare. Vi diamo appuntamento per l'autunno; seppelliremo lademocrazia sotto una montagna di morti. »

I colpevoli della strage non sono mai stati individuati, ma la Commissione Parlamentare sulla Loggia P2 hadichiarato in merito:

« Tanto doverosamente premesso ed anticipando le conclusioni dell'analisi che ci si appresta a svolgere, si può affermareche gli accertamenti compiuti dai giudici bolognesi, così come sono stati base per una sentenza assolutoria per nonsufficientemente provate responsabilità personali degli imputati, costituiscono altresì base quanto mai solida, quandovengano integrati con ulteriori elementi in possesso della Commissione, per affermare: che la strage dell'Italicus è ascrivibilead una organizzazione terroristica di ispirazione neofascista o neonazista operante in Toscana; che la Loggia P2 svolse operadi istigazione agli attentati e di finanziamento nei confronti dei gruppi della destra extraparlamentare toscana; che la LoggiaP2 è quindi gravemente coinvolta nella strage dell'Italicus e può ritenersene anzi addirittura responsabile in termini nongiudiziari ma storico-politici, quale essenziale retroterra economico, organizzativo e morale. »(Relazione di maggioranza della Commissione Parlamentare sulla Loggia P2)

L'analisi effettuata dalla Commissione Parlamentare appare compatibile con la rivendicazione di Ordine Nero, inquanto diversi storici[3] e la stessa Commissione Parlamentare hanno nel tempo ricostruito i forti legami esistenti trala Loggia P2 e diverse organizzazioni di estrema destra.

Le vittime• Elena Donatini• Nicola Buffi• Herbert Kotriner• Nunzio Russo• Maria Santina Carraro• Marco Russo• Tsugufumi Fukada• Antidio Medaglia• Elena Celli• Raffaella Garosi• Wìlbelmus Jacobus Hanema• Silver Sirotti

Strage dell'Italicus 38

Bibliografia• Giovanni Fasanella, Antonella Grippo, I silenzi degli innocenti, BUR, 2006• Gianni Cipriani, Lo stato invisibile• Giorgio Bocca, Gli anni del terrorismo• Rita di Giovacchino, Il libro nero della Prima Repubblica

Il cantautore Claudio Lolli, nel 1976, scriverà la canzone Agosto in memoria della strage.

Voci correlate• Strategia della tensione• P2• Organizzazione Gladio• Anni di piombo• Lista delle stragi avvenute in Italia

Collegamenti esterni• La Strage dell'Italicus: scheda su reti-invisibili.net [4]

Note[1] Giovanni Fasanella, Antonella Grippo, I Silenzi degli Innocenti , 114, BUR, 2006 . p.114[2] Maria Fida Moro, La Nebulosa del Caso Moro , Milano, Selene Edizioni, 2004 .[3] Rita Di Giovacchino - Il libro nero della Prima Repubblica[4] http:/ / www. reti-invisibili. net/ italicus/

Strage di UsticaCoordinate geografiche: 39°43′N 12°55′E

Strage di Ustica

Il DC-9 Itavia I-TIGI caduto su Ustica, in una foto scattata otto anni prima duranteun transito da Basilea

Luogo Cielo tra Ustica e Ponza

Obiettivo sconosciuto

Data 27 giugno 198020:59

Tipologia incidente aereo

Morti 81 (77 passeggeri e 4 membri dell'equipaggio)

Esecutori sconosciuti

Sospetti aviazione straniera

Strage di Ustica 39

Motivazione sconosciuta

Con strage di Ustica si indica il disastro aereo in cui persero la vita 81 persone nel cielo tra le isole di Ustica ePonza, venerdì 27 giugno 1980, quando l'aereo di linea I-TIGI[1] Douglas DC-9 appartenente alla compagnia aereaItavia si squarciò in volo senza preavviso e scomparve in mare.Dopo quasi trent'anni di inchieste, molti aspetti di questo disastro appaiono ancora poco chiari.

Ricostruzione dell'accaduto• Alle 20:08 il volo IH870 diretto da Bologna a Palermo, inizia con due ore di ritardo, e si svolge regolarmente nei

tempi e sulla rotta previsti fino all'ultimo contatto radio tra velivolo e controllore procedurale di "RomaControllo", che avviene alle 20:58.

• Alle 21:04, chiamato per l'autorizzazione di inizio discesa su Palermo, il volo IH870 non risponde. L'operatore diRoma reitera invano le chiamate; lo fa chiamare, sempre senza ottenere risposta, anche da due voli dell'Air MaltaKM153, che segue sulla stessa rotta, e KM758[2] ; dal radar militare di Marsala e dalla torre di controllo diPalermo. Passa senza notizie anche l'orario di arrivo a destinazione, previsto per le 21:13.

• Alle 21:25 il comando del Soccorso Aereo di Martina Franca assume la direzione delle operazioni di ricerca,allerta il 15º Stormo a Ciampino, sede degli elicotteri HH-3F del Soccorso Aereo.

• Alle 21:55 decolla il primo HH-3F e inizia a perlustrare l'area presunta dell'eventuale incidente. L'aereo è ormaidisperso.

• Nella notte numerosi elicotteri, aerei e navi partecipano alle ricerche nella zona. Solo alle prime luci dell'albaviene individuata da un elicottero HH-3F del Soccorso Aereo alcune decine di miglia a nord di Ustica, unachiazza oleosa. Poco dopo raggiunge la zona un Breguet Atlantique dell'Aeronautica e vengono avvistati i primirelitti e i primi cadaveri. È la conferma che il velivolo è precipitato in quella zona del Tirreno dove la profonditàsupera i tremila metri.

Il recupero delle vittimeLe vittime del disastro sono ottantuno, di cui tredici bambini, ma si ritrovano e recuperano i corpi di sole trentottopersone.Sulle salme disposte per l'autopsia furono riscontrati sia "grandi traumatismi" da caduta a livello scheletrico eviscerale sia lesioni enfisematose polmonari da decompressione (l'aereo si era dunque aperto in volo). Nelle periziegli esperti affermarono che l'instaurarsi degli enfisemi da depressurizzazione precedette cronologicamente tutte lealtre lesioni riscontrate, ma non causò direttamente il decesso dei passeggeri facendo loro perdere solo conoscenza.La morte sopravvenne soltanto in seguito a causa di fatali traumi, riconducibili, assieme alla presenza di schegge epiccole parti metalliche in alcuni dei corpi, a reiterati urti con la struttura dell'aereo in caduta.

Scatola nera e comunicazioni radioComunicazioni radio del DC-9 con Roma Ciampino

18:26:06Z. (GMT, per ottenere l'ora locale aggiungere 2 ore.)

• Roma - "870 identifichi."• IH870 - "Arriva."• Roma - "Ok, è sotto radar, vediamo che sta andando verso Grosseto, che prua ha?"• IH870 - "La 870 è perfettamente allineata sulla radiale di Firenze, abbiamo 153 in prua. Ci dobbiamo ricredere

sulla funzionalità del VOR di Firenze."• Roma - "Sì, in effetti non è che vada molto bene."• IH870 - "Allora ha ragione il collega."

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• Roma - "Sì, sì pienamente."• IH870 - "Ci dica cosa dobbiamo fare."• Roma - "Adesso vedo che sta rientrando, quindi, praticamente, diciamo che è allineato, mantenga questa prua."• IH870 - "Noi non ci siamo mossi, eh?!."18:44:08Z

• IH870 - "Roma, la 870."• Roma - "IH870 per Ponza, 127,35."• IH870 - "127,35. Grazie, buonasera."18:44:44Z

• IH870 - "È la 870, buonasera Roma."• Roma - "Buonasera 870. Mantenga 290 e richiamerà 13 Alfa."• IH870 - "Sì, senta: neanche Ponza funziona?"• Roma - "Prego?"• IH870 - "Abbiamo trovato un cimitero stasera venendo... da Firenze in poi praticamente non ne abbiamo trovata

una funzionante."• Roma - "Eh sì, in effetti è un po' tutto fuori, compreso Ponza. Lei quanto ha in prua ora?"• IH870 - "Manteniamo 195."• Roma - "195. Si, va bene. Mantenga 195, andrà un po' più giù di Ponza di qualche miglio.• IH870 - "Bene, grazie."• Roma - "E comunque 195 potrà mantenerlo, io penso, ancora un 20 miglia, non di più perché c'è molto vento da

ovest. Al suo livello dovrebbe essere di circa 100-120 nodi l'intensità."• IH870 - "Eh sì, in effetti sì, abbiamo fatto qualche calcolo, dovrebbe essere qualcosa del genere."• Roma - "Ecco, non lo so, se vuole continuare con questa prua altrimenti accosti a destra anche un 15-20 gradi."• IH870 - "Ok. Mettiamo per 210."18:46:31Z

• IH870 - "È la 870, è possibile avere un 250 di livello?"• Roma - "Sì, affermativo. Può scendere anche adesso."• IH870 - "Grazie, lasciamo 290."18:50:45Z

• Roma - "L'Itavia 870 diciamo ha lasciato Ponza 3 miglia sulla destra, quindi, quasi quasi, va bene per Palermocosì."

• IH870 - "Molto gentile, grazie. Siamo prossimi a 250."• Roma - "Perfetto. In ogni caso ci avverta appena riceve Palermo."• IH870 - "Sì, Papa-Alfa-Lima lo abbiamo già inserito, va bene e abbiamo il DME di Ponza."• Roma - "Perfetto. Allora normale navigazione per Palermo, mantenga 250, richiamerà sull'Alfa."• IH870 - "Benissimo, grazie."18:56:00Z

• IH870 - "È sull'Alfa la 870."• Roma - "Eh sì, affermativo. Leggermente spostato sulla destra, diciamo 4 miglia e comunque il radar termina.

28,8 per ulteriori."• IH870 - "Grazie di tutto, buonasera."• Roma - "Buonasera a lei."18:56:54Z

• IH870 - "Roma, buonasera. È l'IH870."• Roma - "Buonasera IH870, avanti."

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• IH870 - "115 miglia per Papa-Alfa... per Papa-Romeo-Sierra, scusate. Mantiene 250."• Roma - "Ricevuto IH870. E può darci uno stimato per Raisi?"• IH870 - "Sì: Raisi lo stimiamo per gli uno-tre."• Roma - "870 ricevuto. Autorizzati a Raisi VOR. Nessun ritardo è previsto, ci richiami per la discesa."• IH870 - "A Raisi nessun ritardo, chiameremo per la discesa, 870."• Roma - "È corretto."18:59:45Z - ultimo segnale del transponder

Il Flight Data Recorder dell'aereo registra dati di volo assolutamente regolari: prima della sciagura la velocità era dicirca 323 nodi, la quota circa 7630 m con prua a 178°, l'accelerazione verticale oscillava senza oltrepassare 1,15 g. Iltranquillo dialogo tra il comandante Domenico Gatti e il copilota che si raccontano barzellette, che ci restituisce ilCockpit Voice Recorder (CVR), è interrotto improvvisamente e senza alcun segnale allarmante che preceda latroncatura della registrazione.Gli ultimi secondi dal CVR:"Allora siamo a discorsi da fare... [...] Va bene i capelli sono bianchi... È logico... Eh, lunedì intendevamo trovarciben poche volte, se no... Sporca eh! Allora sentite questa... Gua..."

La registrazione si ferma tagliando l'ultima parola. Questi particolari indicherebbero - è stato ipotizzato -un'improvvisa interruzione dell'alimentazione elettrica, per cui l'evento causa della caduta del DC-9 sarebbe statoquindi, repentino e inavvertito.

Le ipotesiLe principali ipotesi sulle quali gli inquirenti indagano sono:• il DC-9 sarebbe stato abbattuto da un missile;• vi sarebbe stata una collisione (o una quasi-collisione) con un altro velivolo;• sarebbe avvenuto cedimento strutturale;• sarebbe esplosa una bomba a bordo.

Le indaginiAl caso Ustica la Magistratura ha dedicato una massa tale di risorse, che esso non trova riscontro in nessun altrocaso della storia giudiziaria italiana: venti anni di indagini, migliaia di cartelle di atti per oltre due milioni di pagine,e quasi trecento udienze processuali.Restano incerte le cause del disastro, come le eventuali responsabilità.Le indagini vengono iniziate subito sia dalla Magistratura che dal Ministero dei Trasporti. Aprono un procedimentole procure di Palermo, Roma e Bologna, ed il ministro dei trasporti, Rino Formica, nomina una commissioneparlamentare d'inchiesta tecnico-formale che però non concluderà mai i suoi compiti, visto che dopo aver presentatodue relazioni preliminari si autoscioglie nel 1982, a causa di insanabili contrasti di attribuzioni con la magistratura.Dal 1982 l'indagine diviene di fatto di esclusiva competenza della magistratura nella persona del giudice Bucarelli.La ricerca delle cause dell'incidente, nei primi anni e senza disporre del relitto, non permette di raggiungereragionevoli certezze.Si rinvengono, sui pochi resti disponibili, tracce di esplosivi TNT e T4[3] in proporzioni compatibili anche conordigni militari: secondo alcuni analisti i ritrovamenti sembrerebbero a prima vista compatibili sia con l'ipotesi delmissile aria-aria, sia con quella della bomba a bordo.

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Il recupero del relittoNel 1987 il ministro Giuliano Amato dispone i fondi per il recupero del relitto del DC-9 che giace in fondo al mare.La profondità di 3700 metri alla quale si trova il relitto rende complesse e costose le operazioni di localizzazione erecupero. Sono pochissime le imprese specializzate che dispongono delle attrezzature e dell'esperienza necessarie: lascelta ricadrà sulla ditta francese Ifremer, che si ritiene collegata ai servizi segreti francesi[4] ; dalla operazione direcupero, effettuata dai DSRV della Ifremer, scaturiranno oltre ai pezzi recuperati (la maggior parte della cellula),molti dubbi sui filmati consegnati in copia e sul fatto che la prima ispezione al relitto sia stata proprio quella ufficialee documentata appunto dalla ditta francese.Le difficoltà tecniche, i problemi di finanziamento e le resistenze esercitate da varie delle parti interessatecontribuiscono a rimandare il recupero per molti anni.Buona parte del relitto viene riportato in superficie, mediante due distinte campagne di recupero nel 1987 e nel 1991,e il DC-9 viene recuperato per circa il 96%.In un hangar dell'aeroporto di Pratica di Mare viene ricomposto il relitto, dove resta a disposizione della Magistraturaper le indagini fino al 5 giugno 2006, quando è trasferito e sistemato nel Museo della Memoria, approntatoappositamente a Bologna.

Frammenti di un aereo da caccia statunitenseDurante la seconda campagna di recupero, nel 1991, al limite orientale della zona di ricerca, oltre ai resti dell'aereo èstato ritrovato un serbatoio esterno di un caccia americano, schiacciato e frammentato, ma completo di tutti i pezzi.[5]

Il serbatoio, prodotto dalla Pastushin Aviation, Inc., è lungo 3 metri, ha una capienza di 300 galloni (1135 litri) dicombustibile e potrebbe appartenere a un McDonnell Douglas F-4 Phantom II, ma ha la possibilità di essere montatoanche sui Northrop F-5 e sui Vought A-7 Corsair II.[5] Il ritrovamento è collegabile sia con l'ipotesi della collisionein volo che con quella del combattimento aereo, in quanto i serbatoi esterni vengono sganciati solo in caso dipericolo o di estrema necessità per aumentare la manovrabilità.[5] I numeri di matricola (identificativi 225.48008,2662835) hanno permesso di stabilirne con certezza l'appartenenza alle forze aeree statunitensi (USAF o US Navy),ma non il periodo o l'occasione di impiego.

La Commissione StragiNel 1989 la Commissione Stragi, istituita l'anno precedente e presieduta dal senatore Libero Gualtieri, delibera diinserire tra le proprie competenze anche le indagini relative all'incidente di Ustica, che diviene pertanto, a tutti glieffetti, la "Strage di Ustica".L'attività istruttoria della Commissione, determina la contestazione di reati a numerosi militari in servizio presso icentri radar di Marsala e Licola.

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Le indagini successiveAnche gli inquirenti ipotizzano che il sostanziale fallimento delle indagini sia dovuto a estesi depistaggi edinquinamenti delle prove, operati da personale dell'Aeronautica Militare.[6]

Per questa ipotesi investigativa, assieme alle indagini per la ricerca delle cause si sovrappongono allora delleindagini per provare quegli inquinamenti, e depistaggi.

Il registro del radar di Marsala

Animazione del tracciato radar (a velocità doppia) degli ultimiminuti del volo. Il DC-9 è diretto a sud e vi è un vento a circa 200km/h verso sud-est. Si notino i due echi senza identificazione sulla

sinistra: secondo alcuni periti si tratta della traccia di un aereo,secondo altri di falsi plot, errori del radar. La scritta "IH870"

scompare con l'ultima risposta del transponder. Altri contatti sucui si sono concentrate le indagini sono i plot doppi dopo il

disastro, sospettati di essere tracce di altri aerei in volo. Tali plotpotrebbero anche essere stati determinati, si è ipotizzato, dalla

struttura principale dell'aereo in caduta e da fenomeni di chaffingcausati da frammenti, anche se restano i dubbi per i plot ad ovestdel punto di caduta in quanto sopravvento e quindi difficilmente

attribuibili a rottami che cadono nel letto del forte vento diMaestrale (che proviene appunto da Nord-Ovest e spinge verso

Sud-Est).

Durante le indagini si appura che il registro del sito radardi Marsala ha "una pagina strappata" nel giorno dellaperdita del DC-9. Il pubblico ministero giunge quindi allaconclusione che si sia sottratta la pagina originale del 27giugno e se ne sia riscritta poi, nel foglio successivo, unadiversa versione.

Durante il processo la difesa contesta che la paginamancante non sarebbe riferita al giorno della tragedia, maalla notte tra il 25 e il 26 giugno. L'analisi diretta dellaCorte conclude che la pagina tra il 25 e il 26 sia statatagliata, come osservato dalla difesa, ma quella cheriguarda la sera del 27 giugno è recisa in modoestremamente accurato, così che fosse difficileaccorgersene [7] . La numerazione delle pagine non hainvece interruzioni ed è quindi posteriore al taglio.

Interrogato a questo proposito, il sergente in servizioquella sera a Marsala non ha fornito alcuna spiegazione:"Non so cosa dirle".

La difesa ha in seguito riconosciuto che la pagina del 27giugno era stata effettivamente rimossa dal registro.

Telefonata anonima a Telefono Giallo

Nel 1988, durante la trasmissione Telefono giallo diCorrado Augias, con una telefonata anonima[8] qualcunodichiara di essere stato «un aviere in servizio a Marsala lasera dell'evento della sciagura del DC9». L'anonimoriferisce che i presenti come lui, avrebbero esaminato letracce, i dieci minuti di trasmissione di cui parlavanonella puntata, dichiarando: «noi li abbiamo vistiperfettamente. Soltanto che il giorno dopo, il maresciallo responsabile del servizio ci disse praticamente di farci gliaffari nostri e di non avere più seguito in quella vicenda. [...] la verità è questa: ci fu ordinato di starci zitti»[9] .

Scontro aereo tra caccia

In un articolo dal titolo Battaglia aerea poi la tragedia[10] , pubblicato dal quotidiano L'Ora il 12 febbraio 1992, ilgiornalista Nino Tilotta afferma che il sottufficiale autore della telefonata sarebbe stato in effetti in servizio allo

SHAPE di Mons, in Belgio, e che avrebbe detto in trasmissione di essere a Marsala per non farsi riconoscere. Rivelò la sua identità rilasciando l'intervista anni dopo essere andato in pensione in quanto, come affermò, non più vincolato

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dall'obbligo di mantenere il segreto militare. L'articolo parla di uno scontro aereo avvenuto tra due caccia F-14Tomcat della US Navy ed un MiG-23 libico.

Il traffico aereoDiversi elementi portano gli inquirenti ad indagare sull'eventuale presenza di altri aerei coinvolti nel disastro.Si determinano con certezza alcuni punti:• In generale la zona sud del Tirreno era utilizzata per esercitazioni NATO.• Sono state inoltre accertate in quel periodo penetrazioni dello spazio aereo italiano da parte di aerei militari libici.

Tali azioni erano dovute alla necessità da parte dell'aeronautica libica di trasferire i vari aerei da combattimentoda e per la Jugoslavia, nelle cui basi[11] [12] veniva assicurata la manutenzione ai diversi MiG e Sukhoi difabbricazione sovietica presenti in gran quantità nell'aviazione del Colonnello Gheddafi. [13]

• Il governo italiano, fortemente debitore verso il governo libico dal punto di vista economico (non si dimentichiche dal 1 dicembre 1976 addirittura la FIAT era parzialmente in mani libiche, con una quota azionaria del 13%detenuta dalla finanziaria libica LAFICO[14] ) tollerava tali attraversamenti e li mascherava con piani di voloautorizzati per non impensierire gli USA: spesso gli aerei libici si mimetizzavano nella rete radar disponendosi incoda al traffico aereo civile italiano, riuscendo così a non allertare le difese NATO.[15] [16]

• Diverse testimonianze, inoltre, descrivono l'area soggetta a improvvisa comparsa di traffico militare USA [17] .Più specificamente, durante la giornata del 27 giugno 1980 è segnata nei registri, dalle 10.30 alle 15.00,l'esercitazione aerea USA "Patricia", ed era poi in corso un'esercitazione italiana h. 24 (cioè della durata diventiquattro ore) a Capo Teulada, segnalata nei NOTAM.

• Durante quella sera, tra le ore 20:00 e le 24:00 locali, sono testimoniati diversi voli nell'area, da parte di aereimilitari non appartenenti all'Aeronautica Italiana: un quadrireattore E-3A Sentry (più noto come AWACS o aereoradar) che orbitava da oltre due ore a 50 km da Grosseto in direzione nord ovest, un CT-39G Sabreliner, un jetExecutive militare e vari P3 Orion (pattugliatori marini) partiti dalla base di Sigonella, un Lockheed C-141Starlifter (quadrireattore da trasporto strategico) in transito lungo la costa tirrenica, diretto a sud.

• Inoltre, sembra che in quei giorni (ed anche quella sera) alcuni cacciabombardieri F-111 dell'USAF basati aLakenheath (Suffolk, Gran Bretagna), si stessero trasferendo verso l'Egitto all'aeroporto di Cairo West, lungo unarotta che attraversava la penisola italiana in prossimità della costa tirrenica, con l'appoggio di aerei da trasportostrategico C-141 Starlifter. Gli aerei facevano parte di un ponte aereo in atto da diversi giorni, che aveva lo scopodi stringere una cooperazione con l'Egitto[18] e ridurre la Libia, con la quale vigeva uno stato di crisi aperta sin dal1973,[19] a più miti consigli.

• Intensa e insolita attività di volo fino a tarda sera è testimoniata anche dal generale dei Carabinieri NicolòBozzo[20] presso la base aerea di Solenzara, in Corsica, che ospitava vari stormi dell'Armée de l'air francesi.

Intensa attività militare

Successivamente, all'inizio dell'agosto 1980, oltre a vari relitti vengono ritrovati in mare anche due salvagenti e uncasco di volo della marina americana; a settembre, presso Messina, si rinvengono frammenti di aerei bersaglioitaliani, che sembrano però risalenti a esercitazioni terminate nel gennaio dello stesso anno.Questi dati evidenziano che nell'area tirrenica, in quel periodo del 1980, si svolgeva un'intensa attività militare.Inoltre, benché nessuno di questi fatti, se presi singolarmente, appaia in relazione diretta con la caduta del DC-9, si ènotata da alcuni la coincidenza temporale dell'allarme degli F-104 italiani su Firenze, al momento del passaggio delDC-9, dell'esistenza di tracce radar non programmate che transitano ad oltre 600 nodi in prossimità dell'Aereo civile,della pluritestimonianza dell'inseguimento tra aerei da caccia sulla costa calabra[21] ed, infine, delle attività diricerca, in una zona a 20 miglia ad est del punto di caduta, effettuate da velivoli non appartenenti al Soccorso aereoItaliano.

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Due aerei militari italiani danno l'allarme

Due F-104 del 4º Stormo dell'Aeronautica Militare di ritorno da una missione di addestramento sull'aeroporto diVerona-Villafranca, mentre effettuavano l'avvicinamento alla base aerea di Grosseto si trovarono in prossimità delDC-9 Itavia. Uno era un F-104 monoposto, con un allievo ai comandi; l'altro, un TF-104G biposto, ospitava gliistruttori: i comandanti Mario Naldini e Ivo Nutarelli.Alle ore 20:24, all'altezza di Firenze-Peretola, il biposto con a bordo Naldini e Nutarelli mentre era ancora inprossimità dell'aereo civile, emise un segnale di allarme generale alla Difesa Aerea (codice 73, che significaemergenza generale e non emergenza velivolo) e nella registrazione radar di Poggio Ballone «il SOS-SIF è [...]settato a 2, ovvero emergenza confermata, ed il blink è settato ad 1, ovvero accensione della spia di Alert sulleconsoles degli operatori»[22] , cioè risulta Naldini e Nutarelli segnalarono un problema di sicurezza aerea e icontrollori ottennero conferma della situazione di pericolo.I significati di tali codici, smentiti o sminuiti di importanza da esperti dell'Aeronautica Militare sentiti in qualità ditesti, sono stati invece confermati in sede della Commissione ad hoc della NATO, da esperti dell'NPC (NATOProgramming Center)[23] .Scrivono difatti costoro nel loro rapporto del 10 marzo 1997:

"Varie volte è stato dichiarato lo stato di emergenza confermata relativa alla traccia LL464/LG403 sullabase del codice SIF1 73, che all'epoca del disastro veniva usato come indicazione di emergenza. Latraccia ha attraversato la traiettoria del volo del DC9 alle 18:26, ed è stata registrata per l'ultima volta neipressi della base aerea di Grosseto alle 18:39".

L'aereo ripeté per ben tre volte la procedura di allerta, a conferma inequivocabile dell'emergenza.Né l'Aeronautica Militare né la NATO hanno mai chiarito le ragioni di quell'allarme.

Il MiG-23 ritrovato 20 giorni dopo

Una conferma che in quel periodo, si verificavano sull'Italia voli di aerei militari stranieri si ebbe dal ritrovamento diun aereo MiG-23MS con la livrea della Al-Quwwat al-Jawwiyya al-Libiyya, l'aeronautica militare libica, precipitatoa Castelsilano, nella Sila crotonese.L'Aeronautica Militare italiana, dopo aver lavorato in una commissione relativa al caso insieme ai libici, dichiarò chequesto aereo sarebbe decollato dalla Libia e che, in seguito ad un malore del pilota, avrebbe proseguito il volo con ilpilota automatico - quindi a quota livellata ed elevata - sino a precipitare sul territorio italiano per esaurimentocarburante, venerdì 18 luglio, ossia venti giorni dopo il DC9.Nella sentenza ordinanza del giudice Priore tale versione, tuttavia, appare contrastata da alcune testimonianze ecircostanze, che avrebbero potuto retrodatare la caduta del velivolo libico, ponendola a ridosso immediatodella tragedia del DC9: tra queste, le dichiarazioni sullo stato di decomposizione della salma del pilota che i periti,professori Zurlo e Rondanelli, definirono "avanzatissimo" [24] , oltre a diverse altre testimonianze raccolte sul luogoe nelle aree limitrofe[25] , che riportavano l'evento ad una data prossima o coincidente con la scomparsa del voloItavia.Un'ulteriore indagine tecnica relativa al meteo del 18 luglio ed alle caratteristiche di funzionamento del pilotaautomatico del MiG-23, concluse inoltre che il velivolo sarebbe dovuto cadere più ad ovest e ben prima diraggiungere le coste calabresi.Sulla copia della pellicola dell'FDR a disposizione dell'autorità giudiziaria non erano registrati né l'angolo di prua, néla data di volo[26] ; l'originale era stata consegnata al SIOS, e al momento delle indagini non era più disponibile agliatti per un confronto.[27]

Tra l'altro, in piena contraddizione con le dichiarazioni dell'Aeronautica Militare italiana, esiste una missiva datata il9 dicembre 1988 in cui lo Stato Maggiore della Difesa, dopo aver interessato le tre forze armate ed ottenuto lerisposte ai quesiti richiesti, riferiva che:

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"il 18 luglio 1980 l'area di competenza del 3º ROC di Martina Franca si era interessata ad unaesercitazione NATO "Natinad - Demon Jam V" svoltasi dalle ore 8 alle ore 11 (l'esercitazione si tennedal 15 al 18 luglio). Essa prevedeva l'impiego di velivoli che simulavano operazioni di penetrazioneverso il territorio nazionale in presenza di disturbo elettronico e contro i quali intervenivano i velivoliintercettori. Nessun inconveniente si verificò nel corso dell'esercitazione."

La conferma dell'esercitazione in corso il 18 luglio 1980 ed il conseguente stato di allerta che ne derivava, sia dellarete radar che degli intercettori in volo, rende ancora più incompatibile la "penetrazione non identificata di unvelivolo estraneo" nell'area in quella data, per lo meno nelle modalità descritte (pilota svenuto, quindi volo rettilineo,alta quota quindi altamente visibile da tutti i radar)[28] .

Le contraddizioniIl giorno dopo il disastro, alle 12:10, una telefonata al "Corriere della Sera" annunciò a nome dei Nuclei ArmatiRivoluzionari, un gruppo armato di estrema destra, i terroristi neofascisti, che l'aereo era stato fatto esplodere conuna bomba da loro posta nella toilette[29] , da uno dei passeggeri: tal Marco Affatigato (imbarcato sotto falso nome),membro dei NAR che - invece - era in quei mesi al servizio dell'intelligence francese e che, nel settembre dellostesso anno, rientrato in Italia, venne rinchiuso nel carcere di Ferrara. Affatigato, però, sconfessò rapidamente latelefonata: per rassicurare la madre chiese alle Digos di Palermo e di Lucca di smentire la notizia della sua presenzaa bordo dell'aereo precipitato.Circa un mese dopo, avvenne la strage di Bologna ed anche in questo caso ci fu la rivendicazione dei NAR. Inentrambi i casi, Bologna era la città in cui avevano colpito i NAR ed in ambo i casi Giuseppe Valerio Fioravanti eFrancesca Mambro, ai vertici del gruppo terrorista, smentirono un coinvolgimento dell'organizzazione negli eventi,come la smentì il colonnello Amos Spiazzi dopo aver conosciuto in carcere Marco Affatigato. C'è quindi, chiipotizza un depistaggio nel depistaggio, ovvero che la strage di Bologna sia servita ad avvalorare la tesi della bombadei NAR collocata all'interno dell'aereo[30] . La tesi della bomba dividerà anche i periti incaricati dal giudice VittorioBucarelli di analizzare i resti ripescati dal fondale marino: un primo momento li vede concordi all'unisono circa ilmissile; successivamente, due dei cinque tecnici cambieranno versione a favore della bomba.

I dialoghi registrati

Alle 20.58 di quella sera, un dialogo registrato tra due operatori radar a Marsala si svolge dicendo:"... Sta' a vedere che quello mette la freccia e sorpassa !",

ed anche:"Quello ha fatto un salto da canguro!".

Alle 22.04 a Grosseto gli operatori radar non s'accorgono che il contatto radio con Ciampino è rimasto aperto e chele loro voci vengono registrate:

"... Qui, poi... il Governo, quando sono americani....";quindi:

"Tu, poi... che cascasse...";"È esploso in volo!".

Alle 22.05, al centro radar di Ciampino, parlando dell'omologo di Siracusa:"...Stavano razzolando degli aerei americani... Io stavo pure ipotizzando una collisione in volo".

Ed anche:"Sì, o... di un'esplosione in volo!".

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I nastri telefonici e le testimonianze in aula

« Allora io chiamo l'ambasciata, chiedo dell'attaché... eh, senti, guarda: una delle cose più probabili è la collisione in volocon uno dei loro aerei, secondo me, quindi...  »(27 giugno 1980, ore 22:39 locali. Dalla telefonata all'ambasciata USA)

Nel 1991 gli inquirenti entrano in possesso di una piccola parte dei nastri delle comunicazioni telefoniche fatte quellanotte e la mattina seguente. La maggior parte è andata perduta: riutilizzata sovraincidendo le registrazioni.Dall'analisi dei dialoghi si rileva che la prima ipotesi fatta dagli ufficiali dell'Aeronautica Militare fu la collisione eche in tal senso intrapresero azioni di ricerca di informazioni presso vari siti dell'Aeronautica e presso l'ambasciataUSA a Roma.[31] Più volte si parla di aerei americani che "razzolano", di esercitazioni, di collisione ed esplosione, dicome ottenere notizie certe al riguardo.Tutto il personale che partecipa alle telefonate viene identificato tramite riconoscimenti e incrocio di informazioni.Si ammette per la prima volta di aver contattato l'ambasciata USA o di aver parlato di "traffico americano" solo dopoil rinvenimento dei nastri, prima era sempre stato negato. Le spiegazioni fornite dagli interessati durante deposizionie interrogatori contrastano comunque con il contenuto delle registrazioni o con precedenti deposizioni.• Udienza del 21 febbraio 2001: PM- "Furono fatte delle ipotesi sulla perdita del DC-9 in relazione alle quali era

necessario contattare l'ambasciata americana?"Chiarotti - "Assolutamente no, per quello che mi riguardi [...] La telefonata fu fatta per chiedere se avesseroqualche notizia di qualsiasi genere che interessasse il volo dell'Itavia, [...]"

• Udienza del 7 febbraio 2001: capitano Grasselli- "Normalmente chiamavamo l'ambasciata americana perconoscere che fine avevano fatto dei loro aerei di cui perdevamo il contatto. Non penso però che quella sera latelefonata all'ambasciata americana fu fatta per sapere se si erano persi un aereo. Ho ritenuto la telefonataun'iniziativa goliardica in quanto tra i compiti del supervisore non c'è quello di chiamare l'ambasciata [...]".

• Deposizione del 31 gennaio 1992 del colonnello Guidi:- "Ho un ricordo labilissimo anzi inesistente di quellaserata. Nessuno in sala operativa parlava di traffico americano, che io ricordi. [...]" "[...] pensando chel'aeromobile avesse tentato un ammaraggio di fortuna, cercavamo l'aiuto degli americani per ricercare e salvarei superstiti."

Una volta fatta ascoltare in aula la telefonata all'ambasciata, Guidi afferma di non riconoscere la propria voce nellaregistrazione e ribadisce che non ha ricordo della telefonata.Nel 1991 affermava: -"Quella sera non si fece l'ipotesi della collisione." E ancora "Non mi risulta che qualcuno miabbia parlato d'intenso traffico militare [...]. Se fossi stato informato di una circostanza come quella dell'intensotraffico militare, avrei dovuto informare nella linea operativa l'Itav, nella persona del capo del II Reparto, ovvero:Fiorito De Falco."

Nel nastro di una telefonata delle 22.23 Guidi informa espressamente il suo diretto superiore, colonnello Fiorito DeFalco, sia del traffico americano, sia di un'ipotesi di collisione, sia del contatto che si cerca di stabilire con le forzeUSA.Ma nella deposizione dell'ottobre 1991, anche il generale Fiorito De Falco afferma- "[...] Guidi non mi riferì di unintenso traffico militare."

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Le morti sospette

« La maggior parte dei decessi che molti hanno definito sospetti, di sospetto non hanno alcunché. Nei casi che restano sidovrà approfondire [...] giacché appare sufficientemente certo che coloro che sono morti erano a conoscenza di qualcosache non è stato mai ufficialmente rivelato e da questo peso sono rimasti schiacciati. »(sentenza ordinanza, capo 4, p. 4674)

Per due dei 12 casi di decessi sospetti permangono indizi di relazione al "caso Ustica"[32] :• Maresciallo Mario Alberto Dettori: trovato impiccato il 31 marzo 1987 in un modo definito dalla Polizia

Scientifica "innaturale"[33] , presso Grosseto. Mesi prima, preoccupato, aveva rovistato tutta la casa alla ricerca dipresunte microspie[34] . Vi sono indizi fosse in servizio la sera del disastro e che avesse in seguito sofferto di«manie di persecuzione» relativamente a tali eventi. Confidò alla moglie: «Sono molto scosso... Qui è successo uncasino... Qui vanno tutti in galera!». Il giudice Priore conclude: «Sui singoli fatti come sulla loro concatenazionenon si raggiunge però il grado della prova».

• Maresciallo Franco Parisi: trovato impiccato il 21 dicembre 1995, era di turno la mattina del 18 luglio 1980, dataufficiale dell'incidente del MiG libico sulla Sila. Proprio riguardo alla vicenda del MiG erano emerse durante ilsuo primo esame testimoniale palesi contraddizioni; citato a ricomparire in tribunale, muore pochi giorni dopoaver ricevuto la convocazione. Non si riesce a stabilire se si tratti di omicidio.

Gli altri casi presi in esame dall'inchiesta, sono:• Colonnello Pierangelo Tedoldi: incidente stradale il 3 agosto 1980; aveva il comando dell'aeroporto di Grosseto,

durante i fatti di Ustica.• Capitano Maurizio Gari: infarto, 9 maggio 1981; capo controllore di sala operativa della Difesa Aerea presso il

21º CRAM di Poggio Ballone, era in servizio la sera della strage. Dalle registrazioni telefoniche si evince unparticolare interessamento del capitano per la questione del DC-9 e la sua testimonianza sarebbe stata certo "digrande utilità all'inchiesta" visto il ruolo ricoperto dalla sala sotto il suo comando, nella quale, peraltro, era moltoprobabilmente in servizio il maresciallo Dettori. La morte, appare naturale, nonostante la giovane età.

• Giovanni Battista Finetti, Sindaco di Grosseto: incidente stradale; 23 gennaio 1983. Era opinione corrente cheavesse informazioni su fatti avvenuti la sera dell'incidente del DC-9 all'aeroporto di Grosseto. L'incidente in cuiperde la vita, peraltro, appare casuale.

• Maresciallo Ugo Zammarelli: incidente stradale; 12 agosto 1988. Era stato in servizio presso il SIOS di Cagliari,tuttavia non si sa se fosse a conoscenza d'informazioni riguardanti la strage di Ustica, o la caduta del MiG libico.

• Colonnelli Mario Naldini e Ivo Nutarelli: Incidente di Ramstein, 28 agosto 1988. In servizio presso l'aeroporto diGrosseto all'epoca dei fatti, la sera del 27 giugno, come già accennato, erano in volo su uno degli F-104 elanciarono l'allarme di emergenza generale. Erano certamente a conoscenza di fatti inerenti il volo Itavia. La lorotestimonianza sarebbe stata utile anche in relazione agli interrogatori del loro allievo, in volo quella sera sull'altroF-104, durante i quali è "apparso sempre terrorizzato"[35] . Appare sproporzionato organizzare un simile incidente,con esito incerto, per eliminare quei due importanti testimoni.

• Maresciallo Antonio Muzio: omicidio, 1º febbraio 1991; in servizio alla torre di controllo dell'aeroporto diLamezia Terme nel 1980, poteva forse essere venuto a conoscenza di notizie riguardanti il MiG libico, ma non cisono certezze.

• Tenente colonnello Sandro Marcucci: incidente aereo; 2 febbraio 1992. Non sono emerse connessioni con latragedia di Ustica, a parte le dichiarazioni di un testimone.

• Maresciallo Antonio Pagliara: incidente stradale; 2 febbraio 1992. In servizio come controllore della Difesa Aereapresso il 32º CRAM di Otranto, dove avrebbe potuto avere informazioni sulla faccenda del MiG. Le indaginipropendono per la casualità dell'incidente.

• Generale Roberto Boemio: omicidio; 12 gennaio 1993 a Bruxelles. Da sue precedenti dichiarazioni durante l'inchiesta, appare chiaro che la sua testimonianza sarebbe stata di grande utilità, sia per determinare gli eventi

Strage di Ustica 49

inerenti il DC-9, sia per quelli del MiG libico. La magistratura belga non ha risolto il caso.• Maggiore medico Gian Paolo Totaro: trovato impiccato ad un'altezza di poco superiore al metro, il 2 novembre

1994. Le indagini partono a causa dalla strana modalità d'impiccagione, tuttavia concludono che si sia trattato diun'azione suicida. Gian Paolo Totaro era in contatto con molti militari collegati agli eventi di Ustica, tra i quali lostesso Maresciallo Dettori.

La sentenza-ordinanza PrioreSull'analisi del complesso scenario si muove il procedimento penale Nr 527 84 a G. I., meglio conosciuto comeInchiesta Priore.Nonostante le lunghe indagini, il recupero di parte consistente del relitto, le centinaia di perizie tecniche e le ingentirisorse finanziarie ed umane dedicate alle indagini, si rinvengono sì numerosi e gravi indizi, ma non prove definitivee conclusive per individuare gli autori del disastro.Le indagini si concludono il 31 agosto 1999 con il deposito della sentenza-ordinanza Priore, secondo la quale ilDC-9 Itavia è precipitato perché coinvolto, direttamente o indirettamente, in uno scenario di battaglia aerea avvenutonei cieli italiani. L'inchiesta - vi si legge - è stata ostacolata da reticenze e false testimonianze, sia nell'ambitodell'Aeronautica Italiana che della NATO, le quali hanno avuto l'effetto di inquinare o nascondere informazioni suquanto accaduto.La sentenza-ordinanza conclude:

« L'incidente al DC9 è occorso a seguito di azione militare di intercettamento, il DC9 è stato abbattuto, è stata spezzata lavita a 81 cittadini innocenti con un'azione, che è stata propriamente atto di guerra, guerra di fatto e non dichiarata,operazione di polizia internazionale coperta contro il nostro Paese, di cui sono stati violati i confini e i diritti. »

Nella ricostruzione degli eventi, secondo le conclusioni del giudice Priore, le cause più probabili del disastrosarebbero da ricercarsi tra l'impatto di un missile, una collisione con un altro velivolo o al limite in una "quasicollisione" - un evento consistente in un passaggio di un velivolo ad alta velocità vicinissimo al DC-9, che neavrebbe scomposto l'assetto di volo, provocando un sovraccarico tale da causarne la destrutturazione e la caduta.Questa teoria è in origine formulata dai professori Dalle Mese[36] e Casarosa[37] , due dei periti di ufficio. L'ipotesi diquasi collisione, evento inedito mai accaduto nella casistica mondiale degli incidenti aerei, viene aspramentecriticata da vasta parte del mondo scientifico aeronautico, che lo ritiene nella pratica "sommamente improbabile purse non impossibile" su un piano esclusivamente teorico. Tuttavia la perizia metallografica dei professori DonatoFirrao (Politecnico di Torino), Sergio Reale (Università di Firenze) e Roberto Roberti (Università di Brescia),avrebbe escluso che sia avvenuta un'esplosione sia internamente (bomba), che esternamente (mancherebbero anche isegni di schegge dell'eventuale missile).Le tracce di esplosivi rinvenute sui reperti possono quindi essere spiegate o dall'esplosione di un missile a prevalente"effetto blast" e trascurabile produzione di schegge, o dalla temporanea custodia degli oggetti recuperati in mare inlocali di navi militari in cui erano stati precedentemente collocati materiali esplosivi (la camera siluri). Le traccerinvenute in seguito in tali locali non erano però di tale entità da giustificare una contaminazione, che rimane dunqueuna possibilità non provata.Nella sentenza-ordinanza viene dedicato anche un ampio spazio al MiG-23MS libico ritrovato a Castelsilano,ufficialmente, il 18 luglio 1980. Secondo l'ipotesi inquirente alcuni fatti, testimonianze e documenti, mettono indubbio la sua data di caduta del 18 luglio e fanno invece ipotizzare un collegamento con la caduta del DC-9 Itavia.I responsabili materiali della strage non possono, al momento, essere individuati e il procedimento penale n. 527 84 aG. I. dichiara «il non doversi procedere in ordine al delitto di strage perché ignoti gli autori del reato».L'inchiesta non è priva di ulteriori strascichi giudiziari. Diversi i militari italiani che vengono considerati penalmente responsabili non per la caduta del DC-9, per le quali non sono attribuite responsabilità all'Aeronautica

Strage di Ustica 50

italiana, ma per il comportamento successivo al disastro. Molti i reati contestati; tra cui: falso ideologico, abusod'ufficio, falsa testimonianza, favoreggiamento, falso, dispersione di documenti. Per il vertice dell'Aeronautica deltempo furono rinviati a giudizio i generali: Bartolucci e Ferri[38] e i generali Melillo e Tascio[39] ; si aggiungeun'ulteriore ipotesi di reato: alto tradimento, per aver impedito, tramite la comunicazione di informazioni errate,l'esercizio delle funzioni del governo.

Il processo in Corte di Assise sui presunti depistaggiIl 28 settembre 2000, nell'aula-bunker di Rebibbia appositamente attrezzata, inizia il processo sui presunti depistaggi,davanti alla terza sezione della Corte di Assise di Roma.Dopo 272 udienze e dopo aver ascoltato migliaia tra testimoni, consulenti e periti, il 30 aprile 2004, la corte assolvedall'imputazione di alto tradimento - per aver gli imputati turbato (e non impedito) le funzioni di governo - i generaliCorrado Melillo e Zeno Tascio "per non aver commesso il fatto". I generali Lamberto Bartolucci e Franco Ferrivengono invece ritenuti colpevoli ma, essendo ormai passati più di 15 anni, il reato è caduto in prescrizione.Anche per molte imputazioni relative ad altri militari dell'Aeronautica (falsa testimonianza, favoreggiamento, ecc.)viene dichiarata la prescrizione. Il reato di abuso d'ufficio, invece, non sussiste più per modifiche successive allalegge.La sentenza non soddisfa né gli imputati Bartolucci e Ferri, né la Procura, né le parti civili. Tutti, infatti, presentanoricorso in appello.

Il processo in Corte di Assise d'Appello, sui depistaggiAnche il processo davanti alla Corte di Assise d'Appello di Roma, aperto il 3 novembre 2005, si chiude il successivo15 dicembre con l'assoluzione dei generali Bartolucci e Ferri dalla imputazione loro ascritta perché "il fatto nonsussiste".La Corte rileva infatti che non vi sono prove a sostegno dell'accusa di "alto tradimento".Le analisi condotte nella perizia radaristica Dalle Mese, sono state eseguite con «sistemi del tutto nuovi e sconosciutinel periodo giugno-dicembre 1980» e pertanto non possono essere prese in considerazione per giudicare di qualiinformazioni disponessero, all'epoca dei fatti, gli imputati. In ogni caso la presenza di altri aerei deducibile daitracciati radar non raggiunge in alcuna analisi il valore di certezza e quindi di prova. Non vi è poi prova che gliimputati abbiano ricevuto notizia della presenza di aerei sconosciuti o USA collegabili alla caduta del DC-9.La Corte rileva inoltre che l'informativa trasmessa dagli imputati al governo non risulta errata: i radar militari diLicola, Marsala e Siracusa non rilevano alcun traffico sconosciuto[40] , come invece si può dedurre dai tracciati radardi Ciampino, che non è citato nell'informativa. Quindi viene ritenuta corretta l'affermazione che i radar militari «nonconfermano» (che non equivale ad esclude) traffico sconosciuto.L'unica informazione errata è relativa all'interruzione dei nastri di Marsala "effettuata da un operatore perdimostrare la procedura di cambio del nastro", quando invece secondo la sentenza, i motivi sarebbero daindividuare nell'inizio di un'esercitazione simulata[41] circa 4 minuti proprio dopo il disastro aereo; errore chesarebbe privo di rilevanza ai fini processuali.

Strage di Ustica 51

Le reazioni alla sentenzaLa sentenza provoca subito accese critiche da parte delle Parti Civili. La senatrice Daria Bonfietti, sorella di unadelle vittime e presidente della "Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica", in una conferenza stampadefinisce la sentenza "una vergogna".Nelle motivazioni della sentenza, pubblicate il 6 aprile 2006, alla pagina 48, la Corte (fatto inusuale) raccoglie laprovocazione e replica a questa accusa:

« A differenza delle altre parti processuali che hanno accettato comunque la decisione di questa corte, qualche familiaredelle vittime ha definito una vergogna l'assoluzione[42] oppure ha accusato la magistratura di non aver voluto accertare finoin fondo la responsabilità dell'accaduto. La Corte era ben conscia dell'impatto negativo di una ulteriore sentenza assolutoriaanche nei confronti dei due generali, ma a fronte di commettere una ingiustizia, perché tale sarebbe stata la conferma dellasentenza o una condanna, andare contro l'opinione pubblica non costituisce un ostacolo. In quel caso, allora, si sarebbetrattato di una vergogna perché si sarebbero condannati o ritenuti responsabili di un reato persone nei cui confronti vi era undifetto assoluto di prova. »

Il ricorso in CassazioneLa Procura Generale di Roma propone ricorso per cassazione chiedendo l'annullamento della sentenza della Corted'Appello del 15 dicembre 2005, e come effetto dichiarare che «il fatto contestato non è più previsto dalla leggecome reato» anziché «perché il fatto non sussiste». La legge inerente all'alto tradimento è stata infatti modificata condecreto riguardante i reati d'opinione[43] .La differenza tra le due formule è rilevante. Immediatamente è stato evidenziato che l'assoluzione con la formulaperché il fatto non sussiste indica che nel caso esaminato non c'è alcuna prova che gli imputati abbiano compiutoazioni tendenti a ostacolare, turbare o impedire le azioni del governo, e che quindi non hanno commesso i fatti percui hanno dovuto rispondere in giudizio. L'annullamento della sentenza di appello perché «il fatto contestato non èpiù previsto dalla legge come reato» significa invece non escludere che gli imputati abbiano commesso i fatti per cuisono giudicati: solo la prima delle due formule, insomma, vale a dichiarare l'insussistenza originaria di ognifatto-reato.Il 10 gennaio 2007 la prima sezione penale della Corte di Cassazione, presieduta da Torquato Gemelli, conferma lasentenza pronunciata nel dicembre del 2005 dalla corte d'Assise d'appello di Roma, dichiarando inammissibile ilricorso presentato dalla Procura Generale di Roma e rigettando quello dell'Avvocatura dello Stato, che rappresentavala Presidenza del Consiglio dei Ministri e il ministero della Difesa, costituitisi parte civile.Nelle motivazioni della sentenza viene ribadita l'interpretazione che occorre dare all'assoluzione ai sensi dell'articolo530 comma 2 c.p.p. con la formula «perché il fatto non sussiste» pronunciata dalla corte di Assise. L'opinione delleparti civili tende ad interpretare l'assoluzione degli imputati come non completa.In pratica, è convinzione comune che la battaglia aerea vi sia stata davvero e che gli imputati - per la posizionericoperta all'epoca - non potessero non sapere; che abbiano effettivamente commesso i fatti loro contestati e chesiano stati assolti, semplicemente perché non sono state raccolte prove sufficienti per condannarli.

Le dichiarazioni di Cossiga: apertura di una nuova inchiestaA ventotto anni dalla strage, la procura di Roma ha deciso di riaprire una nuova inchiesta a seguito delledichiarazioni rilasciate nel febbraio 2007 da Francesco Cossiga. L'ex presidente della Repubblica, presidente delConsiglio all'epoca della strage, ha dichiarato che ad abbattere il DC9 sia stato un missile «a risonanza e non aimpatto», lanciato da un aereo della marina militare francese, e che furono i servizi segreti italiani a informare lui el'allora ministro dell'Interno Giuliano Amato dell'accaduto[44] .

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La definizione di Cossiga relativa ai missili a risonanza è poco precisa, a tal proposito il generale Vincenzo Manca,ex senatore e vicepresidente della commissione bicamerale d'inchiesta sulle stragi, ha dichiarato che «non esiste unmissile che scoppia a risonanza: i missili si differenziano per il sistema di guida con cui agganciano l’obiettivo, nonper il tipo di scoppio».[45] L'affermazione del generale Manca è però incompleta in quanto è perfettamenteconosciuta la produzione di missili a prevalente effetto blast, cioè importante onda d'urto e trascurabile produzione dischegge, ed è probabile che l'affermazione di Cossiga si riferisca, con dizione poco esperta, proprio a tale tipo dimissile. L'affermazione del generale Manca inoltre stupisce poiché, essendo egli un esperto di questioni militari, nonpoteva ignorare tali dettagli tecnici.Mentre nel 2002, lo stesso Cossiga aveva dichiarato invece, nella sua deposizione alle autorità inquirenti, che aitempi della strage non aveva nessun elemento per non credere che si fosse trattato di un cedimento strutturale e chenell'arco di 22 anni aveva sempre saputo che al DC-9, fosse occorso un normale incidente aereo.[46] Restano ignotele motivazioni che hanno portato Francesco Cossiga ad un tale radicale cambiamento di opinione.

Elenco delle vittimeIn grassetto l'equipaggio

• Cinzia Andres • Carmela Fullone • Guglielmo Norritto• Luigi Andres • Rosario Fullone • Lorenzo Ongari• Francesco Baiamonte • Vito Gallo • Paola Papi• Paola Bonati • Com.te Domenico Gatti • Alessandra Parisi• Alberto Bonfietti • Guelfo Gherardi • Carlo Parrinello• Alberto Bosco • Antonino Greco • Francesca Parrinello• Maria Vincenza Calderone • Berta Gruber • Anna Paola Pellicciani• Giuseppe Cammarota • Andrea Guarano • Antonella Pinocchio• Arnaldo Campanini • Vincenzo Guardi • Giovanni Pinocchio• Antonio Candia • Giacomo Guerino • Gaetano Prestileo• Antonella Cappellini • Graziella Guerra • Andrea Reina• Giovanni Cerami • Rita Guzzo • Giulia Reina• Maria Grazia Croce • Giuseppe Lachina • Costanzo Ronchini• Francesca D'Alfonso • Gaetano La Rocca • Marianna Siracusa• Salvatore D'Alfonso • Paolo Licata • Maria Elena Speciale• Sebastiano D'Alfonso • Maria Rosaria Liotta • Giuliana Superchi• Michele Davì • Francesca Lupo • Antonio Torres• Giuseppe Calogero De Ciccio • Giovanna Lupo • Giulia Maria Concetta Tripiciano• Secondo assistente di volo Rosa De

Dominicis• Giuseppe Manitta • Pierpaolo Ugolini

• Elvira De Lisi • Claudio Marchese • Daniela Valentini• Francesco Di Natale • Daniela Marfisi • Giuseppe Valenza• Antonella Diodato • Tiziana Marfisi • Massimo Venturi• Giuseppe Diodato • Erica Mazzel • Marco Volanti• Vincenzo Diodato • Rita Mazzel • Maria Volpe• Giacomo Filippi • Maria Assunta Mignani • Alessandro Zanetti• Primo ufficiale Enzo Fontana • Annino Molteni • Emanuele Zanetti• Vito Fontana • Primo assistente di volo Paolo Morici • Nicola Zanetti

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Il museo per la memoria di Ustica

Museo per la memoria di Ustica

Il 27 giugno 2007 viene aperto a Bologna il Museo perla memoria di Ustica.

Il museo, che si trova in via di Saliceto 5 presso gli exmagazzini dell'ATC, contiene l'aereo così come erastato ricostruito durante le indagini. Christian Boltanskiha prodotto una installazione su misura composta da:

• 81 lampade flebilmente pulsanti sospese sui restidell'aereo

• 81 specchi neriDietro ciascuno specchio vi è un altoparlante chediffonde un semplice pensiero/preoccupazione. Sonopresenti alcune casse di legno rivestite di plastica nera contenenti tutti gli oggetti ritrovati nei pressi dell'aereo. Unpiccolo libro con le foto degli oggetti viene consegnato ai visitatori.

FilmografiaDi seguito sono riportati, in ordine cronologico decrescente, i film e le trasmissioni televisive dedicate alla strage diUstica.• Blu notte - Misteri italiani: La strage di Ustica, a cura di Carlo Lucarelli, RAI, 2004• Ustica. Una spina nel cuore, regia di Romano Scavolini, 2001• I-TIGI Canto per Ustica, scritto da Daniele Del Giudice e Marco Paolini, con Marco Paolini e il Quartetto vocale

Giovanna Marini (DVD, 150 minuti, con allegato il libro Quaderno dei Tigi), Einaudi Stile Libero/Video, 2001• Il muro di gomma, regia di Marco Risi, 1991

BibliografiaLa folta bibliografia sulla strage di Ustica è riportata di seguito in ordine cronologico decrescente.• Enrico Brogneri, Ai margini di Ustica 2. In tutta omertà, edito dall'autore, 2008• Ray Cipson, Mark Demon, La Guerra di Ponza - Ustica: la cronaca, Lo Vecchio Editore, 2007• Giovanni Minoli, Piero Corsini, Quella maledetta estate, Rizzoli, 2007• Fabrizio Colarieti, Leonora Sartori, Andrea Vivaldo, Ustica, scenari di guerra, Becco Giallo, 2007• Vincenzo Ruggero Manca, Ustica assoluzione dovuta, giustizia negata, Koinè, 2007• Carlo Casarosa, Ustica. Storia di un'indagine, Plus, 2006• Erminio Amelio, Alessandro Benedetti, IH870. Il volo spezzato. Strage di Ustica: le storie, i misteri, i depistaggi,

il processo, Editori Riuniti, 2005• Luigi Di Stefano, Il Buco. Scenari di guerra nel cielo di Ustica, Vallecchi, 2005• Carlo Lucarelli, Strage di Ustica in Nuovi misteri d'Italia. I casi di Blu Notte (pagg. 46-73). Torino, Einaudi,

2004, ISBN 9788806167400.• Arcangelo Badolati, Il Mig Delle Bugie segreti di stato e verità nascoste , Pellegrini editore, 2004• Daniele Biacchessi, Fabrizio Colarieti, Punto Condor: Ustica il processo, Pendragon, 2002• Daniele Del Giudice, Marco Paolini, Quaderno dei Tigi (con il video I-TIGI Canto per Ustica, con Marco Paolini

e il Quartetto vocale Giovanna Marini, 150 minuti), Einaudi Stile Libro/Video, Torino, 2001• Lelio Lagorio, Il "Caso Ustica", Testimonianza davanti alla Corte d'Assise di Roma, 6 dicembre 2001,in

www.leliolagorio.it (Documenti)

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• Flaminia Cardini (a cura di), Ustica, la via dell'ombra, Sapere 2000, 1990• Paolo Guzzanti, Ustica. Verità svelata, Edizioni Bietti, 1999• Enrico Brogneri, Ai margini di Ustica, edito dall'autore, 1998• Daria Lucca, Paolo Miggiano, Andrea Purgatori, A un passo dalla guerra - Ustica: Storia di un segreto

inconfessabile, Sperling & Kupfer, 1995• Giuseppe Zamberletti, La minaccia e la vendetta. Ustica e Bologna: un filo tra due stragi, Franco Angeli, 1995• Andrea Purgatori, Daria Bonfietti, Michele Serra, Com'è profondo il mare, la strage di Ustica e la satira:

moralità della risata e immoralità della vergogna, Cuore, 1994• Claudio Gatti, Gail Hammer, Il quinto scenario - I missili di Ustica, Rizzoli, 1994• Dario Celli, Roberto Superchi, Ustica 50 lire per la verità, Publiprint, 1993• Franco Scottoni, Luigi Di Stefano, Ustica. Quel maledetto missile, Atlantis, 1990• Enzo Catania, Ustica: un giallo nel cielo, Longanesi, 1988

Voci correlate• Affare Maltese• Lista delle stragi avvenute in Italia• Incidente aereo• Negabilità plausibile• Mario De Paolis• Ivo Nutarelli• Ran Goren

Collegamenti esterni• Associazione dei parenti delle vittime della strage di Ustica [47]

• Intervista con Daria Bonfietti, Presidente della Associazione Parenti delle Vittime Strage di Ustica [48]

• Stragi80 [49]

• Video: The truth about Ustica's disaster (6/27/1980) [50]

• La Storia Siamo Noi - trasmissione RAI sulla strage di Ustica [51]

• Trasmissione Rai Telefono Giallo [52]

• Archivio900 Molte recensioni bibliografiche inerenti la strage di Ustica [53]

• Ai Margini di Ustica 2 - In tutta omertà [54]

• Ai margini di Ustica di Enrico Brogneri [55]

• L'Ora,Battaglia aerea poi la tragedia [56]

• Comitato Studi per Ustica [57]

• Un dossier sul caso pubblicato dalla Associazione Arma Aeronautica [58]

• seeninside.net La vicenda vista "dall'interno" [59]

• La strage di Ustica: per non dimenticare... [60]

• Da airmanshiponline- una opinione sul MiG di Castelsilano [61]

• Da airmanshiponline- una sintesi sull'incidente [62]

• Sito critico verso l'ipotesi di battaglia aerea [63]

• Vittime e testimoni. Strage di Ustica [64]

• il caso di Sandro Marcucci [65]

• lascia la tua firma vera per far riaprire il caso marcucci [66]

• Articolo completo su misteriditalia.com [67]

• Il museo a Bologna: 29 anni dopo, il relitto ricostruito [68]

• (EN) AirDisaster.Com Accident Synopsis of Flight 870 [69]

Strage di Ustica 55

Note[1] Marca del registro aeronautico: la lettera I (Italia) rappresenta la marca di nazionalità ed è seguita dalla marca di immatricolazione, composta

da una sequenza di quattro lettere diversa per ciascun velivolo.[2] Sentenza ordinanza, titolo 2, pag. 468.[3] Nel 1982 solo T4, in una seconda repertazione, nel 1987, T4 e TNT.[4] Ustica, il giudice Priore indaga sul Supersismi (http:/ / ricerca. repubblica. it/ repubblica/ archivio/ repubblica/ 1990/ 10/ 06/

ustica-il-giudice-priore-indaga-sul-supersismi. html). 06 ottobre 1990[5] «Tra i rottami del DC9 i pezzi di un "caccia"» (http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 1992/ maggio/ 24/

tra_rottami_del_DC9_pezzi_co_0_92052411400. shtml). Corriere della Sera, 24-05-1992.[6] Procedimento penale n. 527/84 A G. I.; titolo 2, pag. 29, 185, 186 e successive.[7] Come era infatti sfuggito all'avvocato difensore.[8] http:/ / www. youtube. com/ watch?v=bXglTY3RykA

http:/ / www. filefront. com/ 14242445/ telef%20giallo%20Ustica. flvhttp:/ / www. divshare. com/ download/ 8142378-809

[9] La registrazione della telefonata (http:/ / www. misteriditalia. com:80/ ustica/ ciFuDettoDiStareZitti. htm)[10] (http:/ / www. till-news. org/ ustica2. htm) (http:/ / www. stragi80. it/ rassegna/ press. htm)[11] Base aerea di Batajnica presso la vazduhoplovni zavod (fabbrica aeroplani) - VZ "Moma Stanojlović".[12] Aeroporto di Mostar presso la fabbrica aeroplani SOKO della quale la Libia era cliente in quanto in possesso dei modelli G2 Galeb e J1

Jastreb.[13] Procedimento penale n. 527/84 a G. I.; titolo 2, pagg. 1431-1435.[14] A tal proposito si veda anche il libro di A. Purgatori A un passo dalla guerra, pagg. 257-258.[15] Procedimento penale n. 527/84 a G. I. volume 6, capitolo XVII, La Libia, par. 8 e 9 (I sorvoli nelle nostre FIR e Il corridoio) - pagg.

1449-1462; capo 7 - capitolo III - pag. 4962.[16] Procedimento penale n. 527/84 A G. I.; sottotitolo 2, pag. 3956; capo 7, capitolo III, pag. 4963. Citiamo : «...Tutti, quelli che dovevano

provvedere, erano a conoscenza di queste penetrazioni; nessuno se ne curava; non pochi ne lucravano in giochi di potere e denaro. Quasi sichiudeva, la Difesa, al tramonto ed altri apparivano come delegati alla bisogna...».

[17] un traffico di tale intensità da far preoccupare piloti, civili e controllori: poche settimane prima della tragedia di Ustica, un voloRoma-Cagliari decide per sicurezza di tornare all'aeroporto di partenza, in altre occasioni i controllori di volo contattarono l'addettoaeronautico dell'ambasciata USA per la presenza di aerei pericolosamente vicini alle rotte civili.

[18] Il presidente egiziano Sadat aveva appena espulso i vari consiglieri militari sovietici, portando di fatto il paese nella sfera di influenza dellaAlleanza Occidentale.

[19] Tensione scaturita dall'azione unilaterale libica di estendere, nel 1973, le proprie acque territoriali tracciando la così detta "linea dellamorte", crisi che porterà, il 19 agosto 1981, ad un primo scontro aereo sul golfo della Sirte tra due F-14 Tomcat del VF-41 Black Aces, callsign Fast Eagle 102 (CDR "Hank" Kleeman/LT "DJ" Venlet) e Fast Eagle 107 (LT "Music" Muczynski/LTJG "Amos" Anderson) e dueSukhoi Su-22 Fitter dell'Aeronautica Militare Libica.

[20] Commissione Parlamentare d'inchiesta sul terrorismo in Italia e sulle cause della mancata individuazione dei responsabili delle stragi. 28ªseduta. Mercoledì 21 gennaio 1998. (http:/ / www. stragi80. it/ documenti/ comstragi/ bozzo. pdf)

[21] Procedimento penale n. 527 84 a G. I., capo 2, cap. 11, pagg. 4283 e successive.[22] Sentenza-ordinanza Priore, titolo 2, capitolo 4.14, I dati radaristici, pagina 564.[23] Procedimento penale n. 527 84 A G. I. capitolo LXV, pag. 2917.[24] Procedimento penale n. 527 84 a G. I., capo 2, titolo 1, pagg. 4080 e successive.[25] Procedimento penale n. 527 84 a G. I., capo 2, cap. 11, pagg. 4283 e successive.[26] Sentenza ordinanza, capo 2, pag. 4220.[27] Sentenza-ordinanza, capo 2, pag. 4225.[28] Procedimento penale n. 527 84 A G. I., titolo 2, cap 9, pagg. 4312[29] Dal serial di RAI 3: "Blu notte".[30] Dal serial di RAI3 "Blu notte": http:/ / it. youtube. com/ watch?v=YZYHo5_ERlA& feature=related[31] La registrazione audio della telefonata all'ambasciata USA (http:/ / www. stragi80. it/ archivio/ audio/ ciampino_tel. rm)[32] Sentenza ordinanza, capo 4, pagg. 4670 e seguenti.[33] Dal serial di RAI 3: Blu notte.[34] Dal serial di RAI 3: Blu notte.[35] Sentenza ordinanza, Capo 4, p.4667[36] Docente del Dipartimento di Ingegneria delle Telecomunicazioni all'Università di Pisa[37] Docente del Dipartimento di Ingegneria Aerospaziale all'Università di Pisa[38] Rispettivamente capo e sottocapo di Stato Maggiore[39] Rispettivamente capi del terzo e secondo reparto dello Stato Maggiore[40] Il traffico sconosciuto è stato rilevato dai radar della Difesa e codificato alfanumericamente: AG266, AJ441, Entry51, ecc.. (procedimento

penale n. 527/84 a G. I., titolo 2, pagg. 229 e successive).

Strage di Ustica 56

[41] "Synadex": Synthetic Air Defence Exercise[42] La repubblica del 16 dicembre 2005 pag. 30.[43] L'articolo 4 della legge 24 febbraio 2006, n. 85, ha abolito il punto riguardante la turbativa e ha dichiarato reato l'impedimento soltanto se

violento.[44] Strage di Ustica, nuove indagini Sentito Cossiga: un missile francese (http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 2008/ giugno/ 22/

Strage_Ustica_nuove_indagini_Sentito_co_9_080622064. shtml), Corriere della Sera, 22 giugno 2008[45] Strage Ustica: Gen. Manca, non esistono missili che scoppiano a risonanza, Ecoradio, 27 giugno 2008 (http:/ / ilcorrieredelweb. blogspot.

com/ 2008/ 06/ strage-ustica-gen-manca-non-esistono. html)[46] IH870 Il volo spezzato di Erminio Amelio e Alessandro Benedetti, pagg. 229 e 230.[47] http:/ / www. comune. bologna. it/ iperbole/ ustica[48] http:/ / www. reti-invisibili. net/ ustica/ articles/ art_3901. html[49] http:/ / www. stragi80. it[50] http:/ / www. liveleak. com/ view?i=62e_1172060667[51] http:/ / www. lastoriasiamonoi. rai. it/ puntata. aspx?id=197[52] http:/ / www. misteriditalia. com:80/ ustica/ ciFuDettoDiStareZitti. htm[53] http:/ / www. archivio900. it/ it/ libri/ index. aspx?c=1226[54] http:/ / www. studiolegalebrogneri. it/ mdpro/ modules. php?op=modload& name=News& file=article& sid=1007& mode=thread&

order=0& thold=0[55] http:/ / www. studiolegalebrogneri. it/ mdpro/ modules. php?op=modload& name=News& file=article& sid=1001& mode=thread&

order=0& thold=0[56] http:/ / www. till-news. org/ ustica2. htm[57] http:/ / www. comitatostudiperustica. it/[58] http:/ / gironda. it/ images/ imgblog/ imsargo/ big/ inserto_Ustica. pdf[59] http:/ / www. seeninside. net/[60] http:/ / www. mclink. it/ personal/ MC9494/ ustica. htm[61] http:/ / www. airmanshiponline. com/ 30sept2003/ 16-mig%20libico. pdf[62] http:/ / www. airmanshiponline. com/ 30sept2003/ 15-Ustica. pdf[63] http:/ / www. strageustica. it[64] http:/ / www. strageustica. altervista. org[65] http:/ / www. strageustica. altervista. org/ pagina47. html[66] http:/ / blog. libero. it/ sandromarcucci/ view. php?reset=1& id=sandromarcucci[67] http:/ / web. archive. org/ web/ 20021201230525/ misteriditalia. com/ ustica/[68] http:/ / bologna. repubblica. it/ multimedia/ home/ 6639363[69] http:/ / www. airdisaster. com/ cgi-bin/ view_details. cgi?date=06271980& reg=I-TIGI& airline=Itavia

Strage della stazione di Bologna 57

Strage della stazione di BolognaCoordinate geografiche: 44°30′22″N 11°20′32″E

Strage di Bologna

La stazione di Bologna dopo l'esplosione dell'ordigno che ha causato la strageLuogo Bologna

Obiettivo Stazione ferroviaria

Data 2 agosto 198010:25

Tipologia Esplosione

Morti 85

Feriti 200

Esecutori Giuseppe Valerio Fioravanti, Francesca Mambro, LuigiCiavardini

Sospetti NAR

Motivazione Terrorismo

La strage di Bologna, compiuta sabato 2 agosto 1980, è uno degli atti terroristici più gravi avvenuti in Italia nelsecondo dopoguerra. Per Bologna e per l'Italia è stata una drammatica presa di coscienza della recrudescenza delterrorismo.Alle 10:25, nella sala d'aspetto di 2° classe della Stazione di Bologna Centrale, affollata di turisti e persone inpartenza o di ritorno dalle vacanze, un ordigno a tempo, contenuto in una valigia abbandonata, esplode uccidendoottantacinque persone e ferendone oltre duecento. La città reagì con orgoglio e prontezza: molti cittadini prestarono iprimi soccorsi alle vittime e contribuirono ad estrarre le persone sotterrate dalle macerie. Non essendo sufficienti leambulanze per trasportare i feriti agli ospedali cittadini, vennero impiegati anche autobus come il 37, auto private etaxi. Per curare i feriti medici e infermieri tornarono dalle ferie e furono riaperti i reparti chiusi per l'estate.

Struttura dell'ordignoLa bomba era composta da 23 kg di esplosivo, una miscela di 5 kg di tritolo e T4 detta "Compound B", potenziata da18 kg di gelatinato (nitroglicerina ad uso civile). L'esplosivo, di fabbricazione militare, era posto in una valigettasistemata a circa 50 centimetri d'altezza su di un tavolino portabagagli sotto il muro portante dell'ala ovest dellastazione, allo scopo di aumentarne l'effetto.[1] La detonazione si udì nel raggio di molti chilometri e causò il crollo diun'ala intera della stazione investendo in pieno il treno Ancona-Chiasso in sosta al primo binario e il parcheggio deitaxi antistante.

Strage della stazione di Bologna 58

Indagini giudiziarie

La stazione dopo l'esplosione

Subito dopo l'attentato, il governo italiano, presieduto da FrancescoCossiga, e le forze di polizia attribuirono lo scoppio a cause fortuite,ovvero all'esplosione di una caldaia nel sotterraneo della stazione. Nonappena apparvero più chiare le dinamiche e fu palese una matriceterrorista, attribuirono la responsabilità della strage al terrorismo nero.

Già il 26 agosto 1980 la Procura della Repubblica di Bologna emiseventotto ordini di cattura nei confronti di militanti di estrema destra deiNuclei Armati Rivoluzionari: Roberto Fiore e Massimo Morsello(futuri fondatori di Forza Nuova), Gabriele Adinolfi, FrancescaMambro, Elio Giallombardo, Amedeo De Francisci, MassimilianoFachini, Roberto Rinani, Giuseppe Valerio Fioravanti, Claudio Mutti,Mario Corsi, Paolo Pizzonia, Ulderico Sica, Francesco Bianco,Alessandro Pucci, Marcello Iannilli, Paolo Signorelli, PierLuigiScarano, Francesco Furlotti, Aldo Semerari, Guido Zappavigna,GianLuigi Napoli, Fabio De Felice, Maurizio Neri. Vengono subitointerrogati a Ferrara, Roma, Padova e Parma. Tutti saranno scarceratinel 1981.

Depistaggi e disinformazione

Vi furono svariati episodi di depistaggio, organizzati per far terminare le indagini, dei quali il più grave è quelloordito da parte di alcuni vertici dei servizi segreti del SISMI, tra i quali Pietro Musumeci e Giuseppe Belmonte, chefecero porre in un treno a Bologna, da un sottufficiale dei carabinieri, una valigia piena di esplosivo, dello stesso tipoche fece esplodere la stazione, contenente oggetti personali di due estremisti di destra, un francese e un tedesco.Musumeci produsse anche un dossier fasullo, denominato "Terrore sui treni", in cui riportava gli intenti stragisti deidue terroristi internazionali in relazione con altri esponenti dell'eversione neofascista, tutti legati allo spontaneismoarmato, senza legami politici, quindi autori e allo stesso tempo mandanti della strage.

Francesco Cossiga, il 15 marzo 1991, al tempo della sua presidenza della Repubblica, affermò di essersi sbagliato adefinire "fascista" la strage alla stazione di Bologna e di essere stato mal indicato dai servizi segreti. Attorno a questastrage, come era già avvenuto per la Strage di piazza Fontana nel 1969, si sviluppò un cumulo di affermazioni,controaffermazioni, piste vere e false, tipiche di altri tragici avvenimenti della cosiddetta strategia della tensione.

CondanneLentamente e con fatica, attraverso una complicata e discussa vicenda politica e giudiziaria, e grazie alla spinta civiledell'Associazione tra i familiari delle vittime della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980, si giunse ad unasentenza definitiva della Corte di Cassazione il 23 novembre 1995. Vennero condannati all'ergastolo, quali esecutoridell'attentato, i neofascisti dei NAR Giuseppe Valerio Fioravanti e Francesca Mambro, che si sono sempre dichiaratiinnocenti, mentre l'ex capo della P2 Licio Gelli, l'ex agente del SISMI Francesco Pazienza e gli ufficiali del serviziosegreto militare Pietro Musumeci e Giuseppe Belmonte vennero condannati per il depistaggio delle indagini.Il 9 giugno 2000 la Corte d'Assise di Bologna emise nuove condanne per depistaggio: 9 anni di reclusione perMassimo Carminati, estremista di destra, e quattro anni e mezzo per Federigo Mannucci Benincasa, ex direttore delSISMI di Firenze, e Ivano Bongiovanni, delinquente comune legato alla destra extraparlamentare. Ultimo imputatoper la strage è Luigi Ciavardini, con condanna a 30 anni confermata nel 2007. Anche lui continua a dichiararsiinnocente.

Strage della stazione di Bologna 59

Eventuali mandanti della strage non sono mai stati scoperti.

Ipotesi alternativeA causa del protrarsi negli anni delle vicende giudiziarie e dei numerosi comprovati depistaggi, intorno ai veriesecutori e ai mandanti dell'attentato si sono sempre sviluppate numerose ipotesi e strumentalizzazioni politichedivergenti dai fatti processuali che hanno portato alle condanne definitive dei presunti esecutori materiali dellastrage.• Stando quanto riportato dai media nel 2004 e ripreso nel 2007[2] , Francesco Cossiga, in una lettera indirizzata a

Enzo Fragalà, capogruppo di Alleanza Nazionale nella commissione Mitrokhin, ipotizza un coinvolgimentopalestinese (per mano del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina e del gruppo Separat di Iliz RamirezSanchez, noto come "comandante Carlos") dietro l'attentato.[3] Inoltre, nel 2008 Cossiga ha rilasciato un'intervistaal Corriere della Sera in cui ribadiva la sua convinzione secondo cui la strage non sia da imputarsi al terrorismonero, ma ad un "incidente" di gruppi della resistenza palestinese operanti in Italia. Si dichiara oltresì convintodell'innocenza di Francesca Mambro e Giuseppe Valerio Fioravanti.[4]

• Dalla sua cella, a Parigi, il terrorista rosso Ilic Ramirez Sanchez afferma che «la commissione Mitrokhin cerca difalsificare la storia» e che «a Bologna a colpire furono CIA e Mossad», con l'intento di punire e ammonire l'Italiaper i suoi rapporti di fiducia reciproca con l'OLP, che si era segretamente impegnato a non colpire l'Italia incambio di una certa protezione.[5]

• Nel maggio 2007 il figlio di Massimo Sparti (malvivente legato alla banda della Magliana e principale accusatoredi Fioravanti) dichiara «mio padre nella storia del processo di Bologna ha sempre mentito».[6]

• In un allegato pubblicato in fascicoli del settimanale di destra L'Italia Settimanale nel corso del 1994 intitolato"Storia della prima Repubblica" viene fornita una particolare ipotesi sulla strage; viene accomunata alla strage diUstica (ne viene definita letteralmente il "bis"); poi viene paragonata al caso di Enrico Mattei e al caso Moro. Iltesto prosegue con

« L'Italia dalla nascita della prima Repubblica è stata, come tutti sanno, un paese a sovranità limitata (...) ora, nel momentoin cui, per questioni contingenti (...) ha fatto - raramente - scelte che si sono rivelate in contrasto con le alleanze di cui vidicevo, ha compiuto, detto in termini politico-mafioso-diplomatici, uno "sgarro". E come nella mafia quando un picciottosbaglia finisce in qualche pilone di cemento o viene privato di qualche parente (in gergo si chiama "vendetta trasversale").Così è fra gli Stati: quando qualche paese sbaglia, non gli si dichiara guerra; ma gli si manda un "avvertimento", sotto formadi bomba, che esplode in una piazza, su di un treno, su una nave, ecc ecc »

Senza contestare le sentenze giudiziarie che hanno riconosciuto gli esecutori materiali, il testo vuole indicare imandanti.

Vittime• Antonella Ceci, anni 19• Angela Marino, anni 23• Leo Luca Marino, anni 24• Domenica Marino, anni 26• Errica Frigerio In Diomede Fresa, anni 57• Vito Diomede Fresa, anni 62• Cesare Francesco Diomede Fresa, anni 14• Anna Maria Bosio In Mauri, anni 28• Carlo Mauri, anni 32• Luca Mauri, anni 6• Eckhardt Mader, anni 14

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• Margret Rohrs In Mader, anni 39• Kai Mader, anni 8• Sonia Burri, anni 7• Patrizia Messineo, anni 18• Silvana Serravalli In Barbera, anni 34• Manuela Gallon, anni 11• Natalia Agostini In Gallon, anni 40• Marina Antonella Trolese, anni 16• Anna Maria Salvagnini In Trolese, anni 51• Roberto De Marchi, anni 21• Elisabetta Manea Ved. De Marchi, anni 60• Eleonora Geraci In Vaccaro, anni 46• Vittorio Vaccaro, anni 24• Velia Carli In Lauro, anni 50• Salvatore Lauro, anni 57• Paolo Zecchi, anni 23• Viviana Bugamelli In Zecchi, anni 23• Catherine Helen Mitchell, anni 22• John Andrew Kolpinski, anni 22• Angela Fresu, anni 3• Maria Fresu, anni 24• Loredana Molina In Sacrati, anni 44• Angelica Tarsi, anni 72• Katia Bertasi, anni 34• Mirella Fornasari, anni 36• Euridia Bergianti, anni 49• Nilla Natali, anni 25• Franca Dall'olio, anni 20• Rita Verde, anni 23• Flavia Casadei, anni 18• Giuseppe Patruno, anni 18• Rossella Marceddu, anni 19• Davide Caprioli, anni 20• Vito Ales, anni 20• Iwao Sekiguchi, anni 20• Brigitte Drouhard, anni 21• Roberto Procelli, anni 21• Mauro Alganon, anni 22• Maria Angela Marangon, anni 22• Verdiana Bivona, anni 22• Francesco Gomez Martinez, anni 23• Mauro Di Vittorio, anni 24• Sergio Secci, anni 24• Roberto Gaiola, anni 25• Angelo Priore, anni 26• Onofrio Zappala', anni 27• Pio Carmine Remollino, anni 31

Strage della stazione di Bologna 61

• Gaetano Roda, anni 31• Antonino Di Paola, anni 32• Mirco Castellaro, anni 33• Nazzareno Basso, anni 33• Vincenzo Petteni, anni 34• Salvatore Seminara, anni 34• Carla Gozzi, anni 36• Umberto Lugli, anni 38• Fausto Venturi, anni 38• Argeo Bonora, anni 42• Francesco Betti, anni 44• Mario Sica, anni 44• Pier Francesco Laurenti, anni 44• Paolino Bianchi, anni 50• Vincenzina Sala In Zanetti, anni 50• Berta Ebner, anni 50• Vincenzo Lanconelli, anni 51• Lina Ferretti In Mannocci, anni 53• Romeo Ruozi, anni 54• Amorveno Marzagalli, anni 54• Antonio Francesco Lascala, anni 56• Rosina Barbaro In Montani, anni 58• Irene Breton In Boudouban, anni 61• Pietro Galassi, anni 66• Lidia Olla In Cardillo, anni 67• Maria Idria Avati, anni 80• Antonio Montanari, anni 86

In memoria della strage

Una manifestazione in occasione dei funeralidelle vittime

Il 2 agosto è considerata la giornata in memoria di tutte le stragi, e lacittà di Bologna con l'Associazione tra i familiari delle vittime dellastrage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980 organizzano ognianno un concorso internazionale di composizione musicale conconcerto in Piazza Maggiore.

Per ricordare la strage, nella ricostruzione dell'ala della stazionedistrutta è stato creato uno squarcio nella muratura. All'interno, nellasala d'aspetto, è stata mantenuta la pavimentazione originale nel puntodello scoppio. Il settore ricostruito presenta l'intonaco esterno liscio enon "bugnato" come tutto il resto del fabbricato, in modo che siaimmediatamente riconoscibile e più visibile. È stato mantenuto intatto

uno degli orologi nel piazzale antistante la stazione ferroviaria, quello che si fermò alle 10:25; qualche tempo dopo lastrage l'orologio venne rimesso in funzione, ma di fronte a decise rimostranze le Ferrovie convennerosull'opportunità che quelle lancette rimanessero ferme a perenne ricordo.

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Cippo commemorativo delle vittime della strage

Il cippo commemorativo nella stazione di Bologna contiene l'elencodelle "vittime del terrorismo fascista". Durante il mandato di GiorgioGuazzaloca, sindaco di Bologna dal 1999 al 2004, l'esponente locale diAlleanza Nazionale Massimiliano Mazzanti propose al sindaco di noncitare più la "matrice fascista" della strage nella commemorazioneufficiale del 2 agosto, anche se confermata con le condanne del1995.[7] Nonostante le critiche dell'opposizione, il sindaco, pur nonammettendo di aver accolto l'invito che veniva da una parte della suamaggioranza, così fece per tutte e quattro le prime celebrazioni che lovidero protagonista. Dal 2004, invece il nuovo sindaco, SergioCofferati, è tornato a scandire la vecchia formula durante lamanifestazione ufficiale.

Cinema e letteratura

La strage di Bologna fa parte dell'immaginario collettivo italiano ecome tale è stata evocata in numerose opere cinematografiche eletterarie.

• Il cortometraggio di Massimo Martelli Per non dimenticare (1992)mostra la vita di diverse persone (interpretate perlopiù da attori famosi, come Giuseppe Cederna, MassimoDapporto, Giuliana De Sio, etc.) nell'ora immediatamente precedente la strage.

• Il documentario Iltrentasette di Roberto Greco (2005) contiene le testimonianze di diverse persone che preseroparte ai soccorsi.

• La strage di Bologna è stata ricordata nel romanzo di Giancarlo De Cataldo Romanzo criminale e, pertanto,mostrata nell'omonimo film di Michele Placido (2005), in cui viene fatta intendere la responsabilità di uominidello Stato. L'omonima serie televisiva trasmessa da SKY Cinema 1 ne ha fatto il soggetto dell'undicesimapuntata.

• Maria Fresu, l'unica vittima di cui non venne ritrovato il corpo perché completamente disintegrato dall'esplosione,viene ricordata nella poesia Il nome di Maria Fresu di Andrea Zanzotto.

• Il tragico evento viene ricordato anche nel film Da zero a dieci di Luciano Ligabue (2002), nel quale Libero, unodei quattro protagonisti, rivela che un suo amico ha perso la vita, essendo rimasto coinvolto nell'esplosione mentresi trovava alla stazione di Bologna.

• Il regista Filippo Porcelli ha dedicato tre film alla memoria del 2 agosto 1980: 2 agosto 1980. Oggi (2005), 2agosto, stazione di Bologna. Binario 9 ¾ (2006) e NowHere (2007).

• Nell'opera letteraria Sopra il mare, sotto il cielo viene ricordato l'episodio con la testimonianza di una vittimarimasta sorda a causa dell'esplosione.

• Uno dei racconti della raccolta L'ultima lacrima di Stefano Benni si svolge nella stazione di Bologna la mattinadella strage e termina un istante prima dell'esplosione.

Strage della stazione di Bologna 63

Bibliografia• Carlo Lucarelli, La strage di Bologna in Nuovi misteri d'Italia. I casi di Blu Notte. Torino, Einaudi, 2004. pp.

190-213. ISBN 9788806167400.• Alex Boschetti e Anna Ciammitti, La strage di Bologna, fumetto con prefazione di Carlo Lucarelli. Casa editrice

Becco Giallo• Andrea Colombo, Storia nera. Bologna, la verità di Francesca Mambro e Valerio Fioravanti, 2007, Cairo

publishing;

Voci correlate• Anni di piombo• Commissione Stragi• Iltrentasette• Lista delle stragi avvenute in Italia• Loggia P2• Strategia della tensione• Nuclei Armati Rivoluzionari• Organizzazione Gladio• Affare Maltese

Altri progetti

• Wikimedia Commons contiene file multimediali su Strage di Bologna

Collegamenti esterni• Associazione tra i familiari delle vittime della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980 [8]

• Testo integrale della sentenza di cassazione del 23 novembre 1995 [9]

• Centro di documentazione storico politica su stragismo, terrorismo e violenza politica [10]

• Ricostruzione della vicenda giudiziaria [11]

• Bibliografia sulla strage [12]

• Sito ufficiale della Stazione Centrale di Bologna [13]

• blog de "iltrentasette, memorie di una città ferita" [14]

• Comitato "L'Ora della Verità" [15]

• Concorso 2 agosto (in memoria della strage) [16]

• Osservatorio Democratico [17]

• "REBUS Speciale: Bologna, la strage dai due volti?" [18], video della trasmissione speciale di Odeon tv incentratasui misteri ancora irrisolti di questa strage.

• "Bologna 2 agosto, 1980. La strage" [19] La Storia Siamo Noi, Rai Educational.• "10,25 Cronaca di una strage" [20] Racconto di Daniele Biacchessi sulla strage.• Intervista con Paolo Bolognesi (Presidente Associazione tra i familiari delle vittime della strage alla stazione di

Bologna) [21]

• Le stragi dell'estate 1980: Bologna e Ustica [22]

• I film di Filippo Porcelli sul 2 agosto 1980 [23]

Strage della stazione di Bologna 64

Note[1] Filmato "Il Caso della Strage di Bologna" (http:/ / www. rai. tv/ dl/ RaiTV/ programmi/ media/

ContentItem-696acf5c-42b8-4105-925f-c606432beb81. html?p=0) di Carlo Lucarelli - Blu notte, quinta serie, puntata n.6 - 2002.[2] "Il giallo della strage di Bologna. Ecco le prove della pista araba" (http:/ / www. ilgiornale. it/ a. pic1?ID=214956), da Il Giornale del

22-10-2007.[3] "Strage Bologna: Cossiga, forse atto del terrorismo arabo" (http:/ / www. capperi. net/ stragebo. html)[4] "La strage di Bologna, fu un incidente della resistenza palestinese" (http:/ / www. corriere. it/ politica/ 08_luglio_08/

cossiga_cazzullo_f6395d90-4cb1-11dd-b408-00144f02aabc. shtml), Corriere della Sera, 8 luglio 2008[5] "A Bologna a colpire furono Cia e Mossad. Carlos: utilizzati giovani neofascisti, però per me Mambro e Fioravanti sono innocenti" (http:/ /

www. corriere. it/ Primo_Piano/ Cronache/ 2005/ 11_Novembre/ 23/ biondani. shtml), Corriere della Sera, 23 novembre 2005[6] "Strage di Bologna. Parla il figlio di Sparti, testimone chiave dell'accusa: «Mio padre ha sempre mentito»" (http:/ / www. ilsole24ore. com/

art/ SoleOnLine4/ Attualita ed Esteri/ Attualita/ 2007/ 05/ strage-bologna. shtml), Il Sole 24 Ore, 24 maggio 2007[7] I DS intervengono sulla strage di Bologna (http:/ / guide. dada. net/ democratici_di_sinistra/ interventi/ 2003/ 12/ 147057. shtml), 20/12/2003[8] http:/ / www. stragi. it[9] http:/ / www. stragi. it/ 2agost80/ senindx. htm[10] http:/ / www. cedost. it[11] http:/ / web. mac. com/ zoboli/ iWeb/ La%20Strage%20di%20Bologna/ Inizio. html[12] http:/ / www. archivio900. it/ it/ libri/ index. aspx?c=1108& o=a[13] http:/ / www. bolognacentrale. it[14] http:/ / iltrentasette. blogspot. com[15] http:/ / www. loradellaverita. org[16] http:/ / www. concorso2agosto. it[17] http:/ / www. osservatoriodemocratico. org/ page. asp?ID=2854& Class_ID=1001[18] http:/ / archivio. odeontv. net/ Rebus/ Rebus_Archivio_dettaglio_04. htm[19] http:/ / www. lastoriasiamonoi. rai. it/ puntata. aspx?id=338&[20] http:/ / www. retedigreen. com/ index-33. htm[21] http:/ / www. reti-invisibili. net/ stragedibologna/ articles/ art_3900. html[22] http:/ / www. stragi80. it/[23] http:/ / it. youtube. com/ filippoporcelli

Strage di Capaci 65

Strage di Capaci

Strage di CapaciLuogo Isola delle Femmine (Palermo)

Obiettivo Il giudice Giovanni Falcone

Data 23 maggio 199217.58

Tipologia Esplosione

Morti 5

Feriti 23

Esecutori Giovanni Brusca, Pietro Rampulla e almeno altri 3 collaboratori (Cosa nostra)

Motivazione Rappresaglia contro la lotta alla mafia

La Strage di Capaci è l'espressione di lingua italiana, coniata dai Media e ormai di uso comune, con cui si indical'attentato mafioso in cui il 23 maggio 1992, sull'autostrada A29, nei pressi dello svincolo di Capaci e a pochichilometri da Palermo, persero la vita il magistrato antimafia Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo,anch'ella magistrato, e tre agenti della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro.[1]

L'espressione "Strage di Capaci" è in effetti errata: è vero che la strage avvenne nei pressi dello svincolo autostradaledi Capaci ma il luogo si trova nel territorio del comune di Isola delle Femmine. In siciliano l'espressione utilizzataper indicare l'eccidio è "l'attintatuni", "il grande attentato".Nel tragico attentato sono rimasti illesi altri quattro componenti del gruppo al seguito del magistrato: l'autistagiudiziario Giuseppe Costanza (seduto nei sedili posteriori dell'auto blindata guidata da Falcone) e gli agenti PaoloCapuzzo, Gaspare Cervello e Angelo Corbo.[2]

Gli esecutori materiali del delitto furono almeno cinque uomini (tra cui Pietro Rampulla che confezionò e posizionòl'esplosivo[3] e Giovanni Brusca, che fu la persona che fisicamente azionò il telecomando al momento del passaggiodell'auto blindata del magistrato, che tornava da Roma)[4]

Strage di Capaci 66

albero Falcone, Palermo

I mafiosi avevano riempito di tritolo un tunnel scavatosotto l'autostrada (per assicurarsi la buona riuscita deldelitto, ne misero circa 500 kg, come punto diriferimento gli attentatori presero un frigorifero biancoposto ai lati della strada) nel tratto che collegal'aeroporto di Punta Raisi (oggi "AeroportoFalcone-Borsellino") al capoluogo siciliano. [5] Atutt'oggi sono conosciuti soltanto i nomi degli esecutorimateriali della strage, poiché le indagini mirate ascoprire i mandanti ed eventuali intrecci di naturapolitica non hanno prodotto risultati significativi.[6] [7] .

La strage di Capaci, festeggiata dai mafiosi nel carceredell'Ucciardone, [8] ha segnato una delle pagine piùtragiche della lotta alla mafia ed è strettamenteconnessa al successivo attentato di cui rimase vittima ilgiudice Paolo Borsellino, amico e collega di Falcone.Le stragi provocarono una reazione di sdegnonell'opinione pubblica[9] , oltre che l'intensificazionedella lotta antimafia, con il conseguente moltiplicarsidei pentiti e la cattura di latitanti quali Totò Riina [10]

[11] [12] [13]

piazza della Memoria, Palermo

Per la strage sono stati riconosciuti colpevoli nelmaggio del 2002 24 imputati[14] , mentre nel 2008 laprima sezione penale della Cassazione ha condannato12 persone in quanto mandanti di entrambe le stragi:Salvatore Montalto, Giuseppe Farinella e SalvatoreBuscemi, Giuseppe Madonia, Giuseppe Montalto,Carlo Greco, Pietro Aglieri, Benedetto Santapaola,Mariano Agate, Benedetto Spera, Antonino Giuffrè eStefano Ganci. [15]

Commemorazioni

Ogni anno, il 23 maggio, si tiene a Palermo e Capaciuna lunga serie di attività, in commemorazione dellamorte del magistrato Giovanni Falcone e di Francesca Morvillo.[16]

I resti dell'auto sono esposti a Roma, presso la scuola di formazione degli agenti di polizia penitenziaria[17]

Nell'anno della strage è stata creata anche una fondazione intitolata a Giovanni e Francesca Falcone e guidata daMaria Falcone, sorella del magistrato, che si propone di combattere la criminalità organizzata e di promuovereattività di educazione della legalità. La Fondazione ha ottenuto dall'ONU nel 1996 il riconoscimento dello statusconsultivo in qualità di ONG presso il Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite.

Strage di Capaci 67

Il coinvolgimento dei servizi segretiL'indagine sulla strage ha portato ad investigare sui servizi segreti e a chiedere che venisse tolto il segreto di Stato sualcuni fascicoli, per indagare sulla presunta collusione tra servizi segreti e mafia. [18] [19]

Anche Gioacchino Genchi ha parlato di un coinvolgimento dei servizi segreti. [20]

Voci correlate• Strage di via d'Amelio• Pool antimafia

Bibliografia• Giovanni Bianconi. Gaetano Savatteri. L'attentatuni. Storia di sbirri e di mafiosi. Roma, Baldini Castoldi Dalai,

2001. ISBN 8880894609• Luigi Garlando. Per questo mi chiamo Giovanni. Fabbri Editori, 2004. ISBN 9788845103032.• Pino Corrias. Davanti al rettilineo di Capaci, come in un labirinto, in Luoghi comuni. Dal Vajont a Arcore, la

geografia che ha cambiato l'Italia. Milano, Rizzoli, 2006. pp. 127-144. ISBN 9788817010801.

Filmografia• Giovanni Falcone, regia di Giuseppe Ferrara, 1993• L'attentatuni, regia di Claudio Bonivento, 2001• In un altro paese, regia di Marco Turco, 2006

Collegamenti esterni• Sito della fondazione Giovanni e Francesca Falcone [21]

• Sito sulla strage [22]

Note[1] UNA STRAGE COME IN LIBANO - Repubblica.it » Ricerca (http:/ / ricerca. repubblica. it/ repubblica/ archivio/ repubblica/ 1992/ 05/ 24/

una-strage-come-in-libano. html)[2] ' BASTA, CHIUDIAMO PALAZZO DI GIUSTIZIA' - Repubblica.it » Ricerca (http:/ / ricerca. repubblica. it/ repubblica/ archivio/

repubblica/ 1992/ 05/ 25/ basta-chiudiamo-palazzo-di-giustizia. html)[3] strage di Capaci: spunta Santapaola (http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 1993/ novembre/ 15/

strage_Capaci_spunta_Santapaola_co_0_9311156734. shtml)[4] CAPACI, CHIESTI 32 ERGASTOLI PER RIINA E TUTTA LA CUPOLA - Repubblica.it » Ricerca (http:/ / ricerca. repubblica. it/

repubblica/ archivio/ repubblica/ 1997/ 05/ 23/ capaci-chiesti-32-ergastoli-per-riina-tutta. html)[5] LA RICOSTRUZIONE DELL' AGGUATO - Repubblica.it » Ricerca (http:/ / ricerca. repubblica. it/ repubblica/ archivio/ repubblica/ 1992/

05/ 25/ la-ricostruzione-dell-agguato. html)[6] È ciò che si evince dalla sentenza definitiva della Cassazione del 2002 che condannava gli esecutori ma scagionava i boss sospettati di essere i

mandanti. Cfr.: "Annullate 13 condanne per la strage di Capaci" [[La Repubblica (http:/ / www. repubblica. it/ online/ cronaca/ scarcerati/capaci/ capaci. html)] 31 maggio 2002]. URL consultato il 03-06-2009.

[7] Per La Strage Di Via D' Amelio Contrada Davanti Al Giudice - Repubblica.It » Ricerca (http:/ / ricerca. repubblica. it/ repubblica/ archivio/repubblica/ 1994/ 04/ 14/ per-la-strage-di-via-amelio. html)

[8] E I CLAN BRINDARONO ALL' UCCIARDONE - Repubblica.it » Ricerca (http:/ / ricerca. repubblica. it/ repubblica/ archivio/ repubblica/1992/ 05/ 29/ clan-brindarono-all-ucciardone. html)

[9] A PALERMO UN MESE DOPO PER NON DIMENTICARE - Repubblica.it » Ricerca (http:/ / ricerca. repubblica. it/ repubblica/ archivio/repubblica/ 1992/ 06/ 23/ palermo-un-mese-dopo-per-non. html)

[10] Giovanni Di Cagno, Gioacchino Natoli, Cosa nostra ieri, oggi, domani: la mafia siciliana nelle parole di chi la combatte e di chi l'haabbandonata (http:/ / books. google. it/ books?id=Mt-AZvJ4oOcC& ), Ed. DEDALO, 2004,ISBN 9788822062703, pag 52

[11] UN AEREO PER LA STRAGE - Repubblica.it » Ricerca (http:/ / ricerca. repubblica. it/ repubblica/ archivio/ repubblica/ 1992/ 05/ 25/un-aereo-per-la-strage. html)

Strage di Capaci 68

[12] ' VERGOGNA, VERGOGNA ASSASSINI' - Repubblica.it » Ricerca (http:/ / ricerca. repubblica. it/ repubblica/ archivio/ repubblica/ 1992/05/ 25/ vergogna-vergogna-assassini. html)

[13] E Pappalardo Grida Dall' Altare ' Smascherate Chi L' Ha Tradito' - Repubblica.It » Ricerca (http:/ / ricerca. repubblica. it/ repubblica/archivio/ repubblica/ 1992/ 05/ 26/ pappalardo-grida-dall-altare-smascherate. html)

[14] gli errori dei politici - Repubblica.it » Ricerca (http:/ / ricerca. repubblica. it/ repubblica/ archivio/ repubblica/ 2004/ 05/ 23/gli-errori-dei-politici. html)

[15] Strage del '92 carcere a vita per i mandanti - Repubblica.it » Ricerca (http:/ / ricerca. repubblica. it/ repubblica/ archivio/ repubblica/ 2008/09/ 19/ strage-del-92-carcere-vita-per-mandanti. html)

[16] La giornata della memoria tra l' albero Falcone e Capaci - Repubblica.it » Ricerca (http:/ / ricerca. repubblica. it/ repubblica/ archivio/repubblica/ 2009/ 05/ 23/ la-giornata-della-memoria-tra-albero. html)

[17] Strage di Capaci l' auto in mostra - Repubblica.it » Ricerca (http:/ / ricerca. repubblica. it/ repubblica/ archivio/ repubblica/ 2000/ 12/ 10/strage-di-capaci-auto-in-mostra. html)

[18] http:/ / www. repubblica. it/ 2009/ 07/ sezioni/ cronaca/ mafia-8/ inchieste-riaperte/ inchieste-riaperte. html[19] http:/ / www. repubblica. it/ cronaca/ 2009/ 12/ 11/ news/ stragi_di_mafia_ombre_sui_servizi_i_pm_togliere_il_segreto_di_stato-1820202/[20] http:/ / www. antoniodipietro. com/ 2009/ 02/ gioacchino_genchi/ index. html[21] http:/ / www. fondazionefalcone. it/[22] http:/ / digilander. libero. it/ inmemoria/ strage_capaci. htm

Strage di via D'Amelio

Strage di via d'Amelio

Esterno del palazzo in via D'Amelio in cui abitava la madre del giudice Borsellino,davanti al quale avvenne l'attentato

Luogo Palermo

Obiettivo Paolo Borsellino, Procuratore della Repubblica di Marsala

Data 19 luglio 1992 16:58

Tipologia Autobomba

Morti 6

Feriti 24

Esecutori Cosa nostra

Motivazione Rappresaglia contro la lotta alla mafia

La strage di via d'Amelio fu un attentato di stampo mafioso messo in atto il pomeriggio del 19 luglio 1992 aPalermo in cui persero la vita il giudice antimafia Paolo Borsellino e la sua scorta. L'attentato segue di due mesi lastrage di Capaci, in cui fu ucciso il giudice Giovanni Falcone, segnando uno dei momenti più tragici nella lotta allamafia.[1]

L'esplosione, avvenuta in via Mariano d'Amelio dove viveva la madre di Borsellino e dalla quale il giudice quelladomenica si era recato in visita, avvenne per mezzo di una Fiat 126 contenente circa 100 chilogrammi di tritolo.[2] [3]

Secondo gli agenti di scorta, via d'Amelio era una strada pericolosa, tanto che era stato chiesto di procedere preventivamente ad una rimozione dei veicoli parcheggiati davanti alla casa, richiesta però non accolta dal comune

Strage di via D'Amelio 69

di Palermo.Oltre a Paolo Borsellino morirono gli agenti di scorta Agostino Catalano (caposcorta), Emanuela Loi (prima donna afar parte di una scorta e a cadere in servizio), Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. L'unicosopravvissuto è Antonio Vullo, risvegliatosi in ospedale dopo l'esplosione, in gravi condizioni. La bomba venneradiocomandata a distanza ma non è mai stata definita l'organizzazione della strage, nonostante il giudice fosse aconoscenza di un carico di esplosivi arrivato a Palermo appositamente per essere utilizzati contro di lui. Si sospettache il detonatore che ha provocato l'esplosione sia stato azionato dal Castello Utveggio.[4]

Dopo l'attentato, l'"agenda rossa" di Borsellino, agenda che il giudice portava sempre con sè e dove annotava i datidelle indagini, non venne ritrovata.

Indagini

In via D'Amelio un albero è stato posto amemoria del luogo dell'uccisione di Paolo

Borsellino e della sua scorta.

A pochi giorni dal 15° anniversario dalla strage, la Procura diCaltanissetta ha aperto un fascicolo per scoprire se persone legate agliapparati deviati del SISDE possano avere ricoperto un ruolo nellastrage.[5] [6]

In quell'occasione è stata pubblicata una lettera aperta del fratello delgiudice Borsellino, Salvatore, indirizzata all'ex-Ministro degli InterniNicola Mancino. Tale lettera, intitolata 19 luglio 1992: Una strage distato, ipotizza che l'allora Ministro degli Interni Mancino fosse aconoscenza della causa dell'omicidio di Borsellino. In un passaggio silegge infatti:

« Chiedo al senatore Nicola Mancino, del quale ricordo negli anni immediatamente successivi al 1992 una lacrima spremutaa forza durante una commemorazione di Paolo a Palermo, di sforzare la memoria per raccontarci di che cosa si parlònell'incontro con Paolo nei giorni immediatamente precedenti alla sua morte. O spiegarci perché, dopo avere telefonato amio fratello per incontrarlo mentre stava interrogando Gaspare Mutolo, a sole 48 ore dalla strage, gli fece invece incontrareil capo della Polizia Parisi e il dottor Contrada, incontro dal quale Paolo uscì sconvolto tanto, come raccontò lo stessoMutolo, da tenere in mano due sigarette accese contemporaneamente... In quel colloquio si trova sicuramente la chiave dellasua morte e della strage di Via D'Amelio[7] [8]  »

Gaspare Mutolo era un pentito della mafia, Bruno Contrada, ex numero tre del SISDE, è stato condannato in viadefinitiva per concorso esterno in associazione mafiosa.Altri fatti, citati nella lettera di Salvatore Borsellino, misero in questione l'operato del Ministero degli Interni guidato allora da Mancino: la presenza in via D'Amelio di un poliziotto trasferito alcuni mesi prima alla questura di Firenze perché colluso con un gruppo di spacciatori di droga, e la presenza in Via D'Amelio dell'allora capitano dell'Arma dei Carabinieri Arcangioli, visto allontanarsi dal luogo della strage con in mano la borsa di Paolo Borsellino appena estratta dai rottami della Fiat Croma blindata nella quale sedeva il giudice qualche istante prima dell'esplosione. Secondo i familiari e i colleghi di Borsellino, questa borsa conteneva un'agenda che il giudice utilizzava per annotare

Strage di via D'Amelio 70

le considerazioni più private sulle sue indagini e colloqui.[5] [9]

A fronte delle critiche sul suo operato all'epoca della strage di via D'Amelio, Mancino sostenne di non ricordarsi dinessun incontro con il giudice nel mese di luglio 1992 e mise in dubbio l'attendibilità del pentito Mutolo. SalvatoreBorsellino replicò con un'altra lettera aperta:

« In merito alla persistenza delle lacune di memoria del sen. Mancino sull'incontro con Paolo Borsellino del primo luglio1992, evidenti dalla sua risposta alle mie dichiarazioni e preoccupanti per chi è stato chiamato alla vicepresidenza del CSM,ritengo mio dovere fargli notare quanto segue. Se è vero che le dichiarazioni di un pentito come Gaspare Mutolo nonpossano assumere da solo valore probatorio se non suffragate da solidi riscontri è anche vero che di riscontro ne esistealmeno uno, e incontrovertibile, dato che è siglato dallo stesso Paolo Borsellino. Nella sua seconda agenda, quella grigia inpossesso dei suoi familiari, che, essendo stata lasciata a casa da Paolo il 19 luglio non ha potuto essere sottratta come quellarossa, Paolo ha annotato: 1 luglio ore 19:30 : Mancino

. In quanto alla credibilità dello stesso Mutolo, il quale riferisce la frase di Paolo durante l'interrogatorio: 'devo smettereperché mi ha chiamato il ministro, manco mezz'ora e torno...', devo ricordare al sen. Mancino che è proprio grazie alledichiarazioni di Gaspare Mutolo che il dott. Contrada, funzionario del SISDE, ha potuto essere condannato in via definitivadalla Corte di Cassazione. Inoltre lo stesso Vittorio Aliquò [procuratore aggiunto alla procura di Palermo] ha dichiarato diaver accompagnato Paolo fino alla soglia dell'ufficio di Mancino, ed è impossibile credere che lo stesso non possa ricordaredi avere incontrato non un qualsiasi magistrato tra i tanti che quel giorno venivano a complimentarsi per la sua nomina, maun giudice ad estremo rischio di vita che in quei giorni era al centro dell'attenzione di tutti gli Italiani[10]  »

In seguito alle indagini del consulente Gioacchino Genchi si accertò la presenza di una sede coperta del SISDE sulMonte Pellegrino, che sovrasta Palermo e via Mariano d'Amelio, all'interno del Castello Utveggio che ospita ilCerisdi, un centro di ricerche e studi manageriali. La circostanza fu scoperta dall'analisi del tabulato telefonico delnumero 0337962596, intestato al boss Gaetano Scotto, che chiamò un'utenza fissa del SISDE installata proprio inquel castello. Suo fratello, Pietro Scotto, per conto della società Sielte, compì lavori di manutenzione sull’impiantotelefonico della palazzina di via D'Amelio. Lavori necessari, si scoprì successivamente, per intercettareabusivamente la linea telefonica della madre del giudice Borsellino e quindi ottenere la conferma del suo arrivo nelpomeriggio del 19 luglio 1992. Dal castello Utveggio il SISDE scompare subito dopo l'inizio delle indagini. Quellastagione, poi, fu segnata anche da un'altra discussa vicenda giudiziaria, scaturita in una condanna definitiva a diecianni per concorso esterno in associazione mafiosa, che vide coinvolto il numero tre del SISDE, Bruno Contrada.[11]

Nel luglio 2009, in occasione del 17° anniversario della strage, Massimo Ciancimino ha annunciato che avrebbeconsegnato ai magistrati il "papello", una sola pagina a firma di Totò Riina che conterrebbe le condizioni poste dallamafia allo Stato[12] . Nella stessa occasione, Totò Riina ha riferito al suo avvocato di non essere coinvolto nellastrage di via d'Amelio. Il boss ha dichiarato parlando al suo legale:

« L'hanno ammazzato loro. Lo può dire tranquillamente a tutti, anche ai giornalisti. Io sono stanco di fare il parafulmined'Italia »

([13] [14] )

Il legale ha poi diffuso una nota che interpreta queste dichiarazioni:

« Il signor Riina ha voluto, tramite me, rappresentare la sua convinzione: cioé che l'attentato a Borsellino fu opera dipersonaggi legati alle istituzioni. »

La stessa nota, tuttavia, smentisce che Riina abbia partecipato a una trattativa fra Stato e mafia:

« Con riferimento alla cosiddetta trattativa che sarebbe stata condotta tramite i signori Ciancimino, Vito e Massimo, Riinaintende far presente che già diversi anni fa era stata la sua difesa a chiedere che venisse esaminato in aula MassimoCiancimino, senza però ottenere tale prova, in maniera inspiegabile ancor più alla luce degli odierni approfondimenti. »

([15] )

Strage di via D'Amelio 71

L'avvocato, intervistato dal quotidiano La Repubblica dichiara:

« Abbiamo parlato della trattativa. Riina sostiene che è stato oggetto e non soggetto di quella trattativa di cui tanto si èdiscusso in questi anni. Lui sostiene che la trattativa è passata sopra di lui, che l'ha fatta Vito Ciancimino per conto suo e peri suoi affari e insieme ai carabinieri: e che lui, Totò Riina, era al di fuori. Non a caso io, come suo difensore, proprio alprocesso per le stragi di Firenze già quattro anni fa ho chiesto che venisse ascoltato Massimo Ciancimino in aula propriosulla trattativa. Riina voleva che Ciancimino deponesse, purtroppo la Corte ha respinto la mia istanza. »

Bibliografia• Maurizio Torrealta, Antonio Ingroia, La trattativa. Mafia e stato: un dialogo a colpi di bombe, Editori riuniti,

2002• Rizza Sandra Lo Bianco Giuseppe, L' agenda rossa di Paolo Borsellino, editore Chiarelettere, 2007 (collana

Reverse).

Collegamenti esterni• La versione di Genchi, Puntata su La7, 16.03.2009 (Genchi parla anche della strage di Via d'Amelio) [16]

• Travaglio, M., Borsellino: omicidio di stato?, Voglio Scendere, 19.01.2009 [17]

• Rassegna stampa [18]

• 57 giorni a Palermo - La scorta di Paolo Borsellino [19] La Storia siamo noi - Rai Educational

Voci correlate• Strage di Capaci• Pool antimafia• Lista delle stragi avvenute in Italia

Note[1] Marco Letizia. «Borsellino, 10 anni fa la strage di via D'Amelio» (http:/ / www. corriere. it/ speciali/ stragedamelio/ ). Corriere della Sera,

19-07-2002. URL consultato in data 16-03-2010.[2] Giovanni Bianconi. «Il pentito e le stragi La nuova verità che agita l'antimafia» (http:/ / www. corriere. it/ cronache/ 09_aprile_22/

pentito_stragi_antimafia_bianconi_6cf4e8ee-2efe-11de-89c1-00144f02aabc. shtml). Corriere della Sera, 22-04-2009. URL consultato in data17-03-2010.

[3] Rita Di Giovacchino, Il libro nero della prima Repubblica, I ed., prefazione di Massimo Brutti, con un'intervista a Giovanni Pellegrino,Roma, Fazi Editore (collana Le Terre n° 59), 2003. p. 445 ISBN 88-8112-407-6

[4] Francesco Viviano. «Strage via D' Amelio, nuovo indagato» (http:/ / ricerca. repubblica. it/ repubblica/ archivio/ repubblica/ 2004/ 12/ 24/strage-via-amelio-nuovo-indagato. html). la Repubblica, 24-12-2004, pag. 01. URL consultato in data 16-03-2010.

[5] Cristina Bassi. «Strage di via D’Amelio: 15 anni dopo, ancora troppi dubbi» (http:/ / blog. panorama. it/ italia/ 2007/ 07/ 19/strage-di-via-damelio-15-anni-dopo-ancora-troppi-dubbi/ ). Panorama, 19-07-2007. URL consultato in data 16-03-2010.

[6] Attilio Bolzoni; Francesco Viviano. «Mafia e servizi, telefonate e carte sparite ecco gli indizi nelle inchieste» (http:/ / www. repubblica. it/2009/ 07/ sezioni/ cronaca/ mafia-8/ indizi-inchieste/ indizi-inchieste. html). la Repubblica, 18-07-2009. URL consultato in data 16-03-2010.

[7] «Il fratello di Borsellino: «Mancino ora sveli perché incontrò Paolo»» (http:/ / www. ilgiornale. it/ a. pic1?ID=193201). Il Giornale,17-07-2007. URL consultato in data 16-03-2010.

[8] Salvatore Borsellino. «Strage in via D´Amelio, sono troppi i segreti» (http:/ / www. 19luglio1992. com/ index. php?option=com_content&view=article& id=893:strage-in-via-damelio-sono-troppi-i-segreti& catid=2:editoriali& Itemid=4). Il Cittadino, 06-12-2008. URL consultatoin data 16-03-2010.

[9] Chicco Alfano. «Quell'agenda rossa di Paolo Borsellino... luci ed ombre sulla strage di via D'Amelio» (http:/ / www. ammazzatecitutti. org/articoli/ 070719_alfano_borsellino. htm). Ammazzateci tutti, 19-07-2007. URL consultato in data 17-03-2010.

[10] Salvatore Borsellino. «La replica al Sen.Mancino» (http:/ / www. processionemisteritp. it/ per_non_dimenticare/ replica_borselliino_a_mancino. htm), 17-07-2007. URL consultato in data 17-03-2010.

[11] Pizzini segreti (http:/ / www. 19luglio1992. com/ index. php?option=com_content& view=article& id=874:pizzini-segreti&catid=19:i-mandanti-occulti& Itemid=38)

Strage di via D'Amelio 72

[12] Attilio Bolzoni; Francesco Viviano. «Ciancimino jr, l'ultimo segreto "Patto mafia-Stato, ecco la prova"» (http:/ / 209. 85. 129. 132/search?q=cache:1IH-5kTmsEcJ:www. repubblica. it/ 2009/ 07/ sezioni/ cronaca/ mafia-8/ ciancimino-patto/ ciancimino-patto. html+ciancimino+ luglio+ 2009+ papello& cd=1& hl=it& ct=clnk& client=opera). la Repubblica, 14-07-2009. URL consultato in data 16-03-2010.

[13] La Stampa e La Repubblica del 19 Luglio 2009[14] Marcello Zinola. «Parla Riina:«Delitto di Stato» In pochi alla cerimonia» (http:/ / ilsecoloxix. ilsole24ore. com/ p/ italia/ 2009/ 07/ 19/

AMg4NNlC-cerimonia_riina_delitto. shtml). Il Secolo XIX, 19-07-2009. URL consultato in data 17-03-2010.[15] Riina.- « SPACEPRESS (http:/ / spacepress. wordpress. com/ 2009/ 07/ 21/ riina/ )[16] http:/ / www. la7. it/ approfondimento/ dettaglio. asp?prop=reality& video=23730[17] http:/ / voglioscendere. ilcannocchiale. it/ ?id_blogdoc=2146153[18] http:/ / www. 19luglio1992. com/ index. php?option=com_content& view=article&

id=1549:rassegna-stampa-sulla-trattativa-tra-cosa-nostra-e-pezzi-dello-stato& catid=20:altri-documenti& Itemid=38/[19] http:/ / www. lastoriasiamonoi. rai. it/ puntata. aspx?id=674

Strage di via dei Georgofili

Strage di via dei GeorgofiliLuogo Firenze

Obiettivo Uffizi

Data 27 maggio 199301.04

Tipologia Autobomba

Morti 5

Feriti 48

Esecutori Cosa Nostra

Motivazione Inasprimento della lotta dello stato contro la mafia

La strage di via dei Georgofili è un attentato di stampo mafioso attribuito all'organizzazione "Cosa Nostra".Nella notte fra il 26 e il 27 maggio 1993, a Firenze, viene fatta esplodere una Fiat Fiorino imbottita di esplosivo neipressi della storica Torre dei Pulci, tra gli Uffizi e l'Arno, sede dell'Accademia dei Georgofili.Nell'immane esplosione perdono la vita 5 persone: Caterina Nencioni (50 giorni di vita), Nadia Nencioni (9 anni),Dario Capolicchio (22 anni), Angela Fiume (36 anni), Fabrizio Nencioni (39 anni); 48 persone rimangono ferite.Oltre alla Torre vengono distrutte moltissime abitazioni e perfino la Galleria degli Uffizi subisce gravidanneggiamenti.La strage viene inquadrata nell'ambito della feroce risposta del clan mafioso dei Corleonesi di Totò Riinaall'applicazione dell'articolo 41 bis che prevede il carcere duro e l'isolamento per i mafiosi. Due mesi dopo, il 27luglio, altri attentati mafiosi vengono compiuti a Roma (alle chiese di San Giovanni in Laterano e San Giorgio alVelabro) e a Milano, in via Palestro, dove un'autobomba provoca cinque morti: tre vigili del fuoco e un vigile urbanointervenuti sul posto, e un cittadino straniero che dormiva su una panchina.Il giorno 4 Dicembre 2009, il pentito Gaspare Spatuzza durante una deposizione sul processo d'appello a MarcelloDell'Utri ha dichiarato sotto giuramento: "Per Capaci e via d'Amelio abbiamo vigliaccamente gioito. Quelle sonostragi che ci appartengono, l'attentato di Firenze non ci appartiene". Segnalando come mandanti di alcune stragiMarcello Dell'Utri e Silvio Berlusconi.

Strage di via dei Georgofili 73

Collegamenti esterni• Associazione tra i Familiari delle Vittime di Via dei Georgofili [1]

• Intervista con Giovanna Maggiani Chelli (Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via deiGeorgofili) [2]

• Dichiarazioni di Gaspare Spatuzza [3]

Note[1] http:/ / www. strageviadeigeorgofili. org/[2] http:/ / www. reti-invisibili. net/ georgofili/ articles/ art_11258. html[3] http:/ / www. agi. it/ news/ notizie/ 200912041410-cro-rt11010-spatuzza_strage_firenze_non_ci_appartiene

Bomba di via Palestro

Strage di via PalestroLuogo via Palestro, Milano

Obiettivo il Padiglione di arte contemporanea di Milano

Data 27 luglio 199323,14

Tipologia autobomba

Morti 5

Esecutori ignoti

Motivazione inasprimento della lotta dello Stato nei confronti di Cosa Nostra

La strage di via Palestro è stato un attentato attribuito a Cosa Nostra. Alle ore 23,14 del 27 luglio 1993,un'autobomba esplose nei pressi del Padiglione di arte contemporanea sito in via Palestro a Milano. I morti furonocinque: i vigili del fuoco Carlo La Catena, Sergio Pasotto e Stefano Picerno, il vigile urbano Alessandro Ferrari eMoussafir Driss, immigrato marocchino che dormiva su una panchina. Il Padiglione di arte contemporanea subìmolti danni.Questo attentato viene considerato un episodio delle cosiddette "stragi del 1993", che già avevano colpito Roma eFirenze (vedi Strage di via dei Georgofili).

Collegamenti esterni• (IT) Articolo sul Corriere della Sera [1]

Note[1] http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 1993/ ottobre/ 29/ sempre_negli_occhi_quell_inferno_co_0_9310296793. shtml

Strage del Cermis 74

Strage del Cermis

Strage del Cermis

Coppia di Grumman EA-6B Prowler in voloLuogo Cavalese

Data 3 febbraio 1998

Tipologia omicidio plurimo colposo

Morti 20

Esecutori cap. Richard Ashby, pilotacap. Joseph Schweitzer, navigatore

Il termine strage del Cermis è utilizzato in Italia per identificare la morte di 20 persone ad opera di un aereostatunitense nei cieli italiani.Il 3 febbraio 1998 alle ore 15:13 un Grumman EA-6B Prowler,[1] aereo militare statunitense del Corpo dei Marinesal comando del capitano Richard Ashby, decollato dalla base aerea di Aviano alle 14:36 per un volo diaddestramento, tranciò le funi del tronco inferiore della funivia del Cermis, in Val di Fiemme. La cabina, al cuiinterno si trovavano venti persone, precipitò da un'altezza di circa 80 metri schiantandosi al suolo. Il velivolo,danneggiato all'ala e alla coda, fu comunque in grado di far ritorno alla base.Nella strage morirono i 19 passeggeri e il manovratore, tutti cittadini di Stati europei, tra i quali tre italiani, settetedeschi, cinque belgi, due polacchi, due austriaci e un'olandese.

Conseguenze immediateIl presidente Bill Clinton si scusò per l'incidente alcuni giorni dopo, e promise alle famiglie delle vittime risarcimentiin denaro. L'episodio creò un clima di tensione tra statunitensi e italiani. Ci furono manifestazioni anti-americane inItalia, con slogan quali «NATO per uccidere».Il nome dato alla strage in Italia, «Il massacro del Cermis», mostrò chiaramente la reazione dei media.I pubblici ministeri italiani richiesero di processare i quattro marine in Italia, ma il giudice per le indagini preliminaridi Trento ritenne che, in forza della Convenzione di Londra del 19 giugno 1951 sullo statuto dei militari NATO, lagiurisdizione sul caso dovesse riconoscersi alla giustizia militare statunitense.Inizialmente tutti e quattro i membri dell'equipaggio furono indagati, ma solo il pilota cap. Richard Ashby e il suonavigatore cap. Joseph Schweitzer comparirono effettivamente davanti al tribunale militare americano per risponderedell'accusa di omicidio colposo.

Strage del Cermis 75

L'equipaggio del Prowler• Cap. Richard Ashby, pilota[2]

• Cap. Joseph Schweitzer, navigatore• Cap. William Rancy addetto ai sistemi di guerra elettronica• Cap. Chandler Seagraves addetto ai sistemi di guerra elettronica

ProcessoIl processo contro Ashby fu celebrato a Camp Lejeune nella Carolina del Nord. La Corte militare accertò che lemappe di bordo non segnalavano i cavi della funivia e che l'EA-6B stava volando più velocemente e a un'altitudinemolto minore di quanto permesso dalle norme militari. Le prescrizioni in vigore al tempo dell'incidente imponevanoinfatti un'altezza di volo di almeno 2000 piedi (609,6 m). Il pilota dichiarò che egli riteneva che l'altezza di volominima fosse di 1000 piedi (304,8 m). Il cavo fu tranciato a un'altezza di 360 piedi (110 m). Il pilota sostenne chel'altimetro dell'aereo era mal funzionante, e affermò di non essere stato a conoscenza delle restrizioni di velocità. Nelmarzo del 1999 la giuria assolse Ashby, provocando l'indignazione dell'opinione pubblica italiana ed europea. Anchele accuse di omicidio colposo nei confronti di Schweitzer non ebbero seguito.I due militari furono nuovamente giudicati dalla corte marziale USA per intralcio alla giustizia per aver distrutto unnastro video registrato durante il volo nel giorno della tragedia. Per tale capo d'accusa furono riconosciuti colpevolinel maggio del 1999. Entrambi furono degradati e rimossi dal servizio. Il pilota fu inoltre condannato a sei mesi didetenzione, ma fu rilasciato dopo quattro mesi e mezzo per buona condotta.Nel febbraio 2008 i due piloti hanno impugnato la sentenza e richiesto la revoca della radiazione con disonore, alloscopo di riavere i benefici finanziari spettanti ai militari; hanno anche affermato che all'epoca del processo, accusa edifesa strinsero un patto segreto per far cadere l'accusa di omicidio colposo plurimo, ma di aver voluto mantenerel'accusa di intralcio alla giustizia «per soddisfare le pressioni che venivano dall'Italia».[3] È comunque statoriconosciuto che l'aereo viaggiava a bassa quota e che la velocità era eccessiva per gli ostacoli presenti in zona[4] .

40 milioni di dollari in risarcimenti ai familiariNel febbraio 1999 il Senato degli Stati Uniti ha stanziato circa 40 milioni di dollari per i risarcimenti ai familiaridelle vittime e per la ricostruzione dell'impianto di risalita, ma nel maggio dello stesso anno lo stanziamento, respintoda una commissione del Congresso, non è stato confermato dal governo nella persona del ministro della difesaWilliam Cohen.Dei risarcimenti hanno quindi dovuto farsi carico, quantomeno in prima istanza, la Provincia Autonoma di Trento eil Parlamento Italiano.Nell'immediatezza del fatto, la Provincia Autonoma di Trento ha stanziato cinquantamila euro per ogni vittima comeconcorso alle spese immediate, ed è intervenuta per finanziare la ricostruzione dell'impianto di risalita. Tali sommesono state rimborsate alla Provincia dallo Stato italiano nel settembre del 2004.

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La legge del Parlamento italiano su risarcimentiNel dicembre del 1999 il Parlamento Italiano ha approvato una legge che prevedeva un indennizzo per i familiari deideceduti pari a 4 miliardi di lire per ogni vittima. In conseguenza di tali provvedimenti delle autorità italiane, e inottemperanza ai trattati NATO, il governo degli Stati Uniti ha dovuto risarcire allo Stato italiano il 75% delle sommecomplessivamente erogate.Una tragedia simile avvenne in Francia nell'agosto 1961, quando sei persone morirono dopo che un aereo militarefrancese che volava a bassa quota tranciò i cavi di una funivia tra la Punta Helbronner e l'Aiguille du Midi, sulversante francese del Monte Bianco.

Vittime• Hadewich Antonissen (24, Vechelderzande), belga;• Stefan Bekaert (28, Leuven), belga;• Dieter Frank Blumenfeld (47, Burgstädt), tedesco;• Rose-Marie Eyskens (24, Kalmthout), belga;• Danielle Groenleer (20, Apeldoorn), olandese;• Michael Pötschke (28, Burgstädt), tedesco;• Egon Uwe Renkewitz (47, Burgstädt), tedesco;• Marina Mandy Renkewitz (24, Burgstädt), tedesca;• Maria Steiner-Stampfl (61, Bressanone), italiana;• Ewa Strzelczyk (37, Gliwice), polacca;• Philip Strzelczyk (14, Gliwice), polacco;• Annelie (Wessig) Urban (41, Burgstädt), tedesca;• Harald Urban (41, Burgstädt), tedesco• Sebastian Van den Heede (27, Brugge), belga;• Marcello Vanzo (56, Cavalese) manovratore della Cabina in discesa, italiano;• Stefaan Vermander (27, Assebroek), belga;• Anton Voglsang (35, Vienna), austriaco;• Sonja Weinhofer (22, nata a Monaco, domiciliata a Vienna), austriaca;• Jürgen Wunderlich (44, Burgstädt), tedesco;• Edeltraud Zanon-Werth (56, nata Innsbruck residente a Bressanone), italiana.

Voci correlate• Base aerea di Aviano• Grumman EA-6B Prowler

Collegamenti esterni• Pagina del "Comitato 3 febbraio" su Valdifiemme.it [5]

• Elenco componenti Commissione parlamentare d'inchiesta [6]

• PROPOSTA DI RELAZIONE CONCLUSIVA Commissione parlamentare d'inchiesta [7]

• Commissione parlamentare d'inchiesta, Relazione conclusiva [8]

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Note[1] Grumman EA-6B ICAP II Block 82 Prowler, c/n MP-129/133, BuNo163045 (VMAQ-2) ripreso da http:/ / home. att. net/ ~jbaugher/

thirdseries21. html[2] Defense.gov News Article: Investigators Blame Marines for Cable Car Accident (http:/ / www. defenselink. mil/ news/ newsarticle.

aspx?id=41284)[3] Andrea Visconti, "Cermis, patto segreto dietro il processo" (http:/ / www. repubblica. it/ 2008/ 02/ sezioni/ cronaca/ cermis-patto/

cermis-patto/ cermis-patto. html), la Repubblica.it, 2 febbraio 2008.[4] " Negli Usa i piloti della strage del Cermis " (http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 1998/ febbraio/ 28/

Negli_Usa_piloti_della_strage_co_0_98022810940. shtml)[5] http:/ / www. valdifiemme. it/ comitato3febbraio/ manifesto_di_propositi. htm[6] http:/ / www. camera. it/ _bicamerali/ compo/ elcermis. htm[7] http:/ / www. camera. it/ _dati/ leg13/ lavori/ bollet/ 200101/ 0130/ html/ 52/ allegato. htm[8] http:/ / new. camera. it/ _dati/ leg13/ lavori/ documentiparlamentari/ indiceetesti/ xxiibis/ 001/ pdf000. pdf

Strage di Castelvolturno

Strage di CastelvolturnoLuogo Baia Verde, Castelvolturno

Obiettivo Titolare di sala giochi pregiudicato, immigrati vittime innocenti

Data 18 settembre 20082121:00 – 21:30 circa

Tipologia Agguato

Morti 7

Feriti 1

Esecutori Giuseppe Setola, Giovanni Letizia, Alfonso Cesarano, Alessandro Cirillo, Oreste Spagnuolo, Granato Davide

Motivazione Strage con finalità terroristica per la gestione del territorio

Strage di Castelvolturno[1] e Strage di San Gennaro[2] sono le definizioni attribuite dai mass media italiani ad unastrage di Camorra causata da un gruppo scissionista del Clan dei Casalesi facente riferimento a Giuseppe Setola,avvenuta la sera di giovedì 18 settembre 2008, che ha portato alla morte di Antonio Celiento, un pregiudicatoaffiliato ai casalesi, titolare di una sala giochi a Baia Verde e sei immigrati africani, vittime innocenti della strage:Kwame Antwi Julius Francis, Affun Yeboa Eric, Christopher Adams del Ghana, El Hadji Ababa e Samuel Kwakodel Togo; Jeemes Alex della Liberia; che si trovavano presso la sartoria "Ob Ob exotic fashions" a Varcaturo,[3] indue operazioni distinte da parte dello stesso gruppo di fuoco.Dagli accertamenti effettuati dagli inquirenti, successivamente la strage, è emerso che nessuno degli immigrati (tuttigiovanissimi, il più "anziano" aveva poco più di trent'anni), era coinvolto in attività di tipo criminale e che nessunodi loro era legato alla camorra locale né alla cosiddetta "mafia nigeriana", la quale, poco lontano da lì, all'ex hotelZagarella, gestisce la piazza dello spaccio e il giro di prostituzione di ragazze africane per conto della potentecamorra locale.Il massacro degli immigrati, attuato con modalità inedite, causò il giorno successivo una sommossa della comunitàimmigrata contro la criminalità organizzata e contro le autorità, chiedendo che gli assassini venissero assicurati allagiustizia,[4] un episodio unico nell'intera storia d'Italia. Per fronteggiare la delicata situazione che si era determinatafurono immediatamente predisposti dei provvedimenti urgenti varati dal Ministero dell'Interno e dal Ministero dellaDifesa sulla lotta alla criminalità organizzata casertana e all'immigrazione clandestina.[5]

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Uno degli immigrati che si trovavano all'interno della sartoria, Joseph Ayimbora, un cittadino ghanese che abitava aCastelvolturno da otto anni, sopravvissuto, fingendosi morto, nonostante la mitragliata di colpi che lo aveva centratoalle gambe ed all'addome, riuscì ad avere il tempo di guardare in faccia chi gli aveva sparato ed altre due persone. Inseguito la sua testimonianza è stata decisiva per riconoscere, tra le foto segnaletiche sottopostegli dagli inquirenti,Alfonso Cesarano, che sarebbe dovuto rimanere a casa ai domiciliari a pochi metri dal luogo del massacro.[6]

Il precedente della Strage di Pescopagano del 1990La Strage di Castelvolturno ha un precedente, per la sua efferatezza, con la strage di Pescopagano avvenuta il 24aprile 1990 davanti al bar "Centro" della piccola frazione del comune di Mondragone. Nell'agguato al bar "Centro"morirono due persone, Naj Man Fiugy e Alfonso Romano, e sei rimasero ferite. Subito dopo il gruppo di fuocouccise tre stranieri: Haroub Saidi Ally, Ally Khalifan Khanshi, Hamdy Salim, a bordo di una Fiat 127 parcheggiatavicino all'esercizio commerciale, e ferì il quarto occupante della vettura. Tra i morti ed i feriti anche due innocenti:Alfonso Romano, un imbianchino che stava bevendo una birra e che nei giorni precedenti, comparso in un filmatodella Rai, aveva chiesto la testa degli extracomunitari; un ragazzo di 14 anni, Francesco Bocchetti, ferito gravementealla spina dorsale e poi rimasto paralizzato. Si era trattenuto al bar per tenere compagnia al padre, il gestore dellocale.[7]

A distanza di 17 anni dalla strage furono arrestati tre pregiudicati, elementi di spicco del clan La Torre, in passatoattivo nel casertano, nel gennaio 2007. Le indagini dei pm della Direzione Distrettuale Antimafia Raffaele Cantone eGiuseppe Noviello che portarono all'emissione di un ordine di custodia cautelare nei confronti di Giuseppe Fragnoli,57 anni, Angelo Gagliardi, 53 anni, e Massimo Gitto, 53enne anche lui, tutti accusati di strage, omicidio aggravato,detenzione e porto illegale di armi comuni e da guerra, si conclusero con il processo in corte di assise di appello diNapoli.Massimo Gitto, Angelo Gagliardi, Giuseppe Frangoli (in concorso con Vincenzo De Falco, Ciro De Feo, FerdinandoBrodella, Aniello Sabatino, Mario Sperlongano, Augusto La Torre e Tiberio Francesco La Torre), che furonocondannati in primo grado alla pena di 30 anni di reclusione per avere causato la morte di cinque persone ed ilferimento di altre sette, sono stati condannati a 15 anni e 4 mesi di reclusione dalla terza corte di assise appello diNapoli, presidente Ambrogio di Meo.La mattanza fu causata dall'obiettivo di bloccare per conto del boss Antonio Bardellino la vendita di droga nella zonatra Castelvolturno e Mondragone[8] , da un conflitto interno tra le due principali organizzazioni malavitose del posto,il clan La Torre[9] che gestiva da anni l'intero territorio ed i casalesi.

Preludio della strageAlcune settimane prima della violenta strage si erano già verificati alcuni gravi episodi di intimidazione ai danni deicittadini stranieri di Castelvolturno.Il 18 agosto del 2008, intorno alle 19.10, un commando di camorra, composto da motociclisti su due moto coi voltiprotetti da caschi integrali ed un furgone Fiat "scudo" sparò diversi colpi di Kalashnikov contro la sededell'Associazione Nigeriana Campana, in Via Cesare Battisti nr. 1 di Castel Volturno, dove erano riunite 14 persone,tra cui 4 bambini, rimasti illesi solo perché giocavano all'interno della casa. [10]

L'obiettivo dell'agguato, il presidente dell'associazione Teddy Egonwman, mediatore culturale ed interprete per laPolizia di Stato, si batte da anni contro il racket della prostituzione e della droga che coinvolge una parte dellacomunità nigeriana di Castelvolturno, e i cui boss sono agli ordini dei casalesi, secondo un patto nato poco dopo lastrage di Pescopagano e che vede camorristi e mafiosi nigeriani vivere in parallelo sul litorale domizio con scambiodi armi, garanzia della vigilanza per le case dei latitanti, la "tassa" pagata ai casalesi sul giro di affari di droga eprostituzione, la gestione dei "money transfer".[11]

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Dagli esami balistici condotti nei laboratori della Polizia scientifica, successivamente alla strage di Castelvolturno, èemerso che il fucile Kalashnikov usato nell'agguato agguato del 18 agosto, in cui furono ferite cinque persone,compresi Teddy Egonwman e sua moglie Alice, è lo stesso del massacro del 18 settembre.[12] L'agguato causò ilferimento di 6 persone, tra cui una donna, alcune delle quali in modo grave avendo riportato ferite al capo o altorace, circostanza questa che non lasciava dubbi sui propositi stragisti ed omicidiari degli autori. Nell'occasionevenivano impiegate tre armi diverse, come è risultato dal rinvenimento di 24 bossoli riconducibili ad un fucilemitragliatore Kalashnikov, ed altri 4 esplosi da due diverse pistole una cal. 9x21 ed una cal. 40. [13]

Nella ricostruzione effettuata dagli investigatori della Squadra Mobile è stato possibile ricostruire anche il ruolo deiprotagonisti: Granato Davide impugnava la pistola cal. 40; Setola Giuseppe, disceso dal furgone Fiat guidato daAlluce Antonio, utilizzò il Kalashnikov sparando dopo avere appoggiato il mitra sulla inferriata del cancello, LetiziaGiovanni, armato della pistola cal. 9x21, entrò all'interno del cortile. Le armi di Setola e Letizia dopo le primeraffiche si incepparono, circostanza che impedì che il gruppo attuasse il proposito di entrare nell'appartamento educcidere i presenti, circostanza, questa, confermata da Spagnuolo Oreste che rivestiva un ruolo di copertura. [14]

La strage di Castelvolturno

La strage di Castelvolturno, perpetratacon modalità inedite e con unimpressionante volume di fuoco, fu taleda portare la magistratura adindividuare, oltre all'aggravante di avereagito con metodo mafioso e dellafinalità di agevolare l'associazionemafiosa denominata clan dei casalesi,anche l'aggravante di avere agito confinalità di discriminazione ed odiorazziale, poiché le stragi erano indice diun odio indiscriminato che animava ilgruppo di Setola che si fondava su unpregiudizio di razza in base al quale sivoleva assoggettare l'intera comunità dicolore che avrebbe dovuto sottostare alla volontà del clan.Altro aspetto assolutamente inedito della strage è stato individuato dall'ufficio del G.I.P. nell'aggravante della finalitàterroristica della strage, finalizzata a destare il panico nella popolazione, ad ingenerare paura ed incutere terrore nellacollettività, attraverso, appunto, una azione criminosa e violente, eclatante ed indiscriminata, con l'obiettivo diminare la fiducia della cittadinanza nell'ordinamento costituito e indebolirne così le strutture: l'intera comunità diimmigrati di colore doveva sapere che qualsiasi cosa, lecita o illecita, essa facesse sul territorio necessitavadell'autorizzazione del clan e doveva sottostare al versamento di una tangente. [15]

Antonio Celiento, gestore di una sala giochi in via Giorgio Vasari a Baia Verde, con precedenti penali per furto erapina e affiliato al clan dei Casalesi, è stato colpito verso le 21 da una sessantina di proiettili davanti al suoesercizio[16] [17] ; ricoverato d'urgenza presso la clinica Pineta Verde, è morto poco dopo.[18]

Dopo l'agguato a Celiento. il commando omicida, a distanza di venti minuti dal primo episodio, raggiunge la sartoria "O. Ob. Exotic Fashions", al civico 109761 della SS. Domitiana. Sei cittadini ghanesi, che si trovavano all'interno o nei pressi della sartoria rimangono vittime di un impressionante volume di fuoco esploso, come verrà poi accertato, da almeno sette armi di modello e calibro diverso: sul posto venivano infatti repertati ben 125 bossoli riconducibili a due mitra cal. 7x62 tipo AK7 c. d. Kalashnikov, una pistola mitragliatrice cal. 9 parabellum, 4 pistole semiautomatiche (due cal. 9 parabellum, una cal. 9x21 ed una cal. 9x17). Il raid stragista, secondo la ricostruzione

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della Polizia durò meno di trenta secondi. Anche in questo caso gli investigatori hanno potuto ricostruire la dinamicaed il ruolo degli stragisti: Cirillo Alessandro era l'autista della Fiat Punto, Granato Davide utilizzava una pistolasemiautomatica 9x21, Letizia Giovanni impugnava una pistola mitragliatrice ed una semiautomatica, SetolaGiuseppe un Kalashnikov, mentre il secondo era imbracciato da Spagnuolo Oreste. [19]

I tre principali responsabili della strage sono stati inchiodati da foto segnaletiche dei carabinieri mostrate al ghaneseJoseph Ayimbora durante il ricovero in ospedale. Grazie alla testimonianza dell'unico sopravvissuto, è emerso che isicari indossavano divise della polizia.[20]

Le vittime della Strage

Kwame Antwi Julius FrancisNato nel 1977 in Ghana, era fuggito dal suo Paese nel 2002, attraversando il deserto del Niger e fermandosi in Libiaper lavorare come muratore e guadagnare la somma necessaria per pagarsi il viaggio attraverso il Mediterraneo.Francis aveva formalizzato la sua domanda di asilo a Crotone e poi si era trasferito a Castel Volturno, ottenendodopo diversi anni la "Protezione Umanitaria". Lavorava come muratore e piastrellista e si era iscritto ad un corso diformazione per apprendere il mestiere di saldatore. Viveva in un appartamento situato sopra la sartoria dove èavvenuta la strage ed era sceso in strada perché Eric, un'altra delle vittime, lo aveva chiamato: aveva un lavoro daoffrirgli come muratore.

Affun Yeboa EricLa più giovane tra le vittime: si trovava sul luogo della strage unicamente perché era passato a prendere Francis. Ilsuo cadavere è stato ritrovato riverso al volante della sua auto, parcheggiata davanti alla sartoria. Aveva chiamatoFrancis e lo stava aspettando: aveva ancora la cintura di sicurezza allacciata. Eric era in Italia dal 2004, proveniva dalGhana ed era sprovvisto di permesso di soggiorno. Da poco tempo si era trasferito a Castelvolturno dove avevainiziato a lavorare come carrozziere.

Samuel KwakoSamuel Kwako veniva dal Togo. Faceva il muratore ma, come anche Alex, anche lui non rifiutava di lavorare nellecampagne. Come tanti altri connazionali e africani la mattina presto, prima dell’alba, si faceva trovare nelle rotondedi Giugliano, Villa Literno, Quarto, per aspettare il caporale di turno che gli offrisse il lavoro per la giornata.

El Hadji AbabaVeniva dal Togo e viveva in Italia da cinque anni. Gestiva la sartoria "Ob Ob exotic Fashions". Il suo corpo è statoritrovato senza vita accasciato sulla macchina per cucire, perché quella sera stava terminando di lavorare per poiconsumare il pasto serale del periodo di Ramadan, insieme a due amici che lo avevano raggiunto. El Hadji era moltoconosciuto e apprezzato come sarto: realizzava abiti tradizionali su misura e faceva riparazioni e rattoppi. Malgradofosse sempre molto impegnato nel suo lavoro, era un punto di riferimento per gli altri cittadini africani, soprattuttoper coloro che erano maggiormente disorientati e senza una comunità di riferimento.

Jeemes AlexCittadino togolese, aveva un permesso di soggiorno per "protezione umanitaria" ottenuto a Siracusa. Lavoravasaltuariamente come muratore ma non rifiutava di lavorare nelle campagne. Come tanti altri connazionali e africani,Alex la mattina presto, prima dell’alba, andava nelle rotonde di Giugliano, Villa Literno e Quarto, per aspettare ilcaporale di turno che gli offrisse il lavoro per la giornata. Si trovava nella sartoria perché aveva iniziato a collaborarecon El Hadji per la vendita dei vestiti.

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Christopher AdamsAveva 28 anni ed era ghanese. Era in Italia dal 2002 e aveva ottenuto il permesso di soggiorno per protezioneumanitaria. Adams faceva il barbiere a Napoli, in piazza Garibaldi. La sera della strage era andato nella sartoria perun saluto agli amici. Quando il suo corpo inanime è stato raccolto, sono stati trovati 700 euro nei suoi calzini. Nonerano i proventi di una partita di droga, come è stato scritto inizialmente dai giornali, ma i risparmi del suo lavoro dabarbiere che metteva da parte e periodicamente inviava ai suoi familiari rimasti in Ghana.

Joseph AyimboraAnche lui ghanese, è l’unico sopravvissuto alla strage, nonostante le gravi ferite alle gambe ed all'addome. Ha unpermesso di soggiorno dal 1998, vive con una compagna e con la loro bambina nata in Italia. La collaborazione diAyimbora, che si è salvato fingendosi morto, con le forze dell'ordine e gli inquirenti è stata determinante per laricostruzione dei fatti e l’individuazione degli assassini.[21]

La rivoltaL'indomani della strage, il 19 settembre, centinaia di extracomunitari, connazionali delle vittime uccise la notte,scatenarono una rivolta popolare cui parteciparono gran parte dell'intera comunità africana di Castelvolturno.[22]

Nelle prime ore del pomeriggio, centinaia di immigrati diedero vita a un corteo di protesta che si avviò lungo laDomiziana,proseguendo per 10 chilometri.Gli africani, al grido di "italiani bastardi", bloccarono e intasarono il traffico autostradale per ore, rovesciando edincendiando cassonetti dell'immondizia, ribaltando e danneggiando con bastoni e clavi le automobili parcheggiate, einoltre distrussero alcuni esercizi commerciali ed attaccarono due autobus del comune causandone il fermo e l'uscitaforzata dei passeggeri. [22] [4]

Il sindaco di Castelvolturno, Francesco Nuzzo, e la prefettura di Caserta organizzarono durante la giornata unincontro con alcuni membri di spicco della comunità di origine africana riportando la calma.[22]

La violenza scatenata provocò notevole tensione anche nella comunità italiana, tanto che si è temuta qualcheritorsione verso gli africani.[23]

ConseguenzeL'inaspettata guerriglia urbana scatenata dalla comunità africana e l'escalation di violenza portata dal clan deiCasalesi nel Casertano hanno determinato la creazione di una commissione straordinaria al Viminale il 20 settembre,con la presenza del ministro dell'Interno, Roberto Maroni, il capo della polizia, Antonio Manganelli e altrepersonalità politiche e militari, ed il conseguente invio di 400 agenti speciali e investigatori per il controllo dellasicurezza al fine di evitare future stragi:

« Dopo un’approfondita valutazione della situazione dell’ordine pubblico è stato deciso di intensificare il controllo delterritorio e colpire duramente la criminalità organizzata, rafforzare al massimo l’attività investigativa e di intelligence perindividuare gli autori dei recenti omicidi, per la cattura dei latitanti e dei responsabili di attività criminali, per i quali, laddoveimmigrati clandestini, saranno avviate con la massima celerità le procedure di espulsione. Sarà infine sottoposta dal ministrodell’Interno al Consiglio dei ministri l’ipotesi di rendere più flessibile l’utilizzo dei militari non solo per le aree urbane, maanche per altre zone critiche, previa valutazione del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica. »

(Rapporto finale della commissione sui fatti di Castelvolturno.[24] )

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Ipotesi sulle motivazioni della strageSulle ragioni che hanno portato il gruppo degli scissionisti del gruppo di Setola a compiere il massacro sono statefatte diverse ipotesi. Le prime spiegazioni, che hanno trovato largo credito nelle cronache giornalistiche, hanno fattoriferimento alla possibile lettura di questo episodio nell'ambito di un regolamento di conti all'interno del clan deicasalesi, volto al controllo del mercato della droga e della prostituzione, gestito dalla mafia nigeriana per conto dellacamorra. Tale ipotesi è stata però smentita dalle indagini giudiziarie, le quali hanno accertato l'estraneità dellevittime africane rispetto ai traffici illeciti.Una delle ipotesi formulate successivamente alla strage, proposta da Roberto Saviano, autore del best seller"Gomorra", e da Franco Roberti, Procuratore aggiunto e capo della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli,ricondurrebbe invece la strage di Castelvolturno ad un messaggio che la camorra ha voluto dare alle comunitàimmigrate africane in vista dei progetti di riqualificazione del litorale domizio - un affare da diverse decine dimilioni di euro - nel tentativo di creare le condizioni per pilotare investimenti volti a far diventare il litorale stessoun'area turistica. Dietro la strage si nasconderebbe quindi la volontà di fare una specie di pulizia etnica della zona,cacciando completamente gli immigrati che non vogliono scendere a patti e che non sono controllabili.[25]

La strage può quindi aver rappresentato un atto primo atto intimidatorio verso una comunità di immigrati di circa13.000 persone, tra regolari e non, che arriva a contare il 60%, forse più, degli abitanti attuali di Castelvolturno. Unacomunità in espansione, che forse oggi la camorra vorrebbe arrestare e annullare.[26]

ArrestiIl 22 settembre 2008 è stato arrestato il primo sospetto, Alfonso Cesarano, pregiudicato camorrista vicino al clan deiCasalesi in detenzione domiciliare, trovato in casa dei genitori, a Baia Verde, luogo medesimo dove è stata uccisa laprima vittima della strage, Antonio Celiento.[27]

In una maxioperazione antimafia dei carabinieri avvenuta lo stesso mese, il clan dei Casalesi viene smembrato conl'arresto di 107 persone, ritenuti elementi di spicco dell'associazione, di cui alcuni presenti nella lista dei 30 latitantipiù ricercati d'Italia. Tra gli arrestati figurano Alessandro Cirillo e Oreste Spagnuolo, considerati, insieme al bossSetola, i principali coordinatori.[28]

Il 14 gennaio 2009 viene arrestato l'imprendibile capo dei Casalesi, Giuseppe Setola stesso, pure nella lista dei 30,condannato in contumacia all'ergastolo e ritenuto mandante di varie stragi e omicidi, tra cui ora quella diCastelvolturno.[29]

Note[1] L'Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere nr. 45855/08 R.G. N.R. 40547/08 R.GIP 395/09 R.O.C.C., emessa dal GIP presso il Tribunale

di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia nei confronti di SETOLA Giuseppe, CIRILLO Alessandro, LETIZIA Giovanni,GRANATO Davide contesta a quest'ultimi il reato di strage con l'aggravante delle finalità terroristiche, primo caso in Italia applicato ad unagguato di camorra.

[2] «Strage nella terra dei Casalesi: 7 morti. Agguato contro il clan degli immigrati» (http:/ / www. repubblica. it/ 2008/ 09/ sezioni/ cronaca/caserta-sparatoria/ caserta-sparatoria/ caserta-sparatoria. html), La repubblica, 18-09-2008. URL consultato in data 24-05-2009.

[3] Casalesi, è mattanza: 7 morti. I nomi delle vittime. Minniti e Picierno: servono azioni urgenti contro i clan (http:/ / www. casertace. it/ home.asp?ultime_news_id=2840). Casertace.it, 18-09-2008

[4] «Strage di camorra, immigrati in rivolta» (http:/ / www. lastampa. it/ redazione/ cmsSezioni/ cronache/ 200809articoli/ 36623girata. asp), LaStampa, 19-09-2008. URL consultato in data 28-02-2009.

[5] «Camorra, arrivano 500 soldati. Stretta sull'immigrazione» (http:/ / www. repubblica. it/ 2008/ 09/ sezioni/ cronaca/ caserta-sparatoria/invio-soldati/ invio-soldati. html), La Repubblica, 23-09-2008. URL consultato in data 28-02-2009.

[6] Roberto Saviano "Castelvolturno, Italia" in http:/ / www. oltregomorra. com/ documenti/ 9916/ 148/ 162[7] Iuliano, Lorenzo (11 Novembre 2008). "Litorale story, venti anni di caccia al nero - Da Jerry Masslo al rumeno sospettato di furto, così

camorristi e xenofobi sparano nel mucchio". Il Mattino Caserta.[8] «'MONDRAGONE Strage di Pescopagano, pene dimezzate per Fragnoli, Gagliardi e Gitto'» (http:/ / www. casertace. it/ home.

asp?ultime_news_id=3874), Caserta c'é, 07-01-2009. URL consultato in data 19-08-2009.

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[9] Dda: clan "La Torre" appoggiò giunta centrodestra (http:/ / www. casertanews. it/ public/ articoli/ 200802/ art_20080213072756. htm).Caserta News, 13-02-2008. URL consultato il 01-03-2009.

[10] Ordinanza di Custodia Cautelare nr. 45855/08 R.G. N.R. 40547/08 R.GIP 395/09 R.O.C.C., emessa dal GIP presso il Tribunale di Napoli surichiesta della Direzione Distrettuale Antimafia

[11] Rosaria Capacchione. «Casalesi:un patto tra casertani e africani» (http:/ / www. internapoli. it/ articolo_stampa. asp?id=12884), Il Mattino,20-08-2008. URL consultato in data 19-08-2009.

[12] Bianconi Giovanni. «La strategia anti-immigrati Un mitra incastra i Casalesi» (http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 2008/ settembre/ 30/strategia_anti_immigrati_mitra_incastra_co_9_080930040. shtml), Corriere della Sera, 30-09-2008. URL consultato in data 19-08-2009.

[13] Ordinanza di Custodia Cautelare nr. 45855/08 R.G. N.R. 40547/08 R.GIP 395/09 R.O.C.C., emessa dal GIP presso il Tribunale di Napoli surichiesta della Direzione Distrettuale Antimafia

[14] Ordinanza di Custodia Cautelare nr. 45855/08 R.G. N.R. 40547/08 R.GIP 395/09 R.O.C.C., emessa dal GIP presso il Tribunale di Napoli surichiesta della Direzione Distrettuale Antimafia

[15] Ordinanza di Custodia Cautelare nr. 45855/08 R.G. N.R. 40547/08 R.GIP 395/09 R.O.C.C., emessa dal GIP presso il Tribunale di Napoli surichiesta della Direzione Distrettuale Antimafia

[16] «Strage nel Casertano, un altro morto» (http:/ / www. repubblica. it/ 2008/ 09/ sezioni/ cronaca/ caserta-sparatoria/ morto-in-ospedale/morto-in-ospedale. html), La Repubblica, 19-09-2008. URL consultato in data 28-02-2009.

[17] Strage Castel Volturno: 7 killer hanno esploso 120 proiettili con pistole e kalashnikov (http:/ / www. casertanews. it/ public/ articoli/200809/ art_20080919182425. htm). Caserta News, 19-09-2008. URL consultato il 28-02-2009.

[18] «Far West tra Napoli e Caserta, sette morti» (http:/ / www. corriere. it/ cronache/ 08_settembre_18/far_west_caserta_morti_30dd5096-85c4-11dd-bcd5-00144f02aabc. shtml), Corriere della Sera, 18-09-2008. URL consultato in data28-02-2009.

[19] Ordinanza di Custodia Cautelare nr. 45855/08 R.G. N.R. 40547/08 R.GIP 395/09 R.O.C.C., emessa dal GIP presso il Tribunale di Napoli surichiesta della Direzione Distrettuale Antimafia

[20] Arrestato un responsabile della strage di Castel Volturno (http:/ / www. ultimenotizie. tv/ notizie-di-cronaca/arrestato-un-responsabile-della-strage-di-castel-volturno. html). Ultime notizie.tv. URL consultato il 01-03-2009.

[21] Redazione Melting Pot. «Chi sono le vittime della strage di Castel Volturno?» (http:/ / www. meltingpot. org/ articolo13381. html), MeltingPot, 01-10-2008. URL consultato in data 19-08-2009.

[22] «Castelvolturno, rivolta degli immigrati dopo la strage di camorra» (http:/ / www. corriere. it/ cronache/ 08_settembre_19/rivolta_castelvolturno_immigrati_de6698dc-8635-11dd-bef9-00144f02aabc. shtml), Corriere della Sera, 10-09-2008. URL consultato in data28-02-2009.

[23] «"Via gli africani da Castel Volturno"» (http:/ / www. corriere. it/ cronache/ 08_settembre_19/rivolta_castelvolturno_immigrati_de6698dc-8635-11dd-bef9-00144f02aabc. shtml), Corriere della Sera, 19-09-2008. URL consultato in data28-02-2009.

[24] «Caserta, arrivano 400 super-poliziotti» (http:/ / www. lastampa. it/ redazione/ cmsSezioni/ cronache/ 200809articoli/ 36652girata. asp), LaStampa, 20-09-2008. URL consultato in data 01-03-2009.

[25] «INTERVISTA A FRANCO ROBERTI, PARTE PRIMA: LA STRAGE DI CASTELVOLTURNO» (http:/ / politologi. splinder. com/ post/18512616), Politologi.com, 258-09-2008. URL consultato in data 21-08-2009.

[26] Intervento di Roberto Saviano al World Social Summit sulle paure del nostro tempo, organizzato a Roma da Censis e Fondazione Romahttp:/ / www. youtube. com/ watch?v=RElQUG65AKk

[27] «Strage di Castel Volturno: Arrestato un sospetto» (http:/ / www. repubblica. it/ 2008/ 09/ sezioni/ cronaca/ caserta-sparatoria/ blitz-sospetto/blitz-sospetto. html), La Repubblica, 22-09-2008. URL consultato in data 28-02-2009.

[28] Castelvolturno: arrestati presunti killer. Operazione anti Casalesi, 107 arresti (http:/ / www. tg5. mediaset. it/ cronaca/ articoli/ 2008/ 09/articolo8010. shtml). Tg5, 09-2008. URL consultato il 28-02-2009.

[29] «Camorra, arrestato il boss Setola» (http:/ / www. repubblica. it/ 2008/ 11/ sezioni/ cronaca/ camorra-6/ arresto-setola/ arresto-setola. html),La Repubblica, 14-01-2009. URL consultato in data 28-02-2009.

Fonti e autori delle voci 84

Fonti e autori delle vociLista delle stragi avvenute in Italia  Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=31507565  Autori:: Accurimbono, Aglaja, Airon90, Andrea0985, Arres, ArtAttack, Ary29, Ayers,BMF81, Barbaking, Biopresto, Borgil, Bramfab, Calabash, Castagna, Ceccorossi, Ciosl, Civa61, Civvì, Crabbymole, Dani 7C3, Demart81, Democrazia, Dinofly, Dommac, Dr Zimbu, Elbloggers,Elitre, Ernst Junger, Erroscia, Espresso, Fmon, FrAnCiS, Frack, Fredericks, Frihtrik, Fuoridalbranco, Gac, Gacio, Gian punk, GianMarco, Giovanni Messina, Gpaparcuri, Gregorovius, Griffo83,Guarracino, Guidomac, Ignlig, Il Moderato, Il palazzo, Illy78, Jacopo, Jalo, Jaqen, Jok3r, Kalumet Sioux, Klaudio, Kormoran, Lanerossi, Laribur, Le vittime, Ligabo, Lineagoticafight, Lingtft,Llodi, Lou Crazy, Loved.runner, Lucio Di Madaura, LuckyLisp, MM, Madaki, Mambro, Marco Comello, Marcordb, Martin Mystère, Mateola, Mau db, Mauro1087, MiGz, Mirco77, Nafutesfera,Nevermindfc, Nicovin, No2, Nrykko, Nuanda69, OrsOrazio, PMM, Pablowsky, Padanda, Pagnie, Parerga, Piero Montesacro, Pietrodn, Pil56, Quino87, Raffaele Giuralongo, Razzairpina, Rdocb,Robyfra1, Sailko, Salvai, Sbazzone, Servator, Sicariga, Smeno, Solfano, Stef Mec, Stefano Careglio, Tamburellista, Tanarus, Tomfox, Tooby, Trixt, Twice25, Valepert, Vermondo, Vu DucThang, Wallberg, Yoggysot, ^musaz, 179 Modifiche anonime

Portella della Ginestra  Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=31248890  Autori:: Biopresto, Bonaff, Ciquta, Codas, Democrazia, Elbloggers, Fale, Ginosal, Giuseppe ME, Gliu,Greta82, Griffo83, Grifone87, Hellis, Ignlig, Il palazzo, Jaqen, Klone123, Laribur, Lupo rosso, Marko86, Massimiliano Lincetto, Mcicogni, Montreal, Nrykko, Orric, Panz Panz, Pap3rinik,Samdalmas, Sbisolo, Squattaturi, Stonehead, Trikke, Twice25, Vipstano, Wikichri, Yuma, 54 Modifiche anonime

Strage di piazza Fontana  Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=31377229  Autori:: ALoopingIcon, Alfio, AnjaQantina, Archeologo, Bella Situazione, Biopresto, Blakwolf, Blues1911, Bramfab, Cadria, Caemlyn, Catrafuse, Causa83, Cicciocotroneo, Cioppi, Consbuonomo, Cotton, DCGIURSUN, Dans, Davidegat, Don Tricheco, Duroy, Ediedi, Elbloggers, Enrico02,Erinaceus, Espresso, Eva Mathiasch, Ezio Tilli, Fiaschi, Formica rufa, G.dallorto, Gac, GiaGar, Giggiggio76, Giordaano, Guidomac, Il Moderato, Ilbibliotecario, Klaudio, Le vittime, Lependu,Lotho2, Lou Crazy, MM, Madaki, Makh, Mangiabambini, MapiVanPelt, Marcordb, Marte77, Maso, MatteoGuasti, Mau db, Maurizio Milano, MimmoMartinez, Miticobaro, Mox83, NGr,Nevermindfc, NiceIce, No2, Nrykko, Orric, OrsOrazio, Osk, Pacy, Piero Montesacro, Pirru, Pissipo, Polytropos, Privi, R1188, Ranma25783, Red Barker, Restu20, Rhobbit, Rio roma, Rionda,Sante Caserio, Sbazzone, Senza nome.txt, Servator, Shalom, Snowdog, Stef Mec, Stefanof, SuperQuark, Tanonero, Teletrasporto, Truman Burbank, Twice25, Urbokant, Verobgiu, Vipstano,Vituzzu, Vmoscarda, Ylebru, Yoggysot, Yone Fernandes, 167 Modifiche anonime

Strage di Piazza della Loggia  Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=28580452  Autori:: Ayato86, Bengio76, Biopresto, Blues 1911, Bolo, Bramfab, Codas, Crabbymole, Dans,Elbloggers, Fiaschi, Freedog, G.dallorto, Gabrio, Gnekko, Il Moderato, IlBeso, Lanerossi, Le vittime, Lou Crazy, Madaki, Marius, Mirco77, Miticobaro, Piero Montesacro, Privi, Rosmarino,Sailko, Vermondo, Voldemort87, 46 Modifiche anonime

Strage dell'Italicus  Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=28136385  Autori:: Adert, Andre86, Blues 1911, Bramfab, Ceccorossi, Codas, Cornolio, Dommac, Dr Zimbu, Elbloggers,Fiaschi, Freedog, Hanyell29, Jok3r, Jollyroger, Le vittime, Lou Crazy, LucaLuca, Marcok, Marcopete87, Marcus89, No2, Plutonide, Pracchia-78, Privi, Ricce, Servator, Simone, Snowdog,Truman Burbank, Vermondo, Voldemort87, 12 Modifiche anonime

Strage di Ustica  Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=31277165  Autori:: .jhc., Acehigh1971, Aiace, Alessio Rolleri, Alessiox.94, Alex92, AnjaQantina, Aracuano, Ary29, Ask21,AttoRenato, BMF81, Bettella, Biopresto, BlackSheep81, Bramfab, Brískelly, Buggia, Castagna, CavalloRazzo, Chiappinik, Ciquta, Cloj, Codas, Crisarco, Dainaccio, Danielejaiss, Davide Oliva,Demart81, Dia^, Django, Dr Zimbu, Elbloggers, Emanuele Saiu, England, F l a n k e r, Fiaschi, Fox2, Freakit, Frieda, Gac, Ghedolo, Gianfranco, Ginosal, Gtoffoletto, Gvf, Hal8999, Hauteville,Hellis, Iakopo, Ilario, Jacklab72, Jacopo, Jollyroger, Laura56, Lceline, Llorenzi, Lovecraft22, Lucas, Luisa, Madaki, Marcok, Marcol-it, Mau807, Maximianus, Melos, Microsoikos, Mircone,Mirkos, Miticobaro, Mnp, Murray, Nannini, Nickel Chromo, No2, Nrykko, O--o, One-Winged-Angel, P tasso, Paginazero, Paolo1957, Perrins87, Piero Montesacro, Pigr8, Pnc net, Privi, Pusk,Qbert88, Redecke, Retaggio, RiccardoP1983, Robmontagna, Ruthven, Rutja76, SCDBob, Sbazzone, Sbisolo, Sempreblu07, Servator, Sesquipedale, Simo82, Sir marek, Soprano71, Stef Mec,Stefanox1985, Swordsman, Threecharlie, Ticket 2007100310021314, Tilotta, To011, Trevinci, Trixt, Turgon, Twice25, Vipera, Vituzzu, Vivanoide, Yuma, Электромагнетизм, 309 Modificheanonime

Strage della stazione di Bologna  Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=975185  Autori:: Ago76, AmonSûl, Andre 74, ArtAttack, Ary29, Auro, Biopresto, BlackSheep81,Borgolibero, Castagna, Codas, Contromano76, Demart81, Duroy, Elbloggers, EnBeg, Erinaceus, Fiaschi, Fmon, Fotogian, GJo, Gacio, Hal8999, Hauteville, Horatius, ITA32, IlBeso, Illy78,Joana, Jok3r, Kaspo, Limonadis, Lingtft, Lorisbbbb, Lou Crazy, Luckyboy, MM, MacLucky, Mach, Madaki, Maledetto, Marius, Matt 76, Melos, Mircone, Miticobaro, Moroboshi, Nevermindfc,Orric, Paginazero, Panairjdde, Phantomas, Pil56, Pippu d'Angelo, Privi, Rex Infernus, Riccardoghinelli, Salvatore Ingala, Serpik, Shaka, Simone.lippi, Sp1een, Stef Mec, Stefano Trento, Trixt,Twice25, Urbokant, UtentE, Vorticus, Wikichri, Xavier121, Ylebru, Yoggysot, Yossarian99, Zagor te nay, 61 Modifiche anonime

Strage di Capaci  Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=31336076  Autori:: Al Pereira, Alexdonnoli, AttoRenato, Barbaking, Beta16, Biopresto, Bonza, Cialz, Crisarco, Dedda71,Eddie619, Eius, Elbloggers, Ema.Giardina, Formica rufa, Frazzone, Gac, Giancarlo Rossi, IlBeso, Klaudio, Manutius, Marcol-it, Marcuscalabresus, Moloch981, PROXIMO, PersOnLine, Pigr8,Privi, Roccuz, SCDBob, Senpai, Sf71177, Sid-Vicious, Squattaturi, Stevo, Toobaz, Vermondo, Wiskandar, 34 Modifiche anonime

Strage di via D'Amelio  Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=3613766  Autori:: Aedo89, Agnellino, Baruneju, Birdkiller, Bronzino, Ciosl, Dedda71, Domino89, Ersill, Ginosal,Graz, Ignlig, KAUTSKY, Kar.ma, Kibira, L'Essere corretto dal Forse, Leoman3000, M.B., Maestro65, Marcoranuzzi, Marcuscalabresus, Moloch981, No2, PROXIMO, PersOnLine, Piddu, PieroMontesacro, Privi, PuerApuliae, Red devil 666, Reipher, Remulazz, SCDBob, Sandrobt, Sf71177, Siculo, Sky without clouds, Snowdog, Stefano.nicolucci, Stevo, Sveliamoimisteri33, Trixt,Veneziano, Wappi76, Wikiknowledge, Yuma, 67 Modifiche anonime

Strage di via dei Georgofili  Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=28889067  Autori:: Janus, Lillolollo, Miticobaro, Polinux, Privi, Rucoline23, Sailko, Tissot, Trixt, Vermondo,Yuma, 17 Modifiche anonime

Bomba di via Palestro  Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=20357102  Autori:: Ipstyl, Jok3r, Lingtft, Midnight bird, Pequod76, Tia solzago, 16 Modifiche anonime

Strage del Cermis  Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=31023945  Autori:: Alb, Andre86, BerlinerSchule, Biopresto, Cioppi, DarkAp, F l a n k e r, Fernandopescia, Fidio,Giancarlo Rossi, Gspinoza, Ilario, Lingtft, Lukespace, Maquesta, Massimiliano Lincetto, Maurizio.Cattaneo, Maxpendy, MiGz, Michele.B, Nickel Chromo, No2, Panairjdde, Paolotacchi, Paulatz,PersOnLine, Piero Montesacro, Radapanda, Resigua, RiccardoP1983, SCDBob, Sandrobt, Senza nome.txt, Tanarus, Truman Burbank, Vu Duc Thang, 28 Modifiche anonime

Strage di Castelvolturno  Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=31550760  Autori:: Avemundi, Bramfab, Brownout, DaniDF1995, Emilianodimarco71, Jok3r, Toobaz, Tormentor2,11 Modifiche anonime

Fonti, licenze e autori delle immagini 85

Fonti, licenze e autori delle immaginiImmagine:Salvatore Giuliano.jpg  Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Salvatore_Giuliano.jpg  Licenza: sconosciuto  Autori:: Ary29, Cotton, Giac83, Twice25Immagine:Piazza Fontana.jpg  Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Piazza_Fontana.jpg  Licenza: sconosciuto  Autori:: ArcheologoFile:Milano_-_Piazza_Fontana_-_Lapide_Vittime.jpg  Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Milano_-_Piazza_Fontana_-_Lapide_Vittime.jpg  Licenza: GNU FreeDocumentation License  Autori:: User:Piero MontesacroImmagine:Commons-logo.svg  Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Commons-logo.svg  Licenza: logo  Autori:: User:3247, User:GruntImmagine:Brescia_lapide_che_ricorda_la_strage_di_Piazza_Loggia_by_Stefano_Bolognini.JPG  Fonte::http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Brescia_lapide_che_ricorda_la_strage_di_Piazza_Loggia_by_Stefano_Bolognini.JPG  Licenza: Attribution  Autori:: User:Bolo77Image:Brescia_lapide_che_ricorda_la_strage_di_Piazza_Loggia_by_Stefano_Bolognini.JPG  Fonte::http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Brescia_lapide_che_ricorda_la_strage_di_Piazza_Loggia_by_Stefano_Bolognini.JPG  Licenza: Attribution  Autori:: User:Bolo77Image:Brescia_strage_punto_nel_quale_è_esplosa_la_bomba_by_Stefano_Bolognini.JPG  Fonte::http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Brescia_strage_punto_nel_quale_è_esplosa_la_bomba_by_Stefano_Bolognini.JPG  Licenza: Attribution  Autori:: User:Bolo77Image:Brescia_strage_piazza_loggia_manifesto_by_Stefano_Bolognini.JPG  Fonte::http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Brescia_strage_piazza_loggia_manifesto_by_Stefano_Bolognini.JPG  Licenza: Attribution  Autori:: User:Bolo77Image:Brescia Piazza Loggia By Stefano Bolognini.JPG  Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Brescia_Piazza_Loggia_By_Stefano_Bolognini.JPG  Licenza: Attribution Autori:: User:Bolo77Immagine:Italicus.jpg  Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Italicus.jpg  Licenza: sconosciuto  Autori:: PriviImmagine:45724_800627_I-TIGI.jpg  Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:45724_800627_I-TIGI.jpg  Licenza: GNU Free Documentation License  Autori:: Werner Fischdick,uploaded by Jollyroger at it.wikipediaImmagine:Strageusticaradar1.gif  Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Strageusticaradar1.gif  Licenza: sconosciuto  Autori:: Utente:PuskImmagine:Museo ustica.JPG  Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Museo_ustica.JPG  Licenza: Creative Commons Attribution-Sharealike 2.5  Autori::[email protected]:Stragedibologna-2.jpg  Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Stragedibologna-2.jpg  Licenza: GNU Free Documentation License  Autori:: Beppe Briguglio, PatriziaPulga, Medardo Pedrini, Marco VaccariImmagine:Stragedibologna-1.jpg  Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Stragedibologna-1.jpg  Licenza: GNU Free Documentation License  Autori:: BioprestoFile:Bologna 1980 1.jpg  Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Bologna_1980_1.jpg  Licenza: sconosciuto  Autori:: Original uploader was Madaki at it.wikipediaFile:Bologna Mahnmal01.jpg  Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Bologna_Mahnmal01.jpg  Licenza: GNU Free Documentation License  Autori:: Biopresto, Elbloggers,G.dallorto, Markus Schweiss, 2 Modifiche anonimeFile:Giovanni Falcone tree.jpg  Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Giovanni_Falcone_tree.jpg  Licenza: Creative Commons Attribution 3.0  Autori:: User:Dedda71File:Piazza_della_memoria_1.jpg  Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Piazza_della_memoria_1.jpg  Licenza: GNU Free Documentation License  Autori:: User:Dedda71Immagine:Via d'amelio.jpg  Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Via_d'amelio.jpg  Licenza: Creative Commons Attribution 3.0  Autori:: User:Dedda71File:Paolo Borsellino tree.jpg  Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Paolo_Borsellino_tree.jpg  Licenza: Creative Commons Attribution 3.0  Autori:: User:Dedda71Immagine:EA-6B Prowlers over Mount Rainier.jpg  Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:EA-6B_Prowlers_over_Mount_Rainier.jpg  Licenza: sconosciuto  Autori:: DualFreq, JoshbaumgartnerImmagine:Strage di castelvolturno.jpg  Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Strage_di_castelvolturno.jpg  Licenza: Creative Commons Attribution-Sharealike 3.0  Autori::Emilianodimarco71

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