uil 29 gen 3 feb
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Carta Acquisti:la rivalutazione,tutti i requisitirichiestie la nuovamodulistica
a pag. 7
Al via le iscrizioniai corsi gratuitidel Cafdi Bari sullacompilazionedel modello 730
a pag. 5
Buoni serviziodi conciliazioneper l’accessoai servizidell’infanzia edell’adolescenza
a pag. 5
Giornale on-line a cura dell'Ufficio stampa della UIL di Puglia e di Bari, ad uso esclusivamente interno e gratuito. Redazione: Ufficio Stampa UIL di Puglia e di Bari.
Corso Alcide De Gasperi, 270 -70125 Bari, tel. 080.5648991 - Fax 080.5018967. Sito web http://www.uilpuglia.it. E-mail: [email protected]
La rivista d’informazionedella Uil di Puglia e di Bari
U I L PUGLIA
N F O R M A
Numero 87 - dal 29 Gennaio al 3 Febbraio 2013. Per ricevere via e-mail la rivista UIL PUGLIA INFORMA
inviate una mail con la posta elettronica di riferimento all’indirizzo: [email protected]
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UIL INFORMA
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“A distanza di anni, senza curarsi dei fatti che
puntualmente ne smentiscono le palesi bugie,
l’Assessore ai Trasporti regionale Minervini con-
tinua a sfoderare una poco invidiabile faccia di
bronzo sulla sorte degli aeroporti di Foggia e di
Taranto”.
Aldo Pugliese, Segretario Generale della UIL di
Puglia, ricorda come per “scelta espressa della
Regione Puglia, dell’assessorato competente e di
Aeroporti di Puglia si è deciso deliberatamente di
paralizzare l’attività dello scalo dauno e di quello
ionico, dirottando altrove risorse ad essi desti-
nate”. Pugliese, rispetto alla questione “Arlotta”
ritiene assurdo come “Minervini continui imper-
territo a raccontare la favola del servizio cargo,
magari con la speranza che qualche sprovveduto
possa ancora credergli. Favola vecchia di qualche
decennio, scritta su più di un piano regionale dei
trasporti, ma che, appunto, sempre favola resta,
visto che nella realtà nulla di tutto ciò è stato mai
praticamente realizzato. Prova ne è che le tante
richieste pervenute per l’utilizzo dello scalo ta-
rantino per il cargo siano state rispedite al mit-
tente con la motivazione che tale struttura è
stata destinata, sin dalla costruzione, al servizio
passeggeri e, pertanto, non possiede i requisiti
per la trasformazione in sito per lo svolgimento
delle attività di cargo”.
“Del resto – chiosa Pugliese – quella aeropor-
tuale, per Foggia e Grottaglie in particolare, è
un’attività che rappresenta l’emblema del falli-
mento della politica dei trasporti messa a punto
dalla Regione, che ha portato non solo all’inuti-
lizzo di uno scalo dalle potenzialità enormi come
Grottaglie, l’unico con una pista in grado di ga-
rantire atterraggio e decollo di aerei di grandi di-
mensioni come i Jumbo, non solo all’inattività di
un aeroporto vitale per settori come il turismo ed
il commercio per la provincia più estesa della Re-
gione qual è Foggia, ma più in generale a una to-
tale e inammissibile quarantena del territorio
regionale nei confronti del resto d’Italia e d’Eu-
ropa, resa tale da una rete stradale indegna e da
un servizio su binario praticamente inesistente.
Senza considerare la piattaforma portuale regio-
nale, che dovrebbe ergersi a ruolo di assoluta
protagonista nel contesto mediterraneo, propo-
nendosi come ponte ideale verso i mercati del-
l’Europa settentrionale. E che invece si ritrova
puntualmente a dover gestire situazioni a volte
paradossali che altro non comportano se non
perdite di terreno sempre più ampie nei confronti
dei porti nordeuropei e nordafricani. Distanza
che diventa sempre più complicato colmare, co-
stringendo le esportazioni locali a dover affron-
tare con un pesante handicap la concorrenza
europea e non”.
Il Segretario Generale della UIL regionale in-
vita dunque il prossimo Governo “a rilanciare, di
concerto con le parti sociali, un piano dei tra-
sporti credibile, che coniughi gli interessi dei cit-
tadini con quelli dei settori trainanti del tessuto
economico regionale, garantendo un diritto co-
stituzionalmente riconosciuto attraverso una rete
infrastrutturale che funga da volano ai trasporti
locali”.
“Foggia e Grottaglie dimenticateda Regione e Aeroporti di Puglia”
“La favola del servizio cargo per lo scalo ionico ormai è vecchia e non più credbile”
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“Il piano industriale della Natuzzi, che prevede
la chiusura, tra gli altri, degli stabilimenti di Gi-
nosa e Matera, rappresenta una chiara violazione
delle prerogative alla base dell’accordo di pro-
gramma per il mobile imbottito. Pertanto, stando
alle intenzioni manifestate dall’azienda, sa-
remmo costretti a non sottoscrivere tale ac-
cordo”.
Aldo Pugliese, Segretario Generale della UIL di
Puglia, ammette che “la contingenza economica
del settore, peraltro da sempre strategico per il
tessuto socio-economico barese e regionale, co-
stringe gli operatori a navigare in un mare di dif-
ficoltà.
Tuttavia – prosegue - sia le istituzioni che le
parti sociali hanno contribuito con impegno e co-
stante dedizione alla messa in campo risorse in-
genti per garantire la continuità dell’attività di
imprese leader come la Natuzzi. Questo improv-
viso dietrofront, che mette addirittura a rischio
(almeno) ulteriori 1300 posti di lavoro, invece del
reintegro dei 1500 lavoratori attualmente in
cassa integrazione, potrebbe rappresentare un
duro colpo di grazia per una zona che non ha an-
cora assorbito il colpo dell’ex Miroglio e che al-
l’orizzonte intravede la tragedia occupazionale
legata al caso-Ilva”.
Pugliese invita dunque la Natuzzi “a rivedere la
propria presa di posizione con maggiore razioci-
nio, senza facili scorciatoie che, come al solito,
finiscono per penalizzare i lavoratori, presen-
tando piuttosto un piano industriale meno dra-
stico e maggiormente condiviso con i sindacati e
con le istituzioni locali”.
“Natuzzi, no a scorciatoie chepenalizzano solo i lavoratori”
La chiusura di Ginosa e Matera potrebbe causare conseguenze nell’accordo coi sindacati
Dal 1° gennaio 2013 sono stati rivalutati i limiti di reddito familiare ai fini della cessa-
zione o riduzione della corresponsione degli assegni familiari nei confronti dei coltiva-
tori diretti, coloni, mezzadri e dei piccoli coltivatori diretti (ai quali continua ad
applicarsi la normativa sugli assegni familiari) e delle quote di maggiorazione di pen-
sione per i pensionati delle gestioni speciali per i lavoratori autonomi, nonché i limiti di
reddito mensili per l'accertamento del carico ai fini dei diritto agli assegni stessi.
Lo comunica l’Inps con circolare n. 150 del 28 dicembre 2012, precisando che sono
state aggiornate le relative le tabelle da applicare a decorrere dal 1° gennaio 2013.
Assegni familiari e quote di maggiorazionelimiti di reddito
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La UIL Fpl al Comune di Bari torna alla carica
per la questione relativa alle condizioni lavorative
degli assistenti sociali. Già tempo addietro la ca-
tegoria dei “poteri locali” aveva denunciato le dif-
ficoltà incontrate, con ormai preoccupante
frequenza, da tali lavoratori e lavoratrici dell’ente
locale del capoluogo. Tuttavia, nelle ultime ore,
la problematica si è riproposta prepotentemente,
a causa di un’aggressione, per fortuna senza
conseguenze gravi per l’assistente sociale di
turno, verificatasi nella sede della circoscrizione
di Palese.
Davide De Gregorio, Segretario cittadino della
UIL, si è fatto ovviamente portabandiera delle ri-
mostranze del sindacato (la UIL Fpl è peraltro la
sigla con maggiore rappresentanza al Comune di
Bari).
Qual è la reale situazione con cui devono
convivere gli assistenti sociali del Comune
di Bari?
La criticità risiede nel fatto che gli assistenti
sociali sono diventati il front office ufficioso di
una certa fascia di cittadini che si rivolge a loro
per un ventaglio incredibilmente ampio di motivi,
spesso e volentieri non di competenza degli as-
sistenti stessi. Addirittura, ultimamente, c’è chi
chiede lumi sulla cartella della Tarsu, pensando
che tali lavoratori possano sostituirsi agli spor-
telli preposti al servizio...
Però a quanto pare non si tratta solo di
difficoltà legate alle competenze lavorative.
Infatti. Purtroppo i luoghi di lavoro in cui gli as-
sistenti sociali si ritrovano a svolgere le proprie
mansioni si rivelano privi dei necessari standard
di sicurezza e vigilanza, prestando il fianco a rea-
zioni spropositate di qualche cittadino dall’animo
particolarmente surriscaldato.
E’ anche un problema strutturale.
Le sedi delle circoscrizioni non sono sempre
all’altezza di garantire l’incolumità degli assi-
stenti sociali. Prendete Palese, scanrio dell’ultima
aggressione: lo stesso presidente della circoscri-
zione, Michele De Giulio ha denunciato sulla
stampa che la stanza dedicata agli assistenti so-
ciali non ha vie di fuga, definendola una ‘trap-
pola’ per chi ci lavora.
Ad aggravare la situazione ci si mettono
poi gli organici estremamente ridotti ri-
spetto al servizio richiesto dal territorio.
Il Comune ha in carico 72 addetti tra assistenti
sociali ed educatori professionali, più un diri-
gente di Ripartizione e 5 di Circorscrizione. Ep-
pure la legge prescrive l’obbligo di un assistente
ogni 5mila abitanti, ma di fatto sul territorio ne
sono dislocati solo 50. In sostanza servirebbe
una riorganizzazione completa dei servizi sociali,
che oggi si fondano solo sulla buona volontà del
personale addetto. Una parte dei servizi è ero-
gata dagli uffici della Ripartizione del centro
città, parte dalle Circoscrizioni, per cui gli utenti
sono costretti a dividersi. Se a ciò si aggiunge la
cronica assenza di personale ed il taglio alle ri-
sorse, il risultato è una logica condizione diffusa
di malessere che finisce per scaricarsi sugli ad-
detti ai lavori.
Diffuso malessere che non si scarica solo
sugli assistenti sociali. Qualche giorno fa,
nel corso di un’assemblea sindacale ad hoc,
si è affrontato il tema dei dipendenti della
ripartizione Tributi del Comune di Bari,
chiamati anche loro a far fronte a una mole
di lavoro sempre più importante e a citta-
dini che arrivano agli sportelli spesso esa-
sperati.
Come detto, la gente arriva in Comune con gli
animi surriscaldati: un collega è stato aggredito,
tanto che da un paio di mesi è tornata in pianta
stabile all'ingresso dell'Economato la polizia mu-
nicipale. In certi uffici si fa un lavoro particolar-
mente delicato che richiede tempo e cura
nell'analisi dei singoli casi e nella soluzione dei
diversi problemi. Negli ultimi anni, poi, si è ag-
giunto il capitolo lotta all'evasione fiscale: una
battaglia assolutamente da condividere, che
porta e porterà solo benefici, economici e non, al
Comune di Bari. Epperò va da sé che vada con-
dotta con un personale numericamente ade-
guato.
“Il personale del Comune merita una maggiore tutela”
Davide De Gregorio: “I cittadini sono esasperati, ma non possono pagare gli addetti”
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pag. 5 Numero 87
Il CAF-UIL di Bari
organizza, presso la
propria sede di C.so
A. De Gasperi 270,
Corsi di Formazione
per la compilazione
delle dichiarazioni
dei redditi, in parti-
colare del Modello
730.
Durante i corsi sa-
ranno illustrate le
novità fiscali previ-
ste per il modello
730/2012. Saranno
trattate inoltre con
particolare atten-
zione le modalità per
le detrazioni degli
oneri al 19%: da
quelle relative al ri-
sparmio energetico
(installazione pan-
nelli solari, infissi,
sostituzione caldaia)
alle ristrutturazioni
edilizie. I corsi sa-
ranno tenuti dal re-
sponsabile fiscale del
centro servizi UIL
S.R.L. dott.ssa Maria Carella. La partecipazione
è completamente gratuita ed è aperta a tutti i
cittadini interessati, lavoratori e pensionati, ai
quali verrà data la possibilità di elaborare mo-
delli 730/2012. Ai
corsisti sarà conse-
gnato il materiale
didattico e al ter-
mine del corso un
attestato di parteci-
pazione.
Gli interessati
possono prenotarsi,
entro il 15 febbraio,
preferibilmente con
un e-mail ai se-
guenti indirizzi di
posta elettronica:
mariel lacarel laca-
– servizionline@uil-
puglia.it , oppure
telefonando al nu-
mero tel.
080/5010034 dalle
9,30 alle 13 e dalle
15,30 alle 17,30.
Il modello 730 per
l’anno 2013 è inol-
tre scaricabile sul
sito istituzionale
della UIL di Puglia
www.u i l pug l i a . i t ,
nell’area SERVIZI
ED ENTI COLLATERALI. Per ulteriori informa-
zioni in merito allo stesso, è possibile consul-
tare direttamente le sedi Caf e UIL Servizi sul
territorio regionale.
Corso di formazione Caf Bariper la compilazione 730
Aperto a tutti i cittadini, che riceveranno un attestato di partecipazione
E’ stato pubblicato dalla Regione Puglia l’avviso pubblico rivolto ai nuclei familiari per
la domanda di “Buoni servizio di conciliazione” per l’accesso ai servizi per l’infanzia e
l’adolescenza. Le famiglie interessate possono rivolgersi alle sedi CAF UIL sul territorio
regionale per informazioni in merito e per l’eleaborazione del modello ISEE propedeutico
alla presentazione della domanda.
“Buoni servizio di conciliazione” per l’accessoai servizi per l’infanzia e l’adolescenza
Mod. N.
CODICE FISCALE DEL CONTRIBUENTE (obbligatorio)
DATI DEL CONTRIBUENTE
BARRARE LA CASELLA
C = ConiugeF1 = Primo figlioF = FiglioA = AltroD = Figlio disabile
PRIMO FIGLIO
CODICE FISCALE(Il codice del coniuge va indicato anche se
non fiscalmente a carico)
MESI ACARICO % DETRAZIONE 100%
AFFIDAMENTO FIGLI
C
F1
F A D
D
1
2
3
MODELLO 730/2013 redditi 2012dichiarazione semplificata dei contribuenti che si avvalgono dell assistenza fiscale
COGNOME e NOME o DENOMINAZIONE
PROV. C.A.P.
CODICE SEDE
INDIRIZZO
CODICE FISCALE
(*) Barrare la casella se si tratta dello stesso terreno del rigo precedente
Dichiarante Coniugedichiarante
Rappresentanteo tutore
PREFISSO NUMERO
GIORNO ANNO
INDIRIZZO
C.A.P.
PROVINCIA (sigla)
PROVINCIA (sigla)
RESIDENZAANAGRAFICA
Da compilare solose variata dal1/1/2012 alla datadi presentazionedella dichiarazioneTELEFONO EPOSTA ELETTRONICADOMICILIO FISCALEAL 01/01/2012
TELEFONO
MESE
NUMERO DI TELEFONO / FAX
CONTRIBUENTECODICE FISCALE DEL RAPPRESENTANTE O TUTORE
Gli importi devono essere indicati in unità di Euro
CONIUGE
N.ORD.
REDDITODOMINICALE TITOLO REDDITO
AGRARIOPOSSESSO CANONE DI AFFITTO
IN REGIME VINCOLISTICOCASI
PARTICOLARIGIORNI %CONTINUAZIONE
(*)
1 2 3
4 5
6 7 8
A1
A2
A4
A5
,00
A6
A7
A8
MO
DEL
LO G
RATU
ITO
Dichiarazione presentata per la prima volta
COMUNE
COMUNE
COMUNE
PROVINCIA (sigla)DOMICILIO FISCALEAL 31/12/2012
DOMICILIO FISCALEAL 01/01/2013
genziantrate
COMUNE
Dichiarazione congiunta
TIPOLOGIA (Via, piazza, ecc.)
730 integrativo(vedere istruzioni)
Situazioniparticolari
Soggetto fiscalmente a carico di altri
DATA DELLA VARIAZIONE
1 2 3 4 75 8(barrare la relativa casella)STATO CIVILE CELIBE/NUBILE VEDOVO/A SEPARATO/A DIVORZIATO/A TUTELATO/A MINORECONIUGATO/A
GIORNO MESE ANNO
NUM. CIVICOTIPOLOGIA (Via, piazza, ecc.)
INDIRIZZO DI POSTA ELETTRONICAFRAZIONE
MINOREDI 3 ANNI
FRAZIONE
COMUNE
NUM. CIVICO
PROVINCIA (sigla)
COGNOME (per le donne indicare il cognome da nubile) NOME SESSO (M o F)
DATA DI NASCITA COMUNE (o Stato estero) DI NASCITA PROVINCIA (sigla)
INDIRIZZO DI POSTA ELETTRONICACELLULARE
FAMILIARI A CARICO Numero figli residenti all estero a carico del contribuente
1 4
F A D4
F A D5
PERCENTUALEULTERIOREDETRAZIONEPER FAMIGLIECON ALMENO4 FIGLI
2
3
5
7 86
DATI DEL SOSTITUTO D IMPOSTA CHE EFFETTUERA IL CONGUAGLIO In caso di dichiarazione congiunta indicare i dati solo nel modello del dichiarante
ESENZIONEIMU
,00 ,00
,00
,00
,00
,00
,00
,00
,00
,00 ,00
,00 ,00
,00 ,00
,00 ,00
,00 ,00
,00 ,00
,00 ,00
9QUADRO A REDDITI DEI TERRENI
A3
COLTIVATOREDIRETTO
O IAP
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“Le tragedie della seconda guerra mondiale sonouguali ad ogni latitudine e sotto ogni bandiera”: èquanto sostiene il segretario generale della Uil di Pu-glia e di Bari, Aldo Pugliese, che ha scritto una letteraaperta al presidente del Consiglio regionale, OnofrioIntrona.
Il riferimento è alla scelta di commemorare il 7 feb-braio con la Giornata della Memoria, la tragedia con-sumatasi nei campi di concentramento nazisti, ma dinon fare nulla per commemorare tre giorni dopo (il 10febbraio) la Giornata del Ricordo, che onora la memo-ria delle circa diecimila persone che tra il 1943 ed il1945 vennero torturate ed uccise nelle foibe carsichedai comunisti jugoslavi di Tito.
Pugliese ricorda che “è una legge dello Stato, la 92del 30 marzo ’94 ad istituirla” e che “la Puglia fu metadi quella migrazione: Bari, Altamura, Brindisi, Tarantoed altre località furono punti di riferimento talmenteimportanti che gran parte di quegli esuli decisero distabilirsi definitivamente nella nostra terra. Sono fa-miglie che hanno trovato accoglienza e che hannoavuto la possibilità di voltare pagina, diventano pu-gliesi a tutti gli effetti, ma senza mai dimenticare leproprie radici”.
Nell’invitare il Consiglio regionale a restituire “paridignità” alle vittime di ogni tragedia, il segretario dellaUil chiede al presidente Introna se non ritenga “dove-roso custodire, valorizzare e tramandare alle futuregenerazioni la storia, l’identità e la cultura, di Fiumani,Istriani e Dalmati di carattere italiano”.
Definendo la tragedia delle foibe “una delle paginepiù nere della storia del XX secolo”, Pugliese concludericordando che “la Puglia, terra di accoglienza per con-solidata tradizione, non può trattare da “vittime diserie B” coloro che sono stati trucidati nelle foibe car-siche dai comunisti jugoslavi di Tito. Ed ecco perchéci aspettiamo che il Consiglio regionale faccia la suaparte per spiegare ai nostri giovani cosa accadde inquegli anni terribili in cui il male e la crudeltà nonhanno avuto bandiera”.
Pubblichiamo di seguito la lettera integrale in-viata dal Segretario Generale della UIL di Pugliae di Bari, Aldo Pugliese, al Presidente del Consi-glio Generale Onofrio Introna. La lettera è di-sponibile anche sul sito www.uilpuglia.it
Egregio Presidente,abbiamo appreso, e ovviamente apprezzato e con-
diviso, dell’iniziativa del Consiglio regionale della Pu-glia, in collaborazione con l’IPSAIC (Istituto PuglieseStoria Antifascismo e Italia Contemporanea) e il Par-lamento regionale dei Giovani, che ha organizzato pergiovedì 7 febbraio, alle 10, il Giorno della Memoria.
Il fatto che siano stati invitate soprattutto le scola-resche per parlare dei pugliesi militari e civili deportatinei campi di concentramento nazisti è sicuramente
positivo perché si contribuisce a spiegare e far com-prendere ai giovani la tragedia della Seconda GuerraMondiale.
Allo stesso modo siamo dispiaciuti che non sia stataorganizzata una simile iniziativa anche il 10 di feb-braio: data altrettanto importante e consegnata agliannali come una delle pagine più nere della storia delXX secolo. Ci riferiamo alla Giornata del Ricordo, cheonora la memoria delle circa diecimila persone che trail 1943 ed il 1945 vennero torturate ed uccise nellefoibe carsiche dai comunisti jugoslavi di Tito.
Ogni anno, la Uil di Puglia celebra il dramma e latragedia di quattrocentomila Istriani, Fiumani e Dal-mati a cui furono strappati in modo violento le terre,i beni, in qualche caso addirittura i loro cari; lo fac-ciamo con un simbolico minuto di silenzio a cui spessohanno spontaneamente partecipato semplici cittadini,che nulla hanno avuto in comune con questa vicenda.
Come certamente Lei sa, una legge dello Stato, lanr. 92 del 30 marzo 2004, riconosce il 10 febbraioquale Giorno del ricordo.
Saprà anche che il trattato di pace firmato a Parigiil 10 febbraio ’47 segnò definitivamente la sorte deiterritori orientali adriatici e fino al 1955 gli esuli ab-bandonarono ogni bene per raggiungere l’Italia. LaPuglia fu meta di quella migrazione: Bari, Altamura,Brindisi, Taranto ed altre località furono punti di rife-rimento talmente importanti che gran parte di quegliesuli decisero di stabilirsi definitivamente nella nostraterra. Sono famiglie che hanno trovato accoglienza eche hanno avuto la possibilità di voltare pagina, di-ventano pugliesi a tutti gli effetti, ma senza mai di-menticare le proprie radici.
Non a caso ogni anno, il 10 di febbraio, queste co-munità si riuniscono per celebrare quella immane tra-gedia.
Riteniamo perciò che sia doveroso custodire, valo-rizzare e tramandare alle future generazioni la storia,l’identità e la cultura, di Istriani, Fiumani e Dalmati dicarattere italiano.
Ecco perché riteniamo oggi più che mai opportunocommemorare, oltre al Giorno della Memoria, ancheil Giorno del Ricordo, per il semplice fatto che chi sof-fre e viene perseguitato deve avere pari dignità a ognilatitudine. La Puglia, terra di accoglienza per consoli-data tradizione, non può trattare da “vittime di serieB” coloro che sono stati trucidati nelle foibe carsichedai comunisti jugoslavi di Tito. Ed ecco perché ciaspettiamo che il Consiglio regionale faccia la suaparte per spiegare ai giovani pugliesi cosa accadde inquegli anni terribili in cui il male e la crudeltà nonhanno avuto bandiera.
Il Segretario Generaledella UIL di Puglia e di Bari
Aldo Pugliese
“Un degno ricordo anchealle vittime delle Foibe”
Il Segretario Generale della UIL di Puglia e di Bari, Aldo Pugliese, scrive al Presidente Introna
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UIL INFORMA
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A seguito dell’indice di perequazione automatica dei
trattamenti pensionistici a carico dell’assicurazione ge-
nerale obbligatoria, ogni anno le soglie reddituali ed ISEE
per beneficiare della carta acquisti subiscono una rivalu-
tazione. I nuovi requisiti reddituali ed ISEE in vigore dal
1° gennaio 2013 sono i seguenti :
• soggetti con età superiore a 65 anni, ma inferiore a
70 anni: trattamenti pensionistici o assistenziali di im-
porto inferiore a 6.701,34 euro all’anno, anziché
6.499,82 euro;
• soggetti con età pari o superiore a 70 anni: tratta-
menti pensionistici o assistenziali di importo inferiore a
8.935,12 euro all’anno, anziché 8.666,43 euro;
• attestazione ISEE, in corso di validità, inferiore a
6.701,34 euro, anziché 6.499,82 euro.
Per stampare la nuova modulistica da utilizzare per ri-
chiedere il beneficio in argomento basta collegarsi al sito
www.uilpuglia.it e registrarsi al sito di supporto.
Carta Acquisti, rivalutazionerequisiti e nuova modulistica
Con l’entrata in vigore dei nuovi ammortizzatori sociali, introdotti dalla riforma del mercato del
lavoro (Legge 28 giugno 2012, n. 92) e confermati dalla Legge di stabilità 2013 (Legge 24 dicem-
bre 2012, n. 228), da gennaio 2013 cambiano le tutele per tutti i lavoratori dipendenti. La riforma
si fonda su due pilastri, l’Aspi (Assicurazione sociale per l’impiego) ed i fondi di solidarietà bilate-
rali, per i quali il Governo si è impegnato con la legge di stabilità a garantire risorse. L’Aspi e la
mini-Aspi (Assicurazione sociale per trattamenti brevi) dal 1° gennaio 2013 hanno sostituito l’in-
dennità di disoccupazione e saranno più generose della vecchia disoccupazione e mobilità; tali
assicurazioni verranno finanziate, tra l’altro, dal nuovo “contributo di licenziamento” introdotto
dalla suddetta riforma. Dal provvedimento si rileva che nei casi di interruzione di un rapporto di
lavoro a tempo indeterminato, successivo al 1° gennaio 2013, per causa diversa dalle dimissioni
o risoluzione consensuale, quindi, nei casi in cui il lavoratore abbia perduto involontariamente la
propria occupazione, il datore di lavoro dovrà versare un “contributo di licenziamento” che si ag-
giungerà alle altre competenze da liquidare al lavoratore in fase di risoluzione del rapporto di la-
voro, quali trattamento di fine rapporto, ratei tredicesima, ecc.. La legge di stabilità prevede che
l’importo dell’indennità sia pari al 41 per cento del massimale mensile previsto da Aspi per ogni
anno di anzianità lavorativa negli ultimi tre anni e fino ad un massimo di tre anni, ossia per un im-
porto complessivo non superiore a circa euro 1.450, indipendentemente dalle ore lavorative pre-
viste contrattualmente, sia che il lavoratore lavori 24 ore al giorno sia che lavori un paio di ore a
settimana. Nel caso in cui l’anzianità di servizio fosse inferiore all’anno, andranno conteggiati solo
i mesi effettivamente lavorati, ad esempio sei mesi di anzianità comporterebbero una indennità
di circa euro 242,00.
La riforma riguarda tutti i lavoratori dipendenti, pertanto, coinvolge anche i lavoratori del settore
domestico (colf e badanti), aggravando ulteriormente le spese sostenute dalle famiglie che si av-
valgono dell’aiuto di un collaboratore domestico e/o familiare. Il contributo di licenziamento pre-
visto dalla riforma è dovuto anche nei casi di licenziamento per giusta causa o giustificato motivo,
ad esempio se il lavoratore si assenta ingiustificatamente dal posto di lavoro o ruba in casa, e
dovrà essere versato all’INPS. A sollevare il caso è l’Associazione sindacale fra datori di lavoro
dei collaboratori familiari (Assindatacolf) che ha chiesto, in diversi incontri intercorsi con l’INPS,
l’eliminazione e/o correzione del contributo in argomento relativamente al settore domestico;
tuttavia, al momento non è stata data contezza di una soluzione alla questione. In attesa di chia-
rimenti e precisazioni sull’argomento da parte dell’Ente, nonché delle eventuali modalità operative
per effettuare il versamento in oggetto, Vi invitiamo, al fine di fornire un servizio sempre rivolto
alla qualità ed all’attenzione del contribuente, ad informare correttamente ogni singolo contri-
buente sulla normativa in essere.
Colf e badanti, contributo di licenziamento
pag.8
UIL INFORMA
pag.8 Numero 87
‘’L’emanazione di una specifica direttiva del Mini-
stero del Lavoro e delle Politiche Sociali che possa
dare espressamente agli Enti locali l’indicazione sulla
concessione dell’assegno familiare anche ai cittadini
non comunitari ‘soggiornanti di lungo periodo’’’.
E’ questa la richiesta contenuta nella lettera che il
Presidente dell’Anci, Graziano Delrio ha inviato al Sot-
tosegretario Maria Cecilia Guerra. Dopo aver richia-
mato le normative che stabiliscono la concessione
dell’assegno a favore dei nuclei familiari composti da
cittadini italiani, estese poi anche ai nuclei ‘’nei quali
il richiedente sia cittadino di un Paese facente parte
dell’Unione Europea’’ Delrio evidenzia i contenuti di
una Direttiva europea che prevede ‘’che il ‘soggior-
nante di lungo periodo’ goda dello stesso trattamento
del cittadino nazionale per quanto riguarda le presta-
zioni sociali, l’assistenza sociale e la protezione so-
ciale’’. ‘’Tutto ciò premesso – aggiunge – i Comuni si
trovano a tutt’oggi di fronte al dilemma se riconoscere
la provvidenza anche ai cittadini non comunitari ‘sog-
giornanti di lungo periodo’, in assenza di una formale
direttiva del Ministero competente e rischiando even-
tuali responsabilità erariali, o negare la concessione
basandosi sul mero dato testuale, pagando con ogni
probabilità le spese legali di soccombenza per com-
portamento razzista e discriminatorio assunto in vio-
lazione della Direttiva UE sopra citata’’.
Da qui la richiesta dell’emanazione di specifiche di-
rettive da parte del Ministero ‘’per evitare che i Co-
muni incorrano nelle spese legali legate ad eventuali
contenziosi in relazione ad azioni giudiziarie anti-di-
scriminazioni promosse da cittadini stranieri oppure,
in caso di concessione del contributo, in possibili pro-
cedimenti dinnanzi alla Corte dei Conti per asseriti
danni erariali’’. E' quanto rende noto un comunicato
dell'Anci.
ANCI a Ministero del Lavoro:chiarire su assegni familiari
a cittadini stranieri
“La prospettiva, inspiegabile e per certi versi assurda, sarebbe quella di registrare un numerodi dirigenti scolastici superiore a quello delle scuole deliberate dalla Giunta regionale. Il che, tra-dotto, significherebbe un grave danno per i vincitori del concorso per dirigenti scolastici e la per-manenza in stato di esubero di tanti Dsga. Sarebbe opportuno che la Regione corresse quantoprima ai ripari, onde evitare la perdita di altri posti di lavoro, una vera e propria piaga in un mo-mento delicato, dal punto di vista occupazionale, come l’attuale”.
Gianni Verga, Segretario Generale della UIL Scuola Puglia, chiarisce come la delibera regionalesul dimensionamento scolastico “non soddisfi affatto il sindacato”.
“Qualche giorno fa – ricorda Verga – avevamo inviato una nota all’assessore Sasso invitandolaa intervenire tempestivamente sulle scuole sovradimensionate, così come si era impegnata a farenel luglio scorso, opportunamente sollecitata dalla Uil Scuola, a seguito della sentenza della CorteCostituzionale, al fine di rispondere al parametro della media di 900 alunni contenuto nelle lineedi indirizzo. L'impegno del Governo è quello di superare il comma 5 dell'art. 19 della Legge Finan-ziaria del 2011, norma che prevede l'impossibilita di assegnare il DS e DSGA alle scuole sottodi-mensionate al parametro 600. Alla Regione Puglia spetterebbero, in base alla popolazionescolastica, 702 D.S. e DSGA olte 6 CPIA. Le decisioni assunte dalla Giunta regionale prevedereb-bero, invece, soltanto 701 scuole a fronte delle possibili 712. Si prospettano, quindi, 686 istitutidel primo e secondo ciclo e 15 CPIA, questi ultimi di attivazione ancora incerta”.
Verga annuncia infine “una mobilitazione dei lavoratori della scuola qualora il piano di dimen-sionamento non sarà rivisto attraverso un intervento unilaterale e decisivo della Regione, cui èdemandata la responsabilità in materia, anche in assenza di proposte da parte dell’ente locale.Attualmente, infatti, esistono istituti con oltre 1400 alunni, quando invece le linee di indirizzo re-gionali dettano un tetto massimo di 1200. In queste condizioni diventa impossibile garantire latutela dei posti di lavoro, nonché un’offerta formativa competitiva e di qualità”.
UIL Scuola Puglia: “Piano di dimensionamentonull’affatto convincente: pronti alla mobilitazione”
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UIL INFORMA
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L’Associazione dei consumatori provinciale, l’Adoc, esprime soddisfazione per l’esito della vertenza relativaalle migliaia di avvisi di accertamento Tarsu per i quali l’amministrazione comunale di Brindisi ha adottato gliopportuni i provvedimenti. A giusta ragione, l’Adoc ritiene di aver svolto un ruolo centrale nell’aver rappresen-tato i legittimi interessi di oltre duemiladuecento contribuenti brindisini alle prese con le richieste di pagamentoper omessa dichiarazione o rettifica dei riferimenti catastali. Altri cinquemilaottocento avvisi sono in arrivo perun totale di oltre ottomila. Se da una parte è giusta l’azione di recupero, anche per un principio di equitàfiscale e che permetta una qualità dei servizi più accettabili, dall’altra non si poteva trascurare le gravi soffe-renze economiche subite dalle famiglie ed una serie di concause che hanno comunque originato situazionianomale radicate nel tempo ed oggetto di accertamento.
Venendo alle richieste avanzate dall’Adoc e fatte proprie dall’amministrazione, è stato garantito il potenzia-mento del front–office ed un’assistenza tecnica rivolta ai cittadini, non solo per le informazioni, ma anche perdare quel giusto supporto per la soluzione di specifiche problematiche come nel caso della revisione delle su-perfici catastali. Nello specifico in caso di discordanza tra quanto contestato e situazioni reali i contribuentipossono compilare apposita istanza disponibile presso gli sportelli del concessionario ABACO il quale si faràcarico della trasmissione della rettifica dei dati all’agenzia del territorio. La procedura sospende i termini di de-correnza per i pagamenti e prevede un impegno dell’agenzia del territorio per l’effettuazione delle eventualicorrezioni entro sessanta giorni. In riferimento ai pagamenti originariamente previsti in un’unica soluzione,entro ed esclusivamente nei sessanta giorni pena l’applicazione di ulteriori sanzioni ed interessi, è stata otte-nuta la rateizzazione del dovuto o accertato secondo una tabella (vedi allegato) con l’applicazione degli aggravial minimo.
Ai contribuenti, fermo restando quanto messo a disposizione, l’associazione consiglia, comunque, di verificarela correttezza dei dati riportati negli avvisi e tutto quanto necessario ai fini della validità della richiesta di pa-gamento, al fine di evitare nuovi errori.
“Quanto ottenuto – afferma il presidente dell’Adoc provinciale, Giuseppe Zippo -, è il frutto di un confrontoe di un’apertura positiva da parte dell’amministrazione comunale, rappresentata dal Sindaco Consales. Inquesto caso, si è dimostrato di voler uscire dai consueti ed ormai superati schemi burocratici che hanno creatoin passato solo disaffezione e disagi, e non solo economici per i contribuenti. Un buon auspicio per il futuro”.
Centinaia di cittadini, per lo più residenti nei
quartieri La Rosa e Paradiso di Brindisi, stanno
segnalando all’Adoc l’arrivo degli avvisi di paga-
mento inviati loro dall’Acquedotto Pugliese e tesi
a recuperare quote pregresse relative al servizio
di fognatura e depurazione. Le richieste avanzate
fanno riferimento al D.Lgs. 152/2006 art.155 che
modifica le modalità di calcolo ed applicazione
della quota di tariffa riferita al servizio di allonta-
namento liquami e di depurazione reflui stabi-
lendo che è dovuta dagli utenti allacciati alla rete
fognante sulla scorta dei volumi di acqua forniti,
prelevati o comunque accumulati. Nelle missive,
inoltre, non è dato sapere se nelle fatturazioni sa-
ranno applicati oneri ed interessi o comunque se
si è tenuto conto di possibili situazioni che pos-
sono aver influito sulla fruizione del servizio. Dalla
sede dell’Adoc brindisina immaginano, ad esem-
pio, se fra i destinatari risultano coloro i quali
hanno subito perdite in linea.
In ogni caso l’Adoc provinciale è intervenuta
presso l’AQP chiedendo lumi ma, soprattutto, un
incontro urgente al fine di affrontare l’argomento
con lo scopo di verificare la legittimità di quanto
richiesto e per evitare ulteriori esborsi per
l’utenza già di per sé in seria difficoltà economica.
Integrazione tariffaria per serviziodepurazione: l’Adoc chiede lumi
La sede di Brindisi si rivolge direttamente all’Acquedotto Pugliese per chiarimenti
Chiusa la vertenza TarsuSoddisfazione dell’Adoc Brindisi
“Frutto di un confronto e di un’apertura positiva da parte dell’amministrazione comunale”
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UIL INFORMA
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COMUNICATO DEL SEGRETARIO GENERALE
UIL PUGLIA INFORMA RAPPRESENTA, PER LA
NOSTRA ORGANIZZAZIONE, UNO STRUMENTO
DI COMUNICAZIONE DI FONDAMENTALE
IMPORTANZA. PERTANTO VI INVITIAMO
A DIFFONDERE VIA E-MAIL LA RIVISTA
ALL’INTERNO DELLE SINGOLE CATEGORIE, TRA
GLI RSU E TRA GLI ISCRITTI. IN
ALTERNATIVA, E’ POSSIBILE COMUNICARE LE
E-MAIL A [email protected], CHE
SI INCARICHERA’ DI EFFETTUARE
LA SPEDIZIONE ON-LINE. VI RICORDIAMO DI
STAMPARE ALCUNE COPIE IN CARTACEO DA POTER
DISTRIBUIRE NELLE SEDI PERTINENTI.
SICURI DELLA VOSTRA COLLABORAZIONE
IL SEGRETARIO GENERALE
ALDO PUGLIESE