struttura del bilancio annuale del comune entrate titoli secondo la fonte categorie tipologie...
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Struttura del bilancio annuale del Comune
Entrate
Titoli secondo la fonte
Categorie tipologie dell’entrata
Risorse secondo l’oggetto
Capitoli unità elementare
Spese
Titoli aggregati economici
Funzioni tipologia dell’attività
Servizi singoli uffici
Interventi natura economica
ENTRATE• Titolo I: tributarie• Titolo II: contributi e
trasferimenti correnti dello Stato o altri enti
• Titolo III extratributarie• Titolo IV : alienazioni,
trasferimenti di capitale e riscossione crediti
• Titolo V: accensione di prestiti
• Titolo VI : servizi per conto terzi
SPESE
• Titolo I: spese correnti
• Titolo II: in c/capitale
• Titolo III: rimborso di prestiti
• Titolo IV: servizi per conto terzi
Esempio: titolo 1- entrate tributarie
Categoria 1 imposte dirette
Risorsa ICI
Negli Enti obbligati alla redazione del PEG le risorse devono essere ulteriormente suddivise in capitoli (unità elementari dell’entrata)
Titolo 1: Spese correnti
Funzione 1 funzioni generali di amministrazione, gestione e controllo
Servizio1organi istituzionali
Intervento - spese per il personale
Funzione 3: -- polizia locale
Servizio 1 polizia municipale
Intervento spese per il personale
Equilibri di bilancio secondo il Tuel
• Equilibrio di parte corrente:Entrate correnti (titoli I+II+III) = (Spese correnti +
quote di prestiti in scadenza)• Pareggio finanziario:Entrate di competenza = spese di competenza• Equivalenza dei servizi per c/terzi• Equilibrio Fonti/impieghi:A ogni spesa in c/capitale devono corrispondere
uno o più stanziamenti di entrata indicanti le relative fonti di finanziamento
Equilibrio di parte correnteequilibrio Fonti /impieghi
Entrate correnti (titoli 1 +2 +3)
Spese correnti
Entrate in c/capitale
Accensione di prestiti
Spese in c/capitale
Il garante del mantenimento degli equilibri di bilancio è il responsabile del servizio finanziario il quale deve verificare la copertura finanziaria su ogni impegno di spesa e dare il visto di regolarità contabile
Iter di formazione, approvazione e controllo del bilancio
1. Il consiglio formula gli indirizzi generali 2. I responsabili dei servizi in collaborazione con
gli assessori inoltrano le proposte di bilancio3. Il bilancio è deliberato dalla giunta4. Lo schema di bilancio va trasmesso al collegio
dei revisori che deve esprimere il suo parere5. Bilancio e suoi allegati vanno trasmessi al
consiglio per l’approvazione che deve avvenire entro il 31/12
La gestione provvisoria
Se il consiglio dell’Ente non approva il bilancio di previsione entro l’inizio dell’esercizio a cui il bilancio si riferisce, scatta la gestione provvisoria
Possono essere effettuate solo le operazioni necessarie al funzionamento dell’ente e quelle derivanti da obblighi giuridici precedentemente assunti
In bilancio gli stanziamenti di spesa sono articolati in servizi.
In pratica possiamo affermare che il bilancio complessivo è composto da tanti bilanci quanti sono i servizi
1: Servizio ….entrate …spese …
1 2
Funzioni Servizi
01- Generali, amministrazione, controllo e gestione
01.Organi istituzionali
02. Segreteria generale
… …………….
05. Gestione dei beni demaniali e patrimoniali
02 – Giustizia 01.Uffici giudiziari
02. Casa circondariale a altri servizi
04- Istruzione pubblica 01. Scuola materna
02. Istruzione elementare
Negli enti obbligati alla redazione del PEG :
• I servizi sono suddivisi in centri di costo
• I centri di costo sono suddivisi in capitoli
Esempio funzione di istruzione pubblica
Servizio scuola elementare ---> centro di costo--mensa scolastica
Art. 165 commi 8 e 9 Tuel
• A ciascun servizio è correlato un reparto organizzativo, semplice o complesso composto da persone e mezzi, cui è proposto un responsabile
• A ciascun servizio è affidato, con il bilancio di previsione, un complesso di mezzi finanziari del quale risponde il responsabile del servizio
I centri di costo / servizi e i relativi responsabili sono
individuati nel PEG
Con l’individuazione dei responsabili del centro di costo si verifica il passaggio dalla fase politica alla fase tecnica: dalla giunta al funzionario (dirigente) dell’ente che gestisce il servizio e che è responsabile dei risultati raggiunti
IL PEG è un documento di programmazione operativa
• È obbligatorio nei comuni con più di 15 000 abitanti
• Consente di collegare struttura organizzativa e responsabilità di bilancio
• Rende concreto il controllo di gestione in quanto in esso vengono determinati i costi e i risultati raggiunti per ogni centro di costo
Un centro di costo è una costruzione contabile riferita a un insieme di operazioni per le quali si determina la spesa inerente al consumo dei fattori produttivi
Non esiste uno schema obbligatorio di PEG né una classificazione obbligatoria dei centri di costo.
I centri di costo rispecchiano la struttura organizzativa dell’ente
I servizi individuati dal DPR 194/1996 sono 52, ma non
necessariamente nel PEG si hanno 52 centri di costo
COMUNI DI GRANDI DIMENSIONI
I servizi possono essere disarticolati in più centri di costo
ESEMPIO: funzioni nel settore sociale - Servizio 1: asili nido, servizi per l’infanzia e per i minori
Sub servizio a) mensa Sub servizio b) trasporto
Nei comuni di piccole dimensioni vi è l’esigenza di istituire centri
di costo per le attività trasversali, comuni a tutti i servizi
Esempio refezione scolastica: il servizio mensa può essere scorporato dalle singole funzioni istruzione materna, elementare ecc. per essere considerato un unico centro trasversale a più servizi
Ipotesi di costruzione del centro di costo: mensa scolastica
• Entrata: titolo III – categoria: proventi dai servizi pubblici- risorsa: proventi dal servizio mensa scolastica
• Spesa: titolo I- funzione: istruzione pubblica- servizio: assistenza scolastica
1) Si analizzano le dotazioni e si individua il responsabile
2) Si quantificano le risorse e gli interventi
Analisi delle dotazioni
• Personale : numero dietisti, cuochi, assistenti
• Beni strumentali: attrezzature da cucina, frigoriferi ecc.
• Beni immobili: locali di proprietà, locali in affitto
• Individuazione del responsabile: economo
Dati finanziari
• Risorse
Rette a tariffa piena
Rette a tariffa agevolata
Totale risorse
• Interventi (spese)
Costi per il personale
Acquisto di beni di consumo
Affitto locali
Totale spese
Nell’attribuzione dei costi al centro occorre individuare i costi diretti e i
costi indiretti.Costi diretti si imputano
direttamente al centro (esempio costi per il personale di cucina)
costi indiretti sono comuni a più centri (esempio energia elettrica) e
devono essere ripartiti
L’attribuzione dei costi comuni a più centri avviene utilizzando
criteri razionali su base unica o su base multipla
Su base unica -- tutti i costi indiretti si attribuiscono sulla base di un unico parametro (come per esempio il costo primo: somma di tutti i costi diretti)
Su base multipla -- ciascun costo indiretto è attribuito in base a uno specifico parametro (esempio ore di funzionamento dei macchinari, metri quadrati dei locali in cui si svolge il servizio prestato … ecc.)
Esempio centro di costo mensa scolastica
Costi diretti :• per il personale 500• per acquisto di beni di
consumo 500• per affitto locali 50
TOTALE costo primo
1 050
Costi indiretti:
° costi per servizi (energia elettrica, spese telefoniche..) Totale complessivo sostenuto dall’ente per tutti i centri nel periodo considerato 800
Supponiamo che l’attribuzione dei costi per servizi allo specifico
centro avvenga su base unica• Si determinano i costi primi per tutti i centri • Si riparte il costo per servizi in proporzione al costo
primo (il costo per servizi è considerato funzione diretta del costo primo)
ESEMPIOCosto primo complessivo di tutti i centri 4000 (di cui
1050 centro mensa scolastica) Costo per servizi comune a più centri 800Costo per servizi attribuito al centro mensa scolastica 210
(coefficiente 0,2 x 1050)
Flessibilità del bilancio
• fondo di riserva: è di ammontare compreso tra lo 0,30% e il 2% della spesa corrente. E’ inserito nella funzione di amministrazione, gestione e controllo. E’ utilizzato con deliberazione della giunta per far fronte a spese correnti non previste
• Fondo svalutazione crediti: rettifica il valore nominale dei crediti secondo il criterio del presunto valore di realizzo (non corrisponde a impegni di spesa)
Ammortamento
• È il procedimento attraverso il quale un costo pluriennale viene ripartito tra gli esercizi di competenza
• È iscritto solo nella parte relativa alla spesa corrente, senza alcuna posta compensativa in entrata
• L’obiettivo dell’accantonamento è quello di limitare la capacità di spesa allo scopo di finanziare acquisti futuri di beni pluriennali