terra dei fuochi? - fimp napoli fimp... · 2016. 6. 10. · promotori dei geni eucariotici....
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TERRA DEI FUOCHI? I DATI DELLA PEDIATRIA DI FAMIGLIA DELLA PROVINCIA DI
NAPOLI
DOTT.SSA PATRIZIA GALLO
COORDINATORE CENTRO STUDI SCIENTIFICO FIMP NAPOLI
XX SECOLO: L’ipotesi di Barker
fa risalire all’epoca fetale e pediatrica l’origine delle
malattie complesse e croniche dell’adulto.
il feto in relazione alle informazioni ambientali che riceve,
è in grado di «programmare» la sua struttura, le funzioni
dei suoi organi e il suo metabolismo.
Se vi sono pochi nutrienti, il feto come risposta al
cambiamento immediate, costruisce una “macchina” in
grado di spendere poca energia (il “fenotipo
risparmiatore”) .
Se nei mesi o anni dopo la nascita, l’apporto di nutrienti
diventa abbondante, si creerà un “mismatch” tra
l’ambiente in cui si è sviluppato e il successivo ambiente
in cui crescerà da bambino e da adulto. Pertanto,
l’organismo inizierà immediatamente a porre le basi per
lo sviluppo di malattie che si svilupperanno in età adulta
L a metilazione della CITOSINA costituisce la quasi totalità della
metilazione di DNA eucariotico.
Il genoma dei mammiferi è quasi del tutto metilato, a eccezione di
alcune zone ricche del dinucleotide CpG che per questo vengono
chiamate isole CpG, solitamente abbondanti in regioni regolatorie e
promotori dei geni eucariotici.
L’aumento della metilazione a livello del gene promotore determina
una ridotta espressione del gene stesso.
Nei vertebrati la metilazione interessa solo la Citosina del dinucleotide CpG.
Il Programming Fetale
A breve termine: favorisce la sopravvivenza del feto
A lungo termine: in condizioni ambientali sfavorevoli
induzione di alterazioni metaboliche e non metaboliche
Le alterazioni comprendono:
ipertensione arteriosa,
arteriosclerosi
ipercolesterolemia,
obesita,
diabete
mellito
patologie polmonari ( asma e bronchite
cronica), immunodeficit
alterazioni dello sviluppo
neuropsicologico ( autismo )
Territorio compreso tra la provincia di Napoli e l'area sud-
occidentale della provincia di Caserta interessato dal
fenomeno delle discariche abusive e/o dell'abbandono
incontrollato di rifiuti urbani e speciali associato, spesso,
alla combustione degli stessi
MA PERCHE’ PARLARE DI TERRA DEI
FUOCHI ED EPIGENETICA ?
ozono troposferico,
metalli pesanti,
idrocarburi poliaromatici,
particolato ultrafine ( PM 2.5 )
Rifiuti organici e non organici
( diossina )
L’esposizione ad elevati livelli di tossici ambientali durante la gravidanza
potrebbe interferire con il normale processo di sviluppo cerebrale a livello della
neurogenesi, della proliferazione cellulare della differenziazione cellulare (Rice
and Barone 2000; Rodier 1995). Il PM2.5, e in particolare le particelle ultrasottili
( < di 0.1 micron ) hanno dimostrato di poter penetrare nell’ambiente cellulare
inducendo forte stress ossidativo e danno mitocondriale in vitro (Li et al. 2002).
Questi effetti sembrano dovuti a residui di carbone organico e agli idrocarburi
policiclici presenti nel particolato
Studi in vivo hanno mostrato che il particolato ultrafine ( PM2.5 ) attiva la
cascata infiammatoria, coinvolge l’attivazione della microglia, induce la
produzione di citochine proinfiammatorie a livello cerebrale.
. Raz, A. L. Roberts.NHI 2014
Tutto questo in che modo interviene sulla salute
dei nostri bambini?
I nostri 3 modelli di ricerca
AUTISMO
SGA
ASMA E RINITE
Autismo : i dati A. D’ONOFRIO
B. F. CARLOMAGNO
C. P. GALLO
D. G. ARGO
E. G. ALOI
F. E. FARRIS
G. V. BIANCO
H. R. LIMAURO
I. L. CIOFFI
J. R. SASSI
K. S. SAPERE
L. A. DE PROSPERIS
M. G. VALLEFUOCO
N. A. CARPINO
O. A. E. MARIGLIANO
P. M. T. LA VECCHIA
Q. D. DEL GAIZO
R. P. METAFORA
S. P. DONADIO
I DATI FIMP NAPOLI SULL’AUTISMO:
78 CASI /16.530 pz. 1: 210
ASL NA 1
ASL NA 2 NORD
ASL NA 3 SUD
• 1.300 / 1 PEDIATRA
• 2 1:650
• 9.570 / 11 PEDIATRI
• 44 1:200
• 7730 / 8 PEDIATRI
• 32 1:250
AUTISMO
HANAU C. 2010
Da chi sono seguiti?
PAIDES
ASL
NA2
DON
ORIONE
( NA 3
SUD )
STELLA
MARIS
PISA
PRIVATI ASL
PSICOM
OTRICIT
A’
AIAS
( CICCIANO
)
UNIVER
SITA’
50% 5% 25% 10% 8% 2% 5%
Il CENTRO PAIDES DI QUARTO, DELLA DOTT.SSA
PAOLA MAGRI, SEGUE IL 50% DEI BAMBINI CON
AUTISMO IDENTIFICATI ANCHE DALLE ALTRE ASL
La distribuzione x eta’ dei nostri
autistici : 78/16.150 PZ
ETA’ <2 2 3 4/6 7/8/9 10/12 13/14
ASL
NA1
1 0 1 0 1 0 0
ASL
NA2
3 8 4 10 9 5 5
ASL
NA3
3 5 5 3 6 1 7
20 pz hanno un ‘eta’ < 3
anni!!!
DIAGNOSI PRECOCE
TRATTAMENTO PRECOCE ?
ASPERGER?
AUTISMI COMPLESSI ( S. DI RETT ? )
Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (DSM-5)
is to autism spectrum disorder (ASD).
Disordine Autistico,
Disordine di Asperger,
Disturbo disintegrativo
dell’infanzia,
Tutte le diagnosi di Disturbo
Pervasivo dello sviluppo non
altrimenti classificate.
2013 American Psychiatric Association
IL COSTO ECONOMICO
DELL’AUTISMO JAMA Pediatr. 2014
Il costo per il supporto di un individuo affetto da ASD con
disabilita’ intellettiva durante la sua vita è di 2.4 milioni di
dollari negli Stati Uniti.
Il costo per il supporto di un individuo affetto da ASD
senza disabilita’ intellettiva durante la sua vita è di $1.4
milioni negli Stati Uniti come in Gran Bretagna .
Un costo così elevato comprende I servizi rieducativi
durante l’infanzia e la perdita di produttivita’ individuale e
parentale.
In Italia il solo costo riabilitativo al domicilio del pz ha un
costo medio di 1.800€ al mese ( 24.000€/ anno ) a cui va
aggiunto il costo riabilitativo mattutino ( in genere una
psicomotricita’ sostenuta dal SSN durante l’infanzia ) a cui
vanno aggiunti di costi di mancata produttivita’ individuale
e genitoriale
UNA DIAGNOSI PRECOCE CON UNA BUONA TERAPIA PRECOCE
( RAPPORTO 1/1 , POSSIBILMENTE ABA) , NON SAREBBE IN GRADO
DI RIDURRE I COSTI?
PREVALENZA DI ASMA: INDAGINE SU
11.230 ASSISTITI
totali 2012 2013 2014 2015
11.230 pz 211 202 165 139
PREVALENZA DELLA RINITE NEL NOSTRO
CAMPIONE DI 11.000 ASSISTITI
TOT. PZ 2012 2013 2014 2015
11.230
329 252 202 261
prevalenza di
rinocongiuntivite allergica
registrata negli ultimi 12
mesi dello studio ISAAC
2014
si attesta sul 6.6% nella
fascia 6-7 anni e su circa il
17% NELLA FASCIA 13
/16 ANNI
SGA
3-18% nati vivi
Boguszewski 2011,Lee Katz
2010,Katz Wu 2014
Il PDF GESTISCE UNA
MEDIA DI 60 PICCOLI PER
ETA’ GESTAZIONALE
LE NOSTRE % DI OBESITA’ RISULTANO
INCREMENTATE DALLA SOPRAVVIVENZA DEGLI
SGA? Il MIO AUDIT.
Nella mia lista assistiti 2007-2016:
980 pazienti
143 SGA/IUGR 35 con peso < 2.000 gr
14,2 % 21 con peso < 1.500 gr
6 con peso < 1000 gr
Nella mia lista assistiti 1998-2007:
1040 pazienti
52 SGA 8 PZ con peso < 2.000 gr
5,4 % nessun pz con peso < 1.000 gr
Il nostri quesiti clinici:
Può essere l’obesita’
degli SGA/IUGR la
causa dello
spostamento dell’ago
della bilancia in questa
enorme epidemia di
obesita’ che
caratterizza la
Campania ?
IL NOSTRO STUDIO FIMP NAPOLI:
LONGITUDINALE PROSPETTICO
Durata 10 anni ( 2001-2010 )
400 SGA ( 208♂ e 192♀ ) vs 6.818 AGA ( 3316 ♂e 3502♀ )
P, H e BMI a 2, 5, 10 anni ( bs )
Setting: ambulatori di 8 Pediatri di Famiglia
I dati sono stati raccolti in accordo alla International Statistical Classification of Diseases and Related Health Problems (ICD-9)
I software adoperati per la raccolta dati sono stati Infantia e Junior Bit
I dati sono stati ricercati attraverso una identificazione “ problem oriented “
+ Dott. Antonietta D’onofrio
+ Dott. Ssa Maria De Giovanni
+ Dott. Ssa Evelina Farris
+ Dott. Ssa Patrizia Gallo
+ Dott. Vincenzo Bianco
+ Dott. Luigi Cioffi
+ Dott. Raffaele Limauro
+ Dott. Roberto Sassi
IL SETTING: GLI AMBULATORI
DI 8 PEDIATRI DI FAMIGLIA
I nostri risultati: obesita’ nelle
femmine SGA
LE FEMMINE SGA , A 10 ANNI, SONO SIGNIFICATIVAMENTE PIU’ OBESE
RISPETTO ALLE FEMMINE AGA ( p< 0,0001 )
IL RISCHIO ( R ) DI DIVENTARE OBESE A 10 ANNI E’ DOPPIO RISPETTO
ALLE FEMMINE AGA
Obesita’ nel maschio SGA
La prevalenza di obesita’ è più elevata , nel bambino SGA , a tutte le eta’.
Sovrappeso nelle femmine SGA
All’eta’ di 10 anni le bambine SGA sono significativamente più in sovrappeso rispetto alle bambine AGA
Sovrappeso nel maschio SGA
Non c’è differenza di prevalenza SGA/AGA circa il
sovrappeso nei maschi
Cosa aggiunge di nuovo questo studio sul
bambino SGA
E’ l’unico longitudinale esistente in
letteratura sulla crescita ponderale del
bambino SGA
La crescita ponderale e’ seguita dalla
nascita a 10 anni per ciascun bambino
Una percentuale di bambini SGA è obesa gia’
a 2 anni e continua ad esserlo a 10 anni ( a
differenza dei bambini nati AGA )
A 5 anni e 10 anni aumenta in progressione la
percentuale di bambini SGA che crescono e
rimangono obesi
I dati raccolti parlano di :
a) Difficile raccolta: Ognuno sistematizza e raccoglie i propri
dati senza uno schema preciso e senza rispondere
all’identificazione di caso
b) Scarsa risposta dei colleghi alla collezione dei dati
c) Ridotta sensibilita’ rispetto ad alcun grandi problematiche
( autismo )
d) La mancata considerazione dell’importanza dell’utilizzo
dei dati della pediatria di famiglia al fine di poter orientare
le scelte sanitarie
QUESTI DATI CI DICONO:
Emerge la necessita’ di un ICD-9 PEDIATRICO
Emerge la necessita’ di avere per ogni accesso
ambulatoriale, l’IDENTIFICAZIONE DI CASO
LO SPETTRO AUTISTICO merita un ampio
approfondimento relativamente ad aspetti che
potrebbero sfuggire in assenza di adeguate Competenze
Anno 2015 Stato di salute infantile nei 55
Comuni della TdF per i quali è stata richiesta
l’indagine epidemiologica
Le esposizioni rilevanti possono riguardare il genitore, il bambino nel grembo
materno, o il bambino dopo la nascita, e poiché i tumori, in particolare quelli infantili,
possono essere il risultato di una combinazione di cause genetiche e ambientali.
http://www.iss.it/binary/publ/cont/15_27_web.pdf
Considerazioni Conclusive
Per quanto riguarda la salute infantile emerge un quadro di criticità meritevole di attenzione, in particolare
eccessi di bambini ricoverati nel primo anno di vita per tutti i tumori e eccessi di tumori dell’SNC nel primo
anno di vita e nella fascia di età 0-14 anni sono stati osservati in entrambe le province.
L’analisi disaggregata per comune evidenzia alcuni Comuni nei quali si sono rilevati specifici segnali che
richiedono ulteriori e cogenti approfondimenti (Appendici D ed E).
Queste osservazioni concorrono a motivare l’implementazione di piani di risanamento ambientale, che
sono peraltro espressamente previsti dalle norme in vigore e l’immediata cessazione delle pratiche illegali
di smaltimento e combustione dei rifiuti con il ripristino della legalità del ciclo dei rifiuti.
Si collocano in questo quadro alcune istanze specifiche, in particolare l’identificazione dei gruppi di
popolazione caratterizzati dai più elevati livelli di esposizione nell’intera area delle Province di Napoli e di
Caserta.
L’osservazione di un carico di patologia correlata all’ambiente nella popolazione residente nella Terra dei
Fuochi pone il problema di quale debba essere la risposta del servizio sanitario in termini di interventi
preventivi (in aggiunta a quelli espressamente connessi all’intervento di risanamento ambientale),
diagnostici, terapeutici, e più in generale assistenziali.
Per la prevenzione nell’infanzia, va tutelata la salute materno-infantile già nel periodo prenatale,
perseguendo l’obiettivo di garantire alle donne in gravidanza un ambiente sicuro e l’implementazione delle
linee guida sulla gravidanza fisiologica (SNLG-ISS 20).
I bambini e gli adolescenti devono essere oggetto di tutela rispetto ai rischi ambientali per la salute,
accertati o sospettati, sulla base di un approccio precauzionale. Al tempo stesso è opportuno individuare
percorsi di rapido accesso ai servizi sanitari e prevedere l’ottimizzazione delle procedure diagnostiche e
terapeutiche per l’infanzia.
http://www.iss.it/binary/publ/cont/15_27_web.pdf
Dopo anni di studi epidemiologici che hanno riguardato le province di Napoli e
Caserta correlandoli all’ evidente incremento dell’ inquinamento degli ultimi
decenni, l’ Istituto Superiore di Sanità esprime con il recente Rapporto Istisan
2015, per la prima volta, un reale rischio di salute per la popolazione di una
grande area (cosiddetta TdF). L’età infantile sicuramente più di ogni altra risente
di un possibile rischio di esposizione ed anche di un degrado socio ambientale e
socioeconomico che necessita di una forte risposta politica e sanitaria da parte
delle istituzioni Campane.
Finora non c’è stata nessuna autorevole…”figura” Medica Istituzionale,
soprattutto pediatrica, che abbia rotto l’immobilismo sanitario di questi anni e
che, a prescindere dalla “quantità” di inquinamento, affronti il tema della
Prevenzione primaria e dell’ offerta assistenziale attiva per i bambini con
malattie e bisogni speciali residenti negli 88 comuni che aderiscono al Patto
Sociale della cosiddetta Terra dei Fuochi.
I Medici per l’Ambiente invitano tutti i professionisti che operano nel materno
infantile a innescare un’ inversione di rotta nei riguardi dei figli delle giovani
famiglie campane, sia sul piano sanitario che su quello sociale ed amministrativo.
Napoli 20 Maggio 2016 Dr. Gaetano Rivezzi
Pediatra - Presidente Regionale ISDE- Medici per l’Ambiente