teoria musicale x danze caraibiche

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La musica è quell’arte che si serve dei suoni come mezzo di espressione: tutto ciò che si ode è un suono. I suoni si distinguono in determinati ed in non determinati. Sono determinati quando si possono riprodurre esattamente con la voce umana o con gli strumenti musicali. Sono indeterminati quando non si possono riprodurre esattamente nello stesso modo. Il RITMO è costituito dagli accenti che animano il suono durante un movimento della mano: durante un movimento della mano si possono fare due oppure tre accenti. Quando se ne fanno due il ritmo si chiama binario, quando se ne fanno tre il ritmo si chiama ternario. Il primo accento di ciascuna specie di ritmo si chiama forte, il secondo ed il terzo accento si chiamano deboli. L’accento forte vuol essere marcato nel suono, gli accenti deboli vogliono essere leggermente accennati. I movimenti della mano si possono fare in battere ed in levare. Uno o più movimenti di uno stesso ritmo formano la misura di tempo o BATTUTA; le battute si dividono le une dalle altre mediante una stanghetta verticale attraverso il rigo. Le FIGURE MUSICALI (o battiti): sono quei simboli che vengono scritti dentro la battuta, sono 7 (rappresentano altrettante durate di tempo) ed hanno tutte una pausa corrispondente di eguale valore. La forma aperta o chiusa delle teste delle note e l’aggiunta a queste di gamba e di tagli costituiscono le cosiddette figure. Le stesse, che servono per esprimere la diversità della durata dei suoni, si chiamano: semibreve, minima, semiminima, croma, semicroma, biscroma, semibiscroma. Le pause stabiliscono per quanto tempo un suono deve tacere: cioè per la durata di tempo espressa da quella figura a cui la pausa corrisponde e della quale porta il nome. Prendiamo ad esempio le prime quattro: semibreve 4/4 la sua pausa corrispondente si trova sotto il 4° rigo minima 2/4 la sua pausa corrispondente si trova sopra il 3° rigo semiminima 1/4 la sua pausa corrispondente: croma 1/8 sua pausa corrispondente: I TEMPI sono fatti di un numero di battute della stessa specie: di ritmo binario quando i movimenti della loro battuta hanno due accenti e di ritmo ternario quando i movimenti della loro battuta ne hanno tre. TEMPO ORDINARIO (4/4 ): la sua battuta contiene quattro semiminime o l’equivalente. Si batte in quattro movimenti - due in battere e due in levare - una semiminima per movimento ed una croma per accento. Ritmo binario. DUPLA DI SEMIMINIME (2/4 ): la sua battuta contiene due semiminime o l’equivalente. Si batte in due movimenti, uno in battere ed uno in levare, una minima per movimento ed una semiminima per accento. Ritmo binario. La SALSA ed il MAMBO vengono suonati in 4/4, cioè le singole note musicali vengono organizzate secondo uno schema matematico e precisamente in sequenze di 4. Quindi 4 singole note unite fra loro (nella battuta) vengono ripetute per 4 volte dando origine ad una costruzione della musica. La musica è teoricamente divisibile in ritmica e melodia. La ritmica inerisce al ritmo di base determinato dalla scansione operata dalle percussioni claves/congas, piano, xilofono (mambo) e basso. La melodia si riferisce agli altri strumenti ed al vocalist. La struttura in 4/4 può essere analizzata: 4 note = 1 battuta musicale (unità base del conteggio della musica da ballo per minuto) 2 battute = 1 frase musicale 4 battute = 2 frasi musicali (ciclo corto di costruzione della melodia) 8 battute = 4 frasi musicali (ciclo completo lungo della melodia Ecco perché ascoltando composizioni salsere avvertiamo che ogni due frasi vi è un leggero cambio melodico ed ogni 8 frasi la musica stacca completamente per iniziare un nuovo ciclo. La differenza sostanziale fra una musica suonata in 4/4 ed una in 2/4 (es. Merengue) sta nella velocizzazione del ciclo delle frasi musicali. In una musica di 2/4, infatti, i cicli sono così composti: 2 note = 1 battuta 4 note = 2 battute La frase musicale è quindi composta sì da due battute, ma di sole 4 note anziché 8. Ed il ciclo corto è sì di due frasi, ma solo di 8 note. Quindi, contando da 1 a 8 nella salsa avremo una sola frase musicale, mentre nel merengue ne avremo due, col risultato che i cambi melodici ciclici sono molto più rapidi di quelli della musica salsa. La musica salsa può essere interpretata seguendo il tempo, ossia iniziando a muovere sui battiti forti 1 e 3 come prevede la musica da ballo europea; oppure in contrattempo, iniziando a muovere sui battiti deboli 2 e 4, com’è preferibile per le musiche afrocaraibiche. Le CLAVES sono lo strumento di scansione della ritmica fondamentale per l’orchestra e svolgono funzioni di metronomo: indicano agli orchestrali la velocità con cui la musica va suonata, quando è il momento di “entrare” o teminare, il modo in cui la frase va costruita e delimitata. La clave orchestrale classica viene detta 3/2 (tres/dos) perché marca una sequenza di tre colpi + due la frase musicale, delimitandola nei battiti da 1 a 8. Va a segnare i battiti “1 - 2 e mezzo - 4 - 6 - 7 “. Se un ballerino danza seguendo il ritmo della clave 3/2 si dice che balla a tempo, entrando col suo primo movimento di ogni tecnica sull’uno della musica (marcato dal 1° battito della clave). La musica di salsa e mambo, tuttavia, non funziona al massimo se interpretata sull’uno. Ballare al due permette un perfetto allineamento delle pause di movimento con le stasi della melodia e ciò dà un perfetto impatto visivo fra musica e ballo. Muovendo sull’uno, invece, il movimento risulta continuamente anticipato rispetto alla musica, dando la sensazione di un ballo piatto e meccanico. Ci sono due sistemi per ballare sul due: seguire la ritmica delle claves o delle congas. Per ballare “on two” sulle claves bisogna imparare ad interpretare le claves a rovescio secondo uno schema detto 2/3 (dos/tres) o clave inversa. Questa è un’interpretazione mentale delle claves fatta dai ballerini che sentono dove cade l’uno e subito dopo fanno partire la battitura delle loro claves. Con questo sistema, che permette una grande libertà espressiva nei giochi di Pasitos le claves vengono fatte coincidere coi battiti 2 - 3 - 5 - 6 e ½ - 8 . Il ballerino quindi rimane fermo all’uno (o segna il tempo con un TAP laterale) ed entra direttamente sul due (cioè il primo teorico battito della clave inversa). Inutile cercare questo suono nella clave dell’orchestra, normalmente il sonero de claves marca 1-2 e mezzo-4-6-7. Inutile anche partire sul 6-7 poiché questo porat il ballerino fuori dalla “fase” melodica. Ballare en clave dos, come viene detto il ballo in controtempo, comporta una variazione nel movimento determinato appunto dalla scansione della clave che fa anticipare sempre il movimento eseguito sul 3 e sul 7. Silvana Vacca Teoria musicale per le Danze Caraibiche

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Teoria Musicale x Danze Caraibiche

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La musica è quell’arte che si serve dei suoni come mezzo di espressione: tutto ciò che si ode è un suono.I suoni si distinguono in determinati ed in non determinati.Sono determinati quando si possono riprodurre esattamente con la voce umana o con gli strumenti musicali.Sono indeterminati quando non si possono riprodurre esattamente nello stesso modo.Il RITMO è costituito dagli accenti che animano il suono durante un movimento della mano: durante un movimento della mano si possono fare due oppure tre accenti.Quando se ne fanno due il ritmo si chiama binario, quando se ne fanno tre il ritmo si chiama ternario.Il primo accento di ciascuna specie di ritmo si chiama forte, il secondo ed il terzo accento si chiamano deboli.L’accento forte vuol essere marcato nel suono, gli accenti deboli vogliono essere leggermente accennati.I movimenti della mano si possono fare in battere ed in levare.Uno o più movimenti di uno stesso ritmo formano la misura di tempo o BATTUTA; le battute si dividono le une dalle altre mediante una stanghetta verticale attraverso il rigo.Le FIGURE MUSICALI (o battiti): sono quei simboli che vengono scritti dentro la battuta, sono 7 (rappresentano altrettante durate di tempo) ed hanno tutte una pausa corrispondente di eguale valore. La forma aperta o chiusa delle teste delle note e l’aggiunta a queste di gamba e di tagli costituiscono le cosiddette figure. Le stesse, che servono per esprimere la diversità della durata dei suoni, si chiamano:semibreve, minima, semiminima, croma, semicroma, biscroma, semibiscroma. Le pause stabiliscono per quanto tempo un suono deve tacere: cioè per la durata di tempo espressa da quella figura a cui la pausa corrisponde e della quale porta il nome.Prendiamo ad esempio le prime quattro:

semibreve 4/4 la sua pausa corrispondente si trova sotto il 4° rigo

minima 2/4 ↓ la sua pausa corrispondente si trova sopra il 3° rigo

semiminima 1/4 la sua pausa corrispondente:

croma 1/8 sua pausa corrispondente:

I TEMPI sono fatti di un numero di battute della stessa specie: di ritmo binario quando i movimenti della loro battuta hanno due accenti e di ritmo ternario quando i movimenti della loro battuta ne hanno tre.

TEMPO ORDINARIO (4/4 ): la sua battuta contiene quattro semiminime o l’equivalente. Si batte in quattro movimenti - due in battere e due in levare - una semiminima per movimento ed una croma per accento. Ritmo binario.

DUPLA DI SEMIMINIME (2/4 ): la sua battuta contiene due semiminime o l’equivalente. Si batte in due movimenti, uno in battere ed uno in levare, una minima per movimento ed una semiminima per accento. Ritmo binario.

La SALSA ed il MAMBO vengono suonati in 4/4, cioè le singole note musicali vengono organizzate secondo uno schema matematico e precisamente in sequenze di 4. Quindi 4 singole note unite fra loro (nella battuta) vengono ripetute per 4 volte dando origine ad una costruzione della musica.La musica è teoricamente divisibile in ritmica e melodia. La ritmica inerisce al ritmo di base determinato dalla scansione operata dalle percussioni claves/congas, piano, xilofono (mambo) e basso.La melodia si riferisce agli altri strumenti ed al vocalist.

La struttura in 4/4 può essere analizzata:4 note = 1 battuta musicale (unità base del conteggio della musica da ballo per minuto)2 battute = 1 frase musicale4 battute = 2 frasi musicali (ciclo corto di costruzione della melodia)8 battute = 4 frasi musicali (ciclo completo lungo della melodia

Ecco perché ascoltando composizioni salsere avvertiamo che ogni due frasi vi è un leggero cambio melodico ed ogni 8 frasi la musica stacca completamente per iniziare un nuovo ciclo.

La differenza sostanziale fra una musica suonata in 4/4 ed una in 2/4 (es. Merengue) sta nella velocizzazione del ciclo delle frasi musicali. In una musica di 2/4, infatti, i cicli sono così composti:2 note = 1 battuta4 note = 2 battute La frase musicale è quindi composta sì da due battute, ma di sole 4 note anziché 8. Ed il ciclo corto è sì di due frasi, ma solo di 8 note.Quindi, contando da 1 a 8 nella salsa avremo una sola frase musicale, mentre nel merengue ne avremo due, col risultato che i cambi melodici ciclici sono molto più rapidi di quelli della musica salsa.La musica salsa può essere interpretata seguendo il tempo, ossia iniziando a muovere sui battiti forti 1 e 3 come prevede la musica da ballo europea; oppure in contrattempo, iniziando a muovere sui battiti deboli 2 e 4, com’è preferibile per le musiche afrocaraibiche.

Le CLAVES sono lo strumento di scansione della ritmica fondamentale per l’orchestra e svolgono funzioni di metronomo: indicano agli orchestrali la velocità con cui la musica va suonata, quando è il momento di “entrare” o teminare, il modo in cui la frase va costruita e delimitata.La clave orchestrale classica viene detta 3/2 (tres/dos) perché marca una sequenza di tre colpi + due la frase musicale, delimitandola nei battiti da 1 a 8. Va a segnare i battiti “1 - 2 e mezzo - 4 - 6 - 7 “. Se un ballerino danza seguendo il ritmo della clave 3/2 si dice che balla a tempo, entrando col suo primo movimento di ogni tecnica sull’uno della musica (marcato dal 1° battito della clave).La musica di salsa e mambo, tuttavia, non funziona al massimo se interpretata sull’uno. Ballare al due permette un perfetto allineamento delle pause di movimento con le stasi della melodia e ciò dà un perfetto impatto visivo fra musica e ballo. Muovendo sull’uno, invece, il movimento risulta continuamente anticipato rispetto alla musica, dando la sensazione di un ballo piatto e meccanico.

Ci sono due sistemi per ballare sul due: seguire la ritmica delle claves o delle congas. Per ballare “on two” sulle claves bisogna imparare ad interpretare le claves a rovescio secondo uno schema detto 2/3 (dos/tres) o clave inversa. Questa è un’interpretazione mentale delle claves fatta dai ballerini che sentono dove cade l’uno e subito dopo fanno partire la battitura delle loro claves. Con questo sistema, che permette una grande libertà espressiva nei giochi di Pasitos le claves vengono fatte coincidere coi battiti 2 - 3 - 5 - 6 e ½ - 8 . Il ballerino quindi rimane fermo all’uno (o segna il tempo con un TAP laterale) ed entra direttamente sul due (cioè il primo teorico battito della clave inversa). Inutile cercare questo suono nella clave dell’orchestra, normalmente il sonero de claves marca 1-2 e mezzo-4-6-7. Inutile anche partire sul 6-7 poiché questo porat il ballerino fuori dalla “fase” melodica. Ballare en clave dos, come viene detto il ballo in controtempo, comporta una variazione nel movimento determinato appunto dalla scansione della clave che fa anticipare sempre il movimento eseguito sul 3 e sul 7.

Silvana Vacca

T e o r i a m u s i c a l e p e r l e D a n z e C a r a i b i c h e