supporters magazine n110 del 10/11/2013

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Via Islanda, 99 (Bozzano) - Brindisi Cell. 349.4230877 Piazza Cavalerio, 24 - BRINDISI divisione SAI S Via Cappuccini, 11/B - Brindisi Tel. 0831.597406 - Fax 0831.523455 e.mail:[email protected] Via Ennio, 10 Brindisi Tel. 0831.582133 www.aloisioricambi.it Roberto CORDELLA & Demetrio SAMMARCO Consulenti e Assicuratori Laboratorio Terapia Riabilitativa S.A.S. Si effettua terapia domiciliare Foto: Michele Longo dal 1977

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Il magazine del basket brindisino giunto alla sua settima stagione. Cronaca foto e curiosità sulla stagione 2013-2014 della New Basket Brindisi e delle compagini femminii e giovanili della citta

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Page 1: Supporters Magazine n110 del 10/11/2013

Via Islanda, 99 (Bozzano) - BrindisiCell. 349.4230877 Piazza Cavalerio, 24 - BRINDISI

divisione

SAI

Roberto

CORDELLA&

Demetrio

SAMMARCOConsulenti e Assicuratori

Via Cappuccini, 11/B - BrindisiTel. 0831.597406 - Fax 0831.523455

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Via Ennio, 10Brindisi

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RobertoCORDELLA& DemetrioSAMMARCOConsulenti e Assicuratori

LaboratorioTerapiaRiabilitativaS.A.S.

Si effettua terapia domiciliare

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Pensiamo in

grAnde!

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brindisi basket club 2005supporter’s magazine 10 novembre 2013 02 brindisi basket club 2005 supporter’s magazine 10 novembre 2013 19

Accade tut-to in fretta. Nelle undi-

ci precedenti visite, Brindisi non aveva mai vinto a Vene-zia. C’è riuscita do-menica scorsa. Mai c’erano state tre vit-

torie nelle prime quattro partite in se-rie A. Mai una brindisina era in testa alla classifica dopo quattro giornate giornate. Questa squadra lo è. Ales-sandro Giuliani ci aveva detto prima di partire per Venezia che una vittoria in trasferta avrebbe fatto girare la sta-gione. Questa non solo è una vittoria lontano dalle mura amiche, ma è un grande vittoria in trasferta. Ottenuta contro una squadra forte, lunga, ca-pace di competere con le primissime per investimenti fatti in estate. Si sa, non contano soltanto i soldi per fare le squadre. Conta la capacità men-tale di saper affrontare ogni partita con lo spirito giusto, conta la voglia di giocare uniti anche nei momenti di difficoltà, conta capire come re-stare in partita anche quando l’iner-

zia pare andare al contrario. Que-sta squadra, questi ragazzi, questo gruppo a Venezia c’è riuscito. Non si è mai disunito, anche quando la Reyer ha provato a scappare sul più undici, anche quando qualche forzatura avrebbe fatto soccombe-re qualsiasi altra squadra. Anche quando hai tutto contro, compreso il caldissimo pubblico del Taliercio. Campo che, per la prima volta, sor-ride ai nostri colori e ai nostri tifosi.

Dyson si conferma ancora una volta implacabile con 24 punti, Aminu fa sua la sfida sotto le plance aiutato da un James molto concreto (29 punti in due). La squadra gira anche con gli italiani. Lewis trova punti fon-damentali nell’ultimo quarto, Snaer è ancora in naftalina. Quando gire-ranno anche i due “top scorer” dove potremo arrivare? Per adesso godia-moci questa vittoria meravigliosa! E rituffiamoci in campionato contro Reggio Emilia, squadra che alterna ottime partite in casa, ad altrettante trasferte incolori. La squadra di Me-netti, rivelazione lo scorso anno, non

è ancora riuscita a vincere fuori dal-le mura amiche e ci proverà questa sera contro di noi, anche se le fatiche dell’Eurochallenge si faranno senti-re. Andrea Cinciarini e Greg Bruner sono l’asse del gioco reggiano, a cui quest’anno si aggiunge James “The flight” White, tornato in Italia per far volare le sue lunghe braccia verso i canestri avversari. White viaggia a oltre 13 punti di media e 8 rimbal-zi a partita, dovrà confermare le sue doti contro Brindisi che nella batte-ria dei lunghi ha il reparto tra i più attrezzati del campionato. Eleganza e mano morbida per Aminu, atleti-smo e forza fisica per James, fisico puro e intimidatorio in senso positi-vo di Todic, rendimento costante e sempre più di qualità di Zerini, che non mi meraviglierebbe vederlo in nazionale entro poche settimane.

Reggio è squadra che corre molto e deve tenere sempre alto il ritmo, ma contro i ragazzi di Bucchi questo è molto difficile e ne hanno già pagato le spese Milano, Cremona e Venezia tenute sotto con la difesa e bloccate

nella transizione e nel tentativo di corri e tira. Per il momento, Reggio ha ancora poco da Bell e Koby Karl, due giocatori che però posso tornare a fare male in ogni momento. La dif-ferenza starà nella bravura dei nostri ragazzi, nella difesa voluta Bucchi e nella voglia di continuare a tene-re a bassa quota gli avversari. Tutti quelli che capitano in casa e fuori.

“E’ la prima volta che vinciamo a Venezia, vogliamo tante prime volte in questo campionato. Rimaniamo con i piedi per terra, ma questa sera abbiamo dimostrato di essere una squadra forte, unita e competitiva. E sinceramente abbiamo il dovere di cominciare a pensare in grande in questo campionato”, dice pochi mi-nuti dopo la fine della partita Fer-nando Marino, presidente dell’Enel Brindisi. C’è da credergli…giocan-do come negli ultimi due quarti a Venezia nessun traguardo può essere precluso all’Enel. Forza e coraggio!

Marino PetrelliFoto: Michele Longo

Via Indipendenza, 39/43 - Brindisi - Tel./Fax 0831.523946 - [email protected]

s o m m a r i o

Il Post.it di Mario Arceri

4

La top five della Lega A

7

Parola di vice direttore

8

Periscopio sui campionati giovanili

16

Primo stop esterno per la Futura

18

Il periodico sportivo delBrindisi Basket Club 2005Proprietario: Massimo LaiernoEditore: Brindisi Basket Club 2005Registro stampa:Autorizzazione del Tribunale di BrindisiRegistro Stampa n. 15 del 2006Direttore Responsabile:Marino Petrelli

Vice Direttore Responsabile:Francesco TrincheraAmministrazione: Massimo MazzaDstribuzione: Free Press per Brindisi e Provincia a cura del BBCResponsabile distribuzione:Lucia Capone (340.7509469)Consulente Pubblcitario:Anna Monaco Cell. 338.9825684 ([email protected])Fotografo ufficiale: Michele LongoCollaboratori: Enrico Carriero, An-gelo Cavaliere, Daniela Franco, Do-

menico Galgano, Antonio Manfreda, Antonio Martinesi, Teodoro Martinesi, Gianluca Muscogiuri, Pasquale Palmie-ro, Gianfranco Patera, Roberto RomeoEditorialista: Mario ArceriDirezione, Redazione, Ammini-strazione: Via Dalmazia, 27/h - BrindisiWebmaster e designer:Mino BuzzerraWeb administrator: Michele LongoRealizzazione grafica e Stampa:Tipografia Abicca - BrindisiVia Indipendenza, 39 / 43

Tel./Fax 0831.523946www.abiccatipografia.it E.mail: [email protected]

Web: www.supportersmagazine.itFacebook: supporter’s magazine

Brindisi Basket Club 2005Via Dalmazia, 27/h BrindisiInfo: 349.2243672

N. 109 del 27 ottobre 2013

SERIE D REGIONALE

RUVO-BARLETTA 64-82ASSI BR.-ADRIA BARI 71-96B CERIGNOLA-U. CERIGNOLA 71-82ANGIULLI BARI-SAN SEVERO 59-78OSTUNI-PALL. BRINDISI 80-70CASTELLANETA-FOGGIA 57-66SANTERAMO-FASANO 64-69LECCE-MANFREDONIA 75-102

6° GIORNATA ANDATA (2/3 Novembre)

S. RITA-JUNIOR BR. 70-64GALATINA-LECCE 64-72BARI-A. MONOPOLI 73-63MARTINA FRANCA-MESAGNE 47-67VIESTE-RUTIGLIANO 91-52A.P. MONOPOLI-CALIMERA 96-46ALTAMURA-AURORA BR. 81-57Ha riposato: San Pietro

6° GIORNATA ANDATA (2/3 Novembre)

SERIE C REGIONALE

GLI ALTRI CAMPIONATI

… e non solo palla a spicchi

DIV. NAZIONALE B MASCHILE

MARTINA FRANCA-AGROPOLI 74-78

SAN SEVERO-MONTERONI 75-55

MOLFETTA-MADDALONI 65-84

BERNALDA-SCAFATI 73-68

FRANCAVILLA-BISCEGLIE 84-75

C. TARANTO-VENAFRO 72-81

Ha riposato: Lanciano

5° GIORNATA ANDATA (2-3 Novembre)

MONTERONI 2

MOLFETTA 2

VENAFRO 2

MADDALONI 2

MARTINA F.CA 2

C. TARANTO 0

AGROPOLI 10

FRANCAVILLA 8

SCAFATI 8

SAN SEVERO 8

LANCIANO 6

BERNALDA 6

BISCEGLIE 4

CLASSIFICA

U CERIGNOLA 12ADRIA BARI 10OSTUNI 10FOGGIA 10FASANO 10B CERIGNOLA 8P. BRINDISI 8MANFREDONIA 8

BARLETTA 8SAN SEVERO 6CASTELLANETA 4ANGIULLI BARI 2RUVO DI PUGLIA 0SANTERAMO 0LECCE 0ASSI BR. 0

CLASSIFICA

VIESTE 10ALTAMURA 10SAN PIETRO 8MESAGNE 8A.P. MONOPOLI 8LECCE 6CALIMERA 6BARI 6

JUNIOR BR. 4AURORA BR. 4MARTINA F.CA 4S. RITA 4RUTIGLIANO 2GALATINA 2A. MONOPOLI 0

CLASSIFICA

NUOTO: “Sottosopra”, ecco come lavora lo staff del salvamento: Quando più di un anno fa mi chiamò Fa-bio Tagliamento per propormi un lavoro come allenatore della squadra di salvamento della pi-scina “Sottosopra”, in primo luo-go mi sentii di rispondere che non ne sarei stato in grado, in-somma io venivo dall’agonismo e del salvamento sapevo giusto i fondamentali, ma poi quando ci incontrammo mi disse che la squadra non esisteva ancora, la dovevo creare, dovevo sele-zionare dei ragazzi, e fu in quel momento che accettai la sfida.

La mia squadra è formata da ra-gazzi che vanno dai 10 anni ai 20 e anche se la maggior parte di loro viene dalla scuola nuoto e non dall’agonismo, in un anno sono cresciuti nella tecnica e nei tempi in maniera esponenziale. Si è creato un bel gruppo, affiatato e con il giusto pizzico di competizio-

ne, che è fondamentale in questo sport. La struttura, compreso tutti i collaboratori e chiunque lavori dentro, ci ha dato una mano a cre-scere, cercando insieme il modo di avere quanti più spazi possibili e soprattutto i miei colleghi istrut-tori della scuola nuoto mi aiutano indicandomi spesso e volentieri ragazzini che potrebbero far par-te del prossimo vivaio di atleti.

Il lavoro dell’allenatore non è semplice, noi siamo sia educa-tori e insegnanti, sia amici dei nostri atleti, perchè per quanto

uno voglia prendere le distan-ze, se uno dei ragazzi ha dei problemi con la scuola o con gli amici, la prima persona a cui chiedono consiglio è l’allena-tore. La piscina è un ambien-te sano e, specialmente nel periodo storico in cui siamo, abbiamo bisogno di far cresce-re i nostri figli in un ambiente come questo: quelle due ore in acqua a gravità zero, spes-so, ci fanno dimenticare tutti i problemi che ci circondano.

Stefano Fanigliulo

TENNIS: Fed Cup, anche Flavia Pennetta partecipa al trionfo E sono quattro in otto

anni! La Federation Cup, l’equiva-lente femminile della Coppa Da-vis, torna in Italia dopo tre anni.

2006, 2009, 2010 e adesso 2013 a riprova di un tennis femminile di livello mondiale assoluto. Sulla terra rossa di Cagliari le “sorelle d’Italia” hanno battuto nettamente la Russia per 4-0. Roberta Vinci e Sara Errani hanno regalato i pri-mi tre punti, poi Flavia Pennetta ha chiuso i conti, in coppia con Karin Knapp, battendo la coppia russa Gasparyan-Khromacheva per 4-6, 6-2, 10-4, con un emo-zionante tie break finale. Un fi-nale di stagione ancora più pre-stigioso per la nostra Flavia, che il prossimo ripartirà dalla posizio-ne numero 31 del ranking Wta.

pensiamo in grAnde

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brindisi basket club 2005supporter’s magazine 10 novembre 2013 18

L a Futura Basket inciampa nella Valle Ufita e rimedia il primo zero in casella. Ripartenza con

sconfitta per le ragazze di coach San-tini, imbattute in campionato dallo

scorso 9 febbraio, che tor-nano sul parquet dopo il turno di stop dell’ultima giornata. Di fronte forse il peggior cliente della conference, le le-onesse dell’Ariano Irpino domate nella trasferta di Catania di sabato scorso. Il tecnico brindisino fa il pieno delle effet-tive malgrado qualche acciacco fisico, nel dieci si rivede Giorgino al posto di Gismondi. La matricola terribile prova a tenere il passo del gruppone di testa, le padrone di casa devono chiudere in fretta la parentesi siciliana. Coach Agre-sti rinuncia alle tre lunghe preferendo Chesta e Dominguez, al 4’ un gioco da tre punti (13-6) dell’ala argentina scuote le ospiti che provano a piazzare il primo break. La situazione falli non aiuta la formazione brindisina che in-cassa la terza penalità di Siccardi al 7’. Con l’uscita dell’ex Cras, Santini mette

in mischia Marzia Tagliamento: la di-ciassettenne si fa trovare pronta con tre

canestri consecutivi che valgono il pareggio (20-20 al 14’). L’Lpa decide allora di girare la parti-ta nella propria metà campo, le esterne di casa frenano le dirim-pettaie ma i pericoli arrivano dal-la lettone Egle sotto le plance (5 punti). Le rotazioni con Micovic e Narviciute in campo portano linfa nel tabellone delle ufita-ne, che chiudono in vantaggio la seconda frazione (33-27). La squadra di casa accelera in apertura di terzo quarto, Mag-gi allunga da tre ma Diodati rintuzza e l’ottavo punto di Tagliamento tiene Brindisi in vita (41-36). La Futura non ci sta, medita il break importan-te, soffre, non si dà per vinta ma barcolla per il carico di falli: Micovic si conferma su standard offensivi eleva-

ti, l’ala-pivot di Belgrado firma il +10 al 25’ (46-36), Dominguez, entrata al posto di una spenta Chesta, fa il resto e al 30’ piazza la tripla che vale il 62-45.

Gara finita? Neanche per idea. Le ospiti si giocano il tutto per tutto nell’ultimo quarto con una zone-press che, complice qual-che minuto di respiro concesso ad Alejandra Dominguez, accre-dita il tentativo di rientro. Lau-ra Perseu sale in doppia cifra e il parziale di 9-0 riaccende le speranze di Brindisi. Il rien-tro di Dominguez risveglia il quintetto campano. Rossi con-feziona un controbreak di 10-0 con la coppia argentina Maggi e Dominguez che dà il meglio in transizione. Finisce 76-59. Al Pala Cardito la Futura cede il passo ad una forma-zione che ha saputo trasfor-mare in oro la delusione di Catania. E recrimina contro il severissimo metro arbitra-le e la falcidia di falli che ha vanificato la partita che poteva essere. “Una partita nella quale la distribuzione dei falli ha giocato un ruolo pesantissi-mo - chiosa a fine gara Gigi Santini - con una situazione che mi ha costretto a centellinare diverse giocatrici che non

sono en-

trate per questo nel vivo del match. L’incombenza falli ha condizionato le rotazioni, e giocare con qualcuno a mezzo servizio è sicura-mente più complicato. I numeri parlano chiaro. Dopo sette minuti Siccardi ave-va già tre falli a carico, il terzo periodo lo abbiamo chiuso con 21 falli commes-si contro 10, e ancora 12 tiri liberi con-tro i 30 dell’Ariano disegnano uno sce-nario da cui è difficile uscire indenni”. “Tutto si può dire meno che la Futura non sia una squadra offensiva. Soltanto nel terzo quarto ci sono piovuti addosso undici falli e gestire una gara spezzettan-do il roster è davvero faticoso – conclu-de Santini -. Eppure la partita è rimasta in equilibrio fino alla pausa lunga, poi siamo naufragati nel passivo dei falli, alla fine abbiamo anche provato a rimet-terci in scia fino al meno otto, ma l’Aria-no ha controllato e ripreso il largo”.

Uff. Stampa Futura BrindisiFoto: Michele Longo

Futura, si ferma ad Ariano la striscia vincente

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Page 4: Supporters Magazine n110 del 10/11/2013

brindisi basket club 2005supporter’s magazine 10 novembre 2013 04 brindisi basket club 2005 supporter’s magazine 10 novembre 2013 17

Dimenticata in fretta la sconf i t ta

di Bologna contro l’Acea, l’Enel ha subito riacceso sul campionato i potenti riflettori provati nel match d’apertura

contro l’Armani e poi calibrati nella partita interna contro il Cremona che tanto agevole non deve essere stata se la squadra del simpatico Gigio Gre-sta domenica scorsa ha affondato la corazzata sassarese. A pieno regime Brindisi si è così presentata a Vene-zia minando seriamente la panchina di Mazzon con la vittoria assai netta sulla Reyer che spedisce la squadra di Piero Bucchi in vetta ad una classifica che ha cominciato a sfoltire i ranghi con la caduta di Caserta, di Roma, di Avellino, oltre che, appunto, di Sassari.

Da dieci, la pattuglia di vertice si è ridotta a sole, si fa per dire, sei unità, con i grandi nomi del passato recente e più antico del basket italiano, Sie-na, Milano, Varese, Bologna, Cantù, e di Brindisi che ne entra a far parte a suon di risultati anche importanti (Milano grande favorita per lo scu-detto e Venezia grande protagonista del mercato estivo), risultando proba-bilmente, oltre che la sorpresa di questo primo mese di attività, anche la più meritevole del po-sto che occupa.

La squadra gira. Ha c a m b i a -to molto, quasi tutto, quest’esta-te, ma Bucchi è ri-uscito a farla trovare pronta e ben calda allo start della stagione, individuando in Jerome Dyson il finalizzatore, tra i migliori top-scorer del campionato, in James Delroy l’acchiappa rimbalzi

giusto, in Folarin Campbell un ottimo assistman. Cifre alla mano - per quel-lo che possono contare - sono un po’ indietro Ron Lewis e Michael Snaer, ma vanno forte Alade Aminu e Miroslav To-dic. Quindi-ci minuti a partita per An-d r e a Z e r i -ni, ma 100 per c e n t o al tiro, rimbalzi e soprat-tutto stoppa-te, quanto ba-sta per auspicarne un impiego maggiore.

La stella, l’uomo destinato quest’an-no a far sognare i supporters brindisi-ni, sembra dunque Dyson che, dopo il college nella Connecticut Un., ha gio-cato nella Nbdl per Tulsa viaggian-

do a quasi 17 punti di media e con l’Ha-

poel Holon lo scorso anno

risultando il miglior m a r c a -tore del c a m -pionato i s r a e -l i a n o

d o p o aver vin-

to il bron-zo ai Pana-

mericani con la nazionale sta-

tunitense, peraltro pri-va di nomi della Nba, e avere

sfiorato, nove presenze a New Orle-

ans, il mondo della superlega ameri-cana. Una carriera, dunque, ai mar-gini dell’eccellenza ma che offre le

referenze giuste per il campionato italiano che da molti anni

ormai non esibisce più campioni di livello

assoluto. Dyson ha le carte in regola per conquistare definitiva-mente il cuore di B r i n d i s i che ha già

aumenta to la frequen-

za cardiaca nell’ammirare

il suo gioiellino, la guardia tiratrice di

Rockville che si sta facen-do apprezzare per qualità balistiche e gestione del gioco, requisiti quanto mai necessario da esibire al meglio nella quinta gara stagionale contro la Reggiana per districarsi dalla preve-dibile gabbia nella quale cercheran-no di rinchiuderlo Cinciarini e Bell.

Reggio Emilia è stata la rivelazione della passata stagione. Ad un impian-to collaudato (ha costretto Roma nei quarti di finale alla settima gara) ha aggiunto James White, l’altra stella del campionato per i suoi trascorsi americani e italiani, e Coby Karl, fi-glio del coach di Gallinari a Denver, ma l’uomo di maggiore spessore sta-volta è un italiano, Andrea Cinciarini che l’Europeo in Slovenia ha defini-tivamente valorizzato e che a febbra-io verrà premiato con il “Reverberi 2013”, succedendo a Luigi Datome.

La Reggiana è ottima squadra, ben allenata, ma finora ha brillato in casa e molto meno in trasferta. Brindisi, vincendo, aumenterebbe a quattro

lunghezze il vantaggio su una delle formazioni più accreditate per Final Eight e play off. Come si suol dire, e sarà pure banale ma vero, i due punti in palio stavolta valgono dop-pio: l’occasione è buona, a Dyson in particolare, ripetendo i numeri di Venezia, il compito di non lasciarse-la sfuggire. E comunque il confron-to a distanza con James White può valere da solo il prezzo del biglietto.

Mario Arceri

La lunga attesa sembra destinata a finire se è vero, come sembra ormai molto probabile, che il

campionato di serie “C” femminile prenderà il via nel week end fra il 9 e il 10 novembre (giorni immediata-mente precedenti questa pubblicazio-ne e motivo per il quale non possiamo

rendervene conto). Purtroppo ancor prima della partenza si registra il me-sto ritiro del Basket Ball San Vito giu-sto per ricordare, qualora ce ne fosse ancora la necessità, le difficoltà in cui operano le piccole società sportive e così le squadre partecipanti risultano alla fine essere undici, il che significa per ciascuna di esse un turno forzato di riposo. Intanto, durante lo scorso fine settimana, per “acclimatare” le ragaz-ze alle roventi temperature del cam-pionato, la squadra di coach Rubino ha partecipato al triangolare di Taran-to, che ha visto all’opera la locale De Florio, la Tre Erre e la New Basket Lecce. E’ stato un impegno probante

per le giovanissime biancorosse che hanno dovuto “fare i conti” con la fisi-cità delle atlete joniche e con l’espe-rienza di quelle salentine ma, allo stes-so tempo, è stato un valido test per lo staff tecnico che ha potuto trarre utili indicazioni dalle due gare disputate al Tursport. “Un buon impatto” dichiara

il presidente Riccardi, “con le atlete che hanno sciorinato un buon basket sia pur al cospetto di avversari fisica-mente molto più prestanti, cercando di tradurre in campo quanto appreso durante gli allenamenti in palestra. C’è ancora molto da lavorare ma siamo all’inizio e quindi c’è tempo e modo di migliorare.” Intanto nella settimana pre campionato ci saranno altre due amichevoli contro le brindisine Endas Bozzano ed Intrepida che serviranno a perfezionare i meccanismi tecni-ci e tattici oltre allo stato di forma per affrontare nel migliore dei modi la prima palla a due del campionato

Uff. Stampa Tre Erre

Via Mahatma Gandhi, 21 (z.i) - BrindisiTel. 0831.573264 - Fax 0831.571699

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IL POST IT di Mario ARCERIDyson è già stella.

Che match con White

ROMA-CANTU’ 80-82

VARESE-AVELLINO 85-68

R. EMILIA-CASERTA 76-59

VENEZIA-BRINDISI 82-87

CREMONA-SASSARI 86-74

BOLOGNA-MONTEGRANARO 96-73

MILANO-PISTOIA 75-55

PESARO-SIENA 69-94

4° GIORNATA ANDATA (3 Novembre)

PISTOIA-CREMONA (sab. ore 20.30)

CANTU’-AVELLINO

SASSARI-VARESE (dom. ore 20.30)

CASERTA-ROMA

BRINDISI-R. EMILIA (dom. ore 17.30)

MONTEGRANARO-PESARO

BOLOGNA-MILANO

SIENA-VENEZIA (lun. ore 20.30)

5° GIORNATA ANDATA (10 Novembre)

AVELLINO-CASERTA (sab. ore 20.30)

SIENA-MONTEGRANARO

ROMA-BOLOGNA (dom. ore 20.30)

VARESE-BRINDISI (dom. ore 19.00)

REGGIO EMILIA-PISTOIA

CREMONA-CANTU’

PESARO-SASSARI

VENEZIA-MILANO (lun. ore 20.30)

6° GIORNATA ANDATA (17 Novembre)

CAMPIONATO SERIE A

Da LuigiIl Capitano

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Menù ristorante: Euro 25,00Menù pizzeria: Euro 15,00

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Il Brindisi Basket Club 2005 sta organizzandola trasferta di Caserta del 24 Novembre.

Per informazioni rivolgersialla sede di Via Dalmazia, 27/H

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BRINDISI 6

BOLOGNA 6

SIENA 6

CANTU’ 6

VARESE 6

MILANO 6

CASERTA 4

ROMA 4

SASSARI 4

REGGIO EMILIA 4

AVELLINO 4

PESARO 2

VENEZIA 2

CREMONA 2

MONTEGRANARO 2

PISTOIA 0

CLASSIFICA

Ai nastri di partenza il campionato di serie C

I nostri lettori

Page 5: Supporters Magazine n110 del 10/11/2013

brindisi basket club 2005supporter’s magazine 10 novembre 2013 14 brindisi basket club 2005 supporter’s magazine 10 novembre 2013 07

Esistono at-timi che ci a p p a i o n o

più lunghi dell’uni-tà di tempo che rappresentano. Una sorta di ibernazio-ne delle sensazioni, animazione sospesa

della volontà di respirare. Istanti nei quali la vita scorre davanti agli oc-

chi, come una retrospettiva su chi sei stato e cosa hai fatto. Questo è stato il mio senso di smarrimento alla no-tizia della morte di Lou Reed. Nelle parole di sua moglie, l’ar-tista e per-former Lau-rie Anderson, “Lou era un principe e un combattente e so che le sue canzoni sul dolore e la bellezza del mondo riem-piranno molta gente dell’in-credibile gioia che aveva per la vita. Lunga vita alla bellez-za che scende, attraversa e si impadronisce di tutti noi”. Per quei casi strani della vita, che dopo averli vis-suti, ti sembrano invece logici e concreti, avevo da poco termi-nato di ascoltare le registrazioni di un tour dello stesso Reed con Robert Quine alla chitarra. Quine, è stato un chitar-rista geniale e in-novatore allo stes-so tempo, capace di dare al suono del suo strumento, una bellezza tut-ta sua, diversa, elegante e geniale.

Pensavo a lui mentre vedevo giocare Lebron James e Stephen Curry, il pri-mo nella partita inaugurale della nuo-va stagione Nba a Miami, dove gli Heat malmenavano i Bulls del rien-trante Derrik Rose, il secondo invece,

si muoveva agile e perfetto nel nuovo team che risplende di talento all’om-bra del Golden Gate a San Francisco. Una sottile linea di congiunzione lega questi tre enormi talenti, la loro città natale: Akron, Ohio. L’inizio di una nuova stagione Nba, mette sul piatto una serie di emozioni non decifrabili per chi scrive, orienta nel mio personale orologio della vita, lo scorrere delle lancette, l’avvicendar-

si delle stagioni. Ripercorre il senso di meraviglia che si prova viaggian-do nelle storie americane, dal Grand

Canyon alla De-ath Valley, dalle realtà urbane sterminate che illuminano le coste degli oce-ani, come Bo-ston, Orlando o Los Angeles, alla profonda provincia in-terna, il freddo di Chicago o le tempeste di neve a Minne-apolis, luoghi dove nessuna bussola rie-sce ad aiutarti nell’orienta-mento e solo lo spazio vi-sivo intorno a te ti aiuta a spostarti cercando il posto dove andare o da dove fug-gire, come il Travis di Paris Texas, per cercare infine un luogo che puoi chia-mare casa.

Un luogo dove le ansie si

placano, i venti si smorzano sulle onde del mare, e in cui la convulsione della quotidianità appaia ordinata, dove anche le ave-nues riescono a essere familiari nel loro stendersi come un tappeto lungo i corridoi labirintici di cemento. Ec-comi, arrivo, sono e mi sento a casa. Hey Lou, anche io sono a New York.

Amedeo Confessore

Nba I love this game:Ecco il luogo dove le ansie si placano

La top five dei punti realizzati, rimbalzi, stoppate, assist, recuperi, tiri da tre punti della Lega Basket

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A. CINCIARINIReggio Emilia 18

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Page 6: Supporters Magazine n110 del 10/11/2013

brindisi basket club 2005supporter’s magazine 10 novembre 2013 06 brindisi basket club 2005 supporter’s magazine 10 novembre 2013 15

Una sensa-zione nuova per i tifosi

dell’Enel Brindisi, mai provata fino ad ora: guardare tutti dall’alto in basso della classifica ha un sapore particolare,

ma guai a farsi illusioni. Sul parquet del Pala Pentassuglia arriva una del-le squadre più ostiche e ben assortite di questo campionato, la Grissin Bon Reggio Emilia. La squadra biancoros-sa, allenata da un bravissimo coach come Massimiliano Menetti, ha alle-stito un roster di tutto rispetto, confer-mando il nucleo della scorsa stagione al quale ha unito un paio di elementi di assoluto valo-re. Il rendimento iniziale della formazione emilia-na è stato però altalenan-te, con due vittorie casa-linghe – una ai danni dei campioni d’Italia della Montepaschi Siena – e altrettante sconfitte lon-tano dal parquet amico. La prova che la attende sul campo dell’Enel Brindisi è di estrema difficoltà, visto il super inizio della formazio-ne di coach Bucchi, la vera sorpresa di que-sto inizio campionato. Dopo la sorprenden-te qualificazione ai playoff nell’annata 2012/2013 – chiusa al sesto posto in stagione rego-

lare ed ai quarti di finale con l’Acea Roma – Reggio Emilia è ripartita con l’obiettivo di essere nuovamente tra le prime otto forze del campionato e, perché no, togliersi qualche soddi-sfazione extra da maggio in poi. Scelta saggia è stata la conferma di uno dei capisaldi della Nazio-nale italiana di coach Pianigiani, il playmaker Andrea Cinciarini, vero protagonista dello splen-dido Europeo in Slovenia dello scorso settembre. Sta deludendo le attese, invece, la guardia ex Milano Coby Karl, arrivato per fare la differenza ma ancora un po’ in difficoltà nei giochi dise-gnati per lui da Menetti. Identica cosa si potrebbe dire per il suo dirim-

pettaio odierno Ron Lewis, chissà che non sia proprio la sfida tra i due ad essere decisiva ai fini della vit-toria dell’una o dell’altra squadra. È tornato in Italia con tante speran-ze e voglia di rivalsa, dopo la non esaltante esperienza in Nba con la canotta dei New York Knicks, James “The Flight” White. Gio-catore dotato di grande atletismo ed esplosività – il soprannome lo testimonia - è un vero pericolo per le difese avversarie soprattutto in

penetrazione ed in contropiede, mentre fatica nel tiro da 3 punti, appena un 16 per cento fino adesso, e nella fase di-fensiva. Sotto le plance si sta facendo v a l e r e

il nuovo arrivato Silins, ala forte con una buona mano dalla

media e lunga di-stanza. È in grado di sfruttare anche i grandi spazi creati nell’area pitturata dal pivot Brunner, un vero maestro del pick and roll, sem-pre presente a rim-balzo - ne conquista 7 di media a partita – nonostante la non eccessiva altezza. Il chiaro segnale di un cambio di obietti-vi della società emi-liana, orientata più alle posizioni playoff che al raggiungimen-to di una semplice salvezza, è dato dalla

profondità della panchina. Poter contare su elementi come Bell, Anto-nutti, Cervi e Filloy è un vantaggio che permette a Menetti di cambiare assetto tattico in base all’andamento della parti-ta ed alla forma dei suoi “titolarissimi”.Sarà una dura battaglia quella che ci aspetta, ma vogliamo continua-re a guardare tutti dall’alto in basso, sperando di non soffrire di vertigini!

Gianluca MuscogiuriFoto acquisite dal web

Dopo 11 lun-g h i s s i m e t r a s f e r t e

sul parquet lagunare arriva la prima vitto-ria per l’Enel Basket Brindisi, che riesce cosi a sfatare il tabù veneziano e conqui-

stare due punti che la portano virtual-mente al secondo posto a pari punti con altre squadre. La vittoria conqui-

stata nella quarta giornata di campio-nato rispecchia nuovamente gli aspetti positivi visti nella partita casalinga con Milano, ottima difesa sui lunghi e soprat tu t to un cambio di mentalità tra il secondo e il terzo quarto. Come al so-lito c’è stato un grande ap-porto offensi-vo da parte di tutti gli ame-ricani, in par-ticolare Jerome Dyson autore di 24 punti e artefice sia in attacco che in difesa della ri-monta brindisina. C’è da sottolinea-re una grande prestazione del lungo nigeriano Aminu che ha deliziato il pubblico brindisino e lagunare con alley-oop devastanti, come al soli-to ottima prova di Campbell e James che rispettivamente con 14 e 11 punti hanno trascinato la squadra brindisina alla vittoria che si significa moltissimo in termini di classifica, dove si inco-minciano a delineare le contendenti a questo campionato equilibratissimo.La cosa che più mi stupisce è il cambio

mentale avvenuto dopo l’intervallo, dove gli americani hanno incominciato a ragionare e gestire meglio palloni im-portanti, che hanno portato a dimezzare il numero di palle perse e aumentare i possessi. L’Enel, a differenza dell’ulti-ma trasferta con Roma, è riuscita a im-

porre negli ultimi minuti il proprio ritmo e cercando tiri semplici, costringendo i lunghi avversari a sbagliare dal pittu-rato. Cosa avrà mai detto coach Bucchi in quei quindici minuti? La risposta non si saprà mai. Una nota negativa della bellissima vittoria con Venezia è quella che ancora Snaer e Lewis non si adattano al meglio nel campionato ita-liano, soprattutto per quanto riguarda le chiamate arbitrali e il ritmo di gioco.La prossima partita si disputerà nelle

mura amiche con una delle nostre riva-li Reggio Emilia, reduce da un ottima prestazione casalinga con Caserta. Per

questo bisognerà dare il massimo e cercare co-stantemente di gestire il ritmo gara evitando la nostra più gran-de pecca quella delle palle per-se. La squadra di Reggio Emilia ha incominciato il campionato in grande stile, grazie al ritro-

vato Andrea Cinciarini che dopo gli Eu-ropei in Slovenia si ritrova da vero leader in cabina di regia, affiancato da giocatori di spessore come Brunner e White, che nel corso degli anni stanno diventando sempre più decisivi e gestiscono al me-glio questa capacità per imporre il pro-prio gioco e fermare i propri avversari.Come avevamo anticipato nello scor-so giornale, questo campionato è molto equilibrato e ne abbiamo avuto prova do-menica scorsa con Cremona, squadra del nostro ex capitano Ndoja, che è riuscita a cancellare il proprio zero dalla classifica contro Sassari. I pronostici fatti ad ini-

zio campionato incominciano a non reggere più, le corazza-te di Milano e Sassari ancora non hanno imposto il proprio gioco e per questo dopo la quarta giornata incominciamo a vedere la classifica dall’al-to sognando quell’posto tra le prime otto che può si-gnificare play-off scudetto.Come ogni giornata casalinga il tifo brindisino sarà presente e cercherà di incitare i propri giocatori, ripensando a quella vittoria dello scorso anno pro-

prio con Reggio Emilia con una tiro da tre punti di Gibson, che portò Brindisi ad aggiudicarsi un posto nelle Final Eight .

Forza ragazzi: come tutti,io sono con voi.

Antonio MartinesiFoto: Michele Longo

Scrivono le nuove leve del clubBrindisi protagonista in un campionato equilibrato

Gli avversari in campo Qui Reggio EmiliaLa Grissin Bon Reggio Emilia si presenta al PalaPentassuglia anco-ra a secco di vittorie in trasferta. Lontano da casa infatti i biancoros-si hanno subito due pesanti sconfit-te contro Varese e Montegranaro, offrendo prestazioni ben lontane da quelle entusiasmanti viste al PalaBigi contro la Montepaschi Siena e la Juve Caserta. In cerca di un’identità ben precisa, la squadra

guidata da Massimiliano Menetti fa dell’intensità difensiva e delle veloci ripartenze i propri punti di forza. James White è il top player capace di cambiare in un attimo il volto della partita, viaggia ad una media di 13.5 punti e 8 rimbalzi a partita, in costante crescita. Il con-fermato asse Cinciarini-Brunner è tra i più temibili del campionato: il play della Nazionale garantisce as-sist per i compagni, mentre il pivot americano di passaporto svizzero è stato assoluto protagonista con-tro Caserta, mettendo a referto 11 punti e altrettanti rimbalzi. Mar-chio di fabbrica sono la grinta del capitano Antonutti e la freschezza del lettone Silins, a compensare le prove finora in chiaroscuro di Troy Bell e Coby Karl. La Grissin Bon è vulnerabile senza il pub-blico di casa e l’impegno martedì in EuroChallenge può avere tolto energia dalle gambe di una squa-dra che corre molto e si sacrifi-ca per difendere a tutto campo

Tommaso Casotti

Page 7: Supporters Magazine n110 del 10/11/2013

brindisi basket club 2005supporter’s magazine 10 novembre 2013 12

Facile parlare di record quando per la prima volta nel-la storia “frequenti” l’olimpo del basket italiano per la secon-da stagione consecu-tiva, e non con il volto timido dell’esordien-

te in bilico ma con tutta la “meridiona-le baldanza” data dal prospero habitat della nostra pallacanestro. Facile ancor

di più quando riesci a rom-pere un incantesimo per-verso che ha reso per quasi quaranta anni Venezia inespu-gnabile. Facilis-simo sorridere quando festeg-gi due vittorie consecutive e la testa della clas-sifica, se pure in coabitazione (di lusso!dato che con-dividiamo l’onore con Varese, Cantù e Bologna) e dopo SOLO tre giornate. Uhm, c’è una categoria speciale di Supporters tra noi detta “gatti neri” che trovano davvero troppo facile tutto ciò, che pontificano, perché parlano di ba-sket (loro!), che questo “incendio” di-vampi troppo presto, che non abbiamo meritato niente o quasi, che non siamo maturi, né pronti…Il cuore del tifoso che ogni domenica, invece,

si spella le mani e spettina le corde vocali, quello “navigato” ad ogni tipo di emozione, che le ha viste tutte e vissute nella buo-na e molto spesso anche nella cattiva sorte , prendendosi clamorosi ciaf e delusioni cocenti, sa che dietro que-sto piccolo compendio di record, non c’è nulla di facile né di scontato. Che i passi falsi sono in agguato, facendo svanire successi davvero a portata di mano, che si recupera e si impara dagli errori, riuscendo a vincere sfide vere, con alti e bassi. Lo testimoniano le pa-

role del coach a proposito di un fattore fondamentale che chiameremo “senso di responsabilità”. Se io, giocatore X, so di aver mancato alle mie stesse po-tenzialità, o alle aspettative (commisu-rate di certo al ruolo e al valore) com-preso il cosa ed il perché, mi impegno a fondo, e mi trascino magari appresso tutto il gruppo, per ottenere quel suc-cesso che si merita, sconfiggendo il do-lore o acciacchi vari, allora quel record è degno di celebrazione perché scaturi-

sce da sudore e fatica, senza la quale non si giunge

“alla cima del valo-re”, per dirla con

Pindaro che di celebrazioni di atleti vittoriosi era esperto. Dunque, guru del basket, considerate an-

che la partico-lare fisionomia

del campionato in cui ci muoviamo con

notevole disinvoltura, in cui vige un ridimensiona-

mento a monte delle risorse e dunque, per quanto alcuni team si muovano in questa direzione, vedi Milano… Ciò comporta l’assenza di nuclei piramida-li, di squadre leader che possano “con-dizionare” la classifica nonché quindi l’apertura di nuovi scenari, di stuzzi-canti opportunità e prospettive un po’

per tutti. Perché dun-que offuscare una gio-ia intera con nubi fo-sche di preannunciati disastri? Perché non godere, tutti insieme, del momento di lu-minosa affermazione del basket brindisi-no, patrimonio pre-zioso di una intera regione, (ora che finalmente anche il telegiornale regio-nale della Rai pun-

tualmente riferisce delle nostre gesta), sponda fondamentale di emancipazio-ne di una terra stretta tra mille proble-matiche? Anziché, in nome del basket, dissertare ipercriticamente, apriamoci alla speranza, quella di vedere, gara dopo gara, prova dopo prova, formarsi il carattere della nostra squadra, diven-tando non supporters ma promoters del movimento cestistico, se esso può rap-presentare esempio virtuoso, e , perché no, anche modello di vita.

Daniela FrancoFoto: Michele Longo

La nostra squadra, patrimonio di un’intera regione

Page 8: Supporters Magazine n110 del 10/11/2013

brindisi basket club 2005supporter’s magazine 10 novembre 2013 08 brindisi basket club 2005 supporter’s magazine 10 novembre 2013 13

G odere un po’ l’euforia del momento, a

volte, non guasta. Ed i risultati di queste prime quattro parti-te dell’Enel Basket, inutile negarlo, sono ampiamente soddi-

sfacenti. Certo, avventurarsi in procla-mi esageratamente trionfalistici, che possano poi essere delusi o adagiare la squadra sugli allori è eccessivo, ma si possono prendere tutti gli effetti positivi di quanto raccolto sino ad ora per creare una sorta di circolo virtuoso, che riesca a dare una spinta in più all’ambiente .Gli stessi giocatori sembrano aver recepito il messaggio, anche per-ché pare essersi sviluppata una sinergia importante tra tutte le componenti del mondo cestistico brin-disino ed in particolare di quello che segue da vicino le vicende del team, ad iniziare dall’entusiasmo dei tifosi.Ed ancora una volta, nella vittoria con-tro Cremona prima e contro Venezia poi, si è visto quello che sembra esse-re il marchio di fabbrica della squadra

biancazzur-ra, ovvero una coralità che funzio-na sotto tutti gli aspetti, a prescindere dai numeri. E come spie-gato dallo stesso gene-ral manager Alessandro Giuliani nel-la conferenza stampa prima del match con-tro Venezia, questo Brindisi è soprat-tutto una squadra che non dà punti di riferimento, con soluzioni tattiche mol-teplici sia nei lunghi che nei piccoli e, quindi, con una varietà piuttosto ampia di quintetti a disposizione di Bucchi.Il coach brindisino, perciò, può fare af-fidamento su tanti fattori, che si rispec-chiano anche nelle qualità dei singoli, dalla vena realizzativa di Dyson al peso specifico di James e tanto altro ancora: a lui il compito di tenere le fila di que-sto gruppo, che come già rimarcato in altre occasioni,

sembra essere compatto ed unito anche fuori dal campo, con un amalgama che costituisce uno dei punti chiave di questo inizio di stagione. Tutti, insomma, sono impor-tanti: basti pensare che il canestro della svolta al Taliercio è stata la conclusione dall’arco di Ron Lewis, uno dei giocatori reduci da un momento no ma che con la propria inventi-

va ha saputo dare la giusta inerzia alla gara dell’Enel. La guardia brindisina, e lo stesso discorso vale per Snaer, po-trà tornare a ritrovare il canestro anche prendendo nella giusta maniera i frutti di questo entusiasmo che si è creato.Ed il prossimo appuntamento è for-se il test migliore per capire lo stato dell’arte: la partita, ormai diventata quasi una tradizione, con la Gris-sin Bon Reggio Emilia, squadra da sempre quadrata e forse speculare a quella brindisina per atteggiamento. Basti pensare al turno precedente, con i reggiani che hanno offerto una prestazione ampiamente convincente sul piano dell’intensità difensiva (so-prattutto nel rapporto tra palle perse e palle recuperate) contro una delle squadre che sino ad allora aveva reso al meglio, la Pasta Reggia Caserta. Senza parlare dei vari singoli, guidati da quel James White che resta sempre uno dei giocatori con il passato più importante tra quelli che attualmente calcano i campi della Lega A di basket.

Francesco TrincheraFoto: Michele Longo

5 anni fa un tragico destino ha strappato alla vita Elio Pentas-suglia. Era una sera del 31 otto-

bre 1988 quando “Big Elio”, come tutti lo chiamavano, stava tornando a Brin-disi e la sua macchina perse il control-lo in territorio di Monopoli. E’ passato tanto tempo ma il ricordo che si ha “è sempre presente, spingendo tutti con forza e determinazione a continuare il suo enorme e straordinario lavoro che ha svolto per Brindisi e, più in genera-

le, per la pallacanestro italiana”, come racconta in un appassio-nato ricordo Fernando Marino, presidente dell’Enel Brindisi. Che lo scorso settembre ha final-mente realizzato un grande sogno, un desiderio covato a lungo per onorare la figura di Pentassuglia: organizzare un torneo a lui dedicato nel palasport che porta il suo nome.Allenatore dell’anno nel 1969, Pen-tassuglia raggiunge il suo apice con Rieti, portandola dalla A2 ai vertici europei dal 1977 al 1980. E’ il 26 marzo 1980 e la squadra laziale si ag-giudica a Liegi la coppa Korac contro il Cibona Zagabria con il punteggio finale di 76-71. Nella sua squadra gio-cavano, tra gli altri, Willie Sojourner, Roberto Brunamonti, Lee Johnson, Luca Blasetti e Gianfranco Sanesi.Poche settimane dopo il successo in Coppa Korac, Elio Pentassuglia diede l’addio a Rieti cedendo alle lusinghe di Varese. Forse aveva intuito che il ciclo di Rieti si stava concludendo e che la Sebastiani non avrebbe potuto dargli una squadra competitiva, con ampia libertà sul mercato, per poter puntare a

obiettivi più elevati. Big Elio abbando-nò Rieti tra mille ringraziamenti e au-guri. Ancora oggi Roberto Brunamonti lo ricorda come “un bravo psicologo, capace di mettere tutti a loro agio sdrammatizzando qualsiasi situazione”.Elio era l’amico di tutti i giorni, ha saputo prendere i giovani dal verso giusto. Non ha mai detto: hai sba-gliato. Dunque, più che un sofisticato stratega, un abile gestore di uomini e in questo tanti tecnici preparatissimi

sulla teoria e sul-la tattica, magari anche più di Elio, sono certamente meno capaci.Quando nel 1988 la Sebastiani spro-fondò nel purgatorio della serie B, Pentassuglia fu pronto a correre, mosso da immensa gratitudine, al ca-pezzale della società con cui aveva ottenuto le più grandi soddisfazioni. Il suo terribile destino gli impedì di sapere se sarebbe mai riuscito nell’im-presa di riportare Rieti in serie A.Quanti ricordi legano Elio Pentassu-

glia alla sua Brindisi. Un elenco lun-ghissimo di episodi. “Uno su tutti: il suo impegno per non far sparire il ba-sket in città dopo la rinuncia della Pal-lacanestro Brindisi a metà degli anni ’80, ripartendo da una nuova società composta da imprenditori e profes-sionisti quali Tullio Marino, Oronzo Pennetta, Vito Buonsanto, Cosimo Cordella”, ricorda ancora Marino.Il suo nome non sarà mai dimenti-

cato e il suo Memorial si arricchi-rà di anno in anno di interessanti e spettacolari appuntamenti, quale in-segnamento alle giovani generazio-ni che non lo hanno conosciuto di quel che è stato, ancora è e sempre sarà Elio Pentassuglia per Brindisi!

Marino PetrelliFoto tratte dal Libro

“Ciao Elio” di Lionello Maci

“Big Elio” Pentassuglia sempre nei nostri cuori

[email protected]

Coralità e gruppo,

la squadra che piace a Bucchi

Il “Reverberi” assegnato ad Andrea Cinciarini E’ Andrea Cinciarini il trionfatore della 28esima edizione del premio Reverberi, la manifestazione promos-sa dall’amministrazione comunale di Quattro Castella in collaborazione con la Federazione italiana pallacanestro, la Lega Basket e con il patrocinio della Fiba, della rivista Basketnet, del Coni e dell’Ussi, l’Unione stampa sportiva italiana. Il giocatore della Grissin Bon Reggio Emilia, nato nel 1986 a Catto-lica, succede nell’albo d’oro come mi-glior giocatore italiano a Gigi Datome.Oltre a Cinciarini, i premi per la sta-gione 2012-2013 sono stati assegnati a Kathrin Ress, miglior giocatrice, Luca Banchi, miglior allenatore, Roberto Begnis, miglior arbitro, il dirigente Fip Gaetano Laguardia premiato alla car-riera, la presidentessa di Cantù Anna Cremascoli, premio al personaggio, il presidente di Reyer Umana Vene-zia Luigi Brugnaro, premio speciale per il contributo fornito al basket, e Alberto Pancrazi, premio giornalista. Alla Reyer Venezia è andato anche il premio speciale per il settore giovanile.Per tutti l’appuntamento è fissa-to a Quattro Castella il 10 febbraio 2014, quando avrà luogo la cerimo-nia ufficiale di consegna dei premi.Istituita nel 1985 in onore e ricordo del grande arbitro reggiano Pietro Rever-beri, recentemente inserito nella Hall of Fame del basket mondiale come uno dei migliori arbitri di tutti i tem-pi, la manifestazione ha saputo negli anni rinnovarsi diventando un punto di riferimento per atleti, dirigenti, arbitri e semplici appassionati della palla a spicchi. L’iniziativa, grazie alla colla-borazione della federazione interna-zionale, è riconosciuta come l’unica in Italia che premia tutte le categoria operanti nel mondo del basket, dagli arbitri ai dirigenti passando per gioca-tori, giocatrici, allenatori e giornalisti.

Fonte:www.reggionline.com

Page 9: Supporters Magazine n110 del 10/11/2013

brindisi basket club 2005supporter’s magazine 10 novembre 2013 16 brindisi basket club 2005 supporter’s magazine 10 novembre 2013 05

Prima di aggiornarvi sui cam-pionati vi faccio un breve resoconto di quanto successo

a Lecce con l’evento “Giornate Azzur-re”. Questa iniziativa della Fip, che fino a due anni fa si chiamava “Setti-mana Azzurra”, prevedeva che lo staff tecnico del settore giovanile si recas-se in ogni regione per una settimana, interagendo con gli staff tecnici delle singole società che ne avessero fatte richiesta. L’iniziativa è stata ridotta alla presenza dello staff della naziona-le per una o due giornate, nell’allena-mento delle selezioni giovanili e nella organizzazione di un clinic integrato. “Integrato” perché la presenza del responsabile del settore Mi-nibasket, Maurizio Cremonini, del responsabile dei preparato-ri fisici Francesco Cuzzolin, del responsabile del settore giova-nile Andrea Capobianco e del responsabile tecnico unico della federazione Simone Pianigiani.

A Lecce si è prima svolto l’allena-mento della selezione dei nati nel 1996/97 e quindi a seguire quello della selezione dei 98/99. Si sono messi in evidenza alcuni prospetti di sicuro interesse negli allenamenti fatti a mille dai ragazzi e condotti da Capobianco; peccato che il respon-sabile tecnico abbia sottolineato come non abbia potuto fare tutto il programma previsto con i più grandi causa il livello tecnico non eccelso dei ragazzi. Sempre non per stupido campanilismo ma se fosse stato convo-cato qualche atleta di Brindisi lasciato a casa questo probabilmente non sa-rebbe avvenuto. Il coach della nazio-nale, Pianigiani, ha concluso il clinc integrato, che ha avuto come argomen-to il contropiede; lezioni che hanno confermato come i vari settori tecnici stiano cercando un filo conduttore per un percorso di crescita unico che parte dai 5 anni con i Pulcini del Minibasket e finisce ai 19 coni il campionato U19.

I Campionati DNG: l’Enel si riscat-ta dopo la sconfitta casalinga subita all’esordio dalla Sidigas Avellino per 70-79 andando a vincere a Corato con-tro la BNB per 77 a 78 con Morciano, Prete e Rosato in doppia cifra. Partita costantemente in equilibrio e con un ultimo quarto finito 7 pari che la dice lunga sulla tensione in campo. Domani alle ore 18 al Pala Pentassuglia potran-no allungare la striscia positiva contro il Basket Veroli che ha perso proprio con-tro Avellino (72-67) dopo essere stata battuta nettamente in casa all’esordio con Bk Latina. Virtus Roma e le due di Latina sembrano le più serie candidate alla vittoria finale e ai passaggi al turno successivo che può essere ampiamen-te alla portata dei ragazzi di Curiale.U19: Quinto turno per il campionato

regionale. Nel Girone C l’Invicta dopo aver perso l’imbattibilità a Calimera, che guida la classifica a punteggio pie-no, vince contro la Pall. Carovigno e si attesta al secondo posto in classifica. Prima vittoria per il Basket Brindisi che batte in casa il Castellana (62-48) e la-scia il fondo della classifica all’Eagles che ha riposato. Nel Girone D l’Aurora si conferma capolista andando a vince-re a Taranto contro il Cus Jonico per 74 a 63 mentre la New Basket Brindisi batte agevolmente l’Assi per 114 a 31.

U17Ecc: vincono le due squa-dre brindisine con Aurora Brindisi che batte la Pall. Monteroni per 77 a 60 e l’Enel Brindisi che strapazza in casa la Matteotti Corato 112 a 68. Strana partita quella disputata al PalaZumbo nel remake della finale regionale del campionato U15 di due anni fa; dopo i primi due quarti combattuti, i cora-tini si sono completamente sciolti e il divario è lì a dimostrarlo. Pacifico e De Gennaro hanno fatto ciò che hanno voluto, risultando i migliori realizzatori della serata. L’Aurora ha avuto la meglio sul mai domo Mon-teroni che era reduce dalla partita persa in casa contro l’Enel con una bomba sulla sirena; già dal primo quarto profico ha dettato i ritmi giu-sti con Longo e Perrone a finalizzare un buon lavoro difensivo; margine cresciuto sino a sfiorare o +30. Non possiamo aggiornarvi sugli incontri disputati mercoledì scorso Murgia Santeramo-Aurora e Cus Bari-Enel per problemi di stampa. Giovedì prossimo l’Aurora affronterà il Bk Francavilla, PalaZumbo ore 17,20

U17: Questa settimana inizia il campio-nato U17 Regionale diviso in 6 gironi con le due squadre brindisine iscritte Assi e Pallacanestro inserite nel giro-

ne E con Mens Sana Mesagne, Vrtus Mesagne, Ostuni, Fasano e Cisternino.

U15 Ecc: Seconda giornata del cam-pionato e le due squadre brindisine gui-dano imbattute la classifica insieme a Corato e Monteroni. L’Enel, dopo aver vinto a Taranto con la Virtus per 42 a 62, regola in casa il Bk Mola per 63 a 54 guidati dal “totem” Leggio 17p. e dal duo Franco (11)-Passante(12) am-bedue in doppia cifra. L’Aurora invece dopo aver battuto a Vieste la Sunshi-ne Bk per 67-75, una matricola che si farà sentire nel campionato, ha battuto il Castellaneta allenato da Lillino Ci-racì per 73 a 62 con una buona prova collettiva difensiva e quattro uomini in doppia cifra Colucci(26), Fiusco (13), Mollica (10) e Alfarano(10). Lunedì l’Aurora giocherà a Bari contro il Cus mentre l’Enel si re-cherà a Corato per due incontri che incominceranno a delineare i ruoli nel campionato delle due squadre.

U14Elite: è alla seconda giornata anche il campionato U14 Elite ma vi possiamo aggiornare solo sulla pri-ma. Nella prima giornata l’Enel ha battuto facilmente a Taranto la De Florio per 36 a 54 con Orlandino (15) e Prete(13) migliori realizza-tori mentre l’Aurora è stata battuta dal Cus Bari per 75 a 66, dopo aver condotto per tutta la gara e ceden-

do negli ultimi 5’, per la concomitante uscita per falli di Stano e Pollidoro. Fusco miglior realizzatore della sera-ta con 20p. Prossimo incontro l’Enel affronterà giovedì prossimo, 20,30 Pa-laZumbo, il Cus Bari mentre l’Aurora si recherà a Taranto contro la Virtus.

Gianfranco PateraFoto: Michele Longo

Periscopio sui campionati giovanili I QUINTETTI BASE IN CAMPO

NEW BASKET

BRINDISI

GRISSIN BON

REGGIO EMILIA

Andrea CINCIARINI - Play1986, 193 cm, 87 Kg, (ITA)

Jerome DYSON - Play1987, 191 cm, 82 Kg, (USA)

Michael SNAER - Ala1990, 196 cm, 92 Kg, (USA)

HEAD COACHPiero BUCCHI

HEAD COACHMassimiliano MENETTI

James WHITE - Ala1982, 201 cm, 90 Kg, (USA)

Coby KARL - Guardia1983, 196 cm, 98 Kg, (USA)

Ojars SILINS - Ala1993, 200 cm, 95 Kg, (LAT)

Greg BRUNNER - Pivot1983, 203 cm, 115 Kg, (SVI)

Ron LEWIS - Guardia1984, 193 cm, 88 Kg, (USA)

Delroy JAMES - Ala1987, 203 cm, 100 Kg, (GUY)

Alade AMINU - Pivot1987, 210 cm, 107 Kg, (NIG) IN PANCHINA (Brindisi)

Massimo BULLERI - Play1977, 188 cm, 81 Kg, (ITA)Folarin CAMPBELL - Guardia1986, 191 cm, 93 Kg, (NIG)Matteo FORMENTI - Guardia1982, 194 cm, 90 Kg, (ITA)Andrea ZERINI - Ala1988, 205 cm, 110 Kg, (ITA)Miroslav TODIC - Ala/Pivot1985, 205 cm, 110 Kg, (BIH)Gianmarco LEGGIO - Ala1994, 202 cm, 94 Kg, (ITA)

IN PANCHINA (Reggio Emilia)

Ariel FILLOY - Play1987, 190 cm, 85 Kg, (ITA)

Troy BELL - Guardia1980, 186 cm, 82 Kg, (USA)

Matteo FRASSINETI - Guardia1987, 195 cm, 88 Kg, (ITA)

Giovanni PINI - Ala1992, 200 cm, 92 Kg, (ITA)

Michele ANTONUTTI - Ala1986, 202 cm, 95 Kg, (ITA)Riccardo CERVI - Pivot

1991, 214 cm, 103 Kg, (ITA)

Bagnato replica alla Gazzetta del Mezzogiorno Ha destato un po’ di sorpresa il titolo a nove colonne con il quale qualche giorno fa La Gazzetta del Mezzogior-no dava già per scontato il rinnovo contrattuale a Piero Bucchi e a tut-to lo staff tecnico dell’Enel Brindisi. Argomento che, a detta della stessa società, “non è ancora stato affronta-to”. Il tutto nasce da una chiacchiera-ta tra Luigi Bagnato, vice presidente della New Basket, e il giornalista del-la testata che ha interpretato in ma-niera diversa le parole del costrutto-re brindisino. Il quale, assieme alla sua famiglia, affida a Supporter’s Magazine una replica, garbata ma decisa. “Le parole di mio padre sono state di entusiasmo del tifoso che vorrebbe che tutto lo staff tecnico fosse confermato per la stima e l’af-fetto che ripone verso tutti i compo-nenti, dal coach al direttore sportivo, al gm e agli assistenti, ma il discorso si ferma qui. C’è un consiglio di am-ministrazione che prende le decisio-ni all’unanimità e un presidente che valuterà al momento opportuno cosa fare per il bene del sodalizio – sottoli-nea Gianfranco Bagnato -. Abbiamo grande fiducia, come soci e soprat-tutto come grandi tifosi, dell’operato del presidente, degli altri soci, dello staff tecnico e di questa squadra che ci sta regalando grandi soddisfazio-ni. Proprio per questo, come la stessa società ha sottolineato nella sua nota, è prematuro parlare di rinnovi. Cer-to è che, come cantano i tifosi della curva che voi ben rappresentate con Supporter’s Magazine, avere Piero Bucchi come allenatore, e lo staff che lo aiuta, è un privilegio che in pochi possono dire di avere in Ita-lia. Per ora, uniamoci forte intorno a questa squadra, questo staff tecni-co e questa società: forza Brindisi!”

A R B I T R I

ManuelMAZZONI

GabrieleBETTINI

MarkBARTOLI

Page 10: Supporters Magazine n110 del 10/11/2013

Non si poteva non comin-ciare con

una dedica doverosa per la New Basket parafrasando il tito-lo di un celebre film di fine anni 60’. Ma quello che accade in

Lega A è presente, è quello che accade al Brindisi, con un inizio di campio-nato fatto di 3 vittorie su 4 partite che vale la vetta della classifica, sia pure in coabitazione affollata. Si è all’inizio,

ma non si può non sottoline-are come in questa fase Brin-disi stia sfatando e inanel-lando dei p i c c o l i g r a n d i record: s f a -

tato il tabù Venezia dopo 11 scon-fitte consecutive in terra veneta, 3 vittorie nelle prime 4 giornate di campionato con un calenda-rio non propriamente benevolo.

A cercare di spezzare questo mo-mento magico, ci proverà Reg-gio Emilia, squadra rivelazione dell’anno scorso, arrivata a con-tendere il passaggio del turno agli ottavi di finale a Roma e, come Brindisi, arrivata a disputare le Fi-nal Eight di Coppa Italia. Bilancio in perfetto equilibrio quello tra le due squadre, il cui primo incontro risale al campionato ‘81/82. Da allora 12 sfide in cui il bilancio è straordina-riamente in parità in quanto c’è sempre stata spartizione equa di punti nello stesso campionato e quando una delle due ha violato il parquet altrui nel giro-ne d’andata, ha pagato dazio restituen-

do il fattore campo all’altra. E ’ s u c -c e s s o n e l l a stagione 2008/09 e in q u e l l a successi-va allor-q u a n d o Brindisi, sotto la ges t ione

Perdichizzi, aveva restituito lo sgarbo fatto dagli emiliani al Pala Pentassuglia. Analogamente andò nell’ultimo cam-pionato, con la formazione di Menetti che, un po’come tutti in quel periodo, passeggiò sui resti, davvero esigui, di quella che era diventata oramai un’ar-mata Brancaleone bianco azzurra, in-capace di reagire alle prime difficoltà.

Nel mezzo tanti altri scontri tra le due compagini, alcuni abbastanza vibran-ti, come ad esempio nella stagione 1981/82. Memorabili giocatori qua-

li il capelluto Rosevelt Bouie e Otis Howard si contendevano lo scettro dell’area pitturata a suon di muscoli unitamente ad estrema correttezza. Altro colored della formazione emi-liana Rudy Hachett, papà di Daniel, che cercava di arginare l’immensa capacità realizzativa di Claudio Ma-lagoli. Faceva capolino nelle fila emi-liane Nino Pellicani. Altri incontri di indelebile memoria l’anno successi-vo con il compianto Pino Brumatti , Piero Montecchi & co che, vero, conclusero in maniera trionfale quel-la stagione approdando per la prima volta nella storia in serie A1, ma do-

vettero pagare dazio al cospetto della banda di ragazzini terri-bili che inflisse ai più quota-ti avversari la prima sconfitta della stagione. Una squadra, quella brindisi-na, costruita at-torno alla classe di Tony Zeno e Otis Howard e un

nugolo di ragazzini che sotto la guida di Big Elio Pentassuglia divennero ter-ribili, fra tutti Alex Santoro, Massimo Marchetti, oltre ai riconfermati Chec-co Fischetto, Beppe Natali, Pinuccio Cavaliere e Marco Martin. Per inciso quella squadra a fine stagione “ri-schiò” di accompagnare Reggio Emilia nell’olimpo del basket. Fu un canestro di Sappleton del Rieti all’allora “Nuova Idea”, all’ultimo secondo a spezzare le ali e i sogni di tutta la piazza brindisina.Ma oggi è tutt’un’altra storia:Brindisi dovrà difendersi, oltre che dagli avver-sari, da un sintomo inatteso, sperando non soffra di vertigini ad alte quo-te, lassù solo dove le aquile osano…

Foto: in senso orario: Rudy Hackett, Pino Brumatti, Alessandro Santoro.

Angelo Cavaliere

brindisi basket club 2005supporter’s magazine 10 novembre 2013 10 brindisi basket club 2005 supporter’s magazine 10 novembre 2013 11

Domenica tre novembre 2013, data

che rimarrà indelebile in questa nostra sem-pre più affascinante e bellissima storia cestistica: espugnato

per la prima volta il Pala Taliercio di Venezia! L’Enel Brindisi sfata il tabù lagunare dopo dieci tentativi nel suo de-cimo anno “made in Ferrarese”, patron che ha pensato benissimo di andarsi a prendere personalmente questa ennesi-ma soddisfazione, al fianco del brillan-te presidente, Nando Marino, davvero bravi e capaci. Che aggiungere? Con-tinuate così e mille di questi giorni...

A differenza di Bologna contro Roma, il collegamento video by Studio 100 (una sorta di continuazione delle candid ca-mera pre gara), questa volta è arrivato puntuale come nelle annunciate previ-sioni, ma le sgranate im-

magini erano assolutamente orfane del commento audio degli inviati, nitide e chiare ci arrivavano parole e suoni del mio collega speaker granata, niente da dire se non constatare che l’impianto audio era davvero una....bomba, come giustamente DEVE ESSERE, un im-pianto audio da serie A, che tutti i pa-lasport giustamente hanno. Eh sì, pala-sport e annesso impianto, beati loro...

Andiamo avanti…Alla palla a due iniziale, il “gracchiare” dei telecro-nisti abbinato ad una qualità visiva non proprio ottimale, ci ha comunque incatenati al divano con Aminu su-bito svettante e ben augurante per la serata. L’Enel è partita a fari spenti, molti errori e poca fluidità di gioco, accompagnando Venezia al suo massi-mo vantaggio, parziale che ci ha fatto

dubitare dei nostri ragaz-zi, apparsi smarriti e poco presenti, lontani parenti degli indo-miti lotta-tori del pala Pen-tassuglia. Immagi -ni, audio e giocate n o s t r a n e avanzavano precariamente a braccetto, non certo un bel vedere e sentire, ma come disse qual-cuno : “non può piovere per sempre”.

Come d’incanto ad inizio terzo quar-to, il microfono del bravo Guadalupi co-mincia a funzionare, da buon ex giocato-re, Checco fa gioco di squadra passando opportunamente il famoso “gelato” ai colleghi che finisco-no di gracchiare, au-dio finalmente per-fetto, il tutto di pari passo alla crescita in campo di James e compagni. Don Piero ritrova i suoi ragazzi, ripartiamo da… Zero, l’in-tensità difensiva accompagnata da una ritrovata vene offensiva mette in crisi la Reyer, è un

vincente crescendo biancazzurro,

è arrivato il momento di aggiornare positivamente la nostra storia. L’or-chestra Enel torna a suonare come sa,

il direttore Bucchi e il suo coaching-staff si riavval-

gono della carica dei soliti impareggiabili

sette, abili a ma-scherare le due abituali note sto-nate che dobbia-mo assolutamen-te recuperare per i prossimi, tanti

e duri concerti che ci attendono.

All’appello mancano il vero Lewis (una sola, de-

terminante, tripla in 22 minuti giocati) e il giovane e ancora spaesato

Snaer (due canestri, tre assist e due recu-peri in 19 minuti giocati), praticamen-te ancora non pervenuti, li aspettiamo con fiducia. Non possiamo regalare due americani agli avversari, Lewis e Snaer nello specifico, sono al momento un pas-so e più dietro rispetto ai compagni, gli impareggiabili sette dovranno passare a nove, solo così i nostri sogni potranno divenire miglior realtà. Tornando alla realtà di oggi, palla a due anticipata di tre quarti d’ora, ospitiamo la forte Reg-gio Emilia, il team di coach Menetti ha strapazzato Siena e Caserta, ruota anch’essa nove giocatori, è data come outsider pericolosa per le pretendenti al titolo, match tosto quindi, Grissini Bon tutt’altro che teneri per Dyson e compagni. Nuovo insidioso banco di prova per i leoni di Don Piero, basterà confermarsi tali per avere infilare il po-ker di vittorie? Enel Brindisi- Grissini Bon Reggio Emilia, si torna a giocare: divertiamoci, sgranocchiamoli...

Enrico CarrieroFoto: Michele Longo

ADMO BRINDISI:Responsabile: Simona SGURA - Cell. 324.6278100 - 389.1739565

www.admopuglia.it - E.mail: [email protected]

L’angolo di “The voice”

La memoria storica delBrindisi Basket Club 2005

“Where eagles dare…”

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Non si poteva non comin-ciare con

una dedica doverosa per la New Basket parafrasando il tito-lo di un celebre film di fine anni 60’. Ma quello che accade in

Lega A è presente, è quello che accade al Brindisi, con un inizio di campio-nato fatto di 3 vittorie su 4 partite che vale la vetta della classifica, sia pure in coabitazione affollata. Si è all’inizio,

ma non si può non sottoline-are come in questa fase Brin-disi stia sfatando e inanel-lando dei p i c c o l i g r a n d i record: s f a -

tato il tabù Venezia dopo 11 scon-fitte consecutive in terra veneta, 3 vittorie nelle prime 4 giornate di campionato con un calenda-rio non propriamente benevolo.

A cercare di spezzare questo mo-mento magico, ci proverà Reg-gio Emilia, squadra rivelazione dell’anno scorso, arrivata a con-tendere il passaggio del turno agli ottavi di finale a Roma e, come Brindisi, arrivata a disputare le Fi-nal Eight di Coppa Italia. Bilancio in perfetto equilibrio quello tra le due squadre, il cui primo incontro risale al campionato ‘81/82. Da allora 12 sfide in cui il bilancio è straordina-riamente in parità in quanto c’è sempre stata spartizione equa di punti nello stesso campionato e quando una delle due ha violato il parquet altrui nel giro-ne d’andata, ha pagato dazio restituen-

do il fattore campo all’altra. E ’ s u c -c e s s o n e l l a stagione 2008/09 e in q u e l l a successi-va allor-q u a n d o Brindisi, sotto la ges t ione

Perdichizzi, aveva restituito lo sgarbo fatto dagli emiliani al Pala Pentassuglia. Analogamente andò nell’ultimo cam-pionato, con la formazione di Menetti che, un po’come tutti in quel periodo, passeggiò sui resti, davvero esigui, di quella che era diventata oramai un’ar-mata Brancaleone bianco azzurra, in-capace di reagire alle prime difficoltà.

Nel mezzo tanti altri scontri tra le due compagini, alcuni abbastanza vibran-ti, come ad esempio nella stagione 1981/82. Memorabili giocatori qua-

li il capelluto Rosevelt Bouie e Otis Howard si contendevano lo scettro dell’area pitturata a suon di muscoli unitamente ad estrema correttezza. Altro colored della formazione emi-liana Rudy Hachett, papà di Daniel, che cercava di arginare l’immensa capacità realizzativa di Claudio Ma-lagoli. Faceva capolino nelle fila emi-liane Nino Pellicani. Altri incontri di indelebile memoria l’anno successi-vo con il compianto Pino Brumatti , Piero Montecchi & co che, vero, conclusero in maniera trionfale quel-la stagione approdando per la prima volta nella storia in serie A1, ma do-

vettero pagare dazio al cospetto della banda di ragazzini terri-bili che inflisse ai più quota-ti avversari la prima sconfitta della stagione. Una squadra, quella brindisi-na, costruita at-torno alla classe di Tony Zeno e Otis Howard e un

nugolo di ragazzini che sotto la guida di Big Elio Pentassuglia divennero ter-ribili, fra tutti Alex Santoro, Massimo Marchetti, oltre ai riconfermati Chec-co Fischetto, Beppe Natali, Pinuccio Cavaliere e Marco Martin. Per inciso quella squadra a fine stagione “ri-schiò” di accompagnare Reggio Emilia nell’olimpo del basket. Fu un canestro di Sappleton del Rieti all’allora “Nuova Idea”, all’ultimo secondo a spezzare le ali e i sogni di tutta la piazza brindisina.Ma oggi è tutt’un’altra storia:Brindisi dovrà difendersi, oltre che dagli avver-sari, da un sintomo inatteso, sperando non soffra di vertigini ad alte quo-te, lassù solo dove le aquile osano…

Foto: in senso orario: Rudy Hackett, Pino Brumatti, Alessandro Santoro.

Angelo Cavaliere

brindisi basket club 2005supporter’s magazine 10 novembre 2013 10 brindisi basket club 2005 supporter’s magazine 10 novembre 2013 11

Domenica tre novembre 2013, data

che rimarrà indelebile in questa nostra sem-pre più affascinante e bellissima storia cestistica: espugnato

per la prima volta il Pala Taliercio di Venezia! L’Enel Brindisi sfata il tabù lagunare dopo dieci tentativi nel suo de-cimo anno “made in Ferrarese”, patron che ha pensato benissimo di andarsi a prendere personalmente questa ennesi-ma soddisfazione, al fianco del brillan-te presidente, Nando Marino, davvero bravi e capaci. Che aggiungere? Con-tinuate così e mille di questi giorni...

A differenza di Bologna contro Roma, il collegamento video by Studio 100 (una sorta di continuazione delle candid ca-mera pre gara), questa volta è arrivato puntuale come nelle annunciate previ-sioni, ma le sgranate im-

magini erano assolutamente orfane del commento audio degli inviati, nitide e chiare ci arrivavano parole e suoni del mio collega speaker granata, niente da dire se non constatare che l’impianto audio era davvero una....bomba, come giustamente DEVE ESSERE, un im-pianto audio da serie A, che tutti i pa-lasport giustamente hanno. Eh sì, pala-sport e annesso impianto, beati loro...

Andiamo avanti…Alla palla a due iniziale, il “gracchiare” dei telecro-nisti abbinato ad una qualità visiva non proprio ottimale, ci ha comunque incatenati al divano con Aminu su-bito svettante e ben augurante per la serata. L’Enel è partita a fari spenti, molti errori e poca fluidità di gioco, accompagnando Venezia al suo massi-mo vantaggio, parziale che ci ha fatto

dubitare dei nostri ragaz-zi, apparsi smarriti e poco presenti, lontani parenti degli indo-miti lotta-tori del pala Pen-tassuglia. Immagi -ni, audio e giocate n o s t r a n e avanzavano precariamente a braccetto, non certo un bel vedere e sentire, ma come disse qual-cuno : “non può piovere per sempre”.

Come d’incanto ad inizio terzo quar-to, il microfono del bravo Guadalupi co-mincia a funzionare, da buon ex giocato-re, Checco fa gioco di squadra passando opportunamente il famoso “gelato” ai colleghi che finisco-no di gracchiare, au-dio finalmente per-fetto, il tutto di pari passo alla crescita in campo di James e compagni. Don Piero ritrova i suoi ragazzi, ripartiamo da… Zero, l’in-tensità difensiva accompagnata da una ritrovata vene offensiva mette in crisi la Reyer, è un

vincente crescendo biancazzurro,

è arrivato il momento di aggiornare positivamente la nostra storia. L’or-chestra Enel torna a suonare come sa,

il direttore Bucchi e il suo coaching-staff si riavval-

gono della carica dei soliti impareggiabili

sette, abili a ma-scherare le due abituali note sto-nate che dobbia-mo assolutamen-te recuperare per i prossimi, tanti

e duri concerti che ci attendono.

All’appello mancano il vero Lewis (una sola, de-

terminante, tripla in 22 minuti giocati) e il giovane e ancora spaesato

Snaer (due canestri, tre assist e due recu-peri in 19 minuti giocati), praticamen-te ancora non pervenuti, li aspettiamo con fiducia. Non possiamo regalare due americani agli avversari, Lewis e Snaer nello specifico, sono al momento un pas-so e più dietro rispetto ai compagni, gli impareggiabili sette dovranno passare a nove, solo così i nostri sogni potranno divenire miglior realtà. Tornando alla realtà di oggi, palla a due anticipata di tre quarti d’ora, ospitiamo la forte Reg-gio Emilia, il team di coach Menetti ha strapazzato Siena e Caserta, ruota anch’essa nove giocatori, è data come outsider pericolosa per le pretendenti al titolo, match tosto quindi, Grissini Bon tutt’altro che teneri per Dyson e compagni. Nuovo insidioso banco di prova per i leoni di Don Piero, basterà confermarsi tali per avere infilare il po-ker di vittorie? Enel Brindisi- Grissini Bon Reggio Emilia, si torna a giocare: divertiamoci, sgranocchiamoli...

Enrico CarrieroFoto: Michele Longo

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L’angolo di “The voice”

La memoria storica delBrindisi Basket Club 2005

“Where eagles dare…”

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brindisi basket club 2005supporter’s magazine 10 novembre 2013 12

Facile parlare di record quando per la prima volta nel-la storia “frequenti” l’olimpo del basket italiano per la secon-da stagione consecu-tiva, e non con il volto timido dell’esordien-

te in bilico ma con tutta la “meridiona-le baldanza” data dal prospero habitat della nostra pallacanestro. Facile ancor

di più quando riesci a rom-pere un incantesimo per-verso che ha reso per quasi quaranta anni Venezia inespu-gnabile. Facilis-simo sorridere quando festeg-gi due vittorie consecutive e la testa della clas-sifica, se pure in coabitazione (di lusso!dato che con-dividiamo l’onore con Varese, Cantù e Bologna) e dopo SOLO tre giornate. Uhm, c’è una categoria speciale di Supporters tra noi detta “gatti neri” che trovano davvero troppo facile tutto ciò, che pontificano, perché parlano di ba-sket (loro!), che questo “incendio” di-vampi troppo presto, che non abbiamo meritato niente o quasi, che non siamo maturi, né pronti…Il cuore del tifoso che ogni domenica, invece,

si spella le mani e spettina le corde vocali, quello “navigato” ad ogni tipo di emozione, che le ha viste tutte e vissute nella buo-na e molto spesso anche nella cattiva sorte , prendendosi clamorosi ciaf e delusioni cocenti, sa che dietro que-sto piccolo compendio di record, non c’è nulla di facile né di scontato. Che i passi falsi sono in agguato, facendo svanire successi davvero a portata di mano, che si recupera e si impara dagli errori, riuscendo a vincere sfide vere, con alti e bassi. Lo testimoniano le pa-

role del coach a proposito di un fattore fondamentale che chiameremo “senso di responsabilità”. Se io, giocatore X, so di aver mancato alle mie stesse po-tenzialità, o alle aspettative (commisu-rate di certo al ruolo e al valore) com-preso il cosa ed il perché, mi impegno a fondo, e mi trascino magari appresso tutto il gruppo, per ottenere quel suc-cesso che si merita, sconfiggendo il do-lore o acciacchi vari, allora quel record è degno di celebrazione perché scaturi-

sce da sudore e fatica, senza la quale non si giunge

“alla cima del valo-re”, per dirla con

Pindaro che di celebrazioni di atleti vittoriosi era esperto. Dunque, guru del basket, considerate an-

che la partico-lare fisionomia

del campionato in cui ci muoviamo con

notevole disinvoltura, in cui vige un ridimensiona-

mento a monte delle risorse e dunque, per quanto alcuni team si muovano in questa direzione, vedi Milano… Ciò comporta l’assenza di nuclei piramida-li, di squadre leader che possano “con-dizionare” la classifica nonché quindi l’apertura di nuovi scenari, di stuzzi-canti opportunità e prospettive un po’

per tutti. Perché dun-que offuscare una gio-ia intera con nubi fo-sche di preannunciati disastri? Perché non godere, tutti insieme, del momento di lu-minosa affermazione del basket brindisi-no, patrimonio pre-zioso di una intera regione, (ora che finalmente anche il telegiornale regio-nale della Rai pun-

tualmente riferisce delle nostre gesta), sponda fondamentale di emancipazio-ne di una terra stretta tra mille proble-matiche? Anziché, in nome del basket, dissertare ipercriticamente, apriamoci alla speranza, quella di vedere, gara dopo gara, prova dopo prova, formarsi il carattere della nostra squadra, diven-tando non supporters ma promoters del movimento cestistico, se esso può rap-presentare esempio virtuoso, e , perché no, anche modello di vita.

Daniela FrancoFoto: Michele Longo

La nostra squadra, patrimonio di un’intera regione

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brindisi basket club 2005supporter’s magazine 10 novembre 2013 08 brindisi basket club 2005 supporter’s magazine 10 novembre 2013 13

G odere un po’ l’euforia del momento, a

volte, non guasta. Ed i risultati di queste prime quattro parti-te dell’Enel Basket, inutile negarlo, sono ampiamente soddi-

sfacenti. Certo, avventurarsi in procla-mi esageratamente trionfalistici, che possano poi essere delusi o adagiare la squadra sugli allori è eccessivo, ma si possono prendere tutti gli effetti positivi di quanto raccolto sino ad ora per creare una sorta di circolo virtuoso, che riesca a dare una spinta in più all’ambiente .Gli stessi giocatori sembrano aver recepito il messaggio, anche per-ché pare essersi sviluppata una sinergia importante tra tutte le componenti del mondo cestistico brin-disino ed in particolare di quello che segue da vicino le vicende del team, ad iniziare dall’entusiasmo dei tifosi.Ed ancora una volta, nella vittoria con-tro Cremona prima e contro Venezia poi, si è visto quello che sembra esse-re il marchio di fabbrica della squadra

biancazzur-ra, ovvero una coralità che funzio-na sotto tutti gli aspetti, a prescindere dai numeri. E come spie-gato dallo stesso gene-ral manager Alessandro Giuliani nel-la conferenza stampa prima del match con-tro Venezia, questo Brindisi è soprat-tutto una squadra che non dà punti di riferimento, con soluzioni tattiche mol-teplici sia nei lunghi che nei piccoli e, quindi, con una varietà piuttosto ampia di quintetti a disposizione di Bucchi.Il coach brindisino, perciò, può fare af-fidamento su tanti fattori, che si rispec-chiano anche nelle qualità dei singoli, dalla vena realizzativa di Dyson al peso specifico di James e tanto altro ancora: a lui il compito di tenere le fila di que-sto gruppo, che come già rimarcato in altre occasioni,

sembra essere compatto ed unito anche fuori dal campo, con un amalgama che costituisce uno dei punti chiave di questo inizio di stagione. Tutti, insomma, sono impor-tanti: basti pensare che il canestro della svolta al Taliercio è stata la conclusione dall’arco di Ron Lewis, uno dei giocatori reduci da un momento no ma che con la propria inventi-

va ha saputo dare la giusta inerzia alla gara dell’Enel. La guardia brindisina, e lo stesso discorso vale per Snaer, po-trà tornare a ritrovare il canestro anche prendendo nella giusta maniera i frutti di questo entusiasmo che si è creato.Ed il prossimo appuntamento è for-se il test migliore per capire lo stato dell’arte: la partita, ormai diventata quasi una tradizione, con la Gris-sin Bon Reggio Emilia, squadra da sempre quadrata e forse speculare a quella brindisina per atteggiamento. Basti pensare al turno precedente, con i reggiani che hanno offerto una prestazione ampiamente convincente sul piano dell’intensità difensiva (so-prattutto nel rapporto tra palle perse e palle recuperate) contro una delle squadre che sino ad allora aveva reso al meglio, la Pasta Reggia Caserta. Senza parlare dei vari singoli, guidati da quel James White che resta sempre uno dei giocatori con il passato più importante tra quelli che attualmente calcano i campi della Lega A di basket.

Francesco TrincheraFoto: Michele Longo

5 anni fa un tragico destino ha strappato alla vita Elio Pentas-suglia. Era una sera del 31 otto-

bre 1988 quando “Big Elio”, come tutti lo chiamavano, stava tornando a Brin-disi e la sua macchina perse il control-lo in territorio di Monopoli. E’ passato tanto tempo ma il ricordo che si ha “è sempre presente, spingendo tutti con forza e determinazione a continuare il suo enorme e straordinario lavoro che ha svolto per Brindisi e, più in genera-

le, per la pallacanestro italiana”, come racconta in un appassio-nato ricordo Fernando Marino, presidente dell’Enel Brindisi. Che lo scorso settembre ha final-mente realizzato un grande sogno, un desiderio covato a lungo per onorare la figura di Pentassuglia: organizzare un torneo a lui dedicato nel palasport che porta il suo nome.Allenatore dell’anno nel 1969, Pen-tassuglia raggiunge il suo apice con Rieti, portandola dalla A2 ai vertici europei dal 1977 al 1980. E’ il 26 marzo 1980 e la squadra laziale si ag-giudica a Liegi la coppa Korac contro il Cibona Zagabria con il punteggio finale di 76-71. Nella sua squadra gio-cavano, tra gli altri, Willie Sojourner, Roberto Brunamonti, Lee Johnson, Luca Blasetti e Gianfranco Sanesi.Poche settimane dopo il successo in Coppa Korac, Elio Pentassuglia diede l’addio a Rieti cedendo alle lusinghe di Varese. Forse aveva intuito che il ciclo di Rieti si stava concludendo e che la Sebastiani non avrebbe potuto dargli una squadra competitiva, con ampia libertà sul mercato, per poter puntare a

obiettivi più elevati. Big Elio abbando-nò Rieti tra mille ringraziamenti e au-guri. Ancora oggi Roberto Brunamonti lo ricorda come “un bravo psicologo, capace di mettere tutti a loro agio sdrammatizzando qualsiasi situazione”.Elio era l’amico di tutti i giorni, ha saputo prendere i giovani dal verso giusto. Non ha mai detto: hai sba-gliato. Dunque, più che un sofisticato stratega, un abile gestore di uomini e in questo tanti tecnici preparatissimi

sulla teoria e sul-la tattica, magari anche più di Elio, sono certamente meno capaci.Quando nel 1988 la Sebastiani spro-fondò nel purgatorio della serie B, Pentassuglia fu pronto a correre, mosso da immensa gratitudine, al ca-pezzale della società con cui aveva ottenuto le più grandi soddisfazioni. Il suo terribile destino gli impedì di sapere se sarebbe mai riuscito nell’im-presa di riportare Rieti in serie A.Quanti ricordi legano Elio Pentassu-

glia alla sua Brindisi. Un elenco lun-ghissimo di episodi. “Uno su tutti: il suo impegno per non far sparire il ba-sket in città dopo la rinuncia della Pal-lacanestro Brindisi a metà degli anni ’80, ripartendo da una nuova società composta da imprenditori e profes-sionisti quali Tullio Marino, Oronzo Pennetta, Vito Buonsanto, Cosimo Cordella”, ricorda ancora Marino.Il suo nome non sarà mai dimenti-

cato e il suo Memorial si arricchi-rà di anno in anno di interessanti e spettacolari appuntamenti, quale in-segnamento alle giovani generazio-ni che non lo hanno conosciuto di quel che è stato, ancora è e sempre sarà Elio Pentassuglia per Brindisi!

Marino PetrelliFoto tratte dal Libro

“Ciao Elio” di Lionello Maci

“Big Elio” Pentassuglia sempre nei nostri cuori

[email protected]

Coralità e gruppo,

la squadra che piace a Bucchi

Il “Reverberi” assegnato ad Andrea Cinciarini E’ Andrea Cinciarini il trionfatore della 28esima edizione del premio Reverberi, la manifestazione promos-sa dall’amministrazione comunale di Quattro Castella in collaborazione con la Federazione italiana pallacanestro, la Lega Basket e con il patrocinio della Fiba, della rivista Basketnet, del Coni e dell’Ussi, l’Unione stampa sportiva italiana. Il giocatore della Grissin Bon Reggio Emilia, nato nel 1986 a Catto-lica, succede nell’albo d’oro come mi-glior giocatore italiano a Gigi Datome.Oltre a Cinciarini, i premi per la sta-gione 2012-2013 sono stati assegnati a Kathrin Ress, miglior giocatrice, Luca Banchi, miglior allenatore, Roberto Begnis, miglior arbitro, il dirigente Fip Gaetano Laguardia premiato alla car-riera, la presidentessa di Cantù Anna Cremascoli, premio al personaggio, il presidente di Reyer Umana Vene-zia Luigi Brugnaro, premio speciale per il contributo fornito al basket, e Alberto Pancrazi, premio giornalista. Alla Reyer Venezia è andato anche il premio speciale per il settore giovanile.Per tutti l’appuntamento è fissa-to a Quattro Castella il 10 febbraio 2014, quando avrà luogo la cerimo-nia ufficiale di consegna dei premi.Istituita nel 1985 in onore e ricordo del grande arbitro reggiano Pietro Rever-beri, recentemente inserito nella Hall of Fame del basket mondiale come uno dei migliori arbitri di tutti i tem-pi, la manifestazione ha saputo negli anni rinnovarsi diventando un punto di riferimento per atleti, dirigenti, arbitri e semplici appassionati della palla a spicchi. L’iniziativa, grazie alla colla-borazione della federazione interna-zionale, è riconosciuta come l’unica in Italia che premia tutte le categoria operanti nel mondo del basket, dagli arbitri ai dirigenti passando per gioca-tori, giocatrici, allenatori e giornalisti.

Fonte:www.reggionline.com

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brindisi basket club 2005supporter’s magazine 10 novembre 2013 14 brindisi basket club 2005 supporter’s magazine 10 novembre 2013 07

Esistono at-timi che ci a p p a i o n o

più lunghi dell’uni-tà di tempo che rappresentano. Una sorta di ibernazio-ne delle sensazioni, animazione sospesa

della volontà di respirare. Istanti nei quali la vita scorre davanti agli oc-

chi, come una retrospettiva su chi sei stato e cosa hai fatto. Questo è stato il mio senso di smarrimento alla no-tizia della morte di Lou Reed. Nelle parole di sua moglie, l’ar-tista e per-former Lau-rie Anderson, “Lou era un principe e un combattente e so che le sue canzoni sul dolore e la bellezza del mondo riem-piranno molta gente dell’in-credibile gioia che aveva per la vita. Lunga vita alla bellez-za che scende, attraversa e si impadronisce di tutti noi”. Per quei casi strani della vita, che dopo averli vis-suti, ti sembrano invece logici e concreti, avevo da poco termi-nato di ascoltare le registrazioni di un tour dello stesso Reed con Robert Quine alla chitarra. Quine, è stato un chitar-rista geniale e in-novatore allo stes-so tempo, capace di dare al suono del suo strumento, una bellezza tut-ta sua, diversa, elegante e geniale.

Pensavo a lui mentre vedevo giocare Lebron James e Stephen Curry, il pri-mo nella partita inaugurale della nuo-va stagione Nba a Miami, dove gli Heat malmenavano i Bulls del rien-trante Derrik Rose, il secondo invece,

si muoveva agile e perfetto nel nuovo team che risplende di talento all’om-bra del Golden Gate a San Francisco. Una sottile linea di congiunzione lega questi tre enormi talenti, la loro città natale: Akron, Ohio. L’inizio di una nuova stagione Nba, mette sul piatto una serie di emozioni non decifrabili per chi scrive, orienta nel mio personale orologio della vita, lo scorrere delle lancette, l’avvicendar-

si delle stagioni. Ripercorre il senso di meraviglia che si prova viaggian-do nelle storie americane, dal Grand

Canyon alla De-ath Valley, dalle realtà urbane sterminate che illuminano le coste degli oce-ani, come Bo-ston, Orlando o Los Angeles, alla profonda provincia in-terna, il freddo di Chicago o le tempeste di neve a Minne-apolis, luoghi dove nessuna bussola rie-sce ad aiutarti nell’orienta-mento e solo lo spazio vi-sivo intorno a te ti aiuta a spostarti cercando il posto dove andare o da dove fug-gire, come il Travis di Paris Texas, per cercare infine un luogo che puoi chia-mare casa.

Un luogo dove le ansie si

placano, i venti si smorzano sulle onde del mare, e in cui la convulsione della quotidianità appaia ordinata, dove anche le ave-nues riescono a essere familiari nel loro stendersi come un tappeto lungo i corridoi labirintici di cemento. Ec-comi, arrivo, sono e mi sento a casa. Hey Lou, anche io sono a New York.

Amedeo Confessore

Nba I love this game:Ecco il luogo dove le ansie si placano

La top five dei punti realizzati, rimbalzi, stoppate, assist, recuperi, tiri da tre punti della Lega Basket

R I S T O R A N T E P I Z Z E R I A

CHIUSO IL LUNEDÌ

“Un tuffo nel passato per vivere meglio il presente”. Nel cuore di Brindisi Vecchia a due passi dal famoso Tempietto di San Giovanni al Sepolcro potete gustare la tipica cucina brindisina, nazionale e gastronomica.

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Page 15: Supporters Magazine n110 del 10/11/2013

brindisi basket club 2005supporter’s magazine 10 novembre 2013 06 brindisi basket club 2005 supporter’s magazine 10 novembre 2013 15

Una sensa-zione nuova per i tifosi

dell’Enel Brindisi, mai provata fino ad ora: guardare tutti dall’alto in basso della classifica ha un sapore particolare,

ma guai a farsi illusioni. Sul parquet del Pala Pentassuglia arriva una del-le squadre più ostiche e ben assortite di questo campionato, la Grissin Bon Reggio Emilia. La squadra biancoros-sa, allenata da un bravissimo coach come Massimiliano Menetti, ha alle-stito un roster di tutto rispetto, confer-mando il nucleo della scorsa stagione al quale ha unito un paio di elementi di assoluto valo-re. Il rendimento iniziale della formazione emilia-na è stato però altalenan-te, con due vittorie casa-linghe – una ai danni dei campioni d’Italia della Montepaschi Siena – e altrettante sconfitte lon-tano dal parquet amico. La prova che la attende sul campo dell’Enel Brindisi è di estrema difficoltà, visto il super inizio della formazio-ne di coach Bucchi, la vera sorpresa di que-sto inizio campionato. Dopo la sorprenden-te qualificazione ai playoff nell’annata 2012/2013 – chiusa al sesto posto in stagione rego-

lare ed ai quarti di finale con l’Acea Roma – Reggio Emilia è ripartita con l’obiettivo di essere nuovamente tra le prime otto forze del campionato e, perché no, togliersi qualche soddi-sfazione extra da maggio in poi. Scelta saggia è stata la conferma di uno dei capisaldi della Nazio-nale italiana di coach Pianigiani, il playmaker Andrea Cinciarini, vero protagonista dello splen-dido Europeo in Slovenia dello scorso settembre. Sta deludendo le attese, invece, la guardia ex Milano Coby Karl, arrivato per fare la differenza ma ancora un po’ in difficoltà nei giochi dise-gnati per lui da Menetti. Identica cosa si potrebbe dire per il suo dirim-

pettaio odierno Ron Lewis, chissà che non sia proprio la sfida tra i due ad essere decisiva ai fini della vit-toria dell’una o dell’altra squadra. È tornato in Italia con tante speran-ze e voglia di rivalsa, dopo la non esaltante esperienza in Nba con la canotta dei New York Knicks, James “The Flight” White. Gio-catore dotato di grande atletismo ed esplosività – il soprannome lo testimonia - è un vero pericolo per le difese avversarie soprattutto in

penetrazione ed in contropiede, mentre fatica nel tiro da 3 punti, appena un 16 per cento fino adesso, e nella fase di-fensiva. Sotto le plance si sta facendo v a l e r e

il nuovo arrivato Silins, ala forte con una buona mano dalla

media e lunga di-stanza. È in grado di sfruttare anche i grandi spazi creati nell’area pitturata dal pivot Brunner, un vero maestro del pick and roll, sem-pre presente a rim-balzo - ne conquista 7 di media a partita – nonostante la non eccessiva altezza. Il chiaro segnale di un cambio di obietti-vi della società emi-liana, orientata più alle posizioni playoff che al raggiungimen-to di una semplice salvezza, è dato dalla

profondità della panchina. Poter contare su elementi come Bell, Anto-nutti, Cervi e Filloy è un vantaggio che permette a Menetti di cambiare assetto tattico in base all’andamento della parti-ta ed alla forma dei suoi “titolarissimi”.Sarà una dura battaglia quella che ci aspetta, ma vogliamo continua-re a guardare tutti dall’alto in basso, sperando di non soffrire di vertigini!

Gianluca MuscogiuriFoto acquisite dal web

Dopo 11 lun-g h i s s i m e t r a s f e r t e

sul parquet lagunare arriva la prima vitto-ria per l’Enel Basket Brindisi, che riesce cosi a sfatare il tabù veneziano e conqui-

stare due punti che la portano virtual-mente al secondo posto a pari punti con altre squadre. La vittoria conqui-

stata nella quarta giornata di campio-nato rispecchia nuovamente gli aspetti positivi visti nella partita casalinga con Milano, ottima difesa sui lunghi e soprat tu t to un cambio di mentalità tra il secondo e il terzo quarto. Come al so-lito c’è stato un grande ap-porto offensi-vo da parte di tutti gli ame-ricani, in par-ticolare Jerome Dyson autore di 24 punti e artefice sia in attacco che in difesa della ri-monta brindisina. C’è da sottolinea-re una grande prestazione del lungo nigeriano Aminu che ha deliziato il pubblico brindisino e lagunare con alley-oop devastanti, come al soli-to ottima prova di Campbell e James che rispettivamente con 14 e 11 punti hanno trascinato la squadra brindisina alla vittoria che si significa moltissimo in termini di classifica, dove si inco-minciano a delineare le contendenti a questo campionato equilibratissimo.La cosa che più mi stupisce è il cambio

mentale avvenuto dopo l’intervallo, dove gli americani hanno incominciato a ragionare e gestire meglio palloni im-portanti, che hanno portato a dimezzare il numero di palle perse e aumentare i possessi. L’Enel, a differenza dell’ulti-ma trasferta con Roma, è riuscita a im-

porre negli ultimi minuti il proprio ritmo e cercando tiri semplici, costringendo i lunghi avversari a sbagliare dal pittu-rato. Cosa avrà mai detto coach Bucchi in quei quindici minuti? La risposta non si saprà mai. Una nota negativa della bellissima vittoria con Venezia è quella che ancora Snaer e Lewis non si adattano al meglio nel campionato ita-liano, soprattutto per quanto riguarda le chiamate arbitrali e il ritmo di gioco.La prossima partita si disputerà nelle

mura amiche con una delle nostre riva-li Reggio Emilia, reduce da un ottima prestazione casalinga con Caserta. Per

questo bisognerà dare il massimo e cercare co-stantemente di gestire il ritmo gara evitando la nostra più gran-de pecca quella delle palle per-se. La squadra di Reggio Emilia ha incominciato il campionato in grande stile, grazie al ritro-

vato Andrea Cinciarini che dopo gli Eu-ropei in Slovenia si ritrova da vero leader in cabina di regia, affiancato da giocatori di spessore come Brunner e White, che nel corso degli anni stanno diventando sempre più decisivi e gestiscono al me-glio questa capacità per imporre il pro-prio gioco e fermare i propri avversari.Come avevamo anticipato nello scor-so giornale, questo campionato è molto equilibrato e ne abbiamo avuto prova do-menica scorsa con Cremona, squadra del nostro ex capitano Ndoja, che è riuscita a cancellare il proprio zero dalla classifica contro Sassari. I pronostici fatti ad ini-

zio campionato incominciano a non reggere più, le corazza-te di Milano e Sassari ancora non hanno imposto il proprio gioco e per questo dopo la quarta giornata incominciamo a vedere la classifica dall’al-to sognando quell’posto tra le prime otto che può si-gnificare play-off scudetto.Come ogni giornata casalinga il tifo brindisino sarà presente e cercherà di incitare i propri giocatori, ripensando a quella vittoria dello scorso anno pro-

prio con Reggio Emilia con una tiro da tre punti di Gibson, che portò Brindisi ad aggiudicarsi un posto nelle Final Eight .

Forza ragazzi: come tutti,io sono con voi.

Antonio MartinesiFoto: Michele Longo

Scrivono le nuove leve del clubBrindisi protagonista in un campionato equilibrato

Gli avversari in campo Qui Reggio EmiliaLa Grissin Bon Reggio Emilia si presenta al PalaPentassuglia anco-ra a secco di vittorie in trasferta. Lontano da casa infatti i biancoros-si hanno subito due pesanti sconfit-te contro Varese e Montegranaro, offrendo prestazioni ben lontane da quelle entusiasmanti viste al PalaBigi contro la Montepaschi Siena e la Juve Caserta. In cerca di un’identità ben precisa, la squadra

guidata da Massimiliano Menetti fa dell’intensità difensiva e delle veloci ripartenze i propri punti di forza. James White è il top player capace di cambiare in un attimo il volto della partita, viaggia ad una media di 13.5 punti e 8 rimbalzi a partita, in costante crescita. Il con-fermato asse Cinciarini-Brunner è tra i più temibili del campionato: il play della Nazionale garantisce as-sist per i compagni, mentre il pivot americano di passaporto svizzero è stato assoluto protagonista con-tro Caserta, mettendo a referto 11 punti e altrettanti rimbalzi. Mar-chio di fabbrica sono la grinta del capitano Antonutti e la freschezza del lettone Silins, a compensare le prove finora in chiaroscuro di Troy Bell e Coby Karl. La Grissin Bon è vulnerabile senza il pub-blico di casa e l’impegno martedì in EuroChallenge può avere tolto energia dalle gambe di una squa-dra che corre molto e si sacrifi-ca per difendere a tutto campo

Tommaso Casotti

Page 16: Supporters Magazine n110 del 10/11/2013

brindisi basket club 2005supporter’s magazine 10 novembre 2013 16 brindisi basket club 2005 supporter’s magazine 10 novembre 2013 05

Prima di aggiornarvi sui cam-pionati vi faccio un breve resoconto di quanto successo

a Lecce con l’evento “Giornate Azzur-re”. Questa iniziativa della Fip, che fino a due anni fa si chiamava “Setti-mana Azzurra”, prevedeva che lo staff tecnico del settore giovanile si recas-se in ogni regione per una settimana, interagendo con gli staff tecnici delle singole società che ne avessero fatte richiesta. L’iniziativa è stata ridotta alla presenza dello staff della naziona-le per una o due giornate, nell’allena-mento delle selezioni giovanili e nella organizzazione di un clinic integrato. “Integrato” perché la presenza del responsabile del settore Mi-nibasket, Maurizio Cremonini, del responsabile dei preparato-ri fisici Francesco Cuzzolin, del responsabile del settore giova-nile Andrea Capobianco e del responsabile tecnico unico della federazione Simone Pianigiani.

A Lecce si è prima svolto l’allena-mento della selezione dei nati nel 1996/97 e quindi a seguire quello della selezione dei 98/99. Si sono messi in evidenza alcuni prospetti di sicuro interesse negli allenamenti fatti a mille dai ragazzi e condotti da Capobianco; peccato che il respon-sabile tecnico abbia sottolineato come non abbia potuto fare tutto il programma previsto con i più grandi causa il livello tecnico non eccelso dei ragazzi. Sempre non per stupido campanilismo ma se fosse stato convo-cato qualche atleta di Brindisi lasciato a casa questo probabilmente non sa-rebbe avvenuto. Il coach della nazio-nale, Pianigiani, ha concluso il clinc integrato, che ha avuto come argomen-to il contropiede; lezioni che hanno confermato come i vari settori tecnici stiano cercando un filo conduttore per un percorso di crescita unico che parte dai 5 anni con i Pulcini del Minibasket e finisce ai 19 coni il campionato U19.

I Campionati DNG: l’Enel si riscat-ta dopo la sconfitta casalinga subita all’esordio dalla Sidigas Avellino per 70-79 andando a vincere a Corato con-tro la BNB per 77 a 78 con Morciano, Prete e Rosato in doppia cifra. Partita costantemente in equilibrio e con un ultimo quarto finito 7 pari che la dice lunga sulla tensione in campo. Domani alle ore 18 al Pala Pentassuglia potran-no allungare la striscia positiva contro il Basket Veroli che ha perso proprio con-tro Avellino (72-67) dopo essere stata battuta nettamente in casa all’esordio con Bk Latina. Virtus Roma e le due di Latina sembrano le più serie candidate alla vittoria finale e ai passaggi al turno successivo che può essere ampiamen-te alla portata dei ragazzi di Curiale.U19: Quinto turno per il campionato

regionale. Nel Girone C l’Invicta dopo aver perso l’imbattibilità a Calimera, che guida la classifica a punteggio pie-no, vince contro la Pall. Carovigno e si attesta al secondo posto in classifica. Prima vittoria per il Basket Brindisi che batte in casa il Castellana (62-48) e la-scia il fondo della classifica all’Eagles che ha riposato. Nel Girone D l’Aurora si conferma capolista andando a vince-re a Taranto contro il Cus Jonico per 74 a 63 mentre la New Basket Brindisi batte agevolmente l’Assi per 114 a 31.

U17Ecc: vincono le due squa-dre brindisine con Aurora Brindisi che batte la Pall. Monteroni per 77 a 60 e l’Enel Brindisi che strapazza in casa la Matteotti Corato 112 a 68. Strana partita quella disputata al PalaZumbo nel remake della finale regionale del campionato U15 di due anni fa; dopo i primi due quarti combattuti, i cora-tini si sono completamente sciolti e il divario è lì a dimostrarlo. Pacifico e De Gennaro hanno fatto ciò che hanno voluto, risultando i migliori realizzatori della serata. L’Aurora ha avuto la meglio sul mai domo Mon-teroni che era reduce dalla partita persa in casa contro l’Enel con una bomba sulla sirena; già dal primo quarto profico ha dettato i ritmi giu-sti con Longo e Perrone a finalizzare un buon lavoro difensivo; margine cresciuto sino a sfiorare o +30. Non possiamo aggiornarvi sugli incontri disputati mercoledì scorso Murgia Santeramo-Aurora e Cus Bari-Enel per problemi di stampa. Giovedì prossimo l’Aurora affronterà il Bk Francavilla, PalaZumbo ore 17,20

U17: Questa settimana inizia il campio-nato U17 Regionale diviso in 6 gironi con le due squadre brindisine iscritte Assi e Pallacanestro inserite nel giro-

ne E con Mens Sana Mesagne, Vrtus Mesagne, Ostuni, Fasano e Cisternino.

U15 Ecc: Seconda giornata del cam-pionato e le due squadre brindisine gui-dano imbattute la classifica insieme a Corato e Monteroni. L’Enel, dopo aver vinto a Taranto con la Virtus per 42 a 62, regola in casa il Bk Mola per 63 a 54 guidati dal “totem” Leggio 17p. e dal duo Franco (11)-Passante(12) am-bedue in doppia cifra. L’Aurora invece dopo aver battuto a Vieste la Sunshi-ne Bk per 67-75, una matricola che si farà sentire nel campionato, ha battuto il Castellaneta allenato da Lillino Ci-racì per 73 a 62 con una buona prova collettiva difensiva e quattro uomini in doppia cifra Colucci(26), Fiusco (13), Mollica (10) e Alfarano(10). Lunedì l’Aurora giocherà a Bari contro il Cus mentre l’Enel si re-cherà a Corato per due incontri che incominceranno a delineare i ruoli nel campionato delle due squadre.

U14Elite: è alla seconda giornata anche il campionato U14 Elite ma vi possiamo aggiornare solo sulla pri-ma. Nella prima giornata l’Enel ha battuto facilmente a Taranto la De Florio per 36 a 54 con Orlandino (15) e Prete(13) migliori realizza-tori mentre l’Aurora è stata battuta dal Cus Bari per 75 a 66, dopo aver condotto per tutta la gara e ceden-

do negli ultimi 5’, per la concomitante uscita per falli di Stano e Pollidoro. Fusco miglior realizzatore della sera-ta con 20p. Prossimo incontro l’Enel affronterà giovedì prossimo, 20,30 Pa-laZumbo, il Cus Bari mentre l’Aurora si recherà a Taranto contro la Virtus.

Gianfranco PateraFoto: Michele Longo

Periscopio sui campionati giovanili I QUINTETTI BASE IN CAMPO

NEW BASKET

BRINDISI

GRISSIN BON

REGGIO EMILIA

Andrea CINCIARINI - Play1986, 193 cm, 87 Kg, (ITA)

Jerome DYSON - Play1987, 191 cm, 82 Kg, (USA)

Michael SNAER - Ala1990, 196 cm, 92 Kg, (USA)

HEAD COACHPiero BUCCHI

HEAD COACHMassimiliano MENETTI

James WHITE - Ala1982, 201 cm, 90 Kg, (USA)

Coby KARL - Guardia1983, 196 cm, 98 Kg, (USA)

Ojars SILINS - Ala1993, 200 cm, 95 Kg, (LAT)

Greg BRUNNER - Pivot1983, 203 cm, 115 Kg, (SVI)

Ron LEWIS - Guardia1984, 193 cm, 88 Kg, (USA)

Delroy JAMES - Ala1987, 203 cm, 100 Kg, (GUY)

Alade AMINU - Pivot1987, 210 cm, 107 Kg, (NIG) IN PANCHINA (Brindisi)

Massimo BULLERI - Play1977, 188 cm, 81 Kg, (ITA)Folarin CAMPBELL - Guardia1986, 191 cm, 93 Kg, (NIG)Matteo FORMENTI - Guardia1982, 194 cm, 90 Kg, (ITA)Andrea ZERINI - Ala1988, 205 cm, 110 Kg, (ITA)Miroslav TODIC - Ala/Pivot1985, 205 cm, 110 Kg, (BIH)Gianmarco LEGGIO - Ala1994, 202 cm, 94 Kg, (ITA)

IN PANCHINA (Reggio Emilia)

Ariel FILLOY - Play1987, 190 cm, 85 Kg, (ITA)

Troy BELL - Guardia1980, 186 cm, 82 Kg, (USA)

Matteo FRASSINETI - Guardia1987, 195 cm, 88 Kg, (ITA)

Giovanni PINI - Ala1992, 200 cm, 92 Kg, (ITA)

Michele ANTONUTTI - Ala1986, 202 cm, 95 Kg, (ITA)Riccardo CERVI - Pivot

1991, 214 cm, 103 Kg, (ITA)

Bagnato replica alla Gazzetta del Mezzogiorno Ha destato un po’ di sorpresa il titolo a nove colonne con il quale qualche giorno fa La Gazzetta del Mezzogior-no dava già per scontato il rinnovo contrattuale a Piero Bucchi e a tut-to lo staff tecnico dell’Enel Brindisi. Argomento che, a detta della stessa società, “non è ancora stato affronta-to”. Il tutto nasce da una chiacchiera-ta tra Luigi Bagnato, vice presidente della New Basket, e il giornalista del-la testata che ha interpretato in ma-niera diversa le parole del costrutto-re brindisino. Il quale, assieme alla sua famiglia, affida a Supporter’s Magazine una replica, garbata ma decisa. “Le parole di mio padre sono state di entusiasmo del tifoso che vorrebbe che tutto lo staff tecnico fosse confermato per la stima e l’af-fetto che ripone verso tutti i compo-nenti, dal coach al direttore sportivo, al gm e agli assistenti, ma il discorso si ferma qui. C’è un consiglio di am-ministrazione che prende le decisio-ni all’unanimità e un presidente che valuterà al momento opportuno cosa fare per il bene del sodalizio – sottoli-nea Gianfranco Bagnato -. Abbiamo grande fiducia, come soci e soprat-tutto come grandi tifosi, dell’operato del presidente, degli altri soci, dello staff tecnico e di questa squadra che ci sta regalando grandi soddisfazio-ni. Proprio per questo, come la stessa società ha sottolineato nella sua nota, è prematuro parlare di rinnovi. Cer-to è che, come cantano i tifosi della curva che voi ben rappresentate con Supporter’s Magazine, avere Piero Bucchi come allenatore, e lo staff che lo aiuta, è un privilegio che in pochi possono dire di avere in Ita-lia. Per ora, uniamoci forte intorno a questa squadra, questo staff tecni-co e questa società: forza Brindisi!”

A R B I T R I

ManuelMAZZONI

GabrieleBETTINI

MarkBARTOLI

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brindisi basket club 2005supporter’s magazine 10 novembre 2013 04 brindisi basket club 2005 supporter’s magazine 10 novembre 2013 17

Dimenticata in fretta la sconf i t ta

di Bologna contro l’Acea, l’Enel ha subito riacceso sul campionato i potenti riflettori provati nel match d’apertura

contro l’Armani e poi calibrati nella partita interna contro il Cremona che tanto agevole non deve essere stata se la squadra del simpatico Gigio Gre-sta domenica scorsa ha affondato la corazzata sassarese. A pieno regime Brindisi si è così presentata a Vene-zia minando seriamente la panchina di Mazzon con la vittoria assai netta sulla Reyer che spedisce la squadra di Piero Bucchi in vetta ad una classifica che ha cominciato a sfoltire i ranghi con la caduta di Caserta, di Roma, di Avellino, oltre che, appunto, di Sassari.

Da dieci, la pattuglia di vertice si è ridotta a sole, si fa per dire, sei unità, con i grandi nomi del passato recente e più antico del basket italiano, Sie-na, Milano, Varese, Bologna, Cantù, e di Brindisi che ne entra a far parte a suon di risultati anche importanti (Milano grande favorita per lo scu-detto e Venezia grande protagonista del mercato estivo), risultando proba-bilmente, oltre che la sorpresa di questo primo mese di attività, anche la più meritevole del po-sto che occupa.

La squadra gira. Ha c a m b i a -to molto, quasi tutto, quest’esta-te, ma Bucchi è ri-uscito a farla trovare pronta e ben calda allo start della stagione, individuando in Jerome Dyson il finalizzatore, tra i migliori top-scorer del campionato, in James Delroy l’acchiappa rimbalzi

giusto, in Folarin Campbell un ottimo assistman. Cifre alla mano - per quel-lo che possono contare - sono un po’ indietro Ron Lewis e Michael Snaer, ma vanno forte Alade Aminu e Miroslav To-dic. Quindi-ci minuti a partita per An-d r e a Z e r i -ni, ma 100 per c e n t o al tiro, rimbalzi e soprat-tutto stoppa-te, quanto ba-sta per auspicarne un impiego maggiore.

La stella, l’uomo destinato quest’an-no a far sognare i supporters brindisi-ni, sembra dunque Dyson che, dopo il college nella Connecticut Un., ha gio-cato nella Nbdl per Tulsa viaggian-

do a quasi 17 punti di media e con l’Ha-

poel Holon lo scorso anno

risultando il miglior m a r c a -tore del c a m -pionato i s r a e -l i a n o

d o p o aver vin-

to il bron-zo ai Pana-

mericani con la nazionale sta-

tunitense, peraltro pri-va di nomi della Nba, e avere

sfiorato, nove presenze a New Orle-

ans, il mondo della superlega ameri-cana. Una carriera, dunque, ai mar-gini dell’eccellenza ma che offre le

referenze giuste per il campionato italiano che da molti anni

ormai non esibisce più campioni di livello

assoluto. Dyson ha le carte in regola per conquistare definitiva-mente il cuore di B r i n d i s i che ha già

aumenta to la frequen-

za cardiaca nell’ammirare

il suo gioiellino, la guardia tiratrice di

Rockville che si sta facen-do apprezzare per qualità balistiche e gestione del gioco, requisiti quanto mai necessario da esibire al meglio nella quinta gara stagionale contro la Reggiana per districarsi dalla preve-dibile gabbia nella quale cercheran-no di rinchiuderlo Cinciarini e Bell.

Reggio Emilia è stata la rivelazione della passata stagione. Ad un impian-to collaudato (ha costretto Roma nei quarti di finale alla settima gara) ha aggiunto James White, l’altra stella del campionato per i suoi trascorsi americani e italiani, e Coby Karl, fi-glio del coach di Gallinari a Denver, ma l’uomo di maggiore spessore sta-volta è un italiano, Andrea Cinciarini che l’Europeo in Slovenia ha defini-tivamente valorizzato e che a febbra-io verrà premiato con il “Reverberi 2013”, succedendo a Luigi Datome.

La Reggiana è ottima squadra, ben allenata, ma finora ha brillato in casa e molto meno in trasferta. Brindisi, vincendo, aumenterebbe a quattro

lunghezze il vantaggio su una delle formazioni più accreditate per Final Eight e play off. Come si suol dire, e sarà pure banale ma vero, i due punti in palio stavolta valgono dop-pio: l’occasione è buona, a Dyson in particolare, ripetendo i numeri di Venezia, il compito di non lasciarse-la sfuggire. E comunque il confron-to a distanza con James White può valere da solo il prezzo del biglietto.

Mario Arceri

La lunga attesa sembra destinata a finire se è vero, come sembra ormai molto probabile, che il

campionato di serie “C” femminile prenderà il via nel week end fra il 9 e il 10 novembre (giorni immediata-mente precedenti questa pubblicazio-ne e motivo per il quale non possiamo

rendervene conto). Purtroppo ancor prima della partenza si registra il me-sto ritiro del Basket Ball San Vito giu-sto per ricordare, qualora ce ne fosse ancora la necessità, le difficoltà in cui operano le piccole società sportive e così le squadre partecipanti risultano alla fine essere undici, il che significa per ciascuna di esse un turno forzato di riposo. Intanto, durante lo scorso fine settimana, per “acclimatare” le ragaz-ze alle roventi temperature del cam-pionato, la squadra di coach Rubino ha partecipato al triangolare di Taran-to, che ha visto all’opera la locale De Florio, la Tre Erre e la New Basket Lecce. E’ stato un impegno probante

per le giovanissime biancorosse che hanno dovuto “fare i conti” con la fisi-cità delle atlete joniche e con l’espe-rienza di quelle salentine ma, allo stes-so tempo, è stato un valido test per lo staff tecnico che ha potuto trarre utili indicazioni dalle due gare disputate al Tursport. “Un buon impatto” dichiara

il presidente Riccardi, “con le atlete che hanno sciorinato un buon basket sia pur al cospetto di avversari fisica-mente molto più prestanti, cercando di tradurre in campo quanto appreso durante gli allenamenti in palestra. C’è ancora molto da lavorare ma siamo all’inizio e quindi c’è tempo e modo di migliorare.” Intanto nella settimana pre campionato ci saranno altre due amichevoli contro le brindisine Endas Bozzano ed Intrepida che serviranno a perfezionare i meccanismi tecni-ci e tattici oltre allo stato di forma per affrontare nel migliore dei modi la prima palla a due del campionato

Uff. Stampa Tre Erre

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IL POST IT di Mario ARCERIDyson è già stella.

Che match con White

ROMA-CANTU’ 80-82

VARESE-AVELLINO 85-68

R. EMILIA-CASERTA 76-59

VENEZIA-BRINDISI 82-87

CREMONA-SASSARI 86-74

BOLOGNA-MONTEGRANARO 96-73

MILANO-PISTOIA 75-55

PESARO-SIENA 69-94

4° GIORNATA ANDATA (3 Novembre)

PISTOIA-CREMONA (sab. ore 20.30)

CANTU’-AVELLINO

SASSARI-VARESE (dom. ore 20.30)

CASERTA-ROMA

BRINDISI-R. EMILIA (dom. ore 17.30)

MONTEGRANARO-PESARO

BOLOGNA-MILANO

SIENA-VENEZIA (lun. ore 20.30)

5° GIORNATA ANDATA (10 Novembre)

AVELLINO-CASERTA (sab. ore 20.30)

SIENA-MONTEGRANARO

ROMA-BOLOGNA (dom. ore 20.30)

VARESE-BRINDISI (dom. ore 19.00)

REGGIO EMILIA-PISTOIA

CREMONA-CANTU’

PESARO-SASSARI

VENEZIA-MILANO (lun. ore 20.30)

6° GIORNATA ANDATA (17 Novembre)

CAMPIONATO SERIE A

Da LuigiIl Capitano

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BRINDISI 6

BOLOGNA 6

SIENA 6

CANTU’ 6

VARESE 6

MILANO 6

CASERTA 4

ROMA 4

SASSARI 4

REGGIO EMILIA 4

AVELLINO 4

PESARO 2

VENEZIA 2

CREMONA 2

MONTEGRANARO 2

PISTOIA 0

CLASSIFICA

Ai nastri di partenza il campionato di serie C

I nostri lettori

Page 18: Supporters Magazine n110 del 10/11/2013

brindisi basket club 2005supporter’s magazine 10 novembre 2013 18

L a Futura Basket inciampa nella Valle Ufita e rimedia il primo zero in casella. Ripartenza con

sconfitta per le ragazze di coach San-tini, imbattute in campionato dallo

scorso 9 febbraio, che tor-nano sul parquet dopo il turno di stop dell’ultima giornata. Di fronte forse il peggior cliente della conference, le le-onesse dell’Ariano Irpino domate nella trasferta di Catania di sabato scorso. Il tecnico brindisino fa il pieno delle effet-tive malgrado qualche acciacco fisico, nel dieci si rivede Giorgino al posto di Gismondi. La matricola terribile prova a tenere il passo del gruppone di testa, le padrone di casa devono chiudere in fretta la parentesi siciliana. Coach Agre-sti rinuncia alle tre lunghe preferendo Chesta e Dominguez, al 4’ un gioco da tre punti (13-6) dell’ala argentina scuote le ospiti che provano a piazzare il primo break. La situazione falli non aiuta la formazione brindisina che in-cassa la terza penalità di Siccardi al 7’. Con l’uscita dell’ex Cras, Santini mette

in mischia Marzia Tagliamento: la di-ciassettenne si fa trovare pronta con tre

canestri consecutivi che valgono il pareggio (20-20 al 14’). L’Lpa decide allora di girare la parti-ta nella propria metà campo, le esterne di casa frenano le dirim-pettaie ma i pericoli arrivano dal-la lettone Egle sotto le plance (5 punti). Le rotazioni con Micovic e Narviciute in campo portano linfa nel tabellone delle ufita-ne, che chiudono in vantaggio la seconda frazione (33-27). La squadra di casa accelera in apertura di terzo quarto, Mag-gi allunga da tre ma Diodati rintuzza e l’ottavo punto di Tagliamento tiene Brindisi in vita (41-36). La Futura non ci sta, medita il break importan-te, soffre, non si dà per vinta ma barcolla per il carico di falli: Micovic si conferma su standard offensivi eleva-

ti, l’ala-pivot di Belgrado firma il +10 al 25’ (46-36), Dominguez, entrata al posto di una spenta Chesta, fa il resto e al 30’ piazza la tripla che vale il 62-45.

Gara finita? Neanche per idea. Le ospiti si giocano il tutto per tutto nell’ultimo quarto con una zone-press che, complice qual-che minuto di respiro concesso ad Alejandra Dominguez, accre-dita il tentativo di rientro. Lau-ra Perseu sale in doppia cifra e il parziale di 9-0 riaccende le speranze di Brindisi. Il rien-tro di Dominguez risveglia il quintetto campano. Rossi con-feziona un controbreak di 10-0 con la coppia argentina Maggi e Dominguez che dà il meglio in transizione. Finisce 76-59. Al Pala Cardito la Futura cede il passo ad una forma-zione che ha saputo trasfor-mare in oro la delusione di Catania. E recrimina contro il severissimo metro arbitra-le e la falcidia di falli che ha vanificato la partita che poteva essere. “Una partita nella quale la distribuzione dei falli ha giocato un ruolo pesantissi-mo - chiosa a fine gara Gigi Santini - con una situazione che mi ha costretto a centellinare diverse giocatrici che non

sono en-

trate per questo nel vivo del match. L’incombenza falli ha condizionato le rotazioni, e giocare con qualcuno a mezzo servizio è sicura-mente più complicato. I numeri parlano chiaro. Dopo sette minuti Siccardi ave-va già tre falli a carico, il terzo periodo lo abbiamo chiuso con 21 falli commes-si contro 10, e ancora 12 tiri liberi con-tro i 30 dell’Ariano disegnano uno sce-nario da cui è difficile uscire indenni”. “Tutto si può dire meno che la Futura non sia una squadra offensiva. Soltanto nel terzo quarto ci sono piovuti addosso undici falli e gestire una gara spezzettan-do il roster è davvero faticoso – conclu-de Santini -. Eppure la partita è rimasta in equilibrio fino alla pausa lunga, poi siamo naufragati nel passivo dei falli, alla fine abbiamo anche provato a rimet-terci in scia fino al meno otto, ma l’Aria-no ha controllato e ripreso il largo”.

Uff. Stampa Futura BrindisiFoto: Michele Longo

Futura, si ferma ad Ariano la striscia vincente

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Page 19: Supporters Magazine n110 del 10/11/2013

brindisi basket club 2005supporter’s magazine 10 novembre 2013 02 brindisi basket club 2005 supporter’s magazine 10 novembre 2013 19

Accade tut-to in fretta. Nelle undi-

ci precedenti visite, Brindisi non aveva mai vinto a Vene-zia. C’è riuscita do-menica scorsa. Mai c’erano state tre vit-

torie nelle prime quattro partite in se-rie A. Mai una brindisina era in testa alla classifica dopo quattro giornate giornate. Questa squadra lo è. Ales-sandro Giuliani ci aveva detto prima di partire per Venezia che una vittoria in trasferta avrebbe fatto girare la sta-gione. Questa non solo è una vittoria lontano dalle mura amiche, ma è un grande vittoria in trasferta. Ottenuta contro una squadra forte, lunga, ca-pace di competere con le primissime per investimenti fatti in estate. Si sa, non contano soltanto i soldi per fare le squadre. Conta la capacità men-tale di saper affrontare ogni partita con lo spirito giusto, conta la voglia di giocare uniti anche nei momenti di difficoltà, conta capire come re-stare in partita anche quando l’iner-

zia pare andare al contrario. Que-sta squadra, questi ragazzi, questo gruppo a Venezia c’è riuscito. Non si è mai disunito, anche quando la Reyer ha provato a scappare sul più undici, anche quando qualche forzatura avrebbe fatto soccombe-re qualsiasi altra squadra. Anche quando hai tutto contro, compreso il caldissimo pubblico del Taliercio. Campo che, per la prima volta, sor-ride ai nostri colori e ai nostri tifosi.

Dyson si conferma ancora una volta implacabile con 24 punti, Aminu fa sua la sfida sotto le plance aiutato da un James molto concreto (29 punti in due). La squadra gira anche con gli italiani. Lewis trova punti fon-damentali nell’ultimo quarto, Snaer è ancora in naftalina. Quando gire-ranno anche i due “top scorer” dove potremo arrivare? Per adesso godia-moci questa vittoria meravigliosa! E rituffiamoci in campionato contro Reggio Emilia, squadra che alterna ottime partite in casa, ad altrettante trasferte incolori. La squadra di Me-netti, rivelazione lo scorso anno, non

è ancora riuscita a vincere fuori dal-le mura amiche e ci proverà questa sera contro di noi, anche se le fatiche dell’Eurochallenge si faranno senti-re. Andrea Cinciarini e Greg Bruner sono l’asse del gioco reggiano, a cui quest’anno si aggiunge James “The flight” White, tornato in Italia per far volare le sue lunghe braccia verso i canestri avversari. White viaggia a oltre 13 punti di media e 8 rimbal-zi a partita, dovrà confermare le sue doti contro Brindisi che nella batte-ria dei lunghi ha il reparto tra i più attrezzati del campionato. Eleganza e mano morbida per Aminu, atleti-smo e forza fisica per James, fisico puro e intimidatorio in senso positi-vo di Todic, rendimento costante e sempre più di qualità di Zerini, che non mi meraviglierebbe vederlo in nazionale entro poche settimane.

Reggio è squadra che corre molto e deve tenere sempre alto il ritmo, ma contro i ragazzi di Bucchi questo è molto difficile e ne hanno già pagato le spese Milano, Cremona e Venezia tenute sotto con la difesa e bloccate

nella transizione e nel tentativo di corri e tira. Per il momento, Reggio ha ancora poco da Bell e Koby Karl, due giocatori che però posso tornare a fare male in ogni momento. La dif-ferenza starà nella bravura dei nostri ragazzi, nella difesa voluta Bucchi e nella voglia di continuare a tene-re a bassa quota gli avversari. Tutti quelli che capitano in casa e fuori.

“E’ la prima volta che vinciamo a Venezia, vogliamo tante prime volte in questo campionato. Rimaniamo con i piedi per terra, ma questa sera abbiamo dimostrato di essere una squadra forte, unita e competitiva. E sinceramente abbiamo il dovere di cominciare a pensare in grande in questo campionato”, dice pochi mi-nuti dopo la fine della partita Fer-nando Marino, presidente dell’Enel Brindisi. C’è da credergli…giocan-do come negli ultimi due quarti a Venezia nessun traguardo può essere precluso all’Enel. Forza e coraggio!

Marino PetrelliFoto: Michele Longo

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s o m m a r i o

Il Post.it di Mario Arceri

4

La top five della Lega A

7

Parola di vice direttore

8

Periscopio sui campionati giovanili

16

Primo stop esterno per la Futura

18

Il periodico sportivo delBrindisi Basket Club 2005Proprietario: Massimo LaiernoEditore: Brindisi Basket Club 2005Registro stampa:Autorizzazione del Tribunale di BrindisiRegistro Stampa n. 15 del 2006Direttore Responsabile:Marino Petrelli

Vice Direttore Responsabile:Francesco TrincheraAmministrazione: Massimo MazzaDstribuzione: Free Press per Brindisi e Provincia a cura del BBCResponsabile distribuzione:Lucia Capone (340.7509469)Consulente Pubblcitario:Anna Monaco Cell. 338.9825684 ([email protected])Fotografo ufficiale: Michele LongoCollaboratori: Enrico Carriero, An-gelo Cavaliere, Daniela Franco, Do-

menico Galgano, Antonio Manfreda, Antonio Martinesi, Teodoro Martinesi, Gianluca Muscogiuri, Pasquale Palmie-ro, Gianfranco Patera, Roberto RomeoEditorialista: Mario ArceriDirezione, Redazione, Ammini-strazione: Via Dalmazia, 27/h - BrindisiWebmaster e designer:Mino BuzzerraWeb administrator: Michele LongoRealizzazione grafica e Stampa:Tipografia Abicca - BrindisiVia Indipendenza, 39 / 43

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N. 109 del 27 ottobre 2013

SERIE D REGIONALE

RUVO-BARLETTA 64-82ASSI BR.-ADRIA BARI 71-96B CERIGNOLA-U. CERIGNOLA 71-82ANGIULLI BARI-SAN SEVERO 59-78OSTUNI-PALL. BRINDISI 80-70CASTELLANETA-FOGGIA 57-66SANTERAMO-FASANO 64-69LECCE-MANFREDONIA 75-102

6° GIORNATA ANDATA (2/3 Novembre)

S. RITA-JUNIOR BR. 70-64GALATINA-LECCE 64-72BARI-A. MONOPOLI 73-63MARTINA FRANCA-MESAGNE 47-67VIESTE-RUTIGLIANO 91-52A.P. MONOPOLI-CALIMERA 96-46ALTAMURA-AURORA BR. 81-57Ha riposato: San Pietro

6° GIORNATA ANDATA (2/3 Novembre)

SERIE C REGIONALE

GLI ALTRI CAMPIONATI

… e non solo palla a spicchi

DIV. NAZIONALE B MASCHILE

MARTINA FRANCA-AGROPOLI 74-78

SAN SEVERO-MONTERONI 75-55

MOLFETTA-MADDALONI 65-84

BERNALDA-SCAFATI 73-68

FRANCAVILLA-BISCEGLIE 84-75

C. TARANTO-VENAFRO 72-81

Ha riposato: Lanciano

5° GIORNATA ANDATA (2-3 Novembre)

MONTERONI 2

MOLFETTA 2

VENAFRO 2

MADDALONI 2

MARTINA F.CA 2

C. TARANTO 0

AGROPOLI 10

FRANCAVILLA 8

SCAFATI 8

SAN SEVERO 8

LANCIANO 6

BERNALDA 6

BISCEGLIE 4

CLASSIFICA

U CERIGNOLA 12ADRIA BARI 10OSTUNI 10FOGGIA 10FASANO 10B CERIGNOLA 8P. BRINDISI 8MANFREDONIA 8

BARLETTA 8SAN SEVERO 6CASTELLANETA 4ANGIULLI BARI 2RUVO DI PUGLIA 0SANTERAMO 0LECCE 0ASSI BR. 0

CLASSIFICA

VIESTE 10ALTAMURA 10SAN PIETRO 8MESAGNE 8A.P. MONOPOLI 8LECCE 6CALIMERA 6BARI 6

JUNIOR BR. 4AURORA BR. 4MARTINA F.CA 4S. RITA 4RUTIGLIANO 2GALATINA 2A. MONOPOLI 0

CLASSIFICA

NUOTO: “Sottosopra”, ecco come lavora lo staff del salvamento: Quando più di un anno fa mi chiamò Fa-bio Tagliamento per propormi un lavoro come allenatore della squadra di salvamento della pi-scina “Sottosopra”, in primo luo-go mi sentii di rispondere che non ne sarei stato in grado, in-somma io venivo dall’agonismo e del salvamento sapevo giusto i fondamentali, ma poi quando ci incontrammo mi disse che la squadra non esisteva ancora, la dovevo creare, dovevo sele-zionare dei ragazzi, e fu in quel momento che accettai la sfida.

La mia squadra è formata da ra-gazzi che vanno dai 10 anni ai 20 e anche se la maggior parte di loro viene dalla scuola nuoto e non dall’agonismo, in un anno sono cresciuti nella tecnica e nei tempi in maniera esponenziale. Si è creato un bel gruppo, affiatato e con il giusto pizzico di competizio-

ne, che è fondamentale in questo sport. La struttura, compreso tutti i collaboratori e chiunque lavori dentro, ci ha dato una mano a cre-scere, cercando insieme il modo di avere quanti più spazi possibili e soprattutto i miei colleghi istrut-tori della scuola nuoto mi aiutano indicandomi spesso e volentieri ragazzini che potrebbero far par-te del prossimo vivaio di atleti.

Il lavoro dell’allenatore non è semplice, noi siamo sia educa-tori e insegnanti, sia amici dei nostri atleti, perchè per quanto

uno voglia prendere le distan-ze, se uno dei ragazzi ha dei problemi con la scuola o con gli amici, la prima persona a cui chiedono consiglio è l’allena-tore. La piscina è un ambien-te sano e, specialmente nel periodo storico in cui siamo, abbiamo bisogno di far cresce-re i nostri figli in un ambiente come questo: quelle due ore in acqua a gravità zero, spes-so, ci fanno dimenticare tutti i problemi che ci circondano.

Stefano Fanigliulo

TENNIS: Fed Cup, anche Flavia Pennetta partecipa al trionfo E sono quattro in otto

anni! La Federation Cup, l’equiva-lente femminile della Coppa Da-vis, torna in Italia dopo tre anni.

2006, 2009, 2010 e adesso 2013 a riprova di un tennis femminile di livello mondiale assoluto. Sulla terra rossa di Cagliari le “sorelle d’Italia” hanno battuto nettamente la Russia per 4-0. Roberta Vinci e Sara Errani hanno regalato i pri-mi tre punti, poi Flavia Pennetta ha chiuso i conti, in coppia con Karin Knapp, battendo la coppia russa Gasparyan-Khromacheva per 4-6, 6-2, 10-4, con un emo-zionante tie break finale. Un fi-nale di stagione ancora più pre-stigioso per la nostra Flavia, che il prossimo ripartirà dalla posizio-ne numero 31 del ranking Wta.

pensiamo in grAnde

Page 20: Supporters Magazine n110 del 10/11/2013

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