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Tromboembolismo venoso e terapia profilattica. EBPM a confronto. Cenni sul nuovo biosimilare
B. Cosmi UO Angiologia e Malattie della Coagulazione
“M. Golinelli”Ospedale S.Orsola-Malpighi
Università di Bologna
Relazioni con soggetti portatori di interessi commerciali in campo sanitario
Ai sensi dell’art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 18, 19 dell’Accordo Stato-Regione del 19 aprile 2012, dichiaro che:
negli ultimi due anni ho avuto rapporti -anche di finanziamento- con soggetti portatori
di interessi commerciali in campo sanitario:
Daiichi-Sankyo, Sanofi.
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Agenda
Epidemiologia del TromboEmbolismo Venoso (TEV)
Ruolo della profilassi farmacologica del TEV
Ruolo delle Eparine a Basso Peso Molecolare (EBPM)
Silent PE1 Million
Deaths300,000
Estimated Cost of VTE Care $1.5 Billion/year
Venous Thromboembolism:The Third Leading Cause of Cardiovascular Death
Post-thrombotic Syndrome800,000
Pulmonary Hypertension
30,000
DVT2 Million
PE600,000
Hirsh J and Hoak J. American Heart Association. 1996.
Heit J et al. Blood. 2005;106: Abstract 910.
Anderson FA et al. Am J Hematol. 2007;82:777-82.
Thrombosis: A major contributor to global disease burden
ISTH Steering Committee for World Thrombosis Day
The Global Burden of Disease Study 2010 (GBD 2010) initiated by WHO and the World Bank
ischemic heart disease and stroke collectively caused 1 in 4 deaths worldwide.
GBD 2010 did not report data for VTE as a cause of death and disability
VTE is often asymptomatic, misdiagnosed, and unrecognized at death, and there is a lack of autopsies
marked underestimation of VTE incidence.
Thrombosis Research 134 (2014) 931
Estimated total number of symptomatic VTE events per annum within the six EU countries
DVT cases: 465,715 (404,664–538,189)
PE cases: 295,982 (242,450–360,363)
VTE-related deaths: 370,012 (300,193–483,108).
Only 27,473 (7%) were diagnosed as being antemortem
Sudden fatal PE: 126,145 (34%) ; 217,394 (59%) followed undiagnosed PE.
Almost three quarters of all VTE-related deaths: from hospital-acquired VTE
over one million VTE events or deaths per annum in the six countries examined.
Cohen AT et al, Thromb Haemost 2007; 98: 756-764
EPIDEMIOLOGIA DEL TEV
Numerosi studi retro- e prospettici (USA ed Europa, non Italia)
70-113/ 100.000/anno ( > 95% Caucasici)
solo 1 caso su 3 viene diagnosticato (Goldhaber, Lancet 2004)
Incidenza relativa di EP e TVP diversa a seconda che diagnosi su
base autoptica o no.
Studi non autoptici: TVP x 2 vs.EP (33% EP vs 66% TVP)
Studi autoptici: EP > TVP (55% EP vs 45% TVP)
Studi autoptici sovrastimano EP x casi asintomatici
Diagnosi clinica: sottostima EP
Incidenza di TEV in pazienti ospedalizzati e nella popolazione generale
Studio retrospettivo (1980-1990) nella contea di Olmsted (Minnesota)
1° TEV registrata in 911 soggetti 253 ricoverati658 ambulatoriali
Incidenza annuale (aggiustata per età/sesso)96,05/ 1000 persone anno nei ricoverati0,71/ 1000 persone anno negli ambulatoriali
100 volte maggiore l’incidenza tra i ricoverati
Heit et al. Mayo Clin Proc 2001;76:1102
Tromboembolia venosa: epidemiologia
Paz. Ambulatoriali: - numerosi sintomatici = 4-5 /1000 abitanti- ma 1 solo con vera TVP
Paz. Ricoverati: - incidenza varia secondo condizione clinica
(circa 16%)- spesso silenti (senza segni clinici)- prima manifestazione può essere fatale- diagnosi difficile (CUS bassa sensibilità,
ecocolordoppler = operatore-dipendente)
5
Eziopatogenesi del TEV
AMBIENTALI LEGATI AL PAZIENTE
Trauma età
Chirurgia congeniti
Immobilizzazione trombofilia
acquisiti
cancro
chemioterapia
gravidanza
terapia ormonale
lupus anticoagulant
FATTORI DI RISCHIO
TEV e pazienti ospedalizzati
19% dei pazienti ospedalizzati hanno almeno 3 fattori di rishio per TEV
Prevalenza dei fattori di rischio del TEV in pazienti ricoveratiPercentuale di pazienti con almeno 3 fattori di rischio per TEV
Pazienti con almeno 3 fattori di rischio per TEV (%)
Anderson FA, et al. Arch Intern Med 1992;152:1660–4
0 10 20 30 40 50 60 70 80
Tutti i ricoverati
Chirurgia maggiore
Chirurgia addominale
Chirurgia Vascolare
Neurochirurgia
Urologia
Chirurgia cardiaca
Fino a 70% in alcuni reparti
Prevalenza della TVP in assenza di profilassi
Tipo di pazientePrevalenza di TVP
Totale (%)
Medici 10-20
Chirurgia Generale 15-40
Chirurgia Maggiore ginecologica 15-40
Chirurgia Maggiore urologica 15-40
Artroprotesi di anca, ginocchio, frattura anca40-60
Neurochirurgia 15-40
Trauma Maggiore 40-80
Lesione spinale acuta 60-80
Ictus 20-50
Terapia intensiva 10-80
Geerts W et al. Chest. 2004;126:338S-400S.
Rischio attribuibile del TEV nella popolazione (RA)
Fattore di Rischio RA%
Ospedalizzazione 61.2 Cancro Attivo 19.8 Trauma 12.5 Scompenso cardiaco Congestizio 11.8 CVC o pace-maker 10.5 Disordini neurologici (paresi) 8.2
Heit et al. Arch Intern Med 2002
Diagnosi
1. Stein PD, et al. Chest 1995; 108(4): 978–812. Lethen H, et al. Am J Cardiol 1997; 80(8): 1066–93. Sandler DA, et al. J R Soc Med 1989; 82(4): 203–5
Il TEV spesso non viene diagnosticato se non quando è troppo tardi
Oltre il 70% delle EP fatali viene scoperto post mortem1,3
Circa l’80% delle TVP è
clinicamente silente2,3
25-30% di TVP prossimali (v. poplitea, v. femorali, v. iliache)La maggioranza sono TVP distali (nel polpaccio),
spesso clinicamente silenti e senza conseguenze cliniche
10-20% delle TVP distali si estendono nelle vene prossimaliStretta associazione tra TVP asintomatiche e successivo sviluppo di TEV sintomatico
Rapporto tra TVP asintomatiche / sintomatiche 5:1-10:1
RATIONALE FOR THROMBOPROPHYLAXIS
The 7th ACCP Conference on Antithrombotic and Thrombolytic Therapy, Chest 2004;126:338S
Non è possibile individuare chi tra i soggetti a rischio svilupperà TEV clinicamente rilevante
EP massiva si sviluppa senza prodromi
Circa il 10% delle morti in ospedale attribuite a EP
Ampio numero di RCT degli ultimi 30 anni dimostrano efficacia di profilassi
TVP asintomatiche (venografiche) end-point degli studi: end-point surrogato
EP /TEV sintomatica come end-point richiederebbe numerosità di pazienti molto ampia
Venous thromboembolism in over 16sReducing the risk of hospital-acquired deep vein
thrombosis or pulmonary embolism NICE 2018
Limited information on the absolute risk of VTE in various clinical situations.
information from randomised trials (RCTs)
Clinical effectiveness of interventions for primary VTE prophylaxis based on effectiveness in reducing the risk of DVT (both symptomatic and asymptomatic).
The committee acknowledges that this is a ‘surrogate’ endpoint which is frequently employed in (RCTs).
Venous thromboembolism in over 16sReducing the risk of hospital-acquired deep vein
thrombosis or pulmonary embolism NICE 2018
DVT is a usual precursor of PE, fatal PE and post-thrombotic syndrome (PTS)
Although asymptomatic DVT is, by definition, covert these thrombi can become PE and are a clinically useful endpoint for a trial.
Appropriate approach to evaluate both asymptomatic and symptomatic DVT when looking at the effectiveness of prophylaxis strategies.
Clinical detection of DVT is unreliable and also fails to detect asymptomatic events, hence only trials that assess all patients for DVT using objective methods are included.
Il rischio tromboembolico in chirurgia generale
Studi in assenza di profilassi (1969-1984):
TVP: 15-30% EP fatale: 0.2%-0.9%
Oggi più rapida mobilizzazione, uso di tromboprofilassi,
ma
maggior comorbidità e più breve durata di ospedalizzazione:
potenziale aumento del rischio di TEV
Trials clinici: selezione dei pazienti
Solitamente non arruolati pazienti con:
Reinterventi
Pregresse TEV
Pesi corporei estremi
Trombofilie note
Insufficienza cardiaca, epatica, renale
Nella pratica clinica è da attendersi una > incidenza di TEV a causa della non selezione dei pazienti
ALMA MATER STUDIORUM UNIVERSITÀ DI BOLOGNA
Azienda Ospedaliera
di Bologna
Policlinico S. Orsola - Malpighi
Regione Emilia-Romagna
Hospital Acquired Isolated Distal Deep Vein Thrombosis and Wells Score Accuracy
Sartori M, Gabrielli F, Favaretto E, Amato A, Conti E, Cosmi B
U.O. di Angiologia e Malattie della CoagulazioneAzienda Ospedaliera di Bologna
Bologna
Dipartimento Cardio-Toraco-VascolareU.O. di Angiologia e Malattie della Coagulazione
Pad. 2 - Via Albertoni, 15 - BolognaTel. 051/62142301 - fax 051/6362517
Studio osservazionale sulla prevalenza di trombosi venosa profonda e accuratezza della probabilita’ clinica pretest con
score di wells per la diagnosi di trombosi venosa profonda nei pazienti ricoverati in ospedale (TVP-IN)
Studio osservazionale cross sezionale monocentrico in un ospedale di terzo livello
i pazienti degenti inviati per sospetta TVP degli arti inferiori e sottoposti ad ultrasonografia per compressione (CUS) nell’UO Angiologia e Malattie della Coagulazione da gennaio 2016 ad giugno 2016.
Quantificare la prevalenza della trombosi venosa distale nei pazienti ricoverati
Stabilire l’accuratezza dello score di Wells per la stratificazione del rischio di trombosi venosa distale nei pazienti ricoverati
Scopo dello studio
Study Population (n=634)
Age, mean (SD), y 77.5 (13.8)Female sex 385 (60.7%)BMI mean (SD), kg/m2 25.4 (4.8)Active cancer 129 (20.3%)Bedridden 346 (54.6%)Hospitalization days at the time of LEUS, mean (SD), d 5.5 (6.2)Pharmacologic thromboprophylaxis used 371 (58.5%)
WardSurgery 127 (20.0%)Medicine 507(80.0%)
STUDIO ovvero TVP acquisita in
ospedale(solo pazienti ricoverati)
1162 ricoveri
PREVALENZA
TVP prossimale0.43 per 100 pts
TVP distale0.66 per 100 pts
634 INPATIENTS
Clinical probability score (CPC)
CUS
Proximal DVT
n=51 (8%)
B-mode and colour Doppler ultrasonography
of infra-popliteal deep veins
IDDVT
N=77 (12%)
VTE THROMBOPROPHYLAXIS : EVIDENCE
many clinical trials showing that thromboprophylaxis reduces the rates of VTE events hospitalized patients with a low risk of adverse effects.
Several meta-analyses demonstrated a significant reduction in DVT,
PE, and mortality and acceptable increase of bleeding complications
with unfractionated heparin (UFH) as compared with
placebo or an active comparator
a higher efficacy and a reduced bleeding with low-molecular-weight
heparin (LMWH) as compared with UFH.
30
VTE THROMBOPROPHYLAXIS : GUIDELINES
Several evidence-based guidelines recommending routine
thromboprophylaxis in different setting of hospitalized patients
have been published
Anticoagulants have become the mainstay of prophylaxis
options in most surgical and medical patients, with
nonpharmacologic prophylaxis having a more limited role.
Therefore, LMWHs represent the standard of care for VTE
prophylaxis and are used as the reference treatment in trials with
new anticoagulants
GUIDELINES: NICE 2018
Acutely ill medical patients
Offer pharmacological VTE prophylaxis for a minimum of 7 days to acutely ill medical patients whose risk of VTE outweighs their risk of bleeding:
Use low-molecular-weight heparin (LMWH) as first-line treatment.
If LMWH is contraindicated use fondaparinux sodium
Palliative care
Consider pharmacological VTE prophylaxis for people who are having palliative care.):
Use LMWH as first-line treatment
People admitted to critical care
Assess all people admitted to the critical care unit for risk of VTE and bleeding
Provide LMWH to people admitted to the critical care unit if pharmacological VTE prophylaxis is not contraindicated
People with psychiatric illness
Consider pharmacological VTE prophylaxis with LMWH for people admitted to an acute psychiatric ward whose risk of VTE outweighs their risk of bleeding.
GUIDELINES: NICE 2018
Surgical and trauma patientsGUIDELINES: NICE 2018
Lower limb immobilisation
Consider pharmacological VTE prophylaxis with LMWH or fondaparinux sodium for people with lower limb immobilisation whose risk of VTE outweighs their risk of bleeding. Consider stopping prophylaxis if lower limb immobilisation continues beyond 42 days
Fragility fractures of the pelvis, hip and proximal femur
Offer VTE prophylaxis for a month to people with fragility fractures of the pelvis, hip or proximal femur if the risk of VTE outweighs the risk of bleeding Choose either:
LMWH, starting 6–12 hours after surgery or fondaparinux sodium
starting 6 hours after surgery, providing there is low risk of bleeding
Surgical and trauma patientsNICE 2018
Non-arthroplasty orthopaedic knee surgery
Consider LMWH 6–12 hours after surgery for 14 days for people undergoing arthroscopic
knee surgery if: total anaesthesia time is more than 90 minutes or the person’s risk of VTE outweighs their risk of bleeding
Foot and ankle orthopaedic surgery
Consider pharmacological VTE prophylaxis in case of immobilisation (for example, arthrodesis or arthroplasty) for 42 days or when total anaesthesia time is more than 90 minutes or the person’s risk of VTE outweighs their risk of bleeding
Upper limb orthopaedic surgery:
Consider VTE prophylaxis for people undergoing upper limb surgery if the person’s total time under general anaesthetic is over 90 minutes or where their operation is likely to make it difficult for them to mobilise
Surgical and trauma patientsNICE 2018
Elective spinal surgery/Cranial surgery
Consider adding pharmacological VTE prophylaxis with LMWH
Spinal injury.
Consider adding pharmacological VTE prophylaxis with LMWH 24 hours after initial
admission for people with spinal injury who are not having surgery in the next 24–48 hours, if the benefit of reducing the risk of VTE outweighs the risk of bleeding. [2018]
Continue VTE prophylaxis in people with spinal injury for 30 days or until the person is mobile
or discharged, whichever is sooner
Surgical and trauma patientsNICE 2018
Abdominal surgery :gastrointestinal, gynaecological, urological
Add pharmacological VTE prophylaxis for a minimum of 7 days for people undergoing
abdominal surgery whose risk of VTE outweighs their risk of bleeding, taking into account
individual patient factors and according to clinical judgement.
Choose either: LMWH or fondaparinux sodium
Surgical and trauma patientsNICE 2018
Bariatric surgery
Cardiac surgery
Thoracic surgery
Open vascular surgery or endovascular aneurysm repair ù
Lower limb amputation
Varicose vein surgery
Oral and maxillofacial surgery
ENT surgery
Pregnant women and women who gave birth or had a miscarriage or termination of pregnancy in the past 6 weeks
Several LMWHs are currently available for clinical use.
Because of several differences for each product involvingbiochemical, pharmacokinetic, and production process,both the United States Food and Drug Administration (FDA) and the World Health Organization have classified each LMWH as a distinct drug (1)
Nevertheless, LMWHs are often quoted as a single class of drugs
Very few head to head comparisons
Profilassi del TEV e EBPM: valutazione della qualità metodologica degli studi
391-Br J Haematol 2003;121(1):12–20
Nulla è stato riportato a proposito della valutazione della qualità delle evidenze in supporto delle diverse EBPM
Scopo dello studio
Rivedere le evidenze che supportano l’uso delle singole EBPM disponibili per la profilassi del TEV in diversi ambiti analizzando qualità, quantità ed evoluzione nel tempo
Profilassi del TEV e EBPM: valutazione della qualità metodologica degli studi
40
Thromboprophylaxis with Low-Molecular-Weight Heparins: An Assessment of the Methodological Quality of Studies. Agnelli G et al. Sem Thromb Haem 2015
Profilassi del TEV e EBPM: valutazione della qualità metodologica degli studi
41
Ambiti Selezionati
Chirurgia maggiore ortopedica
Altre chirurgie (Chirurgia urologica, Neurochirurgia, Chirurgia ginecologica, Chirurgia Vascolare, Chirurgia toracica, Chirurgia ortopedica non maggiore, Traumatologia)
Chirurgia generale
Paziente non chirurgico
Ambiti Esclusi
Pediatria
Ostetricia
Cardiologia
Profilassi del TEV e EBPM: valutazione della qualità metodologica degli studi
42
MEDLINE/PUBMED
Keywords: LMWH prophylaxis
Additional filters: Clinical Trial, Controlled Clinical Trial, Humans, English, Publication
date 1980-2013
Found 2.228Discarded 1.309
Identified 919
EMBASE
Keywords: LMWH prophylaxis
Additional filters: Title, Randomized Clinical Trial, Controlled Clinical Trial,
Humans, Publication date 1980-2013
Identified 230
SCOPUS
Keywords: LMWH prophylaxis
Additional filters: Title, English, Publication date
1980-2013
Identified 215
45 articles included from subsequent reference lists hand search1.160 articles excluded beeacuse repeated , non-prospective clinical
trials, endpoints other than VTE
249 articles identified for
analysis
Profilassi del TEV e EBPM: valutazione della qualità metodologica degli studi
43
Quality Indicators Score
Score da 0 a 19
Profilassi del TEV e EBPM: valutazione della qualità metodologica degli studi
44
Chirugia ortopedica maggiore
EBPM Arde Bemi Certo Dalte Enoxa Nadro Parna ReviSemul
oTinza
Studi 2 4 3 12 68 7 3 3 2 5
Pazienti
3.447 1.461 915 4.519 72.381
1.390 289 3.323 4.026 1.922
Comp attivo 0 3 1 4 20 1 2 2 1 0
Profestesa 1 0 1 4 13 1 0 1 1 0
Totale pazienti 93.673; 111 studi; 23 profilassi estesa
Profilassi del TEV e EBPM: valutazione della qualità metodologica degli studi
45
Chirugie varie
EBPM Arde Bemi Certo Dalte Enoxa Nadro Parna ReviSemul
oTinza
Studi 0 0 3 6 11 6 3 2 0 3
Pazienti
0 0 707 803 2.333 5.911 641 593 0 989
Comp attivo 0 0 2 2 5 1 1 0 0 1
Profestesa 0 0 0 4 5 3 0 1 0 3
Totale pazienti 12.055; 35 studi; 16 profilassi estesa
Profilassi del TEV e EBPM: valutazione della qualità metodologica degli studi
46
Chirugia generale
EBPM Arde Bemi Certo Dalte Enoxa Nadro Parna ReviSemul
oTinza
Studi 0 1 8 18 14 8 4 3 0 3
Pazienti
0 626 24.626
13.670
7.521 5.724 1.118 3.340 0 1.488
Comp attivo 0 0 7 16 10 7 4 2 0 1
Profestesa 0 1 0 1 3 0 0 0 0 1
Totale pazienti 58.316; 60 studi; 6 profilassi estesa
Profilassi del TEV e EBPM: valutazione della qualità metodologica degli studi
47
Paziente non chirurgico
EBPM Arde Bemi Certo Dalte Enoxa Nadro Parna ReviSemul
oTinza
Studi 0 2 6 12 14 8 0 0 1 0
Pazienti
0 2.497 4.228 8.636 34.821
8.525 0 0 3.172 0
Comp attivo 0 0 5 2 5 2 0 0 0 0
Profestesa 0 0 0 1 4 1 0 0 0 0
Totale pazienti 61.879; 43 studi; 6 profilassi estesa
Profilassi del TEV e EBPM: valutazione della qualità metodologica degli studi
48
Quality Indicators Score
SettingPazient
iStudi Minimo
Massimo
Q1:25%
Q2: 50%
Mediana
Q3: 75%
IC 95%
Chir ort 93.673 111 10 19 14 16 17 15-16
Chir var 12.055 35 4 19 12.75 15 17.25 14-16
Chir gen
58.316 60 6 18 11 14 15.25 13-14
Med 61.879 43 8 19 13 15 16 14-19
Differenza significativa di QIS tra chirurgia ortopedica e
generale
Profilassi del TEV e EBPM: valutazione della qualità metodologica degli studi
49
Quality Indicators Score
Anno pubbl
Pazienti Studi MinimoMassim
oQ1:25
%
Q2: 50%
Mediana
Q3: 75%
IC 95%
< 1990 9.938 34 6 17 11.5 13 14 13-14
1990-2000 51.183 96 8 19 13 15 16 14-16
> 2000 164.802
119 4 19 14 16 17 12-16
Differenza significativa di QIS tra < 1990 e > 1990
L’analisi delle pubblicazioni scientifiche sulle EBPM in profilassi, secondo QIS, ha evidenziato un miglioramento significativo di aspetti metodologici dei lavori
Definizione chiara degli endpoint di efficacia (primari o secondari)
Definizione chiara degli endpoint di sicurezza
Calcolo del sample size
Analisi multivariate
Profilassi del TEV e EBPM: valutazione della qualità metodologica degli studi
50
Il numero di studi e pazienti, riguardanti la singola EBPM, differisce notevolmente tra i diversi principi attivi
Esistono già delle metanalisi riguardanti efficacia e sicurezza delle EBPM, ma vengono considerate tutte le EBPM, senza distinzione
Esistono pochi confronti diretti senza evidenza di grossolane differenze tra i principi attivi
Diversi aspetti metodologici sono migliorati nel corso degli ultimi decenni
Profilassi del TEV e EBPM: valutazione della qualità metodologica degli studi
52
Enoxaparina biosimilare: scheda tecnica
Profilassi del TEV nei pazienti chirurgici a rischio moderato e alto, in particolare quelli sottoposti a chirurgia ortopedica o generale, compresa la chirurgia oncologica.
Profilassi del TEV in pazienti non chirurgici affetti da una patologia acuta (come ad esempio insufficienza cardiaca acuta, insufficienza respiratoria, infezioni gravi omalattie reumatiche) e mobilità ridotta ad aumentato rischio di TEV
Enoxaparina biosimilare: scheda tecnica
Il rischio tromboembolico individuale per i pazienti può essere valutato utilizzando un modello validato di stratificazione del rischio.
Nei pazienti a rischio tromboembolico moderato, la dose raccomandata di enoxaparina sodica è di 2.000 UI (20 mg) in un’unica somministrazione giornaliera per iniezione sottocutanea (SC).L’inizio preoperatorio (2 ore prima dell’intervento chirurgico) di enoxaparina sodica 2.000 UI (20 mg) si è dimostrato efficace e sicuro nella chirurgia a rischio moderato.Nei pazienti a rischio moderato, il trattamento con enoxaparina sodica deve continuare per un periodo minimo di 7-10 giorni, indipendentemente dallo stato di recupero (ad esempionrelativamente alla mobilità). La profilassi deve continuare fino a quando la mobilità del paziente non risulti più significativamente ridotta.
Enoxaparina biosimilare: scheda tecnica
Nei pazienti ad alto rischio tromboembolico, la dose raccomandata di enoxaparina sodica è di 4.000 UI (40 mg) in un’unica somministrazione giornaliera per iniezione SC, da iniziare preferibilmente 12 h prima dell’intervento chirurgico.
Nel caso si renda necessaria la somministrazione profilattica preoperatoria di enoxaparina sodica antecedente a 12 h prima dell’intervento (ad esempio, pazienti ad alto rischio in attesa di un intervento differito di chirurgiaortopedica), l’ultima iniezione deve essere somministrata non oltre 12 h prima dell’intervento ed effettuata nuovamente 12 ore dopo l’intervento.
Per i pazienti sottoposti a chirurgia ortopedica maggiore, si raccomanda una tromboprofilassi prolungata fino a 5 settimane.
Per i pazienti ad alto rischio di TEV sottoposti a intervento chirurgicoaddominale o pelvico per cancro, si raccomanda una tromboprofilassi prolungata fino a 4 settimane.
Enoxaparina biosimilare: scheda tecnica
Profilassi del TEV in pazienti non chirurgiciLa dose raccomandata di enoxaparina sodica è di 4.000 UI (40 mg) in un’unica somministrazionegiornaliera per iniezione SC.Il trattamento con enoxaparina sodica è raccomandato per almeno 6-14 giorni, indipendentemente dallo stato di recupero (ad esempio relativamente alla mobilità).
Il beneficio di un trattamento superiore a 14 giorni non è stabilito.
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