tbc
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Tubercolosi
Il 10/4/1882 Robert Koch annuncia la scoperta dell’agente eziologico
della tubercolosi
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Koch R. Die Atiologic der Tuberkulose. Berliner Klinische Wochenschrift 1882; 15:221-30.Koch R. Die Atiologic der Tuberkulose. Berliner Klinische Wochenschrift 1882; 15:221-30.
Tubercolosi
Eziologia
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Mycobacterium tuberculosis
Terreno di Lowenstein-Jensen (uova, sali, glicerolo, patate e verde malachite)
Terreno di Petregnani (uova, latte, patate, glicerolo e verde malachite)
MicrobiologiaBastoncello immobile, privo di ciglia e di capsula, gram +Caratteristica tintoriale:» Alcool-acido-resistenza
evidenziabile con la classica colorazione di Ziehl-Nielsen specifica per i micobatteri
Terreni di coltura:» Non cresce sui terreni di
coltura comuni,ma arricchiti con tuorlo d’uovo e albumina
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Microbiologia
Aerobio strettoOptimum di temperatura a 37°CSensibile al calore, distrutto in autoclave in pochi minuti ma non dal freddoNotevole resistenza all’essiccamentoDiscreta sensibilità ai comuni disinfettanti, soprattutto se inglobato in materiali organiciElevato contenuto in LIPIDI (grassi neutri, cere) cui si deve l’alcool acido resistenzaImportanza della componente proteica che comprende l’antigene (tubercolina) responsabile dell’ipersensibilità di tipo ritardato dimostrabile nei soggetti infetti
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Doppio strato lipidico
Peptidoglicano
Porina
Acido micolico
Arabinogalattano
Lipoarabinomannano(LAM)
Parete dei micobatteri
Tubercolosi
Epidemiologia
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La TB nel mondo - 2004
2 milioni di morti98% nei PVSOltre 250.000 decessi in pz con TB/HIV8.8 milioni di nuovi casi, 80% dei quali in soli 22 paesi ad elevata incidenzaTB multiresistente (MDR-TB) presente in 102 su 109 paesi sottoposti a sorveglianza tra il 1994 ed il 2003
2004: highest estimated TB rates per capita were in Africa
25 - 4950 - 99100 - 299
< 1010 - 24
No estimate
per 100 000 pop
300 or more
Global Tuberculosis Control. WHO Report 2006. WHO/HTM/TB/2006.361World Health OrganizationWorld Health Organization
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2004: Most TB cases were in India and China
10 000 - 99 999100 000 - 999 999
< 1 0001 000 - 9 999
No estimate
Number of cases
1 000 000 or more
Global Tuberculosis Control. WHO Report 2006. WHO/HTM/TB/2006.361World Health OrganizationWorld Health Organization
Asia59%Africa
24%
Source: WHO, 2008
No report
0–24
25–49
50–99
100 or more
* Notified TB cases (new and relapse) per 100 000 population
Tuberculosis notification rates World, 2006
The boundaries and names shown and the designations used on this map do not imply the expression of any opinion whatsoever on the part of the World Health Organization concerning the legal status of any country, territory, city or area or of its authorities, or concerning the delimitation of its frontiers or boundaries. Dotted lines on maps represent approximate border lines for which there may not yet be full agreement. © WHO 2006. All rights reserved
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Year
10,000
20,000
*
*
30,000
50,000
70,000
100,000C
ases
(Log
Sca
le)
*Change in case definition
53 60 70 80 90 98
Casi di TB notificatiUS, 1953 - 1998
Casi di TB notificatiUS, 1982-2008
10.00012.00014.00016.00018.00020.00022.00024.00026.00028.000
1984 1987 1990 1993 1996 1999 2002 2005 2008
Year
No.
of C
ases
*Updated as of May 20, 2009.
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Fattori che hanno contribuitoall’aumento dei casi di TB dal
1985 al 1992
Deterioramento delle infrastrutture di sanità pubblica dedicate alla TBEpidemia HIV/AIDSImmigrazione da paesi ad alta endemiatubercolareTrasmissione della TB in comunità
Casi di TB in persone nate negliUS o all’estero, 1993–2008
05000
10000
1500020000
1993 1996 1999 2002 2005 2008
U.S.-born Foreign-born
No.
of C
ases
*Updated as of May 20, 2009.
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Trends in TB Cases in Foreign-born Persons, United States, 1988–2008
0
2.000
4.000
6.000
8.000
10.000
1988 1990 1992 1994 1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008010203040506070
No. of Cases Percentage of Total Cases
No. of Cases Percentage
*Updated as of May 20, 2009.
TB Annual notification rate per 100.000, WHO Europe, 1995-2000
Excluding countries with missing or incomplete data for one year - Italy and Andorra (West) and Georgia and Tajikistan (East).
57.467.2
73.1 77.686.5 90.0
45.4 45.7 45.6 46.7 43.7 40.4
15.1 14.4 14.0 13.8 13.4 12.90102030405060708090
100
1995 1996 1997 1998 1999 2000
Year
East
Centre
West
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TB cases per 100 000 populationNot includedNot reporting to EuroTB< 11 11 – 20 21 – 50> 50
AndorraMalta Monaco San Marino
Tuberculosis notification rates Europe, 2006
Not includedNo data or incomplete< 1.1 1.1 – 5.0 5.1 – 10.0> 10.0
TB deaths per 100 000 population
AndorraMalta Monaco San Marino * Source: WHO Mortality Database, October 2007. Data shown for latest available year.
Including only deaths from TB coded ICD-9 010-018 or ICD-10 A15-19.
TB mortality rates, 2001-2006
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AndorraMalta Monaco San Marino
Not included or not reporting to EuroTB0% – 4% 5% – 19% 20% – 49%> 49%
Proporzione di nati all’estero tra i pzcon TB – Europa 2006
0
100
200
300
400
1990 1995 2000 2005
Estim
ated
TB
inci
denc
e/10
0K/y
r Africa - high HIV
Africa - low HIV
WorldE Europe
Worldexc Afr EEur
Global TB Incidence is rising by 1%
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Tubercolosi in Italia
stranieri
italiani
maschi
femmine
totaleEtEtàà giovanegiovane
15
90
3854 47
19 26 3217
35
10
6246 53
81 74 6883
65
1982 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007
Non ITALIANI
ITALIANI
Casi italiani e non italiani per anno
Casi di tubercolosi polmonare in Italia 1989-1998
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Casi di TB extrapolmonare in Italia 1989-1998
0
10
20
30
40
50
polmonare 30 40generalizzata 23 32extra-polmonare 47 28
MIG ITA
%
(187 casi di TBC(187 casi di TBC-- Clinica di Malattie Infettive di Brescia. 1990Clinica di Malattie Infettive di Brescia. 1990--1999 )1999 )
Confronto tra italiani e immigrati perlocalizzazione di malattia
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Tubercolosi
Modalitàdi trasmissione
Goccioline di Pflügge
Sospensione nell’aria Evaporazione
e riduzione a dimensioni di 1-5 μ con bacilli vivi e vitali
Possibilità di essere inalati fino a livello alveolare
Le particelle infettanti
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MODALITA’ DI TRASMISSIONE
CONTAGIO INTERUMANO» via più comune: VIA AEROGENA
SORGENTE D’INFEZIONE:» Espettorato di soggetti affetti da forme aperte, » Quando un soggetto espettora o starnutisce elimina
nell’ambiente una miriade di goccioline (DROPLETS) che evaporando danno origine a particelle residue (DROPLETS NUCLEI) che rimangono nell’aria per un lungo periodo in modo particolare nei luoghi confinati o senza ventilazione
» Un colpo di tosse di un paziente bK positivo dàorigine a 3000 droplet nuclei carichi di germi
VIA GASTROINTESTINALE: BACILLO BOVINOVIA CUTANEA: RARA
Il contagio dipende da:
raggi UV
filtrazioneterapia
stato immunitario
ricircolazioned’ariacarica bacillare
durata dell’esposizione
volume e ricambio d’aria
gravità della patologia
ContattoAmbientePaziente
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È pericoloso il contagio?
Ogni paziente contagioso infetta 7-10 contattiIl 40-50% dei contatti stretti si infettaNei contagiati il 5-10% si ammala di TB» 3-5% malati nei primi 2 anni» 2-5% cumulativo per il resto della vita
Nei malati:» Probabilità di guarigione = 80%» Probabilità di morte = 1%
Controllo delle infezioni in ambiente sanitario
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Infettività
I pazienti dovrebbero essere consideratiinfettivi se:» Tossiscono» Vengono sottoposti a procedure cheinducono la tosse o provocano la formazione di aerosol
» Hanno espettorato positivo per bacilli acido-resistenti e non sono in terapia
» Hanno iniziato da poco la terapia o hanno una scarsa risposta clinica allaterapia
Infettività
I pazienti possono essere consideratinon più infettivi se rispondono a tutti i seguenti criteri:» Sono in trattamento adeguato» Hanno avuto una risposta clinicasignificativa alla terapia
» Hanno 3 risultati consecutivi negatividi ricerca del bK nell’espettorato
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Tubercolosi
Patogenesi
PatogenesiFase prodromicaInalazione di aerosol infettiIngestione da parte dei macrofagi alveolari inattivi Blocco fusione lisosoma-fagosoma (fattore cordale) e acidificazione del fagosomaMoltiplicazione (patogeni intracellulari)
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Patogenesi
La replicazione intracellulare nei macrofagi alveolari inattivi genera nuovi bacilli, detriti cellulari e batterici che inducono fattori chemiotattici dell’ospite (C5a) e richiamano i macrofagi e i linfociti circolantiInfiltrazione di » macrofagi» T linfocitiI primi a migrare entro 4 ore sono i neutrofiliche vengono sostituiti entro 12 ore daimonociti-macrofagi e linfociti T (linfociti CD4+ e CD8+)
L’attivazione della risposta cellulo-mediata
Ruolo centrale dei linfociti T helper» TH1, che producono IFN gamma e IL 2
» TH2, che producono IL4, IL5, IL6, IL10 e IL12
Tali citochine sono in grado di attivare i macrofagi ora in grado di contrastare i micobatteri e limitare l’infezioneprimaria
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Patogenesi
L’attivazione delle T helper porta anche alla produzione di anticorpi, risposta inefficace nel controllo della malattiaI linfociti T citotossici possono anche lisare cellule fagocitiche contenenti micobatteri in replicazione, permettendo cosi la fagocitosi e l’uccisione dei micobatteri da parte delle cellule fagocitiche attive
Formazione del granuloma
Attivazione di un caratteristico processo infiammatorio di tipo granulomatoso Delimitazione dei batteri da parte di:» Cellule giganti multinucleate derivanti dalla fusione di più macrofagi (cellule di Langhans)
» Cellule epitelioidi (macrofagi stipati a raggiera)
» Strato di fibroblasti che producono grosse quantità di collagene
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Evoluzione del granuloma
I tubercoli vanno poi incontro a fibrosi o calcificazioneNella zona centrale si instaura una necrosi di tipo caseosoNel granuloma possono persistere per lunghi periodi, anche decenni, micobatteri vitaliIl contenimento dell’infezione richiede una continua sorveglianza immunologica ad opera di macrofagi attivati e specifici linfociti CD4 e CD8 della memoria
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Dall’esposizione alla malattia
Esposizione a caso contagioso
Infezione: MTB prolifera nellospazio extracellulare e vengonoreclutate cellule infiammatorie
TB TB attivaattiva e e sintomaticasintomatica::i soggetti possono trasmettere
la malattia ad altri
nel 95% dei casi le cellule T controllanol’infezione, cherimane subclinica
InfezioneInfezione latentelatente:: MTB controllato dal sistemaimmunitario per tutto il
resto della vita
Non infezione:i macrofagi alveolari(mφ) uccidono MTB
Riattivazione(5% di rischio
durante il resto della vita)
(il 5% va incontro a malattia attiva entro1-2 anni)
Patogenesi
Il 10% dei soggetti immunocompetentiche vengono a contatto con il bKsvilupperanno la malattiaL’infezione da HIV è il principalefattore di rischio per lo sviluppo della TB» Rischio del 7-10% per annoEsistono alcune condizioni che aumentanoil rischio di progressione della malattia
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Rischio aumentato di progressionedella malattia tubercolare
Infezione da HIVTossicodipendenzaInfezione recenteReperti radiografici suggestivi di pregressa TBDiabete mellitoSilicosiTerapia corticosteroidea prolungataAltre terapie immunosoppressive
Rischio aumentato di progressionedella malattia tubercolare
Neoplasie della testa e del colloMalattie ematologiche o reticolo-endotelialiInsufficienza renale cronicaBypass intestinale o gastrectomiaSindromi di malassorbimento cronicoDenutrizione o basso peso corporeo
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Riattivazione di Riattivazione di infezione latente infezione latente
Nuova infezioneNuova infezioneesogena esogena
Meccanismi responsabili dello sviluppo di tubercolosi
nel migrante
Riattivazione di infezione tubercolare latente
Elevati tassi di prevalenza dell’infezione tubercolare latente in immigratiFattori scatenanti la riattivazione:» emarginazione sociale» stress emotivo» alcolismo» droga» infezione da HIV» variazioni dietetiche
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Acquisizione di nuova infezione-malattia tubercolare
Il rischio di trasmissione è correlato a:» alta prevalenza di forme tubercolari polmonari aperte in comunità
» precarie condizioni di vita» cofattori (HIV, tossicodipendenza)
La base dell’iceberg
I nuovi casi di tubercolosi derivano dal “serbatoio”rappresentato dalle persone con infezione latenteSe vogliamo ridurre i casi di tubercolosi attiva, dobbiamo eliminare il “serbatoio” di infezione
TBC attiva– 8 milioni di nuovi casi per anno
– solo la punta dell’iceberg
TBC latente- “epidemia nascosta”- 2 miliardi di persone infette
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Infezione latente
bassa replicazione di M. tuberculosisnon ci sono lesioni d’organo prevede l’uso di 1 solo farmaco per 6-9 mesicostituisce il serbatoio della fase di infezione attiva1/3 della popolazione mondiale ne è affetta
Fase attiva
replicazione attiva di M. tuberculosis che si manifesta con lesioni d’organo caratteristichenecessita di una terapia anti-TBC efficace per almeno 6 mesi con almeno 4 farmaci
Tubercolosi
Clinica
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Infezione latente
L’infezione latente da Mycobacteriumtuberculosis complex è un’infezione “sub-clinica” da bacilli tubercolari senza segni clinici, batteriologici o radiologici o sintomi di malattia manifestaTipicamente: soggetto con test tubercolinico positivo ed una radiografia del torace normale. Può essere un contatto noto di un precedente caso di tubercolosi
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Tubercolosi primaria
In soggetti non immuniMalattia autolimitataFocolaio di Ghons, complesso primarioPrevalentemente nei campi medi edinferiori, più spesso a destra; linfoadenopatia ilareTB primaria progressiva» TB miliare e meningite TB» Frequente in bambini malnutriti» 10% negli adulti immunocompromessi
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Complesso primarioE’ l’espressione del primo insediamento di una carica infettante di micobatteri tubercolari nell’organismoQualunque sia la sede dove si verifica esso è costituito da: » FOCOLAIO VISCERALE (focolaio di Kuss e Ghon)» FOCOLAIO ADENOPATICO (adenopatia satellite)» LINFOANGIOITE INTERMEDIA
Sede» 85-95% polmone» 5-10% intestino» 3-5%: mucosa cavo orale, cute, congiuntiva, mucosa
organi genitaliSpesso concomita versamento pleurico
Tubercolosi primaria:anatomia patologica
Focolaio viscerale» Volume: grano di pepe, pisello, nocciola » In genere unico nodulo nettamente
demarcato» Superficie giallo-chiara o bianca» Consistenza pastosa dovuta al nucleo caseoso» Va incontro a trasformazione calcifica totale
– fenomeni successivi flogistici su base fibrinosa e leucocitaria
– nucleo centrale di calcificazione– successive calcificazioni attorno al nucleo
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Tubercolosi primaria:anatomia patologica
Focolaio ghiandolare» fenomeni istopatologici simili a quelli del
focolaio viscerale» linfonodi nell’immediata tributarietà ed i
successivi su 2-4 centri, fino a quelli parailari e talora tracheo-bronchiali
» evoluzione necrotico-caseosa o calcificaLinfoangioite intermedia» si interpone tra la componente viscerale e
quella adenopatica» esprime l’interessamento delle vie linfatiche
indotto dai batteri
Aspetto macroscopico del complesso primario
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Focolaio viscerale di complesso primario del polmoneAl centro del nucleo caseoso vi è un’incipiente deposizione calcifica
Tubercolosi primaria extrapolmonare
Apparato digerente: si contrae tramite alimenti contaminati (latte)Può localizzarsi a livello del cavo orale e dell’intestinoFocolaio viscerale a livello di gengiva, superficie interna delle guance, lingua, tonsilleImportante componente adenopaticaComplesso primario intestinale: lesione ulcerativa di 1-2 cm
Rari i complessi primari a carico di cute, congiuntiva ed organi genitali esterni
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Tubercolosi primaria:adenopatia ilare isolata
Massiccia compromissione di alcuni gruppi linfoghiandolari, con fenomeni di estesa caseificazione e talora di colliquazione» Adenopatie tisiogene mediastiniche» Adenopatie tisiogene mesenteriche» Adenopatie tisiogene perifericheColpisce più frequentemente i bambini
Tubercolosi primaria: sintomatologia
In genere il complesso primario decorre in modo del tutto silente senza dare alcun avvertimento clinico sia di carattere generale che locale, producendo solo segni di ordine radiologico e biologicoVarianti atipiche del complesso primario» complesso primario a decorso protratto» complesso primario a grande componente
infiammatoria» complesso primario caseoso gigante
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Evoluzione della forma primaria
FibrosiCalcificazioniTubercoloma: localizzazione TBC a grosso nodo solitarioProgressione in tubercolosi secondaria (cavitazione, miliare)FibrotoraceEmpiema
Complesso primario in atto nel polmone destro
Esiti calcifici di complesso primario del polmone destro
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Tubercolosi primaria:evoluzione tisiogena
Declino dei meccanismi di difesaColliquazione del caseum: formazione della caverna e conseguente diffusione broncogena o ematogenaPresenza di adenopatia concomitante
Tubercolosi post-primariaIn soggetti immuniReinfezione o riattivazione endogenaApici o parte superiore dei lobi inferiori – O2Caseificazione, cavitazione» con la formazione di caverne, il contenuto
necrotico viene eliminato nelle vie aeree e dà luogo a lesioni satelliti
» l’interessamento massivo di segmenti o di lobi polmonari causa la polmonite tubercolare
Rare adenopatieDiffusione locale o sistemica» miliare» » tubercolosi extra-polmonare
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TBC post-primaria
Forma essudativa e forma produttiva: risposte diverse dell’organismo allo stesso stimolo battericoForma essudativa: infiltrato precoce di Assmann-Redeker, lobite TBC, broncopolmonite a localizzazioni multiple, caverna TBCForma produttiva: opacità nodulari dei lobi superioriForme essudative e produttive spesso coesistono rendendo più complessi i quadri radiologici
Tubercolosi post-primariaInfiltrato precoce di Assman» Processo tubercolare circoscritto, in sede
retroclaveare o sottoclaveare» Esordio: manifestazione nodulare con tendenza alla
colliquazione» Spesso il primo segno è l’emottisi, in quanto i disturbi
compaiono solo dopo la formazione della caverna» Talora sono presenti sintomi simil-influenzali (astenia,
febbre, sudorazione, anoressia)Polmonite caseosa» Si caratterizza per la presenza di lesioni caseose a
carico dell’intero polmone» Andamento francamente pneumonitico» Inizio brusco: febbre elevata e stato tossiemico» I segni obiettivi e radiologici possono far pensare ad
una forma non tubercolare, ma la presenza del bKnell’espettorato e delle caverne permette la diagnosi
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Tubercolosi post-primariaBroncopolmonite tubercolare a focolai disseminati» Broncoalveolite caseosa a focolai multipli che tendono
a confluire ed escavarsi (tisi galoppante)» Esordio iperacuto, febbre elevatissima,
compromissione dello stato generale, tosse, dispnea, frequente emottisi ed espettorato positivo per bK
» RX torace: differenziazione da broncopolmoniti batteriche e metastasi
Tubercolosi cavitaria cronica (tisi)» Evoluzione dei processi colliquativi del polmone» ELEMENTO PATOGNOMICO: la caverna» Positiva la ricerca del bacillo di Koch
Caverneperdita di tessuto polmonaredisseminazione dei bacilli al polmone, ad altri organi quali trachea, laringe, ed in seguito a deglutizione all’apparato digerenteerosione dei vasi ematici con emottisiemissione dei bacilli all’esterno con saliva (fonte di contagio)
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42
Diffusione per via broncogena: broncopolmonite
Invasione per via ematica: TB extrapolmonare e miliare
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TB extrapolmonare: principalilocalizzazioni
PolmoniPleuraSistema nervoso centraleLinfonodiApparato genitourinarioOssa ed articolazioniDisseminata (TB miliare)
Tubercolosi miliare
Tipica manifestazione del periodo post-primarioSi tratta di una vera e propria sepsi tubercolare a partenza da un focolaio colliquato che si rompe in un vaso sanguigno o linfatico
MILIARE DIFFUSAMILIARE CIRCOSCRITTA
MILIARI ACUTEMILIARI SUBACUTEMILIARI CRONICHE O MILIARI FREDDE
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Tubercolosi miliare
Quadro radiologico di tubercolosi miliare
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Miliare acuta del periodo primario
Insorgenza acutaEsteso carattere disseminativoFocolai elementari di tipo miliaricoFebbre elevata (38-39°C)Fenomenologia respiratoriaCompromissione condizioni generali: astenia, anoressia, ipotensione, abbondanti sudorazioni, dispnea, tachicardia, cianosi, obiettività toracica scarsa
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TB miliareEsordio aspecifico e insidioso: febbre anche elevata, malessere, anoressia, calo ponderaleMiliari acute: abbondanza di segni e sintomi generali, scarsità di quelli respiratori. Ipertensione endocranica (cefalea, vomito, deviazione oculare, scosse tonico-cloniche), epato-splenomegalia, turbe gastrointestinaliMiliari a decorso lento: colpiscono soprattutto soggetti provenienti da zone ad elevata endemia o soggetti autoctoni di età avanzata. Segni e sintomi di ordine generale presenti ma sfumati, rara una focalità evidenteConsiderazioni: discrasie ematiche → aspirato midollare spesso bK+, epatosplenomegalia → biopsia epatica + per granulomiFebbre ad andamento non tipico: è possibile febbricola
Sintomi sistemici di TB
FebbreBrividiSudorazione notturnaInappetenzaPerdita di pesoAstenia
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Sintomi di TB polmonare
Tosse produttiva (durata >3 settimane)
Dolore toracico
Emoftoe o emottisi
Insidioso → mesi
Tumultuoso
TB postprimariaGeneralmente sintomi e segni aspecifici
Decorso
Segni presenti quando coesistono lesioni importantiComplicazioni: febbre persistente espressione di una malattia in rapida evoluzione. Può richiedere l’impiego di steroidiReazione pleurica: solitamente espressione di coinvolgimento di TB primaria. Possibile anche nella TB post-primariaEmpiema: per colonizzazione bacillare del liquido pleurico
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TB postprimaria
Laringite: coinvolgimento laringeo da parte di secrezioni bronchiali ampiamente bacillifere: raucedine e afoniaPossibile coinvolgimento del tubo gastro-entericoPoliartrite (artropatia di Poncet) da reazioni immunitarieStenosi bronchiale fissa da rimaneggiamento fibroticoEsiti invalidanti da lesioni specifiche →insufficienza respiratoria. Ripercussioni funzionali da postumi di interventi chirurgici
MENINGITE TUBERCOLARE
diffusione linfoematogenaperiodo prodromico: febbricola, astenia, sonnolenzainsorgenza subdola dei segni meningeifrequente compromissione dei nervicranici (meningite della base)liquor limpido, iperteso, ipoglicorrachiaed ipoclorurorrachia, iperprotidorrachia, cellule di tipo linfocitario
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PLEURITE TUBERCOLARE
più frequente causa di pleuriteTB primaria o post-primariadiffusione per contiguità dai polmoniforma secca o essudativasintomi: febbre, dolore toracico, tossenon produttiva
51
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TBC RENALE
diffusione ematogenaspiccata tendenza all’escavazioneeliminazione di BK con urineinteressamento secondario di vie urinariee genitalisintomi: disuria, piuria acida edematuria
Lesioni specifiche a carico del renedestro
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TBC LINFOGHIANDOLARE SUPERFICIALE (SCROFOLA)
stazioni laterocervicali e sottomandibolariistologia: formazioni granulomatose e caseificazioneobiettività: linfonodi dapprimaparenchimatosi e mobili, poi zone di rammollimento (caseificazione), formazione di pacchetti fissi alla cute, fistolizzazione
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TBC OSSEA
diffusione ematogenaquadro clinico più tipico: spondilite(morbo di Pott)sintomi: dolori ossei, plegie e paralisinel morbo di Pott la distruzione dei corpi e dei dischi intervertebrali puòprovocare deformazione della colonna (gibbo) ed ascessi ossifluenti
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Tubercolosi vertebrale
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Coinfezione tubercolosi–HIV
Maggior rischio di sviluppo di malattiatubercolareCausa principale di decessi AIDS-correlati nel mondo» 1/3 di tutti i decessi AIDS-correlatiTB accelera il decorso dell’infezione da HIV» Aumento HIV-RNA» Maggiore incidenza di infezioni
opportunistiche» Aumento della mortalità
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Coinfezione tubercolosi–HIV
Meno frequente la positività dell’esamediretto dell’espettorato (45% vs 67%)Le colture dell’espettorato risultanopositive in percentuale simile a quantosi riscontra in soggetti non-HIV26-42% dei soggetti con AIDS e TB hanno positività delle emocolture per TB
Correlation Between Extent of HIV-Induced Immuno-Suppression and Clinical Manifestation of Tuberculosis
Duration of HIV infection
Med
ian
CD
4 ce
ll co
unt /
mm
3
0
100
200
300
400
500
De Cock KM, et al. J Am Med Assoc 1992;268:1581-7
Pulmonary tuberculosis
Lymphatic, serous tuberculosis
Tuberculous meningitis
Disseminated tuberculosis
60
Tubercolosi
Diagnosi
Il controllo della diffusione della TB verte su due principali fronti
d’intervento
Cura dei pazienti con malattia attivaDiagnosi e trattamento nei pazienti con infezione tubercolare latente (LTBI)
Punto debole di un programma di controllo è il ritardo diagnostico
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Diagnosi
ClinicaRadiologicaBatteriologica» esame diretto + in pochi casi» coltura» metodo radiometrico (BACTEC) » PCRImmunologica
Anamnesi
SintomiStoria di esposizione, infezione o malattia TBPregresso trattamento anti-TBFattori di rischio demografico per TBSituazioni cliniche che aumentano ilrischio di malattia tubercolare
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Raccolta dei campioni
Raccogliere almeno 3 campioni di espettorato da inviare per esamediretto e colturaSe il paziente non è in grado di espettorare il bK può essere ricercatosu espettorato indotto, broncoscopia o aspirato gastricoRicordarsi di seguire sempre le precauzioni per la prevenzione delleinfezioni durante la raccolta dei campioni
63
Colonies of M. tuberculosis growing on media
Esame colturale
Usato per confermare la diagnosi di TBColtivare tutti i campioni, anche se negativi all’esame diretto
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Esame colturaleEseguita classicamente su terreni solidi, è ancora il gold-standard per la diagnosiTempi di crescita:» terreni solidi: 40-60 giorni» terreni liquidi:
– BACTEC radiometrico: 20 giorni– MGIT (fluorimetrico): 10 giorni
Gli antibiogrammi richiedono gli stessi tempiImportante il controllo di qualitàinterno ed esternoTest più sensibile e poco costoso. Limite: il tempo
Tecniche di amplificazione genica
Basate sull’amplificazione di sequenze specifiche di M. tuberculosisTeoricamente basterebbe 1 bacillo per avere un esame positivoMetodica rapida, di un certo costo (1 prova = 50000£), buona sensibilità
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Test di sensibilità ai farmaci
tempi richiesti: 3/8 settimaneinizialmente isoniazide, rifampicina ed etambutolose vengono rilevate resistenze o se il paziente non risponde alla terapia ènecessario testare anche altri antibioticisono ormai disponibili test molecolari per l’identificazione rapida delle resistenze
Diagnosi
Diagnosi di malattia attiva» dimostrazione di M. tuberculosis in campioni biologici
Diagnosi di infezione latente» risposta immunitaria ad antigeni micobatterici in assenza di malattia in atto
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Screening immunologico
Test cutaneo alla tubercolina (TST)
Il più vecchiotest diagnosticoancora in uso(100 anni)
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Iniezione intradermica di 5 U.T. di tubercolina (PPD) proteina purificata derivata da bacilli tubercolari; dopo 48-72 h comparsa di una reazione indurativa locale legata alla proliferazione di linfociti T verso antigeni specifici (reazione di Mantoux) positiva se supera i 10 mm in soggetti normali ed i 5 mm nei soggetti HIV positivi
Come effettuare la reazione di Mantoux
Iniettare per via intradermica 0.1 ml di 5 UT di PPDDeve prodursi un pomfo di 6-10 mmSeguire attentamente le precauzioniuniversali per il controllo delle infezioni
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Lettura della reazione allatubercolina
Leggere la reazione 48-72 ore dopol’inoculazioneMisurare solo l’indurimentoRegistrare la reazione in millimetri
TST:limiti
Bassa specificità: cross-reattività con micobatteri atipici e BCG (falsi positivi in 5-60% vaccinati)
Sensibilità: 75-90% in forme attive, bassa in soggetti immunodepressi
Possibile effetto “booster” in test ripetuti
Necessita del ritorno del paziente dopo 72 h
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L’alternativa: nuovi test immunologici “in vitro”
Rilevano l’immunità cellulo-mediata attraverso la misura del rilascio di IFN-gamma dalle cellule T in risposta alla stimolazione antigenicaPossibili dopo l’identificazione di proteine di M. tuberculosis altamente specifiche perché assenti:» nel ceppo BCG (Bacillus Calmette-Guerin) » in tutti i ceppi di micobatteri non tubercolari
QuantiFERON-TB Gold test
NegAg
specifici Mitogeno
1. Prelevare il sangue in 3 X 1mL provette con eparina
2. Mix ed incubareper 16-24 ore
3. Centrifugare e raccogliere il plasma
Gel plug
4. ELISA
Automatizzabile5. Tramite ilQuantiFERON Gold software, il computer determina i risultatidei test
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Accuratezza diagnostica
Sensibilità: 78-98% (calcolata su pazienti con TB attiva)
Specificità: 71-99% (calcolata su pazienti con bassa probabilità di infezione tubercolare)
Caratteristiche
E’ un test ex vivo, eseguito su campionedi sangue, e quindi non necessita di unaseconda visita del pazienteNon induce “boosting”Non cross-reagisce con NTM e BCGPuò essere automatizzatoPresenza di 2 controlli della reazione: » valutazione della risposta allastimolazione (mitogeno)
» valutazione dell’ IFN-γ basale
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Indicazioni per l’uso di TB-Gold
AltaProblematica+Basso
BassaImprobabile_
Basso
AltaPresuntiva_
Alto
LimitataAgevole+Alto
Utilità testDiagnosi TBMicroscopiaSospetto
Tubercolosi
Terapia
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Punti critici per il controllo della TB
Esposizione a caso contagioso
Infezione: MTB prolifera nellospazio extracellulare e vengonoreclutate cellule infiammatorie
TB TB attivaattiva e e sintomaticasintomatica::i soggetti possono trasmettere
la malattia ad altriInfezioneInfezione latentelatente:: MTB controllato dal sistemaimmunitario per tutto il
resto della vita
Non infezione:i macrofagi alveolari(mφ) uccidono MTB
Vaccinazioneanti-TB
Trattamentopreventivo
Trattamentoterapeutico
Terapia
TB non trattata:» morte entro poche settimane o mesi» remissione spontanea» malattia a decorso cronico,
progressivamente debilitanteDopo meno di 2 settimane di trattamento efficace e ben condotto, la contagiosità si annullaPunti cardine della terapia antitubercolare:» almeno due farmaci (per evitare resistenze)» lunghi periodi di trattamento (per evitare
ricadute)
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Principi di trattamento
Fornire la terapia più sicura ed efficacenel più breve tempo possibileUtilizzare farmaci battericidiUtilizzare più farmaci ai quali ilmicrorganismo sia sensibileNon aggiungere mai un singolo farmacoad un regime in fallimentoAssicurare l’aderenza alla terapia
Farmaci anti-tubercolari
MacrolidiLinezolidChinoloniTiacetazoneAcido para-amino salicilicoStreptomicinaCicloserinaEtambutoloTioamidiPirazinamidePolipeptidiRifampicina
Altri aminoglicosidiIsoniazide
Altri farmaciFarmaci maggiori
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Terapia della tubercolosiRegime standard
*oppure streptomicina
Isoniazide
Rifampicina
Pirazinamide
Etambutolo*0 1 2 3 4 5 6
mesi
Fase iniziale Fase successiva
Conversione batteriologica nel 98-100% dei casi e recidive al di sotto del 5% a 5 anni
Dosi consigliate
2 g20 mg/kgEtambutolo (ETB)
1 g15 mg/kgStreptomicina (SM)
2 g25 mg/kgPirazinamide (PZA)
600 mg10-12 mg/kgRifampicina (RFP)
300 mg5 mg/kgIsoniazide (INH)
Dose massima giornaliera
Dose/dieFarmaco
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Tossicità dei farmaci anti-TB
Neurite otticaEtambutolo (ETB)
Sordità, disturbi vestibolari,insufficienza renale
Streptomicina (SM)
IperuricemiaPirazinamide (PZA)
Epatotossicità, piastrinopeniaRifampicina (RFP)
Epatotossicità, neuropatiaperiferica
Isoniazide (INH)
Principali effetti collateraliFarmaco
Monitoraggio degli effetti avversi
Misurazioni al baselineMonitorizzare almeno mensilmente:» AST» ALT» Bilirubina» Fosfatasi alcalina» Creatinina» PiastrineAcuità visiva se in trattamento con etambutolo
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Monitoraggio della risposta al trattamento
Monitoraggio batteriologico mensile dei pazienti fino a negativizzazione dellecoltureAl 3° mese di terapia, in caso di persistenza di colture positive o dei sintomi clinici, rivalutare:» Farmaco-resistenza» Non aderenza
Multiresistenza
Il bacilli multiresistenti (MDR) sono quelli che presentano resistenza almeno a isoniazide e rifampicinaIl riscontro di una multiresistenzaprimaria è un evento del tutto infrequente (1%), nel soggetto immunocompetenteLa stragrande maggioranza dei casi di TB-MDR sono rilevati in soggetti giàsottoposti a uno o più trattamenti: MRD secondaria
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Fattori clinici correlati alla MDRCompliance terapeutica» La terapia medica dovrebbe associarsi ad
una sorta di “educazione” del paziente riguardo la malattia ed i rischi connessi a comportamenti arbitrari
Congruità terapeutica» L’errore medico più comune risulta essere
l’aggiunta di un singolo farmaco ad uno schema che abbia comportato un fallimento o in caso di “recidiva”
L’insorgenza della TB MDR è comunque il risultato di una cattiva gestione del caso clinico
Quando sospettare la farmacoresistenza
Storia di trattamento anti-TBContatto con persone con TB farmacoresistenteImmigrati da paesi ad elevataprevalenzaPersistenza di positività dell’espettoratodopo almeno 2 mesi di trattamentoPazienti che hanno effettuatotrattamenti inadeguati per >2 settimane
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TB multiresistente
Scarso successo terapeutico (in Italia il 40% raggiunge guarigione clinica)Utilizzo di farmaci di seconda linea per lunghi periodi (maggiori effetti collaterali)La gestione dovrebbe essere affidata a centri specializzatiUtile l’impiego della directly observedtherapy (DOT) per migliorare l’aderenza
Directly Observed Therapy (DOT)
L’operatore sanitario assiste il pazientementre assume il farmacoConsiderarne l’impiego in tutti i pazientiObbligatoria nei regimi intermittentiRiduce le recidive e la comparsa di farmacoresistenza
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Tubercolosi
Prevenzione
Mascherina chirurgica
Viene utilizzata in:» Sala operatoria» Sala medicazione» Camere
d’isolamento» Sul paziente in
isolamento respiratorio
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Maschere facciali filtranti
Si adottano per proteggere le vie aeree dell’operatore sanitario da goccioline presenti in sospensione o da microrganismi presenti nell’aria, che per le piccole dimensioni potrebbero raggiungere gli alveoli
Che differenza c’è fra un facciale filtrante ed una mascherina
chirurgica?
I facciali filtranti sono progettati per contribuire a ridurre l'esposizione degli utilizzatori alle particelle sospese nell'ariaLo scopo primario di una maschera chirurgica è contribuire ad impedire che le particelle biologiche espulse dall'indossatore finiscano nell'ambiente
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Maschere facciali filtranti
Il campo di applicazione riguarda:» Assistenza al paziente con TBC o altra
malattia a trasmissione aerea» Durante l’esecuzione di broncoscopie
CHEMIOPROFILASSI
Primaria» somministrazione di isoniazide in individui sani, Mantoux negativi, a contatto con soggetti ammalati di TB, a rischio di infezione tubercolare
Secondaria» somministrazione di isoniazide in individui senza segni di tubercolosi in atto, Mantoux positivi, a contatto con soggetti ammalati di TB
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Trattamento dell’infezione latenteEscludere la presenza di malattia attivaDeve essere mirata a specifici gruppi a rischio di TB» soggetti con infezione tubercolare recente» soggetti ad alto rischio di progressione verso
la malattia
- soggetti senza fattori di rischio
- immigrati di recente da aree ad alta prevalenza- tossicodipendenti ev- residenti e operatori di ambienti a rischio- silicosi, diabete mellito, IRC, leucemie, carcinomi…
- HIV positivi- contatti recenti di TB- rx compatibile con TB- trapiantati e immunosoppressi
TST ≥ 15 mmTST ≥ 10 mmTST ≥ 5 mm
Regimi terapeutici studiati
4 mesiRifampicina2 mesiRifampicina - Pirazinamide6 mesiIsoniazide9 mesiIsoniazide
DurataFarmaco
Bassa incidenza di effetti collateraliAlta percentuale di pazienti che abbandonano il trattamento prima del suo completamento
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Bacillo di Calmette e GuerinVaccino con Mycobacterium bovis
vivo attenuato coltivato per 273volte su patata biliata
BCG VACCINE
Vaccinazione con BCG
Bassa efficacia: 0-80%Riduce dell’80% il rischio di forme gravi (meningiti e miliari) e di morte nei bambini <5 anniEffetti collaterali: sindrome simil-influenzale e linfoadenopatia satellite (rari), BCGite(micobatteriosi disseminata) in immunodepressigraviLa vaccinazione routinaria è raccomandata alla nascita nei paesi ad alta prevalenza di TBDetermina positività al TST, che diminuisce col passare degli anni
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Vaccinazione 3 sett post-vacc
6 sett post-vacc1 anno post-vacc
Normale reazione allavaccinazione con BCG
Controindicazioni
Deficit immunitario per:» Infezione da HIV» Immunodeficienza congenita» Leucemia» Linfoma» Neoplasie metastatizzate» Terapia steroidea ad alte dosi» Chemioterapia» Terapia radiante