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XVII

SOMMARIO

Presentazione  ............................................................................... VII

Introduzione .................................................................................. XIII

Indice autori .................................................................................. XV

CAPITOLO 1 Introduzione al quadro normativo dopo la direttiva MiFID

1. Preambolo................................................................................ 3 2. Il quadro normativo anteriore al novembre 2007.............. 4 3. La disciplina comunitaria: liberalizzazioni e limitazioni . 5 4. Lo strumento finanziario secondo la disciplina comu-

nitaria ................................................................................. 6 5. La nozione di mercato “più pertinente”. Criterio di col-

legamento ................................................................................ 8 6. I clienti professionali.............................................................. 10 7. L’attuazione della direttiva MiFID in Italia........................ 10 8. Le modifiche dell’art. 1 d.lgs. n. 58/98................................. 11 9. Il servizio di investimento come prestazione tipizzata..... 17 10. La risoluzione delle controversie ......................................... 18 11. Ulteriori modifiche................................................................. 19 12. La disciplina regolamentare ................................................. 21 13. I conflitti di interessi .............................................................. 24 14. Servizi di gestione .................................................................. 29 15. Delega della gestione ............................................................. 30 16. Entrata in vigore ..................................................................... 32 17. Regolamento Consob per gli intermediari ......................... 32 18. Le informazioni al cliente...................................................... 34 19. Contenuto dei contratti.......................................................... 35 20. Il ruolo del regolamento........................................................ 39 21. Il regolamento concernente i mercati .................................. 41 di Maria Costanza

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Sommario

XVIII

CAPITOLO 2 Sintesi delle principali novità introdotte dal sistema MiFID

(concorrenza, protezione investitori e abolizione obblighi di concentrazione degli scambi)

1. Premessa .................................................................................. 47 2. I regolamenti attuativi della Consob ................................... 49 3. Intermediari: regole di condotta e organizzazione interna .... 52 4. Il Passaporto Europeo: attività cross-border dei tied agents..... 56 5. Consulenza .............................................................................. 57 6. Il servizio di collocamento .................................................... 63 7. Il servizio di ricezione e trasmissione di ordini, compre-

sa la modalità della execution only ........................................ 66 8. La tutela contrattuale dell’investitore.................................. 67 9. L’abolizione dell’obbligo di concentrazione e le nuove

sedi di negoziazione............................................................... 74 10. Il principio della best execution.............................................. 78 11. La nuova classificazione della clientela: clienti “al detta-

glio”, clienti “professionali” e “controparti qualificate”... 81 12. Conflitto di interessi............................................................... 85 di Francesco del Bene (con il contributo di Maria Cecilia Polo)

CAPITOLO 3 Servizi e attività di investimento

1. La consulenza finanziaria, limiti definitori e confine con la ricerca in materia di investimenti .................................... 93

2. Esecuzione di ordini per conto della clientela, strategia di esecuzione e negoziazione per conto proprio................ 96

3. Gestione di sistemi multilaterali di negoziazione.............. 97 4. Ricezione e trasmissione di ordini ....................................... 100 5. Sottoscrizione e/o collocamento con o senza assunzione

a fermo, assunzione di garanzia verso l’emittente, tipo-logie di collocamento, reti di collocamento, inducements e responsabilità dell’intermediario ...................................... 101

6. Gestione di portafogli, obblighi informativi e valutazio-ne di adeguatezza................................................................... 102

7. Execution, transmission e allocation policy.............................. 103 di Marco Zanchi

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Sommario

XIX

CAPITOLO 4 Attività di studi e ricerca

1. Attività di studi e ricerca....................................................... 107 2. Controlli interni relativi. Regole per la diffusione di stu-

di e ricerche ............................................................................. 111 di Marco Zanchi

CAPITOLO 5 Gli strumenti finanziari

1. Premessa. Dai valori mobiliari agli strumenti finanziari.. 121 2. Gli strumenti finanziari nella direttiva 2004/39/CE........... 124 3. Gli strumenti finanziari nel d.lgs. n. 58/98.......................... 131 4. I prodotti finanziari................................................................ 138 4.1. (Segue): i prodotti finanziari assicurativi..................... 141 5. Gli strumenti finanziari derivati .......................................... 144 6. I contratti derivati su crediti ................................................. 148 7. I contratti differenziali ........................................................... 159 8. I weather derivatives ................................................................. 160 9. I derivati su quote di emissione ........................................... 162 10. I derivati su merci .................................................................. 163 di Giovanni Artale e Doina D’Eramo

CAPITOLO 6 L’informazione nella disciplina MiFID

1. Il ruolo dell’informazione nella disciplina dell’intermediazione finanziaria .......................................... 169

2. L’informazione bidirezionale e il canone della buona fe-de .............................................................................................. 174

3. La regola dell’adeguatezza e della appropriatezza dell’informazione ................................................................... 178

3.1. L’inadeguatezza e l’eccesso di informazione .............. 184 4. La trasparenza informativa................................................... 188 di Fernando Greco

CAPITOLO 7 La Strategia di Esecuzione e trasmissione degli ordini

1. La Strategia di Esecuzione .................................................... 193

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Sommario

XX

2. Disclosure della Strategia di Esecuzione e consenso del cliente ....................................................................................... 197

3. Verifica e aggiornamento della Strategia di Esecuzione... 199 4. La Strategia di Esecuzione per i clienti al dettaglio........... 199 5. La Strategia di Trasmissione................................................. 200 di Davide Nervegna

CAPITOLO 8 Transaction reporting

1. Gli obblighi di comunicazione alla Consob delle opera-zioni effettuate ........................................................................ 205

1.1. La natura delle operazioni oggetto di comunicazio-ne all’autorità................................................................... 208

1.2. I soggetti tenuti alla comunicazione delle operazioni... 210 1.3. Il contenuto delle segnalazioni e i termini per l’invio

delle informazioni all’autorità....................................... 212 1.4. I sistemi utilizzati per la comunicazione delle ope-

razioni .............................................................................. 213 1.5. Alcune problematiche aperte......................................... 215 di Isadora Tarola

CAPITOLO 9 Classificazione della clientela: il nuovo contesto normativo e le principali differenze rispetto alla previgente disciplina

1. Preambolo................................................................................ 219 2. Il quadro normativo ante MiFID e le principali differen-

ze con le nuove disposizioni normative.............................. 220 2.1. Il passaggio dal vecchio al nuovo contesto normati-

vo e gli obblighi di informativa nei confronti della clientela ............................................................................ 221

3. Quadro normativo post MiFID, le tre categorie di clienti e i livelli di protezione riconosciuti dalla normativa......... 223

3.1. Controparti qualificate.................................................... 224 3.2. Clienti professionali ........................................................ 225 3.3. Clienti al dettaglio ........................................................... 227 4. I criteri di variazione della categoria di appartenenza:

upgrading/downgrading ........................................................... 229

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Sommario

XXI

4.1. Upgrading: da cliente al dettaglio a cliente professio-nale .................................................................................... 229

4.2. Downgrading: da controparte qualificata a cliente professionale/cliente al dettaglio e da cliente profes-sionale a cliente al dettaglio .......................................... 231

di Marcello Fumagalli

CAPITOLO 10 Il ruolo della Consob e il rapporto con Banca d’Italia

1. Il ruolo della Consob alla luce delle novità introdotte con la direttiva MiFID............................................................ 235

2. Il coordinamento delle funzioni di vigilanza sul siste-ma finanziario: dalla legge sul Risparmio alla direttiva MiFID.................................................................................... 243

3. Il rapporto fra Consob e Banca d’Italia ............................... 250 3.1. …in materia di intermediari .......................................... 250 3.2. …in materia di mercati ................................................... 262 3.3. …in materia di servizi di post−trading .......................... 266 4. Gli altri modelli di organizzazione della vigilanza: qual-

che confronto .......................................................................... 271 di Martina Tambucci

CAPITOLO 11 I mercati regolamentati e le altre sedi di negoziazione

nel nuovo contesto normativo: definizioni 1. Premessa.................................................................................. 281 2. Le “trading venues” nel sistema disegnato dalla direttiva

MiFID ....................................................................................... 285 3. Mercati regolamentati e MTF ............................................... 286 4. La negoziazione per conto proprio e l’attività di interna-

lizzazione sistematica ............................................................ 290 5. Sistemi multilaterali e bilaterali di negoziazione............... 294 6. La disciplina dei mercati regolamentati: sintesi delle novità.. 298 6.1. Le società di gestione dei mercati regolamentati........ 299 6.2. L’organizzazione e il funzionamento dei mercati re-

golamentati ...................................................................... 304 di Francesco La Manno

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Sommario

XXII

CAPITOLO 12 I sistemi multilaterali di negoziazione.

Caratteristiche generali e regole applicabili 1. Introduzione............................................................................ 311 2. Definizioni e ambito di applicazione della disciplina....... 314 3. L’autorizzazione e i requisiti di funzionamento................ 318 4. L’ammissione degli strumenti finanziari alle negozia-

zioni e l’accesso degli operatori............................................ 322 5. Il regime di trasparenza pre-negoziazione e post-

negoziazione ........................................................................... 324 6. Sospensione ed esclusione degli strumenti finanziari

dalle negoziazioni................................................................... 327 7. Il regime transitorio in Italia: il passaggio dai sistemi di

scambi organizzati al nuovo contesto delineato dalla MiFID ....................................................................................... 329

di Isadora Tarola

CAPITOLO 13 Gli internalizzatori sistematici

1. Introduzione............................................................................ 335 2. La definizione di internalizzatore sistematico ................... 336 3. L’avvio e la cessazione dell’attività di internalizzazione

sistematica ............................................................................... 339 4. Gli obblighi di quotazione e il regime di trasparenza

pre-negoziazione per gli internalizzatori sistematici ........ 341 5. La gestione degli ordini e l’accesso alle quotazioni........... 343 6. Conclusioni.............................................................................. 345 di Isadora Tarola

CAPITOLO 14 Il regime di trasparenza per i mercati regolamentati, gli MTF e le

imprese di investimento, anche in veste di internalizzatori sistematici 1. Il nuovo regime della trasparenza nella MiFID ................. 349 2. La trasparenza pre-trade sugli strumenti finanziari azio-

nari per i mercati regolamentati e i sistemi multilaterali di negoziazione....................................................................... 353

2.1. I casi di inapplicabilità degli obblighi di trasparenza pre-trade sugli strumenti finanziari azionari per i

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Sommario

XXIII

mercati regolamentati e i sistemi multilaterali di ne-goziazione......................................................................... 355

3. La trasparenza pre-trade per gli internalizzatori sistema-tici ............................................................................................. 359

4. La trasparenza post-trade sugli strumenti finanziari a-zionari per i mercati regolamentati, i sistemi multilatera-li di negoziazione e i soggetti abilitati ................................. 365

5. Le modalità e la tempistica di pubblicazione delle in-formazioni pre-trade e post-trade relative a operazioni su strumenti finanziari azionari ................................................ 370

5.1. Il differimento della pubblicazione delle informa-zioni post-trade ................................................................ 378

6. La trasparenza, le modalità e la tempistica di pubblicazio-ne delle operazioni su strumenti finanziari diversi dalle a-zioni, ivi inclusi gli scambi all’ingrosso di titoli di Stato....... 380

7. Una breve comparazione tra la disciplina europea della MiFID e quella americana del NMS sul tema della tra-sparenza................................................................................... 388

8. Conclusioni ............................................................................. 394 di Simone D’Ippolito

CAPITOLO 15 La disciplina dei conflitti di interesse

1. Preambolo................................................................................ 399 2. Il quadro normativo ante MiFID .......................................... 399 3. Quadro normativo post MiFID ............................................. 402 di Fabrizio Vedana

CAPITOLO 16 Gli inducements: la raccomandazione CESR e i nuovi divieti

1. Premessa.................................................................................. 415 2. La disciplina degli inducements prima della MiFID........... 418 3. Le competenze corrisposte dal cliente (o al cliente) .......... 422 4. Le competenze per servizi “strumentali” o “proper fees”.. 424 5. Gli inducements in senso stretto: profili generali ................ 427 5.1. …casi particolari.............................................................. 434

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Sommario

XXIV

6. Considerazioni conclusive sull’inquadramento sistema-tico della disciplina degli inducements e sulle conseguen-ze della loro violazione.......................................................... 438

di Alessandro Chieffi

CAPITOLO 17 Regole di organizzazione e controlli interni

1. Premessa .................................................................................. 443 2. L’impostazione della nuova disciplina: la direttiva co-

munitaria e le modifiche al TUF........................................... 444 3. Il Regolamento congiunto ..................................................... 449 4. La parte 1 del Regolamento congiunto: ambito di appli-

cazione, principi generali e definizioni ............................... 451 4.1. Unitarietà del sistema organizzativo degli intermediari . 452 4.2. Il Protocollo di intesa tra Banca d’Italia e Consob ...... 453 4.3. La proporzionalità........................................................... 455 5. La parte 2 del Regolamento congiunto: i requisiti gene-

rali di organizzazione, la responsabilità degli organi a-ziendali e i controlli interni ................................................... 456

5.1. I requisiti generali di organizzazione ........................... 457 5.2. Governo societario e responsabilità degli organi a-

ziendali ............................................................................ 458 5.3. Il sistema dei controlli interni: le funzioni aziendali

di controllo....................................................................... 464 di Diana Capone

CAPITOLO 18 Il valore aziendale della compliance alle regole

e la funzione di controllo di conformità alle norme 1. Il contesto normativo e regolamentare della compliance ... 471 1.1. Le indicazioni del Comitato di Basilea ......................... 472 1.2. La funzione di compliance nelle fonti comunitarie ...... 474 1.3. La funzione di compliance nella legislazione italiana ... 476 1.4. La compliance nelle disposizioni di vigilanza di Ban-

ca d’Italia e nel Regolamento congiunto Consob-Banca d’Italia ................................................................... 480

1.5. Le possibili azioni correttive .......................................... 482

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Sommario

XXV

2. La compliance e le regole in materia di governance della banca ........................................................................................ 484

2.1. Funzione di compliance e assetto organizzativo di vertice della banca.......................................................... 486

2.2. Rapporti con la direzione generale e gli amministra-tori esecutivi..................................................................... 488

3. Come organizzare una funzione di compliance autonoma e indipendente ........................................................................ 489

3.1. Le scelte di collocazione organizzativa ....................... 491 3.2. Le aree di competenza e di responsabilità del re-

sponsabile compliance ..................................................... 492 3.3. Le relazioni con le altre funzioni aziendali del si-

stema dei controlli interni ............................................. 497 3.4. L’organizzazione della funzione di compliance nei

gruppi .............................................................................. 500 3.5. La scelta di esternalizzazione della funzione di com-

pliance................................................................................ 503 4. Il perimetro della funzione di compliance ............................ 506 5. La promozione di una cultura aziendale della compliance.. 509 di Sabrina Galmarini e Marco Lamandini

CAPITOLO 19 Risoluzione delle controversie tra investitori ed intermediari:

processo societario e procedure di conciliazione 1. Preambolo................................................................................ 513 2. Le norme del processo societario ......................................... 514 3. Le procedure di conciliazione previste nel d.lgs. 17 gen-

naio 2003, n. 5.......................................................................... 515 3.1. La conciliazione prevista nel d.lgs. n. 5/03: ambito di

applicazione ..................................................................... 521 3.2. Organismi di conciliazione e loro istituzione (Regi-

stro presso il Ministero della giustizia, regolamento di disciplina del procedimento, indennità spettanti agli organismi di conciliazione).................................... 525

3.3. Regolamento di disciplina del procedimento ............. 528 3.4. Il procedimento di conciliazione................................... 534 3.5. Strumenti di agevolazione fiscale ................................. 545

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Sommario

XXVI

4. La conciliazione prevista dall’art. 32-ter d.lgs. n. 58/98 “TUF” ....................................................................................... 547

4.1. La disciplina prevista dal TUF....................................... 547 4.2. La Camera di conciliazione e di arbitrato presso la

Consob .............................................................................. 550 4.3. Ambito di applicazione oggettivo e soggettivo .......... 550 4.4. Composizione, compiti e funzionamento della Ca-

mera di conciliazione (artt. 2−4) ................................... 553 4.5. Conciliatori e arbitri: requisiti di accesso agli elenchi

(artt. 5−6)........................................................................... 555 4.6. Modalità di attivazione e gestione della conciliazio-

ne stragiudiziale (artt. 7−16).......................................... 556 4.7. Modalità di attivazione e gestione dell’arbitrato

amministrato di tipo ordinario (artt. 17−27) ............... 557 4.8. Modalità di attivazione e gestione dell’arbitrato di

tipo semplificato (artt. 28−34)........................................ 558 4.9. Le tariffe applicabili ........................................................ 558 di Fabrizio Vedana