tabloid ducale - anno1 n.0

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P l D l P l R P l R l Mastica l’arte, medita sul cibo. Taste art, think food. e, t Mastica l’ar rt . medita sul cibo t, e ar rt ast T Ta ood. think f Ducale tabloid Professore cosa pensa del modello di vita culturale del Ducale? «Mi sembra che il Palazzo Ducale costituisca un’istituzione mol- to importante. Soprattutto in questo momento di crisi in cui la cul- tura è più che mai essenziale per la vita sociale. Miró! Poesia e luce Joan Miró, Femme dans la rue, 1973 - Olio, guazzo e acrilico su tela, 195 x 130 cm - Fundació Pilar i Joan Miró, Mallorca © Successió Miró by SIAE 2012 Foto: © Joan Ramón Bonet & David Bonet / Cortesía Archivo Fundació Pilar i Joan Miró a Mallorca Una serata per affacciarsi su un mondo sconosciuto: la musica, la letteratura, la poesia, il cinema e le arti figura- tive dei rom e dei sinti. L’universo artistico romanì muove dalla quotidianità interna alla famiglia di appartenenza, ma attraverso una sorprendente vivacità espressiva riesce a diventare coin- volgente linguaggio universale. Con Seo Cizmic, Pino Petruzzelli, Paola Piacentini, Claudio Pozzani, Claudia Priano, Giordano Pupo e le musiche tradizionali e il jazz manouche di Django Reinhardt con il gruppo sinto The Gipsyes Vàganes. In collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio. Trimestrale di arte e cultura - anno 1 - n. 0 GipsyArt 5 ottobre 30 settembre 2 ottobre OTTOBRE_DICEMBRE_2012 www.palazzoducale.genova.it Vent’anni fa per quarantaquattro mesi Sarajevo fu sotto assedio. Ricordare quei giorni è riflettere sui nostri tempi. E forse il modo migliore di farlo è affidare la storia alla parola dei poeti. Una serata di teatro, parole e poesia con Silvio Ferrari, Piero Del Giudice e Dževad Karahasa, autore de Il centro del mondo, un reading di e con Moni Ovadia, e brani dalla pièce A Zvornik ho lasciato il mio cuore di Abdulah Sidran, una produzione di Ars Creazione e Spettacolo - Teatro So- ciale di Mantova. Sarajevo 20 anni dopo Palazzo Ducale è una piazza di Lucio Caracciolo Intervista a Marc Augé di Giuliano Galletta - segue a pagina 4 Palazzo Ducale è una piazza. Meglio, una fabbrica di cultura su più piazze, stratificate su piani contorti, animate e trafficate da un'umanità locale ed esotica che ne ha fatto uno dei rari spa- zi destinati a saziare l'insospettabile fame di sapere del tempo attuale. Sapere insieme, in piazza. - segue a pagina 4 Una rassegna dell’opera di Joan Miró (1893-1983), il grande artista catalano che lasciò un segno inconfondibile nell’ambito delle avan- guardie europee. La mostra presenta oltre 80 opere tra cui 50 olii di sorprendente bellezza e di grande formato, ma anche terrecot- te, bronzi, acquerelli, schizzi e disegni per progetti di decorazione murale e lavori di arte pubblica. Il percorso espositivo comprende la produzione degli ultimi 30 anni della vita di Miró a Maiorca.

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Il primo tabloid dedicato alle iniziative del Palazzo Ducale di Genova

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Page 1: Tabloid Ducale - anno1 n.0

P l D l

P l R

P l R l

Mastica l’arte, medita sul cibo.Taste art,think food.

e,tMastica l’ar rt.medita sul cibo

t,e ar rt,astTTastood.think f

Ducaletabloid

Professore cosa pensa del modello di vita culturale del Ducale?«Mi sembra che il Palazzo Ducale costituisca un’istituzione mol-to importante. Soprattutto in questo momento di crisi in cui la cul-tura è più che mai essenziale per la vita sociale.

Miró! Poesia e luce

Joan Miró, Fem

me dans la rue, 1973 - O

lio, guazzo e acrilico su tela, 195 x 130 cm - Fundació Pilar i Joan Miró, M

allorca © Successió Miró by SIAE 2012 Foto: © Joan Ram

ón Bonet & David Bonet / Co

rtesía Archivo Fundació Pilar i Joan Miró a Mallorca

Una serata per affacciarsi su un mondo sconosciuto: lamusica, la letteratura, la poesia, il cinema e le arti figura-tive dei rom e dei sinti. L’universo artistico romanì muove dalla quotidianitàinterna alla famiglia di appartenenza, ma attraverso unasorprendente vivacità espressiva riesce a diventare coin-volgente linguaggio universale. Con Seo Cizmic, Pino Petruzzelli, Paola Piacentini,Claudio Pozzani, Claudia Priano, Giordano Pupo e lemusiche tradizionali e il jazz manouche di DjangoReinhardt con il gruppo sinto The Gipsyes Vàganes.In collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio.

Trimestrale di arte e cultura - anno 1 - n. 0

GipsyArt5 ottobre 30 settembre

2 ottobreOTTOBRE_DICEM

BRE_2012

www.palazzoducale.genova.it

Vent’anni fa per quarantaquattro mesi Sarajevo fu sottoassedio. Ricordare quei giorni è riflettere sui nostri tempi.E forse il modo migliore di farlo è affidare la storia allaparola dei poeti.Una serata di teatro, parole e poesia con Silvio Ferrari,Piero Del Giudice e Dževad Karahasa, autore de Il centrodel mondo, un reading di e conMoni Ovadia, e brani dallapièce A Zvornik ho lasciato il mio cuore di Abdulah Sidran,una produzione di Ars Creazione e Spettacolo - Teatro So-ciale di Mantova.

Sarajevo 20 anni dopo

Palazzo Ducale è una piazza di Lucio Caracciolo

Intervista a Marc Augé di Giuliano Galletta

- segue a pagina 4

Palazzo Ducale è una piazza. Meglio, una fabbrica di cultura supiù piazze, stratificate su piani contorti, animate e trafficate daun'umanità locale ed esotica che ne ha fatto uno dei rari spa-zi destinati a saziare l'insospettabile fame di sapere del tempoattuale. Sapere insieme, in piazza.

- segue a pagina 4

Una rassegna dell’opera di Joan Miró (1893-1983), il grande artista catalano che lasciò un segno inconfondibile nell’ambito delle avan-guardie europee. La mostra presenta oltre 80 opere tra cui 50 olii di sorprendente bellezza e di grande formato, ma anche terrecot-te, bronzi, acquerelli, schizzi e disegni per progetti di decorazione murale e lavori di arte pubblica. Il percorso espositivo comprendela produzione degli ultimi 30 anni della vita di Miró a Maiorca.

Page 2: Tabloid Ducale - anno1 n.0

Steve McCurry. Viaggio intorno all’uomo

18 ottobre

L’arte di vivere5 novembre

Il Cinema come storia19 ottobre

Un’idea di TeatroUn Teatro di idee

14 novembre

L’inventario dei materiali della Cineteca della FondazioneAnsaldo che ha raccolto e restaurato migliaia di filmati sull’in-dustria e su Genova e la Liguria. Al Ducale una non-stop damattina a sera di filmati e alle 17, la presentazione dell’Inven-tario della Cineteca con importanti ospiti, come GiulianoMontaldo, per parlare dell’importanza delle fonti cinematogra-fiche nella ricostruzione dei più diversi fenomeni sociali, poli-tici e culturali che hanno attraversato il Novecento.

Una mostra/installazione per ripercorrere i 30 anni di regia di GiorgioGallione, direttore artistico del Teatro dell’Archivolto, ma pure attivis-simo in ambito nazionale, sia nel settore del teatro lirico che in cam-po televisivo. Un viaggio dentro una concezione del teatro incon-sueta e innovativa, in continuo dialogo con i linguaggi della contem-poraneità.

5 novembreIl lavoro e la vitaMarco RevelliDocente di Scienza della politica, Università del Piemonte Orientale

15 novembreVia dalla corsa: il tempo libero, tempo della vitaFranco CassanoDocente di Sociologia, Università di Bari

23 novembreNavigatio VitaeRemo BodeiDocente di Filosofia, University of California, Los Angeles

29 novembreVita biologica e vita politicaRoberto EspositoDocente di Filosofia teoretica, Istituto Italiano di Scienze Umanedi Firenze e Napoli

6 dicembreFatti non foste a viver come brutiNicla VassalloDocente di Filosofia teoretica,Università di Genova

12 dicembreLa qualità della vita fra caso, merito e bisognoSalvatore VecaDocente di Filosofia politica, IUSS di Pavia

18 dicembreSperanza e rinunciaLaura BoellaDocente di Filosofia morale, Università di Milano

21 novembreQuattro giornate di incontri, laboratori, seminari di formazione, pre-sentazione di progetti, mostre ed eventi. Tra gli ospiti Daniele Novarae Antonio Guerci. A cura di LaborPace della Caritas di Genova in col-laborazione con Fondazione Palazzo Ducale, Comune di Genova eRegione Liguria.

Mondo in pace

Sette lezioni di filosofia a cura di Remo Bodei e Nicla Vassallorealizzate in collaborazione con la Fondazione EdoardoGarrone.

Oltre 200 fotografie di grande formato compongono la mostra antologica che raccoglie i più celebri scatti degli ultimi 30 anni del fotogra-fo di Philadelphia: intensi ritratti, paesaggi mozzafiato, strade che si perdono all’orizzonte concorrono a creare un percorso espositivo ric-co e pieno di suggestione, dove le foto si accostano per assonanza di soggetti ed emozioni, mostrando i legami che accomunano luoghi epersone, seppur in latitudini diverse.

Sharbat Gula, ragazza afgana al cam

po profughi di Nasir Bagh vicino a Peshawar, Pakistan, 1984 - © Steve McCurry

9 novembre

La produzione più recente di una delle figure di spicco della scena del-l’arte genovese. In mostra anche alcune opere anteriori che docu-mentano un percorso artistico molto significativo anche in ambitonazionale. In collaborazione con il MUCAS Museo del Caos.

Beppe DellepianeOmbra e sogno sono il peso della luce

25 novembre

La Fondazione Palazzo Ducale è da anni impegnata in cam-pagne sociali a favore della condizione femminile: Non ho maisubito violenze. Èvero? (2009), L’insulto è un pugno (2010) e il vi-deo virale Dannato silenzio (2011). Tra i testimonial donnedella società civile ma anche attrici e intellettuali tra cui CarlaSignoris, Concita De Gregorio e Paola Concia.

Giornata Internazionale contro la violenza sulledonne

3 novembreLa Memoria della deportazione degli ebrei genovesiGalleria Mazzini ore 18. Comunità di Sant’Egidio e Comunità Ebraica.

MicroMega3 ottobre

Si rafforza la collaborazione tra Palazzo Ducale e Micromega, bi-mestrale di cultura e politica, con la proposta di dialoghi pubbli-ci. La Chiesa gerarchica e la Chiesa di Dio è il primo di questiappuntamenti, dedicato al Concilio Vaticano II di cui ricorre il cin-quantesimo dalla data di inizio.

Page 3: Tabloid Ducale - anno1 n.0

L’altra metà del libro. La lettura e il sogno

16_18 novembre

Tutto il programma su www.laltrametadellibro.it

In parallelo a L’altra metà del libroHabanerO organizza

VENERDÌ 16

ore 16_Alice Banfi e Oreste PivettaAlice Banfi torna a indagare negli spazi della mente di paz-zi, outsiders e freaks con Sottovuoto. Insieme a lei OrestePivetta presenta Franco Basaglia, il dottore dei matti

ore 17_Vasile Ernu Reading di uno dei più famosi autori rumeni viventi

ore 22_Gianni MiragliaAutore di Six Pack e Muori Milano Muori, Miraglia collaboracon GQ e Rolling Stones

ore 22.30_Alessandro Raina | Amor FouLive e reading

ore 23.30_Il pan del diavoloLive dei “Clash siciliani”: ritmi folk e sonorità indie e punk

SABATO 17

ore 16.30_Wu MingWu Ming 2 legge Altai in un reading esclusivo accompagnatodal collettivo salentino Contradamerla

ore 20.30_Don Andrea Gallo

ore 21.30_Nicolai LilinÈ il Roberto Saviano russo, l’uomo che più di tutti si èaddentrato nella mafia siberiana, la temibile Organizatsya

ore 22.30_Simone Lenzi | Virginiana MillerReading di uno dei protagonisti della scena alternative rock

ore 23.30_L’orsoLive

ore 24_DenteLive di Giuseppe Peveri, in arte Dente, l’artista italianosimbolo della scena indipendente nazionale.

DOMENICA 18

ore 16.30_Marco PhilopatScrittore, è il più autorevole studioso di movimentiunderground mondiali

Nelle Biblioteche

Alberto Manguel

Ian McEwan

Daniel Pennac

Rosa Montero

David Albahari

Javier Cercas

Clara Sánchez

16 novembreore 10.15_Daniel Pennacore 18_Alberto Manguel

17 novembreore 11_Rosa Montero ore 15.30_David Albahariore 17.30_Ian McEwan

18 novembreore 11_Javier Cercasore 18_Clara Sánchez

ILFES

TIVALDIQ

UELLIC

HELEG

GONO

ideazione Guido Festineseimmagini Gianni Ansaldisonorizzazione e performance Pietro Leveratto

si ringrazia la casa editrice Sellerio

Letture, presentazioni, incontri in collabora-zione con il sistema bibliotecario della città e ilcoinvolgimento dei gruppi di lettura per con-sentire ai lettori di intervenire e conoscere gli au-tori ospiti della rassegna e per costruire un ap-puntamento condiviso e alla portata di tutti, ri-

tenendo il coinvolgimento del territorio la cosa più importanteper permettere una partecipazione diffusa e trasversale delpubblico. Partecipano le biblioteche Berio, Brocchi, Bruschi,Cervetto, Guerrazzi, Gallino, De Amicis.

La notte dei libri insonniAlla Biblioteca De Amicis una notte speciale perbambini tra gli 8 e i 14 anni, un’intera notte in bi-

blioteca tra letture, giochi e laboratori fino al momento di an-dare a dormire.

Spezzoni restaurati e rimontati dei film di Georges Méliès ac-compagnati, come ai primi del Novecento, da un pianista e unavoce narrante. Georges Méliès considerato il padre dell’altrametà del cinema, fu l’inventore degli effetti speciali. Alla sua fi-gura è ispirato La straordinaria invenzione di Hugo Cabret diBrian Selznick, soggetto del recente film di Martin Scorsese.Voce narrante di Georges Méliès interpretata da Marie-HélèneLehérissey, musica originale composta e interpretata daLawrence Lehérissey.

17 novembre_ore 21

Cine-concert Georges Méliès

16 novembre_ore 17

Un omaggio ad Antonio Tabucchi

16 novembreore 9.30_Come un romanzodi Daniel PennacUn percorso teatrale con Giorgio Scaramuzzino che, at-traverso il gioco, l’ironia e la diretta partecipazione deglispettatori, ci vuole ricordare che … “Il piacere di leggerenon è andato perduto. Si è solo un po’ smarrito. E lo si puòritrovare facilmente.”

In collaborazione con il Centro Culturale Primo Levi e con il contributo della Camera di Commercio di Genova edel Goethe Institut Genua

“Io credo che il sogno che facciamotutte le notti sia insufficiente, forse i nostri sogni non bastano e bisogna condirli, ripararli ed adeguarli con qualcos’altro e probabilmente la letteratura è uno strumento che serve anche a questo, ad aumentare i nostri sogni”

Antonio Tabucchi

17 novembreore 9.30_L’atelier delle storieParole e musiche tra le tele di un pittoreLiberamente ispirato a “Quadri di un’esposizione” di ChiaraCarminati e Pia Valentinis. La musica si trasforma in imma-gine, l’immagine in racconto e il racconto nuovamente inmusica, restituendo vita fantastica ai quadri che ispiraronoMussorskij, tra immaginazione e realtà.

ore 17_Letture per una notteUn evento dedicato a tutti quelli che amano la lettura e i libri. Unreading collettivo che partirà al calar del sole e si chiuderà all’al-ba per condividere emozioni e sogni letterari. Ogni lettore leggeràil brano del libro che più di altri lo ha fatto sognare.

Page 4: Tabloid Ducale - anno1 n.0

Palazzo DucalePiazza Matteotti, 9, 16123 Genovapalazzoducale@palazzoducale.genova.itwww.palazzoducale.genova.itIl palazzo è aperto tutti i giorni.Biglietteria / Informazionitel. +39 010 5574064/065

fax +39 010 [email protected]

Date e orari possono subire variazioni indipendenti dalla nostra organizzazione: si consiglia pertanto di telefonare.

partecipanti alla Fondazione Palazzo Ducale

sponsor istituzionale della Fondazione Palazzo Ducale

sponsor attività didattiche FondazionePalazzo Ducale

AL TEATRO STABILEDI GENOVA

Duse > 9_28 ottobre > Molto rumore per nulla di William ShakespeareCorte > 16_21 ottobre > La grande magia di Eduardo De Filippo, con Luca De FilippoCorte > 9 novembre_2 dicembre > Edipo tiranno di Sofocle, con Eros PagniDuse > 20_25 novembre > Chilometro zero di e con Pino PetruzzelliDuse > 28 novembre_2 dicembre Trovarsi di Luigi Pirandello, con Mascia MusyDuse > 18_23 dicembre > Wordstar(s) di Vitaliano Trevisan, con Ugo Pagliai e Paola Gassman

Per essere sempre aggiornato su Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura:

Dalle stanze strette alla Sala del Maggior Consiglio - una basilicaal coperto - si attorciglia, separa e dipana ogni giorno il fiume deivisitatori.Esigenti, puntuti - fino agli irrinunciabili "scemi del villaggio", cuispesso tocca rivelare il sonno dei sapienti - mai sazi. Molti anzia-ni, certo, ma anche tanti giovani: uno dei vantaggi della disoc-cupazione, perché Palazzo Ducale si può viverlo senza cacciare unsoldo, scroccando sapere e intrecciando amori su e giù per leantiche scale. (Per qualcuno, immagino, è un problema.)Della piazza il Palazzo riproduce la forza d'aggregazione. Luogodi scambio di pensieri e parole, fondato su radici mercantili. Ciòche una volta distingueva il Bel Paese – e lasciamo stare le "cittàideali", le utopie rinascimentali che volevano riempire di senso geo-metrico i transiti umani nell'aldiquà. Miraggi dispersi nel cosiddettopostmoderno, o stravolti a Piazzale Loreto. Sicché oggi di piazzecome Palazzo Ducale sentiamo irrimediabile bisogno. Non benevoluttuario: genere di prima necessità.Quasi insensibilmente, con cadenza serendipica, qualche piazzarispunta nel caos delle superfetazioni antiurbane che in Italia pi-gramente classifichiamo città. Palazzo Ducale come l'Auditoriumdi Roma, con un bacino demografico sei volte inferiore, ma l'enor-me "vantaggio dell'arretratezza" che poggia sull'ignoranza diffusadella storia di Genova e della civiltà genovese – non solo dove nonriluce la Lanterna. Palazzo Ducale è l'unum necessarium per ri-scoprire il centro d'irradiazione postmedievale della "globalizza-zione" protocapitalistica animata dai genovesi, di cui s'è persa trac-cia nella pedagogia nazionale. Epperciò destinato a stupire. Ad at-trarre.Con visibile sofferenza per gli autoctoni poco usi a smascherarsi– quasi tutti.Alla fine delle nostre esplorazioni periurbane nei ben protetti la-birinti di Genova, ogni volta la gravità ci spinge verso PalazzoDucale. Vi troveremo sempre, dal mattino all'ora blu e oltre, qual-cosa da sperimentare. Materia per l'occhio dell'anima, per la gin-nastica della mente.Sempre? Finora sì. Mi auguro che codesto finora si prolunghi neltempo. Non ve n'è certezza, lo so. So anche che la tentazione direinterpretare questa piazza come semplice antico palazzo ("rui-na ipsa docet"), opportunamente "ristrutturato", non è esorciz-zabile. Specie nell'era dei tagli (ragli) lineari. Resto però dissen-natamente ottimista quando penso al pugno di appassionati chedel palazzo hanno fatto piazza. Banda di rivoluzionari scettici,disseminatori del sapere autentico, quello che dubita di se stes-so ma non dubita di dover dubitare. A loro la mia gratitudine dipiazzaiolo romano, che Palazzo Ducale sente casa. E vorrebbe con-servare piazza."

segue dalla prima pagina

Marc Augé

Ciò che mi piace è la combinazione di cose diverse. Si tratta di in-fatti di un luogo pubblico, di una sede espositiva per mostre am-mirevoli d’importanza mondiale e al tempo stesso di uno spaziodi discussione dove intervengono gli specialisti delle scienzeumane, della filosofia, delle arti. È la coesistenza di queste funzioniche rende il Ducale un’esperienza molto importante».Un piccolo Beaubourg?«È abbastanza diverso dal Beaubourg, perché l’istituzione franceseè dedicata piuttosto all’arte contemporanea, ci sono anche degliincontri e una biblioteca che funziona bene, ma credo che PalazzoDucale abbia un’originalità rispetto al Beaubourg; in primo luogoperché si inscrive in una continuità storica e poi perché ha un ca-lendario di incontri stagionale. In sostanza è un luogo antropo-logicamente più significativo».Nel senso che è più integrato nella vita della città?«È proprio questo che è importante, il fatto che è un simbolo diunità della città: della sua continuità storica e al tempo stesso del-la sua attualità, un posto ove ci si incontra, socialmente rilevan-te. Gli spazi vivibili si trovano non solo all’interno del palazzo matutto intorno; ci sono anche attività tradizionali nella piazza, si pos-sono fare acquisti nei mercatini».Il contrario di un “Non luogo”?«Il dibattito sui “Non luoghi” è tutto interno alla modernità, ma for-se l’ideale della modernità è proprio quello di fare incontrare le co-se più antiche e più tradizionali con quelle più avanzate e più nuo-ve. Ho visto appunto a Palazzo Ducale delle esposizioni sull’arteafricana che sono del tutto moderne, sia per i materiali sia per laconcezione espositiva, in cui i due elementi convergono».

Per gentile concessione de Il Secolo XIX

segue dalla prima pagina

Lucio Caracciolo

7/23 settembre16100. Genova Illustra

8/25 novembreVerticalità

30 novembre/16 dicembreDubai, Dubai

21 dicembre/6 gennaioHere Today, Mars Tomorrow

28 settembre/14 ottobreSenza confini

21 ottobreCu a capu vasciata

DucaletabloidEditoreGenova Palazzo Ducale Fondazione per la CulturaPiazza Matteotti 916123 Genova (Italy)[email protected] ResponsabileMassimo SorciDirettore editorialeElvira BonfantiStampaG. Lang Arti grafiche Srl - GenovaRegistrazione Stampain attesa di autorizzazione

A cura di Ilaria Bonacossa e Alessandro RabottiniIl lavoro di Massimo Grimaldi (Taranto, 1974) mette in discussione i meccanismi del mon-do dell’arte contemporanea, operando in maniera ibrida scegliendo di vestire i panni del-l’artista così come quelli del fund-raiser e riuscendo in questo modo ad agire in primapersona nel sociale. Grimaldi riunisce a Villa Croce per la prima volta una serie di lavoriche consistono in slideshow di immagini scattate in giro per il mondo in luoghi di atti-vismo sociale, spesso in ospedali pediatrici di Emergency, mostrate su computer Apple.I suoi lavori spesso obbligano lo spettatore ad interrogarsi sul potere delle immagini, sul-la loro circolazione e sul ruolo dell’arte nella società contemporanea.

Un progetto di Ivana Porfiri in collaborazione con Jeff Koons per Dakis Joannou. A cura di Maria Cristina Didero. Dakis Joannou è un importante collezionista greco-cipriota, appassionato di arte, designe navi. Nell’ottobre del 2008 ha varato Guilty, uno straordinario yatch di 35 metri dise-gnato da Ivana Porfiri, la cui decorazione, un folle camouflage psichedelico, 'razzledaz-zle' è stata concepita come un’opera site-specific dall’americano Jeff Koons. Guilty è unabarca che cerca nella storia navale le ragioni del suo vestito esterno diventando al tem-po stesso un’opera d’arte galleggiante.

Giovane artista le cui opere nascono dalla manipolazione di oggetti d’uso comune tra-sformati in macchine utopiche che si trasformano in sculture vive. Grovigli chilometricidi cavi elettrici diventano, nelle mani dell’artista, installazioni che ricordano la geometriadei cristalli e complesse strutture elettriche rosoni di luce. Nella mostra HIGH GOSPEL riu-nisce otto nuove installazioni sonore site-specific che occuperanno l'intero piano nobi-le della villa. Ogni stanza verrà occupata da un'impianto acustico creato dall'artista comeuna vera struttura scultorea minimale che oltre ad occupare lo spazio trasformeranno conil suono la nostra percezione dello spazio.

29 settembreSlideshows

5 ottobreLove Boats. Guilty

30 novembreAlberto TadielloHigh Gospel

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