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Brindisi contro Mi-lano sta diventan-do un piacevole

appuntamento ai piani alti della classifica della Lega A. Per chi, come me, ha vissuto i “mitici anni ‘80”, il ricordo va a quella memo-rabile vittoria del novembre 1981 quando l’allora Bartolini sconfisse il Billy all’ultimo secondo. Da allo-ra, tante cose sono cambiate. Lo stesso basket “romantico” di un tempo lascia spazio a squadre diverse, composte da quasi tutti stranieri, e roster che cambiano di mese in mese. The show must go on si dice. E allora sotto con la sfida contro i giganti. Che forse fanno un po’ meno paura perché l’Enel, in questi ultimi tre anni ha saputo giocarsela alla pari, al-meno nelle partite in casa e an-che vincere la passata stagione. Nel mezzo la partita dell’andata,

quella giocata punto a punto per almeno venticinque minuti e della tripla inutile di Kleiza quando tutti erano già ai saluti finali, e la par-tita in Coppa Italia, ricordata più per le decisioni arbitrali avverse (giusto un dato da ricordare, i 28 tiri liberi tirati dall’Olimpia contro i sei di Brindisi) che per una reale, schiacciante vittoria della squa-dra che sta dominando il cam-pionato. E che forse scende a Brindisi un po’ più serena, dopo il difficile momento vissuto con l’eli-minazione dall’Eurolega e in atte-sa di ritrovare grinta e brillantezza nei play off. Nessuno pensa che questa sarà una partita facile, ma le ultime uscite esterne dell’EA7 non sono state all’altezza dello squadrone che è. Poi domenica scorsa una prova di forza con-tro Bologna, 117 punti segnati e una serie di record, personali e di squadra, che confermano che quando Milano “decide” di gioca-re per le avversarie non c’è scam-po. L’Enel, rinfrancata dal convin-cente successo contro Avellino,

se la deve giocare sapendo di non avere nulla da perdere e di poter ambire ad un successo si-curamente prestigioso. Poi nei play off, accada quello che acca-da. Saremo presumibilmente sesti e allora, quale che sarà l’avversa-rio, dobbiamo andare a vincere fuori casa almeno una partita del-la serie. Nulla è precluso a que-sta squadra, almeno quella vista negli ultimi quindici minuti contro Avellino, svegliatasi dal torpore iniziale grazie al trio delle mera-viglie, Pullen, Denmon e Mays, 62 punti in tre, conditi dai diciot-to rimbalzi del dominatore delle plance. Che nelle ultime nove partite ha messo a segno nove “doppie doppie” con una media di 17 punti e quasi 14 rimbalzi. Chapeau! Si attendono scintil-le questa sera contro Samuels, probabilmente il centro più strut-turato dell’intera serie A. Come meraviglioso sarà vedere giocare Brooks in una sfida contro Den-mon dal sapore dei canestri im-possibili. Ultima partita in casa in

stagione regolare non poteva es-sere più bella. Giochiamola senza paura. Anche noi di Supporter’s Magazine, con il Brindisi Basket Club 2005, tiriamo la volata e ri-fiatiamo dopo una stagione inten-sisiima al fianco dell’Enel Brindisi in ogni parte d’Italia e d’Europa. Altre sorprese attendono i nostri lettori per i play off, anche se pro-babilmente con un giornale più snello per seguire soltanto la post season. State tranquilli, ve li rac-conteremo minuto per minuto fino all’ultimo pallone giocato in finale scudetto. E, come si dice in que-sti casi, “non succede ma se suc-cede”… noi siamo pronti! Anche con il nostro sito internet e i nostri canali social. Per il momento gra-zie a tutti e che il finale sia bel-lo e intenso. Come abbiamo già scritto, il finale è tutto da scrivere

Editoriale di Marino Petrelli

Photo By:Michele Longo

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Giochiamocela senza timore

Il Post.it di Mario Arceri

4

Gli avversari in campo

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Parola di vice direttore

8

Finale di Eurochallenge 2015

14

Jacky Gamelos in esclusiva su SM17

S O M M A R I O

18Periscopio sui campionati giovanili

Periscopio sul basket giovanile

Passata solo una settima dall’ulti-ma edizione di

Supporter’s Magazine e le news del settore giovanile riguarda-no la partecipazione lunedì e martedì scorso di Francesco Morciano al raduno della na-zionale U20. Parleremo di que-sta esperienza con Francesco in eventuali uscite successive.

CampionatiLa settimana agonistica è stata segnata dalla vittoria della New Basket Brindisi sul campo della Mens Sana Mesagne nella prima partita della finale dei playoff del campionato U15 Elite. I ragaz-zi di Cristofaro sono riusciti ad espugnare il campo mesagnese grazie alla ottima prova di Invi-dia, che per me è senza ombra di dubbi l’Mvp del campionato regionale. Il ragazzo tarantino, ol-tre ad incidere in attacco grazie a

dei buoni fondamentali, è fonda-mentale anche in difesa a suon di rimbalzi e palle recuperate. La partita di Mesagne è vissuta su un equilibrio sostanziale e ogni tentativo di fuga dei locali è stato subito ricucito dai brindisini che oltre al citato Invidia(18), ha tro-vato nel conterraneo Bruno (17) e in Orlandino(10) gli uomini deter-minanti ai fini del risultato finale. La seconda partita si disputerà martedì prossimo alle ore 20,30

PalaPentassuglia, eventuale bel-la giovedì 7 maggio alle 17 Pa-lazzetto dello Sport di Mesagne. Nel campionato U17 Eccel-lenza, l’Aurora è stata battuta a Caserta dalla Pasta Reggia per 68 a 54, pagando oltremo-do l’assenza dei titolari Rollo e Valentini ai quali si è aggiunta quella di Pisani. Dopo un pri-mo quarto equilibrato i campa-ni hanno messo la partita sui binari della fisicità e atletismo

riuscendo a prendere un van-taggio che ha toccato anche i 28 punti a 8’ dal termine. A quel punto i ragazzi brindisini grazie ad un mai domo Pulli (18) hanno incominciato a difendere e gio-care in velocità e, con un par-ziale di 22-8, recuperando sino al risultato finale che li vede avanti nel doppio confronto. Giovedì scorso gli aurorini han-no affrontato in casa il Basket Battipagliese partita cruciale per il passaggio agli eventua-li spareggi successivi; Aurora che oggi, domenica per i lettori del PalaPentassuglia, è impe-gnata a Roma contro la Tiber.Nel campionato U14 Elite, l’Enel ha battuto il San Severo fuori casa per 67 a 58 mentre l’Aurora è stata impegnata fuo-ri casa a Monteroni, che sarà l’avversario dell’Enel nell’ul-tima giornata del campionato mentre l’Aurora ospita il Cus Bari. Le due squadre brindisi-ne si affronteranno nella prima semifinale delle final four che mette in palio la seconda qua-lificazione per le finali nazio-nali di categoria; nell’altra se-mifinale il Mesagne affronterà, quasi certamente, il Monopoli.

Supporter’s Magazine cresce ancora. Oltre 120 mila visualizzazioni uniche sul nostro sito inter-net, una community social che ha superato i 2 mila iscritti tra Facebook e twitter, un gruppo di sponsor che cresce anche fuori dai confini brin-disini. Continua a seguirci su www.supportersma-gazine.it, metti mi piace sulla nostra pagina FB (https://www.facebook.com/supportermagazine) e su twitter (@supportersmagaz). Il meglio deve ancora venire!

A cura diGianfranco Patera


Appuntamento di lusso al Pala-Pentassuglia. In

arrivo i campioni d’Italia, l’invinci-bile armata (almeno a casa nostra e almeno fino a due settimane fa) di Luca Banchi che ha monopo-lizzato la stagione concedendosi, dopo la cocente eliminazione dal-la Eurolega, una pausa per tirare il fiato. Risultato: due sconfitte di fila in trasferta, a Desio nel recu-pero con la Vitasnella (rinvigorita dall’innesto di Metta World Peace, che a gioco regolare, e cioè se la partita fosse stata disputata nella prevista, non ci sarebbe stato, e a Capo d’Orlando regalando alla simpatica matricola siciliana una vittoria da ricordare con orgoglio. Nulla di grave, un periodo breve con il freno a mano tirato per re-gistrare i meccanismi del gioco e avvicinarsi i play off con nuove energie. E, tuttavia, anche una sensibile incrinatura, perché trop-po profondo è stato lo scarto con-cesso alle avversarie. Ora l’EA7 alza il suo tendone a Brindisi per una partita non semplice, sia per-

ché l’Enel non può permettersi di abbassare la guardia, sia perché i precedenti stagionali tra le due squadre, pur a favore di Milano, hanno riservato qualche motivo di polemica. In ogni caso la partita è di cartello, la batteria di campio-ni che Banchi può permettersi di puntare contro le difese brindisine è notoriamente di livello, dall’altra parte c’è da tenere presente l’or-goglio, la voglia di dimostrare il proprio valore e di confermare le proprie ambizioni di cui l’Enel cer-tamente non difetta. Un confronto dunque di alto livello tra due delle squadre migliori della stagione: una di grande e antico rango, una di fresca elezione. Una bella sfi-da, da vedere e gustarsi mentre è inevitabile, a questo punto della stagione, una rapida riflessione su quello che oltre i confini del

nostro paese il basket ha offerto. E cioè un’immagine desolante di sempre minore competitività: mai così male in Eurolega, con Sas-sari subito fuori e Milano uscita alle Top 16, mai così male in Euro-cup, fuori agli ottavi. Paradossal-mente, a salvare relativamente il bilancio italiano e il prestigio del nostro basket, è stata proprio Brindisi, e cioè l’unico club che, al suo esordio in campo inter-nazionale, è riuscito a raggiun-gere almeno i quarti di finale.

Pur con l’opportuna taratura del livello non altissimo della mani-festazione della Fiba, resta una gran bella soddisfazione per il giovane sodalizio di Fernando Marino e per i suoi tantissimi e calorosissimi tifosi. Noi guarde-remo alla tv le finali, soprattutto l’Eurolega che vedrà alle Final Four i padroni di casa del Real madrid, l’Olimpiacos, il Cska Mosca e il Fenerbahce. Un gran-de spettacolo, purtroppo senza la presenza italiana in campo.

Il Post it diMario Arceri


Arrivano le mitiche “scarpette rosse”

Ha terminato da poco la sua prime espe-

rienza in Italia con l’Acqua & Sapone Umbertide Jacqueline Ann Gemelos, per tutti Jacki guardia di 183 cm nata il 22 novembre del 1988 a Stockton (California). Quando giocava al liceo i paragoni si sprecavano, a St. Mary’s definirla un grande talento era estremamente ridut-tivo ed il giudizio era quasi una-nime, miglior giocatrice negli Stati Uniti nella stagione liceale. Il paragone più ricorrente era quello con il mito Diana Taura-si, ma il destino gli aveva scritto una sceneggiatura da film hol-lywoodiano, cinque rotture del crociato, che però non hanno minato il carattere da combat-tente di Jacki. Il 18 dicembre 2011 arriva il quinto infortunio al crociato, questa volta il si-pario sembra calare sulla sua carriera. Tutti gli consigliano di mollare, di intraprendere la car-riera da allenatrice ovviamente nessuno ha fatto i conti con la passione incondizionata, con il cuore di questa ragazza che ha la forma di palla a spicchi, cade e si rialza, ancora una volta, e torna ancora una volta a calca-re il legno del campo di gioco. Varca l’Atlantico, prima in Gre-cia e poi in Italia, ha chiuso la stagione con 14 punti di media. La sua storia è un chiaro segna-le di amore incondizionato per questo sport ed un messaggio chiaro non bisogna mai molla-re ed inseguire sempre i propri sogni. Giuseppe Errico l’ha rac-contata per Basket Magazine, a cui va il nostro ringraziamento per averci concesso l’articolo.

Jacki sono affascinato dalla tua storia, e dalla tua testardaggine e dal-la voglia di non molla-re mai. Hai mai pensato che la tua carriera fosse al termine dopo il quinto intervento? Dove hai trovato la forza per rimetterti in gioco?“Dopo la quinta operazione ho avuto dei grandi dubbi, in real-

tà ho avuto dei dubbi dopo la seconda, la terza e la quarta. Ma ho sempre trovato le moti-vazioni per non mollare dopo ogni intervento. Dopo il quinto intervento sapevo che a fine stagione ci sarebbe stato il WNBA draft. Ovviamente sape-vo di avere poche opportunità ma speravo che qualche squa-dra mi avrebbe scelta e poi aspettata fino a quando potevo di nuovo tornare in campo. E fortunatamente Minnesota Lynx mi scelse alla terza chiamata”.

Quali sono i sentimenti che hai provato durante gli in-fortuni e la riabilitazione?“Durante la riabilitazione ero molto stressata, questo per-ché già normalmente sono una persona molto ansiosa e nervosa e questo mio lato del carattere non mi ha aiutato mol-to. All’inizio ero triste nervosa e depressa, ma dopo ho ca-pito che c’erano delle ragioni forti per le quali avevo scelto di superare queste avversità e sapevo di averle dentro di me”.

Tuo padre Steve ha gio-cato in Europa negli anni ’70. Quanto è stata deter-minante la sua esperien-za per fati scegliere di ve-nire a giocare in Europa? “Mio padre ha giocato in Gre-

cia, e quando lo scorso anno ho firmato il contratto in Gre-cia ho pensato che la Grecia era nel destino della nostra famiglia, è stata un’esperienza bellissima con il Panathinai-kos e rimarrò per sempre af-fezionata a questa squadra”.

Questa è stata la tua prima stagione in Italia, che cosa pensi del ba-sket femminile in Italia e dove secondo te deve migliorare per diventa-re uno sport più seguito?“Il basket in Italia è grande! La competizione si sente in ogni singola partita ed è que-sto che amo. Con la nostra squadra non ci siamo potute prendere una notte di riposo perché durante il nostro ripo-so magari un’altra squadra si allenava per poterci battere e questa è una grande cosa”.

Umbertide ti ha accolto bene, una cittadina che ormai è una realtà del ba-sket nazionale. Come ti sei trovata in questa stagione e cosa ti piace della città.“Umbertide è diversa da tutte le città nelle quali sono stata. È molto bella. Per me che vengo da una grande città come Los Angeles è stato un bel cam-biamento venire a vivere qui.

Ma i tifosi e la gente del posto hanno reso la mia esperienza qui molto bella e divertente”.

Qual è il tuo primo ri-cordo legato al basket?“Il mio primo ricordo sul basket risale a quando avevo 7 anni e giocavo contro tutti i bam-bini ed ero la sola bambina”.

Andiamo con una raffica sul personale: Sopran-nome, colore preferito, numero preferito, mac-china preferita, il film, la squadra NBA e se hai una preferita in Italia?“Soprannome: JG; colore pre-ferito: blu; numero: #23; mac-china: Mercedes G Wagon; film preferito: Goonies; Nba team: Boston Celtics; squadra italiana: quella dove gioca Daniel Ha-ckett perchè siamo stati al col-lege insieme. Il mio amicone!”

Hai la possibilità di in-vitare a cena chi vuoi. Chi inviti e cosa indossi?“Rihanna, la mia artista preferita di sempre. E cercherei l’abito più bello che esista in circolazione”.

Quali sono i tuoi sogni, le tue aspirazioni e tuoi obiettivi“Il mio sogno è giocare in NBA e vincere un titolo”.

(per gentile concessione di Basket Magazine e del suo

direttore Mario Arceri)

Jacki Gamelos, cinque infortuni ma ancora in campoPink and roll

A cura diGiuseppe Errico

Photo By:Luca Berdini


LE STATISTICHE DEL CAMPIONATO DI LEGA BASKET SERIE A - ANNO 2014 / 2015 a cura di Gianluca MUSCOGIURI

Il periodico sportivo delBrindisi Basket Club 2005Proprietario: Massimo LaiernoEditore: Brindisi Basket Club 2005

Registro stampa:Autorizzazione del Tribunale di BrindisiRegistro Stampa n. 15 del 2006Direttore Responsabile:Marino PetrelliVice Direttore Responsabile:Francesco TrincheraAmministrazione: Massimo MazzaDistribuzione: Free Press per Brindisi e Provincia a cura del BBCResponsabile distribuzione:Lucia Capone (340.7509469)

Consulente Pubblicitario:Anna Monaco Cell. 338.9825684([email protected])Fotografo ufficiale: Michele LongoCollaboratori: Enrico Carriero, Angelo Cavaliere, Giuseppe Errico, Daniela Fran-co, Domenico Galgano, Antonio Man-freda, Antonio Martinesi, Teodoro Mar-tinesi, Gianluca Muscogiuri, Pasquale Palmiero, Gianfranco Patera, Roberto RomeoEditorialista: Mario ArceriDirezione, Redazione, Amministra-zione: Via Dalmazia, 27/h - Brindisi

Webmaster e designer: Mino BuzzerraWeb administrator: Michele LongoRealizzazione grafica e Stampa:Tipografia Abicca - BrindisiVia Indipendenza, 39 / 43Tel./Fax 0831.523946www.abiccatipografia.it E.mail: [email protected]: www.supportersmagazine.itFacebook: supporter’s magazineBrindisi Basket Club 2005Via Dalmazia, 27/h BrindisiInfo: 349.2243672

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Olympiacos. Sono le quattro squadre che si contenderanno l’Eurolega dal 15 maggio. La coppa avrà un nuovo padrone. I detentori del Maccabi Tel Aviv infatti perdono in casa dopo un tempo supplementare e vengono eli-minati dal Fenerbahce che conqui-sta dal canto suo la prima parteci-pazione alle Final Four della propria storia. Coach Obradovic raggiunge l’obiettivo ancora una volta: era stato chiamato per questo e non ha delu-so. Si gioca in casa della squadra madrilena che potrebbe avere il fa-

vore del pronostico se non altro per avere il pubblico amico sugli spalti. I greci del Pireo hanno battuto nuo-vamente il Barcellona ribaltando la serie e chiudendola con la vittoria in Gara-4 per 71-68, vittoria per altro rocambolesca arrivata grazie ad un “buzzer beater” di Giorgos Printe-zis con conseguente esplosione ed invasione finale dei tifosi biancorossi. Printezis non è nuovo a questo tipo di canestri visto che proprio un suo bersaglio sulla sirena, tre anni fa, re-galò la coppa più prestigiosa al club ellenico in finale contro il CSKA Mo-sca. Come al solito l’Anadolu Efes si scioglie sul più bello ma questa volta costa veramente caro. Il Real Madrid infatti si impadronisce delle ultime due frazioni e piega definitivamente la resistenza dei turchi conquistando

le Final Four. Anche il CSKA Mosca di Itoudis non fallisce l’appuntamen-to con le Final Four, obiettivo minimo per un club che ha speso in estate circa 40 milioni di euro per la co-struzione della squadra. A Madrid, i russi ci arrivano dopo aver battu-to il Panathinaikos 55-74 in gara 4, giocando le seconde due frazioni in maniera devastante e, francamen-te, inappellabile e trascinata dagli ex Nba Nando De Colo ed Andrei Kirilenko oltre ad un Teodosic in grande spolvero che si candida ad essere il miglior playmaker europeo.

Continua il braccio di ferro tra leghe europee ed Euroleague da una parte e Fiba dall’altra. Il nodo del conten-dere sta tutto nel nuovo calendario che la Fiba ha varato a partire dal 2017 e che in sostanza, prevede lo svolgimento di alcune partite delle selezioni nazionali durante la stagio-ne in cui si svolge prevalentemente l’attività dei club. Eca, l’Euroleague commercial asset, e le leghe nazio-nali azioniste di ECA hanno inviato una lettera congiunta al segretario generale della FIBA, Patrick Bau-mann, in cui si sottolinea la grande disponibilità da parte dei club eu-ropei ad essere disponibili nei con-fronti delle selezioni nazionali che

sono una parte fondamentale della pallacanestro e di tutto il movimento europeo. Si evidenzia però l’impra-ticabilità dell’attività agonistica con una forte congestione del calendario che vedrebbe danneggiati soprattut-to i giocatori che in questa maniera non avrebbero tempo di tirare il fiato e rischierebbero di non rendere al massimo tanto nei club quanto nel-le nazionali. L’altro aspetto che va sottolineato è quello in cui le squa-dre di club chiedono di essere coinvolte nelle decisioni che hanno impatto sulle proprie attività. Que-sto fa supporre che la decisione di varare il nuovo calendario sia sta-ta presa senza la preventiva con-sultazione delle squadre di club che si sarebbero dunque ritrovate questa decisione tra capo e collo. Da qui la richiesta di sedersi ad un tavolo per riaprire le trattative.

Eurolega, quattro squadre per una coppa

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Secondo anno con-secutivo in vetta alla classifica al

termine della stagione regolare, dopo un campionato dominato e che l’ha vista protagonista assolu-ta. Ma anche due sconfitte cocen-ti contro la Dinamo Sassari (nelle finali di Supercoppa Italiana e Coppa Italia) e l’eliminazione nelle Top 16 di Eurolega dopo un cam-mino tutt’altro che entusiasmante. L’Olimpia Milano di coach Banchi è senza dubbio la squadra da battere in questa serie A, quella capace di vincere ben 20 partite consecutive prima della sconfitta indolore, a primo posto già acqui-sito, nel derby con la nuova Cantù dell’ex Nba Metta World Peace. Però la storia insegna che i pla-yoff sono un campionato a parte, indecifrabile e con mille insidie. Quelle stesse difficoltà incontrate proprio dall’Armani nella scorsa stagione: il primo turno di playoff chiuso solamente a gara-5 contro Pistoia, la soffertissima serie fi-nale, poi terminata con la vittoria dello scudetto, contro la Montepa-schi Siena. Per questo motivo gli addetti ai lavori si aspettano una serie playoff tutt’altro che deci-sa, con tante squadre in grado di mettere qualche granellino negli ingranaggi degli uomini con la ca-sacca milanese. Tra questi, anche se si tratta ancora di campionato, c’è senza dubbio l’Enel Brindisi di

coach Bucchi, una squadra altale-nante e allo stesso tempo sorpren-dente. I precedenti stagionali par-lano di due vittorie delle storiche “scarpette rosse” sui rivali bianco-azzurri, ma non senza difficoltà. La gara di campionato, disputata lo scorso 5 gennaio, si chiuse con il punteggio di 77-68 per l’Olimpia guidata da un super Samardo Sa-muels autore di 21 punti. Proprio il pivot giamaicano è l’elemento dif-ficile da arginare sotto le plance, anche se avrà di fronte uno James Mays tornato in forma smaglian-te, per lui ben otto doppie doppie consecutive. La profondità del ro-ster a disposizione di Luca Banchi è sicuramente un fattore da tenere in considerazione, ma spesso le motivazioni maggiori di una squa-dra nei confronti dell’altra fanno la differenza. Si preannunciano scontri interessanti e spettacolari tra Denmon e Brooks, uno dei ta-

lenti migliori visti negli ultimi anni in Serie A. Dopo un inizio di campio-nato difficile l’ex Lakers ha miglio-rato cifre e prestazioni, diventando decisivo anche subentrando dalla panchina. Hackett e Ragland in cabina di regia garantiscono ordi-ne ed equilibrio al quintetto, Moss è il solito mastino difensivo (la sua marcatura su Pullen è stata de-cisiva nella semifinale di Coppa Italia) in grado di alzare l’intensi-tà nei momenti importanti. Coach Banchi può contare tra l’altro su elementi come il capitano Ales-sandro Gentile, molto probabile un suo approdo nell’Nba la prossima stagione, su un cresciuto Nicolò Melli e sul lituano Linas Kleiza, il vero colpo dell’estate milanese ma fino ad ora non espressosi al livello delle aspettative e del suo curriculum cestistico. Oltre a Sa-muels, il vero punto di riferimen-to del quintetto, l’Armani schiera sotto le plance il nuovo acquisto Elegar che ha scalzato nelle ge-rarchie il deludente Shawn James, fratello del nostro Delroy. Il match tra le due compagini si prospetta comunque divertente e spetta-colare; il Pala Pentassuglia sarà sicuramente gremito e vestito a festa, voglioso di trascinare gli uomini di coach Bucchi ad una vittoria comunque prestigiosa nell’ultima gara casalinga prima dell’inizio dei playoff scudetto.

LʼOlimpia punta allo scudetto bisFocus su MilanoGianluca Muscogiuri


Mattia Ozbot

Allarme Olimpia. Oppure no. Dopo aver deluso nel derby con Cantù, Milano svani-sce anche al Pala Fantozzi, lasciando il successo alla galvanizzata Capo d’Orlan-do: 71-57 il finale, peggior prova offensiva stagionale. Senza gli infortunati Ha-ckett e Kleiza, Banchi non trova risposte da nessuno dei suoi leader. E qualcu-no scrive già che sarebbe pronto Recalcati come suo sostituto. E’ vero che l’EA7 di quest’anno è troppo su-periore alle altre, tanto da aver conquistato il primo posto in stagione regolare con quattro giornate di an-ticipo, ma questa mini crisi d’identità, cominciata dopo l’uscita dall’Eurolega, inizia a preoccupare in vista della post season. Nello specifico della partita in Sicilia, pre-stazioni da dimenticare per Brooks e Gentile. Il primo forza senza senso (tre punti e 0/7 da tre), il secondo ap-pare svuotato mentalmente (11 punti ma 3/11 dal campo ed amnesie difensive inac-cettabili). Difesa sfilacciata, attacco asfittico. Meglio, molto contro Bologna do-menica scorsa, partita vinta a valanga con 117 punti se-gnati e una serie di record, personali e di squadra, che rilanciano la forza dell’Olim-pia in attesa di un finale di stagione che dovrà regalare lo scudetto per salvare una stagione fino adesso al di sotto delle aspettative. In Puglia servirà attenzione e pazienza, l’Enel è squadra solida, ben costruita e ben allenata da quel Piero Buc-chi che due finali scudetto con l’Armani le ha pur fatte e che qualcuno sembra aver dimenticato in fretta. Piero però non dimentica…

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I QUINTETTI IN CAMPO

IN PANCHINA (Milano)

Joe RAGLAND - Play1989, 182 cm, 80 Kg, (LBR)Marshon BROOKS - Guardia1989, 195 cm, 91 Kg, (USA)Bruno CERELLA - Guardia1986, 194 cm, 93 Kg, (ITA)Linas KLEIZA - Ala g.1985, 203 cm, 107 Kg, (LIT)Frank ELEGAR- Pivot1986, 208 cm, 108 Kg, (GUI)Shawn JAMES - Pivot1983, 208 cm, 106 Kg, (GUY) HEAD COACH

Luca BANCHI

a cura di Gianluca MUSCOGIURI

HEAD COACHPiero BUCCHI

NEW BA

SKET B

RINDIS

I

IN PANCHINA (Brindisi)

Massimo BULLERI - Play1977, 188 cm, 81 Kg, (ITA)

David COURNOOH - Play1990, 187 cm, 83 Kg, (ITA)

Demonte HARPER - Guardia1989, 193 cm, 88 Kg, (USA)

Francesco MORCIANO - Ala g.1996, 200 cm, 95 Kg, (ITA)Andrea ZERINI - Ala g.

1988, 205 cm, 110 Kg, (ITA)Michael ERIC - Pivot

1988, 208 cm, 109 Kg, (NIG)

LA TERNA ARBITRALE

Gianluca MATTIOLI Gianluca SARDELLA Carmelo LO GUZZO

James MAYS - Pivot1986, 206 cm, 104 Kg, (RCA)

Jacob PULLEN - Play1989, 183 cm, 91 Kg, (USA)

Marcus DENMON - Guardia1990, 191 cm, 84 Kg, (USA)

Elston TURNER - Ala p.1990, 195 cm, 96 Kg, (USA)

Delroy JAMES - Ala g.1987, 203 cm, 100 Kg, (GUY)

EA7 EMPORIO ARMANI MILANODaniel HACKETT - Play1987, 199 cm, 94 Kg, (ITA)

Alessandro GENTILE - Ala p.1992, 200 cm, 100 Kg, (ITA)

Nicolò MELLI - Ala g.1991, 205 cm, 100 Kg, (ITA)

Samardo SAMUELS - Pivot1989, 206 cm, 118 Kg, (JAM)

David MOSS- Guardia1983, 196 cm, 95 Kg, (USA)


GLI ALTRI CAMPIONATI

SERIE D REGIONALE

PALL. BRINDISI-BARLETTA 78-59

ANGIULLI BARI-VIESTE 68-75

MANFREDONIA-RUVO 93-83

ALTAMURA-LECCE 71-58

FASANO-SANTERAMO 83-62

ADRIA BARI-CASTELLANETA 93-89

FOGGIA-CERIGNOLA 81-82

13° GIORNATA RITORNO (25 Aprile)

ASSI BRINDISI-CALIMERA 84-82

AUR. BRINDISI-SAN PIETRO 79-81

AN. MONOPOLI-CEGLIE 67-72

MOLFETTA-LECCE 70-75

AP. MONOPOLI-CORATO 69-74

SANTA RITA-GALATINA 83-67

MESAGNE-RUTIGLIANO 91-59


SERIE C REGIONALE

AP MONOPOLI 24

MOLFETTA 22

AURORA BR. 18

CALIMERA 18

LECCE 16

RUTIGLIANO 10

GALATINA 8

CEGLIE 50

AN. MONOPOLI 42

MESAGNE 38

SANTA RITA 32

ASSI BR. 30

SAN PIETRO 30

CORATO 26

CLASSIFICA

P. BRINDISI 30

RUVO 28

FASANO 26

LECCE 18

ANGIULLI BARI 8

SANTERAMO 4

BARLETTA 2

FOGGIA 40

MANFREDONIA 40

CERIGNOLA 38

ADRIA BARI 36

VIESTE 32

ALTAMURA 32

CASTELLANETA 30

CLASSIFICA

EA7 Milano, sempre un bel vedere

Ci siamo, ultimo atto casalingo della regular sea-

son contro la “strafavorita” Milano, la squadra da battere da sempre, pra-ticamente la Juventus della palla a spicchi che si sta allenando da setti-mane ormai per gli ambitissimi play-off dall’alto del suo super blindatissi-mo primo posto in classifica. Milano era, è, e sarà sempre un gran bel vedere per tutti noi malati di questo affascinante e imprevedibile gioco, molto più bella ovviamente quando ci lascia le penne, regalandoci emo-zioni indelebili come le due giornate che non potremo mai rimuovere dal-la nostra cestofila memoria, la vitto-ria interna dello scorso campionato e quella targata 15 novembre 1981. Occhi lucidi e forti brividi mi accom-

pagnano quando risalgo (come tito-lò l’amico e predecessore speaker Mino Taveri) ai quei “magnifici anni ‘80”, nel mezzo dell’adolescenza mi ritrovai in un parquet per me oscu-ro, illuminato come d’incanto da un tiratore micidiale di bombe allora an-cora sconosciute, fu proprio lui, un “Lupetto” di 202 centimetri a colpir-mi una volta e per sempre al cuore, lasciandomi una ferita insanabile, a tutt’oggi un difetto congenito, una boooommmmbaaaa per la vita! Eh si, nessuno è perfetto. Mi ritrovo dal 1991 nel mio angolo con que-sta debolezza, scintilla di un amore sfrenato per il basket nato con l’im-menso Malagoli (nessuno mai come lui) e proseguito col cadetto di sola circostanza, Super Pippo Frascolla per giungere ad un altri due colpi al cuore, Bomba Claudio Bonaccor-si e Bomba Joe Crispin. Precisato il tutto, ero un quindicenne in tribuna in quel memorabile successo contro

la Billy Milano del citato 15/11/1981, quando Sarra si involò in contropie-de tutto solo, il respiro si fermò all’im-provviso, la palla sputata dal ferro dopo una breve danza fu ricacciata inesorabilmente dentro il cesto da una manona nera, la manona del più grande nostro centro, Otis Howard. Schiacciata a fil di sirena e vittoria contro i giganti di Dan Peterson, una gioia ineguagliabile, indescrivi-bile, i futuri campioni d’Italia, battuti alla Nuova Idea ( sempre quella, il nostro attuale Pala Pentassuglia),

memorabile ed effimera vittoria contro D’Antoni e compagni, una stupenda giornata, la più bella nel contesto della retrocessione in A/2 di quell’annata. Il fascino di Milano colpisce sempre, e noi per colpirlo in tutti i sensi abbiamo aspettato 32 anni, prima di tornare a batterlo però fu indigesto l’anticipo all’ora di pran-zo del campionato precedente, ave-re per due volte la palla del match e perdere ai supplementari fu un’ama-rezza grande, ripagata ampiamente dal successo del 13 ottobre 2013.

L’angolo di The VoiceEnrico Carriero

Photo byMichele Longo

Le partite vanno vissute fino all’ultimo secondo e a Ulm, lo scorso no-

vembre, il fiato è rimasto sospeso in eterno. La tripla di Marcus Denmon regalò un’emozione indescrivibile e averla raccontata in diretta nella no-stra web radiocronaca, ascoltata da oltre due mila ascoltatori, è motivo di ancora maggiore orgoglio. Quell’or-goglio che, nel bene o nel male, ci rende fieri di essere brindisini e ci ha fatto fare 15 mila chilometri in giro per l’Europa per l’amore e la pas-sione verso questa maglia. C’è la prospettiva di altre idee e iniziative legate a questa esperienza unica. Magari un libro o una raccolta fo-tografica, pronti a ripartire se l’Enel disputerà una nuova stagione in una coppa europea, come immaginiamo che avverrà. Intanto, l’Eurochallenge è finita e nel meraviglioso impianto del Medical Park di Trabzon, o Tre-bisonda, città che si affaccia sul Mar Nero, la vittoria è andata a Nanter-re che all’ultimo respiro ha supera-to il TS Medical 64-63. Una vittoria che forse riabilita la sconfitta subita dall’Enel in terra francese. Due bel-le semifinali con Nanterre che ha sconfitto gli Skyliners Francoforte trascinati da un Weems da 25 punti e cinque assist e il solito Shuler (18 punti), che anche contro l’Enel fu uno dei protaginisti assoluti. Più facile la vittoria del padroni di casa sull’Ener-gia Targu. Una vittoria corale nella quale Hardy, ex Pistoia e Bologna,

ha segnato 26 punti, Marshall 15 e Velickovic 10. Da segnalare anche i nove rimbalzi di Kaloyan Ivanov, ge-mello del nostro ex Dejan. Torniamo a Ulm. Come per incanto la Ratio-pharm Arena, meravigliosa struttura costruita nel 2011 e capace di ospi-tare sei mila spettatori in un clima di puro spettacolo in stile Nba, si era azzittita e si era sentita solo la voce dei dieci, immensi, unici tifosi che avevano seguito l’Enel in Germania. Pochi ma buoni. Come a Sodertaljie, come in Belgio o in Kazakistan e in Romania. Fino a Nanterre, sobborgo a nord di Parigi che ci ha regalato, unica squadra europea, un quarto di finale purtroppo avaro di soddi-sfazioni alla squadra e a chi l’ha se-guita, una cinquantina di fantastici tifosi armati di bandiere, sciarpe e striscioni legati alla nostra terra. Una doppia sconfitta, in terra francese e in casa dopo aver a lungo condotto, che ha lasciato da un lato l’amaro

in bocca per il mancato raggiungi-mento delle Final Four, dall’altro la consapevolezza che in futuro ce la possiamo giocare contro chiunque, anche se la squadra necessità di mi-rati rinforzi e la stessa società deve salire di un ulteriore gradino per organizzazione dell’evento e per la diffusione più capillare del proprio brand. Rimarranno anche le nostre radiocronache, frutto dello spirito di gruppo del Brindisi Basket Club 2005, del grande lavoro dietro le quinte di Michele Longo, anche con le sue bellissime fotografie, della possibilità di godere di postazioni ottime nei palasport europei, della nostra voglia di raccontare un even-to con una passione infinita. La tripla di Denmon, la vittoria in Romania, l’esperienza in Francia, sono anche un po’ nostre: lavoriamo per nuovi successi in campo e sui nostri canali.

(l’articolo completo suwww.supportersmagazine.it)

Eurochallenge, la vittoria di Nanterre e la brindisinitàMarino Petrelli



L’ a p p u n t a m e n t o con l’Olimpia Mila-no sarà, giocofor-

za, un appuntamento carico di fascino per i tanti incroci che la storia del basket ha consegna-to a questa partita. A playoff conquistati, per l’Enel Basket Brindisi la sfida alle scarpette rosse non sarà comunque ba-nale, perché metterà, ancora una volta, i biancazzurri ad af-frontare la squadra più titolata d’Italia. Al netto dell’altalena di risultati che ha contraddistinto entrambe le squadre. Anche l’Olimpia, infatti, è reduce da un momento con alti e bassi nelle ultime partite giocate e la vitto-ria ottenuta contro la Granarolo Bologna al Mediolanum Forum è stata una sorta di toccasana per i lombardi allenati da coach Banchi, dopo le sconfitte rime-diate contro l’Acqua Vitasnel-la Cantù di Sacripanti e l’Upea Capo d’Orlando di Griccioli.

In vista del match che vedrà i biancazzurri giocarsela con la prima della classe in Lega A, lo spauracchio principale, nean-che a dirlo, si chiama Samardo Samuels, il migliore per valuta-zione della squadra milanese (il sito di Legabasket recita 31) e quasi letale in attacco sotto le plance contro la Virtus di Valli, 9 su 10 da due, con 5 schiacciate a cui si aggiungono 8 falli subiti. Sarà interessante il suo duello con i lunghi brindisini. Oltre a lui, comunque, ci si sta prepa-rando ad affrontare una squadra che con i bolognesi ha trovato una buona coralità, mandando ben 5 uomini in doppia cifra. Al-tro dato significativo di questa coralità, il gran numero di assi-st che sono stati messi a segno dalla squadra prima in classifi-ca, per un totale di 28 comples-sivi: a livello individuale, invece, risalta soprattutto la prestazione messa in campo da Moss ed Alessandro Gentile, entram-bi a quota 8 passaggi vincenti contro Bologna, ed Hacket, a

quota 5. Insomma, numeri alla mano, l’impegno sembra esse-re di quelli da affrontare con la massima concentrazione possi-bile. Per questo sarà necessario che la compagine agli ordini di coach Bucchi metta in cam-po la testa dei tempi migliori e le individualità di cui que-sta squadra può disporre sa-ranno chiamate ad una prova maiuscola. Il tutto, in attesa di capire quella che potrebbe es-sere la griglia dei playoff: dato per assodato il primo posto dell’Emporio Armani Milano, a disputarsi il secondo posto sa-ranno l’Umana Reyer Venezia di Recalcati, mentre a due tur-ni dalla fine la classifica vede appaiate una sorpresa come la Dolomiti Energia Trento di Bu-scaglia ed una squadra non al meglio come il Banco di Sarde-gna Sassari di Sacchetti, così come è serrata la lotta per le posizioni dalla settima in giù. Insomma, tutto in due giorna-te: non resta che aspettare e vedere come andrà a finire.

Olimpia, Samuels è il pericolo numero unoParola di vice direttoreFrancesco Trinchera


ADMO BRINDISI:Responsabile: Simona SGURA

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Il sapore della sfida Brindisi - Milano sa di antico e nuo-vo insieme. Arriva , come

un profumo nostalgico, da quel-la domenica di oltre trenta anni fa quando a Dan Peterson si fermò il respiro, e ancora lo ricorda. Lo abbiamo, per decenni, cercato in altre categorie e altri avversari, mi-tizzati anch’essi ma ormai sfumati e assommati nel vissuto di quasi tutti noi per ritrovarlo, aggiornato, nella prima , sfortunata stagione di A dell’era “moderna”, in piena sindrome Davide contro Golia (pro-vata, per la verità, contro quasi tutti gli avversari in quel campionato). Eccolo poi, finalmente riconoscibi-le, stabile, nelle tre stagioni che fe-steggiamo nel massimo campionato

e, chissà perché, sempre collegato ad una fase importante per Brindisi, che sia l’esordio o il giro di boa, in un momento cruciale di conferme , in un trend di crescita e affermazio-ne. Comunque sia, nella stagione odierna, laddove Milano è la squa-dra che tutti vorrebbero essere, il dream team che tutti vorrebbero avere, che ha la consistenza alie-na di un “qualcosa a parte” rispetto alle possibilità, anche economiche, delle altre società di Lega A, siamo alle terza sfida e al terzo capitolo di una storia particolare, contando la semifinale di coppa Italia. E’ rima-sto sospeso il sogno di quel duel-lo Simmons vs Samuels, quando all’inizio stagione ognuno di noi già pregustava, come se le vedesse, le stoppate e le schiacciate della coppia di lunghi, quale doveva es-sere la nostra premiata ditta Mays Simmons, più forti dopo, appunto,

Milano. Che sfida a distanza, come se non ci fossero altri campioni, altri roster di alto livello. Ma noi siamo fatti così: abbiamo un’idea assolu-ta dei valori, e, se i nostri fossero rimasti intatti, probabilmente ra-gioneremmo di altre sfide e altro campionato. Sulle ali del rimpianto quel 4 gennaio scorso abbiamo af-frontato il re nel suo regno, ricavan-done un’impressione di possibilità, (ricordate quel primo quarto in cui Banchi aveva l’aria di un ragazzino catapultato in nightmare e le mani inchiodate ai capelli?), di voglia di realizzare l’impresa, provandoci, con tutti i mezzi a disposizione ma non è bastato. Non contro i “non falli” degli avversari, non contro la marcia innestata a mille di Gen-tile o Kleiza , fino alla fine, anche quando si poteva tranquillamente e sportivamente attendere la sire-na. Quel senso di incompiutezza ce lo siamo trascinati appresso fino alla coppa Italia, cui affidavamo speranza di riscatto, a quella se-mifinale che ancora brucia, quella dell’”aiutino”, dei falli “non visti” ma televisivamente documentati, quel-la che ci ha visti strapazzati , quella del tutto deciso. Ma le nostre sono solo impressioni, mai oseremmo smentire ciò che il parquet ha de-cretato: noi a casa, Milano in finale, ma nessuno potrà negare gli stra-scichi di quella gara. Ora, all’epi-logo di stagione, siamo più carichi che mai, di certo emotivamente: la gara contro l’EA7 ha polivalenze difficili da sezionare,tutte saldate insieme a dimostrare determinazio-ne, carattere, a smentire incertezze e difficoltà, a cementare la costru-

zione della “casa” Enel in vista dei play off. L’incompiuta contro la soddisfatta, la rammaricata contro l’orgogliosa, la piccola contro la più grande. In un campionato con troppi regali da parte nostra, non guasterebbe una memorabile im-presa e non solo per blasone ma per ristabilire una equità di fondo , una sorta di azzeramento giusto delle differenze, un “antiruggine” a spazzar via le “incrostazioni” di questo ambiguo rapporto tra Brindisi e Milano. Di sicuro il pa-lasport traboccherà di passione e tifo di parte; di sicuro non man-cheranno “sfottò”; di sicuro Milano non troverà qui solo una passe-rella per far sfilare i suoi talen-ti. Terza sfida, ultima chiamata.

Brindisi vs Milano, atto terzo di una storia meravigliosaLa zona rosa della curvaDaniela Franco



CAMPIONATO SERIE A

CREMONA-VENEZIA 84-91

CASERTA-SASSARI 94-87

PESARO-PISTOIA 82-86

VARESE-CAPO D’ORLANDO 80-73

MILANO-BOLOGNA 117-92

TRENTO-ROMA 82-68

R. EMILIA-CANTU’ 86-74

BRINDISI-AVELLINO 81-67

13° GIORNATA RITORNO (26/27 Aprile)

BRINDISI-MILANO (dom. ore 20.30)

AVELLINO-CREMONA

SASSARI-VENEZIA

PISTOIA-VARESE

CAPO D’ORLANDO-TRENTO

CASERTA-REGGIO EMILIA

CANTU’-PESARO

BOLOGNA-ROMA

14° GIORNATA RITORNO (3 Maggio)

REGGIO EMILIA-BRINDISI (ore 17.30)

ROMA-CANTU’

VARESE-AVELLINO

CREMONA-SASSARI

PESARO-CASERTA

MILANO-PISTOIA

VENEZIA-CAPO D’ORLANDO

TRENTO-BOLOGNA


CLASSIF ICA

MILANO 48

VENEZIA 42

R. EMILIA 40

TRENTO 34

SASSARI 34

BRINDISI 32

BOLOGNA 26

PISTOIA 26

CANTU’ 26

ROMA 24

CREMONA 24

VARESE 22

C. D’ORLANDO 20

AVELLINO 20

PESARO 14

CASERTA 13

Intrepida, buona la prima nei play off per la promo-zione in A2. La squadra

brindisina è stata battuta in gara 2 dalla Salus Gualdo per 55-48. Il successo delle ragazze di coach Evangelisti non è però sufficiente per accedere alle semifinali, visto che all’andata le biancoazzurre erano uscite vincitrici con uno scarto di 16 punti. La vittoria del PalaLuzi non fa una grinza, con Baldelli e compagne che prati-camente hanno condotto sempre l’incontro, arrivando negli ultimi cinque minuti a +11 sulle puglie-si. A quel punto è salita in catte-dra Valentina Siccardi, ex nazio-nale e con due scudetti vinti nella sua lunga carriera in A1, che con due triple e cinque palloni recu-perati ha chiuso in faccia la porta della qualificazione alle bianco-rosse. La stagione si chiude co-

munque in modo più che positivo per la Salus, squadra composta interamente da ragazze gualde-si provenienti dal proprio setto-re giovanile. In virtù del doppio tesseramento, per i playoff la so-cietà avrebbe potuto richiamare

le sue ex atlete gualdesi attual-mente in A1 quali Ercoli, Baldel-li e Ridolfi. Con il loro apporto il tasso tecnico e di esperienza globale sarebbe sicuramente aumentato, ma dirigenza e co-ach hanno deciso di disputare gli spareggi-promozione con il ro-ster che li aveva conquistati nelle due precedenti fasi al fine di dare continuità al percorso di cresci-ta sportiva delle ragazze. Per le ragazze brindisine il sogno con-tinua e ora in semifinale affron-teranno Catania in una doppia sfida ancora con la differenza ca-nestri. Si comincia in casa, serve un’altra grande partita tra le mura amiche. L’Intrepida ci crede!

PS: le foto sono tratte dal profilo Facebook di Valentina Siccardi che ringraziamo per la disponi-bilità. La foto di gioco è accom-pagnato da un commento scritto dalla stessa “Sicca” che la dice lunga su quanta voglia abbia

ancora di giocare e soprattutto vincere, qualsiasi sia il livello e il campionato: “Ogni volta che scendo in campo è come la prima volta #adrenalinapura#amore# passione#determinazione#ilovethisgame# L’altro scatto è un selfie di gruppo a Gualdo Tadi-no, anzi un felfie come lei stessa scrive. Armonia di una squadra che non molla di un centimetro e vuole arrivare fino in fondo.

Tornano le Sup-porter’s Girls, ovvero Annalisa

e Annarita, che questa volta “bloccano” Andrea Zerini a fine allenamento e lo coinvolgono nelle loro simpatiche domande alla ricerca di aspetti poco co-nosciuti dei giocatori. Così sco-priamo che “Zero” ama il mare, spera di incontrare Venezia ai play off e scherza con Courno-oh sulla rivalità tra Fiorentina, di cui è grande tifoso, e Juve, squadra del cuore del compa-gno di squadra. Ecco l’intervistaCosa ti piace fare nel tempo libero?“Amo giocare alla play Station”Qual è la tua auto pre-ferita? E la tua moto?“Ferrari la macchina, Ducati la moto”Mare o Montagna?“Mare”I posti preferiti dove man-giare?“Dipende dalla serata, ma alla “Locanda Tilli Spilusi” da Gian-franco è sempre un bel postoLa città europea preferita?“Firenze (ovviamente), fuori dal confine italiano, dico Parigi”Con chi sei solito uscire?“Con Michael e David (Erik e Cournooh, ndr)Come ti senti ad essere at-

tualmente uno tra i gioca-tori con il maggior numero di presenze con la maglia del Brindisi in serie A?“Sono molto soddisfatto, tanto... e molto orgoglioso, ma soprattutto molto ono-rato di questo traguardo!”Parlaci dell’Eurochallan-ge, le tue sensazioni..“E’ veramente una bella espe-rienza, da una parta tanto for-mativa, ma dall’altra davvero molto faticosa per quanto ri-

guarda i viaggi e i pochi alle-namenti durante la settimana”Chi preferiresti incontra-re ai play-off e come pen-si si classificherà Brindi-si in stagione regolare?“Preferirei incontrare Vene-zia e credo proprio che ci classificheremo al 6° posto”Se ti dovesse chiamare un club titolato non ita-liano quale sarebbe la tua decisione? Accetteresti la loro proposta, e quindi fare una

nuova esperienza, oppure ri-marresti nel club pugliese dove il rapporto è già consolidato?“Ti dirò, ovviamente sareb-be una bellissima esperien-za giocare in Europa, ma dall’altra parte mi piacerebbe molto restare qui a Brindisi”Dopo lo scivolone che Milano ha preso con Cantù, pensi che an-che Brindisi possa strappare 2 punti ai campioni d’Italia e ven-dicare la sconfitta subita alle F8?“Tutto è possibile, ce la gio-cheremo fino alla fine!”Oltre il basket e il cal-cio, che sono gli sport ormai più frequen-ti, segui altri sport?“Seguo il tennis, ma non tanto”Ultima domanda, conclu-diamo in bellezza... Allo-ra, il ritorno di Coppa Ita-lia Fiorentina-Juventus lo hai visto con David?(parte una grossa risata, ndr) No, ma non ci crede-rete.. poco prima che se-gnasse Matri, David mi ha mandato un sms. C’era scrit-to: “ORA SEGNA MATRI”Annalisa Mazza e Annarita Saracino Le interviste del-le “girls” agli altri giocatori dell’Enel Brindisi le trovi su www.supportersmagazine.it

Intrepida in semifinale play off. Ora cʼè Catania Pink and rollA cura di

Giuseppe Errico

Il Pala Zauli è uno spetta-colo, un catino che ufficial-mente conterebbe mille

persone, ma oggi se ne contano centinaia di più con mille trom-bette che non smetteranno mai di suonare. Magika Castel San Pietro e Mini Basket Battipaglia si gioca-no lo scudetto nella finale under 19, c’è un bel po’ di Brindisi con Marzia Tagliamento che detta leg-ge nel primo periodo: dodici punti

sui sedici di squadra in una partita bellissima ed equilibrata. Magika si dimostra un avversario tosto. Le padrone di casa cercano alla fine del secondo periodo l’allungo con Russo e Tagliamento 27-32, ma una tripla allo scadere di Sofia Ve-spignani manda alla pausa lunga sul punteggio di 30-32 Battipaglia. Lucrezia Costa gravata di tre falli vedrà quasi tutto il terzo periodo dalla panchina, Magika ha qual-cosa di più e Battipaglia soffre la difesa aggressiva, il duo Vespi-gnani-Santucci detta legge 44-36

per Magika sul finale di periodo. Marzia Tagliamento ritrova la via del canestro in avvio di ultimo pe-riodo, ma Jasmine Keys ritorna padrona del pitturato, seguita a ruota da Pazzaglia, Magika vola sul più undici 50-39 a sei minu-ti ed undici secondi dalla fine. Santucci mette una tripla allo scadere dei ventiquattro secondi che è come una sentenza: 55-43 magica al giro di boa del mini tempino. Battipaglia torna prima sul meno nove e poi una tripla di Di Donato riaccende le speranze: 55-49 a tre dalla fine. La stessa

Di Donato ruba palla e si invola in contropiede per il possibile meno quattro, ma Mariella Santucci cancella con una stoppata mon-diale il tentativo campano. La partita di fatto finisce lì con Castel San Pietro che vince lo scudetto nazionale under 19 per 60-55. Marzia Tagliamento (nella foto) è stata premiata come miglior ala del torneo nel quintetto idea-le ed ha segnato 116 punti totali

Giuseppe Errico(nostro inviato a Battipaglia)Photo By: Bè Battipede

Under 19 femminile, la Tagliamento non basta a Battipaglia

Esclusiva SM, le Supporterʼs girls a colloquio con “Zero”Annarita SaracinoAnnalisa Mazza



Il sapore della sfida Brindisi - Milano sa di antico e nuo-vo insieme. Arriva , come

un profumo nostalgico, da quel-la domenica di oltre trenta anni fa quando a Dan Peterson si fermò il respiro, e ancora lo ricorda. Lo abbiamo, per decenni, cercato in altre categorie e altri avversari, mi-tizzati anch’essi ma ormai sfumati e assommati nel vissuto di quasi tutti noi per ritrovarlo, aggiornato, nella prima , sfortunata stagione di A dell’era “moderna”, in piena sindrome Davide contro Golia (pro-vata, per la verità, contro quasi tutti gli avversari in quel campionato). Eccolo poi, finalmente riconoscibi-le, stabile, nelle tre stagioni che fe-steggiamo nel massimo campionato

e, chissà perché, sempre collegato ad una fase importante per Brindisi, che sia l’esordio o il giro di boa, in un momento cruciale di conferme , in un trend di crescita e affermazio-ne. Comunque sia, nella stagione odierna, laddove Milano è la squa-dra che tutti vorrebbero essere, il dream team che tutti vorrebbero avere, che ha la consistenza alie-na di un “qualcosa a parte” rispetto alle possibilità, anche economiche, delle altre società di Lega A, siamo alle terza sfida e al terzo capitolo di una storia particolare, contando la semifinale di coppa Italia. E’ rima-sto sospeso il sogno di quel duel-lo Simmons vs Samuels, quando all’inizio stagione ognuno di noi già pregustava, come se le vedesse, le stoppate e le schiacciate della coppia di lunghi, quale doveva es-sere la nostra premiata ditta Mays Simmons, più forti dopo, appunto,

Milano. Che sfida a distanza, come se non ci fossero altri campioni, altri roster di alto livello. Ma noi siamo fatti così: abbiamo un’idea assolu-ta dei valori, e, se i nostri fossero rimasti intatti, probabilmente ra-gioneremmo di altre sfide e altro campionato. Sulle ali del rimpianto quel 4 gennaio scorso abbiamo af-frontato il re nel suo regno, ricavan-done un’impressione di possibilità, (ricordate quel primo quarto in cui Banchi aveva l’aria di un ragazzino catapultato in nightmare e le mani inchiodate ai capelli?), di voglia di realizzare l’impresa, provandoci, con tutti i mezzi a disposizione ma non è bastato. Non contro i “non falli” degli avversari, non contro la marcia innestata a mille di Gen-tile o Kleiza , fino alla fine, anche quando si poteva tranquillamente e sportivamente attendere la sire-na. Quel senso di incompiutezza ce lo siamo trascinati appresso fino alla coppa Italia, cui affidavamo speranza di riscatto, a quella se-mifinale che ancora brucia, quella dell’”aiutino”, dei falli “non visti” ma televisivamente documentati, quel-la che ci ha visti strapazzati , quella del tutto deciso. Ma le nostre sono solo impressioni, mai oseremmo smentire ciò che il parquet ha de-cretato: noi a casa, Milano in finale, ma nessuno potrà negare gli stra-scichi di quella gara. Ora, all’epi-logo di stagione, siamo più carichi che mai, di certo emotivamente: la gara contro l’EA7 ha polivalenze difficili da sezionare,tutte saldate insieme a dimostrare determinazio-ne, carattere, a smentire incertezze e difficoltà, a cementare la costru-

zione della “casa” Enel in vista dei play off. L’incompiuta contro la soddisfatta, la rammaricata contro l’orgogliosa, la piccola contro la più grande. In un campionato con troppi regali da parte nostra, non guasterebbe una memorabile im-presa e non solo per blasone ma per ristabilire una equità di fondo , una sorta di azzeramento giusto delle differenze, un “antiruggine” a spazzar via le “incrostazioni” di questo ambiguo rapporto tra Brindisi e Milano. Di sicuro il pa-lasport traboccherà di passione e tifo di parte; di sicuro non man-cheranno “sfottò”; di sicuro Milano non troverà qui solo una passe-rella per far sfilare i suoi talen-ti. Terza sfida, ultima chiamata.

Brindisi vs Milano, atto terzo di una storia meravigliosaLa zona rosa della curvaDaniela Franco



CAMPIONATO SERIE A

CREMONA-VENEZIA 84-91

CASERTA-SASSARI 94-87

PESARO-PISTOIA 82-86

VARESE-CAPO D’ORLANDO 80-73

MILANO-BOLOGNA 117-92

TRENTO-ROMA 82-68

R. EMILIA-CANTU’ 86-74

BRINDISI-AVELLINO 81-67

13° GIORNATA RITORNO (26/27 Aprile)

BRINDISI-MILANO (dom. ore 20.30)

AVELLINO-CREMONA

SASSARI-VENEZIA

PISTOIA-VARESE

CAPO D’ORLANDO-TRENTO

CASERTA-REGGIO EMILIA

CANTU’-PESARO

BOLOGNA-ROMA


REGGIO EMILIA-BRINDISI (ore 17.30)

ROMA-CANTU’

VARESE-AVELLINO

CREMONA-SASSARI

PESARO-CASERTA

MILANO-PISTOIA

VENEZIA-CAPO D’ORLANDO

TRENTO-BOLOGNA


CLASSIF ICA

MILANO 48

VENEZIA 42

R. EMILIA 40

TRENTO 34

SASSARI 34

BRINDISI 32

BOLOGNA 26

PISTOIA 26

CANTU’ 26

ROMA 24

CREMONA 24

VARESE 22

C. D’ORLANDO 20

AVELLINO 20

PESARO 14

CASERTA 13


Secondo anno con-secutivo in vetta alla classifica al

termine della stagione regolare, dopo un campionato dominato e che l’ha vista protagonista assolu-ta. Ma anche due sconfitte cocen-ti contro la Dinamo Sassari (nelle finali di Supercoppa Italiana e Coppa Italia) e l’eliminazione nelle Top 16 di Eurolega dopo un cam-mino tutt’altro che entusiasmante. L’Olimpia Milano di coach Banchi è senza dubbio la squadra da battere in questa serie A, quella capace di vincere ben 20 partite consecutive prima della sconfitta indolore, a primo posto già acqui-sito, nel derby con la nuova Cantù dell’ex Nba Metta World Peace. Però la storia insegna che i pla-yoff sono un campionato a parte, indecifrabile e con mille insidie. Quelle stesse difficoltà incontrate proprio dall’Armani nella scorsa stagione: il primo turno di playoff chiuso solamente a gara-5 contro Pistoia, la soffertissima serie fi-nale, poi terminata con la vittoria dello scudetto, contro la Montepa-schi Siena. Per questo motivo gli addetti ai lavori si aspettano una serie playoff tutt’altro che deci-sa, con tante squadre in grado di mettere qualche granellino negli ingranaggi degli uomini con la ca-sacca milanese. Tra questi, anche se si tratta ancora di campionato, c’è senza dubbio l’Enel Brindisi di

coach Bucchi, una squadra altale-nante e allo stesso tempo sorpren-dente. I precedenti stagionali par-lano di due vittorie delle storiche “scarpette rosse” sui rivali bianco-azzurri, ma non senza difficoltà. La gara di campionato, disputata lo scorso 5 gennaio, si chiuse con il punteggio di 77-68 per l’Olimpia guidata da un super Samardo Sa-muels autore di 21 punti. Proprio il pivot giamaicano è l’elemento dif-ficile da arginare sotto le plance, anche se avrà di fronte uno James Mays tornato in forma smaglian-te, per lui ben otto doppie doppie consecutive. La profondità del ro-ster a disposizione di Luca Banchi è sicuramente un fattore da tenere in considerazione, ma spesso le motivazioni maggiori di una squa-dra nei confronti dell’altra fanno la differenza. Si preannunciano scontri interessanti e spettacolari tra Denmon e Brooks, uno dei ta-

lenti migliori visti negli ultimi anni in Serie A. Dopo un inizio di campio-nato difficile l’ex Lakers ha miglio-rato cifre e prestazioni, diventando decisivo anche subentrando dalla panchina. Hackett e Ragland in cabina di regia garantiscono ordi-ne ed equilibrio al quintetto, Moss è il solito mastino difensivo (la sua marcatura su Pullen è stata de-cisiva nella semifinale di Coppa Italia) in grado di alzare l’intensi-tà nei momenti importanti. Coach Banchi può contare tra l’altro su elementi come il capitano Ales-sandro Gentile, molto probabile un suo approdo nell’Nba la prossima stagione, su un cresciuto Nicolò Melli e sul lituano Linas Kleiza, il vero colpo dell’estate milanese ma fino ad ora non espressosi al livello delle aspettative e del suo curriculum cestistico. Oltre a Sa-muels, il vero punto di riferimen-to del quintetto, l’Armani schiera sotto le plance il nuovo acquisto Elegar che ha scalzato nelle ge-rarchie il deludente Shawn James, fratello del nostro Delroy. Il match tra le due compagini si prospetta comunque divertente e spetta-colare; il Pala Pentassuglia sarà sicuramente gremito e vestito a festa, voglioso di trascinare gli uomini di coach Bucchi ad una vittoria comunque prestigiosa nell’ultima gara casalinga prima dell’inizio dei playoff scudetto.

LʼOlimpia punta allo scudetto bisFocus su MilanoGianluca Muscogiuri


Mattia Ozbot

Allarme Olimpia. Oppure no. Dopo aver deluso nel derby con Cantù, Milano svani-sce anche al Pala Fantozzi, lasciando il successo alla galvanizzata Capo d’Orlan-do: 71-57 il finale, peggior prova offensiva stagionale. Senza gli infortunati Ha-ckett e Kleiza, Banchi non trova risposte da nessuno dei suoi leader. E qualcu-no scrive già che sarebbe pronto Recalcati come suo sostituto. E’ vero che l’EA7 di quest’anno è troppo su-periore alle altre, tanto da aver conquistato il primo posto in stagione regolare con quattro giornate di an-ticipo, ma questa mini crisi d’identità, cominciata dopo l’uscita dall’Eurolega, inizia a preoccupare in vista della post season. Nello specifico della partita in Sicilia, pre-stazioni da dimenticare per Brooks e Gentile. Il primo forza senza senso (tre punti e 0/7 da tre), il secondo ap-pare svuotato mentalmente (11 punti ma 3/11 dal campo ed amnesie difensive inac-cettabili). Difesa sfilacciata, attacco asfittico. Meglio, molto contro Bologna do-menica scorsa, partita vinta a valanga con 117 punti se-gnati e una serie di record, personali e di squadra, che rilanciano la forza dell’Olim-pia in attesa di un finale di stagione che dovrà regalare lo scudetto per salvare una stagione fino adesso al di sotto delle aspettative. In Puglia servirà attenzione e pazienza, l’Enel è squadra solida, ben costruita e ben allenata da quel Piero Buc-chi che due finali scudetto con l’Armani le ha pur fatte e che qualcuno sembra aver dimenticato in fretta. Piero però non dimentica…

In collaborazione con Olimpia Blog

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I QUINTETTI IN CAMPO

IN PANCHINA (Milano)

Joe RAGLAND - Play1989, 182 cm, 80 Kg, (LBR)Marshon BROOKS - Guardia1989, 195 cm, 91 Kg, (USA)Bruno CERELLA - Guardia1986, 194 cm, 93 Kg, (ITA)Linas KLEIZA - Ala g.1985, 203 cm, 107 Kg, (LIT)Frank ELEGAR- Pivot1986, 208 cm, 108 Kg, (GUI)Shawn JAMES - Pivot1983, 208 cm, 106 Kg, (GUY) HEAD COACH

Luca BANCHI

a cura di Gianluca MUSCOGIURI

HEAD COACHPiero BUCCHI

NEW BA

SKET B

RINDIS

I

IN PANCHINA (Brindisi)

Massimo BULLERI - Play1977, 188 cm, 81 Kg, (ITA)

David COURNOOH - Play1990, 187 cm, 83 Kg, (ITA)

Demonte HARPER - Guardia1989, 193 cm, 88 Kg, (USA)

Francesco MORCIANO - Ala g.1996, 200 cm, 95 Kg, (ITA)Andrea ZERINI - Ala g.

1988, 205 cm, 110 Kg, (ITA)Michael ERIC - Pivot

1988, 208 cm, 109 Kg, (NIG)

LA TERNA ARBITRALE

Gianluca MATTIOLI Gianluca SARDELLA Carmelo LO GUZZO

James MAYS - Pivot1986, 206 cm, 104 Kg, (RCA)

Jacob PULLEN - Play1989, 183 cm, 91 Kg, (USA)

Marcus DENMON - Guardia1990, 191 cm, 84 Kg, (USA)

Elston TURNER - Ala p.1990, 195 cm, 96 Kg, (USA)

Delroy JAMES - Ala g.1987, 203 cm, 100 Kg, (GUY)

EA7 EMPORIO ARMANI MILANODaniel HACKETT - Play1987, 199 cm, 94 Kg, (ITA)

Alessandro GENTILE - Ala p.1992, 200 cm, 100 Kg, (ITA)

Nicolò MELLI - Ala g.1991, 205 cm, 100 Kg, (ITA)

Samardo SAMUELS - Pivot1989, 206 cm, 118 Kg, (JAM)

David MOSS- Guardia1983, 196 cm, 95 Kg, (USA)


GLI ALTRI CAMPIONATI

SERIE D REGIONALE

PALL. BRINDISI-BARLETTA 78-59

ANGIULLI BARI-VIESTE 68-75

MANFREDONIA-RUVO 93-83

ALTAMURA-LECCE 71-58

FASANO-SANTERAMO 83-62

ADRIA BARI-CASTELLANETA 93-89

FOGGIA-CERIGNOLA 81-82


ASSI BRINDISI-CALIMERA 84-82

AUR. BRINDISI-SAN PIETRO 79-81

AN. MONOPOLI-CEGLIE 67-72

MOLFETTA-LECCE 70-75

AP. MONOPOLI-CORATO 69-74

SANTA RITA-GALATINA 83-67

MESAGNE-RUTIGLIANO 91-59


SERIE C REGIONALE

AP MONOPOLI 24

MOLFETTA 22

AURORA BR. 18

CALIMERA 18

LECCE 16

RUTIGLIANO 10

GALATINA 8

CEGLIE 50

AN. MONOPOLI 42

MESAGNE 38

SANTA RITA 32

ASSI BR. 30

SAN PIETRO 30

CORATO 26

CLASSIFICA

P. BRINDISI 30

RUVO 28

FASANO 26

LECCE 18

ANGIULLI BARI 8

SANTERAMO 4

BARLETTA 2

FOGGIA 40

MANFREDONIA 40

CERIGNOLA 38

ADRIA BARI 36

VIESTE 32

ALTAMURA 32

CASTELLANETA 30

CLASSIFICA

EA7 Milano, sempre un bel vedere

Ci siamo, ultimo atto casalingo della regular sea-

son contro la “strafavorita” Milano, la squadra da battere da sempre, pra-ticamente la Juventus della palla a spicchi che si sta allenando da setti-mane ormai per gli ambitissimi play-off dall’alto del suo super blindatissi-mo primo posto in classifica. Milano era, è, e sarà sempre un gran bel vedere per tutti noi malati di questo affascinante e imprevedibile gioco, molto più bella ovviamente quando ci lascia le penne, regalandoci emo-zioni indelebili come le due giornate che non potremo mai rimuovere dal-la nostra cestofila memoria, la vitto-ria interna dello scorso campionato e quella targata 15 novembre 1981. Occhi lucidi e forti brividi mi accom-

pagnano quando risalgo (come tito-lò l’amico e predecessore speaker Mino Taveri) ai quei “magnifici anni ‘80”, nel mezzo dell’adolescenza mi ritrovai in un parquet per me oscu-ro, illuminato come d’incanto da un tiratore micidiale di bombe allora an-cora sconosciute, fu proprio lui, un “Lupetto” di 202 centimetri a colpir-mi una volta e per sempre al cuore, lasciandomi una ferita insanabile, a tutt’oggi un difetto congenito, una boooommmmbaaaa per la vita! Eh si, nessuno è perfetto. Mi ritrovo dal 1991 nel mio angolo con que-sta debolezza, scintilla di un amore sfrenato per il basket nato con l’im-menso Malagoli (nessuno mai come lui) e proseguito col cadetto di sola circostanza, Super Pippo Frascolla per giungere ad un altri due colpi al cuore, Bomba Claudio Bonaccor-si e Bomba Joe Crispin. Precisato il tutto, ero un quindicenne in tribuna in quel memorabile successo contro

la Billy Milano del citato 15/11/1981, quando Sarra si involò in contropie-de tutto solo, il respiro si fermò all’im-provviso, la palla sputata dal ferro dopo una breve danza fu ricacciata inesorabilmente dentro il cesto da una manona nera, la manona del più grande nostro centro, Otis Howard. Schiacciata a fil di sirena e vittoria contro i giganti di Dan Peterson, una gioia ineguagliabile, indescrivi-bile, i futuri campioni d’Italia, battuti alla Nuova Idea ( sempre quella, il nostro attuale Pala Pentassuglia),

memorabile ed effimera vittoria contro D’Antoni e compagni, una stupenda giornata, la più bella nel contesto della retrocessione in A/2 di quell’annata. Il fascino di Milano colpisce sempre, e noi per colpirlo in tutti i sensi abbiamo aspettato 32 anni, prima di tornare a batterlo però fu indigesto l’anticipo all’ora di pran-zo del campionato precedente, ave-re per due volte la palla del match e perdere ai supplementari fu un’ama-rezza grande, ripagata ampiamente dal successo del 13 ottobre 2013.

L’angolo di The VoiceEnrico Carriero


Le partite vanno vissute fino all’ultimo secondo e a Ulm, lo scorso no-

vembre, il fiato è rimasto sospeso in eterno. La tripla di Marcus Denmon regalò un’emozione indescrivibile e averla raccontata in diretta nella no-stra web radiocronaca, ascoltata da oltre due mila ascoltatori, è motivo di ancora maggiore orgoglio. Quell’or-goglio che, nel bene o nel male, ci rende fieri di essere brindisini e ci ha fatto fare 15 mila chilometri in giro per l’Europa per l’amore e la pas-sione verso questa maglia. C’è la prospettiva di altre idee e iniziative legate a questa esperienza unica. Magari un libro o una raccolta fo-tografica, pronti a ripartire se l’Enel disputerà una nuova stagione in una coppa europea, come immaginiamo che avverrà. Intanto, l’Eurochallenge è finita e nel meraviglioso impianto del Medical Park di Trabzon, o Tre-bisonda, città che si affaccia sul Mar Nero, la vittoria è andata a Nanter-re che all’ultimo respiro ha supera-to il TS Medical 64-63. Una vittoria che forse riabilita la sconfitta subita dall’Enel in terra francese. Due bel-le semifinali con Nanterre che ha sconfitto gli Skyliners Francoforte trascinati da un Weems da 25 punti e cinque assist e il solito Shuler (18 punti), che anche contro l’Enel fu uno dei protaginisti assoluti. Più facile la vittoria del padroni di casa sull’Ener-gia Targu. Una vittoria corale nella quale Hardy, ex Pistoia e Bologna,

ha segnato 26 punti, Marshall 15 e Velickovic 10. Da segnalare anche i nove rimbalzi di Kaloyan Ivanov, ge-mello del nostro ex Dejan. Torniamo a Ulm. Come per incanto la Ratio-pharm Arena, meravigliosa struttura costruita nel 2011 e capace di ospi-tare sei mila spettatori in un clima di puro spettacolo in stile Nba, si era azzittita e si era sentita solo la voce dei dieci, immensi, unici tifosi che avevano seguito l’Enel in Germania. Pochi ma buoni. Come a Sodertaljie, come in Belgio o in Kazakistan e in Romania. Fino a Nanterre, sobborgo a nord di Parigi che ci ha regalato, unica squadra europea, un quarto di finale purtroppo avaro di soddi-sfazioni alla squadra e a chi l’ha se-guita, una cinquantina di fantastici tifosi armati di bandiere, sciarpe e striscioni legati alla nostra terra. Una doppia sconfitta, in terra francese e in casa dopo aver a lungo condotto, che ha lasciato da un lato l’amaro

in bocca per il mancato raggiungi-mento delle Final Four, dall’altro la consapevolezza che in futuro ce la possiamo giocare contro chiunque, anche se la squadra necessità di mi-rati rinforzi e la stessa società deve salire di un ulteriore gradino per organizzazione dell’evento e per la diffusione più capillare del proprio brand. Rimarranno anche le nostre radiocronache, frutto dello spirito di gruppo del Brindisi Basket Club 2005, del grande lavoro dietro le quinte di Michele Longo, anche con le sue bellissime fotografie, della possibilità di godere di postazioni ottime nei palasport europei, della nostra voglia di raccontare un even-to con una passione infinita. La tripla di Denmon, la vittoria in Romania, l’esperienza in Francia, sono anche un po’ nostre: lavoriamo per nuovi successi in campo e sui nostri canali.

(l’articolo completo suwww.supportersmagazine.it)

Eurochallenge, la vittoria di Nanterre e la brindisinitàMarino Petrelli



L’ a p p u n t a m e n t o con l’Olimpia Mila-no sarà, giocofor-

za, un appuntamento carico di fascino per i tanti incroci che la storia del basket ha consegna-to a questa partita. A playoff conquistati, per l’Enel Basket Brindisi la sfida alle scarpette rosse non sarà comunque ba-nale, perché metterà, ancora una volta, i biancazzurri ad af-frontare la squadra più titolata d’Italia. Al netto dell’altalena di risultati che ha contraddistinto entrambe le squadre. Anche l’Olimpia, infatti, è reduce da un momento con alti e bassi nelle ultime partite giocate e la vitto-ria ottenuta contro la Granarolo Bologna al Mediolanum Forum è stata una sorta di toccasana per i lombardi allenati da coach Banchi, dopo le sconfitte rime-diate contro l’Acqua Vitasnel-la Cantù di Sacripanti e l’Upea Capo d’Orlando di Griccioli.

In vista del match che vedrà i biancazzurri giocarsela con la prima della classe in Lega A, lo spauracchio principale, nean-che a dirlo, si chiama Samardo Samuels, il migliore per valuta-zione della squadra milanese (il sito di Legabasket recita 31) e quasi letale in attacco sotto le plance contro la Virtus di Valli, 9 su 10 da due, con 5 schiacciate a cui si aggiungono 8 falli subiti. Sarà interessante il suo duello con i lunghi brindisini. Oltre a lui, comunque, ci si sta prepa-rando ad affrontare una squadra che con i bolognesi ha trovato una buona coralità, mandando ben 5 uomini in doppia cifra. Al-tro dato significativo di questa coralità, il gran numero di assi-st che sono stati messi a segno dalla squadra prima in classifi-ca, per un totale di 28 comples-sivi: a livello individuale, invece, risalta soprattutto la prestazione messa in campo da Moss ed Alessandro Gentile, entram-bi a quota 8 passaggi vincenti contro Bologna, ed Hacket, a

quota 5. Insomma, numeri alla mano, l’impegno sembra esse-re di quelli da affrontare con la massima concentrazione possi-bile. Per questo sarà necessario che la compagine agli ordini di coach Bucchi metta in cam-po la testa dei tempi migliori e le individualità di cui que-sta squadra può disporre sa-ranno chiamate ad una prova maiuscola. Il tutto, in attesa di capire quella che potrebbe es-sere la griglia dei playoff: dato per assodato il primo posto dell’Emporio Armani Milano, a disputarsi il secondo posto sa-ranno l’Umana Reyer Venezia di Recalcati, mentre a due tur-ni dalla fine la classifica vede appaiate una sorpresa come la Dolomiti Energia Trento di Bu-scaglia ed una squadra non al meglio come il Banco di Sarde-gna Sassari di Sacchetti, così come è serrata la lotta per le posizioni dalla settima in giù. Insomma, tutto in due giorna-te: non resta che aspettare e vedere come andrà a finire.

Olimpia, Samuels è il pericolo numero unoParola di vice direttoreFrancesco Trinchera


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LE STATISTICHE DEL CAMPIONATO DI LEGA BASKET SERIE A - ANNO 2014 / 2015 a cura di Gianluca MUSCOGIURI

Il periodico sportivo delBrindisi Basket Club 2005Proprietario: Massimo LaiernoEditore: Brindisi Basket Club 2005

Registro stampa:Autorizzazione del Tribunale di BrindisiRegistro Stampa n. 15 del 2006Direttore Responsabile:Marino PetrelliVice Direttore Responsabile:Francesco TrincheraAmministrazione: Massimo MazzaDistribuzione: Free Press per Brindisi e Provincia a cura del BBCResponsabile distribuzione:Lucia Capone (340.7509469)

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Le nostreconvenzioni

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Tony MITCHELLTrento - 554

L. ROSSPesaro 480

D. LOGANSassari 469

J. DYSONSassari 455

M. DENMONBrindisi 444

PUNTI REALIZZATI

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Shane LAWALSassari - 57

R. CERVIReggio Emilia 43


D. JAMESBrindisi 34

D. PASCOLOTrento 31

STOPPATE

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Adam HANGAAvellino - 56

J. DYSONSassari 56

D. LOGANSassari 46

R. MOORECaserta 44

B. MUSSOPesaro 41

RECUPERI

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Andrea CINCIARINIReggio Emilia - 173

L. VITALICremona 142

R. MOORECaserta 140

H. LANGSTONPistoia 139

J. DYSONSassari 120

ASSIST

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ALLAN RAYBologna - 46,3%

J. RAGLANDMilano 46,1%

M. SPANGHEROTrento 42,9%

C. CALLAHANVarese 42,6%

M. ANTONUTTICaserta 41,2%

TIRI DA 3 PUNTI

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Oberah ANOSIKEAvellino - 295

RIMBALZI

S. LAWALSassari 251

D. JAMESBrindisi 218


A. POLONARAReggio Emilia 239

CSKA Mosca, F e n e r b a h c e , Real Madrid e

Olympiacos. Sono le quattro squadre che si contenderanno l’Eurolega dal 15 maggio. La coppa avrà un nuovo padrone. I detentori del Maccabi Tel Aviv infatti perdono in casa dopo un tempo supplementare e vengono eli-minati dal Fenerbahce che conqui-sta dal canto suo la prima parteci-pazione alle Final Four della propria storia. Coach Obradovic raggiunge l’obiettivo ancora una volta: era stato chiamato per questo e non ha delu-so. Si gioca in casa della squadra madrilena che potrebbe avere il fa-

vore del pronostico se non altro per avere il pubblico amico sugli spalti. I greci del Pireo hanno battuto nuo-vamente il Barcellona ribaltando la serie e chiudendola con la vittoria in Gara-4 per 71-68, vittoria per altro rocambolesca arrivata grazie ad un “buzzer beater” di Giorgos Printe-zis con conseguente esplosione ed invasione finale dei tifosi biancorossi. Printezis non è nuovo a questo tipo di canestri visto che proprio un suo bersaglio sulla sirena, tre anni fa, re-galò la coppa più prestigiosa al club ellenico in finale contro il CSKA Mo-sca. Come al solito l’Anadolu Efes si scioglie sul più bello ma questa volta costa veramente caro. Il Real Madrid infatti si impadronisce delle ultime due frazioni e piega definitivamente la resistenza dei turchi conquistando

le Final Four. Anche il CSKA Mosca di Itoudis non fallisce l’appuntamen-to con le Final Four, obiettivo minimo per un club che ha speso in estate circa 40 milioni di euro per la co-struzione della squadra. A Madrid, i russi ci arrivano dopo aver battu-to il Panathinaikos 55-74 in gara 4, giocando le seconde due frazioni in maniera devastante e, francamen-te, inappellabile e trascinata dagli ex Nba Nando De Colo ed Andrei Kirilenko oltre ad un Teodosic in grande spolvero che si candida ad essere il miglior playmaker europeo.

Continua il braccio di ferro tra leghe europee ed Euroleague da una parte e Fiba dall’altra. Il nodo del conten-dere sta tutto nel nuovo calendario che la Fiba ha varato a partire dal 2017 e che in sostanza, prevede lo svolgimento di alcune partite delle selezioni nazionali durante la stagio-ne in cui si svolge prevalentemente l’attività dei club. Eca, l’Euroleague commercial asset, e le leghe nazio-nali azioniste di ECA hanno inviato una lettera congiunta al segretario generale della FIBA, Patrick Bau-mann, in cui si sottolinea la grande disponibilità da parte dei club eu-ropei ad essere disponibili nei con-fronti delle selezioni nazionali che

sono una parte fondamentale della pallacanestro e di tutto il movimento europeo. Si evidenzia però l’impra-ticabilità dell’attività agonistica con una forte congestione del calendario che vedrebbe danneggiati soprattut-to i giocatori che in questa maniera non avrebbero tempo di tirare il fiato e rischierebbero di non rendere al massimo tanto nei club quanto nel-le nazionali. L’altro aspetto che va sottolineato è quello in cui le squa-dre di club chiedono di essere coinvolte nelle decisioni che hanno impatto sulle proprie attività. Que-sto fa supporre che la decisione di varare il nuovo calendario sia sta-ta presa senza la preventiva con-sultazione delle squadre di club che si sarebbero dunque ritrovate questa decisione tra capo e collo. Da qui la richiesta di sedersi ad un tavolo per riaprire le trattative.

Eurolega, quattro squadre per una coppa


Appuntamento di lusso al Pala-Pentassuglia. In

arrivo i campioni d’Italia, l’invinci-bile armata (almeno a casa nostra e almeno fino a due settimane fa) di Luca Banchi che ha monopo-lizzato la stagione concedendosi, dopo la cocente eliminazione dal-la Eurolega, una pausa per tirare il fiato. Risultato: due sconfitte di fila in trasferta, a Desio nel recu-pero con la Vitasnella (rinvigorita dall’innesto di Metta World Peace, che a gioco regolare, e cioè se la partita fosse stata disputata nella prevista, non ci sarebbe stato, e a Capo d’Orlando regalando alla simpatica matricola siciliana una vittoria da ricordare con orgoglio. Nulla di grave, un periodo breve con il freno a mano tirato per re-gistrare i meccanismi del gioco e avvicinarsi i play off con nuove energie. E, tuttavia, anche una sensibile incrinatura, perché trop-po profondo è stato lo scarto con-cesso alle avversarie. Ora l’EA7 alza il suo tendone a Brindisi per una partita non semplice, sia per-

ché l’Enel non può permettersi di abbassare la guardia, sia perché i precedenti stagionali tra le due squadre, pur a favore di Milano, hanno riservato qualche motivo di polemica. In ogni caso la partita è di cartello, la batteria di campio-ni che Banchi può permettersi di puntare contro le difese brindisine è notoriamente di livello, dall’altra parte c’è da tenere presente l’or-goglio, la voglia di dimostrare il proprio valore e di confermare le proprie ambizioni di cui l’Enel cer-tamente non difetta. Un confronto dunque di alto livello tra due delle squadre migliori della stagione: una di grande e antico rango, una di fresca elezione. Una bella sfi-da, da vedere e gustarsi mentre è inevitabile, a questo punto della stagione, una rapida riflessione su quello che oltre i confini del

nostro paese il basket ha offerto. E cioè un’immagine desolante di sempre minore competitività: mai così male in Eurolega, con Sas-sari subito fuori e Milano uscita alle Top 16, mai così male in Euro-cup, fuori agli ottavi. Paradossal-mente, a salvare relativamente il bilancio italiano e il prestigio del nostro basket, è stata proprio Brindisi, e cioè l’unico club che, al suo esordio in campo inter-nazionale, è riuscito a raggiun-gere almeno i quarti di finale.

Pur con l’opportuna taratura del livello non altissimo della mani-festazione della Fiba, resta una gran bella soddisfazione per il giovane sodalizio di Fernando Marino e per i suoi tantissimi e calorosissimi tifosi. Noi guarde-remo alla tv le finali, soprattutto l’Eurolega che vedrà alle Final Four i padroni di casa del Real madrid, l’Olimpiacos, il Cska Mosca e il Fenerbahce. Un gran-de spettacolo, purtroppo senza la presenza italiana in campo.

Il Post it diMario Arceri


Arrivano le mitiche “scarpette rosse”

Ha terminato da poco la sua prime espe-

rienza in Italia con l’Acqua & Sapone Umbertide Jacqueline Ann Gemelos, per tutti Jacki guardia di 183 cm nata il 22 novembre del 1988 a Stockton (California). Quando giocava al liceo i paragoni si sprecavano, a St. Mary’s definirla un grande talento era estremamente ridut-tivo ed il giudizio era quasi una-nime, miglior giocatrice negli Stati Uniti nella stagione liceale. Il paragone più ricorrente era quello con il mito Diana Taura-si, ma il destino gli aveva scritto una sceneggiatura da film hol-lywoodiano, cinque rotture del crociato, che però non hanno minato il carattere da combat-tente di Jacki. Il 18 dicembre 2011 arriva il quinto infortunio al crociato, questa volta il si-pario sembra calare sulla sua carriera. Tutti gli consigliano di mollare, di intraprendere la car-riera da allenatrice ovviamente nessuno ha fatto i conti con la passione incondizionata, con il cuore di questa ragazza che ha la forma di palla a spicchi, cade e si rialza, ancora una volta, e torna ancora una volta a calca-re il legno del campo di gioco. Varca l’Atlantico, prima in Gre-cia e poi in Italia, ha chiuso la stagione con 14 punti di media. La sua storia è un chiaro segna-le di amore incondizionato per questo sport ed un messaggio chiaro non bisogna mai molla-re ed inseguire sempre i propri sogni. Giuseppe Errico l’ha rac-contata per Basket Magazine, a cui va il nostro ringraziamento per averci concesso l’articolo.

Jacki sono affascinato dalla tua storia, e dalla tua testardaggine e dal-la voglia di non molla-re mai. Hai mai pensato che la tua carriera fosse al termine dopo il quinto intervento? Dove hai trovato la forza per rimetterti in gioco?“Dopo la quinta operazione ho avuto dei grandi dubbi, in real-

tà ho avuto dei dubbi dopo la seconda, la terza e la quarta. Ma ho sempre trovato le moti-vazioni per non mollare dopo ogni intervento. Dopo il quinto intervento sapevo che a fine stagione ci sarebbe stato il WNBA draft. Ovviamente sape-vo di avere poche opportunità ma speravo che qualche squa-dra mi avrebbe scelta e poi aspettata fino a quando potevo di nuovo tornare in campo. E fortunatamente Minnesota Lynx mi scelse alla terza chiamata”.

Quali sono i sentimenti che hai provato durante gli in-fortuni e la riabilitazione?“Durante la riabilitazione ero molto stressata, questo per-ché già normalmente sono una persona molto ansiosa e nervosa e questo mio lato del carattere non mi ha aiutato mol-to. All’inizio ero triste nervosa e depressa, ma dopo ho ca-pito che c’erano delle ragioni forti per le quali avevo scelto di superare queste avversità e sapevo di averle dentro di me”.

Tuo padre Steve ha gio-cato in Europa negli anni ’70. Quanto è stata deter-minante la sua esperien-za per fati scegliere di ve-nire a giocare in Europa? “Mio padre ha giocato in Gre-

cia, e quando lo scorso anno ho firmato il contratto in Gre-cia ho pensato che la Grecia era nel destino della nostra famiglia, è stata un’esperienza bellissima con il Panathinai-kos e rimarrò per sempre af-fezionata a questa squadra”.

Questa è stata la tua prima stagione in Italia, che cosa pensi del ba-sket femminile in Italia e dove secondo te deve migliorare per diventa-re uno sport più seguito?“Il basket in Italia è grande! La competizione si sente in ogni singola partita ed è que-sto che amo. Con la nostra squadra non ci siamo potute prendere una notte di riposo perché durante il nostro ripo-so magari un’altra squadra si allenava per poterci battere e questa è una grande cosa”.

Umbertide ti ha accolto bene, una cittadina che ormai è una realtà del ba-sket nazionale. Come ti sei trovata in questa stagione e cosa ti piace della città.“Umbertide è diversa da tutte le città nelle quali sono stata. È molto bella. Per me che vengo da una grande città come Los Angeles è stato un bel cam-biamento venire a vivere qui.

Ma i tifosi e la gente del posto hanno reso la mia esperienza qui molto bella e divertente”.

Qual è il tuo primo ri-cordo legato al basket?“Il mio primo ricordo sul basket risale a quando avevo 7 anni e giocavo contro tutti i bam-bini ed ero la sola bambina”.

Andiamo con una raffica sul personale: Sopran-nome, colore preferito, numero preferito, mac-china preferita, il film, la squadra NBA e se hai una preferita in Italia?“Soprannome: JG; colore pre-ferito: blu; numero: #23; mac-china: Mercedes G Wagon; film preferito: Goonies; Nba team: Boston Celtics; squadra italiana: quella dove gioca Daniel Ha-ckett perchè siamo stati al col-lege insieme. Il mio amicone!”

Hai la possibilità di in-vitare a cena chi vuoi. Chi inviti e cosa indossi?“Rihanna, la mia artista preferita di sempre. E cercherei l’abito più bello che esista in circolazione”.

Quali sono i tuoi sogni, le tue aspirazioni e tuoi obiettivi“Il mio sogno è giocare in NBA e vincere un titolo”.

(per gentile concessione di Basket Magazine e del suo

direttore Mario Arceri)

Jacki Gamelos, cinque infortuni ma ancora in campoPink and roll

A cura diGiuseppe Errico

Photo By:Luca Berdini


Brindisi contro Mi-lano sta diventan-do un piacevole

appuntamento ai piani alti della classifica della Lega A. Per chi, come me, ha vissuto i “mitici anni ‘80”, il ricordo va a quella memo-rabile vittoria del novembre 1981 quando l’allora Bartolini sconfisse il Billy all’ultimo secondo. Da allo-ra, tante cose sono cambiate. Lo stesso basket “romantico” di un tempo lascia spazio a squadre diverse, composte da quasi tutti stranieri, e roster che cambiano di mese in mese. The show must go on si dice. E allora sotto con la sfida contro i giganti. Che forse fanno un po’ meno paura perché l’Enel, in questi ultimi tre anni ha saputo giocarsela alla pari, al-meno nelle partite in casa e an-che vincere la passata stagione. Nel mezzo la partita dell’andata,

quella giocata punto a punto per almeno venticinque minuti e della tripla inutile di Kleiza quando tutti erano già ai saluti finali, e la par-tita in Coppa Italia, ricordata più per le decisioni arbitrali avverse (giusto un dato da ricordare, i 28 tiri liberi tirati dall’Olimpia contro i sei di Brindisi) che per una reale, schiacciante vittoria della squa-dra che sta dominando il cam-pionato. E che forse scende a Brindisi un po’ più serena, dopo il difficile momento vissuto con l’eli-minazione dall’Eurolega e in atte-sa di ritrovare grinta e brillantezza nei play off. Nessuno pensa che questa sarà una partita facile, ma le ultime uscite esterne dell’EA7 non sono state all’altezza dello squadrone che è. Poi domenica scorsa una prova di forza con-tro Bologna, 117 punti segnati e una serie di record, personali e di squadra, che confermano che quando Milano “decide” di gioca-re per le avversarie non c’è scam-po. L’Enel, rinfrancata dal convin-cente successo contro Avellino,

se la deve giocare sapendo di non avere nulla da perdere e di poter ambire ad un successo si-curamente prestigioso. Poi nei play off, accada quello che acca-da. Saremo presumibilmente sesti e allora, quale che sarà l’avversa-rio, dobbiamo andare a vincere fuori casa almeno una partita del-la serie. Nulla è precluso a que-sta squadra, almeno quella vista negli ultimi quindici minuti contro Avellino, svegliatasi dal torpore iniziale grazie al trio delle mera-viglie, Pullen, Denmon e Mays, 62 punti in tre, conditi dai diciot-to rimbalzi del dominatore delle plance. Che nelle ultime nove partite ha messo a segno nove “doppie doppie” con una media di 17 punti e quasi 14 rimbalzi. Chapeau! Si attendono scintil-le questa sera contro Samuels, probabilmente il centro più strut-turato dell’intera serie A. Come meraviglioso sarà vedere giocare Brooks in una sfida contro Den-mon dal sapore dei canestri im-possibili. Ultima partita in casa in

stagione regolare non poteva es-sere più bella. Giochiamola senza paura. Anche noi di Supporter’s Magazine, con il Brindisi Basket Club 2005, tiriamo la volata e ri-fiatiamo dopo una stagione inten-sisiima al fianco dell’Enel Brindisi in ogni parte d’Italia e d’Europa. Altre sorprese attendono i nostri lettori per i play off, anche se pro-babilmente con un giornale più snello per seguire soltanto la post season. State tranquilli, ve li rac-conteremo minuto per minuto fino all’ultimo pallone giocato in finale scudetto. E, come si dice in que-sti casi, “non succede ma se suc-cede”… noi siamo pronti! Anche con il nostro sito internet e i nostri canali social. Per il momento gra-zie a tutti e che il finale sia bel-lo e intenso. Come abbiamo già scritto, il finale è tutto da scrivere

Editoriale di Marino Petrelli


BRINDISI - Vico de Lubelli, 8Tel. 0831.597884 - 568333Fax 0831.563967 - 521036

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Giochiamocela senza timore

Il Post.it di Mario Arceri

4

Gli avversari in campo

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Parola di vice direttore

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Finale di Eurochallenge 2015

14

Jacky Gamelos in esclusiva su SM17

S O M M A R I O

18Periscopio sui campionati giovanili

Periscopio sul basket giovanile

Passata solo una settima dall’ulti-ma edizione di

Supporter’s Magazine e le news del settore giovanile riguarda-no la partecipazione lunedì e martedì scorso di Francesco Morciano al raduno della na-zionale U20. Parleremo di que-sta esperienza con Francesco in eventuali uscite successive.

CampionatiLa settimana agonistica è stata segnata dalla vittoria della New Basket Brindisi sul campo della Mens Sana Mesagne nella prima partita della finale dei playoff del campionato U15 Elite. I ragaz-zi di Cristofaro sono riusciti ad espugnare il campo mesagnese grazie alla ottima prova di Invi-dia, che per me è senza ombra di dubbi l’Mvp del campionato regionale. Il ragazzo tarantino, ol-tre ad incidere in attacco grazie a

dei buoni fondamentali, è fonda-mentale anche in difesa a suon di rimbalzi e palle recuperate. La partita di Mesagne è vissuta su un equilibrio sostanziale e ogni tentativo di fuga dei locali è stato subito ricucito dai brindisini che oltre al citato Invidia(18), ha tro-vato nel conterraneo Bruno (17) e in Orlandino(10) gli uomini deter-minanti ai fini del risultato finale. La seconda partita si disputerà martedì prossimo alle ore 20,30

PalaPentassuglia, eventuale bel-la giovedì 7 maggio alle 17 Pa-lazzetto dello Sport di Mesagne. Nel campionato U17 Eccel-lenza, l’Aurora è stata battuta a Caserta dalla Pasta Reggia per 68 a 54, pagando oltremo-do l’assenza dei titolari Rollo e Valentini ai quali si è aggiunta quella di Pisani. Dopo un pri-mo quarto equilibrato i campa-ni hanno messo la partita sui binari della fisicità e atletismo

riuscendo a prendere un van-taggio che ha toccato anche i 28 punti a 8’ dal termine. A quel punto i ragazzi brindisini grazie ad un mai domo Pulli (18) hanno incominciato a difendere e gio-care in velocità e, con un par-ziale di 22-8, recuperando sino al risultato finale che li vede avanti nel doppio confronto. Giovedì scorso gli aurorini han-no affrontato in casa il Basket Battipagliese partita cruciale per il passaggio agli eventua-li spareggi successivi; Aurora che oggi, domenica per i lettori del PalaPentassuglia, è impe-gnata a Roma contro la Tiber.Nel campionato U14 Elite, l’Enel ha battuto il San Severo fuori casa per 67 a 58 mentre l’Aurora è stata impegnata fuo-ri casa a Monteroni, che sarà l’avversario dell’Enel nell’ul-tima giornata del campionato mentre l’Aurora ospita il Cus Bari. Le due squadre brindisi-ne si affronteranno nella prima semifinale delle final four che mette in palio la seconda qua-lificazione per le finali nazio-nali di categoria; nell’altra se-mifinale il Mesagne affronterà, quasi certamente, il Monopoli.

Supporter’s Magazine cresce ancora. Oltre 120 mila visualizzazioni uniche sul nostro sito inter-net, una community social che ha superato i 2 mila iscritti tra Facebook e twitter, un gruppo di sponsor che cresce anche fuori dai confini brin-disini. Continua a seguirci su www.supportersma-gazine.it, metti mi piace sulla nostra pagina FB (https://www.facebook.com/supportermagazine) e su twitter (@supportersmagaz). Il meglio deve ancora venire!

A cura diGianfranco Patera

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