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Trimestrale di informazione dalla parte degli animali e della natura - Inverno 2012 numero 5 CORRIERE DEI CUCCIOLI N° 5 - Inverno 2012 - POSTE ITALIANE SPA - SPED. IN A.P - D.L 353/2003 (CONV. IN LOMBARDIA 27/02/2004 N 46) ART. 1 COMMA 2-LO/MI IN CASO DI MANCATO RECAPITO DA RESTITUIRE AD ANIMAL’S EMERGENCY IN Via Darwin 31 Trezzano sul Naviglio

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Tr i m e s t r a l e d i i n f o r m a z i o n e d a l l a p a r t e d e g l i a n i m a l i e d e l l a n a t u r a - I n v e r n o 2 0 1 2 n u m e ro 5

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L’

editoriale

ARTICOLO 1Tutti gli animali nascono uguali davanti alla vita ehanno gli stessi diritti all'esistenza.

ARTICOLO 2a) Ogni animale ha diritto al rispetto; b) l'uomo, inquanto specie animale, non può attribuirsi il diritto disterminare gli altri animali o di sfruttarli violandoquesto diritto. Egli ha il dovere di mettere le sueconoscenze al servizio degli animali; c) ogni animaleha diritto alla considerazione, alle cure e alla prote-zione dell'uomo.

ARTICOLO 3a) Nessun animale dovrà essere sottoposto a maltrat-tamenti e ad atti crudeli; b) se la soppressione di unanimale è necessaria, deve essere istantanea, senzadolore, nè angoscia.

ARTICOLO 4a) Ogni animale che appartiene a una specie selvag-gia ha il diritto di vivere libero nel suo ambiente natu-rale terrestre, aereo o acquatico e ha il diritto di ripro-dursi; b) ogni privazione di libertà, anche se a finieducativi, è contraria a questo diritto.

ARTICOLO 5a) Ogni animale appartenente ad una specie che viveabitualmente nell'ambiente dell'uomo ha diritto divivere e di crescere secondo il ritmo e nelle condizio-ni di vita e di libertà che sono proprie della sua spe-cie; b) ogni modifica di questo ritmo e di queste con-dizioni imposta dall'uomo a fini mercantili è contra-ria a questo diritto.

ARTICOLO 6a) Ogni animale che l'uomo ha scelto per compagnoha diritto ad una durata della vita conforme alla suanaturale longevità; b) l'abbandono di un animale è unatto crudele e degradante.

ARTICOLO 7Ogni animale che lavora ha diritto a ragionevoli limi-tazioni di durata e intensità di lavoro, ad un'alimenta-zione adeguata e al riposo.

ARTICOLO 8a) La sperimentazione animale che implica una soffe-renza fisica o psichica è incompatibile con i diritti del-l'animale sia che si tratti di una sperimentazionemedica, scientifica, commerciale, sia di ogni altraforma di sperimentazione; b) le tecniche sostitutivedevono essere utilizzate e sviluppate.

ARTICOLO 9Nel caso che l'animale sia allevato per l'alimentazionedeve essere nutrito, alloggiato, trasportato e uccisosenza che per lui ne risulti ansietà e dolore.

ARTICOLO 10a) Nessun animale deve essere usato per il diverti-mento dell'uomo; b) le esibizioni di animali e gli spet-tacoli che utilizzano degli animali sono incompatibilicon la dignità dell'animale.

ARTICOLO 11Ogni atto che comporti l'uccisione di un animalesenza necessità è un biocidio, cioè un delitto contro lavita.

ARTICOLO 12Ogni atto che comporti l'uccisione di un gran nume-ro di animali selvaggi è un genocidio, cioè un delittocontro la specie; b) l'inquinamento e la distruzionedell'ambiente naturale portano al genocidio.

ARTICOLO 13a) L'animale morto deve essere trattato con rispetto;b) le scene di violenza di cui gli animali sono vittimedevono essere proibite al cinema e alla televisione ameno che non abbiano come fine di mostrare unattentato ai diritti dell'animale.

ARTICOLO 14a) Le associazioni di protezione e di salvaguardiadegli animali devono essere rappresentate a livellogovernativo; b) i diritti dell'animale devono esseredifesi dalla legge come i diritti dell'uomo.

n Tutti gli animali hanno dei diritti.n Quando gli uomini non rispettano questi diritti commettono un cri-

mine contro la natura e gli animali.n Il riconoscimento del diritto alla vita delle altre specie è fondamentale

per vivere in armonia tutti insieme.n Gli uomini continuano a uccidere gli animali.n Chi rispetta gli animali rispetta anche gli uomini.n I bambini devono essere educati a osservare, capire, amare e rispettare gli animali.

SI PROCLAMA

DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI ANIMALI

Ricorda comunque che non puoi affrontarei problemi di tutela degli animali nel suoinsieme perché ci vorrebbe un libro intero!Scegli invece un aspetto dello sfruttamentodei tuoi amici di zampa e per cominciarepuoi considerare la tematica che ti sta più acuore: la caccia, le pellicce, il circo... e poiparla solo di quello: così il messaggio sarà piùefficace.Infatti tra i mezzi di comunicazione il volan-tino è quello più semplice veloce efficace allaportata di tutti e quindi anche della tua!Allora coraggio lanciati nell’avventura perscrivere bastano solo alcuni suggerimenti

1) DEVE ESSERE BREVE2) DEVE ESSERE SEMPLICE3) DEVE ESSERE INTERESSANTE

Perché bisogna essere brevi? Perché siavranno più lettori e più chiaro sarà il con-cetto. Anche se ti prudono le mani per tuttele cose che vorresti dire usa meno parolepossibili e ricorda che quello che puoi dire in

venti righe riuscirai a dirlo meglio in dieci.Perciò scegli un titolo con cura; infatti alcunileggeranno solo quello (pigroni). Inventa poiun slogan semplice accattivante che facciavenire voglia di leggere anche il resto. Certo,non è semplice, ma almeno provaci.Ecco alcuni esempi di slogan:

AL CIRCO NON TUTTI SI DIVER-TONO

CACCIA ALLA CACCIA

UN AMICO NON SI ABBANDO-NA MAI

QUESTO CUCCIOLO HA PERSOLA SUA MAMMA E’ FORSENELLA TUA PELLICCIA?

Un ultimo prezioso consiglio per dareun’idea di semplicità basta un immagineperché anche ai bambini piccoli può arriva-re e forse ancora non sanno leggere ma pos-

sono invitare i grandi a riflettere. Le foto e idisegni colpiscono: sono immediati e moltevolte sono complementari a un titolo e all’ar-gomento. Il loro segreto: è nel comunicareun’emozione trasmettendola fino all’animadove il messaggio verrà spiegato meglio.Infine non perdete la pazienza riguardo altesto tutti gli argomenti possono essere inte-ressanti ed entusiasmanti basta solo scoprireil modo di come trattarli!

DAI ASPETTIAMO LA TUAPARTECIPAZIONE LANCIA IL TUO VOLANTINOAIUTA GLI ANIMALI E CREAUN MONDO MIGLIORE

Ti basta un computer o se preferisci carta epenna nessuno ti vieta di scriverlo a mano;infatti ricorda esistono volantini di ognigenere, tipo, dimensione, colore... alloralascia correre la fantasia e sentiti parte inte-grante nel sognare un mondo dove i dirittidegli animali siano tutti già realtà

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CONCORSO FAI CONCORSO FAI UN VOLANTINOUN VOLANTINOsi può salvare il mondo si può salvare il mondo anche con un solo volantinoanche con un solo volantino

Fatto il volantino devi spedirlo a: ANIMAL'S EMERGENCY ONLUS Via Darwin 31 - Trezzano sul Naviglio (MI)

con nome cognome indirizzo dell’autore.

S O M M A R I O

Dichiarazione universale dei diritti ........pag. 2di Gaetano Ussia

Concorso fai un volantino.......................pag. 3si può salvare il mondo anchecon un solo volantino di Silvia Bellavite

Indovina chi viene a pranzo.................pag. 4-5L’alimentazione del conigliodi Cristina Longobardi

News ....................................................pag. 6-7Noi e loro di Giuditta Croce

Risparmio verde...................................pag. 8-9Rifiuti ne produciamo più di quanti ne possiamo smaltire. Ognuno di noi è responsabiledi Vincenzo Senese

Amici speciali di Natale ...................pag. 10-11La renna, il pinguino, l’orso biancoTante magie per far felici i bambini

Aspettando il Natale .......................pag. 12-13Lo specchio della vita e l’anima dell’associazione.

Vivisezione o sperimentazione.........pag.14-15è fatta: per i beagle condannati di Green Hill: il futuro sarà roseo

Associazione..........................................pag. 16Operazione zampa amica

LA REDAZIONEInverno 2012Direzione: Via Darwin 31 - 20090 Trezzano sul NaviglioSede legale e operativa: Via Darwin 31 - 20090Trezzano sul NaviglioStampa: La Serigrafica s.r.l. Via Toscanelli, 26 - 20090BuccinascoDistribuzione: Poste ItalianeDirettore Editoriale: Gaetano UssiaDirettore: Francesca Giuditta CroceVice direttore: Raffaella GalloImpaginazione: New mouse creatività digitaleHanno collaborato a questo numero:G. Ussia, G. Croce. C. Longobardi V. Senese

Il coniglio è un animale erbivoro, la sua alimentazione si basa su: fieno, erba, ver-dura e saltuariamente piccoli pezzetti di frutta. Niente mangimi confezionati. Nellenostre case, l’alimentazione dell’orecchiuto, dovrà essere più fedelmente possibile aquella naturale, per evitare obesità e problemi di salute che possono presentarsi intutta la loro gravità anche dopo anni di apparente benessere.Il fieno non deve mai mancargli deve essere fresco, pulito e profumato. Sceglietefieni polifiti, cioè di tipi diversi di erba, oppure alternate fieni di diverse qualità. Incommercio troverete vari tipi di fieno: di fleolo, erba mazzolina, bromo inerme,fieno d'avena, e tanti altri... Un fieno appetibile per un coniglio può essere rifiutatoda un altro, quindi conviene provare con diverse marche.Assicuratevi sempre che i pacchi siano integri e che non abbiano odore di muffa oumidità, che il contenuto non sia polveroso e abbia un colore chiaro, più tendenteal verde che al marrone. L'importanza del fieno risiede nel fatto che nessun altro alimento da solo è in gradodi fornire una quantità di fibre lunghe sufficiente a mantenere una buona funzio-nalità intestinale: le fibre lunghe contenute nel fieno stimolano la contrazione deimuscoli dell'intestino mantenendo una buona motilità e prevenendo la stasi

Menù insolito per noi e un amico speciale.Menù insolito per noi e un amico speciale.

PENNE DI FARRO CON VERZA E CAROTEIngredienti per 4 persone:gr. 300 di penne di farro, 1 piccola verza, 4 carote, 1 spicchio d'aglio,1 zucchina, 1 scalogno, 1 cucchiaino di semi di cumino, (facoltativo),1/2 bicchiere di vino bianco, gr. 40 di scamorza affumicata, olio sale epepePreparazionePulire le foglie di verza, asciugarle e tagliarle a striscioline: lavare lecarote e tagliarle a listarelle sottili nel senso della lunghezza. Ridurre lazucchina a dadini e spellare lo scalogno e tritarlo finemente.Rosolare l'aglio spellato con 2 cucchiai d'olio, aggiungere i semi dicumino e lasciarli tostare per qualche istante, unire lo scalogno e faresoffriggere. Unire poi la verza, le carote e la zucchina, bagnare con ilvino bianco e lasciarlo evaporare, mescolando. Regolare di sale e pepee cuocere per 5 minuti. Scolare la pasta al dente e unirla alle verdure,farla saltare a fiamma alta e trasferirla poi in un piatto da portata, spol-verizzando con la scamorza affumicata tagliata a lamelle sottili.

L’ALIMENTAZIONE DELL’ALIMENTAZIONE DELCONIGLIOCONIGLIO

INDOVINA CHI VIENEINDOVINA CHI VIENEA...PRANZOA...PRANZO

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gastrointestinale. Un altro vantaggio del fieno è la sua funzioneabrasiva sui denti. Infatti i denti dei conigli sono in continuacrescita ma si consumano regolarmente masticando mate-riali fibrosi e piuttosto coriacei. Un'ottima soluzione, anche dal punto di vista economico,è rifornirsi di fieno da un contadino di fiducia. Il fienoacquistato direttamente in fattoria è anch’esso sicuro econtrollato come quello acquistato in negozio. Il fieno di erbamedica, è molto ricco di calcio e proteine, può essere somministrato, assiemeagli altri alimenti, ai cuccioli fino a 6-7 mesi o alle femmine in gestazione oallattamento e ai conigli angora, ma deve essere molto limitato, se non elimi-nato del tutto in esemplari adulti o con particolare predisposizione allo svilup-po di calcoli renali o della vescica. L'erba deve provenire da un giardino pulito, in cui non ci siano altri animali,ma anche dove non si gettino diserbanti, in alternativa si può seminare in vaso.

Le verdure devono essere fresche e pulite, senza terriccio attaccato, se dovestelavarle abbiate la cura di asciugarle cosa importantissima assolutamente nonfredde da frigo, non congelate, non surgelate, non cotte ma solo a temperatu-ra ambiente. Importante è garantire la varietà degli ortaggi, prediligete quellea foglia scura (più ricchi di sostanze nutritive) e verdure colorate giallo scure earancioni (ricche di vitamina A). Potete dividerle in 2 pasti: pranzo e cena, datecirca 300g di verdura a pasto per kg di peso del coniglio, il quantitativo dipen-de dal coniglio, dall'età (i cuccioli devono poter mangiare di più), dal metabo-lismo e dall'attività fisica.

Un errore commesso comunemente dai negozianti e dai veterinari inesperti èconsiderare la verdura un alimento da dare al coniglio solo saltuariamente oaddirittura un alimento dannoso per la sua salute. La verdura è importantenell'alimentazione del coniglio, soprattutto se non ha a disposizione erba fre-sca, per l'apporto di vitamine e minerali che il fieno ha perso durante il pro-cesso di essicazione. Quattro tipi di verdure sempre gradite ai nostri coniglisono la catalogna, il sedano, i finocchi e le cicorie. Se il coniglio non è ancoraabituato alle verdure, introducete sempre una verdura per volta nella sua dietae osservate attentamente le sue reazioni: in questo modo, se dovessero presen-tarsi problemi intestinali, potrete individuare la causa del disturbo ed elimina-re subito la verdura "incriminata" dalla dieta abituale. Fate attenzione alla scel-ta delle verdure nel caso in cui il nostro amico soffra di patologie particolari,ad esempio abbia una particolare predisposizione alla formazione di calcoli deireni e della vescica: alcuni vegetali contengono livelli particolarmente alti dicalcio e ossalati e vanno in questo caso limitati o eliminati dalla dieta. Il pellet è un tipo di mangime confezionato a base di prodotti o sottoprodottidi origine vegetale triturati, con eventuali integrazioni di vitamine o sali mine-rali e sostanze, ad esempio la melassa, compattato il tutto sotto forma di picco-li bastoncini di colore verde o marrone.Alimentare il coniglio esclusivamente con mangimi a base di pellet (o peggiosemi vari) è un errore commesso da moltissime persone, indotto principal-mente dalle scarse o errate informazioni fornite da negozianti, allevatori o vete-rinari poco esperti. Un coniglio non ha alcun bisogno di mangimi confeziona-ti, non essendo un alimento "naturale". In generale è necessario evitare i man-gimi composti, comprendenti, oltre al pellet, frutta secca, frutta disidratata esemi oleosi (alimenti troppo ricchi di grassi e calorie), cereali in seme e fiocca-ti (orzo, grano, avena, riso ecc: possono causare lo sviluppo di batteri "cattivi"e di tossine nell'intestino del coniglio), sottoprodotti di origine animale o gras-si animali (che di sicuro non rientrano nell'alimentazione naturale di un ani-male erbivoro!), semi o agglomerati colorati (verdi, gialli, rossi... pare che alcu-ni di questi coloranti possano essere cancerogeni, e in ogni caso si tratta di pro-dotti artificiali e superflui).Il pellet può rientrare nell'alimentazione del coniglio in casi particolari, adesempio quando il nostro amico non è in grado di mangiare autonomamen-te altri alimenti a causa di problemi di masticazione, ma non deve comunqueessere alla base dell'alimentazione di un coniglio in buona salute, è anzi asso-lutamente consigliabile escludere qualsiasi tipo di mangime confezionato

dando la preferenza ad alimenti naturali (erba, fieno, verdure). Il pel-let non costituisce un'alimentazione adeguata per diversi motivi: ètroppo nutriente e gustoso, quindi il coniglio è invogliato a mangiar-ne più del necessario e rischia di incorrere facilmente in problemi di

obesità; mangiando pellet il coniglio si sazia, lasciando da parte alimenticome fieno e verdure che sono invece fondamentali per una buonamotilità intestinale e per l'azione abrasiva dei denti. L’erba secca e tri-

turata, di cui, nella migliore delle ipotesi, il pellet è composto, non svolge lastessa funzione abrasiva che ha l'erba fresca o il fieno. E' consigliabile quindisomministrare il pellet solo in casi di effettiva necessità e soprattutto scegliereun pellet di buona qualità e a basso contenuto calorico. Un buon pellet devecontenere esclusivamente erbe tritate, niente cereali (neanche farine di cerea-li), niente sottoprodotti (solitamente sono scarti di lavorazione dei cereali); deveavere una bassa percentuale di grassi e proteine e un'alta percentuale di fibra(20% minimo).

ED ECCO LA LISTA DELLA SPESA PER IL NOSTRO AMICO:- Verdure: carciofi senza spine, carote anche le foglie verdi (1 a settima-na), catalogna, cicoria, coste, fagiolini verdi o cornetti, finocchio (2 volte asettimana), lattuga (1 volta a settimana) indivia, belga, lattuga romana,peperoni dolci di tutti i colori no semi, pomodori no la parte verde, prez-zemolo sia riccio che normale, radicchio (trevigiana, chioggia), ravanellianche le foglie, rucola, sedano (2 volte a settimana), spinaci, zucca, zuc-chine. Da evitare: melanzane, patate germogliate e tutte le parti verdi dellapianta, piccioli e fogliame dei pomodori e dei peperoni, fagioli e legumi ingenere, aglio cipolla e bulbi in generale, rabarbaro, peperoncino piccan-te, funghi.- Frutta (consumo moderato): albicocche senza nocciolo, ananas, anguriasenza semi, arance (può causare piccole lesioni alla bocca), banane (puòcausare costipazione), ciliegie senza il nocciolo, fragole, kiwi, mele senzasemi, melone senza semi, pere senza semi, pesche senza nocciolo, pom-pelmo (può causare piccole lesioni alla bocca), prugne, uva senza semi. La frutta deve essere sempre considerata un "di più" da dare saltuaria-mente e in porzioni molto piccole, da evitare in conigli in sovrappeso.Togliere sempre i semi della frutta (soprattutto dalla mela e da pesche,ciliege, albicocche, susine) perché possono contenere sostanze tossiche.Accorgimenti: la frutta, essendo zuccherina può causare fermentazione ediarrea, soprattutto in caso di frutti molto acquosi come l'anguria o ilmelone. Da evitare: cocco, avocado, sono frutti troppo grassi.- Erbe aromatiche: basilico, finocchietto, maggiorana, melissa, menta,rosmarino, salvia, timo. - Alberi e arbusti commestibili: acacia e gaggia, acero (tutte le varietà,anche quello ornamentale o giapponese), carpino, castagno europeo (nonl'ippocastano), corbezzolo, faggio, fico (attenzione però perché il lattice checontiene può essere irritante), frassino, gelso, lillà (anche i fiori), melo (farseccare i rami), melograno, nocciolo, olivo e olivastro, olmo, ontano, pero,salice (tutte le varietà), sorbo, tiglio (anche i fiori), vite (non quella ameri-cana o canadese che sono tossiche: Parthenocissus quinquefolia/tricuspi-data, Ampelopsis quinquefolia; la vite Clinton, quella da uva fragola, va bene).Da evitare: il legno di tutte le drupacee cioè albicocco, pesco, ciliegio, susi-no ecc. (perché se non vengono seccati per almeno sei mesi possono con-tenere glucosidi cianogenici che causano intossicazione, anche se la mag-gior parte di questi composti sono contenuti nei semi); le conifere comepino, abete, ginepro ecc. (quindi attenzione al pellet per stufe da utilizza-re come lettiera); il legno degli agrumi come arancio, limone, cedro, man-darino ecc. (contengono limonene). Molte altre piante, soprattutto orna-mentali, molto comuni nelle case e nei giardini sono tossiche o velenose.- Erbe selvatiche: achillea, altea, borsa del pastore, camomilla romana,malva, margheritina, nasturzio (fiori e foglie, non i semi), nipitella, ortica,portulaca, rosa canina, tarassaco o dente di leone, trifoglio, viola. Bene, non mi resta che augurarvi buon appetito orecchiuti pelosi!

N O I E LO R On e w s

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LA PUNTA DELL’ICEBERG

E’ da almeno 2 millenni che le calotte glaciali

si stanno assottigliando ma negli ultimi 20

anni il processo è diventato sempre più

veloce perché la temperatura globale del

pianeta si è alzata. Nella primavera del 2012

si è staccato dal Polo Sud un iceberg grande

come il Lussemburgo che se ne è andato a

zonzo per il mare di Weddel sciogliendosi

lentamente… e per fortuna senza causare

danni!

SENZ’ARIA E AL FREDDOPiù si sale, più diventa difficile respirare, per-ché diminuisce la concentrazione di ossigeno eogni boccata d’aria se ne riceve meno di quanto se ne ottenga a bassa quota. Inoltre,i raggi solari non vengono trattenuti dall’ariacon la stessa efficacia, e si disperdono piùfacilmente. Questo provoca un generaleabbassamento della temperatura e una mag-giore possibilità di nevicate.

PINGUINI FAMOSIUno dei più feroci arcinemici di Batman èproprio il Pinguino il criminale più pericolosodopo il Joker. Da qualche anno, poi, un pin-guino di nome Tux è diventato il simbolo diLinux, il sistema operativo libero per compu-ter, che sta riscuotendo successo in tutto ilmondo.

CHE COS’E’ IL LETARGO

E’ uno stato di sonno molto profondo con cui l’or-

so, come gli altri animali, affronta i mesi tra novem-

bre e marzo riposando all’interno di una tana: gli

basta una piccola grotta, precedentemente arreda-

ta con un confortevole giaciglio di foglie, erba, ster-

paglie e ramoscelli. Durante il torpore, la sua tem-

peratura corporea si abbassa, il metabolismo rallen-

ta e l’animale consuma lentamente le scorte di gras-

so che ha accumulato nel corso dell’autunno. Il letar-

go non è però assoluto e l’orso può uscire dalla tana

per mangiare o, se disturbato, per cambiare casa.

LA FORZA SEGRETA DEL TASSOGli indiani d’America associavano alcuni concet-ti morali ai vari animali, un po’ come fanno gliappassionati di astrologia con i segni zodiacali.Al tasso era abbinata la capacità di usare benee creativamente la forza emozionale che abbia-mo dentro di noi. Il tasso, nonostante sia pic-colo, è molto temuto dagli altri animali, cheraramente lo molestano, intimoriti dalla suaaggressività.

ORSA MAGGIORE E O

RSA MINORE

Si deve agli antichi greci il nome delle due

costellazioni più famose del nostro cielo. E’

Omero che cita per la prima volta l’Orsa

Maggiore, dicendo nell’Iliade che “l’Orsa” che

chiamiamo anche Carro, gira su se stessa e

osserva Orione. Poiché in greco orso è un nome

femminile, gli antichi latini lo tradussero con

“Ursa” ed è rimasta così fino ai giorni nostri.

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W O Wc h e n o t i z i e

INARRIVABILILe piume del pinguino sono molto piùfitte degli altri uccelli e formano unabarriera impermeabile all’acqua, un po’come le mute da sub e a proposito dimuta, i pinguini cambiano le loro piumeuna volta all’anno, periodo durante ilquale si guardano bene dall’entrare inacqua.

MMMM… CHE BUON PROFUMINO!

La lince non ve lo dirà mai ma il suo senso del-

l’olfatto è davvero poco sviluppato. Per scova-

re le prede si affida soprattutto all’udito finissi-

mo e alla vista acuta.

Non ha l’istinto del vero cacciatore ma “impa-

ra il mestiere” crescendo e osservando la

madre. E’ da questa capacità che è nato il

modo di dire “astuto come una lince”.

IL CAMOSCIO ADOTTIVOIl camoscio è un animale solitario tranne ovvia-mente nella stagione degli amori o quando èancora troppo piccolo per lasciare la mamma.Ma se per qualche ragione questa dovessemorire un altro camoscio si occuperà di lui comeun genitore adottivo.

IL CARIBU’ IL MAMMIFERO CON IL PASSAPORTO

Il Caribù è il fratello americano della renna: hauna pelliccia molto spessa e calda, che gli per-mette di resistere in modo eccellente anche aiclimi più rigidi. E’ il mammifero terrestre cheviaggia di più al mondo (dopo i piloti di aereo,naturalmente!). La femmina percorre ogni annopiù di 5000 km dalle foreste del Canada allepianure artiche della tundra, dove si stanzia inestate per poi ritornare verso casa con il cambiodi stagione.

UN ANIMALE MAGICO E MULTIFORME

Le leggende giapponesi raccontano che le

volpi possono assumere qualsiasi sembianza

desiderino. Alcune volpi particolarmente astute

possono fingersi esseri umani, per prendersi

gioco dei potenti. I loro poteri aumentano con il

passare degli anni: dopo un secolo di vita spunta

loro una seconda coda e acquisiscono la capacità

di possedere le menti delle persone. Dopo mille

anni diventano volpi a nove code: il loro pelo

diventa argentato, bianco o dorato e possono dif-

fondere intorno a loro sogni e visioni.

UNA CODA PER CASA

Il nome scoiattolo deriva dal greco

“skiouros” “che fa ombra con la

coda”.

Gli antichi greci credevano che la coda

ritta dello scoiattolo gli servisse da

tetto mentre per i romani pensavano

che fosse il segnale per prevedere il

cattivo tempo e infatti gli scoiattoli riu-

scivano sempre a sigillare gli ingressi

della loro tana prima delle piogge.

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Secondo l’Agenzia Ambientale Europea (EEA),circa un terzo di tutte le materie prime usate inEuropa vengono convertite in scarti ed emissio-ni con oltre 1.8 miliardi di tonnellate di rifiutiprodotti ogni anno. Ogni cittadino europeo pro-duce 520 kg di rifiuti domestici all’anno, conuna crescita prevista del 25% da qui al 2020. Laproduzione di rifiuti urbani procapite varia tra1,4 e 2,2 kg al giorno, se poi si fa riferimento aicentri turistici durante l’alta stagione si toccanopunte di 3 kg al giorno. Di seguito si riporta lacomposizione media dei rifiuti solidi urbani.

Nella gestione dei rifiuti la normativa vigenteimpone un approcio basato su una scala gerar-chica di interventi in cui la Riduzione della pro-duzione dei Rifiuti rappresenta il primo obietti-vo da perseguire. Secondariamente si deve poipensare al riutilizzo dei prodotti (es. riutilizzo dicontenitori in vetro per più utilizzi successivi),quindi al Riciclo (ottenimento di prodotti ugua-li a quelli di partenza dopo avere sottoposto ilrifiuto a trattamenti) e solo come ultima possibi-lità al Recupero Energetico (incenerimento deirifiuti in appositi impianti per la produzione dienergia elettrica e termica).

Operando a monte, sulla prevenzione della pro-duzione di rifiuti, si ha la possibilità di inciderepositivamente sulla gestione a valle (raccolta -recupero - smaltimento), sia in termini quantita-tivi (minori quantità da gestire) che qualitativi(rifiuti più facilmente gestibili).

In tema di prevenzione risulta centrale, più chein ogni altro settore, il ruolo del singolo indivi-duo, in quanto con semplici gesti quotidianiognuno di noi può ridurre in maniera drastica laquantità di rifiuti che produce e limitare il pro-prio impatto sull’ambiente. Produrre menorifiuti significa essere più eco-compatibili e

impegnarsi a mantenere il proprio territorio piùpulito, ridurre i problemi ambientali e impe-gnarsi concretamente a lasciare un ambientefruibile per uno sviluppo sostenibile delle futu-re generazioni.

Basta fare riferimento ad alcune semplici abitu-dini entrate nel nostro stile di vita per renderciconto di quanto il nostro impatto sull’ambientepuò essere pesante in termini di produzione dirifiuti. Ecco alcuni numeri su cui occorre riflet-tere perché ognuno può fare la differenza.

ACQUE IN BOTTIGLIA: gli italiani detengono il primato europeo di con-sumo di acqua minerale. Legambiente ha calco-lato che tra il 1980 e il 2007 i consumi procapi-te nel nostro paese sono aumentati da 47 a 196litri (con una crescita del 317%). La spesa mediaper famiglia è di circa 80,00 euro all’anno.L’acqua in bottiglia ha un costo spropositato serapportata al costo dell’acqua del rubinetto:mentre quest’ultima ha un costo massimo di 0,2centesimo/litro, quella in bottiglia mediamentecosta 20 centesimi/litro, cioè 150 volte più cara.Inoltre è utile sapere che l’acqua dell’acquedot-to è sottoposta a centinaia di controlli giornalie-ri mentre l’acqua in bottiglia viene controllatasolo alla fonte e può rimanere a contatto con laplastica per moltissimo tempo. Nel costo di unabottiglia d’acqua è incluso inoltre il costo del tra-sporto (con relativo consumo indiretto di com-bustibile) e degli intermediari. L’Italia produce12,4 miliardi di bottiglie nuove l’anno consu-mando 655.000 tonnellate di petrolio corrispon-denti all’emissione di 910.000 tonnellate di CO2e alla produzione di (almeno) 200.000 tonnella-te di rifiuti in polietilene il cui smaltimento (soloun terzo viene riciclato) è a carico di cittadini edenti locali. Senza contare l’impatto dei trasporti,8 litri di minerale su 10 percorrono in camion

centinaia di chilometri per arrivare dalla sorgen-te agli scaffali dei supermercati. Bere acqua inbottiglia rappresenta quindi un’azione inutile,antieconomica e altamente inquinante. L’1,78%del totale dei Rifiuti Urbani prodotti nel nostropaese è costituito da imballaggi primari peracqua minerale in plastica, vetro e carta. Inmedia ogni italiano getta nei rifiuti quasi 10 kgdi contenitori per l’acqua minerale all’anno.

PIATTI DI PLASTICA E BORSE DELLA SPESA:

un set di stoviglie monouso costituito da piatto,bicchiere e due posate in plastica pesa circa 40ge rappresenta circa il 16% del peso dei rifiuticomplessivi generati da un pasto.

Il consumo di shopper in plastica monouso, inItalia, oscilla fra 1,4 e 3,5 kg all’anno per abitan-te. Il principale problema che caratterizza que-sto prodotto così diffuso è l’abbandono dopol’uso. Se le shopper usa e getta venissero tutteriutilizzate o se al loro posto si utilizzassero borsein tela il loro impatto ambientale non sarebbecosì esteso.

CARTA: secondo stime Comieco, il Consorzio NazionaleRecupero e Riciclo degli Imballaggi a baseCellulosica, dei 9,2 milioni di tonnellate di cartae cartone utilizzati annualmente in Italia, circa1,9 milioni di tonnellate non sono recuperabili(carta igienica, quantitativi destinati a conserva-zione quali biblioteche, archivi e applicazioni inedilizia o altri settori). In particolare, per quelche riguarda i consumi di carta per scrivere(risme e prodotti di cartoleria), si stima un con-sumo medio di 80 kg/anno per abitante (com-prese agende, giornali, pubblicità in casella ebollette). Si può evitare di sprecare carta prefe-rendo ad esempio burocrazia e bollette online,

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stampando i fogli fronte-retro e riutilizzando ifogli stampati. In particolare si può cercare diridurre la quantità di carta che si accumula nellapropria cassetta postale a causa di volantinaggi,avvisi pubblicitari, ecc. apponendo un messag-gio “STOP PUBBLICITA’ “, anche citando ilCodice Penale Art. 633 “Invasione di terreni oedifici”.

IMBALLAGGI PER DETERSIVI: il consumo di detergenti e detersivi liquidi inItalia è pari a circa 25 kg per abitante all’an-no. Il peso medio di un flacone in plastica perdetergenza domestica varia, a seconda dei for-mati, da 60 g a 70 g circa. Si può presumere cheun punto vendita contribuisca mediamenteogni anno alla formazione di circa 51.000 kg dirifiuto costituito da flaconi per detergenti.L’installazione di punti vendita di detergenti edetersivi “alla spina” accoppiato poi alla venditadi detersivi concentrati (da utilizzare nelle quan-tità corrette) contribuirebbe a ridurre enorme-mente questo inutile impatto, a parità di consu-mo di detersivi. Simile discorso si potrebbe fareper i prodotti per l’igiene personale.

CUCINA E CIBO: i rifiuti derivanti dalla preparazione e dal consu-mo di un pasto caldo sono mediamente pari a250 grammi, di questi circa 200 grammi sonorifiuto biodegradabile (162 gr provenienti dalconsumo del pasto e 37 g dalla sua preparazio-ne). Si può stimare che la frazione biodegrada-bile costituisca almeno il 29% del totale deiRifiuti Urbani prodotti nel nostro paese. Inoltresecondo rilevazioni del 2006 del BancoAlimentare una quota pari al 17% di tutti i rifiu-ti alimentari è costituita da cibo ancora comme-stibile. Sono circa 4.000 tonnellate giornaliere dialimenti, il 15 % del pane e della pasta, il 18%della carne e il 12% di frutta e verdura cheacquistiamo quotidianamente. Per questo moti-vo e anche per ragioni etiche nonché economi-che bisognerebbe evitare di comprare più cibodi quello che si potrebbe consumare o prepara-re.

IMBALLAGGI PER ALIMENTI FRESCHI:

il peso di una cassetta per ortofrutta monousovaria dai 300 ai 700 g. L’ortofrutta in Italia vienevenduta per il 51% del suo valore economicopresso canali di distribuzione cosiddetta moder-na (supermercati + ipermercati-discount + pic-coli supermercati in città). Nel 2007 per laprima volta il canale della distribuzione moder-na ha superato quello del dettaglio tradizionale(compresi gli ambulanti e i mercatini rionali).Questa tendenza porta inevitabilmente all’au-mento dell’utilizzo degli imballaggi dei prodottipreconfezionati. Rifornirsi di frutta e verdurapresso i canali tradizionali o utilizzare il bancoself-service dei supermercati aiuta a ridurre

questo enorme ed inutile spreco di plastica.

RIFIUTI ELETTRONICI: Nel 2007 in Italia sono state raccolte in mododifferenziato 116.200 tonnellate di Rifiuti daApparecchiature Elettriche ed Elettroniche(RAEE). Si tratta di una quota corrispondente a1,9 kg per abitante di rifiuti altamente inquinan-ti se gestiti male. Anche in questo caso sarebbeutile riflettere sull’impatto ambientale dell’ac-quisto di prodotti High-Tech e valutarne la realenecessità senza lasciarsi prendere dall’ansia del-l’acquisto del prodotto all’ultima moda.

RIFIUTI INGOMBRANTI: I rifiuti cosiddetti ingombranti (mobili, divani,letti) raccolti nel 2007 in Italia ammontano a810.624 tonnellate, pari a circa 14 kg per abi-tante. Di queste 810.624 tonnellate, 201.300sono state avviate a riciclaggio, mentre 609.324sono state avviate a smaltimento. Si riscontrache il 52,1% dei beni durevoli conferiti comerifiuti sono potenzialmente riusabili. Prima disostituire un mobile o un accessorio d’arreda-mento con uno nuovo, andrebbe valuto lo statodel mobile che si vorrebbe sostituire e la possi-bilità di rivolgersi a mercatini dell’usato i quali sioccupano del ritiro del mobile e della sua ven-dita. In questo modo si potrebbe anche ricavar-ne un utile oltre a limitare il peso dei propririfiuti.

ABITI: il Conau, Consorzio Italiano Abiti Usati, stimache il consumo annuo di abiti e di accessori in

Italia sia di circa 14 kg pro capite. Sulla base didati ISPRA, calcolando i rifiuti tessili raccolti inmodo differenziato e quelli potenzialmente pre-senti nel rifiuto indifferenziato è possibile stima-re una produzione di rifiuti tessili pari a oltre800.000 tonnellate nel 2007, quasi il 2,5% deltotale dei rifiuti urbani, corrispondente a 13 kgpro capite all’anno.

PANNOLINI PER BAMBINI: mediamente nei primi tre anni di vita di unbambino si usano 1.095 pannolini notturni e5.475 pannolini giornalieri. Pertanto per ogni bambino si producono oltre 1tonnellata di rifiuti da pannolini usa e getta. InItalia nel 2006 sono nati 560.010 bambini.Ipotizzando che tutti abbiano fatto uso di pan-nolini usa e getta si può stimare una produzionedi oltre 600.000 tonnellate di rifiuti, pari a circail 2% del totale dei rifiuti urbani prodotti inquell’anno. Oggi esistono vari tipi di pannoliniriutilizzabili: in cotone, bambù, sintetici vari(questi ultimi hanno vantaggi quali ridurre l’ef-fetto bagnato sulla pelle). Oggi i pannolini riuti-lizzabili sono sufficientemente diffusi anche inItalia. Il sito www.pannolinilavabili.info fornisce infor-mazioni, riporta il parere dei pediatri, segnala iComuni che offrono incentivazioni per l’acqui-sto, segnala i negozi dove è possibile acquistare ipannolini lavabili e uno spazio dove è possibilecomprare, vendere e scambiare pannolini lava-bili.

Vincenzo Senesewww.studioricercheambientali.com

Sono famose perchè sono il sim-bolo dei paesi freddi ma anche esoprattutto perché la notte diNatale trainano in cielo la slittadi Babbo Natale!

Sia i maschi che le femmine di rennahanno le corna o più precisamente, i “pal-chi” che ogni anno cadono e ricrescono. La renna è un animale molto resistentesia alle temperature più basse del nostropianeta sia alla penuria di cibo. E’ ungrosso erbivoro dei paesi freddi apparte-nente alla stessa famiglia dei cervi. Vivenel nord del pianeta, dalla Siberia

all’Alaska. Migliaia e migliaiadi anni fa, inepoca preistorica,le renne si trova-vano in grannumero in tuttal’Europa centraleche allora eramolto più fredda.Poi, con il passaredel tempo si sono sempre più spostateverso il Polo Nord e adesso occupano leterre che si trovano ai suoi margini, le tun-dre. Le tundre sono sconfinate pianurericoperte di muschi, senza alberi e senzamontagne. Pochi animali riuscirebbero avivere in queste terre inospitali, semprefreddissime e con poche risorse di cibo. Latemperatura qui può scendere anche a 60°sotto lo zero!Ma le renne vi si sono ambientate moltobene e per mangiare si accontentano deimuschi e delle erbe che riescono a rag-giungere scavando nella neve.

Quando però d’inverno la terra si ghiacciacompletamente e non c’è più niente damangiare, le renne, che vivono in branchi,si raggruppano e migrano in massa tutteverso sud.Il loro obiettivo è quello di raggiungere igrandi boschi di conifere dove riescono atrovare un po’ più di cibo. E’ per questo che in Finlandia il popolodei Lapponi, che vive allevando le renne,deve stare dietro ai loro lunghi sposta-menti, non ha una dimora fissa si spostaportando con sé le sue tende.

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A M I C I S P E C I A L I P E R U N N A T A L E S P E C I A L EA M I C I S P E C I A L I P E R U N N A T A L E S P E C I A L E

Il più tenero tra tutti gli uccelli, camminagoffo sulla terra ferma ma sott’acqua è unvero siluro.Se ci chiedessero di pensare a un animale

simpatico e buffo, penseremmo subito al pin-guino!In acqua il pinguino sembra un’anatra per-fetta, ma quando ne esce e si alza sulle zampe

camminando con l’andatura tutta dondolan-te o quando si stende sulla pancia e si lasciascivolare sul ghiaccio per andare più veloce,non sembra per niente un uccello! Eppureproprio come tutti gli uccelli i pinguinidepongono e covano le loro uova ma anchequesto in un modo tutto speciale. Non costruiscono un nido bensì l’uovo vienedeposto in piedi e tenuto stretto tra le zampesotto la pancia morbida e calda della mammao del papà; sono tutti e due bravissimi geni-tori e si danno il turno nella cova e nellaricerca del cibo per i piccoli. Una volta nato,il piccolo pulcino si farà portare in giro sulleloro zampe! I pinguini non sanno volare masono fantastici nuotatori. Le ali piccole etozze fungono da formidabili pinne, permet-tendogli di sfuggire a grande velocità dai pre-datori. Il grande nemico dei pinguini è lafoca che li attacca quando sono in acqua.Appena ne avvistano una saltano fuori dal-l’acqua tutti insieme come dei birilli. Tuttipensano che i pinguini vivano nei ghiaccidell’Antartide ma non tutti sanno che esisteuna specie di pinguini che vive alleGalapagos all’altezza dell’equatore!Esistono ben 17 specie di pinguino, tra que-sti quello più conosciuto è il pinguino impe-ratore.

L E R E N N EL E R E N N E

I L P I N G U I N OI L P I N G U I N O

A M I C I S P E C I A L I P E R U N N A T A L E S P E C I A L EA M I C I S P E C I A L I P E R U N N A T A L E S P E C I A L E

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L’ O R S O B I A N C OL’ O R S O B I A N C OAnimale in estinzioneAnimale in estinzioneL’orso bianco grazie al suo mantello riescea mimetizzarsi alla perfezione tra i ghiac-ci del Polo Nord.Infatti vive fra le isole di ghiaccio galleg-giante, le distese infinite di neve e leacque freddissime del Mar Glaciale Artico.Gli orsi bianchi sono i più grandi carnivo-ri del nostro pianeta e si cibano soprattut-to di foche e di pesci. Possono arrivare apesare fino 800 kg e possono essere lun-ghi anche 3,5 m … quasi quanto un’auto!Tutti sappiamo che al Polo Nord fa molto

freddo ma il nostro orso con la sua foltapelliccia e un bello strato di grasso sottola pelle, sta benone.D’inverno però, quando il cibo scarseggiae il vento si fa ancora più gelido, l’orsobianco si scava una tana sotto la neve epensa bene d’andarsene a fare una lungadormita: entra in letargo. Le femminedurante il letargo possono partorire due otre piccoli.I cuccioli vivranno nella tana allattatidalla mamma fino alla fine del loro inver-

no.L’orso popolare è diventato purtroppo ilsimbolo dei cambiamenti climatici …modificando la composizione dell’atmo-sfera l’uomo sta cambiando il clima eriscaldando il pianeta.L’aumento della temperatura come primaconseguenza produce lo scioglimento deighiacci e i nostri poveri orsi si trovano inserie difficoltà!Speriamo di poter far conoscere gli orsibianchi ai nostri pronipoti.

Questo meraviglioso abitante dell’Antartide èun vero colosso tra i pinguini. Può arrivare aessere alto 120 cm e vive in colonie di oltre40.000 pinguini. Eppure anche in mezzo atanta confusione, i genitori riconoscono i

loro piccoli e li accudiscono con amore.La cosa che sorprende è la capacità che pos-siedono di riuscire a pescare a grandissimaprofondità ma soprattutto possono stare inapnea anche per 20 minuti!

Un'altra curiosità sui pinguini che difficil-mente incontreranno un orso bianco perchévivono ai due opposti poli: infatti al Polo Sudi pinguini mentre al Polo Nord l’orso bianco.

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La stella cometa, l’albero, un uomovestito di rosso carico di doni. A Natalesi respira un’atmosfera da fiaba. Non acaso è la festa preferita dai piccoli masta ai grandi aiutarli a coglierne l’in-canto. Qualche idea scintillante.

Negozi pieni di confezioni regalo, vetrineilluminate, corse frenetiche all’acquisto. Per igrandi, spesso, il Natale si riduce a una faticaconsumistica. Ma non per i bambini: per loropotrebbe essere tutta un’altra cosa. Potrebbe,perché sta a noi genitori far vivere loro que-sta ricorrenza in modo diverso. “Per i bambi-ni non dev’essere solo la festa del dono e delcibo perché in realtà: rappresenta l’attesa diun evento soprannaturale, ma anche il segre-to rivelato, la speranza e la scoperta. Infatti èun momento prezioso da portare con sé, unricordo che riaffiorerà da adulti con tutta laforza del suo calore. Il Natale, insomma, è lafesta più magica dell’anno. E i piccoli hannobisogno di magia perché è un elemento pre-zioso che nutre la loro autostima come unarisorsa di cui oggi hanno bisogno più che maiper i loro ritmi di vita che sono fin troppoprogrammati. Le feste rappresentano unapausa eccitante che dà loro una nuova caricaemotiva. Ma come approfittare dei tantispunti “incantati” che offre da secoli questaricorrenza? Basta ritornare piccoli anche noi,recuperare i nostri ricordi è il segreto percreare qualcosa insieme, riuscire a trovareun po’ di tempo per stare con i bambini inmodo rilassato.

ECCO, ALLORA, TANTE IDEE PER UNNATALE DA FAVOLA.

L’abete decorato viene dall’antico EgittoL’albero sempreverde dadecorare rappresenta unatradizione antichissima. Qualche notizia davveromagica? Pochi sannoche i primi a inven-tare questa usanzasono stati gliantichi Egiziche peròdecorava-no unapiramidedi legno.

Un viaggiato-re la importò in Europa.

I Celti, ma anche popolazioni russe e scandi-

nave, decoravano l’albero sempreverde perfesteggiare il solstizio d’inverno, il ritorno delsole e del calore (dopo i giorni più corti del-l’anno).Nell’antichità si ornava l’abete con melerosse e candele.

PALLINE. GHIRLANDE CARTA E NOCICOLORATE.

Decorare l’albero insieme a mamma e papà:è il momento clou, delle preparazioni natali-zie. Ma accanto alle classiche palline (da sce-gliere insieme ai bambini, di colori e mate-riali diversi), si possono inventare decorazio-ni ancora più magiche e personalizzate darealizzare insieme. Noci dipinte d’oro e d’ar-gento con incollato un nastro rosso perappenderle, palline di cartapesta, ghirlande edecorazioni, di cartoncino colorato e ritaglia-to.

APRIAMO INSIEME LO SCATOLONEDELLE MERAVIGLIE.Ecco le decorazioni messe via

l’anno scorso! Il momentodell’apertura dello sca-tolone in cui sono statiriposti gli oggetti che

“fanno” Natale, trasmette sempre una gran-de emozione. È importante che i bambini vipartecipino: di anno in anno ai decori se neaggiungono altri, creando un magico filorosso di piacevoli ricordi familiari.

IL CALENDARIO DELL’AVVENTO SIAPRE OGNI MATTINA.

È una tradizione che alimenta il piacere del-l’attesa e insegna la nozione del tempo. Ilposto migliore per appenderlo? La cucina,così tutti lo possono guardare. In commercioce ne sono tanti ma i più magici sono quelliche riprendono illustrazioni natalizie di unavolta (si trovano nelle cartolerie). Il momen-to migliore per aprire la finestrella quotidia-na e scoprire cosa c’è dietro? Il mattino! Un

rito che stimola curiosità e fantasia e dà lacarica per il nuovo giorno.

Alla scoperta di antiche e nuove leggende.Le leggende natalizie, anche di origine paga-na, sono tante. In libreria diversi libri le nar-rano, antiche e nuove per riscoprire il verospirito della festa.

UNA LETTERINA VOLANTEA BABBO NATALE.

È un rito irrinunciabile per i più piccoli, mapuò funzionare anche con i più grandicelli

che spesso voglionocredere ancora allabella favola diBabbo Natale. Èutile ai genitori peresaudire i desideridei figli a colpo sicu-ro. Una volta scrittala letterina conl’elenco dei desideri,

la si può legare a un palloncino gonfiato conelio per inviarla direttamente nel mondofatato di Babbo Natale. Oppure, la si può spe-dire al suo ufficio, che esiste davvero erisponde a tutti. Inviatela a:

Santa Claus Ufficio PostaleCircolo Polare Artico 96930Rovaniemi - Finlandia

IL PRESEPE DI PASTA DI SALE DACOSTRUIRE IN CASA.

Costruire il presepe dà molta soddisfazione aipiù piccoli, perché al centro della storia e delpaesaggio c’è proprio un bambino come loro.Se poi le statuine sono fatte da loro con lapasta di sale, è ancora più bello. Bastano 200g di farina, 300 g di sale fino, 1 bicchiered’acqua. Versate sale e farina in un recipien-

TANTE MAGIE PER FARTANTE MAGIE PER FARFELICI I BAMBINIFELICI I BAMBINI

!

te, aggiungete l’acqua mescolando per ottenere una pasta compatta, divi-detela in tante parti quanti sono i colori che volete utilizzare. Versate unpo’ di colore (si compra pronto) nelle parti divise e amalgamate.Modellate i pupazzetti e infornateli a 130° finché la pasta s’indurisce.

ASPETTANDO LA MEZZANOTTE, SENZA DIMENTICARE LE RENNE.

Il Natale è anche la festa dei valori familiari e dei rituali. Questi ultimiaiutano i bambini a sentirsi parte del mondo dei grandi e, anzi, al cen-tro dei loro affetti. Ogni famiglia ha i suoi riti. Si può leggere una poesiadurante la cena o intonare una canzone natalizia prendendosi per mano.Si può lasciare un po’ di pane e una tazza di latte per le renne di BabboNatale prima di andare a letto.

Aspettando la mezzanotte, senza dimenticare le renne.Il Natale è anche la festa dei valori familiari e dei rituali.Questi ultimi aiutano i bambini a sentirsi parte del mondo dei

grandi e, anzi, al cen-tro dei loro affetti.Ogni famiglia ha isuoi riti. Si può legge-re una poesia durantela cena o intonare unacanzone nataliziaprendendosi permano. Si può lasciareun po’ di pane e unatazza di latte per lerenne di Babbo Nataleprima di andare aletto.

Per vivisezione o sperimentazione “in vivo” si intende qualsiasiesperimento eseguito su animali.Non tutti gli esperimenti prevedono la dissezione dal vivo ma sonougualmente cruenti e invasivi nei confronti degli animali: per questo e anche per ragioni giuridiche, il termine vivisezione èusato come sinonimo del più generico “sperimentazione animale”.Ogni anno, solo in Italia, più di 900 mila animali, circa 3 mila algiorno, vengono utilizzati sia nella ricerca di base che applicata. Itest a cui vengono sottoposti sono spesso richiesti da leggi antiqua-te e forniscono risultati inapplicabili all’uomo e di conseguenza,oltre a essere inutili, hanno di frequente frenato l’impiego disostanze e tecniche valide, così come hanno causato molti danni,dai meno gravi e diffusi ai peggiori.Le stesse prove vengono ripetute successivamente, con altre formee tempi, sul destinatario ultimo: l’uomo. Questo avviene dopo irisultati aleatori ottenuti su animali e frequentemente senza forni-re alle persone che subiscono la sperimentazione una corretta eapprofondita informazione sui possibili rischi e benefici.Cani, primati, cavalli, gatti, ratti, topi, mucche, maiali, pecore pic-cioni, furetti , rettili, pesci, uccelli, provenienti da allevamenti oper alcune specie catturati in natura; comunque non vi è una solaspecie che possa essere modello sperimentale per un‘altra. Infattiognuna è differente per struttura fisica e biochimica e poi gli ani-mali “da laboratorio” spesso selezionati o manipolati genetica-mente, sono esseri viventi che nulla più hanno a che fare persino

LO SPECCHIO LO SPECCHIO DELLA VITADELLA VITA

L’anima L’anima dell’associazionedell’associazione

VIVISEZIONE OVIVISEZIONE OSPERIMENTAZIONESPERIMENTAZIONE

èè fatta: per i beagle condannati fatta: per i beagle condannati di Green Hill il futuro sarà roseo.di Green Hill il futuro sarà roseo.

Affidati alle cure di tanti italiani chefanno a gara per adottarli grazie alladecisione del Tribunale del Riesame diBrescia di dissequestrare la struttura del-l’allevamento di Montichiari. Nonostanterimangono sotto sequestro probatorio icirca 2400 beagle destinati ai laboratoridi vivisezione. Comunque la situazione èottimista: stiamo compiendo i primi passiverso la vittoria per una vita migliore daregalare a questi cani. Infatti possonoessere dati in affido a chi ne fa richiestadopo accurati controlli. Questo momentosegna un altro successo per i diritti deglianimali e soprattutto nella battaglia con-tro Green Hill, una lotta faticosa e che haportato alla vittoria, salvando quellepovere creature da quei laboratori; nonsi possono definire altro che lager perchéè quello il nome che meglio li possadescrivere. Ma per il futuro, che si preve-de? Bisogna evitare il rischio di altriGreen Hill con una nuova legge che inquesti ultimi mesi è stata già approvata,

alla Camera ed ora all’esame del Senatoche vieta l’allevamento di cani, gatti eprimati destinati alla sperimentazione sututto il territorio nazionale. Si tratta diuna normativa davvero innovativa,rispetto alla Comunità europea e in que-sto modo l’Italia sarà all’avanguardia suquesto scottante tema. L’unica obiezionemossa contro questo divieto di sperimen-tazione sugli animali viene da chi sostie-ne la necessità di testare per fini dellaricerca scientifica, e in particolare quellafarmaceutica. L’evidenza dei fatti puòben controbattere a questa inutile giusti-ficazione infatti: il 96 per cento dei far-maci sperimentati sugli animali vengonoscartati perché inefficaci sugli uomini. Sipotrà così ben comprendere quanto siaobsoleta e crudelmente inutile questaprassi ma la cruda realtà è che la vivise-zione rappresenta solo un immenso busi-ness, difeso con arroganza dalle grandimultinazionali. Tralasciando il campoormai burocratico dove si continua adisputare questa battaglia: bisogna riu-scire a commuoverci e a congratularcidella grande conquista ottenuta da que-sti beagle: un futuro e presto l’affettospeciale di una famiglia. Infatti ultima-mente presso il nostro canile di Trezzanosono arrivati accolti nelle nostre braccia:cagnoline di 1 anno, cuccioli , mammescampate ad un bruttissimo futuro. Ilsogno per questi cani si sta finalmenterealizzando: una casa e l’amore che non

hanno mai provato. Così sotto i nostrisguardi attenti e pieni di commozioneecco le numerose richieste dettate dalcuore delle persone giunte presso ilnostro canile gestito dalla nostra associa-zione Animal’s Emergency. Non appena le porte del canile si sonoaperte sono arrivate tantissime personeche facevano quasi a gara per offrirecalore e affetto a questi cagnolini dagliocchi tristi e malinconici. La nostrarisposta è stata pronta e come associazio-ne di Animal’s Emergency abbiamo deci-so di valutare il meglio per questi cani.Perché se la loro vita è già stata così dif-ficile bisogna ora garantirgli un futuro di“normalità” fatto di prati, corse, coccole,birichinate e soprattutto tanto amore egioco. Così Animal’s Emergency in qualità digenitori attenti e premurosi, tramite inostri coscienziosi volontari, ha formatonuove famiglie costituite da animali adue zampe e animali a quattro zampe einfine li ha osservati camminare insiemeverso un futuro migliore per entrambi.Rimane solo un grande segreto che saràpresto svelato: chi dei due imparerà dal-l’altro, perché si sa, che se noi diamo aquesti beagle tanto amore chi sa qualemagnifico e sorprendente regalo lorodoneranno a noi. Staremo con il fiatosospeso ad osservarli crescere per sco-prire il loro dono più bello nei nostriconfronti.

con i loro simili in libertà, così come lemalattie che vengono indotte sperimen-talmente nulla hanno a che fare conquelle che si manifestano naturalmente.Le manipolazioni genetiche che con-sentano oggi di costruire in laboratorionuovi organismi vegetali o animalimescolando l’informazione genetica dispecie diverse, sono la nuova frontieradella sperimentazione animale; ma l’in-gegneria genetica applicata con questoscopo è portatrice di una visione speci-fica della vita che finisce per operareun controllo sociale attraverso la sele-zione dei caratteri, la clonazione e laprocreazione selettiva.Quali dei modelli animali utilizzati ognigiorno nei laboratori dovremo ringra-ziare? Molti ricercatori che svolgonosperimenti su animali hanno abituatol’opinione pubblica a considerare il

topo come animale elettivo utilizzatonella ricerca con il pretesto di aiutare laspecie umana, poi il ratto poi le scim-mie, cani, maiali… La ragione dietroquesto impiego a casaccio di una specieanimale piuttosto che di un’altra, è chel’unico modello per una specie è solo edesclusivamente la specie stessa.Il modello animale che si basa sullasimilitudine tra i mammiferi, non puòessere un modello scientifico valido,perché sia tale il sistema di riferimentodeve essere noto al 100% e rappresen-tare un modello semplificato dell’uomo.L’animale non è un organismo più sem-plice dell’uomo ma differente e altret-tanto complesso. Sono ad oggi disponibili moltissimimetodi alternativi all’uso di animali emolti altri sono in corso di validazioneinfatti già il 70% della ricerca biomedi-

ca in Italia non utilizza animali. Lasperimentazione animale è una praticada condannare sia dal punto di vistascientifico che etico: non abbiamo ildiritto di abusare e decidere della vita odella morte di altri esseri viventi madobbiamo imparare il rispetto per lavita umana e animale.

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ANIMALS EMERGENCY si avvale esclusivamente dell'autofinanziamento e della col-laborazione di volontari. Lo scopo principale di ANIMALS EMERGENCY è quello dipoter aiutare gli animali e tutte quelle persone che, per proprio conto, a proprie spesee senza nessun ausilio si occupano di loro, fare rispettare i diritti degli animali ed affer-mare la loro tutela in ogni luogo. L'impegno di ANIMALS EMERGENCY si articoleràquindi su una serie di importanti tematiche: A Trezzano sul Naviglio, nell’ottobre 2003,si è costituita, grazie all’idea ed alla buona volontà di diverse persone, l’associazione“ANIMALS EMERGENCY”, associazione no-profit che si avvale esclusivamente del-l’autofinanziamento e della collaborazione di volontari. Essa lavora al fine di promuo-vere e sostenere attività a tutela degli animali e dei loro diritti aiutando contempora-neamente ed in modo concreto le persone ed i rifugi che accolgono cani e gatti in dif-ficoltà, abbandonati o maltrattati. E’ e sarà un lavoro durissimo, siamo solo agli inizi diun percorso infinito: di animali bisognosi e disperati ne esistono tantissimi!! Il sogno èdi arrivare davvero lontano, l’entusiasmo non manca, ci auguriamo di trovare tanti altrivolontari disponibili ad aiutarci a realizzare i nostri obiettivi. Tutto questo partendodalla considerazione che una società non può dirsi del tutto civile se non avrà impara-to ed applicato il massimo rispetto nei confronti degli animali.