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TUTTI IN PENTOLA! Turismo, enogastronomia, agricoltura IIS Di PoppaRozzi Teramo Italia Email: [email protected] Febbraio 2018 Numero 10 UN'AGRICOLTURA PER IL NOSTRO FUTURO di Domenico Martella, 4° A P Rozzi L’agricoltura industriale contribuisce al cambiamento climatico e, a sua volta, ne subisce gli effetti. Esiste un’alternativa praticabile e sostituibile, cioè un insieme di tecniche agricole basate su principi ecologici sperimentati nel corso del XX secolo e adottati in tutto il mondo, soprattutto negli ultimi venti anni. Grazie a queste tecniche, è possibile coltivare cibi sani in modo sostenibile e decentralizzato, nel rispetto della biodiversità, delle comunità e dell’efficienza energetica. Questo approccio innovativo è caratterizzato da certificazioni biologiche, permacultura e agricoltura biodinamica. Negli ultimi anni il termine “agroecologia” è usato sempre più spesso come concetto unificante che fa riferimento a teorie scientifiche e a una pratica agricola fondati su principi ecologici. Gli agricoltori che coltivano il terreno seguendo i principi dell’agroecologia ricorrono a tecnologie basate sulla conoscenza dei sistemi naturali per aumentare il raccolto, controllare i parassiti e le erbe infestanti e migliorare la fertilità del suolo; piantano diverse colture facendole ruotare in modo che gli insetti attratti da una coltivazione scompaiano con quella successiva. Anziché utilizzare fertilizzanti chimici, questi agricoltori arricchiscono i terreni con colture azotofissatrici, letame e residui di coltivazione, così da restituire la materia organica al suolo in modo che rientri nel ciclo biologico. L’agroecologia è sostenibile perché riduce in maniera significativa la necessità di apporti che esulano dal mondo agricolo. Queste pratiche sono legate a una profonda conoscenza della complessità del suolo: gli agricoltori biologici sanno infatti che ogni centimetro cubo di terreno feritile contiene miliardi di microrganismi viventi essenziali per la salute del suolo. Per il futuro dell’agricoltura è fondamentale riconoscere che la resistenza agli eventi climatici estremi è strettamente collegata alla biodiversità agricola, che è una peculiarità Premio Nazionale "Giornalista per 1 giorno" 2015 Chianciano Terme Siena ALBOSCUOLA Targa d'argento del Presidente della Repubblica di Samanta Marcelli, V C Oggigiorno sentiamo parlare molto spesso di "spreco alimentare", è un problema che ci affligge da tempo ma ultimamente ha raggiunto livelli assurdi. Gli americani ad esempio scartano circa il 50% degli alimenti che acquistano. Il primo pensiero che viene in mente va indubbiamente a molti Paesi in cui ogni giorno migliaia di bambini muoiono di fame. Anche nei negozi vengono gettati interi scaffali carichi di alimenti invenduti o nei forni quintali di pane al giorno cestinati. Sia dal punto di vista domestico che industriale la situazione é drammatica. Tempo fa la situazione era ben diversa; non c'erano i grandi supermercati di oggi e non si produceva moltissimo pane perché molta gente se lo produceva da sola. Sarà che prima molte famiglie vivevano di agricoltura e allevamento e quindi ogni singolo grammo prodotto era prezioso, derivava dal sudore della fronte e quindi era trattato con cura e si cercava di scartare il meno possibile. Certo la soluzione non è far tornare tutti all'agricoltura o far chiudere i grandi supermercati, ma basterebbe un utilizzo più consapevole delle derrate alimentari. Ad esempio, invece di gettare il cibo quando è prossimo alla scadenza e ci sono ancora gli scaffali pieni, sarebbe bene donare questi alimenti alle associazioni benefiche, agli orfanotrofi o anche solo darli a prezzi più convenienti, così da smaltire questa sovrapproduzione; oppure dovrebbe essere smaltito più consapevolmente facendo sempre la raccolta differenziata e trasformando quindi il cibo in concime naturale e riutilizzabile. Naturalmente si dovrebbe considerare il fatto che combattere lo spreco parte da noi e dalla vita di tutti i giorni che seguiamo nelle nostre case, anche una piccola attenzione può fare la differenza, magari alla fine dell'anno si limiterebbe lo spreco. NO ALLO SPRECO ALIMENTARE di Natalia Pietrinferni, IV D Anne Frank nasce il 2 giugno 1929 a Francoforte sul Meno e qui vive con sua sorella Margot, suo padre e sua madre Edith. La crisi economica e la salita al potere di Hitler nel 1933 spingono la famiglia a lasciare la Germania e a trasferirsi in Olanda. La vita ad Amsterdam ricomincia normalmente, le figlie a scuola e il papà al lavoro. Il 1° settembre 1939 la Germania invade la Polonia ed ha iniziò la 2° guerra mondiale. Il 10 maggio 1940 le armate tedesche occupano l'Olanda e, dopo l'estate del 1941, Anne dovrà andare in un'altra scuola solo per ragazzi ebrei: i nazisti non vogliono che ebrei e non ebrei frequentino le stesse scuole. Il papà Otto non può essere più proprietario della sua azienda, l'Opekta, che produce un composto per fare la marmellata in casa. Il 5 luglio 1942 Margot riceve una lettera di convocazione per l'arruolamento in un campo di lavoro in Germania. La famiglia decide di nascondersi in un alloggio segreto, in un edificio di Prinsengracht 263. Poco prima di entrare in clandestinità, Anne aveva iniziato a scrivere il suo diario: "Spero di poterti confidare tutto, come non ho mai potuto fare con nessuno, e spero che mi sarai di grande sostegno." Il diario si interrompe il 1° agosto 1944, il 4 agosto la famiglia di Anne viene scoperta dai nazisti e deportata in diversi campi di concentramento. Si salverà solo il padre. Il diario di Anne Frank

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Page 1: TUTTI IN PENTOLA! · apporti che esulano dal mondo agricolo. Queste pratiche sono legate a una profonda conoscenza della complessità del suolo: gli agricoltori biologici sanno infatti

TUTTI IN PENTOLA!Turismo, enogastronomia, agricoltura

IIS Di Poppa­Rozzi ­ Teramo ­ Italia ­ E­mail:

[email protected]

Febbraio 2018 ­ Numero 10

UN'AGRICOLTURAPER ILNOSTRO FUTUROdi Domenico Martella, 4° A P Rozzi

L’agricoltura industriale contribuisce alcambiamento climatico e, a sua volta,ne subisce gli effetti.Esiste un’alternativa praticabile esostituibile, cioè un insieme di tecnicheagricole basate su principi ecologicisperimentati nel corso del XX secolo eadottati in tutto il mondo, soprattuttonegli ultimi venti anni.Grazie a queste tecniche, è possibilecoltivare cibi sani in modo sostenibile edecentralizzato, nel rispetto dellabiodiversità, delle comunità edell’efficienza energetica. Questo approccioinnovativo è caratterizzato dacertificazioni biologiche, permaculturae agricoltura biodinamica.Negli ultimi anni il termine “agroecologia”è usato sempre più spesso come concettounificante che fa riferimento a teoriescientifiche e a una pratica agricolafondati su principi ecologici.Gli agricoltori che coltivano il terrenoseguendo i principi dell’agroecologiaricorrono a tecnologie basate sullaconoscenza dei sistemi naturali peraumentare il raccolto, controllare iparassiti e le erbe infestanti e migliorarela fertilità del suolo; piantano diversecolture facendole ruotare in modo chegli insetti attratti da una coltivazione

scompaiano con quella successiva.Anziché utilizzare fertilizzanti chimici,questi agricoltori arricchiscono i terrenicon colture azotofissatrici, letame eresidui di coltivazione, così da restituirela materia organica al suolo in modo cherientri nel ciclo biologico.L’agroecologia è sostenibile perché riducein maniera significativa la necessità diapporti che esulano dal mondo agricolo.Queste pratiche sono legate a unaprofonda conoscenza della complessitàdel suolo: gli agricoltori biologici sannoinfatti che ogni centimetro cubo di terreno

feritile contiene miliardi di microrganismiviventi essenziali per la salute del suolo.Per il futuro dell’agricoltura èfondamentale riconoscere che la resistenzaagli eventi climatici estremi èstrettamente collegata alla biodiversitàagricola, che è una peculiarità

Premio Nazionale "Giornalista per 1 giorno" 2015 ­ Chianciano Terme ­ Siena

ALBOSCUOLA ­ Targa d'argento del Presidente della Repubblica

di Samanta Marcelli, V C

Oggigiorno sentiamo parlare molto spessodi "spreco alimentare", è un problemache ci affligge da tempo ma ultimamenteha raggiunto livelli assurdi.Gli americani ad esempio scartano circail 50% degli alimenti che acquistano.Il primo pensiero che viene in mente vaindubbiamente a molti Paesi in cui ognigiorno migliaia di bambini muoiono difame.Anche nei negozi vengono gettati interiscaffali carichi di alimenti invenduti onei forni quintali di pane al giornocestinati.Sia dal punto di vista domestico cheindustriale la situazione é drammatica.Tempo fa la situazione era ben diversa;non c'erano i grandi supermercati dioggi e non si produceva moltissimo paneperché molta gente se lo produceva dasola.Sarà che prima molte famiglie vivevanodi agricoltura e allevamento e quindiogni singolo grammo prodotto eraprezioso, derivava dal sudore della frontee quindi era trattato con cura e si cercavadi scartare il meno possibile.Certo la soluzione non è far tornare tuttiall'agricoltura o far chiudere i grandisupermercati, ma basterebbe un utilizzopiù consapevole delle derrate alimentari.Ad esempio, invece di gettare il ciboquando è prossimo alla scadenza e cisono ancora gli scaffali pieni, sarebbebene donare questi alimenti alleassociazioni benefiche, agli orfanotrofio anche solo darli a prezzi più convenienti,così da smaltire questa sovrapproduzione;oppure dovrebbe essere smaltito piùconsapevolmente facendo sempre laraccolta differenziata e trasformandoquindi il cibo in concime naturale eriutilizzabile.Naturalmente si dovrebbe considerareil fatto che combattere lo spreco parteda noi e dalla vita di tutti i giorni cheseguiamo nelle nostre case, anche unapiccola attenzione può fare la differenza,magari alla fine dell'anno si limiterebbelo spreco.

NO ALLO SPRECOALIMENTAREdi Natalia Pietrinferni, IV D

Anne Frank nasce il 2 giugno 1929a Francoforte sul Meno e qui vive consua sorella Margot, suo padre e suamadre Edith. La crisi economica e la

salita al potere diHitler nel 1933spingono la famiglia alasciare la Germania ea trasferirsi in Olanda.La vita ad Amsterdamricomincianormalmente, le figliea scuola e il papà allavoro. Il 1° settembre

1939 la Germania invade la Poloniaed ha iniziò la 2° guerra mondiale. Il10 maggio 1940 le armate tedescheoccupano l'Olanda e, dopo l'estate del1941, Anne dovrà andare in un'altrascuola solo per ragazzi ebrei: i nazistinon vogliono che ebrei e non ebrei

frequentino le stesse scuole. Il papàOtto non può essere più proprietariodella sua azienda, l'Opekta, cheproduce un composto per fare lamarmellata in casa. Il 5 luglio 1942Margot riceve una lettera diconvocazione per l'arruolamento in uncampo di lavoro in Germania. Lafamiglia decide di nascondersi in unalloggio segreto, in un edificio diPrinsengracht 263. Poco prima dientrare in clandestinità, Anne avevainiziato a scrivere il suo diario:"Spero di poterti confidare tutto, comenon ho mai potuto fare con nessuno, espero che mi sarai di grandesostegno."

Il diario si interrompe il 1° agosto1944, il 4 agosto la famiglia di Anneviene scoperta dai nazisti e deportatain diversi campi di concentramento. Sisalverà solo il padre.

Il diario di Anne Frank

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LE MINACCE ALLA VITALITÀ DEL SUOLO

Il Di Poppa ad una bella visita guidataal “Palazzo delle Esposizioni” a Roma.

Gli alunni della 2 B 2016-17Il 28 marzo 2017 la nostra classe hapartecipato al mattino alla visita guidatapresso l’hotel Exedra Boscolo, a Roma,che presenta anche degliinteressantissimi resti sotterraneidell’età di Diocleziano, e al pomeriggioalla mostra DNA: il grande libro dellavita da Mendel alla genomica, nel Palazzodelle Esposizioni.La mostra è strutturata come unpercorso di conoscenza della materiain “sette grandi passi”, cioè in settesezioni espositive che accompagnanoil visitatore dagli inizi della genetica adoggi. Le tappe scelte dagli organizzatorisono in effetti le più significative e quelleche, a nostro parere, meglioesemplificano cos’è la genetica e qualiprotagonisti ha avuto per arrivare allascoperta fondamentale del DNA e dellesue implicazioni con l’ereditarietà e lemalattie.Si parte da Gregor Mendel, il famosomonaco degli incroci tra fagioli, definito“uno scienziato troppo in anticipo suitempi”, per passare ad una sezionestorica sulla nascita della geneticaattraverso lo studio di un moscerinodel tutto speciale.La terza tappa è dedicata alla scopertadel DNA, “il testo della vita”, alla suastruttura molecolare che è la basechimica dell’ereditarietà, che ha portatoagli esperimenti di biotecnologie eclonazione sulla pecora Dolly “e le altre”.La genetica si evolve nello studio dellemalattie genetiche e rare, come l’anemiafalciforme, e sulle relative terapiegeniche per curarle, mentre altriricercatori si sono occupati di “DNA eCSI: cacciatori di fossili e di molecole”,con una mostra di insetti intrappolatinell’ambra, di fronte ai quali ci si poneil grande interrogativo se è possibileclonare e riportare in vita animali estinti,argomento dell’ultima sezione, “Leggeree riscrivere il codice”.La mostra è stato un strumento efficaceed affascinante per affrontare tutte letematiche più importanti della geneticaal fine di comprendere sia l’impatto cheavranno queste scoperte sull’ambiente,sia la possibilità di manipolare lastruttura e la funzione del DNA. L’aspettoche ci ha posto sicuramente piùinterrogativi è stata infatti la riflessionesulle ricerche intorno al DNA e alla loroinfluenza non solo sull’ambiente maanche sulle scelte future dell’umanità.

Di Francesco Cristian, 4 AP Agrario

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dell’agroecologia. Negli ultimi anni,diverse inchieste condotte in seguito agravi disastri climatici hanno messoin evidenza che le aziende agricole cheavevano adottato praticheagroecologiche avevano subito menodanni rispetto alle vicine monoculturecoltivate in maniera convenzionale.Altri studi hanno rilevato che i sistemiagricoli diversificati sono in grado didifendersi dalle conseguenze dei graviepisodi di siccità e contrastarli,assicurando una maggiore stabilità deiraccolti e una minore riduzione dellaproduttività del suolo rispetto allemonoculture.Nel confronto diretto tra sistemi agricolibiologici e chimici, il Rodale Institutein Pennsylvania ha dimostrato che iraccolti di granturco e soia provenientidai sistemi biologici erano equiparabiliai raccolti ottenuti tramite i sistemiconvenzionali, ma li superavano del30% circa negli anni di siccità.In altre parole, l’agroecologia non soloè più resistente al riscaldamento globalerispetto all’agricoltura industriale, macontribuisce a stabilizzare il clima,mentre l’agricoltura industriale tendea peggiorare ulteriormente icambiamenti climatici.Nel 2010 un’indagine, condotta su 37milioni di ettari di terreni coltivati conpratiche biologiche, ha registrato unaumento medio dei raccolti del 40%.Negli ultimi venti anni i risultati ottenutidall’agroecologia in merito alla sicurezzaalimentare hanno attirato l’attenzione

del mondo intero.Secondo due importanti rapportiinternazionali, per poter sfamare novemiliardi si persone nel 2050 dovremmoadottare quanto prima sistemi agricolipiù efficienti e ricorrere all’agroecologiaper raggiungere una produzionealimentare adeguata.I piccoli agricoltori delle regioni critichepossono incrementare la produzionein maniera significativa nell’arco didieci anni, adottando i metodiagroecologici già disponibili. Questistudi, inoltre, ci ricordano che unapproccio più sostenibile ai sistemialimentari a livello globalecontribuirebbe a ridurre gli sprechialimentari (che al momentorappresentano circa un terzo del cibodisponibile in tutto il mondo). L’aspettoincoraggiante di tale tipo di approccioè rappresentato dal fatto che puòconcretizzarsi in tempi relativamentebrevi.Pensiamo, ad esempio, al rinverdimentodi alcune zone della regione del Sahel,in Africa, che attraversa il continentedal Senegal all’Eritrea, a sud del desertodel Sahara. Nel Sahel, devastato dallasiccità e dalla carestia negli anni Sessantae Ottanta, un programma agroforestaleha migliorato la sicurezza alimentareper tre milioni di persone in un periododi tempo in cui le precipitazioni totalierano aumentate di poco o nulla.Tale risultato è stato raggiunto graziealle innovazioni agroecologiche!

DNA: IL GRANDELIBRO DELLA VITA

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di Giammarco Di Emidio, 4 A P Agrario

Nel corso del XIX secolo nei paesieconomicamente sviluppati dell’Europa, lacomparsa delle macchine agricole e deiconcimi chimici ha permesso la nascitadell’agricoltura industriale.L’agricoltura industriale consiste in un metododi produzione di fibre ed alimenti che sfruttal'ambiente; essa ha determinato nel corsodegli ultimi due secoli un forte aumentodella produzione, ma nel corso del tempo haanche progressivamente manifestato i suoieffetti contraddittori e nocivi ed oggi è“prigioniera” di quelli che lo storicodell’agricoltura Pietro Barcellona e lascienziata ambientalista Vandana Shivadefiniscono i cinque paradossi dell’agricolturaindustriale:1) la concimazione chimica, distruggeprogressivamente la fertilità della terra;infatti i concimi chimici non rigenerano laterra, ma nutrono le piante trasformando ilsuolo in un supporto neutro, privo di vita.Oggi, dopo decenni di pratica industriale, lasostanza organica tende a scomparire (oltreun quarto della superficie terrestre è a rischiodesertificazione);2) l'agricoltura, insieme all’allevamento,

consumano molta più energia di quanta neproducano in termini di cibo e calorie. Essa,infatti, oggi vive sul consumo delle risorsefossili;3) l'agricoltura attuale produce cibobiologicamente ed organoletticamente semprepiù scadente e talora rischioso per la salute.Negli Usa, si ammalano, annualmente, circasettantasei milioni di persone a causadell'alimentazione. L'agricoltura industrialeha commesso l'errore di trattare il suolo, lepiante, gli animali come fossero minerali;4) il luogo dove si produce il cibo degli uominiè diventato la maggior fonte d’inquinamento.Abbiamo inquinato l'aria per via dei pesticidi;le falde idriche, fiumi e laghi per effetto delfosforo e azoto presenti nei concimi; ancheil suolo è soggetto all'inquinamento a causadei concimi chimici e alll'utilizzo eccessivodi agro farmaci; si è calcolato che è andatapersa un'area di terreno grande come la Cinae l'India, insieme;5) la pressione che esercitano le industriechimico‐sementarie e la grande distribuzione,che impone prezzi sempre più bassi, stritolaproprio quelle figure sociali che hanno fattovivere fino ad ora le campagne, cioè icontadini. La perdita degli agricoltori, custodidi antichi saperi, non può essere sostituita

da braccianti inesperti e mal pagati. Ilcontadino, non produce solo beni agricoli,ma protegge e rinnova la fertilità del suolo;inoltre egli è il custode della biodiversità.

Alcuni studiosi hanno individuato negliOGM (organismi geneticamente modificati)la soluzione a queste problematiche. I genetistihanno scoperto delle tecniche di ingegneriagenetica con cui riescono a mescolare genidi animali e vegetali di specie diverse. Hannopreso, per esempio, una parte del DNA di unmerluzzo e lo hanno trasferito in un pomodoroper rendere quest'ultimo più resistente alfreddo.Gli OGM puntano all’aumento della produzione,ma oggi il principale problema della nostraepoca è quello dell’equa distribuzione delcibo, del suo spreco (che è circa il 50%), dellasua qualità e dell'ambiente in cui lo si produce.Per questo gli OGM non risolvono nessuno deiparadossi, prima descritti.

Esiste, però, un'altra strada per affrontarei gravi problemi: l'agricoltura biodinamica ebiologica, che sfrutta la naturale fertilità delsuolo, escludendo l'utilizzo di prodotti disintesi (concimi, diserbanti, pesticidi) e degliOGM.Anche i consumatori apprezzano i prodottidi tale agricoltura; infatti, il mercato dei

I CINQUE PARADOSSI DELL'AGRICOLTURA INDUSTRIALE

Teramo provincia. Distribuzione delle forze di lavoro per attività economica epopolazione residente negli anni 1951­61­71­81

Attività 1951 1961 1971 1981

Agricoltura 70.401 63.7% 42.253 46.5% 24.047 28.2% 14.505 14.8%

Industria 22.864 20.6% 31.585 32.5% 35.168 41.4% 42.060 43.2%

Servizi 17.245 15.7% 20.145 21.0% 25.834 30.4% 41.017 42.0%

Totale 110.510 100.0 97.253 100.0 85.049 100.0 97.582 100.0

Popolazione 272.103 260.687 257.080 269.772

prodotti biologici, in Europa, negli Stati Unitie in particolare in Italia, cresce annualmente.Per concludere, l'agricoltura ha il compito dicustodire il territorio, curarne la bellezza,conservare le innumerevoli tracce di unaciviltà che è fatta di alberi, case, saperi,sapori, cibi, tradizioni e culture.Purtroppo spesso l'uomo ha la naturalepredisposizione ad impadronirsi di qualcosa,di qualcuno, non si limita a svolgere il ruolodi “custode” dell’universo, come ha ricordatoanche Papa Francesco nell’Enciclica “Laudatosii”; gli è più semplice e naturale considerarsipadrone della Terra. Un antico proverbioindiano, afferma: “La Terra, non ci è statalasciata in eredità dai nostri padri; ma ci èstata data in prestito dai nostri figli.”

L'AGRICOLTURA TERAMANA ­ di Mauro De Petris

"La Mitologia" di Petrucci Domenico,Aletti Editore, 2017, €. 12

È il libro di un sedicenne sulla mitologia, inparticolare sulle quattro principali antiche religionipoliteiste dell'Europa: greca, romana, egizia enorrena. Il saggio è un'introduzione al mondodegli antichi miti, che non sono cosa morta ma sifondono ancora oggi con la cultura italiana, inparticolare quella dei piccoli centri urbani, dovepermangono antiche tradizioni di origine pagana.

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Company/Author

ISTITUTO SUPERIORE "DI POPPA ­ ROZZI", Via Felice Barnabei, 2,64100 TERAMO­ ABRUZZO ­ ITALIA ­ Referente: prof. Mauro De PetrisIl giornale è sulla home page del sito della scuola www.iisdipopparozzi.it e sullapiattaforma e­learning dell'Istituto (www.iisdpr.gov.it).

di Davide Sturba, II H

Il topinambur è un tubero cheinfesta i campi agricoli e da molticontadini era considerato un alimentopovero e specialmente un incubo.Negli ultimi anni però il topinambursta riaffiorando e sta diventandomolto popolare perché è un alimentoipocalorico (circa 30kcal per 100g),contiene il 15% di carboidrati, unapiccola percentuale di proteine e saliminerali come fosforo, potassio,magnesio e calcio ed è ancheparticolarmente ricco di vitamine A,B e H. La sua consumazione vienespesso consigliata nelle diete di chiha il diabete e ha delle proprietàmedicamentose che aiutano il nostrocorpo a svolgere correttamente le suefunzioni, infatti esso facilita lasecrezione biliare verso l’intestino,facilita il rilascio delle urine, agevolala funzione digestiva e rafforza

l’organismo in generale.In Italia il topinambur si può

trovare da tutte le parti. tranne che inSardegna, ed è presente anche in altrezone come la Francia, la Slovenia e inAustria. A livello di mercato iltopinambur sta avendo dei risvoltipositivi, basti pensare che 1 kg ditopinambur arriva a costare fino a unmassimo di 5 euro. Alcune aziendel’hanno promosso tra le coltivazioniprevalenti e all’estero si sta aprendouna nuova opportunità per questotubero. In Italia, ogni anno, aCarignano (Torino) viene svolta unasagra, dal 6 fino all’8 ottobre, dove iltopinambur viene utilizzato per lapreparazione di moltissime pietanzeche vanno dagli antipasti fino aidolci. Nella cucina piemontesevengono utilizzati con la bagna càudae la fonduta, mentre nella cucinasiciliana per la farcitura delle focacce.

L'AURORA DELLA MODERNITÀdi don Cristian Cavacchioli

“Si racconta a Firenze che la Terra èrotonda e che c'è un continente alla finedel mondo……C'è Lutero che inventa unNuovo Testamento e noi siamo all'alba diun mondo che si scinde. Si dice cheGutemberg cambia il modo di capire… Ognipiccola cosa ucciderà le grandi. Il libroucciderà altari e cattedrali, la stampaimprimerà la morte sulla pietra, la Bibbiasulla Chiesa e l'uomo sopra Dio”.

E’ il dialogo musicato da Cocciante(Notre Dame de Paris) tra Gringoire, il poetacolto e istruito e Frollo, l’arcidiacono dellacattedrale di Parigi sulle novità che segnanola fine di un’epoca e l’inizio di un nuovomondo che si affaccia all’orizzonte.

L’eliocentrismo va a sostituire il cosmogeocentrico tolemaico. Il passaggio da unavisione all’altra è gravida di conseguenze:l’uomo perde il suo primato cosmologicoe si scopre un puntino sparso nell’infinito.

Ecco perché il pirandelliano Anselmo Palearimaledice il canonico polacco Copernicodeplorando il fatto che il cielo di carta sisia squarciato e che noi tutti ci siamo apoco a poco adattati alla nuova concezionedell'infinita nostra piccolezza.

L’altra grande novità è la Riforma diLutero simbolicamente fatta iniziare il 31ottobre del 1517 quando il monaco ribelleappese le 95 tesi nel portone dellacattedrale di Wittemberg, evento chesecondo lo storico Prosperi segna la fratturadecisiva tra le epoche che definiamoMedioevo ed Età moderna.

Lutero predicando la sola Fides la solaScriptura, la sola Gratia, il libero esame,l’abolizione del sacerdozio gerarchico e deisacramenti (ad eccezione del Battesimo edella Cena) inocula, infatti, nella vene dellaciviltà millenaria medioevalel’individualismo e il soggettivismo moderno.Il rapporto con l’Altro (Dio) è da solo a solosenza mediazione alcuna: né chiese né

tradizione né auctoritas. Il risvolto politicoe sociale di questo nuovo scenario è la finedell’unità religiosa della Cristianità (Europa):il mondo si scinde! Le grandi istituzioni delMedioevo, l’Impero e il Papato, già in crisidall’Autunno Medioevale, naufragherannocompletamente almeno nelle loro preteseuniversalistiche. Si sposta poi il baricentromercantile. Dal Mediterraneo, mare nostrumsi ci sposta all’oceano Atlantico dove siscoprono terre inesplorate e nuove vie: lecolonne d’Ercole infrante sono il simbolodei limiti che l’uomo potrà superare innuove conquiste.

Ebbrezza di libertà individuale, sensi dicolpa, introspezione e sottomissione a Dio,speranze, lacerazioni e contraddizioni nelcuore dell’uomo moderno poi circolerannoin modo sorprendente grazie all’invenzionedella stampa mobile, una vera e propriarivoluzione paragonabile nei giorni nostria quella di Internet.

Ingredienti: 500 gr di topinambur; 120 gr diricotta; 50 gr di grana grattugiato; sale e pepe; olioevo; noce moscata; 1 cipolla; prezzemolo fresco.

Preparazione: Pelate i topinambur e tagliateli acubetti. Tritate la cipolla e fatela rosolare in un tegamecon olio, poi unite i topinambur, fateli insaporire bene ebagnateli con poca acqua. Fateli cuocere fino a quandorisultano teneri. Regolate di sale e pepe e unite delprezzemolo tritato.Trasferiteli nel frullatore e frullateli fino a ridurli inuna purea. Trasferite quanto ottenuto in una ciotola edunite la ricotta, le uova, il sale, il pepe, la noce moscataed il formaggio grattugiato.Riempite con il composto ottenuto gli stampini dialluminio fino a 3/4 ed infornateli a 180 °C per 25minuti. Una volta cotti, fateli completamenteraffreddare, quindi serviteli.

1517­2017 ­ Cinquecento anni fa in Germania la Riforma di Martin Lutero

FLAN DI TOPINAMBUR

NB. Si ringraziano per la collaborazionei proff. Marcella Tanzi e Tiziano Falconi.