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D alla “Relazione morale” te- nuta nel corso dell’Assemblea Annuale 2010. “…I risultati ottenuti dalla Sezione di Fossano e dai Gruppi di Genola, Sant’Albano Stura, Salmour e Trinità, profondamente radicati sul territorio, dimostrano che i nostri giovani sanno ancora ascoltare e fare propri certi valori, sentendosi gratificati dal gesto compiuto… I nuovi donatori e le do- nazioni hanno continuato a crescere e questo ci fa ben sperare anche per i prossimi anni, perché nonostante la sempre più attenta e ponderata utilizzazione del sangue, il fabbisogno è costantemente in aumento sia per l'innalzamento dell'età media della popolazione sia per i progressi della medicina, che rendono possibili in- terventi anche su pazienti anziani, un tempo non operabili”… “Un altro dato importante va sot- tolineato: su una popolazione di circa 32.000 unità (quale è quella dei comuni di Fossano, Genola, Sant’Albano Stura, Salmour e Trinità messi insieme), 1376 donatori costituiscono un indice di penetrazione - che viene calcolato per ciascuna regione rapportando il numero dei soci donatori di AVIS con la popolazione attiva - pari al 4,3% al di sopra della percentuale ottimale ipotizzata dall’Istituto Superiore di Sanità che è del 4%. Il dato medio del sistema associativo è del 2,81% ed in Piemonte del 3,95% . Tali dati pongono il fossanese tra le zone del Piemonte e dell’Italia tutta più ricche di donatori”. “Come non essere entusiasti e gra- tificati da questi risultati!?”… “Questa crescita, dobbiamo dirlo, è anche dovuta al passa parola fra do- natori, alle iniziative sportive e di pro- mozione organizzate, alla continua presenza sul territorio dell’Associazione in occasione di manifestazioni e con- vegni, al contatto personale. Iniziative e lavoro svolti con la massima traspa- renza offrendo la massima garanzia di serietà a coloro che ci hanno con- cesso la loro fiducia”… “Ma non si può dormire sugli allori. Per il 2010 dobbiamo aumentare ul- teriormente l’impegno dello scorso anno ponendoci come meta di man- tenere almeno lo stesso numero di donazioni di sangue intero ed au- mentare quelle di plasma. In estate sarà opportuno garantire lo stesso numero di sacche di quest’anno anche nei mesi di luglio ed agosto. Bisognerà far crescere il numero dei nuovi do- natori nella stessa misura del 2009 per continuare ad avere prospettive rosee per il futuro. Per mantenere fede a questi ambi- ziosi propositi è necessario che i do- natori continuino a seguirci con l’en- tusiasmo di sempre. E sono sicuro che vorranno farlo. Ci auguriamo che cresca il numero delle donatrici e che ci sia un loro maggiore coinvolgimento nella ge- stione della sezione perché è di sen- sibilità e di capacità organizzative che abbiamo bisogno… È auspicabile che il Gruppo Giovani, considerati come la “linfa vitale” da noi più che in una qualsiasi Associazione, cresca e ravvivi l’Avis fossanese, metta entusiasmo e più disponibilità… Gli stranieri tra le fila dei donatori della nostra Sezione continuano a crescere ma in modo assai limitato - oggi sono una ventina divisi grosso- modo tra i due sessi. Bisogna che, con impegno, si prenda contatto con le comunità di cittadini provenienti da paesi stranieri e che abitano stabil- mente nelle nostre zone aprendo con essi un canale di sensibilizzazione alla donazione nel rispetto delle loro consuetudini. In molte parti d’Italia questo avviene già con ottimi risultati. Nonostante pregiudizi nostrani del tipo «Io il sangue di un arabo non lo voglio» e paure straniere come «Io non do sangue perché poi magari lo rivendono», in Italia i donatori im- migrati sono oltre 40mila su un totale di un milione e mezzo. Marocchini, senegalesi e rumeni, sono le tre co- munità straniere residenti in Italia con cui l'Avis ha avviato campagne di sensibilizzazione per la donazione di sangue. Ciò permette fra l’altro di raccogliere quei gruppi sanguigni rari tra gli italiani ma più facilmente ri- scontrabili in altre nazionalità e far così fronte alle richieste di sangue sempre più frequenti che provengono da cittadini stranieri e da bambini figli di coppie miste. Nel concludere permettetemi di ringraziare prima di tutto le 110 per- sone che si sono avvicinate all’AVIS facendo la loro prima donazione e i 1250 donatori attivi che nello scorso 2009 hanno continuato a donare san- gue e plasma dimostrando che i valori della solidarietà umana sono ancora bel radicati nell’animo delle persone delle nostre zone e con il loro esempio, la generosità e la costanza nelle do- nazioni hanno permesso alla nostra associazione di raggiungere i risultati appena descritti: grazie per il vostro quotidiano insostituibile impegno silenzioso, anonimo e gratuito; siate sempre estremamente orgogliosi di essere donatori di sangue, donatori di vita e di speranza. L’anno appena trascorso ha visto un più che soddisfacente rapporto con il Servizio Immuno-trasfusionale, con i medici e con il personale infer- mieristico del Centro raccolta di Fossano. Ed è anche grazie al lavoro ed alla disponibilità del Centro Raccolta che, nonostante la carenza d’organico sa mantenere alto, fra mille difficoltà pratiche e burocratiche, il grado di professionalità e di efficienza, che abbiamo ottenuto i risultati di cui so- pra. Un ringraziamento particolare va quindi a loro, al primario dottor FEBBRAIO 2010 - Supplemento al n° 8 de “LA FEDELTÀ” del 24 febbraio 2010 - Direttore responsabile: Corrado Avagnina - Direzione e Redazione: piazza Vittorio Veneto 12 - 12045 Fossano - Poste Italiane S.p.A. Spedizione in A.p. D.L. 353/2003 (Conv. in legge 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB/CN - AVIS Sez. di Fossano - via Roma 94 (sede propria) - Stampa TIPOGRAFIA MONDINO - Fossano - Progetto grafico a cura di Micaela Giorgis - Impaginazione a cura di Micaela Giorgis e Laura Bergese - In caso di mancato recapito inviare all’Ufficio di Cuneo Cpo per la restituzione al mittente previo pagamento resi. Un 2009 ancora in crescita Torna “PEDALA CON L’AVIS”. A pag. 2 LE ATTIVITÀ DEL 2010. 80.000 donazioni dall’Avis fossanese Gianmario Gastaldi ha permesso alla nostra Sezione nei primi giorni del 2010, con il suo atto di generosità, di raggiungere il traguardo dell’80millesima donazione di sangue. A lui e a tutti i nostri donatori grazie per il quotidiano prezioso impegno silenzioso, anonimo e gratuito. ANDAMENTO DELLE DONAZIONI 2008 2009 +/- Sangue intero 2118 2246 +128 Plasma 638 687 +48 Totale Donazioni 2757 2933 +176 PRIME DONAZIONI NUOVI SOCI TESSERATI 2008 2009 +/- 2008 2009 +/- 69 110 +41 85 97 +12 segue a pag. 4

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Page 1: U# 2009 a#˙$%a # ˙%˛&˙ ’a · che, nonostante la carenza d’organico sa mantenere alto, fra mille difficoltà pratiche e burocratiche, il grado di professionalità e di efficienza,

D alla “Relazione morale” te-nuta nel corso dell’AssembleaAnnuale 2010.

“…I risultati ottenuti dalla Sezionedi Fossano e dai Gruppi di Genola,Sant’Albano Stura, Salmour e Trinità,profondamente radicati sul territorio,dimostrano che i nostri giovani sannoancora ascoltare e fare propri certivalori, sentendosi gratificati dal gestocompiuto… I nuovi donatori e le do-nazioni hanno continuato a cresceree questo ci fa ben sperare anche peri prossimi anni, perché nonostantela sempre più attenta e ponderatautilizzazione del sangue, il fabbisognoè costantemente in aumento sia perl'innalzamento dell'età media dellapopolazione sia per i progressi dellamedicina, che rendono possibili in-terventi anche su pazienti anziani,un tempo non operabili”…

“Un altro dato importante va sot-tolineato: su una popolazione di circa32.000 unità (quale è quella dei comunidi Fossano, Genola, Sant’Albano Stura,Salmour e Trinità messi insieme),1376 donatori costituiscono un indicedi penetrazione - che viene calcolatoper ciascuna regione rapportando ilnumero dei soci donatori di AVIS conla popolazione attiva - pari al 4,3% aldi sopra della percentuale ottimaleipotizzata dall’Istituto Superiore diSanità che è del 4%. Il dato medio delsistema associativo è del 2,81% ed inPiemonte del 3,95% . Tali dati pongonoil fossanese tra le zone del Piemontee dell’Italia tutta più ricche di donatori”.

“Come non essere entusiasti e gra-tificati da questi risultati!?”…

“Questa crescita, dobbiamo dirlo,è anche dovuta al passa parola fra do-natori, alle iniziative sportive e di pro-mozione organizzate, alla continuapresenza sul territorio dell’Associazionein occasione di manifestazioni e con-vegni, al contatto personale. Iniziativee lavoro svolti con la massima traspa-renza offrendo la massima garanziadi serietà a coloro che ci hanno con-cesso la loro fiducia”…

“Ma non si può dormire sugli allori.Per il 2010 dobbiamo aumentare ul-teriormente l’impegno dello scorsoanno ponendoci come meta di man-tenere almeno lo stesso numero didonazioni di sangue intero ed au-mentare quelle di plasma. In estatesarà opportuno garantire lo stesso

numero di sacche di quest’anno anchenei mesi di luglio ed agosto. Bisogneràfar crescere il numero dei nuovi do-natori nella stessa misura del 2009per continuare ad avere prospettiverosee per il futuro.

Per mantenere fede a questi ambi-ziosi propositi è necessario che i do-natori continuino a seguirci con l’en-tusiasmo di sempre. E sono sicuroche vorranno farlo.

Ci auguriamo che cresca il numerodelle donatrici e che ci sia un loromaggiore coinvolgimento nella ge-stione della sezione perché è di sen-sibilità e di capacità organizzativeche abbiamo bisogno…

È auspicabile che il Gruppo Giovani,considerati come la “linfa vitale” danoi più che in una qualsiasiAssociazione, cresca e ravvivi l’Avisfossanese, metta entusiasmo e piùdisponibilità…

Gli stranieri tra le fila dei donatoridella nostra Sezione continuano acrescere ma in modo assai limitato -oggi sono una ventina divisi grosso-modo tra i due sessi. Bisogna che, conimpegno, si prenda contatto con lecomunità di cittadini provenienti dapaesi stranieri e che abitano stabil-mente nelle nostre zone aprendo conessi un canale di sensibilizzazionealla donazione nel rispetto delle loroconsuetudini. In molte parti d’Italiaquesto avviene già con ottimi risultati.Nonostante pregiudizi nostrani deltipo «Io il sangue di un arabo non lo

voglio» e paure straniere come «Ionon do sangue perché poi magari lorivendono», in Italia i donatori im-migrati sono oltre 40mila su un totaledi un milione e mezzo. Marocchini,senegalesi e rumeni, sono le tre co-munità straniere residenti in Italiacon cui l'Avis ha avviato campagnedi sensibilizzazione per la donazionedi sangue. Ciò permette fra l’altro diraccogliere quei gruppi sanguigni raritra gli italiani ma più facilmente ri-scontrabili in altre nazionalità e farcosì fronte alle richieste di sanguesempre più frequenti che provengono

da cittadini stranieri e da bambinifigli di coppie miste.

Nel concludere permettetemi diringraziare prima di tutto le 110 per-sone che si sono avvicinate all’AVISfacendo la loro prima donazione e i1250 donatori attivi che nello scorso2009 hanno continuato a donare san-gue e plasma dimostrando che i valoridella solidarietà umana sono ancorabel radicati nell’animo delle personedelle nostre zone e con il loro esempio,la generosità e la costanza nelle do-nazioni hanno permesso alla nostraassociazione di raggiungere i risultatiappena descritti: grazie per il vostroquotidiano insostituibile impegnosilenzioso, anonimo e gratuito; siatesempre estremamente orgogliosi diessere donatori di sangue, donatoridi vita e di speranza.

L’anno appena trascorso ha vistoun più che soddisfacente rapportocon il Servizio Immuno-trasfusionale,con i medici e con il personale infer-mieristico del Centro raccolta diFossano. Ed è anche grazie al lavoroed alla disponibilità del Centro Raccoltache, nonostante la carenza d’organicosa mantenere alto, fra mille difficoltàpratiche e burocratiche, il grado diprofessionalità e di efficienza, cheabbiamo ottenuto i risultati di cui so-pra. Un ringraziamento particolareva quindi a loro, al primario dottor

FEBBRAIO2010 - Supplemento al n° 8 de “LA FEDELTÀ”del 24 febbraio 2010 - Direttore responsabile: CorradoAvagnina - Direzione e Redazione: piazza VittorioVeneto 12 - 12045 Fossano - Poste Italiane S.p.A.Spedizione in A.p. D.L. 353/2003 (Conv. in legge27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB/CN - AVISSez. di Fossano - via Roma 94 (sede propria) - StampaTIPOGRAFIA MONDINO - Fossano - Progetto graficoa cura di Micaela Giorgis - Impaginazione a cura diMicaela Giorgis e Laura Bergese - In caso di mancato recapito inviare all’Ufficio diCuneo Cpo per la restituzione al mittente previo pagamento resi.

�Un 2009 ancora in crescita

Torna “PEDALA CON L’AVIS”.

A pag. 2 LE ATTIVITÀ DEL 2010.

80.000 donazioni dall’Avis fossanese

Gianmario Gastaldi ha permesso alla nostra Sezione nei primigiorni del 2010, con il suo atto di generosità, di raggiungere iltraguardo dell’80millesima donazione di sangue. A lui e a tutti inostri donatori grazie per il quotidiano prezioso impegno silenzioso,anonimo e gratuito.

ANDAMENTO DELLE DONAZIONI

2008 2009 +/-

Sangue intero 2118 2246 +128

Plasma 638 687 +48

Totale Donazioni 2757 2933 +176

PRIME DONAZIONI NUOVI SOCI TESSERATI

2008 2009 +/- 2008 2009 +/-

69 110 +41 85 97 +12

segue a pag. 4

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2 Iniziative 2010

TANTE LE INIZIATIVE NEL 2010

Nel corso del 2010 si prospettano tante iniziative a beneficio deisoci e dei simpatizzanti della nostra Associazione. Naturalmente

più sarà il sostegno degli avisini, maggiori saranno le possibilità direalizzarle. È previsto un gradito ritorno quale la 7ª edizione dellaPedala con l’Avis già programmata per il 30 maggio e di cui daremoampie informazioni, prossimamente, su questo Giornale e sullastampa locale.

Si pensa di ripetere iniziative già sperimentate con successo nelpassato quali la gita in montagna (sulle Alpi marittime con il CAI diFossano o con gli amici avisini di Alassio), la gita sociale (a Lucca oa Pisa o in altra località), il Concorso fotografico (con un nuovo titolo)e la relativa mostra e, naturalmente, il Concerto di Natale che tantosuccesso ha riscosso nel 2009. Non potrà mancare il calendario Avis2011 che sarà speciale in quanto dovrà ricordare il 65° anno dellafondazione della nostra Sezione.

Non potranno mancare la partecipazione di una nostra squadraalla Fossano-Migliorero (magari per vincere) ed il sostegno ad altremanifestazioni quali la Maratonina degli Acaja, il Memorial di pescae la Prima Camminata di fit walking, quest’ultima una novità del2010. Non dimentichiamo, infine, che i Gruppi di Genola e Trinitàfesteggiano il 35° anno di fondazione e sapranno, anche loro, offrirciiniziative per ricordare quest’anniversario. Non mancheremo, appenail Direttivo l’avrà approvato in forma definitiva, di tenervi informatie darvi il calendario completo e preciso delle iniziative.

Consegna del Bennyd’oro ad Oddino Bima

In occasione dello scam-bio degli auguri per le fe-stività di fine anno, a se-guito di quanto deliberatodal vecchio direttivo, ilPresidente ha consegnatoal nostro socio emeritoOddino Bima, giàPresidente della Sezionee a lungo consigliere, “perla disponibilità e la gene-rosità nel corso dei tantianni nell’Avis fossanese”,il benny d’oro. Tale con-segna era prevista in occasione della Festa del donatoredel primo marzo ma non era stato possibile realizzarlaper motivi di salute del festeggiato.

SITO INTERNET: RINNOVATO E AGGIORNATOGrazie alla disponibilità del donatore Mario Gallesio,il nostro sito internet è stato rinnovato e viene tenutocostantemente aggiornato. Collegati a

www.avisfossano.ite consulta le diverse sezioni tematiche, le infor-mazioni sull'AVIS in generale e sulla nostra Sezionein particolare, i resoconti delle nostre attività,l'album fotografico, le notizie dai Gruppi, la listadelle novità più recenti.

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Da sempre, il sangue ha affascinato l'uomo.Basti pensare che il sangue era ritenuto da

Omero, Aristotele (384 a.C.) e Lucrezio Caro (98a.C.) la sede dell’anima.

Il sangue è stato un importante elemento mi-tologico nella creazione dell'uomo e del mondoe, più praticamente, è stato importante nei ritisacrificali e divinatori che permettevano di leggerela volontà degli dei, l'esito delle battaglie e lo svi-luppo degli eventi.

Al sangue sono state attribuite proprietà curative,come leggiamo su papiri egizi e antichi scrittiebraici, la facoltà di ringiovanire, come ci tramandaErofilo (circa 335 a.C. - circa 280 a.C.) della ScuolaAlessandrina, proprietà iniziatrici, come ci raccontaErodoto (V secolo a.C.) nel IV libro delle Storie:“Quando uno Sciita abbatte il primo nemico, nebeve il sangue…” e, infine, la possibilità, bevendoquello di certi animali selvatici di poterne acquisirela forza e il coraggio. In certi casi, si uccidevanopersino esseri umani per offrire il loro sangue insacrificio agli dei ed attirarsene così la benevolenza(gli Aztechi consideravano i sacrifici umani unanormale pratica rituale:il sole per cacciarele tenebre e sorgereogni giorno dovevanutrirsi del sanguee del cuore dei sa-crificati sui gradonidelle piramidi).

Da secoli l’uomoè consapevole del-l’elevata importanzadel sangue (già l’uo-mo preistorico sa-peva che perdendouna certa quantità disangue – nei graffiti isegni rossi di realisticirivoli di sangue indi-cavano le ferite o i punti da ferire – un animalesarebbe morto in poco tempo) e ha cercato diriuscire a trasferire il sangue da una personasana a una malata.

La storia della trasfusione di san-gue costituisce uno dei capitolipiù affascinanti della lotta dell'uo-mo contro la malattia, ed allo stessotempo uno degli esempi più chiaridella sua generosità e della sua te-nacia, della sua capacità di nonarrendersi neppure di fronte a dif-ficoltà apparentemente insormon-tabili. L'utilità della trasfusione di sangue, la suacapacità in certi casi di salvare la vita del paziente,sono apparse chiare già in epoche remote.

Certamente i primordi sono avvolti nella leggendae prima di passare con successo alla applicazionepratica si dovette attraversare un lungo periododi tentativi e di sperimentazioni varie.

Seguendo i momenti più significativi di questolungo e travagliato cammino, la storia della tra-sfusione del sangue potrebbe essere suddivisagrosso modo in 3 periodi: MITOLOGICO, pre-minentemente empirico sino alla scoperta dellacircolazione del sangue e del moto del cuore;SPERIMENTALE, con fasi alterne di successi edinsuccessi sino alla fine del XVIII secolo; PRATICO,dopo un silenzio durato tutto un secolo, dai primianni del 1800 ai giorni nostri.

PERIODO MITOLOGICOI popoli antichi pensavano che il sangue avesse

poteri magici e col sangue si dipingevano il corpoe vi bagnavano i loro re. In Egitto, ad esempio, “ilbagno di sangue” veniva utilizzato per curare i

re affetti da lebbra, che venivanoimmersi nel sangue di personesacrificate.

Le prime trasfusioni di sanguepotrebbero già essere state pra-ticate dagli Egizi (cure geriatricheprestate al faraone per impedirnel'invecchiamento), dai Greci e daiRomani, ma di questo tuttavia,esistono soltanto “prove” molto dubbie e di facilefraintendimento nella traduzione dei testi. Anchese il progresso della medicina Egizia che portavai suoi medici perfino ad eseguire, con successo,operazioni al cervello (trapanazione del cranio),poteva aver fatto conoscere e praticarela trasfusione. Naturalmente la per-centuale di riuscita era legata allacorrispondenza del gruppo sangui-gno allora totalmente sconosciuto.

I due più grandi esponenti dellaScuola Alessandrina Erofilo diCalcedonia (“Traité d'anatomie”,

III secolo a.C. ) ed Erdasistrato diGiulide, sembra conoscessero l'usodella trasfusione infatti nelle loro

opere compare il termi-ne: “trasfondere”, rima-ne il dubbio che questosi riferisca esattamentealla pratica quale noila conosciamo.

La tradizione medi-ca di Esculapio indicava come curaper l'emottisi (emissione di sanguedalla bocca) il sangue umano e per lemalattie degli occhi il sangue di gallo

bianco.La leggenda ci narra che Tanaquilla, moglie di

Tarquinio Prisco quinto re di Roma, assassinato

nel 577 a.C., in un disperato tentativo di salvaredalla morte il marito gli fece dono del propriosangue.

Ippocrate di Cos (460 - 355 a.C.) prescriveva lasomministrazione di sangue nel trattamento del“mal caduco” (epilessia), anche se non è specificatose per ingestione o per trasfusione.

Nel libro VII delle Metamorfosi Publio OvidioNasone narra come Medea, figlia di Eeta, appresadai sacerdoti egizi tale arte, cedendo alle preghieredi Giasone, consigliasse alle figlie del vecchioPelia di aprirgli le vuote vene e di riempirle consangue di giovinetto: “[...] stringite, ait, gladiosveteremque haurite cruorem ut repleam vacuas

juvenili sanguine venas [...]”.Da questo racconto Ovidianoavrà origine in seguito la de-nominazione di “trattamentomedeano” per indicare latrasfusione di sangue.

Nelle Naturalis Historiaedi Plinio e nel De Medicina,libro VIII, di Celso è consi-gliato ai malati di epilessiadi bere il sangue ancoracaldo dei gladiatori uccisinell’anfiteatro.

Aulo Gellio, erudito latino, vissuto circa fra il130 e il 180 d.C., nella sua opera Noctes Atticaefra le varie notizie riporta quella che considerail salasso come pena militare ignominiosa, maper quante ricerche egli avesse fatto, anche neilibri antichi, non ne aveva saputo trovare ragione.Riteneva, quindi, che il salasso primitivamente

fosse fatto non per punizione, ma per cura neisoldati fiacchi o in non perfettecondizioni. In seguito il salasso,sottrazione del sangue, del-l’umore che dà forza e coraggio,venne usato come castigo delsoldato reo di vigliaccheria o dialtra colpa grave fino a renderloimpotente a combattere. Eranon tanto una punizione fisicaquanto morale come, negli esercitimoderni, la degradazione precede,in certi casi, la punizione di chiviene meno all’onore. Il salassoera quindi una pena infamante.

Nella farmacopea medievale ilsangue era il rimedio di vari mali.In particolare il sangue mestruale,considerato da un lato entità pro-

digiosa che influenzava di solito negativamentegli eventi, dall'altro rimedio per la gotta e la febbremalarica terzana.

I medici di un tempo somministravano ai loromalati intrugli di sangue e di erbe; oppure soste-nevano che il malato aveva nel sangue demonimalvagi da scacciare. Cominciarono così ad usarele sanguisughe, perché, applicate alla pelle, suc-chiassero via, assieme al sangue, anche gli spiritimaligni. Questa pratica divenne così frequenteche presso gli antichi Sassoni i medici venneroaddirittura chiamati “sanguisughe”. Questo pocograzioso appellativo non era però del tutto im-meritato, infatti i medici per la cura di variepatologie “pasticciavano” col sangue. Per esempio,il comune mal di testa veniva curato versandosangue di gallo selvatico sulla testa del paziente;oppure un guscio di uovo riempito col sanguedel malato, dopo averlo fatto covare da una gallina,si teneva sospeso sul malato nella speranza chela malattia entrasse nell’uovo, liberando l’uomo.Anche il salasso divenne più di recente una praticacomune, quando si pensava che la malattia stesse

3 Curiosità

Origine e storia della trasfusione di sangue

segue a pag. 5

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4 Manifestazioni

Tantissime fotografie sono per-venute in sede in riferimento alconcorso “Un sorriso per chi do-na” organizzato dalla nostra se-zione in collaborazione con l’Admo e l’Aido di Fossano: 130immagini tutte degne di atten-zione e capaci di sottolineare levarie sfumature dei sentimentiumani, a conferma dell’espres-sività che uno sguardo o un sem-plice gesto nella vita quotidianapuò assumere quando è animato

dalla luce di un sorriso.L’esposizione dal 6 al 13 dicem-

bre presso la Chiesa del Gonfalonene ha valorizzato i colori e la forzacomunicativa ed ha visto avvicen-darsi molti visitatori, non solo fos-sanesi, contribuendo così a divul-gare il messaggio dell’Avis nellarealtà cittadina e nei dintorni.

Il buon esito dell’iniziativa inducea ripensare per l’anno prossimoun progetto analogo. E…qualcheidea è già in elaborazione.

Mostra fotografica

Testa per l’ottima collaborazione, aldottor Di Marco per la sensibilità chedimostra nei confronti dei donatori,alle infermiere che con competenza,cortesia ed attenzione si sono alternatepresso il Centro raccolta.

Un ringraziamento va anche ai“volontari” dottori Calabrese eSigismondi - e un po’ anche al sot-toscritto - per la disponibilità cheha permesso, ancora quest’anno, dioffrire ai donatori un ottimo servizioanche al lunedì ed all’Avis, non pa-gando il medico prelevatore, di ac-cumulare un buon risparmio di euroda destinare in più alle iniziative so-ciali e promozionali.

Abbiamo cercato di avere un buon

rapporto con i mezzi d’informazionee la stampa locale ci ha prestato at-tenzione. Per questo vogliamo rin-graziare della collaborazione indi-spensabile per far giungere a piùpersone possibili la nostra program-mazione, le nostre iniziative, i nostririsultati i settimanali La PiazzaGrande e La Fedeltà - quest’ultimoin modo particolare per la grandedisponibilità nei nostri confronti,disponibilità che… consente al no-stro giornale “Dal Sangue la vita”di uscire come suo supplementoperiodico -. Ricordo anche che duecollaboratrici de La Fedeltà, MicaelaGiorgis, questa anche ideatrice delprogetto grafico, e Laura Bergese,sono le autrici dell’impaginazionedel nostro Giornalino, lavoro che

svolgono gratuitamente e con grandeimpegno.

Non avendolo fatto prima, esprimogratitudine a quanti hanno dimostratogenerosità nei nostri confronti, allaFondazione della Cassa di Risparmiodi Fossano, all’AmministrazioneComunale, al Centro Servizi per ilVolontariato, all’Unifarma e ai nu-merosi fossanesi che con le loro offertehanno voluto ricordare la nostraSezione e dimostrare di gradire le no-stre iniziative.

Un grazie, infine alle persone chehanno condiviso con me le fatiche,ma anche le soddisfazioni, di questoanno associativo. Ringrazio tutticoloro che si sono prodigati per rea-lizzare le varie iniziative, che si sonoresi disponibili in silenzio, che hanno

aiutato e sostenuto tanti appunta-menti. Non ne faccio i nomi per nonfare arrossire nessuno, ma i cognomiin perfetto ordine alfabetico si:Alessandrini, Arese, Ballario, BaudinoF., Becchio, Bonacossa, Chionetti,Costamagna, Del Gaudio, Ferrero G.,Frau, Gallesio, Gemello, Gramaglia,Staffaroni e Tollini. Finisco ricordandoche l’Associazione, non è cosa esclu-siva del Consiglio Direttivo, ma tut-t’altro, quest’ultimo è solo un puntodi riferimento al quale tutti possonoe devono fare capo per portare consiglio esprimere critiche, possibilmentecostruttive. Chi volesse darci un aiutonel lavoro in sezione è fin d’ora benaccetto. E non aspetti la chiamataper essere coinvolto.

Giovanni Bongiovanni

segue da pag. 1

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In una calda ed accogliente at-mosfera natalizia si è tenuto

martedì 8 dicembre 2009, nellaChiesa del Gonfalone, il concertodei “Trust in Jesus” che ha fattoda cornice alla premiazione deivincitori del concorso fotografico.Il coro, magistralmente direttoda Roberto Beccaria, pianista,e da Maria Teresa Milano, vocesolista, ha interpretato in modosublime canti tradizionali e d’au-tore incentrati sul tema dellanotte santa e del mistero delNatale. La serata ha visto la par-tecipazione di un pubblico nu-merosissimo, attento e coinvoltonell’armonia della musica e delcanto. Davvero apprezzabili iltalento e la passione dei coristie dei loro direttori, che con fi-

nezza di sensibilità hanno saputocogliere e valorizzare le finalità del-l’incontro. Piace constatare il magicopotere della bellezza, che è trasver-sale nei vari ambiti della vita: è mo-tivo di gioia nell’arte e lo è altrettantonelle relazioni umane, quando trovala sua espressione nella solidarietàattiva e nell’apertura ai valori chearricchiscono la società. Non pos-siamo non convincerci che la nostraassociazione, quando è fedele agliobiettivi che si prefigge, riesce fa-cilmente ad imboccare la stradagiusta per realizzare questa testi-monianza di armonia.

Le parole del nostro Presidentein apertura della serata, oltre cheportare un fervido augurio per leimminenti festività natalizie, hannoben confermato lo spirito di servizioe di collaborazione che anima leiniziative promozionali della se-zione, soprattutto quando coin-volgono anche altre forme di vo-lontariato.

Un’avisina

Concerto di Natale dei “Trust in Jesus”Concerto di Natale dei “Trust in Jesus”Concerto di Natale dei “Trust in Jesus”Concerto di Natale dei “Trust in Jesus”Concerto di Natale dei “Trust in Jesus”Concerto di Natale dei “Trust in Jesus”Concerto di Natale dei “Trust in Jesus”Concerto di Natale dei “Trust in Jesus”

5 Manifestazioni

nel sangue. Il medico praticava allora una sempliceincisione in una vena e lasciava uscire mezzolitro od addirittura un litro di sangue con lasperanza di liberare il paziente dalla malattia. Lapratica del salasso divenne molto popolare tantoche l’incarico di effettuarlo fu dato addiritturaai barbieri la cui insegna a strisce bianche e rosseè nata proprio dall’antica consuetudine di ap-pendere fuori dalla porta le bende bagnate delsangue che avevano salassato! Questa praticaera spesso ripetuta molte volte fino a provocaregravi anemie e rendere i malati più deboli e vul-nerabili ad altre malattie.

Quando finalmente fu chiaro a tutti che togliereil sangue non aiutava a guarire nessun malato, imedici cominciarono a pensare che, forse, potevagiovare il contrario, cioè dare altro sangue aimalati. Nacque così la teoria della trasfusione.

I primi esperimenti in tal senso prevedevanol’assunzione di sangue per bocca. Marsilio Ficinonel De vita sana, longa et coelesti, pubblicato aFirenze nel 1489, raccomanda ai vecchi di “suggere”il sangue dei giovani allo scopo di ringiovanire.

La prima notizia di una presunta trasfusionerisale alla fine del 1400. Nel Diarium urbis di StefanoInfessura, si legge che, nella sua ultima malattia(1492), il papa Innocenzo VIII si lasciò indurre daun medico giudeo a tentare il rimedio della tra-sfusione di sangue, rimedio tante volte propostodai “ciurmadori” (maghi che procurano guarigionimiracolose), ma sino ad allora sperimentato solocon animali. Tre fanciulli dell’età di 10 anni furonouno dopo l’altro, dietro compenso, “[...] assoggettatialla operazione in cui dovevasi far passare il sanguedalle loro vene in quelle del vecchio Pontefice edil sangue di questi nelle vene di loro [...]”. Tutti etre i fanciulli morirono all’inizio della operazioneprobabilmente per l’introduzione di qualche bollad’aria nelle loro vene ed il Papa non guarì.

Il primo che parlò della trasfusione in modochiaro ed intellegibile, per quanto con scarsafiducia nella sua efficacia, fu Gerolamo Cardanoil quale nel 1558 così scriveva: “[...] vi sono alcuniche sperano di commutare il sangue con quellodi un giovane di buoni costumi che se ciò avvienesi commuteranno anche i costumi [...]”.

Molti studiosi moderni ritengono però che ilprimo ad avere messo in pratica questa innovazione

sia stato Peghello Magno, dottore in medicina eprofessore di matematica a Rostock, il quale nefa cenno nel suo Thesaurus rerum selectarumpubblicato nel 1604. Altri invece citano AndreaLibavius di Halle (1546 ‐1616) dottore in medicina,direttore e professore di ginnasio di Coburgo ilquale, in realtà, si è limitato nella sua Appendixnecessaria synthagmatis arcanorum chimicorum(1615) a narrare come un suo empirico conterraneogliene avesse fatto parola: “[...] presi due tubid’argento, introdurre il maschio nell’arteria deldonatore sano e la femmina in quella del recettoremalato, quindi mettere a contatto fra loro i duetubi [...]”, e come egli se ne fosse dichiarato avversoin quanto ̋ [...] degno dell’elleboro (cioè ciarlatano)chi ne avesse tentata la pratica [...]”.

È comunque accertato che la trasfusione uscìdall’empirismo per essere studiata sperimental-mente, con alterne vicende fino alla fine del XVIIIsecolo, solo dopo la più rivoluzionaria dellescoperte scientifiche in campo fisiologico: cioèla scoperta della circolazione del sangue che trovanell’inglese WILLIAM HARWEY, laureato a Padova,il suo descrittore (1628).

(1- continua nel prossimo numero)

segue da pag. 3

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6 Notizie varie

NUOVA APPARECCHIATURAPRESSO IL CENTRO RACCOLTA

AVIS DI FOSSANOAncora una volta, con la gene-

rosità e la rapidità che l’ha distintanegli anni, l’Unifarma, nella per-sona del suo AmministratoreDelegato dottor Giorgio Bonelli,facendosi integralmente caricodelle spese d’acquisto, è venutaincontro alle necessità della nostraAssociazione. Ed ancora una voltatutti gli avisini della sezione diFossano e dei Gruppi di Genola,Sant’Albano Stura, Salmour eTrinità vogliono pubblicamentemanifestare la loro gratitudine.

Da qualche settimana infatti ilCentro Raccolta dell’AVIS sitopresso l’Ospedale SS. Trinità diFossano è stato dotato di una nuo-va termosaldatrice per la chiusuraermetica delle sacche di sangue e di plasma. Tale apparecchiatura,

portatile e dotata di un sistemadi ricarica, dà una maggiore si-curezza alle operatrici sanitariee può essere utilizzata diretta-mente presso il donatore evitandodi portare al bancone la sacca pri-ma che questa venga chiusa er-meticamente. Sostituisce la vec-chia saldatrice da banco ormaiobsoleta e non più utilizzabilecon sicurezza.

Questa nuova dotazione, dopol’acquisto delle bilance pesa sac-che e l’istallazione quest’estatedei condizionatori, rende il nostroCentro Prelievi sempre più fun-zionale ed accogliente con l’au-spicio di donazioni sempre nu-mericamente in crescita.

NUOVI SOCI NEL DIRETTIVOL’Assemblea annuale dei soci svoltasi il 30 gennaio scorso ha approvatol’ingresso in seno al Direttivo, per cooptazione, di due nuovi componenti.Si tratta di Gianfranco Chionetti che svolgerà le mansioni di Tesorierein sostituzione di Giorgio Sanmorì, in quanto quest’ultimo ha da farquadrare ben altri conti avendo assunto importanti incarichi nellavita pubblica – come sicuramente sapete è stato nominato Presidentedell’Azienda speciale multiservizi – e non ha il tempo per seguire lanostra contabilità né possiamo pretendere di sottrarlo ulteriormentealla sua famiglia e di Fausto Frau al quale è stata affidata la gestionedel magazzino al posto di Anna Cravero.A Giorgio e ad Anna il nostro grazie per quanto hanno saputo fare eper quanto vorranno e potranno ancora fare nel futuro rispettivamentecome vice presidente e consigliere.

La nuova Casa dello studente è già una realtà. È stata costruita insoli 87 giorni e rappresenta il primo edificio di interesse pubblicoad essere stato realizzato a L’Aquila dopo il sisma. “Per tutti quelli

che ci hanno sostenuto - ha scritto Pasquale Colamartino, presidentedell’Avis regionale dell’Abruzzo - la ricostruzione della Casa dellostudente ha rappresentato la volontà di restituire alla nostra città unagrande speranza di rinascita e per molti giovani studenti un’azione

concreta per poter continuare a credere nel proprio futuro. L’Avis è statatra i grandi protagonisti che hanno consentito la realizzazione di questoimportantissimo obiettivo. L’impegno di tantissimi nostri volontari haconsentito in poco tempo di raccogliere una cifra davvero notevole cheil Consiglio Nazionale ha deciso di devolvere per l’acquisto degli arredi”.Anche l’Avis di Fossano - come ricorderete il Consiglio Direttivo dellanostra Sezione aveva deliberato di donare 5.000 € - ha contribuito inquest’opera di ricostruzione e sull’ultimo numero di AVIS-sos (Periodicod’informazione e cultura dell’Avis Nazionale) di dicembre 2009 sonogiunti i ringraziamenti da parte dell’Avis abruzzese.

UN GRAZIE DALL’ABRUZZO

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� AUGURIAlla donatrice Gabriella Ferrero e al marito Luca

Bellan per la nascita di Riccardo, estendiamo gliauguri al nonno donatore Giovanni Ferrero. Al do-natore Felice Baudino capogruppo di Trinità emembro del direttivo di sezione, per la nascita delnipote Lorenzo, figlio di Marco e Elena Roggero.Al donatore Gianluca Mirto e alla moglie Rosyaniper la nascita di Lucrezia, estendiamo gli augurialla nonna (bis) donatrice Lucia Ferrero. Alla do-natrice Erica Dogliani e al marito Oscar Gazzeraper la nascita di Irene, estendiamo gli auguri alnonno donatore Ambrogio Dogliani.

� LUTTIAl donatore Alessandro Carrena e alla moglie

Mariucciaper la scomparsa della suocera CaterinaBottasso.

7 Notizie dai Gruppi

� NASCITEÈ nato Marco. Congratulazioni vivissime al papà

Angelo Bertè. Auguri alla giovane mamma RominaTortone, ai nonni Maria Beatricee Giuseppee allazia Cristina Tortone per la nascita di Lorenzo.Accogliamo con gioia la nascita di Caterina, figliadel donatore Marco Fachino. Auguri festosi aGiovanni Gramaglia (Nini), fedele e generoso col-laboratore presso il Centro Raccolta Sangue, e a tuttii suoi famigliari per la nascita della nipotina Elena.

� LUTTIÈ mancato Attilio Sordello, donatore benemerito

(croce d’oro con 115 donazioni), per tanti annimembro del Direttivo di sezione e componente delConsiglio provinciale Avis. Uomo limpido e schietto,arguto ed affettuoso, ha perseguito sempre contenacia e dedizione i suoi obiettivi di generosità edi altruismo; generoso ed instancabile lavoratore(così lo ricordano i “veterani” dell’Avis fossanese),fu disponibile sia per ruoli di manovalanza, comeben dimostrò durante i lavori di sistemazione del-l’attuale sede inaugurata nel 1986, sia per prestazionidi raffinata competenza tecnica, come testimoniala pirografia realizzata sul quadro esposto in sedeche riproduce il mosaico custodito nella sede nazionaledell’Avis a Milano. A tutta la famiglia, in particolarealla cara signora Martina Silvano, che con tantoamore ha condiviso con Attilio l’impegno avisino,giungano le nostre più sentite condoglianze.

È mancata un’altra figura legata, per affetto, allamemoria storica dell’Avis fossanese: Gianni Viglietta,figlio del socio fondatore Carlo; fedele alla memoriapaterna, ha sempre seguito le vicende della sezionee ne ha sostenuto tante iniziative con generosità eamicizia. Lo ricordiamo con affetto e gratitudine.Siamo vicini a tutta la famiglia con profonda com-mozione.

Molti altri lutti, purtroppo, hanno colpito lefamiglie dei nostri avisini. Sono mancati: TeresaTesta ved. Ghillardi (medaglia d’oro). MariaBossolasco ved. Milano (medaglia d’oro). MarioArlotto (distintivo d’oro con fronde). Domenica

Tesio, mamma del donatore Michele Zorniotti.Margherita Barbero, mamma di Daniele Agosta,nostro donatore. Pietro Testa, papà della donatriceLidia. Sebastiano Panero, fratello dei donatoriGiovanni e Stefano. Anna Monasterolo, mammadel donatore Gian Franco Morra. Mario Gemesio,papà della donatrice Danila. Agnesina Rossaro,mamma di Guido Viglietta, donatore e generososostenitore della nostra associazione. Apprendiamo,infine, che è mancata la mamma della donatriceSusanna Cismondi.Agli avisini ed ai loro famigliarigiungano le più sentite condoglianze da tutti gliamici della sezione. Ricordiamo con stima ed affettoPietro Pettiti, deceduto recentemente: sociofondatore dell’Avis di Centallo, esemplare interpretedel valore umano e sociale della donazione,fu legatoalle figure “storiche” della nostra sezione da sentimentidi profonda amicizia. Ai suoi famigliari giunganole nostre sentite condoglianze.

� LAUREACi congratuliamo con Valeria Bogliotti, nostra

donatrice e collaboratrice, che ha conseguito lalaurea in Scienze infermieristiche presso l’Universitàdegli Studi di Torino. Mamma di tre vispe bambine,ha conciliato in questi anni l’amore per la famigliacon l’impegno nel lavoro e la concentrazione neglistudi. Auguri, cara Valeria, per una vita professionalecolma di soddisfazioni.

� OFFERTESono pervenute in sede, a sostegno delle attività

della sezione, le seguenti preziose offerte: MauroOlivero € 36 (per rinuncia a rimborso quota gitasociale); Vittoria Lamberti in memoria di GiuseppeVaira € 100; l’associazione Pescatori Avis € 250; ifratelli in suffragio di Michele Serra € 50; parentied amici in memoria di Teresa Testa ved. Ghillardi€ 250; il fratello, la sorella ed i nipoti in memoriadi Maria Bossolasco ved. Milano € 270; FlavioAmbrogio in memoria di Pietro Testa €50; i cognatiViale in memoria di Pietro Testa € 200. NicolaBallario € 50 per le attività della sezione. A favoredelle iniziative promozionali della sezione il sig.Mauro Racca di Savigliano ha offerto €50.

Il Consiglio Direttivo, a nome di tutta la sezione,ringrazia per il generoso gesto di solidarietà.

Brevi da FOSSANO � GRAZIELa signora Cinzia Monetto ha offerto un abbo-

namento annuale alla rivista “Oggi” per i “lettori”del Centro Raccolta Sangue. I donatori ringrazianoper la simpatica dimostrazione di amicizia.

Brevi da TRINITÀ

� NASCITEÈ nato Filippo Cerutti. Auguri al nonno Franco

e allo zio Luca, entrambi donatori. Davide Rinaudoè diventato papà di Mattia. Auguri vivissimi. Augurial donatore Adriano Paschetta, nonno di Miriam,figlia di Luisa e Marco Bonavia.

� LUTTISiamo vicini alla famiglia Cravero per il decesso

del papà Francesco di anni 83. Condoglianze al figlioPadre Giuseppe missionario in Columbia, al generoLuigi Mondinoed al nipote Daniele. Condoglianzeal donatore Giuseppe Vassallo e famiglia per lascomparsa della moglie Bruna Gosmar di anni 62.

Brevi da GENOLA

Negli ultimi tempi, si stan-no moltiplicando le per-

sone che scelgono di farsi ilpane in casa: non solo perridurre la spesa dal panet-tiere, ma soprattutto perché produrrepane per sé e per la propria famiglia èdavvero piacevole e può portare dellegrosse soddisfazioni. La scelta dellafarina, l’impasto, l’utilizzo del lievito(chimico o naturale), l’attesa della lie-vitazione, la cottura in forno, elettrico o,per chi può, a legna e poi, naturalmente,l’assaggio e il consumo durante il pasto:gesti semplici ma importanti, che ci ri-portano ai gesti usuali nelle famiglie diun tempo.

Sono molti i libri che aiutano e accom-pagnano coloro che desiderano cimentarsi in questa nuova

attività, ne segnaliamo alcuni:Voglia di pane di Anna Prandoni,

giornalista, e Sara Gianotti, cuoca esper-ta in panificazione, pubblicato da DeVecchi, spiega in modo semplice e ac-curato come fare il pane in casa, dallascelta degli ingredienti alle tecniche dilievitazione, ai vari tipi di cottura. Il testoè molto ricco di ricette, dal pane classico

a quello aromatizzato, dal pa-ne dolce alle focacce ed ai variutilizzi del pane in cucina, iltutto corredato da moltissimefotografie.

Il libro del pane di RobertoBagnera, AgriturismoEdizioni, è stampato su car-

tapaglia, la tradizionale carta da macellaio prodotta confoglie di mais, e ci conduce in un viaggio nelle tradizioniregionali italiane, e in quelle di molti paesi stranieri, attraversole varie ricette del pane. Per chi desidera un testo più “tecnico”,quasi professionale, segnaliamo Il manuale di panificazione(Hoepli editore) di Luigi Frati, docente nel settore alberghiero

e della ristorazione. E, per finire, Solo pane di JudyHendricks, Salanieditore: ricordandol’esperienza giova-nile di apprendistain una panetteria diun paesino francese,una donna ritrova sestessa e il proprio equi-librio attraverso la pas-sione per il pane.

CONSIGLI DI LETTURA

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Arduino Marco

AresePaolo

RivettiMarco

RoccaVlaerio

RodinòRosario

Testa Lidia

Trione Silvia

RegisMarco

BallarioAdriano

CraveroSimone

CavalloValentina

BoninoEnrico

DottaMarco

FavoleBruna

GalvagnoPaola

La FontanaClaudio

MellanoFaustino

MontaldoMatteo

NicolaMattia

PeirassoAurelio

BoeroGiulio

Bogetti Giacomo

LeonePietro

Lo ConteMarzia

PepinoDario

RattoSimona

LilliuMarco

DolceGiuseppe

CurtiLuca

LinguaMassimo

PARCHEGGIO GRATUITOPER I DONATORI

Ricordiamo ai donatoritesserati che ancora nonl’avessero fatto che èpossibile ritirare in sedeAvis, in orario di aper-tura, lo speciale passche consente il parcheg-gio gratuito in occasionedelle donazioni. Talepass è valido sia nellezone gialle riservate airesidenti, sia, gratuita-mente, nelle zone blu e può essere usato dalleore 8 alle ore 10 del mattino in cui si va a farela donazione. Ulteriori chiarimenti possonoessere chiesti al momento del ritiro.

8 Nuovi avisini - Avvisi

La primavera si avvicina

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