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1 Training 1 – Classi Terze/Quarte/Quinte scuola primaria Lavora su: Comprensione del testo, logica e risoluzione di problemi Obiettivo del training è quello di migliorare la capacità di: - Cogliere gli elementi essenziali in un testo - Individuare informazioni specifiche all’interno di testi dati - Selezionare gli elementi informativi utili per i propri obiettivi - Distinguere tra dati utili e non utili per rispondere alle consegne date - Descrivere situazioni e personaggi - Classificare situazioni, oggetti e personaggi - Confrontare situazioni, oggetti e personaggi - Costruire un continuum mentale tra comprensione del testo, logica e concetti matematici - Costruire un atteggiamento analitico e propositivo verso testi e problemi inediti - Formulare ipotesi di soluzione e controllarle con i dati a disposizione - Distinguere nei testi affermazioni soggettive da affermazioni oggettive - Produrre inferenze a partire dalle informazioni date - Produrre domande possibili e risposte plausibili - Produrre interpretazioni ampie e variegate a partire da testi dati - Descrivere le proprie interpretazioni di testi dati - Produrre conteggi e quantificazioni - Calcolare parametri richiesti sulla base dei dati disponibili - Attribuire punti di vista ai vari personaggi delle storie narrate - Utilizzare dizionari e mappe per raggiungere scopi dati - Rappresentare graficamente oggetti e percorsi su un piano - Riassumere le idee principali presenti in un testo - Ricavare implicazioni a partire dalle informazioni presenti in un testo - Spiegare eventi sulla base di altri eventi - Confrontare eventi per stabilire sequenze temporali - Tradurre un problema in linguaggio naturale in linguaggio matematico - Chiarificare le proprie proposte e soluzioni - Argomentare le proprie proposte e soluzioni - Giustificare le proprie proposte e soluzioni sulla base delle informazioni a propria disposizione - Difendere le proprie proposte e soluzioni in un dibattito Le consegne vanno svolte secondo la modalità didattica del Ciclo di Apprendimento Esperienziale (CAE). Non sono ammesse varianti. Le consegne sono aperte e vertono sulla comprensione del testo, sulla matematica e sulla logica. Possono richiedere ciascuna dei CAE di due-tre-quattro ore massimo. Le consegne vanno svolte nella sequenza indicata. L’applicazione può anche essere non consecutiva (es. un’attività ogni settimana o ogni due settimane). Molte delle domande hanno più risposte “esatte” possibili. E’ importante come vengono argomentate dai ragazzi: se l’argomentazione è condivisibile, la risposta è accettabile come “buona idea”, se l’argomentazione non è condivisibile la risposta è un’ “idea discutibile”. I contenuti toccati sono riferiti a diverse discipline.

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Training 1 – Classi Terze/Quarte/Quinte scuola primaria Lavora su: Comprensione del testo, logica e risoluzione di problemi Obiettivo del training è quello di migliorare la capacità di: - Cogliere gli elementi essenziali in un testo - Individuare informazioni specifiche all’interno di testi dati - Selezionare gli elementi informativi utili per i propri obiettivi - Distinguere tra dati utili e non utili per rispondere alle consegne date - Descrivere situazioni e personaggi - Classificare situazioni, oggetti e personaggi - Confrontare situazioni, oggetti e personaggi - Costruire un continuum mentale tra comprensione del testo, logica e concetti matematici - Costruire un atteggiamento analitico e propositivo verso testi e problemi inediti - Formulare ipotesi di soluzione e controllarle con i dati a disposizione - Distinguere nei testi affermazioni soggettive da affermazioni oggettive - Produrre inferenze a partire dalle informazioni date - Produrre domande possibili e risposte plausibili - Produrre interpretazioni ampie e variegate a partire da testi dati - Descrivere le proprie interpretazioni di testi dati - Produrre conteggi e quantificazioni - Calcolare parametri richiesti sulla base dei dati disponibili - Attribuire punti di vista ai vari personaggi delle storie narrate - Utilizzare dizionari e mappe per raggiungere scopi dati - Rappresentare graficamente oggetti e percorsi su un piano - Riassumere le idee principali presenti in un testo - Ricavare implicazioni a partire dalle informazioni presenti in un testo - Spiegare eventi sulla base di altri eventi - Confrontare eventi per stabilire sequenze temporali - Tradurre un problema in linguaggio naturale in linguaggio matematico - Chiarificare le proprie proposte e soluzioni - Argomentare le proprie proposte e soluzioni - Giustificare le proprie proposte e soluzioni sulla base delle informazioni a propria disposizione - Difendere le proprie proposte e soluzioni in un dibattito Le consegne vanno svolte secondo la modalità didattica del Ciclo di Apprendimento Esperienziale (CAE). Non sono ammesse varianti. Le consegne sono aperte e vertono sulla comprensione del testo, sulla matematica e sulla logica. Possono richiedere ciascuna dei CAE di due-tre-quattro ore massimo. Le consegne vanno svolte nella sequenza indicata. L’applicazione può anche essere non consecutiva (es. un’attività ogni settimana o ogni due settimane). Molte delle domande hanno più risposte “esatte” possibili. E’ importante come vengono argomentate dai ragazzi: se l’argomentazione è condivisibile, la risposta è accettabile come “buona idea”, se l’argomentazione non è condivisibile la risposta è un’ “idea discutibile”. I contenuti toccati sono riferiti a diverse discipline.

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Le consegne mirano a far emergere elementi legati a Strutture di Interpretazione, aZione, Autoregolazione. I ragazzi possono (e devono) consultare il dizionario di italiano e gli altri materiali a loro disposizione (es. mappe geografiche, calcolatrici, ecc.) I problemi sono aperti e mirano a far emergere conoscenze e modi di ragionare dello studente, sui quali si possa a nostra volta ragionare (e farlo ragionare) e lavorarci. Per la scuola primaria: Obiettivi di apprendimento su cui lavora il training (Italiano) Cogliere il significato globale e gli elementi essenziali in testi di vario genere (narrativi e descrittivi), riconoscendone la funzione. Individuare le parti essenziali (introduzione, svolgimento e conclusione) in testi di vario genere. Riconoscere in testi narrativi: sequenze temporali, nessi logici e rapporti di causa-effetto, e produrre semplici schemi di sintesi. Descrivere esperienze di tipo oggettivo e soggettivo e produrre narrazioni con un lessico ricco e appropriato, rispettando l’ordine cronologico e logico degli eventi, esprimendosi in modo chiaro ed esaustivo. Produrre vari tipi di testi sulla base di modelli dati (filastrocche, poesie, racconti realistici, racconti fantastici, racconti a fumetti, fiabe, favole, miti, leggende, descrizioni oggettive, descrizioni oggettive), anche completando e manipolando un testo dato. Obiettivi di apprendimento su cui lavora il training (Matematica) Riconoscere il concetto di frazione e i suoi termini. Eseguire conteggi fino a 1000 di oggetti o eventi, con la voce e mentalmente, in senso progressivo e regressivo e per salti di due, tre, utilizzando quantità, grandezze, successioni numeriche. Eseguire composizioni e scomposizione di numeri naturali. Riconoscere il valore posizionale delle cifre, in particolare dello zero. Utilizzare la proprietà associativa nell’addizione e nella moltiplicazione. Eseguire composizioni e scomposizioni di numeri decimali. Riconoscere il valore posizionale delle cifre nei numeri decimali. Utilizzare riferimenti spaziali per comunicare la posizione propria e di oggetti nello spazio fisico sia rispetto al soggetto sia rispetto ad altre persone od oggetti. Localizzare e rappresentare graficamente oggetti nello spazio e sul piano attraverso sistemi di coordinate.

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Classificare elementi secondo uno o più criteri, formando insiemi, sottoinsiemi, intersezioni di insiemi. Confrontare insiemi stabilendo relazioni tra elementi (uso delle frecce). Utilizzare i connettivi e i quantificatori logici per descrivere situazioni. Individuare in un problema che contiene sia dati utili sia dati inutili i dati utili e la domanda a cui rispondere. Testi: Difficoltà e Ordine di somministrazione

Testo Cl Diff. Ordine per Terza

Ordine per Quarta

Ordine per Quinta

1 – La nuvola nera 3 3M 1

2 – Una montagna di rifiuti giganti

3 3M 2

6 – Una nuova casa 3 3M 3

3 – La caffettiera 3 3D 4

4 – Sto dormendo 3 3D 5

5 – Il ragno Zampalunga 3 3D 6

7 – Tutti in gita! 4 4M 7 1

8 – Non mi piace il mare 4 4M 8 2

9 – Il gioco dei birilli 4 4M 9 3

10 – Il drone 4 4D 4

11 – Le bugie hanno le gambe corte

4 4D 5

12 – I lavabiglie 4 4D 6

13 – I piastrelloni 5 5M 7 1

14 – Cubi da costruzione 5 5M 8 2

15 – Un vecchio puzzle 5 5M 9 3

16 – Tre edifici e un cortile 5 5D 4

17 – Triplo biscotto 5 5D 5

18 – Supereroi 5 5D 6

19 – 5+ 5S 7

20 – 5+ 5S 8

21 – 5+ 5S 9

I 21 Testi Testo 1 – La nuvola nera Leggete (in coppia) il seguente testo: Una nuvoletta nera, piena d’acqua, se ne andava per il cielo, spinta dal vento. “Dove posso far cadere la mia acqua?” domandò tra sé, e si fermò. Guardò giù sulla terra. Vide in un prato tanti bambini che si divertivano, cantavano e ridevano. “No, non posso far cadere la mia acqua sopra quei bambini, si bagnerebbero e potrebbero ammalarsi. E’ meglio che vada avanti ancora un

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poco”. La nuvoletta fece un’altra passeggiata. Si fermò e guardò giù. Vide un ruscello che correva tranquillo. “No, il ruscello non ha bisogno della mia acqua, andrò avanti ancora.” Riprese il suo cammino. Si fermò su una montagna, proseguì volando su un bosco e si fermò un’altra volta… guardò sulla terra e vide tanti fiorellini con le corolle abbassate… i petali sciupati, i gambi ingialliti. E sentì anche le voci di lamento: “Abbiamo sete, regalaci un po’ d’acqua o nuvoletta!”. La nuvola disse tra sé: “Sopra questi fiori posso lasciar cadere la mia acqua. Hanno sete e non aspettano altro”. Difatti la nuvoletta lasciò cadere tante gocce… la pioggia benefica riportò la freschezza e la gioia ai fiori assetati. [testo adattato da www.pianetabambini.it] Adesso rispondete (in coppia) alle seguenti domande: 1. Perché la nuvoletta si muove? 2. Perché non fa cadere le sue gocce d’acqua sui bambini? 3. Perché non fa cadere le sue gocce d’acqua sul ruscello? 4. Perché fa cadere le sue gocce sui fiori? 5. Perché la pioggia viene definita “benefica”? 6. Quante soste fa la nuvoletta nel racconto? 7. Secondo te a cosa serve il testo che hai letto? 8. Quali sono le affermazioni oggettive nel testo? Quali sono quelle soggettive? 9. Cosa ci insegna questo testo? 10. Inventa una domanda che l’insegnante potrebbe farti sul testo e formula una risposta che ritieni corretta. Testo 2 – Una montagna di rifiuti giganti Leggete (in coppia) il seguente testo: Michelino una mattina si svegliò e come sempre fece colazione, si lavò faccia e denti e cercò di aprire la porta per andare a scuola… ma… - Accidenti non riesco ad aprire la porta… E’ bloccata! - esclamò Michelino. Decise allora di chiamare Geltrude e Giuseppe, la sua mamma e il suo papà, neanche loro però riuscirono ad aprire la porta: - Cosa mai la bloccherà? - domandò la mamma di Michelino. - Secondo me si è guastata la serratura… - disse il papà di Michelino. Il bambino salì le scale ed urlò: - Guarda!!! -. Fuori dalla finestra c’era una montagna di rifiuti giganti: bottiglie di plastica giganti, pomodori grandi come elefanti, bucce di banana grandi come orsi… Michelino aprì la finestra, saltò su una pila di cartacce alta come un camion, scivolò giù e corse in paese dal mago Cassonetto. - Aiutami mago! La mia casa è stata sommersa da rifiuti giganti, chi è stato? - - Sono stati i Puzzorelli! Sono dei giganti che vivono aldilà delle montagne… Vedi, piccola mia, loro non hanno ancora imparato a fare la raccolta differenziata, non sanno che la plastica, la carta e il vetro si possono usare ancora e che con gli avanzi di cibo posso far crescere le piante… Buttano via tutto e tutto insieme e ora non hanno più spazio, così vengono a buttare le cose qui! – [testo adattato da www.lapaginadeibimbi.com] Adesso rispondete (in coppia) alle seguenti domande: 1. Perché Michelino non riesce ad aprire la porta? 2. Perché i Puzzorelli hanno buttato i rifiuti addosso alla casa di Michelino? 3. Quanti piani ha la casa di Michelino? 4. Come fa Michelino ad uscire di casa senza farsi male? 5. Nella storia è presente un errore. Qual è? 6. Come potrebbe finire questa storia? Inventa un finale di tre righe e spiega perché secondo te è un finale plausibile. 7. Secondo te a cosa serve il testo che hai letto?

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8. Quali sono le affermazioni oggettive nel testo? Quali sono quelle soggettive? 9. Cosa ci insegna questo testo? 10. Inventa una domanda che l’insegnante potrebbe farti sul testo e formula una risposta che ritieni corretta. Testo 3 – La caffettiera Leggete (in coppia) il seguente testo: Una volta, nel paese di Ciotolina, c'era una caffettiera di nome Piera che voleva sempre essere la più bella e la più brava, e c'era invece una caraffa di nome Genoveffa che era proprio l'opposto di Piera: lei era gentile, disponibile e molto amichevole. Un giorno la caraffa andò a raccogliere l'acqua del fiume, che poi avrebbe venduto a tutti gli abitanti del paese, e proprio quando tutti in paese aspettavano l'arrivo della caraffa piena di acqua fresca, Piera, con aria molto preoccupata, disse: – Non comprate quell'acqua avvelenata, lei vi vuole far morire per derubarvi! –. Sentendo quelle parole tutti fecero per andarsene, ma un mestolo, di nome Bartolo, disse: – Aspettate, chi ci assicura che Piera non stia mentendo? –. – Chi ci assicura che tu non sia d’accordo con Genoveffa? –, disse una forchetta di nome Betta. – E’ vero! Potresti esserlo! –, sussurro un coltello di nome Marcello. – E chi ci assicura che Betta non sia d’accordo con Piera? –, disse un cucchiaino di nome Giovannino. – E chi ci assicura che Giovannino non sia pagato da Genoveffa? –, disse uno stuzzicadenti di nome Fioravanti. Allora il re Frullatore, il più alto e pesante di tutti, col testamento in mano disse: - Basta! Assaggio io quest'acqua! -. Il frullatore assaggiò l'acqua e disse: – È l'acqua più buona che abbia mai bevuto! Voglio nominare mia erede Genoveffa perché mi è sembrata la più sincera e la più brava a mantenere la calma in un momento così difficile –. Venti anni dopo Genoveffa diventò regina e visse felice e contenta, come tutto il suo popolo. [testo adattato da www.lapaginadeibimbi.com] Adesso rispondete (in coppia) alle seguenti domande: 1. Chi è Ciotolina? 2. Chi è Piera? 3. Chi è Betta? 4. Perché il re Frullatore assaggia l’acqua con il testamento in mano? 5. Chi è dalla parte di Piera? Chi è dalla parte di Genoveffa? 6. Perché per Genoveffa si può dire che sia stato un momento difficile? 7. Secondo te a cosa serve il testo che hai letto? 8. Quali sono le affermazioni oggettive nel testo? Quali sono quelle soggettive? 9. Cosa ci insegna questo testo? 10. Inventa una domanda che l’insegnante potrebbe farti sul testo e formula una risposta che ritieni corretta. Testo 4 – Sto dormendo Leggete (in coppia) il seguente testo: Abelardo si è svegliato male stamattina. Quando la mamma è venuta a chiamarlo voleva rimanere nel calduccio del suo lettino. Non aveva proprio nessuna intenzione di alzarsi. Ma il sole era già alto e bisognava andare a scuola! – Svegliati, Abby… sono le sette e mezza! –

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– Uhhm… no mamma, ho dormito poco! – – Sei andato a letto alle dieci e un quarto ieri sera! – – Ho sonno! Sto dormendo! – – Se stessi davvero dormendo non potresti rispondere! – – E va bene, sono sveglio. Ma non voglio uscire dal letto! – – Ma i tuoi amici ti aspettano! La mamma di Lucia mi ha detto che oggi dovrete fare un’interessantissima attività sugli Egizi… – – E’ vero ce l’ha detto la maestra … – – E tu sei appassionato degli Egizi, vero? – – Si mamma, siamo anche stati al Museo, ci siamo andati a piedi… mi è piaciuto tantissimo … – – E allora … cosa facciamo? – – Ok, mamma, mi alzo… – Adesso rispondete (in coppia) alle seguenti domande: 1. In quale mese dell’anno si svolge la vicenda? 2. Quante ore ha dormito Abelardo? 3. Quale classe frequenta? 4. In quale città vive? 5. Perché Abelardo decide di alzarsi? 6. Chi è Lucia? 7. Secondo te a cosa serve il testo che hai letto? 8. Quali sono le affermazioni oggettive nel testo? Quali sono quelle soggettive? 9. Cosa ci insegna questo testo? 10. Inventa una domanda che l’insegnante potrebbe farti sul testo e formula una risposta che ritieni corretta. Testo 5 – Il ragno Zampalunga Leggete (in coppia) il seguente testo: Sul balcone, sotto il cornicione vicino alla pianta di lavanda, c’è un bozzolo giallo, morbido come la seta, attaccato alla parete. Che cos’è questo ovino color dell’oro? Il ragno Zampalunga non ha più voglia di tessere le sue ragnatele tutte d’argento e perle. Fa freddo e vuol riposarsi tranquillamente in attesa della primavera. E’ una mamma che prepara, durante l’inverno, una casina calda e sicura per i suoi ragnetti piccini. Un bel giorno mamma ragno regalerà tante piccole uova che si apriranno al primo sole per lasciare uscire i piccoli ragni. Allora si aprirà anche il bozzolo d’oro… e tutti i ragnetti se ne andranno, passeggiando sui muri del balcone di Priscilla, per tessere e filare in pace le loro ragnatele di fili d’argento. La mamma rimarrà sola sopra al ramo di una pianticella o d’un cespuglio fiorito e Zampella, Zampuccia, Zampardo e Zampetto costruiranno i loro nidi su altri balconi. Ma sarà contenta pensando ai figlioletti laboriosi che canteranno, con il loro lavoro, la dolcezza del risveglio primaverile. [testo adattato da www.pianetabambini.it] Adesso rispondete (in coppia) alle seguenti domande: 1. Cosa vuol dire “ovino” in questo racconto? 2. Come si chiama la mamma dei ragnetti? 3. Quanti ragni ci sono nella storia? 4. In quale stagione si svolge la storia? 5. Quali elementi hanno in comune i ragni di cui si parla nella storia? 6. Metti in ordine cronologico questi eventi: a) i ragnetti di Zampella se ne vanno per il mondo; b) l’ovino si apre; c) Zampella canta la dolcezza del risveglio primaverile; d) inizia l’inverno; e) Zampalunga costruisce il bozzolo; f) Zampella costruisce il bozzolo; g) Zampalunga rimane sola; h) inizia l’inverno; i) Mamma ragno regala le uova. 7. Secondo te a cosa serve il testo che hai letto? 8. Quali sono le affermazioni oggettive nel testo? Quali sono quelle soggettive? 9. Cosa ci insegna questo testo?

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10. Inventa una domanda che l’insegnante potrebbe farti sul testo e formula una risposta che ritieni corretta. Testo 6 – Una nuova casa Leggete (in coppia) il seguente testo: Matteo si è trasferito da poco in una nuova casa. La casa dove abitava prima era molto piccola: un appartamento con una camera da letto, un soggiorno, una cucina, un ripostiglio, un bagno. La casa nuova invece è molto più grande. E’ su due piani. Al piano di sotto vi sono una lavanderia, un bagno, un ripostiglio e una stanza con il caminetto. Al piano di sopra vi sono due camere da letto, una cucina, due bagni, uno studio per sua mamma, una sala insonorizzata per suo papà, un locale palestra. La casa ha un grande giardino con otto buche, che dovranno ospitare altrettanti lampioni. Stamattina è venuto il giardiniere che ha coperto metà di ciascuna buca con delle pietre sagomate. Matteo aspetta con ansia i lampioni! Li userà come porte per giocare a calcio con i suoi amici, come fanno nella squadra degli esordienti in cui gioca da un anno. Adesso rispondete (in coppia) alle seguenti domande: 1. Quanti locali ha la casa nuova di Matteo? 2. Quanti bagni in più di prima ha adesso Matteo? 3. Che età potrebbe avere Matteo? 4. Che lavoro potrebbe fare la mamma di Matteo? 5. Che lavoro potrebbe fare il papà di Matteo? 6. Quante sono le buche nel giardino di Matteo dopo il lavoro del giardiniere? 7. Secondo te a cosa serve il testo che hai letto? 8. Quali sono le affermazioni oggettive nel testo? Quali sono quelle soggettive? 9. Cosa ci insegna questo testo? 10. Inventa una domanda che l’insegnante potrebbe farti sul testo e formula una risposta che ritieni corretta. Testo 7 – Tutti in gita! Leggete (in coppia) il seguente testo: Alessia e Federico sono molto felici, dopo la prima ora di lezione oggi andranno in gita! Finalmente suona la campana. Tutti scendono e trovano in cortile due autobus ad aspettarli, ma gli autisti non ci sono… Le maestre fanno entrare 53 alunni nel primo e 25 nel secondo. Alessia è nel primo autobus e Federico nel secondo. Ma quando gli autisti arrivano dicono: - Non va bene... Ci devono essere lo stesso numero di bambini nel primo e nel secondo autobus… -. Finalmente si parte! La strada è tutta curve e saliscendi e ci vorrà più di mezz’ora per arrivare al parco archeologico. Federico dà una delle sue 12 figurine ad Alessia e lei gliene dà in cambio tre delle sue 18. - Che ore sono? - chiede Federico. - Le 11 e un quarto - risponde Alessia. - Uffa, non arriviamo più! -. - Dai, lamentone! Manca poco… -. - Dammi un’altra figurina! -, continua. - Va bene, eccola! -. - Tieni te ne do due in cambio… -. - Siamo arrivati! -. - Te l’avevo detto! -. Adesso rispondete (in coppia) alle seguenti domande: 1. Quante classi vanno in gita? 2. Perché le maestre fanno entrare 53 alunni nel primo autobus e 25 nel secondo? 3. Quanti ragazzi devono passare dal primo autobus al secondo affinché i due autobus trasportino lo stesso numero di bambini? 4. Perché Alessia e Federico si trovano all’inizio su due autobus differenti? 5. Perché Alessia dice che manca poco all’arrivo? 6. Quante figurine ha Alessia alla fine del racconto? Quante ne ha Federico? 7. Secondo te a cosa serve il testo che hai letto?

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8. Quali sono le affermazioni oggettive nel testo? Quali sono quelle soggettive? 9. Cosa ci insegna questo testo? 10. Inventa una domanda che l’insegnante potrebbe farti sul testo e formula una risposta che ritieni corretta. Testo 8 – Non mi piace il mare Leggete (in coppia) il seguente testo: Non mi piace il mare. I miei mi ci portano tutti gli anni ma io non ci voglio proprio andare. La sabbia della spiaggia che ti si infila dappertutto, il caos sulla spiaggia, i bambini che schiamazzano e giocano a palla… Non mi piace! Mi piace stare tranquilla a prendere il sole in montagna, al fresco, in mezzo ai glicini e agli abeti, ascoltando il ruscello che mi culla con il suo mormorio… Però loro preferiscono il mare quindi dobbiamo fare 50 chilometri ad andare e 60 per tornare, perché facciamo la strada dell’Appennino per evitare la coda, che la domenica sera c’è sempre, tutto in una giornata, tutte le settimane dai primi di giugno fino a fine settembre. E pensare che facendo 10 chilometri potremmo andare sulle Alpi Apuane, un posto bellissimo, dove ci sono ancora tutti i miei amici di quando ero piccola, quando di auto da quelle parti se ne vedevano poche… Adesso rispondete (in coppia) alle seguenti domande: 1. Chi è il/la protagonista della storia? 2. A chi si riferisce l’espressione “i miei”? 3. Quanti chilometri percorre la famiglia citata in un mese per andare al mare? 4. Quanti chilometri percorre nella stagione estiva per andare al mare? 5. Prendi una cartina dell’Italia. Dove si colloca, approssimativamente, l’abitazione della famiglia citata? 6. Perché al/alla protagonista della storia non piace il mare? 7. Secondo te a cosa serve il testo che hai letto? 8. Quali sono le affermazioni oggettive nel testo? Quali sono quelle soggettive? 9. Cosa ci insegna questo testo? 10. Inventa una domanda che l’insegnante potrebbe farti sul testo e formula una risposta che ritieni corretta. Testo 9 – Il gioco dei birilli Sono molto contento perché mi hanno regalato un gioco che si fa con i birilli e con due palle pesanti di gomma dura piena. I birilli sono 12 marroni, 16 gialli e 2 rossi, e si gioca così: su un piano di cemento prima si fa una fila con 8 birilli, poi davanti una da 7, poi una da 6 e così via. Ogni giocatore sceglie una palla, si posiziona a 13 metri dai birilli schierati e deve far rotolare la palla sul cemento e colpirli, buttandone giù il massimo possibile. Ad ogni lancio ottenete 1 punto se avete buttato giù un birillo giallo, 2 se avete buttato giù un birillo marrone e 4 se avete buttato giù un birillo rosso. Se i birilli cadono tutti, oltre ai punti dei birilli caduti ottenete un premio di 9 punti aggiuntivi. La partita si gioca in due e prevede 8 lanci ciascuno. Sembra facile, voi direte, ma non è così. Dentro ciascuna palla di gomma dura è presente una sfera di piombo del peso di 2 Kg che non si trova proprio al centro della palla, ma leggermente di lato, quindi quando la fate rotolare la palla prende traiettorie del tutto inaspettate e all’inizio imprevedibili. Per colpire i birilli bisogna capire bene come tirarla... Adesso rispondete (in coppia) alle seguenti domande: 1. In quali luoghi si può giocare al gioco dei birilli? 2. Quanti birilli vengono sistemati nella prima fila vicino al giocatore?

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3. Quanti metri percorre a piedi in una partita un giocatore? 4. Perché le palle non seguono una traiettoria rettilinea? 5. Quanti punti fate se buttate giù tutti i birilli? 6. Quali dei dati presenti nel problema ti sono serviti per risolverlo? 7. Secondo te a cosa serve il testo che hai letto? 8. Quali sono le affermazioni oggettive nel testo? Quali sono quelle soggettive? 9. Cosa ci insegna questo testo? 10. Inventa una domanda che l’insegnante potrebbe farti sul testo e formula una risposta che ritieni corretta. Testo 10 – Il drone E’ una bella mattinata di primavera e Arianna gioca in un bel prato con il suo drone radiocomandato. Il drone pesa 600 g. Arianna carica al massimo le batterie e mette le quattro grandi nel drone e le due piccole nel telecomando. Posa il drone su un sasso piatto, lo accende e lo fa decollare in verticale ad un altezza di 3 m, poi lo sposta di 30 m verso Nord, di 50 m verso Est, di 90 m verso Sud, di 70 m verso Ovest, di 50 m verso Nord, prima di farlo atterrare di nuovo in verticale. Guarda l’indicatore delle batterie del drone e vede che ha consumato un terzo della carica. - Bene! Allora potrò giocare anche oggi pomeriggio …-, pensa tra sé e sé, ma il papà da dietro gli ricorda che deve ancora finire i compiti… [testo adattato da Giochi d’autunno– Bocconi-Pristem] Adesso rispondete (in coppia) alle seguenti domande: 1. Quale distanza ha percorso il drone? 2. Quali movimenti deve far fare Arianna al drone per farlo tornare al punto di partenza? 3. Quanti metri può fare il drone con una carica di batteria? 4. In quale punto cardinale si trova il drone rispetto al punto di partenza? (es. Nord-est, Sud-ovest, …) 5. A quale distanza si trova il drone rispetto al punto di partenza? 6. Quali dei dati presenti nel problema ti sono serviti per risolverlo? 7. Secondo te a cosa serve il testo che hai letto? 8. Quali sono le affermazioni oggettive nel testo? Quali sono quelle soggettive? 9. Cosa ci insegna questo testo? 10. Inventa una domanda che l’insegnante potrebbe farti sul testo e formula una risposta che ritieni corretta. Testo 11 – Le bugie hanno le gambe corte Leggete (in coppia) il seguente testo: I bambini sono golosi, si sa. E a volte raccontano anche bugie. Maria vive da sola in una casa con 4 stanze insieme ai suoi quattro figli, due maschi di 10 e di 5 anni e due femmine di 12 e di 7. Un giorno trova delle carte di caramelle vicino alla scatola dei dolci che c’è sul mobile nel soggiorno, alto quasi un metro. Raduna tutti i suoi figli in cucina e dice: – Ragazzi, lo sapete che non voglio che mangiate queste caramelle! Sono per gli ospiti! Quanti di voi ne hanno mangiate? –. Alice, la più grande, risponde: – Uno! –, Bruno risponde: – Due! –, Carolina risponde: – Tre! – e Daniele, il più piccolo, risponde: – Quattro! –. I bambini si guardano. Ciascuno di loro sa perfettamente cosa ha fatto ognuno dei suoi tre fratelli e se ne ha mangiate risponde con una bugia, per non essere scoperto. Solo chi non ne ha mangiate dice la verità… – Bene, allora qualcuno di voi dice bugie... ma ho capito chi è stato a mangiarle…– [testo adattato da Campionati Internazionali di Giochi Matematici – Bocconi-Pristem] Adesso rispondete (in coppia) alle seguenti domande: 1. Come fa Maria a sapere che qualcuno dice bugie?

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2. Quanti anni ha Carolina? Quanti anni ha Bruno? 3. Quanti bambini hanno mangiato delle caramelle? 4. Chi le ha mangiate? 5. Quali dati ti sono serviti per rispondere alle domande precedenti? 6. Quali dati non ti sono serviti? 7. Secondo te a cosa serve il testo che hai letto? 8. Quali sono le affermazioni oggettive nel testo? Quali sono quelle soggettive? 9. Cosa ci insegna questo testo? 10. Inventa una domanda che l’insegnante potrebbe farti sul testo e formula una risposta che ritieni corretta. Testo 12 – I lavabiglie Franco e Luisa sono due fratellini di 6 e 8 anni. Oggi vogliono giocare con le loro biglie. Trovano il sacchetto ma… sono tutte sporche di inchiostro! – Dobbiamo pulirle una per una! – dice Franco. – Come sempre! – dice Luisa. Franco e Luisa sono bravissimi: con il prodotto apposito che ha dato loro la mamma si mettono al lavoro, e non è facile perché le biglie sono 240! Franco, se le pulisse da solo, impiegherebbe 30 minuti. Luisa è più veloce e, da sola, ci metterebbe 20 minuti. Iniziano alle 10,55. Franco mette tutte le biglie che pulisce in una scatola, Luisa le divide a metà, le mette in due scatole e ne appoggia una sul termosifone. Franco prende la scatola di Luisa e la pesa: – 576 grammi! E la mia scatola pesa 768 grammi! Ne ho pulite di più io! Sono più veloce! –. – Guarda sul termosifone –, dice Luisa, – Chi è più veloce? –. [testo adattato da Campionati Internazionali di Giochi Matematici – Bocconi-Pristem] Adesso rispondete (in coppia) alle seguenti domande: 1. Quante biglie al minuto pulisce Franco? Quante Luisa? 2. Quanti minuti impiegano Franco e Luisa, mettendosi assieme, a pulire tutte le biglie? 3. A quale ora finiscono di pulire le biglie? 4. Quante biglie ha pulito Luisa? Quante Franco? 5. Quanto pesa una biglia? 6. Quali dei dati presenti nel problema ti sono serviti per risolverlo? 7. Secondo te a cosa serve il testo che hai letto? 8. Quali sono le affermazioni oggettive nel testo? Quali sono quelle soggettive? 9. Cosa ci insegna questo testo? 10. Inventa una domanda che l’insegnante potrebbe farti sul testo e formula una risposta che ritieni corretta. Testo 13 – I piastrelloni – Papà! – dice Donatella, una simpatica bimba di 9 anni, – Avevi promesso prima di Natale che avresti rimesso a nuovo il pavimento della mia cameretta! –. – Certo! – risponde il papà – Guarda… proprio oggi, dopo quattro mesi, mi hanno dato al cantiere dove lavoro i piastrelloni quadrati: marrone scuro per i bordi e marrone chiaro per l’interno… –. Il papà solleva un piastrellone e lo fa vedere a Donatella. – Sono molto belli. Sei sicuro che bastino? –. – Sì, ne ho presi 25 marrone chiaro e 25 marrone scuro e me ne avanzeranno due, uno per colore… –. – Sei sicuro? –. – Sì, sono tutti da 40 centimetri, quindi copriranno esattamente lo spazio del pavimento… –. – E la colla? –. – Me ne hanno dati sei barattoli da mezzo chilo. Mi hanno spiegato che ogni piastrellone ne richiede 50 grammi, quindi dovrebbe bastare… –. – Papà, come fai a mettere esattamente 50 grammi di colla su una piastrella? –. – Uso la bilancia… ogni piastrella

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pesa 460 grammi…–. – Sei sicuro di saperlo fare? –. – Si… tranquilla! – ride il papà – Vedo sempre quelli che lo fanno quando faccio passare i cavi elettrici! –. [testo adattato da Campionati Internazionali di Giochi Matematici – Bocconi-Pristem] Adesso rispondete (in coppia) alle seguenti domande: 1. Quali sono le dimensioni della stanza di Donatella (lunghezza e larghezza)? 2. Quanta colla avanza il papà di Donatella nel pavimentare la camera di Donatella? 3. Come fa il papà di Donatella a mettere esattamente 50 grammi di colla su ciascuna piastrella? 4. Che lavoro fa il papà di Donatella? 5. In quale stagione si svolge il dialogo? 6. Quali dei dati presenti nel problema ti sono serviti per risolverlo? 7. Secondo te a cosa serve il testo che hai letto? 8. Quali sono le affermazioni oggettive nel testo? Quali sono quelle soggettive? 9. Cosa ci insegna questo testo? 10. Inventa una domanda che l’insegnante potrebbe farti sul testo e formula una risposta che ritieni corretta. Testo 14 – Cubi da costruzione A Mario piacciono molto i lavori manuali. Non sta mai fermo un attimo. Smonta e rimonta tutto quello che trova. Con dei cubi di polistirolo bianchi da 14 cm di lato ha costruito la figura solida che vedete sotto, incollandoli leggermente tra di loro. – Papà, quanto pesa? – chiede Mario. – Il polistirolo pesa 1,04 grammi per centimetro cubo, quindi vedi tu… –. Poi ha preso una lattina da mezzo chilo di vernice e ha dipinto la sua creazione tutta di blu. Dopo due giorni la vernice era asciutta, ma a Mario la figura non piaceva più. – Papà, è brutta! –. Allora gli è venuta un’altra idea: smontare tutto e costruire una figura nuova. Con pazienza ha sciolto con l’acqua la colla che teneva insieme i cubi, e poi li ha incollati di nuovo insieme per formare la figura più alta che si potesse fare, che alla fine era alta come lui. – Ecco, questa mi piace! –, dice fiero al papà… [testo adattato da Campionati Internazionali di Giochi Matematici – Bocconi-Pristem] Adesso rispondete (in coppia) alle seguenti domande: 1. Quanti cubi ha usato Mario? 2. Qual è il volume della figura che ha costruito? 3. Quante facce bianche trova sui cubi che ha smontato? E quante blu? 4. Quanto pesava la figura prima che la dipingesse? 5. Quanto è alto Mario? 6. Quali dei dati presenti nel problema ti sono serviti per risolverlo?

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7. Secondo te a cosa serve il testo che hai letto? 8. Quali sono le affermazioni oggettive nel testo? Quali sono quelle soggettive? 9. Cosa ci insegna questo testo? 10. Inventa una domanda che l’insegnante potrebbe farti sul testo e formula una risposta che ritieni corretta. Testo 15 – Un vecchio puzzle A casa della nonna, Martina ha trovato un vecchio puzzle di legno: un quadrato bianco di 18 cm di lato, alto 1 cm con dei buchi profondi 5 mm al centro di ogni quadratino interno. Su un piano era rimasta collocata una tessera a forma di croce. Le altre tessere, alte 0,8 cm, grigie da una parte e bianche dall’altra e con dei pioli sporgenti sulla parte bianca per fissarli alla base, erano in una scatoletta a fianco. Nella scatola c’era anche il foglio con le istruzioni. – Inserite le tessere nel puzzle sapendo che le potete ruotare ma non ribaltare. –, legge Martina ad alta voce. Lo porta a Giorgio, il fratellino, che sta giocando con un videogioco. – Dai aiutami a fare questo puzzle di legno! –. – Puzzle? Di legno? Non mi interessa! Preferisco il mio videogioco! –. Poi però Giorgio lo guarda bene: il puzzle assomiglia moltissimo al suo videogioco. – Dallo a me! Faccio io! – dice a Martina. Ma dopo un po’ cambia idea… – E’ troppo difficile… –. – Secondo me, se lo fate insieme ci potete riuscire… – dice la mamma… [testo adattato da Campionati Internazionali di Giochi Matematici – Bocconi-Pristem] Adesso rispondete (in coppia) alle seguenti domande: 1. Come si posizionano i pezzi nel puzzle? Tracciatene il contorno. 2. Quanti pioli ha ciascun pezzo? 3. Qual è il perimetro di ciascuno dei quattro pezzi da posizionare? 4. Qual è l’area di ciascuno dei quattro pezzi da posizionare? 5. Qual è il volume di ciascuno dei quattro pezzi da posizionare? 6. Quali dei dati presenti nel problema ti sono serviti per risolverlo? 7. Secondo te a cosa serve il testo che hai letto? 8. Quali sono le affermazioni oggettive nel testo? Quali sono quelle soggettive? 9. Cosa ci insegna questo testo? 10. Inventa una domanda che l’insegnante potrebbe farti sul testo e formula una risposta che ritieni corretta. Testo 16 – Tre edifici e un cortile

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Leggete (in coppia) il seguente testo: La nuova scuola è composta da tre edifici (in grigio) e da un cortile (in bianco): L’area di ciascuno dei tre edifici è di 1600 metri quadri e ciascuno ha 2 piani per un’altezza totale di 10 metri. Studiare in questa scuola è molto più bello, perché gli allievi hanno tanto spazio in più, sia in aula sia in cortile. Venite tutti nella nuova scuola! [figura tratta da Campionati Internazionali di Giochi Matematici – Bocconi-Pristem] Adesso rispondete (in coppia) alle seguenti domande: 1. Qual è il perimetro del cortile? 2. Qual è l’area del cortile? 3. Quante porte di sicurezza esterne ci vogliono per far sì che tutte le parti del cortile siano accessibili dai tre edifici? 4. Come è possibile dividere il cortile in tanti triangoli tutti uguali in modo da poterne piastrellare ciascuno di un colore diverso? 5. Quanti colori di piastrelle sono necessari, al minimo, per colorare ciascun triangolo del cortile di un colore diverso in modo che i triangoli adiacenti (ossia vicini e con un lato in comune) non abbiamo mai lo stesso colore? 6. Quali dei dati presenti nel problema ti sono serviti per risolverlo? 7. Secondo te a cosa serve il testo che hai letto? 8. Quali sono le affermazioni oggettive nel testo? Quali sono quelle soggettive? 9. Cosa ci insegna questo testo? 10. Inventa una domanda che l’insegnante potrebbe farti sul testo e formula una risposta che ritieni corretta. Testo 17 – Triplo biscotto Leggete (in coppia) il seguente testo: Un’azienda che produce biscotti ha messo sul mercato un biscotto con questa forma:

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Le tre parti sono fatte di pastafrolla aromatizzata al kiwi, alla mela e alla fragola, e sono rispettivamente di colore verde, bianco e rosso. Nella sua versione standard infatti si presenta proprio come la bandiera italiana, verde in basso, bianco in mezzo, rosso in alto. Ogni parte è alta 25 millimetri e la base è di 48 millimetri. Il biscotto è alto mezzo centimetro. Il biscotto è davvero molto buono, leggero e digeribile. E’ ottimo per la colazione, soprattutto se accompagnato da un buon tè alla menta. [testo adattato da Campionati Internazionali di Giochi Matematici – Bocconi-Pristem] Adesso rispondete (in coppia) alle seguenti domande: 1. Quante sono le combinazioni che si possono fare scambiando l’ordine dei tre gusti? 2. Quanto pesa tutto il biscotto, sapendo che la parte più piccola in alto pesa 2 grammi? 3. Quanti ce ne stanno in una scatola rettangolare lunga 20 centimetri, larga 8 centimetri e alta 5 millimetri? 4. Quanto costa un biscotto al produttore sapendo che la pastafrolla alla mela costa 8 centesimi all’etto, quella al kiwi 12 centesimi all’etto e quella alla fragola 14 centesimi all’etto? 5. Perché il produttore ha voluto mettere il verde sotto, il bianco in mezzo, il rosso in alto? 6. Cos’è la “pastafrolla”? 7. Secondo te a cosa serve il testo che hai letto? 8. Quali sono le affermazioni oggettive nel testo? Quali sono quelle soggettive? 9. Cosa ci insegna questo testo? 10. Inventa una domanda che l’insegnante potrebbe farti sul testo e formula una risposta che ritieni corretta. Testo 18 – Supereroi Al congresso mondiale dei Supereroi, che si svolge tutti gli anni a Tokyo, l’Uomo Ramarro e la Donna Serpente si sfidano ad un gioco di velocità, forza e precisione. – Io sono più forte! –, dice l’Uomo Ramarro. – Io sono più astuta! – risponde la Donna Serpente. Ognuno di loro ha un certo numero di cubi e li devono piazzare, uno ciascuno, a turno, per costruire la piramide illustrata sotto. Inizia la Donna Serpente alle 17,50 di giovedì 3 marzo. C’è solo un piccolo problema: i cubi sono di tungsteno (detto anche wolframio, peso specifico 19,1 chilogrammi/decimetro cubo, il cui nome deriva dallo svedese tung ‘pesante’ e sten ‘pietra’), un metallo molto pesante, e pesano ciascuno 2767 chilogrammi. Questo ovviamente non spaventa i Supereroi, che piazzano i blocchi del primo livello al ritmo di uno al minuto, quelli del secondo livello al ritmo di uno ogni due minuti, quelli del terzo livello al ritmo di uno ogni tre minuti, quelli del quarto livello al ritmo di uno ogni quattro minuti, quelli del quinto livello al ritmo di uno ogni cinque minuti. Anche i Supereroi però si stancano e dopo aver sollevato ciascuno 15 tonnellate devono riposarsi un quarto d’ora.

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[figura tratta da Campionati Internazionali di Giochi Matematici – Bocconi-Pristem] Adesso rispondete (in coppia) alle seguenti domande: 1. Quanti cubi ha a disposizione l’Uomo Ramarro? E quanti la Donna Serpente? 2. Chi piazza l’ultimo cubo? Perché? 3. A che ora finiscono di costruire la piramide? 4. Quanto pesa la piramide finita? 5. Quanto è alta? 6. Cos’è il “wolframio”? 7. Secondo te a cosa serve il testo che hai letto? 8. Quali sono le affermazioni oggettive nel testo? Quali sono quelle soggettive? 9. Cosa ci insegna questo testo? 10. Inventa una domanda che l’insegnante potrebbe farti sul testo e formula una risposta che ritieni corretta. Testo 19 – [da definire] Testo 20 – [da definire] Testo 21 – [da definire]