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ISSN 1974-7152 Agenzia Giornalistica Italia Agfa-Gevaert Ansa Barenschee Denex Systems Technology EidosMedia Elettra Exelis Ferag Italia Fujifilm GMDE Goss International Grafikontrol Hugo Beck Interstrap Kalfass Kodak manroland Miles 33 Mima films Napp Systems Nela QIPC R.G. Segbert Sitma SMB SchwedeMaschinenbau Sun Chemical Group Technotrans Telpress Tera Teufelberger TM News Tolerans Visita il nostro sito Internet: http://www.ediland.it Filo diretto Le aziende informano Numero 75 - Gennaio 2013 Le Rubriche Periodico mensile. Anno XX n. 75 - D.L. 353/03 (conv. in L. 27/02/04 n. 46) art. 1 comma 1 DCB - Roma - Reg. Trib. Roma n. 21 del 27-01-2010 - Iscrizione ROC n. 4753 Filo diretto............................................................................................................... da pagina 34 TecnoMedia Periodico della ASIG - Associazione Stampatori Italiana Giornali - Tecnologie, Prodotti & Mercati editoriali La nuova redazione de La Stampa La nuova redazione, dove lo spazio è organizzato in cerchi concentrici e dove tutti i redattori hanno sotto gli occhi i contenuti e l’intero processo produttivo, sancisce la trasfor- mazione della testata da quotidiano stampato a “news orga- nization”. a pagina 3 Stampa digitale al CSQ Offset e digitale alleati per la conquista di nuovi mercati? Il CSQ ci crede, ed avvia in produzione una macchina digitale a bobina, che utilizza carte per giornali e patinate, per offri- re agli editori nuovi servizi per stampare prodotti con tira- ture, e qualità, “su misura”. a pagina 8 Stampa mista offset/digitale alla Bild Zeitung Nello stabilimento di Ahrensburg (Amburgo) del grup- po Axel Springer, una testa di stampa digitale ad alta ve- locità, montata su una rotativa offset tradizionale, consente di stampare in tempo reale i dati variabili di una lotteria a premi sul quotidiano più diffuso della Germania. a pagina 12 Resa certificata: le novità in arrivo La Fieg ha siglato un nuovo accordo con i distributori loca- li riuniti nella NDM –Network Distribuzione Media- che in- troduce alcuni principi per la gestione della resa certificata e del macero. A regime, il nuovo accordo porterà vantaggi a tutta la filiera del prodotto stampato. a pagina 16 Quale futuro per l’industria editoriale? Soluzioni di stampa “ibrida”, sale di spedizione sempre più sofisticate ed in grado di “costruire” prodotti dopo la tira- tura in rotativa, piattaforme per allestire redazioni integra- te e multimediali sono stati i motivi di maggior interesse dell’edizione 2012 di IFRA Expo. a pagina 18 The leading exhibition for technology to publish news on tablets, mobile, in print and online. La gestione degli abbonati a La Libertà Lo storico quotidiano di Piacenza, che ha appena festeggiato il 130° compleanno, avvia in produzione una nuova linea per la gestione degli abbonati: oltre 3.600 nominativi, pari a cir- ca il 10% della diffusione, che coprono in modo capillare tut- to il territorio servito dalla testata. a pagina 28 Carta stampata ed editoria digitale Quale impatto sta avendo Internet sul tradizionale business dell’informazione? Quali contromisure efficaci prendere per lo sviluppo del media stampato? Oltre settanta professionisti del settore ne hanno discusso in occasione di un TecnoMee- ting ASIG a pagina 30

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Periodico dell'ASIG, Associazione Stampatori Italiana Giornali

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ISSN 1974-7152

Agenzia Giornalistica Italia

Agfa-Gevaert

Ansa

Barenschee

Denex Systems Technology

EidosMedia

Elettra

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Ferag Italia

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Visita il nostro sito Internet:http://www.ediland.it

Filo direttoLe aziende informano

Numero 75 - Gennaio 2013

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TecnoMediaPeriodico della ASIG - Associazione Stampatori Italiana Giornali -

Tecnologie, Prodotti & Mercati editoriali

La nuova redazione de La StampaLa nuova redazione, dove lo spazio è organizzato in cerchi concentrici e dove tutti i redattori hanno sotto gli occhi i contenuti e l’intero processo produttivo, sancisce la trasfor-mazione della testata da quotidiano stampato a “news orga-nization”. a pagina 3

Stampa digitale al CSQOffset e digitale alleati per la conquista di nuovi mercati? Il CSQ ci crede, ed avvia in produzione una macchina digitale a bobina, che utilizza carte per giornali e patinate, per offri-re agli editori nuovi servizi per stampare prodotti con tira-ture, e qualità, “su misura”. a pagina 8

Stampa mista offset/digitale alla Bild Zeitung Nello stabilimento di Ahrensburg (Amburgo) del grup-po Axel Springer, una testa di stampa digitale ad alta ve-locità, montata su una rotativa offset tradizionale, consente di stampare in tempo reale i dati variabili di una lotteria a premi sul quotidiano più diffuso della Germania. a pagina 12

Resa certificata: le novità in arrivoLa Fieg ha siglato un nuovo accordo con i distributori loca-li riuniti nella NDM –Network Distribuzione Media- che in-troduce alcuni principi per la gestione della resa certificata e del macero. A regime, il nuovo accordo porterà vantaggi a tutta la filiera del prodotto stampato. a pagina 16

Quale futuro per l’industria editoriale?Soluzioni di stampa “ibrida”, sale di spedizione sempre più sofisticate ed in grado di “costruire” prodotti dopo la tira-tura in rotativa, piattaforme per allestire redazioni integra-te e multimediali sono stati i motivi di maggior interesse dell’edizione 2012 di IFRA Expo. a pagina 18

www.wan-ifra.org/worldpublishingexpo2012

The leading exhibition for technology to publish news on tablets, mobile, in print and online.

La gestione degli abbonati a La LibertàLo storico quotidiano di Piacenza, che ha appena festeggiato il 130° compleanno, avvia in produzione una nuova linea per la gestione degli abbonati: oltre 3.600 nominativi, pari a cir-ca il 10% della diffusione, che coprono in modo capillare tut-to il territorio servito dalla testata. a pagina 28

Carta stampata ed editoria digitaleQuale impatto sta avendo Internet sul tradizionale business dell’informazione? Quali contromisure efficaci prendere per lo sviluppo del media stampato? Oltre settanta professionisti del settore ne hanno discusso in occasione di un TecnoMee-ting ASIG a pagina 30

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Più che ad una redazione, assomiglia ad un’astronave, tanti sono i display luminosi che trasmettono in tempo reale notizie da tutto il mondo, in collegamento con televisioni e siti web. Dalla disposizione dei posti di lavoro, organizzati per anelli concentrici, alla vicinanza fisica fra redattori e tecnici poligrafici, dalla presenza di studi per produzioni radio e televisive alla forma ed alle dimensione dei nuovi saloni, tutto, nella redazione della storica testata torinese, parla di futuro, di integrazione, e di multimedialità.

I tempi nei quali le redazioni erano organiz-zate per compartimenti stagni sembrano ormai lontanissimi. Nell’era della comunicazione mul-timediale, il contatto diretto e l’interazione fra tutti i colleghi che lavorano alla realizzazione dei contenuti, con al centro un desk di comando, è il modello che sta affermandosi sulla scena interna-zionale. A Londra il Daily Telegraph propone le scrivanie a raggiera attorno all’hub di controllo centrale, e la stessa architettura si vede all’Oster-reich di Vienna. Negli Stati Uniti, New York Times, che ha puntato su blocchi di scrivanie affiancate, ed il Wall Street Journal, che ha invece optato per una struttura più simile ad un nido di api, hanno entrambi posto al centro il desk di controllo della produzione dei contenuti.

La nuova redazione de la Stampa, inaugurata il 29 ottobre scorso, si è ispirata ad alcuni fra i mo-delli internazionali più efficenti, interpretandoli e rinnovandoli in funzione delle proprie esigenze.

L’”astronave” redazionaleNel nuovo edificio di via Lugaro, nel quartiere

San Salvario, l’area dedicata alla redazione del quotidiano occupa 3000 metri quadrati. Tutte le postazioni di lavoro sono concentrate in un rag-gio di pochi metri, all’interno di due ambienti di lavoro principali: uno per la cronaca cittadina, un po’ più piccolo, ed uno per tutti gli altri contenuti tematici.

Le scrivanie sono organizzate, ed è questa una delle novità assolute rispetto ad altre soluzioni adottate all’estero, lungo anelli concentrici. Nel cerchio principale, che costituisce l’hub della nuo-va redazione, si trovano le postazioni di lavoro dei capi redattori, dell’art director, dell’editor delle fotografie e del responsabile delle attività digitali. La vicinanza “fisica” delle persone favorisce lo scambio delle informazioni ed il lavoro di team. Nel “secondo cerchio” trovano posto i redattori addetti alla Politica, alla Cronaca nazionale, agli Esteri, all’Economia, al settore Società e Spettacoli ed all’Informazione digitale. Sono le aree temati-che più soggette a cambiamenti ed aggiornamenti durante la giornata. All’esterno, nel terzo cerchio, trovano posto i tecnici di supporto alla realizzazio-ne dei prodotti. Accanto al salone centrale, l’area occupata dalla Cronaca di Torino è organizzata con la stessa struttura a cerchi. Gli unici settori che mantengono una struttura tradizionale sono lo sport e gli spettacoli. Ai due lati del salone principale si trovano gli uffici della direzione de La Stampa, e gli studi di produzione radio e tele-visione. Sopra il cerchio centrale ci sono monitor sintonizzati sui canali all news e sui più importanti siti di notizie nazionali ed internazionali.

“L’impressione”- osserva Marco Bardaz-

La nuova redazione deLa Stampa per l’informazione multimedialeAssomiglia ad un'astronave e propone uno spazio organizzato in cerchi concentrici dove tutti i redattori hanno sotto gli occhi i contenuti e l’intero processo produttivo dell’informazione di qualità: è la nuova redazione de La Stampa di Torino, che sancisce la trasformazione della storica testata da quotidiano stampato a “news organization”. Un’unica piattaforma produttiva sostiene l’integrazione fra edizioni web, tablet, smartphone e stampa, all’interno di un flusso di lavoro dove i redattori preparano i contenuti per la pubblicazione sui diversi canali, abbattendo le vecchie barriere fra la comunicazione “analogica” e quella “digitale”.

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zi, Digital editor de La Stampa-“è quella di lavorare all’interno di una astronave, più che in una redazione giornalistica”. Il principio organiz-zativo, sul quale ha particolarmente insistito, fin dagli inizi del progetto, il direttore Mario Calabresi, è che tutti devono avere sotto gli occhi i contenuti e l’inte-ro processo pro-duttivo. I redattori ed i resposabili di produzione fanno parte di un unico flusso di lavoro, e di un solo ambiente produttivo integrato.

Competenze, media e mansioniNella nuova redazione i giornalisti sono rima-

sti divisi per competenze tradizionali: cronaca, interni, politica, sport, etc…A cambiare è, piut-tosto, l’approccio alla produzione dei contenuti. “Il redattore oggi lavora per tutti i canali di distribuzione dell’informazione. Questo è ciò che alla Stampa intendiamo per integrazione digitale”- sottolinea Bardazzi.

Il redattore della politica, dell’economia o di qualsiasi altro settore informativo, quando arriva in redazione comincia l’orario di lavoro occu-pandosi del sito internet, poi pensa a declinare i contenuti per il quotidiano stampato e, alla fine, si occupa dell’ediziome su tablet per il giorno successivo.

La nuova organizzazione di lavoro, che integra l’attività sui vari canali a disposizione dell’editore, non ha portato ad un aggravio nei tempi di lavo-razione. “La nuova multimedialità comporta una riorganizzazione nello schema della produzione, per calibrare i tempi da un mezzo di comunica-zione ad un altro".

Quello che prima si faceva solo sulla carta stampata, e che comportava numerose ribattute nel corso della giornata, oggi si suddivide fra web, giornale e tablet: a cambiare è solo l'organizza-zione della sequenza nella quale si preparano i contenuti.

E proprio qui entra in gioco il nuovo sistema editoriale, la piattaforma Méthode di EidosMedia. “Abbiamo scelto un sistema unico di produzione,

che centralizzasse in un solo ambiente di lavoro tutti gli strumenti che servono per la creazione di informazione multicanale”, spiega Fausto Gra-niero, responsabile area prestampa dell’Editrice La Stampa. Méthode consente al redattore di fare versioni diverse di un unico contenuto in modo dinamico ed efficiente, perchè questo è svincolato, in origine, dalla “impaginazione” per quotidiano, web o tablet. Il redattore inizia a comporre una storia dopo aver impostato il testo, il titolo, il som-mario, le fotografie e le didascalie. Il contenuto è, in origine, uno solo. Dopo la prima pubblicazione, di solito sul web, il contenuto può essere variato semplicemente creando una nuova versione della storia orginaria. Dal momento che tutta la piat-taforma è “media neutral”, quando si arriva alla nuova destinazione dell’articolo basta agganciare i contenuti alla nuova veste grafica ed il pezzo va automaticamente in pagina.

Questo flusso di lavoro non solo consente una univocità dei contenuti che prima non era possibi-le ottenere con altrettanta facilità, ma risparmia al redattore i tempi tecnici che prima erano occupati da operazioni di copia ed incolla, con tutti i rischi che queste funzioni si portavano dietro.

Méthode, nella pubblicazione dei materiali sui canali dell’editore, tiene conto delle specificità di ciascuno, e provvede automaticamente a tutti gli aggiustamenti grafici. Lo spazio della pagina stampata ha connotazioni diverse rispetto a quello del tablet, ma di ciò si occupa, prevalentemente in automatico, il software di EidosMedia.

La nuova organizzazione del lavoro ha richiesto

La sala centrale della redazione multimediale de La Stampa

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lo sviluppo di alcune nuove figure professionali. Alla Stampa è nato il “digital editor”, ovvero capo redattore centrale che si occupa del coor-dinamento di tutti i contenuti digitali e del loro collegamento con il prodotto cartaceo.

Il “social media editor” – ruolo ricoperto da Anna Masera – è invece colui che gestisce i contenuti de La Stampa su facebook, su twitter e all’interno della comunità dei lettori de La Stampa on line.

Alla redazione lavorano poco meno di duecento giornalisti fra le sedi di Torino, Milano, Roma e gli uffici distaccati del Nord-Ovest. Tutti vedono la medesima piattaforma produttiva EidosMedia.

Il nuovo sistema editoriale ha potenzialità molto estese.

E’ possibile che, in futuro, possano nascere nuove figure legate ai nuovi ruoli, se non ai nuovi mestieri, proposti dalla crescente integrazione dei canali di comunicazione.

“Spazio La Stampa”: 145 anni di vita italiana e internazionale

Sono pochissimi, al mondo, i quotidiani che dispongono di uno spazio dove ricordare il proprio passato e guardare al futuro. La Stampa di Torino, accanto alla nuova redazio-ne, ha creato uno “Spazio” museale, aperto al pubblico, dove è possibile ripercorrere 145 anni di vita italiana ed internazionale, ricordare come si costruiva il quotidiano nei decenni passati, ed esplorare il presente, ed il futuro, dell’informazione multimediale.Il giornalista Vittorio Sabadin, che ha lavorato alla realizza-zione di questo spazio, ha ricordato, in occasione dell’inau-gurazione, alcuni dei "reperti"più interessanti.

Nell’area dedicata ai direttori del quotidiano, si trovano, fra gli altri, l’articolo di Enzo Biagi sull’omicidio di John Kennedy che, ricorda Sabadin, “non piacque al direttore Giulio De Benedetti”. Lì vicino c’è anche il telegramma originale con il quale Biagi rassegnò le dimissioni subito dopo. Accanto ai documenti di un giovanissimo Mike Bongiorno, cronista sportivo nel 1934, c’è la copia del contratto di collaborazione in esclu-siva mondiale con La Stampa firmato da Michail Gorbaciov all’indomani della caduta dell’URSS. Ampio spazio è dedicato alle tecnologie, nell’impiego delle quali il giornale torinese è sempre stato un pioniere: dai vecchi telegrafi usati (primo giornale in Italia, a partire

dal 1880), al telefono, che compare nel 1897 (il numero era 1136), fino ai moderni smartphone ed agli altri canali di comunicazione digitali. Un'attenzione particolare è stata riservata alla linotype. Alla Stampa, le vecchie macchine per la composizione al piombo hanno funzionato fino al 16 ottobre 1978, il giorno nel quale è stato eletto Papa il cardinale Karol Wojtyla. L’ultima pagina “di piombo”, dedicata al Papa polacco, è naturalmente esposta.L’edizione cartacea del giornale esce da 145 anni. “Vale sem-pre la pena di reinventarsi”-ha detto il Direttore responsabile Mario Calabresi-“senza però dimenticare chi siamo”.

In alto: Il Presidente della Repubblica Sandro Pertini a colloquio con l'Avv. Giovanni Agnelli, Presidente de la Stampa- A sin: la vecchia scrivania del direttore - Qui sopra: il futuro della comunicazione multimediale

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La nuova redazione per un mercato che cambiaLa nuova redazione, e

gli investimenti collegati alla creazione dei nuovi spazi di lavoro ed all’intro-duzione del nuovo sistema editoriale, sono stati pro-gettati partendo da un’ana-lisi molto accurata del mer-cato editoriale. Come ha avuto modo di ricordare John Elkann, Presidente dell’Editrice La Stampa, in occasione dell’inaugurazio-ne della nuova redazione, lo scorso 29 ottobre, “i gior-nali sono fatti sempre più di multimedialità”. Ed in questa direzione, gli sforzi del quotidiano torinese stanno pagando.

Nonostante le difficoltà del 2012, “siamo cresciuti sul web del 26% di utenti unici, a quota 10 milioni al mese, ed abbiamo aumen-tato del 15% le pagine viste, che sono oltre 120 milioni”- ha osservato Elkann.

La Stampa punta ad un modello informativo 24/24, perché i lettori sono sem-pre più abituati a cercare, e trovare, le notizie lungo l’intero arco della giorna-ta, spesso anche a notte fonda.

“Fino a qualche anno orsono il giornale si com-prava solo in edicola”- ar-gomenta Bardazzi. Oggi i canali digitali affiancano il prodotto cartaceo, con una formula che sembra incontrare gradimento: Tre per Uno. Con un solo abbonamento, il lettore accede a tutti i contenuti a pagamento pubblicati sul web, sull’edizione tablet e su quella per gli smartphone, con sistemi iOS e Android. Una copia costa 0,79 Euro, un mese di abbonamento 15,99 Euro.

Il grosso lavoro che si sta facendo sui social network non ha un ritorno economico immediato,

ma l’obiettivo di diffon-dere il brand La Stampa sui nuovi canali di aggre-gazione e comunicazione. Alla consolidazione del marchio puntano anche le attività “live” avviate sul web. In occasione delle primarie del PD tutti i candidati sono stati invitati e coinvolti in video-chat in diretta.

Lo stesso è accaduto per la presentazione del derby fra le squadre del-la Juventus e del Torino. Ospiti in studio di ecce-zione Giuseppe Furino e Claudio Sala.

I contenuti, trasmessi in diretta, hanno raccolto alcune migliaia di ascol-tatori. Successivamente, messi a disposizione sul web in differita, hanno registrato picchi di ascolto superiori.

I rischi dell’editoria multimediale non vengono dalla presunta cannibaliz-zazione del prodotto stam-pato: il pubblico è diverso, le modalità, ed i tempi di fruizione dei contenuti anche. Web, tablet, smar-tphone e giornali possono convivere fra di loro con successo, sostenendosi a vicenda.

I rischi per l’editoria, in questo momento, arrivano tutti dal mercato, dove la crisi economica ha colpito duro sui consumi, facen-do un effetto leva sulla riduzione della pubblicità che ha colpito tutti senza distinzione.

La nuova sede della Stampa, è anche una rispo-sta alle sfide dell’economia reale. Qui, come ha ricor-

dato sempre il Presidente Elkann, “riusciamo a costare il 50% in meno di quanto costavamo.” Un’ottima notizia, in tempi non facili, soprattutto in considerazione del fatto che la decisione di trasferirsi è nata “perché pensiamo al futuro”.

Marco Bardazzi, Digital editor

Fausto Graniero, responsabile area prestampa

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Il Sole 24 Ore e Stampa Quotidiana (gruppo Cola-santo) conquistano il Color Quality Club Award

Il Sole 24 Ore e Stampa Quotidiana hanno conquistato il presigioso riconosci-mento internazionale per la stampa a colori di qualità, il New-spaper Color Quality Award, per il biennio 2012-2014. La te-stata economica ed il centro stampa del gruppo Colasanto sono le uniche due or-ganizzazioni italiane ad aver conquistato il riconoscimento all’interno di un grup-po di 81 società pro-venienti da 29 Paesi di tutto il mondo.L’International Newspaper Color Quality Award, è l’occasione biennale per tutti i partecipanti – quest’anno le testate sono state 192 – per verificare al proprio interno la comprensione e la corretta applicazione della norma ISO 12647 per la stampa dei giornali, al fine di migliorare la qualità del prodotto finale.“L’importante non è vincere, ma partecipare”- come sottolinea il diret-tore tecnico del gruppo Sole 24 Ore, Alberto Borgarelli, “veterano” e pluri-premiato all’International Color Quality Club.L’inziativa, promossa da WAN-IFRA – l’organizza-zione mondiale degli edi-tori di giornali – ha come obiettivo primario quello di diffondere la “cultura della qualità”. La competizione biennale è un’opportunità per sviluppare formazione professionale all’interno delle aziende. “Con il Color Quality Club”- continua Borgarelli-“si attraversa un processo formativo

importante”, dove l’applicazione dello standard ISO signi-fica, soprattutto, comprendere dove bisogna agire, lungo il processo di stam-pa, per controllare il risultato finale. Il Color Quality Club è stato sviluppato lungo un ventennio, ed edizione dopo edizione l’”asticella dei controlli” è stata portato sempre un pò più in alto. Nell’edi-zione corrente, le copie che devono essere inviate allo staff tecnico di

WAN-IFRA per misurare i parametri in modo oggettivo, vanno prelevate dalla produzione normale quotidiana, lungo un arco di tempo più lungo. “Ciò significa”- conclude Borgarelli-“che il riconoscimento della qualità tiene conto anche della costanza dei risultati".Per i lettori e, soprattutto, per gli inserzionisti pubbliciatari, l’Award del 2012-2014 rappresenta la garanzia di una qualità non solo elevata, ma anche costante nel tempo.Alberto Borgarelli, Direttore tecnico del

Gruppo Sole 24 Ore

Da sin.: Davide Spinelli, Brunello Fini, Luca Colasanto (Presidente del Gruppo), Manfred Werfel, Deputy CEO di WAN-IFRA, e Tullio Giovannini, in occasione della consegna ufficiale del riconoscimento alla qualità di stampa, ospitata al World Publishing Expo (IFRA Expo) - Francoforte, 29/31 Ottobre 2012

Da sin.: Marco Graziani e Attilio Chiozza (Gruppo Il Sole 24 Ore) con Manfred Werfel, Deputy CEO di WAN-IFRA

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Basta piangersi addosso, è venuto il momento di reagire. E per un centro stampa come il CSQ di Erbusco (Bs), “reagire” significa proporre nuove soluzioni industriali agli editori, competitive nel prezzo e nella qualità, per sostenere la crescita dei prodotti tradizionali e lo sviluppo dei nuovi.

Tecnologia, e creatività, ai massimi livelli – sintetizza Carlo Goia che con il Direttore generale Dario De Cian ha seguito il nuovo progetto di svi-luppo industriale che ha portato all’investimento in una nuova macchina digitale – una HP T230 – e alla creazione di una “rete di servizi all’editore fortemente innovativa, che centrata su un’offerta “chiavi in mano” a chi voglia stampare e diffonde-re sul territorio testate e stampati commerciali.

Aggredire nuovi mercati“La tecnologia digitale al CSQ non sostituisce

quella offset”- chiarisce subito Dario De Cian-“ma la integra”, proponendo ottime soluzioni per la stampa di prodotti a bassa tiratura, ovvero quelli che non sarebbe affatto conveniente stampare in offset.

“Nel nostro progetto industriale”- sottolinea De Cian-“la macchina da stampa digitale è semplice-mente una piccola rotativa, che deve fare tutto ciò che fanno le grandi”.

Con questa visione, al CSQ è nato, circa un anno fa, il nuovo progetto che ha visto la luce ai primi di quest’anno. Il 2 gennaio, per la pre-cisione, la HP T230 ha cominciato a stampare il primo prodotto vero: il quotidiano in lingua russa Kommersant, seguito, a partire dal 14 gennaio, dal

Vedomosti, una testata economica su carta color salmone nata da una collaborazione fra Wall Street Journal e Financial Times.

I volumi – in questa stagione dell’anno – sono molto bassi, circa 600 copie per ciascun titolo. “Ma è proprio qui che risiede la forza della tecnologia digitale nei confronti dell’offset”. Come già hanno dimostrato altre esperienze avviate in Europa, esiste un mercato potenziale molto interessante di testate internazionali che possono trovare lettori in aree geografiche dove non si giustificano tira-ture superiori alle 3.000 copie, la soglia minima di economicità per l’offset tradizionale. E’ un mercato interessante anche per il CSQ, in posizio-ne strategia rispetto al bacino di utenti del Nord Italia. "Ma" - come precisa De Cian, “se avessimo considerato solo questa opportunità, certamente non avremmo avviato l’investimento”. Piuttosto, la tecnologia da stampa digitale apre nuovi orizzonti di mercato che vanno al di là della pur interes-sante tiratura di testate estere che richiedono quantitativi ridotti di copie.

Il CSQ produce, in offset, L’Eco di Bergamo, Il Giornale di Brescia e la Provincia di Como, Lecco, Sondrio e Varese, testate locali fortemente radicate sui territori dove sono nate, alle quali si aggiunge l’Avvenire, che ha un target di riferi-mento molto identificato.

Nel primo caso, le testate locali, la stampa digitale propone all’editore l’opportunità, finora impraticabile, di produrre pagine di cronaca iper-locale in bassa tiratura, da inserire nel corpo principale della testata.

Stampa digitale al CSQ: creatività e tecnologia per nuovi servizi agli editori di giornaliOffset e digitale alleati per la conquista di nuovi mercati? Il CSQ ci crede, ed avvia in produzione una nuova macchina per stampare su carte per giornali, e su patinate, con tecnologia digitale. E’ una “piccola rotativa” che farà le stesse produzioni delle “grandi”, in bassi volumi, offrendo agli editori soluzioni per stampare prodotti con tirature, e qualità, “su misura”, a prezzi competitivi, con i “tempi” – velocissimi - di lavorazione dei giornali, e un livello di finitura competitivo con le migliori tradizione dell’industria grafica di alta qualità. Tecnologia e creatività industriale per offrire nuovi servizi agli editori

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Ciò significa proporre ai lettori copie quasi “personalizzate” a costi competitivi, in grado di soddisfare anche le esigenze di campagne pub-blicitarie targetizzate per micro aree diffusionali. Per questo progetto, oggi, non ci sono alternative alla stampa delle pagine in digitale, perché l’of-fset costerebbe troppo. “Il digitale per noi è una tecnologia propositiva”- sottolinea De Cian, è un’offerta industriale che abbina gli alti volumi alla personalizzazione iper-locale.

Le pagine territoriali, naturalmente, possono essere sviluppate anche per diventare fascicoli tematici, ed inserti speciali in occasioni di parti-colari avvenimenti economici, sociali, culturali o religiosi. L’offerta si estende così anche a testate a diffusione nazionale.

Flessibilità e qualità in standard offsetUna "piccola rotativa" per stampare – in bassi

volumi – tutto quello che stampa una grande macchina offset: con questo modello industriale i tecnici del CSQ hanno avviato, agli inizi del 2012, i contatti con tutti i fornitori internazionali. La mac-china da stampa per lo stabilimento di Erbusco doveva offrire - assieme ad una velocità compati-bile con le esigenze produttive dei giornali – altre caratteristiche specifiche, a cominciare, natural-mente, dai formati e da un flusso di lavoro disac-

coppiato. “Tutto il nostro centro stampa utilizza questa filosofia p r o g e t t u a l e ” - spiega De Cian, che consiste nel separare il ciclo di stampa vero e pro-prio dalle attività di inserimento e finishing. In sala spedizione, non a caso, le soluzio-ni installate sono quelle di Müller Martini, basate proprio sul disac-coppiamento.

Altra caratte-ristica era la pos-sibilità di stam-pare sia su carta da giornale che su carta patinata. Il CSQ produce periodici di inser-zioni commerciali, free press e im-

mobiliari su carta da giornale che utilizzano una copertina su carta patinata. Finora la commessa obbligava all’acquisto esterno della copertina.Con l’introduzione della tecnologia digitale la copertina si stampa al CSQ.

La scelta, dopo numerose analisi, è caduta sul modello T230 di Hewlett Packard. La macchina stampa full color a 122 metri al minuto in bianca e volta, su una banda di 20” (52 cm) perfettamente compatibile con i formati offset del CSQ, il 38*53 e il 31*45 centimetri. “Il mercato editoriale”- sottolinea De Cian-“non è facilmente disposto a chiudere un occhio sul rispetto del formato delle testate”, e la piena compatibilità dei formati è uno strumento commerciale molto importante.

La HP funziona con un sistema bobina/bobina, ovvero la macchina riavvolge la banda stampata su un rullo che, a fine produzione, è sganciato dall’unità ed inserito nella linea di finishing off line per il ciclo di taglio, accumulo e piega. E’ la soluzione produttiva “disaccoppiata” che cercava il centro stampa.

Lo stabilimento utilizza sulla linea digitale sia carta patinata che carta da giornale – bianca o colorata – a partire da 45 grammi al metro quadro, con una qualità offset compatibile. Per quanto ri-guarda il progetto realtivo alle pagine di cronaca e pubblicità iper locale da inserire nei quotidiani

Da sin.: Carlo Goia e Dario De Cian del CSQ

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stampati in offset, questo dettaglio è fondamen-tale. “La soluzione che abbiamo adottato rende perfettamente identiche- agli occhi dei lettori- le pagine stampate in digitale e quelle stampate in offset”. Anche questo è un dettaglio da non sotto-valutare nell’offerta commerciale, che può contare anche su un’altra caratteristica tecnologica. La HP T230 può utilizzare un bonding agent, ovvero spruzzare gocce di un composto che “impermea-bilizzano” la carta nei punti dove va l’inchiostro, garantendo una qualità dell’immagine superiore ed evitando il fenomeno della “trasparenza”, ov-

vero che il contenuto di una facciata appaia sullo sfondo dell’altra.

Ma così, per correggere un inconveniente caratteristico della stampa inkjet che utilizza pig-menti a base di acqua, non si aumentano i costi ? Chiediamo ai tecnici del CSQ. “L’utilizzo del bon-ding agent non è un obbligo, ma una possibilità” risponde De Cian.Certo, quando si applica, il costo aumenta, ma ciò significa, contemporaneamente, aumentare la flessibilità dell’offerta commerciale ai clienti. Chi vuole la massima qualità ottenibile, quindi alta copertura di inchiostro a colori su bon-

Le “prime” della stampa digitale al CSQ

Per HP l’installazione al CSQ è una “prima” mondiale. E’ la prima volta, infatti, che la società fornitrice, fra i leader mondiali del settore, installa un’unità digitale dedicata specificamente alla stampa dei giornali. Ma le “prime” non si fermano qui. E’ anche la prima volta, in Italia, che entra in funzione una rotativa digitale per quotidiani presso un centro stampa “tradizionale”. Le altre due macchine digitali attive nel nostro Paese, e dedicate all’industria dei quotidiani, sono ospitate presso aziende di distribuzione. Proprio per sottolineare l’importanza di questa instal-lazione, HP ha organizzato presso la sede del CSQ un incontro– dedicato ai giornalisti della stampa specializzata internazionale – per approfondire le opportunità offerte dalla tecnologia digitale all’industria dei giornali e degli altri media prodotti su carta compatibile. In diverse aree del mondo, Italia compresa, i quotidiani stanno procedendo verso la riduzione delle tirature, l’au-mento delle edizioni e lo sviluppo della localizzazione delle informazioni. Il prodotto giornale può proporre un’offerta più mirata, e più efficace perché meno dispersiva, agli inserzionisti pubblicitari. In questo scenario, le rotative digitali, caratterizzate da un’enorme flessibilità produttiva, da cambi di prodotti senza alcuna interruzione e da un costo-copia competitivo nelle basse tirature – oggi fino alla soglia delle 2.500 copie – diventano uno strumento complementare alla rotativa tradizionale offset. Con una doppia linea di produzione, è possibile, per il centro stampa, offrire ai propri clienti servizi che vanno dalla produzione di poche copie alla tiratura di molte migliaia, a seconda dei picchi stagionali e delle esigenze distributive.Le rotative digitali potrebbero, fra non molto tempo, diven-tare una risorsa strategica imprescindibile per lo sviluppo dell’industria della stampa quotidiana.

In alto, da sin.: François Martin, Graphic Solutions Business Worldwide Marketing Director di HP, Giovanni Nulli, vice Presidente CSQ, che hanno aperto i lavori dell'Open House di HP dedicata alla produzione dei giornali con macchine da stampa digitali. Qui sotto: momenti diversi dell'incontro organizzato presso il CSQ di Erbusco.

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ding agent, deve essere disposto a pagare un pò di più. Per molti prodotti, invece, basta e avanza una qualità meno sofisticata, e quindi anche il costo finale si abbassa. Soluzioni intermedie non mancano.

Uno stabilimento… quattro stagioniLa “piccola rotativa” è stata inserita nel wor-

kflow dello stabilimento facendo particolare atten-zione all’integrazione con tutte le altre componenti dell’impianto. I file che arrivano al CSQ sono presi in carico dal sistema Arkitex di Agfa, che è stato di recente adattato da GMDE per preparare tutte le pagine nella doppia versione, per la produzione su CtP e per la tiratura digitale. In questo modo, le linee offset possono svolgere funzione di backup nel caso in cui ci siano problemi nella produzione digitale. Il software gestisce automaticamente tutti i parametri per la prestampa, adattando le pagine per la fotoformatura tradizionale e per l’imposition sulla nuova unità HP.

Con questa soluzione, tutto l’impianto consente la produzione flessibile di qualsiasi prodotto si voglia. Se la tiratura è nell’ordine di poche centi-

naia di copie, si “esce” in digitale, altrimenti si va in offset. “Alcuni prodotti, come le nuove testate in lingua russa”- osserva De Cian-“risentono di picchi di produzione stagionali molto forti”.

La “piccola rotativa”, affiancata alle grandi, mette a disposizione un’unica linea produttiva…“quattro stagioni”, e l’editore che stampa al CSQ trova un’offerta economica adatta ai picchi gior-nalieri.

Ma non è solo la infra-struttura tecnologica ad adattarsi. Anche la logi-stica dello stampatore sta rapidamente adeguandosi a nuovi modelli. Il CSQ ha siglato un accordo di colla-borazione con una società di Milano specializzata in import/export di prodotti editoriali, che a sua volta ha un accordo con D-Press, distributore delle testate Mondadori e dell’Avveni-re.Attraverso questa rete territoriale lo stampatore di Erbusco può proporsi agli editori stranieri – ed eventualmente anche ai committenti italiani – come centro a servizio completo: ricezione, stampa, allesti-mento e distribuzione dei

prodotti sul territorio nazionale.L’investimento globale è calcolato attorno ai

due milioni di Euro. “Ma la tecnologia”- conclude Goia-“è sempre una risorsa neutra; da sola non basta. Tocca a chi progetta i prodotti editoriali, proporre delle novità”, ed il miglior risultato si ottiene combinando la tecnologia più avanzata con la creatività più avanzata.

Al CSQ, questa è la visione condivisa.

Il Vedomosti (su carta color salmone) e il Kommersant, per il mercato di lingua russa, sono le prime due testate quotidiane ad essere stampate in digitale al CSQ.

La "piccola rotativa" digitale, l'HP T230

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La stampa ha di fronte buone prospettive di sviluppo, purchè sappia reinventare il proprio mestiere. Se a dirlo sono i soliti “guru” del settore, si può anche far finta di niente, ma se a predicare questo verbo, con i fatti, e non con le parole, è il gruppo tedesco Axel Springer, uno dei maggiori editori al mondo, con oltre 12.000 dipendenti, 230 testate stampate - fra quotidiani e periodici – oltre 160 canali on line e più di 120 App, forse conviene prestare attenzione.

Ai primi di dicembre, nello stabilimento di Ahrensburg, alle porte di Amburgo, il gruppo Springer ha presentato alla stampa internazionale una nuova linea di produzione “ibrida”: una testa da stampa digitale ad alta velocità Kodak Prosper S30 è stata montata su una Colorman di manroland per stampare sulle pagine della Bild le cartelle di Cash Million, un Bingo di grande successo nel mercato tedesco. Su ogni copia prodotta la testa digitale imprime sequenze di dati diversi, ed ogni lettore acquista una copia “personalizzata”, o me-glio, “individuale” del giornale.

Reinventare il quotidianoLa nuova iniziativa è nata da un’attenta analisi

dei trend di mercato. Sotto la lente di ingrandi-mento dei manager del gruppo editoriale tedesco sono finiti i dati, e gli scenari nazionali ed esteri, riassunti dal prof. Karl Malik in occasione dell’in-contro ad Ahrensburg.

La mutazione delle abitudini dei lettori, sotto la spinta dello sviluppo dei nuovi canali digitali, è

un trend ormai consolidato. Il consumo dei media è ormai indipendente rispetto al territorio dove si trova il lettore, e la ricerca di informazioni è costante per tutto l’arco della giornata, fino a notte fonda. La pubblicità, in Germania come nel resto d’Europa, considera il prodotto stampato come “una” delle opportunità per la comunicazione quotidiana, ma non più la sola. I motori di ricerca ed i social network sono altri strumenti che insi-diano da vicino la “forza” del prodotto stampato. Nel 2008, il mercato locale aveva 52 milioni di “immigrati” su Internet, contro 12 milioni di utenti “nativi”. Nel 2020, le previsioni suggeriscono 28 milioni di utenti “immigrati” contro 32 milioni di utenti “nativi”. L’anno del sorpasso? “Sarà il 2017” propone Malik, quando ci saranno più “nativi” su Internet che non “immigrati”. Che cosa possono fare gli editori di giornali? “Sviluppare nuove aree di business, mantenere quelle consolidate e, so-prattutto, reinventarsi nel mestiere di informare e trattenere.” Non è una novità. Il problema è come trasformare queste buone intenzioni in progetti industriali

Per sviluppare nuovi canali di comunicazione per avviare una offerta di informazione e di servizi alla pubblicità cross-media è indispensabile valo-rizzare, ovunque, il proprio “marchio” di qualità. “E’ il brand che vince sul mercato sovraffollato dei nuovi e dei vecchi media”. E allora, perché non puntare nello sviluppo di nuove iniziative editoria-li che coinvolgano e valorizzino i marchi di mag-giore successo e forza commerciale sul mercato,

Reinventare il quotidiano:la stampa in offset/digitaledella Bild di Axel SpringerReinventare il quotidiano tradizionale all’epoca di Internet? Un’idea, che ha comunciato a produrre buoni risultati, arriva dalla Germania, dove il gruppo Axel Springer ha avviato una nuova linea di produzione ibrida offset/digitale destinata alla Bild, il giornale più diffuso in Europa. Nello stabilimento di Ahrensburg (Amburgo), una testa di stampa digitale ad alta velocità, montata su una rotativa offset tradizionale, consente la produzione in tempo reale dei biglietti per la lotteria a premi Cash Million. Su ogni copia in distribuzione c’è una sequenza di numeri diversi. Il “dato variabile” combinato con la forza dell’offset ha avuto successo, ed il gruppo ha avviato nuovi investimenti per la produzione ibrida “offset/digitale”

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come i “vecchi” quotidiani?

Dalle buone intenzioni ai progetti indu-strialiIl 95% del mer-

cato di lingua te-desca conosce la Bild, quotidiano fondato nel 1952 da Axel Springer, giornalista e fon-datore dell’omoni-mo Gruppo edito-riale, che oggi ha in portafoglio oltre 230 testate stampate ed un’ottantina di siti web, è leader per il mercato “di massa” tedesco oltre ad essere, con il Sun inglese, ai vertici della classifica delle testate quotidiane con la maggiore diffusione in Europa.

Con una media di oltre 2.700.000 copie vendute al giorno, 25 uffici di corrispondenza regionali, una conoscenza del marchio che arriva al 95% del mercato, la Bild contatta oltre 12 milioni di persone al giorno. Il quotidiano ha l’abitudine consolidata di proporre ai propri lettori lotterie e concorsi a premi. Nel 2011 il giornale ha ospitato 350 fra estrazioni e concorsi, con, approssimati-vamente, 20.000 fortunati vincitori.

Le lotterie hanno avuto effetti positivi sulla diffusione delle copie, rafforzando la relazione con i lettori e portando nuove fonti di redditività. Qual-che gioco è ormai diventato uno dei contenuti clas-sici dell’offerta ai lettori, come il Supercruciver-ba, iniziato negli Anni Ottanta, con un premio di 1000 Euro in Contan-ti e, a partire dal 2011, altri premi con un valore ad-dizionale di alme-no 6.000 Euro. Un altro “classico” è la lotteria istanta-nea, una sorta di gratta & vinci, che dà risultati imme-diati ai lettori.

Tutti i giochi finora sperimen-tati, hanno avuto, assieme al succes-so, anche qualche controindicazione,

come gli alti costi per la stampa e la distribuzione dei biglietti, e l’impos-sibilità di avere il controllo “una copia-un bigliet-to”. Dalle conside-razioni sulla forza del brand, e dalla voglia di provare a “reinventare” il business della carta stampata, è nata l’idea di pro-vare nuove strade

per il “vecchio” quotidiano, puntando ad un siste-ma di stampa ibrido dove combinare il tradiziona-le offset con le nuove oppotunità offerte dalle teste di stampa digitale ad alta velocità di Kodak.

Cash Million: la lotteria “digitale”La soluzione è stata Cash Million, il Bingo na-

zionale, per il quale si è avviata, in via sperimen-tale, la stampa di un biglietto per la lotteria, con la serie dei numeri vincenti diversi per ciascuna copia della Bild distribuita. Il test è stato effettuato dal 2 aprile al 14 maggio 2012, solo per il mercato di Amburgo-Città, ed ha interessato un lotto di circa 145.000 copie, pari a quasi il 50% del totale dell’area Amburghese complessiva.

Ogni lunedì, il lettore trova il giornale con all’interno il “biglietto individuale” con i numeri vincenti della settimana - diversi per ciascuna co-pia distribuita - da confrontare con quelli pubbli-cati nelle copie della Bild in circolazione nei giorni

successivi, abbi-nandoli via via che coincidono. Il lettore vince quando riesce a completare, con le copie distribu-ite nei giorni suc-cessivi al lunedì, l’intera sequenza settimanale.

Tecnologia di stampa “ibrida”

Protagonista nello sviluppo del nuovo s i s tema ibrido offset/digi-tale per la stampa delle copie della Bild con il dato

Thomas Drenseck, Plant manager di Ahrensburg

Alcuni dei partecipanti all'incontro di Ahrensburg

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variabile è stato il centro stampa AG di Ah-rensburg (Amburgo) del gruppo Axel Springer. Nello stabilimento, costruito nel 1948 e comple-tamente rinnovato fra 1998 e 2006, lavorano circa 300 addetti alla produzione delle testate del grup-po, che occupano circa il 70% dei volumi prodotti, con il restante 30% coperto da commesse esterne. Il consumo di carta annuale medio è nell’ordine delle 60.000 tonnellate. Nello stabilimento sono installate 5 linee CtP (Agfa, Nela e Barenschee) e 6 rotative con 144 gruppi di stampa, tutte fornite da manroland. La sala spedizioni, una delle più sofisticate create da Ferag per il mercato Europeo, è equipaggiata, fra l’altro, da 7 linee di inserimen-to, 3 unità per l’etichettatura, due impianti per MemoStick e due unità per la terza piega. “Dalle nostre linee di produzione”- osservano con orgo-glio i responsabili tecnici dello stabilimento-“può uscire qualsiasi tipo di prodotto stampato su carta da giornale, sia editoriale che commerciale”.

La decisione di sviluppare un sistema ibrido

offset/digitale per la stampa dei giornali risale ad alcuni anni orsono. A raccontarla, in occasione della presentazione alla stampa specializzata or-ganizzata da Kodak ad Ahrensburg lo scorso mese di dicembre, Thomas Drensek, Plant Manager di Ahrensburg, che è stato anche fra i relatori dell’edizione 2012 di WAN-IFRA Italia a Torino.

Fondamentale, fin dai primi passi, il rapporto di stretta cooperazione con due fra i principali fornitori internazionali, manroland per la stampa offset e Kodak per le soluzioni digitali. Grazie a loro è stato possibile avviare una serie di test all’interno dello stabilimento fin dagli anni 2006/7. Nle 2010 viene montata, a titolo sperimentale, una testa digitale Kodak DH6240 sulla banda di stampa di una delle Colorman in funzione ad Ahrensburg. Dopo meno di un anno, nel settembre 2011, il mo-dello è sostituito dalla nuova Kodak Prosper S30, “il modello più veloce nella linea di teste digitali”, sottolineano i tecnici di Axel Springer. Perché è proprio la velocità di produzione, unita alla qua-

Bild, lotterie e dati variabili....

Tobias Kuhn (nella foto a destra) General manager di Bild Ost, ha spiegato come è stata utilizzata la linea di produzione ibrida offset/digitale per la lotteria Cash Million. Durante i mesi del test, la Kodak Prosper S30 (nella foto in basso destra) installata sulla Colorman ha stampato sequenze numeriche diverse per ciascun biglietto pubblicato nella pagina della Bild.A riprova della flessibilità del sistema, lo stesso impianto ha impresso un numero di codice diverso su ogni copia della pubblicazione distribuita ai par-tecipanti all'incontro di Ahrensburg (foto qui sotto). Alla fine della giornata, estrazione della lotteria e premi ai fortunati vincitori possessori della "copia" vincente.

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lità della stampa finale, assolutamente comparabile all’offset, che ha reso possi-bile la trasformazione della soluzione “ibrida” da idea speriementale a modello produttivo reale.

Drensek non ha lascia-to dubbi a riguardo. La Prosper S30 stampa in alta qualità – 600 * 200 Dpi – ad una velocità superiore a 900 m/min, ovvero 15 metri al secondo. Il sistema di controllo Kodak Versamark CS410 alimenta la testa con le informazioni dei dati variabili, preparati dal software IJ Data Prep Versamark, sempre svilup-pato da Kodak. La testa installata può imprimere il dato variabile monocromatico lungo tutta la banda di stampa della Colorman, su 105,6 mm di larghezza. Il sistema ibrido, grazie alla superiore velocità della testa di stampa digitale di ultima generazione, viaggia a 42.500 giri cilindro, pari a 13,2 metri al secondo.

L’altro sviluppo tecnologico realizzato da Kodak – “fondamentale” nelle parole dei tecnici di Axel Springer – è la qualità. La testa digitale utiliz-za il pigmento a base d’acqua sviluppato da Kodak, che sulla carta da quotidiano riprodu-ce una densità di nero vivida, ed assoluta-mente compatibile con lo standard offset, e quindi indistinguibile all’occhio del lettore.

L’editoria “cross media” in praticaPrima della stampa

dei biglietti di Cash Million, lo stabilimen-to aveva già realizzato alcuni test con stampa “ibrida”. Nell’ottobre del 2011, la prima produzione era consistita nell’inserimento di una pubblicità all’interno di un supplemento dell’Hamburger Abendblatt. Cia-scuna delle 220.000 copie della pubblicità erano state realizzate con un “codice” unico per vincere il premio. Nel maggio del 2012 la Prosper S30 ha inserito sulla prima pagina del tabloid Welt Kom-pakt un codice esclusivo che faceva riferimento a

prodotti elettronici di largo consumo di successo, da distribuire ai lettori.

Ma è stato, probabil-mente, solo con il successo Cash Million che lo staff dei responsabili del Gruppo ha avuto la certezza di essere sulla strada giusta. Dalla nuova soluzione offset/di-gitale tutti hanno avuto da guadagnare, a cominciare dal lettore individuale, che ha avuto a disposizione un gioco a premi dove tutti avevano eguali opportunità. Per l’editore il principale vantaggio è stato l’assoluta

identità fra numero di partecipanti al Bingo e numero di copie effettivamente vendute, visto che il biglietto era stampato direttamente sulle pagine di ciascuna copia, sempre con combinazione di numeri diversi fra loro. In linea di principio, anche l’agenzia di pubblicità può arrivare a personalizza-re i messaggi sulle copie vendute in abbonamento a target di lettori conosciuti.

L’esperimento, accompagnato da una pres-sante campagna di marketing sostenuta dalla

stampa e dalla radio, ha avuto tali risulta-ti sulla distribuzione, che l’editore ha deli-berato investimenti in altre tre teste Kodak Prosper S30 addizio-nali (sia per l’AS di Ahrensburg che per la sede di Berlino). Sem-bre nello stabilimento alle porte di Amburgo, altri esperimenti, di maggiori dimensio-ni, sono stati avviati a partire dallo scorso 10 dicembre su lotti di diffusione di circa 450.000 copie.

Grazie all’abbina-mento fra tecnologie

di stampa offset e teste di stampa digitale Ko-dak, il centro stampa è oggi in grado di produrre non più solo tagliandi per la lotteria, ma anche annunci di pubblicità personalizzati, se richiesto dalle agenzie.

“Per noi”- ha riassunto Drensek-“il cross-media non è solo uno slogan, ma ormai è parte quotidiana della nostra attività professionale”.

Il Prof. Karl Malik, Management Consulting for International Media

La flessibilità della linea di produzione ibrida digitale/offset può contare sulle risorse della sala spedizione di Ahrensburg, una delle più sofisticate in Europa fra quelle allestite da Ferag, in grado di assemblare e rifinire qualsiasi genere di prodotto - editoriale o commerciale- possa essere stampato su carta da quotidiano.

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La trattativa è stata molto lunga – i primi tentativi risalgono al lontano 2005, i primi passi sul protocollo di intesa a circa due anni orsono – ma alla fine l’accordo è arrivato.

Gli editori, rappresentati dalla Fieg, e le aziende di distribuzione locale riunite nella NDM – Network Distribuzione Media – hanno firmato a fine 2012 un protocollo d’intesa for-temente innovativo destinato a portare benefici significativi a tutta la filiera che edita, stampa e distribuisce i quotidiani ed i periodici.

Resa, macero e trasparenzaIl principio riconosciuto dal nuovo accordo è

che, nella gestione delle rese, lo standard d’ora in avanti sarà la lavorazione del macero. La ste-sura del protocollo ha richiesto un iter piuttosto complesso, perché di non facile soluzione è stata la individuazione delle procedure – che preve-dono fra l’altro l’utilizzo di tecnologie adeguate – per la distruzione della resa, onde evitare che questa possa rientrare in circolazione fuori dal controllo dell’editore.

L’obiettivo, per tutti i firmatari, è natural-mente quello di migliorare il flusso di lavoro e l’efficienza, riducendo in modo significativo i costi industriali.

Con il nuovo accordo, i distributori locali hanno due possibilità nella gestione della resa: inviare direttamente al macero le copie – e questo sarà il criterio standard – oppure resti-tuire tutto l’invenduto all’editore che ne faccia richiesta. In questo secondo caso, è previsto che l’editore riconosca un aggio particolare

al distributore, che deve avviare una serie di lavorazioni aggiuntive.

Per quanto riguarda la macerazione in loco, è stata studiata una soluzione innovativa, e flessibile, per garantire a tutti gli interessati la difesa dei loro legittimi interessi.

Il protocollo prevede, innanzi tutto, la co-stituzione di un ente congiunto, denominato Organismo Resa Certificata, unico titolare al rilascio – o eventualmente al ritiro – del Certi-ficato di Conformità, ovvero quell’attestato che garantisce che il distributore locale ha attivato tutte le procedure di controllo per la certifica-zione della resa all’editore.

In dettaglio, ogni azienda distributrice dovrà organizzarsi, al proprio interno, seguendo alcu-ni principi stabiliti d’accordo con gli editori, e differenziati a seconda che si tratti di testate periodiche o quotidiane.

Per i primi, ovvero i periodici, i requisiti in-dispensabili sono: la quadratura del dato fisico e contabile delle copie conteggiate; la movimen-tazione, in stabilimento, delle copie, attraverso un nastro meccanico messo in sicurezza, e con telecamere di controllo agli accessi; l’annulla-mento commerciale delle copie conteggiate e movimentate.

Per quanto riguarda i quotidiani, oltre alle prime due specifiche richieste, che restano comuni, si aggiunge, come terzo caposaldo, la presenza di un cassone con videocamera e compattatore per le copie da macerare.

Il protocollo fissa anche i criteri generali re-lativi alle caratteristiche operative del software

Resa certificata:le novità dell'accordofra Editori e Distributori locali

Il 2013 sarà l’anno della svolta per la distribuzione della stampa italiana. La Fieg – Federazione Italiana Editori Giornali – ha siglato un nuovo accordo con i distributori locali riuniti nella NDM –Network Distribuzione Media- che introduce alcuni principi per la gestione della resa certificata e del macero. A regime, il nuovo accordo porterà vantaggi a tutta la filiera del prodotto stampato.

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e dell’hardware di cui eventual-mente dotarsi . L’obiettivo per i distributori che a d e r i s c o n o a l nuovo protocol-lo, come è ovvio, è quello di arri-vare alla certifi-cazione, ovvero di proporsi sul mercato avendo tutte le caratte-restiche idonee alla nuova, e più moderna, gestio-ne delle rese.

Altra cosa è, invece, l ’ indu-strializzazione del processo, per attuare la quale l’azienda di distribuzione locale è lasciata libera di scegliere le soluzioni tecnologiche più idonee, fermo restando i requisiti di base di hardware e software da impiegare. Il protocollo prevede, a titolo di esempio, che le soluzioni informatiche per la quadratura dei dati contabili consentano la raccolta, e la presentazione, dei dati attraver-so una interfaccia standard.

Le parti firmatarie hanno delegato la società indipendente TradeLab a svolgere alcuni funzio-ni specifiche previste dal protocollo, fra le quali l’audit e le azioni relative al controllo a distanza delle informazioni fornite dai distributori locali certificati.

Risparmi ed economie di scalaQuanto vale,

per la filiera, il nuovo protocol-lo sulla gestione della resa certi-ficata?

Qualcuno s i spinge a calcolare un risparmio di circa 30 milioni di Euro, suddivisi in egual misura fra distributori locali, nazionali ed amministra-zioni editoriali.

Al valore s i arriva sommando

le ore di lavoro risparmiate e la drastica riduzio-ne dello stoccag-gio in magazzino. A ciò si aggiunge la cessata movi-mentazione dei bancali – pur re-stando la facoltà per gli editori di chiedere la re-stituzione delle copie invendute – che da sola co-stituisce un fat-tore notevole di risparmio, visto che il potenziale del prodotto ma-

cerabile può arrivare all’80% del totale della resa,

Ma oltre alla mera contabilità che già da sola basta a fare la differenza con il passato, si osserva come l’accordo abbia tenuto conto, interpretandolo a favore di tutte le aziende interessate, del fatto che il sistema tradiziona-le della distribuzione – con la remunerazione basata sul venduto - non potesse più reggere al trend di mercato, purtroppo consolidato, dove si assiste ad un progressivo, ma costante, calo delle copie di prodotti acquistati.

Impraticabile, per gli editori, l’ipotesi di rivedere al rialzo la remunerazione dei canali

distributivi, non rimaneva che in-cidere, in modo significativo, sui costi della filiera, tagliandoli ovun-que possibile, a beneficio di tut-ti. E questo è ciò che è stato fatto.

La speranza, per le parti firma-tarie, è che il nuo-vo accordo sulla resa certificata possa diventare, in breve tempo, uno strumento di concorrenza rea-le sul mercato, a tutto vantaggio di quanti vi avranno aderito.

Fabrizio Carotti, Direttore generale Fieg

Stefano Micheli, Direttore generale NDM

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L’edizione 2012 di IFRA Expo – Francoforte, 29/31 ottobre - il più importante appuntamento internazionale con le tecnologie per l’industria dei giornali e dell’informazione quotidiana, da quest’anno ribattezzato World Publishing Expo, non passerà alla storia né per le novità presentate né per l’affluenza dei visitatori.

La vicinanza alla DRUPA – la quadriennale rassegna tecnologica per l’industria delle arti grafiche, che si è svolta nel mese di maggio a Düsseldorf – e la situazione dell’economia in-ternazionale, hanno lasciato, pesantemente, il segno.

Ma IFRA Expo è talmente radicata nelle abi-tudini dei professionisti internazionali che, pur fra incertezze e difficoltà, oltre 7.000 persone hanno comunque varcato i cancelli della Fiera di Francoforte. Sempre significativa è stata la presenza di visitatori non provenienti dal Paese ospitante, in questo caso la Germania, pari al 55%, con gli italiani che si sono confermati ai primi posti della classifica per Nazione. Com-plessivamente, l’edizione 2012 ha radunato a Francoforte 261 espositori, su poco meno di 9.000 metri quadrati allestiti.

Dove va il mercato?I trend tecnologici – pur

in assenza di novità di rilievo, fatte salve alcune eccezioni – si consolidano lungo tre direttive. Nell’area di preparazione, i sistemi editoriali offrono solu-zioni per la gestione di tutti i canali di comunicazione all’in-terno di un’unica piattaforma. Le “modalità” per organizzare i flussi di lavoro cambiano a seconda del fornitore, ma l’offerta si amplia, e crescono le proposte per sviluppare edi-zioni “specializzate” su tablet o su smartphone.

Nell’area di stampa, l’obiet-tivo al centro dell’attenzione è sempre la riduzione dei costi

Il World Publishing Expo 2012si interroga sul futurodell’industria editoriale

Soluzioni di stampa “ibrida” offset-digitale, sale di spedizione sempre più sofisticate ed in grado di “costruire” prodotti dopo la tiratura in rotativa, piattaforme per allestire redazioni integrate e multimediali sono stati i motivi di maggior interesse dell’edizione 2012 di IFRA Expo – che da quest’anno è stata ribattezzata World Publishing Expo – la più importante rassegna tecnologica mondiale per l’industria editoriale e della stampa quotidiana.

La nuova linea MiniSert di Ferag

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industriali. Per le lastre cresco-no le soluzioni a basso consumo di chimici – environmental friendly o green che dir si vo-glia – e per le rotative offset cresce l’offerta di automazione. Alcune importanti novità sono state presentate dai leader mondiali nelle sale di spedi-zione, che seguono, fra l’altro, con interesse i possibili sviluppi delle “rotative digitali” appli-cate all’industria dei giornali. Anche se ancora sottotraccia rispetto alla tradizionale offer-ta tecnologica di IFRA Expo, l’idea di integrare nelle linee di produzione offset le nuove unità per la stampa digitale a bobina – un mercato nel quale hanno cominciato a muoversi Canon-Océ, HP, Kodak, Screen e, dagli inizi di quest’anno, anche Fujifilm – sta guadagnando consensi. I “li-miti” tradizionali della stampa digitale applicata ai quotidiani, in primis la scarsa economicità al di sopra della soglia tradizionale delle 2500 co-pie, possono rivelarsi, per gli stabilimenti, veri “punti di forza”, proprio a cominciare dai clienti abituali, laddove queste commesse siano esposte a forti fluttuazioni stagionali. Grandi volumi per l’offset, micro tirature per il digitale: se i prodotti trovano, in uscita, sale spedizioni equipaggiate con sistemi flessibili per il taglio, la rilegatura, l’inserimento di materiale pubblicitario, e la gestione della spedizione fino alla singola copia per abbonati, il media stampato potrebbe avere

veramente nuove opportunità di crescita.

Novità per le sale di spedizioneMüller Martini ha presenta-

to un nuovo sistema di inseri-mento – mercato che all’estero, soprattutto in Germania, offre numeri di tutto rispetto, che arrivano anche a centinaia di milioni di pezzi all’anno trat-tati da un solo stabilimento – FlexLiner, che lavora in coppia con il nuovo FlexPack per la rilegatura e la formazione dei pacchi da spedire. La solu-zione – presente nello stand dell’Expo – propone ai centri stampa un sistema completo per “creare” prodotti innova-tivi assemblando le copie che escono dalla rotativa. Fra i potenziali utenti, in prima fila

ci sono i centri stampa dove si producono inserti regionali, o locali, differenziati fra loro. Müller Martini ha anche completato la riorganizzazione della propria struttura in Europa. Il responsabile del mercato italiano, Bernd Volken, ha esteso le sue competenze anche a Francia e Spagna, riunite nell’area dell’Europa Meridionale. La Germania sarà seguita da un team dedicato, mentre il resto d’Europa, aree Nord ed Est, potrà contare su specialisti commerciali e tecnici di diversa pro-venienza geografica. Ad una maggiore flessibilità, è l’obiettivo della casa svizzera, farà riscontro una maggiore economicità dei servizi offerti ai clienti ed una maggiore efficienza.

Sull’innovazione punta an-che Ferag, che a Francoforte ha mostrato la nuova linea di inserimento MiniSert in fun-zione. Può essere configurata con fino a sei alimentatori, ed è indirizzata specialmente al mercato dei giornali quotidiani che abbia a che fare con un volume sufficientemente am-pio di inserti per giustificare l’automazione meccanica. La velocità è attorno alle 20.000 copie/ora, e la linea si installa in soli cinque giorni. In diverse aree del mondo, Italia compre-sa, Ferag è impegnata – grazie ad un’offerta globale, che va dalla catena di trasporto copie all’inserimento, allo stitching Sitma ha presentato soluzioni compatte per la sala spedizione

Bernd Volken, Amministratore delegato di Müller Martini Italia, ha esteso le sue competenze a Francia e Spagna nell'ambito della riorganizzazione della Casa svizzera

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pubblicitario, fino al taglio ed alla piega off line – nello sviluppo di soluzioni che offrano ai centri stampa la massima flessibilità pos-sibile per l’acquisizione di commesse editoriali e commerciali.

Sitma ha presentato la versione più compatta del-la nuova inseritrice per raggruppare ed infilare nelle apposite buste i ma-teriali pubblicitari. L’unità, denominata SM8, lavora in coppia con lo stacker 11-SRT. In aggiunta, Sitma ha esposto la macchina com-patta per l’indirizzamento automatico nelle sale spe-dizione, la 930-BJ.

Sono tutte soluzioni che hanno come obiettivo l’ampliamento della flessibilità produttiva nelle sale di spedizione, sia pensando agli attuali layout installati che guardando con attenzione eventuali sviluppi di soluzioni “ibride”, dove unità da stam-pa digitale si affianchino alle rotative offset per la tiratura di nuovi prodotti editoriali.

Redazioni multimedialiIn concomitanza con l’apertura del World

Publishing Expo di Francoforte, il 29 ottobre, a Torino è stata ufficialmente presentata la nuova

redazione multimediale de La Stampa, che uti-lizza come piattaforma integrata di produzione Méthode di EidosMedia. Un motivo di grande soddisfazione per la software house italiana – che oggi da lavoro a circa 200 addetti, la metà dei quali impiegata nel nostro Paese – ma certamente non il solo. Dopo l’annuncio di un accordo quadro con News Corporation che copre alcune delle più importanti testate quotidiane internazionali negli Stati Uniti, in Australia ed in Europa, EidosMedia guarda all’oriente. Con la chiusura del contratto con il giornale in lingua inglese China Daily, la software house italiana è il primo fornitore occi-dentale ad entrare in Cina. Méthode è un sistema unicode, e quindi in grado di gestire anche il cinese. Se al China Daily seguiranno altre testate il lingua locale, EidosMedia è pronta ad adattare il motore di impaginazione agli ideogrammi.

La società ha preseguito, anche nel corso del 2012, gli investimenti nella piattaforma produt-tiva, che è nata – con anticipo sull’evoluzione del mercato –per offrire agli editori la possibilità di gestire contemporaneamente tutti i canali di comunicazione, prodotto stampato, web, edizioni per tablet e smartphone. EidosMedia ha avviato anche trattative interessanti con banche di inve-stimento ed altri operatori finanziari, che guar-dano con interesse alla possibilità di utilizzare Méthode per attività in qualche modo collegate all’editoria, pur essendo il core business diverso da quello degli editori di giornali.

Miles 33, rappresentata in Italia da Gmde di Milano, festeggia le 2.500 postazioni di lavoro installate in Italia, alcune presso testate locali storiche, come La Gazzetta del Sud, altre presso quotidiani di nascita più recente, come Il Fatto Quaotidiano e Pubblico. Anche loro hanno inve-

EidosMedia è il primo fornitore occidentale di sistemi editoriali ad entrare nel mercato cinese

Da sin.: Dario Meroni, Gmde, Franz Rossi, Miles 33

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prodotto stampato e versioni digi-tali anche per Il Giornale di Sicilia e Il Giornale di Brescia nel corso del 2013.

Soluzioni specia-lizzate

Francofor te non ha mancato all’appuntamento con le soluzioni “di nicchia”, sof-tware innovativi che offrono op-portunità agli edi-tori sia sul fronte della produzione interna che verso i lettori-clienti.

Scoopshot apre un “canale” diretto per la vendita delle fotografie scattate con l'iPhone. Sviluppata da una società finlandese, che ha fra i fondatori e dirigenti Niko Ruokosuo, per molti anni collaboratore di IFRA, l’App Scoopshot offre a chiunque abbia l’hobby della fotografia, e vo-

glia di mettersi in gioco, la soluzione per la vendita on line degli scatti di cronaca. Il “mobi-le photographer” registra l’imma-gine con l’iPhone, e la mette a dispo-sizione in tempo reale nella ba-checa elettronica on line. Se l’edi-tore è interessa-to all’immagine, e concorda sul prezzo, l’acquisto e la pubblicazione sono immediati. L’acquirente e il

venditore possono anche accordarsi su eventuali esclusive, ma in questo caso il prezzo sale. La piattaforma per lo scambio di immagini offre all’editore la possibilità di inviare “notifiche push” al Mobile Photographer con richieste spe-cifiche per coprire eventi locali con foto e video

stito sullo sviluppo dei moduli del proprio sistema editoriale – il GN4 – dedicati alla gestione delle edizioni per i nuovi canali digitali di pubblica-zione, ovvero verso i tablet , in direzione della web tv, e poi verso radio e televisioni tradizionali. Le testate “digitali” che utilizzano lo sfogliatore di Miles 33 sono oltre 220, fra le quali, in Italia, Li-bero e La Gazzetta del Mezzogiorno, oltre a numerosi altre quotidiani e periodici esteri. Per due giornali locali italiani, La Gazzetta del Sud e La Gazzetta del Mezzogiorno, è stato realizzato il ricupero dell’ar-chivio s tor ico , consultabile sia sul web che su iPad.

In attesa di ve-dere quali saranno i possibili sviluppi nel mercato italiano, Atex Global Publishing ha portato live su internet il settimanale l’Espresso, proseguendo nell’integrazione carta/digitale di tutte le testate del Gruppo editoriale, che ha scelto la piattafor-ma Hermes per la gestione dell’informazione multimediale. I responsabili della sede italiana prevedono il completamento dell’integrazione fra

La New Age commercializza i CtP Lüscher nel mercato italiano dei giornali

La New Age di Claudio Minerva e Eden Manzoli (nella fotografia) amplia il portafoglio delle aziende rappresentate in Italia. Dopo Goss International, uno dei leader mondiali nelle macchine da stampa offset, ha stipulato un contratto di agenzia con Lüscher Italia, rappresentante nazionale della casa svizzera specializzata in soluzioni Computer to Plate, per la commercializzazione dei CtP nel merca-to degli stampatori di giornali quotidiani.Per la New Age, che con Goss International occupa una posizione di assoluto rispetto nel difficile, e competitivo, mercato italiano, si tratta di una nuova opportunità di sviluppo. I CtP Lüscher per il mercato della stampa quotidiana propongono teste di incisione con tecnologia UV, compatibili con lastre

convenzionali o lastre flexo offerte dai più importanti fornitori internazionali.Lüscher, che ha sede a Gretzenbach, non lontano da Zurigo, è stata fondata 65 anni orsono, ed è presente in oltre 60 Paesi.

Da sin.: Federico Marturano Amministratore di Atex Italia, Gary Stokes, Group Chief Executive Officer, Atex

(il testo prosegue a pag. 24)

LETTERA APERTA AL FUTURO GOVERNO

LA RIFORMA DI SETTORE

Noi editori consideriamo la tutela della libertà di stampa e la diffusione delle notizie una funzione pubblica e insieme un'attività d'impresa che va salvata perché essenziale alla vita democratica del Paese. Abbiamo una doppia responsabilità: offrire ai lettori un prodotto di qualità, vale a dire corretto, ben fatto, utile e adatto ai tempi che viviamo; e garantire un lavoro ai nostri collaboratori in condizioni di equità. Si tratta di un equilibrio difficile da mantenere, la cui ricerca richiede grande capacità di adattamento alle nuove sfide.

L'editoria italiana sta vivendo un passaggio epocale: agli effetti della congiuntura economica si aggiunge il rapido avanzare delle tecnologie digitali, con effetti rivoluzionari nelle abitudini delle persone e sul mercato.

In questo difficile contesto è urgente un ripensamento complessivo del settore editoriale come base per una politica industriale capace di frenare la flessione produttiva e di cogliere le occasioni di sviluppo attraverso una decisa modernizzazione.

NO A SOVVENZIONI, SÍ A INCENTIVI FISCALI

Gli editori italiani rifiutano interventi a pioggia e distribuzione indiscriminata di risorse. Pubblicamente e ripetutamente ci siamo detti favorevoli e abbiamo operato per una ventata di moralizzazione e trasparenza che privilegi l'innovazione e non perpetui rendite di posizione politiche.

In questo quadro e con questi limiti, un intervento pubblico sul fronte della domanda -circoscritto nel tempo e ben delineato nell'oggetto - è indispensabile per superare l'emergenza e tutelare davvero il pluralismo: ad esempio nella forma di incentivi fiscali per favorire la ripresa degli investimenti pubblicitari e per diffondere la lettura dei giornali tra i giovani. Sarebbe anche opportuno prevedere una specifica modulazione degli abbonamenti, in funzione della messa a disposizione dei giornali in esercizi pubblici o aperti al pubblico.

FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI

DIRITTO D'AUTORE

Le aziende editrici italiane hanno razionalizzato i costi, per riacquisire efficienza e frenare il declino della redditività, ed hanno diversificato le loro attività, confrontandosi con un ambiente sempre più multimediale. Ma non hanno mai trovato nelle politiche pubblichesufficiente interesse per la protezione di chi produce contenuti editoriali di qualità e per la salvaguardia di tutte quelle risorse - economiche, umane e tecniche – indispensabili alla loro realizzazione e, più in generale, alla sopravvivenza di una informazione libera e credibile.

Libertà di stampa e pluralismo sono possibili solo con imprese editrici autonome ed economicamente sane, che operino in un contesto di regole di mercato. Rafforzare l'effettività della tutela del diritto d'autore in Internet rispetto ai molteplici fenomeni di sfruttamento parassitario dei contenuti editoriali significa rafforzare le imprese stesse, la loro economicità e la loro capacità di sviluppare e sperimentare nuove forme di comunicazione multimediale.

DISTRIBUZIONE

II processo di liberalizzazione e modernizzazione della distribuzione attua un disegno che potrà essere valutato al suo completarsi, e a cui gli editori hanno risposto con un preciso impegno per l'informatizzazione della distribuzione e delle edicole.

L'obiettivo è di offrire una nuova rete al Paese che si traduca in un servizio più efficiente per i cittadini – ad esempio garantendo loro una scelta più ampia in termini di orari di apertura delle rivendite - e in un elemento di chiarezza su vendite e rese nell’interesse dei mercati edei suoi protagonisti.

LAVORO E FORMAZIONE

I nuovi prodotti editoriali e le mutate esigenze del mercato comportano la necessità di sviluppare la formazione di nuove figure professionali, di incentivare l'accesso dei giovani alla professione giornalistica, di intervenire a sostegno della trasformazione dell'organizzazione del lavoro.

BENE COMUNE

Sono oltre 22 milioni le persone che ogni giorno leggono quotidiani; quasi 33 milioni i lettori di periodici; circa sei milioni gli utenti dei siti web dei quotidiani, vale a dire la metà di coloro che in un giorno medio entrano in Internet. Sono loro i primi firmatari di questa lettera. Sono loro ad attendere e a meritare risposte concrete e lungimiranti dalla Politica.

Questi numeri ribadiscono una forza straordinaria. L'informazione è un bene comune, patrimonio di tutti coloro che sono interessati alla salute della democrazia liberale e sanno valutare l'importanza determinante di giornali liberi: per la vita civile e la crescita di una società.

LETTERA APERTA AL FUTURO GOVERNO

LA RIFORMA DI SETTORE

Noi editori consideriamo la tutela della libertà di stampa e la diffusione delle notizie una funzione pubblica e insieme un'attività d'impresa che va salvata perché essenziale alla vita democratica del Paese. Abbiamo una doppia responsabilità: offrire ai lettori un prodotto di qualità, vale a dire corretto, ben fatto, utile e adatto ai tempi che viviamo; e garantire un lavoro ai nostri collaboratori in condizioni di equità. Si tratta di un equilibrio difficile da mantenere, la cui ricerca richiede grande capacità di adattamento alle nuove sfide.

L'editoria italiana sta vivendo un passaggio epocale: agli effetti della congiuntura economica si aggiunge il rapido avanzare delle tecnologie digitali, con effetti rivoluzionari nelle abitudini delle persone e sul mercato.

In questo difficile contesto è urgente un ripensamento complessivo del settore editoriale come base per una politica industriale capace di frenare la flessione produttiva e di cogliere le occasioni di sviluppo attraverso una decisa modernizzazione.

NO A SOVVENZIONI, SÍ A INCENTIVI FISCALI

Gli editori italiani rifiutano interventi a pioggia e distribuzione indiscriminata di risorse. Pubblicamente e ripetutamente ci siamo detti favorevoli e abbiamo operato per una ventata di moralizzazione e trasparenza che privilegi l'innovazione e non perpetui rendite di posizione politiche.

In questo quadro e con questi limiti, un intervento pubblico sul fronte della domanda -circoscritto nel tempo e ben delineato nell'oggetto - è indispensabile per superare l'emergenza e tutelare davvero il pluralismo: ad esempio nella forma di incentivi fiscali per favorire la ripresa degli investimenti pubblicitari e per diffondere la lettura dei giornali tra i giovani. Sarebbe anche opportuno prevedere una specifica modulazione degli abbonamenti, in funzione della messa a disposizione dei giornali in esercizi pubblici o aperti al pubblico.

FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI

DIRITTO D'AUTORE

Le aziende editrici italiane hanno razionalizzato i costi, per riacquisire efficienza e frenare il declino della redditività, ed hanno diversificato le loro attività, confrontandosi con un ambiente sempre più multimediale. Ma non hanno mai trovato nelle politiche pubblichesufficiente interesse per la protezione di chi produce contenuti editoriali di qualità e per la salvaguardia di tutte quelle risorse - economiche, umane e tecniche – indispensabili alla loro realizzazione e, più in generale, alla sopravvivenza di una informazione libera e credibile.

Libertà di stampa e pluralismo sono possibili solo con imprese editrici autonome ed economicamente sane, che operino in un contesto di regole di mercato. Rafforzare l'effettività della tutela del diritto d'autore in Internet rispetto ai molteplici fenomeni di sfruttamento parassitario dei contenuti editoriali significa rafforzare le imprese stesse, la loro economicità e la loro capacità di sviluppare e sperimentare nuove forme di comunicazione multimediale.

DISTRIBUZIONE

II processo di liberalizzazione e modernizzazione della distribuzione attua un disegno che potrà essere valutato al suo completarsi, e a cui gli editori hanno risposto con un preciso impegno per l'informatizzazione della distribuzione e delle edicole.

L'obiettivo è di offrire una nuova rete al Paese che si traduca in un servizio più efficiente per i cittadini – ad esempio garantendo loro una scelta più ampia in termini di orari di apertura delle rivendite - e in un elemento di chiarezza su vendite e rese nell’interesse dei mercati edei suoi protagonisti.

LAVORO E FORMAZIONE

I nuovi prodotti editoriali e le mutate esigenze del mercato comportano la necessità di sviluppare la formazione di nuove figure professionali, di incentivare l'accesso dei giovani alla professione giornalistica, di intervenire a sostegno della trasformazione dell'organizzazione del lavoro.

BENE COMUNE

Sono oltre 22 milioni le persone che ogni giorno leggono quotidiani; quasi 33 milioni i lettori di periodici; circa sei milioni gli utenti dei siti web dei quotidiani, vale a dire la metà di coloro che in un giorno medio entrano in Internet. Sono loro i primi firmatari di questa lettera. Sono loro ad attendere e a meritare risposte concrete e lungimiranti dalla Politica.

Questi numeri ribadiscono una forza straordinaria. L'informazione è un bene comune, patrimonio di tutti coloro che sono interessati alla salute della democrazia liberale e sanno valutare l'importanza determinante di giornali liberi: per la vita civile e la crescita di una società.

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digitali. Pensato, almeno all’inizio, come strumento per rifornire di immagini i siti di notizie on line, Scoopshot è oggi utilizzato anche per i media stam-pati. A fine ottobre 2012, i mobile photographer re-gistrati erano 152.000, una cinquantina gli editori che utilizzavano la piattaforma in tredici Stati, incluso il continente Sudamerica-no e Hong Kong. Da feb-braio del 2011 sono state commercializzate 150.000 immagini. Per ogni tran-sazione andata a buon fine, Scoopshot trattiene il 30%. La piattaforma supporta anche accordi commerciali con fotografi professionisti.

Certamente non di nicchia, ed in espansio-ne sui mercati internazionali, sono le soluzioni proposte da Tecnavia per la creazione di edizio-

ni digitali. A fine ottobre 2013, ben 8 quotidiani lo-cali elvetici utilizzavano la piattaforma Tecnavia per l’edizione su iPad. Partico-larmente apprezzata dagli editori è la caratteristica di poter offrire ai “lettori digitali” la stessa selezione di informazioni e, soprat-tutto, la stessa gerarchia di notizie quotidiane aggiun-gendo, sul versante dei servizi agli inserzionisti, la potenzialità della pubblici-tà audio visiva ed interat-tiva. Il successo del tablet, sostengono gli specialisti svizzeri, non dipende tan-to dalla dimensione dello schermo – i nuovi mini

iPad di Apple vanno benissimo – quanto dalle opzioni di lettura e dall’impatto grafico comples-sivo della pubblicazione sullo schermo portatile. Il successo risiede nel software, e uno dei punti

di forza di Tecna-via è la possibilità di offrire – nel-la versione più aggiornata della soluzione – i con-tenuti informati-vi sia nella loro veste grafica ori-ginale che come estratto testuale complementare. I più recenti in-vestimenti sono stati proprio in-dirizzati verso la estrazione dei te-sti dai Pdf prepa-rati in origine per la stampa.

Stampa offset… e digitale

Nell ’area di stampa, a tenere desta l’attenzione è sempre la voce “costi”. I mate-riali di consumo accelerano in di-rezione di un’of-ferta che utilizzi

Fujifilm presenta la nuova “rotativa digitale” Jet Press W

Si chiama Jet Press W la nuova “rotativa digitale” a bobina di Fujifilm, che è stata presentata ufficialmente lo scorso 29 gennaio nel corso di una Open House organizzata alle porte di Bruxelles. La Jet Press W propone una configurazione a singola torre, stampa in duplex con una velocità massima di 127 metri al minuto, e dimensioni più contenute rispetto a quanto si e visto fino ad oggi. La rotativa digitale utilizza inchiostri VIVIDIA, sviluppati da Fujifilm, che consentono la stampa in alta

risoluzione ad alta velocità. Riducendo la quantità di pigmento impiegata è possibile, grazie alla bassa penetrazione dell’inchiostro, anche l’utilizzo di carta più sottile di quella di solito impiegata dalle unità da stampa digitale. La casa giapponese ha sviluppato tipologie diverse di inchiostri – pigmenti e dye-based, tutti a base di acqua - in modo da aumentare la flessibilità negli impieghi di stampa. E’ possibile utilizzare in produzione carta non trattata. La Jet Press W offre quattro tipologie di retino, risoluzione fino a 1200 dpi, sistemi di finitura integrati e un software completo per il controllo del workflow.

Philip Cullimore, Managing director Europe, Africa, Middle-East & Russia Region Chairman di Eastman Kodak

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il più basso quan-titativo di chimici in fase di svilup-po. Fujifilm pro-pone la seconda generazione delle lastre low chem, le Brillia PRO-VN2, Agfa le N94 VCF e Kodak le THERMALNEWS PT digital plate. Anche Toray, per le lastre da stam-pa con tecnologia waterless, con le MX 10, propone soluzioni “ecolo-giche”, dove una maggiore atten-zione all’impatto ambientale si coniuga con risparni effettivi lungo il ciclo di incisione delle lastre.

I fornitori di rotative traducono l’attenzione ai costi dell’area di stampa in sistemi di auto-mazione ed in soluzioni con spiccate attitudini a cicli di tirature più basse, dove la differenza la fanno i minori costi per i cambi di edizione in macchina. Manroland, che ha completato il processo di riorganizzazione interna proprio a ridosso del World Publishing Expo, ha proposto una piega a formato variabile da utilizzare sulle unità per la stampa digitale di Océ, confluita ormai in via definitiva nel gruppo Canon. Ampio

spazio è stato dedicato anche ai moduli per l’au-tomazione totale degli impianti di stampa, all’in-terno della “filosofia” progettuale della società indicata sintetizzata dal principio “one touch”: un solo tocco – un pulsante – per svolgere l’intero processo di stampa. Fra le soluzioni presenti allo stand, lo SlidePad – già mostrato in Drupa – per la gestione della qualità di stampa attraverso il supporto del tablet, che consente all’addetto la massima mobilità possibile.

Goss International ha focalizzato l’attenzione del pubblico internazionale sulle due novità più recenti del portafoglio prodotti, la Colorliner CPS

e la Magnum HPS. La Colorliner CPS ha, fra gli optional, il cambio automatico o semi-automatico delle lastre, per il quale utilizza il sistema Autoplate, già impiegato da Goss con successo sulla linea di rotative commerciali. La Magnum HPS, è una rotativa a singola larghezza sviluppata specialmente per i mer-cati del vicino Oriente, dell’Asia e dell’Africa, aree della terra dove il prodotto stampato gode ancora di ottima salute rispetto a Stati Uniti ed Europa.

La Commander CL, presentata da Kba ad IFRA Expo del 2011, in meno di un anno ha ottenuto un successo di tutto rilievo, con quattro ordini da giornali regionali tedeschi ed uno dagli Stati Uniti.

La rotativa propone diversi livelli di automazione, ed allo stand osservano come la possibilità di montare sistemi

MEDIA PORT: l'arena per l’innovazione tecnologia

IFRA Expo 2012 ha riproposto MEDIA PORT, lo spazio per l’innovazione, un’area della fiera trasformata in arena per la presentazione di progetti nati dalla collaborazione fra editori e fornitori di ogni parte del mondo.Fra le numerose relazioni, e dimostrazioni dal vivo, realizzate nel corso dei tre giorni della fiera, di particolare interesse è stata l’installazione sviluppata dalla software house italiana D-Share per la Walt Disney, presentata dall’Amministratore della società Alessandro Vento (nella foto in basso a destra).

Da sin.: Carlo Olivieri, NTG Open, Olivier Bourgeois, WAN-IFRA South West Europe, Carlo Alberto Di Noi, NTG Open.

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per il cambio automatico o semi-automatico delle lastre su unità di stampa già installate precedente-mente stia avendo un buon riscontro di mercato.

E la stampa digitale? Grande protagonista alla DRUPA di Düsseldorf, si è affacciata anche al World Publishing Expo di Fran-coforte. Philip Cullimore, Managing director Europe, Africa, Middle-East & Rus-sia Region Chairman di Eastman Kodak, commen-tando la nuova installazio-ne della testa digitale Pro-sper S30 al centro stampa di Ahrensburg (Amburgo) di Axel Springer – al quale dedichiamo spazio in altra parte della rivista – ha sot-tolineato come Kodak con-sideri il giornale stampato come un media “dinamico”. Su 70.000 miliardi di pagine stampate, osserva Cullimore, solo l’1% è in digitale. Se la quota di mercato salisse al 2%, sarebbe già un successo straordinario, e le premesse non mancano. Il digitale, sia le rotative a bobina che le teste di stampa come quelle della famiglia Prosper – offrono ai prodotti stampati in offset la flessibilità del dato variabile e l’alter-nativa alla tiratura di prodotti quotidiani quando

queste, per ragioni sta-gionali, scendono a livelli ai quali non è più conve-niente stampare in offset. Kodak ha acquisito, in anni molto recenti, una vasta esperienza sia nell’utilizzo delle rotative digitali per il prodotto giornale – con la linea Versamark – sia nell’integrazione di te-ste digitali sulle bande di stampa offset. In entrambi i casi, con risultati che il centro stampa, e l’editore, ha trovato del tutto con-vincenti. Gli investimenti sulle soluzioni di nuova generazione puntano allo sviluppo di velocità più elevate e di qualità ul-teriormente elevata, per rendere l’alternativa “di-gitale” interessante per un numero sempre più vasto

di applicazioni, sia editoriali che commerciali.

Prepararsi al futuroUna nota di ottimismo, particolarmente ap-

prezzabile in un’edizione dell’Expo dove gli in-terrogativi erano certamente più delle certezze, è arrivata dall’area della formazione professionale. WAN-IFRA ha allestito uno stand per promuo-vere la nuova attività di training internazionale

Una Bohème … multimediale

Nell’elegante cornice di Villa Rothschild, alle porte di Francoforte, EidosMedia ha offerto a clienti ed amici una serata all’insegna della cucina raffinata e dell’ottima musica. Protagonista – melodico - il capolavoro di Giaco-mo Puccini, La Bohème, con un’interprete di eccezione, il soprano Michela Bertagnolli (nella foto a destra). Già responsabile in passato della comunicazione della software house italiana, ed oggi collaboratrice di WAN-IFRA South West Europe, Michela ha studiato per molti anni al Con-servatorio per sviluppare una straordinaria dote naturale, la sua voce, con la quale ha interpretato alcune arie di Mimì, la protagonista di Bohéme. In linea con l’innovazione tecnologica, è stata la scenografia … multimediale, con gli iPad che hanno sostituito i vecchi appunti su carta degli scrittori, e la proiezione interattiva del libretto alle spalle degli autori.

Niko Ruokosuo, co-fondatore di Scoopshot

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in fase di lancio presso l’IRAM - International Rhône-Alpes Médias - il centro costituito da WAN-IFRA South West Europe in associazione con le Università di Lumière Lyon II e Jean-Monnet Saint-Étienne, e con il supporto della Regione Rhône-Alpes, del Département de La Loire e di Saint-Étienne. Il neo-costituito IRAM, ospiterà una serie di corsi di alta specializzazione indirizzati a manager e giornalisti provenienti da ogni parte del mondo, sviluppati sotto il coordi-namento degli specialisti di WAN-IFRA.

Gli “studenti” troveranno ad attenderli docen-ti internazionali, aule accoglienti, ed un “sistema editoriale” - sul quale sperimentare in pratica quanto studiato a lezione - che per la parte print media è rigorosamente “made in Italy”. La NTG Open di Roma metterà infatti a disposizione il proprio CPS - Cloud Publishing Suite - fruibile in modalità “cloud” e pilotato da un Content Management Web.

La piattaforma servità per la produzione delle pubblicazioni su canale print. Ai canali Web e Mobile provvederà invece il Web CMS, sviluppato dall’altro partner di IRAM, la società Audaxis.

TecnoMediaPeriodico della ASIG

Associazione Stampatori Italiana Giornali

Via Sicilia 125, 00187 Romatel. 06 / 4883566 - fax 06 / 4883489

E-mail: [email protected]

Comitato Editoriale Nedo Antonietti, Riccardo Mastagni, Paolo Polidori

Direttore responsabileLuca Michelli

ha collaborato a questo numeroSalvatore Curiale

Segreteria di RedazioneElga Mauro

Registrazione del Tribunale di Roma n. 21 del 27-01-2010© ASIG Service S.r.l. - 2012 - Tutti i diritti riservati

Sede legale: via Ariosto 24, 00185 Roma

StampaSpedalgraf stampa srl - Via Cupra 23 - 00157 Roma

Questo numero è stato chiusoin redazione il 31 gennaio 2013

TecnoMedia è consultabile in Internet http://www.ediland.it

www.worldpublishingexpo.com

7– 9 October, Berlin, Germany

World Publishing Expo 2013The leading exhibition for technology to publish news on tablets, mobile, in print and online

“There’s an inescapable truth about multimedia publishing these days: successful media businesses are the ones who form the best relationships with the best technology partners, at the right time and for the right cost.” Patrick Smith after visiting the World Publishing Expo 2012

WorldPublishingExpo 2013IF

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po &

Con

fere

nce

7–9

Oct

ober

, Mes

se B

erlin

, Ger

man

y

Exhibitors at The World Publishing Expo 2013 (as of December 2012): ABB, Affeldt Maschinenbau, alfa Media Partner, Atex, Baldwin, Beck & Pollitzer, Engineering, CCI Europe,

Infomaker Scandinavia, Ingenieurbüro Mauser, Kinyo Europe, Koenig & Bauer AG (KBA), Krause-Biagosch, Medien-Service Untermain, MSH Medien System Haus, Müller Martini Versand-Systeme, Multicom, NELA – Brüder Neumeister, Newsfactory, Papierfabrik Palm, Picturesafe, ppi Media, Prime UV Systems, Protecmedia, Q.I. Press Controls, red.web (Mittelrhein-Verlag GmbH), SAPRO, Satzproduktions Gesellschaft mbH, Sauer Walzenfabriken, SAXOTECH, Schneider & Ozga, SEM Servicegesellschaft für Elektrik und Mechanik, Sitech Systems, technotrans AG, TMI Service, Tolerans, VPM International Marketing & Trading, WIFAG Maschinenfabrik

4 reasons to join:

1. The ExhibitionOne place – one date. Discover all the relevant state-of-the-art technologies and services to publish news and advertising on tablets, mobile, in print and online.

2. The ProgrammeMore high quality content than ever before. International keynote speakers and successful case studies at 4 Media Port stages in the exhibition area plus

W Revenue W SoLoMo W Power of Print W

W Newsroom Summit W App & Tablet Summit

3. The Berlin ExperienceBe where the innovations come from. Boomtown Berlin is the city of ideas, hotspot for start-ups, innovation and creativity. We will take you out and into this innovative atmosphere. Meet colleagues, Berlin’s creative minds and celebrities at the Publisher’s Night.

4. The AudienceThe most important networking platform for the global newsmedia industry. We bring together established suppliers, decision makers from the publishing industry and upcoming tech companies.

www.worldpublishingexpo.com

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WorldPublishingExpo 2013IF

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Infomaker Scandinavia, Ingenieurbüro Mauser, Kinyo Europe, Koenig & Bauer AG (KBA), Krause-Biagosch, Medien-Service Untermain, MSH Medien System Haus, Müller Martini Versand-Systeme, Multicom, NELA – Brüder Neumeister, Newsfactory, Papierfabrik Palm, Picturesafe, ppi Media, Prime UV Systems, Protecmedia, Q.I. Press Controls, red.web (Mittelrhein-Verlag GmbH), SAPRO, Satzproduktions Gesellschaft mbH, Sauer Walzenfabriken, SAXOTECH, Schneider & Ozga, SEM Servicegesellschaft für Elektrik und Mechanik, Sitech Systems, technotrans AG, TMI Service, Tolerans, VPM International Marketing & Trading, WIFAG Maschinenfabrik

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W Revenue W SoLoMo W Power of Print W

W Newsroom Summit W App & Tablet Summit

3. The Berlin ExperienceBe where the innovations come from. Boomtown Berlin is the city of ideas, hotspot for start-ups, innovation and creativity. We will take you out and into this innovative atmosphere. Meet colleagues, Berlin’s creative minds and celebrities at the Publisher’s Night.

4. The AudienceThe most important networking platform for the global newsmedia industry. We bring together established suppliers, decision makers from the publishing industry and upcoming tech companies.

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Ovunque arriva La Libertà di Piacenza, trova degli abbonati ad aspettarla. Con 3.600 lettori che ricevono tutti i giorni al proprio indirizzo il giornale – pari a circa il 10% delle copie diffuse giornalmente – La Libertà occupa una posizione di tutto rispetto, quasi unica, nel panorama dei quotidiani locali italiani, dove gli abbonati rappresentano, storicamente, una percentuale insignificante del diffuso, spesso vicina allo zero.

“Per antica tradizione”- racconta Marco Zazzali, Direttore generale del quotidiano pia-centino, che il 28 gennaio scorso ha compiuto 130 anni di vita-“sono i figli a regalare l’abbona-mento alla Libertà ai loro genitori”. Un’usanza che si tramanda di generazione in generazione, e che ha consentito di consolidare, nei decenni, un patrimonio di lettori fedeli e motivati.

Proprio in occasione del “compleanno”- fe-steggiato alla presenza di Donatella Ronconi ed Enrica Prati, la cui famiglia è proprietaria del giornale fin dalla sua fondazione - al cen-tro stampa, alle porte di Piacenza, è entrata in funzione una nuova linea abbonati ad alta automazione della Sitma, per offrire ai lettori un servizio più efficiente nei risultati e più competitivo per quanto riguarda i costi.

Abbonati piacentiniMa chi sono i lettori che ricevono il giornale

al proprio indirizzo? “A parte la tradizione del regalo dell’abbonamento fra genitori e figli”- continua Zazzali-“la Libertà entra in molti esercizi commerciali, locali pubblici, uffici di professionisti e di aziende locali”.

La città di Piacenza gravita, da un punto di vista economico, più su Milano che sul resto dell’Emilia, e tutti i giorni sono moltissimi i

cittadini che viaggiano in treno con verso il capoluogo Lombardo.

A qualcuno non interessa la cronaca locale, ma per molti il viaggio in treno è l’occasione per conoscere, con un po’ di calma, gli avvenimenti cittadini. Professionisti, lavoratori pendolari e nuclei famigliari trovano nella Libertà una vetrina completa della vita di città e provincia, dove i principali avvenimenti nazionali sono “filtrati” in funzione del punto di vista, e degli interessi, locali.

L’”abbonato-tipo” è un lettore non più gio-vanissimo, estremamente fedele alla testata, e, aspetto più importante dal punto di vista gestionale, localizzato capillarmente su tutto il territorio servito dal giornale.

La Libertà ti segueCome non bastasse la diffusione capillare sul

territorio, il giornale offre ai propri abbonati il servizio “La Libertà ti segue”.

Con una semplice telefonata alla sede del quotidiano, è possibile effettuare una variazione temporanea di indirizzo al quale recapitare la copia. Il piacentino la può ricevere ovunque, in Italia ed all’estero, durante il periodo di vacanze o nel caso debba effettuare trasferte lunghe per ragioni di lavoro.

Il servizio non ha confini, ma naturalmen-te, per la puntualità e gli orari di consegna a casa, bisogna avere un po’ di pazienza, Tutte le copie viaggiano attraverso il Servizio Postale nazionale, che non sempre è all’altezza delle aspettative, sia per quanto riguarda le consegne fuori zona che per quanto riguarda quelle in città e provincia.

Ma tant’è: il piacentino non rinuncia comun-que alla tradizione dell’abbonamento – soprat-

La gestione degli abbonatia La Libertà di Piacenza

In occasione dei festeggiamenti per i 130 anni di vita, La Libertà di Piacenza avvia in produzione una nuova linea per la gestione degli abbonati, oltre 3600 nominativi – pari a circa il 10% della diffusione, una quantità davvero inusuale per un giornale locale italiano - che coprono in modo capillare tutto il territorio servito dalla testata.

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tutto se è un regalo della famiglia – e con pazienza aspetta la consegna del quoti-diano.

Per rendere più ef-ficace, e competitivo, la gestione delle copie in abbonamento,

La Libertà ha ac-quistato una nuova linea ad alta auto-mazione della Sit-ma, azienda italiana leader mondiale in questo settore tecno-logico.

“La nuova solu-zione”- spiega il re-sponsabile tecnico Alessandro Siena-“ha introdotto un modo di lavorare moderno, più efficiente e più sicuro.”

Ogni sera, dall’uf-ficio abbonamenti, arriva il file degli in-dirizzi aggiornato – con le eventuali variazioni temporanee richieste dai clienti – e il software del sistema provvede al trasferimento degli in-dirizzi alla testa di stampa inkjet dell’impianto Sit-ma.

I d a t i a n a -grafici vengono impressi diret-t a m e n t e s u l l e singole copie da spedire, che poi sono raggruppa-te per codice di avviamento po-stale ed avviate alla ribalta già pronte per la di-stribuzione nelle aree locali. L’ope-ratore mette le copie sul nastro, e tutto il resto della lavorazione avviene in modo automatico.

L’impianto dispone di una doppia coppia di posa fascette e di reggiatrice che lavora in

tandem: è più veloce e più efficiente. Sit-ma ha introdotto una serie di dispositivi all’avanguardia anche per quanto riguarda la sicurezza sul lavo-ro, molto apprezzati da chi sulla macchi-na lavora quotidiana-mente.

La linea lavora ad una velocità molto superiore a quella garantita dalla pre-cedente macchina uti-lizzata. Ciò significa, per la pianificazione della produzione se-rale, la possibilità di spostare la produzio-ne delle copie abbo-nati in coda alla tira-tura, senza più l’ob-bligo di effettuarla contemporaneamente alla fase di stampa.

Ciò consente an-che un impiego ottimale del personale in stabili-mento. “Per il momento”- precisa Siena-“gli ab-bonati sono registrati con una anagrafica molto

semplificata”. Ma è probabile

che, anche grazie all’impulso offerto dalla nuova linea della Sitma, siano sviluppati siste-mi più sofisticati per la raccolta dei dati relativi agli abbonati.

Il progetto è quello di ampliare le informazioni, in modo da poter offrire target di riferimento sele-zionati per cam-pagne pubblici-tarie più mirate, e più efficaci, sul territorio servito dal giornale. Viste

le dimensioni numeriche, e la fedeltà, degli abbo-nati, è anche probabile che nascano, nel tempo, nuovi servizi da offrire loro in esclusiva.

Marco Zazzali, Direttore generale

Alessandro Siena, Responsabile tecnico

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L’editoria digitale, la comunicazione su Internet verso i Pc, i tablet e gli smartphone sono realtà in via di rapido sviluppo. Il media stampato sta affron-tando una situazione paradossale: dal suo successo economico – vendite e pubblicità – dipendono an-cora, in massima parte, i bilanci del-le imprese editrici – e i nuovi canali di comunicazione digitale. Pensare allo sviluppo si-gnifica pianificare scelte che mettano in primo piano l’in-tegrazione efficace fra contenuti, stru-menti di diffusione e proposte com-merciali.

L’ASIG – Asso-ciazione Stampa-tori Italiana Gior-nali – ha riunito, lo scorso mese di novembre a Mi-lano, presso la sede della Fieg, una settantina di professionisti per fare il punto sugli scenari italiani dell’editoria digitale e del suo impatto sulla carta stampata, dando la parola ad alcuni dei protagoni-sti dell’industria italiana, in un “doppio round” a cavallo fra scelte editoriali e tecnologiche.

Dal Web all’impresa Il Web propone condizioni che, almeno in linea

teorica, appaiono ottimali a chiunque voglia fare comunicazione on line. Lo spazio e il tempo illimi-

tato – l’informazione arriva ovunque, a qualsiasi ora, e il lettore si connette e consuma quando e da dove desidera – la grande abbondanza di risorse – per produrre contenuti basta un Pc collegato alla rete – e la moltiplicazione dei canali di comunica-

zione si lasciano alle spalle i vincoli “fisici” del quoti-diano stampato, e i limiti della raccol-ta e distribuzione delle notizie. Pur-troppo, si lasciano alle spalle anche le certezze di mo-delli di business consolidati, dove nessuno metteva in discussione che i contenuti, soprat-tutto quelli di qua-lità veicolati dalla stampa di infor-mazione, avessero un costo, e quindi per leggere il gior-

nale a casa propria bisognasse pagare un prezzo. Il Web, e l’editoria digitale, portano a ritenere –

anche grazie ai motori di ricerca – che i contenuti possano non avere più un prezzo corrispettivo da pagare. Tutto, subito e … gratuitamente: se questo è il modello, si va molto poco lontano, quantomeno non si fa impresa, né in Italia né altrove.

Gli editori non possono subire passivamente questa sfida, e devono attrezzarsi per sviluppare modelli economici a prova di web.

RCS, Espresso-Repubblica, Il Sole 24 Ore, La

L’editoria digitale e il suo impatto sulla carta stampataContenuti, canali di comunicazione e di vendita, nuove propensioni al consumo di informazioni: quale impatto sta avendo Internet sulla carta stampata? Quali contromisure efficaci prendere per lo sviluppo del media stampato? Oltre settanta professionisti del settore ne hanno discusso in occasione di un TecnoMeeting dell’Associazione Stampatori Italiana Giornali (ASIG).

Oltre settanta professionisti del settore hanno seguito i lavori del TecnoMeeting Asig

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Stampa, gruppo MonRif ed Il Giornale – i gruppi editoriali e le testate che hanno proposto riflessioni al TecnoMeeting di ASIG – pur nella diversità del-le esperienze intraprese, hanno convenuto su alcune linee guida.

Integrazione dell’offerta, forza del brand, contenuti che tengano conto della spe-cificità dei canali, intera-zione con i social network, flessibilità ed immediatezza della proposta commercia-le: sono alcuni dei capisaldi nella costruzione dei nuovi modelli di business, una sfida dove le certezze sono poche, e tanta è la voglia di sperimentare.

Da singolo prodotto a cliente “multidevice”: il Sole 24 ore ha sintetizza-to così l’evoluzione della propria strategia, che inzia a delinearsi proprio nella home page del sito internet, un aggregatore di tutti i contenuti del Gruppo, una finestra essenziale per chi si affaccia in rete. L’attività digitale punta all’aggrega-zione di contenuti e servi-zi all’interno di un’unica piattaforma, dalla quale si diramano canali tematici specializzati per i diversi target di consumatori. Al centro, la forza di un unico “brand”, Il Sole 24 Ore, e da qui in avanti servizi per presidiare ogni nicchia possibile di interessi, dagli studi di professionisti ai cittadini alle prese con gli affitti, dai dipendenti alle prese con il calcolo della pensione agli appassiona-ti di investimenti in bor-sa. L’utente “multidevice” utilizza il dispositivo più comodo – Pc, tablet, smartphone, quotidiano stam-pato - nell’arco della giornata. Il cliente-lettore è sempre al centro dell’offerta, mentre la piattaforma digitale, di recente rinnovata, funge da aggregatore

di contenuti. La proposta commerciale – alcuni ser-vizi sono a pagamento, altri consultabili gratuitamente – punta su abbonamenti, sulla vendita di contenuti specifici, come gli instant book digitali, a 5 Euro, e sulla raccolta di pubblicità con pacchetti che spaziano sui diversi canali del grup-po. Da gennaio 2012 è stata lanciata l’app cross device di sfoglio del quotidiano, sempre attraverso una cam-pagna di comunicazione multimediale.

Anche il gruppo Espres-so Repubblica ha puntato sullo sviluppo di canali di-gitali integrati al prodot-to quotidiano che puntino sulla forza catalizzatrice del brand. Su Repubblica.it vanno le breaking news aggiornate in tempo rea-le, con un forte posiziona-mento del marchio, anche dal punto di vista dei vi-deo, con copertura H24. La Repubblica+ è invece un marchio con opinioni ed approfondimenti, con due edizioni giornaliere, delle quali La Repubblica Sera in esclusiva per il digitale. Nei week end la proposta è R7, con contenuti premium. Repubblica MOBILE è la declinazione dell’offerta in-formativa su smartphone, con la diffusione di notizie in tempo reale e con i mi-gliori contenuti del quoti-diano, di Repubblica Sera e dei suoi allegati.

L’offerta commerciale punta, da un lato, sugli ab-bonamenti ai lettori on line, e dall’altro verso la raccolta di pubblicità per i nuovi prodotti digitali. Attraverso le app scaricabili, i lettori

possono sottoscrivere abbonamenti settimanali, mensili o annuali, con la proposta di avere, even-tualmente, in bundle anche il tablet per la lettu-ra. L’utente è al centro dell’offerta informativa

Dall'alto: Karen Nahum (Gruppo 24 Ore), Stefano Portu (Gruppo Espresso-Repubblica), Federico Vittadello (Gruppo RCS)

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nell’arco delle 24 ore, e può scegliere a seconda della circostanza lo strumento più utile, se il media stampato, lo smarphone o la tavoletta. RCS propone ai lettori app native per ogni piattaforma on line, con edizioni e contenuti premium a pagamento per i nuovi canali digitali, e con abbonamenti su base setti-manale, mensile o annuale.

Si offrono notizie ag-giornate in tempo reale, versioni dei media stampati in formato Pdf ed edizioni sviluppate ad hoc con arric-chimento di contenuti multi-mediali, in modo particolare con video, che sfruttano gli schermi più ampi dei tablet rispetto a quelli tradizionali degli smartphone.

Le apposite App svilup-pate dal gruppo editoriale propongono metodi di lettu-ra interattiva delle edizioni create per iPad. In ogni caso, l’editore punta sulla forza dei brand “tradizio-nali” – in questo caso Corriere della Sera e Gazzetta dello Sport – per catturare il lettore, e convincerlo della autorevolezza dei propri contenuti.

Un nuovo modo di lavorareCrescendo l’offerta multimediale ai consumato-

ri, ciascun editore deve provvedere alla riorganiz-zazione del modo di lavorare e di produrre informa-zione. Si osserva, in occasione del TecnoMeeting, che gli editori di giornali stanno, per alcuni versi,

sperimentando una situa-zione già vissuta negli anni Ottanta, quando l’avvento dei primi sistemi editoriali in redazione proponeva con forza il tema di “chi fa che cosa”, con l’obiettivo di evi-tare duplicazioni nel flusso di lavoro.

L’editoria multicanale ripropone questo tema, con in più la sfida legata alla creazione di nuove figure professionali di “coordina-mento” fra digitale e media stampati.

L’offerta di piattaforme tecnologiche, in questi anni, si è molto sviluppata, ma a detta dei responsabili tec-nici che hanno preso parte

alla tavola rotonda, non esiste ancora sul mercato “un unico sistema perfetto”, che faccia proprio tutto nel modo migliore possibile. La tendenza, che si riscontra non solo in Italia, è comunque quella di puntare su un’unica piattaforma produttiva, ri-manendo disponibili o all’integrazione con alcune componenti già installate, o all’investimento in

Bergamo ed Erbusco accolgono WAN-IFRA Italia 2013

Il Centro Congressi Giovanni XXIII di Bergamo e la sede del CSQ – Centro Stampa Quotidiani – di Erbusco (Bs) ospi-teranno la XVI edizione di WAN-IFRA Italia - la Conferenza internazionale per l’industria editoriale e della stampa quotidiana italiana - nei giorni 26 e 27 giugno prossimi.La Conferenza, che nelle scorse edizioni di Torino (2012) e Firenze (2011), ha riunito 250 professionisti italiani e stranieri provenienti da Italia, altri Paesi Europei, e America, è promossa da WAN-IFRA, l’Associazione mondiale degli editori di giornali e servizi di informazione quotidiana on line, dalla FIEG (Federazione Italiana Editori Giornali) e dall’ASIG (Associazione Stampatori Italiana Giornali). Il programma della manifestazione sarà, come di consueto, focalizzato sugli argomenti più attuali dell’industria editoriale e della stampa quotidiana, e si articolerà in tre sessioni di lavoro dedicate ai temi industriali, editoriali e di management

delle imprese editrici.La tradizionale “serata conviviale” di WAN-IFRA Italia si svolgerà in Franciacorta, alla scoperta di una delle zone vinicole più interessanti del Nord Italia, e si concluderà con una visita guidata alla sede del CSQ – Centro Stampa Quotidiani - di Erbusco (Bs).I lavori della Conferenza, previsti a partire dal pomeriggio del 26 giugno, e per tutta la giornata del 27, saranno ospitati al Centro Congressi Giovanni XXIII di Bergamo.L’anteprima di WAN-IFRA Italia, le informazioni logistiche, le schede di iscrizione e, successivamente, il programma com-pleto dalla manifestazione, saranno come sempre disponibili sui siti delle associazione promotrici – wan-ifra.org, fieg.it, ediland.it – e distribuiti via email e via posta.

Cesare Navarotto, gruppo MonRif

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soluzioni di nicchia ultraspecializzate. La parola d’ordine, per tutti, è “integrazione”, di contenuti, di canali, e fra la redazione giornalistica e i social network.

Come fare in modo che da una “diretta Twitter” i consumatori casuali diventino clienti abituali di una testata quaotidiana, è argomento assolutamente aperto alla sperimentazione, ma è significativo che in testate come La Stampa siano nate figure profes-sionali specializza-te nella gestione dei contatti con i social network.

Alcune delle funzioni svolte dai giornalisti e dai tecnici nell’ambito della preparazio-ne dei contenuti per i canali digitali sono, come è stato più volte ripetuto, “drammaticamen-te sovrapponibili”. Dal TecnoMeeting arriva l’auspicio che i prossimi strumenti norma-tivi per la organiz-zazione del lavoro nelle “redazione multimediali” riescano a dipanare la matassa nel modo più utile ed efficace possibile.

Le figure di “preparazione” si stanno, in molti casi, spostando verso ruoli più tecnici e di assisten-za alla redazione, mentre ai giornalisti è richiesta, rispetto al passato, una maggiore dimestichezza con la gestione dei contenuti multimediali.

Con i ruoli, può cambiare anche la “organizza-zione fisica” degli ambienti, come si legge, più in dettaglio, in altra parte di questo numero, relati-vamente alla nuova redazione a cerchi concentrici de La Stampa.

La sperimentazione coinvolge tutti, con risultati che talora fanno discutere, come il caso della reda-zione nella quale il 60% dei giornalisti ha chiesto di aprire un proprio Blog, salvo poi effettuare

un unico “Post” nell’arco dell’anno. I sistemi editoria-li sono strumenti per organizzare la produzione, ma se le idee su come organizzarsi non sono chiare, si va poco lontano.

Anche l’inte-grazione nel sito Internet di canali televisivi specia-lizzati – un tema al quale più di un editore sta lavo-rando attivamen-te – non è affatto scontata, sia sul fronte della gestio-ne tecnologica – e

qui è arrivata una richiesta ai fornitori a sviluppare soluzioni più efficaci – che su quella della gestione commerciale.

Contenuti multimediali, redazioni, nuovo modo di lavorare, tecnologie e soluzioni normative: dibat-tito, proposte e sperientazioni, ne siamo certi, pro-seguiranno ben oltre il TecnoMeeting di ASIG.

Il valore della stampa:il punto di vista dei clienti

Che cosa pensa il “cliente”che acquista servizi dallo stam-patore? Quali prospettive si aprono per il “print media” nei prossimi anni? Seguendo una tradizione che dura dal 2008, Canon ha incaricato una primaria società di ricerca – la RS Consulting – di ascoltare le opinioni di 420 committenti di servizi di stampa provenienti da una vasta gamma di settori e dipartimenti di tutta Europa.I risultati sono stati presentati lo scorso 24 ottobre, in occasione dell’inaugurazione della nuova sede che, a Cer-nusco sul Naviglio (Mi), riunisce Canon Italia e Océ Italia, incorporata dal colosso giapponese dopo un articolato

processo di acquisizione.La stampa di qualità professionale – secondo gli acquirenti Europei intervistati - svolge un ruolo chiave nell’ambito del marketing, della comunicazione e delle promozioni, ruolo che continuerà a svolgere anche in futuro, soprattutto nelle campagne multimediali.L’efficacia della stampa, per i clienti, è difficilmente quanti-ficabile e misurabile, perché sono poche le organizzazioni che dispongono di procedure formali per la misurazione del ROI della stampa.La soddisfazione dei clienti nei confronti degli stampatori è elevata, perché i fornitori hanno saputo creare solidi rapporti con gli acquirenti. Questi scelgono il centro stampa non sulla base del costo più basso, ma in funzione del miglior rapporto qualità del servizio/costo percepito.

Da sin.: Massimiliano Marinoni, gruppo Sole 24 Ore, Stefano Gaetani, Il Giornale, Eugenio Vignale, gruppo RCS, Fausto Graniero, La Stampa

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Il NordWest Zeitung, grazie a nove edizioni print e al portale www.nwzonline.de ha un vastis-simo seguito di lettori nella bassa Sassonia.

Due anni orsono il giornale tedesco aveva de-ciso di adottare Méthode allo scopo di unificare i processi produttivi legati al print, all’on-line e a syndication in un unico processo integrato.

Il NWZ ha ora introdotto anche Méthode Portal Server, il Web CMS di EidosMedia spe-cializzato per news sites. Il nuovo portale, in produzione dall’inizio di settembre, ha permesso di arricchire la copertura sulle news locali senza dover aumentare il numero di risorse.

“La sfida per NWZ era quella di pubblicare una quantità sempre maggiore di contenuti ag-giornati, mantenendo però al minimo i processi manuali” ricorda Holger Hofmann, general ma-nager di EidosMedia GmbH. Méthode Portal Server ha in effetti permesso di raggiungere questo obiettivo tramite il cosiddetto ‘intelligent automation’ in grado di popolare le pagine del portale attraverso un processo reso in gran parte automatico grazie all’impiego dei metadati di Méthode”.

Il NWZ ha 12 sezioni regionali ciascuna del-le quali è divisa in 10 o più sotto-sezioni i cui contenuti provengono dalle città o dai distretti

regionali. Ogni singola notizia che entra nel si-stema viene analizzata in base alla provenienza geografica per determinare la pagina o le pagine a cui sono destinate per la pubblicazione. Sempre durante la fase di “parsing” della notizia, viene applicato un algoritmo che analizza l’impagina-zione fatta per il canale cartaceo ed è in grado di attribuire un ranking di importanza, in base alla lunghezza del testo e del titolo.

Tutte queste informazioni sono memorizzate nei dati di catalogazione dell’articolo, i cosiddetti metadati, che permettono di determinare dove il testo verrà pubblicato, in quale pagina e con qua-le dimensione. I metadati dell’articolo vengono inoltre arricchiti tramite un processo automatico di classificazione basato sul contenuto del testo, che utilizza le funzioni di ricerca integrata in-cluse in Méthode.

Il processo di taggatura ha come risultato tangibile quello di migliorare in modo sensibile l’efficienza delle ricerche nel sito e viene anche usato per generare migliaia di “topic pages” e dossier con link alle parole chiave contenute nell’articolo.

Se esistono delle foto associate all’articolo, il sistema genera automaticamente una o più photo-gallery. Attraverso questo processo, il giornale pubblica ogni giorno più di 900 pagine web di notizie locali. In tutto ciò, l’intervento manuale è minimo.

“Il nuovo portale ha reso semplice e immedia-to per i nostri lettori la ricerca e l’accesso alle notizie di loro interesse”, afferma Marc Del Din, responsabile dei servizi online e mobile del NWZ. Il sito risulta ora essere molto più interattivo, più ricco nei contenuti e dotato di modalità di ricerca più efficaci.”

Il nuovo progetto ha esteso il flusso editoriale anche a NWZ TV, la stazione TV online. Lo staff redazionale della TV può accedere ai titoli e ai

Nordwest Zeitung aggiunge il processo di “intelligent automation” alla piattaforma MéthodeIl quotidiano tedesco ha adottato il Web CMS di EidosMedia combinando la pubblicazione di news locali con un incremento della produttività.

EidosMedia Spa Corso Vercelli, 40 20145 Milanotel. 02-36732000 Fax: [email protected]

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contenuti creati dai loro colleghi della stampa e dell’online e usarli nella pubblicazione video. Allo stesso modo, non appena il contenuto video è di-sponibile, può essere automaticamente connesso agli articoli pubblicati sui canali online.

Méthode è utilizzato da circa 180 utenti di-stribuiti tra la redazione centrale di Oldenburg e i 18 uffici regionali di NWZ.

A proposito di NordWest Zeitung

Il Nordwest Zeitung è una pubblicazione di Nordwest-Zeitung Verlagsgesellschaft mbH & C, filiale di Nordwest Medien GmbH & Co. KG. Il giornale è in edicola sei giorni alla settimana con riviste e supplementi settimanali. Il portale del giornale, www.nwzonline.de , è uno dei news site più visitati in Germania.

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Kodak continua a essere leader relativamente alla produzione di lastre sostenibili per la stampa di giornali con il suo ultimo prodotto, la lastra digitale KODAK THERMALNEWS PT, lanciata a WAN-IFRA 2012.

La lastra digitale KODAK THERMAL-NEWS PT consente agli stampatori di evitare il preriscaldamento e le fasi di prelavaggio al momento dello sviluppo, risparmiando energia e acqua. La lastra ha le stesse prestazioni delle lastre KODAK THERMALNEWS GOLD, così gli stampatori possono ridurre impatto am-bientale e costi senza sacrificare la lunghezza della tiratura o la qualità di stampa. Inoltre, gli stampatori hanno la possibilità di eseguire il preriscaldamento e il prelavaggio per tirature ancora più lunghe, fino a 350.000 impressioni. THERMALNEWS PT è una lastra digitale pensata proprio per i quotidiani che elimina le fasi di preriscaldamento. Le lastre Violet, a causa della loro tecnologia, necessitano il preriscaldamento. Ora quindi c’è un motivo in più per gli stampatori di giornali di scegliere sistemi termici.

MZ Druckereigesellschaft mbH, una tipo-grafia a Halle an der Saale, Germania, utilizza

THERMALNEWS PT senza preriscaldamento. Dirk Borrmann, direttore del reparto stampa presso la società, afferma: “ora lo sviluppo è molto più sem-plice in quanto la nuova lastra THERMALNEWS PT ci permette di eliminare le fasi di preriscalda-mento e prelavaggio. Allo stesso tempo, i nostri costi si sono ridotti e possiamo produrre le lastre in modo più ecologico, perché usiamo meno energia e meno acqua. Dopo aver usato più di 140.000 lastre THERMALNEWS PT, siamo convinti che questo prodotto Kodak batte tutti gli altri prodotti simili presenti sul mercato, soprattutto perché non c’è preriscaldamento.”

Qualità e produttivitàLe lastre digitali KODAK THERMALNEWS PT

offrono anche un’eccellente risoluzione grazie alla retinatura stocastica a 36-micron. Questo apre nuo-ve opportunità di stampa per i giornali, mentre lo

Kodak aggiunge al suo portfolio nuove lastre ecologiche per giornali a WAN-IFRA 2012Gli stampatori avranno risparmi di costi e ambientali con le nuove lastre digitali KODAK THERMALNEWS PT

Kodak SpAViale Matteotti 62 20092 Cinisello Balsamo(Mi) Tel: +39 02 66028304 Fax: +39 02 66028353www.kodakworldb2b.com

Dirk Borrmann, responsabile delle operazioni di stampa e coordinatore della produzione del St. Galler Tagblatt, davanti a uno dei due platesetter KODAK GENERATION NEWS

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sviluppo puli-to e la durata degli agenti di sviluppo r iducono i costi di ma-nutenzione e il consumo d i p r o d o t -t i chimici . Dato che non devono effet-tuare il preri-scaldamento, gli stampa-tori possono ottenere una

significativa riduzione globale dei tempi di pro-duzione delle lastre e del tempo necessario per andare in stampa. Inoltre hanno la possibilità di risparmiare energia spegnendo la sviluppatrice quando non è in uso, in quanto sono in grado di agire rapidamente quando le lastre devono essere sviluppate. Inoltre, la sviluppatrice senza preriscal-damento KODAK T-HDX ha un ingombro molto ridotto rispetto a quelle con preriscaldamento, così il reparto di prestampa sarà più produttivo. I clienti che già possiedono una sviluppatrice con preriscaldamento possono semplicemente spegnere il preriscaldamento e le funzioni di prelavaggio per ridurre i costi e l’impatto ambientale senza fare alcun investimento aggiuntivo.

Il cliente St. Galler Tagblatt SA, società del gruppo svizzero NZZ, ha scelto di utilizzare la lastra con preriscaldamento per avere ulteriori vantaggi per le tirature molto lunghe. “Lavoriamo con pre-riscaldamento, e ciò significa che siamo in grado di gestire anche le nostre tirature più lunghe con un unico set di lastre THERMALNEWS PT”, spiega Hansjürg Stihl, direttore di produzione del reparto giornali. “Questo è un argomento critico per quanto ci riguarda perché non dobbiamo produrre lastre doppie e evitiamo i cambi lastra, che sono ancora eseguiti manualmente.”

“Le lastre digitali KODAK THERMALNEWS PT riducono il tempo e i costi associati alle tirature in macchina e fuori macchina, riducendo il consumo di energia”, dice Philip Cullimore, Amministratore Delegato, Consumer and Commercial Business EA-MER e Presidente Eastman Kodak Sarl. “I clienti sono molto entusiasti di questa innovazione nelle lastre per quotidiani.”

Le lastre digitali KODAK THERMALNEWS PT riducono l’impatto ambientale attraverso l’eliminazione del preriscaldamento, la riduzione dei consumi di acqua, di prodotti chimici e l’in-gombro ridotto della sviluppatrice, mantenendo o

migliorando i vantaggi derivanti dalla robustezza e dalla velocità.

Portfolio lastre ecologicheLa nuova lastra si aggiunge alle altre lastre

Kodak per i quotidiani, aiutando gli stampatori a migliorare la loro sostenibilità. L’altra nuova lastra Kodak, la KODAK SONORA NEWS senza sviluppo, consente di eliminare completamente le attrezza-ture per lo sviluppo e i prodotti chimici, in modo da ridurre costi e sprechi, e andare in macchina rapidamente.

Zero Hora, uno dei maggiori produttori di gior-nali in Brasile, ha recentemente installato un plate-setter KODAK GENERATION NEWS e ha scelto di usare le lastre SONORA NEWS per una soluzione di prestampa che offre qualità, produttività e ri-dotto impatto ambientale. Il direttore di Zero Hora Péricles Cenco ha spiegato: “Siamo convinti che la soluzione CTP Kodak consente lo sviluppo al 100% senza sostanze chimiche ed è in linea con i valori del nostro gruppo sulla sostenibilità.” La cosa im-portante per Zero Hora, al di là della sostenibilità, è la produttività . Péricles ha osservato: “Ci differen-ziamo con la nostra qualità di stampa senza com-promettere la produttività in fase di prestampa.” Per gli stampatori di giornali che hanno già inve-stito in attrezzature CtP al laser viola, Kodak offre la lastra KODAK VIOLETNEWS GOLD, che, se sviluppata con l’agente di sviluppo KODAK 206 Developer XLO, consente di ridurre notevolmente il consumo di prodotti chimici rispetto ad altre pre-senti sul mercato, tra cui le lastre “senza chimici”. “Tutte queste innovazioni sono state progettate per aiutare gli stampatori di giornali a migliorare la loro sostenibilità, riducendo i prodotti chimici, il consumo di energia, e l’utilizzo di acqua per sod-disfare le richieste del mercato di oggi”, aggiunge Cullimore. “Questo li aiuterà a essere competitivi in un mercato sotto pressione relativamente alla redditività.”

Hansjürg Stihl, responsabile della stampa dei quotidiani al St. Galler Tagblatt AG

Andreas Schneller, responsabile della fotoformatura, con una lastra KODAK THERMALNEWS PT davanti ai due platesetter KODAK GENERATION NEWS

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Exelis ha ufficialmente lanciato in questi giorni il servizio di impaginazione degli annunci pubbli-citari e della gestione del traffico.

Il servizio si basa sull’impiego del timone pub-blicitario Tilia e del portale materiali Cydonia, prodotti dell’area concessionarie di Exelis, e si avvale di nostri professionisti qualificati.

“L’obiettivo del servizio” – ha dichiarato Massimo Pioli, amministratore di Exelis – “è andare incontro alle esigenze delle concessionarie in un momento di profonda crisi. La scelta di dare in outsourcing la gestione delle inserzioni

pubblicitarie, dall’inserimento, alla produzione del timone definitivo, al passaggio delle informazioni al sistema editoriale, consente alla concessionaria di non immobilizzare capitali e di recuperare risorse da destinare ad aree più direttamente correlate con il core business.”

Il servizio di impaginazione di Exelis è in grado di colloquiare con qualsiasi sistema gestionale e con qualsiasi sistema editoriale, rendendosi così utilizzabile da qualunque concessionaria che ge-stisca mezzi su carta.

Grazie all’interfaccia web, il servizio garantisce il massimo controllo da parte della concessionaria: la concessionaria è sempre al corrente dello stato delle inserzioni e di eventuali materiali mancanti, aspetto che concorre ad abbattere notevolmente l’impiego di riempitivi gratuiti che solitamente prendono il posto in pagina di materiali non per-venuti.

Questi gli aspetti principali del servizio di impaginazione:

• Ricezionedegliordini• Generazionedellafoliazione• Ricezioneecontrollodeimateriali• Associazionedeimaterialiagliordini• Impaginazione• Gestionedeltimonepropostaedefinitivo• Rilasciodeltimonealsistemaeditoriale• Restituzionedelleinformazioniperlaspunta

Servizio di impaginazione dei materiali pubblicitari in outsourcing

EXELIS Srl A Socio UnicoVia Alle Rotte, 13-15 - 42011 Bagnolo in Piano (RE) Strada del Drosso 33/8 - 10135 TorinoTel: +39 0522 953867 Fax: +39 0522 953869www.exelis.it

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TecnoMedia

Con una tiratura giornaliera di oltre 800.000 co-pie e una base di lettori sia in Cina che all’estero, il China Daily rappresenta un’importante finestra internazionale sugli affari interni cinesi.

Il giornale ha uffici a Pechino, in numerose città cinesi e nei principali centri di Asia, Europa, Africa e Stati Uniti. Il China Daily viene stampato in diverse edizioni per il mercato asiatico, quello europeo e americano oltre ad avere una edizione online e una e-paper.

La scelta di Méthode, la piattaforma multi-canale, unita a Méthode Portal Server, il web CMS dedicato di EidosMedia, fa seguito al piano strategico del gruppo di espandere le proprie operazioni e sviluppare una redazione globale “24 ore su 24”.

“Siamo davvero felici che il China Daily abbia

scelto Méthode come base per sviluppare la pro-pria redazione a livello internazionale”, afferma Gabriella Franzini CEO del gruppo EidosMedia. “Inoltre, siamo onorati di essere il primo fornitore occidentale di soluzioni avanzate a entrare nel mercato cinese, che consideriamo strategico ed estremamente promettente vista la sua costante crescita.”

“Il China Daily ha una base di lettori molto dinamica e in continua evoluzione”, sottolinea Steve Ball, General Manager di EidosMedia Inc. “Siamo entusiasti di poter contribuire alla trasfor-mazione di questo gruppo in un’organizzazione multi-canale, globale e in grado di supportare un processo produttivo a ciclo continuo”.

Una volta completata l’installazione, Méthode sarà utilizzato dallo staff editoriale di Pechino e da quello delle altre sedi sparse in tutta la Cina, a loro volta connesse attraverso un’unica piatta-forma editoriale con lo staff in Asia, in Europa, in Africa e negli USA.

A proposito del China Daily

Il China Daily è il più diffuso quotidiano cinese in lingua inglese. La tiratura giornaliera è di oltre 800.000 copie, di cui più della metà è acquistata all’estero. Oltre alle edizioni pubblicate in Cina, negli USA e a Hong Kong, il China Daily pubblica anche edizioni settimanali per il mercato asiatico ed europeo.

China Daily adotta la soluzione EidosMedia per la propria global newsroomIl principale quotidiano cinese in lingua inglese userà la piattaforma Méthode per sviluppare il nuovo processo produttivo della redazione globale.

EidosMedia Spa Corso Vercelli, 40 20145 Milanotel. 02-36732000 Fax: [email protected]

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TecnoMedia n. 75, gennaio 2013

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Newsquest, azienda del Gruppo Gannett, e se-conda azienda editrice regionale del Regno Unito, ha scelto Miles 33 per l’acquisizione dei sistemi di nuova generazione di vendita della pubblicità, flusso di lavoro, analisi del cliente e piattaforma CRM (Gestione Rapporti con i Clienti).

La soluzione include la nuova suite di prodotti Gemstone e il modulo online del portale selfser-vice, SAM. Le due tecnologie, insieme, offriranno a Newsquest una soluzione cloud personalizzata in grado di gestire la rete di vendita della pubblicità in tutti i canali di comunicazione, del prodotto digitale e stampato.

Una vincente strategia di business, basata sul-la gestione integrata dei processi di vendita della pubblicità, consentirà di aumentare il fatturato aziendale dei nuovi prodotti digitali.

La consolidata tecnologia del gruppo e l’in-stallazione di un’unica soluzione integrata con-sentiranno a Newsquest di poter gestire l’intero processo di vendita e rapporto con i clienti in modo più facile ed efficace, a prescindere dal

tipo di inserzione o dal canale di comunicazione. Il nuovo sistema non sostituirà solamente tutti i sistemi di pubblicità esistenti e diversi del grup-po, ma presenterà nuove ed importanti funzioni, come l’analisi del cliente, la gestione dei rapporti con i clienti, la gestione dell’inventario, l’automa-zione del flusso di lavoro e dei portali online di pubblicità delle agenzie e dei privati.

Newsquest, come tante altre aziende editrici, ha assistito alla massiccia diffusione di sistemi di produzione di pubblicità e di ERP, Pianificicazio-ne delle Risorse d’Impresa, dovuta al rapido cam-biamento del mercato degli ultimi anni. Il consoli-damento di questi diversi sistemi rappresenta solo una parte della sfida. La modalità di fruizione dei media è soggetta a continui e rapidi cambiamenti e gli editori devono necessariamente adattarsi alle opportunità e alle richieste che emergono dai nuovi modelli economici. Gemstone fornisce una struttura in grado di combinare sistemi diversi tra loro in un’unica soluzione commerciale, capace di aggiungere nuovi moduli e applicazioni in modo facile e veloce. Newsquest potrà raggiungere il suo obiettivo strategico: consolidare tutti i proces-si funzionali in una unica piattaforma in grado di gestire la vendita e la prenotazione del materiale pubblicitario attraverso la stampa, la distribuzio-ne online e i dispositivi tablet, in modo flessibile e poter soddisfare le esigenze richieste.

Gemstone, la piattaforma cross-media, con accesso multiutente, sarà in grado di fornire efficienza senza precedenti a tutte le aziende del gruppo Newsquest. Ad esempio, la relazione sulla rendicontazione delle entrate consolidate derivanti da differenti mezzi e forme di pubbli-

Newsquest sceglie 1500 postazioni del sistema Gemstone di Miles 33 per migliorare le attività di self-service e vendita degli spazi pubblicitariUn contratto da 10 milioni di sterline incrementerà la rete di vendita della pubblicità di Newsquest attraverso i canali digitali, i quotidiani e i periodici.

GMDEViale Colleoni, 520864 Agrate Brianza (MI)Tel. 0396091790 Fax: 0396091788http://www.gmde.it

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TecnoMedia

cità, porteranno ad una analisi più approfondita sulle campagne di vendita mentre, un’unica funzione di prenotazione, faciliterà la vendita di più prodotti ai clienti fidelizzati e consen-tirà l’offerta combinata di più prodotti di contenuti pubblicitari.

La nuova funzionalità del modulo di “analisi utenti” di Gemstone, fornirà alla Newsquest nuovi strumenti di analisi del comportamento degli utenti.

Altri strumenti in grado di incrementare il fatturato sono rappresentati dai moduli “Gestio-ne Contatti e Offerte” e dal modulo “Previsioni di vendita”. Inoltre, la gestione del processo di vendita, del flusso di potenziali contratti, con clienti nuovi o acquisiti, consentirà decisioni in modo rapido.

L’applicazione CRM, Gestione dei Rapporti con i Clienti di Gemstone, consentirà a Newsquest di migliorare la conoscenza dei clienti attraverso l’analisi dei dati derivanti dalla tipologia degli acquisti e, allo stesso tempo, comprendere meglio le loro esigenze e aspettative.

Il personale addetto alle vendite di Newsquest avrà a disposizione nuovi strumenti di lavoro;

infatti , con l’applicazio-ne “Vendite” di Gemstone per iPad po-trà prenotare in modo inte-rattivo i con-tenuti pubbli-citari mentre sono interni a l c l i e n t e . I n v e n t o r y Manager di G e m s t o m e consente agli addetti alle v e n d i t e e ai clienti di individuare quali spazi pubbl ic i ta-ri sono stati

venduti e quali rimangono ancora disponibili e, bloccare, laddove possibile, lo spazio ritenuto importante.

Michael Moore, Ceo di Miles 33, ha dichia-rato “Siamo ansiosi di poter lavorare insieme a Newsquest per implementare il sistema di Vendita della Pubblicità di nuova generazione. Gli ultimi due anni sono stati molto difficili per il nostro settore e, in generale, per l’economia mondiale. Tuttavia, grazie alla innovazione dei nostri prodotti e alla stabilità dei nostri modelli di business che abbiamo adottato molti anni fa, nonostante la recessione globale, siamo stati in grado di sviluppare una soluzione completamente nuova, investendo molto su Ricerca e Sviluppo negli ultimi 3 anni”.

Graham Hodgson, Direttore Sistemi infor-mativi di Newsquest, ha dichiarato “Lavoriamo insieme a Miles 33 da vent’anni e, puntualmente, hanno rivelato affidabilità e professionalità e, grazie alle potenzialità offerte dalla gamma di prodotti Gemstone e al team di Gestione e Di-stribuzione del Sistema che supporta Newsquest, crediamo di aver compiuto la scelta giusta per migliorare la nostra azienda”.

L’installazione del nuovo sistema è iniziata a gennaio e andrà in produzione a giugno 2013.

Chi è Miles 33Miles 33, con una tradizione trentennale di in-

novazione continua e qualità dei prodotti, è il for-nitore leader di soluzioni e servizi per l’industria mondiale dei media. Ha creato una grande orga-nizzazione di installazione e supporto per software di gestione dei contenuti editoriali multicanali e pubblicitari nel settore. Miles 33 è supportata da European Capital, fondo per transazioni buyout e prestiti per effettuare management buyout, soste-nuto, a sua volta, dall’infrastruttura societaria di American Capital. Miles 33 ha sede nel Berkshire, Regno Unito, e opera attraverso sedi dislocate in maniera strategica in tutto il mondo.

Per ulteriori informazioni www.gmde.it

Il "cruscotto" del sistema Gemstone di Miles 33

Michael Moore, CEO di Miles 33

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toTecnoMedia

Exelis ha recentemente rilasciato la nuova versione del portale materiali CYDONIA.

Le novità di spicco della release sono:• l’ambientegraficoprofondamenterinnovato;• lamodalità di di caricamento deimateriali

assistita da wizard;• l’estensionedellefunzionalitàperlagestione

della pubblicità radiofonica;• l’interfacciamentoconilsistemaperlacerti-

ficazione della messa in onda AD Control;• leAPIperpotenziareulteriormentelacapacità

di comunicazione con software di terzi.Come per il nuovo sito web EXELIS, lanciato

nel gennaio del 2012, anche il restyling grafico di Cydonia è stato affidato a Cecilia Melli che ha così descritto il lavoro svolto: “Il restyling dell’ap-plicativo Cydonia ha previsto, in una prima fase,

la razionalizzazione dei contenuti finalizzata ad una migliore e più intuitiva esperienza d’uso per l’utente. Questa operazione ha interessato sia le funzioni dell’applicativo, sia la pagina dedicata alle info user. Il secondo step ha interessato lo stile dell’interfaccia grafica, seguendo il look and feel già introdotto nell’applicativo Tilia. Il colore rappresentativo di Cydonia è il giallo, tono che predomina in tutte le sezioni. Sono stati inoltre inseriti effetti glossy, nuovi set di icone e bottoni che rendono più friendly e piacevole l’esperienza d’uso offerta.”

“Ora tutte le informazioni salienti sono im-mediatamente visibili all’utente ed un nuovo percorso di invio dei materiali lo guida passo passo rendendo Cydonia il portale materiali con la massima fruibilità ad oggi disponibile.” – ha commentato Francesco Mariani, CTO di Exelis – “Con la nuova versione di Cydonia entra in produzione anche la certificazione e gestione dei materiali radiofonici completa di funzionalità di ricampionamento, eliminazione del silenzio e tagging degli spot grazie all’integrazione con AD Control”.

“I primi sei mesi del 2013 ci vedranno im-pegnati nei lavori di aggiornamento del portale materiali Cydonia presso i nostri principali clien-ti, fra i quali le concessionarie Manzoni, SPE, System del Sole 24 Ore e Visibilia.” – ha aggiunto Massimo Pioli.

Significativa è la volumetria di materiali che Cydonia “accompagna” nel percorso che parte dai service ed arriva agli editori transitando attra-verso le concessionarie nostre clienti: oltre 1.500 pubblicità al giorno per un quantitativo annuo che sfiora i 600.000 oggetti!

Exelis rilascia la nuova versione di Cydonia

EXELIS Srl A Socio UnicoVia Alle Rotte, 13-15 - 42011 Bagnolo in Piano (RE) Strada del Drosso 33/8 - 10135 TorinoTel: +39 0522 953867 Fax: +39 0522 953869www.exelis.it

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Filo direttoLe aziende informano

Numero 75 - Gennaio 2013

Le Rubriche

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Filo diretto ...............................................................................................................da pagina 34

TecnoMediaPeriodico della ASIG - Associazione Stampatori Italiana Giornali -

Tecnologie, Prodotti & Mercati editoriali

La nuova redazione de La StampaLa nuova redazione, dove lo spazio è organizzato in cerchi concentrici e dove tutti i redattori hanno sotto gli occhi i contenuti e l’intero processo produttivo, sancisce la trasfor-mazione della testata da quotidiano stampato a “news orga-nization”. a pagina 3

Stampa digitale al CSQOffset e digitale alleati per la conquista di nuovi mercati? Il CSQ ci crede, ed avvia in produzione una macchina digitale a bobina, che utilizza carte per giornali e patinate, per offri-re agli editori nuovi servizi per stampare prodotti con tira-ture, e qualità, “su misura”. a pagina 8

Stampa mista offset/digitale alla Bild Zeitung Nello stabilimento di Ahrensburg (Amburgo) del grup-po Axel Springer, una testa di stampa digitale ad alta ve-locità, montata su una rotativa offset tradizionale, consente di stampare in tempo reale i dati variabili di una lotteria a premi sul quotidiano più diffuso della Germania. a pagina 12

Resa certificata: le novità in arrivoLa Fieg ha siglato un nuovo accordo con i distributori loca-li riuniti nella NDM –Network Distribuzione Media- che in-troduce alcuni principi per la gestione della resa certificata e del macero. A regime, il nuovo accordo porterà vantaggi a tutta la filiera del prodotto stampato. a pagina 16

Quale futuro per l’industria editoriale?Soluzioni di stampa “ibrida”, sale di spedizione sempre più sofisticate ed in grado di “costruire” prodotti dopo la tira-tura in rotativa, piattaforme per allestire redazioni integra-te e multimediali sono stati i motivi di maggior interesse dell’edizione 2012 di IFRA Expo. a pagina 18

www.wan-ifra.org/worldpublishingexpo2012

The leading exhibition for technology to publish news on tablets, mobile, in print and online.

La gestione degli abbonati a La LibertàLo storico quotidiano di Piacenza, che ha appena festeggiato il 130° compleanno, avvia in produzione una nuova linea per la gestione degli abbonati: oltre 3.600 nominativi, pari a cir-ca il 10% della diffusione, che coprono in modo capillare tut-to il territorio servito dalla testata. a pagina 28

Carta stampata ed editoria digitaleQuale impatto sta avendo Internet sul tradizionale business dell’informazione? Quali contromisure efficaci prendere per lo sviluppo del media stampato? Oltre settanta professionisti del settore ne hanno discusso in occasione di un TecnoMee-ting ASIG a pagina 30

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