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1 CURRICOLO VERTICALE COMPETENZE DISCIPLINARI SCUOLA DELL’INFANZIA, PRIMARIA, SECONDARIA DI PRIMO GRADO

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1

CURRICOLO VERTICALE

COMPETENZE DISCIPLINARI

SCUOLA DELL’INFANZIA,

PRIMARIA,

SECONDARIA DI PRIMO GRADO

36

SCUOLA DELL’INFANZIA

ITALIANO

Campi di

esperienza

Traguardi per lo sviluppo

della competenza

Obiettivi Obiettivi minimi Metodologia

Immagini,

suoni,

colori

Lettura: decodifica i messaggi

presenti nell'ambiente. Scrittura:

inizia

a riflettere e formulare ipotesi di

carattere metalinguistico.

L1 Saper leggere e interpretare segni, simboli e

semplici immagini

S1 Sviluppare la coordinazione oculo-manuale e la

motricità fine.

S 2 Essere consapevoli della corrispondenza di un

suono (fonema) e un segno (grafema).

S 3 Sperimentare in forma ludica le prime forme di

comunicazione attraverso la scrittura.

L1 Saper leggere alcune

semplici immagini

S1 Sviluppare la coordinazione

oculo-manuale e la motricità fine.

S 2 Essere consapevoli della

corrispondenza

di un suono (fonema)

e un segno (grafema).

Attività di routine

quotidiane. Ascolto,

conversazione,

drammatizzazione e

rielaborazione delle

esperienze. Allestimento

di angoli strutturati

per: gioco simbolico,

biblioteca,

burattini, giochi da

tavolo.... Sollecitazione

della produzione

verbale attraverso

giochi con e sulla lingua:

rime, canzoncine,

filastrocche...

I discorsi e le

parole

Ascolto: sviluppa la capacità di

ascoltare e comprendere

Parlato: riesce ad esprimersi e a

comunicare

nella lingua italiana.

A 1 Saper ascoltare e comprendere semplici

messaggi.

A 2 Saper ascoltare e comprendere fiabe, racconti,

poesie

P 1 Saper pronunciare i fonemi

P 2 Sa per nominare cose, immagini, eventi, azioni

familiari

P 3 Saper formulare semplici frasi di senso

compiuto

P 4 Saper riferire un semplice vissuto personale con

un linguaggio adeguato

A1 Saper ascoltare e

comprendere semplici messaggi

P 1 Saper pronunciare i principali

fonemi

P 2 Saper nominare cose,

immagini, eventi, azioni

familiari.

P 3 Saper formulare semplici

frasi di senso compiuto

La conoscenza

\del mondo

Funzione della lingua: comprende

le diverse funzioni della lingua

F 1 Usare la lingua per comunicare, esprimere le

proprie idee, confrontarsi, condividere con gli altri,

per pensare logicamente, per approfondire le conoscenze.

F 2 Confrontare lingue diverse e distinguere la

propria.

F 1 Usare la lingua per

interagire con gli altri.

37

SCUOLA PRIMARIA

ITALIANO

Nuclei

tematici

Traguardo per lo sviluppo

delle competenze Obiettivi classe III

Obiettivi minimi

Classe III Metodologia

Ascolto

Ascolta messaggi e semplici

testi

letterari di vario genere

A 1 – Saper ascoltare e comprendere il contenuto di un brano cogliendone il senso globale

A 2 – Saper individuare e comprendere le principali informazioni fornite da un messaggio

orale ascoltato.

Ascoltare e

comprendere un

messaggio.

Conversazioni e

riflessioni guidate

relative

a brani letti e

ascoltati, esperienze

vissute, argomenti di

studio.

Lettura personale di

libri presi in prestito

presso la biblioteca

della scuola.

Produzione

e rielaborazione

di testi di vario

genere:

narrativi, descrittivi,

informativi, poetici,

ecc.

Esercizi di

consolidamento

ortografico

e morfo- sintattico.

Parlato

Partecipa a scambi comunicativi

con compagni e docenti.

B 1 -Saper riferire con ordine e chiarezza storie personali e fantastiche

B 2 - Saper intervenire con pertinenza in un contesto comunicativo rispettando il ruolo di

chi parla e di chi ascolta

Saper riferire semplici

esperienze personali.

Lettura

Legge e comprende testi di

vario

genere dividuando le strutture e

le

informazioni principali.

C 1 - Consolidare le abilità di lettura silenziosa e ad alta voce.

C 2 – Saper leggere e comprendere il contenuto di testi di vario genere: narrativo,

descrittivo, informativo, ecc.

C 3 – Saper individuare la fabula, il protagonista, i personaggi minori in semplici testi

narrativi.

C 4 – Saper analizzare e individuare l'ambiente, il tempo e il messaggio dell'autore.

C 5 – Saper analizzare il titolo del testo e le immagini.

Leggere e comprendere

il contenuto di un testo.

Scrittura

Produce testi vari legati

all'esperienza personale.

D 1 – Saper scrivere con graduale correttezza ortografica

D 2 – Saper individuare in un testo le informazioni esplicite e saper completare le

affermazioni scegliendo le conclusioni giuste.

D 3 – Saper rielaborare una storia con la sostituzione di

alcuni elementi.

D 4 – Completare un testo mancante di qualche sequenza. Individuare e riconoscere le

principali convenzioni ortografiche e sintattiche di base.

D 5 – Saper organizzare il proprio pensiero e riprodurlo in forma scritta.

Produrre brevi testi per

esprimere vicende

personali.

Funzione

della

lingua

Sviluppa riflessioni di tipo

metalinguistico.

E 1 – Individuare, riconoscere ed utilizzare gli elementi

essenziali della frase.

E 2 - Individuare e riconoscere le convenzioni ortografiche e

sintattiche di base.

Individuare e

riconoscere le principali

convenzioni ortografiche e

sintattiche di base.

38

Nuclei

tematici

Traguardo per lo sviluppo

delle competenze

Obiettivi classe v Obiettivi minimi

classe v

Metodologia

Ascolto Ascolta e comprende le

informazioni e gli scopi di un

messaggio.

Coglie le informazioni esplicite ed

implicite di varie tipologie testuali

letterarie ascoltate.

A 1 – Capire i discorsi altrui cogliendone le principali

informazioni .

A 2 – Comprendere il significato generale dei testi ascoltati,

riconoscendone gli elementi costitutivi.

A 3 – Saper riconoscere varie tipologie testuali

Ascoltare e comprendere le informazioni

principali di messaggi e testi.

Conversazioni e

riflessioni guidate

relative a brani letti e

ascoltati, esperienze

vissute, argomenti di

studio.

Lettura personale di libri

presi in prestito presso

la biblioteca della scuola.

Produzione e

rielaborazione

di testi di vario genere:

narrativi, descrittivi,

informativi, poetici,

ecc.

Esercizi di consolidamento

ortografico

e morfosintattico.

Parlato Comunica attraverso messaggi

chiari e pertinenti utilizzando un

registro il più adeguato possibile alla

situazione e un lessico specifico.

B 1 – Saper riconoscere scopi espliciti ed impliciti e cogliere

la funzione di un messaggio orale.

B 2 - Saper riferire argomenti di studio con proprietà

lessicale utilizzando scalette, mappe concettuali,

schemi logici, ecc.

B 3 – Saper cogliere in una discussione le posizioni

espresse dai compagni, esprimere opinioni.

Saper riferire esperienze

personali e argomenti di

studio utilizzando vari

supporti.

Lettura Legge e comprende diverse

tipologie testuali ricavandone lo

scopo, la struttura, le informazioni

implicite ed esplicite e il senso

globale.

C 1 – Consolidare le abilità di lettura strumentale ed

espressiva.

C 2 – Comprendere e conoscere il lessico dei testi di

vario genere: narrativo, descrittivo, informativo, ecc. C

3 – Comprendere significati impliciti ed espliciti di vari

tipi di testo.

Leggere e comprendere gli

elementi essenziali di un

breve testo narrativo.

Scrittura Produce testi di vario genere e li sa

rielaborare.

D 1 – Scrivere vari tipi di testi corretti nella struttura

sintattica, nella concordanza morfologica,

nell'ortografia e nell'uso dei principali segni di

punteggiatura.

D 2 - Produrre testi completi e ordinati in rapporto alla

situazione comunicativa.

Produrre brevi e diverse

tipologie testuali.

Funzione

della

lingua

Svolge attività di riflessione

linguistica in base anche alle diverse

situazioni in cui la lingua si usa.

E 1 – Saper individuare le fondamentali strutture

sintattiche.

E 2 – Saper individuare le fondamentali strutture

morfologiche.

Rispettare le principali convenzioni

ortografiche e riconoscere le principali

strutture morfosintattiche.

39

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

ITALIANO

Nuclei tematici Traguardo per lo sviluppo delle competenze Obiettivi classe III Obiettivi minimi Metodologia

Ascolto Ascolta e comprende testi di vario tipo,

riconoscendone la fonte, il tema, le informazioni e

la loro gerarchia

Ascoltare testi prodotti e/o letti da altri, in situazioni scolastiche e/o

trasmessi dai media e ne comprende il significato

Ascoltare testi, applicando tecniche di supporto alla comprensione

durante e dopo l'ascolto

Ascoltare e comprendere le

informazioni principali di messaggi

e testi di vario genere

Lezione frontale

Ascolto attivo

Conversazioni.

Riflessioni su

quanto ascoltato

Parlato Usa la comunicazione orale per collaborare con gli

altri, nell'elaborazione di progetti e nella

valutazione di diverse soluzioni di un problema

Intervenire in una conversazione con pertinenza e coerenza, rispettando

tempi, tenendo conto del destinatario ed eventualmente riformulando il

proprio discorso in base alle reazioni altrui

Saper riferire in modo semplice,

ma coerente,esperienze personali

e argomenti di studio utilizzando

supporti vari.

Conversazione.

Discussione.

Rielaborazione di

testi di generi

diversi.

Lettura Legge testi letterari di vario tipo e comincia a

costruirne un'interpretazione, collaborando con

compagni e insegnanti

Leggere ad alta voce in modo espressivo testi noti usando pause e

intonazioni per permettere a chi ascolta di capire

Leggere in modo silenzioso testi di varia natura applicando tecniche di

supporto alla comprensione e mettendo in atto strategie differenziate

Leggere in modo scorrevole e

comprendere il significato globale

di un testo

Scrittura Scrive correttamente testi di tipo diverso adeguati

a situazione, argomento, scopo, destinatario.

Produce testi multimediali, utilizzando in modo

efficace l'accostamento dei linguaggi verbali con

quelli iconici e sonori

Conoscere ed applica re le procedure di ideazione, pianificazione,

stesura e revisione del testo, a partire dall'analisi del compito di

scrittura:

Servirsi di strumenti per l'organizzazione delle idee.

Scrivere testi di tipo diverso adeguandoli a situazione, argomento,

scopo, destinatario selezionando il registro più adeguato

Produrre testi semplici, corretti e

coerenti.

Lessico

Amplia il patrimonio lessicale

Realizza scelte lessicali adeguate alla situazione

comunicativa.

Conoscere i principali meccanismi di derivazione per arricchire il lessico.

Utilizzare dizionari di vario tipo per risolvere dubbi linguistici

Saper cercare il significato dei

termini sconosciuti

Utilizzare un lessico adeguato

Elementi di

grammatica

esplicita e

riflessioni sulla

lingua

Padroneggia e applica in situazioni diverse le

conoscenze fondamentali relative al lessico, alla

morfologia, all'organizzazione logico-sintattica

della frase semplice e complessa a connettivi

testuali.

Utilizza le conoscenze metalinguistiche per

comprendere i significati dei testi e per correggere

i propri scritti

Conoscere la costruzione della frase complessa e riconosce i principali

tipi di proposizioni subordinate.

Riconoscere le relazioni tra situazione di comunicazione, interlocutori e

registri linguistici

Riconoscere in un testo i principali connettivi e la loro funzione

Utilizza strumenti di consultazione

Applicare le conoscenze metalinguistiche per monitorare e migliorare

l'uso orale e scritto della lingua.

Riconoscere in un testo le parti

del discorso ed individua gli

elementi basilari della frase

semplice e complessa

40

SCUOLA DELL’INFANZIA

MATEMATICA

Campi di

esperienza

Traguardi per lo sviluppo

della competenza

Obiettivi Obiettivi minimi metodologia

Immagini,

suoni,

colori

Fa operazioni logiche con materiale

di

uso comune.

Saper organizzare il lavoro e portarlo a termine.

Saper risolvere situazioni problematiche relative al

vissuto del bambino

Saper portare a termine una

consegna data

Proporre ai

bambini attività

esplorative della

realtà circostante

partendo da situazioni

di vita quotidiana,

da

giochi liberi e organizzati,

dalle

domande e dai

problemi che

nascono

dall’esperienza

concreta. Favorire

atteggiamenti di

curiosità, ricerca,

confronto di ipotesi

e discussione.

I discorsi e le

parole

Utilizza un linguaggio appropriato

per

descrivere le osservazioni e le

esperienze.

Colloca correttamente nello spazio se stesso,

oggetti, persone, segue correttamente un percorso sulla

base di indicazioni verbali.

Rispetta semplici comandi verbali.

La conoscenza del

mondo

Raggruppa.

Sa ordinare, classificare, seriare

Sa quantificare e misurare fatti e

fenomeni della realtà

Esegue corrispondenze e relazioni.

Si orienta nello spazio.

Costruire e riconoscere insiemi di potenze diverse.

Saper ordinare, classificare in base al colore e alla

forma.

Completare e comporre ritmi alternati di due o più

elementi diversi per colore, forma, ecc.; Discriminare,

conoscere, rappresentare le forme geometriche

fondamentali:

cerchio, quadrato, triangolo, rettangolo;

Seriare grandezze (dal più grande al più piccolo e

viceversa,

dal più alto al più basso…

Valutare approssimativamente quantità di oggetti:

molti, pochi, niente, tanti, di più, di meno…. Contare

in senso progressivo collegando ogni numero con il

raggruppamento di elementi corrispondenti.

Individuare ed utilizzare relazioni logiche. Riconoscere

spazi aperti e spazi chiusi. Comprendere le relazioni

topologiche, usando correttamente gli indicatori

appropriati (sopra, sotto…).

Compiere la distinzione di destra-sinistra per conquistare

la dominanza laterale

Costruire e riconoscere

insiemi.

Saper ordinare, classificare in

base al colore.

Completare e comporre semplici

ritmi alternati, diversi per colore

e forma. Discriminare, conoscere,

rappresentare almeno una delle

forme geometriche (es: cerchio)

Valutare approssimativamente

quantità di oggetti: molti, pochi,

niente.

Contare in senso progressivo (fino

a 4) collegando ogni numero

con il raggruppamento di elementi

corrispondenti.

Comprendere semplici relazioni

topologiche.

41

SCUOLA PRIMARIA

MATEMATICA

Nuclei

tematici

Traguardi per lo sviluppo

della competenza

Obiettivi classe III Obiettivi minimi

Classe III

Metodologia

Il numero Conosce i numeri ed opera con essi Saper leggere e scrivere, anche in forma estesa i

numeri naturali.

Conoscere il valore posizionale delle cifre.

Leggere e scrivere e confrontare numeri decimali

riferito alla realtà quotidiana.

Saper eseguire le quattro operazioni con i numeri

naturali.

Saper eseguire le divisioni ad una cifra.

Conoscere l’ordine dei numeri e il concetto di

maggiore e minore.

Conoscere con sicurezza le tabelline della

moltiplicazione dei numeri fino a 10.

Saper leggere e scrivere, anche

in forma estesa i numeri

naturali.

Conoscere il valore posizionale

delle cifre.

Saper eseguire le quattro

operazioni con i numeri naturali.

Conoscere l’ordine dei numeri e il

concetto di maggiore e

minore.

Conoscere la tavola pitagorica e

saperla leggere

L’itinerario metodologico sarà

basato sull’uso di un linguaggio

comprensibile a tutti, sulla riflessione

in merito ai contenuti

irrinunciabili, non tralasciando

le eventuali interdisciplinarietà.

Ci si soffermerà più su una parte

piuttosto che su un’altra a

seconda degli interessi dei ragazzi

e fino a quando

l’argomento non sarà ben assimilato,

in quanto i tempi di acquisizione

non sono sempre

prevedibili.

Gli argomenti potranno avere

trattazione ciclica perché il tornare

sugli stessi concetti a distanza

di tempo, quando i ragazzi

hanno raggiunto un diverso

livello di maturazione, permette

un ripensamento e una

migliore rielaborazione personale.

In classe si cercherà di destare

la curiosità e l’interesse degli

allievi ponendo problemi, sollecitando

interventi e discussioni, facendo leva

sulle capacità intuitive.

Lo spazio, le

figure e la

misura

Opera con figure geometriche.

Opera con grandezza e misure.

Riconoscere e denominare le figure geometriche

Disegnare figure geometriche piane e conoscere le

caratteristiche relative ai lati

Saper effettuare e esprimere misure riferendosi a

esperienze concrete

Riconoscere e denominare le

figure geometriche

Saper effettuare e esprimere

misure riferendosi a esperienze

concrete

Le relazioni i

dati e le

previsioni

Coglie analogie e differenze.

Conosce il linguaggio matematico.

Sa matematizzare aspetti della realtà

e verificare mediante il ragionamento

la validità di intuizioni e congetture.

Saper confrontare, classificare e rappresentare

oggetti e figure, utilizzando tabelle e diagrammi di

vario tipo Conoscere le parole chiave riferite alle

quattro operazioni

Conoscere i simboli

Saper confrontare, classificare

e

rappresentare oggetti e figure

Conoscere i simboli

Porsi e

risolvere

problemi

Analizza una situazione

problematica

Risolvere semplici problemi in contesti

concreti(una domanda, una operazione)

Saper risolvere semplici

problemi in

contesti concreti.

42

Nuclei

tematici

Traguardi per lo sviluppo

della competenza

Obiettivi classe V Obiettivi minimi

Classe V

Metodologia

Il numero Conosce i numeri ed opera con essi Saper leggere e scrivere, anche in forma

estesa i numeri naturali e razionali;

Riconoscere scritture diverse dello stesso numero.

Conoscere il valore posizionale delle cifre e

riconoscere multipli e divisori di un numero.

Comprendere e saper eseguire le quattro operazioni

con i numeri naturali e decimali;

Saper utilizzare le proprietà delle operazioni per

acquisire abilità nel calcolo mentale

Valutare il risultato di una operazione.

Operare con frazioni e percentuali in situazioni

concrete.

Saper leggere e scrivere, anche

in

forma estesa i numeri naturali e

razionali

Conoscere il valore posizionale

delle cifre

Comprendere e saper eseguire le

quattro operazioni con i numeri

naturali e decimali

Operare con frazioni e

percentuali

in situazioni concrete in forma

diretta

L’itinerario metodologico

sarà basato sull’uso di un linguaggio

comprensibile a tutti,

sulla riflessione in merito

ai contenuti irrinunciabili,

non tralasciando le eventuali

interdisciplinarietà. Ci si soffermerà

più su una parte

piuttosto che su un’altra a

seconda degli interessi dei

ragazzi e fino a quando

l’argomento non sarà ben

assimilato, in quanto i

tempi di acquisizione non

sono sempre prevedibili.

Gli argomenti potranno

avere trattazione ciclica perché

il tornare sugli stessi

concetti a distanza di tempo,

quando i ragazzi hanno

raggiunto un diverso livello

di maturazione, permette un

ripensamento e una migliore

rielaborazione

Lo spazio, le

figure e la

misura

Opera con figure geometriche.

Opera con grandezza e misure.

Saper disegnare e descrivere figure geometriche

individuando gli elementi che le caratterizzano.

Cogliere i concetti di perimetro e area e saperli

calcolare

Utilizzare il piano cartesiano.

Saper effettuare e esprimere misure utilizzando

multipli e sottomultipli delle relative unità di misura

Saper disegnare e descrivere

figure geometriche individuando

gli elementi che le

caratterizzano.

Cogliere i concetti di perimetro e

area del quadrato e il rettangolo

e saperli calcolare in forma

diretta Saper effettuare

e esprimere misure riferendosi

a esperienze concrete Usare

l’unità di misura appropriata per

esprimere grandezze

Le relazioni i

dati e le

previsioni

Coglie analogie e differenze

Conosce il linguaggio matematico

Sa matematizzare aspetti della

realtà e verificare mediante il

ragionamento

la validità di intuizioni

e congetture

Saper confrontare, classificare e rappresentare

oggetti e figure, utilizzando tabelle e diagrammi di

vario tipo

Conoscere i termini

Conoscere i simboli

Leggere i grafici

Riconoscere in situazioni concrete il certo, il

probabile ed l’ impossibile

Saper confrontare, classificare

e rappresentare oggetti e figure

Conoscere i termini

Conoscere i simboli

Riconoscere in situazioni

concrete il certo, il probabile e

l’ impossibile.

Porsi e

risolvere

problemi

Analizza una situazione

problematica

Interpretare i dati e saperli esprimere in una

forma sintetica.

Proporre soluzioni. utilizzando diverse

strategie risolutive in contesti diversi.

Risolvere semplici problemi in

contesti concreti (una domanda,

una

operazione)

43

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

MATEMATICA

NUCLEI

TEMATICI

TRAGUARDI PER LO

SVILUPPO

DELLE COMPETENZE

OBIETTIVI CLASSE III OBIETTIVI MINIMI

CLASSE III

METODOLOGIA

NUMERI Si muove con sicurezza nel calcolo

anche con i numeri razionali.

Stima la grandezza di un numero e

il risultato di operazioni.

Eseguire operazioni e confronti

tra i numeri conosciuti.

Rappresentare i numeri conosciuti sulla retta.

Utilizzare frazioni equivalenti e numeri decimali.

Comprendere il significato di percentuale e saperla

calcolare utilizzando strategie diverse.

Dare stime della radice quadrata utilizzando solo la

moltiplicazione.

Eseguire semplici espressioni di calcolo con i numeri

conosciuti, essendo consapevoli del significato delle

parentesi e delle convenzioni sulla precedenza delle

operazioni.

Riprodurre figure e disegni geometrici, utilizzando

opportuni strumenti. Rappresentare punti, segmenti e

figure sul piano cartesiano. Conoscere definizioni e

proprietà delle principali figure piane. Conoscere il

teorema di Pitagora e le sue applicazioni in matematica e in

situazioni concrete. Calcolare l’area e il volume delle figure

solide più comuni.

Eseguire operazioni e confronti tra i

numeri conosciuti.

Rappresentare i numeri conosciuti

sulla retta.

Conoscere la percentuale e saperla

calcolare.

Conoscere il concetto di radice

quadrata.

Eseguire semplici espressionio di

calcolo con i numeri conosciuti.

Introduzione problematica

agli argomenti. Lezione

interattiva e/o frontale.

Lettura delle unità nel libro

di testo.

Visione sintetica dei

contenuti dell’unità

mediante schemi con le

conoscenze essenziali.

Lavoro di gruppo: a

coppiegruppi di livello, a

gruppi eterogenei. Attività

laboratoriali.

Discussione tra i ragazzi.

SPAZIO

E FIGURE

Riconosce e denomina le forme

del piano e dello spazio, le loro

Rappresentazioni e ne coglie le

relazione tra gli elementi.

Riprodurre figure e disegni

geometrici, utilizzando opportuni

strumenti.

Rappresentare punti, segmenti e

figure sul piano cartesiano.

Conoscere il teorema di Pitagora e le

sue applicazioni in matematica e in

situazioni concrete.

RELAZIONI

E FUNZIONI

Utilizza e interpreta il linguaggio

matematico. Riconosce e risolve

problemi in contesti diversi.

Interpretare, costruire e trasformare formule che

contengono lettere. Usare il piano cartesiano per

rappresentare relazioni e funzioni. Risolvere problemi

utilizzando equazioni di primo grado.

Usare il piano cartesiano per

rappresentare relazioni e funzioni.

DATI E

PREVISIONI

Analizza ed interpreta dati per

ricavare

misure di variabilità. Nelle situazioni di

incertezza si orienta con valutazione

di probabilità.

Rappresentare insiemi di dati . sciegliere ed utilizzare

valori medi adeguati alla tipologia ed alle caratteristiche di

dati a disposizione.

Rappresentare insiemi di dati.

44

SCUOLA DELL’INFANZIA

INGLESE

Campi di

esperienza

Traguardi per lo sviluppo

della competenza

Obiettivi Obiettivi minimi Metodologia

Il sé e l’altro L’alunno è consapevole dell’esistenza

di lingue diverse e ne ha rispetto

L’alunno percepisce la specificità di una lingua

diversa dalla propria

L’alunno percepisce una lingua

diversa dalla propria

La proposta

didattica si avvale anche

dell’apporto di

un’insegnante specialista se

presente nel plesso.

L’apprendimento avviene

attraverso la

scoperta,il gioco,

l’ascolto e lo

scambio interattivo.

Il corpo e il

movimento

L’alunno risponde con azioni a

semplici istruzioni

L’alunno comprende e risponde con azioni a

semplici istruzioni

L’alunno imita semplici istruzioni e

le esegue.

Immagini, suoni,

colori

L’alunno sviluppa interesse per

l’ascolto di canzoni e vi partecipa

attraverso

il mimo e/o

la ripetizione di parole.

L’alunno ascolta , mima e ripete le parole di

una canzone

L’alunno ascolta e imita i gesti

associati alla canzone

I discorsi e le

parole

L’alunno è consapevole della propria

lingua materna e sperimenta una lingua

diversa

L’alunno sa salutare e congedarsi..

L’alunno comprende e ripete il nome di alcuni

colori, dei primi numeri, di alcuni alimenti e

animali conosciuti.

L’alunno ripete il nome di alcuni

colori, dei primi numeri , di alcuni

alimenti e animali conosciuti

Conoscenza

del mondo

L’alunno prova interesse e curiosità

nella conoscenza di un’altra lingua e la

confronta con la propria

L’alunno fa osservazioni

E confronti con la propria lingua

L’alunno presta ascolto per cogliere

informazioni e

Percepisce una lingua diversa dalla

propria.

45

SCUOLA PRIMARIA

LINGUE COMUNITARIE: INGLESE

Nuclei

tematici

Traguardi per lo sviluppo

della competenza

Obiettivi Classe III Obiettivi minimi

Classe III

Metodologia

Listening L’alunno riconosce e comprende

semplici messaggi orali.

Interagisce nel gioco

in scambi di semplici informazioni.

Individuare i suoni dellaL2

Saper ascoltare e comprendere semplici istruzioni ed

eseguire ordini.

Saper comprendere semplici espressioni o vocaboli

relativi ad azioni quotidiane e riferirle a

rappresentazioni iconiche

Comprendere e estrarre le informazioni essenziali da un

breve testo registrato

Individuare i suoni dellaL2

Saper ascoltare e comprendere

semplici istruzioni ed eseguire ordini.

Saper comprendere semplici

espressioni o vocaboli relativi ad

azioni quotidiane e riferirle a

rappresentazioni iconiche.

Metodo funzionale

comunicativo che

prevede la creazione

di volta in volta di situazioni

il più possibile

verosimili a giustificare

l’uso comunicativo

della lingua.

Reading Saper leggere e comprendere istruzioni e brevi

messaggi

scritti

Saper comprendere brevi descrizioni e riferirle a

rappresentazioni iconiche

Saper ricostruire in sequenza cronologica gli eventi di

una breve storia.

Saper leggere e

comprendere istruzioni e

brevi messaggi scritti

Speaking Saper riprodurre i suoni della L2

Saper rispondere e porre semplici domande relative a

informazioni personali.

Saper sostenere un dialogo già presentato

precedentemente.

Saper sostenere una facile conversazione su nome, età,

gusti e preferenze anche se formalmente difettosa .

Descrivere oggetti familiari individuandone le

caratteristiche generali

Saper riprodurre i suoni

della L2

Saper rispondere e porre

semplici domande relative a

informazioni personali

Writing Saper copiare funzioni comunicative.

Saper scrivere vocaboli abbinando suoni/parole

Scrivere semplici frasi per dare informazioni personali

Saper copiare funzioni

comunicative.

46

Nuclei

tematici

Traguardi per lo sviluppo

della competenza

Obiettivi Classe V Obiettivi minimi

Classe V

Metodologia

Listening

Riconosce messaggi verbali e

semplici testi scritti secondo le

indicazioni date in lingua straniera.

Collabora con i compagni nella

realizzazione di attività collettive.

Comprende frasi ed espressioni di

uso frequente relative ad ambiti

familiari.

Interagisce nel gioco utilizzando

espressioni già memorizzate.

Comprendere il significato globale di un discorso

in cui si parla di argomenti conosciuti. Comprendere

istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano.

Comprendere il significato

globale di un discorso in cui si

parla di argomenti conosciuti.

Comprendere istruzioni.

Metodo funzionale

comunicativo che

prevede la creazione

di volta in volta di situazioni

il più possibile

verosimili a giustificare

l’uso comunicativo

della lingua

Reading

Riconoscere comprendere in forma scritta parole e

frasi molto semplici, brevi e familiari .Identificare

immagini in base ad una descrizione letta. Ricostruire

una sequenza di immagini in base ad un testo letto

Riconoscere comprendere in forma

scritta parole e frasi molto

semplici, brevi e familiari

Speaking Porre semplici domande rispondere ad un

interlocutore su argomenti quotidiani utilizzando

espressioni non sempre formalmente corrette.

Descrivere brevemente se stessi e gli altri, le

proprie abitudini e i luoghi familiari

Porre semplici domande

rispondere ad un interlocutore su

argomenti quotidiani utilizzando

espressioni

non sempre formalmente corrette.

Writing Scrivere messaggi semplici e brevi ,come biglietti

e lettere personali anche se formalmente difettosi

purché comprensibili.

Scrivere brevi testi osservando un’illustrazione.

Scrivere messaggi semplici e

brevi anche se formalmente

difettosi.

47

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

INGLESE

Nuclei

tematici

Traguardi per lo sviluppo delle

competenze

Obiettivi di apprendimento Obiettivi minimi Metodologia

Ascolto

(Comprension

e orale)

Parlato

(Produzione

ed

interazione

orale)

Lettura

(Comprension

e scritta)

Scrittura

(Produzione

scritta)

Riflessione

sulla lingua e

sull’apprendim

ento

L’alunno comprende oralmente e per

iscritto i punti essenziali di testi in

lingua standard su argomenti familiari

o di studio che affronta normalmente

a scuola e nel tempo libero.

Descrive oralmente situazioni,

racconta avvenimenti ed esperienze

personali, espone argomenti di studio.

Interagisce con uno o più

interlocutori in contesti familiari e su

argomenti noti.

Legge semplici testi con diverse

strategie adeguate allo scopo.

Legge testi informativi e ascolta

spiegazioni attinenti a contenuti di

studio di altre discipline.

Scrive semplici resoconti e compone

brevi lettere o messaggi rivolti a

coetanei e familiari.

Individua elementi culturali veicolati

dalla lingua materna o di

scolarizzazione e li confronta con

quelli veicolati dalla lingua straniera

senza atteggiamenti di rifiuto.

Affronta situazioni nuove attingendo

al suo repertorio linguistico; usa la

lingua per apprendere argomenti anche

di ambiti disciplinari diversi e

collabora fattivamente con i compagni

nella realizzazione di attività e

progetti.

Autovaluta le competenze acquisite ed

è consapevole del proprio modo di

apprendere.

- Comprendere i punti essenziali di un discorso, a condizione che venga usata una

lingua chiara e che si parli di argomenti familiari, inerenti alla scuola, al tempo

libero, ecc.

- Individuare l’informazione principale in programmi radiofonici o televisivi su

avvenimenti di attualità o su argomenti che riguardano i propri interessi, a

condizione che il discorso sia articolato in modo chiaro.

- Individuare, ascoltando, termini ed informazioni attinenti a contenuti di studio

di altre discipline.

- Descrivere o presentare persone , condizioni di vita o di studio, compiti

quotidiani; indicare che cosa piace o non piace, esprimere un’opinione e motivarla

con espressioni o frasi connesse in modo semplice .

- Interagire con uno o più interlocutori, comprendere i punti chiave di una

conversazione ed esporre le proprie idee in modo chiaro e comprensibile.

- Gestire conversazioni di routine, facendo domande e scambiando idee e

informazioni in situazioni quotidiane prevedibili.

- Leggere ed individuare informazioni esplicite in brevi testi di uso quotidiano

ed in lettere personali.

- Leggere globalmente testi relativamente lunghi per trovare informazioni

specifiche relative ai propri interessi ed ai contenuti di studio di altre discipline.

- Leggere testi riguardanti istruzioni per l’uso di un oggetto, per lo svolgimento

di giochi, per attività collaborative.

- Leggere brevi storie, semplici biografie e testi narrativi più ampi in edizioni

graduate.

- Produrre risposte a questionari e formulare domande su testi.

- Raccontare per iscritto esperienze, esprimendo sensazioni e opinioni con frasi

semplici.

- Scrivere brevi lettere personali adeguate al destinatario e brevi resoconti che

si avvalgano di lessico sostanzialmente appropriato e di sintassi elementare.

- Rilevare semplici regolarità e differenze nella forma di testi scritti di uso

comune.

- Confrontare parole e strutture relative a codici verbali diversi.

- Rilevare semplici analogie o differenze tra comportamenti e usi legati a lingue

diverse.

- Riconoscere come si apprende e che cosa ostacola il proprio apprendimento.

- Ascoltare e capire le informazioni

principali di un discorso inerente la

sfera quotidiana, familiare e sociale.

- Capire domande e risposte di un

brano.

- Capire informazioni sintetiche.

- Capire una conversazione tra persone

che parlano delle proprie esperienze.

- Parlare di esperienze quotidiane.

- Porre domande su esperienze

personali e rispondere.

- Esprimere opinioni in modo semplice.

- Chiedere e dare informazioni di uso

quotidiano.

- Definire persone e cose in maniera

chiara e comprensibile.

- Leggere e individuare le informazioni

principali di un testo di uso comune.

- Cogliere dalla lettura di semplici

testi i dati salienti dell’argomento

trattato.

- Produrre testi scritti relativi alle

proprie esperienze esprimendo opinioni

personali.

- Scrivere brevi e semplici lettere.

- Prendere appunti durante le

conversazioni.

- Scrivere le opinioni degli amici.

- Conoscere e usare strutture e

funzioni linguistiche confrontando i

codici verbali diversi.

- Conoscere gli aspetti più significativi

della cultura anglosassone ed operare

confronti con la propria.

- Suscitare

interesse.

- Privilegiare

le abilità

audio-orali.

- Cooperative

learning.

- Peer

education.

- Project

work.

- Problem

solving.

- Controllare

spesso le

prestazioni.

48

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SPAGNOLO/FRANCESE

Nuclei tematici

Traguardi per lo sviluppo delle

competenze

Obiettivi di apprendimento Obiettivi minimi Metodologia

Ascolto Comprende brevi messaggi orali e

scritti relativi ad ambiti familiari .

comprendere istruzioni ed espressioni e frasi di uso quotidiano e

identificare il tema generale di brevi messaggi orali

comprendere brevi testi multimediali identificando parole-chiave e

il senso generale

comprendere testi, di diversa

difficoltà e di vario tipo

(descrittivo,narrativo informativo

etc…)

trovare informazioni specifiche in

materiali di uso corrente.

Metodo eclettico che si

basa sull’ integrazione di

componenti metodologiche

distinte e si adatta alle

diverse necessità del

corso e degli alunni.

Lettura Legge brevi e semplici testi con

tecniche adeguate allo scopo

comprendere testi semplici di contenuto familiare e di tipo

concreto

Rispettare la pronuncia e l’

intonazione

Parlato Comunica oralmente in attività che

richiedono uno scambio d’

informazioni semplice e diretto.

Descrive oralmente e per iscritto ,

in modo semplice , aspetti del

proprio vissuto e del proprio

ambiente .Chiede spiegazioni

,svolge i compiti secondo le

indicazioni date in L3.

Descrivere persone, luoghi e oggetti familiari

Riferire semplici informazioni afferenti alla sfera personale

Interagire in modo comprensibile con un compagno o con un adulto ,

utilizzando espressioni e frasi adatte alla situazione

Esprimersi linguisticamente in modo

comprensibile utilizzando

espressioni e frasi adatte alla

situazione e all’ interlocutore

Descrivere , narrare , scambiare

opinioni o semplici informazioni

Interagire e soddisfare bisogni di

tipo concreto

Scrittura

Stabilisce relazioni tra semplici

elementi linguistico-comunicativi e

culturali propri delle lingue di

studio

Scrivere testi brevi e semplici per raccontare i propri vissuti , le

proprie esperienze , per fare gli auguri per invitare qualcuno anche

se con errori formali che non compromettano la comprensibilità del

messaggio.

Completare griglie questionari e

vari tipi di esercizi. Produrre brevi

semplici testi ortograficamente

corretti.

Riflessione sulla lingua Osservare le parole e la struttura

delle frasi e mettere in relazione

costrutti e intenzioni comunicative

Confrontare parole e strutture

relative a codici verbali diversi .

Compiere ed utilizzare conoscenze linguistico grammaticali

pregresse e conoscenze acquisite per integrarle a nuove .

Riflettere sugli aspetti linguistico-

grammaticali fondamentali di L1, L2,

L3

49

SCUOLA DELL’INFANZIA

GEOGRAFIA

Campi di

esperienza

Traguardi per lo sviluppo

della competenza

Obiettivi Obiettivi minimi Metodologia

Il sé e l’altro Sviluppa la consapevolezza e la

padronanza del proprio corpo in

relazione

all'ambiente e alle persone.

Sviluppare il senso di appartenenza al proprio

gruppo e all’ambiente circostante.

Sviluppare il senso di appartenenza

al proprio gruppo.

A piccolo - medio

gruppo per le attività

didattiche

con conduzione

guidata.

A grande gruppo

per le attività di

sezione.

Gioco spontaneo

e strutturato.

Il corpo e il

movimento

Si orienta nello spazio. Mettersi in relazione con gli altri usando il corpo. Favorire attraverso giochi

topologici la conoscenza dello

spazio scuola.

Immagini,

Suoni,

colori

Osserva con interesse il mondo

per ricavarne informazioni e

rappresentarle.

Costruire e rappresentare uno spazio della

scuola usando diverse tecniche.

Utilizzare in maniera appropriata

gli spazi della scuola.

I discorsi e le

parole

Sviluppa un comportamento

critico e propositivo verso il

proprio contesto ambientale.

Organizzare lo spazio grafico: in alto, in basso;

sopra, sotto; sinistra, destra.

Scoprire la posizione relativa agli

oggetti.

Conoscenza del

mondo

Osserva i fenomeni naturali. Comprendere fatti e fenomeni operando confronti e

ragionamenti.

Raccogliere dei reperti da disporre

nell’angolo della natura.

SCUOLA DELL’INFANZIA

STORIA

Campi di

esperienza

Traguardi per lo sviluppo

della competenza

Obiettivi Obiettivi minimi Metodologia

Il sé e l’altro Sviluppa il senso dell'identità personale. Conoscere la storia personale e familiare. Acquisire una positiva immagine di sé. A piccolo - medio

gruppo per le attività

didattiche

con conduzione

guidata.

A grande gruppo

per le attività di

sezione.

Gioco spontaneo

e strutturato.

Il corpo e il

movimento

Sperimenta in forma ludica i concetti di

causa effetto e di successione.

Orientarsi nel tempo attraverso le routine quotidiane. Ricostruire la giornata scolastica

construmenti predisposti.

Immagini,

Suoni,

colori

Inventa storie e si esprime attraverso

diverse forme di rappresentazione e

drammatizzazione.

Raccontare, interpretare, inventare attraverso le parole. Rielaborare e comunicare esperienze e

vissuti.

I discorsi e le

parole

Racconta, ascolta e comprende le

narrazioni e la lettura di storie.

Rielaborare nelle varie forme espressive racconti e

filastrocche.

Arricchire il proprio linguaggio.

Conoscenza del

mondo

Si orienta nel tempo della vita quotidiana. Collocare situazioni ed eventi nel tempo. Comprendere la differenza tra il tempo

vissuto a scuola e il tempo vissuto a casa.

50

SCUOLA PRIMARIA

GEOGRAFIA

Nuclei

tematici

Traguardi per lo sviluppo

della competenza

Obiettivi Classe III Obiettivi minimi

Classe III

Metodologia

Orientamento Si orienta nello spazio

circostante utilizzando

riferimenti topologici e i

punti cardinali.

Muoversi consapevolmente nello spazio,

sapendosi orientare attraverso punti di riferimento

e organizzatori topologici.

Muoversi consapevolmente nello

spazio, sapendosi orientare

attraverso

punti di riferimento e

organizzatori topologici.

Metodo deduttivo

Metodo scientifico

Lavoro di gruppo

Ricerche individuali

e/o di gruppo

Linguaggio

specifico

Conosce alcuni termini specifici

del

linguaggio geografico.

Leggere, interpretare e rappresentare ambienti noti e percorsi

esperiti nello spazio.

Ricavare informazioni essenziali dagli strumenti propri della

disciplina (carte geografiche, tematiche, tabelle, fotografie,

ecc.).

Comprendere alcune relazioni

essenziali tra situazioni

ambientali, culturali,

socio-politiche e umane (anche

guidato)

Leggere, interpretare e

rappresentare

ambienti noti e percorsi esperiti

nello

spazio.

Paesaggio

geografico

Conosce e distingue gli elementi

fisici ed antropici di un

paesaggio.

Conosce e descrive gli elementi

caratterizzanti dei paesaggi.

Esplorare il territorio circostante attraverso l’approccio senso-

percettivo e l’osservazione diretta.

Individuare gli elementi fisici e antropici che caratterizzano

l’ambiente circostante. Conoscere le componenti fisiche e umane

principali del territorio Comprendere ed usare la terminologia

specifica essenziale.

Comprendere semplici relazioni tra alcune componenti

del paesaggio ( clima, altitudine, vegetazione, vicinanza al mare).

Comprendere ed usare la

terminologia

specifica essenziale.

Esplorare il territorio

circostante attraverso

l’approccio senso-percettivo e

l’osservazione diretta.

Individuare gli elementi fisici e

antropici

che caratterizzano l’ambiente

circostante.

51

Nuclei

tematici

Traguardi per lo sviluppo

della competenza

Obiettivi Classe V Obiettivi minimi

Classe V

Metodologia

Orientamento Si orienta nello spazio e sulle

carte, utilizzando i punti

cardinali e le coordinate

geografiche.

Orientarsi nello spazio e sulle carte, utilizzando la

bussola, i punti cardinali e le coordinate geografiche.

Muoversi consapevolmente nello

spazio, sapendosi orientare

attraverso punti di riferimento

e

organizzatori topologici.

Metodo deduttivo

Metodo scientifico

Lavoro di gruppo

Ricerche individuali

e/o di gruppo

Linguaggio

specifico

Utilizza termini del linguaggio

geografico specifico per

interpretare carte geografiche.

Leggere e interpretare carte geografiche a diversa

scala, carte tematiche, grafici.

Ricavare informazioni dagli strumenti propri della disciplina

(carte geografiche, tematiche, tabelle, fotografie, ecc.).

Comprendere alcune relazioni essenziali tra situazioni ambientali,

culturali, socio-politiche e umane (anche guidato)

Localizzare sulla carta geografica dell’Italia la posizione delle

regioni fisiche e amministrative.

Comprendere ed usare la terminologia specifica.

Leggere carte geografiche e

tematiche.

Ricavare informazioni dagli

strumenti propri della disciplina

(carte geografiche, tematiche,

fotografie, ecc.).

Comprendere ed usare la

terminologia specifica

essenziale

Paesaggio

geografico

Conosce lo spazio geografico

come sistema territoriale

costituito da elementi fisici ed

antropici legati da rapporti di

connessione e/o

interdipendenza.

Conoscere e descrivere gli elementi caratterizzanti i

principali paesaggi italiani, europei e mondiali.

Conoscere e descrivere gli

elementi caratterizzanti dei

principali paesaggi geografici

italiani.

Territorio e

regioni

Individua, conosce e descrive gli

elementi caratterizzanti dei

paesaggi, con particolare

riferimento a quelli italiani.

Conosce e localizza i principali

“oggetti” geografici fisici ed

antropici dell’Italia.

Conoscere e localizzare i principali “oggetti” geografici fisici ed

antropici dell’Italia, in quanto connessi ed interdipendenti tra

loro.

Conoscere ed applicare il concetto di regione geografica dal

punto di vista: fisico, climatico, storico-culturale ed

amministrativo.

Conoscere e valorizzare il patrimonio naturale e culturale della

nostra regione.

Comprendere semplici relazioni

tra alcune componenti del

paesaggio (clima, altitudine,

vegetazione, vicinanza al mare)

52

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

GEOGRAFIA

Nuclei tematici Traguardo per lo sviluppo

delle competenze

Obiettivi classe III Obiettivi minimi Metodologia

Orientamento .Si orienta nello spazio e sulle

carte di diversa scala in base ai

punti cardinali e alle coordinate

geografiche

Orientarsi sulle carte e orientare le carte a grande scala in base ai

punti cardinali e a punti di riferimento fissi-

Orientarsi nelle realtà territoriali lontane, anche attraverso

l'utilizzo dei programmi multimediali

Orientarsi nello spazio e sulle

carte geografiche

Lezione frontale

Metodo induttivo

Metodo deduttivo

Metodo scientifico

Discussione

Ricerca individuale e di

gruppo.

Linguaggio della geo-

graficità

Legge e interpreta vari tipi di

carte geografiche

Utilizza opportunamente carte,

grafici, dati statistici e strumenti

Leggere e interpretare vari tipi di carte geografiche

Utilizzare strumenti tradizionali e innovativi

Leggere carte fisiche e politiche

Paesaggio Riconosce nei vari paesaggi gli

elementi significativi

Interpretare e confrontare alcuni caratteri dei paesaggi italiani,

europei e mondiali

Conoscere temi e problemi di tutela del paesaggio

Saper confrontare gli aspetti più

evidenti tra i diversi paesaggi

Regione e sistema

territoriale

Osserva e analizza sistemi

territoriali vicini e lontani

Analizzare le interrelazioni fra fatti e fenomeni demografici, sociali

ed economici

Cogliere il rapporto uomo

ambiente(anche guidato)

53

SCUOLA PRIMARIA

STORIA

Nuclei

tematici

Traguardi per lo sviluppo

della competenza

Obiettivi Classe III Obiettivi minimi

Classe III

Metodologia

Organizzazione

delle

informazioni

Uso dei

Documenti

Strumenti

concettuali e

conoscenze

Produzione

Conosce elementi significativi

del

passato del suo ambiente di

vita.

Conosce gli aspetti fondamentali

della preistoria.

Usa la linea del tempo per

collocare un fatto o un periodo

storico.

Racconta i fatti studiati.

Rappresentare le attività, i fatti vissuti e narrati, definire

durate temporali.

Riconoscere relazioni di successione, contemporaneità, durata

ed evento anche in fenomeni ed esperienze vissute e narrate.

Ricavare da varie fonti conoscenze semplici su momenti del

passato, locali e non.

Avviare la costruzione dei concetti fondamentali della storia:

famiglia, gruppo, regole, ecc.

Individuare analogie e differenze tra quadri storico-sociali

diversi.

Rappresentare conoscenze e concetti appresi mediante racconti

orali e disegni.

Conoscere e ricordare i fatti

essenziali di un periodo.

Saper collegare (anche guidato)

fatti di particolare rilevanza.

Distinguere i fatti

contemporanei da quelli del

passato.

Collocare gli eventi storici

principali nel tempo e nello

spazio.

Saper fare uso del testo per

trarne semplici informazioni

secondo le istruzioni date.

Comprendere ed usare alcuni

termini specifici ed alcuni

strumenti (grafici, tabelle,

documenti scritti ed iconici).

Metodo deduttivo

Metodo scientifico

Lavoro di gruppo

Ricerche individuali

e/o di gruppo

54

Nuclei

tematici

Traguardi per lo sviluppo

della competenza

Obiettivi Classe V Obiettivi minimi

Classe V

Metodologia

Organizzazione

delle informazioni

Uso dei documenti

Strumenti

concettuali

e conoscenze

Produzione

Usa la linea del tempo per

collocare un fatto o un periodo

storico.

Conosce le società studiate e

individua le relazioni tra gruppi

umani e contesti spaziali.

Organizza le proprie

conoscenze e racconta gli

eventi storici studiati. Riconosce

le tracce storiche presenti sul

territorio e comprende

l’importanza del patrimonio

artistico e culturale.

Confrontare i quadri storici delle civiltà studiate.

Usare cronologie e carte storico-geografiche per rappresentare

le conoscenze studiate.

Ricavare informazioni da documenti di diversa natura.

Elaborare rappresentazioni sintetiche delle società studiate.

Confrontare aspetti caratterizzanti le diverse società studiate.

Elaborare in forma di racconto gli argomenti studiati.

Ricavare informazioni da grafici, tabelle, carte storiche, reperti

iconografici, ecc.

Conoscere e ricordare i fatti

essenziali di un periodo.

Saper collegare (anche guidato)

fatti di particolare rilevanza.

Collocare gli eventi storici

principali nel tempo e nello

spazio.

Saper fare uso del testo per

trarne informazioni secondo le

istruzioni date.

Comprendere ed usare la

terminologia specifica essenziale

ed alcuni strumenti specifici

(grafici, tabelle, documenti

scritti ed iconici).

Metodo deduttivo

Metodo

scientifico

Lavoro di gruppo

Ricerche individuali

e/o di gruppo

55

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

STORIA

Nuclei tematici Traguardo per lo sviluppo delle

competenze

Obiettivi classe III Obiettivi minimi Metodologia

Uso delle fonti Usa fonti di diverso tipo per produrre

conoscenze su temi definiti.

Usare fonti di diverso tipo (documentarie, iconografiche,

narrative, materiali, orali, digitali..) per produrre

conoscenze su temi definiti.

Leggere semplici documenti e

ricavare informazioni.

Collocare le fonti nel tempo e

nello spazio

Stabilire semplici relazioni tra

fatti ed eventi.

Lezione frontale

Metodo induttivo

Metodo deduttivo

Metodo scientifico

Discussione

Ricerca individuale e di

gruppo.

Organizzazione delle

informazioni

Comprende testi storici e li sa rielaborare

con un personale metodo di studio

Espone oralmente e con scritture le

conoscenze storiche acquisite operando

collegamenti e argomentando le proprie

riflessioni.

Si informa in modo autonomo su fatti e

problemi storici anche mediante l'uso di

risorse digitali

Selezionare ed organizzare le informazioni con mappe,

schemi,tabelle,grafici e risorse digitali

Costruire grafici e mappe spazio-tempo, per organizzare le

conoscenze studiate

Collocare la storia locale in relazione con la storia italiana,

europea, mondiale

Formulare e verificare ipotesi sulla base delle informazioni

prodotte e delle conoscenze elaborate

Completare brani, mappe o schemi

di sintesi (anche guidato)

Collocare gli eventi sulla linea del

tempo e nello spazio

Distinguere la storia locale da

quella nazionale.

Strumenti concettuali Comprende aspetti , processi e avvenimenti

fondamentali della storia italiana, dal

Medioevo alla nascita della repubblica.

Conosce aspetti e processi fondamentali

della storia europea medievale, moderna e

contemporanea, anche con possibilità di

confronti con il mondo antico

Comprendere aspetti e strutture dei momenti storici

italiani,europei e mondiali studiati

Conoscere il patrimonio culturale collegato con i temi

affrontati

Usare le conoscenze apprese per comprendere problemi

ecologici, interculturali e di convivenza civile

Conoscere nelle linee essenziali

gli aspetti , i processi

fondamentali del periodo storico

studiato .

Produzione scritta e orale Produce informazioni storiche con fonti di

vario genere e le sa organizzare in testi.

Produrre testi, utilizzando conoscenze selezionate da fonti

di informazioni diverse, manualistiche e non.

Argomentare su conoscenze e concetti appresi usando il

linguaggio specifico

Produrre semplici testi utilizzando

un lessico corretto

56

SCUOLA PRIMARIA

ARTE E IMMAGINE

Nuclei

tematici

Traguardi per lo sviluppo

della competenza

Obiettivi

Classe III

Obiettivi minimi

Classe III

metodologia

Osservazione

e produzione

Utilizza gli elementi

grammaticali di base del

linguaggio visuale per osservare

, descrivere e leggere

immagini statiche .

Utilizza le conoscenze sul

linguaggio visuale per produrre e

rielaborare in modo creativo le

immagini attraverso molteplici

tecniche

Dà forma all’esperienza

attraverso modalità grafico-

pittoriche e plastiche.

Esplorare immagini, forme ed oggetti presenti

nell’ambiente utilizzando le capacità visive, olfattive ,

uditive, gestuali , tattili , e cinestetiche.

Guardare immagini statiche ed in movimento e

descriverne le emozioni e le impressioni prodotte dai

personaggi , dalle forme , dalle luci e dai colori.

Saper utilizzare forme e colori per rappresentare aspetti

della realtà attraverso varie tecniche

Esprimere sensazioni , emozioni , pensieri in produzioni di

vario tipo :

grafiche, plastiche, multimediali..

Esplorare immagini, forme ed

oggetti presenti nell’ambiente

utilizzando

le capacità visive, olfattive

, uditive, gestuali , tattili , e

cinestetiche.

Guardare immagini statiche ed in

movimento e descrivere:

personaggi, forme, luci e colori.

Saper

utilizzare in modo intenzionale

forme e colori primari e secondari

Esprimere sensazioni ed emozioni

in produzioni di vario tipo:

grafiche, plastiche, multimediali..

Attività laboratoriale

Uso di immagini ,

fotografie, testi per

l’osservazione e lo

studio.

Messaggi visivi.

Potenziamento delle

abilità sensoriali attraverso

esperienze

tattili, olfattive, gustative,

uditive e visive.

Uso di strumenti grafici

e materiale di vario

genere.

Lavoro di gruppo.

Confronto come espressione

delle emozioni visive e

cromatiche di opere d’arte.

Analisi (intesa come

scambio di idee, esperienze

e impressioni sui contenuti

proposti) di: fumetti , immagini,

cartoni animati, film,

audiovisivi…

Visite guidate.

Lettura Legge gli aspetti formali di

alcune opere

Apprezza opere d’arte ed

oggetti d’artigianato provenienti

da paesi diversi dal proprio .

Conosce i principali beni

artistico- culturali presenti nel

territorio .

Saper leggere le immagini : denotare e connotare.

Riconoscere linee, colori forme presenti nelle immagini e

nelle opere d’arte .

Descrivere sensazioni ed emozioni suscitate

dall’osservazione di un’opera d’arte.

Riconoscere nel proprio ambiente i principali monumenti e

beni artistici.

Individuare nel linguaggio del fumetto , filmico ed

audiovisivo le diverse tipologie di codici, sequenze

narrative .

Riconoscere linee, colori e forme

presenti nelle immagini date.

Riconoscere nel proprio ambiente

i

principali monumenti e beni

artistici.

Individuare nel linguaggio del

fumetto , filmico ed audiovisivo le

diverse tipologie di codici.

57

Nuclei

tematici

Traguardi per lo sviluppo

della competenza

Obiettivi

Classe V

Obiettivi minimi

Classe V

metodologia

Osservazione

e produzione

Utilizza gli elementi

grammaticali

di base del linguaggio visuale per

osservare , descrivere e leggere

immagini statiche .

Utilizza le conoscenze sul

linguaggio

visuale per produrre e

rielaborare

in modo creativo le immagini

attraverso molteplici tecniche

Dà forma all’esperienza

attraverso

modalità grafico-pittoriche e

plastiche.

Osservare con consapevolezza immagini,

forme ed oggetti presenti nell’ambiente descrivendo

gli elementi fondamentali utilizzando

le regole della percezione visiva e

l’orientamento spaziale.

Guardare immagini statiche ed in movimento e

descriverne le emozioni e le impressioni prodotte dai

personaggi , dalle forme , dalle luci e dai colori.

Saper utilizzare forme e colori per rappresentare aspetti

della realtà attraverso varie tecniche .

Utilizzare strumenti e regole per produrre immagini

grafiche , pittoriche, plastiche tridimensionali.

Esprimere sensazioni, emozioni , pensieri in produzioni di

vario tipo :grafiche, plastiche, multimediali..

Osservare con consapevolezza

immagini, forme ed oggetti

presenti nell’ambiente

descrivendone gli elementi

fondamentali.

Guardare immagini statiche ed in

movimento e descriverne le

emozioni e le impressioni prodotte

dai personaggi , dalle forme , dalle

luci e dai colori.

Saper utilizzare in modo

intenzionale forme e colori primari

e secondari

Utilizzare strumenti e regole per

produrre immagini grafiche ,

pittoriche, plastiche

tridimensionali. Esprimere

sensazioni, emozioni, pensieri

in produzioni di vario tipo

:grafiche, plastiche, multimediali.

Attività laboratoriale

Uso di immagini , fotografie , testi

per

l’osservazione e lo

studio

Messaggi visivi.

Potenziamento delle

abilità sensoriali attraverso

esperienze tattili, olfattive,

gustative, uditive e

visive.

Uso di strumenti grafici

e materiale di vario genere.

Lavoro di gruppo.

Visite guidate. Confronto

come espressione

delle emozioni

visive e cromatiche

di opere d’arte

Analisi (intesa come

scambio di idee, esperienze

e impressioni sui

contenuti proposti) di:

fumetti , immagini, cartoni

animati, film, audiovisivi.

Lettura Legge gli aspetti formali di

alcune

opere

Apprezza opere d’arte ed

oggetti

d’artigianato provenienti da paesi

diversi dal proprio .

Conosce i principali beni

artistico-

Culturali presenti nel territorio

Riconoscere in un testo iconico-visivo: linee, colori, forme,

volumi e spazio.

Riconoscere nel linguaggio audiovisivo: piani , campi,

sequenze, struttura narrativa, movimento, individuando il

loro significato espressivo.

Saper leggere le immagini : denotazione e connotazione.

Riconoscere ed apprezzare nel proprio

ambiente i principali beni culturali, ambientali ed

artigianali operando una prima analisi e classificazione.

Saper “ leggere” opere d’arte

Riconoscere in un testo iconico-

visivo: linee, colori, forme, volumi e

spazio.

Riconoscere nel linguaggio

audiovisivo piani e campi.

Riconoscere ed apprezzare nel

proprio ambiente i principali beni

culturali, ambientali ed artigianali

58

SCUOLA DELL’INFANZIA

SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI

Campi di

esperienza

Traguardi per lo sviluppo

della competenza

Obiettivi Obiettivi minimi Metodologia

Il corpo e il

movimento

Conosce il proprio corpo e ne ha

cura adottando comportamenti

adeguati.

Saper esplorare, osservare e percepire la realtà

mediante i sensi.

Saper esplorare, osservare e

percepire la realtà mediante i

sensi.

Proporre ai bambini

attività esplorative

della realtà circostante

partendo da situazioni

di vita quotidiana,

da giochi liberi e

organizzati, dalle domande

e dai problemi

che

nascono

dall’esperienza

concreta. Favorire

atteggiamenti

di

curiosità, ricerca,

confronto di ipotesi e

discussione.

Conoscenza

del mondo:

Scienza della

materia Ecologia

e ambiente

Esseri viventi

Corpo umano

Scienza della

terra

Osserva, correla e classifica.

Sa misurare.

Sa rappresentare e modellizzare.

Utilizza il metodo scientifico.

Sa comunicare.

Conosce e rispetta l’ambiente.

Osservare fenomeni e cogliere gli aspetti

caratterizzanti: differenze, somiglianze, regolarità.

Confrontare caratteristiche tra ambienti diversi.

Mettere in atto comportamenti adeguati al rispetto

dell’ambiente.

Intuire le conseguenze di atteggiamenti non ecologici.

Seriare e classificare cose, animali utilizzando disegni,

simboli e tabelle.

Saper riordinare il ciclo vitale di una pianta. Conoscere la

propria identità.

Toccare, ascoltare, fiutare, assaggiare qualcosa e

dire cosa si è toccato, visto, odorato, udito, gustato.

Riconoscere i fenomeni atmosferici.

Cogliere le trasformazioni naturali (ciclo delle stagioni).

Riconoscere differenze tra i vari

ambienti che appartengono al

vissuto del bambino.

Mettere in atto comportamenti

adeguati al rispetto dell’ambiente.

Classificare cose e animali

utilizzando

disegni.

Saper riordinare il ciclo vitale di

una pianta.

Riconoscere i fenomeni

atmosferici.

Cogliere alcune trasformazioni

naturali

in riferimento alle stagioni.

59

SCUOLA PRIMARIA

SCIENZE

Nuclei

tematici

Traguardi per lo sviluppo

della competenza

Obiettivi Classe III Obiettivi minimi

Classe III

Metodologia

Scienza

della materia

Sa osservare, correlare e

classificare

Sa misurare

Sa rappresentare e modellizzare

Sa comunicare

Conoscere le proprietà della materia e le sue

trasformazioni

Osservare i fenomeni, formulare ipotesi e Verificarle

Conoscere le proprietà della

materia

Osservare i fenomeni

la metodologia proposta nei vari

percorsi sarà basata sulla pratica

laboratoriale per mirare ad

elaborare

le esperienze in una dimensione

costruttivistica dell’apprendimento

scientifico. Ecologia e

ambiente

Conosce e rispetta l’ambiente Osservare e individuare gli elementi tipici di un

ambiente.

Conoscere la composizione del terreno.

Riflettere sulla necessità di rispettare l’equilibrio

ecologico.

Osservare e individuare gli

elementi tipici di un ambiente.

Conoscere le norme più elementari

relative al rispetto dell’ambiente

Esseri

viventi

Sa classificare gli esseri viventi

in base alle loro

caratteristiche specifiche

Conoscere la differenza tra esseri viventi e non

viventi.

Conoscere morfologia e funzioni di animali e

vegetali.

Comprendere il ciclo vitale degli esseri viventi.

Le catene alimentari.

Conoscere la differenza tra esseri

viventi e non viventi. Comprendere

il ciclo vitale degli esseri viventi.

Le

catene alimentari.

Corpo

umano

Conosce il proprio corpo e ne ha

cura

adottando comportamenti

adeguati

Percepire il proprio corpo ed esplorare la realtà

circostante attraverso l’uso dei cinque sensi.

Percepire il proprio corpo ed

esplorare la realtà circostante

attraverso

l’uso dei cinque sensi.

Scienza

della

terra

Utilizza il metodo scientifico e

Ne interpreta i dati e le

conclusioni.

Conoscere il ciclo dell’aria e dell’acqua

Osservare ed interpretare le trasformazioni

ambientali di tipo stagionale.

Conoscere il ciclo dell’acqua.

Osservare ed interpretare le

trasformazioni

ambientali di tipo

stagionale.

60

Nuclei

tematici

Traguardi per lo sviluppo

della competenza

Obiettivi Classe V Obiettivi minimi

Classe V

Metodologia

Scienza

della materia

Identifica le

caratteristiche chimiche

e fisiche di alcuni

materiali

Conoscere gli effetti del calore sulla materia con

riferimento all’esperienza quotidiana Conoscere i

cambiamenti di stato della materia Sperimentare

semplici trasformazioni chimiche e fisiche

Conoscere gli effetti del calore

sulla

materia con riferimento

all’esperienza quotidiana Conoscere

i cambiamenti di stato

dell’acqua.

In tutte le attività proposte si

cercherà di destare

la curiosità e l’interesse degli

allievi ponendo problemi,

sollecitando interventi e

discussioni, facendo leva

sulle capacità intuitive.

Alle attività di carattere operativo

e laboratoriale

Seguirà lo studio teorico sempre

più approfondito.

Ecologia e

ambiente

Individua strutture,

funzioni e comportamenti

che permettono

l’interazione del proprio

corpo con l’ambiente

Comprendere l’interazione tra organismi e

ambiente.

Cogliere la diversità tra ecosistemi naturali ed

antropizzati

Riflettere sulla necessità di rispettare l’equilibrio

ecologico.

Riflettere sulle modificazioni ambientali dovute

all’azione dell’uomo

Cogliere la diversità tra ecosistemi

naturali ed antropizzati.

Riflettere sulla necessità di

rispettare

l’equilibrio ecologico

Esseri

viventi

Conosce il ciclo vitale nei

vegetali, negli animali

e nell’uomo.

Conoscere la struttura della cellula.

Individuare la diversità dei viventi e conoscere i

criteri di classificazione

Osservare i comportamenti degli esseri viventi

Osservare i comportamenti degli

esseri viventi.

Classificare gli esseri viventi in

base ad un criterio dato.

Corpo

umano

Conosce il proprio corpo e ne ha

cura

adottando comportamenti

adeguati

Conoscere struttura e funzione dei vari apparati.

Conoscere i comportamenti che favoriscono

l’igiene e la buona salute dell’uomo.

Conoscere le funzioni dei vari

apparati.

Conoscere le norme igieniche

fondamentali

Scienza

della

terra

Effettua previsioni e formula

ipotesi

In ambito geologico-astronomico.

Conoscere come il calore del sole interviene nel

ciclo dell’acqua, nel moto dei venti e nei fenomeni

meteorologici.

Conoscere come il calore del sole

interviene nel ciclo dell’acqua

61

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCIENZE

Nuclei

tematici

Traguardi per lo sviluppo

della competenza

Obiettivi ClasseIII Obiettivi minimi

Classe III

Metodologia

FISICA E CHIMICA Esplora e sperimenta lo svolgersi

dei più comuni fenomeni, ne

immagina e ne verifica la causa.

Sviluppa semplici

schematizzazionedi fatti e

fenomeni.

Ricerca soluzioni ai problemi

utilizzando le conoscenzr

acquisite.

utilizzare concetti fisici fondamentali quali:pressione,

volume, velocità, peso, peso specifico, forza, temperatura,

calore, carica elettrica,ecc.., in varie situazioni di

esperienza. Conoscere fenomeni fisici e fenomeni chimici.

Padroneggiare concetti di trasformazione chimica.

Conoscere concetti fisici

fondamentali.

Conoscere fenomeni fisici e chimici

Introduzione problematica agli

argomenti.

Lezione interattiva e/o frontale.

Lettura delle unità nel libro di

testo.

Visione sintetica dei contenuti

del’unità mediante schemi con le

conoscenze essenziali.

Lavoro di gruppo: a coppi, a gruppi

eterogenei.

Attività laboratoriali.

Discussione attiva tra ragazzi. ASTRONOMIA E

SCIENZE DELLA

TERRA

Conosce l’origine del sistema

solare in particolare del pianeta

TERRA.

Osservare ed interpretare i più evidenti fenomeni celesti.

Ricostruire i movimenti della terra da cui dipendono il dì e

la notte e l’alternarsi delle stagioni.

Spiegare i meccanismi delle eclisse del sole e di luna.

Conoscere la struttura della Terra e i suoi movimenti

interni.

Individuare i rischi sismici, vulcanici e idrogeologici

dell’ITALIA.

Conoscere il sistema solare e i

pianeti che ne fanno parte.

Conoscere la struttura della terra

e i suoi movimenti.

BIOLOGIA Ha una visione della complessità

del sistema dei viventi e della

loro evoluzione nel tempo.

Riconosce nel proprio organismo

strutture e funzionamenti a

livelli macroscopici.

E’ consapevole del ruolo della

comunità umana sulla terra.

Comprendere il senso delle grandi classificazioni.

Conoscere le basi biologiche della trasformazione dei

caratteri ereditari.

Acquisire corrette informazioni sullo sviluppo puberale e

la sessualità.

Sviluppare la cura e il controllo della propria salute

attraverso una corretta alimentazione.

Evitare consapevolmente i danni prodotti dal fumo e dalle

droghe.

Comprendere il senso delle grandi

classificazioni.

Sviluppare la cura e il controllo

della propria salute attraverso una

corretta alimentazione.

62

SCUOLA DELL’INFANZIA

MUSICA E TECNOLOGIA

Campi di

esperienza

Traguardi per lo sviluppo

della competenza

Obiettivi Obiettivi minimi Metodologia

Il sé e l’altro Conosce e rispetta alcune semplici

regole sia durante l’ascolto che

durante la produzione.

Saper comprendere e assumere semplici

ruoli in un’attività a carattere musicale.

Cantare da solista e nel coro.

Seguire i segni di chi dirige il coro.

Saper comprendere e assumere

semplici ruoli in un’attività a

carattere musicale.

Cantare nel coro.

Seguire i segni di chi dirige il coro.

Attività di gioco simbolico per dare i

segnali di inizio e chiusura

di un canto o di un gioco motorio.

Drammatizzazione di storie

attraverso l’uso di burattini, con

la riproduzione di suoni e

rumori e con l’ausilio di colonne

sonore predisposte.

Giochi per esprimere gli stati

d’animo e le emozioni. Raccolta

di testi e utilizzo del canzoniere.

Le canzoni e le musiche per

giocare. La melodia e il ritmo.

Conte, canzoncine, filastrocche,

nenie, proverbi, stornelli, ecc. Le

canzoni di ieri e di oggi.

I suoni e i rumori del bosco, del

prato, del mare. I suoni e i rumori della

casa, della scuola, della strada, della città.

Giochi motori. Cartelloni e “collage

musicali”.

Utilizzo di strumenti tecnici di vario

genere (CD, DVD, VHS)

Adottare un apprendimento per tentativi

ed errori.

Connettere l’esperienza del computer alle

altre attività didattiche

Il corpo e il

movimento

Riconosce e riproduce un ritmo

attraverso il movimento, la voce e

l’uso di oggetti.

Saper utilizzare semplici strumenti

musicali.

Saper riprodurre ritmi con il corpo.

Produrre il suono giusto al momento giusto.

Marciare, camminare, saltare, ballare a

tempo e rilassarsi.

Saper riprodurre ritmi con il corpo.

Produrre il suono giusto al

momento giusto.

Marciare, camminare, saltare a tempo e

rilassarsi.

Immagini,

suoni,

colori

Ascolta con attenzione un brano

musicale. Produce semplici sequenze

sonoro-musicali.

Inventa storia e sa esprimerle

attraverso il disegno,

utilizza materiali e strumenti,

esplora le potenzialità offerte dalle

tecnologie.

Riconoscere un brano musicale sia cantato

che strumentale. Riprodurre in maniera

appropriata ritmi e Melodie. Saper

utilizzare le funzioni più semplici del

software Paint.

Riconoscere un brano musicale sia

cantato che strumentale.

I discorsi e le

parole

Riproduce un canto da solo o in

gruppo con intonazione e pronuncia

corretta. Utilizza le tecnologie per

un primo approccio alla lingua

scritta.

Saper distinguere un canto da un

filastrocca. Memorizzare e ripetere canti e

filastrocche. Saper elencare i nomi delle

componenti essenziali del PC.

Saper distinguere un canto da un

filastrocca. Memorizzare e ripetere

ritornelli e semplici canti e filastrocche.

Saper elencare alcuni nomi del PC.

La conoscenza

del mondo

Riconosce e differenzia i suoni dai

rumori.

Utilizza i simboli di una notazione

semplice informale.

Saper riconoscere i suoni dell’ambiente

naturale e di quello familiare. Produrre o

riprodurre una sequenza ritmico-melodica.

Saper riconoscere i suoni dell’ambiente

naturale e di quello familiare. Produrre

o riprodurre una sequenza ritmico-

melodica.

63

SCUOLA PRIMARIA

MUSICA

Nuclei

tematici

Traguardi per lo sviluppo

della competenza

Obiettivi

Classe III

Obiettivi minimi

Classe III

metodologia

Ascolto,

percezione

e

produzione

Distingue i diversi suoni dell’ambiente;

Riconosce suoni e rumori in ordine alla fonte

Analizza e classifica un suono in relazione ad uno o

più parametri: altezza, durata, intensità, timbro.

Riproduce un canto da soli o in gruppo con

intonazione e pronuncia corretta.

Riconosce un ritmo

Riproduce un ritmo utilizzando semplici strumenti.

Utilizza i simboli di una notazione informale o

codificata.

Saper riconoscere alcuni parametri

del suono e riprodurli

Intonare un canto da soli o in gruppo

Riprodurre un ritmo utilizzando la

voce, il corpo e semplici strumenti

Saper riconoscere alcuni

parametri del suono.

Intonare i suoni e semplici

melodie.

Riprodurre brevi sequenze

ritmiche.

Ascolto di musiche di vario

genere.

Ascolto dei suoni dell’ambiente

che lo circonda. Esecuzione di

semplici canti tratti da differenti

repertori propri dei vissuti

dei bambini. Giochi e semplici

brani musicali con l’uso

del corpo, della voce e con

strumenti anche non convenzionali.

Nuclei

tematici

Traguardi per lo sviluppo

della competenza

Obiettivi

Classe V

Obiettivi minimi

Classe V

metodologia

Ascolto,

percezione

e

produzione

Riconosce ed identifica la natura dei diversi

strumenti musicali.

Apprezza gli elementi estetici e funzionali di un

brano musicale.

Riproduce un canto da soli o in gruppo con

intonazione e pronuncia corretta. Riconosce

e utilizza gli elementi linguistici musicali di base.

Riconosce un ritmo.

Riproduce un ritmo utilizzando semplici

strumenti, la voce ed il corpo.

Riconoscere e classificare gli

strumenti musicali.

Saper ascoltare ed analizzare un

brano musicale.

Intonare un canto da soli o in

gruppo ad una o più voci Riprodurre

un ritmo utilizzando la voce,

il corpo e semplici strumenti.

Riconoscere gli strumenti

musicali.

Saper ascoltare un brano

musicale

Intonare una semplice

melodia

Riprodurre brevi sequenze

ritmiche anche attraverso

l’utilizzo di semplici strumenti.

Ascolto di musiche di vario

genere.

Ascolto dei suoni dell’ambiente

che lo circonda. Esecuzione di

semplici canti tratti da differenti

repertori propri dei vissuti

dei bambini. Giochi e semplici

brani musicali con l’uso

del corpo, della voce e con

strumenti anche non convenzionali.

64

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

MUSICA

Nuclei tematici TRAGUARDI SVILUPPI DELLE COMPETENZE (T.S.C.)

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Obiettivi minimi Metodologia

Ascolto

Percezione

Produzione

Sa riprodurre e interpretare

correttamente un brano musicale

appartenente a generi e culture diverse.

Usa la notazione tradizionale funzionale

alla lettura, all’analisi e alla riproduzione di

brani musicali.

Sa ideare e realizzare messaggi musicali e

multimediali anche attraverso processi di

elaborazione collettiva utilizzando anche

sistemi informatici.

Comprende e valuta in modo funzionale ed

estetico ciò di cui fruisce esprimendo il suo

gusto musicale con lessico appropriato.

Integra con altri saperi e altre pratiche

artistiche le proprie esperienze musicali.

Eseguire in modo espressivo, collettivamente ed

individualmente, brani vocali/strumentali di

diversi generi e stili anche avvalendosi di

strumentazioni elettroniche.

Improvvisare e rielaborare semplici brani

musicali vocali o strumentali, utilizzando brevi

schemi ritmico-melodici

Riconoscere e classificare i più importanti

elementi costitutivi del linguaggio musicale.

Conoscere, ascoltare e interpretare in modo

critico brani musicali interagendoli con altre

forme artistiche, quali danza, teatro,arti visive e

multimediali.

Decodificare e utilizzare la notazione

tradizionale.

Accedere alle risorse musicali presenti in rete e

utilizzare software specifici per elaborazioni

sonore e musicali.

Utilizza la notazione

tradizionale.

Legge e riproduce un

brano musicale con l’aiuto

del docente.

Riconosce ed analizza

le fondamentali strutture

del linguaggio musicale

Esperienza pratico –

operativa sulla diamonica

Conversazioni

Dal 12 al 19 dicembre

pausa didattica per il

recupero e l’integrazione.

65

SCUOLA PRIMARIA

TECNOLOGIA

Nuclei

tematici

Traguardi per lo sviluppo

della competenza

Obiettivi Classe Obiettivi minimi

Metodologia

Vedere e

osservare

Riconosce e identifica nell’ambiente

elementi e fenomeni di tipo

artificiale.

Eseguire semplici misurazioni e

rilievi fotografici sull’ambiente scolastico o sulla

propria abitazione.

Riconoscere e documentare le funzioni principali

di una nuova applicazione informatica.

Rappresentare i dati dell’osservazione attraverso

tabelle, mappe, diagrammi, disegni, testi.

Effettuare prove ed

esperienze sulle proprietà

dei materiali più comuni

Privilegiare

attività operative .

Adottare un apprendimento

per tentativi ed

errori. Connettere

l’esperienza

del computer alle

altre attività

didattiche. Prevedere e

immaginare

Conosce e utilizza semplici oggetti e strumenti

di uso quotidiano, sa descriverne la funzione e il

funzionamento.

Effettuare stime approssimative su pesi o misure di

oggetti dell’ambiente scolastico.

Organizzare una gita o una visita ad un museo usando

internet per reperire notizie ed informazioni.

Pianificare la fabbricazione

di un semplice oggetto

elencando gli strumenti ei

materiali necessari.

Intervenire e

trasformare

Si orienta tra i diversi mezzi di

comunicazione ed è in grado di farne

un uso adeguato a seconda delle diverse

situazioni.

Produce semplici modelli o rappresentazioni

grafiche del proprio operato utilizzando

elementi del disegno tecnico o strumenti

multimediali.

Utilizzare semplici procedure per la selezione, la

preparazione e la presentazione degli alimenti.

Cercare, selezionare, scaricare e installare sul

computer un comune programma di utilità.

Smontare semplici oggetti.

66

Scuola Secondaria di Primo Grado

Tecnologia

Nuclei tematici Traguardi per lo sviluppo delle

competenze

Obiettivi di apprendimento al termine della

scuola secondaria di primo grado Obiettivi minimi metodologia

Vedere, osservare e

sperimentare

Ricava dalla lettura e dall’analisi di testi o

tabelle informazioni sui beni o sui servizi

disponibili sui mercati.

Realizza rappresentazioni grafiche

utilizzando elementi del disegno tecnico o

altri linguaggi multimediali.

Conosce le proprietà e le caratteristiche dei

diversi mezzi di comunicazione ed è in grado

di farne un uso efficace e responsabile.

Eseguire misurazioni e rilievi grafici sull’ambiente

scolastico o sulla propria abitazione.

Leggere e interpretare semplici disegni tecnici

ricavandone informazioni qualitative e quantitative.

Impiegare gli strumenti e le regole del disegno tecnico

nella rappresentazione di oggetti.

Accostarsi a nuove applicazioni informatiche esplorandone

le funzioni e le potenzialità.

Utilizzando schemi

proposti: applica

regole e rispetta

norme della

rappresentazione

grafica, interpreta

linguaggi

convenzionali.

Le tematiche sulle U.d A. saranno

trattate tenendo conto dei reali

interessi degli alunni e dei

riferimenti alla loro quotidiana

esperienza.

La lezione sarà condotta, con il

metodo induttivo e la partecipazione

diretta. Gli argomenti verranno

approfonditi con la

partecipazione di tutti in classe dove

verrà incoraggiata la discussione

per:

· far esprimere ai ragazzi le proprie

idee e i commenti personali,

· fare domande,

· esprimere dubbi,

· chiedere chiarimenti,

Periodicamente verranno attuate

fasi di recupero per gli alunni più

carenti, diconsolidamento e

potenziamento per gli altri.

Prevedere, immaginare

e progettare

Riconosce nell’ambiente che lo circonda i

principali sistemi tecnologici.

Conosce i principali processi di

trasformazione di risorse o produzione di

beni.

Effettuare stime di grandezze fisiche riferite ai

materiali e oggetti dell’ambiente scolastico.

Valutare le conseguenze di scelte e decisioni relative a

situazioni problematiche.

Pianificare le diverse fasi per la realizzazione di un

oggetto impiegando materiali di uso quotidiano

Sa individuare le

infrastrutture e i

servizi del proprio

quartiere

Intervenire,

trasformare e

produrre

Conosce e utilizza oggetti, strumenti e

macchine di uso comune, sa descriverne la

funzione in relazione alla forma, alla

struttura e ai materiali.

Utilizza adeguate risorse materiali,

informative e organizzative per la

progettazione e realizzazione di semplici

prodotti

Smontare e rimontare semplici oggetti, apparecchiature

elettroniche o altri dispositivi comuni.

Rilevare e disegnare la propria abitazione o altri luoghi

anche avvalendosi si software specifici.

Costruire oggetti con materiali facilmente reperibili a

partire da esigenze e bisogni concreti

Sa riconoscere:

i materiali che

costituiscono gli

oggetti che usa;

le principali

proprietà che li

rendono idonei.

67

SCUOLA DELL’INFANZIA

CORPO, MOVIMENTO, SPORT

Campi di

esperienza

Traguardi per lo sviluppo

della competenza

Obiettivi Obiettivi minimi Metodologia

Il sé e l’altro Rispetta il proprio corpo ed impara ad

averne cura.

Gioca con gli altri rispettando le regole.

Raggiungere una buona autonomia personale

nell’alimentarsi e nel vestirsi.

Conseguire pratiche corrette di cura di sé, di

igiene e sana alimentazione.

Memorizzare e comprendere semplici regole.

Raggiungere una buona

autonomia personale

nell’alimentarsi e nel vestirsi.

Memorizzare e comprendere

semplici regole.

Osservazione sistematica

durante il gioco per rilevare se il

bambino coopera con i compagni.

Osservazioni sistematiche

durante giochi liberi e

strutturati, (filastrocche e

canzoncine) dove il bambino deve

riconoscere le varie

parti del corpo. Attività

strutturate su percorsi per

controllare il proprio corpo

in condizione di disequilibrio.

Attività per controllare se il

bambino rappresenta graficamente

le parti del

corpo.

Attività strutturate per rilevare

se il bambino memorizza stimoli di

ordine percettivo, utilizzando

materiali diversi dell’ambiente

circostante

(palla, cerchi, birilli, coni e

mattoni).

Attività di coordinamento motorio

per controllare i movimenti

(correre, lanciare, saltare, salire,

sopra –sotto, ecc. piano- veloce).

Gioco dei mimi.

Giochi di memoria e di attenzione.

.

Il corpo e il

movimento

Sviluppa la conoscenza del proprio

corpo attraverso il movimento. Sviluppa

gli schemi motori di base e la

lateralità. Gioca da solo e in gruppo.

Conoscere le diverse parti del carpo,

controllarne la forza, provare piacere nel

movimento

Controllare il proprio corpo in condizione di

disequilibrio.

Giocare individualmente e in gruppo con l’uso

degli attrezzi, all’interno della scuola e all’aperto.

Saper muovere il mouse e saper usare correttamente il

suo tasto sinistro(clic e doppio clic),.

Riconoscere le principali parti

del corpo e le loro possibilità

di movimento.

Sviluppare la capacità di

mantenersi in equilibrio.

Muoversi con destrezza

nell’ambiente e nel gioco.

Saper muovere il mouse.

Immagini,

suoni,

colori.

Sviluppa la conoscenza del proprio

corpo attraverso i cinque sensi.

Sviluppa il senso del ritmo.

Esercita le potenzialità espressive del

corpo.

Individuare le caratteristiche e le modalità d’uso

degli strumenti e dei materiali. Muoversi seguendo

un ritmo dato.

Assumere posture e compiere gesti ed azioni con finalità

espressive e comunicative.

Utilizzare le attrezzature in

modo corretto.

Associare correttamente un

gesto a un comando dato.

I discorsi e le

parole

Sviluppa gradualmente la capacità di

capire e interpretare i messaggi

provenienti al corpo proprio e altrui.

Prestare attenzione e ascolto.

Comunicare, esprimere emozioni, raccontare,

utilizzando il linguaggio del corpo.

Seguire correttamente un percorso sulla base

d’indicazioni verbali.

Prestare attenzione e ascolto.

Comunicare e esprimere le

proprie emozioni.

Conoscenza

del mondo

Impara ad orientarsi nello spazio e nel

tempo.

Impara a muoversi negli spazi all’aperto e

a confrontarsi con gli elementi naturali.

Individua e utilizza semplici riferimenti spaziali

(sopra/sotto).

Memorizzare e discriminare stimoli di ordine

percettivo nell’ambiente naturale.

Collocare correttamente nello spazio se stesso,

oggetti, persone.

Individua e utilizza semplici

riferimenti spaziali

(sopra/sotto).

Discriminare stimoli di ordine

percettivo nell’ambiente

naturale.

68

SCUOLA PRIMARIA

EDUCAZIONE FISICA

Nuclei

tematici

Traguardi per lo sviluppo

della competenza

Obiettivi Classe III Obiettivi minimi

Classe III

Metodologia Il corpo e le

funzioni

Senso percettive

L’alunno acquisisce

consapevolezza

di sé attraverso l’ascolto e

l’osservazione del proprio

corpo.

Controllare i diversi segmenti del corpo e i loro

movimenti.

Conoscere le varie potenzialità di movimento.

Prendere coscienza delle funzioni fisiologiche e

dei loro cambiamenti in relazione all’esercizio fisico.

Dosare lo sforzo in relazione alla durata

dell’esercizio.

Controllare i diversi segmenti del

corpo e i loro movimenti. Conoscere

le varie potenzialità di movimento

del corpo.

Prove strutturate su

percorsi per verificare

la conoscenza del proprio

corpo durante

l’attività motoria. Giochi

propedeutici ai vari

sport a gruppi o a

squadre.

Esecuzione di esercizi

seguendo un comando

sonoro e visivo. Percorsi

a circuito o a stazioni.

Giochi in uno spazio

delimitato, tenendo

conto non solo della

presenza degli altri ma

anche di eventuali

ostacoli e variazioni di

percorso. Drammatizzazioni

e coreografie.

Esecuzione di alcuni

fondamentali tecnici

dei vari giochi sportivi.

Uso corretto degli attrezzi

necessari alle varie attività.

Giochi popolari.

Giochi all’aperto.

Percorsi di orientamento.

Il movimento

del corpo e la

sua relazione

con lo spazio

e il tempo.

L’alunno acquisisce la

padronanza

degli schemi motori e

posturali.

Padroneggiare schemi motori, combinandoli tra

loro.

Riconoscere e valutare traiettorie, distanze, ritmi

esecutivi e successioni temporali delle azioni motorie.

Organizzare il movimento nello spazio in

relazione a sé, agli oggetti e agli altri.

Padroneggiare schemi motori di

base.

Riconoscere e valutare traiettorie,

distanze, ritmi esecutivi e successioni

temporali delle azioni motorie.

Il linguaggio del

corpo come modalità

comunicativo-

espressiva.

utilizza il linguaggio corporeo e

motorio per comunicare ed

esprimere i propri stati

d’animo anche attraverso la

drammatizzazione e le

esperienze ritmico - musicali

Assumere posture e compiere gesti ed azioni

con finalità espressive e comunicative in modo

personale.

Elaborare semplici coreografie o sequenze di

movimento utilizzando strutture ritmiche.

Assumere posture e compiere gesti ed

azioni con finalità espressive e

comunicative in modo personale.

Eseguire semplici coreografie o

sequenze di movimento utilizzando

strutture ritmiche.

Il gioco, lo sport,

le regole e il fair

play

Comprende all’interno delle

varie occasioni di gioco e di

sport il valore delle regole e

l’importanza di rispettarle.

Saper essere positivo nella cooperazione ed

accettazione del ruolo nel gioco.

Memorizzare azioni e schemi di gioco. Intuire ed

anticipare le azioni degli altri.

Scegliere soluzioni efficaci per risolvere semplici

problemi motori.

Acquisire fiducia nelle proprie capacità.

Rispettare le regole del fair play.

Saper essere positivo nella cooperazione ed

accettazione del ruolo nel gioco.

Memorizzare azioni e schemi di gioco.

Acquisire fiducia nelle proprie capacità.

Rispettare le regole del fair play.

Sicurezza e

prevenzione,

salute e benessere

Si muove nell’ambiente

naturale e scolastico

rispettando alcuni criteri di

sicurezza per sé e per gli altri.

Usare in modo corretto e sicuro le attrezzature

per sé e per gli altri.

Acquisire consapevolezza dei benefici

conseguiti attraverso l’esercizio fisico.

Usare in modo corretto e sicuro le

attrezzature per sé e per gli altri.

Percepire e riconoscere “sensazioni

di benessere” legate all’attività motoria.

69

Nuclei

tematici

Traguardi per lo sviluppo

della competenza

Obiettivi Classe V Obiettivi minimi

Classe III

Metodologia

Il corpo e le

funzioni

senso -

percettive

L’alunno acquisisce

consapevolezza

di sé attraverso l’ascolto e

l’osservazione del proprio

corpo.

Controllare i diversi segmenti del corpo e i loro

movimenti.

Conoscere le varie potenzialità di movimento.

Prendere

coscienza delle funzioni fisiologiche e dei loro

cambiamenti in relazione all’esercizio fisico.

Dosare

lo sforzo in relazione alla durata dell’esercizio.

Controllare i diversi segmenti

del corpo e i loro movimenti.

Conoscere le varie potenzialità

di movimento del corpo.

Prove strutturate su

percorsi per verificare

la conoscenza del proprio

corpo durante

l’attività motoria. Giochi

propedeutici ai vari

sport a gruppi o a

squadre.

Esecuzione di esercizi

seguendo un comando

sonoro e visivo.

Percorsi a circuito o a

stazioni.

Giochi in uno spazio

delimitato, tenendo

conto non solo della

presenza degli altri ma

anche di eventuali

ostacoli e variazioni di

percorso. Drammatizzazioni

e coreografie.

Esecuzione di alcuni

fondamentali tecnici

dei vari giochi

sportivi.

Uso corretto degli attrezzi

necessari alle

varie attività.

Giochi popolari.

Giochi all’aperto.

Percorsi di orientamento.

Il movimento

del corpo e la

sua relazione

con lo spazio

e il tempo.

L’alunno acquisisce la

padronanza

degli schemi motori e posturali.

Padroneggiare schemi motori, combinandoli tra

loro.

Riconoscere e valutare traiettorie, distanze,

ritmi

esecutivi e successioni temporali delle azioni

motorie.

Organizzare il movimento nello spazio in relazione

a

sé, agli oggetti e agli altri.

Padroneggiare schemi motori

di base.

Riconoscere e valutare traiettorie,

distanze, ritmi esecutivi e

successioni temporali delle

azioni motorie.

Il linguaggio del

corpo come modalità

comunicativo-

espressiva.

Utilizza il linguaggio corporeo e

motorio per comunicare ed

esprimere i propri stati d’animo

anche attraverso la

drammatizzazione e le

esperienze ritmico - musicali

Assumere posture e compiere gesti ed azioni con

finalità espressive e comunicative in modo

personale.

Elaborare semplici coreografie o sequenze di

movimento utilizzando strutture ritmiche.

Assumere posture e compiere

gesti ed azioni con finalità

espressive e comunicative in

modo personale.

Eseguire semplici coreografie

o sequenze di movimento utilizzando

strutture ritmiche.

Il gioco, lo sport,

le regole e il fair

play

Comprende all’interno delle

varie

occasioni di gioco e di sport il

valore delle regole e

l’importanza di rispettarle.

Saper essere positivo nella cooperazione ed

accettazione del ruolo nel gioco. Memorizzare

azioni e schemi di gioco.

Intuire ed anticipare le azioni degli altri.

Scegliere soluzioni efficaci per risolvere semplici

problemi motori.

Acquisire fiducia nelle proprie capacità.

Rispettare le regole del fair play.

Saper essere positivo nella

cooperazione ed accettazione

del ruolo nel gioco. Memorizzare

azioni e schemi di gioco.

Acquisire fiducia nelle proprie

capacità.

Rispettare le regole del fair

play.

Sicurezza e

prevenzione,

salute e benessere

Si muove nell’ambiente naturale

e

scolastico rispettando alcuni

criteri di sicurezza per sé e

per gli altri.

Usare in modo corretto e sicuro le attrezzature

per

sé e per gli altri.

Acquisire consapevolezza dei benefici conseguiti

attraverso l’esercizio fisico.

Usare in modo corretto e

sicuro le attrezzature per sé e

per gli altri.

Percepire e riconoscere “sensazioni di

benessere” legate all’attività motoria.

70

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

EDUCAZIONE FISICA

Nuclei Tematici Traguardi per lo sviluppo della

competenza

Obiettivi classe terza Obiettivi minimi classe terza Metodologia

Il corpo e la sua

relazione con lo

spazio e il tempo

Utilizza in maniera consapevole le

proprie competenze motorie.

Saper risolvere situazioni nuove attraverso

l’esperienza motoria

Saper utilizzare e trasferire le

abilità per realizzare gesti tecnici

Prove strutturali su percorsi misti.

Verifica delle capacità coordinative e

condizionali.

Attività frontali e di gruppo,

rafforzamento delle conoscenze,

sviluppo delle attività cognitive e

consolidamento degli atteggiamenti.

Socializzazione e partecipazione attiva

verso le discipline e gli sport sia

individuali che di squadra.

Strutturazione e rielaborazione delle

competenze motorie. Attività

curriculari ed extracurriculari

attraverso le risorse disponibili (spazi,

tempi e attrezzi)

Il linguaggio del

corpo come modalità

comunicativo-

espressiva

Utilizza le abilità motorie e sportive

acquisite in giochi individuali e di

gruppo.

Saper discriminare gesti tecnici in situazioni

di gioco e sport

Saper applicare ed utilizzare

semplici tecniche di espressione

motoria.

Il gioco, lo sport, le

regole e il fair play

Entra in relazione con gli altri

attraverso il gioco, il rispetto delle

regole, il fair play

Utilizza conosce ed applica le regole degli

sport praticati

Utilizzare le capacità coordinative

in situazioni richieste. Sa

organizzarsi in modo autonomo e

responsabile

Salute e benessere

prevenzione e

sicurezza

Riconosce ed applica comportamenti e

stili di vita corretti per la sicurezza

propria e degli altri

Saper riconoscere le situazioni che assicurano

la riuscita e lo svolgimento delle attività in

sicurezza

Saper applicare e riconoscere nella

pratica delle attività sportive

elementi che influenzano il suo

sviluppo complessivo

71

SCUOLA DELL’INFANZIA

RELIGIONE

Campi di

esperienza

Traguardi per lo sviluppo

della competenza

Obiettivi Obiettivi minimi Metodologia

Il sé e l’altro Scopre nel Vangelo la persona e

l’insegnamento di Gesù.

Matura un positivo senso di sé e sperimenta

relazioni serene con gli altri, anche

appartenenti

a differenti tradizioni culturali e religiose.

Comprendere e imparare ad accettare le regole del

vivere insieme.

Riconoscere la diversità come valore per accertarsi gli uni

con gli altri.

Sviluppare un

atteggiamento di apertura

e di rispetto nei confronti

degli altri.

Lezione frontale,

dialogo, produzione

grafica, e

manipolativa

drammatizzazione,

Giochi guidati e/o

spontanei, materiale

multimediale,

storie e racconti

della Bibbia.

Filastrocche,

canti

Il corpo e il

movimento

Esprime con il corpo la propria esperienza

religiosa.

Esprimere con il corpo le emozioni interiori e religiose. Esprimere con il corpo le

emozioni interiori e religiose.

Immagini,

suoni,

colori.

Riconosce alcuni linguaggi simbolici e

figurativi tipici della vita dei cristiani (feste,

preghiere,

canti, spazi, arte), per esprimere con

creatività il proprio

vissuto religioso.

Scoprire il significato delle feste cristiane,

attraverso i simboli che le caratterizzano.

Imparare a dare i nomi appropriati ad alcuni simboli

religiosi che vengono presentati.

Riconoscere la chiesa come luogo di preghiera.

Conoscere le principali

feste cristiane.

Conoscere alcuni simboli

religiosi.

I discorsi e le

parole

Impara alcuni termini del linguaggio cristiano,

ascoltando semplici racconti biblici.

Sa narrare le storie ascoltate.

Ascoltare e conoscere alcuni avvenimenti principali

che hanno caratterizzato la vita di Gesù. Scoprire gli

insegnamenti di Gesù attraverso le Parabole.

Ascoltare alcuni

avvenimenti della vita di

Gesù.

Conoscenza

del mondo

Osserva con meraviglia ed esplora con

curiosità il mondo.

Cogliere la bellezza del mondo

Scoprire che il mondo è stato creato da Dio e donato

agli uomini.

Comprendere e manifestare la cura e il rispetto per il

creato.

Scoprire le meraviglie della

natura e imparare ad amarle

e rispettarle.

72

SCUOLA PRIMARIA

RELIGIONE

Nuclei

tematici

Traguardi per lo sviluppo

della competenza Obiettivi Classe III

Obiettivi minimi

Classe III

Metodologia

DIO E L’UOMO Sa che per l’uomo religioso ogni

storia ha inizio da Dio.

Riflette sugli elementi fondamentali

della vita di Gesù e riconosce il significato

cristiano del Natale e della Pasqua.

Identifica nella Chiesa la comunità di

coloro che credono in Gesù Cristo.

Scoprire che la religiosità dell’uomo di tutti i tempi

nasce dal bisogno di dare delle risposte alle domande

di senso tra cui quella sull’origine del mondo. Comprendere

il concetto di Dio creatore.

Apprendere la complementarietà delle risposte

sull’origine del mondo date dalla scienza e dalla

religione.

Conoscere Gesù di Nazareth attraverso i racconti

evangelici, la sua missione e il suo insegnamento. Individuare

i tratti essenziali della Chiesa e della sua

missione.

Porsi delle domande nei

confronti della realtà che ci

circonda.

Comprendere il concetto di

Dio creatore.

Conoscere alcuni momenti

significativi

della vita di Gesù. Riconoscere

che la comunità dei

Credenti si riunisce la Domenica

in un edificio chiamato Chiesa.

Lezione frontale,

dialogo, produzione

grafica,

rappresentazioni

artistiche,

drammatizzazione,

giochi guidati e/o

spontanei, materiale

multimediale,

libri di testo

storie e racconti,

la Bibbia. LA BIBBIA Cristo. Riconosce

nella Bibbia gli avvenimenti

principali della storia d’Israele.

Ascoltare, leggere e saper riferire circa alcune pagine

bibliche fondamentali, tra le vicende e le figure principali

del popolo di Israele.

Raccontare degli episodi di alcuni

personaggi biblici.

IL LINGUAGGIO

RELIGIOSO

Riconoscere il significato cristiano

del natale e della Pasqua.

Riconoscere i segni del Natale e della Pasqua nella

tradizione cristiana.

Conoscere

i simboli del Natale e della

Pasqua.

I VALORI ETICI E

RELIGIOSI

Riconoscere che ogni persona è un valore

per vivere insieme in unione e

amicizia.

Scoprire ed apprezzare le persone intorno a noi. Rispettare le principali regole

del vivere comune.

73

Nuclei

tematici

Traguardi per lo sviluppo

della competenza

Obiettivi Classe V Obiettivi minimi

Classe V

Metodologia

Dio e l’uomo Confronta la propria esperienza religiosa

con quella delle altre religioni.

Riconosce che il messaggio principale

di Gesù è il suo amore verso tutti.

Identifica nella Chiesa la comunità di

coloro che credono in Gesù Cristo e

cercano di mettere in pratica il suo

insegnamento

Conoscere le origini e lo sviluppo del cristianesimo

e delle altre grandi religioni.

Sapere che per la religione cristiana Gesù è il

Signore, che rivela all’uomo il Regno di Dio con

parole e azioni.

Scoprire intorno a sé la

presenza di persone che

professano religioni diverse.

Conoscere a grandi linee la

vita

e le opere di Gesù.

Lezione frontale,

dialogo, produzione

grafica,

lavori di gruppo,

drammatizzazione,

giochi guidati e/o

spontanei, materiale

multimediale,

libri di testo,

storie e racconti, la

Bibbia, “incontri” con

testimoni della storia

d’oggi, che propongono

in modo significativo

la propria

esperienza.

La Bibbia Riconosce nella Bibbia, libro sacro per

ebrei e cristiani, un documento

fondamentale della cultura occidentale.

Conoscere la struttura, la composizione e

l’importanza religiosa e culturale della Bibbia.

Conoscere alcuni avvenimenti

e personaggi della Chiesa

cattolica.

Conoscere la composizione

della Bibbia.

Il linguaggio religioso Riconosce il significato cristiano del

Natale e della Pasqua, traendone motivo

per interrogarsi rispetto al modo

in cui lui stesso percepisce vive tali

festività.

Intendere il senso religioso del

Natale e della Pasqua,

a partire dalle narrazioni evangeliche e dalla vita

della chiesa.

Conoscere le tradizioni del

Natale e della Pasqua.

I valori etici e

religiosi

Individuare i valori che devono essere

condivisi da tutti per costruire una

società di pace.

Individuare significative espressioni d’arte

cristiana (a partire da quelle presenti nel

territorio), per rilevare come la fede sia stata

interpretata e comunicata dagli

artisti nel corso dei secoli.

Individuare significative

espressioni d’arte cristiana.

Riconoscere e rispettare le

regole del vivere comune.

74

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

RELIGIONE

Nuclei tematici Traguardi per lo sviluppo

della competenza Obiettivi Classe III

Obiettivi minimi

Classe III

Metodologia

DIO E L’UOMO

Sviluppa una graduale coscienza di sé come

persona che coglie nella relazione con gli

altri una opportunità di crescita,

maturando un’identità accogliente,

collaborativa e solidale.

Riconosce il valore della religione nella

cultura e nella storia dell’umanità, a

partire da ciò che si osserva nel proprio

territorio. Comprende il messaggio del

Cristianesimo che scaturisce dalla Bibbia

individuando le tappe essenziali

della storia della salvezza e della Chiesa.

Riconoscere i segni della presenza religiosa.

Evidenziare gli elementi essenziali della dottrina,

del culto di alcune esperienze religiose dell’antichità.

Riconoscere ed apprezzare i valori presenti nelle religioni

monoteiste e cogliere la ricchezza delle diverse tradizioni

religiose.

Conoscere i tratti fondamentali della figura di

Gesù e saper riconoscere lo specifico del messaggio

evangelico.

Riconoscere avvenimenti, persone e strutture

fondamentali della Chiesa cattolica e metterli a

confronto con quelli delle altre confessioni cristiane.

Riconoscere la presenza di

persone che professano religioni

diverse e rispettare le

regole del vivere comune.

Riconoscere i segni della

presenza religiosa nel proprio

ambiente.

Conoscere gli elementi

fondamentali delle principali

religioni.

Conoscere le tappe fondamentali

della vita di Gesù.

Lezione frontale,

conversazione

guidata, produzione

grafica,

lavori a coppie e

in piccoli gruppi,

realizzazione

di cartelloni,

drammatizzazione,

lettura e

commento di testi,

materiale multimediale,

libri di testo, storie e

racconti, la Bibbia,

incontri” con testimoni

della storia

d’oggi, che propongono

in

modo significativo

la propria

esperienza.

Visita ad un luogo di

culto.

LA BIBBIA Comprende il messaggio del Cristianesimo

che scaturisce dalla Bibbia individuando le

tappe fondamentali della storia della

salvezza e della Chiesa

Conoscere la struttura, la composizione e gli autori

della Bibbia e comprenderne l’importanza culturale

e religiosa.

Saper ricercare una citazione sul testo biblico.

Saper collocare nello spazio e nel tempo gli avvenimenti

che documentano la nascita e lo sviluppo della Chiesa

primitiva.

Conoscere alcuni avvenimenti

e personaggi della Chiesa

cattolica. Conoscere la

composizione della Bibbia e

saperla utilizzare.

Le caratteristiche peculiari

dell’edificio cristiano.

IL LINGUAGGIO

RELIGIOSO

Riconosce i linguaggi espressivi della fede

(simboli, opere d’arte, luoghi di culto,

preghiere, riti…), individuandone le tracce

presenti nel nostro ambiente.

Saper riconoscere gli elementi che caratterizzano

la chiesa come luogo di culto e riconoscere alcune

testimonianze del patrimonio artistico –culturale-

religioso della propria città.

Distinguere segno e significato nella comunicazione

religiosa.

Saper riconoscere alcuni

simboli del Cristianesimo.

Considerare i rapporti con gli

altri come occasione di crescita.

VALORI ETICI

E RELIGIOSI

Riflette in vista di scelte di vita

responsabili, imparando a dare valore ai

propri comportamenti.

Apprezzare la vita come un dono per la

realizzazione di progetto libero e responsabile.

Saper riflettere sui principi dell’agire umano. Individuare

il messaggio evangelico delle beatitudini.

Riconoscere il valore dell’esperienza di coloro

che sono stati e sono promotori di pace e di giustizia.

Riconoscere il valore

dell’esperienza di alcuni

testimoni di pace e di giustizia.

75

SCENARIO DI RIFERIMENTO

Il nostro Istituto Comprensivo abbraccia una realtà territoriale diversificata, dal punto di vista economico, culturale e sociale. E’ composto da sei

plessi situati in due diversi comuni (Rotondi-Roccabascerana); comprende quattro plessi di Scuola dell'Infanzia, tre di Scuola Primaria e due di Scuola

Secondaria di I grado. La qualità delle strutture è accettabile: i plessi sono sprovvisti di laboratori multimediali attrezzati, alcuni plessi sono sprovvisti

anche di palestra.

La superficie disponibile per ogni studente si colloca in posizione media. Le risorse umane sono adeguate: il personale è quasi interamente di ruolo,

anche se soggetto a parziale avvicendamento.

Operando su due Comuni diversi, l’istituzione scolastica appare vincolata da contesti territoriali e realtà istituzionali diverse e i contributi da parte

degli enti locali risultano non sempre adeguati alle esigenze della stessa.

La scuola gode della stima delle famiglie; la partecipazione dei genitori alle elezioni degli OOCC è abbastanza alta; anche il coinvolgimento degli stessi

alle varie attività della scuola (colloquio con gli insegnanti, partecipazione ad iniziative) risulta medio – alto.

La scuola mostra capacità progettuali consistenti e coerenti con le scelte curricolari: utilizza la flessibilità diffusa, ha disegnato un curricolo verticale e

le competenze in uscita; ha definito la programmazione per classi parallele e per dipartimenti; si avvale di strumenti di valutazione, di prove

strutturate di ingresso, intermedie e finali.

La scuola attua positivamente politiche di inclusione sia nei confronti dei disabili che degli alunni stranieri, lavora sul potenziamento e sul recupero,

ha un buon progetto di orientamento. In altri termini si mostra ricca di iniziative promosse con determinazione da una dirigenza fortemente

propositiva. Tuttavia è apparso anche che la progettazione fatica talvolta a tradursi in attività sistematiche e condivise.

La scuola mostra di gestire i processi decisionali con varie modalità, scegliendo di volta in volta quella ritenuta più opportuna, comunque puntando

sullo staff direzionale e sulla collaborazione degli insegnanti, i quali, però, non sempre appaiono disponibili al coinvolgimento. L'autovalutazione

avviata non risulta adeguatamente diffusa e condivisa.

La scuola affronta con determinazione le situazioni problematiche degli alunni (comportamenti trasgressivi e devianti) e la percezione dei genitori e

del personale riguardo alla gestione è nel complesso buona.

Il livello delle competenze chiave e di cittadinanza raggiunto dagli alunni risulta positivo. In generale gli studenti hanno raggiunto un buon livello di

autonomia nell’organizzazione dello studio e nell’autoregolazione dell’apprendimento. Un numero esiguo di alunni non ha conseguito un’adeguata

autonomia.

Alla luce della restituzione dei DATI INVALSI risulta che il punteggio di Italiano e Matematica è superiore a quello delle scuole con background socio-

economico e culturale simile. I punteggi delle classi infatti non si discostano molto dalla media delle scuole anche se ci sono classi che si discordano in

negativo. Il nostro Istituto intende definire un Piano di Miglioramento che conduca alla realizzazione stabile di performance superiori a quelle

precedenti , sulla base di valutazione proiettata verso ciò che accadrà piuttosto che su ciò che è già accaduto. Occorre innanzitutto creare situazioni in

cui i docenti possano riflettere tra azioni e risultati ovvero fare Ricerca didattica: non è sufficiente descrivere il problema , ma fare diagnosi.

La scuola, nel realizzare tale un Piano di Miglioramento, si prefigge di raggiungere i seguenti OBIETTIVI:

-valutazione da parte degli alunni e dei docenti.

un sistema di verifica e valutazione degli apprendimenti, sia in termini di conoscenze e abilità che di competenze.

elaborazione della diagnosi attraverso la lettura e interpretazione dei punti di forza e di debolezza degli alunni nelle prove INVALSI di Italiano e Matematica.

ero e di potenziamento in orario curriculare ed extracurriculare che sappiano tenere conto e valorizzare i talenti e le abilità degli allievi e che non si propongano come mera “ripetizione” di attività già effettuate ma che siano spazi per la sperimentazione di nuove metodologie.

namento, prevedendo azioni formative per i docenti di carattere metodologico e didattico e di sviluppo delle competenze digitali di base e avanzate.

76

della tecnologia multimediale.

La nostra Istituzione Scolastica intende stilare un Piano Strategico di miglioramento tenendo conto dei seguenti aspetti: DEFINIZIONE DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO 1) supportare l’azione didattico – educativa affinché sia di qualità, 2) puntare sull’uso di metodologie didattiche innovative a supporto dell’insegnamento, 3) proporre attività di recupero delle competenze di base nella consapevolezza che il percorso che conduce l’allievo a sapere leggere, scrivere e fare di conto è essenziale per la formazione di persone libere e di cittadini capaci di scelte consapevoli; 4) proporre attività di prevenzione del disagio e di recupero dello svantaggio culturale 4)proporre attività di potenziamento per valorizzare le eccellenze. Saranno messi in atto strategie per migliorare la qualità dell’offerta formativa : 1) interventi innovativi di formazione continua degli insegnanti che conducano ad una vera Ricerca didattica : a)formazione insegnanti rappresentativi dei tre ordini di scuola nell’ambito di progetti in rete con altre scuole del territorio. 2) l’adozione di prove di verifica comuni per la valutazione dei livelli di apprendimento di italiano e matematica ( febbraio e maggio) avviando un percorso che possa condurre alla costruzione di prove comuni in tutte le discipline nella consapevolezza che la costruzione di prove comuni da parte di insegnanti della stessa disciplina ponga anche le basi per scambi di idee e di competenze , per la condivisione di strumenti e metodologie didattiche utilizzati per gli alunni, per l’analisi degli esiti e dei processi di valutazione. Ciò potrà condurre alla configurazione dei dipartimenti come vere e proprie comunità di pratiche;

3) a medio termine si prevede, da parte dei Dipartimenti, la costruzione di prove autentiche per la valutazione delle competenze ; 4) Piano di formazione dei docenti elaborato ed approvato dal Collegio dei docenti 5) Piano di inclusione della scuola 6) Nella Scuola dell’Infanzia formazione delle sezioni secondo il criterio dell’omogeneità anagrafica 7 ) Valutazione d'Istituto, interna ed esterna. La valutazione sia interna che esterna sarà strumento essenziale per il miglioramento della qualità dell’offerta formativa solo se in tutti i docenti vi sarà la consapevolezza che essa va vissuta e considerata non come forma di controllo del proprio operato ma come momento diagnostico, funzionale all'implementazione di un processo innovativo e di revisione costante delle scelte e modalità di lavoro di tutti gli operatori, in una logica di promozione di interventi di sviluppo e di innalzamento della qualità del servizio scolastico. 8) Predisposizione di griglie di osservazione, schede di segnalazione, modelli di progettazione, in generale creazione di comuni strumenti di lavoro ( Funzioni strumentali , Dipartimenti) 9) Attuare azioni di sensibilizzazione e coinvolgimento delle famiglie per la condivisione strategica di un patto formativo: momenti collegiali nell’ambito dei colloqui scuola-famiglia per la condivisione delle essenziali regole del Regolamento di Istituto e la sottoscrizione del Patto di corresponsabilità , vissuta non come adempimento burocratico ma come vera condivisione di quei modelli di comportamento che possano contribuire a porre le basi di un’autentica alleanza educativa scuola- famiglia. Livello di Nucleo di valutazione e Collegio dei docenti :

INVALSI

A livello di Dipartimento disciplinare , Collegio dei docenti, Consigli di classe/ Interclasse/Intersezione

ali di osservazione e metodologie didattiche da adottare.

olare per gli allievi della scuola primaria e secondaria di primo grado si progetteranno:

Attività metacognitive volte a sviluppare l'autostima.

Progettazione e realizzazione di esercizi uguali per classi parallele tesi a sviluppare le competenze in lettura ( Competenza tecnica di lettura-Competenza testuale - competenza lessicale - competenza grammaticale) e le abilità di base nei diversi ambiti matematici con particolare riferimento ai processi e alle relative applicazioni indicati nel QDR INVALSI.

Attività meta-cognitive volte a gestire il clima della prova.

Somministrazione di test strutturati secondo il modello INVALSI.

Simulazione di Test INVALSI.

Analisi con gli alunni dei risultati attraverso riflessione sulle difficoltà incontrate.

77

Esercitazioni strutturate sulle diverse tipologie testuali.

Esercitazioni sui connettivi testuali.

Esercitazione della memoria e percezione visiva.

Esercitazioni per rilevare i contenuti impliciti nelle diverse tipologie testuali.

Esercitazioni sulle forme e valori della morfologia verbale e sui rapporti logico-semantici tra sintagmi e tra frasi.

Utilizzo di diversi mezzi per favorire l'arricchimento lessicale.

Attività nell'ambito logico-matematico indirizzate allo sviluppo sincronico di due dimensioni:

i contenuti matematici coinvolti, organizzati nei quattro ambiti (Numeri, Spazio e figure, Relazioni, dati e e previsioni per la Scuola Primaria; Numeri, Spazio e figure, Relazioni e funzioni, dati e previsioni per la Scuola Secondaria di Primo Grado)

sviluppo di ragionamenti sempre più complessi, fatti di rappresentazioni, congetture, argomentazioni, deduzioni. Tutte le esercitazioni e le attività citate saranno consapevolmente orientate all’acquisizione di competenze e non ad una sorta di “addestramento” alle prove Invalsi che questa Istituzione scolastica considera dannoso oltre che improduttivo. Criteri di qualità per l’attività progettuale realizzata dai docenti del nostro Istituto

Attenzione alla domanda formativa emergente dalle famiglie a dal contesto ambientale;

Condivisione interna al processo elaborativo, realizzativo e valutativo;

Flessibilità, intesa come considerazione della pluralità e della diversità delle proposte formative;

Dinamicità, intesa come considerazione della dimensione evolutiva e di sviluppo del progetto;

Verificabilità, intesa come definizione operativa di modalità e strumenti di valutazione degli esiti e dei processi;

Comunicabilità, intesa come trasparenza e pubblicità delle scelte progettuali ai diversi interlocutori.

Dimensione inclusiva assunta come pilastro portante delle strutture organizzative e didattiche della scuola.

78

PIANO ANNUALE PER L’ INCLUSIVITÀ Nel Piano Annuale per l’Inclusività viene ipotizzata una serie di azioni volte al miglioramento del grado di inclusività del nostro Istituto Comprensivo. Il presente Piano costituisce un concreto impegno programmatico per l’inclusione ed uno strumento di lavoro, pertanto sarà soggetto a modifiche ed integrazione. Questo documento diventerà parte integrante del POF. I presupposti che debbono orientare le nostre azioni sono: 1. NORMATIVA DI RIFERIMENTO La Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” estende il campo di intervento e di responsabilità di tutta la comunità scolastica all’intera area dei Bisogni Educativi Speciali (BES). Nella Circolare Ministeriale n.8 del 6 marzo 2013 si precisa che l'individuazione dei BES e la successiva attivazione dei percorsi personalizzati sarà deliberata da tutti i componenti del team docenti dando luogo al PDP, firmato dal Dirigente Scolastico, dai docenti e condiviso dalla famiglia. I docenti potranno avvalersi per tutti gli alunni con bisogni educativi speciali degli strumenti compensativi e delle misure dispensative previste dalle disposizioni attuative della Legge 170/2010 (DM 5669/2011), meglio descritte nelle Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento del 12/07/2011. Per quanto riguarda gli alunni con disabilità certificata con L.104/92 si continua inoltre a far riferimento alla stessa legge, al DPR del 24 febbraio 1994 e alle Linee Guida per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità del 04/08/2009. 2. BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI L’inclusività riguarda tutti gli alunni in situazione di Bisogni Educativi Speciali (BES): - alunni con disabilità certificata in base alla Legge 104/1992 - alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento segnalati in base alla Legge 170/2010 - alunni in situazione di svantaggio socio/economico, linguistico, affettivo/relazionale/comportamentale e culturale anche temporaneo, definiti nella Direttiva Ministeriale del 27/12/2012 e nella Circolare Ministeriale n.8 del 06/03/2013 3. INCLUSIONE SCOLASTICA Con il termine inclusione scolastica s’intende riconoscere e rispondere efficacemente ai diritti e all’individualizzazione di tutti gli alunni che hanno qualche difficoltà derivante anche da contesti svantaggiosi. L’idea di inclusione si basa sul riconoscimento della rilevanza della piena partecipazione alla vita scolastica da parte di tutti i soggetti. Come sottolinea il Centre for Studies on Inclusive Education, inclusione è ciò che avviene quando «ognuno sente di essere apprezzato e che la sua partecipazione è gradita». Il concetto di “inclusione” scolastica non si riferisce solamente all’affermazione del diritto della persona ad essere presente in ogni contesto scolare, ma anche che la presenza sia significativa e che abbia un senso e che consenta il massimo sviluppo possibile delle capacità, delle abilità, delle potenzialità di ciascuno. Il concetto di “inclusione” annulla l’idea che l’essere più o meno adatti sia una condizione che appartiene al le persone, la considera invece una qualità dei contesti, che possono essere strutturati in modo più o meno duttile, plurale, e quindi fruibili o non fruibili a diversi livelli di competenze, di conoscenze, di capacità, di possibilità. Questo non significa che le malattie, i deficit, le difficoltà, il dolore non esistano o che sia indifferente la loro presenza rispetto agli esiti di una vita. Significa che, prendendo pienamente coscienza dei problemi di ciascuno, diveniamo capaci di costruire contesti in cui le persone possano muoversi, relazionarsi, crescere, motivarsi a prescindere da ciò che manca loro o da ciò che sanno e che possono imparare. Applicare il principio d’inclusione implica che il curricolo va inteso come una ricerca flessibile e personalizzata per ciascun alunno, partendo dalla situazione in cui si trova. A tale proposito la Legge 53/2003 richiama all’applicazione del principio della personalizzazione dei piani di studio e cioè dell’insegnare come ciascuno apprende. La scuola, quindi, s’impegna a creare un ambiente di apprendimento significativo affinché tutti gli alunni possano sentirsi tutelati nel rispetto delle singole diversità. Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il corrente anno scolastico: Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.) GLI: Il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione, istituito dalla Circolare Ministeriale n.8 del marzo 2013, svolge le seguenti funzioni: rilevazioni BES presenti nella scuola; rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola; raccolta e coordinamento delle proposte formulate dalle Commissioni Handicap e Promozione del Benessere/Prevenzione del Disagio; elaborazione di una proposta di PAI (Piano Annuale per l’Inclusività) riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di giugno) con supporto/apporto delle Figure Strumentali.

79

GLIS: Il Gruppo di Lavoro di Istituzione Scolastica, in base all’Accordo provinciale di programma per l’attuazione nelle scuole della Legge 104/92, ha la seguente composizione e relative competenze, dall’art. 13: esso è composto da: - il Dirigente Scolastico che lo presiede; - un rappresentante dell’Azienda U.S.L.; - due rappresentanti dei docenti, di cui uno specializzato; - un rappresentante dei genitori degli alunni disabili (o eventualmente delle loro Associazioni) da loro stessi indicato; - un rappresentante dei genitori eletti nel Consiglio di Circolo/Istituto; - un rappresentante dell’Ente Locale. Tale gruppo, che ha valenza triennale, si riunisce almeno due volte l’anno con compiti, tra gli altri, di:

concorrere all’analisi e all’identificazione dei bisogni relativi alle risorse umane, finanziarie e strumentali, sostenendo con proprio atto scritto la richiesta del Dirigente Scolastico;

concorrere a promuovere la corretta applicazione dei protocolli relativi al passaggio e alla formazione delle classi. Commissioni Handicap e Promozione del Benessere/Prevenzione del Disagio: Le Commissioni svolgono i seguenti compiti: raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi; focus/confronto sui casi, consulenza ai colleghi sulle strategie e metodologie di gestione degli alunni BES; formulazione proposte di lavoro per GLI; elaborazione linee guida PAI dei BES; elaborazione modulistica Piani di Lavoro (PEI e PDP) relativi ai BES. Consigli di classe/Team docenti: Individuazione casi in cui sia necessaria e opportuna l’adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative e dispensative; rilevazione alunni BES di natura socio-economica, linguistico-culturale, affettivo-relazionale e comportamentale; verbalizzazione delle considerazioni psicopedagogiche e didattiche che inducono ad individuare come BES alunni non in possesso di certificazione; definizione di interventi didattico-educativi; individuazione strategie e metodologie utili per la realizzazione della partecipazione degli studenti con BES al contesto di apprendimento; definizione dei bisogni dello studente; progettazione e condivisione progetti personalizzati; individuazione e proposizione di risorse umane strumentali e ambientali per favorire i processi inclusivi; stesura e applicazione Piano di Lavoro (PEI e PDP); collaborazione scuola- famiglia- territorio; condivisione con insegnante di sostegno (se presente). Docenti di sostegno/ Docenti Italiano L2: ▄ Partecipazione alla programmazione educativo-didattica; ▄ supporto al consiglio di classe/team docenti nell’assunzione di strategie e tecniche pedagogiche, metodologiche e didattiche inclusive; ▄ interventi sul piccolo gruppo con metodologie particolari in base alla conoscenza degli studenti; ▄ rilevazione casi BES; ▄ coordinamento stesura e applicazione Piano di Lavoro (PEI e PDP). Collegio Docenti: Su proposta del GLI delibera il PAI (mese di Giugno); esplicitazione nel POF di un concreto impegno programmatico per l’inclusione; esplicitazione di criteri e procedure di utilizzo funzionale delle risorse professionali presenti; impegno a partecipare ad azioni di formazione e/o prevenzione concordate anche a livello territoriale. Funzioni Strumentali Promozione del Benessere/Prevenzione del Disagio: analisi e applicazione della normativa vigente relativa all’inclusione, stesura della bozza del Piano Annuale dell’Inclusione, dell’impegno programmatico per l’inclusione da inserire nel POF, redazione dei modelli di PEI e PDP, rapporti con le famiglie degli alunni BES e con i servizi presenti sul territorio. 2. Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti Si prevede l’attuazione di interventi di formazione di Istituto su: • metodologie didattiche e pedagogia inclusiva • strumenti compensativi e dispensativi per l'inclusione • nuove tecnologie per l'inclusione • le norme a favore dell'inclusione • strumenti di osservazione per l'individuazione dei bisogni • gruppo dei pari e apprendimento cooperativo come strategia compensativa per i BES. 3. Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive La valutazione del Piano Annuale dell’Inclusione avverrà in itinere monitorando punti di forza e criticità, andando ad implementare le parti più deboli. Le Commissioni Handicap e Promozione del benessere/Prevenzione del disagio: raccoglieranno e documenteranno gli interventi didattico - educativi, forniranno consulenza ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi, proporranno strategie di lavoro per il GLI. Il GLI rileva i BES presenti nella scuola, monitorando e valutando il livello di inclusività della scuola; elabora la proposta di PAI riferito a tutti gli alunni con BES al termine di ogni anno scolastico. Il filo conduttore che guiderà l’azione della scuola sarà quello del diritto all’apprendimento di tutti gli alunni. L’esercizio di tale diritto comporta da parte dei docenti un particolare impegno in relazione agli stili educativi, al ripensamento della trasmissione-elaborazione dei saperi, ai metodi di lavoro, alle strategie di organizzazione delle attività in aula; il tutto si traduce nel passaggio, dalla scuola dell’insegnare alla scuola dell’apprendere che tiene insieme l’importanza dell’oggetto culturale e le ragioni del soggetto. Per quanto riguarda la modalità di verifica e di valutazione degli apprendimenti i docenti tengono conto dei risultati raggiunti in relazione al punto di partenza e verificano quanto gli obiettivi siano riconducibili ai livelli essenziali degli apprendimenti. Relativamente ai percorsi personalizzati i Consigli

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di Classe/team dei docenti concordano le modalità di raccordo con le discipline in termini di contenuti e competenze, individuano modalità di verifica dei risultati raggiunti che prevedano anche prove assimilabili, se possibile, a quelle del percorso comune. Stabiliscono livelli essenziali di competenza che consentano di valutare la contiguità con il percorso comune e la possibilità del passaggio alla classe successiva. Per non disattendere gli obiettivi dell’apprendimento e della condivisione e dell’inclusione, è indispensabile che la programmazione delle attività sia realizzata da tutti i docenti curricolari, i quali, insieme all’insegnante per le attività di sostegno definiscono gli obiettivi di apprendimento sia per gli alunni con disabilità, sia per gli alunni BES in correlazione con quelli previsti per l’intera classe. La progettualità didattica orientata all’inclusione comporta l’adozione di strategie e metodologie favorenti, quali l’apprendimento cooperativo, il lavoro di gruppo e/o a coppie, il tutoring, l’apprendimento per scoperta, la suddivisione del tempo in tempi, l’utilizzo di mediatori didattici, di attrezzature e ausili informatici, di software e sussidi specifici. 4. Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola Diverse figure professionali collaborano all’interno dell’istituto: contitolarietà dei docenti di sostegno con gli insegnanti di classe. Gli insegnanti di sostegno promuovono attività individualizzate, attività con gruppi eterogenei di alunni, attività laboratoriali con gruppi. Tutti i soggetti coinvolti si propongono di organizzare le azioni attraverso metodologie funzionali all'inclusione, al successo della persona anche attraverso:

Attività laboratoriali Attività per piccolo gruppi Tutoring Attività individualizzata e personalizzazione.

6. Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative La famiglia è corresponsabile al percorso da attuare all’interno dell’Istituto; perciò viene coinvolta attivamente nelle pratiche inerenti all’inclusività. La modalità di contatto e presentazione della situazione alla famiglia è determinante ai fini di una collaborazione condivisa. Le comunicazioni riguardano la lettura e l’analisi delle difficoltà e la condivisione della progettazione educativo/didattica del Consiglio di Classe/Team dei docenti per favorire il successo formativo dello studente. In accordo con le famiglie vengono individuate modalità e strategie specifiche, adeguate alle effettive capacità dello studente, per favorire lo sviluppo pieno delle sue potenzialità, nel rispetto degli obiettivi formativi previsti nei piani di studio. 7. Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi In base alle situazioni di disagio e sulle effettive capacità degli studenti con bisogni educativi speciali, vengono elaborati PDP o PEI nel caso di alunni con disabilità. In tali documenti vengono individuati gli obiettivi specifici d’apprendimento, le strategie, le misure dispensative/compensative, le iniziative formative integrate tra istituzioni scolastiche e realtà socio/assistenziali o educative territoriali, le modalità di verifica e valutazione. Per ogni soggetto si dovrà provvedere a costruire un percorso finalizzato a: - rispondere ai bisogni individuali - monitorare la crescita della persona ed il successo delle azioni - monitorare l'intero percorso - favorire il successo della persona nel rispetto della propria individualità-identità. 8. Valorizzazione delle risorse esistenti Ogni intervento parte dalle risorse e dalle competenze presenti nella scuola e da quelle esterne, come associazioni di volontariato e servizi del territorio, per sostenere gli alunni in particolari situazioni di difficoltà e di gravità. 9. Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione L’eterogeneità dei soggetti con BES e la molteplicità di risposte possibili richiede l’articolazione di un progetto globale che valorizzi prioritariamente le risorse della comunità scolastica e definisca la richiesta di risorse aggiuntive per realizzare interventi precisi. Le proposte progettuali, per la metodologia che le contraddistingue e per le competenze specifiche, richiedono: • Il finanziamento di corsi di formazione sulla didattica inclusiva, in modo da ottimizzare gli interventi di ricaduta su tutti gli alunni. • L’assegnazione di un organico di sostegno adeguato alle reali necessità per gli alunni con disabilità. • L’incremento di risorse umane per favorire la promozione del successo formativo per alunni stranieri e per corsi di alfabetizzazione. • Risorse umane per l’organizzazione e la gestione di laboratori informatici, nonché l’incremento di risorse tecnologiche in dotazione alla singole classi, specialmente dove sono indispensabili strumenti compensativi. • Risorse specifiche per l’inserimento e l’integrazione degli alunni stranieri. • Risorse per la mediazione linguistico culturale e traduzione di documenti nelle lingue comunitarie ed extracomunitarie . • Protocolli di intese con i servizi socio-sanitari. • Costituzione di reti di scuole in tema di inclusività. • Costituzioni di rapporti con CTS per consulenze e relazioni d’intes

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PARTE I ANALISI DEI PUNTI DI FORZA E CRITICITA’

A. RILEVAZIONE DEI BES PRESENTI N°

1. Disabilità certificata( legge 104/92 art. 3 comma 1 e 3 N°

Minorati vista N°

Minorati udito N°

Psicofisici N°

2. Disturbi evolutivi specifici N°

DSA N°

ADHD/DOP N°

Borderline cognitivo N°

Altro N°

3. Svantaggi ( indicare il disagio prevalente) N°

Socio-economico N°

Linguistico-culturale N°

Disagio comportamentale/Relazionale N°

N° PEI redatti dai GLHO N°

N° di PDP redatti dai consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria N°

N° di PDP redatti dai consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria N°

ISTIPIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO per alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA)

1. Dati dell’alunno Anno scolastico……………………………. Nome e Cognome…………………………….. Nato/a il ……………………. a ……………….. Classe …………………………….. Sezione ……………. Sede……… 2. Diagnosi Segnalazione diagnostica alla scuola redatta da………………………. Dal dott…………………………………………………………. 3. Tipologia del disturbo (dalla diagnosi)

Dislessia di grado lieve medio severo Disgrafia di grado lieve medio severo Disortografia di grado lieve medio severo Discalculia di grado lieve medio severo

4. Interventi educativo-riabilitativi extrascolastici

Logopedia Tempi………………………………

Tutor Tempi……………… Modalità di lavoro…………………….

5. Osservazioni delle abilità strumentali e informazioni utili desumibili dalla diagnosi o da un’osservazione sistematica dell’alunno.

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Lettura: □ stentata □ lenta □ con sostituzioni (legge una parola per un’altra) □ con scambio di grafemi (b-p, b-d, f-v, r-l, q-p, a-e) Scrittura □ lenta □ normale □ veloce □ solo in stampato maiuscolo o minuscolo Difficoltà ortografiche: □ errori fonologici (omissioni, sostituzioni, omissioni/aggiunte, inversioni, scambio grafemi b-p, b-d, f-v, r-l, q-p, a-e) □ errori non fonologici (fusioni illegali, raddoppiamenti, accenti, scambio di grafema omofono, non omografo) □ errori fonetici (scambio di suoni, inversioni, migrazioni, omissioni, inserzioni…) □ difficoltà a comporre testi (personali, descrittivi, narrativi, argomentativi,…) □ difficoltà nel seguire la dettatura □ difficoltà nella copia (lavagna/testo o testo/testo…) □ difficoltà grammaticali e sintattiche □ problemi di lentezza nello scrivere □ problemi di realizzazione e regolarità del tratto grafico Calcolo □ difficoltà nel ragionamento logico □ errori di processamento numerico (difficoltà nel leggere e scrivere i numeri, negli aspetti cardinali e ordinali e nella corrispondenza tra numero e quantità) □ difficoltà di uso degli algoritmi di base del calcolo (scritto e a mente) □ scarsa comprensione del testo in un problema Proprietà linguistica □ difficoltà di esposizione orale e di organizzazione del discorso (difficoltà nel riassumere dati ed argomenti) □ difficoltà o confusione nel ricordare nomi e date 6. Caratteristiche del processo di apprendimento Eventualmente desumibili dalla diagnosi o da un’osservazione sistematica dell’alunno □ lentezza ed errori nella lettura cui può conseguire difficoltà nella comprensione del testo; □ difficoltà nei processi di automatizzazione della letto-scrittura che rende difficile o impossibile eseguire contemporaneamente due procedimenti (ascoltare e scrivere, ascoltare e seguire sul testo); □ difficoltà nell’espressione della lingua scritta. Disortografia e disgrafia; □ difficoltà nel recuperare rapidamente dalla memoria nozioni già acquisite e comprese, cui consegue difficoltà e lentezza nell’esposizione durante le interrogazioni; □ difficoltà nella lingua straniera (comprensione, lettura e scrittura); □ scarse capacità di concentrazione prolungata; □ facile stancabilità e lentezza nei tempi di recupero. Difficoltà nel memorizzare: □ tabelline, formule, algoritmi, forme grammaticali □ sequenze e procedure □ categorizzazioni, nomi dei tempi verbali, nomi delle strutture grammaticali italiane e straniere... Nello svolgimento di un compito assegnato a scuola: Grado di autonomia: □ insufficiente □ scarso □ buono □ ottimo □ ricorre all’aiuto dell’insegnante per ulteriori spiegazioni □ ricorre all’aiuto di un compagno □ utilizza strumenti compensativi Punti di forza dell’alunno/a: ……………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………… Strategie didattiche da mettere in atto: □ consolidamento didattico individuale

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□ recupero didattico individuale □ lavoro di gruppo in laboratorio □ lavoro in piccoli gruppi (cooperative learning) □ lavoro sulla conoscenza dei disturbi specifici dell’apprendimento (in classe) 7. Patto di corresponsabilità educativa previsto dal D.P.R. 21 novembre 2007, n. 235 In base alla programmazione di classe ogni docente disciplinare specifica di seguito, facendo riferimento alle tabelle A, B e C le misure dispensative, gli strumenti compensativi, le modalità di verifica e i criteri di valutazione adottati per l’anno scolastico in corso.

Disciplina

Misure dispensative concordate

Strumenti compensativi

Modalità di verifica e criteri di valutazione

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A

MISURE DISPENSATIVE (legge 170/10 e linee guida 12/07/11) E INTERVENTI DI INDIVIDUALIZZAZIONE

1 Dispensa dalla presentazione dei quattro caratteri di scrittura nelle prime fasi dell’apprendimento (corsivo maiuscolo e minuscolo, stampato maiuscolo e minuscolo).

2 Dispensa dall’uso del corsivo, .

3 Dispensa dall’uso dello stampato minuscolo

4 Dispensa dalla scrittura sotto dettatura di testi e/o appunti

5 Dispensa dal ricopiare testi o espressioni matematiche dalla lavagna

6 Dispensa dallo studio mnemonico delle tabelline, delle forme verbali, delle poesie (in quanto vi è una notevole difficoltà nel ricordare nomi, termini tecnici e definizioni)

7 Dispensa dalla lettura ad alta voce in classe

8 Dispensa dai tempi standard (prevedendo, ove necessario, una riduzione delle consegne senza modificare gli obiettivi)

9 Dispensa da un eccessivo carico di compiti con riadattamento e riduzione delle pagine da studiare, senza modificare gli obiettivi

10 Dispensa dalla sovrapposizione di compiti e interrogazioni delle varie materie evitando possibilmente di richiedere prestazioni nelle ultime ore

11 Dispensa parziale dallo studio della lingua straniera in forma scritta, che verrà valutata in percentuale minore rispetto all’orale non considerando errori ortografici e di spelling

12 Integrazione dei libri di testo con appunti su supporto registrato, digitalizzato o cartaceo stampato (font “senza grazie”: Arial, Trebuchet, Verdana carattere 12- 14 interlinea 1,5/2) ortografico, sintesi vocale, mappe, schemi, formulari

13 Nella videoscrittura rispetto e utilizzo dei criteri di accessibilità: Font “senza grazie” (Arial, Trebuchet, Verdana), carattere 14-16, interlinea 1,5/2, spaziatura espansa, testo non giustificato.

14 Elasticità nella richiesta di esecuzione dei compiti a casa, per i quali si cercherà di istituire un produttivo rapporto scuola-famiglia (tutor

15 Altro------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

B STRUMENTI COMPENSATIVI (legge 170/10 e linee guida 12/07/11)

1 Utilizzo di programmi di video-scrittura con correttore ortografico (possibilmente vocale) per l’italiano e le lingue straniere, con tecnologie di sintesi vocale (in scrittura e lettura)

2 Utilizzo del computer fornito di stampante e scanner con OCR per digitalizzare i testi cartacei

3 Utilizzo della sintesi vocale in scrittura e lettura (se disponibile, anche per le lingue straniere

4 Utilizzo di risorse audio (file audio digitali, audiolibri…).

5 Utilizzo del registratore digitale per uso autonomo

6 Utilizzo di libri e documenti digitali per lo studio o di testi digitalizzati con OCR

7 Utilizzo, nella misura necessaria, di calcolatrice con foglio di calcolo (possibilmente calcolatrice vocale) o ausili per il calcolo (linee dei numeri cartacee e non)

8 Utilizzo di schemi e tabelle, elaborate dal docente e/o dall’alunno, di grammatica (es. tabelle delle coniugazioni verbali…) come supporto durante compiti e verifiche

9 Utilizzo di tavole, elaborate dal docente e/o dall’alunno, di matematica (es. formulari…) e di schemi e/o mappe delle varie discipline scientifiche come supporto durante compiti e verifiche

10 Utilizzo di mappe e schemi (elaborate dal docente e/o dallo studente per sintetizzare e strutturare le informazioni) durante l’interrogazione, eventualmente anche su supporto digitalizzato (video presentazione), per facilitare il recupero delle informazioni e migliorare l’espressione verbale

11 Utilizzo di diagrammi di flusso delle procedure didattiche

12 Utilizzo di altri linguaggi e tecniche (ad esempio il linguaggio iconico e i video…) come veicoli che possono sostenere la comprensione dei testi e l’espressione

13 Utilizzo di dizionari digitali su computer (cd rom, risorse on line)

14 Utilizzo di software didattici e compensativi (free e/o commerciali) specificati nella tabella degli obiettivi

15 Utilizzo di quaderni con righe e/o quadretti speciali

16 Utilizzo di impugnatori facili per la corretta impugnatura delle penne

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C Modalità di verifica e criteri di valutazione (legge 170/10 e linee guida 12/07/11)

1 Dispensa dai tempi standard (prevedendo, ove necessario, una riduzione delle consegne senza modificare gli obiettivi)

2 Dispensa parziale dallo studio della lingua straniera in forma scritta, che verrà valutata in percentuale minore rispetto all’orale non considerando errori ortografici e di spelling

3 Accordo sulle modalità e i tempi delle verifiche scritte con possibilità di utilizzare più supporti (videoscrittura, correttore ortografico, sintesi vocale).

4 Accordo sui tempi e sui modi delle interrogazioni su parti limitate e concordate del programma, evitando di spostare le date fissate

5 Nelle verifiche, riduzione e adattamento del numero degli esercizi senza modificare gli obiettivi non considerando errori ortografici

6 Nelle verifiche scritte, utilizzo di domande a risposta multipla e (con possibilità di completamento e/o arricchimento con una discussione orale) riduzione al minimo delle domande a risposte aperte

7 Lettura delle consegne degli esercizi e/o fornitura, durante le verifiche, di prove su supporto digitalizzato leggibili dalla sintesi vocale

8 Parziale sostituzione o completamento delle verifiche scritte con prove orali consentendo l’uso di schemi riadattati e/o mappe durante l’interrogazione

9 Valutazione dei procedimenti e non dei calcoli nella risoluzione dei problemi

10 Valutazione del contenuto e non degli errori ortografici

11 Lingua straniera, valutazione con maggior peso nelle prove orali

12 Altro--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

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Parte compilata con la collaborazione dei genitori ai fini di una conoscenza più approfondita e completa della situazione dell’alunno. Autostima dell’alunno/a □ nulla o scarsa □ sufficiente □ buona □ esagerata Nello svolgimento dei compiti a casa. Strategie utilizzate nello studio: □ sottolinea, identifica parole-chiave, fa schemi e/o mappe autonomamente… □ utilizza schemi e/o mappe fatte da altri (insegnanti, tutor, genitori…) □ elabora il testo scritto al computer, utilizzando il correttore ortografico e/o la sintesi vocale…. Grado di autonomia dell’alunno/a: □ insufficiente □ scarso □ buono □ ottimo Eventuali aiuti: □ ricorre all’aiuto di un tutor □ ricorre all’aiuto di un genitore □ ricorre all’aiuto di un compagno □ utilizza strumenti compensativi Strumenti da utilizzare a casa: □ strumenti informatici (pc, videoscrittura con correttore ortografico) □ tecnologia di sintesi vocale □ testi semplificati e/o ridotti □ fotocopie □ schemi e mappe □ appunti scritti al pc □ registrazioni digitali □ materiali multimediali (video, simulazioni…) □ testi con immagini strettamente attinenti al testo □ testi adattati con ampie spaziature e interlinee Il presente Piano Didattico Personalizzato è stato concordato e redatto in data _______________________ da

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PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO

SCUOLA PRIMARIA ISTITUZIONE SCOLASTICA: …………………………………………… ANNO SCOLASTICO: ……………………………………………… ALUNNO: ………………………………………………….

1. DATI GENERALI

Nome e Cognome

Data di nascita

Classe

Insegnante referente

Diagnosi medico-specialistica redatta in data… da… presso…

Interventi pregressi e/o contemporanei al percorso scolastico

effettuati da… presso… periodo e frequenza….. modalità….

Scolarizzazione pregressa

Documentazione relativa alla scolarizzazione e alla didattica nella scuola dell’infanzia

Rapporti scuola-famiglia

2. FUNZIONAMENTO DELLE ABILITÀ

DI LETTURA, SCRITTURA E CALCOLO

Lettura

Elementi desunti dalla diagnosi Elementi desunti dall’osservazione in classe

Velocità

Correttezza

Comprensione

Scrittura

Elementi desunti dalla diagnosi Elementi desunti dall’osservazione in classe

Grafia

Tipologia di errori

Produzione

Calcolo

Elementi desunti dalla diagnosi Elementi desunti dall’osservazione in classe

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Mentale

Per iscritto

Altro

Eventuali disturbi nell'area motorio-prassica:

Ulteriori disturbi associati:

Bilinguismo o italiano L2:

Livello di autonomia:

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3. DIDATTICA PERSONALIZZATA Strategie e metodi di insegnamento:

Macroarea linguistico-espressiva

Macroarea logico-matematica-scientifica

Macroarea storico-geografica-sociale

Misure dispensative/strumenti compensativi/tempi aggiuntivi:

Macroarea linguistico-espressiva

Macroarea logico-matematica-scientifica

Macroarea storico-geografica-sociale

4. VALUTAZIONE L'alunno, nella valutazione delle discipline, si avvarrà di: Misure dispensative, strumenti compensativi e tempi aggiuntivi STRATEGIE E METODOLOGICHE E DIDATTICHE

Valorizzare nella didattica linguaggi comunicativi altri dal codice scritto (linguaggio iconografico, parlato), utilizzando mediatori didattici quali immagini, disegni e riepiloghi a voce

Utilizzare schemi e mappe concettuali Privilegiare l’apprendimento dall’esperienza e la didattica laboratoriale Promuovere processi metacognitivi per sollecitare nell’alunno l’autocontrollo e l’autovalutazione dei propri processi di apprendimento Incentivare la didattica di piccolo gruppo e il tutoraggio tra pari Promuovere l’apprendimento collaborativo

MISURE DISPENSATIVE All’alunno con DSA è garantito l’essere dispensato da alcune prestazioni non essenziali ai fini dei concetti da apprendere. Esse possono essere, a seconda della disciplina e del caso:

l’utilizzo contemporaneo dei quattro caratteri (stampatello maiuscolo, stampatello minuscolo, corsivo minuscolo, corsivo maiuscolo) la lettura ad alta voce la scrittura sotto dettatura prendere appunti copiare dalla lavagna lo studio mnemonico delle tabelline lo studio della lingua straniera in forma scritta il rispetto della tempistica per la consegna dei compiti scritti la quantità dei compiti a casa

STRUMENTI COMPENSATIVI Altresì l’alunno con DSA può usufruire di strumenti compensativi che gli consentono di compensare le carenze funzionali determinate dal disturbo. Aiutandolo nella parte automatica della consegna, permettono all’alunno di concentrarsi sui compiti cognitivi oltre che avere importanti ripercussioni sulla velocità e sulla correttezza. A seconda della disciplina e del caso, possono essere:

tabella dell’alfabeto retta ordinata dei numeri tavola pitagorica linea del tempo tabella delle misure e delle formule geometriche formulari, sintesi, schemi, mappe concettuali delle unità di apprendimento computer con programma di videoscrittura, correttore ortografico e sintesi vocale; stampante e scanner calcolatrice registratore e risorse audio (sintesi vocale, audiolibri, libri digitali) software didattici specifici

VALUTAZIONE

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Predisporre verifiche scalari Programmare e concordare con l’alunno le verifiche Prevedere verifiche orali a compensazione di quelle scritte (soprattutto per la lingua straniera) Valutare tenendo conto maggiormente del contenuto più che della forma Far usare strumenti e mediatori didattici nelle prove sia scritte sia orali Introdurre prove informatizzate Programmare tempi più lunghi per l’esecuzione delle prove

Valutazione

Agli insegnanti compete la responsabilità della valutazione e la cura della documentazione didattica, nonché la scelta dei relativi strumenti nel quadro dei criteri deliberati dai competenti organi collegiali. La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi culturali. Attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte al termine. Assume una preminente funzione formativa di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo. Alle singole Istituzione scolastiche poi la responsabilità dell’autovalutazione, che ha la funzione di introdurre modalità riflessive sull’intera organizzazione dell’offerta educativa e didattica della scuola, ai fini del suo continuo miglioramento, anche attraverso dati di rendicontazione sociale o dati che emergono da valutazioni esterne. L’Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e formazione ha il compito di rilevare la qualità dell’intero sistema scolastico nazionale, fornendo alle scuole, alle famiglie e alla comunità sociale, al Parlamento e al Governo elementi di informazione essenziali circa la salute e la criticità del nostro sistema di istruzione, e questo all’interno di un confronto internazionale che oggi va assumendo sempre più rilevanza.

COME SI VALUTA

La valutazione è, pertanto, parte integrante della progettazione, non solo come controllo degli apprendimenti, ma come verifica dell'intervento didattico al fine di operare con la flessibilità opportuna rispetto alle diverse situazioni di apprendimento. Pertanto,essa si configura essenzialmente come una pratica con funzione regolativa della relazione educativa. Essa,infatti, accompagna i processi di insegnamento/apprendimento e consente un costante adeguamento della progettazione didattica in quanto permette ai docenti di:

offrire all’alunno la possibilità di aiuto per favorire il superamento delle difficoltà che si presentano in itinere;

predisporre collegialmente piani individualizzati per i soggetti in situazione di insuccesso. Tale valutazione, di tipo formativo, assolve funzione di:

rilevamento, finalizzato a fare il punto della situazione;

diagnosi, per individuare eventuali errori di impostazione del lavoro;

prognosi, per prevedere opportunità e possibilità di realizzazione del progetto educativo. Operativamente i docenti, in sede di progettazione, prevedono e mettono a punto vere e proprie prove di verifica degli apprendimenti che possono essere utilizzate:

In ingresso

in itinere

nella fase finale Tali prove sono test di tipo criteriale o normativo; l'uso di griglie di osservazione facilita invece la rilevazione di aspetti non quantificabili. La valutazione si basa essenzialmente sulla osservazione, sia libera che sistematica, dei comportamenti, dei ritmi di sviluppo e degli stili di apprendimento; questa avviene a livello:

iniziale (livelli di sviluppo)

in itinere (sequenze didattiche)

finale (esiti formativi)

CRITERI DI VALUTAZIONE

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Elementi imprescindibili sono: a storia personale dell'alunno:

- condizioni di salute; - condizioni socio-ambientali e familiari; - eventuali disturbi psico-affettivi;

Dichiarati dalle famiglie

- le competenze dell’alunno - livelli di apprendimento.

il suo impegno in termini di partecipazione e di risposta al progetto educativo della scuola. il raggiungimento degli obiettivi La valutazione, in coerenza con gli obiettivi della programmazione, prevede due parametri:

COSA valutare, stabilendo quali sono gli indicatori, che dimostrano l’avvenuto apprendimento;

COME valutare, indicando le tecniche utilizzate e l’incidenza di quanto è stato appreso sul comportamento.

FASI DELLA VALUTAZIONE

Valutazione iniziale

si effettua all’inizio dell’anno mediante test d’ingresso; ha lo scopo di stabilire i pre-requisiti; collega i livelli di partenza alla programmazione didattico-educativa della classe e dei singoli alunni.

Valutazione formativa

si effettua nel corso dell’anno scolastico; accerta l’apprendimento in atto; offre indicazioni per riadeguare le attività successive.

Valutazione sommativa o finale

si effettua al termine dei due periodi in cui è stato diviso l’anno; assolve la funzione di bilancio consuntivo; è un intervento educativo fondato sui seguenti fattori:

rendimento conoscenze apprese interesse e motivazione studio e partecipazione al dialogo educativo.

Valutazione orientativa

è un processo che si conclude in terza media ha la funzione di indicare un indirizzo di studi superiori coerente alle attitudini e agli interessi rilevati negli alunni.

Il processo della Valutazione è impostato sull’acquisizione di dati oggettivi ,dedotti dalle VERIFICHE e sulle OSSERVAZIONI SISTEMATICHE compiute dagli insegnanti,facendo riferimento alla “filosofia” del modello CIPP dell’OCSE secondo il seguente schema:

CONTESTO-INPUT-PROCESSO-PRODOTTO tenendo conto di: COMPORTAMENTO:impegno,partecipazione e attenzione,autocontrollo e responsabilità organizzazione del lavoro PROFITTO:globale,analitico-disciplinare (cioè articolato in obiettvi specifici di apprendimento)

CRITERI GENERALI DI VALUTAZIONE DEL PROFITTO a) Conoscenza:

apprendimento di concetti, fenomeni, meccanismi, fatti e avvenimenti, padronanza dei diversi linguaggi specifici; b) Competenza:

maturazione di capacità trasversali utilizzabili in contesti diversi e in contesti non noti (es. pensiero critico e creativo; competenze collaborative e sociali);

c) Abilità: uso di elementi basilari (conoscenza e comprensione) in contesti noti e non noti (saper fare, applicare e rielaborare le conoscenze acquisite).

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE

a) Contenuti pienamente acquisiti e rielaborati in forma personale b) Uso trasversale delle competenze acquisite e delle capacità di effettuare collegamenti interdisciplinari c) Uso autonomo e personale, nei diversi contesti didattici, delle conoscenze e competenze acquisite d) Attitudine particolare all’approfondimento e alla ricerca.

DIECI

a) Contenuti pienamente acquisiti e rielaborati in forma personale b) Uso trasversale delle competenze acquisite e delle capacità di effettuare collegamenti interdisciplinari c) Uso autonomo e personale, nei diversi contesti didattici, delle conoscenze e competenze acquisite

NOVE

a) Contenuti pienamente acquisiti b) Uso trasversale delle competenze acquisite c) Uso autonomo, nei diversi contesti didattici, delle conoscenze e competenze acquisite

OTTO

a) Contenuti acquisiti in forma corretta b) Acquisizione delle competenze richieste c) Uso autonomo, in contesti didattici simili, delle conoscenze e com-petenze acquisite

SETTE

a) Contenuti in buona parte acquisiti b) Acquisizione delle competenze indispensabili al raggiungimento dei livelli minimi richiesti c) Uso non pienamente autonomo delle conoscenze e competenze acquisite

SEI

a) Contenuti non acquisiti b) Acquisizione non sufficiente delle competenze indispensabili al raggiungimento dei livelli minimi richiesti c) Difficoltà nello svolgimento autonomo di un lavoro

DA CINQUE A ZERO

In particolare,pensiamo ad una valutazione che sia:

finalizzata a sostenere, motivare, orientare, valorizzare la crescita e l’apprendimento;

tesa alla promozione e alla valorizzazione delle capacità e delle caratteristiche individuali;

relazionale, condivisa, realizzata nello scambio comunicativo tra docenti e alunni;

comunicata agli alunni nei suoi valori positivi e nelle sue intenzioni costruttive. La valutazione deve avere funzione di:

verifica degli apprendimenti individuali;

sviluppo e regolazione della programmazione;

promozione della motivazione;

mezzo di formazione;

comunicazioni d’informazione agli alunni

autovalutazione dell’insegnante.

Si individuano metodologie e strumenti diversi:

prove oggettive;

questionari;

osservazioni in itinere;

relazioni;

produzioni orali e scritte.

In definitiva la valutazione deve fornire informazioni sui risultati, deve avere funzione di diagnosi o di bilancio, d’orientamento, di conoscenza di sé, di valorizzazione delle capacità, d’uso formativo dell’errore e dell’insuccesso.

Nel quadro di un’offerta formativa molto varia che prevede momenti e strategie di recupero, è chiaro che la ripetenza assume carattere di eccezionalità. Essa nel caso di particolari e documentabili motivazioni (gravi insufficienze nelle discipline, comportamento non adeguato,nessun miglioramento rispetto al livello di partenza, scarsa partecipazione all’attività didattica curricolare e alle iniziative integrative deliberate dal C.di Classe) dovrà avere un carattere di recupero nel quale dovrà essere coinvolta necessariamente la famiglia.A titolo esemplificativo riportiamo una tabella di corrispondenza tra giudizio sintetico e caratteristica dei risultati in ambito cognitivo e comportamentale:

93

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

VOTO INDICATORI DESCRITTORI

10

Frequenza e puntualità Frequenta con assiduità le lezioni, rispetta gli orari, non ha ritardi.

Partecipazione alle lezioni - Ineccepibile negli atteggiamenti tenuti a scuola; - E’ interessato/a e partecipa attivamente alle lezioni; - Dimostra responsabilità e autonomia.

Collaborazione con insegnanti e compagni

Sempre disponibile alla collaborazione con i docenti, con i compagni e il personale della scuola.

Rispetto degli impegni scolastici Assolve gli impegni scolastici in maniera puntuale e costante.

Provvedimenti disciplinari Non ha a suo carico nessun tipo di provvedimenti disciplinari, ha invece eventuali segnalazioni positive per il rispetto scrupoloso delle regole della convivenza civile.

9

Frequenza e puntualità Frequenza assidua, rispetta gli orari, non ha ritardi.

Partecipazione alle lezioni - Molto corretto/a negli atteggiamenti tenuti a scuola; - E’ interessato/a e partecipa attivamente alle lezioni.

Collaborazione con insegnanti e compagni

E’ disponibile alla collaborazione con i docenti, con i compagni e con il personale della scuola.

Rispetto degli impegni scolastici Assolve gli impegni in maniera puntuale e costante.

Provvedimenti disciplinari Non ha note disciplinari, né altri provvedimenti a suo carico.

8

Frequenza e puntualità Frequenza abbastanza regolare alle lezioni, rispetta quasi sempre gli orari.

Partecipazione alle lezioni - Abbastanza corretto negli atteggiamenti tenuti a scuola; - E’ interessato e partecipa attivamente alle lezioni.

Collaborazione con insegnanti e compagni

E’ generalmente disponibile alla collaborazione con i docenti, con i compagni e con il personale della scuola.

Rispetto degli impegni scolastici Non sempre puntuale e costante nell’assolvere gli impegni scolastici.

Provvedimenti disciplinari Non ha a suo carico nessun tipo di provvedimenti disciplinari, ha invece eventuali segnalazioni positive per il rispetto scrupoloso delle regole della convivenza civile.

7

Frequenza e puntualità Frequenta irregolarmente le lezioni, spesso entra in ritardo.

Partecipazione alle lezioni - Poco corretto/a negli atteggiamenti tenuti a scuola; - Non è interessato/a e non partecipa alle lezioni.

Collaborazione con insegnanti e compagni

Poco disponibile alla collaborazione con i docenti, con i compagni e con il personale della scuola.

Rispetto degli impegni scolastici Assolve gli impegni in maniera saltuaria.

Provvedimenti disciplinari Ha a suo carico una o più ammonizioni.

6

Frequenza e puntualità Frequenta in modo discontinuo le lezioni, entra sistematicamente in ritardo.

Partecipazione alle lezioni - Scorretto/a negli atteggiamenti tenuti a scuola; - Non è interessato/a e non partecipa alle lezioni.

Collaborazione con insegnanti e compagni

Non è mai disponibile alla collaborazione con i docenti, con i compagni e con il personale della scuola.

Rispetto degli impegni scolastici Non assolve mai gli impegni scolastici.

Provvedimenti disciplinari - Disturba frequentemente l’attività didattica; - Ha a suo carico numerose ammonizioni anche scritte.

5

Frequenza e puntualità Frequenta in modo assolutamente saltuario le lezioni, entra sistematicamente in ritardo.

Partecipazione alle lezioni - Scorretto/a negli atteggiamenti tenuti a scuola; - Non è minimamente interessato/a e non partecipa alle lezioni.

Collaborazione con insegnanti e compagni

Non è mai disponibile alla collaborazione con i docenti, con i compagni e con il personale della scuola con i quali instaura rapporti riprovevoli e per questo viene sistematicamente ripreso.

Rispetto degli impegni scolastici Non assolve mai gli impegni scolastici.

Provvedimenti disciplinari Ha a suo carico un numero considerevole di ammonizioni e vari provvedimenti disciplinari.

94

Griglia di valutazione per le prove orali / soggettive

10 Possiede conoscenze complete ed approfondite; sa applicare le conoscenze. Si esprime con ricchezza lessicale e organizza bene i propri testi.

9 Possiede conoscenze approfondite che gli permettono di eseguire compiti anche difficili in modo quasi sempre corretto. Si esprime con proprietà e sicurezza.

8 Possiede buone conoscenze che gli permettono di esporre con chiarezza i contenuti ed organizzare i propri testi.

7 Possiede conoscenze sufficientemente approfondite. Espone con discreta chiarezza e usa terminologie generalmente appropriate.

6 Ha conoscenze non molto approfondite e comprende contenuti e regole nei loro tratti essenziali. Possiede una terminologia accettabile ma l’esposizione appare ancora non ben organizzata.

5 Ha conoscenze superficiali. Possiede una terminologia ridotta e l’esposizione appare ancora stentata.

4 Ha scarse conoscenze e non è autonomo nella organizzazione del lavoro. Usa un linguaggio ancora improprio ed espone in modo poco o per niente strutturato.

ESAMI DI STATO CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE:CRITERI

La valutazione, periodica e annuale, affidata ai docenti, dovrà accertare il raggiungimento di tutti gli obiettivi formativi ai fini del passaggio al periodo didattico annuale o biennale o all’ordine di scuola successivo, valutando anche il comportamento degli alunni, e ferma restando la possibilità di non ammettere agli esami in caso di accertate gravi carenze o per un numero di assenze per un numero di ore superiore a quello previsto,fatte salve deroghe nei seguenti casi eccezionali,debitamente documentati:

1. problemi di salute; 2. situazioni di particolare disagio socio-familiare

Le suddette deroghe saranno comunque applicate solo in caso di valutazione sufficiente in tutte le discipline.

L’ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO

Modalità di svolgimento degli esami.

PROVE SCRITTE: Si valuteranno i seguenti obiettivi: Italiano

Coerenza del contenuto

Ricchezza del contenuto

Proprietà lessicale

Correttezza ortografica, morfologia, sintattica

Matematica

Conoscenza dei simboli, delle regole, delle proprietà, dei procedimenti

Capacità di applicare le tecniche di calcolo

Capacità di formulare il processo risolutivo

Capacità di comunicare attraverso il linguaggio grafico

Lingua straniera

Capacità di comprendere un testo scritto

Capacità di produrre un testo scritto

Conoscenza ed uso delle strutture e funzioni linguistiche

95

CRITERI ESSENZIALI DI CONDUZIONE DEL COLLOQUIO D’ESAME

Il Consiglio di classe, in osservanza del D.M. 26 agosto 1981, stabilisce i criteri fondamentali per la conduzione del colloquio d’esame di licenza media che “deve offrire all’alunno la possibilità di dar prova della propria capacità di rielaborazione e d’organizzazione delle conoscenze acquisite, anche in vista delle scelte successive”. Di conseguenza il colloquio dovrà evidenziare la preparazione, l’attività svolta dall’alunno e l’efficacia dell’azione educativa culturale promossa dalla scuola. L’impostazione e le modalità dello svolgimento delle prove d’esame terranno conto della situazione di partenza, dell’attuale livello culturale degli allievi, del possesso delle abilità strumentali di ogni alunno, delle effettive capacità e del grado di maturazione raggiunto da ognuno. Poiché la classe è eterogenea, può essere suddivisa in fasce omogenee per possesso d’abilità e capacità raggiunte; pertanto la prova si articolerà in modo da consentire di verificare le seguenti fasce di livello:

1° fascia:

la capacità di organizzare un’esposizione chiara, autonoma e articolata di conoscenze

la capacità di mettere in relazione e classificare

la capacità di usufruire di un lessico appropriato

la capacità di porsi in modo problematico rispetto alle situazioni

la capacità di esprimere valutazioni personali motivate

la capacità di trasporre e di tradurre da un codice all’altro

2° fascia:

la capacità di esporre con chiarezza

la capacità di individuare autonomamente le relazioni logiche

la capacità di utilizzare termini specifici dei diversi linguaggi

la capacità di proporre valutazioni personali dietro sollecitazione degli insegnanti

3° fascia:

la capacità di esporre con linguaggio semplice ma corretto

la capacità di seguire le fasi essenziali di un procedimento logico

la capacità di leggere e presentare i messaggi dei diversi codici

4° fascia:

la capacità di esporre semplici esperienze personali

la capacità di esporre semplici argomenti di studio

la capacità di cogliere il messaggio fondamentale di una comunicazione

MODALITA’ DI CONDUZIONE DEL COLLOQUIO D’ESAME

La commissione imposterà il colloquio in modo da consentire una valutazione comprensiva del livello raggiunto dall’allievo nelle varie discipline, evitando ogni artificiosa connessione fra gli argomenti o la caduta in un repertorio di domande e di risposte su ciascuna disciplina, prive dei necessari organici collegamenti. E’ opportuno, inoltre, lasciare spazio, durante il colloquio, all’esposizione delle conoscenze relative a quelle discipline che non prevedono la prova scritta, pur essendo eminentemente operative: Musica, Tecnologia, Arte ed immagine e Scienze motorie e sportive. La prova si svilupperà in modo differenziato in base alla conoscenza che la Commissione possiede relativamente al percorso e alla realtà d’apprendimento scolastico dell’allievo, al fine di creare un’atmosfera favorevole alla piena espressione delle abilità e delle capacità del candidato, per limitare gli effetti negativi dei condizionamenti emozionali che potrebbero influire sulla stessa esperienza d’esame.

La valutazione verrà effettuata sulla base:

del raggiungimento degli obiettivi

del livello di preparazione conseguito nelle diverse materie

dei risultati delle prove d’esame

96

CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DELLA LODE Con l’attribuzione della lode la commissione,all’unanimità, attesta il conseguimento del risultato d’eccellenza nel percorso di studi e nelle prove d’esame. La lode sarà attribuita sulla base dei seguenti criteri: votazione di ammissione agli esami non inferiore a 10; valutazione non inferiore a 10 alle prove d’esame; Sarà altresì valutata la partecipazione ad attività extracurriculari e l’acquisizione di particolari competenze e/o riconoscimenti in ambito extracurricolare.

97

Istituzione scolastica

_____________________________________________

SCHEDA PER LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE

Il Dirigente Scolastico

Visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti e ai giudizi

definiti dal Consiglio di classe in sede di scrutinio finale;

tenuto conto del percorso scolastico ed in riferimento al Profilo dello studente;

CERTIFICA

che l’alunn … ………………………………………………………………………………………...,

nat … a……….…………………………………………………... il ………………………………..,

ha frequentato nell’anno scolastico ..…. / ….. la classe .… sez. …, con orario settimanale

di …. ore;

ha raggiunto i livelli di competenza di seguito illustrati.

Livello Indicatori esplicativi

A – Avanzato L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle

conoscenze e delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile

decisioni consapevoli.

B – L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli,

98

Intermedio mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.

C – Base L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze

e abilità fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese.

D – Iniziale L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note.

Profilo delle competenze Competenze chiave Discipline coinvolte Livello

1

Ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli

di comprendere enunciati e testi di una certa complessità,

di esprimere le proprie idee, di adottare un registro

linguistico appropriato alle diverse situazioni.

Comunicazione nella

madrelingua o lingua

di istruzione.

Tutte le discipline, con

particolare

riferimento a:

………………………...

2

Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado

di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di

affrontare una comunicazione essenziale, in semplici

situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua europea.

Utilizza la lingua inglese nell’uso delle tecnologie

dell’informazione e della comunicazione.

Comunicazione nelle

lingue straniere.

Tutte le discipline, con

particolare

riferimento a:

………………………...

3

Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche

gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di

verificare l’attendibilità delle analisi quantitative e

statistiche proposte da altri. Il possesso di un pensiero

logico-scientifico gli consente di affrontare problemi e

situazioni sulla base di elementi certi e di avere

consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano

questioni complesse che non si prestano a spiegazioni

univoche.

Competenza

matematica e

competenze di base

in scienza e

tecnologia.

Tutte le discipline, con

particolare

riferimento a:

………………………...

4

Usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione

per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per

distinguere informazioni attendibili da quelle che

necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e

per interagire con soggetti diversi nel mondo.

Competenze digitali. Tutte le discipline, con

particolare

riferimento a:

………………………...

5

Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a

curiosità e ricerca di senso; osserva ed interpreta

ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.

Imparare ad

imparare.

Consapevolezza ed

espressione

culturale.

Tutte le discipline, con

particolare

riferimento a:

………………………...

6

Possiede un patrimonio organico di conoscenze e nozioni di

base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di

procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in

nuovi apprendimenti anche in modo autonomo.

Imparare ad

imparare.

Tutte le discipline, con

particolare

riferimento a:

………………………...

7

Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se

stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse

identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di

dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi

simbolici e culturali della società.

Consapevolezza ed

espressione

culturale.

Tutte le discipline, con

particolare

riferimento a:

………………………...

8

In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si

esprime in ambiti motori, artistici e musicali che gli sono

congeniali.

Consapevolezza ed

espressione

culturale.

Tutte le discipline, con

particolare

riferimento a:

………………………...

9 Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le

proprie responsabilità, chiede aiuto quando si trova in

Spirito di iniziativa

e imprenditorialità.

Tutte le discipline, con

particolare

99

difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. È disposto ad

analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli

imprevisti.

Competenze sociali

e civiche.

riferimento a:

………………………...

10

Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri

limiti. Orienta le proprie scelte in modo consapevole. Si

impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo

o insieme ad altri.

Imparare ad

imparare.

Competenze sociali

e civiche.

Tutte le discipline, con

particolare

riferimento a:

………………………...

11

Rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la

costruzione del bene comune esprimendo le proprie

personali opinioni e sensibilità.

Competenze sociali

e civiche.

Tutte le discipline, con

particolare

riferimento a:

………………………...

12

Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e

corretto stile di vita. Assimila il senso e la necessità del

rispetto della convivenza civile. Ha attenzione per le

funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme

in cui questo può avvenire: momenti educativi informali e

non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro,

occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di

solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche,

volontariato, ecc.

Competenze sociali

e civiche.

Tutte le discipline, con

particolare

riferimento a:

………………………...

13 L’alunno/a ha inoltre mostrato significative competenze nello svolgimento di attività scolastiche e/o

extrascolastiche, relativamente a: ……………………………………………………………………………………………………………………………………………….

Sulla base dei livelli raggiunti dall’alunno/a nelle competenze considerate, il Consiglio di Classe propone

la prosecuzione degli studi nel/i seguente/i percorso/i: ..……………………………………………………………………………

Data. ………………. Il Dirigente Scolastico

…………………………………..

INIZIATIVE PER GARANTIRE LA CONTINUITÀ DEI PROCESSI EDUCATIVI La continuità scaturisce da un progetto complessivo, concretizzandosi, a tutti i livelli in un percorso comune di Senso.Nel concreto questi sono gli

strumenti che, nel corso degli anni, intendiamo mettere a punto per realizzare la continuità:

l’osservazione in situazione: partecipazione degli insegnanti della Scuola Primaria ad attività svolte nella Scuola dell'Infanzia per una

prima conoscenza degli alunni di 5 anni e la partecipazione di insegnanti della Scuola Secondaria di I grado ad attività svolte dagli

alunni della quinta classe della Scuola Primaria;

la formazione delle classi iniziali : le insegnanti della Scuola dell' Infanzia forniranno un loro contributo per la formazione delle classi

prime anche attraverso la compilazione di una griglia di osservazione, utilizzata come strumento di conoscenza degli alunni; i

docenti della Scuola Primaria danno la loro “consulenza” per la formazione delle prime classi nella Scuola Secondaria di I grado;

incontri periodici fra gli insegnanti: i docenti di Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado dell’Istituto si incontreranno

durante l’anno per confrontarsi su problemi di ordine didattico ed organizzativo. Nel nostro Istituto le attività di aggiornamento

saranno sempre rivolte agli insegnanti di tutti e tre gli ordini di scuola.

L'INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI “Che vuol dire creare dei legami? Noi avremo bisogno l'uno dell'altro.

Tu sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unico al mondo...” (Da “Il Piccolo Principe” di A. de SaintExupéry)

100

La Scuola ha il compito di offrire all’alunno una tipologia di interventi volti a valorizzare le capacità e le potenzialità personali. Partendo, dunque, da questo presupposto imprescindibile, “l’integrazione scolastica degli alunni diversamente abili richiede la predisposizione di strumenti operativi e di metodologie di intervento omogenei, al fine di evitare la frammentarietà delle attività condotte a sostegno degli alunni con disabilità”. L’efficacia del progetto di integrazione si realizza attraverso un rapporto collaborativi tra insegnante di sostegno – che non può essere considerato l’unico responsabile del processo di recupero-sviluppo dell’alunno diversamente abile – ed i docenti curricolari del team. L’insegnante di sostegno ha, infatti, il compito di cooperare con i colleghi e gli operatori, al fine di procedere ad una corretta e precisa lettura della realtà dell’allievo in difficoltà e di progettare il percorso di apprendimento (Piano educativo individualizzato). Esso viene elaborato in collaborazione con la famiglia e gli operatori psico-pedagogici. Per favorire l'integrazione la scuola si avvale oltre che di insegnanti specializzati, anche di collaboratori scolastici (bidelli) ed eventualmente di personale che svolge il Servizio Civile presso i Comuni. In ogni caso le attività di integrazione riguardano tutta la classe o tutto il gruppo in cui è inserito l'alunno. Nel nostro Istituto funziona un apposito gruppo di lavoro formato da docenti delle classi con alunni diversamente abili e da quelli di sostegno, che si riunisce periodicamente con lo scopo di migliorare l'efficacia dell'intervento di inserimento/integrazione. Il gruppo predispone anche progetti di intervento mirati, avvalendosi, delle risorse finanziarie disponibili. Nella assegnazione dei docenti alle classi, nella formulazione degli orari e dei criteri di utilizzo delle risorse disponibili (spazi e attrezzature), l’Istituzione scolastica presta particolare attenzione alle classi e alle sezioni in cui sono inseriti gli alunni in difficoltà.

INIZIATIVE PER SUPERARE SITUAZIONI DI SVANTAGGIO

La scuola si propone di creare le condizioni per l’uguaglianza offrendo servizi adeguati ai bisogni di chi proviene da situazioni personali, familiari ed ambientali deprivate. Tale possibilità deve essere affidata a strategie operative accuratamente elaborate e definite, agevolando l'emergere negli alunni di una "disponibilità ad apprendere", nella consapevolezza, nel rispetto e nella tutela del pieno sviluppo delle proprie capacità, al fine di prevenire fenomeni di insuccesso, mortalità scolastica e future diseguaglianze sul piano sociale.

INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI

Allo scopo di favorire la frequenza e l’integrazione scolastica degli alunni stranieri la nostra Scuola mette in atto iniziative volte a:

creare un clima di accoglienza tale da ridurre al minimo, nel bambino la percezione di sé come minoranza;

facilitare l'apprendimento linguistico;

inserire nelle discipline approfondimenti storici, geografici e religiosi riguardanti i Paesi di provenienza al fine di evidenziarne la validità dei valori peculiari;

attingere dal patrimonio culturale del Paese, o dell'area di riferimento, per valorizzarne le “radici”;

la presenza nella scuola di alunni stranieri rappresenta anche una occasione importante per favorire la diffusione dei valori di accoglienza e solidarietà tra gli allievi e gli adulti.

Utilizzo della compresenza dei docenti Per la realizzazione degli obiettivi e delle attività previste dal presente Piano è indispensabile prevedere interventi didattici con la compresenza di più docenti. In particolare, tali interventi permettono di conseguire i seguenti obiettivi:

individualizzazione degli interventi;

recupero/rinforzo per gli alunni con particolari difficoltà (strategie didattiche efficaci per interventi in piccolo gruppo - attività di laboratorio e di ricerca).

La sostituzione di docenti assenti è prioritaria e deve avvenire attraverso un utilizzo il più equo possibile dei docenti disponibili. Al fine di garantire un corretto impegno dei docenti disponibili e la trasparenza dei dati, vengono predisposte delle apposite tabelle da esporre pubblicamente all’interno delle singole scuole da aggiornare di volta in volta. L’organizzazione e l’utilizzo della compresenza segue le indicazioni della normativa contrattuale vigente.

Visite guidate - viaggi di istruzione - visite didattiche per una migliore conoscenza del patrimonio storico e artistico del Territorio

Il nostro Istituto predispone annualmente un Piano delle iniziative di “Fuori Scuola” che viene allegato al POF. Su proposta dei Consigli di Intersezione, di Interclasse o di Classe possono essere, quindi, organizzate gite e viaggi di istruzione di uno e/o più giorni (per la Scuola Secondaria di I grado) nel rispetto dell’autonomia didattica dei docenti e della normativa vigente in materia. Considerata la particolare posizione del nostro Comune, nell’ambito della provincia di Avellino, si terrà conto, per le visite guidate delle classi della Scuola dell’Infanzia e Primaria, della distanza chilometrica e della viabilità. In linea generale si prevedono partecipazioni a spettacoli teatrali, cinematografici, visite a parchi naturali, musei, località di interesse storico e paesaggistico, viaggi per scambi culturali come da progetti. Nell'ambito delle attività di ricerca scientifica e/o d'ambiente saranno possibili brevi escursioni nel territorio circostante.

101

CONTINUITÀ FRA SCUOLA E FAMIGLIA Una istituzione scolastica,in quanto servizio pubblico non può prescindere dall'identificare la propria utenza, dal rappresentarsene i bisogni, dal riconoscerne i diritti, dal sollecitarne ed accoglierne le proposte. E' compito dell'istituzione scolastica:

formulare le proposte educative e didattiche;

fornire in merito ad esse, informazioni chiare e leggibili;

valutare l'efficacia delle proposte;

rendere conto periodicamente degli apprendimenti dei singoli alunni e del loro progredire in ambito disciplinare e sociale;

individuare le iniziative tese al sostegno e al recupero dei soggetti diversamente abili, svantaggio, disagio, difficoltà;

esplicitarne le modalità, la frequenza, la durata. Riteniamo che i momenti assembleari rispondano alle esigenze di dibattito, di proposizione, di confronto culturale. Sono il luogo privilegiato per la costruzione di un valore comune e condiviso. La scuola si impegna a facilitarne e diffonderne la pratica. Ai colloqui individuali si attribuisce una funzione primaria:

per comunicare, in un clima disteso e nei modi più accessibili, la situazione socio-affettiva e conoscitiva del bambino;

per costruire, con le famiglie, possibili itinerari per il superamento delle difficoltà;

per l'arricchimento dei campi esperienziali del bambino. La comunicazione Scuola/Famiglia si realizza nella Scuola dell'Infanzia secondo il seguente programma:

la famiglia partecipa del contratto educativo condividendone responsabilità e impegni nel rispetto reciproco di competenze e ruoli. Per favorire e realizzare la continuità educativa fra scuola e famiglia in ogni plesso verranno programmate assemblee con tutti i genitori .

alla fine dell'anno scolastico i genitori dei bambini dell'ultimo anno di Scuola dell'Infanzia saranno informati durante un colloquio nel mese di giugno, sugli obiettivi raggiunti dai loro figli

le insegnanti sono disponibili a colloqui individuali durante l'anno scolastico qualora se ne presenti la necessità o a seguito della richiesta dei genitori.

Nelle Scuole Primaria e Secondaria di I grado l’informazione alle famiglie sui livelli di apprendimento e sul grado complessivo di maturazione raggiunto dagli alunni sarà garantita anche mediante:

colloqui strutturati e adeguatamente calendarizzati con le singole famiglie in occasione della consegna del documento di valutazione (a conclusione del I quadrimestre e al termine dell’anno scolastico);

due ore di disponibilità di ciascun team docente verso la metà del primo e del secondo quadrimestre, per incontri a carattere informale e aperto con le famiglie, nella Scuola Primaria;

un’ora settimanale di disponibilità da concordare tra docenti e genitoria, nella Scuola Secondaria di I grado;

comunicazioni sistematicamente affisse agli albi delle rispettive scuole. La Famiglia, chiamata a stipulare questa sorta di patto educativo, si impegna, per contro, a:

intervenire alle assemblee e alle riunioni di Plesso o di Istituto che si ritenga necessario indire;

tenersi informata e al corrente delle iniziative della scuola;

discuterle e contribuire al loro arricchimento e alla loro realizzazione sia sul piano ideativo che operativo;

sostenere i propri figli nel mantenimento degli impegni assunti a scuola;

partecipare ai colloqui individuali;

cooperare perchè a casa e a scuola il bambino ritrovi atteggiamenti educativi analoghi (pur consapevoli e rispettosi dell'assoluta specificità della relazione interparentale).

INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE L'organizzazione che il nostro Istituto si è data richiede il ricorso ad adeguati strumenti di informazione esterna e di comunicazione interna, per:

garantire la massima informazione possibile agli utenti;

favorire la circolazione delle informazioni all'interno della scuola;

documentare l'attività didattica e non, svolta nel corso del tempo;

rendere visibile all'esterno il "prodotto scolastico";

dotarsi di strumenti per ottenere informazioni dall'esterno. Nel concreto è prevista la produzione di:

comunicati periodici rivolti alle famiglie per illustrare le iniziative di volta in volta attuate a livello di Istituto;

libretto COMUNICAZIONI SCUOLA FAMIGLIA

SPORTELLO ASCOLTO ALUNNI E GENITORI gestito dalla F.S. al POF Area 4.

sito web

102

I MEZZI MESSI A DISPOSIZIONE DEGLI UTENTI PER SEGNALARE DISFUNZIONI E PROPORRE MODIFICHE

Procedura per le segnalazioni La Scuola accetta e, non solo, sollecita ogni forma di segnalazione degli utenti relativa a disfunzioni o insufficienze dei servizi erogati. La Scuola considera tali segnalazioni come utili indicazioni per migliorare la qualità del servizio, per consentire a tutti di far pervenire con semplicità e rapidità segnalazioni inerenti il servizio scolastico. Le segnalazioni possono essere presentate al Dirigente Scolastico in forma orale, scritta, telefonica, via fax o per posta elettronica e devono sempre contenere generalità, indirizzo e reperibilità del proponente.Non vengono prese in considerazione segnalazioni anonime.

Valutazione del servizio Allo scopo di raccogliere elementi utili alla valutazione del servizio, la scuola effettua periodiche rilevazioni mediante questionari rivolti ai genitori. I risultati delle indagini vengono resi noti mediante appositi strumenti informativi.

FUNZIONE DEI SERVIZI AMMINISTRATIVI ED AUSILIARI

Il personale ATA assume un ruolo determinante nel raggiungimento degli obiettivi previsti nel Piano dell’Offerta Formativa ed è tenuto a collaborare, ciascuno con le proprie doti e capacità personali e relazionali, al raggiungimento di obiettivi quali:

un rapporto più significativo con le famiglie e con gli organismi operanti sul territorio;

rispetto del profilo previsto dai rispettivi mansionari.

STRUMENTI ORGANIZZATIVI PER REALIZZARE UN MODELLO DI DECISIONALITÀ DIFFUSA

Esiste anche un Team dei docenti incaricati delle funzioni strumentali al POF che si riunisce periodicamente con il Dirigente, o un suo collaboratore, allo scopo di valutare, adattare e migliorare le attività connesse con la realizzazione del Piano dell'Offerta Formativa. Il Dirigente Scolastico si avvale, inoltre, di un team docenti collaboratori al fine di individuare procedure efficaci e trasparenti di gestione della Istituzione scolastica.

Organico Potenziato

Potenziamento Linguistico – valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all’italiano

nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell’Unione europea, anche mediante l’utilizzo della metodologia Content language

integrated learning;

Potenziamento Scientifico – potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche:

Potenziamento Artistico w Musicale – potenziamento delle competenze nella pratica nella cultura musicale, nell’arte e nella storia

dell’arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il

coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori;

Potenziamento Motorio – potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati ad uno stile di vita sano, con

particolare riferimento all’alimentazione, all’educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti

praticanti attività sportiva agonistica.

AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE L'aggiornamento professionale di tutto il personale della scuola è un importante elemento di qualità del servizio scolastico; esso è finalizzato a fornire ai docenti strumenti culturali e scientifici per sostenere la sperimentazione e l'innovazione didattiche e a tutto il personale maggiori capacità relazionali e più ampi margini di autonomia operativa anche in relazione alla diffusione delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione. Le attività di aggiornamento, quindi, tendono alla valorizzazione in senso formativo del lavoro collegiale degli insegnanti. Compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili, le diverse iniziative possono essere di volta in volta pubblicizzate anche nelle altre scuole del territorio. Le attività di formazione e di aggiornamento riguarderanno i seguenti temi strategici:

Competenze digitali e innovazione didattica e metodologica;

Competenze linguistiche;

Inclusione, disabilità, integrazione, competenze di cittadinanza globale;

Valutazione.

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AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA Per garantire l’uguaglianza delle opportunità nell’offerta formativa, la nostra Scuola attiva una didattica che privilegia progettualità e creatività di alunni e docenti nella prospettiva della flessibilità.La valenza formativa della didattica per progetti implica trasversalità di obiettivi e contenuti, integrazione tra finalità, obiettivi, saperi e metodologie. Essa è attenta alle differenze e al protagonismo degli alunni, ai loro stili cognitivi e promuove conoscenze e competenze basate sugli elementi fondamentali dei saperi. Per l'anno 2015-2016, IL Piano dell’Offerta Formativa prevede i seguenti progetti:

CURRICULARI Progetto di educazione alla Legalità cittadinanza e costituzione: “Non lasciamoci rubare il futuro “. Musica( a titolo gratuito) UNICEF progetto “Suola Amica”.(Roccabascerana) Fare il giornale scolastico Fare scuola……..con gli alunni BES Noi spettatori attenti. Educazione alla legalità. Progetto di ricerca ambientale. Esercizi di pensiero(a titolo gratuito) Laboratorio grafico-artistico. Gioco-sport.

Extracurriculari( Scuola dell’Infanzia e scuola primaria) Progetto ambiente: “Una terra da amare”:

a)un mondo di cose belle.

b) Ma il rispetto…..cos’è? Una storia per immaginare, progettare, creare. Fare il giornale scolastico. Karate a scuola.

Extracurriculare( Scuola Secondaria di secondo grado

Primo approccio con il latino Laboratorio di lettura e di scrittura Recupero e consolidamento(matematica) Recupero e consolidamento(italiano) Progetto:”Orchestra e coro”. Le radici della nostra cittadinanza. Progetto di educazione alla convivenza. Alla riscoperta del mio paese Karate a scuola Fare il giornale scolastico

Extracurriculare (S. Infanzia, S.Primaria e Secondaria di primo grado) “Lo squillo”

Progetto in rete Scuole Secondarie di 1° Grado ad indirizzo musicale di Cervinara, San Martino Valle Caudina, Montesarchio, Rotondi.

“Orchestre città caudine” Progetti esterni

Progetto”Mettiamoci in contatto” - dott.ssa Izzo Anna dell’associazione “Legàmi” (a titolo gratuito). Musica( a titolo gratuito). Amico libro( a titolo gratuito).

Il presente Piano dell’Offerta Formativa ha durata triennale. I progetti in esso contenuti possono essere confermati o modificati annualmente. La Scuola si impegna a valutare ed eventualmente a recepire proposte formative provenienti dai partners istituzionali e/o locali . Le suddette proposte progettuali saranno vagliate dallo staff del dirigente, e dal Gruppo di Qualità e valutazione e trasmesse ai referenti interessati. L’organigramma,così come definito per il corrente anno scolastico,è suscettibile di successive modifiche. Il presente Piano dell’Offerta Formativa è stato approvato dal Collegio dei Docenti nella seduta del 18 novembre 2015. Il Consiglio di Istituto,nella seduta del 20 novembre 2015 ne ha deliberato la presa in carico.

Rotondi, 18 novembre 2015

Il Dirigente Scolastico

Filomena Russo