un anno di "moeche "
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UN ANNO DI MOECHETRANSCRIPT
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********************************************************************************N° 0 – Venezia 25 Aprile 2008 Mensile di Venessia.com
MOECHE
Perché Moeche ?Nasce il periodico di venessia.com con il numero 0 che oggi inauguriamo Moeche che prende il nome dal piatto tipico della tradizione culinaria veneziana.
Abbiamo scelto Moeche per diversi motivi in primis perché le moeche sono un piatto unico nella tradizione culinaria mondiale, un’invenzione veneziana che non ha paragoni in altre cucine. Moeche che si pescano proprio in questa periodo in cui nasce questo nuovissimo mensile di venessia.com . Moeche perché l’effige del Leone in moeca è una delle più famose rappresentazioni di Venezia.
Ma non solo. Moeche anche per sottolineare la caratteristica tipica della civiltà di Venezia il gusto per la buona tavola ed il buon vivere, caratteristica che ha sempre contraddistinto venessia.com come gruppo di amici che amano discutere e ritrovarsi assieme nel più tradizionale dei modi veneti: davanti a “un’ombra” di vino ed ad un buon “ cicheto “.
Moeche perché ci ricorda le nostre radici più autentiche e le nostre tradizioni più antiche: le fatiche della pesca e la semplice ma dura vita dei nostri avi.
Moeche perché tutto ciò che viene a contatto con l’aria e la vita salmastra in laguna cambia, come i granchi nel periodo di muta, si trasforma e diventa altro. Venezia fedele alla sua tradizione bizantina rende tutto più complicato di come sembra in apparenza.Sarà la luce, sarà il salmastro, sarà l’aria, sarà l’umidità….
Moeche perché venessia.com da sempre si augura che per i veneziani del 2000 sia giunta l’ora della muta, il momento di cambiare corazza, abbandonando vecchi rituali e luoghi comuni, prendendo in mano il proprio destino, sicuri della propria forza e orgogliosi della nostra diversità contro ogni stereotipo contro le vecchie esauste logiche localistiche inadatte a interpretare il cambiamento globale che ci circonda come le acque lagunari.
Davide
Venessia.com è il nome che ormai per tutti in città indica un gruppo di amici veneziani, aggregatosi attorno al lavoro fatto sul sito internet da Stefano il nostro webmaster. Il nostro stile è un mix di ironia goliardica e attivismo civico.
Il nostro è un gruppo pluralista, democratico e trasversale, lo possiamo definire intergenerazionale, al cui interno qualsiasi cittadino può avere il proprio spazio esprimendo la sua opinione e può contribuire portando le proprie proposte indipendentemente dalle sue idee politiche, dalla sua professione e dal suo grado di istruzione.In Venessia.com troviamo gomito a gomito commercianti con infermieri, gondolieri con albergatori, lavoratori dipendenti e studenti, pensionati con politici. Dal 2000 venessia.com rappresenta una finestra su Venezia, sulla sua vita quotidiana, sui suoi problemi e le sue contraddizioni.Abbiamo la fortuna di vivere in una città unica ma siamo coscienti che ha enormi problemi.
Venessia.com ha creato un agorà vivace e colorato, un luogo virtuale che sfrutta le potenzialità della rete : si discute, si litiga, si propone e si organizzano eventi .
Numero 0 - MOECHE - numero 0
Il periodico on line di Venessia.com sta nascendo!
Troverete rubriche e speciali dedicati alla vita veneziana, news, aggiornamenti, segnalazioni, sms.
Attraverso MOECHE vi terremo aggiornati sulle iniziative di venessia.com
Moeche verrà inviato mensilmente a tutti gli iscritti a venessia.com e a quanti ne faranno richiesta via e-mail in formato pdf.
Se volete contribuire con qualche vostro scritto scrivete a :
Per mandare sms che verranno pubblicati dopo il vaglio della redazione inviarli a:
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Storie di Venessia.com Il contatore dei veneziani Abbiamo ideato e realizzato l'operazione contatore degli abitanti di Venezia per inchiodare alla cruda realtà i cittadini. Il titolare della farmacia Morelli , Andrea, ci ha gentilmente offerto un po' di spazio per questa simbolica iniziativa che crediamo sia un monito contro il noto esodo dei veneziani dalla loro Città. Lo spopolamento è una notizia che appare forse una volta all'anno sui giornali ma poi viene dimenticata, ormai sembra che l’opinione pubblica sia abituata all’inevitabilità della perdita di abitanti a Venezia, un problema grave che non viene affrontato come si dovrebbe per la sua urgenza. Il contatore degli abitanti funge altresì da monito verso la nostra amministrazione che spende soldi per ponti inutili e costosi, funivie, ovovie e trenini altrettanto inutili o per progetti infiniti, mentre per la casa si investe poco rispetto all’urgenza del problema spopolamento. Il giorno dell’inaugurazione (10 marzo 2008) eravamo 60.720 oggi a quasi un mese di distanza siamo 60.675 ovvero 45 abitanti in meno di questo passo a fine anno Venezia avrà perso altri 500 abitanti: un trend impressionante. Il contatore quotidianamente ricorda a cittadini e amministratori che i 20 milioni di euro spesi per il Ponte di Calatrava potevano essere utilizzati per far restare in città almeno 70 famiglie che invece hanno dovuto lasciare la città per l’impossibilità di trovare casa. Vogliamo anche sottolineare che è urgentissimo intervenire sul tema della residenzialità: qualsiasi città muore senza i suoi abitanti, Venezia che ha tradizioni antichissime e una storia millenaria ancora di più. LINK Il posizionamento del "nissioeto", al posto di quello originale, sul ponte di San Giovanni Grisostomo. Ponte che vorremo chiamare "ponte dei Zogàtoi" per la presenza decennale di uno dei più famosi negozi di giocattoli della città ora sparito. LINKLa lenzuolata. Il posizionamento di una lenzuolo da record lungo la riva degli Schiavoni, calle Larga XXII Marzo e Strada Nuova contro l'abusivismo. LINK . La protesta del quarto ponte sul Canal Grande. Un grande spreco. L'eco della nostra protesta è finita nei giornali di tutto il mondo. Dal New York Times al Daily Telegraph. LINK LINK2 LINK3 LINK4
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Facce da Venessia.com
La Redazione di MOECHE:*Stefano Soffiato**Davide Ubizzo*
*Massimo Fadalti**Matteo Secchi**Dario Busetto**Giulia Zambon**Beata Secchi*
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“Moéca è il nome che i veneziani hanno dato al granchio verde della specie Carcinus moenas, quando esso arriva
al culmine della fase di muta, con la perdita della sua corazza e prima che, in poche ore, a contatto con l’acqua
salmastra o salata, se la ricostruisca. È in queste poche ore che la moéca diventa una preziosa leccornia, una
specialità della sola cucina veneziana e la sua storia è ancora per molti assai misteriosa, nonostante le moéche
abbiano conosciuto un boom nei consumi a partire dall’ultimo dopoguerra. La tradizione delle moéche è presente
soprattutto a Burano, dove operano alcune decine di famiglie di pescatori di laguna che continuano ad usare il
tradizionale apparato tecnico delle reti da posta. In verità questa tradizione inizia solo dopo la metà del secolo
scorso perché prima, e per ben due secoli, la “produzione” di questo stranissimo granchio era un segreto
professionale dei moecanti di Chioggia, scoperto grazie alla furbizia e alla costanza dei pescatori di Burano. “
( tratto da : www2.regione.veneto.it/videoinf/rurale/prodotti/moeche.htm)
“Chi detiene il potere ha bisogno che le persone siano affette da tristezza “. B. Spinoza ********************************************************************************N° 1 – Venezia 25 Maggio 2008 Mensile di Venessia.com
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LA COMUNE DI VENEZIALA COMUNE DI VENEZIA
Nel 1994, all’alba delle giunte di centrosinistra Cacciari / Costa, Venezia contava 72.037 abitanti oggi ne ha 60.703, un saldo negativo di 11.334 abitanti persi: un triste primato.Venezia è piena di enormi contraddizioni che provocano disorientamento e rabbia nei cittadini che assistono sbalorditi agli atti di una amministrazione che sembra sempre più indifferente ai reali problemi delle persone comuni ma è incredibilmente accorta verso minoranze di vario tipo. Moeche ospita questo mese la storia di Andrea ed Elisa che con i loro figli inseguono il sogno di poter avere una casa nella loro città, è una storia emblematica per il tema a noi caro della residenzialità. La casa, che come ricorda Andrea citando John Ruskin, è o meglio dovrebbe essere “ il luogo della pace; il rifugio, non soltanto da ogni torto, ma anche da ogni paura, dubbio e discordia. “ ma che a Venezia diventa incubo, ossessione, disagio: problema. La famiglia Tripodi per 20 euro di reddito non riesce, pur avendone diritto, a vedersi assegnare un’abitazione. Eppure anche il Parlamento Europeo nel ormai lontano 1999 diceva che : “la popolazione di Venezia Laguna sta diminuendo ad un ritmo assai più elevato di qualsiasi altra città europea tanto che gli abitanti di Venezia, che nel 1951 ammontavano a 171.000, oggi sono poco più di 60.000, di cui un quarto di età superiore ai 65 anni, più di 10.000 abitazioni risultano vuote e molte altre sono abbandonate. “Il comune però riesce a stanziare 2,8 milioni di euro per costruire un nuovo campo per i sinti di Via Vallenari a Mestre. Da una parte una giovane coppia di cittadini che fatica per vedere riconosciuti i propri diritti da un’altra una minoranza si vede elargire stanziamenti e case. Ma abbiamo altri esempi anche molto recenti della schizofrenia dell’attuale maggioranza veneziana che lascia senza lavoro 19 ambulanti regolari da un secolo in Piazza San Marco e tollera i venditori abusivi in ogni angolo della città. E’ sempre la stessa amministrazione che organizza convegni pseudoartistici in spazi pubblici storico/monumentali come i Magazzini del Sale alla Salute, offerti alla libera occupazione di improbabili associazioni culturali in sospetto di nepotismo e in mancanza totale di permessi ed autorizzazioni. Ma suvvia siamo nella settimana del Decoro, esponiamo i gonfaloni e decoriamo i nostri balconi, direbbe Salvadori!El moecante
Andrea e Elisa & Ferdinando e Sofia
Questa è la vera natura della casa: il luogo della pace; il rifugio, non soltanto da ogni torto, ma anche da ogni paura, dubbio e discordia. John
Ruskin.
Mi chiamo Andrea Tripodi, ho 26 anni, ed ho sposato nel settembre del 2005 Elisa Destà anch’essa nata nel 1982. Siamo entrambi nati e residenti a
Venezia, io a castello (Giardini), mia moglie a Sant’Elena. Nell’ottobre dello stesso anno è venuto alla luce Ferdinando, il nostro primogenito. È da questo
momento in poi che inizia la nostra pena, il nostro affannoso tentativo di trovare una sistemazione, il nostro travagliato viaggio verso il labirinto della
burocrazia. Nel 2005 abbiamo partecipato al bando comunale ERP, risultando però, alla fine, al 1252° posto. Presi dallo sconforto, ci siamo rivolti ad alcune agenzie immobiliari (come fanno i tanti), per sentire altre voci, altri punti di vista, ed imparare a conoscere il mercato degli immobili, per intraprendere
casomai il mutuo trentennale. Fu un’esperienza, a dir poco fallimentare. Come si può pensare di acquistare una casa in centro storico, se da diversi
anni siamo tra le città italiane con i prezzi più alti al metro quadro, e il mondo del lavoro non da nessuna certezza?! Abbiamo visto case vecchie, costose,
completamente da ristrutturare anche in base alle nuove normative di sicurezza, e malsane, assolutamente inaccettabili per la salute dei neonati, e
per le possibilità economiche di due comunissimi giovani. Mentre aspettavamo uscissero altri bandi, ci siamo informati sulla possibilità di far
comunque richiesta di un alloggio. Nessuna domanda vera e propria, ma soltanto lettere per far conoscere la nostra situazione, questa l’unica
alternativa ai bandi. Allora abbiamo scritto all’IRE, ci siamo rivolti a diversi enti della chiesa, ma nulla. Nel febbraio 2007 nasce anche la nostra
secondogenita Sofia ed esce un nuovo bando dell’ATER, 161° posto, poche possibilità anche lì, visto che a tutt’oggi, (dopo un articolo uscito sul giornale) la dirigenza fa difficoltà a conoscere il vero numero di alloggi che possiede,
inutile dire che le assegnazioni vanno a rilento. La beffa avviene alla fine dello stesso anno. Esce un bando speciale del comune per i giovani e le
giovani coppie, 12 alloggi per tre categorie: single, giovani coppie senza figli, e giovani coppie/genitori soli con figli. Arriviamo nella nostra categoria, 2°!
12 appartamenti 3 categorie, bisognava entrare tra i primi 4 ce l’avevamo fatta. Ora aspettavamo la verifica dei redditi del 2006 (su quelli si basava il
bando) e la comunicazione che i nostri guadagni fossero o non fossero inferiori al 30% dell’affitto, (il requisito per accedere era che l’affitto non
doveva superare appunto il 30% del reddito). (continua)
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(segue dalla prima pagina )
Andrea e Elisa & Ferdinando e Sofia
Risultato finale dopo che l’aspettativa era ormai caricata al massimo, tanto che eravamo andati a vedere la mobilia, dopo che tutti di continuo ci fermavano per la strada per farci i complimenti… per poco più di 20€ mensili ci è stata negata la possibilità di procedere alla stipula del contratto d’affitto. Così la situazione persiste. Siamo dal 2005 costretti, dall’inizio, io da una parte e mia moglie dall’altra, poi ci siamo sistemati un po’ da mia suocera che è affittuaria dell’IRE, tutti e quattro su una stanza sulla quale ultimamente stiamo a fatica. Così da tre anni viviamo senza stabilità, un po’ qui e un po’ la.. Una volta parlando con delle persone (competenti) mi è stato proprio consigliato di andar via da Venezia per trovare la soluzione al mio problema… qui ci mandano letteralmente via dalla nostra città, io non ho patente ne tanto meno mia moglie, io lavoro qui, mia moglie è alla ricerca, abbiamo i parenti tutti a Venezia, e sono loro il nostro unico sostegno pratico. Si dice di voler aiutare i giovani, di voler fermare l’esodo, ma le politiche non mantengono quello che dicono. Ci sono case vuote, fatiscenti, e chi le occupa è spesso gente disperata che trova una maniera sbagliata per arrivare ad un diritto sacrosanto, perché spesso a vincere sono le maniere forti, estreme. Costringono la gente ad alzare la voce e chi non ne è capace rimane recluso nel proprio silenzio, io auspico che il popolo veneziano in difficoltà, trovi la capacità di reagire con metodi non violenti ad una situazione che si fa di anno in anno sempre più insostenibile. In quelle scartoffie chiamati bandi ci sono i desideri, i sogni di tante persone, i destini dei bambini e queste cose poco hanno a che fare con la burocrazia. Qui si alimenta la sfiducia nel cuore delle famiglie e nelle nuove generazioni... si è completamente dimenticato il senso della giustizia civile, il principio sul quale i bandi gettano le proprie fondamenta, che con i fiscalismi burocratici e l'accanimento insulso di non voler capire le situazioni delle famiglie disagiate, non c'entra proprio nulla, sembrano solo fogli compilati, sono speranze, desideri, sogni, e destini che mettiamo nelle mani di chi governa...
Noi, rappresentiamo con il nostro caso decine se non centinaia di persone e famiglie. Il problema della casa è un problema largamente diffuso e sentito da tanti, tanti giovani. La faccenda casa è una questione non fine a se stessa, ma è un anello importante per la vita quotidiana e, gettando un occhio a lungo termine, per la sopravvivenza di questa città. I numeri dell’esodo che subisce questo popolo sono impressionanti, se vengono poi confrontati con quelli diretti e indiretti che riguardano il turismo ci si accorge allora che davvero c’è qualcosa di sbagliato nelle scelte di chi ogni qualvolta governa questa città. Venezia è morta…
A pag. 4 : Do ciacoe co Andrea
!! NO GHE POSSO CREDER !!!
Nell'ultimo week-end dal 16 al 18 maggio ai Magazzini del Sale, si è tenuto “l’evento” "Multiversity, ovvero l'arte della sovversione" ed era sprovvisto di qualunque autorizzazione, da cui nessuno è esentabile. La presenza di Cacciari ( e di Toni Negri) ha fatto si che nessuno osasse controllare o verbalizzare alcunché. I magazzini, è noto, sono permanentemente occupati senza titolo dall'associazione culturale AKA, in virtù una lettera periodica detta di concessione che, pur essendo una semplice proroga, viene firmata dal Prof. Romanelli .Manca il minimo delle prescrizioni di sicurezza richieste da leggi e regolamenti e non esiste nessuna domanda presentata presso gli uffici di polizia amministrativa/pubblico spettacolo.
Intanto corre voce che per il carnevale rumeno si sia creato nelle casse comunali un buco di 40 mila euro.
25 aprile - "Vogo e ti difendo" Nella giornata del 25 aprile scorso (su proposta di Sebastiano Costalonga) Venessia.com ha partecipato alla regata organizzata per manifestare contro il problema del moto ondoso causato dall'alta velocità di alcuni mezzi di trasporto della Laguna. L'equipaggio della barca era composto da : - Sebastiano Costalonga – Mamo fratello di Seba - Stefano Soffiato - Massimo Fadalti - Natale Vianello – Michele Gaidano - Giulia Zambon la barca è stata preparata con le scritte "venessia.com" sui lati e, a commemorazione della giornata del 25 aprile è stato messo un "bocolo" sulla poppa dell' imbarcazione. E' stato anche rievocato il famoso "sposalizio del mare" dalla nostra Giulia. Una giornata all'insegna della voga alla veneta, per sensibilizzare i veneziani, gli italiani e la gente tutta su uno dei tanti problemi che affliggono la nostra amata città. Potevamo mancare? Post e Video:http://venessia.ning.com/forum/topic/show?id=1991318%3ATopic%3A8330 http://venessia.ning.com/video/video/show?id=1991318%3AVideo%3A16494
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Martedì 20 maggio Campo San Giacometto – Rialto
Le telecamere de "La vita in diretta" approdano a Venezia, contattate da varie associazioni per segnalare i problemi della città lagunare. «Vogliamo dare risonanza nazionale al dramma di una città che si va spopolando - spiega Massimo Fadalti di Venessia.com - nonostante sia stata dichiarata patrimonio dell'umanità"». E i rappresentanti di Venessia.com hanno ribadito a Roberto Lamura, inviato della popolare trasmissione Rai, che la popolazione di Venezia si è ridotta ad appena 60.704 abitanti. Erano presenti anche membri dell'associazione Pax in acqua e dei Cittadini non distratti. Questi ultimi si sono soffermati sui problemi della sicurezza dopo la proposta di una ordinanza della giunta contro l'accattonaggio nelle aree più centrali della città e nella zona della stazione. Emblematica delle difficoltà del vivere a Venezia la presenza davanti alle telecamere dei coniugi Tripoli di Sant'Elena che, a distanza di tre anni dal loro matrimonio, sono costretti a continuare a vivere i rispettivi genitori a causa del costo del mattone a Venezia e che, dopo essersi visto negare un alloggio, hanno manifestato la loro protesta andando a vivere in una tenda. ( Dal Gazzettino del 21/05/2008)
http://venessia.ning.com/video/video/show?id=1991318:Video:26568
Nodo al fazzoletto .
Per ricordarsi una scadenza . Questa vuole essere una nuova rubrica nella quale vengono trattati temi di attualità che ci riguardano da vicino e per i quali vengono fornite delle scadenze di cui verificheremo l’esattezza e la puntualità. In attesa di farci un bel nodo grande per il mese prossimo in cui è prevista l’inaugurazione del Ponte di Calatrava, questa volta affrontiamo il tema Grandi Navi, sempre d’attualità nella nostra Venezia.Il Cnr sta testando in questi giorni un nuovo strumento proveniente dagli Stati Uniti in grado di mappare ad altissima definizione i fondali lagunari. Il primo interessantissimo test ha portato alla luce una anomala fossa profonda qualche metro e larga una decina in corrispondenza del punto dove le navi si girano. Ogni anno un milione di metri cubi di sedimenti viene spostato dalle eliche delle navi in transito e questo comporta che se fossero inquinanti si sarebbero sparsi ovunque nei fondali lagunari fino alle bocche di porto.I risultati di queste ricerche sono previsti per la fine di giugno.Vedremo quali sono i danni reali provocati dalle grandi navi e quali soluzioni sarà in grado di proporre la nostra Amministrazione.
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Intervista ad Andrea Tripodi
Di Luca Dall’Acqua
- Cosa rappresenta per te e la tua famiglia Venezia?Questa è una domanda alla quale difficilmente qualcuno troverebbe una risposta a cui valga la pena mettere il punto finale! Chiedetelo a colui il quale per primo ha messo piede nella "Riva Alta- Rialto", e poi a colui che ora nasce. Venezia è il nostro mondo. Io penso che Ella sia per certi versi una culla, ti protegge dallo stress, dai ritmi vertiginosi della società moderna, dai pericoli che in altre città correresti, e con le sue immense ricchezze e i suoi capelli biondi e le sue formosità è un susseguirsi di poesia... Venezia ti accoglie tra i suoi abbracci caldi in ogni scorcio, in ogni campiello, in ogni sfumatura dei suoi tramonti e delle sue mattine, non vi è luogo dove il cuore in deliquio sobbalzi... ma ahimè nello stesso tempo è gabbia, gabbia perché quando ci nasci difficilmente riesci ad "uscirne". Gabbia perchè con i suoi ritmi lenti Essa ti limita e ti costringe a programmare una vita in base alle sue caratteristiche e se vuoi per scelta uscirne, Ella ti ripaga facendoti sentire un Disadattato, perchè questo è ciò che sei al di fuori di Venezia.
- Come è nata l'idea di fare una denuncia come quella apparsa sulla stampa locale?Quando qualcuno compie un atto di Denuncia, non fa altro che Testimoniare-Gridare un "disagio" che fino a poco prima non era noto ai molti, o non lo era abbastanza. Noi per tre anni ci siamo attenuti alle scrupolose e intransigenti leggi burocratiche che ti costringono a compiere un determinato percorso, quello ovviamente dei bandi pubblici e quello delle domande ai vari enti-associazioni-confraternite, in possesso di immobili in città. Tutti nel frattempo auspicavano, con grandi discorsi cerimoniali, il risolversi del problema dei giovani in materia di residenzialità. Ma come?! Io e mia moglie abbiamo 26 anni, siamo sposati, ed abbiamo anche due bambini. Cosa bisogna fare per essere ascoltati? questa è una società che fa giustizia tramite la TV e la stampa, ma non è un problema di Venezia, è dell'intera Italia. Si agisce soltanto se si è messi con le spalle al muro dall'opinione pubblica... noi non abbiamo fatto altro che rendere pubblica appunto la nostra situazione, mettendo noi stessi alla berlina, perchè a noi non piace vederci sul giornale, ci intristisce vedere una famiglia, dei giovani, costretti a certi gesti per ottenere un loro diritto. Chi dovrebbe sentirsi indigniato non siamo noi, ma chi potrebbe fare qualcosa! Invece tutto ciò non avviene.
- Dal momento che il tuo caso è diventato pubblico, cosa è cambiato per voi?La nostra situazione inutile a dirlo, no di certo. Da molti abbiamo ricevuto il sostegno morale, la conferma che le nostre idee hanno fondamenta solide e giuste ed oneste. Ma come è ovvio dove c'è il consenso si annida anche il dissenso, difficile in un gesto pubblico trovare l'approvazione generale.
- Anche venessia.com si è interessata fin da subito alla Vostra situazione e Vi ha portato in tv alla "Vita in diretta". Cosa è successo poi?Se con questo "poi" s'intende uno sviluppo creatosi appunto come reazione all'azione fatta... Niente, per il momento. La burocrazia è un grosso elefante dalle zampe pesanti, ha i suoi tempi, speranzosi potremmo attendere, ancora e ancora e ancora.... è accaduto invece un fatto ugualmente importante, abbiamo trovato in venessia.com l'amico buono che vedendoci in difficoltà ha messo la propria spalla sotto il nostro braccio per aiutarci a trovare un equilibrio, una stabilità propria. Perchè ha riconosciuto subito che ci sono poche colpe e pochi meriti, se ci si trova in questa condizione.
Venezia 23 maggio 2008
25 aprile 2008 - "Vogo e ti difendo"
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“Moéca è il nome che i veneziani hanno dato al granchio verde della specie Carcinus moenas, quando esso arriva
al culmine della fase di muta, con la perdita della sua corazza e prima che, in poche ore, a contatto con l’acqua
salmastra o salata, se la ricostruisca. È in queste poche ore che la moéca diventa una preziosa leccornia, una
specialità della sola cucina veneziana e la sua storia è ancora per molti assai misteriosa, nonostante le moéche
abbiano conosciuto un boom nei consumi a partire dall’ultimo dopoguerra. La tradizione delle moéche è
presente soprattutto a Burano, dove operano alcune decine di famiglie di pescatori di laguna che continuano ad
usare il tradizionale apparato tecnico delle reti da posta. In verità questa tradizione inizia solo dopo la metà del
secolo scorso perché prima, e per ben due secoli, la “produzione” di questo stranissimo granchio era un segreto
professionale dei moecanti di Chioggia, scoperto grazie alla furbizia e alla costanza dei pescatori di Burano. “
La Redazione di MOECHE:
*Stefano Soffiato**Davide Ubizzo*
*Massimo Fadalti**Matteo Secchi**Dario Busetto**Giulia Zambon**Beata Secchi*
*Luca Dall’Acqua*
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“Chi detiene il potere ha bisogno che le persone siano affette da tristezza”. B. Spinoza
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N° 2 – Venezia 25 Giugno 2008 Mensile di Venessia.com
LLEEGGGGEE ZZAAIIAA La Giunta Regionale del Veneto in data 27
maggio ha licenziato il disegno di legge
“Nuova disciplina regionale in materia di turismo”, nota come “legge Zaia”, che legge
ancora non è perché deve passare ora il va-
glio del Consiglio Regionale. In questo dise-gno di legge viene creato un capo apposita-
mente per la specificità veneziana: in primo
luogo questi articoli sono in aperta contrad-dizione tra loro perché, se da una parte tute-
lano la città di Venezia (art. 130 – Riconosci-
mento della specificità), dall’altra con l’intro-duzione degli articoli 131 (Dimora ospitale
veneziana) e 132 (Dipendenze veneziane) la
proposta va a minare il tessuto sociale stesso della città, permettendo l’apertura di grandi
attività ricettive extralberghiere senza tutelare
la residenzialità. Questo disegno di legge all’articolo 46 comma 3 non prevede, inoltre,
ai fini urbanistici, il cambio di destinazione
d’uso degli immobili qualora venissero tra-sformati in affittacamere.
Venessia.com ha promosso il giorno 5 giu-
gno, una protesta ha portato i nostri porta-voce di ad ottenere un incontro con i rappre-
sentanti del Consiglio Regionale per il giorno 12: l’occasione di presentare un nostro docu-
mento di proposta di modifica alla “legge
Zaia”. Di fronte ai rappresentanti del Consi-glio Regionale, abbiamo illustrato in cosa
consiste la nostra modifica all’articolo 130,
ovvero nel responsabilizzare l’Amministra-zione locale di Venezia a regolamentare in
materia turistica, di fatto rendendo inutile
l’elencazione dei successivi due articoli “incriminati”, e introducendo, all’articolo
133 (Attività concertativa regionale per Ve-
nezia), anche la partecipazione delle associa-zioni di cittadini al Comitato Regionale per le
politiche turistiche introdotto all’articolo 11.
Nella sua conclusione, il dr. Marchese pro-clamava la volontà di “cassare” gli articoli di
legge oggetto del contraddittorio con nostra
grande soddisfazione. Al termine della riunione è stato consegnato
un cesto contenente ottocento chiavi per il
vicepresidente della Giunta Regionale, Dr. Manzato: rappresentano il pegno che i citta-
dini fanno nei confronti di chi sta approvando
questa legge. Il prossimo appuntamento è fissato per il
giorno 23 giugno presso le salette consiliari
del Comune di Venezia, dove in sessione congiunta, si riuniranno la VIª, la Vª e la IXª commissione per discutere della bozza di
legge “Zaia”.
Merlino
ULTIMI VERI VENESSIANI IN VENDITA
SU EBAY Giovedì 19/06/2008
Successo clamoroso ed inaspettato per l’iniziativa che ha voluto
denunciare il costante esodo che colpisce la città di Venezia, un calo
che da quando è stato messo il conta persone nel mese di marzo 2008
alla Farmacia Morelli in Campo San Bartolomeo è stato inesorabile:
un saldo negativo di 143 residenti alla data del 22 giugno.
“Venezia perde i veneziani da tempo. Nel 1966 erano 121mila. Oggi
sono poco più che 60mila. Dimezzati. Di questo passo, nel 2030 sarà
una città fantasma. Residenti zero. Tutti turisti.” Libero
“Sono stati i promotori del sito venessia.com a firmare l’iniziativa che
li vede in vendita su e-bay per protestare contro l’impoverimento dei
servizi in una città dove proliferano gli hotel e spariscono gli abitanti.
Si son fatti immortalare con sullo sfondo la Basilica, tutti con il
cartello “vendesi” e si sono messi in rete.” Corriere del Veneto.
“Veneziani veri, ultimi esemplari disponibili. Ottimi per comparse
cinematografiche, spot pubblicitari, feste in costume del settecento o
soprammobili di pregio”. Il Gazzettino
“Sono anche giovani e di gradevole aspetto, quindi è possibile che
qualcuno decida di comperarseli. Però dovrà fare in fretta perché
l’asta durerà solo cinque giorni e, domenica alle 16.46 quel che è fatto
è fatto. In cambio di una cifra ancora da quantificare (il prezzo è
libero), si aggiudicherà gli ultimi veneziani” La Nuova Venezia.
“Per risvegliare le coscienze con un sorriso” Il Venezia
L’asta si è conclusa prima del previsto, considerato l’alto valore
raggiunto dal gruppo messosi in vendita: € 5.000.050,00.=
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Chi sono i Sinti (citazione da Un popolo sconosciuto: gli
zingari, a cura di Marco Cagol, 1995)
Il termine che gli zingari usano maggiormente per definirsi è
rom (al plurale: Rom, o più raramente, roma) e significa uomo,
maschio. É questo il nome che ormai usano per designare tutto
il loro popolo anche se i rom che nel tardo medioevo ( XIV-
XV secolo ) nelle loro migrazioni arrivarono in Occidente
(Germania, Austria, Boemia, Slovenia ed Italia del Nord )
preferiscono essere chiamati Sinti.
La Costituzione della Repubblica italiana all'articolo 6 dice:
"La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze
linguistiche". Questo popolo non è però di fatto mai stato
riconosciuto come minoranza e l'unica preoccupazione degli
amministratori pubblici e dei politici sembra, spesso, essere
quella di "cacciare" dal proprio territorio questi indesiderati.
Solo tre regioni in Italia hanno elaborato dei disegni di legge e
si sono date delle Linee generali e programmatiche di
intervento a tutela di sinti e rom: la regione Veneto, la regione
Lazio e la Provincia autonoma di Trento.
Il Comune di Venezia sta per costruire un nuovo villaggio per
queste popolazioni a Favaro Veneto, nella zona di Via
Vallenari, spendendo 2,8 milioni di €uro, in parte erogati da
Stato e Regione, in parte attingendo dai propri capitoli di
bilancio. Il Comune sostiene che queste persone sono, al giorno
d’oggi, veneziani a tutti gli effetti, votano qui, lavorano qui
(alcuni hanno uno speciale patentino di Veritas per la raccolta
del ferro), i più piccoli studiano nelle nostre scuole. Verranno
costruite 38 unità abitative di 38 metri quadri ciascuna con
annesso posto per la roulotte per permettere alle persone più
anziane che abitano il campo un graduale adeguamento alla
nuova condizione di vita.
Ci si domanda come mai , se queste persone sono a tutti gli
effetti veneziani, non partecipino ai bandi comunali per
l’alloggio come tutti gli altri cittadini veneziani. Ma
soprattutto, viste le loro origini nomadi, se questa sistemazione
“immobile” sia a loro gradita realmente.
PORTOBELLO
Nuovo mese nuova idea...
Arriva PORTOBELLO, la vetrina
di venessia.com per scambia-
re, vendere, regalare, cercare
di tutto! Leggete gli annunci
aggiornati giornalmente dal
nostro volonteroso Merlino e
pubblicate i vostri all'interno
del post! Come sempre appun-
tamento all'interno della
Cheba, il ning ufficiale di
venessia.com!
Potete andare a visitare
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Martedì 27 maggio 2008
ASSOCIAZIONI NET: Incontro con il
nuovo associazionismo veneziano nell'era di
internet
Il Gruppo di Lavoro Biblioteca S. Tomà e la Municipalità di
Venezia, coordinati da Piero Bortoluzzi e Jacopo Scarpa, Mar-
tedì 27 maggio hanno organizzato il dibattito ASSOCIAZIONI
NET: Incontro con il nuovo associazionismo veneziano nell'era
di internet. L’incontro si è svolto nella Scuola dei Calegheri di
San Tomà. Venessia.com è stata invitata a parte-cipare assieme
a due rappresentanti del movimento 40X Venezia. I relatori
erano per Venessia.com Davide Ubizzo e Matteo Secchi, per i
40xVenezia Emanuele Dal Carlo e Chiara Barbieri. Il tema era
come internet possa supportare o favorire l'associazionismo a
Venezia.
Come esempi sono stati invitate le due comunità virtuali vene-
ziane più significative: venessia.com, la prima ad essere nata
solo via internet, grazie al vecchio forum; e 40xvenezia, che
partendo con il ning ha ottenuto un gran successo di iscrizioni
in poco tempo. L’incontro ha focalizzato l’attenzione, per la
prima volta in forma pubblica, sul mondo dell’associazionismo
veneziano nell’era di internet. E’ stata l’occasione per analiz-
zare il mondo delle comunità virtuali e cercare di confrontarsi
sulle ragioni della loro espansione negli ultimi anni con parti-
colare riferimento alla realtà cittadina. E’ stata naturalmente
anche l’occasione per confrontare le due comunità virtuali
veneziane, sottolinearne le differenze e vagliare eventuali punti
di contatto. Al confronto erano presenti alcuni iscritti di en-
trambe le realtà. E’ stato una incontro molto importante per il
dibattito culturale cittadino spesso povero di iniziative di
questo tipo, ed è servito anche a stabilire un contatto tra le due
realtà che oggi in città contano maggiormente. Unica nota
negativa la scarsa partecipazione di pubblico.
Il video integrale dell’incontro ( regia di Massimo Fadalti ) è
disponibile nel ning di Venessia.com :
http://venessia.ning.com/video/video/show?id=1991318%3AV
ideo%3A30643
Provvedimento urgente, ai sensi dell'art.54, comma 4, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n.267, per la tutela
della sicurezza urbana e l'incolumità pubblica in relazione al contrasto del commercio su aree pubbliche in forma
itinerante nel Centro Storico del Comune di Venezia.
Con questa ordinanza firmata in data 13 giugno, il Sindaco ha disposto che “dal giorno 16 giugno 2008 al 31 dicembre
2008, in via sperimentale, è vietato il trasporto senza giustificato motivo di mercanzia in grandi sacchi di plastica,
borsoni (o in altri analoghi contenitori) nel Centro Storico del Comune di Venezia. Il predetto trasporto, se
accompagnato con la sosta prolungata nello stesso luogo od in aree limitrofe sarà considerato come atto direttamente
finalizzato alla vendita su area pubblica in forma itinerante.”
Per questa ordinanza, “il gruppo Venessia.com intende ringraziare pubblicamente il Comune di Venezia per essere
finalmente intervenuto attivamente per contrastare con interventi operativi il commercio abusivo in città. Riteniamo che
l'ordinanza che impedisce ai venditori abusivi di aggirarsi in città con sacchi e borse voluminose carichi di mercanzia,
unitamente a quello relativo al divieto dell'accattonaggio contro i falsi mendicanti, non possano che giovare al decoro e
alla diffusione della legalità a Venezia.
Per questo Venessia.com che pur nel passato è stata fortemente critica verso questa amministrazione per il debole
contrasto nei confronti di questi fenomeni intende ringraziare il Consiglio Comunale di Venezia.”
RICCARDO ROITER RIGONI
VENEZIA SENSATION, IL PRIMO
LIBRO
Da Il Gazzettino del 27 maggio 2008 – Lorenzo Mayer
VENEZIA - Si intitola "Venezia Sensation" ed è il nuovo libro del giovane fotografo lidense Riccardo Roiter Rigoni. Il volume è il primo lavoro
editoriale della neonata casa editrice "Granviale Editori Venezia", ideata e
diretta da Giacomo Baresi. La presen-tazione ufficiale del libro si terrà, l'11 giugno, al "Caffè Florian". È composto da nove capitoli, con 120 foto in
144 pagine, che costituiscono un suggestivo racconto per immagini,
introdotte da brevi testi, tradotti in due lingue, (italiano e inglese) scritti da Federico Roiter (fratello di Riccardo). Il soggetto dei capitoli spazia da
Piazza San Marco alle isole dell'estuario, dalla laguna alle gondole, per
arrivare a Carnevale e Regata Storica, passando attraverso le feste popolari veneziane del Redentore e della Salute. Insomma un ricco e vivace
spaccato sulla nostra città. Un percorso ideato proponendo le impressioni
colte dall'obiettivo di Roiter Rigoni, che riesce a dare la sensazione, precisa
e piacevole, di una Venezia viva e vegeta che da sogno impossibile è
riuscita a diventare nei secoli sogno realizzato, vero ed esistente, come
scrive Claudio Nobbio, autore della prefazione..
Da Il Gazzettino del 4 giugno 2008 – Lorenzo Mayer VENEZIA - "Un libro che vorrebbe rivolgersi a tutti, non solo ai turisti ma
anche ai veneziani. Non sono proposte le immagini fotografiche, in quanto
tali, ma piuttosto l'obiettivo è far ricordare a ciascuno, attraverso la stessa foto, ciò che il lettore ha vissuto in quel luogo, "risvegliando" in lui ricordi e
aneddoti".
Presenta così il suo nuovo libro "Venezia Sensation", Riccardo Roiter Rigoni, 29 anni, che non nasconde una buona dose di emozione per l'uscita
del suo primo libro fotografico. Il volume - che è in uscita in questi giorni -
è anche il debutto ufficiale editoriale della neonata casa editrice "Granviale Editori Venezia", ideata e diretta da Giacomo Baresi. Le 120 foto che
costituiscono "Venezia Sensation" sono tutte inedite, scelte tra una
collezione di oltre 400 foto, scattate, da Riccardo Roiter Rigioni in vari anni di lavoro. La presentazione ufficiale del libro "Venezia Sensation" si terrà
mercoledì 11 giugno, al "Caffè Florian" di Piazza San Marco.
"E' per me un doppio onore - riprende il giovane fotografo - che il mio primo libro sia presentato in piazza San Marco. Non mi aspettavo tanto, e
sono felice anche se un po' ancora incredulo. Riccardo Roiter Rigoni, in questi anni, è ormai diventato molto più di una
promessa nel panorama della fotografia veneziana: attraverso valide
collaborazioni con le riviste "Lido di oggi Lido di allora", il settimanale 'Gente Veneta', 'Granviale.it', e illustrazioni fotografiche per libri pubblicati
dalla casa editrice Filippi.
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LA PRIMA CENA UFFICIALE DELLA
CHEBA DI VENESSIA.COM
Mercoledì 18/06/2008
Si è svolta in una bella serata di giugno la prima cena uf-
ficiale della Cheba di venessia.com, indetta da Stefano
Soffiato. Presenti 16 persone, luogo di ritrovo “Al nuovo
Galeone” in via Garibaldi. Orario di ritrovo ore 20, la cena
è proseguita piacevolmente e abbondantemente complice la
bella serata dopo una settimana piuttosto turbolenta in ter-
mini di tempo. Come opzione post cena per pochi guerrieri
tappa in birreria da Luca, al Lido.
Per le foto potete far riferimento al sito
http://www.venessia.com oppure andare direttamente
qui. Cosa aspettate a prenotarvi per la prossima?
Nodo al fazzoletto .
Per ricordarsi una scadenza. Il mese scorso si è parlato della nuova strumentazione in dotazione esclusiva al CNR, per mezzo della quale sarà possibile fare una mappatura dettagliata dei fondali della laguna veneta e conoscere il reale stato delle rive della nostra città. I risultati sono attesi per la fine di questo mese e ve ne daremo conto nel prossimo numero. Fervono invece i lavori di rifinitura sul quarto ponte del Canal Grande: la posa dei gradini in vetro è
avvenuta, anche le prove di illuminazione sono state fatte, si stanno ultimando i corrimano… insomma, guardando il sito del Comune di Venezia alla voce dei Lavori Pubblici, dopo un ritardo complessivo di 660 giorni, per il giorno 14 luglio 2008 è prevista l’ultimazione dei lavori sul ponte. Sono in ritardo i lavori sulla riva di Santa Lucia, in quanto alcuni permessi necessari per compiere gli interventi per la tenuta della riva stessa sono giunti solo poco tempo fa. E’ notizia di questa mattina, 25 giugno, cito la Nuova Venezia, che un accordo con le Ferrovie dello Stato permetterà l’apertura del ponte il giorno 19 luglio, festa del Redentore: sul lato di Santa Lucia dei cartelloni copriranno sia la parte della compartimentale che quella del canale, perché i lavori sulle rive, avviati in ritardo a causa di alcuni permessi che tardavano a giungere, termineranno solamente alla fine dell’anno. L’impresa è stata dell’assessore all’Urbanistica Gianfranco Vecchiato che è riuscito a trovare l’intesa con l’ingegner Carlo De Vito, responsabile delle stazioni per Rete Ferroviaria Italiana e altri dirigenti di Grandi Stazioni – RFI. Si annuncia un Redentore di lavoro per Venessia.com.
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Eà Cheba ("gabbia" nel senso buono) è il contenitore di
Venessia.com dove tutti possono iscriversi e collaborare
parlando di Venezia nel bene o nel male. Eà Cheba è una
costola di www.venessia.com, il sito creato da Stefano
Soffiato, aggiornato quotidianamente dal maggio del 2000
con curiosità, cose utili o meno, cose spero simpatiche viste
dal veneziano comune. Una finestra aperta aperta a chi ci
abita, a chi ci abitava, a chi sogna di abitarci, a chi comun-
que ama Venezia.
Per iscriversi alla Cheba è sufficiente andare sul sito di
venessia.com oppure premere il seguente link
www.venessia.ning.com. Sono sufficienti nome, cognome e
una foto recente. Cosa aspetti? Venezia ha bisogno di te.
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31 maggio 2008 – Foto per “Ultimi Veneziani in vendita su E-bay” 18 giugno 2008
“Moéca è il nome che i veneziani hanno dato al granchio verde della specie Carcinus moenas, quando esso arriva
al culmine della fase di muta, con la perdita della sua corazza e prima che, in poche ore, a contatto con l’acqua
salmastra o salata, se la ricostruisca. È in queste poche ore che la moéca diventa una preziosa leccornia, una
specialità della sola cucina veneziana e la sua storia è ancora per molti assai misteriosa, nonostante le moéche
abbiano conosciuto un boom nei consumi a partire dall’ultimo dopoguerra. La tradizione delle moéche è
presente soprattutto a Burano, dove operano alcune decine di famiglie di pescatori di laguna che continuano ad
usare il tradizionale apparato tecnico delle reti da posta. In verità questa tradizione inizia solo dopo la metà del
secolo scorso perché prima, e per ben due secoli, la “produzione” di questo stranissimo granchio era un segreto
professionale dei moecanti di Chioggia, scoperto grazie alla furbizia e alla costanza dei pescatori di Burano. “
( tratto da : www2.regione.veneto.it/videoinf/rurale/prodotti/moeche.htm)
La Redazione di MOECHE:
*Stefano Soffiato*
*Davide Ubizzo*
*Massimo Fadalti*
*Matteo Secchi*
*Dario Busetto*
*Giulia Zambon*
*Beata Secchi*
*Luca Dall’Acqua*
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“Chi detiene il potere ha bisogno che le persone siano affette da tristezza “.B. Spinoza ******************************************************************************** N° 4 – Venezia 25 Settembre 2008 Mensile di Venessia.com
Un ponte infinito …che barba ! La vicenda del Ponte di Calatrava sembra destinata a trasformarsi nell’ennesima telenovela alla veneziana. Ancora a giugno Mara Rumiz smentiva sé stessa nel ribadire che il comune non sapeva dare una data di inaugurazione, certo non sarebbe stata il giorno del Redentore come sembrava.Si ipotizza settembre come periodo probabile per l’inauguarzione.Nel frattempo scoppia lo scandalo dell’ovovia quando sembra che il comune sia intenzionato e comunica di voler inaugurare il ponte, senza il trabiccolo progettato per l’accesso ai disabili, in occasione della visita del Presidente della Repubblica Napolitano durante la sua visita a Venezia a settembre il giorno 18 subito dopo la fine della Mostra del Cinema e in concomitanza con la Biennale d’architettura .Venessia.com ribadisce la sua contrarietà all’opera inutile e polemizzando per lo spreco di denaro della Legge Speciale con un comunicato stampa in cui chiede la sospensione dell’inaugurazione, e dichiara che sosterrà l’iniziativa di Roberto Scano che lancia una raccolta firme contro l’inaugurazione che ignora i diritti dei disabili. Ma ecco che interviene il sindaco in persona che con la sua ormai nota verve polemico/ fumantina affermando che non ci sarà nessuna inaugurazione, per evitare contestazioni in presenza della massima carica dello stato, sospende i preparativi per il 18 e dichiara che il ponte si chiamerà della Costituzione per celebrarne il 60° che cade quest’anno. Se ci sarà inaugurazione questa sarà fatta in sordina magari di notte, afferma sempre il sindaco / filosofo. Sui quotidiani nazionali si scatena la polemica e la vicenda dell’iter della costruzione del ponte ritorna ad infiammare i titoli dei giornali. Infine la sera del giorno 11 settembre l’amministrazione comunale prepara una cerimonia fugace con rapido buffet ai piedi della “grande opera” e tra operai e politici comunali il ponte viene aperto al pubblico. Nel frattempo Venessia.com si mette all’opera e il giorno 18 i valorosi attivisti della più famosa commnunity veneziana, appoggiati dai Giovani Veneziani, manifestano sul Ponte tra palloncini colorati e operai della ditta Lorenzon, c’è anche il libro degli ospiti dedicato ai commenti al ponte. Intanto sui bellissimi gradini in vetro del ponte si scivola e si comincia a cadere, la maledizione di Calatrava continua, intanto i disabili aspettano…. Davide
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Giovedì 18 settembre 2008
La NON-INAUGURAZIONE
del IV° ponte sul Canal Grande.
"Venessia.com è un Gruppo di amici che ha in cuor suo la città di Venezia, ha il suo sito internet e il suo luogo di discussione virtuale nel forum. Nato nel maggio del 2000 e aggiornato quotidianamente, ha dato vita a diverse iniziative quali il posizionamento del "nissioeto" sul Ponte dei Zogatoi, il contatore che misura settimanalmente l'esodo dei veneziani in campo San Bartolomeo, ha collaborato alla stesura del lenzuolo da "Guinness dei Primati" per protestare contro l’immobilità politica verso il problema del commercio ambulante abusivo e molto altro. Oggi siamo qui per la NON-INAUGURAZIONE del IV ponte sul Canal Grande. Cos’è la NON-INAUGURAZIONE? Il sindaco di Venezia non ha voluto l’inaugurazione ufficiale del ponte perché si è accorto che pochi veneziani lo desideravano e ha temuto che le annunciate proteste potessero "rovinare la festa" alla cerimonia di apertura che era originariamente prevista proprio per questo giorno, il 18 settembre.. Quindi...NIENTE INAUGURAZIONE UFFICIALE. Bene, abbiamo pensato che un’iniziativa per dar voce ai cittadini andava fatta e così oggi celebriamo la mancata inaugurazione del Ponte. Oggi 18 settembre 2008 è il giorno della NON-INAUGURAZIONE del Ponte della Costituzione. Il ponte come si sa è costato uno sproposito, tanto quanto un centinaio o forse più di abitazioni che potevano esser restaurate ed assegnate ai tanti cittadini che si stanno preparando a lasciare Venezia, come moltissimi hanno dovuto fare in questi anni, per vedere le loro dimore trasformate in bed & breakfast, in depandance d'albergo, in affittacamere per turisti. Cose già dette, cose già sentite. E il nome del ponte? Dopo mesi di sondaggi, referendum tra i cittadini lanciati dai giornali, discussioni pubbliche ecc., il ponte doveva chiamarsi "Ponte delle Due Sante". Ma al Sig.Sindaco non piaceva e pochi giorni prima dell’apertura ha deciso autoritariamente per il nome "Ponte della Costituzione”. Altra dimostrazione della poca considerazione del nostro Sindaco nel confronti dell’opinione dei cittadini. Riconosciamo il valore artistico di questo manufatto anche se, come molti veneziani, facciamo fatica a capirne la reale utilità, e "festeggiamo" quindi l'apertura al pubblico di un nuovo costosissimo ponte che ci farà risparmiare una settantina di metri rispetto al vecchio tragitto e che ci farà arrivare da Piazzale Roma alla Stazione (e viceversa) risparmiando "ben 2 minuti". Ringraziamo l'Amministrazione Comunale per il "regalo". Oggi ci hanno dato questo, domani chissà...
Venessia.com con l'appoggio dei Giovani Veneziani
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Sono disponibili le NUOVE magliette di VENESSIA.COM !!!!!!
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Luglio 2008 Dopo aver appreso dalle parole del Sindaco la volontà di sopprimere la linea 3 riservata ai residenti, causa scarso utilizzo, non possiamo non esprimere il nostro dissenso verso quella che riteniamo un’ennesima beffa a danno dei veneziani. Sono infatti gli stessi veneziani che, non solo hanno subito i disagi dovuti alle modalità con le quali è stata introdotta la linea , ma che hanno anche in più occasioni evidenziato all’Amministrazione che tali disagi e lo scarso utilizzo della linea 3 erano dovuti alla scellerata decisione di limitarla al tratto P.le Roma-Vallaresso. Ricordiamo, peraltro, che l’auspicio della prosecuzione della linea 3 sino al Lido si ritrova anche nelle dichiarazioni alla stampa di esponenti dell’Amministrazione, in particolare in quelle dall’Assessore ai Trasporti, Enrico Mingardi, che, in tempi non sospetti, annunciava il prolungamento dall’anno 2009. Era evidente che limitare la nuova linea alla fermata di Vallaresso avrebbe significato un sicuro insuccesso, vista l’esclusione delle zone di Castello-Est, S.Elena e Lido, quelle più popolose della città. Questo poiché è risaputo che nel tratto Lido-S.Zaccaria quotidianamente sale sui mezzi pubblici la maggior parte dei veneziani e che tale maggioranza avrebbe evitato cambi scomodi alla fermata di Vallaresso per proseguire oltre tale fermata con la linea 3, continuando così ad utilizzare la linea 1. Quindi, in questo periodo di attività di una linea 3 a beneficio di pochi, nella vecchia linea 1 si è continuato ad assistere al disagio giornaliero della maggior parte dei veneziani, al travolgimento degli anziani da parte delle enormi valige dei turisti, alla frequente impossibilità da parte delle mamme di salire con bimbo e passeggino nei vaporetti già stracarichi. Pertanto siamo fermamente contrari alla soppressione di una linea riservata per i veneziani, in quanto la riteniamo, se correttamente implementata, necessaria a risolvere il problema di mobilità dei residenti in questa città assalita dal turismo di massa. A questo proposito presentiamo all’Amministrazione la presente proposta: - prosecuzione della linea 3 sino al Lido con corse ogni 10 minuti; - per coprire parte dei costi della nuova linea, riduzione delle corse della linea 1 ad intervalli di 20 minuti. - nelle ore di minor afflusso turistico (ad esempio fino alle 9 e dopo le 19) riduzione delle corse della linea 3 ad intervalli di 20 minuti, opportunamente alternati con quelli della linea 1, così da mantenere una corsa disponibile almeno ogni 10 minuti. Sfidiamo l’Amministrazione a provare tale soluzione, certi che stavolta il gradimento e l’utilizzo da parte dei residenti sarebbero garantiti. Riteniamo che l’accoglimento di questa richiesta risolverebbe definitivamente l'annoso disagio nella mobilità per i veneziani, almeno nel tragitto più frequentato. Di questo i veneziani sarebbero certamente soddisfatti, e contiamo sul fatto che l’Amministrazione inizi finalmente a dar peso a tale soddisfazione. VENESSIA.COM
Il 6 settembre si è svolta in campo delle Becarie l'ANGURIA PARTI organizzato
dall'associazione RIALTO MIO con cui per la prima volta alcuni valorosi di Venessia.com hanno contribuito.
***L’associazione Rialto mio si adopera durante l'anno per continuare le tradizioni storiche di Venessia esclusivamente per gli anziani e per i bambini della zona e se avanza anche per tutti gli altri. La festa dell'anguria alle 20.30 di sera e il giorno dopo con la regata storica in
cui ospitiamo gratuitamente anziani e bambini presso la loggetta per assistere allo spettacolo acqueo che solo a Venessia può offrire.***
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La Festa in Bateo 2008
La cena di I Polis ( la freccia indica il promotore e gran sommellier Charlie )
La festa continua ….
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“Moéca è il nome che i veneziani hanno dato al granchio verde della specie Carcinus moenas,
quando esso arriva al culmine della fase di muta, con la perdita della sua corazza e prima che, in
poche ore, a contatto con l’acqua salmastra o salata, se la ricostruisca. È in queste poche ore che la
moéca diventa una preziosa leccornia, una specialità della sola cucina veneziana e la sua storia è
ancora per molti assai misteriosa, nonostante le moéche abbiano conosciuto un boom nei consumi a
partire dall’ultimo dopoguerra. La tradizione delle moéche è presente soprattutto a Burano, dove
operano alcune decine di famiglie di pescatori di laguna che continuano ad usare il tradizionale
apparato tecnico delle reti da posta. In verità questa tradizione inizia solo dopo la metà del secolo
scorso perché prima, e per ben due secoli, la “produzione” di questo stranissimo granchio era un
segreto professionale dei moecanti di Chioggia, scoperto grazie alla furbizia e alla costanza dei
pescatori di Burano. “
( tratto da : www2.regione.veneto.it/videoinf/rurale/prodotti/moeche.htm)
La Redazione di MOECHE:
*Davide Ubizzo*
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“Chi detiene il potere ha bisogno che le persone siano affette da tristezza “.B. Spinoza ******************************************************************************** N° 5 – Venezia 25 Ottobre 2008 Mensile di Venessia.com
Veronese, La battaglia di Lepanto - 1573 circa, Olio su tela, cm 169x137 - Venezia, Gallerie dell'Accademia
********************************************************* Venessia.com ringrazia ufficialmente il Presidente della Camera On. Gianfranco Fini per aver ricollocato, in una sala prestigiosa di Montecitorio, una tela raffigurante la battaglia di Lepanto. Tale dipinto era stato infatti rimosso un paio d'anni fa perché considerato "non adeguato". Ringraziamo anche il politico Veneto Ettore Beggiato, che con una lettera a Fini aveva espressamente sollecitato una nuova e degna collocazione del dipinto. E’ un importante gesto, che ripara l'incomprensibile, ingiustificata “censura” verso un’opera raffigurante un evento di cui Venezia, l’Italia e l’Europa non si devono certo vergognare ma al contrario essere orgogliosi. Lepanto fu sì un grande scontro bellico che, come tanti altri, vide migliaia di caduti, ma rappresentò anche un momento significativamente più profondo: fu il successo dell’unione di quegli Stati europei spesso divisi e nemici che nel nome dei comuni valori cristiani e culturali e uniti sotto un unico Simbolo, trovarono la coesione per fronteggiare un nemico che al tempo rappresentava una minaccia innanzitutto alla nostra Cultura occidentale. In quella "unione" e nei valori unificanti che la cementarono, si può ancor oggi scorgere il seme della futura attuale Unione Europea, di cui quell'evento fu in un certo senso anticipatore. Lungi da noi, vista la tradizionale accoglienza che in nostro popolo ha sempre dimostrato, qualsiasi sentimento di ostilità verso i lavoratori attualmente provenienti dai paesi musulmani; reclamiamo però anche il diritto di riaffermare i valori e i simboli che fanno parte della nostra Storia costituiscono fondamento della nostra Civiltà. E Lepanto è senza dubbio uno di questi. In più, per noi veneziani Lepanto ha un significato ancor più importante. Decisivo fu infatti il ruolo della Repubblica Serenissima nella vittoria, il nostro Sebastiano Venier, poi acclamato Doge, ne fu l'indiscutibile eroico condottiero e i veneziani diedero il più importante contributo in termini di mezzi e di vite umane. La vittoria è ricordata da opere d’arte, in diverse forme e luoghi, nella nostra città, ed è per rispetto della nostra Storia, dei nostri eroi passati e delle migliaia di veneziani che persero la vita per salvare il futuro del Vecchio Continente, che riteniamo giusto che la Grande Vittoria della coalizione cristiana a Lepanto sia ricordata anche dalle istituzioni veneziane,cattoliche, italiane ed europee con i dovuti sentimenti di gratitudine, fierezza ed orgoglio. Per il movimento "Venessia.com" Roberto Scarpa
Il 31 ottobre la Linea 3 ci dà l'addio. Esperimento fallito. O meglio FATTO FALLIRE. Ne abbiamo
parlato tante volte. Svanisce quindi il sogno di una "linea per residenti", promessa elettorale di Cacciari & Salvadori; è bene
che gli elettori se ne ricordino. Un particolare: al momento non ci sarà nessun potenziamento delle altre linee. In primavera si
vedrà...
Roberto Scarpa (ovvero Bart)
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Chi volesse inviare un videoclip qualsiasi ma che abbia attinenza
con la città di Venezia può inviarlo a Stefano o Andrea. Il videoclip verrà vagliato e pubblicato il prima possibile.
Che cos'e' lo streaming ?
Lo stream e' una tecnologia che permette la diffusione di video e audio via Internet.
A differenza del classico download di un video (dove e' necessario attendere lo scaricamento completo prima di poterlo vedere) lo
streaming permette la fruizione in tempo reale di una evento televisivo, con la possibilita' di interazione e gestione degli eventi.
Per vedere eventi trasmessi in streaming basta un player come il nostro
Windows Media Player (gia' inserito nel pacchetto di Windows) o Videolan player player (che consigliamo). Alcuni canali pero'
trasmettono attraverso Real Media Player.
Sono molte le emittenti tv che trasmettono in streaming e sono in numero sempre crescente, ben sapendo che il futuro della televisione e'
racchiusa nello streaming.
Persino le tv nazionali quali rai uno, rai due, canale cinque ed italia hanno iniziato ad affacciarsi al mondo delle tv via web.
Il nostro intento e' quallo di mostrare al visitatore e all'utente del sito venessia.com la realta',la quotidianita' della nostra citta', cronaca,satira
politica,informazione e' cio' che contraddistingue la real tv da una tv qualsiasi.
Real tv infatti e' nata e si sta crescendo seguendo questo pensiero...la realtà,la quotidianità vista da noi cittadini e residenti,non offuscata da
giochi di potere,che voglio far apparire la nostra città in una realtà distorta, in un'illusione bellissima, la Venezia placida e tranquilla di una
volta.
Qualsiasi utente di venessia.com può diventare operatore e inviato della nostra tv l'importante e' fare vera informazione e svegliare i nostri
politici dal loro sonno .
Andrea Di Centa
PROGETTO RESTAURO FONTANA DI SAN GIACOMETO
La cosa è molto semplice. Cerchiamo di raccogliere dei soldi in modo di restaurare la fontana di San Giacometo a Rialto. La cosa però è fattibile purché ci siano tante persone pronte a donare qualsiasi cifra. In pratica più siamo meno soldi mettiamo. La cifra del restauro è stimata attorno ai 15.000 euro. Non abbiamo preventivi di nessun genere, solo contatti con chi ultimamente ha organizzato restauri adatti come nel nostro caso. La nostra idea è di restaurare la fontana che si trova in uno dei posti più centrali e caratteristici di Venezia.
Perché abbiamo deciso di farlo noi e non gli enti preposti? Per dare prova che un semplice gruppo di cittadini trovatesi per caso in internet sia in grado di fare qualcosa di concreto per la "Nostra Città". Senza nessun interesse, solo la soddisfazione di passare a Rialto e sapere che siamo stati Noi a rendere un monumento, seppur quasi recente, "lavato e stirato".
L'operazione sarà il più trasparente possibile. Qualsiasi cosa succeda dal momento della fattibilità sarà documentata in uno spazio apposito: cifre, tempi, chi ha donato, cosa ha donato (sempreché lo desideriate), la cronaca dei lavori e tutto quello che ci capita per la testa di scrivere.
La cifra della donazione è scaricabile. In questo momento ci stiamo muovendo per organizzare il tutto.
Se volete sapere di più non esitate a scrivermi al solito indirizzo:
Le discussioni sul progetto sono, come al solito, visibili nel nostro spazio:
http://venessia.ning.com
Video intervista sul progetto:
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Sabato 25 ottobre – presso l' Enoteca - Cicchetteria "La Valigia" in Calle dei Fabbri al n° 4697.
Menù della serata in onore di Alfonso Norte e Mauro Dardi:
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El bradipo
PETIZIONE
A: Al sindaco di Venezia Prof.Massimo Cacciari
CONTRO LA CECITA' CRONICA DELLA NOSTRA AMMINISTRAZIONE COMUNALE E CONTRO IL SUO COMPORTAMENTO CAMALEONTICO
CONTRO IL DEGRADO DELLA NOSTRA CITTA'. PER I CITTADINI,PER NOI CITTADINI,PER LA NOSTRA VENEZIA.
CONTRIBUISCI ANCHE TU ALLA RACCOLTA FIRME PER LA COSTRUZIONE DI UN PREFABBRICATO PER LA VIGILANZA COSTANTE DELLA RIVA DEGLI SCHIAVONI.
http://firmiamo.it/postodiguardia
NEWS
LA VOCE DI VENEZIA WEB RADIO Andrea Di Centa ha avuto occasione di conoscere Paolo Pradolin ( editore della radio )
e si è messo all'opera proponendo il programma, che provvisoriamente ha chiamato, VENEZIA NON E' SAN MARCO ( titolo provvisorio) il progetto sembra interessare l'editore anche se
loro non sono ancora oraganizzati per la diretta ma lo saranno entro il prossimo anno) L’idea di Andrea è quindi quella di lavorare in mp3 con interviste in differita, l’editore ha proposto 10 puntate suddivise in varie tematiche,
intanto Andrea gli ha proposto la puntata zero. Ora stiamo cercando insieme un argomento e il titolo per la prima puntata .
1 ora di programma (25 minuti )+(25) compresa pubblicità varia.
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“Moéca è il nome che i veneziani hanno dato al granchio verde della specie Carcinus moenas,
quando esso arriva al culmine della fase di muta, con la perdita della sua corazza e prima che, in
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ancora per molti assai misteriosa, nonostante le moéche abbiano conosciuto un boom nei consumi a
partire dall’ultimo dopoguerra. La tradizione delle moéche è presente soprattutto a Burano, dove
operano alcune decine di famiglie di pescatori di laguna che continuano ad usare il tradizionale
apparato tecnico delle reti da posta. In verità questa tradizione inizia solo dopo la metà del secolo
scorso perché prima, e per ben due secoli, la “produzione” di questo stranissimo granchio era un
segreto professionale dei moecanti di Chioggia, scoperto grazie alla furbizia e alla costanza dei
pescatori di Burano. “
( tratto da : www2.regione.veneto.it/videoinf/rurale/prodotti/moeche.htm)
Hanno collaborato a questo numero di MOECHE:
Davide Ubizzo
Andrea Di Centa Matteo Secchi Roberto Scarpa Charlie Bada
1
“Chi detiene il potere ha bisogno che le persone siano affette da tristezza “.B. Spinoza ******************************************************************************** N° 6 - novembre 2008 – Venezia Mensile di Venessia.com
Fede …speranza e carità. Emilio Fede, noto frontman del gruppo retequattro, durante una sua esibizione ha usato parole forti per descrivere la situazione sicurezza a Venezia. Complici le ombre e l’atmosfera notturna parla di spaccio, prostituzione e malaffare nella città dei dogi. Un servizio montato e commentato in un certo modo con una telecamera fissa su un campo veneziano, il chiacchiericcio di un’osteria fuori campo, i rari passanti dell’autunno veneziano assieme alle paure dell’opinione pubblica italiana trasformano una qualsiasi serata veneziana nell’improbabile rappresentazione della città pericolosa, le calli ed i campi sembrano meandri di un terribile bronx lagunare, periferia suburbana di una qualsiasi cittadina tetra e violenta. Ci sarebbe davvero da ridere se questo servizio fosse andato in onda all’interno di un programma satirico ( qualcuno potrebbe dire che il Tg di Fede lo è ) ma purtroppo questo voleva essere una sorta di programma cosiddetto di approfondimento. Questa faccenda una volta resa pubblica ha creato in città molto scalpore e reazioni tra il divertito e lo sdegno. Sembra che l’amministrazione veneziana abbia querelato Emilio. Qualcuno dice che solo chi non conosce davvero Venezia potrebbe descriverla come è stato fatto e qui potranno discutere molto sul fatto che ormai la città è diventata uno stereotipo e Fede con spirito provocatorio e rivoluzionario intendeva smentire il mito di città bella misteriosa ma tranquilla, o come di solito dicono i + giovani “ qua no sucede mai gnente “ potrebbe essere in fondo, perché no? Altri, i più, scelgono l’analisi “politica” e dicono che si avvicinano appuntamenti elettorali importanti in provincia ed in comune e perciò il fido Fede cerca, a modo suo, di dare una mano, tentativo maldestro comunque, anzi effetto boomerang garantito. Noi di Venessia.com che con l’ironia e le goliardate andiamo a nozze mai avremmo sperato in un assist così clamoroso ed infatti il nostro Andrea ha montato subito un bel video per Venessia.com Real TV che smentisce nel modo più semplice e diretto la rappresentazione “fedele” del programma di retequattro, facendo vedere qual è la realtà veneziana in quei luoghi senza “finzione scenica”. C’è da chiedersi, ed è la domanda più banale che possiamo farci, ma come siamo presi qui in Italia ?
Il servizio di rete4 : http://www.youtube.com/watch?v=C8_OnJozgFY
Il video di Venessia.com sul servizio di Fede : http://venessia.ning.com/video/1991318:Video:102888
Venessia.com Real TV
Intervista a Matteo Secchi 26 ottobre 2008 : http://venessia.ning.com/video/1991318:Video:102090
Di Andrea Di Centa
°°°°°°°°°°°°°° Video de San Martin 11 Novembre 2008
http://venessia.ning.com/video/san-martin-2 Di Stefano Soffiato
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Venessia.com su Riai 2 “Costume e società “
13 Novembre 2008 http://venessia.ning.com/video/venessiacom-rai-due
di Gabriele Meschini
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Madonna della Salute 21 novembre 2008 : http://venessia.ning.com/video/video/show?id=1991318%
3AVideo%3A108614 Di Andrea Di Centa
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Cosa succede a Rialto ?
Il mercato di Rialto sta scomparendo, l’Assessore Bortolussi ha sgombrato le attività che da 50 anni erano a San Giacometto e altre in Ruga vecchia spariranno presto, sempre che il Tar non decida diversamente. Il cosiddetto piano di Riordino assomiglia sempre più a un piano di desertificazione di una zona che storicamente vede attività e banchi di vendita uno accanto all’altro, in un folkloristico disordine che da secoli contraddistingue l’area realtina. Secondo questo piano di riordino le attività ambulanti dovrebbero accatastarsi tutte in Campo Bella Vienna dove, a dire il vero, lo spazio non sembra sufficiente: tra le attività che erano in Campo San Giacometto 5 e quelle di Ruga vecchia 7 e quelle ai piedi del Ponte in tutto 20 attività circa dovrebbero trasferirsi nelle nuove postazioni. Gli operatori lamentano che i nuovi banchi sono stati progettati malissimo, senza le tende adeguate, stretti e insufficienti quelli di frutta e verdura, addossati ad un muro in un angolo gli altri, nel mezzo c’è il plateatico del Muro, insomma il campo diventerebbe un po’ troppo stretto considerando il passaggio da e per l’imbarcadero Actv. Questo progetto che da anni si trascina vede anche l’incognita dei ricorsi al Tar che gli operatori hanno presentato, non accettando lo spostamento, poiché da uno studio commissionato al Coses sembrerebbe che le loro attività perderebbero circa il 50% degli introiti cambiando postazione. Ma l’Assessore sembra non voler sentir ragioni, e dopo aver mandato la forza pubblica a sgombrare un … banco di frutta e verdura non ha considerato le ragioni dei commercianti. Al di là delle valutazioni estetiche e merceologiche c’è da chiedersi come possa essere portato avanti un progetto che dovrebbe essere di riordino senza sentire il parere e cercare l’accordo con chi al mercato lavora da decenni e di quel lavoro vive, in tempi di crisi invece che tutelare il mercato storico questa amministrazione procede imperterrita verso lo sgombro forzato tollerando nel contempo situazioni di illegalità molto più vistose e illegittime come ad esempio i venditori abusivi a San Marco, Accademia e Strada nuova. Due pesi e due misure tanto per cambiare. La cosa paradossale è che negli anni di questo famoso Progetto di Riordino di Rialto sì è praticamente persa traccia tanto che nessuno sembra averlo mai visto. Rialto ha subito negli anni trasformazioni radicali, prima il mercato all’ingrosso, poi i nuovi banchi del pesce e ortofrutticoli, poi le bancarelle di Salizada Pio X, poi l’imbarcadero, ora altri sgomberi ma nel frattempo di notte la movida veneziana impazza sotto i porteghi nei nuovi bar aperti nel frattempo con i relativi plateatici . Che il destino di Rialto si una doppia vita ? Al mattino mercato e di notte divertimento ? Questo sarebbe davvero l’ennesimo snaturamento e perdita di una antica vocazione e tradizione veneziana.
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Sono disponibili le NUOVE magliette di VENESSIA.COM ! Per averle contattate STEFANO [email protected]: solo 10 EURO
Per averle contattate STEFANO [email protected]: solo 10 EURO !
Fero da Gondola Tutti conoscono la gondola,ma chi conosce il significato del ferro di prua? Il ferro da gondola rappresenta l'essenza stessa della città di Venezia. La forma del ferro è stata studiata nei minimi particolari perché possa concentrare in un unico oggetto, la conformazione socio politica della città con tutte le sue parti specifiche senza tralasciare nemmeno le più piccole, Iniziando dalla sommità del ferro da gondola si riconosce distintamente la forma del Corno ducale, il cappello del Doge, che è stato il simbolo del capo di governo cittadino fin dalla nascita della città. I sei rostri che in successione si allineano sulla parte frontale indicano la divisione geografica della città con i suoi sei sestieri S. Marco, Castello, Cannaregio, Dorsoduro, S. Croce e S.Polo, che si dividevano a loro volta in de citra i primi tre, e de ultra i secondi, in relazione alla loro posizione di qua o di là del Canal Grande. Tra i rostri frontali, intervallati, tre piccole forme chiamate le foglie, indicano le tre più grandi isole dell’estuario veneziano, Murano, Burano, Torcello, sedi di importanti e fondamentali punti di riferimento della città. e sede e fucina delle piu' belle creazioni del commercio veneziano Per ultima, ma non ultima, la Giudecca o Spinalonga, che per la sua posizione geografica viene indicata nel ferro da gondola nella parte posteriore, nella quale spicca proprio perché unica parte esterna di una linea curva, che dalla sommità del Corno ducale arriva, come una sinuosa onda, ad accarezzare l’acqua e a fondersi in un tutt’uno con l’imbarcazione. Tratto da www.jumpinvenice.com
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DECORO ?
Foto di Enzo Pedrocco
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Per la tradizionale Festa de San Martin organizzata dall’Associazione Rialto Mio quest’anno alcuni volenterosi di venessia.com hanno collaborato all’allestimento in Pescheria. Continua quindi dopo l’Anguria Parti di settembre la collaborazione tra venessia.com e Rialto Mio. Nella foto un paio di volontari non meglio identificati ma sembra appartenenti al famoso social network veneziano.
Notizie in breve :
Il 6 ottobre è nata l’Associazione Mercato di Rialto che raggruppa una ventina di operatori della Ruga dei Oresi .
L’Associazione intende tutelare e promuovere la storia e la tradizione secolare del Mercato veneziano.
Quest’anno per la prima volta l’Associazione installerà le luminarie natalizie in Ruga dei Oresi.
www.mercatodirialto.it
* E’ uscito il numero 0 di “La Terza colonna “ - una spazio per i liberi pensatori. Periodico a diffusione gratuita
Direttore responsabile Beatrice Majer. Un giornale di opinione – come si definisce nell’editoriale – libero ed
indipendente. E’ disponibile in molti locali di Venezia e Mestre. *
Sul sito venessia.com il 7 novembre 2008 si sono registrate 51.797 visite, un record storico .
* Lunedì 8 dicembre - festa dell'Immacolata - alle 11 nella chiesa di San Geremia alle Guglie, Pierluigi Tamburrini e
Martina si sposano.
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“Moéca è il nome che i veneziani hanno dato al granchio verde della specie Carcinus moenas,
quando esso arriva al culmine della fase di muta, con la perdita della sua corazza e prima che, in
poche ore, a contatto con l’acqua salmastra o salata, se la ricostruisca. È in queste poche ore che la
moéca diventa una preziosa leccornia, una specialità della sola cucina veneziana e la sua storia è
ancora per molti assai misteriosa, nonostante le moéche abbiano conosciuto un boom nei consumi a
partire dall’ultimo dopoguerra. La tradizione delle moéche è presente soprattutto a Burano, dove
operano alcune decine di famiglie di pescatori di laguna che continuano ad usare il tradizionale
apparato tecnico delle reti da posta. In verità questa tradizione inizia solo dopo la metà del secolo
scorso perché prima, e per ben due secoli, la “produzione” di questo stranissimo granchio era un
segreto professionale dei moecanti di Chioggia, scoperto grazie alla furbizia e alla costanza dei
pescatori di Burano. “
( tratto da : www2.regione.veneto.it/videoinf/rurale/prodotti/moeche.htm)
Hanno collaborato a MOECHE:
*Davide Ubizzo e Andrea di Centa *
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“Chi detiene il potere ha bisogno che le persone siano affette da tristezza “.B. Spinoza ******************************************************************************** N° 7 - dicembre 2008 – Venezia Mensile di Venessia.com
* Buone Feste *
Ezra Pound scrisse di Venezia: "O God, what great kindness have we done in times past and forgotten it, That thou givest this wonder unto us, O God of waters?" O Dio, quale grande gentilezza abbiamo
fatto nei tempi passati e poi l'abbiamo dimenticata, perché Tu ci donassi questa meraviglia, o Dio delle acque ? Eppure sembra che la città oggi sia solo un lussuoso fastidio da gestire . Il 24 dicembre un
gruppo di volontari veneziani ha deciso, di propria iniziativa, di allestire un albero di natale in Piazza San Marco cercando così di supplire alla mancanza di iniziativa di chi dovrebbe curare il decoro e l’abbellimento della città ma che quest’anno non ha ritenuto di contribuire nel cosiddetto “salotto buono”. L’amministrazione ha stanziato 230 mila euro per le luminarie natalizie e gli addobbi ma
sembra che nemmeno un centesimo sia stato “pensato” per San Marco, né alberi né presepe. L’assessore Bortolussi dice che il prossimo anno si farà un gemellaggio con una cittadina alpina, in modo da avere l’albero. Alle 17 si sono ritrovati in piazzetta dei Leoncini gli amici di Venessia.com per uno spritz in compagnia e lo scambio degli auguri. C’erano anche gli zampognari e i vigili poco
distante anche alcuni turisti hanno partecipato contenti e hanno fatto molte foto. C’era pure Natalia in passeggino con mamma papà e nonni. Il giorno dopo l’albero è stato tolto dalla Polizia Municipale.
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2008 : un anno di venessia.com
Marzo : Posizionamento del nizioleto sul ponte dei
zogatoi e del Contatore in Campo San Bortolo, Inserzione ebay: vendesi Ponte di Calatrava.
Aprile : nasce moeche la newsletter mensile di
venessia.com, intervista per RAI 1 “effetto sabato”.
Maggio : incontro a s.margherita con i simpatizzanti, venessia.com in collegamento da campo san giacometto per la vita in diretta (rai 2 ), Venessia.com incontra i No Mose, Amici di Venezia ai Magazzini del Sale,Venessia.com incontra Amici di Venezia da Enzo Cuciniello in Aula Magna allo IUAV, nasce REAL TV di venessia.com con ampio risalto sul Gazzettino,venessia.com partecipa all’Incontro “Il nuovo associazionismo nell’era di internet”alla Scuola dei Caegheri a S.Tomà.
Giugno : manifestazione per la legge zaia presso
palazzo balbi sede della regione veneto, inserzione ebay veneziani in vendita, cena al galeone via Garibaldi, Venessia.com alla Conferenza Stampa di Speranzon e Bortoluzzi per il Ponte di Calatrava.
Luglio: in regione con i rappresentanti dei gruppi
consiliari sulla proposta di legge zaia e in comune per la discussione sulla stessa legge, comunicato sulla soppressione della linea 3, festa in bateo, Esordio di venessia.com sulla stampa internazionale (Guardian-Observer-Hindù).
Agosto : Cena del gruppo i Polis . Settembre . la non inaugurazione del ponte di
calatrava, partecipazione alla festa dell’anguria di rialto mio, festa in casa ferro a murano.
Ottobre : venessia.com partecipa alla trasmissione
“Venezia in campo” su rete veneta, la “deportazione” dei piccioni” video di venessia.com real tv menzionato sul Gazzettino, venessia.com risponde alle dichiarazioni della assessora Luana Zanella.
Novembre : Venessia.com interviene nella
trasmissione “costume e società” Rai 2, Festa di S.Martino con Rialto Mio, Il caso Emilio Fede: video risposta di venessia.com.
Dicembre: venessia.com partecipa alla trasmissione
“Venezia in campo” su rete veneta, albero di natale in piazza san marco con spritz e auguri.
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“Moéca è il nome che i veneziani hanno dato al granchio verde della specie Carcinus moenas,
quando esso arriva al culmine della fase di muta, con la perdita della sua corazza e prima che, in
poche ore, a contatto con l’acqua salmastra o salata, se la ricostruisca. È in queste poche ore che la
moéca diventa una preziosa leccornia, una specialità della sola cucina veneziana e la sua storia è
ancora per molti assai misteriosa, nonostante le moéche abbiano conosciuto un boom nei consumi a
partire dall’ultimo dopoguerra. La tradizione delle moéche è presente soprattutto a Burano, dove
operano alcune decine di famiglie di pescatori di laguna che continuano ad usare il tradizionale
apparato tecnico delle reti da posta. In verità questa tradizione inizia solo dopo la metà del secolo
scorso perché prima, e per ben due secoli, la “produzione” di questo stranissimo granchio era un
segreto professionale dei moecanti di Chioggia, scoperto grazie alla furbizia e alla costanza dei
pescatori di Burano. “
( tratto da : www2.regione.veneto.it/videoinf/rurale/prodotti/moeche.htm)