tesario licenza in teologia spirituale apra 2013

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1 Ateneo Pontificio Regina Apostolorum Facoltà di Teologia SPECIALIZZAZIONE IN SPIRITUALITÀ TESARIO AREA BIBLICA 1) La spiritualità biblica è una riflessione, da una prospettiva spiccatamente di fede, sull’azione dello Spirito di Dio, negli uomini e nel popolo della Bibbia, manifestata negli elementi strutturanti comuni, sotto la spinta di un nucleo generatore o evento fondante, pur in diversità di espressioni storiche, sia comunitarie che individuali, avendo come scopo il raggiungere, attraverso l’esperienza, l’ingresso nel mistero di Dio e il vivere in unione con Lui per mezzo di Gesù Cristo con la forza dello Spirito Santo, in modo imperfetto in questa terra, ma aspirando a viverla in modo perfetto nel cielo. BIBLIOGRAFIA 1. Nuevo Dizionario di spiritualità, edizioni san Paolo, le voci: esperienza spirituale, Spirito Santo, Pasqua, uomo spirituale, uomo evangelico, cristocentrismo, itinerario spirituale 2. Dizionario di spiritualità (a cura di ANCILI), le voci: Esperienza cristiana, Pasqua, uomo, Spirito Santo 3. Nuovo dizionario di teologia biblica (a cura di ROSSANO, RAVASI, GHIRLANDA), voci: profezia, sapienza, Pasqua, Gesù Cristo, Spirito Santo, uomo, antropologia 4. La spiritualità del Nuovo Testamento (a cura di R. FABRIS), Borla, Roma 1988 5. F. RAURELL La spiritualità dell’Antico Testamento, Dehoniane, Bologna 2008 2) Il salterio, pentateuco di un popolo orante, è la più viva testimonianza del rapporto sia individuale che collettivo del pio israelita con il suo Dio, soprattutto nella liturgia del Tempio. La preghiera è strettamente collegata al mistero della creazione, e alla storia d’Israele tanto nella sua dimensione comunitaria come individuale. Nel salterio si trovano i sentimenti e gli atteggiamenti spirituali più profondi dell’uomo o del popolo orante davanti al suo Dio e Signore: sguardo allo stato d’animo del salmista, con un approfondimento alla notte oscura e alla presenza del male e delle realtà nemiche BIBLIOGRAFIA

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Ateneo Pontificio Regina Apostolorum Facoltà di Teologia

SPECIALIZZAZIONE IN SPIRITUALITÀ

TESARIO AREA BIBLICA 1) La spiritualità biblica è una riflessione, da una prospettiva spiccatamente di fede, sull’azione dello Spirito di Dio, negli uomini e nel popolo della Bibbia, manifestata negli elementi strutturanti comuni, sotto la spinta di un nucleo generatore o evento fondante, pur in diversità di espressioni storiche, sia comunitarie che individuali, avendo come scopo il raggiungere, attraverso l’esperienza, l’ingresso nel mistero di Dio e il vivere in unione con Lui per mezzo di Gesù Cristo con la forza dello Spirito Santo, in modo imperfetto in questa terra, ma aspirando a viverla in modo perfetto nel cielo. BIBLIOGRAFIA 1. Nuevo Dizionario di spiritualità, edizioni san Paolo, le voci: esperienza spirituale,

Spirito Santo, Pasqua, uomo spirituale, uomo evangelico, cristocentrismo, itinerario spirituale

2. Dizionario di spiritualità (a cura di ANCILI), le voci: Esperienza cristiana, Pasqua, uomo, Spirito Santo

3. Nuovo dizionario di teologia biblica (a cura di ROSSANO, RAVASI, GHIRLANDA), voci: profezia, sapienza, Pasqua, Gesù Cristo, Spirito Santo, uomo, antropologia

4. La spiritualità del Nuovo Testamento (a cura di R. FABRIS), Borla, Roma 1988 5. F. RAURELL La spiritualità dell’Antico Testamento, Dehoniane, Bologna 2008 2) Il salterio, pentateuco di un popolo orante, è la più viva testimonianza del rapporto sia individuale che collettivo del pio israelita con il suo Dio, soprattutto nella liturgia del Tempio. La preghiera è strettamente collegata al mistero della creazione, e alla storia d’Israele tanto nella sua dimensione comunitaria come individuale. Nel salterio si trovano i sentimenti e gli atteggiamenti spirituali più profondi dell’uomo o del popolo orante davanti al suo Dio e Signore: sguardo allo stato d’animo del salmista, con un approfondimento alla notte oscura e alla presenza del male e delle realtà nemiche BIBLIOGRAFIA

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1. G. RAVASI, «La spiritualità del Salterio», in: La spiritualità dell’Antico Testamento,

EDB, Bologna 1987, 275-327 2. M. GILBERT, «I Salmi», in: La spiritualità dell’Antico Testamento, Borla, Roma 1988,

539-580; 3. DEISSLER, I Salmi. Esegesi e spiritualità, Città nuova, Roma 1986 4. P. BEAUCHAMP, Salmi notte e giorno, Cittadella Editrice, Assisi 2004. 3) La spiritualità paolina è incentrata nella volontà di Dio, criterio supremo del bene e del male. La volontà di Dio appartiene alla dialettica tra indicativo (ciò che Dio vuole per me) e imperativo (Ciò che Dio vuole da me). Su questo imperativo il cristiano deve esercitare il dis-cernere (dokimázein) evangelico sotto l’azione illuminatrice dello Spirito Santo. In questo modo, il battezzato, trasformato interiormente, progredisce spiritualmente nella misura in cui cresce in lui il dono della carità e il rinnovamento della mente. Per progredire come Uomo Nuovo in Cristo deve combattere contro il triplice nemico del cristiano (demonio, mondo, carne), intento a difendere la propria identità e a mantenersi vigile, saldo e perseverante nella fede. BIBLIOGRAFIA 1. Nuovo dizionario di teologia biblica, voce: Paolo 2. VIRGILIO PASQUETTO, «Chiamati a vita nuova», Temi di spiritualità biblica II, pp.

274-305 3. Dizionario di spiritualità (a cura di ANCILI), voce: San Paolo 4. UGO VANNI, La plenitud en el Espíritu, cap. I: La espiritualidad de Pablo pp. 15-73;

cap. 13: La vida en Pablo pp. 265-281. 5. CH. BERNARD, San Paolo mistico e apostolo, Ed. san Paolo 2000 6. La spiritualità del Nuovo Testamento (a cura di R. FABRIS), articolo di L. DE

LORENZI, la vita spirituale di san Paolo 4) Il discorso sulla montagna costituisce in qualche modo il cuore della spiritualità sinottica, particolarmente di Matteo. Il mistero di Gesù, che è la grande domanda/risposta dei Sinottici, soggiace al discorso nel senso che Lui ha vissuto per prima quello che poi ci ha insegnato. Il portico del discorso sono le Beatitudini che danno un senso di gioia e felicità a tutto l’insieme matteano. Ma il centro teologico del discorso è la paternità di Dio e, in questo senso, il padrenostro irraggia la sua luce su tutto il testo (cc. 5-7) e ne è la sintesi più autentica della spiritualità evangelica. BIBLIOGRAFIA

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1. K. STOCK, Discorso della Montagna Mt 5-7. Le Beatitudini, PIB, Roma 1988 2. U. NERI, Il discorso della Montagna, Ancora, Milano 1998 «Il discorso della Montagna», in: Credere oggi, 63 (1991) 3. J. JEREMIAS, Il discorso della Montagna, Paideia, Brescia 1973 AREA STORICA 5) Questo corso affronta e intraprende, tramite il contatto diretto con le fonti, l’approfondimento delle diverse manifestazioni della spiritualità cristiana nei primi VI secoli per mezzo dell’esperienza di una fede vissuta e tramandata sin dagl’inizi. È pertanto una sapienza dell’esperienza, oltre ad una sapienza della dottrina, cioè esperienza sapienziale. Per attingere a questa esperienza sapienziale bisogna capire l’evoluzione della spiritualità cristiana lungo i secoli e la fede vissuta secondo le diverse esigenze storiche, culturali. Percorrendo il filo storico, attraverso l’analisi degli autori più rappresentativi, saranno evidenziati, in modo monografico e sintetico, i diversi temi essenziali della spiritualità patristica: spiritualità del martirio, verginità e ascetismo cristiano, la perfezione cristiana, la mistica cristiana. BIBLIOGRAFIA 1. J. AUMANN, Christian spirituality in the catholic tradition, London 1985. (italiano:

Sommario di storia della spiritualità, Dehoniana, Napoli, 1986). 2. L. BOUYER, La Spiritualità dei Padri (II-IV secolo) Monachesimo antico e Padri,

Storia della Spiritualità 3/B, EDB, Bologna, 1986. 3. ROYO MARÍN, Los grandes maestros de la vida espiritual. Historia de la

espiritualidad cristiana, BAC, Madrid 2003. 4. M. DIEGO SÁNCHEZ, Historia de la espiritualidad patrística, Editorial de la

espiritualidad, Madrid 1992. 5. T. SPIDLÍK, La spiritualità dell’Oriente cristiano, San Paolo, Milano 1995. 6) La spiritualità medievale è in modo accentuato una spiritualità monastica (monachesimo eremitico e cenobitico in Oriente e in Occidente; benedettini, cistercensi, certosini), religiosa (Francescani e Domenicani) e sacerdotale (Canonici regolari), vissuta in mezzo alle concrete vicende della storia (caduta dell’Impero, evangelizzazione dei popoli barbari, le crociate, decadenza della Chiesa e riforma, il cisma di Occidente). È dai monaci, in quanto guide del popolo, che si diffonde la spiritualità negli altri strati della comunità ecclesiale. Tratti importanti della spiritualità medievale sono: la miseria dell’uomo e la misericordia di Dio unite dalla salvezza operata da Cristo nello Spirito; un

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grande spirito ascetico segnato dalla solitudine e dalla penitenza; una intensa vita di preghiera fino a la contemplazione divina, preludio della visione beatifica (i grandi mistici medievali); l’apostolato come pienezza dell’amore che dona al prossimo quello che ha ricevuto da Dio. Alla fine di questa tappa bisogna parlare della devotio moderna come un movimento spirituale che ebbe un grande influsso. BIBLIOGRAFIA 1. J. LECLERCQ, La spiritualità del Medioevo (secoli VI-XII), Bologna 1986 2. F. VANDENBROUCKE, La spiritualità del Medioevo (secoli XII-XVI), Bologna 1991 3. MCGINN ET ALII, Espiritualidad cristiana. Desde los orígenes al siglo XII, Buenos

Aires 2000 7) La spiritualità moderna nasce da un movimento generale di riforma che comprende il clero, la vita religiosa e il popolo di Dio, movimento stimolato dal Concilio di Trento e portato avanti con fervore da tutta la Chiesa, grazie soprattutto ad alcune ordini religiose nuove e ad alcuni zelanti pastori d’anime. È un periodo di spiccata vita spirituale che si manifesta nelle varie forme di pietà popolare: devozione all’Eucaristia, rosario, viacrucis, devozione alle reliquie dei santi...Sorgono in questi secoli delle correnti spirituali di grande respiro: spiritualità ignaziana (Sant’Ignazio di Loyola), spiritualità francese dell’Oratorio (Pietro de Berulle), spiritualità salesiana (San Francesco di Sales), spiritualità alfonsiana (Sant’Alfonso Maria di Liguori). È anche il periodo storico in cui nascono varie deviazioni nella spiritualità cristiana: giansenismo, quietismo, illuminismo (Alumbrados). Nella spiritualità mistica spicca san Paolo della Croce, fondatore dei Passionisti. BIBLIOGRAFIA 1. AA. VV., La spiritualità cristiana. Storia e testi, Roma, Studium 1981ss, I-XX 2. AA. VV., Storia della Spiritualità, Ed. Dehoniane, Bologna 3. ANTONIO ROYO MARÍN, Los grandes maestros de la vida espiritual, BAC , Madrid 200 8) Il concilio Vaticano II è come lo spartiacque della spiritualità contemporanea. Prima del concilio è interessante considerare la spiritualità tradizionale che ha alimentato la vita cristiana durante il secolo XIX e la metà del XX. Allo stesso tempo bisogna analizzare le correnti di rinnovamento (ritorno alle fonti bibliche e patristiche, rinnovamento liturgico) e la tendenza di apertura al mondo (una spiritualità incarnata e vissuta nel quotidiano da tutti). Alle correnti di rinnovamento ci sono da aggiungere i movimenti ecclesiali, opera dello Spirito Santo (Opus Dei, Focolarini, Rinnovamento carismatico...). La spiritualità postconciliare poggia su quattro pilastri presenti nei documenti conciliari: il primato della

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Parola di Dio, la centralità della liturgia nella via spirituale, la comunione ecclesiale e lo spirito missionario di tutta la Chiesa. Su questi pilastri si è costruita una spiritualità postconciliare più radicalmente evangelica, più attenta agli eventi storici, in dialogo con le diverse culture, inserita nel proprio contesto ecclesiale. Non di poco hanno aiutato al rinnovamento spirituale del postconcilio i movimenti ecclesiali già esistenti e tanti altri sorti dopo il concilio Vaticano II e inspirati dal concilio. Questo rinnovamento postconciliare non è stato esento di forze contrarie ad una vera e genuina spiritualità (secolarismo, relativismo, populismo, postmodernismo...). Alle soglie del terzo millennio la spiritualità cristiana, ben radicata negli orientamenti conciliari, ha davanti una strada da percorrere perché l’uomo trovi Dio e Dio trovi l’uomo. BIBLIOGRAFIA 1. CIRO GARCÍA, Teología espiritual contemporánea. Corrientes y perspectivas, Monte

Carmelo, Burgos 2002 2. Idem, «La espiritualidad del concilio Vaticano II y su proyección postconciliar», en:

Burguense 48 (2007), 225-298 3. Cf. Storia della spiritualità, Dehoniane, Bologna, la parte della spiritualità

contemporanea AREA SISTEMATICA 9) Nella spiritualità cristiana avviene l’incontro non con il Dio del terrore ma con il Dio dell’amore, e quindi con Dio como Padre di nostro Signore Gesù Cristo e Padre anche nostro. È lo Spirito che ci rivela la paternità divina nell’intimo del nostro cuore (Rm 8,15) e ci fa agire nella vita quotidiana como figli di Dio (fiducia, gioia, gratitudine), diventati tali mediante il batessimo (Rm 6). Dalla consapevolezza di questa paternità divina scaturisce una spiritualità filialmente segnata in tutte le manifestazioni di pietà e di prassi cristiana; una spiritualità di vera fratellanza cristiana in quanto tutti siamo figli di Dio; una spiritualità evangelizatrice perché tutti gli uomini abbiano la possibilità di diventare, mediante il battessimo, figli di Dio e fratelli in Cristo Gesù; una spiritualità infine aperta al mistero di Dio nell’aldilà dove ci si rivelerà pienamente la paternità di Dio e potremmo realizzare in pienezza la nostra figliolanza divina. BIBLIOGRAFIA 1. GIOVANNI PAOLO II, Enc. Dives in misericordia 2. COMITATO PER IL GIUBILEO DEL 2000, Dio Padre di misericordia, Roma 1998 3. X. DURNWELL, Il Padre, Dio nel suo mistero, Città nuova, Roma 1995 4. J. GALOT, Dio Padre, chi sei? San Paolo, Milano 1998

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10) Essere cristiano non è altro che mettersi alla sequela Christi. Al centro quindi della spiritualità cristiana non può non essere Gesù Cristo e il suo inseguimento. Possiamo cogliere i tratti più rilevanti della sequela Christi sia riflettendo su diversi detti del Signore nei vangeli sia considerando diverse esperienze di sequela, nei vangeli ed alcuni altri testi del NT, fatte da uomini e donne ed i risultati di questa esperienza nelle loro vite. Ieri come oggi seguire Cristo è accompagnare Lui nella sua vita di preghiera al Padre, nella sua adesione e abbandono nelle mani di Dio, nel suo intenso apostolato, nel suo prendere coraggiosamente la croce ogni giorno, nel suo amore a Dio e agli uomini fino alla morte di croce. BIBLIOGRAFIA 1. P.ADNES, «Imitation di Christ», in: Dict. De Spiritualitè 2. M. HENGEL, Seguimiento y carisma, 1981 3. R. SCHNACKENBURG, Messaggio morale del Nuevo Testamento, 1971. 4. «La sabiduría de la cruz», en: Revista de espiritualidad, no. 139 (1976) 11) La vita di Cristo, dall’inizio alla fine, è una vita illuminata e guidata dallo Spirito Santo. Cristo risorto dando alla Chiesa il suo Spirito nella Pentecoste, le ha dato il suo principio vivificante, che l’accompagnerà lungo tutta la storia e porterà tanti uomini alla santità. In un certo senso, la Chiesa vive in una perenne Pentecoste, e lo Spirito Santo agisce con parresía, quando vuole e come vuole, nell’interiorità dell’essere umano. I carismi, doni dello Spirito Santo al servizio della Chiesa, sono destinati a tutti e mostrano, da un verso, la presenza, la vitalità e la libertà dello Spirito nel suo agire e, dall’altro, arricchiscono in modo straordinario la vita spirituale degli uomini che li hanno ricevuti. Due atteggiamenti fondamentali sia della Chiesa sia del cristiano in confronto con l’agire dello Spirito sono: l’ascolto attento e umile alla sua voce e la docilità alle su ispirazioni. BIBLIOGRAFIA 1. G. FERRARO, Lo Spirito e Cristo nel Vangelo di Giovanni, Paideia, Brescia 1984 2. Nuovo Dizionario di spiritualità, la voce: Spirito Santo 3. LÉON-DUFOUR, Vocabolario de teología bíblica, el término: Espíritu, Espíritu de Dios 4. Nuevo dizionario di teologia biblica, Spirito Santo 5. «Lo Spirito del Signore», in: Parola, Spirito e Vita, no. 4 (1981) 12) Il sacramento del Battesimo è necessario punto di riferimento di ogni spiritualità cristiana. Mediante il Battessimo, infatti, diventiamo figli di Dio, membri della Chiesa, fratelli nella fede. Nel Battesimo anche siamo illuminati e rinvigoriti per spogliarci

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dall’uomo vecchio, che vive nelle tenebre del peccato, e rivestirci dell’uomo nuovo, che vive nella luce di Cristo glorioso, fonte di ogni grazia e salvezza. La spiritualità battesimale è quindi un tratto irrinunciabile della spiritualità cristiana. Essa ci spinge ad essere più consapevoli di vivere già nel mondo della redenzione e della grazia; di appartenere alla Chiesa, istituzione e strumento di comunione e di salvezza; di lottare contro le forze del male che cercano in vari modi di spegnere la Luce di Cristo che è in noi; di proclamare la buona novella di Cristo e della sua salvezza ad ogni essere umano; di vivere nel nostro essere e nel nostro operare il mistero della Pasqua di Cristo, nel quale siamo stati immersi al momento del nostro Battesimo. BIBLIOGRAFIA 1. Nuevo dizionario di spiritualità, voci: iniziazione cristiana 2. Nuovo dizionario di teologia biblica, voci: Battesimo 3. La spiritualità del Nuovo Testamento (a cura di R. FABRIS) 4. Dizionario di spiritualità (a cura di ANCILI), voce: Battesimo 13) L’Eucaristia è il centro di tutta la vita cristiana e, quindi, di tutta la spiritualità; in essa infatti, Cristo stesso, con la sua umanità e con la sua divinità, ci si da personalmente e ci mostra il suo amore. Cristo Eucaristia, come una nuova manna, ci si offre come alimento per sostener l’uomo nel cammino della vita verso la patria eterna. Cristo Eucaristia ci si da anche come vita, e ci fa partecipi della sua vita divina, facendoci perdere a poco a poco il gusto delle cose terrene e donandoci il gusto delle cose del cielo. Cristo Eucaristia ci unisce a Lui, ma anche crea in noi il vincolo della comunione ecclesiale e della fratellanza sotto il segno della carità, della condivisione e della collaborazione. Non soltanto il tempo della celebrazione eucaristica ma tutta la giornata del cristiano deve essere eucaristica: non c’è infatti attività che non possa essere unita alla Eucaristia che in ogni momento del giorno si sta celebrando sulla terra. Questo carattere eucaristico della vita si manifesta poi in diverse pratiche come le comunioni spirituali, l’adorazione eucaristica, le visite alla Eucaristia. BIBLIOGRAFIA 1. BENEDETTO XVI, Sacramentum Caritatis, soprattutto la terza parte. 2. J. RATZINGER, Il Dio vicino. L’Eucaristia cuore della vita cristiana, San Paolo 2003 3. M. GAGLIARDI, Introduzione al mistero eucaristico. Dottrina, liturgia, devozione, San

Clemente, Roma 2007 4. P. PARENTE, Esperienza mistica dell’Eucaristia. Croce e pane follia d’amore, Città

nuova, Roma 1981 5. SAUVÉ, L’Eucaristia intima, Vita e pensiero, Milano 1944

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14) Sia la teologia che la spiritualità mariana sono state profondamente rinnovate dai documenti del Concilio Vaticano II, specialmente Lumen Gentium, fino ai nostri giorni. Sotto la spinta degli insegnamenti del Vaticano II, di Paolo VI (Marialis cultus) y di Giovanni Paolo II (Redemptoris mater), ci sentiamo portati ad approfondire nelle le fonti evangeliche il mistero di Maria, donna spirituale, che ha pellegrinato nella fede e, per tanto, modello per noi di una vera spiritualità cristiana, vissuta nella sua concreta condizione di donna, vergine, sposa e madre. Nella spiritualità cristiana Maria è anche madre di ogni cristiano, a cui si affida filialmente in tutte le vicende dolorose e gioiose della vita. Certamente la spiritualità mariana è qualcosa interiore, ma che tende per sua natura a manifestarsi al esterno mediante il culto alla Madonna con espressioni tanto diverse, tra le quali spicca la corona del rosario e i pellegrinaggi ai santuari mariani. BIBLIOGRAFIA 1. PAOLO VI, Esort. Apost., Marialis cultus 2. GIOVANNI PAOLO II, Enc. Redemptoris Mater 3. J. RATZINGER, La figlia di Sion. La devozione a Maria nella Chiesa, Jaca Book,

Milano 1979 4. M. THURIAN, Maria, Madre del Signore, Immagine della Chiesa, Morcelliano, Brescia

1980 5. AA. VV., Maria de Nazaret, ¿Quién eres?, Ed. De espiritualidad, Madrid 1977 AREA PRATICA 15) Bisogna chiarire fin dall’inizio il concetto di lectio divina riguardo ad altri concetti simili come, per esempio, lettura spirituale o commento biblico. La lectio divina, in quanto metodo, ha le sue origini nello stesso giudaismo, ma raggiunge il suo modo pieno nel Medioevo con le cinque tappe seguenti: lectio, meditatio, oratio, contemplatio et operatio. Questo metodo rivela le dinamiche psicologiche e spirituali coinvolte nella esperienza viva e attuale di Cristo per mediazione della Sacra Scrittura. Così diventa un gran aiuto per capire l’arricchente interazione tra Bibbia e vita. Sott6o l’azione costante dello Spirito Santo, l’orante viene a poco a poco spiritualmente trasformato dalla stessa dinamicha interna alla lectio divina e portato a dare frutti per la vita del mondo. BIBLIOGRAFIA 1. GUIGO IL CERTOSINO, Scala claustralium 2. ANTONIO IZQUIERDO, Lectio divina. Breve introduzione al metodo, APRA 2008 3. Credere oggi, In ascolto del Maestro: La Lectio divina, n. 156 (2006)

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4. M. COLOMBÁS GARCÍA, La lectura de Dios. Aproximación a la lectio divina, Monte Casino, Zamora 1995

5. INNOCENZO GARGANO, Iniziazione alla lectio divina, EDB 1993 6. MARIO MASINI, Iniziazione alla lectio divina, Messaggero 1988 16) La preghiera è costituita da un doppio movimento: Dio che cerca l’uomo e l’uomo che cerca incontrarsi con Dio. Questo movimento discendente e ascendente della preghiera incornicia tutti i rapporti di Dio e l’uomo nella Bibbia. L’uomo incontra Dio e Dio l’uomo in modo assolutamente personale, ma non individuale, perché l’incontro si realizza sempre nella comunità di fede che è la Chiesa, e particolarmente nel culto cristiano. C’è la preghiera vocale e quella mentale; c’è il metodo meditativo e quello contemplativo: ogni orante deve trovare il modo e il metodo che più gli aiutino a incontrarsi con Dio. La preghiera non si limita ad un pezzo di tempo durante la giornata dell’orante, è piuttosto uno stile di vita che percorre l’intera giornata, che diventa così culto spirituale grato a Dio (Rm 12,1). Nella preghiera l’orante trova luce e forza per essere coerente, senza badare alle difficoltà, con la propria vocazione e missione nella Chiesa. BIBLIOGRAFIA 1. CASTELLANO-CERVERA J., Incontro al Signore. Pedagogia della preghiera, Roma

2002 2. G. LERCARO, Metodi di orazione mentale, Milano 1969 3. R. VOILLAUME, Pregare per vivere, Assisi 1972 4. C. ROSSIGNI – P. SCIADINI, Enciclopedia della preghiera, LEV, Città del Vaticano 2007 17) Nella direzione spirituale ci sono sempre tre istanze inseparabili e concomitanti: lo Spirito Santo, agente principale nel cammino di crescita spirituale del cristiano e suo unico vero direttore spirituale; il diretto che, sotto la guida dello Spirito, cresce nella fede e nella carità, nella libertà dei figli di Dio, nell’unità di vita, in altre parole, cresce in una vita secondo lo Spirito; il direttore che, sotto lo stesso Spirito Santo, aiuta il diretto a realizzare pienamente la sua vocazione personale e a discerne saggiamente la presenza dello Spirito Santo, in mezzo ad altri spiriti, in tutti gli aspetti della vita e della storia. Tra il direttore e il diretto dovrà esserci un clima di accoglienza e fiducia reciproca, un atteggiamento di apertura all’unico Spirito per ascoltare la sua voce e lasciarsi illuminare dalla sua Luce. Nell’incontro tra direttore e diretto il primo aiuta il secondo ad una vera conoscenza di sé stesso, stimola l’interiorizzazione e personalizzazione dei principi di vita spirituale, accompagna il processo di crescita, soprattutto nei momenti di difficoltà e di crisi, in modo da garantire scelte oggettive e giuste.

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BIBLIOGRAFIA 1. Nuovo dizionario di teologia spirituale, voce: Padre spirituale, discernimento 2. Dizionario di teologia spirituale (a cura di ANCILI), voce: direzione spirituale 3. M. COSTA, Direzione spirituale e discernimento, Roma 1996 4. M. RUIZ-JURADO, Il discernimento spirituale, San Paolo 1997 5. BRUNO GIORDANI, Il colloquio psicologico nella direzione spirituale, Rogate 1985 6. AA. VV. Direzione spirituale, maturità umana e vocazione, Ancora 1997 18) Per la stessa natura dell’uomo, essere incompiuto e in continuo farsi, la vita spirituale del cristiano esige la crescita e il progresso, cioè il passaggio dall’infanzia alla maturità spirituale fino a diventare l’uomo perfetto in Cristo, tenendo conto di alcuni fattori come la struttura e i processi psichici della persona, le età della vita, il proprio stato di vita, la cultura alla quale si appartiene. Nella spiritualità cristiana questo processo comprende tre tappe: quella dei principianti, che camminano per la via purificativa; quella dei proficienti, che percorrono la via illuminativa e, infine, quella dei perfetti che, attraverso la via unitiva, raggiungono la comunione piena con Dio e quindi la vera santità. Questa santità è integrata fondamentalmente dalla comunione passiva e attiva di fede, speranza e carità con Dio in se stesso e nelle sue mediazioni, e dai comportamenti personali e sociali derivanti da questa stessa comunione. BIBLIOGRAFIA 1. CH. A. BERNARD, Teologia spirituale, Paoline 2. F. RUIZ SALVADOR, Le vie dello Spirito. Sintesi di teologia spirituale, Bologna 1999 3. ROYO MARIN, Teologia della perfezione, Edizioni Paoline, Roma 2003. 4. S. GAMARRA, Teologia espiritual, BAC, Madrid 1994

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LETTURA DI OPERE TEOLOGICHE I candidati alla licenza in teologia sono tenuti alla lettura di due opere teologiche

importanti dell’elenco di autori e opere presentati dalla Facoltà. La scelta delle opere si fa d’accordo con il rispettivo professore dell’area di approfondimento e l’approvazione del Decano, dopodiché si procederà a notificarle in Segreteria. Una volta scelte, le opere non si possono cambiare senza il consenso del Decano. Le opere saranno oggetto di una delle parti dell’esame orale finale di Licenza. Lo studente può anche suggerire e richiedere al Decano la lettura di un’opera non indicata nell’elenco.

L’esame delle opere consiste nell’esposizione di qualche brano dell’opera in modo che si possa verificare che il candidato conosca non soltanto il senso generale del testo, il contesto e l’importanza storica di esso, ma anche la terminologia e la struttura dell’opera. Opere Maggiori - I Padri Apostolici, Tutti gli scritti: (Clemente, Erma, Ignazio d’Antiochia Policarpo,

Barnaba, A Diogneto) - San Basilio il Grande, Le due Regole - S. Gregorio di Nissa, Vita di Mosè; Commento al Cantico dei Cantici - Evagrio Pontico, De Oratione; De diversis malignis cogitationibus; Epistulae - Dionigi l’Aeropagita, Opere complete - S. Massimo il Confessore, Liber asceticus; Capita de Caritate; Capita theologica et

oeconomica. - S. Agostino, Le confessioni - Cassiano, Collationes; Instituta cenobiorum - S. Gregorio Magno, Moralia in Job - Gregorio Palamas, Triadi di difesa dei santi esicasti - S. Bernardo di Chiaravalle, De consideratione - S. Bernardo di Chiaravalle, In Cantica Canticorum - S Ildegarda, Scivias (sci vias Domini) - S. Matilde di Hackerborn, Revelationes (Libro delle grazie speciali) - S. Gertrude la Grande, Rivelazioni - S. Caterina da Siena, Dialoghi - Bonaventura, Itinerarium mentis in Deum; Breviloquim; Incendium amoris - B. Angela da Foligno, Il libro delle mirabili visioni, consolazioni e istruzioni - Ludolfo di Sassonia, Vita di Cristo - Walter Hilton, The Scale of Perfection - Giuliana di Norwich, Revelations of Divine Love - Giovanni Eckhart, I sermoni latini - Giovanni Taulero, Opere - Giovanni Gerson, Teologia Mistica - Giovanni D’Avila, Audi filia - Ludovico Blosio, Institutio vitae spiritualis - S. Teresa d’Avila, Vita

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- S. Teresa d’Avila, Camino di perfezione - S. Teresa d’Avila, Castello interiore - S. Giovanni della Croce, Subida del Monte Carmelo - Francisco de Osuna, Primero, segundo y tercer Abedecedario espiritual - Alonso Rodriguez, Ejercicio de perfección y virtudes cristianas - Luis de Puente, Guía Espiritual - Louis Lallemant, Ammaestramenti spirituali - S. Francisco de Sales Trattato dell’amore di Dio - Pierre di Bérulle, Discorso sulla grandezza di Gesù - Giovanni Surin, Guida Spirituale - Jacques-Bénigne Bossuet, Instruction sue les états d’oraison - S. Alfonso Maria de'Liguori, Glorie di Maria - Mons Gay, Della vita e delle virtù cristiane (3 vol) - P. F. Pollien, La vita interiore semplificata e ridotta al suo fondamento (=Joseph

Tissot, La vita Interiore) - L. Beaudenom, Pratica progressiva della confessione e della direzione spirituale - B. Colomba Marmion, Cristo vita dell’anima - B. Colomba Marmion, Cristo nei suoi misteri - B. Colomba Marmion, Cristo ideale del sacerdote - Adolfo Tanquerey, Compendio di teologia ascetica e mistica - Juan Gonzales Arintero, Evolución mística; Cuestiones místicas - Ambrogio Gardeil, La structure de l’âme et l’esperience mystique - Jean B. Chautard, L’anima di ogni apostolato - Romano Guardini, Il Signore - Vladimir Losskij, La teologia mistica della Chiesa d’Oriente - Reginaldo Garrigou-Lagrange, Perfezione Cristiana e contemplazione secondo S.

Tommaso d'Aquino e S. Giovanni della Croce - Reginaldo Garrigou-Lagrange, Le tre età della vita interiore - Antonio Royo Marín, Teologia della perfezione cristiana - Jean-Claude Larchet, Terapia della Malattie Spirituali. Introduzione alla tradizione

ascetica della Chiesa ortodossa Opere Minori - Il Pastore d’Erma - S. Cirillo di Gerusalemme, Catechesi mistagogiche - Clemente Alessandrino, Pedagogus - S. Giovanni Crisostomo, Sul sacerdozio; Catechesi mistagogiche - S. Benedetto, Regola - S. Giovanni Climaco, Scala del Paradiso - S. Gregorio Magno, Regula pastoralis - S. Bernardo di Chiaravalle, De diligendo Deo; De gradibus humilitatis - S. Brigida di Svezia, Rivelazioni

Page 13: Tesario Licenza in Teologia Spirituale APRA 2013

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- Giovanni Ruysbroeck, L’Ornamento della nozze spirituali; I sette gradi della scala dell’amore spirituale

- Dionisio il Certosino, Della contemplazione; Del discernimento degli spiriti - Tommaso di Kempis, De imitatione Christi - Garcia de Cisneros, Ejercictario de la vida espiritual - Luigi de Granada, Libro de oración y meditación; Guía de pecadores - Pedro de Alcantara, Tratado de Oración y meditación - Ignazio di Loyola, Gli Esercizi spirituali; Diario Spiriuale - S. Giovanni della Croce, Noche obscura - Antonio de Molina, L’Istituzione dei sacerdoti - Pierre Caussade L’abbandono alla Divina Provvidenza - S. Alfonso Maria de'Liguori, Pratica di amare Gesù Cristo; Il grande mezzo della

preghiera - S. Roberto Bellarmino, De ascensione mentis ad Deum - Lorenzo Scupoli, Il combattimento spirituale - S. Francisco de Sales ,Filotea o Introduzione alla vita devota - Jean G. Olier, Il catechismo cristiano per la vita interiore - S. Giovanni Eudes, La vita e il regno di Gesù nelle anime cristiane - S. Luigi Grignon de Montfort, Trattato della vera devozione alla santa Vergine - Antonio Rosmini, Delle cinque piaghe della Santa Chiesa - Antonio Rosmini, Massime di perfezione cristiana - Federick William Faber, Tutto per Gesù; Il creatore e la creatura - Joseph Tissot, L’arte di utilizzare le proprie colpe - S. Teresa del Bambino Gesù, Storia di un’anima - B. Elisabetta della Trinità, Ricordi e ritiri - Anonimo, Racconti del pellegrino russo - Augusto Poulain, Delle grazie d’orazione - J. Schrijvers, I principi della vita spirituale - Eugene Boylan, This Tremendous Lover, Difficulties in Mental Prayer - Ignazio Menéndez-Reigada, Los dones del Espíritu Santo y la perfección cristiana - Dietricht von Hildebrand, Transformation in Christ - Cipriano Vagaggini, Il senso teologico della liturgia (cap 21-22)