supporters magazine n124

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divisione SAI S Via Cappuccini, 11/B - Brindisi Tel. 0831.597406 - Fax 0831.523455 e.mail:[email protected] Roberto CORDELLA & Demetrio SAMMARCO Consulenti e Assicuratori Via Appia, 234 Brindisi Tel. 0831.582133 www.aloisioricambi.it dal 1977 Via Islanda, 99 (Bozzano) - Brindisi Cell. 349.4230877 Via Seneca, 7 - Brindisi Tel. 0831.529428 - 347.4110690 Laboratorio Terapia Riabilitativa S.A.S. Si effettua terapia domiciliare impianti e manutenzioni IMPIANTI IDROTERMICI - GAS PANNELLI SOLARI CLIMATIZZAZIONE - CALDAIE A GAS ASSISTENZA TECNICA Resp. Tecnico Francesco Pierri [email protected] Viale Commenda, 136 Brindisi Tel. 0831.1982579 Cell. 329.9411725 clinica-iphone.com

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Il magazine del basket brindisino giunto alla sua nona stagione. Cronaca foto e curiosità sulla stagione 2014-2015 della New Basket Brindisi e delle compagini femminili e giovanili della città

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SAI

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… e non solo palla a spicchiVOLLEY FEMMINILE: C’era molta attesa per l’esordio casa-lingo stagionale della Cedat85 San Vito e le ragazze biancaz-zurre non l’hanno certo delusa. Reduci dal beneaugurante suc-cesso in trasferta (quello ottenuto nella prima giornata a Siracusa), capitan Guidi e compagne han-

no concesso il bis, battendo con un netto 3-0 (25-23, 25-18, 25-20) la Volley Group Roma. Que-sto secondo successo consente alla formazione sanvitese di con-dividere il primato in classifica, a punteggio pieno, con Cisterna di Latina e Cutrofiano. Indubbia-mente, un bell’avvio di stagione.

CALCIO: Ancora una giorna-ta di successi per le formazioni Allievi e Giovanissimi del Città di Brindisi che grazie al lavoro ed al sacrificio quotidiano di dirigenti, tecnici e collaboratori stanno offrendo a numerosi ragazzi la possibilità di crescere e costruire futuri calciatori. La formazione Al-lievi di mister Orlandini si impone con un secco 3-0 sul Mesagne per i Giovanissini fanno loro il big match contro i pari età dei Gio-

vani Cryos con un rotondo 5-2. Confermandosi entrambe ca-polista a punteggio pieno dopo quattro giornate di campionato.

Ufficio Stampa Città di Brindisi -Settore Giovanile

NUOTO: con la fine delle va-canze estive, sono iniziati gli al-lenamenti a secco dei nostri at-leti, e non ho potuto fare a meno di fare una riflessione: esiste una ragione ben precisa per la quale loro sono nuotatori e non corrido-ri. Motivo per il quale sono molto più contento di averli visti tornare in acqua parecchio in anticipo rispetto alle stagioni passate, grazie anche alla disponibilità dei gestori dell’impianto e dai dirigenti della nostra società.

Il risveglio muscolare è sempre un momento difficile da affronta-re, in quanto ognuno ha affron-tato le vacanze in maniera diver-sa, e quindi ognuno ha tempi di recupero differenti. Settembre e ottobre, sia per gli atleti che per gli allenatori, sono mesi difficili da affrontare. Da parte degli at-leti perchè devono eseguire un lavoro graduale, ma fatto bene e soprattutto cogliendo le inten-zioni del coach. Da parte nostra invece è difficile perchè è un pe-riodo in cui si programmano gli allenamenti tenendo conto della situazione psico-fisica dell’atleta che, essendo stato quasi fermo per due mesi pieni, ha bisogno di rimettersi in assetto e raggiun-gere nel minor tempo possibi-

le una forma adeguata, stando attenti a non esagerare per non rischiare di imbattersi nella “Sin-drome da Over-Training”, cioè un insieme di segni e sintomi che compaiono nell’atleta che ha esagerato con le sedute di alle-namento, sia in termini qualitati-vi che quantitativi, non associati ad adeguati periodi di recupero.

Nonostante tutti questi accorgi-menti, settembre è anche un mo-mento di ri-unione, di ritrovo, e di soddisfazioni, perchè special-mente per alcuni atleti che han-no avuto la fortuna e soprattut-to la bravura di essersi distinti tra le eccellenze della stagione passata, arriva il momento delle convocazioni per le premiazio-ni di tali eccellenze. Per questa premiazione da parte del comi-tato regionale, avvenuta a Bari domenica 12 ottobre al Gran Galà FIN 2014, sono stati con-vocati due atleti della nostra società (Sottosopra Brindisi): Sara Berdicchia, allenata dal sottoscritto e da Clara Antonelli, che è stata riconosciuta come seconda migliore Esordiente “A” regionale nel settore Salva-mento, e Virgilio Panarese, alle-nato da Flavio Guadalupi, che si è distinto tra gli atleti pugliesi medagliati a livello nazionale.

Stefano Fanigliulo

(Nella foto in alto Sara Berdic-chia durante la premiazione)

SERIE D REGIONALE

LECCE-CERIGNOLA 0-20

ANGIULLI BARI-MANFREDONIA 75-83

ADRIA BARI-RUVO 64-58

VIESTE-CASTELLANETA 75-62

FASANO-PALL. BRINDISI 71-72

ALTAMURA-FOGGIA 75-68

BARLETTA-SANTERAMO 62-50

3° GIORNATA ANDATA (25-26 Ottobre)

AURORA BRINDISI-CEGLIE 59-77

ASSI BRINDISI-RUTIGLIANO 84-57

CALIMERA-LECCE 95-74

SANTA RITA-A.N. MONOPOLI 62-90

MESAGNE-SAN PIETRO 73-67

AP. MONOPOLI-MOLFETTA 67-44

CORATO-GALATINA 76-72

3° GIORNATA ANDATA (25-26 Ottobre)

SERIE C REGIONALE

GLI ALTRI CAMPIONATI

DIV. NAZIONALE B MASCHILE

FRANCAVILLA-BISCEGLIE 60-85

ISERNIA-CATANZARO 51-72

PESCARA-MARTINA FRANCA 68-67

PALERMO-MADDALONI 86-68

AGROPOLI-MOLA 108-78

VASTO-VENAFRO 67-79

MONTERONI-TARANTO 81-72

4° GIORNATA ANDATA (26 Ottobre)

MONTERONI 4

VENAFRO 2

MADDALONI 2

MOLA 2

VASTO 2

FRANCAVILLA 2ISERNIA 0

AGROPOLI 8

BISCEGLIE 8

PALERMO 6

MARTINA F.CA 6

PESCARA 6

CATANZARO 4

TARANTO 4

CLASSIFICA

AURORA BRINDISI 2SAN PIETRO 2

SANTA RITA 2

MOLFETTA 2

GALATINA 2

LECCE 0

RUTIGLIANO 0

MESAGNE 6

CEGLIE 6

ASSI BRINDISI 4

CALIMERA 4

AP. MONOPOLI 4

A.N. MONOPOLI 4

CORATO 4

CLASSIFICA

LECCE 2

CASTELLANETA 2

ANGIULLI BARI 2

RUVO 2

BARLETTA 2

FASANO 0

SANTERAMO 0

VIESTE 6

MANFREDONIA 6

CERIGNOLA 4

ALTAMURA 4

FOGGIA 4

P. BRINDISI 4ADRIA BARI 4

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La nostrasquadra

In piedi da sinistra: Alessia Provenzano, Katia Altavilla, Anna Gargaro, Daniela Di Levrano, Damiano Petrachi, Rossella Malorzo, Fabio Molfetta, Simona Di Giacomo, Fabrizio Solida, Paolo Massaro, Lorenzo Fischetto, Daniele Tedesco, Andrea Pollio, Marina Ingrosso, Simonetta Di Totaro, Francesca Caputo.Seduti da sinistra: Valeria Busiello, Claudia Legittimo, Anna Rita Marsella, Delfo Provenzano, Massimo Proto, Silvia Busiello, Sonia Balsamo.

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Lo scorso anno il basket femminile brindisino festeg-

giava la prima storica partecipa-zione della Futura Basket Brindisi al campionato di A2, e lo faceva con una vittoria casalinga contro la Saces Mapei Napoli. Con tutto il rispetto che merita il campiona-to di serie C (o B che dir si voglia) non è la stessa cosa, si perché dopo la decisone di non iscriversi al campionato di A2, è da questo campionato regionale che riparte la formazione brindisina. Un anno difficile quello passato in A2 non per i risultati che se pur in condi-zioni al limite le ragazze allenate da coach Gigi Santini stavano co-munque ottenendo, ma per pro-blemi societari che hanno minato le fondamenta e reso quello che doveva essere un anno da ricor-dare (la prima apparizione in A2) un anno da dimenticare in fretta. In questo numero di Supporter’s andiamo in giro per l’Italia a dare un occhiata a quello che stan-

no facendo alcune ex giocatrici della Futura dello scorso anno.

Più che protagoniste – “Mi sto tro-vando molto bene sia con le com-pagne che con la società - dice Marzia Tagliamento - mi sembra di giocar qui da un sacco di tempo”. Qui é a Battipaglia dove la brindi-sina doc ha esordito in serie A con la canotta della Techmania, dopo la netta sconfitta nel derby contro Napoli è arrivata la vittoria esterna a Vigarano con Marzia assoluta protagonista con i suoi 19 punti. “Siamo una squadra molto giova-ne - dichiara - ma che ha molto talento e qualità, ovviamente ab-biamo come primo obiettivo la sal-vezza”. Poi un pensiero alla sua ex squadra_ “Sono amareggiata nel vedere tutto il lavoro fatto in due anni per conquistare l’A2 but-tato così in un misero campionato di C”. Voliamo a Cagliari, sempre in serie A, dove ha trovato casa Valentina “Micia” Gatti che veste la canotta del CUS squadra rive-lazione di questo inizio campiona-to. “Inizio di stagione alla grande sia per i risultati che per il gruppo che si è creato - sono le paro-

le della pivot canturina - Per noi l’obiettivo è la salvezza, ma cre-do che possiamo puntare anche a qualcosa di più”. In A2 invece grande protagonista Nene Diene (nella foto di Marco Brioschi) che si è trasferita nella Zena Almore Genova una delle pretendenti al salto di categoria. “Mi aspetto di migliorare tanto, di fare bene e riuscire a vincere il campionato per portare Genova in serie A”. Sempre in doppia cifra nelle due vittorie delle quali una prestigiosa

contro il Geas Sesto San Giovanni Restano a Brindisi ma cambiano casacca Francesca Gismondi, Luigia Boccadamo e Valentina Siccardi che hanno sposato il progetto dell’Intrepida Basket Brindisi che gioca il campiona-to di serie C ma ha in previsione il salto di categoria. “Ogni anno è un esperienza diversa - dice Gismondi - mi trovo bene anche perché gioco ancora con il mo-numento del basket femminile Brindisi Valentina Siccardi”. Lu-igia Boccadamo invece traccia l’obiettivo finale: “Lo scopo di tutti noi è quello di puntare in alto, quindi di portare questa grande famiglia in A2”. Ha de-ciso di rimanere in serie C an-che la monumentale Valentina Siccardi con l’intento “di sali-re nuovamente in A2 con una società che ha tanta voglia di crescere, mi aspettavo che la Futura si iscrivesse al campio-nato di A2, così non è stato, mi dispiace solo che le cose buone finiscano molto presto”.

(Foto: gentile concessione Marco Brioschi, basket inside)

Il lato rosa del basketGiuseppe Errico Pink and roll. Focus sul basket femminile

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Roma, Sassari e Brindisi le città più collegate

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Il primo vento autunnale, dopo che le temperatu-re hanno tenuto Brindisi

al caldo fino a pochi giorni fa, è il bello della nostra amata terra, porta con se veleni e rinunce. La prima, eclatante, è quella di Mas-simo Ferrarese, per dieci anni pro-prietario prima e patron poi della New Basket Brindisi, da lui creata quando il basket in città rischiava seriamente di sparire e portata a livelli forse nemmeno immagina-bili. Lascia per “incompatibilità” con l’attuale dirigenza, forse dopo mesi nei quali si è cercato di ricu-cire, mediare, andare avanti. Ma quando la misura è colma, anche il più lungimirante degli esseri uma-ni molla. E Ferrarese lo ha fatto tra-mite i social network, senza mezzi termini. Dopo di lui anche Sergio Ciullo e Giuseppe Vetrugno, soci della New Basket, hanno deciso di intraprendere lo stesso cammino. Bene ha fatto Fernando Marino a ringraziare il suo predecessore e annunciare, quasi in simultanea, i prolungamenti di Alessandro Giu-liani e del main sponsor (che ci auguriamo possa guardare, allo stesso modo del basket cittadino, al nostro martoriato territorio con uno spirito e un’attenzione diver-sa). Bene sarebbe anche avere un confronto pubblico con i vec-chi e nuovi soci, con i giornalisti, con i tifosi per capire realmente quale è la situazione societa-ria e quale futuro, sicuramente roseo, ci dobbiamo attendere.

Fermo restando che a decide-re deve essere uno, in questo caso il presidente Marino, ma la squadra è di tutti ed è un bene troppo prezioso per disperdere le energie. Noi siamo disponibili a farci moderatori di un dibattito che coinvolga tutte le parti, così come siamo pronti ad affrontare nuove sfide legate al nostro gior-nale e ai nostri canali multimediali.

Per questo, ma non solo per que-sto, saremo in Olanda per la prima europea della New Basket a Herto-genbosh. Biglietti aerei già prenotati da tempo, valigie pronte, attrez-zatura tecnica già innescata. Ve la racconteremo a modo nostro, live sulla nostra pagina Facebook e su twitter, con le fotografie esclusive di Michele Longo, con i commenti dei protagonisti post partita. E chis-sà che non ci scappi una sopresa radiofonica dell’ultimo minuto… In fondo, come accadeva dieci o venti anni fa, quando dalle frequenze di radio Dara, eravamo sempre pre-senti in tutti i campi d’Italia, non è cambiato molto. La professionalità c’era in B2 e c’è adesso, la passio-ne è la stessa, solo che adesso sia-mo in Europa per il più classico dei sogni che si realizza. Il Den Bosh rappresenta la tradizione storica della pallacanestro europea, come ci racconta nelle pagine interne Mario Arceri ospite questa sera al Pala Pentassuglia. Quindi, quale mi-glior esordio europeo per la nostra squadra? Testa altissima e orgoglio bianco azzurro anche in Europa! Prima, affrontiamo la Dolomiti Trento,

neo promossa che vuole ben figura-re in Lega A e che già ha dimostrato nelle prime tre giornate di poterci stare egregiamente. Ha lottato a Mi-lano, ha sconfitto in casa Cantù sei giorni fa, si presenta a Brindisi con una squadra solida e ottimamente allenata da coach Buscaglia. Aned-doti, scheda tecnica, analisi dei gio-catori nelle pagine interne grazie ai nostri redattori e ad un “giornalista” d’eccezione, Agostino Origlio, che ogni settimana racconterà per noi le sue sensazioni. Il campo dirà se la sconfitta contro Sassari, maturata con tante attenuanti, in ogni caso al cospetto di una squadra di Euro-lega, è stata una brutta parentesi. Possiamo e dobbiamo riprendere il cammino, la squadra è solida e ci darà molte soddisfazioni. Si apre da oggi un tour de force che, tra novembre e dicembre, ci porterà a giocare sedici partite tra campio-nato e Eurochallenge. Dobbiamo farci trovare pronti. Tutti insieme. Ora serve dimostrare la nostra forza, di squadra, societaria, di tifosi, di addetti ai lavori. Forse, il vero futuro comincia proprio da questi due intensissimi mesi.

2004-2014, dalla B2 allʼEuropaEditoriale di Marino Petrelli

Foto: Luigi Canu agenzia Ciamillo

Castoria

BRINDISI - Vico de Lubelli, 8Tel. 0831.597884 - 568333Fax 0831.563967 - 521036

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Il Post.it di Mario Arceri

4

Storie di campo di Agostino Origlio

8

Parola di vice direttore

10

La zona rosa della curva

12

Scrivono le nuove leve del club

16

Il lato rosa del basket

18

S O M M A R I O

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Preceduti ieri dal-la presentazione del libro di Adolfo

Maffei che, con Claudio Calde-rari, ricorda la vita di Elio Pentas-suglia, rieccoci stasera in campo per dimenticare in fretta il preve-dibile stop di Sassari affrontando le matricole di Trento che dome-nica scorsa hanno contribuito ad incrinare ulteriormente le già vacillanti certezze di Cantù in-cassando la prima vittoria della loro storia in Serie A. Un po’ di commozione rievocando la figura del Padre del basket brindisino, la certezza di essere gli eredi di una tradizione che affonda radi-ci antiche, che negli ultimi anni si è trasformata da nostalgia dei bei tempi in orgogliosa realtà del-la pallacanestro italiana. L’avvìo della nuova stagione, pur con una squadra largamente rinnova-ta, è stato promettente superando Pesaro e andando poi a vincere a Caserta tanto per scaldare i mo-tori. Poi la parentesi poco fortu-

nata di Sassari contro una squa-dra attrezzata per l’Eurolega, ed ora questo nuovo appuntamento da gustarsi in streaming sul sito della Gazzetta per chi non tro-verà posto al Pala Pentassuglia, avendo già uno sguardo all’Eu-ropa in cui Brindisi si tuffa per la prima volta, attesa martedì sera, nell’Eurochallenge della Fiba, ad Hertogenbosch dagli Shoeters Den Bosch, squadra olandese di prestigio antico anche se di passato recente non felicissimo.

Ad Hertogenbosch l’Europa è stata di casa per molto tempo, negli anni settanta e ottanta, protagonista minore, ma comun-que sempre presente, nell’allora Coppa dei Campioni. Non poteva

dunque esserci avversaria miglio-re per cominciare il viaggio con-tinentale, nella piccola e fiorente cittadina olandese alla quale il basket italiano è legato da molti ricordi. La pallacanestro in Olan-da è in prepotente crescita: si è qualificata per l’Eurobasket del prossimo anno alla pari con Isra-ele e facendo fuori il Montenegro. Il Den Bosch è dunque l’avversa-ria giusta per l’esordio brindisino, con una storia più che dignitosa e con un valore attuale non indif-ferente. Ma prima di prendere il volo per Eindhoven, c’è l’impe-gno di questa sera, contro una squadra rocciosa come attesta il suo nome, Dolomiti, giovane e agguerrita, arroccata intorno a Davide Pascolo, che ha bruciato le tappe (in Nazionale a ventitré anni) come la squadra che in sole tre stagioni (da quando l’azzurro è in formazione) è volata dalla B2 alla Serie A. Tony Mitchell (quasi 24 punti per gara) è la stella, Pa-scolo, il ragazzone un po’ sgra-ziato ma terribilmente efficace nella rapida imprevedibilità dei movimenti, il giocatore da tene-

re sotto controllo per vedere se confermerà il suo talento anche nel campionato maggiore rega-landoci un nuovo protagonista italiano. L’Enel non è più una sor-presa, non gioca più per stupire ma per confermarsi: da grande club raddoppiano gli impegni, e questa è un’esperienza nuova, che tuttavia Bucchi e Bulleri han-no già ampiamente vissuto. Sarà utile per insegnare alla squadra come gestirsi per dare continuità e consolidare il ruolo che si è gua-dagnato nella passata stagione.

Il Post it diMario Arceri

Foto: Luigi Canu agenzia Ciamillo

Castoria Con il campiona-to DNG al de-butto e con la

prossima settimana che vede al via i campionati U14 e U13 pro-vinciali, l’attività giovanile è or-mai in pieno fermento; si aspet-ta solo l’inizio del campionato U15 e U14 Elite che con gli U13 mancano ancora all’appello.

DNG: il girone D del campiona-to Divisione nazionale giovanile U19 è iniziato giovedì scorso con il derby tra Enel e Basket Fran-cavilla, certamente ne parleremo nel prossimo numero. Il girone vede al via oltre alle due squadre brindisine le due di Latina, con la SMG che ha vinto il derby con il

Bk Latina per 65 a 60, la Virtus Roma allenata dall’ex nazionale Davide Bonora che ha battuto la Viola Reggio Calabria per 76 a 75 con il reggino e nazionale U18 Lopusor (28p) che ha guidato la rimonta e la Pall.Palestrina (Cal-lara 25p), che ha nettamente bat-tuto ad Avellino la Sidigas per 92 a 52. Proprio a Palestrina gioche-rà lunedì prossimo la squadra di Giarletti, e poi a Brindisi lunedì 10 novembre contro la Juve Caserta.

U17 Ecc: giovedì scorso si è disputato al PalaPentassuglia il derby Enel-Aurora; 49 a 80 il risul-tato finale con Fusco(15) dell’Enel ultimo ad alzare bandiera bianca tra i ragazzi di Laghezza mentre quattro atleti in doppia cifra per l’Aurora: Lacandela, Passante, Rollo e Pulli, migliore in campo. L’Aurora giovedì scorso ha in-contrato il Mola nello scontro tra

le due squadre ancora imbattute nel girone, e sicuramente farà ca-pire il ruolo della squadra brindisi-na nel campionato, mentre l’Enel ha affrontato in casa la Pielle Matera con l’obiettivo di cancel-lare lo zero nella casella punti.

U17 Elite: il secondo campio-nato regionale vede partecipare solo l’Aurora con la squadra dei nati nel 1999/2000 che ha perso la prima partita in casa, un finale da dimenticare, con la Diamond Foggia 47 a 56 nonostante la buo-na prova di Mollica (13). Prossi-mo impegno casalingo il 12 ore 18 PalaZumbo contro il Galatina.

U15Elite: dovrebbe iniziare tra due settimane il campionato che vede al nastro di partenza l’Enel, nel ruolo di favorita considerando

il titolo u14 vinto lo scorso anno, allenata da Cristofaro e l’Aurora allenata da Balsamo nel ruolo di outsider. Prima contendente dei brindisini la Mens Sana Mesagne a seguire la Virtus Taranto e Cus Bari; Vieste, Lecce e Monteroni com-pletano il lotto delle partecipanti.

U14Elite: unico campionato di cui ancor non si hanno notizie; certa la partecipazione di Aurora ed Enel che dovrebbero vedersela con Mesagne, Francavilla, Mono-poli, Lecce, Monteroni e Virtus Ta-ranto e Cus Bari nel ruolo di favorite.

Campionati ProvincialiU19: le squadre brindisine iscrit-te sono state divise poco com-prensibilmente nel girone C a nove squadre, Assi, Invicta e Ju-nior, e nel girone D, a 10 squa-dre, l’Aurora!!! Risultati dopo la seconda giornata: Gir.C: solo una

vittoria per la Pallacanestro alla prima giornata sul S.Pancrazio (59-61) con l’Assi che dopo aver perso in casa con la Pall.Lecce (60-73) non ha disputato la se-conda a Nardò. Esordio amaro in casa per la Junior che ha per-so con il Calimera per 60 a 84.U17: per la Pallacanestro Brin-disi, unica società iscritta al campionato, esordio con vittoria contro il Cisternino per 80 a 63.U15: Aurora e Junior uniche squadre iscritte a questo cam-pionato se la vedranno nel gi-rone E con Bk Francavilla, Pall.S.Vito, Ceglie, Tricase e NardòU14: Inizia tra due settimane con Aurora, Basket Brindisi, Assi e Eagles che giocheranno contro Bk Francavilla, Ceglie e S.Vito.

Femminile: per quanto riguarda i campionati femminili non si ha al-cuna notizia d’inizio e questo non fa presagire nulla di buono ricor-dando le difficoltà delle iscrizioni che si sono registrate lo scorso anno che hanno portato campio-nati con solo 5 squadre iscritte. A proposito di basket femminile su alcuni social network si è dato molto risalto ad un post di una giocatrice che riportava l’euforia di alcuni dirigenti della sua socie-tà dopo la sconfitta della naziona-le di volley femminile con la Cina e successivamente con il Brasile. Comprendendo e condividendo in parte quanto successo, la gioca-trice si è poi lanciata in un’analisi del perché la pallavolo attira più del basket rosa. Le sue conclusio-ni solo assolutamente condivisibili perché se è vero che la pallavolo sia uno sport semplice da gioca-

re, in cui non c’è contatto fisico e che comunque ha raggiunto otti-mi risultati nell’ultimo decennio, è altrettanto vero che dirigenti di federazione e lega hanno fatto di tutto per renderlo più attraen-te e visibile, soprattutto in termini di marketing come capacità di proporre e vendere un prodot-to. Nell’analisi fatta dalla gioca-trice s’ignora un aspetto ancora più importante e che riguarda la mancanza di rapporti della palla-canestro con la scuola primaria e secondaria, che si traduce in un minor reclutamento. Se non au-mentiamo il numero dei pratican-ti e delle praticanti difficilmente potremmo ottenere quei risultati che tutti vorremmo raggiungere.

I giovanissimi in pieno fermento agonisticoPeriscopio sui giovaniGianfranco Patera

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Sulla strada per lʼEurochallenge

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1

5432

Yakhouba DIAWARAVarese - 79

T. MITCHELLTrento 71

D. LOGANSassari 66

D. JOHNSON-ODOMCantù 61

S. SAMUELSMilano 54

1

5432

Tony MITCHELLTrento - 6

S. SAMUELSMilano 5

R. CERVIReggio Emilia 5

O. WHITEBologna 4

J. OWENSTrento 4

1

5432

Jerome DYSONSassari - 11

C. CLARKCremona 9

S. HENRYBrindisi 8

A. CINCIARINIReggio Emilia 8

R. MOORECaserta 7

1

5432

Oberah ANOSIKEAvellino - 40

D. HUNTCapo D’Orlando 33

S. SAMUELSMilano 31

A. POLONARAReggio Emilia 30

K. KANGURVarese 26

1

5432

Ronald MOORECaserta - 19

A. CINCIARINIReggio Emilia 18

J. DYSONSassari 17

B. TRICHERoma 14

A. FILLOYPistoia 14

1

5432

Marco SPANGHEROTrento - 66,7%

L. KLEIZAMilano 63,6%

K. LAVRINOVICReggio Emilia 55,6%

J. FELDEINECantù 54,6%

C.J. WILLIAMSPistoia 50,0%

PUNTI REALIZZATI

STOPPATE

RECUPERI

RIMBALZI

ASSIST

TIRI DA 3 PUNTI

LE STATISTICHE DEL CAMPIONATO DI LEGA BASKET SERIE A - ANNO 2014 / 2015 a cura di Gianluca MUSCOGIURI

Il periodico sportivo delBrindisi Basket Club 2005Proprietario: Massimo LaiernoEditore: Brindisi Basket Club 2005

Registro stampa:Autorizzazione del Tribunale di BrindisiRegistro Stampa n. 15 del 2006Direttore Responsabile:Marino PetrelliVice Direttore Responsabile:Francesco TrincheraAmministrazione: Massimo MazzaDistribuzione: Free Press per Brindisi e Provincia a cura del BBCResponsabile distribuzione:Lucia Capone (340.7509469)

Consulente Pubblicitario:Anna Monaco Cell. 338.9825684([email protected])Fotografo ufficiale: Michele LongoCollaboratori: Enrico Carriero, Angelo Cavaliere, Giuseppe Errico, Daniela Fran-co, Domenico Galgano, Antonio Man-freda, Antonio Martinesi, Teodoro Mar-tinesi, Gianluca Muscogiuri, Pasquale Palmiero, Gianfranco Patera, Roberto RomeoEditorialista: Mario ArceriDirezione, Redazione, Amministra-zione: Via Dalmazia, 27/h - Brindisi

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N. 124 del 1 Novembre 2014

Dopo due trasfer-te, l’Enel Basket Brindisi torna

a giocare al Pala Pentassuglia, con la certezza di essere una squadra competitiva e con ca-rattere, che mostra si momenti positivi e negativi ma riesce sem-pre a rialzarsi e mettere sempre quella goccia in più di sudore per arrivare al risultato cercato. Nella penultima partita in trasferta a Caserta, come lo scorso anno l’Enel Basket Brindisi è riuscita a espugnare il parquet del Pala Maggiò, mostrando una grinta e voglia di vincere da parte di tutta la squadra. Caserta, se pur con qualche indisponibile è riuscita a mantenersi in partita fino agli ultimi minuti, mostrando un pas-so in avanti rispetto alla prima di campionato. Come era successo nell’ esordio casalingo un grande Mays aveva dominato nell’aria pit-turata collezionando la sua prima doppia doppia stagionale, anche in terra campana è stato lo stes-so scout: doppia cifra per punti e

rimbalzi e migliore in campo. Pur-troppo negli ultimi minuti il pivot centroafricano ha abbandonato la partita per un infortunio alla cavi-glia, che gli farà saltare poi la gara decisiva con Sassari. Dalla parti-ta con Caserta possiamo sicura-mente uscire dal palasport con un ottima impressione per quan-to riguarda i singoli e la squadra, quello che fa bene sperare è il fatto che i giocatori provenienti da campionati minori stiano riuscen-do a integrarsi al meglio nei mec-canismi del campionato italiano. Passando invece all’ ultima sfida esterna con Sassari, l’inizio nega-tivo ha decisamente messo in evi-

denza la supremazia della squa-dra sarda, che però nei restanti

quarti ha dovuto subire il ritorno della squadra di coach Bucchi, che grazie a una difesa eccellen-te e un ottimo gioco in attacco è riuscita a dimezzare il divario. La squadra brindisina come lo scor-so anno in mancanza del pivot titolare, non riesce ad esprimere la propria personalità e fisicità, garantendo cosi vita facile ai lun-ghi avversari. Proprio nella partita con Sassari, l’assenza di Mays ha pesato su tutta l’economia della gara, soprattutto nella parte cru-ciale della partita, dove l’intimi-dazione del lungo centroafrica-no poteva essere determinante.Molti potrebbero giudicare la pre-stazione di Sassari poco convin-cente, ma secondo un mio pa-rere è tutto il contrario, la grinta espressa nella seconda parte di gara ha mostrato una squadra capace di risalire da un sonoro meno venti, difendendo in ma-niera assillante e tirando con per-centuali alte in attacco. Il roster af-frontato domenica scorsa al Pala Serradimigni,per chi non lo ri-cordasse gioca l’Eurolega e per questo l’esperienza e il talento sicuramente sono maggiori, non bisogna incominciare a criticare la squadra fin dalla terza partita ma bisogna prendere la sconfitta come trampolino di lancio per le

due prossime partite casalinghe. Come ha ripetuto coach Bucchi

in conferenza stampa, bisogna prendere questa partita come esperienza per i giocatori al pri-mo anno in Italia e continuare a lavorare per cercare di colmare quella partenza negativa che ha stroncato il prosieguo della gara.La partita cancellando il primo quarto di gioco, ha mostrato ca-rattere e determinazione e ha messo in luce giocatori come Denmon e Turner da cui si cer-cavano ancora conferme deter-minanti nel complesso di squa-dra. Il primo autore di 20 punti e il secondo di 14 hanno trasci-nato quasi da solo la squadra, nella frazione tra secondo e ter-zo quarto dove Brindisi, cercava in maniera decisiva di rientrare. La partita in terra sarda è pas-sata e adesso si pensa alle prossime due sfide casalinghe con Venezia e Trento, squadre in netta crescita, che potreb-bero dare filo da torcere alla compagine brindisina. Come successo nell’esordio, il pub-blico del Pala Pentassuglia, potrà essere l’arma in più ver-so un cammino che si prean-nuncia alla portata di Brindisi, che vuole continuare a con-fermarsi in Italia e in Europa.

Forza ragazzi, come tutti io sono con voi.

Sassari, esperienza utile per il futuro Le nuove leve del clubAntonio Martinesi

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Fondata nel 1995 dalla fusione di due società - la Dolomiti

Sport B.C. e la Pallacanestro Vil-lazzano - l’Aquila Basket Trento partecipa per la prima volta nella sua breve storia al campionato di Serie A. Dopo aver vinto la Cop-pa Italia di Legadue nella stagio-ne 2012-2013 la società trentina ha ottenuto la promozione nella massima serie nella scorsa an-nata, chiusa al primo posto in stagione regolare e con la netta vittoria su Capo d’Orlando nei playoff promozione. L’impatto con la Legauno è stato tutt’altro che semplice per gli uomini di coach Maurizio Buscaglia, riconfermato a furor di popolo dopo i tanti suc-cessi ottenuti negli ultimi anni. L’esordio casalingo contro una squadra esperta come Reggio Emilia è servito ai ragazzi trentini per capire il livello tecnico e atle-tico del campionato, sicuramen-te diverso rispetto alla Legadue.

Nonostante la buona prestazione, tanto in casa proprio con Reggio Emilia quanto in trasferta con i campioni d’Italia dell’Olimpia Mi-lano (la squadra bianconera è rimasta alla grande in partita per 35 minuti salvo poi cedere alla fine) sono arrivate due sconfitte, comunque preventivabili per una matricola alla prima esperien-za in Serie A. La vera sorpresa è arrivata nella scorsa giornata, grazie alla vittoria sul parquet del Pala Trento contro l’Acqua Vitasnella Cantù di coach Sacri-panti. La formazione trentina ha guidato la contesa per tutti i 40 minuti, con un Mitchell in grande spolvero, autore di 26 punti e 8 rimbalzi. La venticinquenne ala americana è uno dei punti di

forza del quintetto bianconero, e la sua pericolosità offensiva è risultata abbastanza delineata nelle prime tre gare di campio-nato, chiuse con una media di 23,7 punti a partita. Può consi-derarsi una bandiera del roster trentino il capitano Toto Forray, alla sua quarta stagione nel-le fila dell’Aquila Trento. Play-maker ragionatore, preferisce dedicarsi prevalentemente alla circolazione della palla, trovan-do la soluzione giusta per met-tere in ritmo i tiratori migliori.

Sta deludendo le attese la guar-dia Keaton Grant, arrivato in Ita-lia con l’appellativo di grande tiratore – in Germania nell’ulti-ma stagione è risultato il quar-to miglior realizzatore con 16 punti di media – ma in grande difficoltà nelle prime giornate. Il suo score parla chiaro, con solamente 15 punti realizzati ed un poco invidiabile 0/10 dalla lunga distanza. Il suo naturale sostituto, l’altro americano Ja-marr Sanders, è riuscito fino ad ora ad avere un impatto miglio-re sul campionato, mettendo in difficoltà coach Buscaglia nel-la scelta della guardia titolare. Il quintetto dell’Aquila Trento è

completato da due lunghi di ot-tima caratura come Davide Pa-scolo e Josh Owens. L’ala italia-na è cresciuta moltissimo nelle ultime stagioni tanto da arrivare alla convocazione nella Nazio-nale Italiana di coach Pianigia-ni. Le qualità mostrate negli anni precedenti nelle serie minori si sono riconfermate in questo inizio di campionato, tanto da risultare uno dei migliori rimbal-zisti con quasi 8 di media a par-tita. Il pivot titolare Josh Owens, alla sua prima stagione con la casacca bianconera, ha portato fisicità sotto le plance, unita ad una discreta mano dalla media.

La panchina a disposizione di Buscaglia, oltre al già citato San-ders, può contare su elementi giovani ma affidabili come Baldi Rossi, Spanghero e Armwood. Un roster, quello costruito dal-la società trentina, tutt’altro che sprovveduto ed in grado di di-sputare un ottimo campionato di Serie A. La salvezza, obiettivo principale di questa stagione, è ampiamente alla portata, basterà non perdere l’umiltà e lo spirito di sacrificio necessari per una per-manenza che entrerebbe nella storia di questa giovane società.

La debuttante della Lega AFocus su TrentoGianluca Muscogiuri

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QuiTrentoTrento: un’aquila pronta a vola-re. Riecheggiano ancora i bo-ati del Pala Trento nella finale contro Capo d’Orlando dello scorso anno, ma non c’è sta-to il tempo di respirare per la società di via Fogazzaro che si è messa subito al lavoro per al-lestire un roaster capace di far sognare i numerosi appassio-nati in regione e che valorizzi un movimento in continua cre-scita negli ultimi anni. Trento ha fatto la storia con la promozio-ne nella massima serie ed an-cor di più la scorsa settimana con la prima, grandissima vit-toria in terra amica contro una corazzata come Cantù. Così come lo scorso anno la regia della squadra guidata da co-ach Maurizio Buscaglia è di Toto Forray, con il grandissimo contributo di un ottimo gruppo di italiani che corrisponde ai nomi di Dada Pascolo, Filip-po Baldi Rossi e il talentuoso Marco Spanghero. Il gruppo di americani è molto vario e ha come punta di diamante Tony Mitchell, sicuro protagonista di questa annata. I vari Grant, Armwood, Sanders e Owens vanno a completare un orga-nico che fa dell’atletismo e della velocità di realizzazione il suo punto di forza. Obietti-vo prefissato è una tranquilla salvezza,ma non si escludono sorprese. Trento è una squadra che una volta entrata in ritmo può dare filo da torcere a tutti, sopratutto nelle partite casalin-ghe dove la spinta dei propri ti-fosi come per ogni neopromos-sa si dimostra sempre un’arma in più in molteplici situazioni. Insomma,i presupposti per una grande stagione ci sono.

Si ringrazia la disponibilità dei

giornalisti di Trento

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Si è alzato il sipa-rio sulla nuova stagione NBA, in

settimana, con le prime sfide nel-la due Conference di riferimento, si è finalmente tornati spettatori dello spettacolo sportivo più bel-lo del mondo. Scriviamo subito sul registro la prima nota dolen-te della stagione che è il ritiro di Steve Nash, point guard simbo-lo di una visione jazz del gioco, che negli anni dei Phoenix Suns di Mike D’Antoni ha trovato na-turalmente, il terreno migliore su cui dispiegare le sue particolari visioni di gioco e di approccio al basket. Visioni così elitarie del basket che per ben due volte, Nash, ha vinto il titolo di mvp del-la lega, nel velocissimo “seven seconds or less” di d’Antoni e alla guida di Phoenix, è stato l’al-fiere di un modello estetico che ha traguardato risultati insperati, di lui sul campo da gioco ci man-cherà l’estro, l’inventiva sottile ma folgorante, la rapidità delle scel-

te, la free form del jazz applica-to alla pallacanestro. La rivincita della normalità fisica sull’atleti-smo moderno, la vittoria del neu-rone sull’istinto fine a se stesso.I Lakers di quest’anno, imprigio-nati dal punto di vista salariale, dal contratto fatto firmare a Kobe Bryant si portano dietro numero-si punti interrogativi, e nella We-stern Conference così intasata di talento come quest’anno, le pro-

spettive in casa giallo viola, si an-nunciano non buone. L’altra par-te della città, i Clippers, provano nuovamente a lasciarsi alle spalle la penosa vicenda di Donald Ster-ling, per tentare di concretizzare un approccio in finale. Su di un pericoloso filo emotivo, viaggiano anche i Thunder, alla luce dello stop di Kevin Durant, la sensazio-ne è quella dell’ultimo ballo, del dentro o fuori, la ricostruzione in caso di fallimento e conseguente exit strategy da parte di Durant e Westbrook è fortissima, tanto quanto invece in Texas si fanno i conti con la solidità annunciata degli Spurs, e con quella da co-struire pazientemente dei Mave-ricks e degli Houston Rockets. Luci e ombre anche nel cammino che si prospetta per la Eastern Conference, ho già scritto del ri-torno di Lebron James a Cleve-land, in quella che si annuncia come una delle più serie candi-date al titolo finale, vista anche la presenza di Kyrie Irving e Kevin Love, tre superstars alle prese con i nuovi codici di gioco messi in campo da Coach Blatt. Il fasci-no di Chicago è ancora tutto in-

tatto e aspetta di risplendere gra-zie al ritorno in campo di Derrick Rose, un forte contributo sarà quello di Pau Gasol che insieme a Noah, cercherà di far rivivere ai Bulls l’atmosfera degli anni di MJ.Sarà un anno importante per la Nba anche e soprattutto per via del nuovo ricchissimo contratto siglato per i diritti televisivi, ed è lì che la Nba si pone anco-ra un gradino sopra tutti. Den-tro e fuori dal campo di gioco.

I love this game: nba.comAmedeo Confessore

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Sipario sulla nuova stagione I QUINTETTI IN CAMPO

IN PANCHINA (Trento)

Marco SPANGHERO - Play1991, 186 cm, 77 Kg, (ITA)Jamarr SANDERS - Guardia1988, 193 cm, 95 Kg, (USA)Simone BELLAN - Guardia1996, 196 cm, 85 Kg, (ITA)Diego FLACCADORI - Guardia1996, 191 cm, 80 Kg, (ITA)Isaiah ARMWOOD - Ala g.1990, 206 cm, 97 Kg, (USA)Filippo BALDI ROSSI - Pivot1991, 207 cm, 97 Kg, (ITA) HEAD COACH

Maurizio BUSCAGLIA

a cura di Gianluca MUSCOGIURI

HEAD COACHPiero BUCCHI

NEW BA

SKET B

RINDIS

I DOLOMITI ENERGIA TRENTO

IN PANCHINA (Brindisi)

Massimo BULLERI - Play1977, 188 cm, 81 Kg, (ITA)

David COURNOOH - Play1990, 187 cm, 83 Kg, (ITA)

Demonte HARPER - Ala p.1989, 193 cm, 88 Kg, (USA)

Francesco MORCIANO - Ala g.1996, 200 cm, 95 Kg, (ITA)Andrea ZERINI - Ala g.

1988, 205 cm, 110 Kg, (ITA)Dejan IVANOV - Pivot

1986, 205 cm, 104 Kg, (BUL)

LA TERNA ARBITRALE

Dino SEGHETTI Denny BORGIONI Carmelo LO GUZZO

James MAYS - Pivot1986, 206 cm, 104 Kg, (RCA)

Sek HENRY - Play1987, 193 cm, 91 Kg, (JAM)

Toto FORRAY - Play1986, 187 cm, 83 Kg, (ITA)

Marcus DENMON - Guardia1990, 191 cm, 84 Kg, (USA)

Tony MITCHELL - Ala p.1989, 198 cm, 97 Kg, (USA)

Davide PASCOLO - Ala g.1990, 203 cm, 90 Kg, (ITA)

Josh OWENS - Pivot1988, 206 cm, 109 Kg, (USA)

Elston TURNER - Ala p.1990, 195 cm, 96 Kg, (USA)

Keaton GRANT - Guardia1986, 193 cm, 91 Kg, (USA)

Delroy JAMES - Ala g.1987, 203 cm, 100 Kg, (GUY)

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Senza nulla toglie-re a tutte le squa-dre del massimo

campionato di serie A, ma la quarta giornata del campionato mette di fronte due realtà mo-derne ed efficace del basket di oggi. Se Brindisi negli ultimi anni si è contraddistinta per aver sa-puto in pochissimo tempo pro-grammare una società solida e rialzarsi dalla retrocessione del 2011, Trento rappresenta una squadra e sopratutto una real-tà che in pochissimo tempo ha saputo conquistare la vetta più alta con una programmazione attenta e da un progetto tecnico iniziato tre anni fa dal campio-nato di DNA, per intenderci la vecchia B1. E proprio da quel campionato che c’è un curioso intreccio fra Trento, Brindisi ed il sottoscritto. Da quel campio-nato del 2011 (il mio primo anno con Ferentino, dopo aver con-cluso il percorso a Brindisi) fino

alla passata stagione Trento è stata per ben 3 anni una delle mie avversarie più ostiche da affrontare fra la B1 e la Lega-due, ed oggi invece meritata-mente si trova a sfidare Brindisi al pala Pentassuglia. Da quel non tanto lontano 2010/11 dove Trento parti dopo una travagliata stagione culminata da un ripe-scaggio conquistò una meritata promozione in Legadue insieme al “mio” Basket Ferentino. Alla prima apparizione nel secondo campionato nazionale Trento ha subito stupito tutti conquistato la coppa di Lega, vinta sul proprio campo in finale contro Pistoia, e la qualificazione ai play-off. La post season gli riserva l’ac-coppiamento più difficile, contro Barcellona qualificatasi al pri-mo posto al dispetto di Trento che chiuse la stagione regolare all’ottavo ed ultimo posto utile della griglia. La serie con Barcel-lona, allenata dallo sceriffo PER-DICHIZZI, si rivela un autentica sorpresa eliminando i siciliani con il più clamoroso dei risul-

tati 3 a 0 a favore di Trento, che per ben 2 volte sbanca il fortino del pala Alberti. La corsa si fer-ma in semifinale contro Brescia.

La stagione successiva dopo alcune importanti conferme, che ancora oggi rappresenta-no il cervello, il cuore, di questa squadra e nuovi arrivi, si rileva la più esaltante con la promo-zione in A1 avvenuta sul cam-po di Capo d’Orlando, mia città natale, dopo una serie di finale vinta per 3 a 0 e dopo aver chiu-so la stagione regolare al primo posto. La forza di questa squa-dra credo sia stata la capacità di aver mantenuto, in questo percorso tecnico,come prima vi accennavo, alcuni elementi che ancora oggi rappresentano la mente ed l’abnegazione di una squadra con i giusti mec-canismi. Su tutti spicca il nome di Davide Pascolo giocatore in-credibile per la sua capacità di saper fare tutto quello che serve ad una squadra punti, rimbalzi, difesa. Sottovalutato per la sua

stazza ed il suo stile di gioco, vi posso assicurare molto effi-cace. Di fatti in questi tre anni, nelle 7 partite disputate è stato il giocatore che più di qualsia-si altro ci ha messp in grosse difficoltà (e Delroy si dovreb-be ricordare qualcosa…). La convocazione in nazionale per le qualificazioni agli Europei 2015 è il giusto premio per un giocatore che ha saputo con le proprie capacità saper emerge-re. Un altro tassello che coach Buscaglia ha fortemente voluto confermare è Toto Forray, italo argentino, una vita nelle minors, che pur non dotato di un talento eccelso è un giocatore fonda-mentale per il sistema dell’alle-natore. Altro reduce da questo percorso è Marco Spanghero, anche lui play maker dotato di un affidabile tiro dalla distanza che uscendo dalla panchina potrebbe essere letale anche in serie A. Ci sono tutti gli ingre-dienti affinchè queste due realtà possono ancora rappresentare il bello di questo magnifico sport!

Due squadre moderne ma molto efficaciStorie di campoAgostino Origlio

Tdi quattro, anno 2010, Euro 19.900

AUDI A5220 cdi, coupè, anno 2010, Euro 23.900

MERCEDES E180, cdi, executive, anno 2011, Euro 11.900

MERCEDES AExclusive, HDI, anno 2010, Euro 9.900

CITROEN C4 G. PICASSOS-Line, tdi, anno 2007, Euro 9.500

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TATA XENONPassion, dci, anno 2006, Euro 4.900

SMART FOR TWOTdci plus, anno 2012, Euro 8.900

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CHEVROLET CAPTIVAd, Cabrio Futura, anno 2011, Euro 24.900

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Up and down, in and out. Sinte-si di dieci gior-

ni densi e significativi, fatti più di futuro che di presente. Nel frat-tempo la nostra New basket si è portata via la preda a Caserta, pur “sacrificando” sul parquet la caviglia di Mays, rappresentando l’idea di un team che non guarda in faccia nessuno, di quelli che non risentono di impatto con cam-pi caldi né soffrono contraccolpi psicologici. Merito dell’esperienza accumulata negli ultimi anni, me-rito degli errori, sembra parados-sale, in gara o di scelte, merito di una precisa finalizzazione delle energie di tutti. Forse non siamo una realtà perfetta ma di sicuro ci siamo avvicinati anni luce ad una delle migliori possibili per affron-tare le nuove sfide che la A conti-nua a proporci, e siamo ben felici, noi supporters, di esserci dentro. Di sicuro, abbiamo un sistema di squadra “quadrato”, con giuste proporzioni dentro fuori, con peso determinante sotto canestro, il che permette di osare cose che nella scorsa stagione non era possibile osare. La classifica ci ripropone in vetta e i lieti ricordi ci solletica-no, insomma, si comincia bene. IN. La prova che non siamo un “ carpe diem” arriva servita calda: rinnovo del contratto al gm Giulia-ni , il nostro talent scout preferito

nei secoli dei secoli, giusto rico-noscimento ad un occhio acuto, pronto a scovare giovani favolosi che, spesso, dopo la passerella brindisi, vanno a beneficare al-tre sedi; alcuni rimangono, però (Zero, Bullo e James sono fon-damentali in questo gruppo) e li sentiamo davvero nostri. Dunque si continua a costruire, e la annun-ciatissima quasi prima pietra del nuovo palazzetto ci fa sentire fi-nalmente ad un punto di positivo non ritorno: vi siete accorti, proprio in patria, che la New basket non è solo una importante realtà sporti-va bensì una delle eccellenze di un territorio, Sud, versante adria-tico? La prudenza , dopo millenni di incertezze e rimandi, è d’obbli-go, e molti di noi ci crederanno solo quando verrà data la prima picconata alla struttura esisten-te che continua, nella sua strana monumentalità, imperturbabile ad abbracciarci accogliendoci tutti.

E il main sponsor? Risponde pre-sente fino al 2017 e non è da poco, considerando la velocità stratosferica con cui, anche in cor-sa, i nostri avversari e coinquilini di serie mutano identità. Ancora una certezza, ancora l’orizzonte che si espande, una premessa di futuro. In questo clima, così roseo, il fon-datore, patron, presidente onorario lascia (OUT). Dopo un decennio di impegni, promesse mantenu-te, traguardi raggiunti , dopo che una sfida nata dalla passione ha prodotto una splendida creatura,

appassionante realtà, solo GRA-ZIE. Sospesi tra passato e futuro, voliamo a Sassari per la sfida di tutte le sfide. Eppure ormai la si vive così questa fratellanza rivale e stavolta, senza Mays e contro Dyson un “oh no” ci sfugge. Forse siamo impauriti? Sembra davvero così per quei 10 minuti da notte fonda, in cui ci si affannava come formiche impazzite senza riusci-re a cogliere alcun frutto da tanto sudore. Poi, alle 20.50, la squadra diventa squadra, si sfila di dosso il mantello dell’invisibilità e comincia a macinare gioco e punti. Anche senza Mays, anche contro Dyson (e Logan). C’è una gioia orgoglio-sa pure nella sconfitta, quando si lotta lealmente ed insieme. Con-tro Trento, neopromossa che ha “steso” Cantù ci aspettiamo lo stesso carattere, la stessa unità di intenti, la stessa grinta e vo-glia di tenere lontano qualun-que fantasma, magari con un risanato Mays a blindare l’area e raccattare ogni palla vagante o un confermato Denmon, un de-terminatissimo James, un ram-pante Zerini, un Henry very cool

Poi si vola di nuovo, per la prima storica Euro trasferta! Che non passi inosservato il momento, dopo averlo sognato ed imma-ginato generazione dopo gene-razione! L’Olanda ci attende, i supporters sempre in marcia assi-curano la loro presenza amorevo-le, il presente incontra il futuro. Ce l’abbiamo fatta, ci siamo dentro.

Dieci intensi giorni di lavoroLa zona rosa della curvaDaniela Franco

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CAMPIONATO SERIE A

MILANO-VENEZIA 80-71

SASSARI-BRINDISI 87-78

PISTOIA-CREMONA 76-83

VARESE-R. EMILIA 112-118

AVELLINO-PESARO 69-60

BOLOGNA-CASERTA 79-73

TRENTO-CANTU’ 83-71

CAPO D’ORLANDO-ROMA 70-73

3° GIORNATA ANDATA (26 Ottobre)

BRINDISI-TRENTO (1.11. ore 20.30)

R.EMILIA-PESARO (1.11. ore 20.30)

ROMA-SASSARI (2.11. ore 20.30)

CANTU’-BOLOGNA

CASERTA-PISTOIA

VENEZIA-VARESE (2.11. ore 19.00)

CREMONA-CAPO D’ORLANDO

AVELLINO-MILANO (3.11. ore 20.30)

4° GIORNATA ANDATA (1-2-3 Novembre)

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PESARO-ROMA (8.11. ore 20.30)

CANTU’-SASSARI

BRINDISI-VENEZIA

PISTOIA-BOLOGNA (9.11 ore 20.30)

CASERTA-CREMONA

VARESE-TRENTO

CAPO D’ORLANDO-AVELLINO

R. EMILIA-MILANO (10.11. ore 20.30)

5° GIORNATA ANDATA (8-9-10 Novembre)

CLASSIF ICA

MILANO 6

SASSARI 6

VENEZIA 4

CREMONA 4

BRINDISI 4

R. EMILIA 4

VARESE 4

ROMA 4

BOLOGNA 2

TRENTO 2

CANTU’ 2

PISTOIA 2

AVELLINO 2

C. D’ORLANDO 0

CASERTA 0

PESARO 0

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Piazza Di Summa, 4 - Brindisi - Tel. 0831 522225

Quanto rumore in sole tre giornate di campionato

Chi l’avrebbe mai pensato che dopo sole tre

giornate di campionato sarebbe-ro successe già tante cose, belle, tristi e confortanti intorno alla no-stra amata New Basket Brindisi. Il roboante esordio contro Pesaro ha aperto alla grandissima questa nuova avventura biancazzurra, an-nichilito oltre ogni più rosea previ-sione il team di coach Dell’Agnello, prestazione convincente e gagliar-da che si è ripetuta al pala Mag-giò, seconda meritata vittoria per Denmon e compagni. L’Enel è par-tita con un uno - due perfetto, un primo brillante assaggio di ciò che potrebbe essere : una squadra vera, uno per tutti e tutti per uno secondo il brevettato marchio, Pie-ro Bucchi. Dicevamo che di acqua ne è passata già tantissima sotto i ponti di questo primo balbettio di stagione. Pare innanzitutto che il mio angolo, quella solita postazio-ne, collocata nel solito palazzetto, possa un domani non tanto lontano, cambiare radicalmente. Incredibile

ma vero, il comune ha deliberato il progetto del rifacimento quasi in toto dell’attuale palaPentassuglia, siamo ancora o quasi ancora ai primi piccoli passi di un iter “5500” che dovrebbe dar dignità a que-sta squadra, questa società ma soprattutto a questa città morente!Vediamo, vediamo se sarà que-sta, progetti tecnici, mutuo e vo-lontà politiche permettendo, la volta buona, per il momento da quest’angolo un pizzico di cau-ta fiducia…..E la citata acqua ci ha portato ai rinnovi contrattuali dell’abilissimo general manager, Alessandro Giuliani, firmato dalla società sino al 2017 così come il prolungamento dell’abbinamento con Enel come main sponsor, ga-ranzie di un ottimo futuro a medio

termine, due bei colpi per Marino e soci, e già soci. Perché l’acqua non ci ha risparmiato proprio nul-la, è venuta giù a valanga, con l’uscita del super patron Massimo Ferrarese, seguita e supportata nella sostanza dal socio Ciullo, per The Voice (e credo proprio per altri almeno 3500) un autenti-co colpo al cuore. Ora aspettiamo gli sviluppi ufficiali della vicenda.Il presidentissimo Marino, con la nota eleganza e saggezza profes-sionale, ha ringraziato e virato de-cisamente e concretamente verso il domani di questo stupendo gio-cattolo, e noi adepti innamoratissi-mi lo seguiamo passo dopo passo. La piena ci ha riportato poi al pala Serradimigni, teatro di tante belle battaglie contro la banda di Meo

Sacchetti, Don Piero ha dovuto incassare il forfait di Mays, certa-mente il suo giocatore migliore di questo avvio e chissà. Sassari, rivale numero uno di Milano per il titolo e protagonista dell’Eurolega, ha confermato il trend iniziale di stagione: formazione dal talento eccelso, capace di passare dalle stelle alle stalle nel giro di pochi minuti, capace di trucidare in un amen ogni avversario ma nello stesso tempo di andare improv-visamente in letargo. Brindisi alla fine ha fatto il suo uscendo a te-sta alta dal parquet sassarese, perdendo meno palloni forse…Brindisi sta crescendo e questa sera ospita, nel primo di due match casalinghi consecutivi, il Trento, ne-opromossa temibilissima, team ben allenato da Buscaglia reduce dalla sua prima vittoria storica in massi-ma serie contro la titolata Cantù. La settimana del compleanno del mitico Claudio Bonaccorsi, scintil-la autentica e primo determinante imput di quest’ultimo decennio di nostro grande basket, ci ha regala-to già tante emozioni, non ci resta che una altra “BOMBA” di felicità: la terza vittoria stagionale, palla a Sek Henry e mi raccomando…

L’angolo di The VoiceEnrico Carriero

Foto: Luigi Canu agenzia Ciamillo

Castoria

Un anticipo al sa-bato non è asso-lutamente un fatto

nuovo per la formazione brindisina che, anzi, spesso, si è trovata a di-sputare sovente le partite al sabato per esigenze di carattere televisivo o per esigenze delle squadre avver-sarie impegnate sul fronte europeo. Questa volta, invece, l’anticipo ci ri-guarda da vicino e,e qui sta la novità

assoluta, legata all’esordio del Brin-disi in Europa che vedrà opporre i colori biancoazzurri ai pluri decorati campioni d’Olanda del Den Bosch per la prima gara valevole per il gi-rone di qualificazione dell’Eurochal-lenge. Un risultato che Brindisi si è guadagnata in maniera imperio-sa dopo la straordinaria stagione scorsa che l’ha vista proiettata al quinto posto alle spalle di Milano, Cantù, Siena e, per differenza ca-nestri, Sassari. Facile immaginare l’euforia dei tifosi che, però, cono-

scendo la grande professionalità di coach Bucchi, non avrà contagiato i giocatori per la gara odierna che vedrà impegnata a Brindisi le “Aqui-le” trentine; una prima in assoluto a qualsiasi livello tra le due squadre. Quella trentina è una matricola che, sebbene abbia perso le prime due gare, si è poi riscattata alla grande, dando la paga alla blasonata Cantù e dunque meritevole del massimo rispetto che si deve a tutte le com-pagini, in special modo,della massi-ma serie. Piuttosto scarno anche il

numero dei giocatori che hanno indossato entrambe le casacche; infatti al momento si annoverano soltanto l’ex Mercatone uno Brin-disi degli anni ‘90 Angelo Milone e l’ex Prefabbricati Marco Cardillo , squadra da cui l’allora d.g. Carlo Rinaldi, nella stagione 2007/08, lo prelevò per affidarlo alla cor-te di Paolo Moretti prima e dello sceriffo Giovanni Perdichizzi poi. Una vittoria beneaugurate è quel-lo che ci si aspetta per affrontare con maggiore entusiasmo la pri-ma trasferta europea della storia forti anche dell’entusiasmo dei tifosi che anche in Olanda, c’è da starne sicuri, non mancheran-no di seguire i propri beniamini.

La memoria storica del BBCAngelo Cavaliere

Foto: Luigi Canu agenzia Ciamillo

Castoria

Arriva Trento. Pregustando... lʼEuropa

La terza giornata di campionato ha messo più di tutte

in evidenza quelli che, sul par-quet di gioco, sono i punti fermi dell’Enel Basket Brindisi. Affron-tare una delle maggiori preten-denti al titolo finale, infatti, è la migliore cartina al tornasole degli aspetti trainanti e quelli da per-fezionare per quanto riguarda il cammino biancazzurro nella sta-gione da poco iniziata. Sassari, non a caso, sia per le credenziali dei suoi giocatori (con qualche vecchia conoscenza nostrana) che per il suo sistema di gioco improntato alla corsa, è stato un test che ha saputo mettere alla prova i brindisini. In tutto questo è quasi naturale che la mancan-za di uno dei giocatori più rappre-sentativi della squadra, James Mays, si sia sentita tutta, soprat-tutto nel lungo periodo. L’assen-za del centro, che sino ad ora si è distinto per la presenza sotto ca-nestro ed i numeri conseguenti, si è sentita non solo per la diffe-renza a rimbalzo con gli avversari nel primo quarto, quello dove si è scavato maggiormente il sol-co, quanto per la sua capacità

di spostare il gioco dagli esterni al pitturato, dove probabilmente i Bucchi Boys avevano le creden-ziali per subire meno il Banco di Sardegna e far loro più male.

Il recupero del giocatore della Repubblica Centroafricana di-venta perciò uno degli elementi da cui ripartire anche in conside-razione del prossimo avversario: Trento, infatti, è la prima squa-dra per media stoppate con 5.3 a gara (Brindisi qui è quinta con 3.3) e dalla sua la squadra di Bu-scaglia ha tra gli esterni anche uno dei migliori terminali offensi-vi del campionato, Tony Mitchell, che viaggia ad una media di ol-tre 23 punti per match disputato. Altro punto di forza in casa bian-cazzurra, sembra essere la con-cretezza nel realizzare il tiro dal campo: Brindisi è la prima di tutta la Lega A nella classifica del tiro da 2, con una media del 59.3 per-cento, e veleggia in una posizio-ne abbastanza buona anche per quanto riguarda il tiro da tre punti, dove è in quinta posizione a quo-ta 36.8 percento. Da migliorare, invece, l’approccio dalla lunetta, nonostante la trasferta in terra sarda abbia segnato una sorta di inversione di tendenza con un buon 13 su 15 dalla linea della

carità. Ulteriore marchio di fabbri-ca dell’Enel Basket, che si con-ferma più o meno da quando c’è alla guida tecnica Piero Bucchi, è quello della difesa: nonostante gli 87 punti subiti a Sassari, i brin-disini sono i quinti della Lega A con la media di 70.7 punti subiti.

Non è mancato, inoltre, l’aspet-to caratteriale: la forza di una rimonta da quasi 20 punti di svantaggio, sino ad arrivare a ridosso dei sassaresi, non è sta-to certo un aspetto trascurabi-le. Di contro, qualche pecca sul piano della concentrazione ha forse impedito di arrivare sino in fondo alla rimonta: aspetti su cui deve lavorare molto coach Bucchi.Le certezze sul parquet di gioco fanno da contraltare ai momenti non troppo sereni sul piano societario, con l’abban-dono dalla compagine anche di Giuseppe Vetrugno, dopo quello tanto chiacchierato del fondatore e presidente onorario Massimo Ferrarese. Al di là di dei possibili riscontri che ci saranno sotto que-sto punto di vista, anche qui per la squadra sarà importante tene-re il focus sul parquet di gioco.

I punti cardine dellʼEnel Basket BrindisiParola di vice direttore

Francesco Trinchera

Photo byLegabasket.it

Quando il sorteggio di Eurochal-lenge ha estratto dall’urna le avversarie dell’Enel Basket Brin-disi, tutti hanno pensato a come essere presenti almeno all’esor-dio europeo. Oggi questo esor-dio, che sembrava un sogno, è arrivato. Si vola a Eindhoven, poi una mezzoretta di macchina in direzione Hertogenbosh. Si gioca alla Sports & Events Ma-asport Arena, che può contare poco più di 3500 spettatori, un po’ come il nostro caro vecchio Pala Pentassuglia. L’SPM Shoo-ters Den Bosh ha disputato per anni la vecchia Coppa dei Cam-pioni e le trasferte risultavano epiche e sempre difficili. Oggi, per chi volesse partire all’ultimo minuto, può prendere un aereo per Amsterdam da dove c’è un treno che parte ogni mezz’ora per Hertogenbosh e costa 18 euro. Da Eindovhen è più vici-no, ci sono soluzioni da Brindi-si, Roma, Bergamo. Arrivati in aeroporto si può prendere il tre-no diretto (costo 11 euro) o un pullman che porta al centro di Eindhoven per poi cambiare per la cittadina che ospita la parti-ta. Non un viaggio semplice: da Brindisi, Hertogenbosh è lontana più di 2100 chilometri. E non una partita facile se è vero che il Den Bosh ha vinto quattro delle cin-que partite di campionato, ab-bastanza nettamente, perdendo l’unica partita a Zwolle per un punto e dopo un supplementa-re. Squadra solida, con un buon quintetto e un buon gruppo di giocatori olandesi. Su tutti il play guardia Chris Denson, che viag-gia a quasi 15 punti di media, e il centro anche della nazionale Ralf de Pagter, quasi 10 punti e sei rimbalzi a partita. Sull’asse play pivot si giocherà la sfida, Henry e Mays sono avvisati.

Marino Petrelli

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Quanto rumore in sole tre giornate di campionato

Chi l’avrebbe mai pensato che dopo sole tre

giornate di campionato sarebbe-ro successe già tante cose, belle, tristi e confortanti intorno alla no-stra amata New Basket Brindisi. Il roboante esordio contro Pesaro ha aperto alla grandissima questa nuova avventura biancazzurra, an-nichilito oltre ogni più rosea previ-sione il team di coach Dell’Agnello, prestazione convincente e gagliar-da che si è ripetuta al pala Mag-giò, seconda meritata vittoria per Denmon e compagni. L’Enel è par-tita con un uno - due perfetto, un primo brillante assaggio di ciò che potrebbe essere : una squadra vera, uno per tutti e tutti per uno secondo il brevettato marchio, Pie-ro Bucchi. Dicevamo che di acqua ne è passata già tantissima sotto i ponti di questo primo balbettio di stagione. Pare innanzitutto che il mio angolo, quella solita postazio-ne, collocata nel solito palazzetto, possa un domani non tanto lontano, cambiare radicalmente. Incredibile

ma vero, il comune ha deliberato il progetto del rifacimento quasi in toto dell’attuale palaPentassuglia, siamo ancora o quasi ancora ai primi piccoli passi di un iter “5500” che dovrebbe dar dignità a que-sta squadra, questa società ma soprattutto a questa città morente!Vediamo, vediamo se sarà que-sta, progetti tecnici, mutuo e vo-lontà politiche permettendo, la volta buona, per il momento da quest’angolo un pizzico di cau-ta fiducia…..E la citata acqua ci ha portato ai rinnovi contrattuali dell’abilissimo general manager, Alessandro Giuliani, firmato dalla società sino al 2017 così come il prolungamento dell’abbinamento con Enel come main sponsor, ga-ranzie di un ottimo futuro a medio

termine, due bei colpi per Marino e soci, e già soci. Perché l’acqua non ci ha risparmiato proprio nul-la, è venuta giù a valanga, con l’uscita del super patron Massimo Ferrarese, seguita e supportata nella sostanza dal socio Ciullo, per The Voice (e credo proprio per altri almeno 3500) un autenti-co colpo al cuore. Ora aspettiamo gli sviluppi ufficiali della vicenda.Il presidentissimo Marino, con la nota eleganza e saggezza profes-sionale, ha ringraziato e virato de-cisamente e concretamente verso il domani di questo stupendo gio-cattolo, e noi adepti innamoratissi-mi lo seguiamo passo dopo passo. La piena ci ha riportato poi al pala Serradimigni, teatro di tante belle battaglie contro la banda di Meo

Sacchetti, Don Piero ha dovuto incassare il forfait di Mays, certa-mente il suo giocatore migliore di questo avvio e chissà. Sassari, rivale numero uno di Milano per il titolo e protagonista dell’Eurolega, ha confermato il trend iniziale di stagione: formazione dal talento eccelso, capace di passare dalle stelle alle stalle nel giro di pochi minuti, capace di trucidare in un amen ogni avversario ma nello stesso tempo di andare improv-visamente in letargo. Brindisi alla fine ha fatto il suo uscendo a te-sta alta dal parquet sassarese, perdendo meno palloni forse…Brindisi sta crescendo e questa sera ospita, nel primo di due match casalinghi consecutivi, il Trento, ne-opromossa temibilissima, team ben allenato da Buscaglia reduce dalla sua prima vittoria storica in massi-ma serie contro la titolata Cantù. La settimana del compleanno del mitico Claudio Bonaccorsi, scintil-la autentica e primo determinante imput di quest’ultimo decennio di nostro grande basket, ci ha regala-to già tante emozioni, non ci resta che una altra “BOMBA” di felicità: la terza vittoria stagionale, palla a Sek Henry e mi raccomando…

L’angolo di The VoiceEnrico Carriero

Foto: Luigi Canu agenzia Ciamillo

Castoria

Un anticipo al sa-bato non è asso-lutamente un fatto

nuovo per la formazione brindisina che, anzi, spesso, si è trovata a di-sputare sovente le partite al sabato per esigenze di carattere televisivo o per esigenze delle squadre avver-sarie impegnate sul fronte europeo. Questa volta, invece, l’anticipo ci ri-guarda da vicino e,e qui sta la novità

assoluta, legata all’esordio del Brin-disi in Europa che vedrà opporre i colori biancoazzurri ai pluri decorati campioni d’Olanda del Den Bosch per la prima gara valevole per il gi-rone di qualificazione dell’Eurochal-lenge. Un risultato che Brindisi si è guadagnata in maniera imperio-sa dopo la straordinaria stagione scorsa che l’ha vista proiettata al quinto posto alle spalle di Milano, Cantù, Siena e, per differenza ca-nestri, Sassari. Facile immaginare l’euforia dei tifosi che, però, cono-

scendo la grande professionalità di coach Bucchi, non avrà contagiato i giocatori per la gara odierna che vedrà impegnata a Brindisi le “Aqui-le” trentine; una prima in assoluto a qualsiasi livello tra le due squadre. Quella trentina è una matricola che, sebbene abbia perso le prime due gare, si è poi riscattata alla grande, dando la paga alla blasonata Cantù e dunque meritevole del massimo rispetto che si deve a tutte le com-pagini, in special modo,della massi-ma serie. Piuttosto scarno anche il

numero dei giocatori che hanno indossato entrambe le casacche; infatti al momento si annoverano soltanto l’ex Mercatone uno Brin-disi degli anni ‘90 Angelo Milone e l’ex Prefabbricati Marco Cardillo , squadra da cui l’allora d.g. Carlo Rinaldi, nella stagione 2007/08, lo prelevò per affidarlo alla cor-te di Paolo Moretti prima e dello sceriffo Giovanni Perdichizzi poi. Una vittoria beneaugurate è quel-lo che ci si aspetta per affrontare con maggiore entusiasmo la pri-ma trasferta europea della storia forti anche dell’entusiasmo dei tifosi che anche in Olanda, c’è da starne sicuri, non mancheran-no di seguire i propri beniamini.

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Arriva Trento. Pregustando... lʼEuropa

La terza giornata di campionato ha messo più di tutte

in evidenza quelli che, sul par-quet di gioco, sono i punti fermi dell’Enel Basket Brindisi. Affron-tare una delle maggiori preten-denti al titolo finale, infatti, è la migliore cartina al tornasole degli aspetti trainanti e quelli da per-fezionare per quanto riguarda il cammino biancazzurro nella sta-gione da poco iniziata. Sassari, non a caso, sia per le credenziali dei suoi giocatori (con qualche vecchia conoscenza nostrana) che per il suo sistema di gioco improntato alla corsa, è stato un test che ha saputo mettere alla prova i brindisini. In tutto questo è quasi naturale che la mancan-za di uno dei giocatori più rappre-sentativi della squadra, James Mays, si sia sentita tutta, soprat-tutto nel lungo periodo. L’assen-za del centro, che sino ad ora si è distinto per la presenza sotto ca-nestro ed i numeri conseguenti, si è sentita non solo per la diffe-renza a rimbalzo con gli avversari nel primo quarto, quello dove si è scavato maggiormente il sol-co, quanto per la sua capacità

di spostare il gioco dagli esterni al pitturato, dove probabilmente i Bucchi Boys avevano le creden-ziali per subire meno il Banco di Sardegna e far loro più male.

Il recupero del giocatore della Repubblica Centroafricana di-venta perciò uno degli elementi da cui ripartire anche in conside-razione del prossimo avversario: Trento, infatti, è la prima squa-dra per media stoppate con 5.3 a gara (Brindisi qui è quinta con 3.3) e dalla sua la squadra di Bu-scaglia ha tra gli esterni anche uno dei migliori terminali offensi-vi del campionato, Tony Mitchell, che viaggia ad una media di ol-tre 23 punti per match disputato. Altro punto di forza in casa bian-cazzurra, sembra essere la con-cretezza nel realizzare il tiro dal campo: Brindisi è la prima di tutta la Lega A nella classifica del tiro da 2, con una media del 59.3 per-cento, e veleggia in una posizio-ne abbastanza buona anche per quanto riguarda il tiro da tre punti, dove è in quinta posizione a quo-ta 36.8 percento. Da migliorare, invece, l’approccio dalla lunetta, nonostante la trasferta in terra sarda abbia segnato una sorta di inversione di tendenza con un buon 13 su 15 dalla linea della

carità. Ulteriore marchio di fabbri-ca dell’Enel Basket, che si con-ferma più o meno da quando c’è alla guida tecnica Piero Bucchi, è quello della difesa: nonostante gli 87 punti subiti a Sassari, i brin-disini sono i quinti della Lega A con la media di 70.7 punti subiti.

Non è mancato, inoltre, l’aspet-to caratteriale: la forza di una rimonta da quasi 20 punti di svantaggio, sino ad arrivare a ridosso dei sassaresi, non è sta-to certo un aspetto trascurabi-le. Di contro, qualche pecca sul piano della concentrazione ha forse impedito di arrivare sino in fondo alla rimonta: aspetti su cui deve lavorare molto coach Bucchi.Le certezze sul parquet di gioco fanno da contraltare ai momenti non troppo sereni sul piano societario, con l’abban-dono dalla compagine anche di Giuseppe Vetrugno, dopo quello tanto chiacchierato del fondatore e presidente onorario Massimo Ferrarese. Al di là di dei possibili riscontri che ci saranno sotto que-sto punto di vista, anche qui per la squadra sarà importante tene-re il focus sul parquet di gioco.

I punti cardine dellʼEnel Basket BrindisiParola di vice direttore

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Quando il sorteggio di Eurochal-lenge ha estratto dall’urna le avversarie dell’Enel Basket Brin-disi, tutti hanno pensato a come essere presenti almeno all’esor-dio europeo. Oggi questo esor-dio, che sembrava un sogno, è arrivato. Si vola a Eindhoven, poi una mezzoretta di macchina in direzione Hertogenbosh. Si gioca alla Sports & Events Ma-asport Arena, che può contare poco più di 3500 spettatori, un po’ come il nostro caro vecchio Pala Pentassuglia. L’SPM Shoo-ters Den Bosh ha disputato per anni la vecchia Coppa dei Cam-pioni e le trasferte risultavano epiche e sempre difficili. Oggi, per chi volesse partire all’ultimo minuto, può prendere un aereo per Amsterdam da dove c’è un treno che parte ogni mezz’ora per Hertogenbosh e costa 18 euro. Da Eindovhen è più vici-no, ci sono soluzioni da Brindi-si, Roma, Bergamo. Arrivati in aeroporto si può prendere il tre-no diretto (costo 11 euro) o un pullman che porta al centro di Eindhoven per poi cambiare per la cittadina che ospita la parti-ta. Non un viaggio semplice: da Brindisi, Hertogenbosh è lontana più di 2100 chilometri. E non una partita facile se è vero che il Den Bosh ha vinto quattro delle cin-que partite di campionato, ab-bastanza nettamente, perdendo l’unica partita a Zwolle per un punto e dopo un supplementa-re. Squadra solida, con un buon quintetto e un buon gruppo di giocatori olandesi. Su tutti il play guardia Chris Denson, che viag-gia a quasi 15 punti di media, e il centro anche della nazionale Ralf de Pagter, quasi 10 punti e sei rimbalzi a partita. Sull’asse play pivot si giocherà la sfida, Henry e Mays sono avvisati.

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Up and down, in and out. Sinte-si di dieci gior-

ni densi e significativi, fatti più di futuro che di presente. Nel frat-tempo la nostra New basket si è portata via la preda a Caserta, pur “sacrificando” sul parquet la caviglia di Mays, rappresentando l’idea di un team che non guarda in faccia nessuno, di quelli che non risentono di impatto con cam-pi caldi né soffrono contraccolpi psicologici. Merito dell’esperienza accumulata negli ultimi anni, me-rito degli errori, sembra parados-sale, in gara o di scelte, merito di una precisa finalizzazione delle energie di tutti. Forse non siamo una realtà perfetta ma di sicuro ci siamo avvicinati anni luce ad una delle migliori possibili per affron-tare le nuove sfide che la A conti-nua a proporci, e siamo ben felici, noi supporters, di esserci dentro. Di sicuro, abbiamo un sistema di squadra “quadrato”, con giuste proporzioni dentro fuori, con peso determinante sotto canestro, il che permette di osare cose che nella scorsa stagione non era possibile osare. La classifica ci ripropone in vetta e i lieti ricordi ci solletica-no, insomma, si comincia bene. IN. La prova che non siamo un “ carpe diem” arriva servita calda: rinnovo del contratto al gm Giulia-ni , il nostro talent scout preferito

nei secoli dei secoli, giusto rico-noscimento ad un occhio acuto, pronto a scovare giovani favolosi che, spesso, dopo la passerella brindisi, vanno a beneficare al-tre sedi; alcuni rimangono, però (Zero, Bullo e James sono fon-damentali in questo gruppo) e li sentiamo davvero nostri. Dunque si continua a costruire, e la annun-ciatissima quasi prima pietra del nuovo palazzetto ci fa sentire fi-nalmente ad un punto di positivo non ritorno: vi siete accorti, proprio in patria, che la New basket non è solo una importante realtà sporti-va bensì una delle eccellenze di un territorio, Sud, versante adria-tico? La prudenza , dopo millenni di incertezze e rimandi, è d’obbli-go, e molti di noi ci crederanno solo quando verrà data la prima picconata alla struttura esisten-te che continua, nella sua strana monumentalità, imperturbabile ad abbracciarci accogliendoci tutti.

E il main sponsor? Risponde pre-sente fino al 2017 e non è da poco, considerando la velocità stratosferica con cui, anche in cor-sa, i nostri avversari e coinquilini di serie mutano identità. Ancora una certezza, ancora l’orizzonte che si espande, una premessa di futuro. In questo clima, così roseo, il fon-datore, patron, presidente onorario lascia (OUT). Dopo un decennio di impegni, promesse mantenu-te, traguardi raggiunti , dopo che una sfida nata dalla passione ha prodotto una splendida creatura,

appassionante realtà, solo GRA-ZIE. Sospesi tra passato e futuro, voliamo a Sassari per la sfida di tutte le sfide. Eppure ormai la si vive così questa fratellanza rivale e stavolta, senza Mays e contro Dyson un “oh no” ci sfugge. Forse siamo impauriti? Sembra davvero così per quei 10 minuti da notte fonda, in cui ci si affannava come formiche impazzite senza riusci-re a cogliere alcun frutto da tanto sudore. Poi, alle 20.50, la squadra diventa squadra, si sfila di dosso il mantello dell’invisibilità e comincia a macinare gioco e punti. Anche senza Mays, anche contro Dyson (e Logan). C’è una gioia orgoglio-sa pure nella sconfitta, quando si lotta lealmente ed insieme. Con-tro Trento, neopromossa che ha “steso” Cantù ci aspettiamo lo stesso carattere, la stessa unità di intenti, la stessa grinta e vo-glia di tenere lontano qualun-que fantasma, magari con un risanato Mays a blindare l’area e raccattare ogni palla vagante o un confermato Denmon, un de-terminatissimo James, un ram-pante Zerini, un Henry very cool

Poi si vola di nuovo, per la prima storica Euro trasferta! Che non passi inosservato il momento, dopo averlo sognato ed imma-ginato generazione dopo gene-razione! L’Olanda ci attende, i supporters sempre in marcia assi-curano la loro presenza amorevo-le, il presente incontra il futuro. Ce l’abbiamo fatta, ci siamo dentro.

Dieci intensi giorni di lavoroLa zona rosa della curvaDaniela Franco

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CAMPIONATO SERIE A

MILANO-VENEZIA 80-71

SASSARI-BRINDISI 87-78

PISTOIA-CREMONA 76-83

VARESE-R. EMILIA 112-118

AVELLINO-PESARO 69-60

BOLOGNA-CASERTA 79-73

TRENTO-CANTU’ 83-71

CAPO D’ORLANDO-ROMA 70-73

3° GIORNATA ANDATA (26 Ottobre)

BRINDISI-TRENTO (1.11. ore 20.30)

R.EMILIA-PESARO (1.11. ore 20.30)

ROMA-SASSARI (2.11. ore 20.30)

CANTU’-BOLOGNA

CASERTA-PISTOIA

VENEZIA-VARESE (2.11. ore 19.00)

CREMONA-CAPO D’ORLANDO

AVELLINO-MILANO (3.11. ore 20.30)

4° GIORNATA ANDATA (1-2-3 Novembre)

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PESARO-ROMA (8.11. ore 20.30)

CANTU’-SASSARI

BRINDISI-VENEZIA

PISTOIA-BOLOGNA (9.11 ore 20.30)

CASERTA-CREMONA

VARESE-TRENTO

CAPO D’ORLANDO-AVELLINO

R. EMILIA-MILANO (10.11. ore 20.30)

5° GIORNATA ANDATA (8-9-10 Novembre)

CLASSIF ICA

MILANO 6

SASSARI 6

VENEZIA 4

CREMONA 4

BRINDISI 4

R. EMILIA 4

VARESE 4

ROMA 4

BOLOGNA 2

TRENTO 2

CANTU’ 2

PISTOIA 2

AVELLINO 2

C. D’ORLANDO 0

CASERTA 0

PESARO 0

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Senza nulla toglie-re a tutte le squa-dre del massimo

campionato di serie A, ma la quarta giornata del campionato mette di fronte due realtà mo-derne ed efficace del basket di oggi. Se Brindisi negli ultimi anni si è contraddistinta per aver sa-puto in pochissimo tempo pro-grammare una società solida e rialzarsi dalla retrocessione del 2011, Trento rappresenta una squadra e sopratutto una real-tà che in pochissimo tempo ha saputo conquistare la vetta più alta con una programmazione attenta e da un progetto tecnico iniziato tre anni fa dal campio-nato di DNA, per intenderci la vecchia B1. E proprio da quel campionato che c’è un curioso intreccio fra Trento, Brindisi ed il sottoscritto. Da quel campio-nato del 2011 (il mio primo anno con Ferentino, dopo aver con-cluso il percorso a Brindisi) fino

alla passata stagione Trento è stata per ben 3 anni una delle mie avversarie più ostiche da affrontare fra la B1 e la Lega-due, ed oggi invece meritata-mente si trova a sfidare Brindisi al pala Pentassuglia. Da quel non tanto lontano 2010/11 dove Trento parti dopo una travagliata stagione culminata da un ripe-scaggio conquistò una meritata promozione in Legadue insieme al “mio” Basket Ferentino. Alla prima apparizione nel secondo campionato nazionale Trento ha subito stupito tutti conquistato la coppa di Lega, vinta sul proprio campo in finale contro Pistoia, e la qualificazione ai play-off. La post season gli riserva l’ac-coppiamento più difficile, contro Barcellona qualificatasi al pri-mo posto al dispetto di Trento che chiuse la stagione regolare all’ottavo ed ultimo posto utile della griglia. La serie con Barcel-lona, allenata dallo sceriffo PER-DICHIZZI, si rivela un autentica sorpresa eliminando i siciliani con il più clamoroso dei risul-

tati 3 a 0 a favore di Trento, che per ben 2 volte sbanca il fortino del pala Alberti. La corsa si fer-ma in semifinale contro Brescia.

La stagione successiva dopo alcune importanti conferme, che ancora oggi rappresenta-no il cervello, il cuore, di questa squadra e nuovi arrivi, si rileva la più esaltante con la promo-zione in A1 avvenuta sul cam-po di Capo d’Orlando, mia città natale, dopo una serie di finale vinta per 3 a 0 e dopo aver chiu-so la stagione regolare al primo posto. La forza di questa squa-dra credo sia stata la capacità di aver mantenuto, in questo percorso tecnico,come prima vi accennavo, alcuni elementi che ancora oggi rappresentano la mente ed l’abnegazione di una squadra con i giusti mec-canismi. Su tutti spicca il nome di Davide Pascolo giocatore in-credibile per la sua capacità di saper fare tutto quello che serve ad una squadra punti, rimbalzi, difesa. Sottovalutato per la sua

stazza ed il suo stile di gioco, vi posso assicurare molto effi-cace. Di fatti in questi tre anni, nelle 7 partite disputate è stato il giocatore che più di qualsia-si altro ci ha messp in grosse difficoltà (e Delroy si dovreb-be ricordare qualcosa…). La convocazione in nazionale per le qualificazioni agli Europei 2015 è il giusto premio per un giocatore che ha saputo con le proprie capacità saper emerge-re. Un altro tassello che coach Buscaglia ha fortemente voluto confermare è Toto Forray, italo argentino, una vita nelle minors, che pur non dotato di un talento eccelso è un giocatore fonda-mentale per il sistema dell’alle-natore. Altro reduce da questo percorso è Marco Spanghero, anche lui play maker dotato di un affidabile tiro dalla distanza che uscendo dalla panchina potrebbe essere letale anche in serie A. Ci sono tutti gli ingre-dienti affinchè queste due realtà possono ancora rappresentare il bello di questo magnifico sport!

Due squadre moderne ma molto efficaciStorie di campoAgostino Origlio

Tdi quattro, anno 2010, Euro 19.900

AUDI A5220 cdi, coupè, anno 2010, Euro 23.900

MERCEDES E180, cdi, executive, anno 2011, Euro 11.900

MERCEDES AExclusive, HDI, anno 2010, Euro 9.900

CITROEN C4 G. PICASSOS-Line, tdi, anno 2007, Euro 9.500

AUDI A3 SPORTBACK

Pick-up, anno 2012, Euro 12.900

TATA XENONPassion, dci, anno 2006, Euro 4.900

SMART FOR TWOTdci plus, anno 2012, Euro 8.900

FORD FIESTAVdci, 4wd, anno 2008, Euro 8.900

CHEVROLET CAPTIVAd, Cabrio Futura, anno 2011, Euro 24.900

BMW 320

ADMO BRINDISI:Responsabile: Simona SGURA

Cell. 324.6278100 - 389.1739565www.admopuglia.it

E.mail: [email protected]

Si è alzato il sipa-rio sulla nuova stagione NBA, in

settimana, con le prime sfide nel-la due Conference di riferimento, si è finalmente tornati spettatori dello spettacolo sportivo più bel-lo del mondo. Scriviamo subito sul registro la prima nota dolen-te della stagione che è il ritiro di Steve Nash, point guard simbo-lo di una visione jazz del gioco, che negli anni dei Phoenix Suns di Mike D’Antoni ha trovato na-turalmente, il terreno migliore su cui dispiegare le sue particolari visioni di gioco e di approccio al basket. Visioni così elitarie del basket che per ben due volte, Nash, ha vinto il titolo di mvp del-la lega, nel velocissimo “seven seconds or less” di d’Antoni e alla guida di Phoenix, è stato l’al-fiere di un modello estetico che ha traguardato risultati insperati, di lui sul campo da gioco ci man-cherà l’estro, l’inventiva sottile ma folgorante, la rapidità delle scel-

te, la free form del jazz applica-to alla pallacanestro. La rivincita della normalità fisica sull’atleti-smo moderno, la vittoria del neu-rone sull’istinto fine a se stesso.I Lakers di quest’anno, imprigio-nati dal punto di vista salariale, dal contratto fatto firmare a Kobe Bryant si portano dietro numero-si punti interrogativi, e nella We-stern Conference così intasata di talento come quest’anno, le pro-

spettive in casa giallo viola, si an-nunciano non buone. L’altra par-te della città, i Clippers, provano nuovamente a lasciarsi alle spalle la penosa vicenda di Donald Ster-ling, per tentare di concretizzare un approccio in finale. Su di un pericoloso filo emotivo, viaggiano anche i Thunder, alla luce dello stop di Kevin Durant, la sensazio-ne è quella dell’ultimo ballo, del dentro o fuori, la ricostruzione in caso di fallimento e conseguente exit strategy da parte di Durant e Westbrook è fortissima, tanto quanto invece in Texas si fanno i conti con la solidità annunciata degli Spurs, e con quella da co-struire pazientemente dei Mave-ricks e degli Houston Rockets. Luci e ombre anche nel cammino che si prospetta per la Eastern Conference, ho già scritto del ri-torno di Lebron James a Cleve-land, in quella che si annuncia come una delle più serie candi-date al titolo finale, vista anche la presenza di Kyrie Irving e Kevin Love, tre superstars alle prese con i nuovi codici di gioco messi in campo da Coach Blatt. Il fasci-no di Chicago è ancora tutto in-

tatto e aspetta di risplendere gra-zie al ritorno in campo di Derrick Rose, un forte contributo sarà quello di Pau Gasol che insieme a Noah, cercherà di far rivivere ai Bulls l’atmosfera degli anni di MJ.Sarà un anno importante per la Nba anche e soprattutto per via del nuovo ricchissimo contratto siglato per i diritti televisivi, ed è lì che la Nba si pone anco-ra un gradino sopra tutti. Den-tro e fuori dal campo di gioco.

I love this game: nba.comAmedeo Confessore

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Sipario sulla nuova stagione I QUINTETTI IN CAMPO

IN PANCHINA (Trento)

Marco SPANGHERO - Play1991, 186 cm, 77 Kg, (ITA)Jamarr SANDERS - Guardia1988, 193 cm, 95 Kg, (USA)Simone BELLAN - Guardia1996, 196 cm, 85 Kg, (ITA)Diego FLACCADORI - Guardia1996, 191 cm, 80 Kg, (ITA)Isaiah ARMWOOD - Ala g.1990, 206 cm, 97 Kg, (USA)Filippo BALDI ROSSI - Pivot1991, 207 cm, 97 Kg, (ITA) HEAD COACH

Maurizio BUSCAGLIA

a cura di Gianluca MUSCOGIURI

HEAD COACHPiero BUCCHI

NEW BA

SKET B

RINDIS

I DOLOMITI ENERGIA TRENTO

IN PANCHINA (Brindisi)

Massimo BULLERI - Play1977, 188 cm, 81 Kg, (ITA)

David COURNOOH - Play1990, 187 cm, 83 Kg, (ITA)

Demonte HARPER - Ala p.1989, 193 cm, 88 Kg, (USA)

Francesco MORCIANO - Ala g.1996, 200 cm, 95 Kg, (ITA)Andrea ZERINI - Ala g.

1988, 205 cm, 110 Kg, (ITA)Dejan IVANOV - Pivot

1986, 205 cm, 104 Kg, (BUL)

LA TERNA ARBITRALE

Dino SEGHETTI Denny BORGIONI Carmelo LO GUZZO

James MAYS - Pivot1986, 206 cm, 104 Kg, (RCA)

Sek HENRY - Play1987, 193 cm, 91 Kg, (JAM)

Toto FORRAY - Play1986, 187 cm, 83 Kg, (ITA)

Marcus DENMON - Guardia1990, 191 cm, 84 Kg, (USA)

Tony MITCHELL - Ala p.1989, 198 cm, 97 Kg, (USA)

Davide PASCOLO - Ala g.1990, 203 cm, 90 Kg, (ITA)

Josh OWENS - Pivot1988, 206 cm, 109 Kg, (USA)

Elston TURNER - Ala p.1990, 195 cm, 96 Kg, (USA)

Keaton GRANT - Guardia1986, 193 cm, 91 Kg, (USA)

Delroy JAMES - Ala g.1987, 203 cm, 100 Kg, (GUY)

Fondata nel 1995 dalla fusione di due società - la Dolomiti

Sport B.C. e la Pallacanestro Vil-lazzano - l’Aquila Basket Trento partecipa per la prima volta nella sua breve storia al campionato di Serie A. Dopo aver vinto la Cop-pa Italia di Legadue nella stagio-ne 2012-2013 la società trentina ha ottenuto la promozione nella massima serie nella scorsa an-nata, chiusa al primo posto in stagione regolare e con la netta vittoria su Capo d’Orlando nei playoff promozione. L’impatto con la Legauno è stato tutt’altro che semplice per gli uomini di coach Maurizio Buscaglia, riconfermato a furor di popolo dopo i tanti suc-cessi ottenuti negli ultimi anni. L’esordio casalingo contro una squadra esperta come Reggio Emilia è servito ai ragazzi trentini per capire il livello tecnico e atle-tico del campionato, sicuramen-te diverso rispetto alla Legadue.

Nonostante la buona prestazione, tanto in casa proprio con Reggio Emilia quanto in trasferta con i campioni d’Italia dell’Olimpia Mi-lano (la squadra bianconera è rimasta alla grande in partita per 35 minuti salvo poi cedere alla fine) sono arrivate due sconfitte, comunque preventivabili per una matricola alla prima esperien-za in Serie A. La vera sorpresa è arrivata nella scorsa giornata, grazie alla vittoria sul parquet del Pala Trento contro l’Acqua Vitasnella Cantù di coach Sacri-panti. La formazione trentina ha guidato la contesa per tutti i 40 minuti, con un Mitchell in grande spolvero, autore di 26 punti e 8 rimbalzi. La venticinquenne ala americana è uno dei punti di

forza del quintetto bianconero, e la sua pericolosità offensiva è risultata abbastanza delineata nelle prime tre gare di campio-nato, chiuse con una media di 23,7 punti a partita. Può consi-derarsi una bandiera del roster trentino il capitano Toto Forray, alla sua quarta stagione nel-le fila dell’Aquila Trento. Play-maker ragionatore, preferisce dedicarsi prevalentemente alla circolazione della palla, trovan-do la soluzione giusta per met-tere in ritmo i tiratori migliori.

Sta deludendo le attese la guar-dia Keaton Grant, arrivato in Ita-lia con l’appellativo di grande tiratore – in Germania nell’ulti-ma stagione è risultato il quar-to miglior realizzatore con 16 punti di media – ma in grande difficoltà nelle prime giornate. Il suo score parla chiaro, con solamente 15 punti realizzati ed un poco invidiabile 0/10 dalla lunga distanza. Il suo naturale sostituto, l’altro americano Ja-marr Sanders, è riuscito fino ad ora ad avere un impatto miglio-re sul campionato, mettendo in difficoltà coach Buscaglia nel-la scelta della guardia titolare. Il quintetto dell’Aquila Trento è

completato da due lunghi di ot-tima caratura come Davide Pa-scolo e Josh Owens. L’ala italia-na è cresciuta moltissimo nelle ultime stagioni tanto da arrivare alla convocazione nella Nazio-nale Italiana di coach Pianigia-ni. Le qualità mostrate negli anni precedenti nelle serie minori si sono riconfermate in questo inizio di campionato, tanto da risultare uno dei migliori rimbal-zisti con quasi 8 di media a par-tita. Il pivot titolare Josh Owens, alla sua prima stagione con la casacca bianconera, ha portato fisicità sotto le plance, unita ad una discreta mano dalla media.

La panchina a disposizione di Buscaglia, oltre al già citato San-ders, può contare su elementi giovani ma affidabili come Baldi Rossi, Spanghero e Armwood. Un roster, quello costruito dal-la società trentina, tutt’altro che sprovveduto ed in grado di di-sputare un ottimo campionato di Serie A. La salvezza, obiettivo principale di questa stagione, è ampiamente alla portata, basterà non perdere l’umiltà e lo spirito di sacrificio necessari per una per-manenza che entrerebbe nella storia di questa giovane società.

La debuttante della Lega AFocus su TrentoGianluca Muscogiuri

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QuiTrentoTrento: un’aquila pronta a vola-re. Riecheggiano ancora i bo-ati del Pala Trento nella finale contro Capo d’Orlando dello scorso anno, ma non c’è sta-to il tempo di respirare per la società di via Fogazzaro che si è messa subito al lavoro per al-lestire un roaster capace di far sognare i numerosi appassio-nati in regione e che valorizzi un movimento in continua cre-scita negli ultimi anni. Trento ha fatto la storia con la promozio-ne nella massima serie ed an-cor di più la scorsa settimana con la prima, grandissima vit-toria in terra amica contro una corazzata come Cantù. Così come lo scorso anno la regia della squadra guidata da co-ach Maurizio Buscaglia è di Toto Forray, con il grandissimo contributo di un ottimo gruppo di italiani che corrisponde ai nomi di Dada Pascolo, Filip-po Baldi Rossi e il talentuoso Marco Spanghero. Il gruppo di americani è molto vario e ha come punta di diamante Tony Mitchell, sicuro protagonista di questa annata. I vari Grant, Armwood, Sanders e Owens vanno a completare un orga-nico che fa dell’atletismo e della velocità di realizzazione il suo punto di forza. Obietti-vo prefissato è una tranquilla salvezza,ma non si escludono sorprese. Trento è una squadra che una volta entrata in ritmo può dare filo da torcere a tutti, sopratutto nelle partite casalin-ghe dove la spinta dei propri ti-fosi come per ogni neopromos-sa si dimostra sempre un’arma in più in molteplici situazioni. Insomma,i presupposti per una grande stagione ci sono.

Si ringrazia la disponibilità dei

giornalisti di Trento

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1

5432

Yakhouba DIAWARAVarese - 79

T. MITCHELLTrento 71

D. LOGANSassari 66

D. JOHNSON-ODOMCantù 61

S. SAMUELSMilano 54

1

5432

Tony MITCHELLTrento - 6

S. SAMUELSMilano 5

R. CERVIReggio Emilia 5

O. WHITEBologna 4

J. OWENSTrento 4

1

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Jerome DYSONSassari - 11

C. CLARKCremona 9

S. HENRYBrindisi 8

A. CINCIARINIReggio Emilia 8

R. MOORECaserta 7

1

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Oberah ANOSIKEAvellino - 40

D. HUNTCapo D’Orlando 33

S. SAMUELSMilano 31

A. POLONARAReggio Emilia 30

K. KANGURVarese 26

1

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Ronald MOORECaserta - 19

A. CINCIARINIReggio Emilia 18

J. DYSONSassari 17

B. TRICHERoma 14

A. FILLOYPistoia 14

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Marco SPANGHEROTrento - 66,7%

L. KLEIZAMilano 63,6%

K. LAVRINOVICReggio Emilia 55,6%

J. FELDEINECantù 54,6%

C.J. WILLIAMSPistoia 50,0%

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STOPPATE

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ASSIST

TIRI DA 3 PUNTI

LE STATISTICHE DEL CAMPIONATO DI LEGA BASKET SERIE A - ANNO 2014 / 2015 a cura di Gianluca MUSCOGIURI

Il periodico sportivo delBrindisi Basket Club 2005Proprietario: Massimo LaiernoEditore: Brindisi Basket Club 2005

Registro stampa:Autorizzazione del Tribunale di BrindisiRegistro Stampa n. 15 del 2006Direttore Responsabile:Marino PetrelliVice Direttore Responsabile:Francesco TrincheraAmministrazione: Massimo MazzaDistribuzione: Free Press per Brindisi e Provincia a cura del BBCResponsabile distribuzione:Lucia Capone (340.7509469)

Consulente Pubblicitario:Anna Monaco Cell. 338.9825684([email protected])Fotografo ufficiale: Michele LongoCollaboratori: Enrico Carriero, Angelo Cavaliere, Giuseppe Errico, Daniela Fran-co, Domenico Galgano, Antonio Man-freda, Antonio Martinesi, Teodoro Mar-tinesi, Gianluca Muscogiuri, Pasquale Palmiero, Gianfranco Patera, Roberto RomeoEditorialista: Mario ArceriDirezione, Redazione, Amministra-zione: Via Dalmazia, 27/h - Brindisi

Webmaster e designer: Mino BuzzerraWeb administrator: Michele LongoRealizzazione grafica e Stampa:Tipografia Abicca - BrindisiVia Indipendenza, 39 / 43Tel./Fax 0831.523946www.abiccatipografia.it E.mail: [email protected]: www.supportersmagazine.itFacebook: supporter’s magazineBrindisi Basket Club 2005Via Dalmazia, 27/h BrindisiInfo: 349.2243672

N. 124 del 1 Novembre 2014

Dopo due trasfer-te, l’Enel Basket Brindisi torna

a giocare al Pala Pentassuglia, con la certezza di essere una squadra competitiva e con ca-rattere, che mostra si momenti positivi e negativi ma riesce sem-pre a rialzarsi e mettere sempre quella goccia in più di sudore per arrivare al risultato cercato. Nella penultima partita in trasferta a Caserta, come lo scorso anno l’Enel Basket Brindisi è riuscita a espugnare il parquet del Pala Maggiò, mostrando una grinta e voglia di vincere da parte di tutta la squadra. Caserta, se pur con qualche indisponibile è riuscita a mantenersi in partita fino agli ultimi minuti, mostrando un pas-so in avanti rispetto alla prima di campionato. Come era successo nell’ esordio casalingo un grande Mays aveva dominato nell’aria pit-turata collezionando la sua prima doppia doppia stagionale, anche in terra campana è stato lo stes-so scout: doppia cifra per punti e

rimbalzi e migliore in campo. Pur-troppo negli ultimi minuti il pivot centroafricano ha abbandonato la partita per un infortunio alla cavi-glia, che gli farà saltare poi la gara decisiva con Sassari. Dalla parti-ta con Caserta possiamo sicura-mente uscire dal palasport con un ottima impressione per quan-to riguarda i singoli e la squadra, quello che fa bene sperare è il fatto che i giocatori provenienti da campionati minori stiano riuscen-do a integrarsi al meglio nei mec-canismi del campionato italiano. Passando invece all’ ultima sfida esterna con Sassari, l’inizio nega-tivo ha decisamente messo in evi-

denza la supremazia della squa-dra sarda, che però nei restanti

quarti ha dovuto subire il ritorno della squadra di coach Bucchi, che grazie a una difesa eccellen-te e un ottimo gioco in attacco è riuscita a dimezzare il divario. La squadra brindisina come lo scor-so anno in mancanza del pivot titolare, non riesce ad esprimere la propria personalità e fisicità, garantendo cosi vita facile ai lun-ghi avversari. Proprio nella partita con Sassari, l’assenza di Mays ha pesato su tutta l’economia della gara, soprattutto nella parte cru-ciale della partita, dove l’intimi-dazione del lungo centroafrica-no poteva essere determinante.Molti potrebbero giudicare la pre-stazione di Sassari poco convin-cente, ma secondo un mio pa-rere è tutto il contrario, la grinta espressa nella seconda parte di gara ha mostrato una squadra capace di risalire da un sonoro meno venti, difendendo in ma-niera assillante e tirando con per-centuali alte in attacco. Il roster af-frontato domenica scorsa al Pala Serradimigni,per chi non lo ri-cordasse gioca l’Eurolega e per questo l’esperienza e il talento sicuramente sono maggiori, non bisogna incominciare a criticare la squadra fin dalla terza partita ma bisogna prendere la sconfitta come trampolino di lancio per le

due prossime partite casalinghe. Come ha ripetuto coach Bucchi

in conferenza stampa, bisogna prendere questa partita come esperienza per i giocatori al pri-mo anno in Italia e continuare a lavorare per cercare di colmare quella partenza negativa che ha stroncato il prosieguo della gara.La partita cancellando il primo quarto di gioco, ha mostrato ca-rattere e determinazione e ha messo in luce giocatori come Denmon e Turner da cui si cer-cavano ancora conferme deter-minanti nel complesso di squa-dra. Il primo autore di 20 punti e il secondo di 14 hanno trasci-nato quasi da solo la squadra, nella frazione tra secondo e ter-zo quarto dove Brindisi, cercava in maniera decisiva di rientrare. La partita in terra sarda è pas-sata e adesso si pensa alle prossime due sfide casalinghe con Venezia e Trento, squadre in netta crescita, che potreb-bero dare filo da torcere alla compagine brindisina. Come successo nell’esordio, il pub-blico del Pala Pentassuglia, potrà essere l’arma in più ver-so un cammino che si prean-nuncia alla portata di Brindisi, che vuole continuare a con-fermarsi in Italia e in Europa.

Forza ragazzi, come tutti io sono con voi.

Sassari, esperienza utile per il futuro Le nuove leve del clubAntonio Martinesi

Photo byLegabasket.it

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Preceduti ieri dal-la presentazione del libro di Adolfo

Maffei che, con Claudio Calde-rari, ricorda la vita di Elio Pentas-suglia, rieccoci stasera in campo per dimenticare in fretta il preve-dibile stop di Sassari affrontando le matricole di Trento che dome-nica scorsa hanno contribuito ad incrinare ulteriormente le già vacillanti certezze di Cantù in-cassando la prima vittoria della loro storia in Serie A. Un po’ di commozione rievocando la figura del Padre del basket brindisino, la certezza di essere gli eredi di una tradizione che affonda radi-ci antiche, che negli ultimi anni si è trasformata da nostalgia dei bei tempi in orgogliosa realtà del-la pallacanestro italiana. L’avvìo della nuova stagione, pur con una squadra largamente rinnova-ta, è stato promettente superando Pesaro e andando poi a vincere a Caserta tanto per scaldare i mo-tori. Poi la parentesi poco fortu-

nata di Sassari contro una squa-dra attrezzata per l’Eurolega, ed ora questo nuovo appuntamento da gustarsi in streaming sul sito della Gazzetta per chi non tro-verà posto al Pala Pentassuglia, avendo già uno sguardo all’Eu-ropa in cui Brindisi si tuffa per la prima volta, attesa martedì sera, nell’Eurochallenge della Fiba, ad Hertogenbosch dagli Shoeters Den Bosch, squadra olandese di prestigio antico anche se di passato recente non felicissimo.

Ad Hertogenbosch l’Europa è stata di casa per molto tempo, negli anni settanta e ottanta, protagonista minore, ma comun-que sempre presente, nell’allora Coppa dei Campioni. Non poteva

dunque esserci avversaria miglio-re per cominciare il viaggio con-tinentale, nella piccola e fiorente cittadina olandese alla quale il basket italiano è legato da molti ricordi. La pallacanestro in Olan-da è in prepotente crescita: si è qualificata per l’Eurobasket del prossimo anno alla pari con Isra-ele e facendo fuori il Montenegro. Il Den Bosch è dunque l’avversa-ria giusta per l’esordio brindisino, con una storia più che dignitosa e con un valore attuale non indif-ferente. Ma prima di prendere il volo per Eindhoven, c’è l’impe-gno di questa sera, contro una squadra rocciosa come attesta il suo nome, Dolomiti, giovane e agguerrita, arroccata intorno a Davide Pascolo, che ha bruciato le tappe (in Nazionale a ventitré anni) come la squadra che in sole tre stagioni (da quando l’azzurro è in formazione) è volata dalla B2 alla Serie A. Tony Mitchell (quasi 24 punti per gara) è la stella, Pa-scolo, il ragazzone un po’ sgra-ziato ma terribilmente efficace nella rapida imprevedibilità dei movimenti, il giocatore da tene-

re sotto controllo per vedere se confermerà il suo talento anche nel campionato maggiore rega-landoci un nuovo protagonista italiano. L’Enel non è più una sor-presa, non gioca più per stupire ma per confermarsi: da grande club raddoppiano gli impegni, e questa è un’esperienza nuova, che tuttavia Bucchi e Bulleri han-no già ampiamente vissuto. Sarà utile per insegnare alla squadra come gestirsi per dare continuità e consolidare il ruolo che si è gua-dagnato nella passata stagione.

Il Post it diMario Arceri

Foto: Luigi Canu agenzia Ciamillo

Castoria Con il campiona-to DNG al de-butto e con la

prossima settimana che vede al via i campionati U14 e U13 pro-vinciali, l’attività giovanile è or-mai in pieno fermento; si aspet-ta solo l’inizio del campionato U15 e U14 Elite che con gli U13 mancano ancora all’appello.

DNG: il girone D del campiona-to Divisione nazionale giovanile U19 è iniziato giovedì scorso con il derby tra Enel e Basket Fran-cavilla, certamente ne parleremo nel prossimo numero. Il girone vede al via oltre alle due squadre brindisine le due di Latina, con la SMG che ha vinto il derby con il

Bk Latina per 65 a 60, la Virtus Roma allenata dall’ex nazionale Davide Bonora che ha battuto la Viola Reggio Calabria per 76 a 75 con il reggino e nazionale U18 Lopusor (28p) che ha guidato la rimonta e la Pall.Palestrina (Cal-lara 25p), che ha nettamente bat-tuto ad Avellino la Sidigas per 92 a 52. Proprio a Palestrina gioche-rà lunedì prossimo la squadra di Giarletti, e poi a Brindisi lunedì 10 novembre contro la Juve Caserta.

U17 Ecc: giovedì scorso si è disputato al PalaPentassuglia il derby Enel-Aurora; 49 a 80 il risul-tato finale con Fusco(15) dell’Enel ultimo ad alzare bandiera bianca tra i ragazzi di Laghezza mentre quattro atleti in doppia cifra per l’Aurora: Lacandela, Passante, Rollo e Pulli, migliore in campo. L’Aurora giovedì scorso ha in-contrato il Mola nello scontro tra

le due squadre ancora imbattute nel girone, e sicuramente farà ca-pire il ruolo della squadra brindisi-na nel campionato, mentre l’Enel ha affrontato in casa la Pielle Matera con l’obiettivo di cancel-lare lo zero nella casella punti.

U17 Elite: il secondo campio-nato regionale vede partecipare solo l’Aurora con la squadra dei nati nel 1999/2000 che ha perso la prima partita in casa, un finale da dimenticare, con la Diamond Foggia 47 a 56 nonostante la buo-na prova di Mollica (13). Prossi-mo impegno casalingo il 12 ore 18 PalaZumbo contro il Galatina.

U15Elite: dovrebbe iniziare tra due settimane il campionato che vede al nastro di partenza l’Enel, nel ruolo di favorita considerando

il titolo u14 vinto lo scorso anno, allenata da Cristofaro e l’Aurora allenata da Balsamo nel ruolo di outsider. Prima contendente dei brindisini la Mens Sana Mesagne a seguire la Virtus Taranto e Cus Bari; Vieste, Lecce e Monteroni com-pletano il lotto delle partecipanti.

U14Elite: unico campionato di cui ancor non si hanno notizie; certa la partecipazione di Aurora ed Enel che dovrebbero vedersela con Mesagne, Francavilla, Mono-poli, Lecce, Monteroni e Virtus Ta-ranto e Cus Bari nel ruolo di favorite.

Campionati ProvincialiU19: le squadre brindisine iscrit-te sono state divise poco com-prensibilmente nel girone C a nove squadre, Assi, Invicta e Ju-nior, e nel girone D, a 10 squa-dre, l’Aurora!!! Risultati dopo la seconda giornata: Gir.C: solo una

vittoria per la Pallacanestro alla prima giornata sul S.Pancrazio (59-61) con l’Assi che dopo aver perso in casa con la Pall.Lecce (60-73) non ha disputato la se-conda a Nardò. Esordio amaro in casa per la Junior che ha per-so con il Calimera per 60 a 84.U17: per la Pallacanestro Brin-disi, unica società iscritta al campionato, esordio con vittoria contro il Cisternino per 80 a 63.U15: Aurora e Junior uniche squadre iscritte a questo cam-pionato se la vedranno nel gi-rone E con Bk Francavilla, Pall.S.Vito, Ceglie, Tricase e NardòU14: Inizia tra due settimane con Aurora, Basket Brindisi, Assi e Eagles che giocheranno contro Bk Francavilla, Ceglie e S.Vito.

Femminile: per quanto riguarda i campionati femminili non si ha al-cuna notizia d’inizio e questo non fa presagire nulla di buono ricor-dando le difficoltà delle iscrizioni che si sono registrate lo scorso anno che hanno portato campio-nati con solo 5 squadre iscritte. A proposito di basket femminile su alcuni social network si è dato molto risalto ad un post di una giocatrice che riportava l’euforia di alcuni dirigenti della sua socie-tà dopo la sconfitta della naziona-le di volley femminile con la Cina e successivamente con il Brasile. Comprendendo e condividendo in parte quanto successo, la gioca-trice si è poi lanciata in un’analisi del perché la pallavolo attira più del basket rosa. Le sue conclusio-ni solo assolutamente condivisibili perché se è vero che la pallavolo sia uno sport semplice da gioca-

re, in cui non c’è contatto fisico e che comunque ha raggiunto otti-mi risultati nell’ultimo decennio, è altrettanto vero che dirigenti di federazione e lega hanno fatto di tutto per renderlo più attraen-te e visibile, soprattutto in termini di marketing come capacità di proporre e vendere un prodot-to. Nell’analisi fatta dalla gioca-trice s’ignora un aspetto ancora più importante e che riguarda la mancanza di rapporti della palla-canestro con la scuola primaria e secondaria, che si traduce in un minor reclutamento. Se non au-mentiamo il numero dei pratican-ti e delle praticanti difficilmente potremmo ottenere quei risultati che tutti vorremmo raggiungere.

I giovanissimi in pieno fermento agonisticoPeriscopio sui giovaniGianfranco Patera

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Sulla strada per lʼEurochallenge

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Lo scorso anno il basket femminile brindisino festeg-

giava la prima storica partecipa-zione della Futura Basket Brindisi al campionato di A2, e lo faceva con una vittoria casalinga contro la Saces Mapei Napoli. Con tutto il rispetto che merita il campiona-to di serie C (o B che dir si voglia) non è la stessa cosa, si perché dopo la decisone di non iscriversi al campionato di A2, è da questo campionato regionale che riparte la formazione brindisina. Un anno difficile quello passato in A2 non per i risultati che se pur in condi-zioni al limite le ragazze allenate da coach Gigi Santini stavano co-munque ottenendo, ma per pro-blemi societari che hanno minato le fondamenta e reso quello che doveva essere un anno da ricor-dare (la prima apparizione in A2) un anno da dimenticare in fretta. In questo numero di Supporter’s andiamo in giro per l’Italia a dare un occhiata a quello che stan-

no facendo alcune ex giocatrici della Futura dello scorso anno.

Più che protagoniste – “Mi sto tro-vando molto bene sia con le com-pagne che con la società - dice Marzia Tagliamento - mi sembra di giocar qui da un sacco di tempo”. Qui é a Battipaglia dove la brindi-sina doc ha esordito in serie A con la canotta della Techmania, dopo la netta sconfitta nel derby contro Napoli è arrivata la vittoria esterna a Vigarano con Marzia assoluta protagonista con i suoi 19 punti. “Siamo una squadra molto giova-ne - dichiara - ma che ha molto talento e qualità, ovviamente ab-biamo come primo obiettivo la sal-vezza”. Poi un pensiero alla sua ex squadra_ “Sono amareggiata nel vedere tutto il lavoro fatto in due anni per conquistare l’A2 but-tato così in un misero campionato di C”. Voliamo a Cagliari, sempre in serie A, dove ha trovato casa Valentina “Micia” Gatti che veste la canotta del CUS squadra rive-lazione di questo inizio campiona-to. “Inizio di stagione alla grande sia per i risultati che per il gruppo che si è creato - sono le paro-

le della pivot canturina - Per noi l’obiettivo è la salvezza, ma cre-do che possiamo puntare anche a qualcosa di più”. In A2 invece grande protagonista Nene Diene (nella foto di Marco Brioschi) che si è trasferita nella Zena Almore Genova una delle pretendenti al salto di categoria. “Mi aspetto di migliorare tanto, di fare bene e riuscire a vincere il campionato per portare Genova in serie A”. Sempre in doppia cifra nelle due vittorie delle quali una prestigiosa

contro il Geas Sesto San Giovanni Restano a Brindisi ma cambiano casacca Francesca Gismondi, Luigia Boccadamo e Valentina Siccardi che hanno sposato il progetto dell’Intrepida Basket Brindisi che gioca il campiona-to di serie C ma ha in previsione il salto di categoria. “Ogni anno è un esperienza diversa - dice Gismondi - mi trovo bene anche perché gioco ancora con il mo-numento del basket femminile Brindisi Valentina Siccardi”. Lu-igia Boccadamo invece traccia l’obiettivo finale: “Lo scopo di tutti noi è quello di puntare in alto, quindi di portare questa grande famiglia in A2”. Ha de-ciso di rimanere in serie C an-che la monumentale Valentina Siccardi con l’intento “di sali-re nuovamente in A2 con una società che ha tanta voglia di crescere, mi aspettavo che la Futura si iscrivesse al campio-nato di A2, così non è stato, mi dispiace solo che le cose buone finiscano molto presto”.

(Foto: gentile concessione Marco Brioschi, basket inside)

Il lato rosa del basketGiuseppe Errico Pink and roll. Focus sul basket femminile

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Roma, Sassari e Brindisi le città più collegate

Quasi 1200 persone che seguono la pagina FB

Media partner del Tour degli Harlem Globetrot-ters, partnership esclusive con Panorama.it, Nuovo Quotidiano di Puglia, agenzia Ciamillo/Castoria

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Il primo vento autunnale, dopo che le temperatu-re hanno tenuto Brindisi

al caldo fino a pochi giorni fa, è il bello della nostra amata terra, porta con se veleni e rinunce. La prima, eclatante, è quella di Mas-simo Ferrarese, per dieci anni pro-prietario prima e patron poi della New Basket Brindisi, da lui creata quando il basket in città rischiava seriamente di sparire e portata a livelli forse nemmeno immagina-bili. Lascia per “incompatibilità” con l’attuale dirigenza, forse dopo mesi nei quali si è cercato di ricu-cire, mediare, andare avanti. Ma quando la misura è colma, anche il più lungimirante degli esseri uma-ni molla. E Ferrarese lo ha fatto tra-mite i social network, senza mezzi termini. Dopo di lui anche Sergio Ciullo e Giuseppe Vetrugno, soci della New Basket, hanno deciso di intraprendere lo stesso cammino. Bene ha fatto Fernando Marino a ringraziare il suo predecessore e annunciare, quasi in simultanea, i prolungamenti di Alessandro Giu-liani e del main sponsor (che ci auguriamo possa guardare, allo stesso modo del basket cittadino, al nostro martoriato territorio con uno spirito e un’attenzione diver-sa). Bene sarebbe anche avere un confronto pubblico con i vec-chi e nuovi soci, con i giornalisti, con i tifosi per capire realmente quale è la situazione societa-ria e quale futuro, sicuramente roseo, ci dobbiamo attendere.

Fermo restando che a decide-re deve essere uno, in questo caso il presidente Marino, ma la squadra è di tutti ed è un bene troppo prezioso per disperdere le energie. Noi siamo disponibili a farci moderatori di un dibattito che coinvolga tutte le parti, così come siamo pronti ad affrontare nuove sfide legate al nostro gior-nale e ai nostri canali multimediali.

Per questo, ma non solo per que-sto, saremo in Olanda per la prima europea della New Basket a Herto-genbosh. Biglietti aerei già prenotati da tempo, valigie pronte, attrez-zatura tecnica già innescata. Ve la racconteremo a modo nostro, live sulla nostra pagina Facebook e su twitter, con le fotografie esclusive di Michele Longo, con i commenti dei protagonisti post partita. E chis-sà che non ci scappi una sopresa radiofonica dell’ultimo minuto… In fondo, come accadeva dieci o venti anni fa, quando dalle frequenze di radio Dara, eravamo sempre pre-senti in tutti i campi d’Italia, non è cambiato molto. La professionalità c’era in B2 e c’è adesso, la passio-ne è la stessa, solo che adesso sia-mo in Europa per il più classico dei sogni che si realizza. Il Den Bosh rappresenta la tradizione storica della pallacanestro europea, come ci racconta nelle pagine interne Mario Arceri ospite questa sera al Pala Pentassuglia. Quindi, quale mi-glior esordio europeo per la nostra squadra? Testa altissima e orgoglio bianco azzurro anche in Europa! Prima, affrontiamo la Dolomiti Trento,

neo promossa che vuole ben figura-re in Lega A e che già ha dimostrato nelle prime tre giornate di poterci stare egregiamente. Ha lottato a Mi-lano, ha sconfitto in casa Cantù sei giorni fa, si presenta a Brindisi con una squadra solida e ottimamente allenata da coach Buscaglia. Aned-doti, scheda tecnica, analisi dei gio-catori nelle pagine interne grazie ai nostri redattori e ad un “giornalista” d’eccezione, Agostino Origlio, che ogni settimana racconterà per noi le sue sensazioni. Il campo dirà se la sconfitta contro Sassari, maturata con tante attenuanti, in ogni caso al cospetto di una squadra di Euro-lega, è stata una brutta parentesi. Possiamo e dobbiamo riprendere il cammino, la squadra è solida e ci darà molte soddisfazioni. Si apre da oggi un tour de force che, tra novembre e dicembre, ci porterà a giocare sedici partite tra campio-nato e Eurochallenge. Dobbiamo farci trovare pronti. Tutti insieme. Ora serve dimostrare la nostra forza, di squadra, societaria, di tifosi, di addetti ai lavori. Forse, il vero futuro comincia proprio da questi due intensissimi mesi.

2004-2014, dalla B2 allʼEuropaEditoriale di Marino Petrelli

Foto: Luigi Canu agenzia Ciamillo

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Il Post.it di Mario Arceri

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Storie di campo di Agostino Origlio

8

Parola di vice direttore

10

La zona rosa della curva

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Scrivono le nuove leve del club

16

Il lato rosa del basket

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… e non solo palla a spicchiVOLLEY FEMMINILE: C’era molta attesa per l’esordio casa-lingo stagionale della Cedat85 San Vito e le ragazze biancaz-zurre non l’hanno certo delusa. Reduci dal beneaugurante suc-cesso in trasferta (quello ottenuto nella prima giornata a Siracusa), capitan Guidi e compagne han-

no concesso il bis, battendo con un netto 3-0 (25-23, 25-18, 25-20) la Volley Group Roma. Que-sto secondo successo consente alla formazione sanvitese di con-dividere il primato in classifica, a punteggio pieno, con Cisterna di Latina e Cutrofiano. Indubbia-mente, un bell’avvio di stagione.

CALCIO: Ancora una giorna-ta di successi per le formazioni Allievi e Giovanissimi del Città di Brindisi che grazie al lavoro ed al sacrificio quotidiano di dirigenti, tecnici e collaboratori stanno offrendo a numerosi ragazzi la possibilità di crescere e costruire futuri calciatori. La formazione Al-lievi di mister Orlandini si impone con un secco 3-0 sul Mesagne per i Giovanissini fanno loro il big match contro i pari età dei Gio-

vani Cryos con un rotondo 5-2. Confermandosi entrambe ca-polista a punteggio pieno dopo quattro giornate di campionato.

Ufficio Stampa Città di Brindisi -Settore Giovanile

NUOTO: con la fine delle va-canze estive, sono iniziati gli al-lenamenti a secco dei nostri at-leti, e non ho potuto fare a meno di fare una riflessione: esiste una ragione ben precisa per la quale loro sono nuotatori e non corrido-ri. Motivo per il quale sono molto più contento di averli visti tornare in acqua parecchio in anticipo rispetto alle stagioni passate, grazie anche alla disponibilità dei gestori dell’impianto e dai dirigenti della nostra società.

Il risveglio muscolare è sempre un momento difficile da affronta-re, in quanto ognuno ha affron-tato le vacanze in maniera diver-sa, e quindi ognuno ha tempi di recupero differenti. Settembre e ottobre, sia per gli atleti che per gli allenatori, sono mesi difficili da affrontare. Da parte degli at-leti perchè devono eseguire un lavoro graduale, ma fatto bene e soprattutto cogliendo le inten-zioni del coach. Da parte nostra invece è difficile perchè è un pe-riodo in cui si programmano gli allenamenti tenendo conto della situazione psico-fisica dell’atleta che, essendo stato quasi fermo per due mesi pieni, ha bisogno di rimettersi in assetto e raggiun-gere nel minor tempo possibi-

le una forma adeguata, stando attenti a non esagerare per non rischiare di imbattersi nella “Sin-drome da Over-Training”, cioè un insieme di segni e sintomi che compaiono nell’atleta che ha esagerato con le sedute di alle-namento, sia in termini qualitati-vi che quantitativi, non associati ad adeguati periodi di recupero.

Nonostante tutti questi accorgi-menti, settembre è anche un mo-mento di ri-unione, di ritrovo, e di soddisfazioni, perchè special-mente per alcuni atleti che han-no avuto la fortuna e soprattut-to la bravura di essersi distinti tra le eccellenze della stagione passata, arriva il momento delle convocazioni per le premiazio-ni di tali eccellenze. Per questa premiazione da parte del comi-tato regionale, avvenuta a Bari domenica 12 ottobre al Gran Galà FIN 2014, sono stati con-vocati due atleti della nostra società (Sottosopra Brindisi): Sara Berdicchia, allenata dal sottoscritto e da Clara Antonelli, che è stata riconosciuta come seconda migliore Esordiente “A” regionale nel settore Salva-mento, e Virgilio Panarese, alle-nato da Flavio Guadalupi, che si è distinto tra gli atleti pugliesi medagliati a livello nazionale.

Stefano Fanigliulo

(Nella foto in alto Sara Berdic-chia durante la premiazione)

SERIE D REGIONALE

LECCE-CERIGNOLA 0-20

ANGIULLI BARI-MANFREDONIA 75-83

ADRIA BARI-RUVO 64-58

VIESTE-CASTELLANETA 75-62

FASANO-PALL. BRINDISI 71-72

ALTAMURA-FOGGIA 75-68

BARLETTA-SANTERAMO 62-50

3° GIORNATA ANDATA (25-26 Ottobre)

AURORA BRINDISI-CEGLIE 59-77

ASSI BRINDISI-RUTIGLIANO 84-57

CALIMERA-LECCE 95-74

SANTA RITA-A.N. MONOPOLI 62-90

MESAGNE-SAN PIETRO 73-67

AP. MONOPOLI-MOLFETTA 67-44

CORATO-GALATINA 76-72

3° GIORNATA ANDATA (25-26 Ottobre)

SERIE C REGIONALE

GLI ALTRI CAMPIONATI

DIV. NAZIONALE B MASCHILE

FRANCAVILLA-BISCEGLIE 60-85

ISERNIA-CATANZARO 51-72

PESCARA-MARTINA FRANCA 68-67

PALERMO-MADDALONI 86-68

AGROPOLI-MOLA 108-78

VASTO-VENAFRO 67-79

MONTERONI-TARANTO 81-72

4° GIORNATA ANDATA (26 Ottobre)

MONTERONI 4

VENAFRO 2

MADDALONI 2

MOLA 2

VASTO 2

FRANCAVILLA 2ISERNIA 0

AGROPOLI 8

BISCEGLIE 8

PALERMO 6

MARTINA F.CA 6

PESCARA 6

CATANZARO 4

TARANTO 4

CLASSIFICA

AURORA BRINDISI 2SAN PIETRO 2

SANTA RITA 2

MOLFETTA 2

GALATINA 2

LECCE 0

RUTIGLIANO 0

MESAGNE 6

CEGLIE 6

ASSI BRINDISI 4

CALIMERA 4

AP. MONOPOLI 4

A.N. MONOPOLI 4

CORATO 4

CLASSIFICA

LECCE 2

CASTELLANETA 2

ANGIULLI BARI 2

RUVO 2

BARLETTA 2

FASANO 0

SANTERAMO 0

VIESTE 6

MANFREDONIA 6

CERIGNOLA 4

ALTAMURA 4

FOGGIA 4

P. BRINDISI 4ADRIA BARI 4

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