sull'atlante de agostini la strada della salvezza · sull'atlante de agostini la strada...

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La Provincia Cremonese 0 MilanO La squadra rossonera priva di Weah non entusiasma allo Zini Il tridente Simone Baggio e Savicevic non riesce a creare pericoli alla porta di Turci (a parte un facile salvataggio sulla linea di Verdelli) Nel finale Tentoni sfiora tre volte il colpaccio VI ASPETTA TOH I NUOVISSIMI VIDEO GAME* ViAAN0UIS$OLA,1 Sull'atlante De Agostini la strada della salvezza di Giorgio-Barbieri Tanto rumore per nulla. La potente corazzata rossonera, giunta a Cremona con la cer- tezza di distruggere il manipo- lo di sopravvissuti alle prime sedici giornate di campionato sul fondo della classifica, ha rischiato di lasciarci le penne. In settimana l'allenatore Ca- pello aveva messo in allarme i suoi sulla pericolosità della sfida con l'ultima della classe. Senza tuttavia mai perdere la convinzione di raccogliere al- lo Zini tre punti decisivi per la conquista dello scudetto nu- mero 15. E proprio il tecnico rossonero aveva minimizzato la partenza del liberiano We- ah per gli impegni della "Cop- pa d'Africa" con la sua nazio- nale. «Il tridente con Simone, Baggio e Savicevic - parole di Capello - garantisce identica pericolosità all'attacco». Invece i tre campioni (dalla quotazione di una cinquanti- na di miliardi, più del doppio di quanto vale l'intera rosa della Cremonese) hanno delu- so i tredicimila ed oltre spetta- tori (in maggior parte tifosi rossoneri, cremonesi compre- si) che domenica hanno riem- pito le gradinate dello Zini. I tre supercelebrati assi non so- no andati oltre la normale am- ministrazione. Simone non ha dato la dovuta forza al pallone dopo avere superato un incer- to Turci in uscita ed ha con- cesso il recupero al più "vec- chio" della compagnia, il libe- ro Verdelli. Savicevic si è limi- tato ad un tiro sull'esterno della rete e Baggio ha impe- gnato il portiere grigiorosso su calcio di punizione dal limi- te e con un tiro fiacco da fuori area. Poco o nulla per l'attac- co della squadra campione d'inverno". Insomma, senza Weah, questo Milan non va. Diventa unpiccolo diavolo, al- la portata della Cremonese. Ed alla fine è pure andata bene ai metropolitani, grazia- ti almeno tre volte nel finale dai grigiorossi di Simoni, ca- paci di mettere in campo cuo- re, grinta e.grande condizione atletica. Tentoni, dimostran- do di essere un vero attaccan- te, si è trovato tre volte di fronte al portiere Sebastiano Rossi ed ha sfiorato il colpac- cio. Al bomber "ritrovato" non è andata bene, anche per un pizzico di sfortuna. Clamo- roso al 20' della ripresa, quan- do si è trovato solo davanti a Rossi smarcato da un colpo di testa sbagliato di Boban. Po- tente il tiro ma sulle gambe del portiere in uscita. Per se- gnare (e probabilmente vince- re la partita) sarebbe bastato "colpire sporco" quel pallone vagante. Tentoni ha anche sfiorato il palo di sinistra con un diagonale mancino e la tra- imi i MWEIHÌME di Giorgio Barbieri Aloisi Turci Una indecisione in uscita, ma anche un paio di parate decisive sulla punizione di Baggio e qualche tiro da fuori. Bravo an- che in mischia. Verdelli Una prestazione sicura del libero grigio- rosso, mai in affanno sugli attacchi dei rossoneri. Gioca con consumata espe- rienza e salva una rete sicura. Dopo un paio di minuti si trova a cambia- re marcatura, da Savicevic a Baggio. Concede pochissimo all'ex bianconero, anticipandolo, con incredibile regolarità. Gualco Simone parte forte, cercando di metter- lo in difficoltà sulla velocità. Gualco gli concede una palla gol e poi gli mette la _ museruola. Giandebiaggi Bel duello con Savicevic. Nel primo tem- po il "genio" inventa qualcosina, poi è costretto ad ammainare bandiera bian- ca. Giande lo tiene, stretto. Garzya Cristiani De Agostini Maspero Petrachi Si occupa di Boban. Il mediano grigio- rosso soffre la forza fisica del croato, ma spesso riesce anche a farsi vedere in fa- se di costruzione. Una sicurezza. fi voto è altissimo, ma il centrocampista friulano merita la distinzione per una ga- ra giocata a tutto cuore. Per un tempo e mezo è il motore della squadra. Partita a luci ed ombre. Il centrocampi- sta si è dato da fare per lanciare i com- pagni dell'attacco. Però si è fatto recu- perare da Baresi lanciato verso la porta. Nel primo tempo pasticcia parecchio con il pallone fra ipiedi. Nella ripresa pe- costringe Maldini sulla dinesiva e met- to tre palloni in mezzo, Rimane troppo isolato nelle maglie della potente difesa rossonera. Ma non si muove male e Baresi lo maltratta in pa- recchie occasioni. FlOrìanCIC E ' la giornata negativa. Non si fa quasi 11 " '" mai trovare al punto giusto sul passag- gio dei compagni. Non supera mai la di- fesa e non va mai al tiro. Tentoni Entra e va ~ al ,iro tre v0,te in CO P' U di mezz'ora. Sfiora il gol a ripetizione e mette i brividi nella schiena al portiere Rossi. Rivitalizzato. Fantini Simoni lo inserisce per correre sulla fa- scia di sinistra. Svolge il compito con dili- genza, ma una volta in area si impappi- na regcjajroonte. Simoni Pur dovendo rinunciare a quattro gioca- tori dispone la squadra nel migliore dei modi. I giocatori in campo confermano la bontà delle sue scelte. Arbitro Beschin di Legnago, al suo ritorno allo H " " Zini dopo tantissimi anni, forse non vede il rigore su Maldini, ma nel complesso se la cava bene. Milan ^ Rossi 6,5; Panucci 6; Costacurta 7; Baresi 6+; MalcJini 6,5; Savicevic 5,5; Desailly 5,5; Alberti- ni 6; Boban 6,5; Simone 5,5; Baggio 6-; Lenlini j e Donadoni s,v.; Capello 5,5, versa con un colpo di testa. Tentoni ha anche offerto, con un colpo di tacco, palla a Pe- trachi per il gol annullato. Fuorigioco o svista del guar- dalinee Garofalo? Nessuno ha controllato le immagini televi- sive alla perfezione. Cosa in- vece avvenuta regolarmente, con dovizia di particolari e commenti più o meno interes- sati, sul fallo di Tentoni su Maldini in area di rigore gri- giorossa. Il tutto per "bollare" la par- tita come una beffa per il Mi- lan, ancora una volta penaliz- zato dagli arbitri. Evidente- mente "brucia" il pareggio al- lo Zini, proprio non va giù. Ep- pure le responsabilità per il ri- sultato mancato vanno ricer- cate fra i rossoneri, incapaci di far prevalere classe e po- tenza fisica. Ma in fondo sono problemi che non ci riguardano. A noi interessa rimarcare la maiu- scola prova di tutta la squadra grigiorossa, priva di quattro pedine come Perovic, Orlan- do, Dall'Igna e Ferrarono Tut- ti hanno dato l'anima senza mai perdere la testa. Una cita- zione particolare ci sia per- messa per Stefano De Agosti-. ni, il trascinatore (anche psi- cologico) della squadra. Con personaggi così la salvezza non è davvero un miraggio. ^OTTICA LENTIACONTATTO ' OXM Anni -CREMONA - Piazza Libertà. 1 iPUNAhUI Telefono0372/31486 CREMONESE MILAN 0 Cremonese: Turci, Verdelli, Garzya, Gualco, Giande- biaggi, Cristiani, De Agosti- ni, Maspero, Petrachi, Floriancic (dal 58' Tentoni), Aloisi (dal 71'Fantini). A di- sposizione: Razzetti, Steffa- ni, Baccani. Ali. Simoni. Milan: Rossi, Panucci, Co- stacurta, Baresi, Maldini, Sa- vicevic, Desailly, Albedini, Boban (dall'89' Donadoni), Simone (dal 76' Lentini), Baggio. A disposizione: lel- po, Tassoni, Di Canio. AH. Capello. Arbitro: Beschin di Legna- Note: spettatori 13.932 per un incasso di 524 milioni 175 mila 825 lire. Ammoniti Gual- co e Petrachi per gioco non regolamentare, Fantini per gioco falloso; Panucci e De- sailly per gioco falloso. Ango- li 4-2 per la Cremonese. Milan: 2 punti persi o uno guadagnato? di Filippo Grassia H tempo di scrivere che il Milan può solo gettarlo al vento, questo scudetto, ed ec- cone la riprova. A Cremona i rossoneri non hanno perso due punti, ma ne han- no guadagnato uno perché avrebbero meritato la sconfitta come era accaduto, su questo campo, l'anno scorso e nel campionato '89-'90. In entrambe le cir- costanze —per inciso — i rossoneri non vinsero il campio- nato. Tutti a dire e scrivere che la battuta d'arresto della squadra di Capello è da imputare all'assenza del centra- vanti Weah che sta disputando il campionato africano con la Liberia, la sua nazionale. Ma non è vero o lo è solo par- zialmente se ci riferiamo alla modesta prestazione di Si- mone, il suo sostituto, che da una parte non s'è fatto trova- re pronto alla chiamata, dall'altra ha ricevuto pochissime galle da indirizzare a rete. Lo stesso Pallone d'Oro, che poi a segnato sei retij meno della metà di Protti, si sarebbe trovato in difficolta. E' stato il Milan nel suo complesso a f 'ocare sensibilmente al di sotto del proprio rendimento, qui bisogna chiamare in causa la Cremonese, protagoni- sta di una partita esemplare sul piano tattico, soprattutto nella zona mediana del campo dove ha irretito i rossoneri in fase d'interdizione e ha costruito eccellenti manovre d'attacco. Per fare un esempio, il Milan ha sofferto più che a Firenze nell'ultima trasferta del '95. Se Simoni avesse a disposizione un goleador doc, i guai del Milan sarebbero stati peggiori. Ma cosa succede ai rossoneri, bloccati sul pareggio per la quarta volta nelle ultime cinque gare? Le risposte pos- sono essere di tre tipi: 1) nel campionato italiano l'ultima in classifica è in grado di impensierire la prima della clas- se, cosa di cui i dirigenti delle grandi farebbero bene a te- nere sempre presente; 2) il Milan non trova le sollecitazio- ni giuste contro quelle squadre che non appartengono al gruppo delle cosiddette "grandi"; 3) è possibile che alcuni giocatori siano rimasti infastiditi dalle operazioni olande- si di Galliani e Braida che praticamente hanno svaligiato la cassaforte dell'Ajax apprestandosi a portare via Klui- vert, Davids, Kanu e Riessere. In base, quindi, al risultato di Cremona sarebbe bene che le concorrenti del Diavolo giocassero qualche fiche al- la roulette dello scudetto. Nulla osta che alla fine esca il numero giusto. Ma quali avversarie? Logica vorrebbe che si togliesse dal mazzo la Juventus, sull'orlo della sconfitta interna con il Bari e quindi incapace di ridurre il distacco dalla capolista. Lasciamo quindi in mezzo al guado la Si- gnora che, domenica prossima, sarà di scena proprio allo stadio Zini dove rischia di subire lo stesso trattamento ri- servato al Milan. E lasciamoci pure la Lazio che ha acciuf- fato per i capelli il pareggio con il Torino dopo aver dispu- tato davvero una brutta partita. E il triste Zeman non può giustificarsi solo con le squalifiche di Boksic e soprattutto i Signori. All'Olimpico è mancato il gioco. Parliamo allora di Fiorentina e Parma in stretto ordine di classifica. I viola, che hanno vinto dieci incontri, più di tutti, alitano sul collo dei rossoneri dopo aver battuto il Piacenza con qualche stento e un paio di aiuti arbitrali. Ma non hanno l'abitudine di giocare a quésti livelli, come è parso a Cagni, che ha visto nella ripresa una formazione preoccupata di fare risultato a ogni costo. Ranieri fa il mo- desto, si augura che Batistuta abbia meno problemi possi- bili con la caviglia e che Rui Costa torni Rui Costa, nel frattempo si gode questo Robbiati che non parte quasi mai all'inizio e poi diventa decisivo. Il Parma, dopo la contesta- zione dei tifosi, ha fatto tesoro degli errori passati, ha ri- scoperto Stoichkov e soprattutto l'importanza di avere un geometra come Pin in mézzo al campo. Chissà che non tor- ni a far bene fuori casa do ve finora ha vinto solo due volte. ALL'INTERNO Simoni: una grande Cremonese A pagina il tecnico grigiorosso convinto che O £L giocando così ci si può salvare Cremapergo corsaro in Veneto A pagina La squadra giallonera rimonta e batte 3 7 il Cittadella con Garofalo e Bresciani " Pizzighettone ko con il Mantova Vince al comunale il Mantova 2-0 ma gli uomini di Saldini recriminano Basket: la Golosino ok in trasferta La formazione cremonese sbanca 83-71 la Sangiorgese ed ora è piti tranquilla Samgas cede 0-3 con il Forlì Nulla da fare per i cremaschi di volley sconfitti in casa dalla squadra romagnola . " A pagina _2? A pagina 47 A pagina 49 WwJSJrQThiTfqVo7FIfBZg3YXxnI0R5pCoPkqu9Z69eL79cF2nmfqg==

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La Provincia

Cremonese 0 MilanO La squadra rossonera priva di Weah non entusiasma allo Zini Il tridente Simone Baggio e Savicevic non riesce a creare pericoli alla porta di Turci (a parte un facile salvataggio sulla linea di Verdelli) Nel finale Tentoni sfiora tre volte il colpaccio

VI ASPETTA TOH I NUOVISSIMI

VIDEO GAME* ViAAN0UIS$OLA,1

Sull'atlante De Agostini la strada della salvezza

di Giorgio-Barbieri Tanto rumore per nulla. La potente corazzata rossonera, giunta a Cremona con la cer­tezza di distruggere il manipo­lo di sopravvissuti alle prime sedici giornate di campionato sul fondo della classifica, ha rischiato di lasciarci le penne. In settimana l'allenatore Ca­pello aveva messo in allarme i suoi sulla pericolosità della sfida con l'ultima della classe. Senza tuttavia mai perdere la convinzione di raccogliere al­lo Zini tre punti decisivi per la conquista dello scudetto nu­mero 15. E proprio il tecnico rossonero aveva minimizzato la partenza del liberiano We­ah per gli impegni della "Cop­pa d'Africa" con la sua nazio­nale. «Il tridente con Simone, Baggio e Savicevic - parole di Capello - garantisce identica pericolosità all'attacco».

Invece i tre campioni (dalla quotazione di una cinquanti­na di miliardi, più del doppio di quanto vale l'intera rosa della Cremonese) hanno delu­so i tredicimila ed oltre spetta­tori (in maggior parte tifosi rossoneri, cremonesi compre­si) che domenica hanno riem­pito le gradinate dello Zini. I tre supercelebrati assi non so­no andati oltre la normale am­ministrazione. Simone non ha dato la dovuta forza al pallone dopo avere superato un incer­to Turci in uscita ed ha con­cesso il recupero al più "vec­chio" della compagnia, il libe­ro Verdelli. Savicevic si è limi­tato ad un tiro sull'esterno della rete e Baggio ha impe­gnato il portiere grigiorosso su calcio di punizione dal limi­te e con un tiro fiacco da fuori area. Poco o nulla per l'attac­co della squadra campione d'inverno". Insomma, senza Weah, questo Milan non va.

Diventa unpiccolo diavolo, al­la portata della Cremonese.

Ed alla fine è pure andata bene ai metropolitani, grazia­ti almeno tre volte nel finale dai grigiorossi di Simoni, ca­paci di mettere in campo cuo­re, grinta e.grande condizione atletica. Tentoni, dimostran­do di essere un vero attaccan­te, si è trovato tre volte di fronte al portiere Sebastiano Rossi ed ha sfiorato il colpac­cio. Al bomber "ritrovato" non è andata bene, anche per un pizzico di sfortuna. Clamo­roso al 20' della ripresa, quan­do si è trovato solo davanti a Rossi smarcato da un colpo di testa sbagliato di Boban. Po­tente il tiro ma sulle gambe del portiere in uscita. Per se­gnare (e probabilmente vince­re la partita) sarebbe bastato "colpire sporco" quel pallone vagante. Tentoni ha anche sfiorato il palo di sinistra con un diagonale mancino e la tra­

imi i MWEIHÌME di Giorgio Barbieri

Aloisi

Turci Una indecisione in uscita, ma anche un paio di parate decisive sulla punizione di Baggio e qualche tiro da fuori. Bravo an­che in mischia.

Verdelli Una prestazione sicura del libero grigio-rosso, mai in affanno sugli attacchi dei rossoneri. Gioca con consumata espe­rienza e salva una rete sicura. Dopo un paio di minuti si trova a cambia­re marcatura, da Savicevic a Baggio. Concede pochissimo all'ex bianconero, anticipandolo, con incredibile regolarità.

Gualco Simone parte forte, cercando di metter­lo in difficoltà sulla velocità. Gualco gli concede una palla gol e poi gli mette la

_ museruola. Giandebiaggi Bel duello con Savicevic. Nel primo tem­

po il "genio" inventa qualcosina, poi è costretto ad ammainare bandiera bian­ca. Giande lo tiene, stretto.

Garzya

Cristiani

De Agostini

Maspero

Petrachi

Si occupa di Boban. Il mediano grigio-rosso soffre la forza fisica del croato, ma spesso riesce anche a farsi vedere in fa­se di costruzione. Una sicurezza.

fi voto è altissimo, ma il centrocampista friulano merita la distinzione per una ga­ra giocata a tutto cuore. Per un tempo e mezo è il motore della squadra.

Partita a luci ed ombre. Il centrocampi­sta si è dato da fare per lanciare i com­pagni dell'attacco. Però si è fatto recu-perare da Baresi lanciato verso la porta.

Nel primo tempo pasticcia parecchio con il pallone fra ipiedi. Nella ripresa pe­rò costringe Maldini sulla dinesiva e met­to tre palloni in mezzo,

Rimane troppo isolato nelle maglie della potente difesa rossonera. Ma non si muove male e Baresi lo maltratta in pa-recchie occasioni.

FlOrìanCIC E ' l a giornata negativa. Non si fa quasi 11 " '" mai trovare al punto giusto sul passag­gio dei compagni. Non supera mai la di-fesa e non va mai al tiro.

Tentoni Entra e va~al ,iro tre v0,te in P°CO P'U di

mezz'ora. Sfiora il gol a ripetizione e mette i brividi nella schiena al portiere Rossi. Rivitalizzato.

Fantini Simoni lo inserisce per correre sulla fa­scia di sinistra. Svolge il compito con dili­genza, ma una volta in area si impappi­na regcjajroonte.

Simoni P u r dovendo rinunciare a quattro gioca­tori dispone la squadra nel migliore dei modi. I giocatori in campo confermano la bontà delle sue scelte.

Arbitro Beschin di Legnago, al suo ritorno allo

H" " Zini dopo tantissimi anni, forse non vede

il rigore su Maldini, ma nel complesso se la cava bene.

Milan ^ Rossi 6,5; Panucci 6; Costacurta 7; Baresi 6+; MalcJini 6,5; Savicevic 5,5; Desailly 5,5; Alberti-ni 6; Boban 6,5; Simone 5,5; Baggio 6-; Lenlini

j e Donadoni s,v.; Capello 5,5,

versa con un colpo di testa. Tentoni ha anche offerto, con un colpo di tacco, palla a Pe­trachi per il gol annullato. • Fuorigioco o svista del guar­dalinee Garofalo? Nessuno ha controllato le immagini televi­sive alla perfezione. Cosa in­vece avvenuta regolarmente, con dovizia di particolari e commenti più o meno interes­sati, sul fallo di Tentoni su Maldini in area di rigore gri-giorossa.

Il tutto per "bollare" la par­tita come una beffa per il Mi­lan, ancora una volta penaliz­zato dagli arbitri. Evidente­mente "brucia" il pareggio al­lo Zini, proprio non va giù. Ep­pure le responsabilità per il ri­sultato mancato vanno ricer­cate fra i rossoneri, incapaci di far prevalere classe e po­tenza fisica.

Ma in fondo sono problemi che non ci riguardano. A noi interessa rimarcare la maiu­scola prova di tutta la squadra grigiorossa, priva di quattro pedine come Perovic, Orlan­do, Dall'Igna e Ferrarono Tut­ti hanno dato l'anima senza mai perdere la testa. Una cita­zione particolare ci sia per­messa per Stefano De Agosti-. ni, il trascinatore (anche psi­cologico) della squadra. Con personaggi così la salvezza non è davvero un miraggio.

^OTTICA LENTIACONTATTO ' O X M A n n i -CREMONA - Piazza Libertà. 1

i P U N A h U I Telefono0372/31486

C R E M O N E S E MILAN 0 Cremonese: Turci, Verdelli, Garzya, Gualco, Giande­biaggi, Cristiani, De Agosti­ni, Maspero, Petrachi, Floriancic (dal 58' Tentoni), Aloisi (dal 71'Fantini). A di­sposizione: Razzetti, Steffa-ni, Baccani. Ali. Simoni. Milan: Rossi, Panucci, Co­stacurta, Baresi, Maldini, Sa­vicevic, Desailly, Albedini, Boban (dall'89' Donadoni), Simone (dal 76' Lentini), Baggio. A disposizione: lel-po, Tassoni, Di Canio. AH. Capello. Arbitro: Beschin di Legna-

Note: spettatori 13.932 per un incasso di 524 milioni 175 mila 825 lire. Ammoniti Gual­co e Petrachi per gioco non regolamentare, Fantini per gioco falloso; Panucci e De­sailly per gioco falloso. Ango­li 4-2 per la Cremonese.

Milan: 2 punti persi o uno guadagnato?

di Filippo Grassia

H tempo di scrivere che il Milan può solo gettarlo al vento, questo scudetto, ed ec-cone la riprova. A Cremona i rossoneri non hanno perso due punti, ma ne han­no guadagnato uno perché avrebbero

meritato la sconfitta come era accaduto, su questo campo, l'anno scorso e nel campionato '89-'90. In entrambe le cir­costanze —per inciso — i rossoneri non vinsero il campio­nato. Tutti a dire e scrivere che la battuta d'arresto della squadra di Capello è da imputare all'assenza del centra­vanti Weah che sta disputando il campionato africano con la Liberia, la sua nazionale. Ma non è vero o lo è solo par­zialmente se ci riferiamo alla modesta prestazione di Si­mone, il suo sostituto, che da una parte non s'è fatto trova­re pronto alla chiamata, dall'altra ha ricevuto pochissime galle da indirizzare a rete. Lo stesso Pallone d'Oro, che poi

a segnato sei retij meno della metà di Protti, si sarebbe trovato in difficolta. E' stato il Milan nel suo complesso a

f'ocare sensibilmente al di sotto del proprio rendimento, qui bisogna chiamare in causa la Cremonese, protagoni­

sta di una partita esemplare sul piano tattico, soprattutto nella zona mediana del campo dove ha irretito i rossoneri in fase d'interdizione e ha costruito eccellenti manovre d'attacco. Per fare un esempio, il Milan ha sofferto più che a Firenze nell'ultima trasferta del '95. Se Simoni avesse a disposizione un goleador doc, i guai del Milan sarebbero stati peggiori.

Ma cosa succede ai rossoneri, bloccati sul pareggio per la quarta volta nelle ultime cinque gare? Le risposte pos­sono essere di tre tipi: 1) nel campionato italiano l'ultima in classifica è in grado di impensierire la prima della clas­se, cosa di cui i dirigenti delle grandi farebbero bene a te­nere sempre presente; 2) il Milan non trova le sollecitazio­ni giuste contro quelle squadre che non appartengono al gruppo delle cosiddette "grandi"; 3) è possibile che alcuni giocatori siano rimasti infastiditi dalle operazioni olande­si di Galliani e Braida che praticamente hanno svaligiato la cassaforte dell'Ajax apprestandosi a portare via Klui-vert, Davids, Kanu e Riessere.

In base, quindi, al risultato di Cremona sarebbe bene che le concorrenti del Diavolo giocassero qualche fiche al­la roulette dello scudetto. Nulla osta che alla fine esca il numero giusto. Ma quali avversarie? Logica vorrebbe che si togliesse dal mazzo la Juventus, sull'orlo della sconfitta interna con il Bari e quindi incapace di ridurre il distacco dalla capolista. Lasciamo quindi in mezzo al guado la Si­gnora che, domenica prossima, sarà di scena proprio allo stadio Zini dove rischia di subire lo stesso trattamento ri­servato al Milan. E lasciamoci pure la Lazio che ha acciuf­fato per i capelli il pareggio con il Torino dopo aver dispu­tato davvero una brutta partita. E il triste Zeman non può giustificarsi solo con le squalifiche di Boksic e soprattutto

i Signori. All'Olimpico è mancato il gioco. Parliamo allora di Fiorentina e Parma in stretto ordine

di classifica. I viola, che hanno vinto dieci incontri, più di tutti, alitano sul collo dei rossoneri dopo aver battuto il Piacenza con qualche stento e un paio di aiuti arbitrali. Ma non hanno l'abitudine di giocare a quésti livelli, come è parso a Cagni, che ha visto nella ripresa una formazione preoccupata di fare risultato a ogni costo. Ranieri fa il mo­desto, si augura che Batistuta abbia meno problemi possi­bili con la caviglia e che Rui Costa torni Rui Costa, nel frattempo si gode questo Robbiati che non parte quasi mai all'inizio e poi diventa decisivo. Il Parma, dopo la contesta­zione dei tifosi, ha fatto tesoro degli errori passati, ha ri­scoperto Stoichkov e soprattutto l'importanza di avere un geometra come Pin in mézzo al campo. Chissà che non tor­ni a far bene fuori casa do ve finora ha vinto solo due volte.

ALL'INTERNO Simoni: una grande Cremonese A pagina il tecnico grigiorosso convinto che O £L giocando così ci si può salvare

Cremapergo corsaro in Veneto A pagina La squadra giallonera rimonta e batte 3 7 il Cittadella con Garofalo e Bresciani " •

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Basket: la Golosino ok in trasferta La formazione cremonese sbanca 83-71 la Sangiorgese ed ora è piti tranquilla

Samgas cede 0-3 con il Forlì Nulla da fare per i cremaschi di volley sconfitti in casa dalla squadra romagnola . "

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