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di GUIDO BAROSIO foto OFFICE DU TOURISME ET DES CONGRÈS DE PARIS e HEYMANN RENOULT ASSOCIÉES Toujours «P ARIGI È SEMPRE UNA BUONA IDEA», ESCLAMAVA AUDREY HEPBURN NEL FILM ‘SABRINA DEL 1954. E OGGI È ANCORA COSÌ, PER CHIUNQUE SAPPIA GODERE LO CHARME UNIVERSALE DI QUESTA CITTÀ-MONDO. ANDIAMO A ESPLORARE, EVENTO PER EVENTO, GLI APPUNTAMENTI DELLA ‘SAISON CULTURELLE 2017’: UN CALENDARIO DI INIMITABILE RICCHEZZA Paris Il Grand Palais © Office du Tourisme et des Congrès de Paris

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di GUIDO BAROSIO foto OFFICE DU TOURISME ET DES CONGRÈS DE PARIS e HEYMANN RENOULT ASSOCIÉES

Toujours «PARIGI È SEMPRE UNA BUONA IDEA», ESCLAMAVA AUDREY HEPBURN NEL FILM ‘SABRINA’ DEL 1954. E OGGI È ANCORA COSÌ, PER CHIUNQUE SAPPIA GODERE LO CHARME UNIVERSALE

DI QUESTA CITTÀ-MONDO. ANDIAMO A ESPLORARE, EVENTO PER EVENTO, GLI APPUNTAMENTIDELLA ‘SAISON CULTURELLE 2017’: UN CALENDARIO DI INIMITABILE RICCHEZZA

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alle aggressioni con il più monumentale programmaculturale che abbia mai concepito. La ‘Saison cultu-relle 2017’ – oltre 500 appuntamenti tra esposizioni,teatro, danza, cinema, moda, circo, design, letteratura,arti visive, musica, artigianato artistico, multimedialità,spettacoli di strada, fotografia – vede impegnati con-temporaneamente lo Stato – tramite il Ministero dellaCultura e della Comunicazione e quello degli AffariEsteri e dello Sviluppo Internazionale – la Città di Parigie la Regione Ȋle-de-France. Obiettivo dichiarato delprogramma, quello di fare della cultura «la prima desti-nazione turistica di Francia», come ha affermato il mini-stro della Cultura Audrey Azoulay. Mentre, in tema disicurezza e di paure contro cui vaccinarsi senza timore,non possiamo che sottoscrivere il proclama di VictorHugo: «Salvare Parigi è più che salvare la Francia, èsalvare il mondo. Parigi è il centro stesso dell’umanità.Parigi è città sacra. Chi attacca Parigi attacca in massatutto il genere umano». E ora – con la curiosità degliesploratori metropolitani – immergiamoci nel programmadella ‘Saison culturelle 2017’ per annotarci gli appun-tamenti imperdibili da qui alla fine dell’anno. Iniziamocon le due dimore reali che celebrano i fasti delledinastie francesi: Versailles e Fontainebleau. Primaancora che un castello, uno stupendo castello, Ver-sailles è un sinonimo: sinonimo di regalità, sinonimodi opulenza, sinonimo di grandeur, sinonimo di mera-viglia, sinonimo di eleganza. Esibizione del potere asso-luto di Luigi XIV, si estende per una superficie di 63154metri quadrati, ai quali vanno ad aggiungersi 815 ettaridi parco con 93 giardini. In grado di lasciare ammiratie stupefatti a ogni visita, fece esclamare a Monte-squieu: «Odio Versailles perché ogni uomo appareinsignificante. Amo Parigi perché rende ogni uomoimportante». Due le grandi mostre in programma: ‘Pie-tro il Grande, uno zar in Francia. 1717’ (fino al 24settembre) e ‘I visitatori di Versailles’ (dal 24 ottobreal 25 febbraio 2018). Nella prima si rievoca la storica

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Quando la bellezza non basta, arrivaParigi. Perché Parigi offre il valoreimmateriale delle sue atmosfere,dell’art de vivre compiaciuta e com-piacente in ogni dettaglio del quoti-diano, di una propensione naturale

al piacere, all’edonismo, all’eleganza che si coglie neigesti, negli sguardi, negli atteggiamenti, nei bistrot, neiboulevard, dai quai sulla Senna, dai battelli che offronoprospettive sempre diverse navigando il fiume, daquelle tante cose – piccole o immense – che fannosempre la differenza. Tra le grandi città del mondo –Londra, New York, Tokyo… – Parigi è competitiva inassoluto sul fronte artistico, monumentale, gastronomico(dove vince senza fare prigionieri), culturale, cinema-tografico (la più alta concentrazione di sale in assoluto),musicale e teatrale, ma supera i competitor per quellocharme romantico e gaudente che ha fatto dire adErnest Hemingway: «Ci sono solo due posti al mondodove possiamo vivere felicemente: a casa e a Parigi».E il gioco delle citazioni (di parigini e non) potrebbeproseguire all’infinito, coinvolgendo generazioni di pro-tagonisti dell’arte, della letteratura e del cinema, perché‘il piacere di vivere Parigi’ ha radici profonde e semprefertili. Honoré de Balzac affermò: «Parigi è come unoceano. Gettateci una sonda e non ne conosceretemai la profondità. Provatevi a percorrerlo, a descriverlo:per quanto sia grande la cura che mettereste nel per-correrlo, nel descriverlo, per quanto siano numerosi einteressanti gli esploratori di questo mare, vi si ritroverà

differiscono tutti gli uni dagli altri. Si finiva sempre pertornarci, a Parigi, chiunque fossimo, comunque essafosse cambiata o quali che fossero le difficoltà, o lafacilità con la quale si poteva raggiungerla. Parigi nevaleva sempre la pena e qualsiasi dono tu le portassine ricevevi qualcosa in cambio». Chiudiamo la rassegnacon le parole di Friedrich Nietzsche – «Come artista,un uomo non ha altra patria in Europa che Parigi» –perché siamo arrivati ad un nuovo capitolo della nostrapromenade. L’odio genera sovente vigorosi anticorpie la capitale francese – attaccata dai fondamentalismiperché da sempre patria di ogni libertà – ha risposto

sempre un luogo vergine, un antro sconosciuto, fiori,perle, mostri; qualcosa d’inaudito, insomma, dimenticatodai subacquei visitatori letterari». Sacha Guitry sintetizzòun concetto profondo ed essenziale: «Essere pariginonon vuol dire esserci nato ma esserci rinato». Sempredi Hemingway quella che è forse la citazione piùnota: «Se hai avuto la fortuna di vivere a Parigi da gio-vane, dopo, ovunque tu passi il resto della tua vita,essa ti accompagna perché Parigi è una festa mobile».E ancora, sempre lui, l’americano più parigino disempre, e sempre dal capolavoro ‘Festa mobile’: «PerParigi non ci sarà mai fine e i ricordi di chi ci ha vissuto

APPUNTAMENTI DA NON PERDERE

Cité de la Musique – Philharmoniede Paris‘Week-end Divas’ (10 e 11 giugno)omaggio a Maria Callas e CesariaEvora

Opéra National de Paris‘La vedova allegra’ di Franz Lehar(Opéra Bastille, dal 9 settembre al 21ottobre)‘Così fan tutte’ di Wolfgang AmadeusMozart (Palais Garnier, dal 12settembre al 21 ottobre)

Paris l’étéEventi e spettacoli in luoghi inattesi ditutti gli arrondissement (dal 15 luglio al 6 agosto)

Techno Parade La grande festa della musicaelettronica, previsti oltre 400milapartecipanti (24 settembre)

Nuit Blanche 2017Spettacolare installazione temporaneadi opere d’arte nei luoghi emblematicidella città (7 ottobre)

Paris PhotoAl Grand Palais, la maggiore mostramercato al mondo del settore. Oltre180 tra editori e gallerie per unpercorso attraverso la storia e ilpresente della fotografia(dal 9 al 13 novembre)

La Tour Eiffel

Il Grand Palais

La Senna

Fontainebleau Il Grand Palais Notre-Dame

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le mostre di altissimo livello in programma: ‘Rodin,l’esposizione del centenario’ (fino al 31 luglio),‘Gauguin, l’alchimista’ (dall’11 ottobre al 22 gennaio2018) e ‘Irving Penn’ (dal 21 settembre al 29 gennaio2018). La prima celebra l’anniversario della morte diuno sculture che segnò, come pochi altri, sia l’operadei contemporanei che quella dei suoi eredi per granparte del XX secolo, tanto da poter affermare che ci fuun modo di intendere la scultura ‘prima di Rodin’ e unaltro ‘dopo’; la sua lezione ha fatto storia. Furono pre-monitrici le parole del giornalista Paul Gsell, che disseal maestro: «Voi avete esercitato sulla vostra epocaun’azione che, certamente, si prolungherà sulle prossimegenerazioni». Partendo da questi presupposti la mostrapropone, oltre alle sue opere più celebri – ‘Le Penseur’compreso – capolavori di altri artisti convocati al con-fronto: Bourdelle, Claudel, Brancusi, Picasso… L’espo-sizione autunnale avrà come obiettivo valorizzare Gau-guin nei suoi differenti ambiti espressivi, presentandonon solo pitture ma anche disegni, sculture, stamped’arte e ceramiche. Con ‘Irving Penn’ si celebra inveceil centenario della nascita di uno dei maggiori fotografidel XX secolo. La mostra – realizzata in collaborazionecon il Metropolitan Museum di New York – proporràanche i suoi memorabili ritratti alle icone del Novecento:Pablo Picasso, Yves Saint Laurent, Audrey Hepburn,Alfred Hitchcock…E ora le notti! Ma quelle con la N maiuscola, le nottiparigine. Nel secondo semestre del 2017 (date dadefinire), l’Hôtel de Ville (il municipio di Parigi) metteràin scena personaggi e protagonisti della Ville Lumièree di ‘Paris lieu de fêtes’. Dal XVIII secolo ai giorninostri, nessun luogo simbolo mancherà all’appello –ristoranti, bistrot, café-concert, bal tabarin, cave,cabaret – celebrando una joie de vivre dove tirar l’albatra paillettes e cancan. Un immaginario collettivo chesi può evocare con la sentenza di Jean Cocteau:«Tutti a Parigi vorrebbero essere attori e nessuno spet-tatore». La nostra promenade si sposta lungo le rivedella Senna e fa tappa all’Institut du Monde Arabedove, fino al 30 luglio, è visitabile ‘Tesori dell’Islam

in Africa’. Nel luminoso edificio, concepito da JeanNouvel, le esposizioni – sia storiche che artistiche –hanno ruolo di grande significato simbolico e culturale,offrendo un continuo dialogo col mondo islamico. Inquesto caso vengono esplorati 13 secoli di scambi –dall’archeologia all’arte contemporanea – in un percorsoinedito e affascinante che raggiunge Tombouctou,Dakar, Zanzibar, Maghreb e Medio Oriente. Oltre 300opere multidisciplinari e 1100 metri quadrati di superficievisitabile per un appuntamento da veri viaggiatori.Rimanendo in tema di arti etniche e civilizzazione, siresta lungo la Senna (risalendola e superando le sueisole) per arrivare al Musée du Quai Branly (anchequesto ideato dall’architetto Jean Nouvel): la massimaistituzione mondiale dedicata alle arti dei popoli nativi.

visita del monarca di Russia, che trecento anni orsonosoggiornò nella reggia (uno dei più grandi avvenimenticulturali e diplomatici dell’epoca); nella seconda –prima storica collaborazione tra il Castello di Versaillese il Metropolitan Museum of Art di New York – si narra(con l’esposizione di oltre 300 opere) la presenza degliospiti che fecero tappa alla reggia nel suo periodo dimassima magnificenza, tra il 1682 (data di edificazione)e il 1789 (inizio della rivoluzione francese). Fino al 14luglio il castello ospita il Versailles Festival: ecletticocartellone di spettacoli (danza, teatro, musica, fuochiartificiali, opera, balli in costume…) concepiti per farrivivere la magia e la meraviglia della vita di corte. Ma il2017 segna anche l’approdo in reggia di un altrosovrano, il re del gusto Alain Ducasse. Lo chef piùtitolato al mondo ha aperto i battenti in place d’Armes(Pavillon Dufour – Tel. +33.1.30841296 – www.ducas-se-chateauversailles.com) mettendo in scena la suarecente creazione: il ristorante caffetteria Ore, cheprende il nome dal termine ‘bocca’ in latino e strizzal’occhio al concetto di ‘aureo’, esibito in tutte le possibilideclinazioni (stoviglie, decori, arredi…). La carta –affidata allo chef Stéphane Duchiron – punta senzaesitazioni sulle materie prime stagionali (con particolare

attenzione all’agricoltura di prossimità) e sulle suggestionidegli antichi menù di corte rivisitati in chiave contem-poranea. Ore è aperto tutto il giorno (breakfast, pranzoe raffinati snack pomeridiani, con prezzi decisamenteabbordabili) ma non la sera (segue gli orari del castello);per la cena si possono comunque prenotare – soloper gruppi – ‘table d’exception’ per ‘événements uni-ques’. Tanto Versailles evoca opulenza e sfarzo, quantoFontainebleau trasmette una raffinata e aristocraticaatmosfera di famiglia; la reggia, infatti, si caratterizzòper essere – dal XII secolo all’epoca di Napoleone III –una delle dimore preferite dai re di Francia. Nel più‘ammobiliato’ tra i manieri dinastici sembra che il temposia sospeso in attesa del ritorno dei sovrani; come piùvolte viene sottolineato, «il castello ha tutto, mancanosolo i personaggi…». Per la ‘Saison culturelle 2017’Fontainebleau ospita, dal 2 al 4 giugno, il Festivaldella Storia dell’Arte: la manifestazione, gratuita,propone 300 eventi (in soli tre giorni!) tra conferenze,dibattiti, concerti, esposizioni e letture; tema di que-st’anno ‘la natura’, paese ospite gli Stati Uniti,personaggio icona Jeff Koons. E ora la nostra bussola per gli eventi dell’anno puntacon decisione verso Parigi. Al Grand Palais sono tre

Versailles

La Pyramide del Louvre

La Philarmonie de Paris: Grande Salle Pierre Boulez

L’Opéra de Paris al Palais Garnier Il Centre Georges Pompidou Bouquinistes lungo la Senna

L’Ore di Alain Ducasse

La Comédie Française

La Senna

Il Centre Georges Pompidou

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inglese celebre per le serie ‘Swimming Pools’ e ‘GrandCanyon’. E adesso la moda! Che a Parigi trova dasempre dimora d’eccellenza, scenario irrinunciabile,vissuto quotidiano e ispirazione inesauribile. Fino al 16luglio, al Musée Bourdelle si può visitare ‘Balenciaga,l’opera al nero’, dove le creazioni del grande couturierspagnolo – del quale Dior disse: «I vestiti erano la suareligione» – vengono accostate, con sorprendenteeffetto scenico, alle sculture di Émile-Antoine Bourdelle,al quale è dedicato il museo. Nel caso di ‘Dalida’ – icui abiti sono esposti al Palais Galliera fino al 13agosto – vince il mito, il personaggio, la diva; tantoconquistata dalla moda quanto amata dai più grandistilisti del suo tempo. Parigi, col suo almanacco dieventi, vive una stagione che va oltre l’effimero perriaffermare una leadership culturale quotidiana, dagodere giorno per giorno. E lo fa con quella seduttivapredisposizione alla leggerezza che le ha sempreportato innamorati risoluti e mai frettolosi amanti. Celo ricorda Marion Cotillard in ‘Midnight in Paris’ diWoody Allen: «Che Parigi esista e qualcuno scelga divivere in un altro posto nel mondo sarà sempre unmistero per me». wwI

Hotel NapoleonCostruito nel 1928, l’Hotel Napoleon non appartiene a nessuna catena (vera rarità perun cinque stelle parigino) e si fa amare per l’atmosfera sofisticata ma familiare. I suoiarredi richiamano l’arte napoleonica e i mobili sono in stile direttorio; tocco di modernitàper l’elegante palestra all’ultimo piano, aperta dalle 7 alle 22. Ideale la posizione,perfetta per ogni collegamento: siamo nel cuore di Parigi, a pochi passi dall’Arc deTriomphe e a pochi metri dall’ingresso del métro, in 15 minuti si può arrivare ad ognistazione ferroviaria cittadina. Da sempre frequentato dai grandi nomi della cultura edello spettacolo, negli anni ha accolto: Errol Flynn, Orson Welles, Audrey Hepburn,John Steinbeck, Ernest Hemingway e Salvador Dalí. Una nota particolare merita ilristorante Le Bivouac, dove lo chef Olivier Legentil propone i suoi sapori del sud.40 avenue de Friedland – Tel. +33.1.56684321 – www.hotelnapoleonparis.com

Maison BlancheQuando la cucina incontra la storia dell’architettura. La Maison Blanche è qualcosa dipiù che un semplice ristorante gastronomico: è un nido di vetro adagiato sul tetto di unmaestoso palazzo del 1913 – monument classé – realizzato da Auguste Perret. Siamonel XV arrondissement, vicinissimi agli Champs-Élysées, e dalla grande vetrata chechiude la sala si gode un panorama mozzafiato sulla Tour Eiffel. A tavola, negli spazifirmati da Imaad Rahmouni, sembra di essere a teatro; un luogo unico, creato pergodere i sapori di una cucina originale e ricercata. Lo chef Fabrice Giraud propone unpercorso gourmand che parte dai sapori classici di Francia – costantemente rivisitati –per arrivare a marcati accordi mediterranei, sovente arricchiti da tonalità esotiche fruttodei suoi numerosi viaggi.15 avenue Montaigne - Tel. +33.1.47235599 – www.maison-blanche.fr

Pur’ – Jean-Francois RouquetteAl numero 5 di rue de la Paix, vicinissimo a Place Vendôme, si trova uno dei migliorihotel di Francia: il Park Hyatt Vendôme, l’unico ‘palace’ parigino – inaugurato nel 2002– ad aver puntato senza esitazione verso l’arte contemporanea. Nei suoi spazi –concepiti dall’architetto americano Ed Tuttle – la celebre gallerista Darthea Speyer hachiamato a raccolta artisti di tutto il mondo. In questa cornice non si poteva checoncepire una cucina di assoluta eccellenza, quella che oggi conquista ospiti e residentigrazie al talento di Jean-Francois Rouquette, 42 anni. In una sala di grande impatto –limitata da un colonnato circolare e con la cucina totalmente a vista – lo chef proponesapori audaci e creativi, sovente ispirati a un mediterraneo idealizzato e amatissimo,dove cotture rapide ed emulsioni impeccabili permettono l’esclusione di crema e burro.Arte contemporanea anche nell’assiette.5 rue de la Paix – Tel. +33.1.58711060 – www.parisvendome.park.hyatt.com

CHARME PARISIEN

Nella sua magnifica sede – tra specchi, acciai e citazionidi foresta pluviale – sono due le mostre da visitare:‘Picasso primitivo’ (fino al 23 luglio) e ‘L’Africa dellepiste’ (fino al 12 novembre). Nella prima – in un con-fronto tra le opere dell’artista e le arti etniche – si com-prende quanto Picasso sia stato ispirato da forme esuggestioni extraeuropee, dall’Africa all’Oceania, dal-l’America precolombiana all’Asia. Nella seconda siesplorano rotte e carovaniere: strade terrestri, fluviali omarittime che hanno permesso il contatto tra gli uomini,ma anche la circolazione delle merci, delle arti e deisaperi. Sempre considerando la Senna come linea diriferimento, il Musée d’Orsay (esattamente a metàstrada tra l’Institut du Monde Arabe e il Quai Branly) vapreso come tappa d’obbligo. Il contenitore della piùsontuosa collezione di espressionisti al mondo ospitadue mostre imperdibili: ‘Oltre le stelle. Il paesaggiomistico da Monet a Kandinsky’ (fino al 25 giugno)e ‘Ritratti di Cézanne’ (dal 13 giugno al 24 settembre).Di grande raffinatezza artistica e intellettuale il primopercorso, dove la fascinazione per la natura, l’evoca-zione spirituale del paesaggio, la magia dei panorami,vedono uniti nell’ispirazione artisti come Gauguin,Monet, Klimt, Munch, Van Gogh, Kandinsky e i menoconosciuti – ma di straordinario interesse – pittoricanadesi degli anni ’20 e ’30. Più circoscritto il percorsodedicato a Cézanne, dove il maestro viene propostonella sua dimensione di ritrattista e di autoritrattista,attività nelle quali ci ha lasciato oltre 200 opere. Inau-gurato nel 1977, il Centre Georges Pompidou (piùdiffusamente conosciuto come Beaubourg e progettatoda Renzo Piano) compie 40 anni e va segnalato tra ipassaggi irrinunciabili della ‘Saison culturelle 2017’.Nel luogo che «ha rovesciato l’architettura mondiale»,come lo definì il New York Times, vengono allestite treesposizioni: ‘Mutazioni-creazioni/stampare il mon-do’ (fino al 19 giugno), con proposte dell’arte in 3D,‘Walker Evans’ (fino al 14 agosto), dedicata al fotografoiconico della cultura americana del XX secolo, e ‘DavidHockney’ (fino al 23 ottobre), con 160 opere dell’artista

‘La notte stellata’ di Van Gogh

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‘La procession sous les arbres’ di Maurices Denis Il Musée d’Orsay

Gli abiti di Balenciaga esposti al Musée Bourdelle

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