transmarocaine raid multisport

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74 EQUIPE NR. 16 Sempre in Marocco, qualche mese fa, è andata in scena un’altra competizione, stavolta multisport, di 250 km da percorrere in orientamento, solo con l’aiuto di road maps. Bene l’unico duo-italiano al via: Scotti-Villa del Free Mind Team. Ed è proprio uno di loro che ci racconta di cosa si tratta e come è andata AVVENTURA di Beppe Scotti - foto organizzazione (Paul Vilcot) TRANSMAROCAINE RAID MULTISPORT La gara si svolge in 5 tappe giornaliere più l’epi- logo; ogni frazione misura circa 50/60km tra le varie specialità, per un totale di circa 250 km da Ourzazate a Marrakhes. Su mappe e cartine per orientamento, che vengo- no consegnate prima della partenza e a ogni fra- zione di cambio corsa/bici o contrario, sono indi- cate le balise (lanterne): a ogni balise viene obli- terato il nostro pass (cartellino della frazione), a ogni cambio c’è l’obbligo di consegna al commis- sario di gara. Naturalmente, per ogni balise salta- ta ci sarà penalità di tempo. Quella che segue è una breve cronaca, step by step, di questa straordinaria avventura che mi ha visto protagonista. Inizio Venerdì 11 marzo arriviamo a Marrakhes, montia- mo le biciclette e sabato mattina ci portano in bus a Ourzazate oltre le montagne dell’Atlante, dove saliamo a dare un’occhiata oltre i 2200 metri con neve... Non riesco a pensare ad altro che dobbia- mo rivalicare il massiccio dell’Atlante durante la gara! Prima tappa Lunedì mattina sveglia presto con sole e vento, colazione, carico dei bagagli e via alla partenza davanti alla Kasbha. Il percorso si snoda lungo la strada asfaltata con dei bei saliscendi con sole e vento; partono tutti veloci mentre noi, piano pia- no, recuperiamo posizioni soprattutto quando la strada sale. Svoltiamo sullo sterrato per arrivare al C.P. in riva al lago dove troviamo le bici. Sia- mo in 5ª posizione, obliteriamo il pass e ripartia- mo: ora sarà bici in orientamento. Siamo nelle pri- me posizioni, seguiamo la pista sterrata e Andrea individua la prima balise, obliteriamo il pass e con- tinuiamo sulla pista sterrata. Molti sassi e buche ma il paesaggio è bellissimo, una distesa infinita piana e brulla con all’orizzonte la montagne del- l’Atlante innevate con diverse nubi minacciose in cielo. Arrivati al bivacco posizionato ai piedi del- le prime montagne, ricomincia a piovere forte e ci ripariamo sotto il tendone adibito a mensa. Seconda tappa Ci svegliamo con il sole (dormo poco nella notte, uscito dalla tenda avevo osservato il cielo bellis- simo con una moltitudine di stelle). Il via è alle 8.30, in bicicletta: si sale subito, il sole scalda, il pendio è forte. Ci manteniamo in 10ª/12ª posizio- ne; in salita fatico ma nelle discese recupero posi- zioni (scendo a tutta velocità grazie al peso e a una certa confidenza dettata dalla mia esperienza di motociclista); dopo alcuni colli arriviamo al cam- bio, lasciamo le bici e ripartiamo di corsa seguen- do un sentiero. Siamo 3/4 team vicini. Risaliamo godendoci un panorama bellissimo: siamo in mez- zo a una strettissima valle e costeggiamo un tor- rente. Troviamo la balise e continuiamo a salire, si apre la valle e superiamo alcune baite di fango e paglia con capre e pecore. Abbiamo davanti un bel muro da sorpassare per arrivare alla prossima balise, obliterare il pass e cominciare la discesa su una pista corribile, abbandonata a causa di nume- rose frane che scavalchiamo. In fondo alla valle guadiamo il fiume e troviamo la balise sull’altro B eppe Scotti sono io e quella che sto per rac- contarvi è stata un’esperienza sportiva e di vita straordinaria in un paesaggio, quello dell’Atlante centrale, bellissimo e selvag- gio che ha fatto da degno sfondo a un’avventura che resterà nella memoria. L’idea mi girava in testa dal 2009, quando duran- te la partecipazione alla Marathon des Sables, un video reporter professionista di nome Simone mi raccontò, con dovizia di particolari, di aver da poco seguito un raid multisport in Canada. Rimasi affa- scinato e dopo non molto tempo ecco l’occasione per portare a termine il mio obiettivo: il Transma- rocaine Raid Multisport sulle montagne del bas- so Atlante del Marocco, con picchi oltre i 4.000 metri e scollinamenti oltre i 2500 metri di altitu- dine. Attività: corsa, trail in orientamento, canoa, mountain bike in orientamento. È necessario esse- re duttili ed elastici, oltre che bene allenati nelle varie discipline, e avere una certa dimestichezza con mappe/cartine, bussola e orientamento. Insom- ma, non solo fisico ma anche testa. La competizione si svolge a squadre, ognuna com- posta da 2 concorrenti che devono gareggiare sem- pre in coppia (ammonizione e penalità se la distan- za tra i loro supera i 10 metri); in altre parole, con- divisione della fatica e delle crisi. La mia squadra, Free Mind Team, è composta da me, un po’ àgè (vecchio, in francese) con le mie 47 primavere - l’età media della gara è intorno ai 30/33 anni, il più giovane 20 e il più vecchio 54 - ultramarato- neta e ultratrailer abituato alle lunghe distanze ma certo non veloce, e Andrea Villa, il mio contrario, giovane di 21 anni, forte e rapido multiatleta che pratica duathlon, winter triathlon, corsa, buona esperienza da orientista, unica pecca la canoa, anche lui alla prima esperienza in un raid. Free Mind Team è l’unica squadra italiana, le altre sono francesi come gli organizzatori (44) e marocchi- ne (6). IL SALUTO DEI PARTECIPANTI ALLA PRIMA EDIZIONE APRE IL SERVIZIO SU QUESTO NUOVO AFFASCINANTE EVENTO MULTISPORTIVO - A COPPIE E IN PIÙ TAPPE - CHE SI SVOLGE ATTRAVERSO LA CATENA MONTUOSA DELL ’ATLANTE. LE ALTRE IMMAGINI RIPRENDONO IL DUO ITALIANO, IN GARA APPUNTO CON IL NR 16, IMPEGNATO NELLE DIVERSE DISCIPLINE CONTEMPLATE: CORSA, TRAIL IN ORIENTAMENTO, CANOA E MOUNTAIN BIKE.

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Sempre in Marocco, qualche mese fa, è andata in scena un’altra competizione, stavolta multisport, di 250 km da percorrere in orientamento, solo con l’aiuto di road maps. Bene l’unico duo-italiano al via: Scotti-Villa del Free Mind Team. Ed è proprio uno di loro che ci racconta di cosa si tratta e come è andata. di Beppe Scotti

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Page 1: TRANSMAROCAINE RAID MULTISPORT

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EQUIPE NR. 16Sempre in Marocco, qualche mese fa, è andata in scena un’altra competizione,stavolta multisport, di 250 km da percorrere in orientamento, solo con l’aiuto diroad maps. Bene l’unico duo-italiano al via: Scotti-Villa del Free Mind Team. Edè proprio uno di loro che ci racconta di cosa si tratta e come è andata

AVVENTURAdi Beppe Scotti - foto organizzazione (Paul Vilcot)TRANSMAROCAINE RAID MULTISPORT

La gara si svolge in 5 tappe giornaliere più l’epi-logo; ogni frazione misura circa 50/60km tra levarie specialità, per un totale di circa 250 km daOurzazate a Marrakhes. Su mappe e cartine per orientamento, che vengo-no consegnate prima della partenza e a ogni fra-zione di cambio corsa/bici o contrario, sono indi-cate le balise (lanterne): a ogni balise viene obli-terato il nostro pass (cartellino della frazione), aogni cambio c’è l’obbligo di consegna al commis-sario di gara. Naturalmente, per ogni balise salta-ta ci sarà penalità di tempo. Quella che segue è una breve cronaca, step by step,di questa straordinaria avventura che mi ha vistoprotagonista.

InizioVenerdì 11 marzo arriviamo a Marrakhes, montia-mo le biciclette e sabato mattina ci portano in busa Ourzazate oltre le montagne dell’Atlante, dovesaliamo a dare un’occhiata oltre i 2200 metri conneve... Non riesco a pensare ad altro che dobbia-mo rivalicare il massiccio dell’Atlante durante lagara!

Prima tappaLunedì mattina sveglia presto con sole e vento,colazione, carico dei bagagli e via alla partenzadavanti alla Kasbha. Il percorso si snoda lungo lastrada asfaltata con dei bei saliscendi con sole evento; partono tutti veloci mentre noi, piano pia-no, recuperiamo posizioni soprattutto quando lastrada sale. Svoltiamo sullo sterrato per arrivareal C.P. in riva al lago dove troviamo le bici. Sia-

mo in 5ª posizione, obliteriamo il pass e ripartia-mo: ora sarà bici in orientamento. Siamo nelle pri-me posizioni, seguiamo la pista sterrata e Andreaindividua la prima balise, obliteriamo il pass e con-tinuiamo sulla pista sterrata. Molti sassi e buchema il paesaggio è bellissimo, una distesa infinitapiana e brulla con all’orizzonte la montagne del-l’Atlante innevate con diverse nubi minacciose incielo. Arrivati al bivacco posizionato ai piedi del-le prime montagne, ricomincia a piovere forte e ciripariamo sotto il tendone adibito a mensa.

Seconda tappaCi svegliamo con il sole (dormo poco nella notte,uscito dalla tenda avevo osservato il cielo bellis-simo con una moltitudine di stelle). Il via è alle8.30, in bicicletta: si sale subito, il sole scalda, ilpendio è forte. Ci manteniamo in 10ª/12ª posizio-ne; in salita fatico ma nelle discese recupero posi-zioni (scendo a tutta velocità grazie al peso e a unacerta confidenza dettata dalla mia esperienza dimotociclista); dopo alcuni colli arriviamo al cam-bio, lasciamo le bici e ripartiamo di corsa seguen-do un sentiero. Siamo 3/4 team vicini. Risaliamogodendoci un panorama bellissimo: siamo in mez-zo a una strettissima valle e costeggiamo un tor-rente. Troviamo la balise e continuiamo a salire,si apre la valle e superiamo alcune baite di fangoe paglia con capre e pecore. Abbiamo davanti unbel muro da sorpassare per arrivare alla prossimabalise, obliterare il pass e cominciare la discesa suuna pista corribile, abbandonata a causa di nume-rose frane che scavalchiamo. In fondo alla valleguadiamo il fiume e troviamo la balise sull’altro

Beppe Scotti sono io e quella che sto per rac-contarvi è stata un’esperienza sportiva e divita straordinaria in un paesaggio, quellodell’Atlante centrale, bellissimo e selvag-

gio che ha fatto da degno sfondo a un’avventurache resterà nella memoria.L’idea mi girava in testa dal 2009, quando duran-te la partecipazione alla Marathon des Sables, unvideo reporter professionista di nome Simone miraccontò, con dovizia di particolari, di aver da pocoseguito un raid multisport in Canada. Rimasi affa-scinato e dopo non molto tempo ecco l’occasioneper portare a termine il mio obiettivo: il Transma-rocaine Raid Multisport sulle montagne del bas-so Atlante del Marocco, con picchi oltre i 4.000metri e scollinamenti oltre i 2500 metri di altitu-dine. Attività: corsa, trail in orientamento, canoa,mountain bike in orientamento. È necessario esse-re duttili ed elastici, oltre che bene allenati nellevarie discipline, e avere una certa dimestichezza

con mappe/cartine, bussola e orientamento. Insom-ma, non solo fisico ma anche testa. La competizione si svolge a squadre, ognuna com-posta da 2 concorrenti che devono gareggiare sem-pre in coppia (ammonizione e penalità se la distan-za tra i loro supera i 10 metri); in altre parole, con-divisione della fatica e delle crisi. La mia squadra,Free Mind Team, è composta da me, un po’ àgè(vecchio, in francese) con le mie 47 primavere -l’età media della gara è intorno ai 30/33 anni, ilpiù giovane 20 e il più vecchio 54 - ultramarato-neta e ultratrailer abituato alle lunghe distanze macerto non veloce, e Andrea Villa, il mio contrario,giovane di 21 anni, forte e rapido multiatleta chepratica duathlon, winter triathlon, corsa, buonaesperienza da orientista, unica pecca la canoa,anche lui alla prima esperienza in un raid. FreeMind Team è l’unica squadra italiana, le altre sonofrancesi come gli organizzatori (44) e marocchi-ne (6).

IL SALUTO DEI PARTECIPANTI

ALLA PRIMA EDIZIONE APRE

IL SERVIZIO SU QUESTO

NUOVO AFFASCINANTE

EVENTO MULTISPORTIVO

- A COPPIE E IN PIÙ TAPPE -CHE SI SVOLGE

ATTRAVERSO LA CATENA

MONTUOSA DELL’ATLANTE.LE ALTRE IMMAGINI

RIPRENDONO IL DUO

ITALIANO, IN GARA APPUNTO

CON IL NR 16, IMPEGNATO

NELLE DIVERSE DISCIPLINE

CONTEMPLATE: CORSA,TRAIL IN ORIENTAMENTO,CANOA E MOUNTAIN BIKE.

A

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AVVENTURA TRANSMAROCAINE RAID MULTISPORT

lato, poi seguiamo la pista fino all’arrivo. Cinqueore di gara molto bella ed intensa anche dal pun-to di vista dell’ambiente che circonda, davverofantastico!Dormiremo in una gitè del villaggio abbarbicatosulla montagna. La cena tipica è a base di zuppad’orzo e tajne di manzo e verdure. Notte freddis-sima: sto imbacuccato nel sacco a pelo con addos-so tutti i capi più pesanti che ho.

Terza tappaMercoledì sveglia al gelo. Mi rimetto i vestiti digara del giorno prima, freddi gelati. Previsti 34km di bicicletta in orientamento, 18 km di trail-orientamento e altri 6.5 km in bici. Si parte sullastrada salendo immediatamente, con diversi tor-nanti e parecchio dislivello fino alla sommità delcolle, dove troviamo neve. Lasciamo le bici e pro-seguiamo con un trail fino a un plateau sopra i2200 metri. Per non oltrepassare i limiti di tempodi 3 ore dalla consegna della mappa, decidiamo disaltare alcune balise. Scendiamo a fondo valle doveriprendiamo le bici e facciamo gli ultimi chilome-tri previsti sulla strada di catrame. Arriviamo albivacco posizionato in mezzo a una pineta: sem-bra di essere sulle Alpi, il posto è molto bello mapiove. Bella e intensa tappa, direi la più impegna-tiva, ho gli occhi pieni di immagini che non dimen-ticherò. Meno freddo nella notte, ma tanta acqua.

Quarta tappaRisveglio con il sole e fango, molto fango. La tap-pa è una “run&bike”, specialità a noi sconosciu-

ta: una bici, 2 concorrenti che si alternano a pia-cere per 7 chilometri, bicicletta in orientamento dikm 38 e per finire trail, sempre in orientamento,di 7 km. Partiamo io in bici e Andrea di corsa. Arriviamo al cambio, prendiamo anche l’altra bicie ripartiamo. Siamo in 7ª/8ª posizione, seguiamouna pista sterrata che si inerpica sul colle con mol-to fango argilloso che si impasta e compatta sulleforcelle e su tutta la bici; mi fermo più volte a puli-re sommariamente le parti interessate. Continuia-mo per alcuni km poi rompo il cambio posterio-re! Ritorno verso il punto di partenza fino a quan-do trovo la jeep “ramasse” (scopa), dove carico labici e mi metto in cammino: molti concorrenti han-no avuto gli stessi problemi, Andrea non ha anco-ra rotto (lo farà poco più avanti) ma spinge la suadue ruote a mano alternandola alla spalla per potersorpassare il fango. Dopo 20 km circa arrivo allabalise dove è posizionata una jeep dei commissa-ri e aspetto Andrea. Io mi fermo, lui continueràcon la bici di una concorrente stanca che ha deci-so di fermarsi e farà tutto il percorso ma con pena-lità per la mancanza dell’altra bicicletta (io arri-verò al bivacco in jeep). Perdiamo notevoli posi-zioni in classifica, scendendo dal 12° al 27° posto,con il dubbio di non poter finire il raid.

Quinta tappaSono previste 3 frazioni (canoa 5.5 km, trail 12km e bicicletta 21 km) tutte in orientamento conun unico punto di partenza sulla diga, con le 40squadre rimaste divise in 3 turni. In accordo coni “Cavaleurs”, i nostri amici francesi Guy e Fer-

nand, ci alterniamo nelle specialità in modo che ciprestino le loro mountain bike. Iniziamo con il traile presi dalla foga sbagliamo orientamento. Perdia-mo molto tempo e ci dirigiamo verso la falesia aspanne; da lì in poi riusciamo comunque a pren-dere numerose balise, anche nella prova in canoa.Purtroppo, però, dopo la caduta per le bici “cassè”(rotte), la classifica non cambia.

EpilogoAl mattino presto si parte per l’ultima fatica. AMar-rakhes. Sono previsti 3 giri di circuito su un largoe grosso viale di circa 2 km in bici, 2 giri di run&bikee un giro di corsa: arriviamo secondi. Al termine,premiazione dei vincitori con varie autorità. Saba-to pomeriggio, infine, smontaggio e imballaggioattrezzatura e, alla sera, grande e bella festa di chiu-sura in un ristorante caratteristico del centro. Dome-nica libera a fare il turista. Considerazione finale:molto più duro il suk… del raid!

Per ulteriori informazioni, classifiche e/o resoconto completo: www.freemindteam.it(sponsor: www.gruppoethos.it-www.birralibera.it)

LAFUMA VOLCANO TRAIL

FUOCO E FIAMMEMarco Zanchi e Cecilè Storti firmano l’edizione 2011 della corsa trale scintille di Vulcano, Salina, Stromboli e Etna. Il tutto a corollario diuna bella settimana di divertimento, competizione e relax

a cura della redazione

Ha archiviato a fine maggio la sua settima edizione il Lafuma Volcano Trail,evento in 5 tappe sui vulcani attivi della Sicilia organizzato dall’ASD Sky Tri-

be in collaborazione con Mandala Tour. Vulcano, Salina e Stromboli sono statigli scenari in cui gli atleti si sono confrontati prima di recarsi per le ultime duetappe sull’Etna.La settimana è stata caratterizzata dalla presenza di un gruppo molto eteroge-neo: atleti provenienti da Francia, Italia, Svizzera, Marocco e Lituania hannosaputo unire alla competitività dell’evento grande complicità e aiuto reciproco.E anche i loro accompagnatori hanno apprezzato tutto quanto era stato appo-sitamente preparato per loro dall’organizzazione, che è riuscita così a portarea termine con grande successo e numerosi complimenti anche questa edizio-ne della corsa sui vulcani.Il vincitore del Lafuma Volcano Trail 2011 è Marco Zanchi con un tempo com-plessivo di 7 ore 15’ e 14”. Il bergamasco, dopo essere balzato al vertice dellaclassifica nella tappa di Salina, non ha più lasciato spazio agli avversari. Al secon-do posto il giovane Stefano Ruzza ha concluso le 5 tappe in 7:20:16, vincen-

do la tappa maratona corsa lun-go la pista Etna alto montana sot-to una pioggia battente. Al terzoposto il francese GullaumeBesnard con 7:33:33, vincitoredella prima tappa a Vulcano.Tra le donne, dominatrice incon-trastata è stata la francese Cèci-le Storti, che ha concluso la mani-festazione nel tempo complessi-vo di 9 ore 32’ e 36”. Cècile - cam-pionessa di sci di fondo, con all’at-tivo partecipazioni alle Olimpiadidi Torino 2006 e Vancouver 2010– era alla sua prima esperienza nelmondo del trail running e ha dimo-strato di avere un ottimo motore eampi margini di miglioramento.Seconda ha chiuso la sua conna-

zionale Claudine Jaillet con 10:26:28 e terza, in 11:34:33, Vinca Richard, cheha quasi sempre corso in compagnia del marito Denis.L’evento ha visto l’alternarsi di momenti adrenalinici a momenti di relax, di sva-go e divertimento. Da segnalare la prima edizione della MiniVolcano Trail, una novità introdotta dagliorganizzatori e resa possibile dalla presen-za di 8 bambini di diverse età entusiasti dipoter correre come i loro genitori, e la par-tecipazione all’evento di Monica Boraso,responsabile marketing di Lafuma Italia– sponsor della manifestazione - che havoluto essere presente in prima persona.E che ha dato appuntamento a tutti a otto-bre nella nuova affascinate location dellacostiera amalfitana, dove si correrà la pri-ma edizione di Amalfi Coast Trail, un nuo-vo evento a tappe che ripropone la stes-sa tipologia di corsa. Sempre in collabo-razione con ASD Sky Tribe e Mandala Tour.

ALTRI DUE SCATTI DAL RAID

MULTISPORT MAROCCHINO:LA TRAVERSATA IN CANOA

E UN TRATTO DI TRAIL TRA LE

ROCCE CON IL SOLO AIUTO

DI UNA ROAD MAP

A INDIRIZZARE IL CAMMINO.

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