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&% % !"#!"#’"#!$"’’ ANNO XVII NUMERO 05 MAGGIO 2013 VISITATECI SU WWW.MILANOSUD.IT · INCONTRIAMOCI SU WWW.FACEBOOK.COM GRUPPO MILANOSUD Slot machine: disperazione e truffe dietro l’angolo 3 In luglio iniziano i lavori per la Darsena 5 Stadera: il progetto per la nuova viabilità 6 Una mamma sempre di corsa: 21 maratone in 21 giorni 8 Il Kandinsky partecipa al “Treno per la Memoria” 9 Tra fede e intolleranza, la vita di Giordano Bruno 14 Spettacoli, eventi, mostre e recensioni 14 e 15 ALL’INTERNO 0 )"*,-* ! &*,"!/ +,( !%%" %%" " !%%" %%" (&"’$ !%%" %%" #$-+( $% %-’"!/ $ %"*"%%" %%"&*(+$ (..’( "% 0 Numero a 16 pagine DAL 1960 RIPARAZIONI IMMEDIATE PROTESI Mobile – Fissa – Scheletrata Laboratorio Odontotecnico TEL. 02 5393922 Giornale dell’Associazione Milanosud Mobile - Fissa - Scheletrata Laboratorio Odontotecnico L.O.R. snc I l progetto “Appunti di Legalità – La scelta della rettitudine” si chiude con una grande festa, che si terrà l’11 maggio al Parco Chiesa Rossa e al- l’auditorium del Centro Puecher. L’ini- ziativa è aperta a tutti i cittadini e in particolare agli studenti dell’Istituto Al- lende e della media Francesco di Assisi, che hanno partecipato con entusiasmo ai cinque incontri con magistrati, poli- ziotti, rappresentanti di cooperative che lavorano su terreni confiscati alla mafia, testimoni di giustizia, politici e attori, provenienti da tutto il paese. La festa si svolgerà in due momenti distin- ti. Una prima parte a partire dalle ore 17.30 al Circolo dei Talenti, all’interno del Parco Chiesa Rossa, in via San Do- menico Savio. Qui sarà possibile acqui- stare i biglietti dell’estrazione a premi. Giovanni Fontana Continua a pag. 3 11 maggio, al Parco Chiesa Rossa e al Centro Puecher Tutti alla Festa della Legalità! Si chiude con un grande happening l’iniziativa di Milanosud U n gesto eclatante: questo voleva fare Luigi Preiti, l’attentatore di Monteci- torio. «Un gesto eclatante»: parole sue. E cosa c’è di più eclatante che ammazzare un politico? Quale politico? «Uno a caso» dice Preiti, uno vale l’altro. Caspita, se non è un frutto dell’antipolitica questo, che cosa si pensa che lo sia? Gli attentatori politici fino ad oggi – pazzi o sani che fossero – avevano le idee chiare sul bersaglio: mai uno qualunque, ma uno molto precisamente individuato, per le sue caratteristiche personali o perché ap- partenente a uno schieramento avverso. Rileggiamo a ritroso la storia politica ita- liana: invano cercheremmo un attentatore o un gruppo terroristico che non abbia avuto un bersaglio politicamente caratte- rizzato: o per estrema diversità o anche per pericolosa contiguità, perché la conti- guità favorisce lo smarrimento dei confini (molte vittime delle br erano non i conser- vatori dello status quo, ma i protagonisti di faticosi tentativi di riforma del sistema). E questa non è antipolitica? E non è anti- politica la predicazione ottusamente ni- chilista di chi - partendo dalle semplifica- zioni che il concetto di “casta” induce - con- danna senza appello tutti i partiti. Piero Pantucci Continua a pag. 11 Caso Preiti: un gesto eclatante Al via la 3ª edizione del nostro concorso Il tema di quest’anno è “Quella volta che... Gocce di positività nella vita quotidiana”. Tutte le informazioni a pag. 2 Ultimi posti disponibili per la gita “Modena e dintorni” prevista per l’8 giugno. Gli appassionati di motori e buona tavola si affrettino a iscriversi! Informazioni a pag. 10 P alazzo Marino rompe gli indugi e, nonostante le vicen- de giudiziarie in corso con i soggetti che attualmente dispongono del patrimonio immobiliare di Salvatore Li- gresti, accelera con decisione per la realizzazione del Parco Ticinello e la sistemazione della Cascina Campazzo. «Tra i nostri obiettivi primari – ha infatti confermato al no- stro giornale il vicesindaco e assessore all’Urbanistica Lucia De Cesaris – c’è il definitivo varo del parco e l’acquisizione della cascina. Per questo abbiamo deciso di partire sin dal- l’autunno prossimo con la messa in sicurezza della Cascina Campazzo, distinguendo le vicende giudiziarie da quelle ur- banistiche». Le risorse che saranno utilizzate per la cascina sono quelle già stanziate per il parcheggio interrato di piazza Abbiategrasso e serviranno per evitare crolli nelle parti più pericolanti della cascina. Stefano Ferri Continua a pag. 4 Cascina Campazzo e Parco Ticinello in autunno partono i lavori A ttraverso una raccolta di docu- menti, lettere, testimonianze di protagonisti che hanno fatto la Resistenza, questo libro racconta un pezzo di città, a sud di Milano (ai tempi era estrema periferia), che ha dato un forte contributo alla lotta di Liberazione. Questa storia mi ha cambiato la vita (edi- zioni Unicopli 2013) di Giuseppe Deiana, è il risultato di un lavoro che il professore ha condotto coi suoi studenti quando in- segnava al Liceo Allende. La ricerca è durata parecchi anni, i li- ceali coinvolti si sono appassionati al te- ma, e hanno approfondito tramite pas- saggi, a tratti anche commoventi, la sto- ria di quel periodo funesto per Milano e per il nostro Paese. Che molti giovani ignorano, perché i fatti sono lontani nel tempo ma soprattutto perché spesso non viene loro trasmessa “la coscienza etico/civile”. Incontriamo l’autore alla Biblioteca Chie- sa Rossa, durante la presentazione del li- bro: ascoltiamo le sue risposte. Lea Miniutti Continua a pag. 12 Intervista a Giuseppe Deiana, autore di “Questa storia mi ha cambiato la vita” La Resistenza nel “nostro” pezzo di città Associazione Socio-Culturale «Le commissioni comunali congiunte, Po- litiche Sociali e Decentramento, dopo le notizie e le polemiche dei giorni scorsi, ha avuto da Asl la conferma che i tre Sert cit- tadini, che parevano messi in discussione, non saranno chiusi». Lo ha affermato il consigliere Pd Rosario Pantaleo, che ha poi aggiunto: «su questo tema si aprirà anzi un confronto tra Istituzioni, mondo del Terzo Settore, operatori, al fine di ren- dere possibile, anche alla luce dei cam- biamenti in corso nel mondo delle dipen- denze e di concepire sempre migliori stru- menti per contrastarle e sviluppare i pro- grammi di sostegno e accompagnamento al recupero di chi vive un percorso di usci- ta dalla dipendenza. La lotta alle dipen- denze è uno dei temi sui quali sarà neces- sario mobilitare la città intera e tutte le sue forze per liberare quanti più cittadini da questa schiavitù». Claudio Urbano Continua a pag. 7 Parola di Asl: i Sert non chiudono Lotta alle dipendenze

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ANNO XVII NUMERO 05 MAGGIO 2013 VISITATECI SU WWW.MILANOSUD.IT · INCONTRIAMOCI SU WWW.FACEBOOK.COM GRUPPO MILANOSUD

Slot machine: disperazione e truffe dietro l’angolo

3

In luglio iniziano i lavoriper la Darsena

5

Stadera: il progetto per la nuova viabilità

6

Una mamma sempre di corsa:21 maratone in 21 giorni

8

Il Kandinsky partecipaal “Treno per la Memoria”

9

Tra fede e intolleranza,la vita di Giordano Bruno

14

Spettacoli, eventi, mostree recensioni

14 e 15

ALL’INTERNO

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���������Numero a 16 pagine

DAL 1960

RIPARAZIONI IMMEDIATE PROTESI

Mobile – Fissa – Scheletrata Laboratorio Odontotecnico

L.O.R. snc

Via Mincio n°28, 20139 Milano

TEL. 02 5393922

Giornale dell’Associazione Milanosud

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Il progetto “Appunti di Legalità – Lascelta della rettitudine” si chiudecon una grande festa, che si terrà

l’11 maggio al Parco Chiesa Rossa e al-l’auditorium del Centro Puecher. L’ini-ziativa è aperta a tutti i cittadini e inparticolare agli studenti dell’Istituto Al-lende e della media Francesco di Assisi,che hanno partecipato con entusiasmoai cinque incontri con magistrati, poli-ziotti, rappresentanti di cooperativeche lavorano su terreni confiscati allamafia, testimoni di giustizia, politici eattori, provenienti da tutto il paese. Lafesta si svolgerà in due momenti distin-ti. Una prima parte a partire dalle ore17.30 al Circolo dei Talenti, all’internodel Parco Chiesa Rossa, in via San Do-menico Savio. Qui sarà possibile acqui-stare i biglietti dell’estrazione a premi.

Giovanni FontanaContinua a pag. 3

11 maggio, al Parco Chiesa Rossa e al Centro Puecher

Tutti alla Festa della Legalità!Si chiude con un grande happening l’iniziativa di Milanosud

Un gesto eclatante: questo voleva fareLuigi Preiti, l’attentatore di Monteci-

torio. «Un gesto eclatante»: parole sue. Ecosa c’è di più eclatante che ammazzareun politico? Quale politico? «Uno a caso»dice Preiti, uno vale l’altro.Caspita, se non è un frutto dell’antipoliticaquesto, che cosa si pensa che lo sia?Gli attentatori politici fino ad oggi – pazzio sani che fossero – avevano le idee chiaresul bersaglio: mai uno qualunque, ma unomolto precisamente individuato, per lesue caratteristiche personali o perché ap-partenente a uno schieramento avverso.Rileggiamo a ritroso la storia politica ita-liana: invano cercheremmo un attentatoreo un gruppo terroristico che non abbiaavuto un bersaglio politicamente caratte-rizzato: o per estrema diversità o ancheper pericolosa contiguità, perché la conti-guità favorisce lo smarrimento dei confini(molte vittime delle br erano non i conser-vatori dello status quo, ma i protagonistidi faticosi tentativi di riforma del sistema).E questa non è antipolitica? E non è anti-politica la predicazione ottusamente ni-chilista di chi - partendo dalle semplifica-zioni che il concetto di “casta” induce - con-danna senza appello tutti i partiti.

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Caso Preiti: ungesto eclatante

Al via la 3ª edizionedel nostro concorso

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Tutte le informazioni a pag. 2

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Informazioni a pag. 10

Palazzo Marino rompe gli indugi e, nonostante le vicen-de giudiziarie in corso con i soggetti che attualmentedispongono del patrimonio immobiliare di Salvatore Li-

gresti, accelera con decisione per la realizzazione del ParcoTicinello e la sistemazione della Cascina Campazzo. «Tra i nostri obiettivi primari – ha infatti confermato al no-stro giornale il vicesindaco e assessore all’Urbanistica LuciaDe Cesaris – c’è il definitivo varo del parco e l’acquisizionedella cascina. Per questo abbiamo deciso di partire sin dal-l’autunno prossimo con la messa in sicurezza della CascinaCampazzo, distinguendo le vicende giudiziarie da quelle ur-banistiche». Le risorse che saranno utilizzate per la cascinasono quelle già stanziate per il parcheggio interrato di piazzaAbbiategrasso e serviranno per evitare crolli nelle parti piùpericolanti della cascina.

Stefano FerriContinua a pag. 4

Cascina Campazzo e Parco Ticinelloin autunno partono i lavori

Attraverso una raccolta di docu-menti, lettere, testimonianze diprotagonisti che hanno fatto la

Resistenza, questo libro racconta unpezzo di città, a sud di Milano (ai tempiera estrema periferia), che ha dato unforte contributo alla lotta di Liberazione. Questa storia mi ha cambiato la vita (edi-zioni Unicopli 2013) di Giuseppe Deiana,

è il risultato di un lavoro che il professoreha condotto coi suoi studenti quando in-segnava al Liceo Allende. La ricerca è durata parecchi anni, i li-ceali coinvolti si sono appassionati al te-ma, e hanno approfondito tramite pas-saggi, a tratti anche commoventi, la sto-ria di quel periodo funesto per Milano eper il nostro Paese.

Che molti giovani ignorano, perché i fattisono lontani nel tempo ma soprattuttoperché spesso non viene loro trasmessa“la coscienza etico/civile”. Incontriamo l’autore alla Biblioteca Chie-sa Rossa, durante la presentazione del li-bro: ascoltiamo le sue risposte.

Lea MiniuttiContinua a pag. 12

Intervista a Giuseppe Deiana, autore di “Questa storia mi ha cambiato la vita”

La Resistenza nel “nostro” pezzo di città

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«Le commissioni comunali congiunte, Po-litiche Sociali e Decentramento, dopo lenotizie e le polemiche dei giorni scorsi, haavuto da Asl la conferma che i tre Sert cit-tadini, che parevano messi in discussione,non saranno chiusi». Lo ha affermato ilconsigliere Pd Rosario Pantaleo, che hapoi aggiunto: «su questo tema si apriràanzi un confronto tra Istituzioni, mondodel Terzo Settore, operatori, al fine di ren-dere possibile, anche alla luce dei cam-biamenti in corso nel mondo delle dipen-denze e di concepire sempre migliori stru-menti per contrastarle e sviluppare i pro-grammi di sostegno e accompagnamentoal recupero di chi vive un percorso di usci-ta dalla dipendenza. La lotta alle dipen-denze è uno dei temi sui quali sarà neces-sario mobilitare la città intera e tutte lesue forze per liberare quanti più cittadinida questa schiavitù».

Claudio UrbanoContinua a pag. 7

Parola di Asl: i Sert non chiudono

Lotta alle dipendenze

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Il 30 aprile scorso è uscito nel-le librerie, “Il mangiateste”Ed. Piemme, opera prima di Sa-muel Giorgi. La pubblicazionedi un libro è sempre un eventoda salutare con soddisfazione,ma questo lo è ancora di più.L’autore di questo thriller-noir siè classificato 2° al concorso let-terario, indetto da Milanosudnel 2011, con il racconto “Al di làdel ponte”!Il libro di Samuel -che invitiamotutti a leggere -racconta di unaserie di 13 suicidi che avvengo-no nell’arco di pochi mesi, a

Grazzeno, piccolo paese dellaVal d’Ossola. I tragici eventi la-sciano nel panico tutti, fino al-l’arrivo di Luna Fontanasecca,un personaggio certamenteparticolare, che all’inizio vieneaccolto con diffidenza, ma...

Dal concorso alle librerie

2 ANNO XVII NUMERO 05 MAGGIO 2013������������������

Editore Giornale dell’Associazione socio culturale ���������via Santa Teresa 2A, 20142 Milanotelefono: 02/84892068 - www.milano-sud.it - [email protected]

Direttore Responsabile Stefano FerriVicedirettore Giovanna Tettamanzi Redazione P. Cossu, T. Galvanini, R. Iacono, MT. Mereghetti, L. Miniutti,A. Muzzana, C. Muzzana, P. Piscone.FotografieF. De Melis, E. Paci, M. TosiIllustrazioni F. Portinari, G. Gariani, L.Muzzi

Hanno collaboratoM. P. Bianchi, F.De Melis, F. Fontana, G. Fontana, D.Gentili, P. Grilli, G. Lippoli, N. Mondi, R.Morini, G. Nasi, P. Pantucci, P. Protti, E.Saglia, R. Tammaro, F. Ternelli, P. Trevi-sin, C. Urbano.Impaginazione F. De Melis, E. Paci, A. Rubagotti.

Raccolta Pubblicità A. Alemannocell. 345 333 5413 e-mail: [email protected] SEREGNI CERNUSCO S.r.l.Tiratura 16.000 copie e oltre 3.500invii personalizzati tramite e-mailReg. 744, 11/1997 Trib. Milan. ROC: 19637

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Nel tardo pomeriggio di martedì 30 aprile, l’As-sociazione Milanosud ha avuto il piacere diprendere parte al dibattito “Cultura e lavoro”,

primo tra gli appuntamenti previsti per le due giorna-te della Festa Democratica, organizzate in occasionedel Primo Maggio dal Circolo dei Giovani Democrati-ci “Città Futura” e dai Circoli Pd “Clapitz-Chiesa Ros-sa” e “Gratosoglio”. L’incontro, tenutosi nel portico delCircolo dei Talenti, nel parco Chiesa Rossa, è statopresentato e coordinato da Laura Miani, consiglieraprovinciale Pd, e ha visto gli interventi dei rappresen-tanti di alcune associazioni attive in zona 5 - oltre Mi-lanosud, Circuiti Dinamici, Atir Teatro Ringhiera, La

Conca - e di esponenti provenienti dal mondo delleistituzioni locali - Paola Bocci, presidentessa dellacommissione Cultura del Consiglio comunale di Mila-no, e Michela Fiore, presidentessa della commissioneCultura del Consiglio di Zona 5. Muovendo dalla con-statazione per cui la cultura svolge un ruolo conside-revole non solo nella costruzione dell’identità territo-riale e nel coinvolgimento attivo dei cittadini, ma an-che nello sviluppo economico del paese, i partecipan-ti alla discussione si sono chiesti come mai l’Italia in-vesta così poco – circa la metà rispetto alla media del-l’eurozona – nella valorizzazione del proprio patrimo-nio artistico e culturale. Dal dibattito è emerso che

c’è un errore di fondo nella percezione del settore cul-turale del Paese: ed è quello della percezione che sitratti di un settore in cui chi vi lavora lo fa per puro di-vertimento – famosa la frase dell’ex ministro Tremon-ti «con la cultura non si mangia» - e quindi sia giusti-ficato non pagare chi lo fa né investire risorse.I dati e gli esempi riportati durante il dibattito dimo-strano, invece, come il settore culturale sia capace dicreare effettivamente migliaia di posti di lavoro e co-me la fatica e l’impegno degli operatori della culturanon ne autorizzino l’accostamento ad attività ludiche.Eppure, la mancanza di risorse da destinare a tal fet-ta dell’economia rivela come a rimetterci siano spes-

so le giovani leve, le quali continuano a operare gra-tuitamente. Tutti d’accordo nell’affermare che al con-trario un’occupazione in ambito culturale vada paga-ta come le altre.Le associazioni della zona, dal canto loro, chiedonopiù sostegno da parte degli enti territoriali e una piùampia collaborazione nel tentativo di eludere le diffi-coltà comuni: una rete coordinata da una figura isti-tuzionale, sull’esempio del già attivo Tavolo della Cul-tura, è necessaria affinché la battaglia individuale diuna singola associazione possa trasformarsi in unabattaglia collettiva.

Federica De Melis

Anche quest’anno siamo pronti a partirecol nostro Concorso Letterario. La terzaedizione ha come tema “Quella volta

che...Gocce di positività nella vita quotidiana”. Il motivo della nostra scelta? Niente di mielosoo deamicisiano (per quanto talvolta ce ne siabisogno). Semplicemente chiediamo ai nostrilettori di orientare i loro sguardi sulla positivitàsostanziale dell’esistenza, che è tale, a nostroparere, nonostante tutto. Su quanto “La vita èbella”, per citare un noto film, anche quando lecose sembrano andare male. In questi momen-ti di crisi, infatti, abbiamo pensato di stimolarepensieri positivi invitando gli aspiranti concor-

renti a osservare nella realtà quotidiana situa-zioni di vita - grandi o piccole che siano: nonimporta - in grado di favorire un sorriso, di ral-legrare un minuto, una giornata e un’intera esi-stenza. Momenti che troppo spesso ci scivolanovia inesorabilmente, oscurati dalla routine edai problemi che ci affliggono giornalmente,che invece, siamo convinti, dobbiamo impararea vivere intensamente, perché sono proprioquesti momenti che danno il senso profondodella vita, che in ultima istanza, non può cheessere la ricerca della felicità. Nei prossimi nu-meri daremo maggiori dettagli sui premi delconcorso, ancora “in costruzione”, a cui hanno

già aderito con generosità la casa editrice LaVita Felice e la Libreria Largo Mahler. Antici-piamo solo due novità di rilievo. La prima è che entrano a far parte della giuria,accanto alla redazione di Milanosud, il direttoredella Biblioteca Chiesa Rossa Pasquale La Torree l’editore de La Vita Felice Gerardo Mastrullo. La seconda che da quest’anno, oltre ai premi aivincitori, selezioneremo i primi dieci classifica-ti per la pubblicazione delle loro opere in unaraccolta, che sarà messa in vendita presso laLibreria largo Mahler e presso la sede dell’As-sociazione.

Nadia Mondi

Terzo Concorso Letterario Milanosud

Il tema: “Quella volta che... Gocce di positività nella vita quotidiana”

1.Il tema del concorso è: “Quella volta che …Gocce di positività nella vita quotidiana”. Ogniautore potrà partecipare con un solo raccontoinedito in lingua italiana e non premiato in altriconcorsi, di lunghezza compresa tra 5.000 e10.000 battute (spazi inclusi).2. Il concorso è aperto a tutti, con esclusione deiparenti di primo e di secondo grado dei membridella giuria.3. Ogni racconto dovrà pervenire entro e non ol-tre il 15 settembre 2013, in un plico contenente:a). Quattro copie cartacee, dattiloscritte, anoni-me e titolate.b). Una copia su cd, dvd o altro supporto, con loscritto in formato testo (preferibilmente inWord).c). Una busta chiusa riportante i dati dell’autore(nome e cognome, indirizzo, telefono, indirizzoe-mail, titolo dell’opera).

Il Regolamento d). Una busta contenente la quota di partecipazio-ne.4. Le opere partecipanti dovranno essere conse-gnate o inviate a: a).Milanosud (via S. Teresa 2/A, 20142, Milano, ilmartedì e il giovedì dalle 16 alle 18), oppureb).Libreria Largo Mahler, via Conchetta 2 - 20136Milano.c).Biblioteca Comunale Chiesa Rossa, via S. Do-menico Savio 3 – 20142 Milano.5. Ogni autore potrà partecipare al concorso ver-sando un pagamento di 10 euro per i diritti di se-greteria, al momento della consegna degli elabo-rati o all’interno della busta inviata.6. I racconti che non rispettano le caratteristicherichieste saranno esclusi dal concorso, senza ob-bligo di comunicazione da parte dell’organizza-zione.7. L’organizzazione comunicherà i nomi dei par-tecipanti, ma non fornirà valutazioni su tutte leopere in concorso. Non saranno prese in conside-

razione richieste di giudizi o pareri.8. Gli elaborati pervenuti non saranno restituiti.Gli autori sono tenuti a non divulgare il proprioracconto in altra maniera prima della scadenzadel concorso.9. L’Associazione Milanosud pubblicherà un librocontenente i primi 10 racconti classificati, cheverrà posto in vendita dalla libreria Largo Mahlere dall’Associazione.10. Tutti i partecipanti al concorso rinunciano,contestualmente all’invio dei racconti, al ricono-scimento dei diritti d’autore a qualsiasi titolo.11. Il giudizio della giuria è insindacabile. Gli or-ganizzatori e la giuria del concorso non si assu-mono la responsabilità per eventuali plagi.12. Con la partecipazione al Premio, gli interessa-ti autorizzano il trattamento dei propri dati perso-nali che saranno trattati per l’iniziativa in pro-gramma nel rispetto della legge.13. La partecipazione al concorso implica l’ac-cettazione del presente regolamento.

PremiazionePrimo premio60 euro in buoni per l’acquisto di libri presso laLibreria Largo Mahler.Raccolta di libri offerti dall’Editrice “La Vita Feli-ce” per un valore di circa 50 euro.Secondo premio30 euro in buoni per l’acquisto di libri presso laLibreria Largo Mahler.Raccolta di libri offerti dall’Editrice “La Vita Feli-ce” per un valore di circa 30 euro.Terzo premio30 euro in buoni per l’acquisto di libri presso laLibreria Largo Mahler.Raccolta di libri offerti dall’Editrice “La Vita Feli-ce” per un valore di circa 30 euro.La cerimonia della premiazione avverrà alla finedi ottobre (data da destinarsi) presso la Bibliote-ca Chiesa Rossa.Per ulteriori informazioni, inviare una e-mail al se-guente indirizzo: [email protected]

Primo maggio al Parco Chiesa Rossa: Milanosud partecipa a un dibattito organizzato dai circoli Pd Clapitz, Gratosoglio e Città Futura

«Riconoscere il ruolo sociale e produttivo di chi fa cultura»

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Di David Gentili, presidente CommissioneAntimafia del Comune di Milano

Il 5 febbraio scorso l’ottava sezione del Tri-bunale di Milano ha inflitto nove condan-ne tra i tre anni e tre mesi e i sedici anni

di carcere agli uomini del presunto clan Val-le Lampada. Il processo ha assunto un valoreeccezionale in termini di conoscenza degliaspetti criminali del gioco d’azzardo perchéuna delle maggiori entrate per il gruppo eragarantita dalle infiltrazioni in questo settore.Le attività per il noleggio e la distribuzionedelle slot machine venivano svolte dai Lam-pada tramite una decina di società apposita-mente costituite e spesso amministrate daprestanome. Tutte di piccolo capitale, a re-sponsabilità limitata, aventi la medesima se-de in via Melzi d’Eril 29 a Milano.Le slot machine erano per il clan una sor-ta di cassa continua, come l’ha definitaGiulio Lampada in un’intercettazione:«Ci faccio 40 mila euro al giorno». Riusci-vano a unire interessi legittimi a praticheillegali. La frode si concretizzava attra-verso due modalità: la disponibilità dischede elettroniche clonate o contraffat-te, che alterano i contatori delle vincite;e il distacco delle macchinette dalla rete,per un periodo limitato di tempo motiva-to da presunti problemi tecnici. In en-trambi casi le percentuali delle puntateche per legge devono costituire i monte-premi delle vincite vengono alterati e le

somme vanno a favore dei malavitosi.Quello del gioco d’azzardo è un problemadi grande rilievo nazionale. E non sola-mente per gli interessi dei clan mafiosi.Nel 2012 il giro d’affari del gioco d’azzar-do ha toccato gli 86 miliardi di euro, dive-nendo la terza industria italiana. Conse-guentemente le entrate per l’erario sonopari a 8 miliardi di euro. Le stime parlanoin Italia di 15 milioni di giocatori abitua-li, 3 milioni a rischio patologico, circa 800mila i giocatori già affetti da Gap (Giocod’Azzardo Patologico).L’anno scorso l’ex ministro Balduzzi ave-va provato a produrre cambiamenti signi-ficativi nella legge che regola questo set-tore. Il suo decreto è entrato in Parla-mento indicando limiti precisi di distan-za minima delle sale gioco e delle salescommesse da luoghi sensibili, quali so-no le strutture sanitarie ospedaliere, iluoghi di culto, gli istituti scolastici, mane è uscito fortemente depotenziato, at-tribuendo l’incarico agli stessi Monopolidi “pianificare forme di progressiva ricol-locazione dei punti di accesso e raccoltadel gioco d’azzardo”. Come si evince dal box a fianco il Comu-ne non ha voce in capitolo in questa deli-cata partita. Bisogna quindi chiedere conforza una nuova legge nazionale. Legau-tonomie (l’associazione di rappresentan-za degli enti locali), insieme ai sindaciche hanno firmato il manifesto contro il

segue dalla primaIn palio i prodotti della Legalità, delleCooperative “Nuovo Commercio Orga-nizzato” operanti su terreni confiscatialla camorra, alcune delle quali nei me-si scorsi hanno incontrato i ragazzi perraccontare la loro esperienza. Intornoalle 18.00 poi si procederà con l’estra-zione dei vincitori. Infine dalle 18.30 al-le 19.30 degustazione gratuita – con of-ferta libera - dei prodotti delle Coopera-tive Onlus NCO e REsistenza.La seconda parte della festa prevedela formazione di una allegra carovanache intorno alle ore 20 condurrà tutti ipartecipanti all’auditorium Puecherin via Ulisse Dini 7, distante poco più

di cento metri dal parco. Qui avverràla premiazione dei migliori componi-menti, elaborati dagli studenti chehanno partecipato al ciclo di incontri.Alla cerimonia sono stati invitati ilsindaco Giuliano Pisapia e il presiden-te del Consiglio comunale Basilio Riz-zo. Al momento in cui andiamo instampa hanno dato la loro adesione al-cuni dei relatori degli incontri. Traquesti il testimone di giustizia PinoMasciari, il funzionario della squadraCatturandi di Palermo IMD, SimmacoPerillo e Ciro Corona, due giovani checon le loro cooperative di lavoro tutti igiorni combattono concretamente lacamorra in Campania. Confermata la

presenza anche di Aldo Ugliano e Raf-faele Magnotta, rispettivamente presi-dente del Consiglio e presidente dellaCommissione Sicurezza di Zona 5. PerPalazzo Marino ci saranno invece Da-vid Gentili, consigliere comunale epresidente della Commisione Antima-fia del Comune e Gabriele Ghezzi, vicepresidente della Commissione Sicu-rezza del Comune.Infine, alle 21.30, Giulio Cavalli, an-ch’egli tra i relatori degli incontri,metterà in scena “Duomo d’onore”,l’ultimo dei suoi spettacoli prodotti.L‘ingresso allo spettacolo è gratuito,con possibilità di offerta libera.

Giovanni Fontana

La Festa della legalità si chiude con un’e-strazione a premi di grande significatosimbolico. I prodotti delle cooperativeche lavorano sui terreni confiscati allemafie saranno messi in palio per i più for-tunati, all’interno di confezioni ricche diprodotti di qualità. Chi parteciperà all’e-strazione potrà in questo modo sostenereconcretamente chi lavora nella legalità eal contempo, l’Associazione Milanosud,che ha finanziato interamente il progettoAppunti di Legalità, avvalendosi del con-tributo del CdZ5. Questi i premi in palioalla festa dell’11/5:1° premio: confezione Magnum Pacco del-la Legalità + tris vini2° premio: confezione Me-dium Pacco della Legalità+ tris vini3° premio: confezione Pic-cola Pacco della Legalità+ tris vini4° premio: confezione Ma-gnum Pacco della Lega-lità5° premio: confezione Me-dium Pacco della Legalità6° premio: confezione Pic-cola Pacco della Legalità.Per partecipare all’estra-zione dei premi è possibi-le richiedere i bigliettidella sottoscrizione a pre-

mi presso: la sede dell’Associazione Mila-nosud in via Santa Teresa 2/A Tel. 02/84892068 (aperta mar. e gio. dalla 16 alle18.30), al Circolo dei Talenti via ChiesaRossa 55; alla Pasticceria Caffetteria alleTerrazze via F.lli Fraschini ang. Via Bu-gatti; a FP Ristrutturazioni via F.lli Fra-schini 7; da Acconciature Barbara viaFerdinando Lassalle 7, oltre che acqui-starli dai soci di Milanosud che li mette-ranno in vendita nei prossimi giorni e du-rante la festa. L’esito delle estrazioni saràpubblicato su www.milanosud.it ed, even-tualmente, sul numero di giugno del gior-nale.

Slot machine: la criminalità è in agguatoRicerche e processi hanno dimostrato il rischio sociale e i grandi interessi economici che orbitano intorno al gioco d’azzardo

“Sale scommesse” e “sale gioco”: parliamo didue tipologie di locali differenti, ed è ne-

cessario capirne innanzitutto la differenza. Le “sa-le scommesse” sono i locali adibiti a giochi cheimplicano vincite in denaro, dove è dominantel’azzardo, la casualità: quindi sale Bingo, sale Vi-deo Lottery Terminal e negozi scommesse, agen-zie ippiche e scommesse sportive.Le “sale gioco” sono i locali adibiti a giochi chenon implicano vincite in denaro, dove è domi-nante l’abilità del giocatore: flipper, biliardo,ping pong.Competente sulla normativa che regolamenta lesale scommesse è lo Stato. Il Comune è titolato aconcedere le autorizzazioni solamente per le sa-le gioco, e in questo il parere del Consiglio di Zo-na, non solo è obbligatorio, ma è consideratovincolante.

A livello nazionale sono 12 le società concessio-narie che gestiscono gli apparecchi; i locali han-no una destinazione d’uso commerciale; gliesercenti non devono avere gravi precedenti pe-nali, ma è tuttavia possibile la cattiva condottadel soggetto, e devono ottenere la licenza di Po-lizia (ex art. 88 del Tulps) rilasciata dalle Questu-re. Tutti gli operatori devono essere iscritti e de-vono avere certificazione antimafia, come anchei componenti della società. È stata rigettata un’i-stanza presentata da una signora il cui marito èindagato, mentre non ci sono impedimenti a ot-tenere l’autorizzazione qualora si tratti di fratel-li/sorelle o ex coniugi.Le concessioni possono essere revocate in caso diabuso da parte del titolare, o mancato rispettodelle regole, quali l’accesso di minori. A Milano eprovincia sono state sospese 70 sale.

Una legge da cambiare

Esistono due tipi di slot machine. Le “Newslot”, che consentono giocate di 1 euro,

prevedono vincite non superiori a 100 euro, ilmontepremi è legato ai soldi presenti nellasingola macchina e hanno un payout fisso,pari al 75% della raccolta. Le New slot sono arischio, in quanto dotate di schede interne fa-cilmente modificabili. Poi ci sono “Video Lot-tery Terminal” (Vlt) in Italia dal 2010. Sul ter-ritorio nazionale ce ne sono 40 mila e dovreb-bero garantire maggiore sicurezza di funzio-namento, in quanto i software risiedono nelserver centrale, mentre l’apparecchio presen-te in sala è un semplice terminale. Le Vlt con-sentono puntate fino a 10 euro, con possibi-lità di vincite decisamente maggiori, in quan-to il Jackpot può essere di sala (max 100 milaeuro) o nazionale (max 500 mila euro). Pervincite fino a 5 mila euro procede al paga-mento lo stesso personale di sala, per vincitesuperiori al pagamento provvede il conces-sionario. Il payout delle Vlt non può essere in-feriore all’85% relativamente al sistema digioco nel suo complesso e ad ogni singologioco. Uno dei modi per truffare i giocatoriconsiste nello staccare le macchine dai termi-nali e incassare così l’intero volume di gioco.

Due tipi di slot,due tipi di truffe

gioco d’azzardo, ne stanno redigendouna. Si parte dall’obbligatorietà dellatessera sanitaria per accedere alle mac-chine, dai limiti di puntate in base alreddito, alla restituzione del potere aiSindaci per revocare o sospendere o ne-gare autorizzazioni, al divieto di coesi-stenza nello stesso spazio pubblico (bar,tabacchi, ristoranti, ecc) di spazi per ilgioco d’azzardo.

È bene ricordare che anche il comporta-mento dei cittadini può incidere. Laddo-ve il condominio vieta espressamentenei negozi di sua proprietà le sale scom-messe, in quel civico non si potrannoaprire. Se il caffè evitiamo di prenderlonei bar con le slot, allora aiuteremo que-gli esercenti che decidono di evitare co-spicue entrate garantite che nascono daforme patologiche gravi e dannose.

11 maggio, al Parco Chiesa Rossa e al Centro Puecher

Tutti alla Festa della Legalità di Milanosud!Ci saranno un’estrazione a premi, una degustazione di prodotti anticamorra e uno spettacolo di Giulio Cavalli

L’estrazione a premi

Giulio Cavalli sarà presente alla festa con lo spettacolo “Duomo d’onore”. Le immagini dei relatori e degli incontri nelle scuole e a Palazzo Marino.

Page 4: Tutti alla Festa della Legalità! - MilanoSud · Tutti alla Festa della Legalità! Si chiude con un grande happening l’iniziativa di Milanosud Continua a pag. 4 ð Un gesto eclatante:

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Dopo due ispezioni Asl (2008 e2013), con richiesta di interven-to per rimuovere i centinaia di

metri di eternit del tetto, e un sequestroda parte della Polizia Polizia Provincia-le (2012), per scarichi idrici abusivi estoccaggio di rifiuti pericolosi, PalazzoMarino ha finalmente inviato una diffi-da nei confronti dei proprietari dell’edi-

ficio di via Campazzino 12 (ex fabbricadi giocattoli De Franchis). Se entro iprimi di agosto non provvederanno a ri-muovere o mettere in sicurezza “i ma-nufatti (coperture in cemento amian-to) che versano in un notevole stato didegrado” il Comune procederà d’ufficio,rivalendosi poi sulla proprietà. Presu-mibilmente nei prossimi giorni verran-no dunque “sfrattati” i fedeli di unachiesa evangelica peruviana, un robi-vecchi, un laboratorio di falegnameria eun gruppo di rom romeni, che attual-mente risiedono nella ex fabbrica.Una buona notizia dunque per un’area,quella sul limitare del parco Sud, doveaccanto a ristoranti, abitazioni e areeagricole si trovano amianto, rifiuti ab-bandonati e resti di fuochi abusivi, pro-vocati per estrarre rame o smaltire ri-fiuti tossici.

Come annunciato nello scorso numero di Milanosud anche nel-le zone 5, 4 e parte della 3 e della 1, il 24 giugno partirà la rac-colta differenziata della frazione umida, come è già avvenutonella parte sud ovest della città. Per illustrare come avverrà, sarà preparata e con quali obiettivipartirà la nuova raccolta differenziata, il 9 maggio, alle ore18,30, l’assessore all’Ambiente Pierfrancesco Maran e il diretto-re generale di Amsa Paola Petrone incontreranno presso la sededel CdZ5 di viale Tibaldi 41 i consiglieri e i cittadini, che vor-ranno partecipare.

Il comune di Milano, anche in vista del-l’Expo 2015, ha inteso favorire, sosteneree valorizzare le esperienze degli orti ur-

bani gestiti dai cittadini non solo coinvolgen-do le persone anziane, ma anche le famiglie,i giovani, i cittadini provenienti da diversipaesi, garantendo così forme di aggregazio-ne multietnica volte al confronto e alloscambio nel pieno rispetto dell’ambiente. Aseguito della deliberazione della Giunta Co-munale sul progetto “Coltivami”, si sono pre-se decisioni che riguardano la nostra Zona.Per l’area di via Boffalora, che comprende 37particelle ortive virtuali per un totale di cir-ca 3000 mq, il CdZ5 il 23 aprile ha deliberatole linee guida per la convenzione con entisenza scopo di lucro, al fine di realizzare ortiurbani in ambiti territoriali comunali. Tuttele particelle ortive potranno essere assegna-te a persone appartenenti alle seguenti cate-gorie: soggetti del terzo settore, con sede in

Milano, come Onlus e cooperative socialisenza scopo di lucro; Associazioni ambienta-liste e di promozione sociale e di volontaria-to; Fondazioni e associazioni con finalità cul-turali, sociali, di tutela e promozione di sal-vaguardia ambientale. Le particelle ortivesaranno assegnate dopo regolare bando, chesarà pubblicato nei prossimi mesi sul sito delComune e presso le sedi dei CdZ interessati.

Claudio Muzzana

Segue dalla primaUn passo decisivo dunque nel-la direzione della costruzionedel Parco, attesa ormai da oltre30 anni.Ma ancora più importanti so-no le novità che riguardano ilparco vero e proprio. Semprein autunno partiranno i lavorisulle aree agricole comunalidel parco Ticinello, per la rea-lizzazione di una Rete ecolo-gica, finanziata da un bandodella Fondazione Cariplo dicirca 600 mila euro. Il Comune in questo caso è ente capofila, insieme a Provin-cia e Regione, e soprattutto con lo storico Comitato Tici-nello, da anni protagonista delle battaglie per la realizza-zione del parco. «Probabilmente a ottobre, appena le rego-le per una piantumazione efficace lo renderanno possibile,inizieranno i lavori per la realizzazione del progetto di Reteecologica - ci ha spiegato l’architetto Giuseppe Mazza, pre-sidente del Comitato - L’intervento prevede la realizzazionedi nuovi boschi e di aree umide, per favorire la ripopolazio-ne flori-faunistica dell’area. Inoltre, per fruizione del parco edelle sue bellezze da parte dei cittadini, saranno creati per-corsi dedicati, punti di osservazione e boschi didattici». Per ilmomento la Rete ecologica sarà realizzata sulle aree già diproprietà del Comune, «ma per il modo in cui è stata proget-tata - ha concluso l’architetto Mazza - sarà possibile esten-derla facilmente e in modo coerente verso le aree del parcoche ancora non sono di proprietà del Comune e, nel caso, an-che oltre».Gli interventi sul Parco Ticinello potrebbero anche non fer-marsi qui. Contestualmente il Comune sta portando a termi-ne il progetto esecutivo del parco, che prevede la realizzazio-ne di aree di sosta e gioco, percorsi ciclopedonali, panchine ela sistemazione idrogeologica dei corsi d’acqua. La richiesta

presentata dalla Zona 5, sucui l’assessore De Cesaris èben predisposta – bilanciopermettendo – è che la realiz-zazione di queste opere vengaresa possibile sin dal prossimopiano finanziario del Comune,assegnandogli la massimapriorità.Intanto non si ferma la batta-glia giudiziaria. Dopo l’espro-prio da parte del Comune del-la Cascina Campazzo e la con-seguente opposizione della

proprietà, nel marzo scorso Palazzo Marino, dopo circa un an-no di attesa, ha diffidato i curatori fallimentari di Imco e Al-tair, due società del gruppo Ligresti, a dare seguito agli impe-gni presi e, tra le altre cose, versare al Comune i 90 milioni do-vuti per il piano integrato di intervento relativo al Cerba. Sequesto non avverrà entro 90 giorni – ovvero nel giugno pros-simo – il grande progetto sarà da considerarsi decaduto e learee, circa 500 mila mq, torneranno al Parco Sud. La mossadel Comune dovrebbe a questo punto sbloccare la situazionedi stallo, che tiene in equilibrio un sistema di proprietà cheoltre alle aree per la costruzione del Cerba, coinvolge le areee i progetti relativi allo Ieo, a Macconago, via Chopin, VaianoValle nord e sud e, naturalmente, la proprietà di CascinaCampazzo. Tavoli di trattativa invece avviati per quanto riguarda il patri-monio immobiliare ex Ligresti, ora di proprietà del gruppoUnipol. Si tratta in questo caso delle aree di Vaiano Valle, Bi-smonti e le aree d’oro del Ticinello, su cui, tra l’altro, si atten-de che la Corte di Cassazione si esprima in merito al rispettodella convenzione firmata da Ligresti con il Comune oltre 30anni fa. Tre decenni di battaglie, un tempo lunghissimo, che ora peròsembrano cominciare a produrre risultati tangibili.

Stefano Ferri

Cascina Campazzo e Parco Ticinelloin autunno partono i lavoriLa cascina verrà messa in sicurezza e sulle aree di proprietà delComune saranno realizzati interventi di riqualificazione ecologica

9 MAGGIO: INCONTRO PUBBLICO IN CDZ

L’assessore Maran illustrala raccolta dell’umido

Bonifica entro giugnoper la ex fabbrica

“Coltivami”: arrivanogli orti in via Boffalora

Via l’amianto e altri rifiuti da via Campazzino 12

Il 12 maggio, alle ore 11, partirà la prima Camminata Tranquilla,condotta da Gabriele Corradi e aperta ai cittadini di tutte le età.�Un’ora e mezza di passeggiata, da piazza del Duomo al ParcoSempione, attraverso via dei Mercanti, piazza Cordusio, via Dan-te, Largo Cairoli e piazza Castello. All’arrivo il Drums Circle con isuoi tamburi, che possono essere suonati da adulti e bambini, ac-coglierà i partecipanti, in un clima di festa.Non occorre iscriversi,ci si può unire in ogni momento durante il percorso. L’iniziativa èorganizzata dall’associazione Quartieri Tranquilli, che già opera alGratosoglio, in Ripamonti, Barona, Isola, Mac Mahon.

UNA DOMENICA PER LE VIE DEL CENTRO

Camminando... partono i Quartieri Tranquilli

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La Radio della tua città

A Milano Fm 89,800

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L’ora X è ormaigiunta. Dopo ol-tre un decennio

di progetti sbagliati,mobilitazioni di citta-dini e controversie le-gali, finalmente laDarsena e l’intera zonadei Navigli hanno l’op-portunità di uscire daquel limbo progettualeche aveva tristementetrasformato un luogosimbolo della città inun esempio di degradoe di scelte sbagliate.Tornerà l’acqua, checollegherà attraversoil Naviglio Grande il sito di Expo, ci sa-ranno un grande parco e un’ampia zonapedonale.Il progetto di riqualificazione ha otte-nuto nelle scorse settimane tutte le au-torizzazioni necessarie, tra cui quelladella Soprintendenza ai Beni culturalie ambientali, in merito al recupero del-la conca in legno leonardesca, dei restidelle mura spagnole, e l’autorizzazionepaesaggistica rilasciata dalla RegioneLombardia competente per l’area Dar-sena e Navigli. Per quanto riguarda l’invaso, l’interven-to prevede la sistemazione delle spondeattorno alla Darsena, in modo da con-sentire il ritorno dell’acqua, che arri-

verà praticamente, con la riaperturaparziale del Ticinello, fino sotto la portaneoclassica del Cagnola. Intorno allaconca saranno realizzati ampi marcia-piedi illuminati e panchine, che con-sentiranno di passeggiare, lungo tuttala Darsena. Dal lato di via GabrieleD’annunzio sarà ampliata la banchinache verrà destinata a piccole manife-stazioni e spettacoli. Gli interventi di carattere urbanisticoprevedono invece a nord, verso PortaGenova, sul lato di viale D’annunzio, larealizzazione di un nuovo spazio verdedi circa 2.500 mq. Sempre sulla partenord verranno creati un punto di at-tracco barche e un attraversamento pe-

La vicenda dei lavori per la sistemazione dellaDarsena ha inizio nel 2003 quando l’allora

sindaco Gabriele Albertini, Commissario straor-dinario al traffico, decise di posizionare uno dei120 parcheggi interrati del Piano parcheggi dalui promossi, proprio sotto la Darsena. Un “mo-stro da 713 posti auto” così lo chiamarono i co-mitati dei cittadini che nel 2004 si rivolsero al Tarper bloccare i lavori. Intanto il primo interventoera stato fatto: un muro tra il Naviglio Pavese ela Darsena mise a secco la conca, che in questomodo nel giro di pochi anni perse l’impermea-bilizzazione. Fu questa praticamente l’unicaopera realizzata. Nel 2005 gli scavi portaronoalla luce i resti dell’antica conca lignea quattro-centesca e delle mura spagnole. Risultato: bloc-co dei lavori, revisione del cronoprogramma erichiesta da parte della ditta costruttrice di au-mentare i parcheggi a disposizione. Richiestache venne negata dalla giunta Moratti. Da qui lavicenda della Darsena si sposta definitivamentedal cantiere alle aule dei tribunali, con sentenzee ricorsi in tutti i gradi di giudizio. La conclusionearriva nell’ottobre del 2011: il Tar di Lombardiasancisce la vittoria del Comune. La sentenza sta-bilisce la rescissione del contratto e il versamen-to, da parte dell’azienda vincitrice dell’appalto,di 460 mila nelle casse di Palazzo Marino.Intanto nel degrado della conca avviene unpiccolo miracolo naturale. Nasce una piccolaoasi ambientale, con piante e animali tipici del-le zone umide, che gruppi cittadini e diversiamministratori del Consiglio di Zona 6 e del Co-mune vorrebbero tenere, costringendo quindia rivedere nuovamente il progetto. Ma Expo ètroppo vicina e la voglia di far tornare l’acquanella Darsena troppo forte: l’amministrazionedecide di non ascoltare queste richieste e leprocedure per le pulizia dell’invaso partono al-la fine dell’anno scorso. Gli animali vengonospostati e un centinaio di astoni di pioppo e sa-lice, cresciuti in modo naturale, vengono ri-piantati nel parco Baden-Powell in Zona 6. Il re-sto è storia di queste ultime settimane. La garadi appalto è ormai agli sgoccioli. A fine mese cisarà un vincitore e i lavori partiranno a luglio. E,finalmente, nel dicembre del 2014, l’acqua tor-nerà laddove è sempre stata: nella conca dellaDarsena.

Stefano Ferri

Una storia lunga 12 anni

La fine prevista entro maggio 2015, in tempo per l’Expo

Darsena, i lavori partono a luglio Torna a rivivere il porto di Milano, che si estenderà dall’imbocco del Naviglio Grande a piazza Cantore. Nel progetto un’area verde di 2.500 mq

Dal 1° giugno al 30 ottobre saranno in vigore le nuove re-gole per disciplinare la movida cittadina. In zona Ticinese,Navigli e Colonne di San Lorenzo i proprietari dei localidovranno spegnere la musica all’esterno alle ore 23 e al-l’interno a mezzanotte, con l’eccezione dei locali insono-rizzati, dove la musica potrà andare avanti fino alle 3 dinotte. Severe le sanzioni per chi è troppo rumoroso: dovrà

chiudere alle ore 20 fino alla scadenza dell’ordinanza.Stesso trattamento per chi non è in regola con Amsa: loca-le chiuso prima di cena. In ogni caso tutti dovranno sman-tellare gli eventuali tavolini entro le 2 di notte e chiuderele saracinesche non oltre le 3.Limitazioni anche per il consumo di bevande da asporto,che non dovranno essere vendute oltre la mezzanotte.

Di Natascia Tosoni, consigliere di Zona

In tempi di scarse risorse a disposi-zione dei Comuni, investire nella si-curezza delle scuole e garantire il di-ritto all’educazione sono fatti da sot-tolineare in modo positivo. Un impe-gno che questa giunta e il neoasses-sore alla scuola, Francesco Cappelli,hanno rinnovato stanziando 6 milionidi euro per gli interventi già previstie altrettanti per gli appalti da aggiu-dicare. I lavori conclusisi nel mesescorso nella scuola materna a Chia-ravalle hanno riguardato la manu-tenzione straordinaria per la preven-zione incendi e sicurezza, il rifaci-mento delle coperture e dei sistemidi scarico delle acque meteoriche, in-terventi di ripristino delle compo-nenti edili e interventi sull’impiantoelettrico, la bonifica dell’amianto re-siduo presente nell’edificio. Il totaledelle risorse finanziarie investite am-monta a 586.745 euro. Un risultato ottenuto anche grazie al-l’impegno e all’attenzione del Consigliodi Zona 5 che anche per i prossimi anniha richiesto alla Giunta di inserire nelPiano Triennale delle Opere Pubbliche2013-2015 importanti interventi: la ma-nutenzione straordinaria della roggiaVettabbia (oggi interessata da frequen-ti allagamenti che hanno causato disa-gi ai cittadini di cui abbiamo ampia-mente parlato nel numero scorso di Mi-lanosud), gli interventi di manutenzio-ne del demanio per gli stabili di via SanBernardo 48/50 (1,1 milioni di euro), larealizzazione della pista ciclabile travia San Dionigi e via Sant’Arialdo, loca-lità cascina San Bernardo (con relativielementi di completamento e supportoviabilistico/stradale, come castellane,segnaletica orizzontale e verticale im-pianti semaforici, ecc), le opere finaliz-zate alla realizzazione del Parco dellaVettabbia.Impegni concreti mirati, assieme agliinterventi a Quintosole, a ridare vita-lità ai borghi e alle periferie della no-stra zona.

TICINESE, NAVIGLI E COLONNE DI SAN LORENZO

Movida, arrivano le nuove regole

donale che collegherà viale D’annunzioe viale Gorizia. Verso piazza XXIV Mag-gio sarà creata un’ampia area pedona-le, che coprirà circa l’80% della piazza,includendo anche i caselli daziari, e ilcompleto rifacimento del vecchio mer-cato.I tempi per i lavori sono contingentati.A fine maggio ci sarà l’aggiudicazionedella gara (28 le aziende partecipanti),a giugno la consegna del cantiere e lastipula contratti, per luglio l’inizio deilavori, che dovranno concludersi in 18mesi, entro gennaio 2015, quattro mesiprima dell’inizio di Expo. Il costo del-l’intervento è di 19 milioni di euro.

Stefano Ferri

Riapre l’asilo di Chiaravalle

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Milanosud l’aveva annunciato nel nu-mero di aprile: “Le Terrazze: il Comi-tato si rinnova e punta sul Quartiere

pulito”. Così domenica 14 aprile, di buon mat-tino, un gruppo di trenta volenterosi si è orga-nizzato in “squadra di pulitura” e, tuta bianca,guanti e mascherine, si è messo fisicamente allavoro. Oltre al Comitato le Terrazze, hannopartecipato: Comitato Abruzzi Piccinni, Asso-ciazione Milano Muri Puliti e Associazione Na-zionale Antigraffiti; i componenti di queste as-sociazioni hanno dato un decisivo contributograzie all’esperienza di molti anni di attivitànell’uso dei materiali e delle tecniche necessa-rie alla riuscita dell’intervento: dalle vernici aidiluenti, dai teli di protezione dei pavimenti,agli attrezzi elettrici e manuali.L’obiettivo dell’evento di “clean-up” – patroci-

nato dal Consiglio di Zona 5 – è quellodi creare esempi virtuosi provenientidal basso, ispirati alla cultura del farea contrasto del degrado, per riportareal bello normale le nostre vie, i nostriquartieri, la nostra città.Tra i volontari anche Giacomo Valtoli-na, un tempo writer di strada, si è da-to da fare con il pennello, non per pro-durre scritte e disegni deturpanti maper cancellarli. Un bell’esempio di“ravvedimento operoso”. Al giornali-sta Rai che lo intervistava ha dichiara-to di volersi «mettere dall’altra parte»,sentendosi davvero un cittadino, dopo

la rinuncia a scribacchiare comunque e do-vunque su muri e pubbliche superfici. Il servi-zio video è andato in onda il giorno stesso alle13 su Rai2- Tg2 Giorno - e alle 14 su Rai3 TGRegione. Anche il Corriere della Sera ha ri-preso la notizia sull’edizione cittadi-na di domenica e l’ha pubblicata suquella on-line “Solferino 28anni” ilgiorno seguente; sempre on-line lanotizia è stata data anche il lunedìdal Giornale.it. Al termine della mattinata più di 350scritte sono state rimosse dalle ser-rande di negozi e muri tra la via F.lliFraschini e la piazza Cantoni. A scopodimostrativo, nei confronti della pro-prietà, si è provveduto anche alla pu-lizia di alcuni metri di muro del Resi-

dence Universitario; qui si è agito previa con-sultazione delle Forze dell’Ordine. Erano pre-senti due agenti della Polizia Locale – Coman-do Tibaldi e il capopattuglia dei Vigili di Quar-tiere. Oltre ai Soci Fondatori del Comitato le Terraz-ze, tra i volontari anche un deputato al Parla-mento, Presidenti di Commissione e Consiglie-ri del CdZ 5, il Responsabile Servizio Antigraf-fiti del Comune di Milano, il Presidente del-l’Associazione Milano Muri Puliti, il Presidentedell’Associazione Nazionale Antigraffiti, il Pre-sidente del Codacons, il Presidente Comitati diQuartiere di Milano Salvatore Crapanzano. Inprima linea la Presidente del Comitato Abruz-zi Piccinni, signora Fabiola Minoletti. Un lo-devole esempio di “presenzialismo positivo”che ha premiato l’impegno degli organizzato-ri tutti.

Renato Iacono

Serrande pulite a Le Terrazze: successo per l’iniziativa del ComitatoCittadini e associazioni rimuovono oltre 350 scritte, al lavoro anche un writer“redento”. L’evento ripreso da Rai, Corriere.it e altre testate on line

Il Consiglio Comunale di Milano ha approvato il mese scorso diaccorpare al Demanio stradale comunale 53 vie o tratti di stradecittadine «Il Comune di Milano – ha dichiarato la vicesindacoLucia De Cesaris – dopo più di dieci anni riporta al patrimoniodemaniale quello che già di fatto veniva considerato e utilizzatoper il transito anche di mezzi pubblici». L’accorpamento trasferi-sce all’Amministrazione la gestione e la manutenzione ordinariae straordinaria delle strade. In Zona 5 saranno interessate le se-guenti vie e porzioni stradali: la via Briano; Don Rodrigo; dei Fon-tanili (subito dopo la via Corrado il Salico sulla destra); Fra’ Cri-stoforo; Gargano (limitatamente alla porzione posta a sud dellavia Quaranta, sino alla Roggia Vettabbia); Pienza (da via ChiesaRossa sino al di là del ponte sul Lambro Meridionale); Ripamon-ti 213 (subito dopo la via Noto sulla sinistra in direzine Opera);Rozzano (tratto tra il lambro e il Mulino Le Folle); San Bernar-do; Sant’Arialdo; Vivarini (con esclusione dell’area a sede del ca-vo Busca, di proprietà ignota); via Passo Pordoi.

Claudio Muzzana

Èpronto il progetto definitivo e si pro-cederà nei prossimi mesi con la garad’appalto per la sistemazione della

viabilità allo Stadera, in particolare delle viePalmieri, Neera, Agilulfo e Barrili. Obiettivodell’intervento moderare la velocità degli au-tomezzi, razionalizzare la sosta, rifare le car-reggiate, sistemare i marciapiedi, piantuma-re piccoli alberi e introdurre una pista cicla-bile.Questi nel dettaglio gli interventi previstinel Piano Triennale Opere (PTO) 2013:VViiaa PPaallmmiieerrii.. Riduzione dei marciapiedi

da 3,5 a 1,75 m per il lato nord e 2,25 m peril lato sud, al fine di riposizionare i palidella luce e mantenere lo spazio fruibiledel marciapiede a 1,5 m. La sosta dei vei-coli viene organizzata a spina di pesce(45°), per un totale di 80 posti auto e 6posti moto. Nel tratto tra via Chiesa Rossae via Agilulfo è prevista la chiusura delpasso carraio del distributore in prossi-mità dell’incrocio.VViiaa AAggiilluullffoo.. Per i marciapiedi si utilizza lostesso concetto usato in via Palmieri. I po-sti auto da 80 passano a 72.

VViiaa BBaarrrriillii.. Anche in questa via, per i mar-ciapiedi, si applica lo stesso schema di viaPalmieri. La circolazione rimane nel sen-so unico attuale, con la sosta organizzataa spina (45°), lato nord e in linea lato sud,per un totale di 80 posti auto e 6 posti mo-to. In prossimità del civico 16 è prevista larealizzazione di un nuovo passo pedonalein quota, di fronte a un’area che verrà ri-qualificata, da parte di Aler, a spazio gio-co.VViiaa NNeeeerraa.. Verrà modificato il transito deimezzi da doppio senso a senso unico ver-

so via Montegani; verrà realizzato un inse-rimento di corsia ciclabile mono direzio-nale a filo del cordolo del marciapiede, suambo i lati e riorganizzata la sosta sul latonord a spina e sul lato sud in linea, realiz-zando tutte le opere strutturali necessa-rie a suddividere la corsia veicolare dallospazio destinato alla sosta. I posti autopassano dagli iniziali 130 ai 92 di progetto.Il primo tratto della via, tra via ChiesaRossa e via Agilulfo, mantiene il doppiosenso di marcia; il calibro stradale inprossimità dell’incrocio verrà leggermen-

te ridotto, in modo da ottenere un attra-versamento pedonale più corto. Anche ilpasso carraio del distributore di carbu-rante sulla via Neera verrà chiuso, essen-do troppo vicino all’incrocio.

Claudio Muzzana

Sei mesi di opere pubbliche, interventi su 1.150.000 di metri qua-dri in tutte le 9 Zone di Milano, appalti per circa 30 milioni di eu-ro: sono i numeri del piano di riqualificazione della viabilità cit-tadina avviato dall’Amministrazione comunale. I cittadini po-tranno seguire sul sito del Comune di Milano il calendario dei la-vori che sarà aggiornato ogni mese. Diverse le tipologie dei lavo-ri: le opere riguardano intere vie o tratti, marciapiedi o carreg-giate, previsti anche interventi complessivi di risistemazione ditutta la via. Nei giorni che precederanno l’inizio di ogni opera,cartelli di divieto di sosta posti sulla carreggiata indicheranno ledate di avvio e conclusione. I primi lavori sono già partiti e si pro-seguirà senza sosta sino a ottobre.

Quartiere Stadera, pronto il progetto di riqualificazionedelle strade per una “mobilità dolce”Saranno interessate le vie Palmieri, Agilulfo, Barrili e Neera. Quest’ultima diventa a senso unico e con pista ciclabile

ZONA 5

Le strade private che passano al Demanio

IN TUTTA MILANO

Avviati i lavori sulle strade

Page 7: Tutti alla Festa della Legalità! - MilanoSud · Tutti alla Festa della Legalità! Si chiude con un grande happening l’iniziativa di Milanosud Continua a pag. 4 ð Un gesto eclatante:

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Di recente ho accompagnato per una visi-ta all’Asl di via Baroni, al Gratosoglio,un’amica in carrozzina. Catia, a causadell’attesa un po’ prolungata, ha avuto bi-sogno di andare in bagno, ma in quegliambulatori non esiste un w.c. per disabili.E non per mancanza di spazi, perché iservizi normali, anche se obsoleti e angu-sti, sono addirittura due, dislocati in pun-ti diversi. Incredibile che nessun dirigen-te di quella struttura abbia mai pensatodi allestire un servizio ad hoc. Per Catiaabbiamo chiesto aiuto alle infermiereche, gentili e disponibili, si sono dovutestaccare dai loro servizi ambulatoriali,creando un notevole trambusto che hamesso tutti a disagio. E il disagio più pe-sante lo ha patito proprio lei, Catia, che in

quella situazione ha sentito ancora piùforte il peso della sua disabilità. Credonon venga rilasciata idoneità ai localipubblici se non dotati di un servizio perdisabili: e allora gli ambulatori Asl comepossono non averlo? Possibile che in tantianni non siano mai capitati lì una/un di-sabile? Eppure in questa zona vivono mol-ti diversamente abili e parecchi anzia-ni… Non trovo una giustificazione plau-sibile… Presumo che qualche paziente inpassato abbia già inoltrato richieste sucarta intestata, come del resto gli opera-tori hanno suggerito quel giorno anche ame: quindi, che fine avranno fatto? Vorreiessere smentita, ma temo siano finite tut-te nei cestini della carta da buttare!

Lea Miniutti

segue dalla primaCome mai, allora, queste voci sulla chiusu-ra? Rifacciamo brevemente la storia. Lapreoccupazione di tutti era giustificata, vi-sto che la notizia della chiusura di tre Sert,i centri per le tossicodipendenze gestitidall’Asl di Milano, circolava ormai da unmese. Per chiedere conto della situazionee ribadire la necessità di mantenere infunzione questi presidi essenziali, si eranomossi anche i consigli di zona, approvan-do, a partire da quello di Zona 9, dove hasede il Sert di viale Suzzani, una deliberadove si chiedeva all’Asl di “rivedere la de-cisione presa”, auspicando un proficuoconfronto tra tutti i soggetti interessati.Le rassicurazioni sono arrivate diretta-mente dai responsabili del servizio, nellacommissione convocata a Palazzo Marino.Al contrario di quanto era apparso dopo unannuncio fatto dagli stessi vertici dell’a-zienda, i tre Sert di viale Suzzani, via Al-benga e via Boifava non chiuderanno, nédiminuiranno i propri servizi. Nell’ambitodi una redistribuzione dell’organico com-plessivo del servizio, invece, questi centripotranno non avere più una figura dirigen-ziale al proprio interno. Allarme rientrato,quindi, e tutto come prima. Ma la seduta dicommissione Politiche sociali, alla qualesono intervenuti per l’Asl il direttore del

servizio sociale dell’azienda sanitaria Clau-dio Sileo e Riccardo Gatti, direttore del di-partimento dipendenze per la città di Mila-no, è servita soprattutto a portare l’atten-zione sulla funzione essenziale svolta daiSert. Se la situazione delle dipendenze sulterritorio viene definita da Gatti “in equili-brio”, per indicare che la rete dell’Asl insie-me ai due Sert privati riescono a seguiresostanzialmente tutti coloro che necessita-no di un trattamento, è lo stesso Gatti a sot-tolineare che sicuramente nei prossimi an-ni il lavoro per i Sert andrà crescendo piut-tosto che diminuire. Per le conseguenzedella crisi economica, ma anche della na-scita di nuove forme di dipendenza. Il mo-dello di assistenza costruito fin qui, e basa-to sulle dipendenze da alcol, cocaina ederoina, non rispecchia più una situazioneche è molto più complicata, dove a cresce-re sono forme di dipendenza non concla-mate, e quindi più pericolose. È il caso delgioco d’azzardo – e qui Gatti ha lanciatol’allarme sui nuovi giochi sul telefonino,una modalità ancora più immediata rispet-to alle “videolottery” – oppure della dipen-denza da sostanze da parte di personeadulte e ben inserite nel contesto sociale,non le classiche figure “ai margini”.Che la guardia non possa essere abbassatalo indicano chiaramente anche i numeri

delle persone seguite, in costante aumento.I sert pubblici dell’Asl di Milano hanno se-guito, nel 2012, 9.358 persone, tra cui 3.760per dipendenza da eroina, 3.220 da cocainae crack, 1.870 da alcol. Rispetto all’annoprecedente c’è stato un aumento di 1.399utenti, con incrementi più significativi tra idipendenti da cocaina e da eroina. Sono in-vece quasi raddoppiate, in due anni, le per-sone seguite per la dipendenza da gioco,285 nel 2012 rispetto alle 178 del 2010. Se le sedi non verranno tagliate, quindi, èaltrettanto vero che, a fronte di numeri inaumento, nei prossimi anni i Sert potrannofare ricorso soltanto sulla rete attuale, sen-za incrementi di risorse (16 milioni il bud-get annuale). Una sfida aperta per un ser-vizio essenziale che deve rispondere sem-pre più alle esigenze della popolazione. Ilprimo obiettivo, ha chiarito Sileo, è amplia-re l’orario d’apertura dei centri fino alle 19e al sabato mattina, mentre ora gli utentipossono arrivare solo la mattina o fino alle16,30, quindi in orario lavorativo. Il lavoronon manca... Il fraintendimento sull’an-nunciata chiusura di alcune sedi, ha forseavuto il positivo effetto di portare l’atten-zione dei rappresentanti istituzionali an-che sulle esigenze di questa realtà essen-ziale dei servizi sociali.

Claudio Urbano

Finanziati da Fondazione Cariplo, al-l’interno del progetto sociale multifor-me Un film mai visto (www.unfilm-

maivisto.it), si svolgeranno venerdì 10 e 24maggio dalle 17 alle 19.30 i nuovi incontri deilaboratori di cittadinanza attiva rivolti a don-ne italiane e straniere. Scopo dei laboratori ècreare le condizioni e le conoscenze neces-sarie per rendere migliore la comunità so-ciale in cui tutti viviamo, in particolare ri-guardo le esigenze delle donne. «Invitiamo tutte le donne a partecipare –ci ha detto Chiara Repetto di Ala MilanoOnlus, una delle operatrici del progetto –e per le mamme con figli ricordiamo chedurante gli incontri ci saranno degli edu-

catori che si occuperanno dei bambinicon attività a loro dedicate per tutta ladurata del laboratorio. Per confermare lapresenza o chiedere informazioni contat-tateci a [email protected],oppure al 3278337941».Nei due laboratori già realizzati nelle set-timane scorse sono emerse diverse esi-genze, come la necessità di rendere piùfruibili i servizi della zona facendoli cono-scere in un modo semplice, oppure l’im-portanza che avrebbe la valorizzazione elo sviluppo di iniziative culturali nella zo-na, e anche bisogni pratici come la possi-bilità di trovare un modo economico perrisolvere il problema di tenere i bambini

nei giorni di chiusura delle scuole, quan-do i genitori lavorano. «Stiamo lavorandoper capire come rispondere a questi biso-gni e come attivarsi a livello di cittadinan-za – ha concluso Chiara Repetto - ma c’èsempre spazio per introdurre altre istan-ze e nuove proposte». Lo spazio che ospiterà l’iniziativa è il Cir-colo dei Talenti, che non è un semplicebar, ma una nuova e preziosa presenza sulterritorio, che nasce proprio per valoriz-zare le risorse delle persone e stimolare leiniziative degli avventori/soci. Il circolodei Talenti si trova in via della Chiesa Ros-sa 55 a Milano, all’interno del Parco dellaBiblioteca.

Appena entrati , si scopre una confor-tevole oasi di libri di cultura. Conun servizio accurato e attraenti ini-

ziative. I bibliotecari della Sant’Ambrogiohanno saputo creare un vivace ritrovo pergli abitanti della zona. Nel 2011 è stato inaugurato “Il club degliincorreggibili lettori”, un gruppo di letturaancora attivo. Donne e uomini di età di-verse si ritrovano ogni mese, nel tardo po-meriggio, per leggere e discutere un’opera.Visto il successo del gruppo per gli adulti,ne è stato organizzato uno anche per ibambini, “Croccanti Coccodrilli”, accoltocon entusiasmo dai piccoli, che talvoltaaddolciscono le loro letture con torte e bi-scotti dalle giocose forme di animali. Que-sta iniziativa è dedicata ai bambini dai 3agli 8 anni accompagnati dai genitori, mapresto ne sarà avviata un’altra per i piùgrandicelli, che potranno andare in biblio-teca da soli. “Raccontar di gusto in biblioteca” è un pro-getto realizzato con “Radio BlaBla” (unaradio web) che ha attratto molto pubblicoper l’attualità dell’argomento: alimenta-zione e gastronomia. Personaggi varia-mente legati al mondo del cibo e della cu-cina hanno raccontato le loro esperienzenel settore con richiami alla letteratura. Sisono svolti inoltre laboratori per ragazzi,un cineforum con film imperniati sul ciboe un laboratorio di “cioccolatoterapia” che

ha deliziato i partecipanti. Il 25 maggio, al-le 16, “Noi siamo quello che mangiamo”,un incontro con i gruppi di acquisto soli-dale, concluderà questo ciclo di iniziative. Nel 2012 la Sant’Ambrogio ha partecipatoal progetto “Ci vediamo tutti in bibliote-ca!”, cofinanziato dalla Fondazione Cari-plo, organizzando diversi corsi: alfabetiz-zazione informatica, scrittura creativa(entrambi per over 60), video (per adole-scenti), lettura ad alta voce (dedicato apersone di ogni età). Il 18 maggio il pro-getto si chiuderà con un evento insolito:alle 18.30, presso il Teatro Edi del Bar-rio’s, in via Barona ang. via Boffalora, lacompagnia “Teatro Sguardo Oltre” rap-presenterà “Biblioinscena”, uno spettaco-lo teatrale ideato per raccontare le inizia-tive realizzate.«Le nostre attività culturali, che si aggiun-gono ai servizi di consulenza e prestito, ciimpegnano molto - dice la responsabiledella biblioteca, Emanuela Semenzato -ma non vogliamo deludere gli utenti e cer-chiamo sempre nuove idee per asseconda-re i loro interessi culturali. Dal 5 al 9 giu-gno parteciperemo al “Festival della Lette-ratura Milano” e stiamo già preparando al-tri incontri. Per maggiori informazioni te-lefonateci o venite direttamente da noi».Biblioteca Sant’Ambrogio – via San Paoli-no, 18 – Tel. 0288465814

Fabrizio Ternelli

Lotta alle dipendenze

Parola di Asl: i Sert non chiudonoGRATOSOGLIO

All’Asl di via Baroni mancano i servizi per i disabili

Ci vediamo tutti in biblioteca!Da tempo la “Sant’Ambrogio” è diventata un apprezzato centro di incontri socio-culturali

Il 10 e il 24 maggio al Circolo dei Talenti, al Parco Chiesa Rossa

Al via i laboratori di cittadinanza attiva

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Via dei Missaglia, 18 aprile, ore16,30: un inseguimento nellostile dei polizieschi america-

ni è accaduto proprio vicino a noi.Un’auto in fuga e diverse pattugliedei carabinieri provenienti da Roz-zano, hanno percorso a sirene spie-gate tutta la via dei Missaglia, hannosuperato piazza Abbiategrasso e ter-minato la corsa in via Medeghino.Secondo alcuni passanti sembravadi essere in un film: «ci sono sfrec-ciate davanti a tutta velocità le macchinedei carabinieri – hanno raccontato ancoraspaventati – stavamo per attraversare inpiazza Abbiategrasso, era verde per noi. Perfortuna, sentendo le sirene, ci siamo ferma-ti!». Fino a quel punto l’inseguimento si erasvolto senza interruzioni. Ma è prima del su-permercato Pam, in via Medeghino, che siscatena il panico tra i presenti. Ecco cos’èsuccesso: una donna con a bordo i due figli,sta uscendo dalla via Lassalle proprio men-tre arriva l’auto inseguita. Il fuggiasco deviaimprovvisamente cogliendo l’occasione del-la sbarra alzata ed entra nel quartiere. Peròfa male i conti e non riesce a evitare l’auto inuscita, la sperona e si ferma pochi metri do-po. Sceso dall’auto, fugge a piedi inseguitodai Carabinieri. Il quartiere rimane sotto as-sedio per qualche ora. Interviene anche la

questura e il fuggiasco viene fermato in viaTreccani degli Alfieri e arrestato. L’uomo, Al-berto C., 45 anni, dopo una lite con la convi-vente e dopo avere sparato due colpi in aria,aveva rapito i due figli che sono stati in se-guito trovati nell’auto abbandonata e affida-ti alle cure di uno psicologo per poi essereriaccompagnati dalla madre. Si tratta di unpregiudicato con precedenti per furto, truf-fa e ricettazione ed è stato accusato di rapi-mento, resistenza a pubblico ufficiale e por-to abusivo di armi. Anche la pistola che por-tava con sé è stata ritrovata, una calibro 7.65con matricola abrasa di cui l’uomo si era li-berato poco prima di essere catturato. Perfortuna nessuno si è fatto male, ma quei mo-menti vissuti dagli abitanti di via Medeghi-no sono stati davvero da brivido.

Nadia Mondi

Far West in zona 5I Carabinieri catturano un padre in fugacon figli a bordo portati via alla madre

Èindubbio che Mi-lano si sia rimessaa correre! Se non

lo si può dire per la con-giuntura economica, lo sivede dalla partecipazio-ne crescente alle iniziati-ve rivolte a marciatori epodisti sulle varie distan-ze. Anche l’attività di alle-namento quotidiano re-gistra un crescente “traf-fico” nei parchi e nei giar-dini. Per sostenere que-sto movimento c’è co-munque ancora molto dafare, soprattutto per garantire la sicurezza dichi corre.In particolare per le donne devono esserecreate le condizioni per praticare unosport che rafforza e rende felici in condi-zioni di tranquillità. E una mamma dellanostra zona, Ivana Di Martino (nella fo-to), questo messaggio lo ha testimoniatocon una sfida al limite delle possibilità fi-siche. Nello scorso mese di aprile ha corsoper 21 volte la distanza della mezza mara-tona (21,097 km), in 21 giorni consecuti-vi, in 21 città delle varie regioni italiane.Al mattino sempre una nuova corsa ac-compagnata nel suo percorso da atleti lo-

cali e all’arrivo dal saluto di associazioni eautorità della città. Dopo il prologo in con-comitanza con la Milano City Marathondel 7 aprile, la sua impresa è partita contrasferimenti pomeridiani in camper ver-so Aosta, Torino e le 5 Terre (solidarietà aiterritori alluvionati). Poi Roma, le isolemaggiori con Cagliari e Palermo. Il cam-per ha risalito lo stivale a Catanzaro, Brin-disi (passando dalla scuola Morvillo-Fal-cone), Potenza, Napoli e Campobasso. Al-l’Aquila, Ivana ha portato la sua tenacia inuna città ancora ferita profondamente dalsisma. Poi Ancona, Perugia, Firenze, perraggiungere Medolla, città simbolo della

ricostruzione dell’altro sisma.E avanti a Venezia, Trieste,Trento, un epilogo dal saporevagamente irredentista… Ilgran finale da Monza a Milano,sabato 28 aprile, in una gior-nata bagnata ma gioiosa, contanti atleti che si sono aggiun-ti lungo il percorso, fino alladestinazione finale: la sededella Canottieri Milano (nellafoto, l’arrivo).Un’impresa resa possibile an-che da uno staff affiatato com-posto dall’allenatore e driverVinicio, dalla fotografa Rober-

ta e da Gianluca, medico specializzandodel Cardiologico Monzino che ha monito-rato costantemente il comportamento delcuore di Ivana.Se la grande sfida è partita in modo silen-zioso, come è nel carattere di Ivana, gior-no dopo giorno il suo messaggio ha rag-giunto nuovi amici che lo hanno a modocondiviso. Questo messaggio continua orain modi nuovi a cominciare dal web 21vol-tedonna.wordpress.com e in tutte le formein cui sapremo portare questo “testimone”sulle strade di una città che vogliamosempre più aperta, rispettosa e solidale.

Francesco Fontana

Le corse di Ivana contro le discriminazioni di generePercorse in 21 giorni 21 mezze maratone in altrettante città italiane

Una grandeiniziativasarà ospita-

ta presso i localidel Circolo ArciPessina nel Borgodi Chiaravalle divia San Bernardo17. Il 18 e 19 mag-gio per la primavolta si terrà una“Festa contadina”che sarà animata nelle giornate di sabatoe domenica dalle ore 11 alle 19 da un ve-ro un mercato contadino, con ospiti pro-duttori provenienti dalle cascine del ter-ritorio. Intrattenimenti musicali a curadegli “Odemà” e del Collettivo MusicaleCaini, assaggi gastronomici, workshop acura del Movimento per la decrescita fe-lice ci saranno anche l’Accademia delgioco dimenticato e si terranno la pre-sentazione del progetto Agriscuola, a cu-ra della cooperativa sociale Praticare ilfuturo (Cascina Santa Brera), e un info-point sulle bellissime iniziative in corsoda parte di tutti gli organizzatori e ade-renti.La festa si concluderà domenica alle18,30 con la pièce: “Cemento e l’eroicavendetta del letame”, spettacolo teatralesul consumo di suolo con la partecipazio-ne di Giorgio Ganzerli.Presso la sede dell’Arci, inoltre, nell’am-

bito del progetto“Fare Raccolta”verrà inauguratauna compostieradi comunità e uncontenitore pergli oli esausti, perstimolarne l’usocondiviso da par-te degli abitantidel quartiere, checontribuiranno

così alla creazione di un orto.Informazioni aggiornate su tutter le ini-ziative sul sito: www.chiaravallesostenibile.itL’idea di fare di Chiaravalle un borgo so-stenibile è partita da qualche tempo conl’obiettivo di mettere a sistema lo straor-dinario insieme di risorse umane, paesi-stiche e monumentali di un quartiere pe-riferico che ha le specificità di un piccoloborgo. Da quartiere a rischio degrado perle problematiche ambientali, Chiaravallesta cercando di costruire attraverso lacoesione sociale e la solidarietà tra gliabitanti un’identità forte che promuovala sostenibilità e il benessere dei cittadi-ni nel rispetto dell’ambiente.Tutte le iniziative sono a cura di Arci Pes-sina, Imondidelmondo, Terzo Paesaggioe sono sostenuti da Milano Depur con ilpatrocinio del Consiglio di Zona 5.

Paola Protti

IncontrArci al circolo Pessina

Chiaravalle: festa contadinail 18 e il 19 maggio

Tre piante di Davidia involucrata, partico-larmente indicate per il loro fogliame,fanno da cornice alla stele in ricordo del-

le morti bianche. Incisa su lastra d’acciaio la de-dica: “I milanesi ricordano le vittime degli inci-denti sul lavoro. Per una comunità laboriosa, so-lidale e sicura”. Il cippo è collocato nell’area ver-de tra via Bazzi e via Spadolini, ora rinominataParco delle Memorie Industriali. Sullo sfondo èrimasto il carro ponte, prova tangibile che quel-la vasta area fino agli anni ’70 era occupata dalleOfficine Meccaniche (OM), una delle più impor-

tanti industrie della Zona 5. Alla cerimonia d’i-naugurazione, il 28 aprile, nella “Giornata mon-diale per la salute e la sicurezza sul lavoro”, erapresente Cristina Tajani, assessora alle Politicheper il lavoro e lo Sviluppo economico del Comu-ne. «Questa commemorazione – ha detto Tajani– è particolarmente significativa. Così come so-no molto importanti gli sforzi congiunti di Co-mune e parti sociali al fine di garantire più sicu-rezza e migliorare le condizioni lavorative nelleaziende». Ha preso poi la parola il segretario ge-nerale della Camera del lavoro Graziano Gorla,

in nome delle tre organizzazioni sindacali, un as-sessore provinciale, rappresentanti di Amnil(Associazione nazionale mutilati e invalidi sullavoro) e della Federazione Maestri del lavorod’Italia. Presenti, inoltre: Aldo Ugliano presiden-te del Consiglio di Zona 5, Antonio Pizzinato giàsegretario Fiom e parlamentare, consiglieri co-munali e del decentramento, semplici cittadini.Un trombettista ha chiuso la cerimonia, commo-vente e partecipata, dedicando le note del silen-zio a tutti i caduti sul lavoro.

Lea Miniutti

Al Parco delle Memorie Industriali

Una stele in ricordo delle vittime del lavoro

Via Lassalle, dove si è concluso l’inseguimento.

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Il nostro itinerario sulle tracce del genocidio degli ebrei èiniziato il 21 marzo 2013, con un lungo viaggio in trenoche avrebbe dovuto farci ripercorrere la tragedia vissuta

dai deportati nei lager nazisti. Siamo arrivati a Cracovia dopo24 ore di viaggio, durante il quale si sono alternati incontriformativi con i coordinatori del progetto a giochi di società.La città polacca ci ha accolto con la neve e una temperaturaabbondantemente sotto lo zero; siamo andati subito a visita-re il ghetto ebraico, cioè il luogo dove vivevano coloro che sa-rebbero poi stati internati nei campi di sterminio. Abbiamovisitato la sinagoga e piazza degli Eroi, detta anche piazzadelle Sedie, dove un’installazione a cielo aperto, realizzatadagli architetti Piotr Lewicki e Kazimierz Latak, con 70 sediedi legno sparse nella piazza, ricorda un episodio accaduto du-rante il rastrellamento del ghetto del 1943, quando le mae-stre della scuola, per non creare allarme tra gli alunni, feceroportare le sedie nella piazza, spiegando che quel giorno la le-zione si sarebbe tenuta all’aperto. In piazza, però, gli alunniandarono incontro al loro destino di morte.Il giorno dopo abbiamo affrontato la visita ai campi di Au-schwitz e Birkenau. Il freddo era ancora più intenso: piumini,sciarpe, cappucci e cappelli non riuscivano a proteggerci esubito il pensiero è corso all’indicibile sofferenza patita daiprigionieri coperti solo da una divisa di cotone!Ad Auschwitz tutto è rimasto com’era: le camere a gas, i fornicrematori, le baracche dormitorio, le divise e, ciò che più ciha colpito, migliaia di oggetti personali appartenuti ai prigio-nieri come valigie, foto, scarpe, rasoi, spazzole e persino quin-tali di capelli, simbolo di personalità perdute. La scritta all’ingresso del campo, sinonimo di prigionia, schia-vitù, dolore e morte, è ironicamente agghiacciante: “Arbeitmacht frei” (il lavoro rende liberi). L’impatto con Birkenau, il

più grande campo di sterminio, dove persero la vita oltre unmilione e centomila persone, è stato ancora più forte. Nell’immenso lager ora regnano un silenzio opprimente e ilvuoto: solo un’infinita distesa di neve, macerie e resti di quelche era l’originaria struttura perché gli stessi nazisti, primadell’arrivo degli alleati, l’hanno distrutto per eliminare ognitraccia della loro atroce e assurda follia. Intatta e resa triste-mente famosa dal film Schindler’s List, è rimasta la banchinacon i binari dei treni, che scaricavano i prigionieri all’internodel campo, tragico simbolico capolinea della vita per milionidi uomini, donne e bambini.In memoria di tutte le vite cancellate, è stato costruito unmonumento formato da una lunga fila di lapidi con l’invito,scolpito in tutte le lingue europee, a non dimenticare, a tra-smettere alle generazioni future la memoria di ciò che è sta-to e l’idea di un mondo senza confini di razze, sesso, cultura ereligione.

Gli alunni della 4 H dell’Istituto Kandinsky

di Giulia Nasi e Patrizia Trevisin, docenti scuola media “Sant’Ambrogio”

Venerdì 5 aprile Giovanni Impastatoha lasciato la sua Sicilia ed è venutoda noi per raccontarci 65 anni di sto-

ria di mafia e di lotta alla mafia. Gli alunni loaspettavano: nelle settimane precedentimolte classi hanno visto il film “ I 100 passi”,nel quale si racconta la storia di Peppino Im-pastato. Gli alunni si sono preparati a questoincontro con letture, discussioni, opere d’ar-te realizzate da loro stessi nel Laboratorio diArte e dedicate alle vittime delle stragi dimafia, esposte all’ingresso dell’Auditoriumdella scuola.Peppino e Giovanni Impastato nascono inuna famiglia mafiosa. Fin da piccoli perloro la mafia è cosa normale, come lasplendida natura del posto dove vivono,Cinisi. Poi un importante capomafia vie-ne ucciso: quel capomafia è loro zio. Daquel momento il fratello più grande, Pep-pino, decide che la mafia è un nemico.Seguono 15 anni nei quali Peppino svi-luppa la lotta alla mafia in forme origina-li, fino ad allora mai praticate. Siamo nelperiodo – gli anni intorno al famoso ses-santotto – di grandi rivolgimenti sociali,di grandi speranze, di esperienza di vitaalternative, di maturazione di una nuovacultura politica. Peppino è uno dei grandiprotagonisti di questi cambiamenti, inItalia e in Sicilia. Nella sua terra cambia-re significa automaticamente lotta allamafia, perché la mafia non è anti-stato,ma parte essa stessa dello stato. Peppinoè parte di una famiglia mafiosa, ma perlui la mafia decide la condanna a morte: èandato oltre. Non solo è riuscito a blocca-re appalti e affari illeciti, ma ha fondatogiornali, gruppi culturali, e una radio dal-la quale tutti i giorni sbeffeggia i mafiosicon l’ironia e il sarcasmo. I soldi si posso-no perdere, l’onore no: quindi deve mori-re. Suo padre, mafioso, tenta di bloccare

l’esecuzione e per questo viene lui stessoammazzato. La condanna a morte di Pep-pino viene decisa nella casa del capoma-fia Tano Badalamenti, a 100 passi da casaImpastato. Peppino viene rapito e fattosaltare in aria con l’esplosivo sui binaridella ferrovia, per fingere che si trattassedi un atto terroristico, e non di un omici-dio di mafia. A questa tesi credono, o fin-gono di credere, magistratura e forze dipolizia. Ci vorranno gli interventi di Chin-nici, Caponnetto, Falcone e Borsellinoper riaprire la questione e arrivare allaverità: Peppino è stato ucciso dalla mafiaperché scomodo e pericoloso.Giovanni Inizia la sua lotta alla mafia, re-cependo l’intuizione fondamentale delfratello: lotta alla mafia significa innanzi-tutto costruire pezzi di società liberi dallamafia. Mentre la mafia continua a uccide-re nasce una nuova coscienza in Sicilia esi sviluppano gruppi antimafia, associa-zioni anti-racket, e magistratura e poliziavengono dotate di nuove leggi adatte a uncontrasto più efficace alla mafia.A partire da questi racconti gli alunni allamattina, e gli adulti alla sera, hanno po-sto a Giovanni molte domande sulla suastoria personale e sulla situazione attualedella lotta alla mafia. Lui ha risposto congenerosità e spesso con commovente sof-ferenza. Il messaggio fondamentale peròè di speranza e di lotta. A partire dallamemoria e dalla storia – dalla memoriastorica – si stanno già costruendo un’Ita-lia e una Sicilia più liberi e quindi senzamafia. La mafia però è ancora presente,anche se ha cambiato i modi di fare: me-no pallottole ed esplosivi, e più consigli diamministrazione e transazioni finanzia-rie. La lotta quotidiana per la libertà, ladignità e la giustizia sono il nostro compi-to. La casa del capomafia Tano Badala-menti, a 100 passi da casa Impastato, èstata requisita dallo stato, e oggi è simbo-lo e luogo di memoria e testimonianza.

Il giorno tanto atteso da bambini e ragaz-zi dell’ICS Elsa Morante è il 19 maggio.Come ogni anno potranno, per un gior-

no, avere via dei Bognetti a loro completa di-sposizione per la partenza della tradizionalemarcia “4 Passi tutti insieme”, organizzatadall’Istituto Morante . Con loro ci saranno lefamiglie, gli insegnanti e gli amici che vor-ranno partecipare a questa festa in movi-mento lungo marciapiedi del quartiere esentieri del Parco Sud.Appuntamento alle ore 9,15 dalla scuolaprimaria di via dei Bognetti, percorso dicirca 3,5 chilometri e arrivo nel giardinodella secondaria di via Heine. Qui, al tra-dizionale ristoro, faranno da cornice ini-ziative promozionali di associazioni spor-tive, culturali e di volontariato della città.L’apripista d’eccezione della giornata difesta sarà Ivana Di Martino, mamma del-la nostra scuola, reduce dall’impresa di 21

mezze maratone in 21 giorni (vedi artico-lo a pag. 8). Gli esercizi commerciali delquartiere, anche in un anno non facile,hanno confermato il loro sostegno allamanifestazione sotto forma di oggetti eservizi donati per l’estrazione a premi deinumeri, corrispondenti ai pettorali di ga-ra, con cui la festa culminerà. La parteci-pazione è aperta a tutti e la vendita deipettorali è assicurata dai volontari nelleprimarie Antonini e Bognetti, all’ingressoe all’uscita degli alunni; inoltre sarannodisponibili prima della partenza presso lascuola elementare di via dei Bognetti. I fondi ricavati dall’iniziativa saranno uti-lizzati per ampliare l’offerta formativadella scuola e sostenere il progetto disportello psicologico attivo nei vari plessidell’istituto. Per informazioni su queste ealtre iniziative: www.genitorimorante.org

Maria Pia Bianchi

Il racconto dei ragazzi del Kandinsky che hanno visitato i campi di Auschwitz e Birkenau

Un “Treno per la Memoria”Nei prossimi mesi i ragazzi lavoreranno a un progetto sulle atrocitànaziste, che sarà portato nelle scuole. L’iniziativa è sostenuta dal CdZ5

Giovanni Impastato alla media Sant’Ambrogio

I 100 passi raccontatidal fratello di Peppino

Primo obiettivo raggiunto per i roster della della EbroBasket Milano (nella foto). Con la vittoria casalingadella settimana scorsa contro la Virtus Meda e la con-

comitante sconfitta casalinga di Cusano contro PallacanestroOlginate, il team allenato dal coach Gianluca Pizi conquistaalla grande, con due giornate di anticipo, l’accesso ai play offper la promozione nella Serie C, Divisione Nazionale (DNC).Le prima gara casalinga dei play off (gara due), che vedrà im-pegnata la Ebro si disputerà il giorno 23 maggio, alle ore21,15, presso la palestra del Centro Sportivo Forza e Coraggio,

di via Gallura 8, presumibilmente contro la Carpe Diem Ba-sket Calolzio o la G.S.A. Basket Sarezzo. «Naturalmente tuttigli abitanti della zona 5 e gli amici di Milanosud – ci tengonoa dirci dalla squadra – sono invitati alla partita, per aiutarci aconquistare la serie C nazionale. Sarebbe un bel successo peri nostri colori e per l’intera zona».La speranza di tutto l’ambiente è che la Ebro riesca a emula-re le gesta – magari anche con un po’ più di fortuna – dellasquadra che disputò la stagione 2008/2009, che all’apice dellasua forma, sfiorò la promozione in Serie B2.Ma non solo di prima squadra vive la Ebro basket, anzi. Fon-data nel 1961 la società ha sempre avuto grandissima atten-zione per il settore giovanile, praticamente introducendo aMilano il minibasket. Attualmente il settore conta circa 300bambini e bambine di età compresa tra i 6 e gli 11 anni e oltre20 istruttori minibasket, qualificati e riconosciuti dalla Fede-razione Italiana Pallacanestro (Fip). Il Settore giovanile in-vece, dal quale provengono diversi giocatori della prima squa-dra, conta circa 100 atleti ed è presente con le proprie squa-dre in tutti i campionati Fip. Info su www.ebrobasket.it

L’Ebro Basket nei play off per la serie CIl 23 maggio alle ore 21.15, alla palestra Forza e Coraggio,nuova sfida dei roster per l’accesso alla categoria maggiore

Un, due, tre…“4 Passi tutti insieme!”

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a cura del GRUPPO CULTURA E TEMPO LIBERO

La pagina dell’Associazione1010 ���� !$&� ANNO XVI NUMERO 05 MAGGIO 2013

LA RIABILITAZIONE LA RIABILITAZIONE

La rieducazione motoria, attuata mediante La rieducazione motoria, attuata mediante sedute di fisioterapia in acqua,sedute di fisioterapia in acqua, è un attività terapeuticoè un attività terapeutico--riabilitativariabilitativa che ha l’obiettivo di favorireche ha l’obiettivo di favorire un’organizzazione del movimentoun’organizzazione del movimento in condizioni patologichein condizioni patologiche. . (Direttore Sanitario dott. G. Ronchi) (Direttore Sanitario dott. G. Ronchi)

PISCINAPISCINA VISMARAVISMARA

I CORSII CORSI

Acquaticità NeonataleAcquaticità Neonatale Acquaticità PrescolareAcquaticità Prescolare Nuoto Individuale o in CoppiaNuoto Individuale o in Coppia Acquaticità per Diversamente AbiliAcquaticità per Diversamente Abili Acquagym Acquagym Sweet Gym (ginnastica in acqua)Sweet Gym (ginnastica in acqua)

VIA DEI MISSAGLIA 117VIA DEI MISSAGLIA 117 02 89.38.902 89.38.911 [email protected]@doncalabriamilano.it ALL’INTERNO DELALL’INTERNO DEL CENTRO SPORTIVO VISMARACENTRO SPORTIVO VISMARA

Gita in giornata nella bella e laboriosaModena, città ricca di cultura e di vereeccellenze enogastronomiche.

Si parte alle ore 7 dell’8 giugno dalla sede di Mila-nosud (via Santa Teresa 2/A), con un nostro bus.Alle 10 visita guidata alla famosa Acetaia Malpi-ghi, fondata nel 1850, con degustazione di acetibalsamici nelle diverse tipologie di invecchia-mento. Possibilità di acquisto nello show room in-

terno: si possono acquistare gelatine di aceto bal-samico (adatte per carni e formaggi), ParmigianoReggiano, Dop stagionato 28 mesi. Al termine

proseguimento per Modena città e visita guida-ta del suo centro storico con il famoso Duomodetto “Il libro di pietra” e della torre Ghirlandi-na. Piacevole in ogni stagione, Modena offre alturista straordinarie bellezze, tutte concentra-te nel suo aggraziato centro storico, che rac-contano i fasti di una città per lungo tempo ca-pitale di un ducato, quello dei Signori d'Este,che qui risiedettero dal 1598. L’Unesco ha rico-nosciuto il valore universale dei suoi tesori di-chiarando il Duomo, Piazza Grande e la TorreGhirlandina Patrimonio Mondiale dell’Uma-nità. Conclusa la passeggiata, ci si recherà alMercato coperto Albinelli per lo shopping ga-stronomico. Pranzo libero.Oggi il Mercato Albinelli, oltre che elementocaratteristico della storia modenese, resta unluogo di vivacissima compravendita (30mila vi-sitatori ogni settimana) dove è possibile trova-re prodotti di ottima qualità a prezzi conve-nienti, in un’atmosfera calda di chiacchiere,colori e profumi che mette il buon umore e sti-mola l’appetito. Dopo pranzo ritrovo con la no-stra guida e proseguimento in bus per Mara-nello, la patria della “rossa” per visita guidataalla Galleria Ferrari. Lo spazio espositivo del Museo è dislocato su 6sale principali (Sala delle Competizioni, SalaConcept, Sala Cinema, Sala delle Vittorie, SalaGran Turismo e Sala Mostre Temporanee) ed èarricchito da oltre 500 mq di servizi (tra cui ilFerrari Store, la caffetteria, un simulatore diguida professionale e il photo point).Terminata la visita, rientro a Milano.

Iscrizioni La quota di partecipazione è di 60 euro per isoci e di 70 euro per i non soci, e compren-de: accompagnatrice Milanosud, pullmanGT a disposizione per l’intero viaggio, guidalocale, ingressi previsti nel tour, assicura-zione Europe Assistance. Prenotazione e saldo per la gita sono da effet-tuarsi entro giovedì 16 maggio, terminemassimo. La gita verrà effettuata al raggiun-gimento di un minimo di 25 partecipanti.

Rossella ed Emilia

8 giugno: a Modena tra motori e prelibatezze

Per la gita a Modena, chi avesse giàprenotato, è cortesemente pregato di

versare la quota prevista, entro e non oltreil 16 maggio, recandosi presso la sede in viaSanta Teresa 2/A, aperta al pubblico il mar-tedì e il giovedì, dalle ore 16 alle ore 18.Tel. 02.84892068

Importante scadenza!

Duomo di Modena.

Galleria Ferrari, Maranello.

Sono in vendita presso la sede dell’Associazione(via S. Teresa 2/A - apertura martedì e giovedìdalle 16,30 alle 18,30) e presso la libreria LargoMahler (via Conchetta 2) le due pubblicazioniedite da Milanosud: “Milano è un Viaggio” (4 eu-ro), raccolta dei primi cinque racconti vincitori del 2°Concorso Letterario Milanosud; e la trilogia “Racconta-re Milano. Storie della nostra città” (12 euro), di ClaraMonesi Saibene, con le bellissime illustrazioni di SergioToppi.

I libri di Milanosud

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L’Associazione culturale Milanosud ricordaai soci, e a chi volesse associarsi per la pri-ma volta, che è attivo il servizio di consu-

lenza psicologica: chi lo desidera può pertantousufruire di un colloquio orientativo gratuito.Quando e perché può essere utile chiedere un col-loquio psicologico? A volte può trattarsi di un pro-blema personale o familiare che non si riesce piùa gestire con le proprie risorse, altre volte ci si ac-corge di sperimentare un disagio profondo, che simanifesta con sintomi talora incomprensibili, siapsichici che fisici mai vissuti prima; altre ancoraci si trova in una particolare fase di vita che pone

nuove richieste a cui non si comprende come farfronte. Parlarne con un esperto può consentire difare chiarezza sulla propria situazione e scoprirequali sono i passi necessari per ripartire con mag-giore serenità.Chi vuole usufruire di una consulenza psicologicagratuita può telefonare al 349 4019819, o scriverea [email protected]: ladott.ssa Mariateresa Mereghetti, psicologa psico-terapeuta, socia e redattrice del giornale, sarà lie-ta di concordare un colloquio orientativo che av-verrà presso il suo studio privato di via Paolo Uc-cello 6 (MM1 Lotto).

Servizio di consulenzapsicologica per i soci

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Affrettarsi!!!

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Ultimi posti

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ANNO XVII NUMERO 05 MAGGIO 2013ANNO XVI NUMERO 05 MAGGIO 2013 11���������11

nella casella riservata a “Sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale e delle associazioni e fondazioni riconosciute che operano nei settori di cui all’art. 10, c. 1, lett a), del D.Lgs. n. 460 del 1997 ”.

Segue dalla primaTutti coloro che hanno una qualsivoglia re-sponsabilità nella cosa pubblica, senza di-stinzioni, fino a negare l’utilità della so-pravvivenza dell’istituto parlamentare?Perché si sostiene che sono “tutti uguali”;perché dal momento in cui si passa dalruolo di rappresentati a quello di rappre-sentanti si diventa appestati. Non si trattadi trovare ad ogni costo dei mandanti mo-rali o individuare meccanici rapporti dicausalità, ma è ben difficile ignorare il bro-do di coltura in cui gesti estremi comequello di Luigi Preiti maturano. E non cre-do che a lavarsi la coscienza basti dire cheil mondo politico ha fatto di tutto negli ul-timi anni per meritarsi il massimo discre-dito.Solo chi si mantiene rigorosamente al difuori del recinto istituzionale può soprav-vivere alla pulizia etnica di fatto invocata:solo la pulizia etnica (non necessaria-mente realizzata manu militari) può li-berarci dal cancro della corruzione, dallametastasi irreversibile del sistema.Ripeto: mi si trovi un attentatore o un ter-rorista, nella storia dell’Italia repubblica-na, che non avesse le idee chiare sulla de-terminazione del bersaglio. Dunque l’attentato di Preiti è una primavolta: e guai a sottovalutare questa primavolta, isolandola come un caso irripetibileo comunque non riconducibile ad alcunamatrice politica. Perché la matrice politi-ca c’è: è il nichilismo. Preiti è nichilista,anche se è probabile che ignori il significa-to semantico e storico di questa parola. Fi-no ad oggi i disperati del sistema avevanoprovveduto a cancellare se stessi dalla sto-ria, uccidendosi. Con Preiti c’è un salto diqualità. I disperati non si uccidono, ma uc-cidono. A caso. Perché i politici sono “tuttiuguali”.Da dove trae Preiti le sue convinzioni? Ce

lo può dire l’uso di quell’aggetti-vo “eclatante”.Eclatante: un inutile francesi-smo di cui il giornalismo italianoin tutte le sue sottospecie fa daanni largo e spropositato uso,trovandolo preferibile agli ottimima troppo italici “esplosivo”,“clamoroso” o simili.Eclatante: una delle molte ger-galità risucchiate dai telescher-mi o dalle “eclatanti” titolazionidei giornali.Eclatante: un aggettivo che rive-la – come altri spunti frullati dal-le mode lessicali – la dipendenzada una facile e semplificante let-tura della realtà.Preiti, disoccupato, ama il videopoker, ilbiliardo, i giochi che promettono facili for-tune. Non legge i giornali (forse li sfogliaal bar, facendosi facilmente suggestionaredall’“eclatanza” dei titoli e dalla “eclatan-za” delle malefatte della casta). In tv del-l’aggettivo eclatante si fa largo consumo,almeno quanto l’avverbio (del tutto pleo-nastico) “assolutamente”. Del torrentizio,confuso, disordinato flusso di informazio-ni e di sciocchezze che fuoriescono dai te-leschermi non resta molto al di fuori dellegeneralizzazioni, delle espressioni forti,delle esecrazioni, del turpiloquio, dellafrustrante contrapposizione fra un “noi” eun “loro, tanto più efficace e distruttivaquanto più sconfinato o indefinito è il pe-rimetro dei “loro”. Tutto molto eclatante.Facciamo male a sottovalutare l’enormeportata “formativa” e “plasmatrice” dellatelevisione, con la sua trivialità concet-tuale e la sua banalità lessicale, con l’uti-lizzo di stereotipi, che nulla cultura ali-mentano, ma solo la stereotipia dei pen-sieri.La disperazione assoluta non prevede

sconti per nessuno, nemmeno per se stes-si. “Una salus victis, nullam sperare salu-tem” (la sola salvezza dei vinti è non spe-rare alcuna salvezza) scriveva Virgilio.Questo è l’orizzonte dei nichilisti.Il nichilismo: un genere che in Italia ave-va sin qui avuto pochissima fortuna e chein nessun modo può essere ricondotto al-l’anarchismo, il quale i suoi bersagli li sa-peva individuare, eccome.Qui siamo nel territorio del nulla. Alla po-litica – alla quale continuiamo a credereperché non è vero che è altro da noi – ilcompito di circoscrivere quel territorionon con le armi o con la pedagogia di mas-sa o con populismi corrivi, ma con valori.Perché di valori, degli elementi fondantidi una comunità, si è smesso di parlare,credendo che il pragmatismo, il faccendi-smo anche generoso ma non finalizzatofossero un mastice sufficiente. Una so-cietà priva o distratta rispetto ai valori, èsenza identità e – nei periodi di più acutacrisi economico-sociale – può generarenichilismo.

Piero Pantucci

Un gesto eclatanteLa situazione femminile nel corso dei

decenni è migliorata notevolmente,molte discriminazioni che un tempo

erano la normalità oggi sono da tutti consi-derate inaccettabili – ma non per questo sipossono dimenticare gli eventi drammaticie violenti che ogni giorno si consumano con-tro ex fidanzate, mogli, compagne... Nono-stante gli enormi passi avanti, diventa inogni caso sempre più pressante la richiestadi una parità a livello lavorativo e semprepiù forte è la voce delle donne nell’esi-genza di una pari considerazione a livellointellettuale. Tuttavia si osserva spessoda parte della cinematografia, della lette-ratura, della musica una sempre maggio-re enfasi su atteggiamenti oltraggiosi neiconfronti delle donne. Ne sono un esempio recente i tre romanzidella trilogia di E. L. James (un veroboom editoriale!), Cinquanta sfumaturedi grigio (nero, rosso), che hanno fattomolto parlare e in cui viene raccontata lastoria una donna sottomessa alle richie-ste del suo uomo. Ancor più recente la po-lemica suscitata dall’esclusione del can-tante Fabri Fibra dal Concertone del pri-mo maggio per la volgarità e violenza del-le sue canzoni nei confronti delle donne.Alcuni personaggi di spicco del mondodella musica si sono scatenati in difesadel rapper, chiamando “arte” quelle strofee incompetenti in materia di musica rapcoloro che lo hanno escluso. Qualcuno ri-tiene che l’intenzione di Fabri Fibra fosseeffettivamente quella di dare un messag-gio di condanna della violenza contro ledonne, ma le immagini evocate dalle pa-role delle sue canzoni sono talmente cru-de da risultare brutali e offensive.Se dai mezzi di comunicazione di massafiltrano messaggi di questo genere, nonpossiamo stupirci poi se si innesca un ge-nerale meccanismo di discriminazione e

desiderio di supremazia sulle donne, colrischio di fare passi indietro anche nellenormali situazioni quotidiane e nellamentalità comune che così faticosamen-te si è evoluta nel corso dei decenni.È noto che per ogni donna al volante, c’èsempre qualcuno che ironizza sul rischiodi incidenti; è frequente che nelle pubbli-cità televisive ogni prodotto pubblicizzatoper la casa e la cucina sia rivolto alle don-ne. Ma ancora più incredibile è un episo-dio emblematico raccontatoci da una let-trice: durante un viaggio di lavoro in auto,la donna si è offerta per gentilezza di da-re il cambio al collega alla guida, propostache ha provocato una lunga discussionesul fatto che “le donne vogliono prendereil posto degli uomini”, alludendo così auna inferiorità di riflessi motori e intel-lettivi.Per dare uno slancio e uno stimolo versouna visione non solo riabilitante delle po-tenzialità delle donne ma anche altamen-te qualificante, abbiamo quindi pensatodi dedicare uno spazio mensile del gior-nale a storie di donne che, nonostantetutte le difficoltà legate a molteplici fatto-ri sociali e familiari, sono riuscite a dimo-strare coi fatti l’inconsistenza di ogni di-scriminazione di genere e possono quindiassurgere a esempio positivo, per tutti gliuomini e le donne. Dal prossimo numeropartirà una carrellata di esperienze entu-siasmanti di donne che “ce l’hanno fatta”,una rubrica che vuole sottolineare quan-to la donna abbia capacità e iniziativa inambiti che per cultura e mentalità sonosempre stati prerogativa maschile. Si spe-ra così di poter dare un contributo nel di-mostrare le reali potenzialità femminili esoddisfare l’esigenza e il diritto della don-na di essere una volta per tutte presa sulserio.

Nadia Mondi

Parliamo di donneIl nichilismo inconsapevole di Luigi PreitiDal prossimo numero debutta una nuova rubrica

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12 ANNO XVI NUMERO 05 MAGGIO 2013 ���������le rubriche

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Via dei Missaglia, 48 20142 MILANO

Tel. 02.89.50.05.6102.84.80.04.56 349.53.20.657

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Segue dalla primaProfessor Deiana, quali sentimenti l’hanno spinta araccogliere le testimonianze dei partigiani scampatialle fucilazioni durante la lotta di Liberazione?«Si è trattato della consapevolezza della necessità disapere per me – che sono milanese d’adozione – e farconoscere ai miei studenti, quando insegnavo Storiae Filosofia nel Liceo “Allende”, la storia di Milano co-me condizione per diventare cittadini competenti, at-tivi e responsabili, coltivando una solida cultura dellacittadinanza. Il lavoro portato avanti in circa vent’an-ni, rientrava nel progetto culturale “La città nellospazio e nel tempo”, teso ad approfondire tre aspettiqualificanti della città: il sistema di fabbrica e la cul-tura operaia; il sistema cascinale e il territorio agri-colo-ambientale; la Resistenza di cui Milano è statasempre riconosciuta come capitale indiscussa, a co-minciare dal fatto di essere sede del Clnai (Comitatodi Liberazione Nazionale Alta Italia)».

Una meticolosa ricostruzione delle lotte partigianenella vasta zona sud della città: a quei tempi era

estrema periferia, come spiega questo radicamentoantifascista? «Nella parte sud la città arrivava solo fino al quartie-re Stadera, che è stato costruito nella seconda metàdegli anni ’20 nell’estrema periferia e che la popola-zione ha chiamato Baia del Re (in riferimento all’im-presa di Umberto Nobile verso il Polo Nord a partiredalla Baia del Re, in un’isola norvegese). Si trattavadi un quartiere operaio che doveva fornire manodo-pera alle tante fabbriche del territorio (Cartiera Bin-da, Officine Meani, Officine Adda, Rubinetterie Riu-nite, Azienda farmaceutica De Angeli...), con partico-lare riferimento alla fabbrica Grazioli, che era la piùsindacalizzata e politicizzata per la presenza di unacellula comunista clandestina. È chiaro che l’organiz-zazione e le lotte di fabbrica (scioperi del ’43 e ’44) fa-vorivano e stimolavano la militanza resistenziale incittà determinando la nascita delle formazioni parti-giane, come la 113a e la 114a brigata Garibaldi (com-posta da comunisti), la 107a brigata Max Masia (giel-listi/azionisti) e la 42a brigata Matteotti (socialisti)».

“Questa storia mi ha cambiato la vita” è il titolo del li-bro, ma non è la risposta di un partigiano. Ci vuoleraccontare com’è andata? «La frase è di uno studente, che inizialmente non vo-leva fare il lavoro con gli altri compagni della classe;dopo però si è appassionato e alla fine ha confessatoche quell’esperienza gli aveva cambiato la vita. Credoproprio che se non scuote le coscienze la memoriadella Resistenza serva poco, soprattutto se si riducealla semplice celebrazione di rito che, ai giovani d’og-gi, dopo 70 anni dai fatti non dice gran che per la di-stanza culturale tra la generazione della guerra di Li-berazione e quella dell’attuale mondo globale».

Gli studenti, alla fine di questo lungo lavoro di ricer-ca, hanno solo colmato un vuoto di memoria o quel-l’esperienza emotivamente vissuta ha lasciato tracceindelebili nelle loro coscienze? «In misura diversa da soggetto a soggetto, il lavoroculturale e formativo ha lasciato segni indelebili per-ché frutto di una ricerca storica (“simulata” e sempli-ficata) e di educazione alla formazione di una co-scienza etico-civile, che costituisce lo scopo impre-scindibile di una scuola pubblica qualificata e demo-cratica».

Restano comunque esperienze sporadiche, lasciatealla sensibilità di qualche insegnante che riesce amotivare i ragazzi. Per il resto c’è il vuoto…«Credo che esistano molte esperienze significative,anche se non sono rese pubbliche e divulgate. In que-sto senso, un ruolo importante deve essere svolto dal-le istituzioni, a cominciare da quelle del decentra-mento, come Comuni e Regioni, che possono fare dastimolo a una scuola come luogo di produzione cultu-rale, come nel caso della Resistenza, la cui dimensio-ne popolare e locale è in gran parte ancora scono-sciuta e costituisce un ottimo terreno di lavoro for-mativo dalla forte connotazione etico-civile, dal mo-mento che dalla Resistenza è nata la Costituzione».

Lei ha raccolto la testimonianza di qualche donna.Certo non hanno imbracciato i fucili, ma la parteci-

pazione delle donne alla lotta partigiana è stata forte.I loro ruoli come staffette le esponevano comunque agrossi pericoli. E poi quanti partigiani in fuga hannonascosto nelle loro case… A parte qualche nome al-tisonante, in generale quasi non se ne parla. Perché?Il ruolo delle donne, per quanto studiato solo di re-cente, è stato molto importante, non tanto come Re-sistenza armata, quanto soprattutto come Resistenzacivile, rivolta a sostenere materialmente e moralmen-te i partigiani di montagna e di pianura. Nella Zona 5si sono distinte come staffette Elsa Parmigiani, MilaFineschi, Agnese Besana, Mira Baldi... Nel quartiereStadera Alice ed Emma Grandini (giovanissima mo-glie di Luigi Frazza, deportato e morto a Mauthau-sen) sono state anche arrestate e imprigionate perqualche tempo.

Lea Miniutti

Intervista a Giuseppe Deiana, autore di “Questa storia mi ha cambiato la vita”

I protagonisti della Resistenza nel “nostro” pezzo di città

Tra qualche tempo questo libro sarà ancora più prezio-so. Contiene testimonianze di donne e uomini che nel-

la nostra Zona erano molto conosciuti, e ora non sono più.Tanti, leggendolo, si sentiranno emotivamente coinvolti,e saranno grati al professor Deiana per questo lavoro.Fino a qualche anno fa Paolo Guffanti, Francesco Di Bisce-glie, Paolo Imperato, Guglielmo Grancini, Virginio Gallaz-zi, Carla Priori, Arnaldo Agliati, Odoardo Fontanella, De-mo Martinelli, Emilio Sarzi Amadè... rappresentavano l’e-sperienza diretta e la memoria storica della Resistenzadella zona e della città: di essi, e anche dei pochi ancora invita (come Biagio Colamonico e Michele Fiore), è stata co-struita e conservata la biografia partigiana. Come pure di quelli caduti in città, in altri luoghi e neicampi di concentramento: da Luigi Frazza, Luigi Negroni,Mario Provasi, Paolo Volpi, Carlo Ciocca, Michele Taranti-no, Mario Migliorini e Riccardo Techel, ad Albino Abico,Giovanni Alippi, Bruno Clapiz, Maurizio Del Sale, Dino Co-lombo, Giovanni Paghini, Domenico Bernori, Luigi Fiore,Bruno Biraghi, Angelo Ventura, Renato Agliati, Paolo Ga-ranzini, Leopoldo Fagnani, Giancarlo Puecher… Di que-sti, non tutti hanno una lapide ricordo: ne sono privi adesempio Achille De Vincenzi (ucciso e infoibato in Friuli) eAntonio Galliano (morto subito dopo la Liberazione pergli stenti subiti e le malattie contratte a Mauthausen).

Al di là delle lapidi (quelle collettive nella Zona 5 sono tre,per un totale di oltre 200 caduti), tutti – caduti e non –sono comunque ancora da scoprire come persone per ilvalore morale e civile che ha ispirato la loro scelta parti-giana. Si tratta di un patrimonio etico a cui è necessariotornare se si vuole impedire il disfacimento della demo-crazia e contribuire al consolidamento delle istituzionidemocratiche nate dalla Resistenza. Ecco perché è fondamentale non dimenticare esempi co-me quelli riportati nelle Lettere dei condannati a mortedella Resistenza italiana, in cui si può leggere: “Carissimimamma e papà, fratello, sorella e compagni tutti, mi trovosenz’altro a breve distanza dall’esecuzione. Mi sento peròcalmo e muoio sereno e con l’animo tranquillo. Contento dimorire per la nostra causa: il comunismo e per la nostra ca-ra Italia. Il sole risplenderà su noi ‘domani’ domani perchétutti riconosceranno che nulla di male abbiamo fatto noi.Voi siate forti come lo sono io e non disperate” (Albino Abi-co, 23 anni, operaio fonditore); “Muoio per la mia patria.Ho sempre fatto il mio dovere di cittadini e di soldato (…).L’amavo troppo la mia patria, non la tradite, e voi tutti gio-vani d’Italia seguite la mia via e avrete il compenso dellavostra lotta ardua nel ricostruire una nuova unità naziona-le” (Giancarlo Puecher).

L.M.

Lettere, testimonianze, ricordi...

Nello scorso articolo abbiamo ripercorso la storia di Morivione dalleorigini fino a oggi, vediamo allora che cosa rimane ai giorni nostri de-gli edifici che costituivano questo borgo.

Anzitutto l’area guarda sulla forcella tra la via dei Fontanili e la via Ver-ro, e si può iniziare la visita arrivando dalla via Bazzi, al recente incrociocon via Spadolini, ove sorge un agglomerato di edifici ad uso officinaledi antica data, come conferma il piano delle costruzioni ribassato ri-spetto al livello stradale. Girando a sinistra al successivo semaforo, nelmezzo dell’incrocio si trova una cappella dedicata negli anni ’20 ai ca-duti della Prima Guerra Mondiale e intitolata “Ai prodi di Morivione”,come riporta l’incisione presente; vi si trovano due lapidi, una per lato,ove sono riportati grado, nome e cognome, unitamente a una fotografia,dei soldati originari del borgo e periti in guerra; ed è ancora visibile ilsimbolo del fascio. La cappella ha due colonne con capitello, su cui pog-gia un arco; questo è a sua volta sormontato da un timpano che reggeuna croce; all’interno si trova una tela raffigurante la “Vergine con Bam-bino”; la cappella è stata restaurata nel 2011, anche grazie al contributodegli abitanti del borgo.Sul lato sinistro guardando la cappella si trova un cippo stradale che in-

dica la biforcazione tra le attualivie Fontanili e Verro, già esistentenei secoli passati: seguendo lastrada sulla sinistra, si giunge a Vi-

gentino, seguendo quella sulla destra si giunge a Castellazzo; abbiamogià incontrato entrambi questi borghi nella nostra espolorazione dellecascine della zona, quindi non ne riparlerò.A proposito di testimonianze rurali o comunque passate, sulla via Verrosi possono notare i civici 2 (appena dopo l’ex bocciodromo) e 6, con uninteressante cortile. Prendendo invece per via dei Fontanili, il calibrostradale si restringe, e gli edifici appaiono decisamente più antichi diquelli circostanti; in particolare, per quanto riguarda quelli ad uso civi-le, sulla destra si fa notare il civico 4, con portone ad arco nel cortile, an-drone con travi in legno (una delle quali visibile sulla facciata stradale)e una piccola bottega con infissi in legno antico, tra cui una trave al disopra dalla porta e della piccola vetrina.Di fronte, invece, si nota subito una chiesetta, di piccole dimensioni madi antica tradizione. Si tratta dell’antico oratorio della Sacra Famiglia diMorivione, edificio quattrocentesco restaurato qualche anno fa dopoche per decenni era stato trascurato; la porta in legno è contornata dauno stipite in marmo, al di sopra del quale una vetrata policroma fa dasfondo a una croce lignea; adiacente la parete destra, la coeva casa par-rocchiale è stata ristrutturata in epoca recente.

All’interno la chiesetta, che fu proprietà dei Conti Greppi, conserva unrilievo in marmo di Carrara che raffigura una Madonna con Bambino,San Giuseppe, la Colomba e, in alto, il Padreterno tra gli Angeli.Percorrendo ancora un tratto della via dei Fontanili, prima di giungerealla Cascina Giretta, di cui abbiamo già parlato, sulla sinistra si può co-steggiare la Vettabbia seguendo la via Corrado II il Salico (da cui si di-parte la via Morivione, poco avanti sulla destra); se invece si volta a si-nistra e, superato il ponte, si percorre la pista ciclopedonale che costeg-gia la roggia da nord, è possibile vedere le case di Morivione che si af-facciano sull’acqua.

Testo e fotografie di Riccardo Tammaro

Il borgo di Morivione (parte II)��������������������a cura della Fondazione Milano Policroma

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le rubricheANNO XVI NUMERO 07 LUGLIO-AGOSTO 2012 13���������

le rubricheANNO XVII NUMERO 05 MAGGIO 2013 13���������

Solo per sabato 18 e domenica 19maggio 60% di sconto sulla sedutasingola di prova 10 euro anziché 25 e12 % di sconto su abbonamenti da 5,10 e 15 sedutePer molte mamme il primo segna-le della primavera non è il teporedel sole più caldo e nemmeno ilgioioso fiorire della margherite,ma uno starnuto del proprio bam-bino che avverte dell’inizio dellastagione delle allergie! Le allergie respiratorie sono in co-stante aumento: in Italia circa il20% dei bambini soffre di allergia,mentre negli anni ’90 solo il 7%aveva di questi problemi. L’arrivodella primavera è un momento at-teso da molti per il clima mite ed ilrisveglio della natura. Peccatoche, per circa il 15 % degli italiani,insieme all’aria primaverile, si ri-svegli un disturbo fastidioso espesso molto limitante: l’allergia ei sintomi fisici e psicologici che es-sa comporta. Da recenti indaginisi calcola che essa colpisce uomi-ni donne e bimbi in età pediatrica,con sintomi diversi a seconda deltipo di allergia e della parte delcorpo interessata: starnuti, lacri-mazione, occhi rossi, tosse, diffi-coltà di respirazione, gonfiore invarie parti del corpo, ecc…

I benefici dell’aria di mare in unagrotta! succede a Milano, in viaVal di Sole 10 (zona Ripamonti).Nel nuovo centro di haloterapia-aerosal: 30 minuti nella “Grottadel Sale” equivalgono a tre giornial mare. Ideale per combattere al-lergie e anche prevenire i malannirespiratori con un metodo del tut-to naturale. La Clinica del SaleAerosal è una nuova struttura cheha due caratteristiche: la natura-lezza e la comodità. Grazie al salenaturale e puro, micronizzato(cioè ridotto ad una frazione cosìpiccola da risultare invisibile),semplicemente respirando sicombattono e prevengono effica-cemente i malanni dell’apparatorespiratorio alzando notevolmen-te le difese immunitarie. Mezz’oranella “Grotta del Sale” permette direspirare una quantità di iodioequivalente a tre giornate comple-te al mare. La Grotta possiamo de-finirla una boccata d’aria pura! LaGrotta Aerosal infatti è uno stru-mento di benessere che sfrutta ilprincipio benefico del sale, comeben noto ha origini antiche. LaGrotta del Sale è una stanza anti-batterica dalle contenute dimen-sioni le cui pareti sono interamen-te ricoperte di salgemma, che ga-

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Sovrappeso e obesità potrebberodipendere anche dal gradualecambio di orari imposto dalla so-

cietà attuale. Il pranzo era una volta ilpasto principale, mentre oggi la cena èdiventata spesso l’unico momento incui si mangia in abbondanza e la pri-ma colazione è un vero pasto solo peralcune e poche (purtroppo!) persone.L’antica “Scuola Medica Salernitana”(la prima e più famosa scuola di medi-cina d’Europa, agli inizi del Medioevo)aveva un detto molto famoso: “Invital’amico a pranzo e il nemico a cena”, ilche significa che già allora si ricono-scevano gli effetti degli orari dei pastisul metabolismo e sulla salute.Recentemente poi uno studio spagno-lo conferma, dal punto di vista scienti-fico, l’importanza degli orari dei pastinell’attivazione del metabolismo. Inpratica sono stati confrontati duegruppi di persone del tutto simili percomposizione e caratteristiche fisiche,che avevano come unica differenza si-gnificativa l’abitudine a consumare lamaggiore quota di calorie prima o do-po le ore 15. Chi faceva una ricca pri-ma colazione o aveva un pranzo signi-ficativo stava nel primo gruppo, men-tre chi mangiava soprattutto a cenastava nel secondo. Durante venti setti-mane, nelle quali i due gruppi si sononutriti con una dieta praticamente

identica, le persone che mangiavanosoprattutto al mattino hanno persopiù peso e con maggiore facilità, men-tre quelle che riservavano per la cenala maggior quota calorica della giorna-ta hanno avuto maggiore difficoltà aperdere peso e ne hanno perso alla fi-ne di meno. In modo sorprendente, lecalorie introdotte, la composizionedella dieta, il programma di esercizi diattività fisica e la durata del sonnoerano del tutto paragonabili tra i duegruppi, mentre l’unica differenza de-gna di nota era appunto la distribuzio-ne oraria dei pasti nella giornata. A pa-rità di livelli, le persone del gruppo ri-masto “grasso” tendevano a saltare laprima colazione o a farla in forma mi-nima. L’argomento di oggi non è certo

una novità: da anni cerco di sti-molare le persone a trasforma-re la prima colazione in un pa-sto importante della giornata,ma purtroppo spesso ci si fidapiù dei dietologi che suggerisc-no, nelle loro diete, colazioni abase di “una fetta biscottataspalmata con un velo di miele euna tazza di tè”: Questo non èparlare di una colazione abbon-dante, che invece deve com-prendere cereali, pane con mie-le o marmellata, frutta di sta-gione, yogurt naturale, tè o

caffè, latte di soia o di riso, noci e man-dorle. Meglio evitare il latte vaccino,anche se so che piace molto, perché èil padre di tutti i cibi che provocano al-lergie e quindi non è buona cosa sti-molare questa risposta patologica del-l’organismo.Non abbiamo tempo? Non è vero, unacolazione di questo genere, se ben or-ganizzata per tempo, porta via non piùdi venti minuti. E poi a pranzo un pa-sto completo, composto da pasta o ri-so, verdure e se si vuole, anche carne opesce. La frutta teniamola per meren-da. La sera, prepariamo un piccolo pa-sto, fatto da una minestra di verdura,poca pasta con verdure, o un’insalatamolto ricca, con tante verdure e semidi girasole o noci, olive, qualche pezzo

di formaggio fresco. Niente frutta per-ché è indigesta.Così l’organismo ha modo di riposarebene durante la notte, anche per chisoffre di reflusso. E al mattino si sentedavvero il desiderio di ripartire con lacolazione più ricca.

Paola Grilli, [email protected]

www.paolagrilli.ithttp://naturaepercezione/blogspot.it

Grassi o magri, l’orario dei pasti cambia il metabolismo delle persone

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Dal 10 al 12 maggio torna “Piano City Mi-lano”. Anche questa seconda edizione ve-drà in cartellone concertisti professioni-sti, ma anche studenti e amatori, accantoad alcuni fra i più noti pianisti italiani einternazionali, tra i quali Ludovico Ei-naudi, Paolo Jannacci, Carlo Boccadoro,Andrea Rebaudengo, Michele Di Toro,Michele Campanella e Cesare Picco. “Piano City” verrà inaugurata venerdì 10maggio con un concerto di 21 pianofortidal titolo “Cut the jam”, prodotto in colla-borazione con il Conservatorio G. Verdi diMilano. I pianoforti saranno posizionatilungo via Palestro, chiusa al traffico perl’occasione, di fronte al polo musealeGAM - PAC. In due set separati, uno alle20 e uno alle 22, saranno eseguiti brani aquattro mani di Cage, Nyman, Rossini edue sinfonie del maestro Daniele Lom-bardi che dirigerà l’intero evento. Per irestanti due giorni, i concerti si terrannosia in luoghi tradizionalmente legati allamusica sia in spazi non convenzionali,dando così vita a un fitto calendario di ol-tre 200 eventi con performance di musi-che e generi variegati. In zona 5 leperformance saranno 16. Per il program-ma completo: www.pianocity.it

2ª edizionedi Piano City

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Si parla di alimentazione scorretta e cor-retta, di piramide alimentare e del suo

significato, di intolleranze, di dieta e obe-sità, di malattie degenerative. Chi seguegli incontri imparerà regole semplici, maalla portata di tutti, per stare davvero be-ne. Durante ogni lezione si assaggerannopiatti realizzati in base alle indicazioni del-le esperte. A condurre il corso, la nostra re-dattrice Paola Grilli, Naturopata, Fitotera-peuta e Franca Vecchio, Floriterapeuta.Le date degli incontri: 28 maggio, 4 giugnoe 6 giugno, dalle ore 18 alle 20.Presso il Centro Culturale La Conca, Via Bar-rili 21 – per informazioni: 348.0719481.

Un corso per mangiare bene

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le rubriche14 ANNO XVII NUMERO 05 MAGGIO 2013���������

Giordano Bruno ebbe la sfortuna di na-scere nel secolo della Riforma prote-stante e della conseguente Contro-

riforma cattolica. Un secolo, cioè in cui la fe-de religiosa dovette fare sanguinosamente iconti con il potere temporale e l’assetto poli-tico che l’Europa, in fase di grande trasfor-mazione, si stava dando. Stiamo parlando delsedicesimo secolo, un periodo in cui più mar-catamente che in altre fasi della storia uma-na gli intelletti liberi erano considerati nemi-ci giurati di ogni ordine costituito.Giordano Bruno era nato da modesta fa-miglia, a Nola (Campania) nel 1548. Treanni prima della sua nascita era iniziato aTrento il Concilio ecumenico che Paolo IIIaveva convocato per reagire al dilagaredella Riforma protestante, avviata dallaclamorosa ribellione di Martin Lutero nel1517. Nell’arco di poco meno di un ven-tennio il Concilio tridentino avrebbe rigi-damente ridefinito la dottrina cattolica edato l’avvio a quel periodo particolarmen-te cupo per l’esercizio del libero pensieroche fu definito Controriforma.Bruno, entrato giovanissimo nell’ordinedei Domenicani, era ricco di interessi in-tellettuali, si imbevve di studi classici, col-tivò e teorizzò con la mnemotecnica

straordinarie forme di educazione e usodella memoria, assorbì l’aristotelismo, pri-ma di diventarne un critico severo attra-verso lo studio dell’averroismo (diciamo,una sorta di aristotelismo in versione ara-ba), amava pericolosamente autori inodore di eresia come Ficino, Erasmo daRotterdam, Telesio. Dotato di una mentavulcanica e di una immaginazione senzapari era quello che Italo Calvino avrebbedefinito un «cosmologo visionario, che ve-de l’universo infinito e composto di mondiinnumerevoli, ma non può dirlo ‘total-mente infinito’ perché ciascuno di questimondi è finito; mentre ‘totalmente infini-to’ è Dio». Potremmo chiamarlo un “pan-teista”, se la definizione non risultassestretta e riduttiva per l’immensità di que-sto genio, che sfugge a qualsiasi scolasticacatalogazione.Certo era un naturalista, ma il suo natura-lismo, scrive il De Sanctis, non era il«pretto materialismo, che si sciolse nellalicenza e nel cinismo, e mise capo in ozioidillico snervante, peggiore dell’ozio asce-tico. Il naturalismo di Bruno era al con-trario non il divino materializzato, ma lamateria divinizzata». In questa sua visio-ne acquista una ruolo importante la

magìa, un interesse che contribuì non po-co alla persecuzione di cui fu oggetto. Ma,come scrive Maria Mantello, che presiedel’Associazione Nazionale Libero Pensiero‘Giordano Bruno’ �«la magìa di Bruno è co-noscenza. È sviluppo della capacità di in-dagine e ricerca per analizzare i legamichimici degli elementi naturali, i profondinessi causali tra tutte le cose: magia è lacontemplazione della natura e perscruta-zione dei suoi segreti”. La magìa in Bruno,scrive lo storico Nicola Badaloni, «non ènient’altro che la previsione del diveniredelle cose, la anticipazione del comporta-mento del fatto singolo, […] la magìaconsiste in un collegamento tra l’indivi-duo e l’anima del mondo. L’anima delmondo racchiude una potenzialità infini-ta».Volava pericolosamente il pensiero diquesto indocile frate domenicano. Volavacon ali possenti. «A tutti, secondo la ne-cessità - aveva scritto - la natura ha attri-buito ali perfette, ma pochissimi davverosono coloro che hanno saputo spiegarleper dividere e dare impulso a quell’ariache, quando viene spinta, sostiene e con-duce al volo ma, nondimeno, sembra osta-colarlo quando deve essere divisa».Quelle ali lo portavano troppo lontanodall’alveo severamente ridisegnato dalConcilio di Trento. E se poca o nulla licen-za di libertà di pensiero era consentita ailaici, figuriamoci agli uomini religiosi.Paolo Sarpi, autore della storia del Conci-lio tridentino, sfuggì miracolosamente adun attentato. Tommaso Campanella, subìaccuse infamanti (persino di aver sodo-mizzato un priore) e torture inenarrabili escampò al rogo solo fingendosi pazzo (marimase in prigione ben 27 anni!). GalileoGalilei fu costretto all’abiura. E nel suoprocesso giganteggia l’ombra del cardinalBellarmino (in seguito fatto santo), chefu anche uno dei grandi accusatori diGiordano Bruno.Il suo «disprezzo delle istituzioni e de’ co-stumi sociali» (De Sanctis) lo rese invisoal potere. Eppure non era contro il potere

per il potere: «Non è errore che sia fattoun prencepe, ma che sia fatto prencepeun forfante». Sembra storia dei nostrigiorni.Quando Bruno capì che aria tirava, fuggìall’estero, girando, molto apprezzato eascoltato, per molte città, ma detestatoanche dalla chiesa luterana, che lo sco-municò nel 1591. A quel punto, Bruno cre-dette possibile rientrare in Italia, riparan-do nella Repubblica Veneziana, a torto ri-tenuta tollerante e liberale. Venezia lotradì e finì nelle mani dell’Inquisizionenel 1592. E spedito a Roma. Era da po-chissimo asceso al soglio pontificio Ippoli-to Aldobrandini, col nome di ClementeVIII. Di clemente questo papa non ebbenulla. Fu uno dei più spietati pontefici,persecutore di ogni forma di libero pen-siero. E non solo (fra i suoi crimini c’è an-che il processo e l’uccisione di BeatriceCenci). Clemente VIII era il papa contro-riformatore per eccellenza. E GiordanoBruno non ebbe scampo. Subì oltre sei an-ni di processi e di torture. Ma non abiuròmai.Condannato infine alla pena suprema,«Bruno va al rogo, in Campo dei Fiori, il 17febbraio 1600, ammutolito con la mordac-chia [un bavaglio di ferro conficcato nellalingua del condannato, ndr] così da impe-dirgli di rendere le sue ultime dichiarazio-ni. Gli si nega il diritto di pronunciare ilproprio testamento spirituale con la scusache la mordacchia gli toglieva la possibi-lità di bestemmiare e lanciare contume-lie» (Franco Ferrarotti).Giordano Bruno, per concludere con Ma-ria Mantello «ha sacrificato la sua vitaperché l’umanità uscisse dalla rassegna-zione di minorità per costruire una so-cietà più giusta e libera. Ha denunciatol’arroganza e l’ingiustizia di un mondo do-ve la libertà è il regno della tracotanza dichi nega emancipazione e autodetermi-nazione altrui. Non c’è libertà senza soli-darismo delle libertà. Non c’è libertà sen-za giustizia».

Piero Pantucci

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Giordano Bruno, il frate “Ebbro di Dio” vittima della controriforma

Gian Maria Volonté, interpreta il filosofo di Nola, in “Giordano Bruno” di Giuliano Montaldo (1973).

Icardini del mangiare irlandese so-no due: birra e patate. I piatti sonoricchi e saporiti. Gli irlandesi ama-

no i piatti tradizionali e traquesti vi è quello che vi pro-poniamo.

Ingredienti: per 4 persone:1,2 kg di muscolo di manzo– 2 cipolle – 2 cucchiai difarina bianca – 2 bicchieridi birra scura – 2 carote – 2foglie di alloro – sale – pepe– prezzemolo – burroPreparazione: sbucciate eaffettate le cipolle. Metteteuna noce di burro in una casseruola,scaldatela e fatevi rosolare il muscolodi manzo girandolo con cura per otte-nere una uniforme crosticina marrone.Togliete la carne e tenetela da parte incaldo, abbassate la fiamma e rosolate lecipolle tritate facendo attenzione chenon brucino, aggiungete un cucchiaiod’acqua se si asciugassero troppo.

Spolverizzate con la farina bianca emescolate bene perché non si formino igrumi. Quando comincia a scurirsi ri-

mettete dentro la carne,versate la birra e acquain uguale o maggiorequantità in modo da co-prire scarsamente ilmanzo. Aggiungete lecarote tagliate, le fogliedi alloro e portate a bol-lore. Coprite con un co-perchio e mettete lacasseruola in forno a160° C per circa 1 ora emezza. Controllate la

cottura di tanto in tanto, perché se il li-quido dovesse evaporare troppo ne vaaggiunto dell’altro ben caldo. I tempi dicottura dipendono dal taglio e dallaqualità della carne per cui, se necessa-rio, prolungatela pure. Alla fine regola-te di sale e pepe e spolverizzate conprezzemolo tritato.

Anna Muzzana

����������� �� Irlanda

Brasato di manzo alla birra L’istituzione familiare vive, nell’e-

poca contemporanea, una profon-da trasformazione. I modelli di

comportamento creati da una genera-zione non sono più condivisibili per lagenerazione successiva che, a sua volta,risulta essere strana e bizzarra agli oc-chi dei più anziani. Per i giovani di oggiè difficile trovare un modello a cuiconformarsi dal momento che nessuno,genitori compresi, se la sente più diproporre le proprie scelte come esem-plari. La famiglia inoltre, pur essendoindispensabile alla maturazione affetti-va e sociale di ogni individuo, è spessoteatro di contrasti e incomprensioni trai membri che la compongono, in parti-colare genitori e figli.Proprio i figli attualmente sembrano imaggiori “imputati” della crisi che inve-ste la famiglia: i loro problemi persona-li, soprattutto nel corso e subito dopol’adolescenza, si ripercuotono nel rap-porto con i genitori. L’amore dei genito-ri per i figli, e dei figli per i genitori, nonè un semplice istinto, ma un sentimen-to come gli altri. Si distingue, tuttavia,dagli altri tipi di amore, perché si basa

su un immenso senso di responsabilità.La famiglia è “soggetto sociale” dal qua-le non è possibile prescindere: i proble-mi della mancanza di abitazioni, delladisoccupazione, della scuola, della sa-nità, dell’equità fiscale, possono essereaffrontati adeguatamente solo se ven-gono riferiti alla famiglia. Quello che ècambiato, e per fortuna, è che oggi,quando si dice “famiglia”, si pensa aun’entità tenuta assieme dagli affetti enon dalle convenienze, almeno nelleaspirazioni.In passato (anni sessanta e settanta) lafamiglia era stata duramente contesta-ta dai giovani come struttura coerciti-va, che impediva l’espressione dei lorovalori e ideali. Ma da allora anche i gio-vani, sia pure tra ostacoli e difficoltà,hanno trovato il proprio spazio all’inter-no della famiglia, tanto da prolungarein molti casi il “soggiorno” in essa. Certonon si può nascondere che questo è av-venuto pure in conseguenza delle diffi-coltà economiche, che inducono un gio-vane ad allontanarsi sempre meno dal-la famiglia. Spesso sembra che ai giova-ni manchi il coraggio di scegliere la pro-

pria strada, il coraggio di lavorare duroper cercare di ottenere veramente ciòche si desidera e che prevalga piuttostola paura determinata dalla difficilissi-ma situazione nel campo del lavoro,una situazione della quale i ragazzi cheoggi hanno diciotto anni non sono chevittime e nei confronti della quale glistessi genitori rimangono spesso spae-sati o vittime a loro volta. Comunque ègià avvenuto il passaggio dall’idea di fa-miglia come unico centro affettivo e an-che come strumento di controllo socia-le, all’idea di una famiglia che è anchesoggetto economico, ma soprattutto èsistema di relazioni affettive non più li-mitate al privato, ma estese verso unadimensione di vita “collettiva”, “pubbli-ca”, “politica”, verso la quale non si av-vertono più resistenze e chiusure.La famiglia non è morta, ma è un’altracosa rispetto al passato. Infatti piùche disgregarsi come vorrebbero i pes-simisti, si è trasformata, si è modifica-ta sotto la spinta delle numerose esi-genze del nostro tempo, a volte reali, avolte indotte.

Anna Muzzana

Il Museo Diocesano di Milano ospita fi-no al 2 giugno ”I Tre Crocifissi”, unsplendido dipinto, proveniente dall’Ac-cademia Carrara di Bergamo ora in ri-strutturazione, appartenente al perio-do giovanile di Vincenzo Foppa (1427ca. – 1516 ca.). L’opera, considerata trale più importanti dell’artista, riproponecon forza non solo il tema di una lettu-ra speciale della Crocifissione di Cri-sto, ma ci guida, mediante i personaggi,gli snodi e le prospettive, nella Milanodella seconda metà del Quattrocento edell’inizio del Cinquecento. Il dipintodi Foppa offre inoltre l’occasione perapprofondire il tema del Rinascimentolombardo di cui il pittore fu uno degliartefici più importanti. Contigui al mu-seo, nella basilica di S. Eustorgio, èpossibile anche ammirare, gli affreschidella Cappella Portinari, sempre ese-guiti dal maestro bresciano tra il 1464 eil 1468Accompagna la mostra un catalogo,edito Grafica Studiolabo. Stampa Arti-grafiche Colombo. A cura di Paolo Bi-scottini. Sede: Museo Diocesano (c.soPorta Ticinese 95). Tel. 02. 89420019.Orari: martedì – domenica dalle10 alle18 (la biglietteria chiude alle 17.30).Lunedì chiuso. Ingresso: intero 8 euro– Ridotto e convenzioni 5 euro. Per ulteriori informazioni: www.mu-seodiocesano.it. Da non perdere.

Giuseppe Lippoli

Il ruolo della famiglia

MUSEO DIOCESIANO

I tre crocifissi di Vincenzo Foppa

� ��� ������������di Anna Muzzana

Page 15: Tutti alla Festa della Legalità! - MilanoSud · Tutti alla Festa della Legalità! Si chiude con un grande happening l’iniziativa di Milanosud Continua a pag. 4 ð Un gesto eclatante:

le rubriche15���������ANNO XVII NUMERO 05 MAGGIO 2013

Teatro Domenica 12 e lunedì 13 ore 20.45 alteatro PimOff, Teatrino Clandestino pre-senta “Civile” di Fiorenza Menni e ElenaDi Gioia, con Eva Geatt, Alice Keller, A.Alessandro La Bozzetta, Andrea MochiSismondi, Laura Pizzirani, Paola Villani.Biglietti promozionali su Atrapalo. Da lunedì 13 a domenica 19 al teatro Rin-ghiera PlayFestival, programma in altrapagina. 22 - 23 - 24 ore 10 - 14 teatro PimOff:“Laboratorio intensivo di danza contem-poranea”, tecnica e composizione perdanzatori professionisti. Info e iscrizioni:[email protected] Domenica 26, lunedì 27 ore 20.45teatro PimOff, prima nazionale di Ger-ro, Minos & Him, coreografia e danzaRoger Sala Reyner, Simon Tanguy,Aloun Machal. Biglietti promozionali suAtrapalo.

Rassegna teatrale a Rozzano, Prima edi-zione 2013 presso Circolo Arcisvolta: Domenica 12 dalle ore 20 Incontro con

il teatro tedesco: “I rifiuti, la città la mor-te” e “Pre-Paradise Sorry Now” di RainerWerner Fassbinder / Risveglio di prima-vera di Frank Wedekin. Spettacoli a curadegli allievi del Cam Teatro di Corsico. Domenica 19 ore 21 “La cisterna pernon dimenticare e parlare di morti bian-che” oggi con Massimo Zaccaria, testo eregia di di Salvatore Arena. Domenica 19 ore 18 al Teatro del Vi-gentino “Il corpo dell’amore”. Domenica 26 ore 17 “Baba” per parla-re delle abilità più diverse con BarbaraApuzzo, regia Gigi Gherzi.

Conferenze / Incontri / Libri (Ingres-so libero, salvo diversa indicazione) Venerdì 10 ore 21 presso Spazio Barrilipresentazione de “Il sonno della ragione”:4 storie milanesi a cura di Giovanni Bian-cardi.Venerdì 17 ore 20.45 allo Spazio delSole e della Luna presentazione del librodi Gabriele Nissim: “La bontà insensata.Il segreto degli uomini giusti”. Insieme al-l’autore Pietro Kuciukyan, Martina Landie G. Deiana.

Grande novità al Ringhiera per lachiusura di fine stagione teatra-le. Dal 13 al 19 maggio si svolgerà

il PlayFestival, organizzato quest’annoin collaborazione col Piccolo Teatro diMilano. Sette serate, dodici spettacoliselezionati tra i tanti progetti presentatida molte Compagnie. Oltre 70 gli artistiunder 35, provenienti da 9 città d’Italiae da Zurigo.Tutti in gara per vincere ilpremio. Due le squadre giudicanti: unaGiuria di critici del web e una Giuria po-polare formata da 40 spettatori giovani.Lo spettacolo vincitore sarà ospitato alTeatro Studio e inserito nella stagioneteatrale 2013/2014 del Piccolo teatro diMilano, per un totale di tre repliche. Leserate sono aperte al pubblico non vo-tante. Un grande evento per la zona suddi Milano e un evento per la città. Ecco,come un teatro di periferia possa diven-tare luogo per accogliere nuove istanzeartistiche, dare visibilità e possibilità difar emergere le potenzialità, per chi ne

ha, e possa poi arrivare sui palchi deigrandi teatri. Serena Sinigaglia, direttrice artisticadel Ringhiera, ideatrice di PlayFestival,da sempre si adopera per creare oppor-tunità per chi ha talento, voglia di fare edi mettersiin gioco. «Larete – dice –è indispen-sabile percreare, frateatri pub-blici di di-verse dimen-sioni e di di-verse nature,collaborazioni virtuose, proficue, perdare vita a progetti che favoriscano l’ar-te e la sua libera attuazione e fruizione.Oltre al problema della produzione edella distribuzione – continua – il teatrosconta un’altra criticità: la difficoltà difarsi conoscere fuori dalle mura della

sala prove. L’amore, la passione e la pos-sibilità di abbattere i costi hanno gene-rato negli ultimi anni la nascita di tan-tissimi spettacoli, alcuni anche di gran-de qualità, ma per molti artisti è statopoi difficile, quando non impossibile,

t r o v a r epalcosce-nici impor-tanti di-sposti aospitarli ea sostener-li». Con-clude infi-ne Siniga-glia: «Play-

Festival vuole essere un piccolo esem-pio virtuoso di come si possa, in tempodi crisi, aprire nuovi canali di distribu-zione e di visibilità, di come in questoPaese distrutto esista tanta energia ecreatività sommersa che ha solo bisognodi mettersi in luce».

Ecco gli spettacoli e le Compagnie in ga-ra: orario esibizioni ore 19.30 e ore 22.Lunedì 13: O’yes / EffettoLucifero; ZTT /Stranieri. Martedì 14: Evoè!Teatro / La prostitu-zione raccontata al mio omeopata; Lafabbrica / Quando saremo GRANDI. Mercoledì 15: BeiTeatro / Benji; Forme-linguaggi / Il Contagio.Giovedì 16: Le Brugole / Boston Marria-ge ; Gli incauti / Hamelin. Venerdì 17: Teatro Cresci / Buco ; Vico-quarto Mazzini / Diss(è)nten. Sabato 18: InQuanto Teatro / Abba Bo-sch; Quartiatri / Buonanotte. Inoltre: sabato Party Festival; domenica19 Eventi extraFestival e Premiazione. Il programma completo su: www.atirtea-tro.it , info: 02.87390039, 02.58325578,[email protected], Tetro Rin-ghiera: Piazza Fabio Chiesa, via Boifava17. Tram 3, 15, bus 79, MM2 piazza Ab-biategrasso.

Lea Miniutti

Doppio appuntamento per maggio alPim Off di via Selvanesco 75(www.pimoff.it). Si parte il 13 e 15

maggio con “Civile” di Fiorenza Menni edElena Gioia, messo in scena dalla compa-gnia Teatrino Clandestino. Lo spettacolocompone e connette incursioni di giovanicittadini che hanno scelto di farsi attori, dis-seminando monologhi, presentazioni, bran-delli, assalti e interventi teatrali fatti del ma-teriale di cui sono composti gli attori che liinterpretano. Così l’ha recensito il critico Lo-renzo Donati di Doppiozero: «Civile sono cin-que monologhi: si parla di responsabilità delfallimento, di adattamento alle condizioni diun’epoca, di rischio, ribellione, accettazionee mancanza di possibilità. Gli attori hannoinventato delle narrazioni basandosi su fattirealmente accaduti. (…) Civile, è dunquechi riesce a sostenere le contraddizioni checi attraversano. Attore è chi incarna un con-flitto e ce lo rimanda senza banalizzarlo, sen-za costringerci a una scelta oppositiva».Secondo appuntamento il 26 e 27 maggiocon lo spettacolo di danza di Simon Tanguy“Gerro, Minos & Him”. Nella performancesi assiste a tre uomini, catapultati in unastanza vuota, che cercano di capire comepassare il loro tempo insieme. Tra i tre ini-zia un gioco basato sull’immaginazione esul corpo attraverso una continua trasfor-mazione fisica. Con il pubblico i tre perso-naggi intraprendono un viaggio surrealefatto di giochi divertenti e pericolosi, emo-zionanti e disgustosi, logici e surreali, at-traversando paesaggi poetici e violenti. Illoro modo di rapportarsi è molto simile aquello dei bambini: leggero, crudele, one-sto e pieno di passione. Intrappolati in unavoragine di urla, piccole danze, scene d’a-more kabuki e canti tribali, la loro condi-zione cambia continuamente e i loro movi-menti passano dal grottesco al delicato.

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Agenda maggio 2013

Al Pim Off PlayFestival: al Ringhiera gara teatrale Under 35

Martedì 21 ore 21 in Biblioteca ChiesaRossa incontro su “Ansia: se la conosci laeviti” a cura dell’Associazione LegamiOnlus. Ingresso libero con prenotazioneobbligatoria Giovedì 23 ore 17.30 presso BibliotecaChiesa Rossa “Pane & Rose” con i Poetidell’Ariete, Ass. Archivi Dedalus, I MilleVolti di Maria Teresa Mosconi. Venerdì 24 ore 18 allo Spazio Barrili pre-sentazione del libro “Un soffio di luce” a cu-ra di Maria Teresa Mosconi, con la parteci-pazione dei Ragazzi de I Mille Volti, PaolaMagi e Vincenzo Pezzella di Archivi Deda-lus, coordina il poeta Andrea Cattania. Martedì 28/5 e 4 e 6 giugno dalle 18alle 20, allo Spazio Barrili, incontri suAlimentazione corretta e scorretta. Con-ducono Paola Grilli, naturopata e fitote-rapeuta e Franca Vecchio floriterapeuta.Venerdì 7 giugno allo Spazio del Sole edella Luna presentazione di ApocalypseTown. Cronache dalla fine della civiltàurbana di Alessandro Coppola, con l’au-tore, G. Deiana, Alfredo Alietti, MarcoLucchini. Centro Asteria: Echi di vita, armonie dalmondo, Festival dedicato alla cultura de-gli altri paesi del mondo: 10-11maggioAfrica; 25-26 maggio “Europa”, Concor-so Poetico promosso dal Centro culturaleConca Fallata. Per Regolamento [email protected], 333.7029152.

Concerti Martedì 21 ore 21 presso Chiesa del-l’Assunta in Vigentino Concerto di musi-ca classica, Domenica 26 ore 17 presso S. MariaAnnunciata in Chiesa Rossa, Cantanti-bus Organis Concerto per organo delMaestro Antonio Frigè. Inoltre ciclo diConcerti a cura de Il Clavicembalo Ver-de: 19/5 ore 17; 25/5 ore 19 ; 26/5 ore 17.

Mostre d’ArteDa venerdì 3 a sabato 25 presso Bi-blioteca Fra’ Cristoforo “Ricordi di untempo passato” mostra personale di Ro-berto Landoni. Dal 3 maggio al 14 giugno al Grand Vi-sconti Palace, Finestre aperte sulla natu-ra , personale di Luigi Pellegrini.

Mostre Mercato Prima e ultima domenica di ogni me-se dalle ore 9 Ravizzino Arte e Mestieripresso Parco Ravizza. Mostra mercatoper collezionisti, hobbisti, attività creati-ve amatoriali, a cura Milano Musica. Info:02.58310655.

Riferimenti logistici Teatro Ringhiera, via Boifava 17, (piaz-za Fabio Chiesa) [email protected], 02.87390039, biglietteria02.84892195, www.atirteatro.it

Teatro Pimoff, via Selvanesco 75,[email protected], www.pimoff.it,02.54102612, MM2 Abbiategrasso, tram3, 15, fermata Missaglia – Feraboli Teatro del Vigentino via Matera 7, info:02.55230298Biblioteca Chiesa Rossa, via D. Savio3, info: 02.88465991 Biblioteca Fra’ Cristoforo, via Fra’ Cri-stoforo 6, info: 02.88465806Centro Asteria, piazza F. Carrara 17/1www.centroasteria.it , [email protected] , 02.8460919 Teatro Circolo Arcisvolta via F. Maggi118 Quinto de’ Stampi – Rozzanowww.arcisvolta.it Chiesa S. Maria Annunciata inChiesa Rossa, via Neera 24, info:89500817.Chiesa dell’Assunta in Vigentino p.zzadell’Assunta 1 info: 02.5391750Grand Viscont Palace, viale Isonzo 14info : 02.54069517. Spazio del Sole e della Luna via UlisseDini 7, tram 3, 15, 79, MM2 capolinea Ab-biategrasso. Info: 02.8266379 Spazio Barrili, via Barrili 21, [email protected] – 348.0719481Parco Ravizza, viale Bach, pressi Uni-versità Bocconi

A cura di Lea Miniutti e Riccardo Tammaro

di Fondazione Milano Policroma

Dopo l’inaugurazione ufficiale della Piazzaprevista per le ore 14, ci sarà festa grande conla partecipazione di Associazioni femminilicittadine, ciascuna avrà lo spazio con un ban-chetto per presentarsi. Alle 18.30 al Barrio’sCafé un filmato di interviste alle partigianeapprofondirà l’argomento.

SABATO 18, DALLE 16 ALLE 20

Piazza delle Donne Partigiane

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16ANNO XVI NUMERO 09 SETTEMBRE 2012

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