tumore del rene valutazione della risposta beniamino corcioni dipartimento malattie apparato...
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TUMORE DEL RENEVALUTAZIONE DELLA RISPOSTA
Beniamino Corcioni
Dipartimento Malattie Apparato Digerente
e Medicina Interna - Radiologia Malpighi
Policlinico S.Orsola-Malpighi - Bologna
Policlinico S.Orsola-Malpighi
TUMORE DEL RENEVALUTAZIONE DELLA RISPOSTA
Beniamino Corcioni
Dipartimento Malattie Apparato Digerente e Medicina Interna - Radiologia Malpighi
Policlinico S.Orsola-Malpighi - Bologna
Policlinico S.Orsola-Malpighi
Cosa chiede il clinico alla diagnostica per immagini
I recenti sviluppi terapeutici (Targeted Therapies) hanno portato ad un
significativo miglioramento prognostico con conseguente ruolo
sempre più importante delle metodiche di imaging
- accurata individuazione e stadiazione delle metastasi
- valutazione precoce della recidiva locale o a distanza dopo
resezione chirurgica di malattia inizialmente localizzata
- monitoraggio risposta alla terapia
Lo stesso metodo di valutazione e lo stesso tipo di esame devono
essere utilizzati prima del trattamento (valutazione basale) e durante le
valutazioni successive (follow up)
Metodica principale sia nella stadiazione di malattia che nel monitoraggio delle terapieProtocollo di studio: Studio preoperatorio s/c mdc ev multifasico (almeno bifasico!!) fase arteriosa (cortico-midollare; per Ca cellule chiare) fase nefrografica (sottotipi ipovascolari papillare/cromofobo) fase pielograficafase pielografica (rapporti con il sistema pielocaliceale)
Tomografia Computerizzata Multidetettore
fase arteriosa cortico-midollarefase arteriosa cortico-midollare fase nefrograficafase nefrografica
fase calico-pielograficafase calico-pielografica ricostruzioni MIPricostruzioni MIP
Tomografia Computerizzata Multidetettore
Ricostruzioni a strato sottile (sezione di scansione non > 5 mm: criteri RECIST)
Ricostruzioni multiplanari (Multiplanar Reformatted), MIP (Maximum Intensity Projection), VR (Volume Rendenring) e CPR (CPR, Curved Planar Reformatted), consentono di ottenere, a partire da un’immagine di riferimento (assiale) immagini secondo piani regolari arbitrari (orizzontali, verticali, obliqui) o secondo piani curvilinei
Tomografia Computerizzata Multidetettore
Catalano C AJR 2003
Caso clinico 1 Nefrectomia Sn nel mese di settembre 2009 per Ca renale a cellule chiare (stadio III: T2 N1 M0)
Settembre 2012: comparsa di crisi epilettiche, dispnea e dolore addominale, alla TCTotal Body
TC Encefalo: 7 lesionisolide da 0.5 a2 cm (alcune in sedefrontale con edemaperilesionale)
TC Torace: multipli nodulipolmonari bilaterali compatibili con secondarismi.
Caso clinico 1
TC Addome: - due formazioni renali a ds di tipo eteroplastico- lesione solida sottocutanea in sede lombare destra dotata di contrast enhancement compatibile con secondarismo- lesione surrenalica
Caso clinico 1
Ottobre 2012:- Il paziente inizia pertanto trattamento di I linea con Sunitinib 50 mg/die (4+2)- Esegue radioterapia con trattamento radiante pan-encefalico (30 GY in 10 frazioni) con buona tolleranza clinica.
Sintomi ad inizio terapia….• Astenia• Inappetenza (con calo ponderale di 10 Kg in 3 mesi)• Vomito e deficit motori• Dolore addominale (in terapia con Fentanil transdermico)
Miglioramento dei sintomi al termine dei primi 3 cicli di terapia
Criteri RECIST 1.1 (Response Evaluation Criteria In Solid Tumors)
Valutazione dimensionale (lesioni misurabili Ø maggiore ≥ 10 mm) somma dei diametri di tutte le lesioni target (lesioni con diametro maggiore più lungo) Max 2 lesioni target/organo e max 5 lesioni target in totale Linfonodi patologici Ø minore ≥ 10 mm (ln target Ø minore ≥ 15 mm)
Risposta completa (CR)Risposta parziale (PR): riduzione somma dei diametri lesioni target ≥ 30%Risposta parziale (PR): riduzione somma dei diametri lesioni target ≥ 30%Malattia stabile (SD)Progressione di malattia (PD): nuove lesioni/ aumento dimensionale ≥20%Progressione di malattia (PD): nuove lesioni/ aumento dimensionale ≥20%
Vantaggi: semplicità, facile quantificazione e riproducibilità
Criteri di valutazione della risposta alla terapia all’Imaging
Eisenhauer EA, Eur J Cancer 2009
Aumentare la sensibilità dei criteri RECIST proposta di abbassare la sogliaabbassare la soglia
di riduzione dimensionale per definire un paz responder da di riduzione dimensionale per definire un paz responder da ≥ 30% ≥ 30% a a ≥ 10%≥ 10%(risposta parziale)La soglia del 10% ha il vantaggio di suddividere i paz in sole 2 categorie:Responder e non Responder
Con tali modifiche i criteri RECIST rimangono validiCon tali modifiche i criteri RECIST rimangono validi (specie per individuare paz(specie per individuare paz
non responder)non responder)
Tutte le valutazioni basali dovrebbero essere effettuate il più vicino possibileall’inizio del trattamento e comunque non più di 4 settimane prima.
Krajewski KM, Eur Urol 2011, Thiam R, Annals of Oncol Advance 2009
Criteri RECIST
Caso clinico 1
Febbraio 2013: TC Total Body di rivalutazione evidenzia un miglioramento del quadro per riduzione delle lesioni encefaliche e polmonari (PR) mentre è stazionaria l’obiettività addominale (SD)
Esegue altri 5 cicli di terapia con effetti indesiderati controllabili
Caso clinico 1
Dicembre 2013: TC Total Body di rivalutazione evidenzia un ulteriore risposta alla terapia per pressoché completa risoluzione delle lesioni encefaliche ed ulteriore riduzione numerica e dimensionale dei noduli polmonari; riduzione dimensionale e, soprattutto del contrast enhancement, delle lesioni renali
Terapia molecolare antiangiogenetica provoca altre modifiche:devascolarizzazione tumorale necrosi intralesionale
Inadeguatezza dei criteri RECIST che comportano una sottostima della iniziale risposta alla terapia con nuovi farmaci antiangiogenetici (inibitori multitarget dei recettori ad attività tirosinchinasica)
Criteri di Choi modificati: valutazione sia dimensionale che densitometrica
• Il Ø max ≥ 15 mm
• Densità valutata in Unità Hounsfield (UH) in TC con mdc (fase arteriosa)
• Fino a 10 lesioni target
• Choi criteria hanno un migliore valore predittivomigliore valore predittivo rispetto ai RECIST per la`Progression-Free (PFS) and Overall Survival (OS) alla prima valutazione in paz con risposta parzialein paz con risposta parziale
• L’utilizzo dei criteri di Choi in malattia stabile (SD) o in progressione (PD) non cambia il management dei paz con mRCC
Criteri di Choi
Choi et al. J Clin Oncol 2007 Benjamin et al. J Clin Oncol 2007
RECIST Choi (modificati)CR Scomparsa di ogni lesione Scomparsa di ogni lesione
Assenza di nuove lesioni Assenza di nuove lesioni
PR Riduzione dimensioni T ≥ 30% Riduzione dimensioni T ≥ 10% o riduzione densitometrica ≥ 15%
Assenza di nuove lesioni Assenza di nuove lesioni
No PD di lesioni non target No PD di lesioni non misurabili
SD Assenza dei criteri di CR, PR or PD
Assenza dei criteri di CR, PR or PD
Assenza di sintomi legati a progressione di malattia
Assenza di sintomi legati a progressione di malattia
PD Aumento dimensionale ≥ 20% Aumento dimensionale ≥ 10% e non PR alla valutazione densitometrica
New lesions New lesions
Criteri di valutazione della risposta alla terapia all’Imaging
Caso clinico 1
Prosecuzione del trattamento
Agosto 2014: interrompe la terapia per astenia, anorressia, tosse, calo ponderale, dolore addominale (non controllato da paracetamolo) e febbricola; anemicoTC : nuova lesione cerebellare Ds, incremento numerico e dimensionale noduli polmonari
Settenbre 2014: inizio terapia di II linea con Sorafenib con 800 mg/die tuttora in corso
I criteri di Choi e MASS non sono utilizzabili quando è controindicata sommistrazione mdc iodato
Le cavitazioni non sono valutabili
Criteri RECIST sono ancora impiegati anche se CHOI/MASS (Size, Attenuation, Morphology ans Structure on portal venous phase CT) consentono una migliore valutazione iniziale della risposta alla terapia
Criteri di valutazione della risposta alla terapia all’Imaging
Smith et al. Am J Roentgenol 2010. Goth V. Radiology 2011
Caso clinico 2 Diagnosi Ca renale cellule chiare Metastatico (settembre 2012) in terapia con Sunitinib dal mese di ottobre 2012
Al controllo dopo 4 cicli di terapia lieve riduzione dimensionale e netta riduzione dell’impregnazione contrastografica
Caso clinico 3
Diagnosi Ca renale cellule chiare con metastasi ossee (febbraio 2012) in terapia con Sunitinib: controllo TC dopo 4 cicli di terapia (agosto 2012)
Caso clinico 4Ca renali bilaterali, resezioni renali multiple (paz con m. di Von Hippen Lindau)Stazionarietà dimensionale con riduzione del contrast enhancement dopo 4 cicli di Sunitinib
Caso clinico 5 Nefrectomia Dx nel 2004Tp con Sunitinib da Nov 2011: remissione malattia intratoracicaMetastasi linfonodali ilo-mediastiniche:
Nov 2011 Aprile 2011 Agosto 2011
Nov 2011 Aprile 2011 Agosto 2011
Caso clinico 6
Nefrectomia Dx per ca cellule chiare nel 2006in terapia con Sunitinib dal 2007
Nov 2007 Luglio 2008 Nov 2008
Caso clinico 6
Stesso caso, nefrectomia Dx per ca cellule chiare nel 2006in terapia con Sunitinib dal 2007
Nov 2007 Nov 2008
Caso clinico 7
Nefrectomia Dx per ca cellule chiare nel 2008in terapia con Sunitinib dopo 4 cicli
Caso clinico 8Agosto 2012: nefrosurrenalectomia destra + linfoadenectomia regionale
Stadio pT3b pN1 pM1
Esame anatomo-patologico: carcinoma renale di tipo sarcomatoide con aree di metaplasia ossea, grado IV sec. Fuhrman
Caso clinico 8
Settembre 2012: TC TORACE-ADDOME di stadiazioneNoduli polmonari bilaterali, compresi tra 9 a 15 mmadenopatie mediastiniche
Classe di rischio sec. MSKCC: INTERMEDIO
Sunitinib 50 mg/die schedula 4/2
per neutropenia G3 persistente si riduce la posologia: Sunitinib 37.5 mg/die schedula 4/2
Prima rivalutazione TC (dicembre 2012): Stazionarietà di malattia
Seconda valutazione TC (marzo 2013) progressione di malattia per aumento dimensionale e numerico secondarismi polmonari
Caso clinico 8
Marzo 2013: attivazione di II linea di trattamento con inibitore mTOR (Everolimus 10 mg/die)
Luglio 2013: Stazionarietà di malattia
Aprile 2014: diplopia e cefalea, alla TC encefalo comparsa di secondarismi (progressione cerebrale di malattia)
RT su encefalo + base craniocon dose totale 30 Gy in 10 frazioni
TC torace-addome:Ripresa linfonodale retroperitonealedi malattia, versamento ascitico.
Maggio 2014: attivazione di III linea di trattamento: Sorafenib 400 mg /die tuttora in corso
Carcinoma renale metastatico: sfida diagnostico-terapeutica attuale
Imprevedibilità di comportamento del carcinoma renale
La durata della risposta al primo trattamento rimane un fattore prognostico e non predittivo di risposta (es. risposta a mTOR dopo fallimento a TKI)
Necessità Imaging biomarker predittivo di risposta alla terapia Risonanza magnetica multiparametrica (Studio dinamico di perfusione) Analisi qualitativa tramite mappe colorimetriche di perfusione: consente semplice
identificazione delle aree più perfuse/necrosi Analisi semiquantitativa Curve di intensità di segnale/tempo lesioni maligne: rapido wash in e rapido wash out Calcolo del KtransKtrans (misura della fuoriuscita del mdc negli spazi extracellulari) Ktrans è un esempio di biomaker: i paz con valori elevati di base hanno una
prolungata PFS. DCE MRI predice PFS durante trattamento TKIs. Ktrans si riduce del 60% in terapia
Criticità valutazione risposta
Harry VN Lancet 2010
Nuove metodiche di valutazione risposta
Harry VN Lancet 2010
Mappe parametriche di perfusione: meta surrene sn prima/dopo terapia Mappe parametriche di perfusione: meta surrene sn prima/dopo terapia
CEUS (Contrast Enhanced Ultrasonography) Mdc di seconda generazione (stabili): microbolle ad esclusiva distribuzione intravascolare
Scelta della lesione target e del piano di scansione Approccio emergente per precoce individuazione di responder: entrata nelle
linee guida della EFSUMB come metodica di monitoraggio delle terapie target
Lamuraglia Eur J Cancer 2006; Lassau N, Cancer Res 2010; Williams R Radiology 2011
Conclusioni
Le metodiche di Imaging consentono una buona stadiazione preoperatoria con elevati livelli di accuratezza
Le informazioni fornite dalla diagnostica per immagini hanno un ruolo cruciale nel management dei pazienti e nel monitoraggio della risposta alla terapia (validità del RECIST modificato; criteri di Choi-MASS)
L’interpretazione dei risultati deve essere inserita nel contesto clinico: l’approccio combinato fra fattori di rischio clinici e i criteri di valutazione all’imaging dopo i primi cicli di terapia aumenta l’accuratezza nell’individuzione precoce dei pazienti responder durante terapia antiangiogenetica
Take Home PointsTake Home Points
Grazie per l’attenzione