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PROGETTO “Verso una consapevole cittadinanza attiva” Finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dalla Regione Toscana PUBBLICA ASSISTENZA LIVORNO Corsi di lingua italiana ed educazione civica per cittadini stranieri regolarmente soggiornanti in Toscana MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

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Progetto della Regione Toscana realizzato con UNITS ed altre organizzazioni Toscane

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PROGETTO “Verso una consapevolecittadinanza attiva”

Finanziatodal Ministero del Lavoro e delle Politiche Socialie dalla Regione Toscana

PUBBLICA ASSISTENZA LIVORNO

Corsi di lingua italiana ed educazione civicaper cittadini stranieri regolarmentesoggiornanti in Toscana

MINISTERO DEL LAVOROE DELLE POLITICHE SOCIALI

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In copertina: Angela Frontini, docente dell’associazione Al Alif di Pisa e alcune studentesse

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Verso una consapevolecittadinanza attiva

Finanziato dal Ministero del Lavoroe delle Politiche Socialie dalla Regione Toscana

PUBBLICA ASSISTENZA LIVORNO

PROGETTO

COMITATO PROVINCIALE DI MASSA E CARRARA Associazione di Massa

COMITATO PROVINCIALE DI PISAAssociazione di Porcari

COMITATO PROVINCIALE DI GROSSETOCOMITATO PROVINCIALE DI AREZZO

COMITATO REGIONALE TOSCANA

Associazione di Pisa

Si ringraziano tutti i nostri partner

e i sostenitori

Comitato di Calci

COMITATO PROVINCIALE DI PRATO

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Pubblicazione a cura di: Veruska Barbini - Coordinatrice del progetto per SVS Pubblica Assistenza Livorno

Monitoraggio e Valutazione a cura di: Maria Luisa Pagano - Responsabile M & V per l’Università del Terzo Settore di Pisa

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INDICE

Introduzione .................................................................................................................6

Presentazione del progetto.....................................................................................8

Ente capofi la: SVS Pubblica Assistenza Livorno ............................................ 10

La rete di paternariato del Terzo Settore ........................................................ 17

I corsi di lingua italiana e di educazione civica ............................................. 19

Gli Enti partner suddivisi per Provincia ............................................................ 35Provincia di Livorno ........................................................................................... 36Provincia di Pisa ................................................................................................... 38Provincia di Firenze ............................................................................................ 44Provincia di Arezzo............................................................................................. 48Provincia di Prato ................................................................................................ 52Provincia di Pistoia ............................................................................................. 54Provincia di Siena ............................................................................................... 58Provincia di Grosseto ........................................................................................ 60Provincia di Massa Carrara .............................................................................. 62Provincia di Lucca ............................................................................................... 68

Monitoraggio e Valutazione fi nale .................................................................... 73

Sintesi dei risultati del progetto ......................................................................... 78

Grafi ci del Monitoraggio e Valutazione ........................................................... 82

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È con grande piacere e con un po’ di orgoglio (visto il ruolo importante esercitato dalla SVS, Associazione che ho l’onore di presiedere) che presento questa pubblicazione,

che diffonde materiali relativi ad una iniziativa di grande importanza realizzatasi nel corso del 2012 in Regione Toscana grazie all’impegno di numerose Associazioni di Volontariato, iniziativa volta a promuovere consapevolezza, a fornire strumenti culturali, a favorire in defi nitiva processi di inclusione, in favore delle persone più svantaggiate che - oggi - si confrontano con le accidentate condizioni di esistenza nella nostre comunità: gli stranieri extracomunitari.

Aldilà della importanza dei contenuti e delle fi nalità che hanno caratterizzato l’iniziativa, su cui tornerò più avanti, mi preme in primis sottolineare la sua rilevanza per un altro aspetto che la caratterizza: la capacità di fare rete dimostrata in questa occasione da parte delle Associazioni di Volontariato partecipanti che si sono unite per realizzare un progetto concreto, che ha toccato tutte le Province della Regione Toscana.

Ad esse va il mio più convinto plauso e il più sincero ringraziamento, con l’augurio che sia possibile nel prossimo futuro dare un seguito al lavoro svolto, così da non disperdere i risultati raggiunti e insieme consolidare il legame operativo costruitosi nell’impegno comune svolto.

Associazioni impegnate in ambiti diversi della vita sociale e culturale che si sono riconosciute nell’impegno comune a partire dai nobili obiettivi che hanno ispirato il progetto in questione, dimostrando nel concreto, ancora una volta, la ricchezza che esse rappresentano per le comunità al cui interno declinano la loro operatività. Ricchezza rappresentata non solo dalla generosità che le defi nisce, ma anche dalla capacità di mantenersi a stretto contatto con le esigenze che si modifi cano, di riconoscerle, di progettare per esse risposte innovative, di spendersi per la loro realizzazione e contribuire così al progresso delle comunità di cui sono parte attiva e intelligente.

Altrettanta lungimiranza va riconosciuta alla struttura regionale che ha condiviso e supportato la iniziativa, rendendone possibile la realizzazione.

Il tema al centro della iniziativa, aldilà degli aspetti didattico-formativi, mette in campo la questione dei diritti, giacché, come è noto, parlare di cittadinanza vuol dire porsi al centro del dibattito sulle condizioni di esistenza che la organizzazione sociale offre / consente / defi nisce per gli appartenenti ad una comunità in un certo contesto storico, e su quali condizioni consentano ad essi di partecipare pienamente alle opportunità che quella comunità mette a disposizione dei suoi componenti.

Introduzione

a cura del Presidente della SVSPubblica Assistenza di LivornoDott. Vincenzo Pastore

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Nello specifi co, ci invita ad interrogarci su quali condizioni di esistenza vengano consentite - oggi - nella nostra democrazia avanzata ai componenti della comunità provenienti da paesi diversi, o, anche, nati in Italia da genitori provenienti da paesi diversi. Senza alcun dubbio la valutazione delle condizioni reali è scoraggiante e fa di queste persone il gruppo sociale più svantaggiato e ai margini della vita sociale.

Il contenuto della cittadinanza si costruisce attraverso tre stadi successivi: il riconoscimento dei diritti civili (che garantiscono la sfera di libertà dell’individuo nei confronti dell’invadenza dello Stato e assicurano la vita, la libertà e la proprietà), dei diritti politici (che assicurano la partecipazione del cittadino alla formazione delle decisioni politiche) e dei diritti sociali (che garantiscono all’individuo un reddito minimo e la sicurezza sociale). L’interrogativo da porsi nel concreto, guardando alle condizioni reali di esistenza consentite alle persone di cui stiamo parlando, è relativo a quale livello di godimento di diritti la loro condizione di vita possa far riferimento.

Questi interrogativi furono già posti in relazione alle condizioni, individuate da Kant duecento anni fa, per istituire la pace perpetua. Mi riferisco ai tre «articoli defi nitivi per la pace perpetua tra gli Stati», il cui contenuto essenziale è il seguente: 1) tutti gli Stati devono avere un regime repubblicano; 2) la Federazione mondiale è il mezzo per dare forza legale al diritto internazionale; 3) il diritto cosmopolitico deve riconoscere agli stranieri il diritto a ricevere protezione dallo Stato nel quale risiedono, a condizione che non si comportino in modo ostile nei confronti dello Stato che li ospita.

Sono questi i tre aspetti del progetto kantiano, che tende a dare una soluzione di carattere giuridico al problema della pace. Sono, in altri termini, tre stadi del processo di estensione del diritto a tutte le relazioni sociali: prima alle relazioni tra gli uomini che formano i singoli popoli (diritto pubblico), poi alle relazioni tra gli Stati nei quali è suddiviso il genere umano (diritto internazionale), infi ne alle relazioni tra tutti gli uomini, in quanto cittadini di uno Stato universale (diritto cosmopolitico).

La situazione che si vive oggi, sia a livello internazionale che nazionale, rende assolutamente attuali la rifl essione e la proposta Kantiana: per perseguirla si richiede un salto di qualità nella consapevolezza di ciascuno di noi. In questa direzione si è mossa la iniziativa oggetto di questa pubblicazione; mi auguro che l’idealità, lo sforzo e l’impegno che l’hanno resa possibile, possano costituire un contributo concreto, pur nella sua limitatezza, alla costruzione di una società più giusta, fondata sulla solidarietà, l’accoglienza, il rispetto e il riconoscimento dei diritti per ogni persona, valori che costituiscono - da sempre - i fondamenti del mondo del Volontariato, in ogni sua declinazione.

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“Verso una consapevole cittadinanza attiva” è un progetto realizzato dalla SVS Pubblica Assistenza di Livorno in collaborazione con una rete di partenariato composta da 23 associazioni e cooperative della Toscana. Il progetto è stato fi nanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e dalla Regione Toscana.

L’iniziativa si è svolta da gennaio a dicembre 2012 ed ha visto la realizzazione di 20 corsi di lingua e cultura italiana in tutte le province toscane, rivolti complessivamente a circa 400 cittadini stranieri regolarmente soggiornanti nel territorio regionale.

Caratteristica peculiare del progetto è stata l’organizzazione di percorsi di formazione linguistica unita alla conoscenza delle nozioni fondamentali di educazione civica e alla promozione di una cittadinanza attiva e consapevole, attraverso incontri dedicati ai servizi socio-sanitari, all’orientamento al lavoro e ai servizi offerti dal Terzo Settore.

I corsi, inoltre, avevano come fi nalità la preparazione al conseguimento della certifi cazione CILS (Certifi cazione di Italiano come Lingua Straniera) rilasciata dall’Università per stranieri di Siena, ente sostenitore del progetto.

Il progetto è nato dalla convinzione che la conoscenza della lingua del paese di accoglienza sia condizione imprescindibile per promuovere l’autonomia e la partecipazione attiva dei cittadini stranieri, permettendo il pieno soddisfacimento dei loro bisogni e l’esercizio consapevole dei loro diritti e doveri.

I corsi sono stati organizzati al fi ne di agevolare la partecipazione dei soggetti più svantaggiati ed esposti a particolari fragilità, aventi in genere maggiori diffi coltà a frequentare percorsi formativi. Sono stati dunque organizzati corsi rivolti a richiedenti asilo, rifugiati o titolari di protezione internazionale, detenuti, migranti di recente ingresso, inoccupati, disoccupati o precari e corsi specifi ci per sole donne. Nell’organizzazione dei corsi si è cercato di andare incontro alle varie esigenze, attraverso una maggiore fl essibilità degli orari e la predisposizione di opportune misure di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.

Una particolare attenzione è stata dedicata agli interventi formativi per sole donne, in considerazione delle necessità di informazione specifi che sul tema dei diritti e della cittadinanza di genere e delle loro diffi coltà di integrazione dovute alle minori possibilità

Il Progetto

“VERSOUNA CONSAPEVOLE CITTADINANZA ATTIVA”

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di accesso a percorsi di formazione linguistica e civica soprattutto a causa degli impegni familiari e della mancanza di reti di supporto parentali o amicali. Attraverso opportune misure di sostegno alla loro partecipazione, quali i servizi di babysitteraggio e la fl essibilità degli orari, si è inteso quindi favorire la socializzazione delle donne che costituiscono spesso anche il fulcro dell’integrazione sociale familiare.

Infi ne, fi nalità generale del progetto, è stato il rafforzamento della rete di partenariato del Terzo Settore promotrice del progetto, attraverso il coordinamento dei percorsi formativi, in modo che si operasse, nei diversi territori provinciali, secondo modalità omogenee e condivise di intervento, in grado di integrare la formazione linguistica a processi ampi di socializzazione e di promozione di una “cittadinanza attiva”, intesa come appartenenza consapevole alla vita della comunità.

Convegno fi nale del progetto “L’insegnamento dell’italiano L2 tra formazione linguistica ed educazione civi-ca: l’esperienza del Terzo Settore in Toscana” svoltosi il 12 Ottobre 2012 a Livorno presso il Centro Convegni “Le Corallaie” della SVS

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ENTE CAPOFILALa Storiadella Società Volontariadi SoccorsoIeri…

Ieri…

Quando è richiesto di scrivere alcune righe sulla storia di un’Associazione di Pubblica Assistenza, quale la S.V.S di Livorno, ci accorgiamo di quanto sia impossibile racchiudere il tutto in un pensiero, presi anche dal desiderio di non tralasciare qualsiasi momento della vita delle società laiche.

La Società Volontaria di Soccorso Pubblica Assistenza di Livorno, è un’associazione di volontariato costituita nel 1890, che persegue interesse di pubblica utilità a contatto con i bisogni della città e sempre più impegnata a garantire oltre ai servizi di soccorso quelli rivolti a prestazioni socio-assistenziali. Attiva ininterrottamente sin dalla sua nascita, i valori dell’associazione si ispirano ai concetti di umanità, solidarietà, carità, soccorso, abnegazione.

La nascita della S.V.S. si colloca nel periodo posto alla fi ne del XIX secolo dove, sull’onda dei pensieri Mazziniani, vi è un fi orire di associazioni di mutuo soccorso laiche che vanno subito a contrapporsi con quelle d’ispirazione religiosa, presenti alcune già dal medioevo, quali le Misericordie. L’idea del “reciproco aiuto” fra le persone bisognose e la “mutua assistenza” fra gli artigiani, gli operai e le altre classi di lavoratori, rafforza il concetto di fratellanza anche al dì fuori delle confessioni religiose; nascono le Società di Mutuo Soccorso, le Fratellanze, le Croci, che trasformano così il pensiero di “aiuto” in un’azione concreta.

Nei primi anni del 1880 è presente a Livorno una “Associazione fra gli Assistenti ai Malati” con lo scopo di aiuto reciproco fra i Soci; quest’Associazione fu sciolta dopo pochi mesi. Nel 1885 nacque la prima Associazione con veri intendimenti di Pubblica Assistenza per il soccorso ai bisognosi, si chiamerà “CROCE VERDE” e si costituisce uffi cialmente nel 1886. Nel 1889 risorse nuovamente la “Associazione di Mutuo Soccorso fra gli Assistenti ai malati - Pubblica Assistenza” la quale si pose subito in concorrenza con la già presente “Croce Verde”. Tale contrapposizione crea subito dei malumori in città ed accesi dibattiti soprattutto in Associazioni di uguale ispirazione, nelle Logge Massoniche, nei partiti politici ed alle Autorità e cittadini infl uenti. Ai dirigenti ed ai Soci delle due Associazioni di Pubblica Assistenza non resta che accelerare l’accordo a seguito delle pressanti richieste di “una sola Pubblica Assistenza cittadina”.

Società Volontaria di Soccorso Pubblica AssistenzaSede legale:Via San Giovanni, 30 - Tel. 0586 888888 / 896040Sede operativa Livorno nord:Via delle Corallaie, 10/14 - Tel. 0586 428001Sede operativa Livorno Sud:Via Ricci, 2 - (Ardenza - La Rosa) - Tel. 0586 505011e- mail: [email protected]

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Nel 1890 con la fusione della Croce Verde e della Pubblica Assistenza nacque la Società Riunita “SOCIETÀ VOLONTARIA di SOCCORSO”. Gli anni che precedono il confl itto mondiale vedono una fi orente attività della S.V.S. che con i suoi Soci e soprattutto i suoi Militi porta il proprio aiuto ai bisognosi ed alla città, aiuto riconosciuto con elogi pubblici ricevuti anche da alte cariche dello stato ed in prima persona dal Re. Il Senatore Luigi Orlando, già fondatore dei cantieri navali omonimi, è Presidente onorario della Società.

Un valido contributo è dato, prima dalla Croce Verde e poi dalla S.V.S., per la nascita della Federazione Nazionale delle Pubbliche Assistenze, per soddisfare il bisogno di organizzazione delle numerose Associazioni laiche sorte.

Esiste tutt’oggi documentazione della Pubblica Assistenza Croce Verde di Roma a quella di Livorno che invita ad accelerare i tempi della costituzione della Federazione Nazionale.

La Federazione fu costituita dopo circa sei anni e precisamente nel 1904. La S.V.S. ha la sua prima sede in un edifi cio appartenente al vecchio ospedale; l’Associazione è ancora giovane e non dispone di molti materiali e fondi quando scoppia la prima epidemia di colera nel 1893.

PUBBLICA ASSISTENZA LIVORNO

www.pubblicaassistenza.it

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L’opera dei militi è incessante, molti di loro furono vittime dell’azione altruistica, la città apprezza e plaude l’opera della S.V.S. È l’inizio dei riconoscimenti elencati in ordine cronologico : termine dell’epidemia Medaglie d’argento del Municipio e della Massoneria, 1905 Medaglia d’oro ricevuta dal Sindaco per conto della cittadinanza, 1906 Grande Diploma d’Onore all’Esposizione Internazionale di Milano, 1908 Medaglia d’argento del Ministero degli Interni e Medaglia d’oro da parte degli operai livornesi per il soccorso al terremoto di Reggio e Messina, 1912 Medaglia d’Oro all’Esposizione Internazionale di Roma, 1913 concorso Toscano Soccorsi tre medaglie d’oro e una targa d’onore, 1914 Concorso Nazionale soccorsi a Pescia medaglia d’oro, 1914 Medaglia del Re d’Italia.

Nel 1908 con solenni festeggiamenti, come riportato dalla stampa dell’epoca, s’inaugura il primo palazzo in Italia appartenente ad una Pubblica Assistenza l’attuale sede di Via San Giovanni e costruito grazie alle numerose offerte della popolazione, delle Istituzioni e del Re elencati nelle lapidi presenti all’interno. Scoppia la guerra e molti giovani militi sono chiamati al fronte; l’opera della SVS continua grazie allo sforzo dei militi anziani; molti militi inviati sulle linee di guerra non torneranno mai più. Il dopoguerra vede una ripresa dell’attività dell’Associazione, questa viene però subito ostacolata dagli avvenimenti politici. Il fascismo soffoca le Associazioni laiche di Pubblica Assistenza; la S.V.S. era giornalmente invasa da squadristi che con minacce, intimidazione e violenze cercano di distruggere e di allontare il corpo dei militi. I danni sono ingenti; la paura costrinse molti volontari a lasciare la Società ed una sola squadra rimane a garantire il servizio.

Non vi è lo scioglimento dell’Associazione perché IPAB, contrariamente a quello che avvenne alla S.L.S. di Ardenza (Società Laica di Soccorso) che da sezione della S.V.S. poco prima del secondo confl itto mondiale divenne Associazione autonoma. Il palazzo di Via San Giovanni fu distrutto dai bombardamenti; il piano terreno ancora agibile requisito prima dai fascisti ed in seguito dagli alleati. Per opera di sette Soci si ricostruisce l’attività della S.V.S. in una sede provvisoria. È un Tenente Colonnello che assume la carica di Commissario prefettizio. I primi soccorsi della SVS, ed anche il nuovo apprezzamento, si hanno quando un palazzo danneggiato dalla guerra crolla in una via principale di Livorno causando morti e feriti. Pur con serie diffi coltà economiche l’opera della S.V.S. non si arresta. Nel 1951 la S.V.S. partecipa ai soccorsi alla popolazione del Polesine. Nel 1960 una squadra di Militi vince cinque medaglie d’oro e la “Barella d’Oro” al Concorso nazionale di Savona.

Il seguito è storia moderna; è costituito il “Plotone Motorizzato” attuale Protezione Civile, si costituiscono sezioni (Montenero, Sciangai, Ardenza,Collesalvetti e nel 1986 Stagno), vi è la partecipazione alle sciagure nazionali dei terremoti del Friuli e della Campania, la tragedia del Moby Prince a Livorno, le alluvioni di Genova, Piemonte, Versilia fi no ad oggi impegnati in Umbria. Migliaia di interventi e di pubbliche riconoscenze quali l’assegnazione della “LIBURNINA d’ORO” da parte del Comune di Livorno in occasione del centenario ed il ricevimento uffi ciale da parte del Presidente della Repubblica On. Scalfaro nella Sua visita a Livorno. Alcune cifre della S.V.S. di oggi : 7000 soci, 357 militi, 14 ambulanze, 3 automediche, 3 mezzi della Protezione Civile, autofunebri, ecc. I particolari della S.V.S. sono infi niti e non potendo narrarli tutti è bello soffermarsi per qualche secondo e pensare a tutti i militi dell’ASSISTENZA (come è chiamata dai Livornesi) che hanno fatto grande la Società Volontaria di Soccorso.Ve

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…Oggi

La SVS Pubblica Assistenza oggi si colloca come una Istituzione a cui la cittadinanza livornese, ma anche quella dei territori limitrofi (Collesalvetti e recentemente Capraia Isola), è strettamente legata, in quanto nella sua “Mission” la “Pubblica Assistenza” esprime valore universale e nella sua “Vision” un interesse sempre maggiore ai bisogni della collettività.

Il numero dei soci ammonta attualmente a 9382 persone e sono oltre 580 i volontari disponibili di cui circa 300 coinvolti attivamente nei servizi sociali e sanitari di prossimità oltre che d’emergenza sanitaria legata al 118. I soci volontari che operano nei vari settori dal sociale al sanitario alla protezione civile sono 488. Da gennaio 2012 ospita 4 progetti di Servizio civile che vedono coinvolti 28 giovani suddivisi tra soccorso sociale, civile e sostegno scolastico.

Gli impegni e le attività vertono principalmente sul soccorso con le ambulanze (la S.V.S. garantisce circa il 60 % degli interventi totali di emergenza collegati al 118) con l’obiettivo

di essere punto di riferimento cittadino per la gestione degli interventi ordinari; opera nel campo sanitario e del sociale ed effettua servizio di trasporto ordinario e di emergenza per anziani e portatori di handicap in convenzione con il Comune di Livorno e l’ Azienda ASL 6 di Livorno.

Oltre all’attività istituzionale principale nel corso della propria storia ha sviluppato ulteriori attività quali: la Protezione Civile, le Maxiemergenze sanitarie, il Servizio Sociale, il Soccorso in Mare, l’Antincendio Boschivo, la Solidarietà Internazionale e le Attività culturali e ricreative con la costituzione del Circolo ricreativo “La solidarietà”, Il Poliambulatorio “Polo della salute” ed il servizio Onoranze Funebri. Dal 1975 la S.V.S. ha organizzato al proprio interno un gruppo di Volontari Donatori di Sangue affi liato all’AVIS Comunale di Livorno. La SVS ha varie sedi territoriali: Livorno Nord, Livorno Sud, Quercianella, Capraia Isola.

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Nel Settore sociale è attiva da oltre 10 anni con vari progetti come il Call Center sociale e il servizio di TELEASSISTENZA (con Telesoccorso, Telecompagnia, Telemedicina), la formazione dei soccorritori e della popolazione anche con corsi di formazione professionale. Tra le novità di quest’anno il servizio di Pony Sociale (volontari in scooter per l’assistenza agli anziani) ed il servizio di Salvamento in mare con l’acquisto di un nuovo gommone attrezzato per i soccorsi.

Il servizio di Telesoccorso assiste oggi oltre 250 persone anziane in collaborazione con i servizi socio- sanitari pubblici (Convenzione con il Comune di Livorno).

La SVS ha inoltre costituito il Circolo ricreativo “La solidarietà”, un’associazione di promozione sociale affi liata ARCI che, in occasione delle festività e nei fi ne settimana, organizza cene e serate danzanti, oltre a periodiche gite ed eventi sociali. Le cene e le serate danzanti sono ospitate presso le strutture di una delle due sedi associative a Livorno (una sede storica centrale e una sede dislocata nella zone industriale vicino alle grandi vie di comunicazione e dotata di un ampio parcheggio) che dispongono di una sala mense che ospita fi no a 150 posti, di una cucina adiacente e di due capannoni esterni per serate e gare di ballo e musica dal vivo. La struttura offre anche altri locali che sono disponibili per organizzare feste anche private e all’occorrenza di un Centro Convegni “Le Corallaie” da 200 posti.

Nel 2009 la SVS, in ottemperanza delle nuove normative fi scali, ha promosso la costituzione dell’impresa no profi t SVS Gestione Servizi srl che mantiene inalterati i valori e la missione dell’Associazione costituente così come la particolare attenzione all’offerta di servizi ad elevata qualità ed a prezzi calmierati.

La SVS Gestione Servizi srl svolge servizi a carattere extra-istituzionale della Società Volontaria di Soccorso fra i quali: il servizio di Impresa ed Onoranze Funebri, la formazione professionale con l’Agenzia Formativa FORMAVOL, le attività sanitarie ambulatoriali con il POLO per la SALUTE ed il servizio di ambulanza privata ed assistenza alle gare e manifestazioni. L’impresa è in possesso di certifi cazione ISO 9001:2008.

Dal 1982 la SVS ha scelto di complementare il suo campo d’azione offrendo anche prestazioni sanitarie nel campo della rieducazione funzionale e cardiologia offrendo servizi sanitari per i cittadini complementari a quelli del Servizio Sanitario Nazionale. SVS Gestione Servizi tramite il Poliambulatorio “Polo per la Salute” offre tutta una serie di servizi sanitari di base, visite specialistiche (ortopedia, riabilitazione, oculistica, studio

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dentistico…) e accoglie corsi AFA (Corsi di attività fi sica adattata) a tariffe agevolate rivolti attualmente a circa 100 anziani.

L’ Agenzia Formativa Formavol della S.V.S. Gestione Servizi s.r.l., accreditata e certifi cata UNI EN ISO 9011:2000, per lo svolgimento di attività formative riconosciute in campo sanitario, della sicurezza sul lavoro e della formazione professionale. Oggi FORMAVOL fa propria la Mission dell’S.V.S. Pubblica Assistenza che dai primi del ‘900 è stata impegnata nell’assicurare ai cittadini una formazione nei settori sanitari e sociale. L’attività FORMAVOL mira a diffondere la cultura della formazione in ambito socio-sanitario e della sicurezza aziendale, offrendo un servizio di alta qualità a costi contenuti.

Dal 2005 l’S.V.S. è riconosciuta Test Center AICA accreditato per il conseguimento della patente europea del computer ECDL e svolge regolarmente corsi di informatica, di base e avanzati, per rispondere all’esigenza della popolazione di sviluppare competenze in campo informatico necessarie per mantenere la capacità di utilizzare le tecnologie sempre più diffuse nel mondo del lavoro. Dal 2009 l’S.V.S. è anche sede locale PAAS che nel quadro dello sviluppo della società dell’informazione e della conoscenza, generano un servizio gratuito verso i cittadini e costituiscono un momento di animazione locale su quei temi.

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A partire dal 2005 è stato accolto nell’associazione il Gruppo SVS “Nati per comunicare”, costituito informalmente fi n dal 1994 e composto in prevalenza da ex insegnanti. L’associazione svolge varie attività in campo didattico - culturale e si occupa dell’insegnamento della lingua e cultura italiana agli stranieri e del servizio di doposcuola per il supporto linguistico e extrascolastico ad alunni stranieri nelle varie discipline a partire dalla scuola elementare per arrivare fi no agli studi universitari e all’età adulta.

La finalità di questo tipo di sostegno è favorire la progressiva e partecipe integrazione dei cittadini stranieri, giovani e adulti, nel tessuto sociale di accoglienza e per continuare la strada che intraprese negli anni ‘50 con dei corsi di alfabetizzazione agli italiani analfabeti. In tutti questi anni sono stati seguiti 1400 stranieri con più di 15 nazionalità diverse. Il servizio di doposcuola è sostenuto oggi grazie all’opera volontaria di circa 47 ex insegnanti che seguono circa 90 bambini e ragazzi stranieri in varie sedi cittadine oltre la sede centrale della SVS e presso diverse scuole primarie e secondarie di Livorno. Presso le scuole svolge anche laboratori interculturali e attività ricreative e socializzanti quali il “Laboratorio di animazione corporea” che utilizza il corpo come mezzo principale di espressione.

Il gruppo S.V.S. “Nati per comunicare” non si pone come unico scopo l’apprendimento della lingua, ma cerca anche nuovi sistemi per integrare i “nuovi italiani” con corsi di: poesia, autobiografi a, alfabetizzazione informatica, musica progetto Trool promosso dalla Regione Toscana, Spazio di ascolto, partecipazione a feste organizzate in collaborazione con vari Enti locali come le Feste dei popoli, incontri culturali e ricreativi per mettere in contatto i cittadini stranieri e gli autoctoni; inoltre fondamentale è la conoscenza del territorio e della cultura italiana infatti vengono organizzate visite guidate al Museo di Storia Naturale, al Museo Fattori etc… È stata inoltre realizzata la collaborazione ad alcune iniziative promosse dall’Uffi cio del Difensore Civico, documentate con una pubblicazione a cura del Comune di Livorno.

Il progetto regionale “Verso una consapevole cittadinanza attiva” ha permesso la realizzazione di corsi di lingua e cultura italiana per stranieri fi nalizzati anche alla certifi cazione CILS (Certifi cato di Italiano come Lingua Straniera) avviando una profi cua collaborazione con l’Università per Stranieri di Siena.Ve

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LA RETEDI PATERNARIATO

Provincia PARTNER

Pisa

1) Al Alif 2) Cooperativa sociale il Ponte3) CIF Pisa4) AICS Pisa5) Frida6) El Comedor estudiantil Giordano Liva

Livorno 7) CeSDI

Firenze8) AICS Comitato Regionale Toscana9) AICS Firenze

Lucca 10) CIF Porcari

Arezzo11) Pubblica Assistenza di Rassina12) AICS Arezzo

Massa Carrara

13) AICS Solidarietà14) FASIM15) Cittadini del mondo 16) CIF Carrara17) Cif Massa

Grosseto 18) AICS Grosseto

Siena 19) ACLI Colf Siena

Pistoia20) Croce Verde PT 21) Cooperativa sociale “Gli altri”

Prato22) AICS Prato 23) Cooperativa sociale Pane & Rose

I partner del progetto, suddivisi per Provincia, sono:

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I CORSIdi LINGUA ITALIANA

e EDUCAZIONE CIVICA

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I 20 corsi di lingua italiana e di cittadinanza attiva erano rivolti sia a uomini che a donne immigrati provenienti da paesi terzi regolarmente residenti nei territori prescelti. Sono stati attivati, sulla base dei fabbisogni formativi emersi nei diversi territori, 17 corsi di livello A2 e 3 corsi di livello B1 del “Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue” (QCER).

Gli iscritti ai corsi sono stati complessivamente 396, di cui 205 uomini e 191 donne. Al fi ne di agevolare la partecipazione delle donne immigrate, sono stati predisposti dei corsi di lingua a loro specifi catamente dedicati e sono state messe in atto delle azioni di sostegno per facilitare la partecipazione di donne con bambini, quali orari dei corsi fl essbili e il servizio di babysitteraggio.

In particolare, i corsi miravano a promuovere l’integrazione degli immigrati attraverso l’offerta di moduli formativi strutturati nel rispetto degli standard qualitativi del livello di conoscenza A2 del QCER, necessario per il rilascio del Permesso di soggiorno di Lungo periodo- ex Carta di soggiorno. Inoltre scopo dei corsi è stata la promozione della conoscenza della cultura ed educazione civica italiana, attraverso il collegamento dei percorsi di apprendimento della lingua ai processi di socializzazione sviluppati nell’ambito dei servizi e dei contesti ricreativi e culturali delle reti associative e del Terzo Settore.

Sono state attivate due tipologie di corsi: − Corso di educazione linguistica e civica rivolti a 20 uomini e donne adulti, di livello

A2 o B1 e della durata di 70 ore.− Corso di educazione linguistica, culturale e civica rivolto a 20 donne, di livello A2

o B1 e della durata di 70 ore.

La struttura dei corsi prevedeva un modulo introduttivo composto da un test di ingresso fornito dall’Università per Stranieri di Siena che ha permesso la suddivisione delle classi in livelli A2 o B1 e in classi di tipo misto o rivolti a sole donne.

Il programma didattico dei corsi si è basato sui contenuti linguistico- comunicativi previsti dal Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue (QCER) e dalle Linee guida del Centro CILS dell’Università per Stranieri di Siena. Alla formazione linguistica sono state dedicate complessivamente 55 ore per ciascun corso.

I CORSI

I Cor

si

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Oltre alla formazione linguistica i corsi prevedevano un modulo di cittadinanza attiva di 15 ore così articolato:− 6 ore di educazione civica− 3 ore di orientamento ai servizi socio- sanitari− 3 ore di orientamento al lavoro− 3 ore di orientamento ai servizi del Terzo Settore

In particolare il programma dei corsi di livello A2 e B1 mirava al raggiungimento dei seguenti obiettivi di competenza linguistico - comunicativa suddivisi nelle diverse abilità della lingua come previsto dagli standard del citato “Quadro comune di riferimento europeo per la conoscenza delle lingue” (QCER) come di seguito riportato.

Liv. A2 (Quadro Comune Europeo di Riferimento)

• Abilità di ascolto: comprensione di parole ed espressioni di uso frequente • Abilità di parlato: uso di semplici espressioni e frasi per descrivere contesti familiari

e consueti: le condizioni di vita, la carriera scolastica e il lavoro attuale o il più recente.

• Abilità di interazione: comunicazione relativa a compiti semplici e di routine che richiedano uno scambio semplice e diretto di informazioni su argomenti e attività consuete.

• Abilità di lettura: comprensione di testi brevi e semplici; reperimento di informazioni specifi che e prevedibili in materiale di uso quotidiano (pubblicità, programmi, menù e orari); comprensione di lettere personali semplici e brevi.

• Abilità di scrittura: scrittura di semplici appunti e brevi messaggi su argomenti riguardanti bisogni immediati.

Liv. B1 (Quadro Comune Europeo di Riferimento)

• Abilità di ascolto: comprensione globale di discorsi chiari in lingua standard su argomenti familiari, relativi alla vita quotidiana; comprensione globale di trasmissioni radiofoniche e televisive su argomenti di attualità o temi di interesse personale o professionale.

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• Abilità di parlato: capacità di descrivere, collegando semplici espressioni, esperienze e avvenimenti, i sogni, le speranze e ambizioni; capacità di motivare e spiegare brevemente opinioni e intenzioni capacità di narrare una storia e la trama di un libro o di un fi lm, descrivendo le proprie impressioni.

• Abilità di interazione: partecipazione attiva a situazioni comunicative occasionali; partecipazione spontanea a conversazioni su argomenti familiari, di interesse personale o riguardanti la vita quotidiana (per es. la famiglia, gli hobby, il lavoro, i viaggi e i fatti d’attualità).

• Abilità di lettura: comprensione di testi scritti prevalentemente in linguaggio quotidiano o relativo all’area di competenza professionale; comprensione di testi descrittivi relativi a avvenimenti, sentimenti e desideri (ad es. lettere personali).

• Abilità di scrittura: produzione di semplici testi coerenti su argomenti noti o di interesse personale; produzione di lettere personali con descrizione di esperienze e impressioni.

La metodologia adottata si è basata sull’impiego di tecniche attive e di strumenti (giochi d’aula, video, ecc.) atti a favorire la socializzazione ed il racconto del vissuto personale da parte di tutti i partecipanti. Durante le lezioni i docenti si sono avvalsi anche degli strumenti informatici utili per supportare l’apprendimento della lingua italiana e la migliore conoscenza ed accesso ai servizi del territorio, utilizzando le risorse disponibili on line. In particolare gli allievi sono stati indirizzati verso l’utilizzo della rete dei punti PAAS diffusi nel territorio regionale che hanno sede presso le associazioni e gli altri enti aderenti alla rete. Come supporto alla didattica, i docenti si sono avvalsi dei moduli formativi resi disponibili dalla piattaforma regionale TRIO, il portale di web learning della Regione Toscana.

Per la scelta del materiale didattico è stata fornita agli enti partners organizzatori dei corsi una bibliografi a comune di riferimento da cui attingere per la scelta dei testi. Ad ogni allievo è stato fornito un libro di testo, integrato in alcuni casi da un eserciziario e da materiali didattici specifi ci per la preparazione dell’esame CILS.

Per le docenze dei corsi è stato incaricato personale esperto nelle specifi che materie di competenza.

La formazione linguistica è stata affi data a docenti italiano L2 (lingua seconda) con esperienza pluriennale ed esperti nella preparazione alla certifi cazione CILS, preferibilmente in possesso della qualifi ca di somministratori dell’esame dell’Università per Stranieri di Siena. I C

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I docenti non in possesso della qualifi ca hanno frequentato il corso apposito per somministratori di I e II livello erogato dall’Università per Stranieri di Siena.

Le docenze di educazione civica sono state affi date nella maggior parte delle Province ad una stessa docente, la Dott.ssa Rossana Caselli (vedi apposita sezione dedicata), che ha eleborato un programma comune al fi ne di rendere la formazione civica la più omogenea possibile ed utilizzato come guida per tutti gli altri corsi non coperti dalla sua docenza.

Gli incontri dedicati all’orientamento ai servizi socio-sanitari, del lavoro e del Terzo Settore hanno previsto come relatori, per la maggior parte dei corsi, gli operatori pubblici locali o esperti in materia.

Per favorire la massima partecipazione ai corsi era possibile inoltre attivare un servizio complementare di babysitteraggio (per i corsi rivolti a sole donne) e in caso di necessità anche un servizio di trasporto per persone disabili.

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Aspetto peculiare dei corsi di lingua e cultura italiana realizzati all’interno del progetto è stata l’unione della formazione linguistica alla formazione civica e all’orientamento ai servizi del territorio.

Ogni corso realizzato prevedeva infatti un modulo di cittadinanza attiva così articolato:- Educazione civica (6 h).- Orientamento ai servizi socio-sanitari (3 h).- Orientamento al lavoro e alla formazione professionale (3 h).- Incontro informativo sul Terzo Settore (3 h) (associazioni/ enti/ realtà che operano

in loco con e per i migranti).Dato il ristretto numero di ore dedicate, dovute alla necessità di privilegiare prima di tutto

la formazione linguistica, gli incontri sono stati pensati come momenti di introduzione e primo avvicinamento ai servizi e alle tematiche collegate. Fondamentale infatti è stato fornire, in ogni incontro, dei riferimenti e recapiti a livello locale dove poter rivolgersi per approfondimenti e ulteriori richieste di informazioni.

Di seguito sono riportati i principali argomenti oggetto delle lezioni, diffusi come linee guida per i corsi realizzati nelle varie province.

Orientamento ai servizi socio-sanitari:1. Breve cenno sul Sistema Sanitario Nazionale.2. Breve cenno sulla legge regionale e sul diritto alla salute per tutti (senza distinzione

di status giuridico).3. Richiesta/ottenimento e utilizzo della tessera sanitaria.4. Servizi sanitari gratuiti e prestazioni sanitarie a pagamento (ricetta medica e chiarimenti

sui ticket sanitari).5. Strutture ospedaliere (compreso il pronto soccorso/118/ guardia medica) e distretti

sanitari locali.6. La fi gura del medico di famiglia e le visite specialistiche.7. Assistenza psicologica.8. Servizi sociali: segretariato sociale, accesso ai servizi e la fi gura dell’assistente sociale,

assistenza alle famiglie indigenti (come viene calcolato il grado di indigenza).Ed in particolare per le donne:1. Assistenza familiare.2. Consultori ginecologici e pediatrici (se esistenti servizi di mediazione linguisticoculturale).3. Centri antiviolenza e supporto psicologico per donne che hanno subito maltrattamenti.4. Assistenza al parto (corsi pre-parto e monitoraggio continuo durante il periodo di

gestazione).5. Presentazione dei servizi dedicati all’istruzione dei fi gli (accesso agli asili nido, scuole

prima infanzia etc…).

MODULO diCITTADINANZA ATTIVAOrientamentoai Servizi

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Orientamento al lavoro:1. Breve cenno sulla legislazione del lavoro in italia e la tutela dei diritti dei lavoratori (Introduzione del ruolo e della presenza dei sindacati sui luoghi di lavoro).2. Diritti e doveri dei lavoratori: tipologie di contratto, diritti sul lavoro (ferie, malattia,

tfr…), sindacati e lavoro nero o sommerso.3. Informazioni per il riconoscimento del titolo di studio conseguito all’estero.4. Compilazione di un curriculum vitae (valorizzando le esperienza pregresse anche nel

paese di provenienza).5. Annunci di lavoro, come rispondere agli annunci, lettera di motivazione e di referenza.6. Ricerca offerte di lavoro tramite siti internet o mezzi di comunicazione (mappatura

dei principali siti internet dove ricercare lavoro e dei quotidiani o riviste locali e nazionali che pubblicano annunci di lavoro) e come riconoscere e difendersi dalle truffe.

7. Luoghi istituzionali e privati dove ricercare il lavoro in loco (circuito formale: centri per l’impiego, agenzie interinali, etc. Circuito informale: luoghi di culto, luoghi ricreativi, associazioni, etc..).

8. Colloquio di lavoro.9. Accesso a corsi di formazione professionale ed espletamento di stage e tirocini

formativi.

Incontri informativi sul Terzo Settore:L’incontro è concepito non tanto come una docenza ma piuttosto come l’occasione

per far conoscere agli allievi del corso le opportunità e i servizi offerti dagli enti del Terzo Settore presenti nel territorio dove vivono. È stato dunque concepito come un incontro con i rappresentanti di enti (associazioni, cooperative etc…) che sono chiamati a far conoscere le loro attività e i servizi di cui possono usufruire i migranti.

1. Cosa signifi ca il termine terzo settore e quali realtà ne fanno parte.2. Mappatura del volontariato presente in loco e breve descrizione dei servizi offerti

(i Rappresentanti delle associazioni sono invitati a partecipare e presentare gli enti che rappresentano e le loro attività).

3. Come diventare volontari e signifi cato del lavoro volontario.4. Cenni sulle diverse tipologie di volontariato (sociale, culturale, ambientale, etc.) e

offerta di servizi gratuiti.5. Partecipazione attiva e consapevole alla crescita e allo sviluppo del territorio e della

società.6. Associazioni di migranti: tipologie e fi nalità.7. Centri ricreativi e occasioni di socializzazione offerte dal territorio.

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MODULO diCITTADINANZA ATTIVA

di Rossana Caselli

Ho avuto l’incarico di svolgere docenze di educazione civica: due incontri di 3 ore ciascuno e quindi 6 ore complessive. È una goccia: una manciata di ore, insuffi cienti certamente per un obiettivo così ambizioso come quello di sviluppare una “consape-vole cittadinanza attiva”, come indica il titolo del progetto stesso che ho collaborato ad elaborare. Si è trattato certamente di una BELLA ESPERIENZA, innanzitutto umana. Penso che questa esperienza possa aiutare anche ad integrarci meglio se la “raccontia-mo”, perché da questi incontri sono venute tante indicazioni in tal senso, che potrebbe essere anche per altri corsi di questo tipo e forse anche per migliorare possibili nuove edizioni di questo tipo di corsi.

Il mio corso è stato innanzitutto un messaggio di benvenuti/e al centro Italia Non vi sono stati allievi ed insegnanti, ma persone che hanno diverse risorse culturali che si sono incontrate e hanno avuto il piacere di conoscersi meglio.

Penso infatti che l’integrazione va fatta in due direzioni: sei tu che ti ascolti me e quindi ti racconto anche le mie regole di convivenza civile e ti parlo delle regole della nostra società: la Costituzione, la nostra storia, la partecipazione e cittadinanza attiva ed il ruolo del terzo settore, del volontariato, in Italia e in Toscana, come si ottiene la cittadinanza italiana e quali sono i diritti e doveri delle persone che vi migrano, ecc. Ma anche io mi devo adattare a te e quindi innanzitutto ti ascolto, ti do il mio benvenuto nel nostro paese, cerco di capire le tue regole perché se ci capiamo, se condividiamo la “casa” comune e abbiamo regole che condividiamo, ci stiamo bene tutti. Si tratta quindi innanzitutto di sviluppare un dialogo tra le diversità, anche in aula, con questo corso d’italiano, evidenziando che questo può produrre reciproci vantaggi se ben gestito. Ben gestito signifi ca anche cambiando da entrambe le parti, cooperando anche con intel-ligenza, capendo che vi sono reciproci vantaggi e possibilità se si gestiscono gli spazi confl ittuali in modi “costruttivi”. I vantaggi reciproci sono quindi posti in evidenza dopo il primo momento di ascolto reciproco.

In sintesi, ecco i punti essenziali del modulo di educazione civica:

1) Prima di parlare quindi delle nostre regole di convivenza ho ascoltato loro. Gli immigrati che ho incontrato con questo progetto sono persone che contribuiscono anche al nostro benessere, alla nostra vita familiare, con progetti migratori non più transitori, bensì “stabili”. Spesso sono intenzionati a richiedere la cittadinanza italiana.

“Benvenuti al Centro Italia”

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Nonostante questo intendimento di rimanere sui nostri territori, di frequente non co-noscono bene i diritti che sono riconosciuti loro (per esempio: cure mediche/ricoveri ospedalieri, per tutti; l’opportunità del servizio civile; la possibilità di fare domanda per una casa presso enti locali; cosa sono e a cosa servono gli stessi contributi INPS; come denunciare la violenza domestica o lo stalking -spiegando cosa s’intende con tali termini - o chi ti costringe alla illegalità anche sul lavoro, i diritti dei minori e l’obbligo scolastico o alla bigenitorialità, ecc). Quasi la metà delle persone che ho incontrato nei corsi non sanno con esattezza come e quando possono ottenere la cittadinanza italiana, o quando e in che condizioni i ragazzi nati e vissuti sui nostri territori possono chiederla al compimento dei 18 anni. Opportuno è stato quindi dare loro questo tipo di informazioni. Vi sono state giovani coppie che hanno deciso di sposarsi durante il corso, capendo che così era più semplice per ottenere la cittadinanza italiana di lei essendo lui ormai italiano. O mamme che han deciso di non tornare con il fi glio piccolo ed il nuovo nascituro nel paese d’origine per più di un anno.

2) Opportuno è stato anche fare corsi per donne, come farne in carcere. Opportuno dare informazioni sui diritti/doveri che non possiamo dare per acquisite: molte in-formazioni non le hanno! Inoltre tra donne si crea un clima di sostegno reciproco, di socializzazione che continua anche fuori dal corso, scambiando informazioni sulla maternità, sulle scuole dei fi gli, sulla casa o altro: elementi che aiutano specialmente le nuove arrivate a sentirsi ben accolte da chi ha già passato questo tipo di esperienza. Anche in carcere è stato importante fare questo corso che ha avuto come fi lo con-duttore proprio cos’è la legalità: fuori e dentro il carcere. Anche facendoci intuire la violenza dei rapporti che talora hanno accompagnato progetti migratori che sono fi niti proprio in fondo alle celle di un carcere.

3) La lingua italiana diventa tua se è anche la lingua dei tuoi sentimenti e non solo dei rapporti con gli italiani. Quindi, dopo lo scambio iniziale di informazioni e conoscenze reciproche, nelle aule dei nostri corsi, ho parlato delle ragioni dei processi migratori partendo dai cambiamenti delle nostre famiglie (per es.: aumento degli anziani e delle donne al lavoro, matrimoni e nascite in diminuzione, ecc) e delle loro famiglie (la prima generazione di così tante donne che emigrano e perché, dei rapporti delle famiglie transnazionali, ecc.). Abbiamo parlato poi del loro lavoro e della disoccupa-zione, qui e nei rispettivi paesi, ma anche delle guerre da cui molti di loro fuggono alla ricerca di una pace che talora non hanno mai conosciuto da quando sono nati. Parlare dalle proprie famiglie, ossia della dimensione apparentemente privata, dei

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loro progetti migratori, per poi passare alla dimensione sociale: cambiamenti anche delle società globalizzate e delle famiglie transnazionali, di cos’è e come possiamo costruire “benessere” e felicità, sia in famiglia che nella società, di cosa signifi ca libertà e solidarietà, ancora in famiglia e nella società. Ognuno ha quindi espresso anche con lavori di gruppo le proprie opinioni e sentimenti. Il lavoro di gruppo si è concentrato soprattutto sui temi della famiglia, del benessere e cittadinanza attiva, indicando anche cos’è la felicità per ognuno di loro adesso, qui in Italia. Qui sotto riporto alcune delle frasi che essi hanno scritto in alcuni lavori di gruppo (Allegato 1).

4) Dopo questi lavori di gruppo di solito ho lavorato molto sui punti in comune tra la nostra Storia d’Italia e della Toscana e la loro storia anche personale, di ognuno di loro. Ho parlato dell’Italia e degli italiani come storie anche di emigrazioni e di ricerca di soluzione a tante povertà; delle divisioni storiche tra nord e sud, del debole senso dello “Stato” e del pubblico che “storicamente” si è sviluppato nella nostra “giovane” nazione unita; delle invasioni dei nostri territori, della dittatura fascista e del riscatto della resistenza; della Costituzione, sempre viva e lungimirante, delle diffi coltà della democrazia oggi in Italia e non solo, del potere delle mafi e e della corruzione, della cittadinanza attiva. Non ho elencato leggi e norme “statiche”, ma ho parlato delle leggi come qualcosa di vivo ed in cambiamento, con opinioni diverse, tra “crisi” di democrazia e bisogno di sicurezze, parlando così anche del ruolo del Terzo Settore e del prendersi cura del nostro vivere insieme, dei beni comuni. Ma anche del grande aiuto che gli immigrati possono dare oggi nel rinnovare la democrazia aiutando il consolidarsi di processi di fi ducia reciproca, anziché di divisioni e confl itti sociali che spesso caratterizzano questa fase di crisi economico-fi nanziaria. Si è parlato quindi dell’importanza della politica perché le istituzioni possano assolvere al loro compito bene, e della cittadinanza attiva come linfa sia della politica che delle istituzioni, che dei rapporti di reciproca fi ducia.

5) Gli immigrati che ho incontrato hanno caratteristiche che fanno capire le potenzialità enormi di nuova cittadinanza che essi hanno, ma in forme diverse da quelle a cui noi siamo abituati: sono soprattutto potenzialità di ASSOCIAZIONI DI IMMIGRATI, più che di associazioni PER IMMIGRATI. Loro sono interessati a associazioni “di ponte” anche con i loro paesi, per favorire scambi e facilitazioni di rapporti. Gli immigrati che ho incontrato non sono “CHIUSI” nella propria visione nazionale, ma sono ormai “viaggiatori della globalizzazione”. Sono molto “attivi” rispetto alla propria vita. Han-no affrontato spesso innumerevoli diffi coltà, lunghi viaggi talora durati anni, anche

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ragazzi diventati uomini o donne scappando dai propri paesi e lasciando tutto alle spalle, affrontando con coraggio tutto ciò che si trovavano a fronteggiare. Queste persone hanno nutrito una fi ducia in sé stessi, nelle proprie capacità di cavarsela senza delegare troppo agli altri. Queste persone venute da paesi lontani (si sta parlando di altri continenti) si sono formate attraverso queste esperienze tanto da non poter essere solo destinatari delle politiche che oggi li riguardano, né essere solo parte di associazioni per immigrati. Essi non sanno spesso come farsi sentire dagli EELL, dalle istituzioni: vorrebbero incontri “diretti”, non sempre mediati da rappresentanze di diverso tipo. Essi sono alla ricerca di rapporti diretti in cui confrontarsi, sperimen-tarsi come nuovi cittadini. Per questa ragione, credo, è anche risultato molto facile scrivere tutti insieme, in aula, al Ministro Andrea Riccardi quando è venuto in visita a Livorno il giorno della Pace. Allego anche la lettera (Allegato 2), per comprendere meglio il tipo di cittadini stranieri che hanno frequentato questi corsi: uno di loro ha detto che era contento di scrivere ad “Andrea”, perché è “mio amico era a Firenze con noi quando è morto senegalese ho fi ducia”. Questi rapporti o occasioni d’incontro infatti creano fi ducia e coesione sociale sui territori.

6) Mi sono chiesta come favorire lo sviluppo di questa “nuova” cittadinanza attiva? Avanzo alcune proposte: la Regione innanzitutto, potrebbe sviluppare protocolli d’intesa accordi (con EELL, con Cesvot) per favorire le OdV degli immigrati (non solo “per”, ma “con” e “degli”), soprattutto di tipo “trasversale” e interculturali, che sviluppino forme di partecipazione “deliberativa”: ossia, non tanto favorire forme di democrazia “rappresentativa” (Consulte), ma tipi di “laboratori territoriali” aperti su specifi ci problemi (anche perché esistono molte diversità anche negli welfare dei nostri territori) con la partecipazione delle istituzioni, e promuovendo la rete dei la-boratori stessi. Gli stessi corsi d’italiano, come questo, potrebbero esser occasioni di incontri tematici a livelli territoriali diversi. Soprattutto perché mettono in rete le piccole associazioni di e con gli immigrati.

7) Cosa migliorare inoltre per ciò che concerne l’educazione civica:

• Il coordinamento tra docenti, all’interno di ogni edizione, per far sì che i corsi siano trasversalmente di educazione civica e non di sole 6 ore: la convivenza in famiglia, nelle proprie comunità o società, può ben coniugarsi con l’uso degli articoli, dei verbi o avverbi, e si possono affrontare temi di educazione civica e quelli d’italiano in modi più coordinati durante tutta la durata del corso.

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• I tutor dovrebbero sollecitare la continuità delle presenze: la continuità è importan-te per i risultati perché il nostro messaggio è che noi insegnanti ci teniamo a loro e loro sono importanti per noi. A volte l’educazione civica è vista nel programma del corso come una “materia misteriosa”, comunque non è l’italiano. Quindi alcuni non vengono perché non capiscono cosa sia. Credo quindi che sarebbe utile se i tutor spiegassero e sollecitassero la loro presenza prima dell’inizio del modulo di educazione civica.

• L’uso del PC in tutte le aule, sia per gli insegnanti che per gli studenti: questo perché educazione civica è anche ricerca di informazioni e rapporti con istituzioni e sarebbe utile insegnare loro a cercare le informazioni che servono. Molti non lo sanno fare, non solo perché conoscono poco l’ italiano, ma perché non sanno dove andare a cercare le informazioni stesse.

• Fare rete tra le associazioni, scambiandosi valutazioni intermedie, mettendo insieme anche risorse e le proprie esperienze: un TS che sappia parlare unitariamente, non frammentato, ai nostri “nuovi” cittadini, per sollecitare la loro partecipazione attiva. Ciò farebbe bene sia al nostro TS che per promuovere nuove forme di cittadinanza attiva degli immigrati.

• Allargare i corsi anche agli immigrati comunitari almeno come uditori: cittadinanza attiva è anche favorire ponti con altri.

• Lasciare loro materiali, compiti da fare e soprattutto favorire l’espressione sui concetti di base: quando una lingua è quella con cui esprimi i tuoi sentimenti ed idee, quella è diventa la tua lingua e non quella degli insegnanti .

• Ribadiamo poi che le istituzioni dovrebbero dare una mano per avviare territo-rialmente dei laboratori intesi come momenti di ascolto del TS per e di immigrati, coordinando territorialmente, come già detto.

In conclusione

L’esperienza è stata molto positiva, anche per gli insegnanti che come me hanno lavorato proprio su un concetto (quello della cittadinanza attiva)

apparentemente così diffi cile eppure ben “percepito” dagli immigrati che hanno partecipato ai nostri corsi, sia pure nella limitatezza delle ore a disposizione. È stato utile lavorare con reti di piccole associazioni, ma sarebbe ancor di più avere anche al fi anco sia rappresentanti delle istituzioni che del Cesvot, per fare rete, per dare ascolto ai risultati di questi corsi, per favorire processi di integrazione che siano anche di democrazia diretta e di reali sistemi di governance territoriale.

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Il punto di vistadegli studenti….

Rifl essioni degli studentisulle parole - chiave

proposte nei lavori di gruppo

BENESSERE E FELICITÀ: COSA TI FA SENTIRE BENE IN QUESTO PAESE, COSA TI DÀ FELICITÀ, SIA QUANDO SEI SOLO CHE QUANDO SEI CON GLI ALTRI?La cosa che mi rende più felice è quella di telefonare spesso alla mia famiglia per sapere le loro notizie, poiché si trovano lontano da me. Ascoltare la loro voce al telefono mi rende felice ed ho la sensazione di sentirli vicini, specialmente mio marito e mio fi glio. La mia famiglia è numerosa e non posso telefonare spesso a tutti, quindi mi accontento di scrivere lettere su internet, specialmente alle mie sorelle, fratelli e nipoti. Felicità è rimanere in contatto con tutti loro, anche se sono qui ormai da più di dieci anni e son venuta per far studiare mio fi glio sino all’università, come lui desiderava sin da bambino. Adesso ha un master in economia. L’anno prossimo tornerò in Bolivia, ma vorrei poter aiutare tutte le donne che emigrano con la mia esperienza: ne sarei felice!Isabella, Bolivia

L’arte in carcere rappresenta un modo di esprimersi e di raccontare i tuoi pensieri, di creare, di inventare. L’arte di fa viaggiare senza limiti. L’arte in carcere rappresenta molto, anche un po’ di libertà e di felicità.Marcelino, Brasile (carcere di Pisa)

Sono siriana e per me la famiglia è tutto. Qua in Italia vivo con mio marito e la mia bella bimba in una casa bella e grande. Loro danno a me felicità e anche amore, ma rimangono dentro il cuore i miei genitori che vivono insieme in Siria. Quando penso alla mia famgilia sono felice anche se siamo un po’ qui ed un po’ là.Berabie Sabah, Siria

FAMIGLIAFamiglia è dove c’è amore e rispetto: la comunità dove vivo, a Firenze, è la mia famigliaChamekh, Costa d’avorio

La mia famiglia: è composta da papè, mamma e fi gli. Mio baba ha due mogli: quindi è dif-fi cile di vivere insieme. La mia mamma ha 4 fi gli e l’altro marito 3 fi gli. Loro sono piccoli e non hanno lavoro. Mio baba per forza deve avere due case ma comunque è molto diffi cile. Secondo me la monogamia è meglio. Si vivono con calma e con tranquillità le famiglie e si possono fare tante cose senza diffi coltà. Qui in Italia vorrei una famiglia così, monogama. (non fi rmato)

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La mia famiglia sono il mio papà e mamma che sono morti, le mie sorelle e fratelli che sono in Thailandia, e la mia moglie e fi gli che siamo qui: la mia famiglia è oltre il tempo e lo spazio dove vivo.Famiglia: ho un fi glio di 6 anni, uno di tre e uno di un anno. Loro sono tutti in Kenya. La mia famiglia è là.Amhedmiri, Kenya

SOCIETÀ E CITTADINANZA ATTIVAÈ essere liberi di viaggiare, di andare e tornare, di aiutare a risolvere i problemi degli altri e degli altri che aiutano a risolvere i tuoi. È essere attivi nella vita.

Fa bene essere cittadino di uno stato dove vivi, perché hai diritti uguali come tutti gli altriMarlene Kapita

La cittadinanza attiva per me signifi ca fare qualcosa per paese dove stai, se anche non è tuo paese origgine. Cmq vivere una vita attiva, come noi che migriamo, anche rispettare le legge e aiutare possibilmente.Maia Morchaster

Cittadinanza attiva vuol dire vivere in un paese civile, dove c’è la pace.

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Lettera degli studenti del corso organizzato dall’associazione CeSDI di Livorno, al Ministro per la Cooperazione Internazionale e l’Integrazione Andrea Riccardi, in occasione della sua visita a Livorno per la Giornata cittadina per la Pace (28 maggio 2012) promossa dalla Comunità Sant’Egidio.

“Buongiorno caro Sig. Ministro!

Scriviamo da parte di tutti gli stranieri che frequentano il corso di lingua italiana presso il CeSDI di Livorno. Innanzitutto, siamo molto contenti di essere in Italia e poi siamo molto lieti che Lei si trova qui, con noi, per il Giorno della Pace e noi abbiamo l’opportunità di parlare con Lei. Siamo giovani stranieri dai diversi paesi (Ucraina, Nigeria, Libia, Etiopia, Costa d’Avorio). Siamo venuti qui perché nei nostri paesi manca lavoro e qualcuno è scappato dalla guerra. Pensiamo che per integrarci meglio nella vita della comunità italiana noi avremo bisogno che i nostri permessi di soggiorno avessero un tempo di scadenza più lungo. Chiediamo riconoscimento per i rifugiati politici. Se noi, gli stranieri, avessimo più diritti civili, potremo aiutare gli altri, per esempio facendo volontariato e soprattutto aiutare chi è straniero come noi. Abbiamo bisogno anche di facilitare i ricongiungimenti con le nostri famiglie e con i nostri cari.Italia è un bel paese e noi siamo orgogliosi di essere oggi qui e di avere la possibilità di creare un futuro insieme perché vorremo avere la speranza di cambiamenti non solo per noi, ma anche per i nostri fi gli. Ci troviamo bene a Livorno: gente allegra, onesta, gentile e quindi vorremo rimanere qui. In particolare vorremo che lo status di rifugiato politico fosse riconosciuto in tempi molto brevi, perché molti di noi che vengono da paesi in guerra, vorrebbero potersi costruire una nuova vita, essere padroni della propria esistenza e non solo in mezzo alle onde di un mare, che non fi nisce mai. Siamo in attesa di una sua risposta che speriamo possa arrivarci a breve.Grazie. Cordiali saluti.”

Livorno, 28 maggio 2012

Kseniia Kosiakova (Ucraina)Rayssa Chervinska (Ucraina)

Aurora Hila (Albania)Durcim Gonzalves dos Prazeres (Brasile)

Bayiré Moumouni (Burkina Faso)Guinko Adama (Burkina Faso)

Zhugay Mariya (Ucraina)

Bichara Abdelkahhar (Marocco)

Sikirullah Iyanda (Nigeria)

Samuel Mercy Onogueresham (Nigeria)

Livia Vaypan (Ucraina)

Lettera degli Studential Ministro Andrea Riccardiin occasione della “Giornatacittadina per la Pace”

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ENTI e ASSOCIAZIONIPARTNER

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PROVINCIA DI LIVORNO

Ente capofi la: SVS Pubblica AssistenzaEnte partner: CeSDICorsi realizzati: 2 corsi misti per migranti e richiedenti asilo politicoEvento fi nale: Convegno fi nale “L’insegnamen-to dell’italiano L2 tra formazione linguistica ed educazione civica: l’esperienza del Terzo Settore in Toscana”

Associazione CeSDI (Centro Servizi Donne Immigrate)

Via degli Asili, 35 - Livorno - Tel./Fax 0586 834350e-mail: [email protected]

Il CeSDI è un’associazione di volontariato onlus nata in modo informale a Livorno nell’aprile 1996, nella casa d’Amina, una donna somala che accoglieva un gruppo di donne di diversi paesi. Il gruppo di donne si riuniva inizialmente per stare insieme e condividere le diffi coltà dell’inserimento nella società di accoglienza e trovare quindi un supporto reciproco. Successivamente, compresa l’importanza di questo supporto è stata creata una rete di sostegno sempre più estesa per le donne immigrate presenti a Livorno, per gestire servizi rivolti alla popolazione immigrata e per animare e sensibilizzare la realtà cittadina al dialogo e alla conoscenza tra le culture. Formalmente l’associazione è stata fondata nel mese d’ottobre del 1997. Attualmente la nostra associazione è una associazione costituita da donne native e migranti provenienti da vari paesi, quindi portatrici di varie culture, e lavora per l’inserimento delle donne immigrate nel contesto sociale, in un’ottica di rispetto e di riconoscimento della loro soggettività e della loro autonomia.

I corsi di lingua italiana per stranieri sono stati realizzati dal CeSDI fi n dal 2001, nel 2002- 2003 con il patrocinio del Comune di Livorno e succes-sivamente, fi no ad oggi, a livello volontario. Sono stati inoltre realizzati corsi di italiano all’interno di progetti fi nanziati dagli enti locali, regionali e nazionali e per il rilascio della certifi cazione CILS dell’università per stranieri di Siena. Le

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Alcuni studenti e le operatrici del CeSDI

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Le principali attività svolte dall’associazione sono:

- Accoglienza ai cittadini/e stranieri e non e alle donne lavoratrici di cura.

- Corsi di lingua e cultura italiana per giovani e adulti.

- Corsi di informatica per giovani e adulti.

1. Gestione del Centro Servizi Oltre Frontiera, fi nanziato dal comune di Livorno, un servizio polivalente gratuito, rivolto ai cittadini stranieri, ma anche a quelli italiani ed ai servizi del territorio. La sua attività si articola in tre distinte aree funzionali strettamente interconnesse tra loro: Sportello Informativo,Centro Documentazione e l’Osservatorio.

2. Servizio di mediazione linguistica culturale presso le scuole elementare, medie e superiore del Comune di Livorno con i fondi del programma PIA.

3. Servizio di mediazione linguistico culturale presso la Casa circondariale di Livorno fi nanziati all’interno dei tavoli di progettazione promosse dal Comune di Livorno.

4. Servizio di mediazione linguistico culturale presso Consultori ginecologici e pediatrici e presso l’ospedale con fi nanziamenti dell’azienda USL6 di Livorno.

5. Servizi di Traduzione e Interpretariato.

6. Laboratorio di didattica interculturale presso le scuole materne del comune di Livorno.

7. Servizio di Dopo scuola per bambini e ragazzi stranieri con la presenza di mediatori culturali.

8. Organizzazione di seminari.

9. Laboratori di intercultura e di conoscenza delle culture attraverso la musica, la danza e il cibo.

10. Formazione ai volontari grazie ai progetti fi nanziati dal CESVOT.

Il CeSDI è in rete con le associazioni e le comunità straniere del territorio ed in rete con altri Centri Interculturali, Nosotras di Firenze, Alma Mater di Torino, NODI di Roma, Donne in Movimento di Pisa, Api di Pistoia, Donne Insieme di Arezzo.

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Enti partners: Al Alif - El Comedor estundiantil G. Liva - CIF Pisa - AICS Pisa - Associazione Frida - Cooperativa sociale “Il Ponte”

Corsi realizzati: 1 sole donne, 1 misto e 1 all’interno del carcere “Don Bosco”

Eventi fi nali: Festa di consegna degli attestatiFesta di consegna degli attestati presso la Casa circondariale “Don Bosco”

ASSOCIAZIONE INTERCULTURALE AL-ALIFVia A. Vespucci, 47 - 56125 Pisa - Tel. 050 20150e-mail: [email protected]

L’Associazione Interculturale Al-Alif, si costituisce a Pisa il 7 gennaio 1997. Nasce per iniziativa di studenti di Orientalistica presso l’Università di Pisa, con l’obiettivo di far conoscere meglio la cultura araba nei suoi vari aspetti storico, linguistico, sociale, artistico, ma anche attraverso gli usi e i costumi. A partire dal 2000, in seguito all’esperienza maturata attraverso l’interazione con gli immigrati arabofoni presenti nel territorio di Pisa e provincia, le attività dell’associazione si sono altresì rivolte alle tematiche dell’intercultura, alle problematiche dell’integrazione culturale-linguistica di tutti gli immigrati e alle tematiche della glottodidattica. Al-Alif ha attivato annualmente diversi corsi di Italiano L2 per migranti in collaborazione con enti, istituzioni ed associa-zioni locali usufruendo di fi nanziamenti comunali, provinciali e regionali. Si è avvalsa della collaborazione di docenti specializzati (in possesso di diploma di DITALS di I e II livello) e con esperienza pluriennale. Recentemente, a seguito di una diffusa richiesta da parte dei soci e sostenitori, Al-Alif ha incluso nei propri ambiti di interesse lo studio e la co-noscenze di altre lingue e culture straniere, sia antiche che straniere (tra cui Persiano, Turco, Giapponese, Indiano, Russo, Latino, Greco antico e Accadico).

Relazione fi nale della docente di lingua italiana, Angela FrontiniIl corso per sole donne, tenutosi presso il CTP 6, ha preso in considerazione gli obiettivi del progetto ma anche quelli tipici del mondo femminile quali il bisogno di socializzare con altre donne e prendere contatto con ambienti sociali diversi da quelli frequentati per etnia. Le lezioni al mattino e il servizio di babysitteraggio hanno permesso alle donne madri di frequentare il corso. L’interesse verso la lingua italiana è apparso notevole, stimolato dalla spendibilità della certifi cazione Cils, ma anche da un vero desiderio di integrazione e dal piacere di apprendere mettendo alla prova o riscoprendo le proprie capacità. Le motivazioni, per una donna immigrata, di acquisire una lingua non sono solo personali, comprendono anche le necessità riguardanti la famiglia ed il bisogno di seguire i fi gli nel percorso scolastico. Il corso si è svolto in un clima sereno e le problematiche sono state superate grazie alla collaborazione tra il corpo docente, la tutor e le corsiste. La socializzazione tra le donne, anche di etnia diversa, ha facilitato l’uso delle lingua italiana come lingua di contatto e ha fatto nascere relazioni interpersonali di aiuto reciproco.

PROVINCIA DI PISA

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EL COMEDOR ESTUDIANTIL GIORDANO LIVAVia De Ruggiero, 14 - 56124 Pisa - Tel./Fax 050 577446e-mail: [email protected]

El Comedor Estudiantil Giordano Liva è un’associa-zione senza fi ni di lucro nata Pisa nel 2002 da un gruppo di persone unite dal desiderio di praticare un modello di vita basato sulla solidarietà e la partecipazione. L’attività dell’associazione inizia con un progetto di cooperazione internazionale nel sud andino del Perù, una mensa (el comedor) dedicato ai bambini svantaggiati: nel corso del tempo questo progetto si è solidifi cato e ingrandito e alla mensa è stato affi ancato un asilo. L’attività in Perù si è ulteriormente allargata nel 2009 con l’apertura di un “Centro Culturale”, un doposcuola che ha come principio fondante quello dell’educazione alla pace, in uno dei quartieri più poveri della città di Cusco.

Nel 2006 l’associazione ha iniziato a lavorare anche nel territorio pisano, dando vita ad una scuola di ita-liano per migranti che oggi si afferma come una realtà di riferimento per tutti quegli enti e associazioni che lavorano nel campo dell’integrazione. Attraversata da più di 100 studenti e circa 30 volontari ogni anno, l’attività della scuola si è consolidata nel 2010 grazie all’ospitalità trovata presso i locali del corso serale dell’Istituto Matte-otti. La convivenza all’interno di uno spazio pubblico di una scuola formale e una scuola informale, rendono questa realtà unica nel suo genere.

CENTRO ITALIANO FEMMINILE DI PISAVicolo dei Tinti, 19 - 56127 Pisa - Tel./Fax 050 544569e-mail: [email protected]

Il Cif opera da 50 anni sul territorio provinciale specifi catamente nell’ambito del socia-le e il Cif Comunale di Pisa da anni organizza interventi di aiuto e sostegno destinati a soggetti svantaggiati grazie all’apporto delle socie e volontarie.In particolare negli ultimi anni:- Scuola di italiano per stranieri: da circa 20 anni nella sede di via San Paolo a Pisa vengo-no realizzati corsi di italiano gratuiti per immigrati, tenuti da insegnanti volontari. Oltre

Associazione di Pisa

Le babysitter del CTP 6

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all’insegnamento della lingua, i corsi offrono profi cue e solidali possibilità di relazioni umane in un clima di serenità e speranza.- Carcere: da circa 10 anni il Cif è presente con attività di sostegno e animazione all’interno della Casa Circondariale “Don Bosco” di Pisa: Il CIF promuove un laboratorio settimanale dove le detenute progettano e poi realizzano con un lavoro di cucito oggetti che suc-cessivamente vengono offerte al pubblico ad una bancarella espositiva;- inoltre vengono offerti alle detenute corsi settimanali di pittura su stoffa e di inglese da qualifi cate volontarie CIF;- periodicamente vengono attivate corsi particolari (bigiotteria);- a Natale/giugno viene organizzato un momento di festa e condivisione.- Solidarietà: iniziative di solidarietà nei confronti del Brasile per dare un contributo economico a favore della missione nella favela di Foz do Iguaçu gestita da A.F.A. - Asso-ciazione Fraternità e Alleanza.

Progetti:Gennaio 2011 “L’utilizzo della stenotipia nel volontariato come mezzo di integrazione”: corso svolto nella sezione maschile, cofi nanziato dal CESVOT.Marzo- giugno 2012 Corso di Italiano per extra-comunitari con certifi cazione a livello A2 rilasciato dall’Università di Siena, fi nanziato dalla Regione Toscana.Novembre 2011-giugno 2012 Pause, Note e Libertà - Corso di danza etnica (sezione femminile) e corso di percussioni (sezione maschile) con evento fi nale il 7 giugno 2012, cofi nanziato dalla Provincia di Pisa.

Convegni-seminari-eventi vari:4 febbraio 2012: Seminario “La didattica dell’italiano e l’accoglienza”.3 marzo 2012: “Donne in Poesia” - Lettura di Poesie-accompagnamento musicale-mostra di quadri.15 marzo 2012: collabora con il convegno “Il Carcere luogo di punizione o di ricupero: dialogo fra passato presente e presente” organizzato dal CIF Regionale.24 marzo 2012: La scrittrice Elena Torre presenta “il Noir al Femminile”.

Rapporti e collaborazione con altre associazioni e enti:- Adesione alla Casa della Città Leopolda;- Adesione all’Istituto Centro Nord-Sud;- Partecipazione alla Consulta della Aggregazioni Laicali;- Partecipazione al Consiglio Comunale delle Pari Opportunità;- Partecipazione alla Consulta della Società della Salute;- Collaborazioni con altre associazioni fra cui la Casa della Donna, Controluce, Oltre il Muro, Cif Formazione Pisa.

Nell’ambito del progetto “Verso una consapevole cittadinanza” il Cif di Pisa si è oc-cupato del corso di italiano livello A2 all’interno della Casa Circondariale Don Bosco di Pisa, avvalendosi dell’esperienza di lavoro in carcere conseguita in questi anni. La realizzazione di un’attività all’interno del carcere presenta diffi coltà legate sia a aspetto formali e burocratici (permessi d’entrata per le persone, il materiale, le attrezzature…), sia legati alla struttura e alle sua carenze (orari, spazi, mancanza di attrezzature…), sia Le

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alla tipologia dell’utenza; da parte dei partecipanti dobbiamo segnalare la loro richiesta di una continuazione del percorso e dell’esigenza di incontri anche informativi: per tutto questo noi consideriamo con particolare soddisfazione i risultati ottenuti con il conse-guimento di sette attestati, ben signifi cati, a nostro sentire, dalla frase di un detenuto al termine dell’esame: “ È la prima volta in vita mia che fi nisco una cosa”!

ASSOCIAZIONE FRIDA: Donne che sostengono Donne

P.zza Guido Rossa, 16 - 56024 Loc. Ponte a Egola - S. Miniato (PI)Tel./Fax 0571 418070 - Cell. (h24) 346 7578833 e-mail: [email protected]

L’associazione “Frida - donne che sostengono donne” è una onlus che agisce per il contrasto e per la prevenzione della violenza contro le donne, offrendo una linea telefonica di supporto attiva H24, consulenze legali gratuite, e colloqui di sostegno e accompagnamento rivolti alle donne in percorsi di uscita da situazioni di violenza di genere.

Frida realizza collateralmente azioni di sensibilizzazione e di formazione sulle te-matiche di genere, percorsi didattici nelle scuole, seminari universitari, laboratori e performance teatrali. Nata formalmente nel marzo 2008, opera in Toscana ed in particolare nel territorio del Valdarno Inferiore e dell’Empolese Valdelsa, in sinergia con i Soggetti Istituzionali del territorio.

Attraverso i Centri d’Ascolto attivi nelle sedi del territorio, Frida è un luogo di acco-glienza per tutte le donne che vi si rivolgono volontariamente, per un sostegno solidale in momenti di diffi coltà, quali quelli correlati ad atti di violenza. S’impegna inoltre ad essere un luogo di ricerca e di studio costanti, dove si offre una lettura di genere di discipline quali il diritto, la medicina, la sociologia, la psicologia, la formazione, l’arte, affi nché le donne possano avere una effettiva risposta a i loro bisogni, ma si rendano anche più consapevoli e libere di riconoscere e valorizzare la propria storia, ripensata in termini di desideri, talenti, e nuovi progetti di vita.

Nell’ambito del progetto “Verso una consapevole cittadinanza attiva” Frida ha raccontato di sé alle studentesse di italiano L2 ospiti dell’associazione Al Alif di Pisa, narrando loro i motivi per cui è nata ed esiste, i luoghi che la ospitano, il modo in cui opera e il segno delle vite che ascolta ed accoglie. Il modulo di docenza ha avuto molta cura della possibilità di rifl ettere con le donne immigrate su termini linguistici dai contenuti preziosi, quali “associazionismo”, “genere”, “solidarietà femmini-le”, “violenza” nelle sue varie declinazioni: dome-stica, sessuale, economica, attraverso modalità di brainstorming e lo scambio di esperienze dirette ed indirette declinate in racconti, traducendosi in un’esperienza umana e formativa empatica e profonda.

Luoghi, giorni, oraridi apertura al pubblico:

• Castelfranco di Sotto (via Gioberti 3): lunedi 10-13• Montopoli Val d’Arno (via Matteo 4, Capanne): martedì 10-13• Santa Croce sull’Arno (via Copernico 2): mercoledì 10-13• Fucecchio (via Landini Marchiani 38): giovedì 10-13• San Miniato (piazza Guido Rossa 16, Ponte a Egola): venerdì 15-18

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AICS PISAVia di Capiteta, 3 - Loc. Ospedaletto - 56121 PisaTel. 050 9912381 - Fax 050 9912382e-mail: [email protected]

L’AICS è presente a Pisa e provincia sin dal lontano 1962 quando l’On. Giacomo Brodoloni la fondò. Ogni anno sempre più circoli sportivi, ricreativi, culturali e società sportive hanno sottoscritto l’affi liazione all’AICS Pisana. Impegnata a svolgere un’attività sociale non indifferente, l’AICS collabora con i Comuni della provincia nell’organizzazione dei campi estivi ricreativi per bambini/e da 3 a 14 anni, oltre ai campi estivi residenziali per giovani ed anziani in località rinomate. L’AICS Pisana ogni anno è impegnata nell’attività sportiva con numerosi sport e discipline: calcio amatori a 5 a 7, calcio a 5 femminile, calcio giovanile, ginnastica ritmica, ginnastica artistica, nuoto, pattinaggio, arti marziali, ballo, pesca sportiva ecc… Particolarmente attivo anche il settore formazione con corsi altamente professionali come il corso base di tecniche del massaggio, linfodrenaggio, shiatsu, corso per istruttore nuoto, corso arbitro di calcio, corso cucina, corsi per operatori C.E.R. ecc... oltre ai numerosi corsi di musica (pianoforte, chitarra, fi sarmonica) e corsi di canto. Durante il corso dell’anno numerosi sono gli eventi organizzati anche dai settori culturali e ricreativi dell’Associazione (presentazione libri, mostre di pittura e scultura ecc...) ed il settore turismo.

COOPERATIVA SOCIALE “IL PONTE”Via Brigate Partigiane, 2 - 56025 Pontedera (PI) Tel. 0587 57667 - Fax 0587 211171 - e-mail: [email protected]

La Cooperativa Il Ponte è nata nel 1985 da un percorso parteci-pato nel quale un gruppo di cittadini insieme a genitori di ragazzi tossicodipendenti, a rappresentanti di associazioni e istituzioni, ha cercato di dare una risposta radicata nel territorio per affrontare il problema delle dipendenze non come sintomo isolato dal contesto, ma in continua relazione con la Rete sociale, dalla famiglia alle istituzioni. Già alla nascita si delineava forte l’alleanza tra comu-nità locale, elementi istituzionali e privato sociale che ha caratterizzato la nostra storia. Questo percorso ha fatto crescere un capitale sociale ricco di professionalità e com-petenze che consente tutt’oggi alla cooperativa di rispondere alle esigenze gestionali e a alle nuove sfi de che i cambiamenti impongono. In questi 23 anni ha incontrato e ha costruito percorsi insieme a persone, famiglie, asso-ciazioni, enti locali. Attualmente la cooperativa opera sul territorio della ASL 5 di Pisa, della ASL 6 di Livorno, della ASL 3 di Pistoia e della ASL 2 di Lucca collaborando con i rispettivi servizi pubblici e con una serie di enti, associazioni, privati; gestisce vari servizi e progetti nel settore delle Dipendenze, della salute mentale, dell’ Infanzia e dell’adolescenza, nel settore dell’ Immigrazione, delle marginalità sociali e degli anziani.La Cooperativa sociale ha partecipato alla fondazione del Consorzio Sociale MOSAICO e della Fondazione Charlie, è socio nel Coordinamento Regionale Nuove Droghe e socio del CNCA (Coordinamento Nazionale delle Comunità di Accoglienza); è attualmente socio fondatore del Consorzio Sociale della Costa Toscana.Ha ottenuto la certifi cazione di qualità secondo la norma UNI EN ISO 9001 (Vision 2000) sui servizi rivolti a infanzia, psichiatria, dipendenza, anziani.

COMITATO PROVINCIALE DI PISA

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Ambito della Prevenzione/Educativa Territoriale:• Servizio Consultoriale “La Zattera”, progetto di prevenzione e solidarietà, a S.

Giuliano Terme.• Progetti di Operatori di Strada nei comuni di S. Giuliano Terme (PI), Vicopisano

(PI), Bagni di Lucca (LU).• Centro polivalente “Poliedro” - Pontedera.• Iniziative di prevenzione per patologie alcol collegate.• Sportelli di ascolto nelle scuole dell’obbligo - Comuni di San Giuliano T.me -

Pisa- Cecina - Rosignano M.timo.Ambito delle Dipendenze:

• Comunità Residenziale “La Badia” a Pontedera, i “I Salci” a Rosignano Solvay.• Centro di Accoglienza Diurna “Passo di Barca” a Pisa, “Oltre il Muro” a Pisa.• Centro Residenziale a Bassa Soglia “Le Colmate” a Montecatini Terme.• Strutture in rete Pisa - S. Giuliano - Ponsacco.• Comunità Le Pianacce - Piombino.• CIP - centro bassa soglia a Livorno.• Unità mobile di riduzione del danno a Livorno. • Progetto Vela: riduzione del danno.

Ambito dell’Infanzia:• Asilo Nido Riglione e S.Giuliano e Pisa.• Sostegno scolastico ai bambini disabili dei nidi e scuole materne del Comune

di Pisa.

Ambito dell’Immigrazione:• Sportelli per cittadini immigrati nei comuni di Pontedera, Ponsacco, S. Maria a

Monte, Capannoli, Buti e Lari. • Servizi di mediazione linguistico culturale nei Distretti Socio Sanitari e nell’Ospe-

dale della ASL 5 - zona Valdera- Alta Valdicecina, pisana, nell’Azienda Ospedaliera Pisana, nel Carcere “Don Bosco” di Pisa, presso CNR di Pisa.

• Laboratorio Donne Immigrate - Comune di Ponsacco.• Servizi di mediazione linguistico culturale nei Distretti Socio Sanitari e nell’Ospe-

dale della ASL di Lucca. • Gestione progetto Emergenza Nord Africa.

Ambito del Carcere:• Servizio “Oltre il Muro”, sportello di ascolto e casa di accoglienza per detenuti

ed ex-detenuti.• Progetto Cross - over nel Carcere di Pisa.

Ambito Socio-Educativa Territoriale:• Gestione dei servizi di educativa territoriale - ASL 3 Pistoia zona Valdinievole.

Ambito Anziani:• Gestione RSA Minghetti - loc. Spicchio Lamporecchio (PT) - ASL 3 Pistoia.• Gestione moduli assistenziali RSA Del Campana Guazzesi - San Miniato.• Gestione Ospice di Lamporecchio.

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Enti partners: AICS Toscana - AICS Firenze

Corsi realizzati: 1 corso sole donne, 2 corsi misti

Evento fi nale: Festa di consegna degli attestati,Danze e canti degli studenti

AICS Comitato provinciale Firenze

V.le Matteotti, 38 - 50132 FirenzeTel. 055 561172/73 - 055 571231 e- mail: aics.fi [email protected]

L’AICS di Firenze collabora fi n dalla sua costituzione con tutti i Quartieri presso Centri Anziani organizzando attività motoria, uscite e gite; ha attivato già da diversi anni corsi di formazione e aggiornamento di vario livello, per operatori socio-sportivi, baby-sitter, educatori ambientali, assistenti all’infanzia.

Nell’ambito del Quartiere 1 nel 2001 e nel 2002 l’AICS ha gestito la Ludoteca Inter-culturale “Il Fuligno”con interventi mirati all’integrazione e alla conoscenza di culture e usanze diverse provenienti da tutto il mondo; sempre nel Quartiere 1 ha operato presso i Giardini Nidiaci con personale qualifi cato intervenendo su ragazzi con situazioni di disagio sociale.

AICS è intervenuta presso il campo ROM del Poderaccio con attività sportive e anima-zione rivolte ai giovani. Nell’area del carcere di Sollicciano è stata presente con operatori altamente specializzati con attività teatrali e socio culturali volte al reinserimento dei giovani detenuti.

L’AICS in collaborazione con vari Enti locali della Regione Toscana organizza Soggiorni Estivi per ragazzi e anziani, escursioni di carattere naturalistico e ambientale presso Centri Ecologici, Parchi Marini Oasi Naturali.

Da quarant’anni a questa parte AICS, con le sue strutture internazionali, nazionali e periferiche, ha saputo costruirsi un proprio percorso, del tutto integrato nella storia di questo paese. Il radicamento e il dispiegamento dell’associazione sul territorio hanno permesso di acquisire esperienze e competenze apparentemente distanti fra loro ma tutte accomunate dall’interno di fondo di promuovere la diffusione della cultura, dello sport, della solidarietà.

PROVINCIA DI FIRENZE

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AICS Comitato Regionale Toscana

Via Frà Bartolommeo, 29 - 50132 FirenzeTel. 055 71231 - Fax 055 5799e-mail: [email protected]

L’AICS Comitato Regionale Toscana ha, un patrimonio di 94.000 soci tesserati, 10 Comitati Provinciali (Firen-ze, Pisa, Pistoia, Lucca, Gros-seto, Arezzo, Siena, Massa Carrara, Livorno e Prato) ed uno Zonale (Rosignano Solvay), 1.300 circoli (un anno prima erano 1.200) associazioni e società spor-tive affi liate.

È presente su quasi tutto il territorio regionale da più di quarant’anni e, con la sua presenza e con il proprio lavoro, è riuscito a rendere gli Enti Locali interlocutori più sensibili alla crescente domanda sociale di attività sportiva e sport per tutti (la pratica e la diffusione dello sport inteso come servizio sociale nei processi di emancipazione; come condizione di benessere psicofi sico generale, al di là delle condizioni o dell’età anagrafi ca e; in particolare, come servizio di supporto alle nuove generazioni, dando un contributo particolare alla loro formazione morale e civile). Oggi, grazie anche al lavoro del Comitato Regionale, dei Comitati Provinciali toscani e di AICS - Solidarietà, la defi nizione “Sport per Tutti” ha acquisito un nuovo valore d’uso, ed è luogo comune intenderla come espressione di “politiche di inclusione sociale, indicatori della qualità della vita ed espressione di solidarietà e diritti civili”.

COMITATO REGIIONALE TOSCANA

Esibizione di danze fi lippine durante la Festa fi nale

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Relazione di fi ne corso

L’AICS provinciale di Firenze ha organizzato tre corsi di cui due misti, uomini e donne, di livello A2, ed uno di sole donne di livello B1.

L’esperienza è stata senza dubbio estremamente positiva dal punto di vista del risul-tato di apprendimento linguistico, tanto che tutti i candidati dei due livelli hanno poi superato l’esame CILS con ottimi risultati. Ciò che si ritiene opportuno sottolineare è stata da parte di tutti noi, la crescita umana e culturale.

Le lezioni di lingua italiana sono diventate un momento atteso per ritrovarsi, condividere ed esprimere opinioni, esperienze ed emozioni, tanto che “le classi” sono diventate un vero “gruppo” di persone che, pur provenendo da paesi tanto lontani per lingua e cultura, ha fatto propria la condivisione di intenti. In primo luogo l’apprendimento della lingua italiana per meglio inserirsi nella realtà toscana ed esserne parte operativa.

Questi momenti hanno dato lo spunto per ritrovarsi anche in circostanze diverse da quelle istituzionali, rafforzando quindi il senso di appartenenza al territorio.

Molte sono state le sollecitazioni per corsi di lingua italiana più approfonditi e anche con nozioni complementari quali storia, cultura, educazione civica.

Vi sono state anche richieste per corsi di lingua rivolti a principianti.

La festa di fi ne corso ha visto, oltre la presenza della quasi totalità dei corsisti, anche quella di rappresentanti istituzionali, quali ad esempio il Console onorario a Firenze del Burkina Faso, Comm. Rossella Segreto Annigoni.

Il Presidente del Comitato provinciale Aics, Carlo Alberto Calamandrei auspica che tale esperienza venga ripetuta anche nel prossimo anno.

Danze e canti tradizionali di vari paesi rappresentati hanno reso la manifestazione di consegna degli attestati una vera festa che ha espresso una volta di più quel senso di condivisione e di fratellanza che l’intero ciclo del Progetto ha stimolato ed è riuscito a realizzare.

Dott.ssa Natalia Benini e Dott. Gabriele Brogelli, Tutors del Progetto

Cerimonia di consegna attestati alla presenza del Presidente AICS Firenze Carlo Alberto Calamandreie del Console del Burkina Faso Comm. Rosa Segreto Annigoni

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Ciao Natalia,

Mi chiamo Arlena una dei participanti di questo corso di italiano sponsorizzato

della regione. Sono della nazionalità fi lippine residente a Firenze. Il corso è molto

interessante e divertente. Abbiamo imparato meglio l’italiano sopratutto la gram-

mattica. È.stato anche un luogo di integrazione e scambio culturale. stato creato

tanti amicizia attraverso questo corso. La festa è riuscita bene perchè cè stato la

collaborazione di tutti. Grazie per tutti gli organizzatori, La Rgione Toscana, AICS,

glli insegnanti compresse i seminari di diversi settore come salute della donna.

conoscere la costituzione italiana,,diritti di lavoro e tanti alri.Un esperienza da

ripetere. Quando cè sara la prossima?

Arlena Roduta - Filippine - Corso Donne - Liv. B1

Ciao Natalia,

Il corso mi ha fatto crescere e migliorare nella lingua e cultura Italiana e mi ha

allargato l’orizonte per amicizia internazionale. Grazie agli organizzatori - l’AICS, la

Regione, alla nostra insegnante piena di zelo e amore ad insegnarci la grammatica

Italiana e ai tutti allievi che sono diventate nostre amiche. Ringraziamo Dio per

la vostra vita. A prossimo corso.

Grazie ancora,

Candida Melad - Filippine - Corso Donne - Liv. B1

Foto di gruppo della Festa fi nale

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PROVINCIA DI AREZZO

Enti partners: Pubblica Assistenza Rassina, AICS Arezzo

Corsi realizzati: 2 corsi misti per richiedenti asilo politico

Evento fi nale: Festa di consegna attestati alla Festa dei Popoli del Casentino

PUBBLICA ASSISTENZA RASSINAVia Cavour, 2 - 52016 Rassina (AR) - Tel. 0575 592118Fax 0575 592378 - e-mail: [email protected]

La Pubblica Assistenza Castel Focognano è stata fondata il 29/05/1974 e solo a partire dal 1994 la Pubblica Assistenza comincia a muoversi su terreni diversi da quelli ormai consolidati. Organizza l’invio di convogli umanitari verso la Bielorussia e l’accoglienza di bambini vittime del disastro di Chernobyl. Nel 1996 all’interno della Pubblica Assistenza nasce il Gruppo di Protezione Civile che assume nuovi e importanti impegni sia in ambito locale, nazionale ed internazionale.

Si formalizzano le prime convenzioni con il Comune di Castel Focognano per la gestione e conduzione prima del Progetto Giovani, poi del C.I.A.F. (Centro Infanzia Adolescenza e Famiglie) fi no al 2004, anno di cessazione del sevizio. Aumenta l’impegno formativo dell’associazione con la promozione di attività formative differenziate, non più solo pret-tamente di tipo sanitario ma orientate alla formazione sociale della cittadinanza attiva. Iniziano in questo periodo i corsi di computer, lingua, ballo, ginnastica dolce. Inizia e si struttura il servizio di assistenza domiciliare verso anziani e diversamente abili regolato da apposita convenzione con il Comune di Castel Focognano. Nel 1999, durante la guerra del Kossovo, i volontari della Pubblica Assistenza Castel Focognano Onlus, a gruppi al-terni, partecipano al Progetto Arcobaleno svolgendo l’attività di aiuto nella gestione del campo profughi di Shjak in Albania. In alcuni ambiti di intervento sono emersi nel tempo bisogni sempre crescenti, per rispondere ai quali c’era bisogno di mettere a disposizione interventi di tipo professionale; ciò rischiava di snaturare la missione dell’associazione e alterare la natura di associazione di volontariato pura.

Per tale motivo, alla fi ne del 1999, l’Assemblea dei Soci ha valutato e deliberato la costituzione di una cooperativa sociale di tipo B 2000 Onlus. La cooperativa 2000 onlus s.c.a.r.l. ha lo scopo di creare occupazione e dare opportunità di inserimento lavora-tivo anche a persone che per vari motivi incontravano diffi coltà particolari a inserirsi nel mondo del lavoro. La Pubblica Assistenza entra nella compagine aziendale della cooperativa come socio sovventore. Nel 2000 viene inaugurata, dopo un’importante ristrutturazione, la nuova sede, tanto desiderata dai volontari fondatori dell’Associa-zione che ne avevano acquistato l’immobile. La nuova struttura accoglie anche la sede aretina dell’agenzia formativa UniTS - Università del Terzo Settore, un’associazione che si occupa di ricerca, progettazione e formazione per il settore no profi t. [L’UniTS è nata su progetto dell’A.N.P.AS. (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze), con la parte-Le

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cipazione dell’AUSER, di associazioni di Pubblica Assistenza, di Enti Locali, di Istituzioni Pubbliche e Aziende Private]. Nello stesso anno, con modifi ca dello Statuto, si giunge alla variazione di associazione di mutuo soccorso in O.N.L.U.S. Nel 2001 viene fondata la cooperativa sociale di tipo A: L’Albero del Pane - Progetto Casentino Onlus - con lo scopo di erogare servizi socio sanitari a livello professionale, rivolti a soggetti quali bambini, anziani, portatori di handicap. Come nel caso della cooperativa 2000 onlus, la Pubblica Assistenza è nella compagine sociale come socio sovventore. Nel 2003 la Pubblica As-sistenza si fa promotrice del progetto - ancora oggi attivo - denominato “Marco Polo”: un progetto che avrà come soggetto pubblico titolare la conferenza dei Sindaci della zona Casentino, come soggetto gestore la Pubblica Assistenza Castel Focognano e come soggetto attuatore le varie associazioni di volontariato del Casentino.

Il progetto Marco Polo ha lo scopo di promuovere e razionalizzare la domanda di trasporto sociale, attraverso la effettiva individuazione dei bisogni reali da parte dei Servizi sociali, al fi ne di organizzare e realizzare un effi cace servizio di trasporto sociale, con il coinvolgimento a rete di vari soggetti: Comunità Montana del Casentino, Comuni, le varie associazioni di volontariato presenti nel territorio. Nel mese di luglio viene co-stituito il Gruppo Sociale di Pubblica Assistenza come associazione di coordinamento tra l’associazione, le cooperative sociali, l’associazione di promozione sociale e l’Uni.T.s. - zona Aretina. Il principale scopo statutario sarà quello di “supportare gli inserimenti lavorativi con l’accompagnamento del volontariato, concordare e defi nire con gli altri soggetti del gruppo le fi nalità sociali e gli impegni da promuovere e fi nanziare, svolgere un’azione di controllo etico dell’intervento”. Nello stesso anno viene fondata l’Asso-ciazione di Promozione Sociale Il Grillo Parlante con lo scopo di promuovere cultura, socialità, solidarietà, diritti e formazione, senza scopi di lucro, che lo stesso anno dà vita al progetto di animazione in corsia Sbarelliamoci promosso dal Gruppo Sociale di Pubblica Assistenza - con lo scopo di ridurre l’ansia e lo stress della degenza ospedaliera attraverso momenti ricreativi di socializzazione - che vedrà impegnati i nostri volontari nelle corsie dell’ospedale di Bibbiena.

Nel 2005 nasce la sede distaccata della Pubblica Assistenza nel Comune di Chiusi della Verna in Loc. Corsalone.Nel dicembre dello stesso anno viene svolto il primo corso di formazione rivolto a volontari che intendano svolgere la propria azione come volontari clown dal titolo “ il clown che è in me”, corso interamente autofi nanziato dall’associa-zione. A seguito di questo, nasce il gruppo di volontari della P.A. che esplica attività clown “ I Giulivi”. Nel 2006 Il CdA, dopo una attenta e prolungata discussione, decide di integrare lo Statuto riguardo all’articolo relativo agli scopi e fi nalità associative e,

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sentendo la necessità di uffi cializzare il proprio impegno in tutto il territorio Casentinese, decide di modifi care la denominazione dell’Associazio-ne in Pubblica Assistenza Casentino onlus. Nel corso dell’anno vengono fi nanziati due progetti.

Attraverso il Bando di formazione Cesvot viene realizzato il progetto di formazione clown “ Allar-me (naso) rosso.. chi non ride non è serio” che si realizzerà poi nel giugno 2006; con l’obiettivo di formare volontari clown che portino il riso non solo nei reparti ospedalieri di pediatria, ma anche alla degenza adulta.

Grazie al Bando di innovazione Cesvot viene fi nanziato il progetto “ M.A.D.” Moduli abitativi didattici che si realizzerà poi fra dicembre 2007/luglio 2008.Obiettivo del progetto è stato quello di strutturare ed attivare dei moduli abitativi didattici in cui persone diversamente abili - nel rispetto delle loro potenzialità/capacità - potesse-ro sperimentare percorsi formativi di autonomia abitativa.

Dall’estate del 2006 prende avvio la partercipazione al servizio “Anziano Fragile” - progetto della Regione Toscana a cui la zona del Casentino (composta di 11 Comuni) ha aderito - con l’attivazione di servizi di accompagnamento e monitoraggio per anziani segnalati come persone in situazione di “fragilità”.Al termine dell’anno, dopo un percorso che ha visto coinvolti soci, volontari e lavoratori degli enti componenti il Gruppo sociale di Pubblica Assistenza, è stato sottoscritto il MANIFESTO DEI VALORI. Tale documento - realizzato in collaborazione con Le Reti di Kilim - identifi ca il Gruppo, le sue caratteristiche in termini di valori, scopi e motivazioni ed esprime le ragioni per cui ha avuto origine e sta insieme. Nel 2007 attraverso il bando di formazione Cesvot: ottenimento del fi nanziamento per il progetto di formazione clown “ Vecchio scarpone... quanto tempo è passato” che si realizzerà poi fra febbraio/marzo 2008; con l’obiettivo di formare volontari clown ad operare in specifi ci ambiti di azione:in questo caso la geriatria. Nello stesso anno, grazie al Bando Cesvot di innovazione viene fi nanziato il progetto “Diversa- mente M.A.D.” che terminerà nel 2009 e rappresenterà la prosecuzione del precedente M.A.D., amplierà la partecipazione ad un numero maggiore di persone diversamente abili e cercherà di lavorare in maniera più mirata e specifi ca su alcune aree di autonomia abitativa. Nel mese di maggio viene organizzato e svolto un convegno - patrocinato dal Cesvot - incentrato sul tema del diritto del malato terminale a vivere pienamente l’ultima fase della propria vita dal punto di vista fi sico,sociale,psicologico e spirituale.

Il convegno “ Esserci fi no alla fi ne”, svoltosi c/o il Centro Sociale di Bibbiena ha rap-presentato un momento d’incontro rilevante per il nostro territorio- il Casentino - su un argomento tanto importante quanto impegnativo come quello della malattia termi-nale e le cure palliative da un lato ed il possibile ruolo di ogni “attore” sociale dall’altro. Da questo convegno nasce poi l’idea di un corso di formazione attraverso il bando di formazione Cesvot e presentato insieme all’Associazione Auser di Bibbiena: “Corso di formazione per volontari in cure palliative” che verrà esplicato nell’anno successivo.Le

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Consegna degli attestati con la DocenteMisa Baracchi e la coordinatrice del progetto

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Dal 2007 la Pubblica Assistenza partecipa al progetto “ Scuola e Volontariato” che ha l’obiettivo di sviluppare nei giovani la consapevolezza del proprio ruolo sociale e della propria appartenenza alla comunità civile, incentivare la loro partecipazione diretta alle attività delle associazioni di volontariato della provincia di Arezzo, creare occasioni di incontro e di scambio tra le organizzazioni e i partecipanti o la costituzione di realtà rappresentative dei loro interessi.

Negli anni 2008, 2009,2011 vengono organizzate delle missioni del gruppo clown in Palestina “I Giulivi in Palestina”. A fi ne 2008 il gruppo di Protezione civile partecipa, insieme ad ANPAS Nazionale, al Bando di innovazione Cesvot (Centro Servizi Volonta-riato Toscana) con il progetto “ Sperimentazione tecniche innovative nel volontariato di protezione civile: la ricerca dei dispersi “, ottenendone poi il fi nanziamento.

Ad oggi, anno 2012, la nostra Associazione continua le proprie attività in ambito socio- sanitario, sociale,Protezione civile e clown terapia cercando di dare risposte ai bisogni che il territorio continuamente ci pone.

AICS AREZZOVia della Chimera, 76/A - 52100 ArezzoTel. 0575 341259 - Fax 0575 406780e-mail: [email protected]

Nel 1958, un gruppo di studenti, a seguito della disputa di un Torneo studentesco di pallacanestro, dette vita ad una società sportiva denominata A.S.A. (Associazione Sportiva Aretina), dando un nuovo impulso alla disciplina sportiva del basket dopo anni d’oblio e d’abbandono.

Di questo primo manipolo di cestisti facevano parte fra gli altri Alessandro Alti, Luigi Vignaroli, i fratelli Mauro e Vincenzo Seppia, Luciano Carnesciali, Luigi Corradini, Vittorio Marchini, Ezio Reverberi, Beoni, Carlo Peruzzi, Giancarlo Ciofi ni, ecc.. che insieme a Guido Guidelli, vecchia gloria del cestismo aretino, e primo allenatore dell’ A.S.A., affrontarono, con gravi diffi coltà economiche, il Campionato Regionale della F I P di Serie D.

In seguito l’A.S.A. si affi liò all’Ente di promozione Sportiva denominato U.C.S.I. (Unione Circoli Sportivi Internazionale) trasformando anche la propria regione sociale in UCSI - ASA, rimanendo tale fi no al 1962, allorquando una parte della Dirigenza Nazionale ed Internazionale dell’UCSI propose di dare vita ad un nuovo soggetto di Promozione Sportiva denominato A.I.C.S. (Associazione Italiana Circoli Sportivi) al quale l’A.S.A. im-mediatamente aderì, costituendone uno dei soggetti fondatori e di riferimento.

Dal Circolo A.S.A. alla costituzione del Comitato Provinciale di Arezzo il passo fù brevis-simo ed iniziò così il percorso nell’ AICS che oramai dura da 50 anni e che si caratterizzò, nei primissimi anni di attività, al fi ne di espandersi e consolidarsi nel territorio provinciale organizzando tutta una serie di frequentatissimi tornei studenteschi di pallacanestro, calcio e pallavolo, nonché di tornei calcistici per amatori nelle quattro vallate e nel capo-luogo, oltre alla partecipazione con proprie rappresentative all’ attività dell’ Associazione a livello regionale e/o nazionale i moltissime discipline sportive.

Nel primo periodo ebbe anche modo di estendere la propria attività, oltre lo sport, organizzando rassegne d’arte fi gurativa per studenti delle scuole medie superiori della Provincia di Arezzo e con iniziative di carattere culturale, ambientalistico, turistico, ricreativo, ecc..

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Enti partners: Cooperativa sociale“Pane & Rose” - AICS Prato

Corsi realizzati: 2 corsi misti

Evento fi nale: Festa di consegna attestati

COOPERATIVA SOCIALE “PANE & ROSE”Viale V. Veneto, 9 - 59100 Prato - Tel./Fax 0574 611501e-mail: [email protected]

Pane&Rose è una cooperativa sociale di tipo A nata nel 1998 per iniziativa di 10 giovani accomunati dall’esperienza di volontariato condotta all’interno dell’Associazione Gabbiano Jonathan di Prato. Lo sviluppo della cooperativa ha permesso la realizzazione di numerosi nuovi posto di lavoro, soprattutto per giovani in cerca di prima occupazione, offrendo uno sbocco professionale anche per quegli studi universitari ritenuti “deboli” ed ha garantito un’adeguata formazione ai propri operatori, facilitando l’iscrizione e la frequenza a corsi offerti dal territorio o fornendo internamente un proprio servizio di aggiornamento, formazione e supervisione. Ad oggi, Pane&Rose vanta 135 addetti (tra soci-lavoratori, collaboratori e inse-rimenti socio-terapeutici). Possiede una sede centrale e 7 sedi operative, più di 400 famiglie iscritte ai vari servizi e numerose convenzioni con Enti Pubblici e Privati della Provincia di Prato.La Mission aziendale è rivolta alla progettazione e gestione di servizi per le persone con fi nalità educative, culturali, didattiche, formative, sociali e assistenziali per tutti gli individui (bambini, adolescenti, giovani, adulti, anziani, disabili, stranieri, famiglie) di cui riconosce e promuove i diritti. L’impegno della Cooperativa è guidato da:• continua e profonda attenzione all’“ascolto” dell’individuo, sia esso destinatario degli interventi, sia socio, dipendente o collaboratore;• convinzione dell’importanza della costruzione di una rete territoriale;• certezza del valore del coinvolgimento delle famiglie dei soggetti destinatari;• rilevanza dei processi di verifi ca.I valori che ispirano l’azione di Pane&Rose sono i seguenti:• Accoglienza, rispetto e ascolto della persona: mettere al centro la persona e offrire servizi attenti e rispettosi della sua dignità signifi ca prestare sempre ascolto ai bisogni degli utenti e dei loro familiari con cortesia ed umanità.• Eguaglianza: nessuna distinzione nell’erogazione del servizio è compiuta in base a sesso, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, età, condizioni e status sociale. La Co-operativa Pane&Rose garantisce la parità di trattamento, intesa non come uniformità delle prestazioni, bensì come personalizzazione dei servizi.• Imparzialità: il comportamento tenuto nell’erogazione della prestazione è ispirato a criteri di obiettività, imparzialità e giustizia.• Accessibilità: nell’erogazione dei servizi è prevista la massima fl essibilità di tempi e modi per facilitare l’accesso alle prestazioni.• Trasparenza: il rapporto tra la Cooperativa Pane&Rose e l’utente si basa su un accordo chiaro e condiviso, stipulato prima dell’avvio della fornitura del servizio.

PROVINCIA DI PRATO

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• Continuità: la Cooperativa Pane&Rose garantisce l’erogazione continua, regolare e senza interruzioni dei servizi, affrontando eventuali problemi organizzativi e gestionali con tempestività al fi ne di arrecare agli utenti il minor disagio possibile.• Partecipazione: l’utente può sempre formulare osservazioni e suggerimenti per il mi-glioramento del servizio e la Cooperativa Pane&Rose si impegna ad accoglierli e valutarli con attenzione, e inoltre ad acquisire periodicamente la valutazione dell’utente circa la qualità del servizio reso.• Effi cacia ed effi cienza: tutti i servizi sono progettati ed erogati per soddisfare in modo tempestivo ed idoneo i bisogni espressi dalla persona, valorizzando e ottimizzando le risorse professionali ed economiche a disposizione.• Tutela della privacy: la Cooperativa Pane&Rose garantisce l’assoluta riservatezza delle informazioni relative ai propri utenti e il pieno diritto di accesso ai dati in possesso della Cooperativa nel rispetto di quanto previsto dalla Legge n. 196 del 2003.

AICS PRATOVia U. Giordano, 12 - 59100 Prato - Tel. 0574 32462Fax 0574 25729 - e-mail: [email protected]

Il Comitato di Prato opera già da anni nell’ambito della mediazione interculturale, facendo leva soprattutto sulla sede, ubicata in un quartiere abitato in larga parte da immigrati, soprattutto cinesi. Negli ultimi due anni, poi, grazie alla collaborazione della Confconsumatori Prato, questo servizio si è potenziato, dando la possibilità ai cittadini di origine italiana di interloquire con gli extracomunitari, per un sempre più quieto vivere. Nel corso dell’anno 2011 l’attività sportiva ha riscosso un buon successo partecipativo da parte degli associati, in particolare le categorie più disagiate quale portatori di handicap e persone con diffi coltà fi siche ed economiche. Nonostante il vertiginoso aumento dei costi di utilizzo degli impianti, l’offerta dei nostri servizi è rimasta tutto sommato concorrenziale, i prezzi sono rimasti accessibili; la risposta delle componenti è stata buona, anche se la crisi economica negli ultimi mesi ha cominciato a far sentire i suoi effetti. Abbiamo sostenuto altresì con interventi economici e di servizi iniziative di solidarietà, nonché un corso per operatori del volontariato sportivo. Nell’anno associativo 2010/2011 all’AICS hanno aderito 39 associazioni e circoli e 2654 persone. Anche durante questa stagione, l’AICS di Prato si è distinta per la campagna contro il Doping, con incontri a tema svoltisi presso la sede ed alcuni circoli affi liati durante tutto l’anno, nonché sulla mediazione dei confl itti, grazie alla collaborazione della con l’associazione Confcosumatori Prato, affi liata AICS. Va detto che tutte le iniziative si sono avvalse del Patrocinio e del Contributo della Provincia di Prato.

COMITATO PROVINCIALE DI PRATO

Gli studenti e Silvia Masciadri della Cooperativa Pane & Rose

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Enti partners: Cooperativa sociale “Gli Altri” - Croce Verde PT

Corsi realizzati: 2 corsi misti

Eventi fi nali: 2 feste di consegna degli attestati a Monsummano Terme e a Uzzano

PROVINCIA DI PISTOIA

“GLI ALTRI” Cooperativa Sociale onlus Via della Madonna, 28 - 51100 PistoiaTel./Fax 0573 964687e-mail: [email protected]

La Cooperativa sociale “Gli Altri” gestisce, a partire dal 1995, in convenzione con gli Enti Pubblici, un’ampia serie di servizi socio-sanitari ed educativi: dall’Assistenza scolastica e domiciliare a studenti disabili all’assistenza educativa domiciliare; dai CIAF (Centri Infanzia Adolescenza e Famiglia) ai Centri Socio-educativi e di socializzazione per minori; dal CentroGioco educativo fi no ai progetti estivi per minori.• Aderisce alla Lega delle Cooperative.• Aderisce al Consorzio di Cooperative Sociali Metropoli nell’ambito dell’area compresa

tra Pistoia, Prato e Firenze. • Aderisce al Consorzio Pegaso Network della Cooperazione Sociale. • Gestisce dal 2006 gli Sportelli Informativi per Migranti di Abetone, Buggiano, Chiesina

Uzzanese, Cutigliano, Lamporecchio, Larciano, Massa e Cozzile, Monsummano Terme, Pieve a Nievole, Piteglio, Ponte Buggianese, San Marcello Pistoiese e Uzzano.

• Gestisce dal 2007 lo Sportello Informativo per Migranti di Montecatini Terme.• Gestisce dal 2008 lo Sportello Informativo per Migranti di Sambuca Pistoiese. • Organizza da alcuni anni, in vari comuni della provincia di Pistoia, corsi lingua italiana L2

per migranti, a vari livelli, con docenti esperti nell’insegnamento della lingua italiana L2.• Gestisce da alcuni anni il Servizio educativo fi nalizzato all’integrazione di alunni

stranieri e al contrasto della dispersione scolastica e alla formazione alle tematiche relative ai percorsi migratori e all’intercultura.

• Ha gestito, dal 2007 al 2010, il Punto di Accesso Assistito ai Servizi e a Internet (Paas) del Cintolese, nel Comune di Monsummano Terme.

• Dal 2008 al 2010 ha gestito il Progetto Ciao e Creattivi, diretto al mondo giovanile, nei Comuni di Abetone, Cutigliano, Piteglio e San Marcello Pistoiese.

• Dal 2009 gestisce, attraverso il Consorzio Metropoli, il servizio di mediazione intercul-turale per i presidi ospedalieri e i consultori delle province di Firenze, Prato e Pistoia.

• Dal 2009 gestisce, attraverso il Consorzio Metropoli, lo Sportello informativo e di consulenza legale per cittadini stranieri di Quarrata.

• Da vari anni organizza, in vari comuni della provincia di Pistoia, corsi lingua italiana L2. Dal 2007 partecipa a Percorsi di cittadinanza promosso dall’assessorato al sociale Le A

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della Provincia di Pistoia. Tra il marzo 2011 e l’aprile 2012 è stato membro dell’Asso-ciazione Temporanea di Scopo per la gestione del Progetto “Edaintegra”. Interventi di Educazione degli Adulti per l’Integrazione dei cittadini migranti promosso dall’As-sessorato alla Formazione della Provincia di Pistoia. Per “Edaintegra” ha organizzato tredici corsi di lingua italiana nei comuni della provincia di Pistoia, pari a quasi il 50% dell’intera attività.

• Da vari anni gestisce corsi di storia delle migrazioni in vari istituti comprensivi della provincia di Pistoia.

• Dal 2011 gestisce la struttura di accoglienza per profughi su incarico del Comune di Monsummano Terme.

• Dal 2011 gestisce la struttura di accoglienza per profughi nel comune di Marliana su incarico della Prefettura di Firenze.

“GLI ALTRI” Cooperativa Sociale onlus è certifi cata con TUV Sud Italia (certifi cato N° 50 100 8986) in «Erogazione di servizi di sportello informativo rivolto a migranti».

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I SEDICI SPORTELLI INFORMATIVI PER MIGRANTI GESTITIDALLA COOPERATIVA “GLI ALTRI”

A partire dal 2006 la Cooperativa “Gli Altri” gestisce sedici Sportelli Informativi comu-nali per Migranti della provincia di Pistoia e in accordo con l’Uffi cio Immigrazione della Questura di Pistoia e dei Commissariati di Montecatini Terme e Pescia. Gli utenti possono rivolgersi agli Sportelli aperti presso i dieci Comuni della Valdinievole (Buggiano, Chiesina Uzzanese, Lamporecchio, Larciano, Massa e Cozzile, Monsummano Terme, Montecatini Terme, Pieve a Nievole, Ponte Buggianese e Uzzano) o quelli della Montagna Pistoiese (Abetone, Cutigliano, Piteglio e San Marcello Pistoiese) scegliendo sedi e orari più comodi, senza dover attendere l’apertura prevista nel Comune in cui sono residenti o domiciliati. Negli anni è stato riscontrato che tale pratica risulta particolarmente apprezzata sia per gli amministratori che per i funzionari dei vari servizi comunali e per l’utenza.

I sedici Sportelli comunali gestiti dalla Cooperativa Gli Altri sono accreditati, a partire dall’aprile 2007, per la compilazione elettronica dei permessi di soggiorno in accordo con l’Anci nazionale; gli operatori della Cooperativa Gli Altri sono stati formati, attraverso specifi ci corsi di formazione, a svolgere tale servizio. I Comuni italiani accreditati per questo tipo di funzione sono circa 390.

Presso i sedici Comuni è anche possibile, in accordo con la Prefettura di Pistoia, inol-trare le domande di ricongiungimento familiare con l’apposito programma fornito dal Ministero dell’Interno; il servizio presso gli sportelli prevede anche la compilazione delle domande per l’acquisizione della cittadinanza italiana. Gli operatori della Cooperativa Gli Altri svolgono anche consulenza e informazione per i cittadini comunitari che intendono soggiornare in Italia per un periodo superiore a tre mesi, la cui presenza viene regolata dal DLgs. 30/2007.

Il coordinatore e gli operatori degli Sportelli Informativi per Migranti svolgono con-sulenza e informazioni per gli uffi ci tecnici e per gli utenti in relazione alle normative relative al rilascio e alla compilazione delle certifi cazioni di idoneità alloggiativa o igienico-sanitaria, garantendo eventuali collegamenti tra gli uffi ci comunali e gli uffi ci delle sedi delle aziende Ausl territoriali.

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CROCE VERDE PISTOIAVia dei Macelli, 1 - 51100 Pistoia - Tel. 0573 34345e-mail: [email protected]

La Croce Verde di Pistoia si è sempre posta un lo sguardo rivolto agli effettivi bisogni della comunità pistoiese, in riferimento alla necessità presenti ma soprattutto a quelle future, in modo da sperimentare nuovi servizi e nuove tecniche. Per questo motivo sono venuti alla luce tutta una serie di servizi che un’ordinaria pubblica assistenza, in genere, non svolge. Ecco l’elenco dei servizi che possono essere richiesti in Croce Verde: Assi-stenza Sanitaria, TeleAssistenza /TeleSoccorso, Servizio Tartaruga, Trasporto Sanitario Ordinario, Servizio Medico Infermieristico e non Infermieristico Domiciliare, Servizio Infermieristico (in sede).

Da diversi anni ad oggi la Croce Verde ha cercato di espandere il concetto di Pubblica Assistenza chiedendosi effettivamente cosa la popolazione (italiana ed estera) vuole o ha bisogno. Con questo spirito sono nate alcune attività importanti che spesso non ven-gono abbinate mentalmente alle associazione di pubblica assistenza. Ecco l’elenco delle attività che possono essere svolte in Croce Verde: Emergenza Sanitaria, Servizi Sociali, TeleAssistenza / TeleSoccorso, Servizio Tartaruga, Centralinista, Solidarietà Internazione, Protezione Civile.Protezione Civile.

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Ente partner: Acli Colf

Corsi realizzati: 1 corso rivolto a sole donne con servizio di babysitter, 1 corso misto

Evento fi nale: Festa di consegna degli attestati

ACLI COLF SIENAPiazza La Lizza, 2 - SienaCell. 393 5405196e-mail: [email protected]

Le Acli Colf sono l’Associazione professionale delle Acli che organizza le collaboratrici e i collaboratori familiari. Nate nel 1945, operano per: tutelare i diritti delle colf; raccogliere domande ed offerte di lavoro e metterle in relazione; informare sulla normativa riguardante persone e famiglie migranti, ecc.

Queste le più recenti attività dell’associazione: 2011: progetto AKWABA.Questo è il primo progetto di integrazione tra le diverse culture sviluppato in

collaborazione con la cooperativa Mostrogirasole e l’ associazione Arte Saman di Roma. Qui si parla di integrazione con l’aiuto dell’arte e della cultura. Il primo evento ha avuto luogo nel febbraio 2011 con ottima affl uenza di pubblico e la presenza di: Tv e radio Siena, Radio 3 Network.

Corsi di Italiano per stranieri, Acli Colf Siena Avvia il Programma (I miei servizi) da vita a corsi per stranieri con l’ausilio di docenti volontari, da circa due mesi sono presenti più di 25 iscritti, di diverse nazionalità. Nel corso dell’anno si è creato, attraverso convenzioni con strutture professionali, nell’ambito del quale si sono avviate attività culturali, formative, di consulenza-servizio gratuite, per gli iscritti Acli e Acli Colf.

2010: Ideazione dei corsi di inglese resi operativi da Acli Poggibonsi e Misericordia Collaborazione con il Circolo Acli San Lucchese di via Fiume 117 Poggibonsi per la realizzazione del dopo scuola gratuito per i bambini delle scuole medie. Nel mese di Novembre 2010, grazie a RADIO 3 NETWORK di Poggibonsi (SI) si avvia un programma radio dove si parla di migranti e immigrati, di storie del mondo e dal mondo, partendo dal Brasile. Il programma, si arricchisce poi di interviste con “Persone” che si occupano e affrontano diverse realtà: formazione, solidarietà, arte, salute, lavoro.

PROVINCIA DI SIENA

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Gli studenti e Adriana Almeida Di Nardo di ACLI COLF

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Ente partner: AICS Grosseto

Corsi realizzati: 1 corso misto

Evento fi nale: Festa di consegna degli attestati

AICS GROSSETOAssociazione di promozione socialeVia D. Chiesa, 21 - 58100 GrossetoTel./Fax 0564 23529e-mail: [email protected]

AICS di Grosseto sul territorio provinciale con l’obiettivo generale della solidarietà sociale ed in particolare del miglioramento della qualità di vita e della tutela delle persone che sono in situazioni di maggior fragilità umana o di disagio sociale.

Ha promosso iniziative ed interventi che favoriscano lo sviluppo della personalità e rimuovano gli ostacoli alla partecipazione sociale delle persone disabili. Ha promosso attività dirette alla integrazione ed alla tutela delle persone disabili nella scuola, nel lavoro e nella società. Ha favorito la comunicazione interculturale e la partecipazione degli immigrati ad ogni attività civile, lavorando con Associazioni di volontariato atte alla tutela degli extracomunitari, ha partecipato a convegni sulla mediazione culturale.

Il corso è stato realizzato grazie alla preziosa collaborazione della Fondazione Bianciardi di Grosseto.

La Fondazione Luciano Bianciardi, oggi con sede a Grosseto in via Depretis, valorizza l’opera dello scrittore grossetano e del contesto storico-sociale in cui egli ha operato, a partire dalla sua costituzione nel 1993.

La Fondazione, di cui sono soci soggetti pubblici (Comune di Grosseto, Amministrazione Provinciale di Grosseto, Comune di Roccastrada) e privati (Unicoop Tirreno, Casapa-Unipol, Luciana Bianciardi e Tiberio Gazzei - fi glia e nipote dello scrittore), possiede un Archivio e una Biblioteca specializzati, dove sono raccolti, conservati e valorizzati scritti in volume e su riviste, carte, materiali visivi ed altra documentazione di Luciano Bianciardi e del periodo storico in cui ha agito.

Inoltre, ispirandosi all’opera del narratore, giornalista e traduttore grossetano, la Fon-dazione promuove convegni, dibattiti, premi, seminari, corsi e incontri di formazione, anche in collaborazione con le scuole del territorio e con prestigiosi istituti culturali.

Via Depretis, 32/34 - Grosseto - Tel. 0564 383794email: [email protected] - www.fondazionebianciardi.it

PROVINCIA DI GROSSETO

COMITATO PROVINCIALE DI GROSSETO

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Festa fi nale con la docente Mattia Gabriele e l’Associazione Arts & Crafts

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PROVINCIA DI MASSA CARRARA

Enti partners: Cittadini del Mondo - Associazio-ne Fasim - AICS Massa - CIF Carrara - CIF Massa

Corsi realizzati: 2 corsi misti

Evento fi nale: Cerimonia di consegna degli attestati e conferenza

ASSOCIAZIONE CITTADINI DEL MONDO

Via Bassagrande, 17g - 54036 Marina di CarraraTel./Fax 0585 633135 - Cell. 339 3001787

Un breve sunto delle nostre attività:• Promozione e collaborazione nel progetto Grunvitg, con il Comune di Montignoso

nell’ambito della Comunità europea 2006-2007.• Traduzioni ed interpretariato.• Feste multietnica (cucina, mostra e costumi) per il Comune di Carrara.• Organizzazione e realizzazione Festa della Pace con la Circoscrizione Destra Frigido Massa.• Collaborazione con il centro interculturale Tanti Ponti di Montignoso nell’ambito

dell’intercultura, e la mediazione culturale 2005-06-07-08-09.• Relatrice e organizzatrice al Seminario sull’America Latina insieme al Forum per la

Coop. Internazionale della Provincia di Massa Carrara 2007.• Relatrice nel Seminario sulla Mediazione Culturale del titolo “La mediazione come:”

della Provincia Massa- Carrara e il Centro Tanti Ponti.• Compilazioni e informazione dei kit per il rinnovo del permesso di soggiorno di

cittadini extracomunitari 2009.• L’Associazione fa parte del Consiglio Territoriale per l’immigrazione della Prov di

Massa-Carrara dal 2004 ad oggi.• Collaborazione con il Forum Territoriale per La Coop. Internazionale della Prov.

Massa-Carrara come rappresentante per il tavolo America Latina a livello Regionale.• Festival Sotto-Sopra Provincia di Massa-Carrara.2008-2010-2011-2012 percorso di

sensibilizzazione nelle scuole sul tema dell’immigrazione.• Formazione sul decreto sicurezza e legge sull’immigrazione con l’ANCI Toscana. Nel

2009-2011.• Partecipazione attiva al bilancio partecipato del Comune di Massa 2009 come as-

sociazione impegnata nel tavolo intercultura e altra economia.• Progetto di Formazione fi nanziato del CESVOT Toscana.• “l’operatore immigrato volontario nei servizi del territorio” anno 2011-2012.• Progetto accoglienza e mediazione culturale per i cittadini richiedenti asilo presso

il Comune di Montignoso dal luglio 2011-fi no di ad oggi.• Seminario “La mediazione culturale come” fi nanziato della Provincia Massa-Carrara

e del Cesvot Toscana febbraio 2011.

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• La mediazione linguistico -culturale come strumento di accesso per gli stranieri al “Consenso Informato”, seminario organizzato dell’ ASL1, Cesvot e la partecipazione dell’Associazione Cittadini del Mondo. Nov 2011.

• Corso di lingua italiana per stranieri nel progetto “Rete e Cittadinanza 2011-2012” fi nanziato della Regione Toscana e gestito della Provincia Massa-Carrara settore sociale.

• Corso di Lingua italiana per cittadini stranieri nel progetto “Verso una cittadinanza consapevole”, fi nanziato della Regione Toscana e gestito dell’Associazione S.V.S di Livorno in collaborazione con l’associazione Cittadini del Mondo nel Comune di Montignoso anno 2011-2012.

• Gestione Sportelli immigrati del Comune di Massa e Montignoso 2006-11.• Ricerca in collaborazione con il CESVOT dal titolo: “Gli Sportelli Immigrazione della

Provincia di Massa Carrara: realtà e prospettive” 2006.• Partecipiamo attivamente al comitato aziendale ASL1 da novembre 2011.• Partecipiamo al percorso sul consenso informato iniziato dall’ASL1 per contribuire

all’informazione dei cittadini stranieri presente nel nostro territorio 2012.• Iniziative varie nell’ambito culturale: corso di cucina multietnica, feste latinoame-

ricane, corsi di lingua.

Carla Peruta, Presidente di AICS Massa Carrara e Rocio Del Carmen Quinones Presidente di Cittadini del Mondo

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ASSOCIAZIONE FASIM(Forum Associazione Sociale Intercultura e Mediazione Culturale)Via Covetta, 44 - 54033 Marina di Carrara (MS)Tel./Fax 0585 857607 - e-mail: [email protected]

OBIETTIVICreare un servizio di mediazione culturale rivolto agli stranieri per facilitarne il percorso d’accesso ai servizi e l’inserimento nella società.Lavorare con lo straniero guidandolo alla conoscenza ed all’acquisizione dei suoi diritti e doveri.Promuovere e valorizzare le capacità individuale delle donne ai fi ni dell’inserimento lavorativo e il superamento del disagio sociale.Arricchire i servizi esistenti con le nostre competenze.

SERVIZIMediazione Culturale e interpretariato in lingua: Arabo, spagnolo, albanese, wolof, inglese e francese e altro.Consulenza legale gratuita: Permessi di soggiorno, lavoro, casa, famiglia, ricongiungi-mento famigliare.Accompagnamento e Mediazione linguistica: Questura, comuni, servizi sociali, servizi socio sanitari.Informazione: Corsi di Formazione, servizi socio sanitari, centro donne. Documentazione varia per uffi ci socio sanitari, comune, questura, prefettura, consolati, tribunali.Gestione: Uffi ci immigrati, corsi di formazione linguistica per stranieri, dopo-scuola, emergenza profughi, ricerche sulle comunità straniere presenti nel territorio,progetti mediazione culturale scuola, salute e ambiente.

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AICS SOLIDARIETÀ MASSA CARRARAVia Sforza, 58 - 54038 Montignoso (MS) Tel./Fax 0585 349304e- mail: [email protected]

AICS è presente sul territorio nazionale da 50 anni e sulla provincia di Massa Carrara con attività variegate che vanno dallo sport al sociale alla cultura alla protezione civile, alla tutela ambientale, con la parte di AICS SOLIDARIETÀ MASSA CARRARA opera in ma-niera specifica, sul territorio provinciale, con l’obiettivo generale della solidarietà sociale ed in particolare del miglioramento della qualità di vita e della tutela delle persone che sono in situazioni di maggior fragilità umana o di disagio sociale.

Nell’anno 2011 ha favorito la comunicazione interculturale e la partecipazione degli im-migrati ad ogni attività civile, lavorando con Associazioni di volontariato atte alla tutela degli extracomunitari, ha partecipato a convegni sulla mediazione culturale.

Per le attività di sensibilizzazione, prevenzione e contrasto contro lo sfruttamento, la violenza e il maltrattamento dei minori e delle donne, Aics Solidarietà ha presentato vari progetti alla Regione Toscana e al Cesvot sullo sviluppo dell’educazione ambientale sulla prevenzione alla violenza di genere. Ha promosso le giornate dello sport e solidarietà con il Coni.

Ha continuato con un seminario la sensibi-lizzazione sulle energie rinnovabili. Nel 2012 Aics solidarietà ha presentato vari bandi, alle Fondazioni, Cesvot per Innovazione sul Nido Sonoro modalità didattica per bambini degli asili nido e scuole materne, per l’attività volte alla protezione dell’infanzia e a garantirne il pieno e armonico sviluppo psicofi sico, anche attraverso adeguata igiene alimentare, pratica motoria, educazione ambientale.

COMITATO PROVINCIALE DI MASSA E CARRARA

Il Prof. Giuseppe Faso, relatore alla Conferenza fi nale

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CIF MASSAViale Europa, 1 - 54100 Massa - Tel./Fax 0585 489543e-mail: [email protected]

L’associazione Centro italiano Femminile Comunale di Massa è un ente di volontariato che da anni svolge la propria attività culturale e sociale con particolare riferimento alle azioni di sostegno alle fasce più deboli della popolazione (donne, anziani, stranieri e minori).

Ai corsi di cucina svolti negli anni precedenti si sono aggiunti corsi di educazione alimentare per una cucina sana, semplice ed economica. Ai corsi di lingua inglese e francese si è unito un corso di base di lingua spagnola, che continuerà nel 2012.

Nel corso degli ultimi tre anni le principali iniziative portate avanti dall’associazione sono state:

1. il progetto di sostegno svolto insieme al Servizio Sociale del comune di Massa e l’U.O. di neuropsichiatria Infantile della Asl 1 e rivolto a ragazzi in diffi coltà: il numero dei ragazzi seguito è stato di 31 e 22 il numero degli insegnanti - il servizio era rivolto in particolare ai minori stranieri; 2. il Seminario sugli adolescenti svolto in collaborazione con la Provincia di Massa Carrara, Comune di Massa, il Cesvot, il Liceo classico P. Rossi di Massa; 3. n. 5 corsi di personal computer di primo e secondo livello per 85 persone; 4. n. 4 corsi di taglio e cucito per 55 partecipanti; 5. numero 2 corsi di maglia; 6. il progetto “Informabile” Addetto Informatico Diversamente Abile fi nanziato dalla Provincia di Massa Carrara ed in collaborazione con I. C. Dazzi di Carrara; 7. il progetto ammesso a fi nanziamento dalla Provincia di Massa Carrara, “agibilità”, Apicoltura e diversabilità realizzata presso l’Istituto Agrario di Soliera; 8. il progetto donne per la famiglia che ha istituito un centro servizi per le donne in diffi coltà e vittime di violenza; 9. lo Sportello di ascolto legale per donne e stranieri; 10. n. 5 corsi di italiano per stranieri; 11. un progetto per favorire l’educazione alla parità tra i sessi presso le scuole del territorio comunale; 12. l’apertura di una nuova sede; 13. allestimento di una piccola Biblioteca di genere e sono state messe a disposizione due borse di studio per donne del territorio.

Ogni anno è stata celebrata la “Giornata della Donna” con conferenze e dibattiti su temi proposti dal Centro Nazionale e con la celebrazione della Santa Messa. Inoltre, in occasione della Giornata dell’Adesione, sono state fatte rifl essioni sull’importanza della partecipazione e dell’appartenenza all’associazione stessa.

CIF CARRARAVia Don Minzoni, 27 ter - 54033 Carrara (MS)Tel./Fax 0585 70615e-mail: [email protected]

L’Associazione C.I.F - Centro Italiano Femminile Comunale di Carrara - si è costituita in Ass. di Volontariato nel 2008 con il nome di CIF CARRARA ONLUS, ed ha indicato nello statuto come sua fi nalità prioritaria la difesa della dignità della persona umana; il settore di intervento principale è stato quello volto al miglioramento della condizione femminile sul territorio del Comune di Carrara ed alla difesa dei diritti delle donne e minori, senza distinzioni di cultura, etnia e religione.

Associazione di Massa

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Le attività svolte come CIF Carrara Onlus sono state le seguenti:

2008/2009 - 1°progetto (CESVOT) ”NON UNO DI MENO: Contro la dispersione scolastica e il disagio giovanile nella preadolescenza” è stato attuato presso la scuola media statale G.Carducci di Carrara ed ha coinvolto anche i genitori, in una innovativa proposta di patto educativo di Scuola - Famiglia - Istituzioni verso le nuove generazioni. In questa occasione, abbiamo preso contatto anche con le famiglie di scolari immigrati e quindi con le diffi coltà di lingua e di integrazione familiare.

2009 - È stato aperto uno sportello di Ascolto CIF, con accoglienza, consulenza legale e psicologica, rivolto alle donne in diffi coltà, attivo due volte alla settimana presso il Centro Giov. ANSPI di Carrara.

2010 - Convegno Scuola Carducci: giornata di sensibilizzazione sulla violenza. Conferenza/Dibattito destinata ai genitori sull’importanza di precoci azioni preventive del comportamento aggressivo e del rischio di devianza negli adolescenti.

2010 - Programmazione ed attuazione di un corso di formazione di 40 ore (Cesvot- Percorsi delle idee) intitolato “TUTELA DONNA E BAMBINO” destinato alle volontarie e fi nalizzato all’acquisizione di competenze di accoglienza, ascolto e supporto di donne e minori in diffi coltà.

2010 - Aggiudicazione della gara di appalto del Comune di Carrara - Servizi Sociali per la gestione del Centro di Ascolto “Donna chiama Donna”. L’organizzazione della struttura operativa è stata particolarmente impegnativa in quanto sono stati attivati:

a) servizio di front-office quotidiano con una incaricata dell’accoglienza e delle comunicazioni (telefona, internet, ecc)

b) servizio di ascolto: colloqui di operatrici qualifi cate ad individuare i bisogni e le richieste delle utenti con possibilità di usufruire di consulenza legale e/o psicologica.

c) incontri periodici di rifl essione e confronto coordinati da un’esperta in comunicazioneDall’esperienza del C.A. è emersa la diffi coltà delle donne immigrate ad esprimersi in

italiano, la diffi coltà di integrazione culturale, oltre alla reciproca non-conoscenza del modo di vivere e di comportamento, da cui derivano anche le incomprensioni nella vita quotidiana..

2010 - Conferenza/ Dibattito tra varie Associazioni di Volontariato presenti sul territorio sul tema “La Risorsa Donna nel Volontariato” - Aspetti Relazionali e giuridici, con particolare riferimento alla necessità di collaborazione e di “fare rete” tra le varie associazioni e gli enti locali, comprese le associazioni delle immigrate. In questa occasione, anche la Dottoressa rappresentante della ASL ci chiese di fare un corso di mediazione linguistica riguardante i termini medici, che vorremmo attuare appena possibile.

L’attività del CIF Carrara Onlus sta continuando nel 2011 con altri progetti per rafforzare e potenziare le reti antiviolenza e di integrazione sociale, che riguardano famiglie, donne e minori, sia di immigrati che non, con lo scopo principale di sensibilizzare la popolazione ai problemi di convivenza civile e cittadinanza attiva, Vorremmo soprattutto incidere e migliorare, per quanto possibile, il substrato culturale del territorio, aprendoci alla conoscenza di un mondo che sta cambiando.

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Ente partner: CIF Porcari

Corsi realizzati: 1 sole donne con il servizio di babysitteraggio

Evento fi nale: Convegno “Parola di donna” e consegna degli attestati

PROVINCIA DI LUCCA

CIF DI PORCARIVia Roma, 121 - 55016 Porcari (LU)Tel. 0583 297736 - e-mail: fi [email protected]

Il C.I.F. Centro Italiano Femminile di Porcari è una Associazione di Volontariato che opera fi n dagli anni 1970 circa nel nostro Comune della Provincia di Lucca. È collegato ai vari C.I.F. vicini e dipendente dal Centro Italiano Femminile Nazionale e si occupa in particolare della promozione delle Pari Opportunità. Negli anni passati il C.I.F. di Porcari ha sentito in particolare il problema degli anziani ed ha promosso e sostenuto la nascita di un centro diurno per la terza età nel paese. Ogni anno organizza e gestisce alcuni corsi di attività psicomotoria dedicato alle persone della terza età.

Esperienza nel settore dell’insegnamento della lingua italianaa donne immigrate

Il CIF di Porcari dall’anno 2010 si è attivato per sensibilizzare la comunità al problema dell’integrazione degli stranieri, in particolare le donne.

Ha stipulato una convenzione con l’Istituto Comprensivo Statale di Porcari ed ha af-fi ancato la scuola nella gestione di un corso di italiano - circa 30 ore da febbraio 2010 a maggio 2010 - per le mamme e le parenti degli alunni stranieri dell’Istituto: per facilitare la presenza delle donne il CIF ha organizzato contemporaneamente nei locali attigui della scuola un servizio di Baby Parking per i loro bambini più piccoli (0-5 anni). Tale corso è stato portato a termine da circa 20-22 donne.

Nella propria sede, presso l’Istituto Cavanis di Porcari, il CIF ha effettuato un’altra serie di lezioni solo con le volontarie, in particolare per due gruppi di livello, prima alfabetiz-zazione e potenziamento italiano per comunicare, per circa 13-14 donne, sempre con servizio di baby parking, nei mesi di aprile, maggio e giugno 2010.

Il comune di Porcari, dove il nostro CIF opera, ha un’alta presenza di stranieri, soprattutto rumeni, albanesi e marocchini e i corsi di lingua italiana, sono molto attesi e frequentati, in tutti i livelli di apprendimento.

Nello scorso anno scolastico, 2010-2011, il CIF di Porcari ha affi ancato l’Agenzia Proteo in un corso di italiano per 20 donne di 120 ore, 5 ore a settimana, alla scuola media, con 3-4 volontarie per il servizio di Baby parking, e 2-3 volontarie in affi ancamento all’insegnante incaricata, poichè vi erano nel gruppo delle discenti, almeno tre livelli di apprendimento.

Associazione di Porcari

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Nel 2012, ultima esperienza con la SVS di Livorno, che il CIF di Porcari ha ritenuto molto valida: il corso di 70 ore è stato frequentato da quasi 30 donne, una ventina delle quali lo hanno terminato e 7 di queste hanno sostenuto l’esame CILS per il livello A2 superandolo. Il corso è stato sostenuto e supportato dalla presenza di diverse volontarie che hanno permesso che tutto si svolgesse nel migliore dei modi in quanto si è potuto lavorare per livelli di apprendimento e si è potuto creare un servizio di baby sitter effi ciente: molte di queste donne infatti non avrebbero potuto partecipare al corso se non avessero potuto tenere con sè i fi gli piccoli. La “lezione fi nale” ha visto protagoniste le donne che hanno creato una festa coloratissima dei loro abiti tradizionali e profumatissima dei loro cibi tipici: è stato il loro modo per esprimerci la loro gratitutdine e anche noi siamo grate a loro che con tanto impegno hanno seguito le lezioni!!!

La Presidente del CIF PorcariElena Fiumalbi

Intervento al Convegno fi nale della Docente Riccarda Bernacchi

Il Centro Italiano Femminile è una associazione di volontariato che è presente dagli anni ‘70 a Porcari. Durante il corso degli anni ha cercato di essere attenta ai bisogni e alle emergenze sociali del territorio. Da alcuni anni sta affrontando il tema dell’immigra-zione: dal 2010, collaborando con l’Istituto Comprensivo Statale, ha iniziato a seguire e sostenere i corsi di italiano per adulti, in particolare delle donne, diventando così un punto di riferimento per molte famiglie che si sono impegnate in questa impresa di in-tegrazione nel proprio paese di residenza. Il comune di Porcari ha da diversi anni un’alta presenza di stranieri e i corsi di lingua italiana, sono molto attesi e frequentati, in tutti i livelli di apprendimento.

Non mi soffermo sui numeri perchè una volta che noi ci siamo messe a disposizione per questi corsi, supportandoli con maestre-volontarie, con baby-sitter che custodiva-no i bambini di queste mamme volenterose, la nostra attenzione si è concentrata sulle persone e sulle relazioni positive che si instauravano attraverso questa attività.

L’ultimo corso, gestito completamente dal C.I.F. in partenariato con SVS di Livorno, capofi la del Progetto, a rappresentare la quale oggi è presente la coordinatrice Veruska Barbini, è un corso di 70 ore, fi nanziato dalla Regione Toscana e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, tenutosi alla Scuola Media “Pea” da Marzo a Giugno, e frequentato da circa 30 donne di origine albanese, marocchina, nigeriana, cingalese...

Oggi per me è un’emozione presentare questo progetto per diversi motivi:

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Da una parte il gran numero di partecipanti ha dato a queste donne il coraggio, la forza, la volontà di affrontare le diffi coltà che sempre si presentano a delle madri di famiglia che intendono formarsi ed informarsi, per migliorare la propria situazione, per integrarsi di più in un paese che almeno all’inizio risulta sconosciuto, a volte ostile, quando non indifferente... Al corso anche chi è arrivata da sola, ha trovato amiche, ha condiviso l’im-pegno e la fatica, ma anche la gioia e la soddisfazione di imparare...

D’altra parte il gran numero di volontarie, non solo del C.I.F., che ha collaborato in questo progetto, e che ha contribuito anche oggi ad organizzare questa bella giornata, ha dimostrato che ciò che ci sta a cuore, si può realizzare: certo non ci cade tutto dal cielo, ci vuole l’impegno, ma è possibile: ed è possibile nella misura in cui riusciamo a collaborare con altre realtà che per noi sono state la scuola, la biblioteca, la parrocchia e le altre associazioni di volontariato del territorio che oggi sono qui presenti: ognuno ha messo il suo pezzettino, in modo che questo progetto è diventato come un grande puzzle che pian piano si costruiva ed innescava un circolo virtuoso di accoglienza, par-tecipazione, interazione.

L’altra mia emozione consiste nel presentare la Professoressa Clara Silva, Docente di Pedagogia Interculturale del Dipartimento di Scienze della Formazione e Psicologia dell’Università degli Studi di Firenze: lei ci aiuterà a comprendere meglio il fenomeno immigratorio, in particolare riferito alla fi gura femminile, e da lei potremo intuire quali sono le prospettive attuali e le prossime sfi de sul tema dell’integrazione, per farle no-stre e proseguire nell’impegno di creare nuove formae mentis attente al dialogo ed alla collaborazione.

L’alfabetizzazione e l’apprendimento della lingua italiana è solo il primo passo in un percorso che si proponga come fi nalità la partecipazione delle persone immigrate alla vita sociale: è per questo motivo che il progetto che abbiamo seguito prevedeva anche una parte delle ore dedicate allo studio dell’educazione civica ed alcune lezioni di ap-profondimento sui servizi socio-sanitari, sul Terzo Settore e il mondo del Volontariato, e sull’approccio al mondo del lavoro. Per questo motivo dopo la Prof. Silva interverranno le persone che hanno effettuato i diversi interventi all’interno del corso. Ringrazio tutti quanti, in particolare la docente, la tutor, le docenti volontarie, del CIF, della CROCE VERDE,

del GRUPPO ACCOGLIENZA IM-MIGRATI, che con tanta costanza, impegno, dedizione hanno se-guito questa iniziativa. Ringrazio tutte le partecipanti, che non si sono risparmiate ed hanno sem-pre partecipato con interesse ed entusiasmo.

Infine vorrei raccontarvi di una di queste signore, che ha seguito sempre i nostri corsi... a quest’ultimo era arrivata un po’ in ritardo e noi non sapevamo più come fare perchè le iscritte erano troppe, avevamo già fatto

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le assicurazioni, diventava diffi cile seguire tutte... Io cercai di dissuaderla, ma lei tanto ha fatto e si è raccomandata che ci ha convinto e alla fi ne è stata iscritta anche lei ed ha partecipato insieme alle altre.

Mi auguro che anche noi possiamo affrontare con questa caparbietà le cose in cui crediamo, quelle che ci avvicinano agli altri e che ci fanno sperare in un mondo migliore...

Intervento al Convegno fi nale di dell’Insegnante Carla Franceschini

Io sono un’insegnante di scuola elementare, ora in pensione.Negli ultimi anni della mia carriera scolastica, ho avuto in classe una presenza massiccia

di alunni stranieri, soprattutto albanesi e marocchini, ma anche rumeni, kosowari e serbi. Le diffi coltà, sia nell’insegnamento della nostra lingua che nell’inserimento nella classe, erano tante, anche perché noi insegnanti non avevamo nessuna preparazione specifi ca e perché questi alunni arrivavano in terza, in quinta e magari ad anno scolastico iniziato da un pezzo.

Quello che però mi creava molto disagio era il non poter avere un rapporto con le famiglie, in particolare con le mamme. Quando la scuola organizzava assemblee o rice-vimenti per i genitori, loro non erano presenti ed è comprensibile perché non avrebbero capito né avrebbero potuto esprimersi. Anche quando mandavamo a casa degli avvisi, dovevamo raccomandarci ai bimbi di riferire il messaggio, ma anche la loro compren-sione era ancora molto approssimativa e quindi molto spesso si verifi cavano disguidi.

I papà, per ragioni di lavoro o per la maggior permanenza in italia, sono più padroni della lingua, ma si interessano meno dell’andamento scolastico dei fi gli, che in genere viene delegato alle mamme.

Quindi, quando l’associazione ha cominciato ad organizzare dei corsi di alfabetizzazione per le donne, sono stata proprio contenta e mi sono messa a disposizione per offrire il mio contributo. Finalmente anche le donne avrebbero potuto uscire di casa per trovarsi con altre di nazionalità diversa ma con problematiche simili, e avrebbero imparato almeno quel tanto che basta per scrivere due righe o leggere un semplice avviso.

Quando è cominciato il corso, io pensavo di fare da supporto all’insegnante, di aiutare durante le esercitazioni chi si fosse trovata in diffi coltà; invece è stato necessario formare tre gruppi e a me è stato affi dato l’insegnamento in quello di livello intermedio.

Con alcune donne ci conoscevamo già, perché avevano frequentato anche l’anno passato; altre venivano per la prima volta.

Abbiamo fatto un percorso insieme, ho condiviso con loro le diffi coltà, i momenti di scoraggiamento (e ce ne sono stati perché imparare a leggere e scrivere nella nostra lingua è più diffi cile di quanto si possa immaginare), ma anche momenti di soddisfazione quando si verifi cavano dei progressi.

Loro mi hanno ringraziato tante volte, praticamente alla fi ne di ogni lezione; oggi io voglio ringraziare loro perché mi hanno permesso di vivere un’esperienza che mi ha arricchito, soprattutto dal lato umano.

E vorrei ringraziare anche l’insegnante Riccarda che mi ha dato piena autonomia, si è fi data di me ed è sempre stata molto disponibile.

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MONITORAGGIOE VALUTAZIONE

DELLE ATTIVITÀ REALIZZATE

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Il nuovo Welfare che si sta affermando nel nostro Paese è all’insegna del federali-smo, della sussidiarietà anche orizzontale, della collaborazione pubblico-privato. Il Terzo Settore (volontariato, cooperazione, associazionismo, impresa non profit) è unanimemente indicato come soggetto fondamentale, insieme agli Enti Locali, per la partecipazione democratica dei territori e della società civile. Per sostenere tale ruolo è necessario che dirigenti, operatori e volontari acquisiscano anche competenze professionali adeguate.

UniTS - Università del Terzo Settore ha voluto dare una risposta concreta a tale bisogno, proponendosi come agenzia for-mativa che nasce dal Terzo Settore per il Terzo Settore. Si propone, quindi, di raffor-zare il ruolo e migliorare l’effi cienza delle organizzazioni del Terzo Settore in Italia potenziando la ricerca e promuovendo lo sviluppo della formazione di alta qualità per gli operatori del Terzo Settore.

UniTS è un’organizzazione non lucrativa gestita da un Consiglio Direttivo eletto dall’Assemblea dei Soci e si avvale della consulenza tecnica di un Comitato Scien-tifi co Didattico appositamente costituito.

Nasce nel 1996 su progetto dell’A.N.P.AS. (Associazione Nazionale Pubbliche Assi-stenze) con la partecipazione dell’AUSER, di associazioni di Pubblica Assistenza, Enti Locali, Istituzioni Pubbliche e Aziende Pri-vate per promuovere e sviluppare la forma-zione a tutti i livelli per dirigenti, operatori e volontari del Terzo Settore.

Si è dotata di un Comitato Scientifi co Di-dattico che è un organo di consulenza della Direzione e del Consiglio. Esso si riunisce periodicamente con l’obiettivo di formulare proposte formative sulla base dei bisogni espressi dalle organizzazioni del Terzo Setto-re. Esso è, inoltre, lo strumento di confronto della Direzione e del Consiglio su tematiche specifi che del Terzo Settore in relazione alla riforma dello Stato Sociale nel nostro Paese.

PRESENTAZIONE

UniTSUniversitàdel Terzo Settore

Il Monitoraggio e la Valutazione degli esiti del progetto sono stati volutamen-te affi dati ad un ente esterno rispetto al capofi la e alla rete degli enti partner, specializzato in servizi di formazione, progettazione e assistenza nel settore: l’Università del Terzo Settore di Pisa.Responsabile dell’attività di M & V è stata la Dott.ssa Maria Luisa Pagano che ha effettuato varie visite presso le sedi di svolgimento dei corsi e varie riunioni di monitoraggio con i rappresentanti degli enti partners e con il personale docente e i tutors.Gli esiti del M & V sono stati esposti dal-la Dott. ssa Pagano durante il Convegno fi nale del progetto tenutosi a Livorno presso la sede della SVS Pubblica Assi-stenza il 12 Ottobre 2012 e sono qui di seguito presentati.

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I sociSono soci di UniTS: AUSER, ANPAS Regione Toscana, ADA - Associazione per i Diritti degli Anziani, Provincia di Pisa, Pubblica Assistenza di Rassina (AR), Pubblica Assisten-za Humanitas Scandicci (FI), Pubblica Assistenza SVS Livorno, Croce Verde Padova, Pubblica Assistenza Moliterno (PZ), Pubblica Assistenza Papa Charlie Pagani (SA), P.A. Viareggio (LU). Sono in corso contatti per eventuali adesioni con Comune di Montopoli (PI), P.A. Cascina (PI), P.A. Pontedera (PI), P.A. Fornacette (PI).

Il comitato scientifi co didatticoSono membri del Comitato Scientifi co Didattico: Gregorio Arena, Università Trento e Presidente Labsus; Ugo Ascoli, Università di Anco-na; Pietro Fantozzi, Università di Cosenza; Francesco Marsico, Caritas italiana; Mario Morroni, Università di Pisa; Cinzia Scaffi di, Slowfood; Salvatore Settis, Accademia del Lincei ed Andrea Volterrani, Fondazione Fortes.

Le partecipazioniUniTS è socia di: Eda Forum - Forum Permanente per l’Educazione degli Adulti (dal 2003), United Network - UNITED for Intercultural Action (dal 2005), IEFC - Institut Europeen De Formation Continue Du Secteur Tertiaire Social (dal 2006), EPYD - Eu-ropean Platform for Youth Development (dal 2006), EVBB - Europaischen Verband Berufl icher Bildungstrager (dal 2007), Comitato per la promozione e protezione dei diritti umani (dal 2007), REL - Rete Europa Lazio (socio fondatore dal 2007).

Gli accreditamentiUniTS è nell’Albo delle Agenzie Formative nel settore dell’educazione non formale degli adulti della Provincia di Pisa dal 2002; accreditata presso l’Agenzia Nazionale per i Giovani come organizzazione di invio e coordinamento per i progetti SVE (Servizio Volontario Europeo) dal 2007; accreditata come Agenzia di Formazione nella Regione Toscana dal 2002.Ha ottenuto la certifi cazione del Sistema Qualità in conformità alla ISO 9001:2008 da parte dell’Istituto Bureau Veritas (Ente accreditato dal SINCERT) valida fi no al 2013.

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I temi su cui UniTS lavora

· Democrazia e partecipazione.

· Etica del volontariato.

· Comunicazione sociale e marketing dei servizi.

· Fund raising.

· Progettazione e co-progettazione.

· Formazione strategica, gestionale ed amministrativa per dirigenti di organizzazioni del Terzo Settore.

· Il Terzo Settore e l’evoluzione legislativa.

· Formazione per operatori socio-sanitari, socio-assistenziali e della protezione civile.

· Interculturalità e mediazione socio-culturale.

· Formazione outdoor.

· Contrasto alla violenza.

· Formazione, orientamento e inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati (disabili, immigrati, donne in diffi coltà, giovani drop-out).

I servizi

L’UniTS offre i seguenti servizi:

· Formazione: ideazione, progettazione, gestione e rendicontazione di corsi di forma-zione per gli operatori del Terzo Settore, di Amministrazioni Pubbliche e Scolastiche, di Enti in genere sulle tematiche di maggior rilievo per il Terzo Settore.

· Informazione: diffusione dei principali bandi per il Terzo Settore della Commissione Europea, dei vari Ministeri, delle Regioni, delle Province e altri Enti fi nanziatori.

· Progettazione: elaborazione e presentazione di progetti, direttamente o su incarico di Enti e organismi del Terzo Settore.

· Assistenza: supporto alle attività di Organizzazioni del Terzo Settore, Enti Pubblici e Privati, con particolare attenzione al coordinamento, gestione e rendicontazione di progetti approvati nell’ambito di Bandi Europei e Nazionali.Mon

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UniTS, in 15 anni di attività, ha sviluppato progetti collaborando con 628

organizzazioni partner italiane e straniere in tutti i 27 Paesi dell’Unione Europea

e in altri 6 Paesi, lavorando in tutti i continenti.

Ha realizzato 108 progetti, di cui 55 europei nell’ambito dei principali

Programmi della Commissione Europea e 53 italiani.

Riguardo ai temi, 57 su formazione professionale, 13 sul settore socio-

sanitario, 11 su integrazione degli immigrati, 17 su violenza e discriminazione

verso donne e bambini, 23 su inclusione sociale e disabilità, 26 su giovani,

intercultura e cittadinanza attiva, 5 su educazione ambientale, e 12 su

progettazione sociale.

Ha organizzato 18 Convegni e Seminari sulle principali tematiche del Terzo

Settore, ha elaborato 34 prodotti tra ricerche, studi, CD, DVD, report e altro.

L’attività in numeri

(Settembre 2012)

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SINTESIdei risultati del progetto

Il progetto “Verso una consapevole cittadinanza attiva” si è svolto in tutte le 10 province della Regione, privilegiando quelle aree urbane caratterizzate da un numero maggiore di immigrati (Firenze, Prato, Arezzo e Pisa) con un’offerta maggiore di corsi (3 a Firenze e 3 a Pisa).

Il progetto ha visto il coinvolgimento di 396 immigrati provenienti da paesi terzi in un percorso di formazione linguistica e di promozione della cultura ed educazione civica italiana. I 20 corsi di lingua di livello A2 e B1 e di cittadinanza attiva, sono stati realizzati nelle diverse province come di seguito riportato: in provincia di Arezzo due corsi di livello A2, a Firenze due corsi di livello A2 e uno di livello B1, a Grosseto un corso di livello A2, a Livorno un corso di livello A2 e uno di livello B1, in provincia di Lucca un corso di livello A2, in provincia di Massa Carrara due corsi di livello A2, a Pisa tre corsi di livello A2, in provincia di Pistoia due corsi di livello A2, a Prato un corso di livello A2 e uno di livello B1, a Siena due corsi di livello A2.

Dei 396 immigrati iscritti ai corsi di lingua, 276 hanno terminato il corso, di cui 139 donne, e 215 si sono iscritti all’esame fi nale per ottenere la certifi cazione CILS, di cui 109 donne. Di questi, 207 hanno conseguito la certifi cazione CILS, di cui 105 donne.

In percentuale hanno terminato il percorso formativo circa il 74% dei partecipanti e hanno conseguito la certifi cazione CILS circa il 55% dei corsisti. La presenza dei due sessi e stata piuttosto equilibrata: 181 donne e 191 uomini. Tra gli studenti che si sono iscritti all'esame CILS ben il 96% è riuscito a conseguire la certifi cazione di lingua italiana, di cui il 50% donne.

Sono stati attivati quattro corsi rivolti a sole donne, rispettivamente uno per Pisa, Firenze, Siena e Lucca. Le donne partecipanti ai corsi hanno apprezzato particolarmente questa esperienza in quanto hanno così avuto modo di migliorare la loro conoscenza della lingua e della cultura italiana ma anche di condividere diffi coltà e problematiche della vita quotidiana con altre donne provenienti da diversi paesi, e di creare una sorta di rete di auto aiuto. Importante sottolineare l’impegno e l’applicazione allo studio dimostrato dalle donne che hanno partecipato ai corsi.

Un’altra particolarità del progetto è stata la realizzazione del corso di lingua nel carcere “Don Bosco” di Pisa, rivolto a detenuti maschi. Il corso è stato svolto dal CIF di Pisa e ha visto la partecipazione attiva di 7 detenuti di diverse nazionalità, i quali hanno anche conseguito la certifi cazione CILS per il livello A2.

Numerosi sono stati anche i partecipanti richiedenti asilo politico o con permesso di soggiorno per motivi umanitari (pari al 22,83% del totale dei partecipanti formati) presenti soprattutto nei corsi di Livorno, Massa e in entrambi i corsi organizzati a Rassina in provincia di Arezzo che sono stati completamente dedicati ai richiedenti asilo accolti nella zona che altrimenti non avrebbero potuto usufruire di alcuna formazione linguistica. Il progetto prevedeva inoltre un servizio di trasporto per disabili che di fatto non è stato necessario attivare.M

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In tutti i territori provinciali, è stata attuata una campagna di comunicazione per informare i possibili utenti dei corsi offerti dal progetto e per dare visibilità allo stesso sul territorio e tra le istituzioni pertinenti. Sono stati utilizzati i siti web delle associazioni partner, volantini, locandine e manifesti. Sono stati, inoltre, contattati i media locali, inclusi giornali per immigrati, radio e televisione, per garantire la diffusione capillare dell’informazione.

Infi ne, tra settembre ed ottobre 2012 in ogni provincia sono state organizzate feste ed eventi pubblici per consegnare agli studenti gli attestati di partecipazione al progetto ed i certifi cati CILS. La conferenza fi nale del progetto, invece, è stata realizzata a Livorno, presso la sede operativa della SVS Pubblica Assistenza, il giorno 12 ottobre 2012. Durante la conferenza sono stati illustrati i risultati della valutazione e del monitoraggio fi nali, è stato spiegato il percorso di cittadinanza attiva affi ancato al corso di lingua e sono stati presentati i risultati degli esami CILS. I partecipanti alla conferenza, oltre ai rappresentanti della rete territoriale, sono stati associazioni del Terzo Settore di Livorno ed i partecipanti ai corsi di Livorno.

Profi lo dei partecipanti ai corsiIl progetto ha visto la pertecipazione di 396 immigrati di cui donne e uomini. La provenienza

dei partecipanti ai corsi è stata estremamente variegata. Le nazionalità più rappresentate sono state Filippine (9,78%), Marocco (8,70%), Perù (8,33%), corrispondenti ad alcune delle comunità più numerose a livello regionale. Altri partecipanti provenivano da Albania, RPC, Ucraina, Tunisia, India, Ecuador, Senegal, Sri Lanka e altre. La fascia d’età dei partecipanti ai corsi è stata relativamente giovane. Infatti, il 43,84% ha un’età compresa tra i 26 ed i 35 anni, mentre il 21,74% ha un’età compresa tra i 18 ed i 25 anni, in linea con le rilevazioni regionali.

La motivazione del loro soggiorno in Italia è prevalentemente per motivi di lavoro (42,39%), di famiglia (22,83%), e per motivi politici (22,83%). Rispetto alla loro posizione lavorativa, circa il 37% ha un lavoro più o meno stabile, mentre il 26,81% è alla ricerca di un’occupazione, e 12,68% è casalinga. I settori lavorativi predominanti sono il lavoro domestico (22,92%), il commercio (20,83%), assistenza e cura alla persona (17,36%) ed il turistico alberghiero (9,03%).

Il progetto ha voluto dare un contributo all’integrazione di cittadini di paesi terzi nei territori della regione Toscana, migliorandone le competenze linguistiche e la conoscenza dei propri diritti e doveri, con approfondimenti di educazione civica. Al termine del progetto, infatti, il 55% dei partecipanti giudica ottimo il miglioramento realizzato della conoscenza della lingua e della cultura italiana, mentre il 56% ritiene che il corso abbia contribuito in maniera ottimale all’inserimento nella città in cui abita. Per l’apprendimento della lingua sono stati utilizzati casi con contenuti conoscitivi del luogo in cui i partecipanti vivono.

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80

Rispetto al modulo di cittadinanza attiva (15 ore complessive di orientamento al lavoro, ai servizi socio-sanitari, di educazione civica e di informazioni sul Terzo Settore), il 50% dei partecipanti ritiene che sia stato molto utile, soprattutto per quanto riguarda l’orientamento ai servizi socio-sanitari e al lavoro.

Rifl essioni sulle criticità e sugli obiettivi raggiunti:La gestione di 20 corsi di lingua e di una rete di partenariato composta da 23 enti del

Terzo Settore non sempre è stata facile. Non tutte le sedi sono state in grado di iniziare il corso nei tempi stabiliti per questioni logistiche ed alcuni enti si sono cimentati per la prima volta nell’organizzazione di tali corsi per cui all’associazione capofi la e stato richiesto un affi ancamento costante soprattutto nella fase di avvio di questa nuova esperienza. Nonostante questi assestamenti iniziali, tutte le sedi hanno completato il corso di 70 ore nei tempi previsti per poter partecipare all’esame CILS, fi ssato all’inizio di giugno.

Dal punto di vista della didattica, una forte criticità rilevata è stato il livello iniziale di conoscenza della lingua, da parte di chi ha fatto richiesta di partecipazione ai corsi. Infatti, molti immigrati che si sono iscritti avrebbero avuto bisogno di corso di livello A1 o inferiore. Dove è possibile, si è cercato di accettare anche coloro che possedevano un livello linguistico inferiore, offrendo loro un supporto didattico supplementare, garantito anche da insegnanti volontari. In tutte le sedi, comunque, è stato notato che il bisogno del territorio corrisponde a corsi di lingua di livello A1 se non addirittura di alfabetizzazione.

Da parte dei docenti è stata evidenziata inoltre la necessità di un numero di ore più elevato rispetto alle 55 ore dedicate alla formazione linguistica, soprattutto in considerazione dei tempi necessari alla preparazione all’esame CILS.

Un obiettivo del progetto era “promuovere l’integrazione degli immigrati attraverso l’offerta di moduli formativi strutturati in maniera tale da rispettare gli standard qualitativi idonei ad impartire almeno il livello di conoscenza A2 del “Quadro comune di riferimento europeo (QCER) per la conoscenza delle lingue” approvato dal Consiglio d’Europa e fi nalizzati a promuovere l’acquisizione di un’attestazione di tale competenza linguistica”. Possiamo ben affermare che tale obiettivo è stato pienamente raggiunto, in quanto su 396 immigrati iscritti ai corsi di lingua, 276 hanno terminato il corso, di cui 139 donne, e 215 si sono iscritti all’esame fi nale per ottenere la certifi cazione CILS, di cui 109 donne. Di questi, 207 hanno conseguito la certifi cazione CILS, di cui 105 donne.

Un secondo obiettivo era “promuovere la conoscenza della cultura ed educazione civica italiana attraverso il collegamento dei percorsi di apprendimento della lingua ai processi di socializzazione sviluppati nell’ambito dei servizi e dei contesti ricreativi e culturali delle reti associative e del Terzo Settore”. Anche questo obiettivo è stato pienamente raggiunto, in quanto ogni sede ha realizzato 20 ore di corso di cittadinanza attiva, offrendo orientamento ai servizi socio-sanitari, al lavoro, alle attività del Terzo Settore ed educazione civica.

Rispetto al modulo di cittadinanza attiva, il 50% dei partecipanti ritiene che sia stato molto utile, soprattutto gli orientamenti ai servizi socio-sanitari e al lavoro.

Un terzo obiettivo era “promuovere una rete dei contesti associativi del Terzo Settore impegnati nell’offerta di opportunità di apprendimento della lingua in favore dei cittadini stranieri in ambito regionale”. La rete costituita tra 24 soggetti differenti del Terzo Settore ha rappresentato una ricchezza ed un valore aggiunto per il progetto, in quanto gli enti coinvolti operano da molti anni con gli immigrati nei diversi territori della Regione, hanno una comprovata esperienza e metodologie di base comuni e per M

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81

quanto appartengano a contesti anche culturali diversi, hanno obiettivi d’azione comuni. La rete regionale proposta era costituita sia da associazioni di immigrati e per immigrati (quali le associazioni Al Alif ed El Comedor di Pisa e l’associazione CeSDI- Centro Servizi Donne Immigrate di Livorno, Fasim e Cittadini del Mondo di Massa) sia da associazioni di volontariato che operano in ambiti di inclusione sociale e culturale (quali per esempio l’AICS), sia da associazioni di donne per donne (come i diversi CIF territoriali), sia da associazioni di volontariato che operano soprattutto nell’ambito socio-sanitario e dei diritti (come la stessa associazione capofi la, la Pubblica Assistenza SVS di Livorno e la Pubblica Assistenza di Rassina), sia da cooperative sociali (quali la Coop. Pane e Rose di Prato e la Coop Gli altri di Pistoia), sia da associazioni di promozione sociale quale Acli Colf di Siena e fondazioni culturali quali la Fondazione Bianciardi di Grosseto.

La rete territoriale del progetto “Verso una consapevole cittadinanza attiva”, in fase di valutazione dello stesso ha dimostrato la volontà di proseguire nell’esperienza di rete, sia dando una continuità progettuale anche in altri ambiti di intervento che replicando il progetto nei territori, integrando il livello A1 e il corso di alfabetizzazione. A tal fi ne si farà riferimento ai bandi provinciali, regionali e nazionali, nonché europei.

La valutazione degli allievi e dei docenti:Al termine del corso di lingua, i partecipanti hanno valutato i risultati del corso tramite

un questionario. Alla domanda “La conoscenza della lingua e della cultura italiane sono migliorate?”, il 55% risponde moltissimo ed il 29% molto, mentre alla domanda “Pensi che questo corso ti abbia aiutato ad inserirti meglio nella città in cui vivi?”, il 56% risponde moltissimo ed il 33% molto. Questa valutazione molto positiva del corso fa ben sperare in una ripercussione positiva in tutti gli ambiti della vita quotidiana dei cittadini stranieri che hanno partecipato al progetto.

Allo stesso modo, i docenti di italiano hanno valutato il corso tramite un questionario ed alla domanda “Ritiene che il suo modulo abbia soddisfatto un’esigenza del territorio?” 11 docenti su 20 rispondono moltissimo e 7 rispondono molto. Alla domanda “Ritiene che il suo modulo abbia soddisfatto le esigenze personali dei partecipanti?” 8 docenti su 20 rispondono moltissimo e 11 molto. Dalla valutazione dei docenti rileviamo che il progetto come strutturato ha soddisfatto appieno le esigenze dei partecipanti e quelle dei territori provinciali di riferimento.

Un valore aggiunto del progetto “Verso una consapevole cittadinanza attiva” è stato il coinvolgimento come partner sostenitore dell’Università per Stranieri di Siena, l’Università per Stranieri di Siena rilascia la Certifi cazione CILS (Certifi cazione di Italiano come Lingua Straniera) un titolo di studio uffi cialmente riconosciuto che attesta il grado di competenza linguistico-comunicativa in italiano come L2. La Certifi cazione CILS è la prima certifi cazione di italiano ad aver adottato il sistema di sei livelli di competenza linguistico-comunicativa proposto dal Quadro Comune Europeo di Riferimento del Consiglio d’Europa ad aver realizzato moduli di certifi cazione specifi ci per lavoratori di origine straniera in Italia. La certifi cazione CILS è stato senza dubbio un incentivo alla frequenza dei partecipanti, come sostengono 16 docenti di italiano su 20.

Infi ne, un ultimo valore aggiunto riscontrato dal progetto è la collaborazione avuta a livello locale con consolati, ASL, Provincie e Comuni che in varie misure hanno collaborato con le associazioni della rete territoriale per la realizzazione del progetto, soprattutto in termini di visibilità e comunicazione e prestando servizi o strutture.

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GRAFICI

Monitoraggioe Valutazione

Provincia Ente/Associazione Tot. iscritti al corso

Di cuiuomini

Di cui donne

Partecipanti chehanno concluso

il corso Di cui

uomini Di cuidonne

Arezzo Pubblica Assistenza di Rassina (2 corsi di A2) 30 28 2 30 28 2

Firenze Aics Comitato Firenze(3 corsi, A2(2) e B1) 33 9 24 33 9 24

Grosseto Fondazione Bianciardi 21 10 11 14 7 7

Livorno SVS Pubblica Assistenza di Livorno 23 16 7 20 13 7

Livorno CeSDI 22 5 17 12 2 10

Lucca CIF di Porcari 19 0 19 15 0 15

Massa Carrara Cittadini del mondo 16 14 2 10 8 2

Massa Carrara Associazione FASIM 25 17 8 18 12 6

Pisa El Comedor EstudiantilGiordano Liva 25 17 8 18 12 6

Pisa Al Alif 23 0 23 16 0 16

Pisa Cif di Pisa 21 21 0 7 7 0

Pistoia Cooperativa Gli Altri(2 corsi di A2)i 40 25 15 30 19 11

PratoCooperativa Pane e

Rose(2 corsi, A2 e B1)

26 11 15 19 7 12

Siena ACLI Colf Siena(2 corsi di A2) 48 18 30 34 13 21

TOTALE A2 (18 corsi)B1 (2 corsi) 372 191 181 276 137 139

Aics Comitato Firenze(3 corsi, A2(2) e B1) 33 9 24 33

Fondazione Bianciardi 21 10 11 14

SVS Pubblica Assistenzadi Livorno 23 16 7 20

CeSDI 22 5 17 12

CIF di Porcari 19 0 19 15

Cittadini del mondo 16 14 2 10

Associazione FASIM 25 17 8 18

El Comedor EstudiantilGiordano Liva 25 17 8 18

Al Alif 23 0 23 16

Cif di Pisa 21 21 0 7

Cooperativa Gli Altri(2 corsi di A2)i

pp 40 25 15 30

Cooperativa Pane e Rose

(2 corsi, A2 e B1)( , )26 11 15 19

ACLI Colf Siena 48 18 30 34

Page 83: SVS Verso un Cittadinanza consapevole

83

52%

4%

9%

35%

I risultati corrispondono alle aspettative?

Miglioramento della conoscenza della lingua

120

100

80

60

40

20

05 4

16

7

38

26

9084 77

105

La valutazione degli allieviCorso di Lingua

Lingua scritta Lingua parlata

suffi ciente

buono

discreto

ottimo

2 3 4 5 6

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84

43%

2%8%

44%

Informazioni ricevute prima del corso

Personale - Insegnante di lingua e Tutor

120100

806040

200

412

158

La valutazione degli allieviCorso di Lingua

Competenza

140160

180

49

Chiarezza nella risposta Gestione del gruppo Operato del Tutor

317

48

144

5 11

62

144

2 11

72

136

3%

Mon

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suffi ciente buono discreto ottimo

scarso

suffi ciente

buono

discreto

ottimo

Insegnate di lingua

Page 85: SVS Verso un Cittadinanza consapevole

85

50%

5%

12%

32%

Utilità del modulo di Cittadinanza Attiva

120

100

80

60

40

20

0

La valutazione degli allieviModulo Cittadinanza Attiva

1%

140

55510

23

75

100

310

19

75

103

44 4

21

70

116

28

83 82

5558

Educazione civica Orientamentoal lavoro

Orientamentoai servizi socio-sanitari

Organizzazionidel Terzo settore

scarso suffi ciente buono discreto ottimo

scarso

suffi ciente

buono

discreto

ottimo

Utilità del modulo di Cittadinanza Attiva

Page 86: SVS Verso un Cittadinanza consapevole

86

120

100

80

60

40

20

0

55%

29%

11%

Miglioramento della conoscenza della lingua e della cultura italiana

Luoghi e Orari

121

82

La valutazione degli allievi

Struttura

30

Attrezzatura Materiale didattico Orari

4%

0

112222 7

293

410

53

38

40

5

8

53

4444

17

33333333333333333

101

2

80

25

22

8

5

88000000

8

0000000

110

1 2

77

35

2222

5

16

7

104

1%

Mon

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suffi ciente

buono

discreto

ottimo

scarso suffi ciente buono discreto ottimoinsuffi ciente

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Suggerimenti e commenti

Il corso ti è servito ad inserirti meglio nella città in cui abiti

56%2%

9%

33%

31 = 56%1 = 2%

15 = 27%

6 = 11%2 = 4%Aumentare ore corso/nuovi corsiCapacità/professionalità insegnantiMigliorare struttura, attrezzatura, orariSoddisfatto del corso (utile per la lingua e l’integrazione, bella esperienza, corso gratuito)Altro (corso computer)

suffi ciente

buono

discreto

ottimo

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88

30%

10% 15%

40%

Omogeneità partecipanti

Luoghi e Orari

0

1

9

La valutazione dei docenti di italiano

Struttura

10

2

Orari

3

7

6

3 3

1

9

7

5%

8

6

4

21

3

4

1

Attrezzatura

Mon

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scarso

suffi ciente

buono

discreto

ottimo

scarso suffi ciente buono discreto ottimoinsuffi ciente

Page 89: SVS Verso un Cittadinanza consapevole

89

12

10

8

6

42

0

14

2

3

15

89

112

Assistenza dello Staff Informazioni ricevute prima del modulo

16

12

10

8

6

4

2

0

1

7

11

6

9

1 1

Impatto sul territorio Certifi cazione CILScome incentivo

Impatto sui partecipanti

11 1 1

11

8

1

suffi ciente

buono

discreto

ottimo

scarso suffi ciente buono discreto ottimoinsuffi ciente

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10 = 28%

Migliorare struttura, materiali e orariAumentare ore corsoSvolgere attività all’esterno (socializzazione, pubbliizzare di più il corso)Integrare con altri corsi (informatica, storia dell’Italia, percorsi formativi, in ambianti di vitae lavoro comuni)Organizzare anche corsi di livello baseCorso ben riuscitoAltro (aumentare ore tutor, tutor e front offi ce più comptetenti, servizio di babysitteraggio, maggiore omogeneità dei partecipanti, migliorare qualità corsi)

La valutazione dei docenti di italianoSuggerimenti e commenti

3 = 9%6 = 18%

6 = 18%3 = 9%

3 = 9%

3 = 9%

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41%3%

15%

Omogeneità partecipanti

La valutazione dei docenti del modulodi Cittadinanza Attiva

18%

Luoghi e Orari

0Struttura

25

Orari

20

15

10

55

20

1113

1

9

Attrezzatura

2

4 5

8 8

12

1616

321 1

23%

scarso suffi ciente buono discreto ottimoinsuffi ciente

scarso

suffi ciente

buono

discreto

ottimo

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La valutazione dei docenti del modulodi Cittadinanza Attiva

0Assistenza dello Staff

25

Informazioni ricevuteprima del modulo

20

15

10

55

7

111 1

23

1415

4

31 2

0Impatto sul territorio

25

Impatto sui partecipanti

20

15

10

5 3

18

23

118

1 1

14

12

20

5

2

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insuffi ciente

scarso

suffi ciente

buono

discreto

ottimo

insuffi ciente

scarso

suffi ciente

buono

discreto

ottimo

Page 93: SVS Verso un Cittadinanza consapevole

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4 = 11%

10 = 29%

Migliorare struttura, materiali e orariMigliora la comunicazione (tra docenti, con i partecipanti, pubblicizzare di più il corso, monitoraggio anche in itinere)Svolgere attività all’esterno (uscite sul territorio, socializzazione, accompagnamento servizi)Integrare con altri corsi (diritto, approfondimento)Suddividere i partecipanti in base alla conoscenza della linguaCorso ben riuscitoAltro (regalare tessera bibliotecaria ai partecipanti, i corsisti non resteranno in Italia)

La valutazione dei docenti del modulodi Cittadinanza Attiva - Suggerimenti e commenti

3 = 9%4 = 11%

2 = 6%

5 = 14%

7 = 20%

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12

10

8

6

4

2

0

2

6

9

3

12

2

Assistenza coordinatoredel progetto

Impatto progetto sulla sua associazione/ente/coop.

Indicazioni ricevute prima del modulo

1

5

9

La valutazione dei Tutor

14

11112

5

9

36%

29%

Omogeneità partecipanti

6%

29%

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suffi ciente buono discreto ottimo

suffi ciente

buono

discreto

ottimo

Page 95: SVS Verso un Cittadinanza consapevole

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Capacità/professionalità insegnantiBuona collaborazione tra lo staff e capacità di fare reteInteresse dei partecipantiEsame CILS (incentivo alla partecipazione)Corso ben riuscito

3 = 13%

5 = 22%

2 = 9%

3 = 13%10 = 43%

13 = 35%10 = 28%

2 = 6%

2 = 6%6 = 18%

4 = 11%Impossibile aumentare le oreproseguire corsoMigliorare struttura, attrezzaturae orariDiversi livelli linguisticidei partecipantiNecessità di corsi di livello più bassoCorso poco pubblicizzatoAltro (calo i partecipazione, corsisti non puntuali, aumentare orecoordinamento e tutoraggio, assenza di servizio di babysitteraggio, non differenziare tra comunitari/extra comunitari per l’accesso al corso)

Punti di debolezza

Punti di forza

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La Certifi cazioneCILS

Certifi cazioni non conseguite

Certifi cazioni parzialmente conseguite

Certifi cazioni conseguite

Allievi iscritti all’esame

22

22

105102

109106

di cui donne

di cui uomini

Esame CILS - 215 iscritti

Certifi cazioni conseguite

Allievi iscritti all’esame

294

di cui donne

di cui uomini

Livello B1 - 33 iscritti

294

Mon

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ggio

e V

alut

azio

ne

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97

Certifi cazioni non conseguite

Certifi cazioni parzialmente conseguite

Certifi cazioni conseguite

Allievi iscritti all’esame

22

22

7698

80102

di cui donne

di cui uomini

Livello A2 - 182 iscritti

di cui uomini

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Finito di stamparenel Febbraio 2013

da Mediaprint - Livorno

Progetto Grafi co: Ilaria Manetti - Melazeta Grafi ca • Livorno - www.melazetagrafi ca.it

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Page 100: SVS Verso un Cittadinanza consapevole

Sede legale:Via San Giovanni, 30 - Tel. 0586 88.88.88 / 89.60.40

Sede operativa Livorno nord:Via delle Corallaie, 10/14 - Tel. 0586 42.80.01

Sede operativa Livorno Sud:Via Ricci, 2 - (Ardenza- La Rosa) - Tel. 0586 50.50.11

e- mail: [email protected]

www.pubblicaassistenza.it

PUBBLICA ASSISTENZA LIVORNO