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15. VINCOLATO Q SI Q NO 16. ACCESSIBILITÀ': D SI YNO 17. FONTI E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO 18. NOTE: LA FOMTANA " DI NOIA ". GIORNALISTA-STORICO DI TORREMAGGIORE SIG. SEVERINO CARLUCCI SITUATA PRESSO IL CANALE DEL CARPANO, IN ORIGINE ERA UNA FONTE EROGANTE ACQUA POTABILE. NEL 1952 È STATA TRASFORMATA IN UNA FONTANELLA DAL PROPRIETARIO SIGNOR MATTEO DI NOIA, CHE NE CONVOGLIÒ L'ACQUA IN UNA COSTRUZIONE IN MATTONI ALTA POCO PIÙ DI UN METRO E MUNITA DI UN TUBICINO METALLICO PER IL RIEMPIMENTO DI PICCOLI RECIPIENTI. HA CESSATO DI FUNZIONARE DOPO CHE LA FALDA FREATICA CHE L'ALIMENTAVA SI È ABBASSATA. ATTUALMENTE NON È VISIBILE IN QUANTO COMPLETAMENTE COPERTA DALLA VEGETAZIONE. pk ;r t. > •***•.** . i -. •* .-•-•,,- ••( "*a, * - >* -'*T« v '•> * ^ •- > *'*?'* - *. / i«'K»"' *-' » ;5- s -.'J 1 .*••!«•"*-j •.••. ' ..-.<,^"-r—'•', •••:• -'Av^-r^ssfi'i.yv',vfcS?. 5^ . *»•»•. .-.ti.>.-,-/• .-.t V ' •" ..• A -Sri«s^ J '"'.^J'' a?. ^^••': •/%-,; |tJ* .;'• ^> --'K-T'4 -*èù4,'^ "" .,' "*^'>«" ,. % •'-' kVt^.v,^ .*••• •-. .-.Jt .v"-.. #.^- : ^ :>^ -IÌ ' : •^•.•'- ! :v

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  • 15. VINCOLATO Q SI Q NO

    16. ACCESSIBILITÀ': D SI YNO

    17. FONTI E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO

    18. NOTE:

    LA FOMTANA " DI NOIA ".

    GIORNALISTA-STORICO DI TORREMAGGIORESIG. SEVERINO CARLUCCI

    SITUATA PRESSO IL CANALE DEL CARPANO, IN ORIGINE ERA UNA FONTE EROGANTE ACQUA POTABILE. NEL

    1952 È STATA TRASFORMATA IN UNA FONTANELLA DAL PROPRIETARIO SIGNOR MATTEO DI NOIA, CHE NE

    CONVOGLIÒ L'ACQUA IN UNA COSTRUZIONE IN MATTONI ALTA POCO PIÙ DI UN METRO E MUNITA DI UN

    TUBICINO METALLICO PER IL RIEMPIMENTO DI PICCOLI RECIPIENTI. HA CESSATO DI FUNZIONARE DOPO CHE

    LA FALDA FREATICA CHE L'ALIMENTAVA SI È ABBASSATA. ATTUALMENTE NON È VISIBILE IN QUANTO

    COMPLETAMENTE COPERTA DALLA VEGETAZIONE.

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  • da TorremaggioreSeverino Carlucci

    convegnosu tradizionee storia localeCertamente un Museo,qualunque sia la sua deno-minazione specifica, rap-presenta sempre una partedella Storia ed un deter- . IL CAMPA

    CONVEGNO SU TRADIZIONE E STORIA LOCALE(continua dalla 1A pag.)

    minato percorso della Ci-viltà. I suoi reperti raccoltie mostrati al pubblico rin-vigoriscono la memoriadegli anziani e destano lacuriosità dei giovani.

    ca e la realizzazione di que-sta concretezza storico-museale ha detto, in con-clusione: Oggi l'insegna-mento della storia non èpiù quello di una volta,

    : ••; APIAZZA CASTELLQIN SAJ6!JEVÌp)

    Ed è anche naturale che unMuseo che si rispetti deveimprontarsi alla riscopertadelle radici di coloro cheabitano la determinata lo-calità che lo ospita.In un convegno svoltosi nelcastello ducale torremag-giorese si è trattato dellacostituzione di un Museo

    che tanto spaventava,perché si utilizzava unametodologia che costrin-geva a ricordare i nomidei papi, dei re e deicondottieri, nonché tan-te terribili date. Nellanuova direzione della ri-cerca-azione c'è oggi lariconsiderazione e, quin-

    Contadina, allestito pressol'Istituto Agrario Michele DiSangro di San Severo (incontrada Santa Giusta), e lasala del castello svevo tor-remaggiorese che conser-va i reperti fossili rinvenutipresso la diruta Città diFiorentino.Poi fa una netta differen-ziazione dei vari musei di-stinguendoli in lacunari,della civiltà contadina edi quella legata allapastorizia, concludendocon l'affermazione che iragazzi delle scuole ele-mentari sono i più infer-vorati nella ricerca diogni tipo di reperto.Conclude la manifestazio-ne il prof. Giovanni DeVita, nato a Montesant-angelo, residente a Zap-poneta ed insegnante aCassino, il quale in meritoalla sua opera dice: // mio

    Ritirando la richiesta diconvocazione di una Con-ferenza di Servizi per ave-re la concessione di unamedia struttura, ha opera-to un'ennesima forzatura.I padroni, forse in com-butta con ipoliticanti, han-no capito che una mediastruttusentitetutti gìTrovaigente <PRET,Cessa;di riapra indallaNiente

    tore Commercio e di quel-lo Urbanistico la divisionedegli ambienti con il nastrocolorato, anziché i muri.Né sarà operata la riaper-tura senza il nulla-osta deipompieri, all'epoca mancan-te e tutt'ora inesistente.Con questo stato di cose,

    servono per premere suipolitici, attese le elezioniimminenti, pressioni cheserviranno per spingeresugli organi di stampa esullapubblica opinione.Noi siamo convinti che ilCON AD potrà riapriresolo quando la Magistratu-

  • l'Alto Tavoliere di Puglia,basato sul contesto del li-bro Fatto di tradizione, estoria locale scritto dalprof. Giovanni De Vita,Docente di Storie e Tra-dizioni Popolari dell'Uni-versità di Cassino.Sia il libro che il suo Autore,sono stati presentati ai con-venuti da Antonio Carafa,Presidente del CRSEC n.25 (Torremaggiore) e n. 26(San Severo) C che poi hasottolineato che la suapubblicazione è stata pos-sibile grazie al contributofinanziario della localeCivica Amministrazioneed alla collaborazione dialunni ed insegnanti dellalocale Scuola ElementareSan Giovanni Bosco.Il Sindaco Alcide DiPumpo, dopo aver espostoin strettissima sintesi il li-bro (letto in fretta e furia,come suoi dirsi), affermache in un periodo in cuipredomina l'individuali-smo, la museizzzazione diun Ente Locale gli con-sentirebbe di valorizzarela propria Storia e la suarealizzazione richiede-rebbe una fattiva colla-borazione tra la Scuola,la Civica Amministrazio-ne e la Società Civile.Dal canto suo il professorLuigi Amoroso, attualePreside della locale SanGiovanni Bosco, dopoaver ricordato quanti sisono prodigati per laricer-

    Storia come disciplinache ci orienta davveronel tempo presente perchéci fa capire da dove ve-niamo e quali sono lenostre radici ed in checosa consiste la nostraidentità culturale.L'ins. Anna Piccolantonio

    preliminare su un discor-so che deve continuarein una contestualizza-zione di iniziative di ca-rattere culturale.Ho ricevuto l'incarico discriverlo dallallora Sin-daco Matteo Marolla, enel farlo mi sono ispira-

    ricorda che l'idea della co-stituzione di un Museo An-tropologico nacque duran-te l'anno scolastico 1996/97e da allora si è iniziata laraccolta dei reperti e della

    loro documentazione.Benito Mundi, ex Diret-tore della Biblioteca Ales-sandro Minuziano di SanSevero, nel suo interventocita il Museo della Civiltà

    tare all'opera del profes-sor Bronzini, morto unanno fa , creatore delMuseo di Montesan-tangelo ed il suo titolol'ho adattato alla richie-sta di vari committenti.Come deve essere un Mu-seo Demo-Antropologico?Poiché riguarda la sto-ria e la cultura di undeterminato territoriocomprensivo di diversecomunità sarebbe ne-cessario per la sua re-alizzazione un consor-zio tra Comuni.La Cultura popolare noncostituisce il patrimoniodi un singolo individuopoiché la tradizione po-polare è il frutto del Sa-pere Contadino.

    JLja

  • TORREMAGGIORE LL ne-l'UOMO

    ama distruggeredi Seyerino Carlucci

    La Natura crea e nel suoprogredire trasforma, nondistrugge, quello che hacreato. L'uomo, invece,

    crea, trasforma e distruggesecondo il proprio interesseimmediato o duraturo.Questo interesse imme-diato dell'Uomo si chia-ma lottizzazione.Si tratta dell'ennesima lot-ta tra il mattone più omeno selvaggio che nellasua espansione investeuna zona periferica di Tor-remaggiore ospitante dauna ventina d'anni alcunecentinaia di alberi d'ulivodella varietà provenzana.Per fortuna nostra e del-l'albero sacro a Minervaquesti ulivi non verrannodistrutti trasformandoli inciocchi da camino masono pronti ad essereestirpati con tutta la loro

    massa radicale per esse-re trapiantati altrove.L'uliveto in questione è si-tuato all'inizio della stradaprovinciale per Foggia edè stato messo a dimora, conil consenso dei proprietaridel terreno, in un sistemacolturale caratteristicodelle nostre contrade: ilvigneto-uliveto.Tra poco al suo posto ver-ranno edificate ville,villette e villini che moltoprobabilmente verrannoacquistate da coloro che,dubitando della instabili-tà economica del merca-to finanziario, investiran-no il loro gruzzolo nelmattone da essi ritenutoancora redditizio.E' una estensione che ab-braccia quattro ettari di ter-reno ed è delimitata dallastrada provinciale per Fog-gia, dalla strada vicinale delSimeone e dalla tangenzia-le che le collega entrambealla strada dei Rocchitelli.Al centro di questo vastoappezzamento di terrenosta edificato da una ottan-tina d'anni un imponente

    costruzione che si rifa allaclassica villa di campagnail più delle volte adibita aresidenza estiva dei pro-prietari. Anche se non piùsfruttata come abitazioneresidenziale è ancora in ot-timo stato di conservazio-ne con il suo porticato, ilsuo piano elevato e la suaterrazza balconata.Quello che ci resta anco-ra da sapere è se questacostruzione farà la finedel Casino Ancona, fat-to sparire nell'espaced'un matine con le ruspeed i camions ribaltabili,oppure se la stessa co-struzione rientra in quelquaranta per cento di areada lottizzare che, per leg-ge, la ditta lottizzatncedeve mettere a disposi-zione dell'Ente Pubblico.Qualora prevarrà questaseconda ipotesi perchénon adibire questa costru-zione rendendola adattaad ospitare il Museo del-la Civiltà Contadina dicui tanto si è discusso inquesti ultimi giorni in unpubblico convegno?

    Sicuramente la parte setten-trionale di quest'arealottizzataospiterà il proseguimento del-la tangenziale a doppia corsiache, provenendo dalla stradaprovincialechecicoEegaaSanSevero, sfodera sino alla val-lata del Canale Ferrante.Ed allora perché non sfrut-tare questa opportunità vi-sto che la Civica Ammini-strazione di Torremaggio-re è tuttora alla ricerca diuna sede appropriata perospitare degnamente tutti ireperti fissili e fossili rinve-nuti presso la diruta Cittàdi Fiorentino anziché te-nerli rinchiusi in un'ala buiadel Castello ducale?Passiamo la risposta a chi

  • PAG. 4 ì?£- Cui MERIDIANO 16

    Lfi CflNTINfl DI MONTFORTdi Severino CarlucciTORREMAGGIORE. Quella

    costruzione che in vernacolotorremaggiorese viene indicatacome "la cantina di Munrfort" pervia della ristrutturazione dellaparte superiore del suo lato pro-spiciente il castello ducale staper essere sacrificata sull'altaredi sua maestà il mattone.

    Anche se la sua ristrut-turazio-ne, per le Leggi vigenti in mate-ria, poiché è situata nel centrostorico cittadino, deve essereoperata con il materiale edile diprima 'fattura -in questo casomattonacci e pietra crosta- rite-niamo che non sia più possibilein quanto detto materiale non èpiù reperibile.

    Comunque sia, ritenendo chela parte sottoposta a ristrut-turazione sia stata costruita dopoil terremoto del trenta luglio 1627con materiale di risulta, quello checonta è che la cantina si sia sal-vata sia durante quel terremotoe sia dalla presente ristrut-turazione.

    Ma cosa ha di straordinario,cioè di storico e di archeologico,questa cantina?

    Innanzitutto il suo nome. Fattaedificare dal Visconte di Montfortnella seconda decade del XIVsecolo allorquando venne chia-mato dal suo castello situato aldi sopra del "campo basso"! chepoi divenne la Città capoluogo delMolise, dalla giovane Regina dìNapoli Sancia di Maiorca, mogliedel Re Roberto Primo d'Angiò,definito da Dante Alighieri "un reda sermoni" in sostituzione delfeudatario Pipino Conte di Vicoche approfittando delle rivalitàesistenti tra gli Angioini napole-tani, croati e durazzeschi venneestromesso dal feudo dopol'esborso di seimila e duecentoducati.

    Ed il Visconte di Montfort, nel-l'assumere il nuovo incarico feceedificare questa costruzione adi-bendo il secondo piano interratoa tomba, il primo a magazzino ela sopraelevazione ad abitazionee la sua straordinarietà consisteappunto nei due piani interraticomunicanti tra loro in altezza dauna monolitica scala a chioccio-la ricavata da un unico blocco di

    Allorquando agli inizi del se-dicesimo secolo, i de Sangrorientrarono in possesso dei lorofeudi di alcuni dei quali venneroprivati a più riprese per fellonìa,per prima cosa edificarono laloro "taverna"! e quando succes-sivamente si accinsero a far edi-ficare il loro castello tutto il ter-riccio di risulta venne sparso trala taverna e la costruzione del

    Uo

    Sei ancora queuomo del mio tcon le ali malig- t'ho visto - de,alle ruote di torcon la tua sciersenza amore, scome sempre, <gli animali cheE questo sangiquando il fratei"Andiamo ai caè giunta fino a iDimenticate, osalite dalla terr,le loro tombe agli uccelli neri,

    Salvatore Quasdalla raccolta "

    pietra e tuttora esistente. Un'al-tra particolarità di questo edificiola si riscontra nella porta di ac-cesso ai due piani interrati situa-ta di fronte all'ex carcere manda-mentale avente per copertura untetto a due spioventi caratteristi-co di questo tipo di costruzioniprò tempore.

    Come titolare del feudo diTorremaggiore, il Montfort, dopola sua personale abitazione, feceedificare la II torre baronalell chetuttora esiste al centro del castel-lo ducale, sistemandola tra l'an-tica II Turris Maiorisll la torreacquedottiera costruita fin daitempi dell'Imperatore Augusto ela medioevale Torre circolare diNord-Ovest del castello che, co-struita originariamente come re-sidenza padronale, ospitava al-cuni frati dell'Ordine dei Cister-censi.

    Montfort in modo che l'acquapiovana fosse in grado di deflu-ire in due direzioni verso quel-l'avvallamento naturale chiama-to in vernacolo l'Inferriata.

    Con questa operazione è risul-tato che la porta posteriore dellacantina di Montfort è statainterrata per più della metà e laparte superiore visibile è statachiusa con una cancellata tutto-ra esistente.

    Il valore storico della cantinadi Montfort è qui sopra descritto.

    Il suo valore archeologico con-siste in quel monolito costituitodalla scala a chiocciola tra i duepiani interrati che sarebbe oppor-tuno mostrare alla vista dei piùanche se la parte edificata cometomba è attualmente invasa dal-le acque di percolazione.

    (Nella foto: la parte superio-re Nord della Cantina)

    Lacero. Aristotelion ovvero loSport al servizio della pace

    di Ennio GranieriE' di pochi giorni la i

    uno studio presentato a ICentro Operativo Aids,luto Superiore di Sanilestato di diffusione dellaLo studio ha individuato:persone che in Italia vi\il virus Hiv, 18.000 malae che negli ultimi venti ai- 2002) i casi d'Aids s51.700. Dall'analisi diemerso, inoltre, che tre isieropositivi vengono a oza del loro stato di m.momento della diagno;Secondo alcuni, que;dato allarmante, in quaipire che generazioni dnon hanno avuto messguardo dell'Aids.

    La notizia, appresa d;naie, mi fa tornare inetempo, quando nel lontca Lucera fu istituito il GCvizio per il recupero deidipendenti), oggi SERIvire gli otto comuni comil'ambito territoriale dell'6.

  • L'affresco centrale della ex Sala Consiliare del Municipio di Torremaggioreeseguito nel 1908 e restaurato nel mese di marzo del 2004.

    Ho sentito dire da qualche parte che quello del Giornalista è un mestieraccio

    che nel suo complesso comporta preoccupazioni e soddisfazioni e figuriamoci poiquando si deve alternare questa attività " hobbistica "con quella dei lavori dicampagna. Ambedue hanno dei tempi obbligati,tuttavia,conoscendoli anzitempo,cisi può adattare ad essi facendo del proprio meglio.Provvedere alla potatura degli ulivi ed alla sarmentatura delle viti,assistere

    di persona alle manifestazioni della locale PRO LOGO la sfilata dei carri di car-

    nevale, la Sagra della bruschettà ed il fuoco di San Giuseppe,fotografare tuttociò che desta un certo interesse e seguire,attraverso i mass rnedya 1'approssimar-si della bufera che sta per abbattersi in una parte del mondo,diventa possibile

    soltanto quando si è in grado di sfruttare alla meglio il tempo che si ha a di-sposizione .

    Poiché alla porta bussano la campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio

    Provinciale di Poggia e la esportazione della Democrazia in Iraq a suon di bombe

    grazie appunto alla sapiente distribuzione del tempo a disposizione si trova anche

    quello che consente di partecipare a manifestazioni sindacali di protesta comequella indetta dalla Confederazione Italiana Agricoltori nella Capitale.

  • pag. 6 IL CAMPANILE

    servizio da Roma di SEVERINO CARLUCCI

    UN FIUME VERDERoma. Venerdì 21 mano 2003. Primo giorno di primavera.

    Un fiume verde'ha attraversato manifestando una dellepiù belle vie del centro storico della Capitale. Una fiuma-na di operatori agricoli ha invaso la centralissima Piazza.della Repubblica fin dalle prime luci dell'alba ed ognunodei partecipanti ostentava il berretto e la bandiera verdied un cuore anch'esso verde con sopra scritto:

    il mio cuore è agricolo, lasciamolo battere.La manifestazione, promossa dalla CIA (Confederazio-

    ne Italiana Agricoltori) si è svolta pacificamente grazieanche all'ausilio delle Forze dell'Ordine che hanno ga-rantito lo svolgimento del corteo forte di duecentomilapartecipanti ai quali si sono aggiunti altri cinquantamilastudenti che manifestavano contro la guerra in Iraq.Questo fiume verde si è mosso alle ore 9,30 e, percor-rendo via Barberini, via Sistina e via Trinità dei Monti, èpervenuto in Piazza del Popolo alle 11.Quando dal palco, verso mezzogiorno, incominciano aparlare i vari delegati la piazza è gremita, tuttavia versole 13 c'è ancora parte del corteo che affluisce.Con due pullman siamo arrivati a Roma da San Severo,Torremaggiore e Casalnuovo Monterotaro e sono pre-senti i gonfaloni comunali di Apricena e di Troia.

    ALLAH(continua dalla 1" pag.)

    che, al di là del loro credopolitico o religioso, hannoinvocato a gran voce la finedella guerra, anzi di tutte leguerre, ed il ritorno allapace per tutto il mondo.Significativo uno striscioneche superava anche le bar-riere religiose:

    ALLAH e JAHVE1

    INVOCANO PACEEd è anche il nostro pen-siero riassuntivo, ma che,comunque vogliamo sinte-ticamente, enucleare.La manifestazione, pro-grammata all'interno deipartiti del centrosinistra, siè allargata alla Diocesi che,successivamente, ne hacurato la realizzazione.Come dicevo, un corteoimponente, nel quale si ri-scontrava la partecipazio-ne di intere famiglie, rin-graziate dal Vescovo al ter-

    . voi ì aroGiuliani & Co., non soloera criticabile, ma addirit-tura censurabile.Infatti, non vi è stato alcunpubblico documento nelquale l'AmministrazioneComunale, ma anche i par-

    si erano sbagliati.Carissimo onorevole Fini,Giuliani & Co. sono controla guerra e, conseguente-mente, contro di voi chefate partire dalle basi ame-ricane locate in Italia,

    vicine e, stando alle vocisempre più insistenti diuna sua candidatura aconsigliere provinciale,era d'uopo trasgredireanche agli ordini del suovertice politico.

  • Dal palco viene annunciato che alla manitestazioneaderiscono ufficialmente dieci regioni, cinquanta Pro-vince e 364 Comuni, mentre dagli striscioni dei mani-festanti si evince che sono presenti in Piazza del Po-polo tutte le contrade agricole d'Italia.Spiccano per la loro originalità gli sbandieratoti di Oria(Br), gli Scoriatari del Gruppo di Brisighella che con loscoppiettio delle loro fruste hanno accompagnato le notedella Banda Russi di Ravenna, i Mammuttoni sardi ve-stiti di pelli di pecora con i caratteristici campanacci, gruppifolcloristici siciliani e calabresi e mente una gigantescabandiera iridata era sorretta da enormi palloni verdi,un'ovazione ha salutato la delegazione della Campaniaentrata nella piazza al canto di O sole mio.Dal palco viene annunciato che hanno dato la loro adesio-ne alla manifestazione gli onorevoli Passino e Roteili, laConfagricoltura, le Federazioni nazionali della Caccia edella Pesca, dei Tabacchicultori, dei Pastai e di tante altrecategorie di operatori legate al mondo dell'Agricoltura.A mano a mano che i vari relatori si avvicendano al mi-crofono emergono dal loro parlare i problemi cheattanagliano la nostra Agricoltura quali: la pocorimuneratività dei prodotti agricoli ed il loro elevato costodi conduzione; il mancato interessamento dei governantiche nella loro finanziaria in corso hanno stanziato poco afavore del comparto agricolo; l'impegno a migliorarsi as-sunto dai giovani imprenditori e delle imprenditrici;l'adeguamento delle pensioni ai coltivatori diretti e tuttele altre pulsazioni che battono nel cuore agricolo italiano.Oltre ai problemi che affliggono la nostra Agricoltura e leproposte per migliorarla, l'argomento a cui hanno fatto ri-corso i vari oratori è stato quello della Pace. La celebrefrase di Sandro Pertirà si svuotino gli arsenali e si riempinei granai è stata salutata da uno scrosciante applauso.Anche Lucia Cappelletti, Presidente dell'Associazio-ne La Donna in Campo, a conclusione del suo discorsoha detto che la Pace per noi dev'essere come i paneche mettiamo sotto i denti.Concludendo la manifestazione, mentre la coda dell'im-menso corteo affluiva nella piazza., il Presidente nazio-nale della CIA, Massimo Pascetti, ha detto fra l'altro,che il verde delle nostre bandiere si mescola ai colorìdi questa Pace che non è Pace ma continueremo alavorare i nostri campi uniti e pacifici.

    mine della manifestazione,che è risultata assai com-posta e poco chiassosa.Non sono mancate le per-sonalità politiche e religio-se, così come erano presentìmoltissime associazioni cul-turali, operanti nel sociale enel volontariato, ed i sinda-

    titi della maggioranza chela compongono, fatti salvi,come detto i Cattolici Li-berali, abbiano preso posi-zione contro la guerra.La cittadinanza era convin-ta che la nostra Ammini-strazione Comunale ed isuoi rappresentanti fosse-

    contrariamente a quantoandate cianciando in giro,gli aerei che hanno tra-sportato lo scorso merco-ledì paracadutisti inviati nelnord dell'Iraq ad occupa-re un aeroporto.Ma Giuliani non potevasmentire il suo esserefarfalletta: quale miglioreoccasione, dunque, per di-mostrare di essere tutto edil contrario di tutto?A meno che la sua pre-senza non sia stata resanecessaria da una contin-gente opportunità politica:le elezioni provinciali sono

    Ormai con la faccia che siritrova, nulla può farlo ar-rossire di più.Ma a proposito del laPACE, ora gli è stata tesaun'altra piccola trappola: èstata presentata una richie-sta di mozione consiliareper la PACE, da discutersiin un consiglio monotema-tico, per cui allora sapre-mo veramente la verità suisuoi sentimenti.Si dissoderanno Giuliani &Co. dalla linea dei loro parti-ti che governano l'Italia eche, come detto, sono affian-co agli USA contro l'Iraq?

    ci di alcuni paesi vicini.Uria critica negativa daparte di moltissimi cittadi-ni, ma anche di tanti par-tecipanti al corteo, è statarivolta ai politicanti localidi Alleanza Nazionale, sin-daco in testa, bardato conregolare fascia tricolore,anche se indossata quan-do si stava per attraversa-re il centro della città.Se, infatti, la presenza deiCattolici Liberali potevaessere ampiamente giu-stificata visto che aveva-no, discostandosi dalle po-sizioni di Alleanza Nazio-nale e di Forza Italia, fat-to affiggere un manifestocontro la guerra, quella di

    ro in sintonia con i loro par-titi e che condividessero lescelte operate dal governocentrale.Evidentemente i cittadini diSan Severo, e noi con loro,

    k o i n èC e n t r o A r t i vi s i v *

    P.zia AndreaCasta IOC i t t à di A p i e e n a (Fg)

    dal 29 marzo al 45 aprile 2003dal 6 al 22 aprile per appuntamento

    8 OLO TROVI NELLE EDICOLE DI:San Severo, Apricena, Torremaggiore, Poggio Imperiale, San Paolo diCivitate, Lesina, Chieuti, Serracapriola, Rodi Garganico, Carpino, Vico,Cagnano Varano, Ischitella, Vieste, San Giovanni Rotondo, San Marco inLamis, Sannicandro Garganico, Manfredonia, Rignano Garganico, Monte iSant'Angelo, Foce Varano, Peschici, Marina di Lesina, Zapponeta. j

    ^ IN INTERNET ALL'URL: w w w . i I c a m p a n i l e . i t J

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    Due momenti della manifestazione romana della Confederazione Italiana Agri-coltori :Foto sopra : in Piazza della Repubblica o Esedra; /fcnAFoto sotto : in Piazza del Popolo.

  • LaGrande ECONOMIA Domenica 4 Maggio [email protected]

    Tei. O2-574941Fax O2-574OO444j

    VINCITORE ASSOLUTO È RISULTATO L'OLIO SICILIANO TITONE-DOP VALLI TRAPANESI". IL PREMIO "BIOL-PUGLIA" ALL'AZIENDA MINERVINI DI MOLFETTA

    L'olio della Fortore vince il "Biol" di AndriaAlla coop di Torremaggiore il premio per il miglior frantoio con il "Terra Maioris"

    BARI - L'olio extravergine d'oliva biologico italiano si ricon-ferma anche quest'anno leader a livello' mondiale e trova inCapitanata il miglior frantoiano nel "Terra Maioris", prodottodalla cooperativa Fortore di Tbrremaggiore. L'olio foggiano èarrivato sul podio dell'ottava edizione del Premio Biol nellacategoria "Biol Frantoio". Vincitore assoluto, invece, è risul-tato l'olio siciliano "Titone - Dop Valli Trapanesi" dell'aziendaTitone di Marsala: il migliore dell'annata 2003, tra gli oltre170 oli in gara giunti da vari continenti. Secondo posto al "Bo-sco Falconeria" dei produttore Simetì Taylor di Partinico (Pa-lermo) e terzo al "Marcialla" dell'omonima azienda di Barbe-rino Val d'Elisa (Firenze). Miglior straniero, al quinto posto,un olio cileno., T'Olave - Valle Gran-de". Nelle altre tre categorie princi-pali, oltre alla cooperativa dell'Al-to Tavoliere, il premio "Biolpack" èandato al "San Giuliano" dell'azien-da Domenico Manca.di Alghero,che si è aggiudicata anche il "Biol-blended". Un ulteriore riconosci-mento all'oro verde della terra fog-giana è arrivato con la menzionespeciale all'olio fuori concorso "Oil-Bios" dell'azienda Monini che è im-bottigliato sul Gargano, a Carpino.La decisione è stata resa nota ieria Bari presso la locale Camera diCommercio, organizzatrice dellamanifestazione insieme con il Cibi,Consorzio italiano per il biologico.Tre giorni di lavoro per i 18 giuratidel Biol, esperti di tutto il mondo,che hanno assaggiato e valutandooltre 170 extravergini d'oliva biologici provenienti dall'Italiae dall'estero (Egitto, Israele, California, Argentina, Perù, Cilee Arabia}. "E1 la prima volta che partecipiamo al Biol - ha di-chiarato Leonardo Tàrolla, presidente della cooperativa For-tore di Torremaggiore, che ha ritirato il premio - è un rico-noscimento prestigioso che offre al nostro prodotto una ve-trina internazionale". Il presidente della giuria internazio-nale, Antonio Zelinotti, ha rimarcato il valido livello mediodegli oli partecipanti alla gara, "nonostante le avversità chequest'anno hanno causato un generale calo quantitativo equalitativo deDa produzione olivicola". "I migliori oli - ha ag-giunto - come ormai da tradizione, sono risultati quelli sici-liani, sardi e pugliesi. Si conferma poi il divario tra italiani estranieri: a parte la rivelazione cilena, e un discreto livellodi greci, spagnoli e portoghesi, l'extravergine estero non rie-sce a stare al passo". Tra gli altri riconoscimenti territoriali,infine, il "Biol-Puglia" è andato al fruttato intenso ''Marcina-se" dell'azienda Minervini di Molfetta, l'anno scorso vincite-

    ONE, CONSUMI € MERCATIIVldOLTURA BIOLftGlCA

    I VINCITORI. Leonardo Tarate, presidente della Fortore di Torremaggiore, e Maria Massari della Minervini dì Molletta, «natrice del Biol

    IfÌASCHEDA "

    ! La gara degli olii

    Hi Premio Biol; giunto quest'anno al-l'ottava edizione, è l'unico concorso

    ;al mondo riservato ai migliori oli ex-'travergini biologici, entrato a pieno'titolo tra i più rilevanti'appunta-nieriti internazionali del settore-, la

    "manifestazione, organizzata'd'alia'Camera dì Commercio dì Bari,,cpn.direzione tecnica e coordinamento'del CiBÌ, l'organismo die in Puglia sìoccupa di biocertifìcazione per con-to di Icea. h.i incluso anrhp work-'

    vnale su produzioni, consumi e mèr-'.cati in vari Paesi, curato dall'Osser-vatorio.per l'Olivicoltura Biologica.

    • Un'intera giornata che, tra i tanti in* 'terventi, ha offerto anche un'indagi-ne-studio sui meccanismi della for-mazione dei prezzi. Oltre al Premio8ioi che, come sempre premia l'olioexlravergine biologico di migliorequalità, già imbottiglialo all'originee pronto per la commerciaiizzazio-

    . ne, la competizione dell'oro vérdebiologico prevede anche altre tre ca-tegorie principali. Il trofeo 'Biolpack"

    confezionamento di prodotto cori i!migliore design e con la migliore epiù esaustiva etichettatura, mentreii "Bìolblended" va al miglior blen-ded, cioè il prodotto finito, quindi•anch'esso imbottigliato, commercia-lizzato cori'marcni non del produt-tore, ma che abbia comunque origi-•fie.e qualità certa, il "Bio! Frantoio",-infine, è il nuovo e specifico premioper il miglior olio di frantoio. Sono,inoltre, previsti dei riconoscimentiper le selezioni territoriali, come per'esempio il "Biol Puglia", nonché al-

    PROMOSSO DALL'APO-CNO

    Un consorzio per valorizzare'extravergine denocciolato

    FOGGIA - Un consorzio per la tutela e la valoriz-zazione dell'olio extravergine di oliva denocciola-to di Capitanata. E' il progetto promosso dall'Às-sociazione Provinciale degli Olivicoltori aderenteal Cno, presentato ieri mattina all'interno del ca-lendario delle iniziative promosse dalla 54esimaedizione della Fiera Internazionale dell'Agricoltu-ra. «La nascita del consorzio - afferma CostantinoMastrogiacomo, presidente dell'Apo - formato daproduttori e associazioni di categoria, costituisceun evento importante all'interno di un program-ma per la valorizzazione delle produzioni tipichedi qualità, ed in particolare dell'olio extravergine

    di oliva», un progetto cui ha aderito an-che la Camera di Commercio. Propriocon olive della Capitanata la toscanaCarapelli ha sperimentato per prima ildenocciolato: il percorso che intende in-traprendere adesso l'Apo-Cno è quellodi costituire una forte immagine dimarchio. «Le nostre; produzioni tipiche -aggiunge Mastrogiacomo - e tra questel'olio extravergine, non riescono ancoraad imporsi all'attenzione del consuma-tore ed il mercato è ancora saldamenteoccupato dalla grande distribuzione edai grandi marchi in grado di imporre, aproprio vantaggio livelli di prezzo non

    remunerativi per i nostri produttori e di investi-re budget considerevoli nel campo della promo-zione». L'idea, adesso, è proprio quella di "concor-rere" con le aggregazioni produttive più conosciu-te, vedi Toscana, Umbria e Liguria. L'adesione alconsorzio e la disponibilità del marchiò passeràattraverso il filtro a maglie strette di un discipli-nare messo a punto dall'Ape: indicati i metodi riraccolta e conservazione delle olive, i jnetodi edefogliazione e lavaggio, fino alla prtparazion

    Costantino Mastrogiacomo

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